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Spettacoli

Al Carlo Felice il concerto per ricordare le vittime del Morandi e celebrare il nuovo ponte

Super User 28 Luglio 2020 803 Visite

“Tante pietre a ricordare”, l’ultima composizione del maestro Ennio Morricone, è stata scritta per commemorare le vittime nel crollo del Ponte Morandi: tra pochi giorni il brano sarà eseguito per la prima volta. Appuntamento venerdì 31 luglio, alle ore 21:15, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ponte “Genova San Giorgio”. Si terrà infatti al Teatro Carlo Felice un grande concerto dedicato alla città di Genova, alla sua civiltà musicale e alla sua storia: il Concerto per Genova.

Aprirà la serata la prima esecuzione assoluta di “Tante pietre a ricordare”, per orchestra, coro e voce bianca, scritto da Ennio Morricone, su testo proprio, in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Composto su commissione del Teatro Carlo Felice e del Comune di Genova, è l’ultimo brano completato dal Maestro, che ha voluto donarlo alla città. Sul podio, il figlio del compositore, Andrea Morricone.

Un’introduzione evocativa, dal profondo significato umano e civile, ad un programma di altissimo profilo storico-culturale, in cui spiccano due prime esecuzioni in tempi moderni: la Suite n. 8 “Genova” (I movimento) di Lorenzo Perosi, vivace, colorato e lussureggiante ritratto della Superba, e il “Quoniam” dalla Messa Solenne per soli, coro e orchestra di Saverio Mercadante, eseguita per la prima volta nel 1868 nella Chiesa del Gesù e frutto di una commissione di Angelo Mariani, allora direttore del Teatro Carlo Felice; un tesoro custodito nell’archivio della famiglia Cattaneo-Adorno, che ha messo gentilmente a disposizione la partitura per questa importante occasione. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice (preparato da Francesco Aliberti), uno dei più importanti direttori al mondo: il genovese Fabio Luisi.

Completano l’affresco musicale dedicato alla città una selezione dal verdiano Simon Boccanegra (l’opera lirica genovese per eccellenza), una trascrizione per violino e orchestra del Capriccio n. 24 di Paganini (violino solista e orchestratore, Giovanni Andrea Zanon) e “Dal tuo stellato soglio” dal Mosé in Egitto di Rossini.

Di grande rilievo l’insieme dei cantanti solisti, che comprende grandi nomi della scena lirica internazionale e giovani già in carriera: Serena Gamberoni (soprano), Martina Belli (mezzosoprano), Francesco Meli (tenore), Michele Patti (baritono), Luca Salsi (baritono), Giovanni Battista Parodi (basso), Roberto Scandiuzzi (basso).

“Questo concerto – commenta il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – rappresenta un momento di raccoglimento che unisce un’intera comunità, che tanto ha patito per la tragedia del Morandi ma che ha anche saputo reagire con forza e determinazione. Il nuovo ponte di Genova, realizzato in meno di due anni, è un modello, non solo per la Liguria ma per l’Italia intera. Ho sempre pensato che quel cantiere dovesse andare avanti, anche nei momenti più difficili, non ultimo quello della recente pandemia, non solo per riportare una regione e un Paese alla normalità ma anche per rispettare la memoria di chi ha perso la vita in quella tragedia e la sofferenza dei loro familiari. Per tutti noi quel ponte avrà sempre un grande significato: del ricordo incancellabile ma anche della rinascita. Ritrovarci insieme, in quella piazza dove a un mese dal crollo la città si era stretta in un forte abbraccio, credo sia un momento di condivisione che Genova, e le persone che tanto hanno lavorato, si meritano”.

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, dichiara: “Il pensiero alle vittime del ponte, il tributo alla città per ciò che ha vissuto e patito. Ma anche un momento per ricordare la gloriosa e operosa storia di Genova: questo è il significato del concerto che il Teatro Carlo Felice offre alla città come segno di commemorazione delle 43 vittime di ponte Morandi e celebrazione per la fine dei lavori e l’apertura di ponte “Genova San Giorgio”. Vogliamo che sia un evento artistico culturale in cui la città si senta coinvolta e si ritrovi anche nell’ultima composizione della vita artistica di Ennio Morricone che ha deciso di ricordare chi ha perso la vita nel crollo del ponte e donare a Genova il suo lavoro.”

“Il Concerto per Genova – afferma il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi – è un’occasione per riflettere sull’identità culturale della città come motore per il futuro della città stessa; è un omaggio alla Genova che, nei secoli, è stata un centro e al centro della cultura, raggiungendo alti gradi di sviluppo in ogni campo, artistico, urbanistico ed economico. Inoltre, insieme al Sindaco, abbiamo voluto coinvolgere il Maestro Ennio Morricone come testimone di una meditazione musicale dedicata alle vittime del ponte Morandi.”

Il biglietto a invito sarà in distribuzione presso l’ingresso principale del Teatro Carlo Felice nei seguenti giorni e orari: martedì 28 luglio, orario 10-18; mercoledì 29 luglio, orario 10-14; giovedì 30 luglio, orario 10-18.

Grazie alla recente ordinanza della Regione Liguria, il Teatro Carlo Felice potrà ospitare circa 900 spettatori. In ottemperanza alle norme di sicurezza e per garantire il più ampio accesso di pubblico, si potrà ritirare solo un biglietto per persona, sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Unitamente al biglietto sarà consegnato il modulo per la tracciabilità da presentare, debitamente compilato, insieme al titolo d’accesso, la sera del concerto.

 Paolo Fizzarotti

L’Accademia del Chiostro suona a Nervi, in piazza

Super User 24 Luglio 2020 1599 Visite

L’orchestra d’archi Accademia del Chiostro, di Genova, domenica 26 luglio sarà a Nervi, in piazza Duca degli Abruzzi, per offrire un concerto alla cittadinanza, aperto a tutti. L’evento “Musica oltre le distanze”, con inizio alle 18:30, è inquadrato nel “Fuori festival Nervi 2020”: una manifestazione organizzata dal Municipio IX Levante e dall’assessorato grandi eventi e commercio del Comune di Genova. Sul podio, il maestro Massimo Vivaldi.

“In questi mesi – affermano il maestro Massimo Vivaldi e Donatella Ferraris, presidente dell’associazione Accademia del Chiostro - il Covid 19 ha avuto un impatto non solo sulla salute dei cittadini italiani, ma anche sull’economia del paese. Tra i settori più colpiti però c’è anche quello della cultura in generale e della musica in particolare.

L’ensemble di archi dell’Accademia del Chiostro è specializzato nell’esecuzione del repertorio dal periodo classico ai giorni nostri, comprende tutti professionisti di primissimo piano. Sua caratteristica è l’unione di giovani talenti emergenti e artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali, forti inoltre di uno straordinario affiatamento derivante da una collaborazione pluridecennale. I musicisti non sono quelli che lavorano normalmente all’interno dei teatri, ma coloro che lavorano come liberi professionisti, quelli purtroppo maggiormente “dimenticati” in questa situazione. Coloro quindi che hanno nel corso degli anni proposto musica classica ma non solo in spazi diversi dal Carlo Felice per attirare quelle persone che magari non entrano nei teatri per motivi diversi (ne hanno soggezione oppure a volte non si possono permettere un biglietto). In realtà nel corso degli anni abbiamo assistito ad un lento sgretolamento dello spettacolo dal vivo per quanto specialmente la musica così definita classica. Abbiamo fatto in modo che si svuotassero i teatri e si riempissero gli stadi. I musicisti e i lavoratori dello spettacolo in genere non sono riusciti ad imporsi quali professionisti (a oggi non esiste in Italia un ordine dei musicisti e degli addetti ai lavori). Durante questa pausa forzata molti hanno iniziato a ragionare su cosa è rimasto di tutto questo, di questo mondo artistico già moribondo prima dell’emergenza. Ci siamo trovati alla fine con nulla in mano. Ma la fiducia non bisogna perderla mai. E allora questo spettacolo è basato proprio sul domani e sulla fiducia”.

Il progetto vede coinvolta l’orchestra d’archi dell’Associazione composta da 15 elementi, una solista Anastasia D’Amico ed un direttore d’orchestra Massimo Vivaldi, che presenteranno un programma dal titolo “Musica oltre le distanze”. E la fiducia e la speranza sarà proprio riposta sulla giovane solista, una diciannovenne genovese cresciuta e formatasi a Genova.

L’appuntamento è inserito nel “Fuori Festival Nervi 2020” a cura del Municipio IX Levante e Assessorato ai Grandi Eventi e Commercio del Comune di Genova. L’orchestra si esibirà quindi poco prima della performance di Fabio Armiliato al Festival Internazionale del balletto e della musica. Non è una coincidenza ma un’occasione fortissimamente voluta da tutti i musicisti coinvolti che hanno studiato, seppur in tempi diversi, al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova così come il famoso tenore.

Nata a Genova nel 2001, Anastasia D'Amico inizia lo studio del violoncello all'età di 10 anni. Attualmente studia presso il Conservatorio "Niccolò Paganini" di Genova sotto la guida del M° Filippo Burchietti. Vincitrice di concorsi nazionali e Internazionali tra i quali: Concorso nazionale "Riviera Etrusca" di Piombino (Li), International Music Competition "Jupiter" di Genova Nervi, Concorso Internazionale Clara Wieck Schumann di Marina di Massa (Ms), Concorso nazionale di Luzogno (No) dove ottiene anche il premio speciale per la migliore interpretazione; terzo premio all'International Music Competition “Città di Moncalieri " (To). Ha frequentato le Masterclass di perfezionamento tenute dai maestri Giovanni Scaglione, Francesco Pepicelli, Giovanni Gnocchi e Martti Rousi, nonché quelle di quartetto e musica da camera tenute dal quartetto di Cremona dalla M° Elizabeth Wilson e dal M° Matteo Fossi. Fa parte del trio "Dèmos" recentemente formatosi all'interno del Conservatorio "N. Paganini" sotto la guida del M° Francesco Paolone.

Massimo Vivaldi, direttore. Conseguito il diploma di violino, si è successivamente dedicato allo studio della musica rinascimentale e barocca secondo la prassi esecutiva filologica con strumenti originali, intraprendendo un’intensa attività concertistica in qualità di violinista, violista e tenor-violista in Italia e all’estero. Compare inoltre in varie incisioni di prestigiosi ensemble con importanti case discografiche italiane e straniere. Dedicatosi successivamente allo studio del canto, ha partecipato a vari concerti come solista e in varie formazioni corali. Ha studiato composizione sotto la guida dei Maestri Raffaele Cecconi e Federico Ermirio e ha frequentato i corsi di Analisi Musicale e Musica da Camera rispettivamente con i Maestri Mauro Balma e Massimiliano Damerini.

Paolo Fizzarotti

Giovanni Allevi al Festival di Nervi

Super User 23 Luglio 2020 1235 Visite

Pianista, compositore e scrittore, considerato l’enfant terrible della musica classica contemporanea, Giovanni Allevi sarà ai parchi di Nervi per un concerto molto atteso. L’appuntamento è per venerdì 24 luglio, ore 21:30.

 

Il Tir delle Meraviglie porta il Teatro Nazionale nelle piazze

Super User 23 Luglio 2020 953 Visite

Un camion che magicamente si apre e diventa palcoscenico, con luci e scenografie come in un vero teatro, pronto a portare un carico di bellezza e spettacoli nelle piazze di Genova e della Liguria. È questo il fulcro di TIR – Teatro In Rivoluzione, il progetto ideato da Davide Livermore e promosso dal Teatro Nazionale di Genova in partnership con il Comune di Genova e la Regione Liguria.

Tre tappe a Genova – Piazza della Vittoria, Villa Bombrini a Cornigliano, Fascia di Rispetto di Prà – una a Savona al Priamar e tra fine agosto e settembre tappe in diversi Comuni liguri (da Santo Stefano Magra alla Valle Scrivia), con spettacoli che vanno dall’opera di Mozart “Bastiano e Bastiana” ai recital di Paolo Rossi, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, Ugo Dighero, sino alle serate Homo Ridens, pillole di comicità letteraria animate da attori e musicisti.

L’ingresso sarà gratuito, anche se per rispondere alle normative anti Covid, in questa estate così diversa dalle altre, gli spettatori dovranno prenotare tramite il sito del teatro (scegliendo tra posti singoli o affiancati a seconda delle proprie esigenze).

Il programma sarà inaugurato da “Bastiano e Bastiana” di Mozart con la regia di Davide Livermore. Il direttore del Teatro Nazionale di Genova riprende la produzione originale “Bastià i Bastiana”, che aveva realizzato a Valencia per il Palau de les Arts Reina Sofia (da lui diretto dal 2015 al 2017). Completamente tradotto in italiano e messo in scena con un nuovo cast che comprende 4 attori, 3 cantanti e 6 musicisti (con la direzione musicale di Aida Bousselmà), lo spettacolo, che sarà presentato in tutte le località toccate dal TIR, è coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con il Teatro Carlo Felice.

«Il teatro itinerante esiste da sempre, quando avevo realizzato “Bastià i Bastiana” sul camion teatro, in Spagna come paragone avevano citato nientemeno che La Barraca di Garcìa Lorca» commenta Davide Livermore. “Certo per il pubblico è un elemento di sorpresa e di fascino vedere quello che da fuori sembra un normale tir trasformarsi in un teatro su ruote. Il valore aggiunto è che ci permette di muoverci agilmente da un posto all’altro, portando direttamente sotto casa dei cittadini liguri l’esperienza dello spettacolo dal vivo. In questo frangente della nostra storia e della nostra vita è più importante che mai che sia il teatro ad andare incontro al pubblico”.

Fornito da una ditta specializzata, il TIR chiuso è lungo 9,25 mt. e largo 2,35 mt. Si apre grazie a un complesso sistema idraulico, che sviluppa un palcoscenico di tutto rispetto, largo 15 metri, profondo 8,5 mt. e altrettanto alto. Si trova a Genova, nel cortile del Teatro Gustavo Modena, e qui i tecnici del Teatro Nazionale di Genova stanno lavorando all’allestimento, di modo che dalla prossima settimana possano avere inizio le prove di Bastiano e Bastiana.

Alcune tappe del TIR sono ancora in fase di definizione. Il programma completo sarà disponibile a breve su www.teatronazionalegenova.it

Le attività del Teatro Nazionale di Genova sono sostenute da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Genova, Regione Liguria, Compagnia di San Paolo e IREN

Roberto Vecchioni al Festival di Nervi

Super User 20 Luglio 2020 936 Visite

Riprende proprio dal Festival Internazionale del Balletto e della Danza Nervi  “L’infinito tour” di Roberto Vecchioni interrotto a causa del lockdown lo scorso marzo.

E si riallaccerà sul palco di Nervi così il rapporto con il pubblico a lui legato con un concerto che partirà dal suo ultimo album per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine.

Come spiega lo stesso Vecchioni «L’Infinito tour è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità».  Roberto Vecchioni è un cantautore, paroliere, scrittore, poeta ed ex professore italiano è considerato fra i cantautori italiani più importanti, influenti e stilisticamente eterogenei: nella sua opera, è ricorrente l'intrecciarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell'arte, questi ultimi presi in prestito, non tanto per descriverne le gesta, piuttosto come espediente per rappresentare una parte di sé.

Roberto Vecchioni riparte in tour per incontrare il suo pubblico con uno spettacolo intimo, nel rispetto della normativa prevista per la musica live.

Il concerto diventa un momento di incontro fondamentale con i fan ma anche un modo per celebrare il potere taumaturgico della musica che, proprio durante il lockdown, ha incentivato un forte senso di condivisione e di appartenenza.

L'artista, accompagnato dai musicisti storici della sua band, alterna dialoghi e canzoni per condurre il pubblico lungo il percorso che spazia dai brani storici, da “Luci a San Siro” a “Chiamami ancora amore”, a quelli racchiusi ne “L’Infinito”, recente successo discografico, ‘Disco d’Oro’ con oltre 30.000 copie vendute (dato FIMI), nonostante la scelta in controtendenza di rinuncia della piattaforme streaming e download.

In questo viaggio canoro e letterario, Roberto Vecchioni predilige l'essenzialità, cifra stilistica di uno spettacolo che preserva la sua eleganza e compiutezza, oltre al legame intimo con il suo pubblico per dar vita ad uno nuovo inizio, dopo il tempo sospeso.

Mario Biondi ai parchi di Nervi

Super User 18 Luglio 2020 1017 Visite

Sarà un vero e proprio lancio e il primo appuntamento con la musica, quello che Mario Biondi riserverà al pubblico del “Festival internazionale del Balletto e della musica – Nervi 2020” con l’uscita del progetto digitale Paradise alternative Productions.

Nervi rimane l’unica data italiana di quest’anno dell’artista catanese dalla voce più “black” del momento prima che inizi il suo tour all’estero con 13 date confermate tra UK, Spagna, Francia, Svizzera, Ungheria e Ucraina. Mario Biondi è, infatti, con una delle voci italiane più apprezzate all’estero, grazie a un sound contemporaneo e internazionale, che coniuga la raffinatezza del jazz con il calore del soul e del funk.

Nel momento in cui si sta cercando di tornare alla normalità Mario Biondi vuol fare sentire la sua musica e unirsi al suo pubblico attraverso il suo nuovo progetto artistico come segno di speranza e voglia di guardare con ottimismo al futuro.

Paradise Alternative Productions sono tre versioni remix di Paradise, uno dei brani contenuti nel nuovo album la cui uscita, al pari di molti altri progetti discografici, è stata rimandata. Ma si è trattato solo di un rinvio perché Biondi ha voluto realizzare un progetto per l’estate in modo da tornare in contatto attraverso la musica con tutto il suo pubblico in Italia e nel mondo.

Per far questo ha scelto un brano che celebra la vita, la gioia, il piacere, la sensualità e dedicato ad un pubblico che sa come soddisfare e far godere i sensi. Paradise è un brano composto dallo stesso Biondi e da Massimo Greco, mentre il testo è di Cleveland Jones, autore statunitense con cui Mario ha già collaborato nel 2019 in occasione del singolo Sunny Days.

Paradise Alternative Productions arriva dopo la pubblicazione di Mesmerizing Eyes, il singolo che anticipava l’uscita dell’album, in cui la voce di Mario Biondi era accompagnata dal High Five Quintet (Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Julian Oliver Mazzariello, Pietro Ciancaglini, Lorenzo Tucci).

 

Beatrice Rana, la stella del pianoforte, inaugura il Festival ai Parchi di Nervi

Super User 16 Luglio 2020 1775 Visite

Beatrice Rana, l’astro nascente della musica classica mondiale, aprirà il Festival internazionale della Musica e del Balletto, organizzato dal Teatro Carlo Felice e dal Comune di Genova ai Parchi di Nervi. Per la giovanissima pianista è davvero un momento magico.

Durante il lockdown tutti l’hanno intervistata per sapere come stava vivendo la sospensione dei concerti dal vivo, arrivata in un momento in cui la sua agenda era fittissima di date in giro per il mondo. Ora che lo spettacolo e la cultura si stanno lentamente risvegliando dal letargo forzato, Beatrice Rana è tra i musicisti più richiesti per tenere a battesimo la ripresa dell’attività concertistica alla presenza del pubblico. È la conferma del ruolo di primo piano ormai assunto, nel mondo della musica classica, dalla pianista di Copertino, appena ventisettenne, ma già con un curriculum prestigioso: prima italiana a vincere, a soli diciotto anni, il Concorso Internazionale di Montréal, e Premio Gramophone, nel 2017, per l’incisione delle Variazioni Goldberg di Bach.  

Il 6 luglio, insieme al violoncellista Mischa Maisky e al baritono Luca Salsi, Beatrice Rana ha dato il via al ciclo di quattro concerti con cui il Teatro alla Scala di Milano riapre le porte al pubblico dopo la chiusura imposta dall’emergenza sanitaria. Il 17 luglio, insieme al violoncellista Mario Brunello e ad étoiles internazionali, Rana inaugurerà il “Festival Internazionale di Balletto e Musica – Nervi 2020”, prendendo parte da protagonista alla prima assoluta dello spettacolo di musica e danza Duets and Solos.

Il pubblico di Nervi potrà ascoltare la  giovane pianista nell’Aria dalle Variazioni Goldberg, in tre Notturni di Chopin, in La Valse di Ravel (inciso nel 2019) e in vari brani per violoncello e pianoforte in duo con Mario Brunello. Un’occasione unica per apprezzare dal vivo, in una cornice suggestiva come quella dei Parchi di Nervi, una delle figure più rilevanti della nuova generazione di pianisti: una interprete alla tastiera dalla tecnica perfetta, il suono cristallino e un’energia ritmica travolgente.

Paolo Fizzarotti

 

Il sovrintendete Claudio Orazi presenta il Festival di Nervi

Super User 14 Luglio 2020 1159 Visite

Il sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi, presenta il Festival internazionale del balletto e della musica, in programma ai parchi di Nervi dal 17 luglio al 2 agosto.
Durante l’interessante intervista di Vittorio Sirianni, Orazi racconta anche i suoi primi nove mesi alla guida del teatro lirico genovese.

A Recco è partita la rassegna musicale estiva, il sindaco Gandolfo: ‘‘Buona la prima’’

Super User 12 Luglio 2020 1164 Visite

"Buona la prima", questo è stato il commento del sindaco Carlo Gandolfo ieri sera al termine del primo spettacolo della rassegna "Recco, un'estate in Paradiso". Ospiti della serata, sul palco allestito in Lungomare Bettolo, sono stati Chiara Bisso (voce), Daniela Piras (flauto), Alessio Siena (chitarra), Alessandro Travi (tastiere e arrangiamenti), che hanno aperto con l'omaggio a Ennio Morricone (strepitosa l' esecuzione di "Se telefonando"), il viaggio musicale è poi proseguito con celebri brani di Luigi Tenco, Gino Paoli, Pino Daniele, Lucio Dalla, Patty Pravo, Fiorella Mannonia, per concludersi con la grandiosa e suggestiva "La cura", canzone tra le più amate e conosciute del maestro Franco Battiato.

"Complimenti agli artisti per aver dato vita a uno spettacolo coinvolgente, molto apprezzato da un pubblico attento e numeroso - ha dichiarato al termine del concerto il primo cittadino di Recco - un ottimo biglietto da visita per dimostrare come la nostra città sia attenta al tema della diffusione della cultura musicale, rendendola accessibile in modo gratuito a tutti. Bisogna ritrovare una normalità e come Amministrazione abbiamo deciso di programmare una rassegna estiva per i cittadini di Recco e per riportare i turisti a godere del nostro mare".

Il prossimo appuntamento con "Recco, un'estate in Paradiso" è per sabato 18 luglio sempre alle ore 21:30 in Lungomare Bettolo.

Io amo la morte come voi amate la vita, alla Sala Mercato

Super User 06 Luglio 2020 1004 Visite

Mercoledì 8 luglio debutta alla Sala Mercato “Io amo la morte, come voi amate la vita”, di Mohamed Kacimi, per la 25ma Rassegna di Drammaturgia Contemporanea: la rassegna con cui il Teatro Nazionale di Genova riprende a tutti gli effetti la sua attività dopo il Corona Virus

La pièce è ispirata a dei fatti realmente accaduti nella Francia del 2012: un attacco terroristico, sette morti, di cui tre militari e quattro civili di origine ebraica. L’attentatore è subito individuato, circondato, messo sotto assedio. Non ha scampo. Per trentadue lunghe ore, chiuso in una stanza, Mohamed Merah, l’autore della strage, parla con un agente di polizia. È un colloquio aspro, duro, serrato, a tratti sconvolgente e al tempo stesso surreale. Un dialogo che assume i toni della tragedia, della farsa, del noir, della confessione, dell’incubo.

Lo scrittore algerino Mohamed Kacimi si è voluto confrontare con quei dialoghi, pubblicati in originale dalla stampa francese, per scrivere una pièce di grande forza. Il testo arriva come un terribile atto di accusa, che si staglia come un momento di rara e feroce lucidità. Chi è quel giovane terrorista? Perché ha deciso di colpire? Perché ha scelto la morte?

Il testo è dunque una aguzza interrogazione sulle ragioni e i torti, sulle follie e le paure, sulla legge e la giustizia. In questione, qui, è la natura stessa dell’Uomo.

Barbara Alesse, regista dello spettacolo, così presenta il suo lavoro: «Quando nel 2017 “Io amo la morte” fu messo in scena durante il Festival d’Avignone, si levarono critiche da più parti: i parenti delle vittime, numerose associazioni e perfino la Ministra della Cultura israeliana chiesero che lo spettacolo fosse annullato. La paura era che Merah risultasse troppo “umanizzato”, che si provasse empatia nei suoi confronti: la paura era che si potesse avere pietà dell’assassino. Merah è stato un terrorista spietato, tra le sue vittime ci sono anche tre bambini, colpevoli solo di essere ebrei. Eppure la persona che ci troviamo davanti è un ragazzo di ventitré anni, come ce ne sono molti in Francia, ma anche qui da noi in Italia. Ed è proprio questo il problema che facciamo fatica ad affrontare: il male ha un volto comune, ha gli occhi vispi e sognanti di un ragazzo che non incute nessuna paura. Quegli stessi occhi li ritroviamo nel poliziotto che per ore tenta di convincere Merah ad arrendersi: anche lui giovane e musulmano. Solo un muro li divide, ma è l’emblema della contrapposizione di due vite diametralmente opposte. Cosa e chi decide la sorte di due giovani così simili eppure così infinitamente diversi?».

RASSEGNA DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA

25esima edizione - da mercoledì 8 luglio a sabato 18 luglio 2020

Sala Mercato

IO AMO LA MORTE, COME VOI AMATE LA VITA di Mohamed Kacimi

traduzione Barbara Alesse

con Lorenzo Satta e Alessio Zirulia

luci Aldo Mantovani

suoni Edoardo Ambrosio

regia Barbara Alesse

produzione Teatro Nazionale di Genova

Paolo Fizzarotti

Una commedia amara al Modena

Super User 06 Luglio 2020 777 Visite

Proseguono al Teatro Modena di Sampierdarena le repliche di  Fly me to the Moon, lo spettacolo di Marie Jones tradotto dal regista genovese Carlo Sciaccaluga, che è anche il curatore della messa in scena. La scheda dello spettacolo racconta una storia di matrice anglosassone ma in realtà universale. “Due donne, giovani eppure già travolte dalla vita. Due storie qualsiasi della periferia nordirlandese. Due esistenze all’insegna della fatica, del lavoro precario, della povertà che si intrecciano, in modo inatteso, con una terza: la vita delle donne cambierà, potrebbe cambiare, grazie a un fatto decisamente inaspettato. Un colpo di fortuna? O di sfortuna?”

Scrive Carlo Sciaccaluga, regista dello spettacolo: «Francis e Loretta, due quarantenni che si guadagnano da vivere come badanti, si trovano a dover affrontare la morte improvvisa dell'anziano loro affidato. C'è il cadavere di un vecchio, solo e senza parenti, una pensione da andare a ritirare, il sogno di un addio al nubilato a Barcellona per evadere dall'esausta andata al tempio del vivere quotidiano, c'è il lavoro, che è poco e pagato male. La commedia è il ritratto di un paese (l'Irlanda del Nord, ma potrebbe essere l'Italia o la Francia), dove all'essere umano non viene più concessa la dignità del lavoro. Il riposo è poco, il divertimento nessuno, il lavoro umiliante. Francis e Loretta vedranno la loro morale messa a dura prova dalle occasioni di squallido arricchimento che loro si presentano. “Una volta si sceglieva un uomo perché era bello, forte, attraente... ora gli chiedi: hai un lavoro? Sì? E allora vai bene”, dice una delle protagoniste. Se si vive per sopravvivere, non c'è spazio per il bello, per l'arte, è meglio mandare i figli ai parchi divertimenti invece che nei musei, perché il presente è un tempo invivibile, va sospeso e soppresso. Ma “Fly me to the Moon” è una commedia dall'inizio alla fine, perché speriamo, sogniamo, sempre tutti di poter volare sulla luna, vedere la primavera su Giove e Marte, perché in fondo l'uomo è fatto d'amore». 

RASSEGNA DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA 25esima edizione

Teatro Gustavo Modena

FLY ME TO THE MOON di Marie Jones

traduzione Carlo Sciaccaluga

con Alice Arcuri e Eva Cambiale

luci Davide Riccardi

regia Carlo Sciaccaluga

produzione Teatro Nazionale di Genova

Paolo Fizzarotti

Il Comico è a Palazzo Ducale

Super User 06 Luglio 2020 738 Visite

Continuano con successo le letture del comico a Palazzo Ducale, grazie all’attenta regia e alla verve creativa di Luca Bizzarri e Giorgio Gallione. E’ nato così Homo Ridens.Si tratta di sei reading  in totale (due sono già stati fatti, il 25 giugno e il 2 luglio) che vogliono esplorare il comico nella letteratura contemporanea. Riprendendo il discorso iniziato con il Teatro in pausa pranzo al Teatro della Corte Ivo Chiesa, la rassegna Homo Ridens propone sei autori “portatori sani” di comicità alta ma facilmente fruibile, non ciecamente spensierata né digestiva o futile, ma piuttosto sferzante per intelligenza critica ed eccentrico spaesamento.Le pillole comiche (30 minuti ad appuntamento) sono recitate, musicate e cantate, sono brevi incursioni ludiche, pillole di bizzarria, scherzi teatrali per uscire dall’apocalisse recente “vaccinati” con le armi del sorriso e dell’ironia e per gustare parole preziose e seriamente comiche. L’ingresso è libero, ma è necessario prenotarsi a causa delle limitazioni imposte dal Covid 19, sul sito Eventbrite.

HOMO RIDENS

reading a Palazzo Ducale a cura di Luca Bizzarri e Giorgio Gallione

reading da Stefano Benni, Umberto Eco, Marco Presta,David Sedaris, Carla Signoris, Enrica Tesio con Lisa Galantini, Giua, Paolo Li Volsi, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo, Alessandro Pizzuto

produzione Teatro Nazionale di Genova

Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova

Il programma

giovedì 9 luglio
I Bettedavis Duo (Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino) leggono Carla Signoris

mercoledì 15 luglio
Lisa Galantini e Giua leggono Enrica Tesio 

mercoledì 22 luglio
I Bettedavis Duo (Elisabetta Mazzullo e Davide Lorino) leggono Umberto Eco

mercoledì 29 luglio
Paolo Li Volsi e Alessandro Pizzuto leggono Marco Presta

Paolo Fizzarotti

Il Coro del Carlo Felice torna in pubblico dopo il virus

Super User 03 Luglio 2020 678 Visite

Venerdì 3 luglio, al Porto Antico-Piazza delle Feste, alle ore 21:15, il Coro del Teatro Carlo Felice torna a esibirsi in pubblico, per la prima volta da quando le norme anti-Covid hanno dapprima proibito e poi limitato gli spettacoli dal vivo. Lo fa con un programma che, come recita il titolo, Viaggio in Europa, invita a viaggiare idealmente tra le epoche e le culture europee in un momento in cui viaggiare fisicamente è problematico.

Sotto il tendone della pista del ghiaccio, davanti a una platea di circa duecento posti a rigorosa distanza di sicurezza, 34 Artisti del Coro della fondazione lirico-sinfonica genovese, diretti da Francesco Aliberti e accompagnati al pianoforte da Patrizia Priarone,  eseguiranno brani che sono tra gli esempi più alti della musica corale europea di tutti tempi, come: il “Gloria in excelsis Deo” di Vivaldi, due cori dalla Passione secondo S. Giovanni di Bach, “Fortunae plango vulnera” di Carl Orff (il celebre coro d’apertura dei Carmina Burana), “Che del ciel, che degli Dei” da La clemenza di Tito di Mozart, “Fidgety feet” di Gershwin, autore che, pur non essendo europeo, era innamorato della musica del vecchio continente, in particolare francese, a cui ha reso omaggio con An American in Paris (da cui il brano è tratto). Un programma originale, con presenze inattese e curiose (come i cori “Gloria al nostro popolo” di Rachmaninov e “Hymne à la nuit” di Rameau), e al tempo stesso coinvolgente e di facile ascolto. 

Ingresso intero: 8 €; ridotto: 5 €.    

Il Teatro Nazionale riapre con la Drammaturgia Contemporanea

Super User 24 Giugno 2020 1094 Visite

A distanza di oltre 100 giorni dall’ultima apertura di sipario, il Teatro Nazionale di Genova riapre al pubblico con la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, con una serie di reading in collaborazione con Palazzo Ducale Genova e ulteriori progetti all’aperto.

Passati i complessi mesi del lockdown, durante i quali il Teatro diretto da Davide Livermore ha portato avanti una fertile attività sui social, che ha permesso ad artisti e spettatori di tenere vivo il senso di comunità teatrale, adesso è più forte che mai il desiderio di rincontrarsi dal vivo, sia nei teatri, dove saranno presentate le produzioni di nuova drammaturgia, tutte affidate a giovani compagnie, che in luoghi di spettacolo non convenzionali, naturalmente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza.

“Una riapertura con un programma innovativo, rivolto soprattutto ai giovani artisti e alle nuove produzioni. Un segnale di ripartenza, che nel rispetto delle normative anti contagio ci vede di nuovo insieme, perché la cultura è anche desiderio di vita, di condivisone e vive tra la gente”, commenta Barbara Grosso, Assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova.

“Dal Teatro Nazionale di Genova un grande segnale: tornare in scena subito dopo il lockdown vuol dire saper cogliere la voglia di cultura e di ripartenza di questa regione, del suo pubblico e gli sforzi per dare anche al teatro linee guida di sicurezza chiare e fattibili” rinforza l'assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo. “Il Teatro Nazionale quest'estate sa essere regista di una proposta varia, che parte dai giovani e dalla drammaturgia contemporanea e arriva alle collaborazioni con le altre istituzioni culturali: con la fondazione Palazzo Ducale per il ciclo Homo Ridens e con il Teatro Carlo Felice per il programma Tir - Teatro in rivoluzione: un progetto di rete in cui si uniscono le forze e le energie, fondamentale soprattutto in quest’uscita dall'emergenza. Per Regione Liguria è importante che il Nazionale assolva così, in pieno, il suo ruolo di teatro pubblico, facendo viaggiare su un tir gli spettacoli su tutto il territorio regionale. Abbiamo già organizzato una prima riunione per proporre l'iniziativa ai Comuni ed è stata accolta con entusiasmo: quest'estate più che mai sarà importante sostenere lo spettacolo nei borghi liguri che altrimenti rinuncerebbero a fare una proposta di intrattenimento culturale ai loro cittadini e ai loro turisti".

“Da Lo spettacolo più bello sarà ritrovarci a Ritrovarci! Lo spettacolo più bello. Questo non è solo un gioco di parole o un hashtag da usare sui social ma la fine di un cammino, in cui il Teatro ha fatto tantissime azioni, creando partnership importanti che ci hanno permesso di continuare a essere presenti e vitali, dalla collaborazione con Primocanale alle lezioni virtuali nelle università italiane e nei licei della nostra città, dai corsi online della Scuola di Recitazione al progetto dello Spettacolo che non c’è. Poter continuare a parlare di arte, insegnare e soprattutto non smettere di pianificare il futuro è stato fondamentale” afferma il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, che spiega gli intenti di questa ripresa con le seguenti parole: “Come dopo un silenzio radio il primo segnale che arriva è quello che caratterizza le trasmissioni successive. Così questa riapertura significa fare scelte precise. Anziché presentare spettacoli preconfezionati diamo spazio alle nuove produzioni con la Rassegna di nuova drammaturgia, per raccontare la nostra contemporaneità e aprire ai giovani, mettendoli nelle condizioni di lavorare degnamente con retribuzioni che diano valore al lavoro artistico, e questo è un segnale che vogliamo dare non solo a chi sta collaborando con noi in questo momento ma a tutta la comunità teatrale italiana. Allo stesso modo abbiamo a cuore le condizioni di accoglienza del nostro pubblico. Ci siamo attivati in tutti i modi per fare sì che i nostri spettatori possano assistere in sicurezza agli spettacoli che proporremo, sia all’interno dei teatri che all’aperto”.

Curata da Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu, la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea si articolerà in due fasi, con tre spettacoli proposti dal 1 al 25 luglio e altri due previsti in autunno, a completamento del progetto originario. Giunta alla venticinquesima edizione, la rassegna ha da sempre l’obiettivo di mettere a confronto nuove generazioni di attori e registi con le voci più interessanti della nuova drammaturgia internazionale.

Si parte il 1° luglio al Teatro Gustavo Modena con Fly Me to the Moon (repliche sino a sabato 11 luglio), regia di Carlo Sciaccaluga, protagoniste Alice Arcuri ed Eva Cambiale nei panni di due quarantenni che mantengono le rispettive famiglie facendo le badanti e la cui ambizione più grande è andare a Barcellona per l’addio al nubilato di una collega, sino a che non si trovano davanti un’inaspettata possibilità. Pur aprendo squarci su un ambiente sociale traboccante di problemi, il testo dell’autrice nordirlandese Marie Jones, rappresentato con grande successo anche a Broadway, è una commedia ricca di colpi di scena dall’inizio alla fine.

Ispirata a fatti realmente accaduti, la pièce Io amo la morte, come voi amate la vita dello scrittore franco-algerino Mohamed Kacimi, diretta da Barbara Alesse, è invece un drammatico confronto tra due giovani uomini, entrambi francesi di nuova generazione, entrambi musulmani: uno è un terrorista, barricato nel bagno del suo appartamento dopo avere compiuto una strage (interpretato da Alessio Zirulia), l’altro il poliziotto che cerca di convincerlo alla resa per potergli salvare la vita (Lorenzo Satta).  Alla Sala Mercato dall’8 al 18 luglio.

Il terzo spettacolo in programma, Per le parti di lei che sono mie, al Teatro della Corte Ivo Chiesa dal 15 al 25 luglio, si basa su tre racconti di Maurizio de Giovanni, in cui l’autore rilegge con la sua immaginazione tre celebri casi di cronaca nera. Così la regista Mercedes Martini porta in scena tre donne che non si conoscono tra di loro: una madre, una moglie e una figlia, (interpretate da Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli), colte nell’attimo in cui concepiscono i crimini che cambieranno per sempre la loro vita.

In parallelo alla Rassegna di Drammaturgia Contemporanea, prende il via anche Homo Ridens, reading seriamente comici, iniziativa nata dalla collaborazione tra il Teatro Nazionale di Genova e la Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova. A partire dal 25 giugno e sino al 29 luglio sono sei gli appuntamenti curati da Luca Bizzarri e Giorgio Gallione: pillole comiche tratte dalle opere di Umberto Eco, Marco Presta, Carla Signoris, Stefano Benni, David Sedaris ed Enrica Tesio, proposte da Lisa Galantini, Giua, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo, Paolo Li Volsi e Alessandro Pizzuto, per uscire dall’apocalisse recente “vaccinati” con le armi del sorriso e dell’ironia.

Ma l’estate sarà caratterizzata anche dal progetto TIR – Teatro in Rivoluzione, che vede la Regione Liguria e il Comune di Genova a fianco del Teatro Nazionale di Genova come promotori e partner, oltre a coinvolgere diversi Comuni della nostra regione. Un camion palcoscenico, autonomo e indipendente, che contiene tutto il necessario per fare e portare il Teatro negli spazi più suggestivi di Genova e della Liguria. Questo in sintesi il progetto, a cui collabora il Teatro Carlo Felice per l’opera Bastiano e Bastiana di Mozart, diretta da Davide Livermore, che il 29 luglio inaugurerà il programma. Per tutto agosto e parte del mese di settembre TIR – Teatro in Rivoluzione si snoderà attraverso una serie di appuntamenti ancora in fase di definizione, che vedranno la partecipazione di diversi artisti e compagnie teatrali.

“Abbiamo fatto ricorso alla fantasia per inventarci luoghi e modi non convenzionali di fare teatro. Così è nato il progetto TIR – Teatro in Rivoluzione, che sarà una sorta di gioiosa chiamata alle arti per gli attori e gli artisti del nostro territorio e ci permetterà di offrire arte e bellezza al nostro pubblico nelle piazze di Genova e della Liguria” afferma Davide Livermore. “E a fine settembre inaugureremo la nuova stagione con un grande evento per tantissime persone”.

Conclude Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova: “In tutto ciò desideriamo rivolgere un ringraziamento di cuore agli enti fondatori - il Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo, il Comune di Genova, la Regione Liguria – e ai sostenitori - Compagnia di San Paolo, IREN, Camera di Commercio Genova, Banco BPM, COOP Liguria, Unipol, Leonardo, Novi, Elah Dufour, Baratti & Milano - che anche nei momenti di difficoltà, come questo che stiamo attraversando, non hanno mai smesso di esserci vicini e che con il loro prezioso contributo ci permettono di svolgere appieno il nostro ruolo di teatro pubblico”.

Dopo il virus, lo spettacolo riparte dai Parchi di Nervi

Super User 20 Giugno 2020 2184 Visite

Mario Biondi, Roberto Vecchioni, Arturo Brachetti, Giovanni Allevi, Beppe Gambetta, Fabio Armiliato e soprattutto Eleonora Abbagnato, étoile del balletto all’Opéra di Parigi: dopo la bufera del covid, lo spettacolo in Liguria riparte da Genova Nervi. Venerdì pomeriggio a palazzo Tursi è stato presentato il Festival internazionale del balletto e della musica 2020: lo scenario sarà quello incomparabile dei Parchi di Nervi, dal 17 luglio al 2 agosto. Il festival, promosso dal Comune di Genova, è organizzato dal Teatro Carlo Felice, in collaborazione con Porto Antico Spa: la Regione Liguria ha dato il patrocinio.

“Ho vissuto 26 anni a Nervi, sono cresciuto lì – ha raccontato il sindaco di Genova, Marco Bucci – Ogni estate c’era il festival del balletto: mi ricordo che quando ero bambino di sera mi intrufolavo nei giardini per vedere gli spettacoli. E già all’epoca pensavo che fossero cose incredibili e meravigliose. Ora siamo qui per recuperare dopo la bufera del covid, per fare cose nuove nel futuro proseguendo il segno del passato. Il tutto sempre in questa magnifica cornice che sono i Parchi di Nervi. Non siamo ancora usciti dal tunnel della pandemia, ma non vogliamo morire di fame. A Nervi porteremo nel teatro all’aperto mille persone a serata, in tutta sicurezza. Facciamo vedere cosa siamo capaci di fare con le nostre tre eccellenze, che il mondo ci invidia: il teatro Carlo Felice, il Teatro Nazionale e i Parchi di Nervi”.

A fare gli onori di casa è stata l’assessore alla cultura del Comune di Genova, Barbara Grosso.

Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice, è invece entrato nel merito degli eventi. Orazi ha mostrato un video che Eleonora Abbagnato ha voluto dedicare a Genova e al Festival: “A piedi nudi nel parco”.  Il filmato è stato realizzato giovedì pomeriggio, quando l’étoile ha danzato a piedi nudi sul prato dei parchi e nel roseto. “I balletti sono stati ideati in modo tale da rispettare le esigenze di tutela sanitaria degli artisti – ha detto Orazi – A Nervi potremo assistere a due prime assolute e a un’anteprima nazionale, in collaborazione con il Ravenna Festival e il Festival dei 2 Mondi di Spoleto. Esprimo grande soddisfazione per la collaborazione tra il Teatro Carlo Felice e il Teatro Nazionale di Genova in occasione della prima assoluta di una nuova produzione di Werther di Gaetano Pugnani”.

“Un forte segnale di ripartenza per lo spettacolo dal vivo – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura, Ilaria Cavo – con un programma che spazia dalla danza alla musica in tutte le sue forme: classica, lirica, jazz, pop, con personaggi di grande rilievo”. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha mandato un messaggio: “il Festival di Nervi quest’anno ha un valore ancora più elevato e simbolico, quello del ritorno alla normalità e ai fasti del passato, tutelando la salute del pubblico e degli artisti”. Rino Surace, coordinatore generale del Festival, ha illustrato gli aspetti più strettamente organizzativi di due settimane di spettacoli, a cominciare dalle partnership che hanno reso possibile l’evento. “Il costo generale – ha detto – dovrebbe assestarsi sui 720 mila euro. Contiamo di chiudere in pareggio”. 

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL BALLETTO E DELLA MUSICA
NERVI 2020 

Venerdì 17 luglio
DUETS AND SOLOS
Mario Brunello violoncello, Beatrice Rana pianoforte ed Étoiles internazionali
Prima assoluta
Nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Felice – Festival Internazionale del Balletto e della Musica Nervi 2020 – Ravenna Festival

Sabato 18 luglio
MARIO BIONDI

Domenica 19 luglio
BEPPE GAMBETTA
in where the wind blows/Dove tia o vento

Martedì 21 luglio
ROBERTO VECCHIONI

Mercoledì 22 luglio

TRIO
TULLIO DE PISCOPO (batteria)
DADO MORONI (pianoforte)
ALDO ZUNINO (contrabbasso) 

Giovedì 23 luglio
ARTURO BRACHETTI
in Arturo Racconta Brachetti

Venerdì 24 luglio
GIOVANNI ALLEVI
piano solo

Domenica 26 luglio
FABIO ARMILIATO
Recital CanTango 

Mercoledì 29 luglio
ELEONORA ABBAGNATO
coreografie GIULIANO PEPARINI
Love
Prima assoluta
Nuova produzione Teatro Caro Felice – Festival Internazionale del Balletto e della Musica
Nervi 2020

Sabato 1 agosto
LE CREATURE DI PROMETEO
LE CREATURE DI CAPUCCI
di Ludwig van Beethoven
coreografie Simona Bucci
concerto con azione scenico-coreografica – Orchestra Teatro Carlo Felice
Anteprima nazionale
Nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Felice – Festival Internazionale del Balletto e della Musica
Nervi 2020 – Festival Internazionale dei 2 Mondi

Domenica 2 agosto
WERTHER
di Gaetano Pugnani
Orchestra Teatro Carlo Felice
Prima assoluta
Nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Felice – Festival Internazionale del Balletto e della Musica Nervi 2020, in collaborazione con Teatro Nazionale di Genova 

Sponsor: Iren, Esselunga, Banca Passadore. Partner tecnici: Aster, Amiu, Amt
Biglietti in primo settore da 35 a 45 euro; under 26: 15 euro 

Paolo Fizzarotti

Il Carlo Felice riparte il 17 giugno

Super User 14 Giugno 2020 881 Visite

Il DPCM del 7 marzo 2020 ha esteso al settore dello spettacolo le restrizioni anticontagio: a partire da quella data, tutti i teatri e i cinema italiani sono rimasti chiusi al pubblico.
Il 15 giugno, finalmente, il mondo dello spettacolo dal vivo potrà tornare operativo, naturalmente rispettando una serie di regole e di norme di sicurezza alle quali tutti, artisti, tecnici, amministrativi e pubblico si dovranno adeguare. Il Teatro Carlo Felice di Genova, che con il Concerto del 25 aprile è stato il primo teatro italiano a tornare a fare musica nelle condizioni eccezionali imposte dall’emergenza COVID-19, prosegue su questa linea facendosi trovare pronto all’importante appuntamento.

Il 17 giugno l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice saranno impegnati, nella sala principale, nella registrazione di un video per la trasmissione RAI San Giovanni 2020 “al cubo”, con la regia di Duccio Forzano, che il 24 giugno celebrerà il Santo Patrono in tre grandi città: Torino, Genova e Firenze.  Un grande evento, esclusivamente televisivo e digitale, a cui il Teatro Carlo Felice darà il proprio contributo con la Sinfonia e l’Aria “Queste lacrime” dall’Oratorio di S. Giovanni di Alessandro Stradella, una pagina del 1675 che racconta in musica, con straordinaria forza drammatica, la morte di S. Giovanni Battista. Un capolavoro firmato da uno dei grandi nomi del barocco musicale, che a Genova ha vissuto, lavorato e trovato la morte in circostanze misteriose divenute leggendarie. Sul podio, il direttore Andrea De Carlo; solista, il soprano Maria Grazia Schiavo. A conferma dell’importanza e del valore artistico di questa pagina, il fatto che anche una delle più grandi interpreti liriche di tutti i tempi, Maria Callas, cantò l’Oratorio di S. Giovanni, il 18 settembre 1949 a Perugia, nella Chiesa di San Pietro, diretta da Gabriele Santini, concerto di cui rimangono una sola testimonianza fotografica e una registrazione ad oggi introvabile e, per questo, diventata un mito per tutti i callasiani. Il 18 giugno, una seconda registrazione video per la trasmissione S. Giovanni “al cubo”, questa volta con Marcello Rota come direttore e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice impegnata nella Fantasia da “Amarcord” di Nona Rota. 

Il 19 giugno sarà nuovamente protagonista Nino Rota, in un programma intitolato Omaggio a Fellini, in memoria del grande regista riminese nel centenario della nascita. Una terza registrazione video che verrà trasmessa in streaming in una data ancora da definire, con Marcello Rota ancora alla guida dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice.

Il 27 giugno l’Orchestra del Teatro Carlo Felice si trasferirà a Sarzana, dove, in Piazza Matteotti, parteciperà a un gala lirico con musiche di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini. Tra i protagonisti, nomi di spicco del panorama lirico internazionale, come Francesco Meli, Luca Salsi, Serena Gamberoni. Il concerto dà il via alla collaborazione tra il Concorso “Spiros Argiris”, il Sarzana Opera Festival e la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. L’evento verrà ripreso da Primocanale e da Sky Classica, che trasmetterà in chiaro la serata in 38 Paesi nel mondo.

Il Teatro Carlo Felice cerca un direttore amministrativo

Super User 14 Giugno 2020 1310 Visite

Il Carlo Felice cerca un nuovo direttore amministrativo: una figura che dovrà lavorare a stretto contattato con il sovrintendente, Claudio Orazi. Il direttore, che verrà scelto non con un concorso ma sulla base del curriculum presentato, dovrà occuparsi di tutto quello che riguarda la sfera economica e amministrativa nella vita del teatro. “La Fondazione Teatro Carlo Felice – recita un comunicato - nell’ottica di ottimizzare e migliorare la sua struttura organizzativa, è giunta alla determinazione di procedere all’assunzione di un direttore amministrativo. A questi fini, al precipuo scopo di valutare e individuare le migliori professionalità e quindi il soggetto idoneo a ricoprire questa funzione, ha pubblicato un invito alla manifestazione d’interesse per il conferimento di tale incarico. Per leggere il testo completo della manifestazione di interesse, seguire questo link: http://www.carlofelicegenova.it/2020/06/12/manifestazione-di-interesse-direttore-amministrativo/ . Il direttore amministrativo resterà in carica per tutta la durata del mandato dell’attuale sovrintendente, Claudio Orazi, e cioè fino al 30 marzo 2025, con un periodo di prova di sei mesi”.

Paolo Fizzarotti

Parte da Recco un contest on line in occasione Festa della Musica

Super User 25 Maggio 2020 1120 Visite

Quella 2020 si avvia ad essere un'estate senza eventi live. E' questa l'indicazione fornita dal governo a proposito di musica e spettacoli, settore colpito dall'emergenza Covid19. Niente palcoscenico anche per il jezzista Paolo Fresu che, testimonial della "Festa della musica 2020", avrebbe dovuto tenere un concerto a Recco, il 5 luglio sul Belvedere "Luigi Tenco". Ma "La Festa della Musica", quest'anno alla 26ma edizione, non si ferma e si esprime ancora di più: senza confini. E a Recco l'evento si trasforma e diventa un contest virtuale, a cui tutti i musicisti della città, del Golfo Paradiso e dell'area metropolitana possono partecipare. Dilettanti o professionisti con qualsiasi genere musicale (classico, pop, jazz e altro ancora).
Gli artisti interessati (duo, trio, gruppo) dovranno inviare, entro il 12 giugno, un link per scaricare un video di circa 5 minuti al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L'iscrizione è gratuita. Il maestro Angelo Privitera - musicista, storico tastierista e programmatore di uno dei più grandi cantautori italiani, Franco Battiato - selezionerà i migliori video che saranno trasmessi il 21 giugno, il giorno della Festa, su tutte le piattaforme on line del Comune di Recco.
"In questo periodo segnato dall'emergenza - dice il sindaco Carlo Gandolfo - abbiamo dovuto rinviare gli eventi in cartellone per l'estate 2020. Però abbiamo compreso che le sfide e le opportunità che si presentano durante i momenti di cambiamento possono essere accelerate. Così abbiamo pensato a questo progetto on line, anche per contribuire all'attività degli artisti le cui esibizioni sono state rimandate".

Il concerto per il Ponte di Genova affidato all’Accademia di Santa Cecilia

Super User 23 Maggio 2020 2010 Visite

Un concerto straordinario per celebrare il nuovo Ponte di Genova: è l’evento che si svolgerà il 27 luglio, in diretta in prima serata su Rai 3, e che rappresenterà un omaggio alla Liguria e all’Italia da parte di Webuild (Salini Impregilo) e Fincantieri, le due società che stanno completando l’opera a tempi record.
Il concerto riproporrà le musiche di Ludwig van Beethoven, di cui quest’anno ricorrono i 250 anni dalla nascita, e sarà eseguito a Genova dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal suo Direttore Musicale, Antonio Pappano. L’evento, inizialmente programmato per il 24 maggio, è stato rimandato a causa dell’emergenza COVID-19 e, date le restrizioni in materia sanitaria, solo nelle prossime settimane si potrà definire se il concerto sarà aperto al pubblico o meno.
Pur apprezzando la scelta artistica degli organizzatori (che sono i costruttori del ponte), i genovesi amanti dell’orchestra del Teatro Carlo Felice sono rimasti delusi.

Carlo Felice, la Carmen in streaming

Super User 18 Maggio 2020 1314 Visite

Martedì 19 maggio, alle ore 20, sui canali social del Teatro Carlo Felice, verrà trasmessa la Carmen “cubana” immaginata da Davide Livermore per la Stagione 2013/14 del Teatro Carlo Felice e subito ripresa nella Stagione successiva. L’appuntamento fa parte di #musicalmenteinsieme, il ciclo di opere, trasmesse in streaming ogni martedì, con cui la Fondazione lirico-sinfonica genovese tiene vivo il rapporto con il proprio pubblico fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus.

Una Carmen di Bizet che fece discutere per lo spostamento dell’azione dall’originaria Andalusia del 1820 alla Cuba del 1° gennaio 1959, il giorno del “Triunfo de la Revolución” castrista.  Livermore, che firmava anche scene e luci dello spettacolo, così spiegava la sua scelta nelle Note di regia pubblicate nel programma di sala: “In questa cornice precisa e documentabile — anche se rivisitata con gli occhi della memoria e oramai distante — il finale dell’opera acquista una particolare e tragica ironia, del tutto assente nella cornice originale: la lotta personale di Carmen per la libertà viene conclusa bruscamente dalla coltellata di José, ex-brigadiere dell’esercito di Fulgencio Batista, proprio mentre intorno a loro si materializza uno dei più intensi sogni libertari del XX secolo (sul cui successivo e completo avverarsi, naturalmente, ognuno è libero di esprimere le proprie riserve; ma sulla cui portata storica e rilevanza simbolica possiamo trovarci tutti d’accordo). Quindi lo spostamento nello spazio-tempo non vuole essere provocazione, ma bensì un atto d’amore profondo e sincero per una delle più belle e perfette opere mai composte, e in particolare per una delle figure di donna più complete e originali mai apparse sulle scene di un teatro d’opera”.

La recita riproposta è quell’8 maggio 2015, la “prima” della ripresa dell’allestimento nella Stagione 2014/15. Sul podio, Philippe Auguin, costumi firmati da Gianluca Falaschi e movimenti mimici di Giovanni Di Cicco. Interpreti: Sonia Ganassi (Carmen), Francesco Meli (Don José), Mattia Olivieri (Escamillo), Serena Gamberoni (Micaëla), John Paul Huckle (Zuniga), Ricardo Crampton (Moralès), Roberto Maietta (Il Dancario), Manuel Pierattelli (Il Remendado), Daria Kovalenko (Frasquita), Marina Ogii (Mercédès). Orchestra, Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice di Genova. Maestro del Coro, Pablo Assante. Maestro del Coro di Voci Bianche, Gino Tanasini. 

Su:

https://www.streamingcarlofelice.com/

https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/ 

https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/ 

https://www.youtube.com/user/TeatroCar  

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