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Spettacoli

I forzati del divertimento, alla Sala Mercato

Super User 07 Maggio 2021 725 Visite

Dopo aver vinto numerosi premi, tra cui l’oscar del teatro europeo al Fringe Festival di Edimburgo per lo spettacolo cult La Merda, tuttora in tour a sei anni di distanza dal suo debutto, Cristian Ceresoli presenta il suo nuovo spettacolo Happy Hour, in scena alla Sala Mercato da mercoledì 12 maggio. A dirigere lo spettacolo è Simon Boberg regista e drammaturgo danese.
Happy hour è una commedia surreale, acidamente comica, una partitura letteraria per un concerto a due voci. In un futuro distopico vivono Ado, una ragazzina affamata d’amore interpretata da Silvia Gallerano e suo fratello Kerfuffle che ha il volto di Stefano Cenci. I due sono figli del disagio generazionale, in balia delle continue mutazioni della metropoli in cui vivono, invasa da uno spietato totalitarismo dell’allegria. La legge che impera è il divertimento ad ogni costo. Un happy hour continuo, estenuante, a cui partecipare con il dovere di essere sempre e comunque euforici. Le prime vittime di questa felicità obbligatoria sono proprio i bambini, le minoranze, gli immigrati e le donne.
«In Happy Hour abbiamo a che fare con una condizione di “dittatura della felicità” – afferma Ceresoli. I due bambini la vedono arrivare, dal loro interno familiare, sono due tredicenni che assistono al mutamento della città, alla sua trasformazione. Il mondo che si trasforma davanti ai loro occhi è tirato dagli eccessi, una sorta di realtà psichedelica, che muta al punto tale da ricadere sulla loro vita in maniera tragica».

12 - 14 maggio | Sala Mercato | Genova

Happy Hour di Cristian Ceresoli

regia Simon Boberg

interpreti Silvia Gallerano, Stefano Cenci

Paolo Fizzarotti

I Sei Personaggi in chiave genovese, con Eros Pagni

Super User 06 Maggio 2021 1461 Visite

A cent'anni dalla prima – e per l'epoca scandalosa – messa in scena dei “Sei personaggi” al Teatro Valle di Roma, avvenuta il 9 maggio 1921, il capolavoro del metateatro pirandelliano torna a vivere negli spazi del leggendario teatro capitolino con la regia di Luca De Fusco e l'interpretazione di Eros Pagni. Lo spettacolo – prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Teatro Nazionale di Genova – andrà in onda sabato 8 maggio in prima serata su Rai5.

In scena, con Eros Pagni, recitano Angela Pagano, Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin, Carlo Sciaccaluga, Alessandra Panzavolta. 

Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta; luci di Gigi Saccomandi; musiche di Ran Bagno; installazioni video di Alessandro Papa; movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta.

La regia televisiva è di Marco Odetto; progetto editoriale di Felice Cappa; produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli.

Sabato 8 maggio in prima serata va in onda su Rai5 (canale 23) 

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

con la regia di Luca De Fusco e l’interpretazione di Eros Pagni

 

Torna l’Edipo in chiave Livermore e parla della Pandemia

Super User 06 Maggio 2021 785 Visite

 

Mentre riaprono i teatri, riapre anche la mostra-performance voluta da Davide Livermore al Palazzo Ducale. La mostra si intitola “Edipo: io contagio. Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re”. E’ curata dallo stesso ideatore Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, insieme a Margherita Rubino e Andrea Porcheddu. La mostra cambia location trasferendosi dal Sottoporticato, dove ha fatto registrare sempre il tutto esaurito, al Salone del Munizioniere, un altro suggestivo spazio espositivo all’interno di Palazzo Ducale.
Teatro, arte contemporanea e sonorità elettroniche sono gli elementi con i quali Davide Livermore intende riaffermare la centralità della cultura in tempo di crisi e riflettere sull’attuale condizione della nostra società tormentata dalla pandemia proprio come la Tebe cantata da Sofocle.
Un parallelismo che rende inevitabile l’immedesimazione suscitata anche dalle parole del primo atto dell’Edipo Re, recitate da attori e performer  chiusi in teche trasparenti, circondati da elementi scenografici spettacolari, provenienti da opere del Teatro alla Scala. Uno specchio impietoso che, mostrando la comunità tebana che si interroga sulle responsabilità dell’uomo nel disastro, suggerisce al visitatore un momento di riflessione e un potente percorso catartico.

7-30 maggio 2021

Palazzo Ducale Genova - Munizioniere

EDIPO: IO CONTAGIO

Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re

A cura di Davide Livermore, Margherita Rubino, Andrea Porcheddu

Elementi scenografici del Teatro alla Scala

Testi da Edipo Re di Sofocle, riduzione di Margherita Rubino 

Traduzioni in inglese Kiara Pipino 

Allestimento

Musiche Andrea Chenna

Luci Gianni Grasso, Davide Riccardi

Direzione scena Desirée Tesoro

Fonica Claudio Torlai

Macchinisti costruttori Diego Paoli, Maurizio Taverna, Beppe Costa

Elettricisti Stefano Grossi, Stefano Monni

Assistente scenografa Lorenza Gioberti

Progetto grafico Emanuela Dellepiane

Stampe digitali Pitto P.Zeta

Video a cura di Squeasy Film

Performance dal vivo

Coordinamento Carlo Sciaccaluga

Attori e performer:

Giuseppe Brunetti, Daniela Duchi, Isabella Giacobbe, Mirko Iurlaro, Mirko Lo Piccolo, Davide Mancini, Giulio Mezza, Caterina Montanari, Matteo Palazzo, Nicolò Parodi, Enrico Pittaluga, Valeria Puppo, Demian Troiano, Irene Villa.

Orari:

dal martedì al giovedì dalle ore 14 alle 19.15

venerdì dalle ore 14.30 alle 20.30

sabato e domenica dalle 12 alle 18.15

L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione sul sito del Teatro Nazionale di Genova.

 

Paolo Fizzarotti

 

Pivio canta la resistenza al Covid

Super User 30 Aprile 2021 774 Visite

Essere musicisti e resistere ai tempi del Covid. Il musicista genovese Pivio oggi alle 19 presenta il suo libro “Diario di (una) resistenza musicale”. Pivio nel 1979 insieme a Marco Odino ha fondato la band genovese degli Scortilla (letteralmente, in latino: puttanella), diventata famosa con il singolo Fahrenheit 451, poi ha suonato con Aldo De Scalzi dei New Trolls. Oggi è un affermato compositore di musica da film: ma gli Scortilla, sua prima creazione, sono sempre vivi.Sui canali social di Soundtrack City, Colonne Sonore e Musa Web Tv oggi alle 19 ci saranno unincontro e contest in diretta streaming per la presentazione del primo libro di Pivio: “Diario di (una) resistenza musicale. Ovvero come sono stato salvato dalla musica e la smorfia (Aprile 2021, Pegasus Edition). Sarà presente l’autore, in collegamento dal suo studio di Roma. Introducono Massimo Privitera e Marco Testoni. La prossima presentazione si terrà il 28 maggio, finalmente dal vivo, in occasione dell’Asti Film Festival, insieme alla proiezione del film “Nothin’ At All” di Matteo Malatesta e Pivio (Italia, 2021).
Nato come divertissement quotidiano nella solitudine della pandemia e uscito un anno dopo, proprio mentre il paese riapre, il primo libro di Pivio – musicista poliedrico sempre pronto a nuovi esperimenti – non poteva che essere una pubblicazione polisensoriale. Grazie ai 200 QR code disseminati tra le pagine, il suo diario diventa un’avventura video-musicale interattiva lunga 90 giorni, come i numeri della Smorfia, protagonisti anche del gioco online che sarà lanciato dall’autore durante la presentazione del 30 aprile: 3 numeri, 3 domande e 3 libri autografati in palio ai vincitori.
Tutto comincia dalla copertina. Non è uno scherzo ma la pura verità: le sedie rosse e vuote che campeggiano sulla cover sono quelle della Casa del Cinema di Roma che il 5 marzo 2020 ha ospitato la presentazione dell’album preapocalittico Fahrenheit 999 degli Scortilla, la band new wave fondata da Pivio 40 anni prima e sempre viva. Ultimo evento live del musicista prima del lockdown, ma anche ultimo in assoluto nella capitale. Da quella fatidica sera parte su FB la stesura del diario della resistenza. “Non avrei mai potuto pensare di perseverare con costanza giornaliera nella sua scrittura fino al fatidico giorno 90.” – ricorda l’autore – “Novanta giorni di quasi assoluta sospensione di una vita normale”. Eppure così è stato, mescolando giorno per giorno cose sciocche e cose serie, sogni, ricordi, storie e, soprattutto, canzoni.  Dal numero 1 (che per la Smorfia è l’italia) raccontato nella Povera Patria di Franco Battiato, alla paura che fa 90 con la profetica Fear Inoculum (‘paura di vaccinarsi’) dei Tool e la propiziatoria Fearless dei Pink Floyd. Tra citazioni e suggerimenti audiovisivi si alternano la Follia (22) di Vivaldi (e di Vangelis), e il sott'e'ncopp (69) pornografico di Tekashi 6ix9ine (rapper milionario in libertà vigilata), in cerca della “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” che è comunque 42 (dalla Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams). Al centro di tutto (ma pur sempre Ai confini della realtà, tra elefanti e pesci blob), naturalmente c’è la musica, tutta o quasi: 55.
Roberto Giacomo Pischiutta (in arte Pivio), genovese, laureato in ingegneria, si trasferisce a Roma verso la fine degli anni ottanta e insieme ad Aldo De Scalzi dà vita ad un lungo sodalizio artistico nel campo della musica da film. Ottenuta la notorietà internazionale con Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, ha composto ad oggi oltre 150 colonne sonore sia per il cinema che per la televisione, vincendo 3 David di Donatello e 4 Nastri d'Argento. Dal 2018 è presidente di ACMF, l'Associazione Compositori Musiche per Film. 

Paolo Fizzarotti

Solaris: dal cinema al Teatro Modena

Super User 30 Aprile 2021 845 Visite

Un incubo esistenziale-cinematografico, che parte dalla fantascienza per investigare le pieghe del conscio e dell’inconscio. Non è strano che il teatro si occupi della psicologia umana: ma è in solito che lo faccia partendo dalla fantascienza. E di certo in questa scelta coraggiosa per la ripresa della programmazione del Teatro Nazionale di Genova, c’è lo zampino del direttore Davide Livermore: Un regista di livello internazionale che con i suoi allestimenti visionari e immaginifici ha  già stupito il mondo della lirica (è l’unico ad avere inaugurato per ben tre volte con una sua regia la stagione della Scala di Milano).

La fantascienza arriva quindi in teatro con Solaris di David Greig, regia di Andrea De Rosa. E – come avviene per l’altro spettacolo che debutta stasera alla  Corte-Ivo Chiesa – sarà una fantascienza con una protagonista femminile.

Co-prodotto con il Teatro di Napoli, Solaris - adattamento teatrale del celebre romanzo di Stanislaw Lem da cui sono tratti i film omonimi di Andrej Tarkovskij e Steven Soderbergh - risponde perfettamente al proposito di esplorare la fantascienza in teatro, espresso da Davide Livermore al momento del suo insediamento come direttore del Teatro Nazionale di Genova. Novità assoluta per l’Italia, Solaris viene presentato nella traduzione di Monica Capuani, che ha “scoperto” il testo dopo una prima produzione andata in scena a Melbourne ed Edimburgo con la regia di Matthew Lutton.

“Chi sono io? Chi siamo noi veramente?”. Sono questi gli interrogativi da cui è partito Andrea De Rosa per affrontare una storia complessa che svela inusitate possibilità di comprensione del nostro tempo. Inviata su una stazione spaziale che ruota attorno al lontano pianeta Solaris, un’astronauta scopre che a fianco all’equipaggio vivono delle misteriose presenze, generate dallo strano oceano che riveste tutta la superficie del pianeta stesso, come in reazione all’invasione di un virus.

“Ho letto Solaris durante la quarantena – dice Andrea De Rosa - Questa metafora potente e inquietante mi ha colpito. Mi ha sconvolto questa idea che gli esseri umani potessero essere il virus e che il pianeta fosse costretto a reagire e a difendersi dalla loro presenza. Solaris è una vera e propria creatura, un pianeta vivente che attraverso il suo immenso oceano cerca di comunicare con gli uomini attraverso i loro desideri, che riesce a materializzare sotto forma di fantasmi”.

Così lo spettacolo diventa un viaggio nell’inconscio individuale e collettivo, un confronto con le paure e i sogni, sospeso tra follia e assoluta libertà. Gli spettatori avranno la sensazione di trovarsi su una vera astronave grazie alle scenografie di Simone Mannino (autore anche dei costumi), alle luci di Pasquale Mari e ai video di D-Wok, che hanno rielaborato immagini fornite dall’Agenzia Spaziale Europea, mentre le musiche sono di G.U.P. Alcaro. Il cast dello spettacolo è composto da Federica Rosellini, Giulia Mazzarino, Sandra Toffolatti, Werner Waas e Umberto Orsini che fa un importante cameo in video. In scena dal 30 aprile al 9 maggio al Teatro Gustavo Modena alle ore 19, domenica ore 16, martedì 4 e mercoledì 5 maggio riposo.

RIMA NAZIONALE 30 aprile – 9 maggio 2021

Teatro Gustavo Modena, Genova

Solaris di David Greig 

traduzione Monica Capuani

tratto dall’omonimo romanzo di Stanislaw Lem

regia Andrea De Rosa

interpreti Federica Rosellini, Giulia Mazzarino, Sandra Toffolatti, Werner Waas

Umberto Orsini in video

progetto sonoro G.U.P. Alcaro | scena e costumi Simone Mannino

disegno luci Pasquale Mari | video D-Wok

produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Di Napoli -Teatro Nazionale 

Paolo Fizzarotti

Grounded, la mamma che pilotava i caccia

Super User 30 Aprile 2021 833 Visite

La guerra contemporanea vista dalla prospettiva di una pilota dell’American Air Force, che dopo una maternità imprevista si ritrova costretta a restare a terra e guidare i droni, in un crescendo di sensi di colpa e alienazione. Il Teatro Nazionale di Genova presenta per la prima volta in Italia Grounded di George Brant, regia di Davide Livermore, protagonista Linda Gennari. Messo in scena per la prima volta nel 2013, questo sconvolgente monologo ha avuto un fortissimo impatto sulla scena britannica e americana, con oltre centocinquanta allestimenti in 19 paesi diversi, dal clamoroso debutto al Festival di Edimburgo nel 2013 alla produzione del Public Theatre di New York con protagonista Anne Hathaway.Orgogliosa Top Gun al comando di un F16, la protagonista della storia è fiera di una divisa e una carriera che si è conquistata duramente. Sino al momento in cui un uomo entra nella sua vita e con la nascita di una figlia tutto cambia drasticamente. Rientrata in servizio è costretta a restare a terra, il destino temuto da ogni pilota (il termine inglese grounded ha il doppio significato di “punita”) e cooptata al pilotaggio di droni: per difendere il suo Paese e “rendersi utile” deve rinunciare a volare in quel cielo azzurro che adorava. Sarà così che, in una base nascosta nel deserto americano, dentro una roulotte senza finestre, scopre un altro modo di volare e distruggere, di controllare e condannare. È una nuova guerra, apparentemente asettica, scientifica. Ma qualcosa in lei si modifica, il disagio la attanaglia, in un crescendo di angoscia e consapevolezza.

Formatasi teatralmente tra Bologna e New York, Linda Gennari ha collaborato con i principali teatri italiani. Tra i registi che l’hanno diretta Peter Stein, Michele Placido, Andrée Ruth Shammah, Cesar Brie, Alessandro Genovesi, Fabio Cherstich.

Attiva anche al cinema e in tv, ha recitato in diversi film e numerose fiction.In scena dal 30 aprile al 9 maggio al Teatro Gustavo Modena alle ore 19, domenica ore 16. Riposo 1 e 3 maggio. Info e biglietti www.teatronazionalegenova.it 

PRIMA NAZIONALE 30 aprile – 9 maggio 2021

Teatro Ivo Chiesa, Genova

Grounded di George Brant

traduzione Monica Capuani

Interprete: Linda Gennari

Regia: Davide Livermore

Musiche:Andrea Chenna

Scene: Davide Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi

Costumi: Mariana Fracasso

Luci: Aldo Mantovani

Assistente alla regia: Sax Nicosia

Produzione: Teatro Nazionale di Genova

 

Paolo Fizzarotti

Spettacolo dal vivo, incontro tra 12 assessori italiani e presidenti categorie

Super User 16 Aprile 2021 889 Visite

Preoccupazione per il perdurare della pandemia e per la sofferenza di un intero settore, soddisfazione per molte delle misure per la ripartenza contenute nel documento sottoposto al CTS, auspicio di riaperture con date certe e regole chiare in attesa di un confronto con la Conferenza delle Regioni e il neopresidente Massimiliano Fedriga per la ripartenza.

Questi i temi al centro di un incontro online che si è svolto stamattina e che ha coinvolto i 12 assessori alla Cultura delle principali città italiane - tra i quali l’assessore Barbara Grosso - e Carlo Fontana, presidente Agis, Filippo Fonsatti, presidente Federvivo, Francesco Giambrone, presidente Anfols, Mario Lorini, presidente Anec, Antonio Buccioni, presidente Fisp, Domenico Barbuto, direttore esecutivo Agis, Simone Gialdini, direttore generale Anec.

«Il comparto culturale e dello spettacolo - hanno detto gli assessori, riuniti da mesi in un coordinamento permanente - sta soffrendo da oltre un anno e non è mai veramente ripartito. Ora che si sta programmando la riapertura delle varie attività è urgente che anche per musei, teatri, cinema ed altri spettacoli dal vivo siano fornite al più presto date e regole certe. I lavoratori sono in profonda sofferenza e gli esercenti non possono fare una programmazione degli eventi senza il necessario anticipo. Rischiamo di ripartire con troppe sale vuote e un pubblico disabituato alla ricchezza e alla eterogeneità culturale che caratterizzava le nostre città prima della pandemia. È imprescindibile, in questa delicata fase di programmazione delle condizioni di ripartenza, un dialogo diretto tra la conferenza delle Regioni e le città, insieme alle organizzazioni di categoria – continuano gli assessori - Una ripartenza equilibrata ed efficace deve tenere conto delle esigenze dei territori e degli operatori. Come coordinamento, al fine di favorire il dialogo, chiederemo al più presto un incontro al presidente della conferenza delle Regioni Fedriga insieme alle organizzazioni di categoria per avviare un confronto aperto e costruttivo che tenga conto dell’esperienza acquisita nell’ultimo anno e delle condizioni indispensabili per la ripartenza della vita culturale del nostro paese. Siamo certi di poter giungere a una collaborazione duratura e soddisfacente come già avvenuto con il ministro Dario Franceschini col quale abbiamo attivato un tavolo permanente presso il ministero della cultura».

Dal canto loro i rappresentanti di Agis hanno apprezzato la significativa convergenza di posizioni con gli assessori ribadendo come sia necessaria una piena condivisione tra istituzioni e categorie sulle forme, le modalità e le strategie per la ripartenza. Hanno ribadito, infine, le posizioni già espresse in merito alla necessità di garantire riaperture più uniformi possibili sul territorio, confermando la piena sicurezza dei luoghi di spettacolo, già sperimentata lo scorso anno, senza la necessità di ulteriori aggravi.

La grande fiction Rai a Staglieno, durante le riprese spunta il gatto mascotte

Super User 14 Aprile 2021 1287 Visite

Ciak, si gira… al cimitero di Staglieno. Registi, tecnici, attori, comparse e attrezzisti della fiction Rai “I sopravvissuti” per due giorni si sono insediati tra i campi e le gallerie monumentali del principale cimitero genovese, location quantomai suggestiva per le scene funerarie del “noir” internazionale. Accanto ai professionisti, esordienti nel ruolo di attori, i necrofori di A.Se.F. Srl, la società partecipata del Comune di Genova, che ha fornito alla coproduzione italo – francese uomini, mezzi e materiali per rendere iper-realistiche le riprese. Presenti, tra gli interpreti, Lino Guanciale (già protagonista di altre fiction come "L'allieva", "La porta rossa", "Non dirlo al mio capo") Barbara Bobulova, Camilla Semino Favro, Vincenzo Ferrera, Giacomo Giorgio, Pia Lanciotti, Fausto Maria Sciarappa, Alessio Vassallo.

Tra simulazioni di piogge torrenziali durante il seppellimento di un feretro, cortei funebri verso le imponenti colonne del Pantheon, abbracci e lacrime, non è mancato un piccolo imprevisto: al culmine della registrazione di una scena più volte provata, ha fatto capolino in pieno campo, tra i piedi degli attori, il gatto fulvo di Staglieno, mascotte e presenza nota ai frequentatori del Monumentale, e di cui molti si prendono cura, assicurandogli più di un pasto al giorno. Incuriosito da tanto trambusto, il felino si è avvicinato sornione, costringendo il regista Carmine Elia ad uno “Stop” che ha strappato qualche risata alle star della fiction.

La trama della serie tv - prodotta da Rai Fiction, France Télévisions, ZDF, Rodeo Drive, Cinétévé – ruota intorno all’”Arianna”, una barca a vela su cui partono dodici persone per una traversata oceanica. La barca subisce un naufragio e scompare dai radar. Solo un anno dopo sarà trovato il relitto con sette naufraghi a bordo. Cosa è successo dopo il naufragio? Che fine hanno fatto gli scomparsi? Ogni episodio seguirà le vicende dei “sopravvissuti” dopo il rientro a casa. La fiction si snoderà su dodici episodi di prossima programmazione.

Il gatto rosso di Staglieno

Zecchino d’Oro, aperti online i casting per gli aspiranti piccoli cantanti

Super User 14 Aprile 2021 672 Visite

Zecchino d’Oro è già alla ricerca dei piccoli cantanti che daranno voce alle canzoni della 64° edizione, in programma il prossimo dicembre, e anche i piccoli aspiranti solisti della Liguria sono chiamati a partecipare.

In tutto sono 37 i bambini della regione che, dal 1959 a oggi, hanno preso parte alla storica trasmissione e l’ultima rappresentante della Liguria ad aver interpretato una canzone vincitrice è stata, nel 2019, Rita Longordo, di Sanremo (IM), con il brano Acca.

Dopo l’esperimento riuscito del 2020, messo in campo a causa dell’emergenza Covid-19, il casting di Zecchino d’Oro torna quest’anno online per dare a tutti i bimbi d’Italia la possibilità di partecipare senza rischi: gli aspiranti solisti possono caricare, fino al 10 maggio, i propri video su una piattaforma web dedicata.

Partecipare allo Zecchino d’Oro è un’esperienza indimenticabile da vivere insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano e alla sua direttrice Sabrina Simoni, che non si esaurisce con la trasmissione televisiva e la registrazione della compilation, ma comprende tante altre avventure insieme a tutto il mondo di Antoniano e Zecchino d’Oro.

La procedura di selezione, totalmente gratuita, è rivolta a tutte le bambine e i bambini tra i 3 e i 10 anni. L’obiettivo non è quello di trovare vocalità straordinarie o piccoli talenti, ma gli interpreti per i brani in gara al prossimo Zecchino d’Oro. 

Fino al 10 maggio, accedendo al sito www.zecchinodoro.org è possibile inviare un video della durata di un minuto in cui i piccoli interpreti eseguono una canzone da scegliere tra un gruppo di canzoni del repertorio dello Zecchino d’Oro. La playlist è disponibile sempre sul sito zecchinodoro.org. In aggiunta al video-provino sarà necessario presentare anche un breve video di presentazione.

I video raccolti saranno esaminati dallo staff dell’Antoniano in modo da riascoltare, in una seconda fase, le bambine e i bambini selezionati.

Onde teatrali, il podcast del Teatro Nazionale di Genova

Super User 12 Aprile 2021 895 Visite

Il teatro si fa podcast con Onde Teatrali, nuovo progetto del Teatro Nazionale di Genova, che sotto la direzione di Davide Livermore continua a sperimentare mezzi diversi, in attesa della riapertura delle sale. Con quattro nuovi spettacoli creati esclusivamente per l’ascolto, tutti inediti per l’Italia, Onde Teatrali è di fatto una rassegna di nuova drammaturgia in podcast. Il progetto nasce da un’idea delle registe Barbara Alesse e Mercedes Martini, che hanno selezionato i testi, tutti inediti per l’Italia, tra quelli suggeriti e tradotti da Monica Capuani. Provenienti da Egitto, Benin, Gran Bretagna, i quattro lavori riflettono su temi come lavoro, salute, maternità, ecologia, scienza, relazioni, affrontati da una prospettiva femminile.

Si inizia il 15 aprile con Cannibali, regia di Barbara Alesse che dirige le attrici Eva Cambiale, Lisa Galantini, Deniz Ozdogan. José Pliya, autore del Benin rappresentato in tutto il mondo, ci fa toccare le corde più oscure, i tabù che si nascondono dietro e intorno la nascita di un bambino, parlando anche a tutte quelle donne che scelgono di non avere figli.

Giovedì 22 aprile appuntamento con Una storia dell’acqua nel Medio Oriente, concerto-spettacolo scritto da Sabrina Mahfouz, giovane e pluripremiata drammaturga e poetessa anglo-egiziana, che attraverso canzoni, racconti di miti antichi, cronache di guerre recenti e scenari futuribili ci porta a guardare con occhi diversi uno degli elementi più preziosi che ci sono sulla terra. La regia è di Barbara Alesse, gli interpreti sono Daniela Duchi, Deniz Ozdogan e Andrea Nicolini.

Una manager che esercita il suo potere controllando la vita privata delle sue dipendenti e una giovane impiegata sono al centro di Contrazioni, commedia dell’inglese Mike Bartlett, drammaturgo, sceneggiatore e produttore televisivo più volte insignito del Laurence Olivier Award. Danno voce alle protagoniste Eva Cambiale e Lisa Galantini, la regia è di Mercedes Martini. Podcast online a partire dal 29 aprile.

La rassegna per adesso si chiude con Love and information di Caryl Churchill, una delle più grandi drammaturghe viventi di lingua inglese. Lisa Galantini, Deniz Ozdogan, Andrea Nicolini e gli allievi del Corso di Alta Formazione per Attori (Raffaele Barca, Andrea Basile, Francesco Bianchini, Riccardo Cacace, Virginia Campolucci, Elisa Carucci, Pietro Desimio, Violetta Ghersina, Marco Gualco, Antonella Loliva, Silvia Pelizza, Alma Poli, Marta Prunotto, Gaia Rinaldi, Caterina Tieghi, Matteo Traverso, Susanna Valtucci) danno vita a oltre 100 personaggi in 57 brevissime scene, offrendoci un’analisi “affollata” delle relazioni, una giostra divertentissima e seria su cui salgono mogli, mariti, genitori, figli, amanti, medici, scienziati, torturatori… La regia è di Mercedes Martini. Podcast online dal 6 maggio.

Tutti i radiodrammi sono stati registrati a Genova nella sede della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova. La parte musicale e l’ambientazione sonora sono state curate da Andrea Nicolini.  I podcast possono essere ascoltati gratuitamente.

Alla Tosse il diario di una spettatrice nella sala vuota

Super User 12 Aprile 2021 881 Visite

Una giovane genovese, una spettatrice-tipo accolta tra le quinte del Teatro della Tosse per capire come resiste il teatro genovese durante la pandemia: come si prepara al “dopo”. Quelli della Tosse  lo hanno chiamato “Giornale di bordo – Diario emotivo di uno spettatore”. Per rappresentare tutti gli spettatori del teatro è stata scelta Irene Busnelli, 24 anni.“Noi del teatro, fermi da oltre un anno, siamo ovviamente in sofferenza – afferma Valentina Mancinelli, la curatrice – Ma ci siamo chiesti anche come stanno gli spettatori. E così ci siamo messi in ascolto, siamo diventati gli spettatori di una spettatrice. Giornale di Bordo è il video-diario di una spettatrice sola in un teatro chiuso al pubblico. Un punto di vista emotivo in questo tempo di lontananza, il racconto del suo tempo trascorso dentro, insieme a noi. Per due mesi Irene è entrata in teatro, partecipando alle diverse attività in corso. Dal blocco che questo momento impone alle relazioni dal vivo è nato un passo a due, uno specchio in cui guardarsi e riflettere sul futuro e, perché no, anche sul passato. Una relazione nuova, diversa, forse più intima, certo più consapevole”. Le puntate del video diario saranno trasmesse sulla pagina Facebook Teatro della Tosse ogni venerdi alle 18

GIORNALE DI BORDO – Diario emotivo di uno spettatore di Valentina Mancinelli e Irene Buselli

www.fb.watch/4Md58afwEA/

Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

Regia e realizzazione video Bazart/Matteo di Blasi

venerdì 16 aprile

venerdì 23 aprile

venerdì 30 aprile 

Paolo Fizzarotti

Dantedì, da San Colombano Certenoli un messaggio di rinascita con il musicattore Luigi Maio

Super User 23 Marzo 2021 900 Visite

Il Comune di San Colombano Certenoli, borgo di 2650 abitanti della Città Metropolitana di Genova, in Val Fontanabuona, raccogliendo l’appello celebra il Dantedì, la giornata del 25 marzo dedicata a Dante Alighieri istituita dal Consiglio dei ministri, nei 700 anni dalla sua scomparsa.

Un segnale di speranza e di rinascita nel nome del poeta simbolo di unità del Paese che partirà dalla sala del Consiglio Comunale dove il “musicattore” Luigi Maio, attore, compositore e disegnatore, portabandiera del teatro musicale da camera e sinfonico, reciterà un estratto del suo “Inferno da Camera. Dante in 3D”, l’opera teatral-musicale allestita nei giorni scorsi in streaming al Teatro Ristori di Verona.

La clip dantesca di Luigi Maio sarà messa in rete sui social network e su YouTube giovedì 25 marzo.

Rappresentante in Italia della Fondation Igor Stravinsky. Luigi Maio è stato ospite all’ambasciata italiana a Londra per il suo spettacolo sulla Divina Commedia che gli è valso il premio del CISI - Centro Internazionale di Studi Italiani e la definizione di «primo Dante in ‘3D’ da parte del mediovalista Francesco Mosetti Casaretto “per aver dato voci a psicologie diverse a ogni personaggio della commedia rilevandolo a tutto tondo”.

Il “Musicattore” Luigi Maio è citato anche da Francesco De Nicola, docente di letteratura e presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri nel suo libro “Dante tra noi” (De Ferrari editore).

San Colombano Certenoli, nel 2019, entrò a pieno titolo nella mappatura nazionale di Poste Italiane dei piccoli centri che ospitano opere dedicate a Dante Alighieri, due leggii si trovano in località Scaruglia, al centro del ponte dedicato a Dante Alighieri, sul torrente Lavagna, la “Fiumana Bella” citata dal Sommo Poeta nel XIX Canto del Purgatorio.

Spiega Carla Casella, sindaco di San Colombano Certenoli: “Il nostro comune è particolarmente legato alla città di Ravenna dove riposano le spoglie di Dante Alighieri. Negli Antichi Chiostri Francescani, accanto alla Tomba di Dante, è conservata una lastra donata dal comune della Val Fontanabuona alla città di Ravenna in occasione dell’inaugurazione del Ponte Scaruglia, nel 1981. Nel settembre scorso una delegazione di San Colombano Certenoli è stata accolta ufficialmente alla cerimonia dell’annuale della morte di Dante Alighieri, a Ravenna, sugellato dall’incontro con la città di Firenze”.

Esperimenti teatrali a Bonassola

Super User 22 Marzo 2021 640 Visite

​Se il teatro non può essere in presenza e al chiuso, a causa del Covid, lo spettacolo diventa virtuale e interattivo, per sopravvivere. Continua la prima edizione di Nuove Terre d'Inverno, pensata da Officine Papage per i cittadini di Bonassola, Deiva Marina e Framura, ma aperta a tutti.
L'appuntamento di venerdì 26 marzo (preceduto dalla matinée per le scuole di giovedì 25) è un progetto multimediale nato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo che unisce in sé teatro, cinema e illustrazione animata. Tanti linguaggi per provare a raccontare uno dei classici più importanti della letteratura americana: Il meraviglioso mago di Oz di Lyman Frank Baum.Quello che sarà presentato al pubblico non è uno spettacolo teatrale tradizionale ma un progetto di ricerca articolato, che unisce in sé tecniche e linguaggi tipici del teatro, del cinema, dei videogame e dei libri-game. “OZz” è un percorso interattivo dove lo spettatore può incidere sulla storia e sul suo finale, dove può decidere cosa approfondire e cosa no, dove può scegliere cosa fare o cosa vedere. E proprio come nelle scelte che facciamo tutti i giorni, tutto ciò avrà delle conseguenze: in alcuni casi si potranno conoscere meglio alcuni personaggi, oppure si potrà sbirciare dietro le quinte per scoprire alcuni dettagli della messa in scena, quindi decidere se essere curiosi o ligi e fedeli alla trama originale. Lo spettacolo verrà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Il Sonar. Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria su https://www.ilsonar.it/ entro le 19.30 di venerdì 26 marzo

Officine Papage

Nuove Terre d'Inverno – 1a Edizione 

Giovedì 25 marzo - matinée per le scuole

Venerdì 26 marzo h 21.30 online per tutti su piattaforma Il Sonar

KanterStrasse/StraligutTeatro presentano OZz. Regia Lorenzo Donnini e Simone Martini, drammaturgia Simone Martini con la collaborazione di Alessio Martinoli. Con Elisa Vitiello, Simone Martini e Alessio Martinoli.

Paolo Fizzarotti

Cento giorni con Dante, i grandi attori tornano dal passato

Super User 22 Marzo 2021 1804 Visite

Cento giorni insieme alla Divina Commedia e agli attori che hanno fatto la storia del teatro italiano. Il 25 marzo prende il via Cento giorni con Dante, progetto promosso da Rai Radio 3 e dal Teatro Nazionale di Genova in occasione delle celebrazioni dantesche.
Sono state recuperate dagli archivi del Teatro, oggi diretto da Davide Livermore, le registrazioni audio dei reading effettuati a Genova tra il 1984 e il 1986 nel corso di un’iniziativa che per la prima volta proponeva in teatro la lettura integrale della Divina Commedia, affidando i singoli canti ad attori come Arnoldo Foà, Aroldo Tieri, Eros Pagni, Ferruccio De Ceresa, Ugo Maria Morosi, Roberto Herlitzka, Gabriele Lavia, Mariano Rigillo, Massimo De Francovich, Giuseppe Pambieri, Tino Carraro, Paolo Poli, Giulio Bosetti e molti altri.
A partire dal 25 marzo Rai Radio 3 pubblicherà sul suo sito, giorno per giorno, i singoli canti sotto forma di podcast, proponendone inoltre degli estratti nel corso delle trasmissioni. Nata da un’idea di Carlo Repetti, che negli anni Ottanta aveva già un ruolo di rilievo tra i collaboratori dello storico direttore Ivo Chiesa, l’imponente Lectura Dantis del Teatro di Genova, articolata su tre cicli di incontri - curati dal regista Paolo Giuranna e dal dantista Franco Croce Bermondi - inaugurò la pratica dei reading teatrali, all’epoca non ancora diffusa in Italia, ed ebbe un eccezionale successo di pubblico. 

L’INFERNO

Canto I, II, III - SERGIO FANTONI

Canti IV, V, VI - ARNOLDO FOÀ

Canti VII, VIII - PAOLO GIURANNA 

Canto IX - CLAUDIO PUGLISI

Canto X - GABRIELE FERZETTI

Canto XI - PAOLO GIURANNA

Canto XII - MARIO FELICIANI

Canto XIII - CLAUDIO PUGLISI

Canto XIV - UGO MARIA MOROSI

Canto XV - AROLDO TIERI

Canti XVI, XVII, XVIII - MASSIMO FOSCHI

Canti XIX, XX, XXI - GIANCARLO SBRAGIA

Canti XXII, XXIII, XXIV - EROS PAGNI

Canti XXV, XXVI, XXVII - PAOLO GIURANNA

Canto XXVIII, XXIX - UGO MARIA MOROSI

Canto XXX, XXXI - FERRUCCIO DE CERESA

Canto XXXII, XXXIII, XXXIV      ROBERTO HERLITZKA 

Letture registrate nel corso di 11 incontri pubblici, che si sono svolti a Genova al Teatro tra il 21 novembre 1983 e il 19 marzo 1984

 

IL PURGATORIO

Canti I, II, III - NANDO GAZZOLO

Canti IV, V, VI - MASSIMO FOSCHI

Canti VII, VIII, IX - GABRIELE LAVIA

Canti X, XI, XII - MARIANO RIGILLO

Canto XIII - EROS PAGNI

Canti XIV, XV - ANTONIO FATTORINI

Canto XVI - EROS PAGNI

Canto XVII - GIULIO BOSETTI

Canto XVIII - MASSIMO GHINI

Canto XIX - GIULIO BOSETTI

Canto XX - UGO MARIA MOROSI

Canti XXI, XXII - MASSIMO DE FRANCOVICH

Canto XXIII - UGO MARIA MOROSI

Canto XXIV, XXV, XXVI - GIANCARLO SBRAGIA

Canti XXVII, XXVIII - GIUSEPPE PAMBIERI

Canti XXIX, XXX - PAOLO GIURANNA

Canti XXXI, XXXII, XXXIII - RENATO DE CARMINE

Letture registrate nel corso di 10 incontri pubblici, che si sono svolti a Genova al Teatro Politeama tra il 28 gennaio e il 1° aprile 1985

 

 

IL PARADISO

Canti I, II, III - TINO CARRARO

Canti IV, V, VI - PAOLO POLI

Canti VII, VIII - UGO MARIA MOROSI

Canti IX, X - EROS PAGNI

Canti XI, XII, XIII - ARNOLDO FOÀ

Canti XIV, XV, XVI - RICCARDO CUCCIOLLA

Canti XVII, XVIII, XIX - MARIANO RIGILLO

Canto XX - MASSIMO FOSCHI

Canto XXI - FERRUCCIO DE CERESA 

Canto XXII - MASSIMO FOSCHI

Canto XXIII - FERRUCCIO DE CERESA

Canto XXIV, XXV, XXVI - GIANCARLO SBRAGIA

Canto XXVII - GIULIO BOSETTI

Canto XXVIII - CLAUDIO PUGLISI

Canto XXIX - GIULIO BOSETTI

Canto XXX, XXXI - ORAZIO COSTA GIOVANGIGLI

Canto XXXII, XXXIII - PAOLO GIURANNA

Letture registrate nel corso di 10 incontri pubblici, che si sono svolti a Genova al Teatro Politeama tra il 13 gennaio e il 24 marzo 1986

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Fizzarotti

Blocchi di Ripartenza, ridere alla faccia del Covid

Super User 12 Marzo 2021 696 Visite

Venti minuti di comicità, alla faccia del Covid. “Blocchi di ripartenza” è il primo esperimento radio di Generazione Disagio, prodotto da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse: una rubrica comica di una ventina di minuti ogni due settimane, tra un’ordinanza e l’altra, tra i vari cambi di colore delle regioni. Generazione Disagio è un collettivo artistico che crea spettacoli e performance originali con una forte predisposizione alla contemporaneità, alla nuova drammaturgia, al coinvolgimento di nuovo pubblico e al rapporto diretto con l’audience.“Un programma intensivo per prepararci alla corsa verso il mondo che verrà - dicono quelli di Generazione Disagio - Un termometro emotivo, una raccolta di voci, pensieri, aspettative e paure delle persone, per smascherare, con divertito cinismo, la retorica da pandemia, che inibisce l’ascolto e uniforma il pensiero, che fa leva sulla paura per stravolgere il racconto del presente”.Sono previsti quattro puntate in podcast e un appuntamento dal vivo in primavera, al Teatro della Tosse. Se non sarà ancora possibile lo spettacolo in presenza, è prevista la diretta streaming sui canali social di Generazione Disagio e del Teatro della Tosse.I primi due episodi pilota, andati on line lo scorso 19 febbraio e 5 marzo, hanno registrato un ottimo gradimento e restano visionabili online sui canali social del collettivo Generazione Disagio e del Teatro della Tosse.La prossima puntata sarà on line venerdi 19 marzo alle ore 18 sui canali social Generazione Disagio e sulla pagina Facebook e canale You Tube Teatro della Tosse.Un approdo naturale per il collettivo Generazione Disagio - Luca Mammoli, Andrea Panigatti, Riccardo Pippa, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi - che, dell’essere in contatto diretto con il pubblico attraverso la parola per restituire implacabili fotografie del presente, ha fatto una sua propria cifra artistica.Blocchi di ripartenza è infatti, prima di tutto, una riflessione artistica tradotta in azione, la ricerca di un palco possibile, un tentativo di trovare il modo giusto per dare voce al contemporaneo, utilizzando il mezzo radiofonico sempre piu’ “contaminato” dal primato del video, come dimostrano le molte radio divenute anche canali tv.Ma è anche è una cronaca della ripartenza dei teatri, dopo più di un anno di chiusure, un modo per ricominciare a parlare al proprio pubblico e, forse, anche ad un pubblico nuovo, senza forzature, un momento di preparazione con lo sguardo puntato dritto alla scena.In ogni puntata attori spigliati, brillanti e sorridenti – in un divertente paradosso rispetto alle enormi difficoltà del settore e al pubblico che non c’è - punteranno a temi del presente, in un ritmo serratissimo, come in una rincorsa. I contenuti saranno creati puntata dopo puntata, mettendo insieme i fatti d’attualità e le voci raccolte dalle persone per strada.Un gioco tra cliché patinati e finti tabù, tra la tanto strombazzata ripartenza e la continua incertezza, per provocare e per consolare, per tornare a ridere e sentirsi parte di una comunità, come in una competizione, per la quale non dobbiamo farci trovare impreparati. 

Primi episodi visibili qui:

https://www.facebook.com/generazionedisagio 

https://www.instagram.com/generazione.disagio 

https://www.youtube.com/c/teatrodellatosse  

Paolo Fizzarotti

Sanremo, Toti premia vincitore nuove proposte: “Avete fatto sorridere chi vi guarda da un ospedale”

Super User 06 Marzo 2021 877 Visite

“È un Festival di Sanremo difficile, ma col coraggio di questo palco avete riempito le poltrone dell’Ariston, che purtroppo sono dovute restare vuote. Sicuramente avete fatto sorridere qualcuno che stasera vi sta guardando da uno dei nostri ospedali, qualche infermiere, qualche medico di guardia, qualche ragazzo delle nostre ambulanze o paziente che si sta riprendendo. Credo che al di là delle critiche, questo Festival sia davvero un’opera ben fatta. Io spero solo che questi ragazzi simboleggino la vita che riparte per tanti giovani che da un anno a questa parte sono chiusi nelle loro case, non vedono i loro amici e non possono andare a scuola”.

Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dal palco dell’Ariston, dove ha premiato Gaudiano, vincitore della categoria Nuove proposte del Festival di Sanremo 2021. Il premio è una Lanterna di Genova realizzata in filigrana di Campo Ligure: “Porta fortuna – ha detto Toti al vincitore – lo ha fatto con tutti quelli a cui l’abbiamo consegnata in questi anni”.

Festival di Sanremo, Fabrizio Venturi: “Non canteremo la canzone scritta per le vittime del Morandi”

Super User 02 Marzo 2021 1635 Visite

"Siamo molto dispiaciuti per non aver avuto la possibilità di cantare, sul Palco del Teatro Ariston, la nostra canzone dedicata alle vittime del crollo del Ponte Morandi", dichiara il cantautore toscano Fabrizio Venturi.
"Abbiamo presentato il progetto, di natura benefica, tre mesi fa - ha aggiunto Venturi - e mi preme sottolineare, in merito, che la canzone è un capolavoro, che i cantanti sono fenomenali e che, pertanto, sarebbe stata una grande cassa di risonanza a favore delle vittime del Ponte Morandi, le quali sarebbero state beneficiarie dei diritti di autore della canzone, nonché di una generosa somma di denaro offerta da una squadra di serie A di Basket. Peccato che il progetto non ha avuto la possibilità di essere realizzato! Ringraziamo, tuttavia, il Comune di Sanremo e la RAI, per il grande impegno profuso a favore della musica italiana, che ha consentito, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, l'organizzazione del Festival di Sanremo anche quest'anno".

Perché Sanremo è Sanremo, Toti: “Nessuna incompatibilità tra le misure per il Ponente e lo svolgimento del festival”

Super User 24 Febbraio 2021 1040 Visite

“Perché Sanremo è Sanremo e certe polemiche non sono niente. Dopo aver letto nelle ultime ore qualsiasi cosa sul Festival tengo a chiarire una cosa: non c’è alcuna incompatibilità tra le misure che abbiamo preso con l’ordinanza nel Ponente ligure e lo svolgimento della manifestazione. Oltre al fatto che non vi è emergenza negli ospedali e la città è interessata solo in minima parte dalla nuova ordinanza, bisogna anche specificare, per chi non sa o fa finta di non ricordarlo, che il Festival si svolgerà come se l’Ariston fosse uno studio televisivo, senza pubblico in sala, con misure di sicurezza e di profilassi approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, che prevede il minimo del personale interessato ai lavori e nessuna forma di assembramento o di rischio per la città. A questo punto mi chiedo e vi chiedo: perché non possiamo celebrare un grande spettacolo come il Festival di Sanremo, vetrina eccezionale che porta visibilità e lavoro alla Liguria? Perché rinunciare a una gara canora che darà benefici, diretti e indiretti, a tante attività che speriamo possano ripartire al più presto? Parliamo tanto di convivere con il virus, questo è il momento di farlo! Siamo alla vigilia delle possibili riaperture per i ponti primaverili e viviamo in previsione di una stagione turistica che tutti noi auspichiamo possa essere di grande ripresa per la Liguria e per il Paese intero. Perché non iniziare a pensare positivo? Smettiamo di fare polemica su tutto e di polarizzare ogni argomento: il Festival di Sanremo si può fare? Gli esperti hanno detto sì. E allora facciamolo! Sono certo che milioni di italiani lo guarderanno e trascorreranno ore piacevoli, nonostante il momento difficile. E a qualche menagramo suggerisco: ‘Invece di spararle grosse, canta! Canta che ti passa!’. Quest'anno lo spot della Liguria vi stupirà...”, così scrive il presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

L’Accademia del Chiostro suona Stradella alle Vigne

Super User 15 Febbraio 2021 1522 Visite

La musica di Alessandro Stradella, geniale compositore seicentesco, torna a Genova dopo la rappresentazione de “Il Trespolo tutore” l’anno scorso al Carlo Felice. Giovedì 25 febbraio l’orchestra d’archi genovese “Accademia del Chiostro” e il soprano Stefania Pietropaolo faranno un concerto all’interno della Basilica di Santa Maria delle Vigne. Il concerto sarà visibile dalle ore 21 sulla pagina Facebook e YouTube dell’Associazione Accademia del Chiostro.

Alessandro Stradella: un musicista insigne, vissuto nella seconda metà del XVII secolo, che con il suo straordinario talento ha lasciato una traccia indelebile nella storia della musica. Il 25 febbraio 1682 Stradella fu assassinato in Piazza Banchi a Genova, forse su mandato del nobile Giovan Battista Lomellini, che sospettava una relazione tra la sorella e il compositore, che le impartiva lezioni di musica. Il musicista venne sepolto in fretta proprio nella Chiesa delle Vigne mentre il nobile genovese fu poi prosciolto dall'accusa per insufficienza di prove.

Sono questi i filoni principali del concerto che l’ensemble di archi de L’Accademia del Chiostro, per l’occasione arricchito da una voce solista, proporrà nella Basilica di Santa Maria delle Vigne il prossimo 25 febbraio.

La rassegna “Musica nei Musei e non solo…”, giunta quest’anno alla 21a edizione, si è svolta necessariamente in modalità digitale, senza la partecipazione del pubblico. Anche il quarto concerto “Stradella e dintorni – musica a tema nella Basilica delle Vigne”, sarà fruibile gratuitamente on line per quanti vorranno collegarsi alle pagine Facebook o YouTube dell’Accademia del Chiostro il prossimo 25 febbraio a partire dalle 21.

La scelta di questa Chiesa per proseguire la rassegna “Musica nei Musei e non solo…21a edizione” ha anche lo scopo di valorizzare con la musica uno dei tanti spazi meravigliosi che Genova offre a residenti e visitatori esterni. Il concerto verrà trasmesso nel pieno rispetto di tutte le norme contro la diffusione del contagio da Sars-Cov 2.

Il programma, eseguito dall’Ensemble di archi de L’Accademia del Chiostro diretto da Massimo Vivaldi con la partecipazione del soprano Stefania Pietropaolo, oltre a Stradella prevede brani di autori come Pachelbel, Pergolesi, Vivaldi, Mozart, Puccini, Morricone.

Gli ultimi due brani in programma, che nella loro versione originale prevedono la partecipazione di un oboe solista, vogliono essere un omaggio a Riccardo Damasio, valente oboista e persona di straordinario spessore culturale e umano, compagno di studi di molti musicisti che fanno parte dell’ensemble di Accademia del Chiostro, che è mancato poco più di un mese fa e le cui esequie si sono svolte proprio in questa Basilica.

L’intera manifestazione è resa possibile grazie al sostegno, contributo e patrocinio di Regione Liguria e Comune di Genova.

Questo ultimo appuntamento potrà contare sul patrocinio di Terziario Donna, Aidda e Fidapa sezione Genova.

Paolo Fizzarotti

Quota 1000 per la mostra “Edipo: io contagio”

Super User 15 Febbraio 2021 720 Visite

 

A distanza di poco più di una settimana dall’inaugurazione, sono oltre mille le prenotazioni registrate per la mostra performativa “Edipo: io contagio – scena e parola in mostra nella Tebe dei re”, ideata da Davide Livermore e promossa dal Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale. Il Sottoporticato di Palazzo Ducale, in cui è stato allestito il percorso espositivo, al momento è di fatto l’unico posto in Liguria (e probabilmente in Italia) in cui è possibile vedere attori e attrici recitare dal vivo. Chiusi in teche trasparenti, i performer di Edipo: io contagio (Agnese Ascioti, Sonia Convertini, Noemi Esposito, Nicolò Giacalone, Mirko Iurlaro, Davide Mancini, Matteo Palazzo, Enrico Pittaluga, Valeria Chiara Puppo, Marco Taddei, Demian Troiano Hackman, Irene Villa, suddivisi in due squadre che si alternano e coordinati da Carlo Sciaccaluga) interpretano frammenti dell’Edipo Re di Sofocle, evocando la pandemia attraverso il racconto della pestilenza che colpì l’antica città greca governata da Edipo.
Gli spettacolari oggetti scenici in mostra, provenienti da quattro produzioni del Teatro alla Scala, che li ha messi a disposizione di questo straordinario progetto, restituiscono l’immagine di un mondo in sofferenza, travolto dai “gorghi di una marea sanguinosa”.
L’affluenza del pubblico, che ha riempito sino al massimo della capienza prevista queste prime giornate della mostra, è un chiaro segno di come sia sentita l’esigenza di riappropriarsi degli spazi della cultura e di partecipare ad eventi dal vivo.
«L’arte deve esistere e resistere», ha dichiarato Davide Livermore. «Il progetto di Edipo: io contagio è nato come reazione alla chiusura dei teatri e siamo profondamente grati alla Fondazione per la Cultura che ci ha permesso di realizzarlo. È un atto di militanza».Nel frattempo, sui social in molti si sono complimentati per l’iniziativa, che di fatto permette di “tornare a respirare il teatro, occupare lo spazio pubblico non per consumare ma per vivere”, come ha scritto una spettatrice su Instagram.
La mostra performativa Edipo io contagio, in programma a Palazzo Ducale sino al 7 marzo 2021, è aperta il lunedì dalle ore 16 alle 21 (ultimo ingresso ore 20.15) e il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 12.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.15).I visitatori hanno accesso gratuitamente, in gruppi di massimo dieci persone per garantire la sicurezza di tutti. È possibile prenotare la propria visita direttamente sul sito www.teatronazionalegenova.it

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