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Spettacoli

‘Mozart l’italiano’, il concerto all’Opera Carlo Felice Genova

Super User 08 Dicembre 2022 947 Visite

Domenica 11 dicembre alle ore 20.00, al Teatro Carlo Felice, il maestro Diego Fasolis e il mezzosoprano Lucia Cirillo saranno i protagonisti del concerto che si propone di scoprire l’italianità di Amadeus Mozart.

IL PROGRAMMA: 

WOLFGANG AMADEUS MOZART

La clemenza di Tito K. 621: Ouverture

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

La clemenza di Tito K. 621: “Parto, ma tu ben mio”

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

Sinfonia n. 23 in re maggiore K. 181

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Recitativo e aria in mi bemolle maggiore K. 505: “Ch’io mi scordi di te?… Non temere amato bene”

 

GIOACHINO ROSSINI   

Il barbiere di Siviglia: Sinfonia

 

GIOACHINO ROSSINI   

Il barbiere di Siviglia: Temporale

 

GIOACHINO ROSSINI  

Il barbiere di Siviglia: “Ma forse, ohimè… Ah se è ver che in tal momento”

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

Sinfonia n. 31 in re maggiore Paris K. 297

 

Mezzosoprano

Lucia Cirillo

 

Direttore

Diego Fasolis

 

Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova

Die Fledermaus (Il Pipistrello) è il terzo titolo della stagione lirica dell’Opera Carlo Felice Genova

Super User 06 Dicembre 2022 1198 Visite

Il terzo titolo della stagione lirica 2022-2023 dell'Opera Carlo Felice Genova sarà Die Fledermaus (Il Pipistrello), che andrà in scena con sei recite programmate tra il 31 dicembre 2022 e l'11 gennaio 2023.
La fortunata operetta, composta da Johann Strauss II su libretto di Carl Haffner e Richard Genée tratto da Le révellion di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, sarà diretta dal maestro Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, che ritorna a dirigere al Carlo Felice il repertorio operistico dopo gli appuntamenti concertistici delle scorse stagioni.

Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, porta la firma del regista Cesare Lievi, che si è avvalso della collaborazione di Luigi Perego per quanto concerne le scene e i costumi e di Luigi Saccomandi per le luci.
Nel cast ricordiamo la presenza di Bo Skovhus/Thomas Johannes Mayer (Gabriel von Eisentstein), Valentina Nafornita/Valentina Farcas (Rosalinde), Levent Bakirci (Frank), Deniz Uzun/Caterina Piva (Prinz Orlofsky), Bernhard Berchtold/Enrico Casari (Alfred), Liviu Holender (Dr. Falke), Benedikt Kobel (Dr. Blind), Danae Kontora/Julia Knecht (Adele), Alena Sautier (Ida), Udo Samel (Frosch).

In molte occasioni è stato notato come la definizione di “operetta” sia effettivamente riduttiva per Die Fledermaus. Questa celebre composizione di Johann Strauss II va infatti ben oltre la tipologia di riferimento del genere: la partitura è estremamente ricca di stimoli e suggestioni e presenta parti di notevole difficoltà per gli artisti protagonisti.
Johann Strauss II, il più noto e prolifico dei figli del “Padre del valzer”, crea un vero gioiello, un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, nel quale si fondono mirabilmente brio, malizia, leggerezza, affascinanti melodie, la parodia dell’opera “seria”, la danza, l’eleganza e l’umorismo, ma nel quale non mancano anche spunti per una riflessione lucida sull'umanità, su ciò che siamo, su quello che ci fa paura e su quello che non vorremmo affrontare. Strauss traduce la leggerezza e il disincanto della vicenda in un fantasmagorico montaggio di elementi eterogenei.
Il cuore pulsante del Pipistrello batte a ritmo ternario di valzer ma il potpourri musicale creato dal compositore prevede anche polke, arie che fanno il verso all’opera italiana, citazioni dei brani più conosciuti del momento (le operette di Offenbach) e brani folcloristici, come la scoppiettante csárdás intonata da Rosalinde alla festa.

Da sinistra: il direttore artistico Pierangelo Conte, il direttore Diego Fasolis (domenica dirigerà un concerto del ciclo Mozart l'Italiano), il regista Cesare Lievi, la consigliera delegata Barbara Grosso e il sovrintendente Claudio Orazi

Lady Grey, lo spettacolo superpremiato alla Sala Mercato

Super User 18 Novembre 2022 1171 Visite

Miglior Spettacolo, Migliore Attrice e Premio della Stampa al Roma Fringe Festival 2022. Con questi importanti riconoscimenti arriva in scena dal 25 novembre alla Sala Mercato “Lady Grey” di Will Eno, ritenuto uno dei migliori drammaturghi statunitensi in attività, già finalista Pulitzer 2005 per la sezione teatro, con Alice Giroldini protagonista e la regia di Marco Maccieri. Lady Grey, secondo testo della trilogia che l’autore di Brooklyn (New York) dedica ai temi esistenziali come identità e senso della vita, vede in scena una donna fascinosa e conturbante, una “signora in grigio” dalla misteriosa identità. Probabilmente si tratta di un’attrice che aspetta il suo pubblico e nell’attesa comincia a mettersi a nudo raccontando le sue molteplici vite, i sogni, le frustrazioni, le fantasie, i pudori, sempre in bilico tra un atto di verità e un atto artistico.

Come si diventa ciò che siamo? Quando e perché la nostra vita prende certe direzioni? Quanto siamo in grado di governare la nostra esistenza? Partendo dallo stile diretto, a tratti sfacciato ma sempre ironico di Will Eno, la protagonista gioca con il linguaggio, alternando toni seduttivi e pungenti, confessioni e provocazioni, temi collettivi e divagazioni intime. E in questo gioco, profondamente teatrale, trasforma una storia in un’altra con voli pindarici e repentini cambi di direzione, tanto da non distinguere più con certezza la realtà dalla fantasiLady Grey va in scena da venerdì 25 novembre a domenica 4 dicembre alla Sala Mercato.

Martedì, mercoledì e venerdì lo spettacolo inizia alle ore 20.30.

Giovedì e sabato alle 19.30. Domenica alle 16.

Lunedì riposo.

 

25 novembre – 4 dicembre 2022 Sala Mercato

Lady Grey

con le luci sempre più fioche

di Will Eno 

regia Marco Maccieri

con Alice Giroldini

versione italiana Elena Battista

produzione Teatro Nazionale di Genova, Centro Teatrale MaMiMò

 

Paolo Fizzarotti

Sabato a teatro con Cipì al Modena

Super User 18 Novembre 2022 737 Visite

‘Sabato a teatro’, la rassegna dedicata alle famiglie a cura di Elena Dragonetti, prosegue sabato 19 novembre. Sul palcoscenico del Teatro Gustavo Modena alle ore 16 va in scena Cipì, diretto da Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino, classico della letteratura per l’infanzia amato da più generazioni, spettacolo creato appositamente per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’uscita dell’omonimo romanzo e il centenario della nascita del suo autore, il maestro Mario Lodi. Per questa doppia ricorrenza, Teatro Evento e Zaches Teatro hanno unito le forze realizzando una messa in scena che combina il teatro di narrazione con quello performativo e di figura.

Il romanzo, uscito nel 1972 per Einaudi, è il frutto di un esperimento pedagogico: Mario Lodi, maestro elementare a Piadena invita i suoi alunni a volgere lo sguardo oltre le finestre della scuola e a spaziare con l’immaginazione per creare una storia tutti insieme. Dall’uovo schiuso della fantasia salta fuori Cipì, passerotto adorabile e indomito, sempre desideroso di nuove esperienze. Questa sua sete di conoscenza lo porta a vivere mille avventure, qualche imprevisto ma anche a scoprire la bellezza della natura, la propria personalità e il valore dell’amicizia.

In scena, nel ruolo del maestro, Giorgio Scaramuzzino (con lui Gianluca Gabriele e Amalia Ruocco) a sua volta autore di letteratura e teatro per ragazzi che introduce così lo spettacolo: «Nell’approcciarci all’opera di Lodi non si può non rimanere colpiti dal rapporto che il Maestro aveva con i suoi alunni. Abbiamo allora pensato di affrontare l’opera attraverso questo rapporto speciale. Del resto Cipì e tutti gli altri passeri, altri non sono che loro stessi, i bambini, che trasportano i loro “materiali” esperienziali nel mondo dell’immaginazione».

Cipì va in scena sabato 19 novembre alle ore 16 al Teatro Gustavo Modena.

 

19 novembre ore 16:00 Teatro Gustavo Modena

CIPÌ

regia e drammaturgia Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino

con Giorgio Scaramuzzino, Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco

produzione Zaches Teatro, Teatro Evento

 

Paolo Fizzarotti

Le Farfalle: due sorelle in scena alla Tosse

Super User 18 Novembre 2022 802 Visite

Dal 24 al 27 novembre in scena sul palco dei teatri di S. Agostino Farfalle, una favola nera fra Milano, Palermo e New York, un gioco divertente e crudele con Protagoniste due sorelle ormai lontane, due donne ciniche e poetiche che raccontano la loro storia.

Scritto da Emanuele Aldrovandi, uno degli autori italiani più interessanti della nuova generazione che qui firma anche la regia dello spettacolo, Farfalle è stato testo vincitore del Premio Hystrio scritture di scena 2015 e del Mario Fratti Award 2016.In scena due sorelle, una bionda e una mora, interpretate da Bruna Rossi e Giorgia Senesi, raccontano con tragicomica ironia la loro crescita, le loro scelte, le loro vite.

Dando voce a tutti i personaggi che le hanno attraversate, le due donne acquisiscono sempre maggiore consapevolezza di sé affrontando il cambiamento che le porterà prima ad allontanarsi poi a scontrarsi violentemente.

Al centro il gioco che le ha unite fin da quando, piccolissime, sono state abbandonate: a turno, chi ha in mano il ciondolo a forma di farfalla può obbligare l'altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco.

Farfalle ha vinto il Premio Hystrio – Scritture di scena nel 2015 “per la tessitura drammaturgica di un testo capace di mantenere alta l’attenzione, ma anche di emozionare con barlumi di poesia. Per la bellezza di due personaggi femminili credibili, a tutto tondo, sapientemente tratteggiati con gusto contemporaneo. Ma anche per un realismo un po’ magico che lo trasforma in una curiosa favola nera dove i giochi sono crudeli e la bontà ambigua”.

Intorno allo spettacolo venerdì 25 novembre ore 19.00 Foyer Tonino Conte Emanuele Aldrovandi incontra il pubblico accompagnato da Federica Scaglione, caporedattrice Birdmen Magazine e ricercatrice universitaria.

  

24 – 25 novembre h 20.30

26 novembre h.19.30

27 novembre h 18.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Campana

FARFALLE

Testo e regia di Emanuele Aldrovandi

con Bruna Rossi e Giorgia Senesi

scene e grafiche CMP design

costumi Costanza Maramotti

luci Vincent Longuemare

suoni Riccardo Caspani

musiche Riccardo Tesorini

produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro dell’Elfo

 

Paolo Fizzarotti

La Tosse in Famiglia: c'è il Cubo Magico

Super User 18 Novembre 2022 645 Visite

Uno e l’altro si incontrano ed entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi: cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri. Un mondo in cui un cubo può diventare uno sgabello per sedersi a parlare ma anche un muro che divide, la pancia di una mamma e un cappello sopra la testa.

Uno spettacolo sul grande valore del gioco, in cui con poche parole i due protagonisti imparano a conoscere ciò che sta loro intorno con creatività, immaginazione e fantasia scatenata.

Teatri di S. Agostino - 20 novembre ore 16.00

IL CUBO MAGICO

PANDEMONIUM TEATRO

Di Tiziano Manzini

Con Walter Maconi e Yuri Plebani/Luca Giudici

musiche tratte dall’opera di Glenn Miller e Benny Goodman

luci Carlo Villa

realizzazione scene Graziano Venturuzzo

costumi di Emanuela Palazzi realizzati da Marilena Burini

staff tecnico Carlo Villa Graziano Venturuzzo Max Giavazzi

regia Tiziano Manzini

 

Paolo Fizzarotti

L'Accademia del Chiostro all'Albergo dei Poveri interpreta le canzoni di don Porro

Super User 16 Novembre 2022 1585 Visite

Con le musiche eseguite dal soprano Stefania Pietropaolo e dall'Ensemble di archi dell'Accademia del Chiostro, il concerto “Da sir Elgar a don Porro – Musica, scout e dintorni” sarà uno degli eventi inseriti nella stagione musicale “Musica nei Musei e non solo...” giunta quest’anno alla 23ma edizione. Tale rassegna è risultata vincitrice anche quest’anno del bando “Genova città dei festival”.
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di don Luigi Porro, l’omaggio de L’Accademia del Chiostro ha un obiettivo tutto particolare: ricordare il suo impegno per sostenere i giovani nel loro primo affacciarsi alla musica. Molti degli orchestrali impegnati in quest’occasione hanno mosso i loro primi passi musicali proprio sotto la sua guida. Basti ricordare, a questo proposito, il suo periodo di docenza presso il Conservatorio “N. Paganini” della nostra città, la fondazione e la cura di un coro di bambini e ragazzi ancora oggi ricordato, fra l’altro, per le sue mirabili esecuzioni di canti natalizi rielaborati appositamente proprio dal don, il suo incarico come direttore del coro di voci bianche del Teatro Carlo Felice.
L’aspetto che più si vuole sottolineare con questo concerto-omaggio è soprattutto l’impegno di don Porro per la realtà scout genovese, anche in questo caso utilizzando la musica, nella sua versione più gioiosa, come potentissimo mezzo educativo e socializzante: sarà eseguita infatti l’introduzione di “Redbleu e l’ampolla magica”, definito dagli autori “Sogno avventuroso scoutistico in un prologo, due tempi e 14 incubi”, di cui don Porro ha composto la musica, sotto lo pseudonimo di Louis Chive, per il 1° Riparto-Nervi dell’A.S.C.I. di Genova.
Da qui l’accostamento con l’altro compositore presente nel programma del concerto, ossia sir Edward Elgar, il più importante compositore britannico contemporaneo di sir Robert Baden-Powell, storico fondatore dello scoutismo, di cui Elgar fu coetaneo (nacquero entrambi nel 1857). Ma non sono solo i natali (e il titolo di baronetto) ad accomunare questi due autentici giganti delle età vittoriana ed edoardiana: entrambi condivisero infatti, nei rispettivi campi, l’attenzione per l’istruzione e la formazione dei giovani. In particolare, di Elgar saranno eseguite la celeberrima Serenata per archi in mi min., composta nel 1892, e l’Ave verum corpus natum. Composizione sacra molto ispirata quest’ultima, come altre di questo autore che professò coerentemente (e non senza ostacoli) la sua fede cattolica, decisamente controcorrente e minoritaria nel Regno Unito della sua epoca.
Anche di don Porro, naturalmente, saranno eseguite due composizioni sacre fra le sue più riuscite: Il tempo si è compiuto, in una versione trascritta per orchestra d’archi, e O salutaris ostia, in cui l’orchestra accompagnerà la prestigiosa voce del soprano genovese Stefania Pietropaolo, che ha esordito nella sua brillante carriera musicale cantando – manco a dirlo – proprio nel coro di voci bianche di don Luigi.

 

“Da sir Elgar a don Porro - Musica, scout e dintorni”

Stefania Pietropaolo, soprano

ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

direttore Massimo Vivaldi

Sabato 19 novembre ore 16,30 Albergo dei Poveri Piazzale Emanuele Brignole 2, Genova

Con il patrocinio e il sostegno di Regione Liguria

Con il sostegno del Comune di Genova

Ingresso gratuito

Giornata della danza 2023, mercoledì la presentazione ai Magazzini del Cotone

Super User 14 Novembre 2022 1311 Visite

 

Gli studenti genovesi e la danza. Mercoledì 16 novembre verrà presentata la Giornata della Danza 2023 – Emotional Storytelling, con tutte le iniziative scolastiche cittadine previste per arrivare all'evento. La presentazione del progetto avverrà durante il Salone Orientamenti il 16 novembre 2022 alle ore 17:30 nella sala Care dei Magazzini del Cotone.

E' un'iniziativa dell'Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con il liceo coreutico Gobetti di Genova e l'Opera House Carlo Felice di Genova. Le iniziative sono rivolte a tutte le istituzioni scolastiche genovesi: quindi non solo il coreutico, specializzato in danza. Il 16 novembre parleranno la curatrice del progetto, Claudia Trisoglio Parodi; la dirigente scolastica del Gobetti, Chiara Saracco; il sovrintendente del Carlo Felice, Claudio Orazi; il fotografo Raoul Giacometti. Seguirà la proiezione del lungometraggio “Alice in cerca di sé”, realizzato dal liceo coreutico Gobetti.

“Nell’ambito del Progetto Liguria Musica e delle iniziative collegate alla realizzazione del Piano Triennale delle Arti – spiega una nota - si propongono alcune iniziative il cui svolgimento coprirà l’anno scolastico 2022-23 a partire dal mese di dicembre 2022 sino ad aprile 2023”.

Il progetto si compone di tre parti:

1) Emotional Storytelling, destinato ad alunni delle scuole di ogni ordine e grado a cura dell’USR Liguria, volto a sviluppare le competenze e le abilità narrative degli studenti mediante l’utilizzo di diversi linguaggi espressivi.

2) “Luoghi della danza”, laboratorio fotografico a cura di Raoul Iacometti. Si tratta di alcuni workshop fotografici, destinati agli studenti che sono chiamati a realizzare fotografie che sappiano interpretare il connubio tra danza - spazio- paesaggio.

3) Stati generali del liceo coreutico, a più di dieci anni dalla nascita. Il convegno è destinato a tutti i dirigenti scolastici dei licei coreutici italiani e ai dirigenti degli istituti in cui si siano avviati laboratori, percorsi e attività inerenti alla danza.

Paolo Fizzarotti

I Blues Brothers in versione Black alla Tosse

Super User 09 Novembre 2022 724 Visite

Dal 10 al 12 novembre sul palco dei Teatri di S. Agostino THE BLACK BLUES BROTHERS , “gli acrobati del sorriso” con lo show che, tra gag esilaranti, buffi striptease e spassose sfide di ballo, ha conquistato teatri e festival di tutto il mondo in un tour di oltre 800 date.Tra circo contemporaneo e commedia musicale, The Black Blues Brothers, nato dalla fantasia di Alexander Sunny (già produttore di spettacoli di successo e curatore di speciali TV sul Cirque du Soleil) è uno spettacolo dinamico, adatto a un pubblico di ogni età e di ogni nazione, che esalta il virtuosismo fisico tipico dei magnifici cinque performer kenioti ,accostandolo, in maniera inedita, ad un accattivante repertorio musicale made in USA e a un immaginario cinematografico immortale.Alexander Sunny e l’eclettico corpo di performers faranno rivivere uno dei più grandi miti pop dei nostri tempi, a colpi di piramidi umane, limbo col fuoco, salti acrobatici con la corda e nei cerchi. sono pronti a far divertire il pubblico di ogni età e nazione sulle note travolgenti della colonna sonora del leggendario film di John Landis.In un elegante locale stile Cotton Club, seguendo le bizze di una capricciosa radio d’epoca che trasmette musica rhythm’n’blues, il barman e gli inservienti si trasformano in equilibristi, sbandieratori, saltatori e acrobati col fuoco. Ogni oggetto di scena diventa uno strumento per acrobazie mozzafiato e coinvolgimento costante del pubblico. Ed è stato scelto come miglior show di teatro acrobatico del Fringe di Adelaide dal giornale australiano The Advertiser.

10 – 12 novembre h 20.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Trionfo

THE BLACK BLUES BROTHERS

Scritto e diretto da Alexander Sunny

Con Bilal Musa Huka, Rashid Amini Kulembwa, Mohamed Salim Mwakidudu, Seif Mohamed Mlevi, Peter Mnyamosi Obunde

Coreografie Electra Preisner e Ahara Bischoff

Scenografie Siegfried Preisner e Loredana Nones, Studiobazart 

Paolo Fizzarotti

“Dulan la sposa” è al Modena

Super User 06 Novembre 2022 1224 Visite

Reduce dal grande successo de Le sedie di Eugene Ionesco, applauditissimo nella passata stagione, Valerio Binasco torna a Genova con “Dulan la sposa” di Melania Mazzucco, al Teatro Gustavo Modena dal 9 al 13 novembre 2022. “Dulan la sposa” racconta la storia di una coppia sposata e di una ragazza straniera annegata nella piscina del loro condominio. Dialogo dopo dialogo, una spirale di domande prende corpo e terribili sospetti si addensano sull’apparente normalità dei due coniugi. Chi era davvero la donna morta? Che rapporto ha con loro questa giovane proveniente da un paese lontano e tradita dai propri sogni? E soprattutto qual è la vera personalità di Lui?Valerio Binasco ha mantenuto per sé il ruolo del marito, un medio borghese di mezza età, definito solo con la parola “lui” durante tutto lo spettacolo, e ha affidato i due ruoli femminili a Mariangela Granelli e Cristina Parku. Nell’ambiente asettico disegnato dalla scenografa Maria Spazzi, l’interno di un appartamento freddo e spoglio, si scatenano passioni e ossessioni, desiderio e rabbia.«Ciò che mi colpisce in Dulan la sposa non è tanto il tema del razzismo, di per sé evidente, ma il rapporto violentissimo che nasce tra un uomo e una donna, una violenza che scaturisce da un amore patologico, possessivo» ha dichiarato Valerio Binasco. «Mi interessa portare in scena l’amore malato che arriva a sfociare in femminicidi, uxoricidi, non per giudicare ma per tentare di comprendere. Per me non esistono mostri ma azioni mostruose». «A distanza di ventun anni dal debutto del dramma alcune delle questioni affrontate dal testo sono diventate urgenti, ineludibili. Etiche ma anche politiche» afferma Melania Mazzucco. «È una storia senza tempo e insieme ancorata nel presente, capace di far chiedere a ogni spettatore se sta con Lui, con la ragazza o con la sposa. E la risposta non è scontata».

 

9-13 novembre 2022

Teatro Gustavo Modena

 

Dulan la sposa

di Melania G. Mazzucco

regia Valerio Binasco

con Valerio Binasco, Mariangela Granelli, Cristina Parku

scene Maria Spazzi | costumi Katarina Vukcevic

luci Alessandro Verazzi | suono Filippo Conti

assistente regia Carla Carucci | assistente scene Chiara Modolo

produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

 

Paolo Fizzarotti

Arrivano numerosi spettacoli ed eventi al Teatro della Tosse

Super User 06 Novembre 2022 802 Visite

Arriva sul palco de La Claque mercoledì 9 novembre Orlando Furioso, una narrazione/lettura di Roberto Mercadini, narratore, autore-attore, scrittore, poeta e divulgatore.

Mercadini si esibisce in tutta Italia con i suoi monologhi spaziando dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità e, come lui stesso dichiara “raccontando storie che contengono storie. A volte sopra un palcoscenico. A volte in video. A volte dentro un libro”. Tornano l’11 e il 12 novembre sul placo de La Claque i Red Wine, uno dei più importanti gruppi bluegrass europei, in attività fin dal 1978, con uno stile che va dal bluegrass tradizionale a quello contemporaneo, dal country al gospel fino allo swing. Il gruppo ha suonato in tutta Europa, partecipando ai maggiori festival internazionali e dividendo il palcoscenico con le più importanti band USA ed europee e conquistando ovunque un grande seguito.

Le due serate celebreranno il 50 anniversario di WILL THE CIRCLE BE UNBROKEN l’album del 1972 del gruppo folk/rock californiano Nitty Gritty Dirt Band, una collezione di 3 LP di classici del repertorio bluegrass/country, con la partecipazione di numerose star musicali del genere dell’epoca.

Continua la collaborazione tra La Claque e Incadenza che segna domenica 13 novembre la prima data con il concerto di Jon Spencer& The Hitmakers. Sul palco con Spencer, artista che, in oltre trent'anni di carriera, ha distrutto e ridisegnato le coordinate della moderna musica americana.

Spencer torna con un nuovo album 𝑆𝑝𝑒𝑛𝑐𝑒𝑟 𝑔𝑒𝑡𝑠 𝑖𝑡 𝑙𝑖𝑡, in cui il rocker porta la sua musica all’estremo, creando un cocktail ad alto voltaggio di eleganza futuristica, con electroboogie, pop art, chitarre buzz e batteria phaser.

Un viaggio nel virtuoso percorso di un musicista che ha saputo rinvigorire il blues con graffiature punk e rock'n'roll.

Paolo Fizzarotti

Voci alla Ribalta, in Biblioteca Universitaria

Super User 06 Novembre 2022 1055 Visite

La rassegna “Voci alla ribalta” prosegue martedì 8, mercoledì 9 e giovedì 10 novembre alla Biblioteca Universitaria di Genova con tre nuovi appuntamenti a ingresso libero.
Con questa iniziativa Genova Voci e il XXIII Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra, che si svolgerà a Savona e a Genova dal 28 novembre al 4 dicembre, uniscono le forze in “Voci alla ribalta” per mettere in evidenza e promuovere il ruolo fondamentale della voce nell’audiovisivo, nel mondo culturale, sociale, cinematografico.
Dopo le “Voci poliglotte” e le “Voci elettroniche” con cui la rassegna si è aperta la settimana scorsa, martedì 8 novembre alle 17 si celebrano i 100 anni dalla pubblicazione dell’Ulysses di James Joyce con “Voci d’Ulysses”, appuntamento che tocca diverse forme artistiche ispirate al capolavoro dello scrittore irlandese. Sarà proiettato un video a cura di Emilio Bertocci e Alberto Nocerino sul patrimonio conservato alla Biblioteca Universitaria, che offre una misura di quanto l’opera di Joyce sia stata recepita in Italia. Segue “L’Ulysses di Joyce in mezzora. Voci per tutti e per Nessuno” con gli attori Bettina Banchini, Antonio Carletti, Paolo Lazarich e i poeti di Genova Voci Carlo Michele Marenco, Alberto Nocerino, Luca Valerio, con gli interventi musicali di Alessio Anelli. Alle 18 si inaugura la mostra di Paolo Colombo Dalla torre di Stephen alla stanza di Molly, con l’esposizione di 25 dei 111 dipinti realizzati, introdotti dall’Autore, da Marco Marzagalli, autore di una nuova traduzione dell’Ulisse nel 2021, e dal bibliotecario Emilio Bertocci.

La videoproiezione dei dipinti sarà scandita dalla lettura polifonica di citazioni del testo originale con le quattro traduzioni italiane, scelte fra quelle ad oggi disponibili e consultabili in Biblioteca.Mercoledì 9 novembre, lo studioso e critico del cinema Juri Saitta propone “Voci filmiche in biblioteca”. La cultura visiva e la cultura letteraria si incontrano alla ricerca della biblioteca nel cinema, per esempio come protagonista di documentari o come luogo di avventura e scoperta nel cinema per ragazzi. Infine, giovedì 10 novembre per “Le voci di Cartoonia”, spin off di “Voci nell’Ombra”, va in scena lo spettacolo cartonato “Che fine ha fatto Betty Boop?” di e con Andrea Benfante e Anna Giarrocco del Teatrino di Bisanzio, con la regia di Andrea Benfante. È il 1960. Betty Boop e Koko il Clown, che negli anni ’30 erano stelle del cinema d’animazione, si trovano rinchiusi nello studio del loro creatore Max Fleischer.

Sono stati scaricati dalla Paramount dopo la censura imposta da Codice Hays nel 1934. Betty Boop, primo sex symbol dei cartoni animati, ha vissuto la parabola di tante donne sfruttate dallo star system della nascente Hollywood. Ma finalmente la porta dello studio si apre: sono i giornalisti che vogliono verificare le voci di un possibile ritorno televisivo della coppia. Così Koko e Betty mettono in scena i loro numeri, le loro gag e le loro canzoni, tra jazz e swing. Una poesia che riempie gli occhi e appaga il cuore.

Paolo Fizzarotti

Finanziamenti ministeriali alle fondazioni lirico-sinfoniche, al Carlo Felice oltre 23 milioni

Super User 01 Novembre 2022 954 Visite

Nelle casse della Fondazione Teatro Carlo Felice a breve entreranno ben 23.161.000 di euro. Il finanziamento, concesso dai ministeri della Cultura e dell’Economia e delle Finanze, servirà a incrementare il fondo di dotazione delle fondazioni lirico-sinfoniche. Un risultato importante per il teatro e per la città, che premia il percorso di risanamento intrapreso negli ultimi anni ed è coerente con l’impegno messo in campo da Comune di Genova e Regione Liguria nel sostenere questo percorso. 

“Il risultato ottenuto dal Teatro Carlo Felice non può che renderci orgogliosi. Nonostante la pandemia il teatro ha saputo offrire in tutti questi mesi spettacoli di altissimo livello e la risposta del pubblico si è dimostrata estremamente importante - dichiara il sindaco Marco Bucci -. I nuovi fondi in arrivo dal ministero consentiranno al Carlo Felice di consolidarsi come una dell’eccellenze culturali a livello nazionale. Un’ulteriore conferma del processo di crescita del nostro teatro, una grande notizia per Genova che dimostra di poter attrarre migliaia di spettatori grazie alla sua offerta teatrale”. 

“Il grande successo della Prima ‘Béatrice et Bénédict’ ha lanciato il Carlo Felice verso una stagione pronta a decretarne il definitivo rilancio - afferma il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. In una fase storica in cui i cittadini hanno voglia di tornare a vivere e con un calendario di altissimo livello è giusto sostenere l’arte in tutte le sue forme perché la cultura è un volano fondamentale per il nostro territorio e queste risorse porteranno ad un definitivo rilancio artistico del teatro, a livello nazionale ma anche internazionale. La Liguria è più viva che mai e anche come Regione siamo pronti a sostenere la nostra più importante eccellenza artistica, costretta anche ad un grande sforzo di tenuta a causa della pandemia. Sostegno che c’è stato e ci sarà anche per i prossimi anni per garantire e ampliare l’offerta delle iniziative artistiche e culturali su tutto il nostro territorio”. 

“Il nuovo corso del Teatro Carlo Felice raccoglie i risultati di un rigoroso percorso di risanamento economico-finanziario associato ad una significativa crescita della produzione artistica. Il progetto artistico collegato ad un nuovo modello organizzativo dopo due anni di concreta sperimentazione approda oggi a una stagione lirico-sinfonica estesa a tutto il territorio della Regione – commenta il sovrintendente Claudio Orazi -. Si conferma l’impegno verso un teatro autenticamente d’avanguardia, aperto ed inclusivo, socialmente efficace e intento al coinvolgimento delle nuove generazioni come nel rendere sempre più affezionato il pubblico dei nostri abbonati. Non si tratta più di auspici bensì di una realtà che stiamo già praticando e che intendiamo far crescere per quantità e qualità delle produzioni artistiche, sempre correlate ad occasioni di approfondimento e studio per l’intero pubblico: dalle presentazioni dei giovani studenti peer-to-peer fino alle conferenze sulle attività e sull’intero patrimonio musicale genovese e italiano. Nel ringraziare il Governo italiano per l’ulteriore sostegno alla nostra Fondazione ci impegneremo per continuare a crescere, insieme con tutti i nostri lavoratori e gli artisti ospiti”.

Applausi per Béatrice et Bénédict: il Carlo Felice inaugura la stagione con una prima nazionale

Super User 29 Ottobre 2022 1442 Visite

Due atti di circa 55 minuti e un grande atto di coraggio. Questo è servito ieri sera all’Opera Carlo Felice Genova per mettere in scena Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, opéra-comique su libretto ispirato a ‘Much ado about nothing’ (Molto rumore per nulla) di William Shakespeare.

Ancora una volta, era già accaduto all’inaugurazione della stagione dello scorso anno con la realtà aumentata di Pagliacci, il sovrintendente Claudio Orazi e il direttore artistico Pierangelo Conte hanno voluto stupire il pubblico, che però non si è fatto trovare impreparato.

Se prima della rappresentazione la domanda ricorrente in sala era “I genovesi, così esigenti e tradizionalisti, come accoglieranno quest’opera tanto innovativa?”, a fine spettacolo i fragorosi e lunghi applausi hanno testimoniato un sincero gradimento, andato oltre le aspettative. Un successo targato Orazi-Conte che però va condiviso con tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione dell’opera.

Presentata nell'allestimento inedito dell'Opéra de Lyon - due anni fa a causa del Covid si è solo registrato un video senza pubblico -, realizzata in collaborazione con l'Opera Carlo Felice Genova che la terrà in scena fino al 6 novembre, l’opera è diretta da Donato Renzetti, direttore emerito del teatro dal vasto repertorio che con questo titolo raggiunge le cento opere dirette in carriera. La produzione è firmata da Damiano Michieletto, tra i registi italiani più acclamati a livello nazionale e internazionale, e si avvale delle scene curate da Paolo Fantin, dei costumi firmati da Agostino Cavalca, della coreografia di Chiara Vecchi e delle luci di Alessandro Carletti. Il cast è composto da Nicola Ulivieri (Don Pedro), Yoann Dubruque (Claudio), Julien Behr che si alterna con Giorgio Misseri nel ruolo di Bénédict, Gérald Robert-Tissot (Léonato), Benedetta Torre con Francesca Benitez impegnata nel ruolo di Héro, Cecilia Molinari che con Sofia Koberidze interpreta Béatrice, Eve-Maud Hubeaux che insieme a Gaia Petrone impersona il ruolo di Ursule e Ivan Thirion (Somarone).

Béatrice et Bénédict, composta nel 1862, colma un vuoto nella programmazione italiana di questo capolavoro del grande operista francese che per altro esprime un forte riferimento alla cultura del nostro Paese, sia per i riferimenti ai generi musicali popolari che per quanto riguarda il soggetto: le schermaglie amorose dei suoi protagonisti sono state infatti ambientate da Shakespeare sotto il cielo di una cinquecentesca Messina.

Il tema dell’opera è l’Amour. Anzi, gli amori: l’amore convenzionale tra Hero e Claudio e quello istintivo tra Bèatrice e Bénédict. La scena si svolge all’interno di una grande scatola bianca (un cubo che pochi palcoscenici al mondo possono ospitare), dove decine di microfoni, sostenuti da numerose aste, registrano i sentimenti dei protagonisti.

Il cubo si apre: Bèatrice e Bénédict si trovano nel paradiso terrestre assieme ad Adamo e Eva e a uno scimpanzé (Amedeo Podda, un mimo che va citato per la sua bravura). Ma la rete su cui è appoggiato l’Eden si solleva e intrappola chi si trova al suo interno.

Così come le morali ingabbiano donne e uomini.

I protagonisti si prendono gli applausi

La platea tutta esaurita

Il sindaco Marco Bucci con il sovrintendente Claudio Orazi

Il presidente Giovanni Toti con la moglie Siria Magri e il sovrintendente

La neo deputata Ilaria Cavo e il sovrintendente

Selfie tra due ex colleghe: Ilaria Cavo e Siria Magri

Foto di gruppo davanti all'ingresso del Carlo Felice

L'editore di Primocanale Maurizio Rossi e il sovrintendente

Il comunicatore Marco Pogliani e il sovrintendente

Il sindaco con Pietro Pongiglione

Il sindaco fa uno spuntino durante l'intervallo

L'ex presidente Amiu Pietro Pongiglione con la moglie

Iacopo Avegno, vice direttore generale di Presidenza di Regione Liguria

Le influencer: al centro Martina Calabresi e Ginni Gibboni e una collega 

Il giovane attivista della Lega Guglielmo Menduni con la nonna 

Il cultural manager del Comune di Genova Maurizio Gregorini intervistato da Silvia Isola (Primocanale)

La deputata Cavo con il suo ex editore Rossi

Il foyer durante l'intervallo

Il comunicatore Marco Pogliani con la moglie e la dirigente del Comune di Rapallo Annamaria Drovandi (abito nero) con una amica

L'ex assessora comunale Simonetta Cenci con la wedding planner Simonetta Chiavaccini

Walter Bertini di Filse con la moglie 

L'editore di Primocanale bacia la moglie del sindaco Bucci

Il deputato Luca Pastorino con la moglie

L'assessora al bilancio del Comune di Rapallo Antonella Aonzo con il marito

Nella fila vip (la 9):  Il presidente Giovanni Toti e moglie, il prefetto Renato Franceschelli e moglie, il sindaco Marco Bucci e moglie, il senatore Luca Pirondini e i deputati Ilaria Cavo e Luca Pastorino

La portavoce del presidente Giovanni Toti Jessica Nicolini con il marito Federico Sormani, dietro spunta l'editore di Primocanale

Il presidente Giovanni Toti e la moglie

Il presidente di Spim Genova Stefano Franciolini con la moglie

Il sindaco di Genova con la moglie Laura Sansebastiano

La giornalista Silvia Isola per molti è la giusta erede di Ilaria Cavo

Pino Petruzzelli e i suoi alberi al Teatro della Tosse

Super User 26 Ottobre 2022 870 Visite

La via degli alberi, il nuovo spettacolo di Pino Petruzzelli, arriva al Teatro della Tosse.
Lo spettacolo è una produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, e andrà in scena ai Teatri di Sant’Agostino dal 4 al 6 novembre e al Teatro del Ponente di Voltri il 19 e il 21 novembre.
Dopo il recente Vita nei boschi Petruzzelli continua quindi la sua indagine sul rapporto profondo tra uomo e natura e torna sul palco con un nuovo viaggio attraverso quello che lo scienziato Stefano Mancuso chiama “La nazione delle piante”.
Quattro “Interviste impossibili” con i limoni delle Cinque Terre e di Sorrento, il castagno di Carpasio - nel cui tronco cavo trovarono rifugio i partigiani feriti-  i larici millenari della Val d’Ultimo e gli ulivi di Taranto, per ritessere la trama di una storia che parla di loro ma anche di noi.
“Perché - dice Petruzzelli - dopo aver girato in zone di estrema povertà e di guerra, dopo aver passato sei anni sulle tracce del popolo Rom, ho sentito la necessità di parlare della Natura? E in modo particolare degli alberi? Perché gli alberi hanno molto da insegnare all’Homo Sapiens, come ricorda lo scienziato Stefano Mancuso. Possiamo migliorare le nostre esistenze osservando come gli alberi collaborano con i nemici trovando reciproco vantaggio o come basano la sopravvivenza su reali forme di governo democratiche in cui non esistono organi di comando ma forme di cooperazione attiva e di intelligenza distribuita. In un momento come quello che stiamo vivendo dobbiamo capire come ripartire. La natura è sempre la stessa, è l’uomo a decidere quale via prendere. Attraverso il presente è possibile andare a cercare il punto in cui l’Homo Sapiens ha preso una strada sbagliata e da lì ricucire lo strappo. Tanto il mondo della scienza quanto il mondo degli umanisti vedono nel massacro della natura, in favore di una industrializzazione cieca, il momento in cui abbiamo diminuito le nostre capacità di vedere un futuro felice per noi e per i nostri figli. Naturalmente lo spettacolo non è un saggio di neuroscienze o di neurobiologia vegetale, ma un modo di provare a riflettere attraverso il teatro su temi urgenti”.

“Riflettere, pensare - prosegue l'attore e regista -. È questo il mio teatro fatto di lacrime e risate, di momenti felici e momenti difficili. Di profondità e leggerezza. Proprio come la vita. Anche quando parlo di situazioni difficili però, penso sempre a un’arte in grado di infondere vita e voglia di vivere nello spettatore. “Guarda con profondità la natura, capirai meglio ogni cosa”, scriveva Albert Einstein: ho scelto di seguire lui e di dare la parola agli alberi”.

 

LA VIA DEGLI ALBERI

Di e con Pino Petruzzelli

Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

 

4 e 5 novembre h 20.30 ; 6 novembre h 18.30 - Teatri di S. Agostino - Sala Trionfo

19 novembre h 20.30 - 20 novembre h 18.30 – Teatro del Ponente

 

 

Paolo Fizzarotti

Thom Pain al Duse, uno spettacolo “basato sul niente”

Super User 25 Ottobre 2022 839 Visite

Alberto Giusta, interprete di tanti spettacoli di successo come Le Prénom e Le regole per vivere torna in scena da martedì 25 ottobre al Teatro Eleonora Duse nei panni di Thom Pain con la regia di Antonio Zavatteri.
Questo pluripremiato testo “basato sul niente”, come recita il sottotitolo, è firmato da Will Eno, ritenuto uno dei migliori drammaturghi statunitensi in attività per la sua scrittura asciutta, diretta, a tratti sfacciata ma sempre ironica.
In scena solo un uomo che forse è anche un uomo solo. Il suon nome è Thom Pain e di sé dice: «Sono una cosa che ha sentimenti, in un corpo che ha parole».

Ma chi è davvero questo individuo?  Un antieroe dei nostri giorni, un filosofo metropolitano, un attore in prova, uno sbandato? Dopo aver preso possesso dello spazio scenico, l’uomo inizia a raccontare una storia, forse la sua, dando vita ad un turbine di parole dal ritmo comico e destabilizzante, quasi da stand-up comedy: dai traumi infantili, come l’attacco delle api mentre vestito da cowboy giocava nelle pozzanghere, ad un amore giovanile malamente perduto. Durante questo flusso di coscienza amaro ed esilarante, Thom coinvolge anche il pubblico, ora intrattenendolo con storielle banali e trucchi magici di infima categoria, ora rendendolo complice di ricordi, sogni e paure in cui ogni spettatore può ritrovarsi.

 

25 ottobre – 6 novembre 2022 Teatro Eleonora Duse

Thom Pain

basato sul niente

di Will Eno

 

Regia Antonio Zavatteri

con Alberto Giusta

luci Fausto Perri

versione italiana Noemi Abe

produzione Teatro Nazionale di Genova, Centro Teatrale MaMiMò

 

Paolo Fizzarotti

Teatro Carlo Felice, sul palazzo della Regione il telo che invita alla prima di 'Beatrice and Benedict'

Super User 24 Ottobre 2022 868 Visite

“Credo sia importante sostenere la cultura, anche con piccoli gesti. Il 28 ottobre si aprirà al Carlo Felice la stagione lirica con la prima assoluta in Italia di 'Beatrice and Benedict', l'opera di Hector Berlioz, e questa esposizione vuole essere un invito ai genovesi e ai liguri a partecipare e seguire il ricco calendario che il Teatro propone. La Liguria è più viva che mai e dopo i due anni di pandemia le persone sono tornate a riempire i nostri teatri per cui ci aspettiamo un tutto esaurito per questo imperdibile spettacolo. Uno striscione che vuole rimarcare l’importanza che Regione Liguria dà alla cultura in tutte le sue declinazioni e che vuole essere il simbolo di un sostegno che c’è stato e ci sarà anche per i prossimi anni per garantire e ampliare l’offerta delle iniziative artistiche e culturali su tutto il nostro territorio”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti in occasione dello srotolamento e dell’esposizione sul palazzo della Regione dello striscione per invitare i cittadini alla prima assoluta in Italia di 'Beatrice and Benedict', l'opera di Hector Berlioz che venerdì 28 ottobre aprirà la stagione lirica 2022/2023 del Teatro Carlo Felice.

“Diamo oggi il via a una nuova stagione teatrale ricca di progetti artistici significativi, in una cornice che è da sempre un’eccellenza della nostra città - dice il sindaco di Genova Marco Bucci -. Il Teatro Carlo Felice anche quest’anno presenta un cartellone di alto livello, ulteriore conferma della grande ripartenza culturale di Genova. Vorrei invitare oltre agli appassionati dell’Opera Lirica, tutti i giovani genovesi che ancora non si sono avvicinati all’universo della musica classica, a partecipare alla prima assoluta in Italia di 'Beatrice and Benedict' considerandolo non solo un momento di svago ma soprattutto di formazione”.

“Si tratta di un appuntamento molto atteso a livello nazionale ed internazionale che pone il Teatro, la città di Genova e l’intera Regione in una prospettiva di primo piano nel mondo culturale italiano – spiega il sovrintendente Claudio Orazi -. La rappresentazione di Béatrice et Bénédict colma un vuoto nella programmazione italiana di questo capolavoro del grande operista francese che per altro esprime un forte riferimento alla cultura del nostro paese, sia per i riferimenti ai generi musicali popolari che per quanto riguarda il soggetto: le schermaglie amorose dei suoi protagonisti sono state infatti ambientate da Shakespeare sotto il cielo di una cinquecentesca Messina.

Un’ulteriore occasione per affermare il ruolo centrale dell’opera e della musica come patrimonio universale; compositore francese, scrittore inglese, ambientazione italiana, nel segno dell’amore.

Giunga infine al Comune di Genova ed alla Regione Liguria il più sentito ringraziamento, mio personale e di tutti i lavoratori del Teatro, per il sostegno alla nostra attività di produzione artistica, cui si aggiunge il meraviglioso gesto di “segnare” il Palazzo della Regione con la promozione dello spettacolo inaugurale”.

Il sovrintendente dell'Opera Carlo Felice Genova, Claudio Orazi

Cappuccino, cornetto e musica jazz al Teatro Modena di Sampierdarena

Super User 22 Ottobre 2022 781 Visite

Riparte Jazz’n’breakfast: la rassegna curata dal musicista Rodolfo Cervetto torna con sei nuovi appuntamenti tra la Sala Mercato e, per la prima volta, il Teatro Gustavo Modena a partire da domenica 23 ottobre. Ad accogliere il pubblico il foyer completamente rinnovato della Sala Mercato ed un bar ispirato agli storici caffè letterari.
Ad aprire la nuove edizione domenica 23 ottobre (ore 10.30) il Casati Burk Quartet. Sul palco della Sala Mercato saliranno Giampaolo Casati con la sua tromba, Dino Cerruti al contrabbasso e Rodolfo Cervetto alla batteria, insieme alla guest star Gregory Burk, uno dei più raffinati pianisti della scena mondiale. La scaletta prevede brani di grandi firme del jazz, reinterpretati con arrangiamenti originali e con ampio spazio per i magici assoli del pianista statunitense.
Domenica 27 novembre sul palco del Teatro Gustavo Modena due mondi sonori apparentemente lontani come la musica barocca e il jazz si accostano e formano una sorprendente amalgama grazie al Trio in Opera capitanato da Riccardo Arrighini, annoverato tra i migliori pianisti jazz italiani da Jazz Times, inserto del New York Times. Insieme a lui on stage Giovanni Sanguineti al contrabbasso e Rodolfo Cervetto alla batteria.
Il 18 dicembre si torna alla Sala Mercato per Blues Legacy. In scena, diretto da Claudio Lugo, Small Factory Ensemble un gruppo di musicisti ispirato agli organici dixieland del jazz di New Orleans, alle prese col repertorio di due signore del blues quali Bessie Smith e Billie Holiday.
La rassegna prosegue nel 2023 con il progetto denominato Motus Laevus, protagonista del concerto del 15 gennaio al Teatro Gustavo Modena. Un live in cui coesistono strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, world music e jazz contemporaneo.
Il 26 febbraio alla Sala Mercato il contrabbassista e compositore ligure Giovanni Sanguineti, insieme a Mario Zara (pianoforte) e Nicola Stranieri (batteria), presenta il suo nuovo album di inediti Remember the future mentre il gran finale della rassegna, il 26 marzo al Teatro Gustavo Modena, è affidato a Voices, in cui il Trio Esperanto formato da Luca Falomi, Riccardo Barbera e Rodolfo Cervetto accompagna due raffinate interpreti jazz come Emeralda Sciascia e Alessia Martegiani.
Tutti i concerti si svolgono la domenica e iniziano alle ore 10.30. La colazione in teatro è servita a partire dalle 9.30. Ingresso 8 euro (colazione + concerto).

 

23 ottobre 2022 – 26 marzo 2023

Jazz’n’breakfast

Rassegna a cura di Rodolfo Cervetto

in collaborazione con Associazione Musicale Esperanto, Louisiana Jazz Club

e il sostegno del Centro Commerciale e Divertimenti Fiumara.

 

23 ottobre | Casati Burk Quartet | Sala Mercato

27 novembre | Trio in Opera | Teatro Gustavo Modena

18 dicembre | Blues Legacy | Sala Mercato

15 gennaio | Motus Laevus | Teatro Gustavo Modena

26 febbraio I Remember the Future I Sala Mercato

26 marzo I Voices I Teatro Gustavo Modena

 

Paolo Fizzarotti

Genova fuori dal centro: il Teatro Cargo rammenda la periferia

Super User 22 Ottobre 2022 760 Visite

Il Teatro Cargo torna con Sarsì, canto d’amore per Genova vista con gli occhi di chi vive in periferia. “Sarsì” in dialetto genovese significa rammendare. Il progetto di Laura Sicignano, sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova, parte dal racconto dei cittadini raccolti durante cinque laboratori gratuiti nelle Biblioteche Civiche di altrettanti quartieri genovesi, per arrivare al concerto che si terrà giovedì 15 dicembre alle 21 al Teatro del Ponente, trasmesso in diretta da Cashmere Radio di Berlino. Seguirà la pubblicazione di un lavoro discografico. Sono aperte le iscrizioni ai laboratori gratuiti che si terranno a novembre, aperti a tutti coloro che desiderano raccontare il proprio quartiere e ispirare i testi di “Sarsì”.
Laura Sicignano ascolterà i cittadini e affiderà i suoi testi ai musicisti che comporranno le musiche ed eseguiranno dal vivo il concerto il 15 dicembre al Teatro del Ponente, spaziando tra i generi dalla musica elettronica alla musica tradizionale. Sono Giacomo Gianetta, Filo Q, Edmondo Romano, Matteo Spanò, accompagnati dalle voci di Giulia Beatini, Simona Fasano e Lydia Giordano. Il video sarà diretto da Luca Serra.
«Grazie al bando del Comune di Genova - dichiara Laura Sicignano - realizzo un progetto che da tempo avevo a cuore, un disco creato con alcuni tra i musicisti con cui ho lavorato e attrici cantanti che mi hanno accompagnato negli anni, artisti con i quali si è creata una sensibilità affine. Il tema è Genova fuori dal centro. "Fuori dal centro" è stato da sempre il motto del Cargo. Questo disco rappresenta la possibilità di uscire fuori anche dai confini dei generi. Sono parole d’amore per Genova, e i suoi quartieri, attraverso storie d’amore - amori perduti, amori sbagliati, amori adolescenti e anziani, felici e malinconici - che vedono la città come palcoscenico. Questa è la prima iniziativa del Teatro Cargo da marzo, quando ho concluso il lavoro per Catania con le “Baccanti”: il Cargo continua ad essere, se non uno spazio fisico, una fucina creativa dove si incontrano artisti di diverse discipline».
Sarsì, cioè “rammendare”, evoca reti, maglie, legami, incontri, pezzi che messi insieme restituiscono un arazzo della città. Il disco sarà pubblicato il 30 dicembre su Spotify, iTunes e tutti i portali digitali musicali. È un disco d’amore per la città e avrà come tappeto sonoro i suoni registrati giorno e notte percorrendone le strade. 

 

SARSÌ

Musica storie

Quartieri fuori dal centro

Un concerto per Genova

UNA PRODUZIONE TEATRO CARGO

ottobre – dicembre 2022

direzione artistica Laura Sicignano

produzione artistica Edmondo Romano

partner del progetto: Cashmere Radio di Berlino

 

CINQUE LABORATORI “RACCONTA IL TUO QUARTIERE” APERTI A TUTTI

07/11/2022 - 16,00–18,30 a RIVAROLO - Biblioteca Cervetto

via G. Jori 60 - tel. 0105577730

 

08/11/2022 - 16,30–19,00 a NERVI - Biblioteca Brocchi

Via Casotti 1 - tel. 0105579566 - 0105579568

 

09/11/2022 16,00–19,00 a SAMPIERDARENA - Biblioteca Gallino

Via Prete Nicolò Daste 8 A Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

10/11/2022 15,00–18,00 a VOLTRI - Biblioteca Benzi

Piazza Odicini 10 - tel.01055788 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

11/11/2022 15,00–18,00 a CORNIGLIANO - Biblioteca Guerrazzi

Via Nino Cervetto 35 - Tel.0106515071

 

15 DICEMBRE ORE 21 “SARSÌ” CONCERTO LIVE AL TEATRO DEL PONENTE

Piazza Odicini 9, Genova Voltri

Ingresso libero su prenotazione tel 010 2470793

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Canzoni musicate ed eseguite dal vivo

compositori e musicisti Giacomo Gianetta, Filo Q, Edmondo Romano, Matteo Spanò

cantanti Giulia Beatini, Simona Fasano, Lydia Giordano

su testi di Laura Sicignano

video Luca Serra

 

Paolo Fizzarotti

Béatrice et Bénédict, il Carlo Felice riparte con una novità assoluta

Super User 22 Ottobre 2022 828 Visite

Come ogni anno, la Fondazione Carlo Felice inizia la nuova stagione con qualcosa di assolutamente nuovo, che possa stupire il pubblico.
Venerdì 28 ottobre si apre la Stagione Lirica 2022/2023 dell'Opera Carlo Felice Genova con la prima rappresentazione assoluta in Italia di Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, opéra-comique su libretto ispirato a Much ado about nothing (Molto rumore per nulla) di William Shakespeare. Tale iniziativa colma un vuoto nella programmazione italiana di questo capolavoro del grande operista francese che per altro esprime un forte riferimento alla cultura del nostro paese, sia per i riferimenti ai generi musicali popolari che per quanto riguarda il soggetto: le schermaglie amorose dei suoi protagonisti sono state infatti ambientate da Shakespeare sotto il cielo di una cinquecentesca Messina. L'opera, presentata nell'allestimento dell'Opéra de Lyon realizzato in collaborazione con l'Opera Carlo Felice Genova, sarà diretta da Donato Renzetti, direttore emerito del teatro dal vasto repertorio che con questo titolo raggiunge le cento opere dirette in carriera. La produzione è firmata da Damiano Michieletto, tra i registi italiani più acclamati a livello nazionale e internazionale, e si avvale delle scene curate da Paolo Fantin, dei costumi firmati da Agostino Cavalca, della coreografia di Chiara Vecchi e delle luci di Alessandro Carletti. Il cast è composto da Nicola Ulivieri (Don Pedro), Yoann Dubruque (Claudio), Julien Behr che si alterna con Giorgio Misseri nel ruolo di Bénédict, Gérald Robert-Tissot (Léonato), Benedetta Torre con Francesca Benitez impegnata nel ruolo di Héro, Cecilia Molinari che con Sofia Koberidze interpreta Béatrice, Eve-Maud Hubeaux che insieme a Gaia Petrone impersona il ruolo di Ursule e Ivan Thirion (Somarone).

Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz
Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti
Regia Damiano Michieletto

Ottobre 2022 - ven 28 (20.00), Sab 29 (15.00) dom 30 (15.00)

Novembre 2022 - ven 4 (20.00), Sab 5 (15.00) dom 6 (15.00)

Paolo Fizzarotti

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