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Spettacoli

San Salvatore dei Fieschi: Pino Petruzzelli racconta la storia, la poesia e la bellezza

Super User 15 Luglio 2021 782 Visite

Pino Petruzzelli, il Teatro Ipotesi e il Teatro Carlo Felice portano la Liguria delle Arti in piazza a San Salvatore dei Fieschi, a Cogorno, dopo i successi raccolti in mezza regione. Appuntamento domenica 18 luglio, alle ore 21, in piazza Innocenzo IV, vicino alla Basilica. Ospite speciale della serata sarà il Coro femminile del Teatro Carlo Felice diretto dal Maestro Francesco Aliberti e accompagnato dal pianoforte di Patrizia Priarone.

La Basilica vigila sul borgo da oltre 800 anni. Un imponente “libro” sacro di pietra calcarea e, probabilmente, uno degli edifici religiosi più belli della nostra regione, raccontato dettagliatamente dall’architetto Osvaldo Garbarino, grande esperto di storia dell’architettura e collaboratore dell’Università di Genova. Proprio dal Sagrato della Basilica, anch’esso assai caratteristico per via dei ciottoli marini coloratissimi che lo compongono, il Coro femminile del Teatro Carlo Felice alimenterà la magia.

«Il programma musicale presentato – dice Claudio Orazi Sovrintendente del Teatro - è rappresentativo dell'estrema varietà di contesti culturali in cui il repertorio corale europeo si è sviluppato, dal Trecento fiorentino al Cinquecento sacro ispanico, passando per il Rinascimento di Domenico Scarlatti e il Barocco europeo di Bach e arrivando al romanticismo di Brahms, Liszt, Rachmaninov, con un omaggio alla patria di Dante del compositore ottocentesco Luigi Guida, fino a lambire il Novecento, con due composizioni d'ispirazione sacra di Fauré e di Puccini e  con un song d'ispirazione popolare dell'inglese Bob Chilcott». 

Pino Petruzzelli aggiungerà la poesia distillata dai versi di Dante Alighieri, Eugenio Montale, Edoardo Sanguineti in un percorso tutto dedicato alla donna che culmina nei versi della poetessa Elena Bono. Non solo sublime poesia ma anche storia del luogo e delle sue donne, che trasportavano faticosamente l’ardesia dalle cave. Come narrano le pagine della docente Rosella Bruschi che insieme a Sandra Lebboroni ha scritto un volume sulle memorie storiche del feudo dei Fieschi.

A fianco della Basilica si trova il coevo Palazzo dei Fieschi, da cui la nobile famiglia genovese governava su buona parte dell’entroterra. Oggi il Palazzo è adibito a Museo ed è visitabile una mostra dedicata ai disegni, alle creazioni artistiche e alla vita di Emanuele Luzzati. 

Il progetto LIGURIA DELLE ARTI che coniuga arte, poesia, letteratura, musica e teatro, con la direzione artistica di Pino Petruzzelli, è realizzato in collaborazione con Regione Liguria, Fondazione Teatro Carlo Felice, G.O.G Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Paganini di Genova, Conservatorio Puccini della Spezia e grazie al sostegno di Coop Liguria. 

Paolo Fizzarotti

Bollani inventa su Jesus Christ Superstar

Super User 15 Luglio 2021 752 Visite

A 14 anni Stefano Bollani è stato folgorato dalla visione del film Jesus Christ Superstar. Ora sono passati 50 anni dalla pubblicazione del disco originale, e il pianista celebra la ricorrenza proponendo le sue variazioni sul tema: una vera rivisitazione al pianoforte del musical-rock, composta con il benestare del compositore Andrew LIoyd Webber, che insieme a Tim Rice firmò il capolavoro.

Il Nervi Music Ballet Festival 2021 domani, venerdì 16 luglio, ospita Stefano Bollani nelle sue nuove Piano Variations on Jesus Christ Superstar sul palcoscenico allestito ai Parchi di Nervi.

Piano Variations on Jesus Christ Superstar è una versione totalmente inedita e interamente strumentale per pianoforte solo, ma che custodisce come un tesoro l’originale: “Ho scelto la forma del pianoforte solo perché la storia d’amore è tra l’opera rock e me” – spiega Bollani – “E una storia d’amore cresce in bellezza se resta intima.”

Non bisogna però aspettarsi una trascrizione intera per pianoforte solista. Stefano Bollani, grato per l’eccezionale permesso ricevuto da Andrew LIoyd Webber di reinterpretare la sua opera cult, si è liberamente, ma rispettosamente, avvicinato al capolavoro improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni seguendo il suo guizzo giocoso e il suo spirito musicale, formato dalle tante tradizioni musicali, dai tanti generi e incontri che hanno influenzato, forgiato e consolidato quello che è considerato il suo linguaggio musicale.

A partire dall’album, Stefano Bollani si esibisce in concerto con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” seguendo la trama della storia. Differentemente da quanto accade solitamente ai concerti del musicista, che non sale mai sul palco con una scaletta stabilita a priori, in questo caso Stefano Bollani desidera rispettare la struttura narrativa come punto fisso da cui partire per improvvisare ed elaborare fantasticamente l’opera originale all’interno dei singoli brani.

Scrive John Higgs nelle sue note di presentazione dell’omonimo album uscito per l’etichetta Alobar nel 2020: “Jesus Christ Superstar era la storia della Settimana Santa in forma di elettricità piuttosto che in quella di rituale vuoto. È questa alchimia che Stefano Bollani ha incontrato quando aveva 14 anni, a tarda notte quando i suoi genitori dormivano, con il volto premuto vicino al teleschermo per sentire ogni nota della versione cinematografica senza svegliare la sua famiglia. Profondamente cattolico all’epoca, la più grande storia di tutti i tempi è fluita dentro di lui come un racconto, profondamente umano, di amicizia, amore e giustizia. È un racconto che riesce ancora a farlo piangere. Non ha visto le questioni che hanno turbato tanto alcune autorità cristiane perché certo che il racconto volesse essere espresso in questa forma? La musica vive dentro di lui da allora, e lui ne è il custode ideale. Come il musical, Bollani ha una qualità da prestigiatore, giocosa e vibrante e mai contenuta o prefissata. Sia la musica che il musicista fanno scelte contro-intuitive e usano la sorpresa come fonte di diletto”.

Paolo Fizzarotti

Con le luci il Teatro Nazionale ricorda il G8

Super User 15 Luglio 2021 807 Visite

Luci, parole, teatro e tecnologia per ricordare i tragici eventi del G8 a Genova. Un’innovativa installazione tecnologica, ideata da Davide Livermore, il 19 luglio aprirà ufficialmente il G8 Project, con cui il Teatro Nazionale di Genova riflette sul drammatico G8 svoltosi a Genova nel 2001; un percorso che dopo questa prima tappa proseguirà in autunno tra laboratori, spettacoli, incontri. 

Fare luce / Making light è il titolo dell’installazione di memoria che potrà essere visitata al Teatro Ivo Chiesa dal 19 al 22 luglio, in coincidenza con il ventennale del G8 di Genova. Di quei giorni abbiamo un’imponente bibliografia, una miriade di fotografie, servizi TV, film, documentari. Ma anche quando le testimonianze sono dirette, esiste sempre una voce intermediaria, una scelta, un montaggio che in qualche modo esprime un giudizio. L’obiettivo di Davide Livermore, che si è ispirato al modello della Casa della memoria di Santiago del Cile, è quello di offrire una sorta di “cronaca pura” degli eventi del G8 di Genova e dei giorni che lo precedettero. Il gruppo di lavoro del Teatro Nazionale di Genova, supervisionato dal giornalista del Secolo XIX Marco Menduni, Premio Saint Vincent del giornalismo proprio per i suoi servizi sul G8, ha quindi portato avanti la ricerca sulle fonti con la massima oggettività possibile, per arrivare a un’esposizione aderente ai nudi fatti.

Gli spettatori saranno invitati a entrare in un enorme cubo bianco, allestito sul palco del Teatro Ivo Chiesa, dove - avvolti dalle musiche di Stellare - Sartoria Sonora - potranno iniziare un percorso da vivere attraverso il mezzo più diffuso nella nostra quotidianità, il cellulare. Grazie a una app sviluppata appositamente per questo progetto da ETT - azienda genovese leader nel settore dell’innovazione multimediale - ognuno andrà a inquadrare con il proprio cellulare alcuni marker, che sbloccheranno elenchi, date, cifre, cronache, sentenze: una sintesi senza precedenti di ciò che accadde durante e attorno a quei giorni, un racconto suddiviso in dieci step che ciascun spettatore potrà comporre e portare via con sé sul proprio smartphone. Nella scheda finale, realizzata con la realtà aumentata, il confronto delle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, italiani e stranieri.

«In controtendenza al malcostume nazionale della rimozione dei fatti traumatici, vedi gli ultimi sessant'anni della storia italiana - afferma Davide Livermore - viene offerta a tutti la possibilità di ricostruire gli eventi di quei quattro giorni senza intermediazioni di nessun tipo, immagini e filmati compresi». Un invito a elaborare una memoria condivisa, comune e partecipata, rinsaldando il ruolo di agorà pubblica connaturato al teatro.

L’installazione può essere visitata dalle ore 14 alle ore 21 (ultimo ingresso ore 20.30). Gli spettatori saranno contingentati in conformità con la normativa anti-covid19. Ingresso gratuito su prenotazione (attiva da lunedì 12 luglio direttamente sul sito del Teatro).

 

19-22 luglio 2021 

Genova, Teatro Ivo Chiesa 

G8 PROJECT 

FARE LUCE / Making light installazione di memoria 

concept e ideazione Davide Livermore 

musiche Ale Bravo, Filo Q. e Raffaele Rebaudengo per Stellare - Sartoria Sonora 

sviluppo applicazione ETT S.p.A. 

supervisione contenuti testuali Marco Menduni 

con il contributo di Alessandra Balestra, Luciano Canfora, Ugo Galassi, Marco Menduni, Stefania Opisso, Andrea Porcheddu, Margherita Rubino, Giulia Sanguineti

produzione Teatro Nazionale di Genova

Tra Framura e Sestri Levante tornano teatro e musica

Super User 15 Luglio 2021 795 Visite

Parte l’edizione 2021 del Festival Nuove Terre. La rassegna inizierà sabato 17 luglio per continuare fino al 25 agosto coinvolgendo come ogni anno le piazze e le spiagge di Framura, Deiva Marina, Bonassola, Moneglia e Sestri Levante in una kermesse di teatro, musica e incontri.

La rassegna teatrale si aprirà ufficialmente con un piccolo capolavoro: Mattia e il Nonno, di Roberto Piumini (in piazza Bollo a Deiva Marina il 17 luglio). Proseguirà ospitando Marco Baliani con il suo Kohlhaas, una narrazione travolgente sul tema della giustizia (1 agosto); lo spettacolo musicale tutto africano di Piccoli Idilli, Kanu (6 agosto);  Andrea Cosentino che in Fake Folk farà rivivere con dissacrante e irresistibile umorismo l’immaginario delle festa di paese (14 agosto); Massimiliano Civica nella sua ultima produzione, L’angelo e la mosca, una conferenza-spettacolo che attraversa teatro e vita nelle parole dei grandi mistici (20 agosto); l’ironia surreale dei giovani di Pandomu Teatro in Meno male che c’è la luna (23 agosto). 

Ma con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e la direzione organizzativa di Annastella Giannelli, la compagnia attiva da 10 anni tra Liguria e Toscana quest’anno è riuscita a proporre davvero forme inedite di collaborazione tra pubblico e artisti, sia con il decollo – in pieno lockdown - di una prima edizione pilota di “Nuove Terre d’Inverno”, sia con il lancio del ciclo di incontri Speed date. Storie nostre tra memorie, presente e futuro, tuttora in corso e interamente dedicato all’identità del territorio. 

Questa esperienza emotiva e creativa è diventata il vero cuore pulsante della IX edizione del festival che, proprio con le proposte targate Officine Papage, trasformerà in palcoscenico spazi e paesaggi nuovi, prima con le escursioni artistiche dei Camminanti - due spettacoli itineranti tra Deiva Marina e Framura, immaginati all’insegna del turismo lento e ispirati alle suggestioni dei luoghi (8 e 13 agosto) - e poi per il gran finale, con L’imbarazzo dell’infinito. Esperienza per spettatore solo: uno spettacolo immersivo site specific in cui le emozioni e il racconto sono lo spazio stesso (21, 24 e 25 agosto): 30 repliche in totale face to face tra attore e spettatore: dal Sentiero della Sfinge di Deiva Marina, al Castello di Bonassola, alla Chiesa di Nostra Signora della Neve di Framura, il luogo diviene parte integrante della creazione. Anche la spiaggia libera di Riva Trigoso diventerà un luogo di meditazione e di ascolto, grazie a un’insonorizzazione live realizzata in collaborazione con Electropark Festival: una serata musicale sotto le stelle intitolata Concerto Notturno Contemplativo (11 agosto).

Il Festival Nuove Terre si realizza con il sostegno di Comune di Framura, Comune di Deiva Marina, Comune di Bonassola, Comune di Moneglia, Comune di Sestri Levante, Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando VIVA sostegno all’offerta culturale estiva nei territori (maggior sostenitore), Regione Liguria, Azienda Speciale della CCIAA Riviere di Liguria, Confcommercio Imprese per L’Italia-La Spezia, Confesercenti Provinciale La Spezia, Consorzio operatori turistici di Moneglia. Si ringraziano Associazione Pro Loco Deiva Marina, Associazione Nuova Pro Loco Bonassola, Associazione Framura Turismo, Associazione turistica Pro Loco Moneglia, i commercianti dei territori coinvolti.

Accademia del Chiostro, un concerto per gli anziani a Quarto

Super User 12 Luglio 2021 1154 Visite

L’Accademia del Chiostro non perde un colpo. Mercoledì 14 luglio alle ore 21 il prestigioso ensemble genovese di archi si esibirà nei locali dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto: sarà un concerto benefico, per gli anziani ospiti delle RSA genovesi. L’ensemble, diretto dal maestro Massimo Vivaldi, accompagnerà il soprano Stefania Pietropaolo.
La serata sarà un momento per la presentazione di un progetto più ampio che ha già visto i musicisti impegnati in una serie di registrazioni di spettacoli musicali dedicate agli ospiti di alcune RSA presenti sul territorio genovese e consegnate in occasione della Festa Europea della Musica lo scorso 21 giugno.
Lo spazio individuato, l’Ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, garantisce il distanziamento indicato nell’ultimo DPCM. Lo spettacolo, dedicato prevalentemente agli ospiti delle RSA, potrà essere fruito da tutte le persone che vorranno condividere questo particolare momento di aggregazione.
L’arrivo della pandemia, con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato. Soprattutto le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli Enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti.
Già in tempi “normali” gli anziani che vivono nelle RSA si trovano a dover adattare abitudini, routine, tempi, relazioni, ruoli a quelli di un’organizzazione per loro completamente estranea. Il processo di adattamento spesso richiede tempo ed energie e purtroppo a volte la nuova realtà non viene mai del tutto accettata.
A maggior ragione in queste circostanze straordinarie l’ambiente umano e sociale ha subito un enorme cambiamento, influenzando le persone e il loro benessere. L’interruzione improvvisa delle visite dei famigliari è stata sicuramente il primo grande cambiamento percepito, seguito dal progressivo isolamento e dalla mancanza degli abituali punti di riferimento.
Anche l’improvvisa interruzione dei gesti quotidiani più “rimotivanti” (divieto di abbracci e strette di mano, sorrisi occultati dalle mascherine…) ha contribuito a impoverire l’ambiente dal punto di vista emotivo-affettivo-relazionale, ridimensionando significativamente tutti gli aspetti della comunicazione e della vita relazionale.
Il concerto proposto dall’orchestra d’archi de “L’Accademia del Chiostro”, intitolato “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”, vuole offrire il suo contributo all’auspicabile ritorno delle persone, specialmente le più fragili, a una vita il più possibile “normale”. Caratteristica dell’orchestra è l’unione di artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali, forti di una collaborazione pluridecennale, e di giovani talenti emergenti, con i quali si è creato un affiatamento straordinario.
Il programma prevede una selezione delle più conosciute musiche del repertorio “classico” di facile fruizione, appositamente pensate per una auspicabile ripartenza. Con il Patrocinio e la collaborazione finanziaria del Municipio IX Levante. Con il Patrocinio e il contributo di Regione Liguria. In collaborazione con Il Centro Cultura Ordine Avvocati, Coordinamento per Quarto, Quarto Pianeta, I.M.F.I., Centro Basaglia, Associazione Centro Sociale Quarto

 

- G. GERSHWIN Summertime (da “Porgy and Bess”)

- G.B. PERGOLESI Stizzoso mio stizzoso (da “La serva padrona”)

- G. PUCCINI Salve Regina

- A. VIVALDI Domine Deus (da “Gloria”)

- CH. GOUNOD Marche funèbre d’une marionnette

- C. GARDEL Por una cabeza

- W.A. MOZART Sonata da chiesa in RE maggiore KV 144

- J.S. BACH Wachet auf (dalla Cantata BWV 140)

- “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”

- Stefania Pietropaolo, soprano

- ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

- direttore Massimo Vivaldi

 

Mercoledì 14 luglio ore 21,00 ex Ospedale Psichiatrico

 

Paolo Fizzarotti

Youth America Grand Prix, a Nervi il più grande network del balletto internazionale

Super User 12 Luglio 2021 1059 Visite

Con una tre-giorni di master class selettive in corso al Teatro Carlo Felice seguita da due serate di gala dai programmi ricchi e articolati, dove grandi ballerini solisti e primi ballerini dei maggiori corpi di ballo internazionali si esibiscono a fianco alle giovani promesse del balletto, approda per la prima volta a Genova al Nervi Music Ballet Festival lo Youth America Gran Prix, il network mondiale dedicato al balletto, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e l’omonima organizzazione americana.

L’iniziativa è di particolare rilevanza per il mondo del balletto internazionale poiché è l’unico appuntamento dello YAGP collocato al di fuori degli Stati Uniti, in questa delicata fase post pandemica, appositamente organizzato al Teatro Carlo Felice e al Nervi Music Ballet Festival al fine di poter permettere ai giovani ballerini delle nazioni del continente europeo e del continente asiatico di partecipare dal vivo all’attesa competizione. 

Le master class di YAGP in corso al Teatro Carlo Felice dall’11 al 13 luglio 2021 permettono a 80 ballerini selezionati, di età compresa tra i 9 e i 19 anni, provenienti da tutto il mondo di beneficiare degli insegnamenti dei migliori docenti internazionali, grazie al sostegno fornito dall’associazione sotto forma di borse di studio, mentre sottostanno a un processo selettivo. Tutti gli 80 partecipanti si esibiranno nel grand défilé de ballet su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografia di Carlos dos Santos e Alexei Moskalenko che aprirà le due serate di gala, intitolate The Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, in programma al Nervi Music Ballet Festival 2021 mercoledì 14 e giovedì 15 luglio, alle 21.15, ma solo 15 di loro condivideranno il palco con i “big”. 

Tra i grandi ballerini ospiti delle due serate Lucia Lacarra e Matthew Golding, tra i più grandi danzatori degli ultimi decenni, Christine Shevchenko e Thomas Forster (entrambi primi ballerini dell’American Ballet Theatre), Ana Sophia Scheller (prima ballerina del National Ballet of Ukraine) e Gabe Stone Shayer (solista dell’American Ballet Theatre), Evelina Godunova (solista dello Staatsballett Berlin) e Semyon Chudin (prima ballerina del Bolshoi Ballet), Dinu Tamazlacaru, Alejandro Virelles (entrambi primi ballerini dello Staatsballet Berlin), Maria Kochetkova (English National Ballet) e Sebastian Kloborg (solista dello Royal Danish Ballet e coreografo), che presentano al Nervi Music Ballet Festival una prima mondiale la coreografia di Sebastian Kloborg Once I Had a Love, su musica di Philip Glass e di Blondie (Crabtree remix), Shale Wagman e Giovanni Tombacco (Bayerisches Staatsballett), oltre al danzatore svizzero Giuseppe Bausilio che interpreta in prima italiana alcune coreografie dal musical Hamilton di Andy Blankelbuehler su musica di Lin-Manuel Miranda.

«Le giovani promesse del balletto si esibiscono con star internazionali grazie a Youth America Grand Prix, per la prima volta al Nervi Musica Ballet Festival e, quest’anno, per l’unica volta al di fuori degli USA - commenta l’assessore alle Politiche culturali e alle Politiche per i giovani Barbara Grosso - una possibilità incredibile per questi giovani artisti, che vengono sostenuti nell’avvio di carriera, ma anche uno splendido regalo per il Nervi Music Ballet Festival, che arricchisce il suo cartellone con due pregiate serate di gala». 

«Lo scorso anno - dichiara l'assessore alla cultura e allo spettacolo di Regione Liguria Ilaria Cavo - insieme al Sovrintendente ci eravamo dati l'obiettivo di fare diventare il Festival di Nervi un momento internazionale di formazione per attrarre i giovani talenti della danza. Quest'anno la promessa viene mantenuta grazie al lavoro del Teatro Carlo Felice e ai rapporti che ha saputo intrecciare trasformando le limitazioni del covid in un'opportunità per Genova e la Liguria:  tre giorni di  masterclass e due serate di gala al Nervi Music Ballet Festival diventano per il nostro Teatro e per il Festival l'occasione per un grande appuntamento in cui crescono e si esibiscono le future étoile europee e mondiali. Con questa iniziativa il Teatro Carlo Felice, dopo l'Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del maestro Meli, conferma la sua vocazione alla formazione e al sostegno dei giovani talenti».

«Il Teatro Carlo Felice ha uno storico e rilevante rapporto con il balletto, afferma il Sovrintendente Claudio Orazi, che desidera promuovere e valorizzare, al pari del repertorio lirico, sinfonico e contemporaneo, in particolare con il Nervi Music Ballet Festival, le cui radici si intrecciano con la grande storia del balletto internazionale. Su queste premesse sono state poste le basi della collaborazione con lo Youth America Grand Prix, ospitato al Teatro Carlo Felice per la parte di master class e con due serate gala, per la prima volta, al Nervi Music Ballet Festival 2021. Siamo davvero felici di essere riusciti in questo intento e di aver posto le basi per il ritorno a Genova, anche in futuro, di questa manifestazione e dei giovani e talentuosi ballerini che contribuiamo in questo modo a sostenere, assieme a YAGP, nella strategica fase dell’avvio di carriera. Una delle più delicate sfide organizzative affrontate dal Teatro Carlo Felice quest’anno, con riferimento in particolare agli spostamenti di numerosi ballerini di giovane età, oltre che di star, in arrivo a Genova da tutto il mondo».

 «Youth America Grand Prix è il più grande concorso di danza al mondo, spiega la Direttrice artistica e Fondatrice Larissa Saveliev. Lo realizziamo in collaborazione con le migliori scuole e compagnie, come L’Ėcole de danse de l’Opéra de Paris, il Mariinsky, la John Cranko School dello Stuttgart Ballet, American Ballet Theatre e San Francisco Ballet per citarne solo alcune. Ogni anno giriamo il mondo intero alla ricerca del talento, ricerca che coinvolge 6 continenti e più di 30 paesi tra i quali da tre anni figura anche l’Italia. A conclusione della ricerca invitiamo a New York i migliori tra i migliori, assieme ai direttori delle migliori scuole e compagnie per uno spettacolo finale, dove tutti ricevono borse di studio, e l’evento si conclude festeggiando con un grande galà presso il David H. Koch Theater al Lincoln Center. La nostra serata di gala, The Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow, mette in scena sia i vincitori delle finali - i più brillanti tra le giovani promesse, e grandi stelle della danza – che spesso sono anche nostri ex allievi.

Per esempio in edizioni passate si potevano vedere artisti come Sergei Polunin, Kimin Kim, Vadim Muntagirov o Hannah O’Neill da giovani vincitori dell’YAGP, accanto alle stelle dell’epoca Roberto Bolle, Polina Semionova, Diana Vishneva e altri grandi nomi. Questo galà è sempre stato il clou della stagione di balletto a New York e ha sempre registrato il tutto esaurito – abbiamo persino dovuto aumentare il numero di spettacoli negli ultimi tre anni per poter far fronte alla grande richiesta di biglietti.

Quest’anno, al fine di garantire la sicurezza e offrire un’esperienza più godibile abbiamo diviso l’evento in due segmenti, uno in America per i danzatori provenienti dal Nord America, dall’America Centrale e dal Sudamerica, e un altro in Europa per i danzatori europei, ma non solo, oltre a una formula di gala virtuale, che ha ottenuto buoni riscontri.  Ma di certo, lo spettacolo del balletto nasce e deve continuare a esiste dal vivo, e come dimostra il caso della collaborazione con il Teatro Carlo Felice possiamo sperare che, purché le frontiere restino aperte, si possa tornare a raggiungere molte altre nazioni del mondo in futuro».

Con 100'000 master class organizzate in tutto il mondo, oltre 4 miliardi di dollari in borse di studio assegnate negli ultimi 20 anni, circa 500 alumni coinvolti in 80 delle maggiori compagnie di balletto internazionali, compresi il New York City Ballet, il corpo di ballo dell’Opéra de Paris, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet tra altri, lo Youth America Grand Prix si prefigge di accompagnare e favorire lo sviluppo dei giovani danzatori dai 9 ai 19 anni di ogni estrazione sociale e di ogni provenienza etnica e geografica attraverso l’assegnazione di borse di studio, a sostegno della partecipazione ad audizioni e corsi di formazione e perfezionamento, master class, servizi dedicati agli alumni, attività educative e di promozione, performance e prodotti audiovisivi. L’organizzazione inoltre offre una piattaforma di comunicazione e di scambio tra studenti, insegnanti, scuole, compagnie di danza, danzatori, selezionatori e il pubblico.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura (MIC) il Nervi Music Ballet Festival 2021 è organizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, in collaborazione con un bouquet di istituzioni culturali comprensivo delle realtà di performing arts più rappresentative sul territorio cittadino: il Teatro Nazionale di Genova, la Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, il Politeama Genovese. La manifestazione è realizzata grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore. Technical sponsor AMT, Aster. Partner ambientale AMIU. Media Partner Rai Liguria e Rai Cultura.

Premio Bindi: otto musicisti in finale, riconoscimento alla carriera a Marco Masini

Super User 09 Luglio 2021 1068 Visite

Tre giorni di eventi tra musica dal vivo, premiazioni e presentazioni, con otto finalisti, selezionati tra oltre quattrocento candidature ricevute, a sfidarsi nella diciassettesima edizione di uno dei contest per cantautori emergenti più noto in Italia. Da venerdì 9 a domenica 11 luglio torna a Santa Margherita Ligure il Premio Bindi, il festival dedicato alla canzone d’autore intitolato all’indimenticato cantautore e compositore. A contendersi le targhe “Premio Bindi 2021”, “Giorgio Calabrese” e “Quirici” gli otto finalisti Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem. A Marco Masini il Premio Bindi alla Carriera, a Wrongonyou il Premio Bindi New Generation sabato 10 e ad Alberto Salerno il Premio Artigianato della Canzone. Diretto artisticamente da Zibba, il Premio Bindi è prodotto da Le Muse Novae ed è sostenuto dal Comune di Santa Margherita Ligure, Regione Liguria e Siae. L'ingresso a tutte le serate è gratuito fino a esaurimento posti. È inoltre possibile seguire la serata di sabato sui canali social del Premio Bindi.

IL PROGRAMMA
Si comincia venerdì 9 luglio alle 21.30 all’Anfiteatro Bindi, con la consegna del Premio Artigianato della Canzone ad Alberto Salerno. Seguono le presentazioni di “Anima”, disco inedito menzione speciale "Premio Bindi - Lasciatemi sognare" del cantautore Paolo Simoni, e “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” (Giunti Ed.), nuovo libro di Enrico Deregibus. Chiude la serata “Musica&Parole”, con la consegna del "Premio Bindi alla Carriera 2021" a Marco Masini. Conduce la serata lo speaker Massimo Cotto. La giornata di sabato 10 luglio comincia alle 18 all’Anfiteatro Bindi, con la prima parte della finale del concorso che vede esibirsi con due brani in acustico gli otto finalisti scelti da Zibba, direttore artistico della rassegna: Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem. La finale prosegue alle 21.30 con gli 8 concorrenti e con il cantautore Wrongonyou, al quale sarà assegnato il Premio Bindi New Generation. Conduce la serata lo speaker Massimo Cotto. La giornata conclusiva, domenica 11 luglio, si svolge dalle 20 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Premio Bindi e comincia con la presentazione condotta da Enrico Deregibus di “Magroll”, nuovo album del cantautore Federico Sirianni. In apertura lo showcase di Francamente, cantautrice vincitrice di "Duel 2020 – Cantautori a confronto”, con il cantautore Tiberio Ferracane a condurre l’evento. 

PREMI E GIURIA
Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem si sfidano, sabato 10 luglio, in due esibizioni: una pomeridiana e un’altra serale. Il Premio Bindi valuta l’artista nel suo complesso e non in base a una singola canzone: infatti, nell’arco della giornata, ogni finalista ha modo di eseguire quattro canzoni, tre proprie e una cover. Il primo classificato vince la targa Premio Bindi 2021, una borsa di studio in denaro e potrà, di diritto, partecipare al Premio dei Premi nell’ambito del Mei di Faenza. Inoltre, durante la serata di premiazione di sabato 10 luglio, gli otto finalisti si contendono anche la targa Giorgio Calabrese al miglior autore in collaborazione con Inri e la targa Quirici al miglior arrangiamento. Ad assegnare le tre targhe una giuria composta tra gli addetti ai lavori più accreditati del settore, come l’autore e speaker radiofonico Massimo Cotto, la giornalista di Repubblica Lucia Marchiò, il giornalista e direttore di Spettakolo.it Massimo Poggini, la critica musicale Marinella Venegoni, l’autore Andrea Podestà, il musicista Armando Corsi, l'autore Marco Rettani, il direttore dell’Isola che non c’era Francesco Paracchini, del membro del direttivo di Audiocoop Marco Mori e del giornalista Emilio Targia. Introdotta inoltre la targa menzione speciale "Lasciatemi sognare", che va a Paolo Simoni, autore e pianista eclettico, capace di portare avanti la miglior tradizione cantautorale con un linguaggio attuale. Degno di nota il duetto “L’anima vuole” con il maestro Roberto Vecchioni. Simoni in passato aveva già duettato con un personaggio del calibro di Lucio Dalla, scritto canzoni per Gianni Morandi e Loredana Bertè, e aperto concerti di Ligabue e Francesco De Gregori. Inoltre, ha pubblicato un romanzo, “Un pesce rosso, due lesbiche e un camper”. Personaggio che ama sognare e andare contro corrente, ha inciso il suo ultimo album, “Anima”, utilizzando soltanto piano e voce. 

Le scorse edizioni del Premio sono state vinte da artisti che si sono spesso poi affermati nel mondo della musica: Lomè (2005), Federico Sirianni (2006), Chiara Morucci (2007), Paola Angeli (2008), Piji (2009), Roberto Amadè (2010), Zibba (2011), Fabrizio Casalino (2012), Equ (2013), Cristina Nico (2014), Gabriella Martinelli (2015), Mirkoeilcane (2016), Roberta Giallo (2017), Lisbona (2018), Micaela Tempesta (2019) e Luca Guidi (2020). Il Premio Bindi è prodotto da Le Muse Novae ed è sostenuto dal Comune di Santa Margherita Ligure, Regione Liguria e Siae. NuovoImaie è partner, mentre Rai e Spettakolo.it sono media partner. Il premio Bindi ha inoltre come sponsor Unipol Sai Annicchiarico, Centro Servizi Sef e Storti Strumenti Musicali. 

Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria: «Oltre 400 candidature sono segnale di una forte capacità attrattiva di questo premio, diventato importante riferimento oltre i confini liguri. Nell’estate della ripartenza questa manifestazione conferma la vitalità culturale della nostra regione che non dimentica i suoi grandi ed è in linea con la progettualità regionale, dai "cantautori nelle scuole" alla Casa dei Cantautori dell'Abbazia di san Giuliano. Mai come adesso è importante guardarsi indietro, ricordare con ogni occasione da dove veniamo, per andare avanti».

Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure: «stare insieme, confrontarsi, imparare, mettersi in gioco. Perseguire i propri sogni, impegnarsi per una passione con la certezza che ti rende felice e la speranza che diventi il tuo lavoro. In due parole, Premio Bindi. Un appuntamento che è cresciuto grazie a chi ha creduto e a chi ogni anno lo organizza e che oramai va oltre il semplice evento di piazza perché è diventato un cammino fatto di musica e di talento».

‘Ridere d’agosto ma anche prima’, lo show dei Bruciabaracche ‘Resurrection’ al porto antico

Super User 02 Luglio 2021 573 Visite

Giovedì 8 luglio, alle 21.30, la rassegna estiva “Ridere d’agosto ma anche prima” del Teatro Garage fa tappa all’Arena del Mare al Porto Antico con il nuovo spettacolo dei Bruciabaracche “Resurrection”.

Uno show irriverente e dal formato inedito, in cui il gruppo di comici liguri festeggia insieme al pubblico il ritorno sul palco in formazione completa dopo quasi due anni di assenza. Tra monologhi, canzoni e sketch inediti di personaggi nuovi e storici, il gruppo composto da Antonio Ornano, Andrea Di Marco, Enzo Paci, Andrea Possa, Andrea Carlini, Marco Rinaldi, Daniele Raco e Daniele Ronchetti (Gabri Gabra), porta in scena una vera e propria “resurrezione” artistica, per abbracciare di nuovo il pubblico genovese dopo il lungo periodo di stop imposto dalla situazione di emergenza degli ultimi mesi. Capaci di divertire e divertirsi assieme ogni volta con energia diversa e sempre con un immutato affiatamento, i Bruciabaracche tornano sul prestigioso palco dell’Arena del Mare, location che li ha visti in passato protagonisti indiscussi del cabaret estivo. 

I biglietti dello spettacolo (da 23 euro) si possono acquistare online su www.happyticket.it, all’ufficio del Teatro Garage da martedì a giovedì ore 14.00-18.00 venerdì ore 10.00-14.00 (via A. Repetto 18 r. canc.- 16143 Genova, telefono 010 511447, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); all’ufficio IAT Garibaldi (via Garibaldi, 12r - 16124 Genova, telefono 010 5572903, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) da lunedì a domenica h. 9.00 - 18.20; all’ufficio IAT Porto Antico Ponte Spinola (accanto biglietteria Acquario, telefono 010 5572903, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) da lunedì a domenica h. 9.00 - 18.20.   

La sera dello spettacolo la biglietteria apre dalle 20. Le ricevute delle prevendite si cambiano la sera dello spettacolo presso la biglietteria allo sportello “cambio prevendite”.

Carlo Felice, un luglio pieno di musica in giro per la Liguria

Super User 02 Luglio 2021 730 Visite

Otto concerti, otto programmi diversi dai titoli evocativi - Mater, Viaggio in Europa, Emozioni e tradizioni sotto le stelle, Petite messe solennelle, Requiem - dedicati al vasto repertorio corale, dal medioevo ai nostri giorni europeo e americano.A partire dal 1 luglio 2021, il Coro del Teatro Carlo Felice, diretto da Francesco Aliberti, con Patrizia Priarone al pianoforte parte da Genova e dal suo Teatro alla volta della provincia genovese e spezzina, in Liguria e del basso Piemonte, ad Alessandria accompagnando al contempo il pubblico alla scoperta di alcune città e borghi: da Genova, con il suo Teatro Carlo Felice, a Sarzana, con la Chiesa di San Francesco, di origini duecentesche e con Piazza Matteotti, in terra d’esilio dantesco, tra i luoghi elettivi dello Sarzana Opera Festival, a piazza Giovanni XXIII, sul panoramico molo Francesco Speca nel programma estivo del Comune di Cogoleto, al comune di Cogorno con la Basilica Salvatore dei Fieschi, nel contesto della quarta edizione di Liguria delle Arti e fino a piazza Giovanni XXIII ad Alessandria.Si parte il 1° luglio dalla Chiesa di San Francesco a Sarzana, nel contesto dello Sarzana Festival, con un excursus che parte dalle ballate di Landini, le laude di Soto, i corali di Bach e i mottetti di Scarlatti, arriva ai cori operistici più celebri di Donizetti e Puccini, e passando per il Classicismo sacro di Haydn e il Romanticismo da Brahms a Rachmaninov, giungendo a composizioni liriche, meno note, di ispirazione popolare come lo Stornello dall’opera Re Enzo (1905) di Ottorino Respighi.Il primo appuntamento al Teatro Carlo Felice di Genova è venerdì 2 luglio alle ore 20.00 con il Magnificat in sib maggiore di Francesco Durante, tra i brani del repertorio sacro italiano del XVIII secolo più conosciuti, curiosamente, attribuito per lungo tempo erroneamente al suo celebre allievo, Giovanni Battista Pergolesi, che viene accostato alle sonorità limpide e soavi del Requiem op. 48 (1887-1890) di Gabriel Fauré, illuminato, scriverà lo stesso autore, da un sentimento molto umano di fiducia nel riposo eterno. Il programma termina il 28 luglio nel Teatro ai Parchi di Nervi, con il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart.

 

Giovedì 1 luglio 2021, ore 21.00, Sarzana Festival, Chiesa San Francesco: Mater

Venerdì 2 luglio – Teatro Carlo Felice, ore 20.00

Martedì 13 luglio, Sarzana, Piazza Matteotti, ore 21.15 Emozioni e tradizioni sotto le stelle

Giovedì 15 luglio 2021, ore 21.30, Alessandria, Piazza Giovanni XXIII, Viaggio in Europa

Domenica 18 luglio 2021, ore 21.00, S. Salvatore dei Fieschi, Cogorno

Venerdì 23 luglio 2021, ore 20.00, Teatro Carlo Felice, Petite Messe Solennelle

Domenica 25 luglio 2021, ore 21.30, Cogoleto, Piazza Giovanni XXIII: Viaggio in Europa

Mercoledì 28 luglio 2021, ore 21.15, Teatro ai Parchi, Nervi, Requiem

 

Paolo Fizzarotti

Il Teatro Nazionale di Genova va a Siracusa con Eschilo e incontra Mattarella

Super User 02 Luglio 2021 1459 Visite

Teatro Nazionale di Genova da esportazione, visto che va in scena al Teatro Greco di Siracusa con due classici di Eschilo: Coefore e Le Eumenidi. Le due tragedie che andranno in scena abbinate a Siracusa, insieme alla tragedia Agamennone (e al dramma satiresco Proteo, che non è giunto fino a noi), costituivano l’Orestea, con cui Eschilo vinse le Grandi Dionisie quattro secoli e mezzo prima di Cristo. Lo spettacolo, che è in prima Nazionale, debutta sabato 3 luglio, con la regia di Davide Livermore, che è anche il direttore del Teatro Nazionale di Genova. Coefore/Eumenidi è prodotto dalla Fondazione INDA (Istituto Nazionale per il Dramma Antico) e dal Teatro Nazionale di Genova: sarà lo spettacolo di apertura della 56° Stagione di Spettacoli Classici in programma nello storico anfiteatro. Nella stagione 2022/2023 verrà riproposto anche a Genova.  La trama: Oreste su ordine del dio Apollo uccide la propria madre, Clitemnestra e il suo amante Egisto per vendicare l’assassinio del padre Agamennone. Il duplice delitto scatena le Erinni, che perseguitano il vendicatore. Il dio Apollo difende Oreste e lo fa fuggire verso Atene, dove la dea Atena affida il giudizio sul matricida a un tribunale. Grazie al voto di Atena, che vale doppio, Oreste viene assolto e le Erinni vengono placate, tramutandosi nelle Eumenidi e cioè le benevole.

«Il mondo di Coefore è un sistema di potere distrutto dove il fantasma di Agamennone impregna un impianto scenico di manifesta devastazione - scrive Davide Livermore nelle sue note di regia -  La narrazione di questa vicenda sarà il più vicino possibile ai nostri tempi. Non siamo “modernisti”, ma artisti e abbiamo la responsabilità di dare vita alle parole della tragedia, materia viva e pulsante che racconta le umane fragilità, a volte terribili. Oggi, in un nuovo mondo, quello post-pandemico, abbiamo la responsabilità di denunciare i limiti e la dolorosa imperfezione di un sistema democratico; in Eumenidi ne comprendiamo tutta la natura, poiché quell’atto che viene considerato fondativo per la democrazia occidentale è l’assoluzione di un assassino da parte di un giudice, Atena, e di un avvocato, Apollo, che per la loro stessa natura divina determinano una disparità del giudizio al limite dell’iniquo».Alla prima di Coefore/Eumenidi sabato 3 luglio saranno presenti Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni, e Marta Cartabia, Ministro della Giustizia, mentre il 19 luglio sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad assistere allo spettacolo a Siracusa. Nel 1921 la ripartenza delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’epidemia di influenza spagnola avvenne proprio con le Coefore di Eschilo, una produzione storica, realizzata sotto la direzione artistica di Ettore Romagnoli.

Esprime soddisfazione per il debutto di questa importante co-produzione il Presidente del Teatro Nazionale di Genova, Alessandro Giglio: «Siamo felici di avere portato avanti la collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Dramma Antico, già avviata a Genova nello scorso autunno con il riallestimento di Elena di Euripide per la regia di Davide Livermore, e di partecipare a una manifestazione che ha segnato la storia del teatro italiano. La presenza del Presidente Mattarella il 19 luglio è per noi tutti un grandissimo onore e ulteriore motivo di gioia».«Una straordinaria occasione per Genova, che porta al Teatro Greco di Siracusa una coproduzione del nostro Teatro Nazionale - commenta Barbara Grosso, Assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova - Un’altra ripartenza per la nostra città, che torna sotto i riflettori nazionali con una tra le più belle tragedie di Eschilo».

«La presenza del Teatro Nazionale di Genova in una coproduzione che inaugura la stagione dell'Inda di Siracusa è un segnale importantissimo di come il nostro Teatro sia davvero un teatro nazionale, motore e promotore della cultura nel nostro paese» sottolinea l'Assessore regionale alla Cultura e allo Spettacolo Ilaria Cavo, che sarà presente alla prima del 3 luglio. Coefore / Eumenidi andrà in scena al Teatro Greco di Siracusa dal 3 al 31 luglio. 

 

COEFORE/EUMENIDI di Eschilo 

regia Davide Livermore traduzione Walter Lapini 

musiche Andrea Chenna 

scene Davide Livermore, Lorenzo Russo Rainaldi

costumi Gianluca Falaschi | disegno luci Antonio Castro 

assistente alla regia Sax Nicosia | video design D-Wok

con Laura Marinoni, Giuseppe Sartori, Anna Della Rosa, Stefano Santospago, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Maria Grazia Solano, Gaia Aprea, Alice Giroldini, Valentina Virando, Chiara Osella, Graziana Palazzo, Silvia Piccollo, Maria Laila Fernandez, Marcello Gravina e Turi Moricca, Diego Mingolla, Stefania Visalli, Spyros Chamilos, Irasema Carpinteri, Gabriele Crisafulli, Manfredi Gimigliano, Lorenzo Iacuzio, Roberto Marra, Francesca Piccolo, Federica Cinque.

 Paolo Fizzarotti

Nervi Music Ballet Festival, il grande spettacolo è ripartito

Super User 30 Giugno 2021 893 Visite

La musica e il balletto ritornano a fiorire al Nervi Music Ballet Festival 2021, in scena nella spettacolare cornice dei Parchi di Nervi da martedì 29 giugno a lunedì 2 agosto. Sei nuove produzioni del Teatro Carlo Felice in prima esecuzione assoluta e due prime italiane, un progetto artistico ambizioso, dal nuovo naming e branding internazionale, e dall’emozionante veste grafica consacrano la nuova edizione della manifestazione, a 67 anni dalla nascita del Festival Internazionale del Balletto di Nervi.

Il Festival è partito ieri sera con “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, commedia in forma semiscenica prodotta dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova e con le musiche di scena composte da Felix Mendelssohn – Bartholdy, per la regia di Allex Aguilera nata da un’idea di Davide Livermore.

Capolavoro della maturità del compositore, che include l’Ouverture scritta dal compositore nel 1826 a soli diciassette anni, è di sicuro tra le opere più amate e conosciute di Mendelssohn. Scritta in occasione della rappresentazione della commedia al cospetto di Federico Guglielmo IV di Prussia, al Palazzo di Potsdam nel 1843, la suite di Mendelssohn si snoda attorno all’esecuzione dei tredici numeri musicali, eseguiti dall’Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice diretta da Roland Böer, punteggiati dai melodramen (melologhi), che guidano gli spettatori attraverso l’intricata vicenda d’ispirazione fiabesca.

Tra il pubblico anche il governatore Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l’assessore regionale Ilaria Cavo e l'assessore comunale Laura Gaggero.

Molti gli applausi a fine spettacolo.

Giorgia Rotolo e Carlotta Vichi


Caterina Murino


Giovanni Toti e Marco Bucci


Il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi


L'assessora comunale Laura Gaggero

Il 29 giugno si inaugura il Nervi Music Ballet Festival

Super User 27 Giugno 2021 641 Visite

La musica e il balletto ritornano a fiorire al Nervi Music Ballet Festival 2021, in scena nella spettacolare cornice dei Parchi di Nervi da martedì 29 giugno a lunedì 2 agosto. Sei nuove produzioni del Teatro Carlo Felice in prima esecuzione assoluta e due prime italiane, un progetto artistico ambizioso, dal nuovo naming e branding internazionale, e dall’emozionante veste grafica consacrano la nuova edizione della manifestazione, a 67 anni dalla nascita del Festival Internazionale del Balletto di Nervi. 
Il Nervi Music Ballet Festival è dedicato alla memoria di Carla Fracci, che al Festival Internazionale del Balletto di Nervi debuttò nel 1957.

Il Festival s’inaugura con una nuova produzione della Fondazione Teatro Carlo Felice per il Nervi Music Ballet Festival 2021 in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova della commedia Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, in forma semiscenica, con le musiche di scena composte da Felix Mendelssohn – Bartholdy, per la regia di Allex Aguilera su di un’idea di Davide Livermore.

Capolavoro della maturità del compositore, che include l’Ouverture scritta dal compositore nel 1826 a soli diciassette anni,  è di sicuro tra le opere più amate e conosciute di Mendelssohn. Scritta in occasione della rappresentazione della commedia al cospetto di Federico Guglielmo IV di Prussia, al Palazzo di Potsdam nel 1843, la suite di Mendelssohn si snoda attorno all’esecuzione dei tredici numeri musicali, eseguiti dall’Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice diretta da Roland Böer, punteggiati dai melodramen (melologhi), che guidano gli spettatori attraverso l’intricata vicenda d’ispirazione fiabesca.

“Il Sogno di Shakespeare è un gioco di amore e bellezza, un sogno lieve ma al tempo stesso consapevole, doloroso, di una leggiadria che fugge, di un inafferrabile desiderio di vita, di poesia, di magica consapevolezza della vita e della morte. Non è un caso, forse, che sia diventato una ossessione per un grande regista come Max Reinhardt, che tornò più e più volte sulla commedia. E vale la pena ricordare almeno l’allestimento al Giardino di Boboli di Firenze, in una preziosa edizione, nella edizione musicata da Felix Mendelssohn Bartholdy, con un cast di attrici e attori, per l’epoca davvero eccezionale. Ed è incantevole, allora, cogliere lo stretto legame tra prosa e opera anche grazie a questo testo: i grandi padri del nostro teatro si chiamano Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Gioachino Rossini. Sono loro le guide, i maestri, del nostro andare in scena: non c’è sudditanza né conflitto tra questi mondi. La festa del teatro, allora, è nella possibilità di intrecciare arti, codici, stili, mondi, e nella mia ricerca significa anche inventare una fantasia di immagini, con la videocomposizione e la videografica, per creare una realtà aumentata che oggi è la manifestazione concreta del fantastico shakespeariano e mendelssohniano. 

E dunque, così come Shakespeare faceva immaginare fate e folletti, magie e meraviglie, il nostro sogno, possiamo farlo assieme, per vivere nella gioia di una primavera finalmente conquistata, dopo questo lungo, faticoso inverno” (Davide Livermore).

Durata dello spettacolo: 1 ora e 5 minuti senza intervallo. I tempi sono indicativi

 

 

Martedì 29 giugno

Sogno di una notte di mezza estate

di William Shakespeare

Concerto 

Sogno di una notte di mezza estate

di Felix Mendelssohn Bartholdy

regia di Allex Aguilera

da un’idea di Davide Livermore

Video Arte D-Wok

con Caterina Murino

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Roland Böer, Direttore

Francesco Aliberti, Maestro del Coro                                          

Giorgia Rotolo, soprano

Carlotta Vichi, mezzosoprano

Nuova produzione della Fondazione Teatro Carlo Felice per il Nervi Music Ballet Festival 2021

In collaborazione con Teatro Nazionale di Genova

 

 

Bambini a scuola di canto al Teatro Carlo Felice

Super User 19 Giugno 2021 1243 Visite

Un’importantissima scuola di canto per bambini, completamente gratis: basta impegnarsi a seguire in modo regolare le lezioni e garantire il massimo impegno. I bambini potranno così imparare a cantare, partecipare alle produzioni operistiche e sinfoniche del Teatro Carlo Felice, scoprire la magia del teatro d’opera e dei mestieri della musica sin da bambini, acquisire una solida formazione musicale che poggi non soltanto sulla teoria, ma anche sulla pratica della musica, per comprendere il linguaggio della grande tradizione musicale e goderne lungo il corso di un’intera vita. È la  Scuola di canto della Fondazione Teatro Carlo Felice che bandisce il suo Concorso per la selezione tramite audizione di ragazze e ragazzi ancora in voce bianca (approssimativamente, per i maschi, tra gli 8 e i 13 anni e per le femmine, tra gli 8 e i 18 anni).Entro il 31 agosto 2021 le domande  dovranno essere inviate all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le audizioni saranno condotte dal M° Gino Tanasini, responsabile della formazione e dell’istruzione del coro, e si svolgeranno la terza settimana di settembre.
La valutazione delle qualità vocali e musicali degli aspiranti cantori sarà incentrata sull’esecuzione cantata individuale di un brano d’obbligo (La magia del coro).Tutti gli aspiranti cantori saranno ammessi a seguire una lezione collettiva di 2 ore circa, nel corso della quale il M° Tanasini lavorerà con i nuovi aspiranti cantori ed eventualmente opererà una prima selezione. Successivamente seguirà l’ascolto individuale dei candidati, durante il quale il M° Tanasini effettuerà  prove attitudinali per approfondire le qualità musicali e vocali dei candidati.
La Scuola di canto corale organizzata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è gratuita, ma  la frequenza è vincolata all’assunzione esplicita da parte dei partecipanti  ad un impegno di tipo formativo (partecipazione alle lezioni-prova) ed esecutivo (gratuita partecipazione alle esibizioni previste dal progetto).Sede del coro sarà il Teatro Carlo Felice che metterà a disposizione uno spazio e strutture idonee allo svolgimento delle prove che si terranno con la cadenza di tre prove ogni due settimane (ovvero ogni lunedì non festivo, e il mercoledì ogni quindici giorni) con durata di due ore, dalle 17 alle 19. 

Paolo Fizzarotti

Palazzo Ducale, la Sala della Donna apre in musica

Super User 17 Giugno 2021 1084 Visite

Palazzo Ducale giovedì 18 giugno alle 16.30 inaugura la sua “Sala della Donna”, e lo fa con l’accompagnamento musicale dell’ensemble genovese “L’Accademia del Chiostro”. La sala genovese deriva da un’iniziativa presa il 14 Luglio 2016 dal Parlamento, quando a Montecitorio è stata inaugurata la prima Sala delle Donne. L’evento aveva coinvolto il Consiglio nazionale di Terziario Donna Confcommercio, promotore da allora di analoghe realtà in tutta Italia. Adesso è arrivata anche quella di Genova. Una galleria permanente, allestita negli spazi di Sala Liguria, presenta 14 ritratti di donne vissute in epoche e contesti molto differenti, che hanno contribuito significativamente al progresso materiale e spirituale della società. La sala genovese è dedicata a Maria Rosa Gavioli (Genova 1929 – 2013), imprenditrice in anticipo sui tempi. I ritratti sono stati realizzati con la tecnica digitale dall’illustratore genovese Nicola Parrella; il progetto grafico della sala è di Chiara Scavino. Partecipano all’evento Paolo Odone, presidente Confcommercio Genova; Patrizia Di Dio, presidente nazionale Terziario Donna Confcommercio; Serena Bertolucci, direttore Palazzo Ducale; Luisa Cecchi Famiglietti, presidente Terziario Donna Genova; Gabriella Airaldi, storica; Valeria Maione, economista; conduce la giornalista Alessandra Rissotto.
Durante l’evento di inaugurazione verrà presentato il Manifesto di Terziario Donna e a seguire il concerto “Le donne e la musica” a cura dell’Accademia del Chiostro. Saranno eseguiti brani musicali in cui la donna è protagonista o fonte d’ispirazione, con la forza della passione che la musica sa suscitare in chi la crea, in chi la produce e in chi l’ascolta.
Donna peraltro è la musica, l’arte attraverso cui L’Accademia del Chiostro propone il suo messaggio di bellezza, forte di esperienze ormai più che ventennali, come la rassegna Musica nei Musei e non solo.Donne sono anche le soliste, le giovanissime Anastasia D’Amico, violoncellista, e Francesca del Grosso, violinista, in quanto l’Accademia del Chiostro si pone, tra i suoi obiettivi, quello di valorizzare i talenti emergenti genovesi. Ospite d’eccezione della serata sarà il tenore genovese di fama internazionale Fabio Armiliato, che ha condiviso uno straordinario sodalizio artistico e umano con Daniela Dessì, una della 14 donne che hanno dato lustro alla nostra città e alla nostra regione e che, d’ora in avanti, daranno testimonianza della loro grandezza nella Sala delle Donne. L’Accademia del Chiostro è un’Associazione Culturale di Promozione sociale che ha come obiettivo lo sviluppo, l’organizzazione e la promozione di iniziative all’interno del mondo artistico (musica e teatro in particolare) come strumento di comunicazione, sviluppo e anche occupazionale per persone diversamente abili. L’intento è quello di rendere concreto un incontro tra mondi apparentemente lontani al fine di frantumare dei tabù e nel contempo aiutare le persone più fragili ad accostarsi al mondo dell’arte.
L’ensemble di archi de L’Accademia del Chiostro, specializzato nell’esecuzione del repertorio dal periodo barocco ai giorni nostri, comprende tutti professionisti di primissimo piano, unendo giovani talenti emergenti e artisti forti di un affiatamento derivante da una collaborazione pluridecennale. 

I ritratti 

Clelia Durazzo, l’erborista (Genova 1760 – 1837) 

Bianca de Simoni Rebizzo, femminista garibaldina (Milano 1800 –Genova 1869) 

Anna Schiaffino Giustiniani, la patriota (Parigi 1807 –Genova 1841)

Maria Brignole Sale, la benefattrice (Genova 1811–Parigi 1888)

Flavia Steno, la giornalista (Lugano 1877 –Genova 1946)

Carina Massone Negrone, l’aviatrice (Bogliasco 1914 – 1991)

Liana Millu, la testimone dell’olocausto (Pisa 1914 – Genova 2005)

Lina Volonghi, l’attrice (Genova 1914 – Milano 1991) 

Fernanda Pivano, la scrittrice (Genova 1917 – Milano 2009)

Teresa Mattei, la costituente (Genova 1921 – Usigliano 2013) 

Luisa Massimo, la pediatra (Genova 1928 –2016)

Angela Burlando, la poliziotta (Genova 1939 –2018)

Rosanna Benzi, testimone di disabilità (Morbello 1948 – Genova 1991)

Daniela Dessì, il soprano (Genova 1957 – Brescia 2016)

 

Paolo Fizzarotti

Petruzzelli torna a raccontare l’arte e la gente della Liguria

Super User 17 Giugno 2021 1051 Visite

Pino Petruzzelli, ormai da lungo tempo genovese d’adozione, è un uomo del Mediterraneo, profondo conoscitore delle coste, di quello che c’è dietro e dell’umanità che ci abita e ci abitava. Un’umanità che si esprime in storie, narrazioni, mestieri, artigianato e arte nelle sue varie rappresentazioni. Dopo un anno e mezzo di pandemia, con i teatri chiusi e l’impossibilità quasi totale di lavorare, Petruzzelli può tornare finalmente a fare quello che gli riesce meglio: viaggiare, entrare in contatto con la gente, l’umanità, le arti, i mestieri, e trasformare il tutto in narrazione.
Torna quindi  la manifestazione “Liguria delle arti”, giunta quest’anno alla quarta edizione. La manifestazione, realizzata da Teatro Ipotesi è nata in collaborazione con Regione Liguria, Fondazione Teatro Carlo Felice, GOG Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Paganini di Genova, Conservatorio Puccini della Spezia e con il sostegno di Coop Liguria. Il direttore artistico è proprio l’attore, regista e autore Pino Petruzzelli. I valori sono quelli di sempre: la Natura, la condivisione, il dialogo, la spiritualità, la bellezza della semplicità e tutto ciò che riporta l’Uomo nella sua dimensione più essenziale e vera.«Liguria delle arti ben esprime la capacità di sinergia per valorizzare un intero territorio dalla costa all’entroterra – sottolinea Ilaria Cavo, Assessore Regionale alla Cultura e allo Spettacolo – facendo collaborare assieme diverse realtà culturali con le associazioni dei vari comuni. Penso a Sarzana dove il Museo Diocesano con la direttrice Barbara Sisti si mette in gioco in uno spettacolo itinerante all’interno delle sale assieme alla musica e alla letteratura. Penso ad Albissola Marina, al Museo Mazzotti, dove oltre a raccontare la figura di Lucio Fontana si potrà osservare un maestro di ceramica al lavoro. E ancora penso all’evento dedicato alle donne di Cogorno e al racconto del loro lavoro nelle cave di ardesia accompagnato dal coro femminile del Carlo Felice. E’ dunque grazie a iniziative come questa che Regione Liguria sostiene fattivamente la cultura, motore di crescita e sviluppo».
Un’edizione nata fra le mille incertezze date dalla pandemia ma, proprio per questo, fortemente voluta. La collaborazione con gli enti e le comunità locali ha dato vita a ben dodici eventi, tutti ad ingresso gratuito, distribuiti fra il 19 giugno e l’8 settembre, in altrettante location meravigliose, da Campo Ligure a Rapallo, da Sarzana a Pietra Ligure, da Imperia a Cogorno.
Serate all’aperto o dentro basiliche e chiese secolari, per scoprire o riscoprire, con l’aiuto e la perizia di alcuni storici dell’arte, i capolavori noti e meno noti presenti sul territorio come i dipinti di Pier Francesco Sacchi, Bernardo Strozzi, Domenico Piola, Antoon Van Dyk, le opere di Raimondo Sirotti e Lucio Fontana, la Basilica di San Salvatore dei Fieschi e tanti altri.

«Per questa quarta edizione - sostiene il Direttore artistico Petruzzelli - abbiamo sentito la necessità di andare ad approfondire il legame tra Arte e Spiritualità. Il risultato è la scoperta di un numero incredibile di opere capaci di esprimere lo spirituale attraverso la materia, l’invisibile attraverso il visibile».

Liguria delle arti, con la sua formula collaudata, raccorda armonicamente varie forme d’arte, proponendo al pubblico un’esperienza immersiva e multisensoriale. Alla suggestione dei luoghi e alla potenza di quadri e sculture, si affiancano le pagine immortali della letteratura, della saggistica e della poesia lette e interpretate dagli attori Pino Petruzzelli e Mauro Pirovano. Fra gli autori si spazia da Italo Calvino a Ezra Pound, a Edoardo Sanguineti, con una particolare attenzione alla poetica del ligure e premio Nobel Eugenio Montale, nel 40° anniversario della sua scomparsa. Come se non bastasse ecco per ogni serata, che di fatto è una prima assoluta, un accompagnamento musicale pensato ad hoc che parte da Bach e Paganini e giunge fino a Ravel, Prokofiev e Berio con le esecuzioni curate dal Coro del Teatro Carlo Felice, una delle grandi eccellenze liguri nel mondo, diretto dal Maestro Francesco Aliberti, dai solisti della G.O.G. la Giovine Orchestra Genovese, dai musicisti del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e Conservatorio Giacomo Puccini della Spezia. «Siamo felici – ha detto Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice - di partecipare a questa nuova edizione con il concerto del nostro Coro nella suggestiva cornice della Basilica di San Salvatore dei Fieschi. La partecipazione del Teatro Carlo Felice alla vita culturale del territorio, in collaborazione con le sue maggiori Istituzioni pubbliche, resta tra i valori cardine della sua mission e la presenza in contesti di straordinaria bellezza e importanza storico culturale è un’occasione di valorizzazione reciproca dell'identità, delle attività e dell'immagine del Teatro Carlo Felice e della Liguria nel mondo».

Il primo appuntamento sarà sabato 19 giugno ore 21 presso la Chiesa della Natività di Maria Vergine di Campo Ligure (Via Giuseppe Saracco) dove si trova la pala d’altare “Martirio di Santa Lucia” dipinta da Bernardo Strozzi.

Questo il programma:

Lo storico Massimo Calissano racconta le origini campesi di Bernardo Strozzi (1581-1644);

La storica dell’arte Beatrice Astrua illustra la pala d’altare “Martirio di Santa Lucia” dipinta da Strozzi; 

Fabrizio Fancello, organista della Giovine Orchestra Genovese, esegue musiche di Michelangelo Rossi, Tommaso Banchieri, Giovanni Gabrieli, Giovanni Battista Fasolo, Tarquinio Merula;

L’attore Pino Petruzzelli legge poesie e pagine di Eugenio Montale, Patrizia Timossi, Piero Rossi.

L’ingresso all’evento è gratuito ma è necessaria la prenotazione al numero 010/921003 interno 7 (Comune di Campo Ligure) dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00. 

Paolo Fizzarotti

La Congiura del Fiesco fa il tutto esaurito

Super User 17 Giugno 2021 897 Visite

Il centro di Genova farà un bagno nel Rinascimento, con costumi e allestimenti in tema. Accadrà in piazza San Lorenzo dal 19 giugno al 4 luglio. Sarà uno straordinario allestimento per un’opera che ha come protagonista Genova stessa. Balli in maschera e duelli, grandi passioni, rivolte e tradimenti. E soprattutto Genova con la sua grandezza e il suo spirito di indipendenza. C’è tutto questo nella nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 70 anni di storia dalla fondazione del Teatro Stabile, presenta in prima nazionale “La congiura del Fiesco a Genova” di Friedrich Schiller in Piazza San Lorenzo dal 19 giugno al 4 luglio 2021. Uno straordinario allestimento site specific con la regia di Carlo Sciaccaluga (che firma anche una nuova traduzione del testo) per l’opera del grande drammaturgo tedesco, ispirata a una vicenda storica realmente accaduta quasi cinquecento anni fa nella Repubblica di Genova. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria e vede Iren come sponsor principale.
«Dopo un anno non semplice da tanti punti di vista, poter tornare a teatro, a godere di spettacoli dal vivo, rappresenta un altro importante passo verso quella "normalità" che abbiamo tanto atteso e per la quale abbiamo combattuto, giorno dopo giorno, modificando il nostro modo di vivere» afferma il sindaco di Genova, Marco Bucci. «Non a caso tutti i posti disponibili per lo spettacolo sono andati esauriti in pochi giorni: è il segno della grande voglia che abbiamo di riappropriarci degli spazi della città e delle nostre abitudini. I genovesi potranno riscoprire l’orgoglio delle proprie origini e della propria identità, rivivendo appassionanti eventi rappresentati proprio nei luoghi in cui sono realmente accaduti».

«La congiura del Fiesco è il riconoscimento della centralità di Genova nella storia. Per questo lo sforzo produttivo del Teatro Nazionale di Genova, nella celebrazione dei suoi 70 anni, ha un doppio significato: quello di riportare il teatro in piazza, all'aperto, seguendo l'impostazione già tracciata con il T.I.R. lo scorso anno, con una valenza anche di attrazione per il pubblico più consolidato ma anche per i turisti; il secondo è quello di porre le basi per una produzione che possa diventare stabile, distintiva, quasi obbligatoria per chi, visitando la nostra regione vuole scoprire a fondo le sue radici, il suo valore culturale che si rinnova» dichiara Ilaria Cavo, Assessore alla Cultura e Spettacoli di Regione Liguria.
«Il celebre drammaturgo tedesco ha scritto La congiura del Fiesco a Genova ispirandosi a una vicenda storica che ci appartiene, ambientata nei luoghi che ci sono così familiari.  Paradossalmente, però, quest’opera è molto più nota altrove che a Genova. È una delle responsabilità del Teatro Nazionale di Genova consegnare al proprio pubblico i grandi testi della letteratura teatrale» afferma Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, che con questa produzione porta a realizzazione quello che era stato un desiderio anche dello stesso Ivo Chiesa. «Nei 70 anni di storia del Teatro Stabile, oggi Teatro Nazionale, La congiura del Fiesco di Schiller non era mai stata messa in scena. Siamo particolarmente felici di poterlo fare adesso in un contesto altamente spettacolare e popolare come quello di Piazza San Lorenzo. Ed è giusto che i genovesi facciano proprio questo capolavoro: dobbiamo essere fieri del fatto che questa città è stata un modello nella storia e una fonte di ispirazione per l’arte. Genova deve usare la straordinarietà di eventi teatrali come questo per aprirsi all’internazionalità e raccontare come il desiderio di bellezza, arte e teatro qui sia vivo più che mai».La vicenda narrata da Friedrich Schiller, basandosi su precise fonti storiche, si apre all’alba dell’anno 1547. Andrea Doria ha ottant'anni; nonostante non mantenga nessuna carica ufficiale, domina incontrastato la scena politica genovese. Il nipote Giannettino aspetta con ansia il proprio momento: vorrebbe rovesciare la Repubblica, farsi Duca di Genova e governare da solo. Le speranze degli oppositori - preoccupati che un’unica famiglia accentri il potere e che le antiche libertà della Repubblica siano a rischio - sono riposte in una sola persona, il giovane Conte di Lavagna, Gianluigi Fieschi, che nella notte tra il 2 e il 3 gennaio metterà in atto una sanguinosa congiura.Nel 1783, quando Schiller scrisse La congiura del Fiesco a Genova, la città era ancora una repubblica, l’unica insieme a Venezia a essere rimasta politicamente indipendente sin dal Medioevo, resistendo a re e imperatori. Un fatto che certamente colpiva la sensibilità del ventiquattrenne autore, esponente dello Sturm und Drang: al centro della sua versione, peraltro in gran parte aderente ai fatti realmente accaduti, troviamo il conflitto tra potere e libertà e un eroe combattuto tra le rivendicazioni democratiche e la propria ambizione.

 

La congiura del Fiesco a Genova di Friedrich Schiller versione italiana e regia Carlo Sciaccaluga 

Personaggi e interpreti

Andrea Doria, principe di Melfi: Andrea Nicolini

Giannettino Doria, suo nipote: Aldo Ottobrino

Fiesco, conte di Lavagna: Simone Toni 

Verrina, congiurato repubblicano: Roberto Serpi

Borgognino, congiurato: Francesco Sferrazza Papa

Calcagno, congiurato: Marco Grossi

Lomellini, nobile genovese: Silvia Biancalana

Muley Hassan, moro tunisino: Maurizio Bousso

Eleonora, moglie di Fiesco: Barbara Giordano

Giulia, sorella di Giannettino Doria: Irene Villa

Berta, figlia di Verrina: Chiara Vitiello

Arabella, cameriera di Eleonora: Melania Genna

 

scene e costumi Anna Varaldo

musiche Andrea Nicolini

dal 19 giugno al 4 luglio 

 

Paolo Fizzarotti

Giornata internazionale della Musica, porte aperte ai segreti del Carlo Felice

Super User 17 Giugno 2021 561 Visite

 

ll Teatro Carlo Felice si veste a festa in occasione della 27° Giornata Internazionale della Musica, in programma in tutta Italia lunedì 21 giugno, e apre le sue porte per essere visitato anche dove normalmente il pubblico non ha accesso: palcoscenico, sotto palco e retropalco e altre realtà nascoste dal cuore del teatro, dove si trova la macchina scenica oltre naturalmente a tutti gli spazi pubblici, dall’ingresso al Primo Foyer, dove hanno trovato la loro naturale collocazione opere d’arte, dalla scultura alla pittura, che trasformano lo spazio in una vera e propria galleria d’arte contemporanea e al Secondo Foyer, sede di una mostra permanente dedicata ai modellini delle macchine sceniche.
Le visite guidate avranno inizio alle ore 10 sino alle ore 13 (ultimo turno ore 12.30) e riprenderanno al pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16.30 (ultimo turno alle ore 16). Ogni visita partirà dall’ingresso principale del Teatro dove i visitatori (massimo 8 persone a turno, su prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  sino ad esaurimento dei posti a disposizione) saranno accolti dal personale di sala che effettuerà la visita, per una durata media di 30 minuti. Sarà possibile, collegandosi alla Pagina FB ufficiale del Teatro, seguire in diretta alcuni momenti dell’iniziativa. La festa prosegue alle ore 17 offrendo al pubblico la possibilità di assistere nella Sala principale ad una prova aperta del Coro delle voci Bianche del Teatro Carlo Felice diretto da Gino Tanasini.
Il Coro delle Voci Bianche del Teatro Carlo Felice di Genova è nato nel settembre del 2006 quale fulcro di un progetto educativo espressamente rivolto dal Teatro alle generazioni più giovani. Tra gli obiettivi del progetto, infatti, quello di sviluppare ulteriormente il ruolo di referente culturale del Teatro nei confronti del tessuto cittadino attraverso un coinvolgimento diretto dei giovani, ai quali offrire l’opportunità di trasformarsi, da semplici fruitori di spettacoli a loro dedicati in veri e propri protagonisti dell’attività programmata nelle stagioni artistiche.Crescere con la musica è dunque per i cantori del Coro delle Voci Bianche del Teatro Carlo Felice di Genova una realtà toccata con mano: nel corso delle quindici  stagioni artistiche, più di un duecento ragazze e ragazzi di varie età (nel coro sono coinvolti bambini a partire degli otto anni per poi arrivare a ragazze fino ai diciassette), hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie competenze musicali, di vivere  l’esperienza di montare un allestimento lirico-sinfonico, di esibirsi al fianco di famosi interpreti, suscitando l’interesse di critica e di pubblico in diversi concerti (circa 200 esibizioni). Alcuni di questi sono stati registrati e trasmessi con diffusione nazionale da Radio Rai.Grazie all’attività del coro quindi, non solo i coristi ma anche le loro famiglie, hanno avuto modo di avvicinarsi e prendere confidenza con un’istituzione che conserva in se, per sua natura, la valenza di propulsore di valori non solo culturali ed artistici ma anche sociali.
Anche per accedere alla prova sarà necessario prenotarsi tramite l’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’elisir d’amore al Teatro Carlo Felice

Super User 08 Giugno 2021 714 Visite

Il Teatro Carlo Felice celebra il centenario della nascita di Lele Luzzati con la rappresentazione de “L’elisir d’amore” di Donizetti, con uno tra i più amati allestimenti scenografici dell’artista genovese.
Protagonisti sulla scena gli allievi dell’accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice diretta da Francesco Meli, sul podio Alessandro Cadario.
L’opera, dopo il debutto genovese, sarà rappresentata a settembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano, nell’ambito di un accordo di collaborazione con l’importante istituzione milanese.

L’elisir d’amore dal 10 al 16 giugno

musica di Gaetano Donizetti, libretto di Felice Romani

Maestro concertatore e Direttore, Alessandro Cadario

Regia, Davide Garattini Raimondi

Assistente alla regia, Anna Aiello

Scene, Lele Luzzati

Costumi, Santuzza Calì

ripresi da, Elena Pirino

Luci, Luciano Novelli

riprese da, Angelo Pittaluga

Mimo danzatore, Luca Alberti

Allestimento del Teatro Carlo Felice

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice

Maestro del Coro Francesco Aliberti

 

Personaggi e interpreti

Adina Claudia Muschio (10-12)/Alessandra Rizzini (11-13)/Patricia Calvache (16)

Nemorino Nico Franchini (10-12-16)/Davide Tuscano (11-13)

Belcore Alberto Bonifazio (10-12-16)/Nicola Zambon (11-13)

Dulcamara Francesco Auriemma (10-12-16) / Gabriel Wernick (11-13)

Giannetta Giulia Filippi (10-16)/Roberta Mancuso (11-13)/Gabriella Ingenito (12)

Festival di Nervi: un’imponente macchina organizzativa

Super User 31 Maggio 2021 1428 Visite

Per garantire una buona riuscita a un festival importante come quello di Nervi, capace di richiamare mille spettatori a sera, gli organizzatori, il comune di Genova e gli sponsor hanno dovuto fare i salti mortali: bisognava gestire l’afflusso e il deflusso di migliaia di persone, il rispetto della normativa anti-Covid, i servizi, la logistica e altro ancora.

L’allestimento di Villa Grimaldi con un nuovo palcoscenico
Il pubblico potrà accedere al Nervi Music Ballet Festival sia dall’ingresso di via Eros da Ros (lato Stazione FS), sia dall’ingresso di Villa Serra in via Capolungo. Il percorso da via Eros da Ros sarà contrassegnato da una segnaletica che condurrà direttamente alle biglietterie e al controllo accessi collocati a sud dell’area giochi dei Parchi. Da lì si accederà alla platea, allestita sul prato di Villa Grimaldi in uno scenario di straordinaria bellezza, su una superficie complessiva di circa 1.400 mq, in grado ospitare 1.000 posti a sedere suddivisi in tre settori e cinque rampe d’accesso posti in prossimità delle vie di esodo; il tutto in stretta osservanza delle normative anti Covid.

Tra le novità di quest’anno va sicuramente citato il nuovo palcoscenico Layer acquistato dal Teatro Carlo Felice, una struttura di dimensioni maggiori rispetto a quelle delle due edizioni precedenti, con una superficie calpestabile di oltre 330 mq e con un’apertura di boccascena di 18 metri lineari e una profondità di 15. Il palco è sormontato da quattro torri per luci, audio e led-wall. Per quanto riguarda l’illuminazione frontale saranno allestite ai lati della platea altre due torri di otto metri di altezza ciascuna.

Saranno ulteriormente ampliate le aree e le strutture a disposizione degli artisti. Il “Village”, che occuperà un’area complessiva di 700 mq adiacente al palcoscenico, ospiterà 11 container, di cui 7 camerini spogliatoi muniti di doccia e servizi, 3 container doccia e 1 container servizi per portatori di handicap, oltre a un gazebo di 64 mq che ospiterà il locale sartoria, spazi comuni e altri camerini. Il “Village” potrà contare quest’anno di un’area aggiuntiva di 120 mq, anch’essa adiacente al palcoscenico e dedicata alle compagnie ospiti.

La nuova cabina elettrica
In occasione del Nervi Music Ballet Festival sarà inaugurata quest’anno a Villa Grimaldi la nuova cabina elettrica di media tensione, che è stata fatta anche in previsione di Euroflora, che sdarà ai parchi di Nervi nel 2022. La cabina alimenterà le forniture di energia della manifestazione, con due quadri collocati all’interno del “Village”, uno da 200 e uno da 80 kW, a cui si aggiungono tre colonnine servizi complessivamente di 50 kW. Si tratta del compimento del primo lotto di lavori di un importante opera infrastrutturale progettata e finanziata dal Comune di Genova e realizzata in collaborazione con Aster ed E-distribuzione volta a erogare energia su tutta la superficie dei Parchi.

Aster, Amiu e Amt partner tecnici
Si conferma anche per l’edizione 2021 la partnership tecnica con ASTER, AMIU e AMT. ASTER, l’Azienda Territoriale di Servizi di Genova, oltre a fornire il consueto apporto di manutenzione dei Parchi durante il Festival, garantirà altresì il proprio supporto tecnico nelle fasi di allestimento e di svolgimento della rassegna. AMIU Genova, in qualità di sponsor ambientale, organizzerà nell’area del Festival mini isole ecologiche a disposizione del pubblico del Festival, garantendo un supporto anche alla raccolta differenziata; inoltre, tramite l’Unità territoriale del Levante, AMIU fornirà i servizi di pulitoria degli spazi della rassegna, compresi i percorsi interni ai Parchi che dagli accessi condurranno gli spettatori alla platea. Importante anche la collaborazione con AMT, che sarà partner del Festival offrendo agli spettatori muniti di biglietto la gratuità del trasporto pubblico urbano a e da Genova Nervi in fasce orarie che saranno successivamente comunicate 

Al Festival in mobilità green
Nervi Music Ballet Festival si caratterizza anche per una serie di iniziative volte a incentivare la mobilità sostenibile.Il treno sarà anche quest’anno il mezzo più comodo per raggiungere Nervi. In questi giorni è in fase di definizione un accordo con Trenitalia in base al quale i possessori del biglietto valido per uno degli spettacoli in cartellone avranno diritto a fruire gratuitamente di una corsa di andata e ritorno, per e da Genova Nervi, con treni regionali ordinari nell’area urbana di Genova nella fascia oraria a partire dalle 17.00 del giorno dello spettacolo fino alle 01.30 del giorno successivo. Il tutto compatibilmente a quello che sarà l’evolversi delle disposizioni anti Covid.Sono inoltre in fase di definizione accordi con Duferco Energia che permetteranno agli spettatori del Festival di raggiungere Nervi in modalità car sharing a condizioni agevolate e utilizzando le autovetture elettriche che rinnoveranno l’intera flotta di Genova Car Sharing. Il nuovo servizio, completamente elettrico, entrerà in servizio proprio in concomitanza con l’apertura del Festival.Sarà possibile altresì raggiungere i Parchi con le biciclette a pedalata assistita, utilizzando i ciclo-parcheggi che il Comune di Genova metterà a disposizione degli spettatori in prossimità degli ingressi alla manifestazione, nonché in monopattino: questi ultimi, insieme ai caschi, potranno essere lasciati in custodia presso l’apposito deposito collocato a lato delle biglietterie. 

La viabilità a Nervi durante il Festival: alcune anticipazioni
Verranno introdotte alcune modifiche della viabilità in occasione del Festival. Tra queste l’inversione del senso di marcia in direzione monte-mare di Via Sant’Ilario nel tratto compreso tra via Donato Somma e largo Bassanite. L’istituzione del senso unico di marcia in Via Vosgi con direzione levante – ponente. L’istituzione del doppio senso di circolazione di Viale Franchini dalle 17.00 alle 01.00, nel tratto compreso tra l’intersezione della via Campostano e la piazza Pittaluga. In Via Capolungo, nel tratto in adiacenza al civico 3 sino al parcheggio merci, sarà istituito un settore di sosta riservato ai veicoli al servizio di persone invalide munite dell’apposito contrassegno.Sarà inoltre emesso un divieto di circolazione, limitatamente ad alcune fasce orarie, nelle giornate del festival ad eccezione dei veicoli diretti o provenienti dalle proprietà laterali carrabili per i quali sarà consentito il transito scortato da personale volontario. Tali divieti riguarderanno Via Oberdan (tratto compreso tra via Del Commercio e piazza Pittaluga) e Via Marco Sala (tratto compreso tra piazza Pittaluga e largo Bassanite). 

Paolo Fizzarotti

Massimo Popolizio interpreta Steinbeck al Teatro Modena

Super User 31 Maggio 2021 762 Visite

Massimo Popolizio, uno dei più grandi attori italiani, si confronta con le potenti pagine di Furore, romanzo capolavoro di John Steinbeck, in un epico e lirico one man show che va in scena al Teatro Gustavo Modena da giovedì 3 a sabato 5 giugno.
Nell’estate del 1936, il San Francisco News chiese a Steinbeck di indagare sulle condizioni di vita dei braccianti sospinti in California dalle regioni centrali degli Stati Uniti, a causa delle terribili tempeste di sabbia e della siccità che avevano reso sterili quelle terre.
Lo scrittore statunitense, Nobel per la letteratura, seppe trasformare un reportage in un romanzo palpitante e sanguinoso sulle indicibili sofferenze dei migranti e sulla crisi economica e sociale che stritolò gli Stati Uniti dopo la Grande Depressione del 1929. Il libro divenne un bestseller e, per il valore sociale della sua opera, Steinbeck ottenne il Premio Pulitzer nel 1940.Il lungo esodo forzato sulla Route 66 degli ultimi del mondo stipati su carri e mezzi di fortuna, la fatica, la paura, la dignità e le speranze di chi è costretto ad abbandonare la propria casa: a quasi un secolo dalla sua pubblicazione, Furore resta di sorprendente e cocente attualità. Questo anche grazie al lavoro di adattamento svolto da Emanuele Trevi e ad un attore straordinario come Massimo Popolizio, accompagnato in scena dai suoni e dalle percussioni di Gianni Lo Cascio.
Il grande attore e regista romano a proposito del progetto dichiara: «È un’operina sonora in cui dico, leggo, recito all’interno di immagini, suoni, voci dal vivo. Penso che sia il momento giusto per questo progetto. Ho voluto un testo che non fosse solo bello ma che fosse anche utile. Furore col linguaggio di Steinbeck, epico, forte, omerico, ci mette di fronte alle contraddizioni della nostra società».

FURORE è in scena al Teatro Gustavo Modena da giovedì 3 a sabato 5 giugno.

Inizio spettacolo ore 19.

Furore dal romanzo di John Steinbeck, ideazione e voce Massimo Popolizio, adattamento Emanuele Trevi, musiche eseguite dal vivo da Gianni Lo Cascio, suono Alessandro Saviozzi, luci Carlo Pediani, creazioni video Igor Renzetti e Lorenzo Bruno, produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma, Teatro Nazionale.

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