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Spettacoli

Camogli, Paolo Fresu & Uri Caine al Teatro Sociale

Super User 26 Ottobre 2023 524 Visite

 

È uno dei concerti più attesi del cartellone settembre-dicembre 2023 del Teatro Sociale di Camogli. Tanto che è già quasi sold out. Venerdì 27 ottobre, alle ore 19:30, per il ciclo “Aperitivo a teatro”, sul palcoscenico del “Sociale” salgono il trombettista Paolo Fresu, uno dei più grandi e amati jazzisti italiani, e l’eclettico pianista americano Uri Caine.

Un duo che rappresenta una delle collaborazioni jazzistiche più empatiche degli ultimi anni; la tromba lirica e sognante di Fresu, il suo timbro malinconico e onirico, si sposa infatti a meraviglia con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana, al blues, dal jazz più mainstream all'avanguardia, fino alla musica classica, genere che Caine ha riveduto e corretto secondo i suoi parametri personali in molti progetti solistici pubblicati negli ultimi dieci anni.

Insieme, i due affrontano una delle sfide musicali più temibili: rivisitare alla propria maniera gli standard più tradizionali della storia del jazz e canzoni celeberrime come “Caruso” di Dalla, nonché capolavori classici come “Lascia ch’io pianga” di Händel o “Sì dolce è il tormento” di Monteverdi. Brani che tutti conoscono, perché appartengono al nostro patrimonio musicale collettivo, e che proprio per questo è estremamente difficile riuscire a proporre sotto una luce nuova, sviluppandone potenzialità espressive inedite. I due musicisti affrontano questo gioco sottile con sorprendente semplicità, riuscendo a trasmettere alla perfezione il sentimento che li guida mentre eseguono una musica così straordinaria.

I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda, quando Caine, ospite del Festival curato da Fresu, ha interagito più volte con la sua tromba, confessando di essere stato completamente rapito dalle atmosfere e dalle sonorità nate in quell’occasione. A quel primo incontro ha fatto seguito una serie di concerti e quindi, nell’estate 2006, Fresu e Caine hanno pubblicato il loro primo CD, “Things”, per la prestigiosa etichetta Blue Note, dedicato a una rilettura di alcuni classici del jazz. Come accade per il trio “standards” di Keith Jarrett, Fresu e Caine hanno dimostrato, insieme, fino a che punto sia possibile rinnovare anche le pagine musicali più celebri. Il duo riesce nel miracolo di trasformare musiche notissime in brani che sembrano eseguiti per la prima volta: un’esperienza unica, da non perdere. 

La formula dell’”Aperitivo a Teatro” permette di assistere al concerto gustando un aperitivo, servito esclusivamente nei Palchi dal “Caffè del Teatro”. L’acquisto dei posti nei Palchi è vincolato al servizio dell’aperitivo.

Prezzi: 27 € (Platea: solo concerto) – 32 € (Palchi: concerto + aperitivo).

Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, soci Coop e GPM e per chi si reca a teatro in treno.

Biglietterie

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel. 0185 1770529 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Camogli, negli orari di apertura. Tel. 0185 771066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Recco, negli orari di apertura. Tel. 0185 722440 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185 7241.

- www.vivaticket.com (prevendita).

Teatro Carlo Felice, buona la prima: applausi per “A midsummer night's dream”

Super User 14 Ottobre 2023 1504 Visite

Alla fine solo applausi, e tanti. Così si è conclusa la prima di “A midsummer night's dream”, opera in tre atti di Benjamin Britten su libretto di Peter Pears e basata sull’omonima commedia di William Shakespeare, andata in scena ieri sera al Teatro Carlo Felice davanti a un folto pubblico e agli occhi compiaciuti del sovrintendete Claudio Orazi e del direttore artistico Pierangelo Conte.

Bene l’orchestra e il coro del teatro, diretti dal maestro Donato Renzetti, il coro di voci bianche, diretto da Gino Tanasini, la regia di Laurence Dale e la scenografia di Gary McCann; altrettanto bene il cast, composto da Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout) e Benjamin Bevan (Starveling).

La commedia shakespeariana è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi ambientati in un mondo delle fate e fra un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia.

Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat in Oman.

Chi c’era
In platea abbiamo notato: il viceministro Edoardo Rixi con la moglie Marzia Vita, il senatore (M5S) Luca Pirondini, la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, il prefetto Renato Franceschelli accompagnato dalla moglie Cecilia, l’ex procuratore capo Francesco Cozzi, il governatore Giovanni Toti e moglie, la giornalista Mediaset Siria Magri, il sindaco Marco Bucci con la moglie Laura Sansebastiano, il frate-medico Luca Bucci che studia dal prof. Matteo Bassetti per fare l’infettivologo, il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, la portavoce del governatore e coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini, il comunicatore Marco Pogliani, il presidente di Porto Antico Mauro Ferrando, il sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas, il consigliere di minoranza a Sestri Levante Diego Pistacchi, il consigliere regionale (FdI) e candidato alle europee Stefano Balleari con la moglie Stefania Benetti, il consigliere regionale di minoranza (PD) Armando Sanna, il cultural manager del Comune di Genova Maurizio Gregorini con l’inseparabile maestro Fabrizio (Pippo) Lamberti, i consiglieri comunali Tiziana Lazzari e Mattia Crucioli, il sindaco dei giovani Benedetto Pesce Maineri, l’ex assessore comunale Simonetta Cenci e l’ex direttore amministrativo del Carlo Felice (adesso al Gruppo Cattaneo Adorno) Carlo Mandich.

Prima dello spettacolo ci sono stati gli interventi del sovrintendente Claudio Orazi, del governatore Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci

Il vice ministro Edoardo Rixi con la moglie Marzia Vita

Il governatore Giovanni Toti e la moglie Siria Magri

il prefetto Renato Franceschelli accompagnato dalla moglie Cecilia

La deputata Ilaria Cavo e la giornalista Siria Magri, dietro spunta il vice ministro Edoardo Rixi

L'ex procuratore capo Francesco Cozzi con il consigliere regionale Stefano Balleari e la moglie Stefania Benetti

Il comunicatore Marco Pogliani e Manuela Litro, responsabile social del Teatro Carlo Felice

I coniugi Balleari-Benetti 

Ilaria Cavo, Jessica Nicolini e Marco Pogliani

Fra Luca e il viceministro Rixi

Il senatore Luca Pirondini e il consigliere comunale Mattia Crucioli

Il presidente di Porto Antico, l'avvocato Mauro Ferrando

I consiglieri regionali Armando Sanna e Stefano Balleari

Le Premiere dame

Il sindaco di Sestri Levante e il cappuccino

Ilaria Cavo e Simonetta Cenci, ex assessore comunale

Il sindaco dei giovani Benedetto Pesce Maineri

I sindaci Marco Bucci (Genova) e Francesco Solinas (Sestri Levante)

Il consigliere comunale di opposizione a Sestri Levante Diego Pistacchi

Frate Luca Bucci

Fra Luca Bucci e Francesca Catrambone dell'ufficio stampa di Regione Liguria

La signora più elegante e ammirata

 

Riparte la stagione del Teatro Nazionale Genova

Super User 12 Ottobre 2023 803 Visite

Prima la festa in piazza, poi un debutto in sala con un evento di respiro internazionale. Giovedì 12 ottobre il Teatro Nazionale di Genova inaugura la stagione 2023/2024 al Teatro Modena di Sampierdarena, dato che il Teatro Ivo Chiesa/Corte è chiuso per restauri. Il primo spettacolo sarà

“La vida es sueño”, di Pedro Calderon de la Barca. La regia è di uno dei principali registi europei, Declan Donnellan. Interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid, lo spettacolo, presentato al Teatro Gustavo Modena in prima nazionale dal 12 al 15 ottobre, è una grande coproduzione che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia e vede il Teatro diretto da Davide Livermore come partner italiano. Presentato a Genova con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna e il supporto dell’Istituto Cervantes, “La vida es sueño” è recitato nella lingua spagnola originale, con i sopra titoli in italiano. Inizio spettacolo giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16. Biglietti da 14 a 40 euro.

Alle ore 19 Piazza Gustavo Modena, addobbata per l’occasione, si animerà con musica, danza, aperitivi e un photo corner legato allo spettacolo, che poi andrà in scena alle ore 20.30. Una vera e propria festa, a cui sono invitati gli abitanti del quartiere e il pubblico dello spettacolo, realizzata grazie alla collaborazione della Regione Liguria, che per le recite serali del 12, 13 e 14 ottobre rende disponibile anche un servizio navetta gratuito dal centro al Teatro Gustavo Modena, da prenotare presso le biglietterie del Teatro o al numero 010 5342 400.

Altre iniziative legate all’inaugurazione di stagione riguarderanno i bambini, che domenica 15 ottobre potranno liberare l’immaginazione con il laboratorio teatrale bilingue italiano / spagnolo Sogni ad occhi aperti / Soñar con los ojos abiertos, condotto da Marco Taddei alle ore 10 alla Sala Mercato e seguito alle ore 11 da un workshop di disegno a cura della Cooperativa il Biscione (per info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Da segnalare anche le visite guidate al Teatro Gustavo Modena il 14 ottobre e 15 ottobre nell’ambito delle Giornate FAI d’Autunno.

Paolo Fizzarotti

Al via la stagione del Carlo Felice con l’opera ‘A Midsummer Night’s Dream’

Super User 12 Ottobre 2023 864 Visite

Venerdì 13 ottobre, alle ore 20:00, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la Stagione Lirica 2023-2024 con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, su libretto proprio e di Peter Pears dall’omonima commedia di William Shakespeare. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice Genova in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman), dove il titolo verrà ripreso nel febbraio del 2024. Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia di Laurence Dale, le scene e i costumi di Gary McCann, la coreografia di Carmine De Amicis e le luci di John Bishop. 

A Midsummer Night’s Dream sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15.00, martedì 17 ottobre alle ore 20.00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20.00. La première del 13 ottobre verrà registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3.

A dare vita ai protagonisti del Sogno: Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Michela Gorini e Maria Guano (Cobweb), Sofia Macciò e Leonardo Loi (Peasebossom), Lucilla Romano e Giulia Nastase (Mustardseed), Eliana Uscidda e Denise Colla (Moth), di Francesco Pagliarusco nella parte di Changeling, del mimo acrobata Davide Riminucci e dei mimi Armando De Ceccon e Francesco Tunzi.

La commedia shakespeariana A Midsummer Night’s Dream è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi coesistono il mondo delle fate, la dimensione aristocratica dei figli della corte di Atene, e ancora un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia. 

«Si tratta di una partitura complessa – commenta Donato Renzetti – nella quale si potranno rinvenire spunti pucciniani e rossiniani, e faranno persino capolino accenni ritmici nello stile di Stravinskij… Ma alla fine è Britten, compositore unico ed originale la cui musica facilmente trasporta nella dimensione tanto cara a Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. E che sogno saremmo senza musica?». 

Il regista Laurence Dale commenta così il processo creativo: «La musica di Britten richiede un canto virtuoso con la sua complessità, proprio come i ruoli di Shakespeare richiedono una recitazione virtuosa, immaginate quindi la sfida del casting di tali ruoli. Con Pierangelo Conte abbiamo avuto il compito di trovare un cast ottimale per questa produzione. Nel frattempo, con il costumista e scenografo di punta Gary McCann, ci siamo proposti di creare una foresta magica in cui le coppie, amanti o amiche, si perdono, mettendo alla prova l'essenza delle loro relazioni. Abbiamo deciso di tornare a uno stile elisabettiano degli abiti del 1600, ma ci siamo assicurati di non essere prigionieri di quel periodo, creando un mondo fantastico che si tinge del genio contemporaneo di Vivienne Westwood o Alexander McQueen. Volevamo che la foresta fosse spaventosa, proibita ed eternamente mutevole, oltre che mistica. Abbiamo quindi chiesto a John Bishop, con cui abbiamo già collaborato in passato, di ricreare quel misticismo attraverso le luci e di aggiungere i preziosi effetti video del designer Leandro Summe. Trattandosi di un'opera, quindi di una versione musicale, Britten poneva l'accento sull'armonia tra i personaggi e il suo coreografo, John Cranko, ne era il produttore. Qui, il coreografo Carmine De Amicis crea movimenti e danze che riflettono questa armonia delle sfere attraverso la danza».

 

Biografie:

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d'orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell'Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d'orchestra all'Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all'Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Laurence Dale, dopo 20 anni di carriera internazionale come tenore lirico, è stato invitato da Peter Brook a dirigere la sua prima opera, La tragédie de Carmen. Durante la sua carriera crea allestimenti d'opera in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra di essi La cambiale di matrimonio per il Rossini Opera Festival e la Royal Opera House di Muscat, Ariadne auf Naxos all'Opéra de Monte Carlo e alla Royal Opéra de Wallonie, Les Huguenots e Un ballo in maschera a Metz, Aida e I Capuleti e i Montecchi in Sud Africa, La clemenza di Tito per lo Staatstheater Oldenburg, Die Fledermaus per l'Opera Nazionale di Oslo, Il barbiere di Siviglia e Ariadne auf Naxos per la Nederlandse Reisopera (miglior produzione operistica dell'anno 2016 nei Paesi Bassi). Dale ha recentemente rimesso in scena la sua produzione di Liegi del 2022 di Simon Boccanegra per l'Opera Philadelphia. I piani futuri includono Sarrasine per Göttingen 2024 e una nuova produzione di Le Siège de Corinthe per la Nederlandse Reisopera.

Gary McCann ha lavorato come scenografo e costumista per alcune delle compagnie più importanti del mondo. Ha al suo attivo produzioni quali The Merry Widow (Glyndebourne) Turandot (Teatro Petruzzelli, Bari), Eugene Onegin (Santa Fe Opera), Peter Grimes (Teatro La Fenice), Tosca (Opera di Wroclaw, Opera Nazionale Irlandese), Der Rosenkavalier (Garsington Opera, Irish National Opera, Santa Fe Opera), Fidelio (Garsington Opera), La forza del destino, Don Carlos, Simon Boccanegra (Opéra Royal de Wallonie-Liège), Anna Bolena (Opéra de Lausanne, Royal Opera Muscat, ABAO Bilbao, Opéra Royal de Wallonie-Liège), Madama Butterfly, Les Illuminations (Snape Maltings/Aldeburgh Music), The Flying Dutchman (Opera di Stato di Ekaterinburg, Russia), Saturday Night Fever (tour nazionale del BKL nel Regno Unito, anche al Peacock Theatre, West End), Die Fledermaus (Opera Nazionale Norvegese), e La clemenza di Tito (Opera di Losanna, Opera Oviedo, ABAO Bilbao). 

Carmine De Amicis lavora a livello internazionale come coreografo, regista, maestro di combattimento e interprete di teatro-danza, opera e cinema. È co-direttore artistico di EDIFICE e produce opere teatrali, immersive, site-specific e film con il supporto dell’Arts Council England. Ha lavorato per: Royal Opera House, Welsh National Opera, Garsington Opera, Fondazione Teatro Carlo Felice, Teatro Regio Torino, Opéra National du Rhin, Opéra Dijon, Longborough Festival, Rossini Opera Festival, Hampstead Garden Opera e Gothic Opera. È docente di repertorio di danza contemporanea presso l'Università di Chichester e si è esibito per i coreografi pluripremiati Richard Alston e Shobana Jeyasingh, Jose Agudo, Tavaziva. È laureato come Traduttore, Coreografo e Regista d'Opera. 

John Bishop, progettista illuminotecnico, ha iniziato la sua carriera nel campo del lighting design presso la Welsh National Opera a Cardiff e ha lavorato come lighting designer freelance in tutto il Regno Unito, Europa, Scandinavia, America creando progetti di illuminazione per più di 250 produzioni d’opera. È stato lighting designer ospite frequente al Buxton International Opera Festival in Inghilterra, dove ha creato progetti di illuminazione originali per 35 opere in un periodo di 13 anni, tra cui Le allegre comari di Windsor, Kaščej l'immortale e La fanciulla nella torre. I piani futuri includono la creazione di progetti di illuminazione originali per A Midsummer Night’s Dream (Muscat, Oman), Albert Herring (Leeds) e Tannhäuser (Tokyo).

 

Biglietti:

I settore: 100,00 euro 

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 18*: 15,00 euro 

Under 30*: 25,00 euro

*tutti i settori

‘Teatro ragazzi’, presentata una super stagione

Super User 04 Ottobre 2023 1164 Visite

Si impara da piccoli a diventare grandi spettatori di teatro. Alla Sala Mercato di Sampierdarena il Teatro Nazionale di Genova martedì scorso ha presentato la sua nuova stagione del ‘Teatro ragazzi’ 2023/2024. Sono intervenuti Elena Dragonetti, consulente artistica Teatro ragazzi al TN Genova; Davide Livermore, direttore del TN Genova appena riconfermato; Andrea Porqueddu, dramaturg del TN Genova; Francesca Corso, assessore politiche per i giovani del Comune di Genova; Antimo Ponticiello, direttore scolastico regionale; Laura Baracchi, responsabile comunicazione Cambiaso Risso; Piera Pavanello, curatrice di uno dei laboratori presentati.

«Il Teatro Nazionale di Genova lavora da sempre per e con le nuove generazioni. Da un lato ci poniamo come figura di affiancamento e stimolo alla fondamentale funzione della scuola, accompagnando attraverso l’arte la formazione del pensiero critico; dall’altra rispondiamo direttamente al bisogno di immaginazione e di parola viva, invitando i piccoli spettatori e le loro famiglie a scoprire l’emozione e la meraviglia del teatro», ha detto il direttore Davide Livermore.

Nella passata stagione 10.000 studenti, provenienti dalle scuole di ogni grado di tutta Genova, ma anche da istituti di Recco, Busalla, Savona, Moneglia e persino Imperia, hanno seguito gli spettacoli proposti nelle sale del Teatro Nazionale di Genova in matinée, occupando in media oltre il 90% dei posti disponibili, mentre gli allievi delle scuole di secondo grado che hanno assistito a spettacoli in serale sono stati oltre 16.000. 

«Il nostro sguardo è rivolto con passione e cura ai ragazzi e le ragazze, ai bambini e alle bambine, alle potenzialità della loro capacità espressiva, alla necessità di nutrirsi di visioni artistiche per disegnare in modo nuovo, ampio e creativo la propria presenza nel mondo, la relazione con gli altri e con sé stessi -  ha affermato Elena Dragonetti - Ci impegniamo perché nelle nostre proposte il livello della ricerca artistica sia sempre alto, ponendo un’attenzione particolare alla trasversalità e alla condivisione dell’esperienza teatrale tra bambini e adulti».

Certamente va in questa direzione ‘Sabato a teatro’, rassegna sostenuta dal Gruppo Cambiaso Risso, 13 titoli tra cui diversi spettacoli tout public, cioè destinati a spettatori di ogni età, proposti anche in fascia serale alle ore 19.30, e tre appuntamenti dedicati al mondo dell’adolescenza.

Si inaugura il 21 ottobre alle ore 19.30 al Teatro Gustavo Modena con Imagine-toi di Julien Cotterau, mimo, clown e rumorista applaudito in tutto il mondo. Prima dello spettacolo è prevista una festa in Piazza Gustavo Modena. La serata è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche. Tra gli altri spettacoli.

Ho un punto tra le mani, ispirato alle opere di Wassily Kandinsky e indirizzato ai bambini dai 12 mesi ai 3 anni (25 novembre, Teatro Gustavo Modena, ore 16 e ore 17.30); Romanzo d’infanzia, vero cult per tutte le età in cui i danzatori Michele Abbondanza e Antonella Bertoni raccontano la difficoltà della relazione genitori / figli (23 marzo ore 19.30).

Giovannin senza parole di Crest affronta il tema delle regole (3 febbraio ore 16); il pluripremiato illustratore Gek Tessaro anima dal vivo i disegni che realizza in diretta ne Il circo tra le nuvole (4 gennaio), mentre gli attori mimi di Principio Attivo Teatro evocano la comicità di Charlie Chaplin e Willie il Coyote in Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort). 

Debuttano in prima nazionale due nuove produzioni del Teatro Nazionale di Genova, entrambe dirette da Elena Dragonetti. In… segnami il silenzio mette l’accento sulla ricchezza della diversità, (9 marzo, Teatro Gustavo Modena, prima nazionale). Canto dell’ira – 51 giorni del decimo anno di guerra, riflette sui conflitti contemporanei. Lo spettacolo, che debutta in prima nazionale il 20 aprile alla Sala Mercato, fa parte di una speciale triade dedicata al mondo dell’adolescenza: gli spettacoli Teen, a cui appartengono anche il toccante Arturo di Laura Nardinocchi e Nicolò Matcovich e il provocatorio Barbie e Ken, interpretato da Letizia Buchini e Filippo Capparella, affrontano temi delicati come il sesso, la perdita delle persone amate, le relazioni, il conflitto. Per i

più piccoli c’è Le rocambolesche avventure dell’orso Nicola, del ragnetto Eugenio e del moscerino che voleva vedere il mondo e che rese tutti felici, in scena alla Sala Mercato il 4 novembre. Completano il programma Lettere da molto lontano con la regia di Elena Dragonetti (24 febbraio, Teatro Eleonora Duse) e Cappuccetto Rosso di Zaches Teatro, presentato nel verde di Semplicemente Parco a Pegli il 20 aprile.

Sono ventuno in totale gli spettacoli proposti di mattina per le scuole di ogni ordine e grado. Nel ricco e vario programma troviamo favole scientifiche come H2OPS! o spettacoli di taglio civile come Fino a quando la mia stella brillerà, che racconta la drammatica vicenda di Liliana Segre. E la felicità, prof? porta in scena i sentimenti di una classe giunta all’esame di maturità, Storia di un no parla di educazione sentimentale, Q come scuola è un inno alla libertà, mentre i divertenti Le avventure del pesce Gaetano e Jack il fagiolo magico sono dedicati ai più piccoli.

Tra le produzioni del Teatro Nazionale di Genova ci sono Un pomeriggio, Libereso viaggio fiabesco attorno a Italo Calvino di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli (26-27 marzo Sala Mercato); Kakuma di Laura Sicignano (4 e 5 aprile Sala Mercato); MT Moby Prince 3.0 di Francesco Girardi e Marta Pettinari sulla tragica vicenda del traghetto passeggeri in cui morirono 140 persone (23 aprile Teatro Tiqu). Chiude la rassegna 7 minuti di Stefano Massini, con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi (8-10 maggio Teatro Ivo Chiesa).

Le attività rivolte al mondo della scuola, realizzate con il sostegno di Coop Liguria, includono un workshop settimanale per insegnanti oltre a laboratori di Recitazione, Drammaturgia, Filosofia, che possono essere organizzati on demand negli spazi degli Istituti scolastici. Tra ottobre e dicembre si intrecciano con il teatro ragazzi i progetti laboratoriali VVV - Vero Virtuale Vissuto e Sguardi, realizzati nell’ambito di Share the vision, articolata serie di iniziative sostenute dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova.

Il primo, a cura di Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello per Retedanzacontempoligure, si rivolge ai bambini e ai relativi genitori, nonni, zii, in uno scambio tra generazioni diverse che si nutre di camminate all’aperto, workshop di danza, incontri con pedagoghi e sociologi dell’arte, prove di spettacoli e altre occasioni di condivisione.

Il secondo, condotto da Elena Dragonetti, attraverso una serie di incontri laboratoriali con distinti gruppi di abitanti di Sampierdarena (dagli anziani delle bocciofile ai bambini della scuola dell’infanzia, dagli adolescenti alle associazioni di immigrati), indaga e riflette sui background soggettivi che condizionano la visione di ciò che ci circonda. La condivisione finale di un video documentario realizzato da Samuele Wurtz restituirà al quartiere un’immagine composita, culturalmente e socialmente vivida, ricca di narrazioni e visioni differenti.

Fanno parte di Share the Vision anche i workshop musicali rivolti ai più piccoli Tutti giù per terra, che si svolgeranno in concomitanza con i concerti di Jazz’n’breakfast il 22 ottobre, il 12 novembre e il 17 dicembre. I bambini sperimenteranno l’interazione melodica e ritmica, il corpo in movimento e l’uso della voce attraverso il gioco insieme ai musicisti Tina Omerzo, Ilaria Pastore e Olmo Anorve Manzano.

Tutte le attività del Teatro Nazionale di Genova sono realizzate in partnership con il Ministero della Cultura, il Comune di Genova, la Regione Liguria, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Fincantieri, BPER Banca, Rina, Coop Liguria, Howden, ETT, A.Se.F., Esaote, Gruppo Fos, Parodi & Parodi, Gruppo Cambiaso Risso, Centro commerciale e divertimenti Fiumara, Trilogik, Saar.

 

Paolo Fizzarotti

Tv locali, Gilberto Volpara lascia Primocanale per Telenord

Super User 29 Settembre 2023 10419 Visite

Gastronomia ligure e dialetto genovese. Sono i temi delle seguitissime trasmissioni che Gilberto Volpara curava, con l’aiuto del cucinosofo Sergio Rossi e del presidente dell’associazione ‘A Compagna’ Franco Bampi, su Primocanale.

Il legame tra l’editore Maurizio Rossi e il giornalista della Valpolcevera sembrava indissolubile. Ma, come succede anche nei migliori matrimoni, tra i due è scoppiata la crisi e, successivamente, il divorzio.

Volpara, dopo aver sbattuto la porta (così si dice) dell’ex senatore Rossi, si è presentato, facendo poca strada (le due redazioni si trovano a pochi metri di distanza), alla porta dell’editore Massimiliano Monti, che lo ha accolto a braccia aperte.

Per annunciare il suo passaggio a Telenord, Volpara ha fatto una bella intervista ad Alberto Monti, fondatore dell’emittente di Serra Riccò.

Per la cronaca: nessuno ha comprato una pesca da Esselunga per tentare una riconciliazione tra i due ‘divorziati’.

‘Start’, gli eventi che inaugurano la stagione del Carlo Felice

Super User 29 Settembre 2023 963 Visite

A partire dal prossimo mese di ottobre, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la stagione con una serie di eventi volti ad offrire al pubblico una panoramica ampia sulla proposta artistica 2023-2024. La programmazione spazia dalla musica barocca alla contemporanea, tra opera, concerti sinfonico-corali, musica vocale da camera e live electronics, coinvolgendo tutte le maestranze del teatro. Gli eventi inaugurali si pregiano della presenza di diversi ospiti e delle collaborazioni che la Fondazione Teatro Carlo Felice rinnova con istituzioni quali il Premio Paganini e il conservatorio “N. Paganini” di Genova, e per la rassegna Liguria Musica con la Chiesa di San Matteo di Laigueglia e la Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia.

Donato Renzetti

Dal 10 ottobre, tutti gli eventi in cartellone:

- Martedì 10 ottobre alle ore 20.00, alla Chiesa di Santa Maria delle Vigne di Genova, Andrea De Carlo dirigerà l’Ensemble Mare Nostrum e i solisti Giulia Bolcato, Danilo Pastore e Masashi Tomosugi in una serata dedicata al Barocco italiano di Alessandro Stradella. In programma la Sinfonia dall’oratorio La Susanna e la serenata Il barcheggio, che venne eseguita a Genova il 19 giugno 1681 per le nozze di Paola, figlia di Ridolfo Brignole, Marchese di Groppoli, con Carlo figlio del Marchese Giorgio Spinola. Alessandro Stradella (1643 - 1682) è stato uno dei protagonisti del ‘600 italiano, con una produzione che consta di sette opere e numerosi oratori, cantate e brani strumentali. Il suo nome è legato alla città di Genova, dove trascorse i suoi ultimi anni; il concerto omaggia il suo grande contributo alla cultura musicale italiana, e si tiene simbolicamente nel suo luogo di sepoltura. Affermato interprete e studioso, Andrea De Carlo ha contribuito enormemente alla ricerca sulla musica di Stradella e alla sua diffusione. Dal 2017 è direttore del Festival Barocco Alessandro Stradella.

- Venerdì 13 ottobre alle ore 20.00, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la Stagione Lirica con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, su libretto dall’omonima commedia di William Shakespeare. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, per la regia di Laurence Dale. Scene e costumi di Gary McCann, coreografia di Carmine De Amicis e luci di John Bishop. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman). Il cast si compone di Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). A Midsummer Night’s Dream sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15.00, martedì 17 ottobre alle ore 20.00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20.00; nel febbraio del 2024 la produzione verrà ripresa alla Royal Opera House di Muscat. La première del 13 ottobre verrà inoltre registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3. 

- Sabato 14 ottobre alle ore 20.00, il direttore musicale del Teatro, Riccardo Minasi, inaugurerà la Stagione Sinfonica alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice. In programma l’oratorio per soli, coro e orchestra Die Schöpfung (La creazione), di Franz Joseph Haydn. Interpreti solisti saranno il soprano Anna El-Khashem (Gabriel / Eva), il tenore Mauro Peter (Uriel) e il basso Matthias Winckhler (Raphael / Adam). Il concerto sarà in replica martedì 18 alle ore 20.00 e trasmesso in diretta da Rai Radio 3. La creazione è una delle più ampie composizioni di Haydn. Con un vasto organico orchestrale e corale, il compositore rende omaggio al Creato attraverso un testo ispirato alla Genesi e a Paradise Lost di John Milton. La musica di Haydn esprime la grandiosa magnificenza dell’opera divina in chiave luminosa e ottimista, in un oratorio che permette di esprimere tutto il potenziale dell’orchestra e del coro in piena sinergia con gli interpreti solisti.

- Domenica 15 ottobre alle ore 11.00 si inaugura con Folk Wonder il ciclo di concerti di musica vocale da camera Novecenti. Per un totale di sei appuntamenti distribuiti durante la Stagione, Novecenti esplora il prezioso patrimonio della tradizione popolare europea e statunitense. Ciascuno dei concerti vede Claudio Marino Moretti, maestro del coro dell’Opera Carlo Felice, nella veste di pianista. In Folk Wonder, il baritono David Ireland sarà interprete delle raccolte Songs of Travel e The House of Life del compositore britannico Ralph Vaughan Williams, rispettivamente su testi di Robert Louis Stevenson e Dante Gabriel Rossetti. Il concerto verrà registrato e trasmesso in differita da Rai Radio 3.

- Venerdì 20 ottobre alle ore 21.00, si terrà l’evento di riapertura del Teatro della gioventù. Protagonista della serata sarà il compositore Marco Stroppa, che eseguirà i suoi brani Hidinefte, o l’altra faccia di Traiettoria, Why do you run?, in prima esecuzione assoluta, e Little i, insieme al flautista Steven Haschke. «Sono particolarmente contento di poter presentare un mio nuovo brano per elettronica – commenta Marco Stroppa. Il materiale proviene da Come Play with Me, il primo concerto per elettronica solista (materializzata da un “totem” elettroacustico, cioè una colonna di 7 altoparlanti verticali) ed orchestra. Rielaborato, ristrutturato e proiettato in uno spazio orizzontale intorno alla sala da concerto, spero che il pubblico apprezzerà questo mondo sonoro particolare, fatto di strumenti fisici immaginari».

Con questo concerto si inaugura una nuova stagione per il Teatro della gioventù, chiuso nel 2020 e in seguito adibito a centro vaccinale. Lo spazio, costituito da due sale per una capienza totale di circa 460 posti, torna in attività con una programmazione rivolta ai giovani, per permettere loro di vivere da vicino la cultura teatrale e musicale. L’intervento di Marco Stroppa – tra i compositori più affermati del panorama contemporaneo – si pone proprio in quest’ottica, come occasione per approfondire la conoscenza della musica elettronica di oggi, con particolare riguardo per le nuove tecniche e tecnologie compositive. Il concerto si svolge in collaborazione con il Conservatorio “N. Paganini” di Genova.

- Mercoledì 25 e venerdì 27 ottobre alle ore 15.00, l’Opera Carlo Felice ospiterà le finali aperte al pubblico della 57ª edizione del Premio Paganini. Dal 1954 il Premio Paganini offre alle giovani promesse del violino la possibilità di distinguersi in un concorso di rilevanza internazionale nella città che ha dato i natali ad uno dei più talentuosi violinisti della storia: Niccolò Paganini. Con l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice, nella finale del 25 ottobre i partecipanti concerteranno ed eseguiranno uno dei concerti per violino e orchestra di Mozart. Nella finale del 27 ottobre, Orchestra e solisti saranno diretti da Michele Gamba.

- Giovedì 2 e venerdì 3 novembre alle ore 21.00, la rassegna Liguria Musica riprende con un concerto del ciclo Mozart l’italiano. Diego Fasolis sarà alla direzione dell’Orchestra dell’opera Carlo Felice e dei solisti Angelica Disanto (Cabri / Amital), Antonia Fino (Giuditta), Luigi Morassi (Ozia), e Omar Cepparolli (Achior). Gli appuntamenti saranno giovedì 2 alla Chiesa di San Matteo di Laigueglia e venerdì 3 alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia. In programma una selezione dall’oratorio La Betulia liberata K. 118, su libretto di Pietro Metastasio, con la quale prosegue la ricerca attorno allo stretto rapporto tra Mozart e la scuola italiana del ‘700.

Riccardo Minasi

«L’inaugurazione della Stagione 2023 - 2024 dell’Opera Carlo Felice di Genova – commenta il sovrintendente – conferma la vocazione d’avanguardia del Teatro, orientata alla valorizzazione di una ampia gamma di repertori musicali dal barocco al contemporaneo. In questo modo l’esecuzione della serenata Il barcheggio di Alessandro Stradella, prosegue la ricerca sulle fonti musicali genovesi declinata nella collana “Civiltà musicale genovese”. Dalle radici barocche ai nuovi orizzonti della musica dei nostri giorni con una prima esecuzione assoluta di brani di Marco Stroppa. In tale contesto si inserisce l’opera inaugurale A Midsummer Night’s Dream di Britten che sancisce la proiezione internazionale del Teatro, grazie alla collaborazione con la Royal Opera House di Muscat che la ospiterà nel febbraio 2024. Una collaborazione che aveva visto l’Opera Carlo Felice inaugurare la stagione omanita nel settembre 2022 e che proseguirà nei prossimi anni. Di seguito il capolavoro Die Schöpfung di Haydn sarà l’occasione per evidenziare l’alta qualità dell’orchestra e del coro, fortemente cresciuti negli ultimi anni.  Ritorna, inoltre, la musica vocale da camera con un ciclo di concerti che lo scorso anno ha ottenuto un grande successo. Imperdibile l’appuntamento con la 57° Edizione del Premio Paganini, come il grande ciclo di concerti previsti nel cartellone “Liguria musica” che verranno eseguiti nei luoghi di rilevante interesse storico, artistico e spirituale di tutta la Regione. Lo scorso anno 42 concerti sono stati accolti in ogni luogo con successo e se ne prevedono altrettanti per il nuovo ciclo. Un’attività quella dell’Opera Carlo Felice di Genova ricca e vasta che nella sua composizione si avvale di masse artistiche e personale tecnico - amministrativo altamente professionali ai quali va un sentito ringraziamento da parte della Sovrintendenza per l’impegno profuso nella realizzazione della progettualità artistica del Teatro. Il Ministero della Cultura, la Regione Liguria, il Comune di Genova, il Gruppo Iren e i partner privati sostengono con determinazione tutti gli impegni del Teatro in linea con gli obiettivi statutari, con particolare attenzione alla formazione di un nuovo pubblico e all’estensione territoriale nazionale ed internazionale del Teatro. Infine, un ringraziamento speciale è rivolto al Direttore Onorario Fabio Luisi, al Direttore Emerito Donato Renzetti, Direttore Musicale Riccardo Minasi, nonché ai partner mediatici di Rai Liguria, Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3».

‘Musica che cura, musica che accompagna’: il concerto dell’Accademia del chiostro

Super User 19 Settembre 2023 503 Visite

Arriva il concerto “Musica che cura, musica che accompagna”, a cura dell’ensemble d’archi genovese “L’Accademia del chiostro”. Appuntamento domenica 24 settembre, alle ore 17:30 nella Chiesa di Santa Chiara - Monastero delle Clarisse, in via Lagustena nel quartiere genovese di San Martino. Si tratta del secondo appuntamento della rassegna “Rinascere in Musica”, a cura della stessa Accademia. Suonano Francesca del Grosso, violino; Annalisa Del Grosso, violino; Donatella Ferraris, violoncello; Mario Del Grosso, cembalo.

“Come può la musica curare? - afferma Donatella Ferraris - Semplice, andando dritta all’anima senza passare per troppi ragionamenti: il mondo sonoro (il contesto nel quale la musica si esprime come prodotto artistico) è il primo mezzo di comunicazione con il mondo esterno del feto durante la vita intrauterina, come ci insegnano i principi base della musicoterapia.

Certo, in presenza di gravi patologie organiche la musica non può fare il miracolo di curare, sostituendosi alla medicina: però “accompagna”.  La scienza ha dimostrato che la musica stimola la produzione di serotonina, ossitocina ed endorfine, facilitando così il percorso terapeutico, specialmente nelle malattie più difficili da curare.  Senza parlare della funzione comunicativa sostitutiva nei casi di patologie che rendano impossibile la comunicazione verbale”.

I musicisti dell’Associazione “L’Academia del Chiostro – ETS” lo sanno bene, e per questo organizzano annualmente la rassegna “Musica che cura, musica che accompagna”.  Domenica verrà eseguito un programma interamente Rinascimentale e Barocco, dove la musica per danza farà la parte del leone. “Infatti - conclude Ferraris - anche la danza ha valenze terapeutiche non da poco, sia dal punto di vista fisico-fisiologico (accompagna e stimola il movimento), sia da quello del benessere psichico, favorendo l’esperienza di una socialità gioiosa e coinvolgente”.

Ingresso gratuito con contributo facoltativo.

Paolo Fizzarotti

“Madri Costituenti”, a Pra’ un reading-spettacolo sulle 21 donne che fecero la Costituzione

Super User 19 Settembre 2023 589 Visite

Domenica 24 settembre, alle ore 21:00, presso i giardini di piazza Giuseppe Bignami a Genova Pra’, la sezione locale di Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) presenta l’evento “Madri Costituenti. Le ventuno donne che fecero la Costituzione”.

Il reading-spettacolo è ideato dalle scrittrici e attiviste Manuela Monaco e Sara Tassara e dal giornalista Alberto Bruzzone, che saranno presenti e interagiranno con le musiche suonate dal vivo dal violinista Antonio Capelli.

La serata, a ingresso libero, è organizzata in occasione del 75° anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione. Il lavoro di Manuela Monaco, Sara Tassara e Alberto Bruzzone è liberamente tratto anche dal libro “Ventuno” di Romano Cappelletto e Angela Iantosca, con la prefazione di Livia Turco, pubblicato dalle Edizioni Paoline. Ma ad arricchire il testo ci sono anche numerose testimonianze e interviste che sono state raccolte dalle autrici e dall’autore.

“Madri Costituenti” si terrà anche il caso di maltempo: la sede alternativa, già individuata, è la Sala San Rocco di Genova Pra’, in via Don Federico Pironi 10, esattamente sotto alla parrocchia di Nostra Signora del Soccorso e San Rocco (l’eventuale variazione di location sarà comunicata tempestivamente).

Durante la serata, alla quale sono stati invitati parecchi ospiti del mondo istituzionale e dell’ambiente legato alla Resistenza, sarà allestito un banchetto per la vendita del libro “Ventuno”.

“Madri Costituenti” gode del patrocinio da parte del Municipio VII Ponente.

“È un piacere per noi - commenta Silvano Chierotti, presidente di Anpi Genova Pra’ - tornare a organizzare una bella iniziativa di piazza. Dopo ‘Resistenze, femminile plurale’, dedicato alle donne partigiane, ecco un altro lavoro molto interessante che Manuela Monaco, Sara Tassara e Alberto Bruzzone ci hanno proposto e che prosegue, idealmente, quel filone iniziato con la Resistenza al femminile. Molte donne che scrissero la Costituzione, infatti, erano partigiane e questa è una pagina di Storia che non dobbiamo mai dimenticare e che, anche con il nostro operato e con questa serata, contribuiamo a ricordare. Vi invitiamo a essere presenti e soprattutto ci farebbe piacere vedere molti giovani. Anpi Pra’ lavora con impegno e passione pure con il mondo della scuola per portare avanti i valori della libertà e dell’antifascismo e certamente anche questa proposta rientrerà tra quelle che faremo ai vari dirigenti scolastici”.

 

Lo spettacolo

L’Assemblea Costituente eletta nel giugno del 1946 era composta da 556 deputati. Di questi, 535 erano uomini e appena 21 erano donne, poco più del 3%. Ma con la loro forza, la loro unione, il loro spirito di sacrificio e le loro battaglie, queste 21 donne, subito ribattezzate Madri Costituenti, contribuirono a scrivere gli articoli più importanti della Costituzione all’insegna di uno spirito di uguaglianza, di parità, di pari opportunità. E lo fecero su temi essenziali quali il lavoro, la famiglia, i figli, l’assistenza sanitaria.

Se pensiamo che, appena pochi anni prima, le donne non avevano neppure il diritto di voto e poi, a poco a poco, conquistarono prima l’elettorato attivo e poi anche l’elettorato passivo (cioè il diritto a ricoprire cariche istituzionali, oltre che il diritto a partecipare alle elezioni), ecco che capiamo quanto la vicenda delle Madri Costituenti sia stata eccezionale, e degna di essere raccontata, anche se avviene ancora troppo poco.

Accanto alle testimonianze di alcune delle Ventuno donne, “Madri Costituenti” affronta il prima, il durante e il dopo della Costituzione, con altrettante testimonianze attuali di chi ha potuto beneficiare, oggi, dello straordinario lavoro fatto un tempo dalle Ventuno.

La Costituzione italiana, la più bella del mondo, è ancora viva e in cammino. Una “stella polare”, come l’ha definita la senatrice a vita Liliana Segre, nel discorso al Senato che ha aperto l’attuale legislatura.

“Goffredo e l’Italia chiamò”, al Sivori l’anteprima del film su Mameli

Super User 13 Settembre 2023 1163 Visite

Giovedì 14 settembre, alle ore 21:00, presso il cinema Sivori, verrà proiettato in anteprima nazionale il film storico “Goffredo e l’Italia chiamò”, girato a Genova e provincia nel 2022.

Il film, per la regia di Angelo Antonucci, è stato scritto dallo stesso regista con Ekaterina Khudenkikh. Oltre ad Emanuele Macone (che sarà presente con il regista alla proiezione), nel cast ci sono Stefania Sandrelli, Maria Grazia Cucinotta, Vincent Riotta e Francesco Baccini, nel ruolo del compositore Michele Novaro (anche Baccini sarà presente all’anteprima).

Tra gli attori liguri che hanno interpretato ruoli rilevanti citiamo Lorenzo Crovo, Ludovica Baiardi, Roberto Carbone, Romina Agostini, Leonardo Trevisan, Angelo Di Grumo, Christian Zecca, Luca Cristiani.

La pellicola è stata prodotta dalle società Futuro productions srl ed Elite Group International Srl di Roma, con il contributo del MIC Direzione Cinema e Filse Liguria, con la collaborazione della Genova Liguria Film Commission.

Goffredo e l’Italia chiamò è il primo film del cinema Italiano che narra la vita dell’autore del testo dell’inno nazionale riconosciuto ufficialmente solo il 4 dicembre del 2017. 

“Ho voluto sottolineare i momenti dell’infanzia e della giovinezza di Goffredo Mameli che è stato un fervido patriota che ha lottato fino alla morte per difendere il tricolore e per spronare gli italiani a reagire contro i francesi e gli austriaci per l’indipendenza dell'Italia - ha dichiarato il regista Angelo Antonucci -. Il mio chiaro intento è quello di mettere in risalto un personaggio ed un evento di carattere nazionale la cui storia personale, da patriota e da autore del testo dell’inno degli italiani, merita di essere raccontata ad un vasto pubblico, eterogeneo per età e cultura”.

Nella sceneggiatura, scritta in collaborazione con l’autrice Ekaterina Khudenkikh, è stata data particolare attenzione al ritmo della scrittura che trova un giusto equilibrio tra i momenti di vita personale e sentimentale del protagonista e i momenti in cui il giovane patriota si confronta con la situazione politica e sociale del suo tempo, prendendo parte attiva ai tentativi di ribellione verso lo straniero che occupava l’Italia.

Nella scrittura dei dialoghi si è proceduto attraverso un’attenta analisi dei modi di dire e delle espressioni del tempo attraverso lo studio di testi storici, teatrali e di romanzi del tempo. Nella sceneggiatura sono stati volutamente inseriti, oltre ai personaggi realmente esistiti, altri di fantasia che entrano, comunque, in perfetta simbiosi con i primi, per rendere la storia ancora più coinvolgente.

Il film sta ottenendo premi e riconoscimenti in vari festival internazionali, tra cui quelli di New York, Madrid, Barcellona e San Pietroburgo.

Davide Livermore confermato direttore del Teatro Nazionale di Genova

Super User 12 Settembre 2023 770 Visite

"Complimenti a Davide Livermore per il rinnovato incarico di direttore del Teatro Nazionale di Genova. Regista di chiara fama, manager e artista poliedrico, Livermore si è legato profondamente alla città contribuendo negli ultimi anni a proiettare la Liguria nel panorama culturale internazionale e aprendo le porte di Genova ai più grandi nomi del settore. La scelta del Consiglio di amministrazione conferma che la strada tracciata è quella giusta e che verrà seguita per altri cinque anni. Comune di Genova e Regione Liguria sostengono il progetto del Teatro Nazionale con l'obiettivo di accrescere la ritrovata centralità di Genova, investendo anche sulle potenzialità del teatro come luogo di sviluppo strategico e promozione sociale". Così il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in seguito alla riconferma di Davide Livermore alla guida del Teatro Nazionale di Genova.

Camogli, presentati gli spettacoli in programma al Teatro Sociale fino a dicembre

Super User 05 Settembre 2023 2237 Visite

Una media di oltre tre appuntamenti a settimana, appartenenti a varie forme di spettacolo dal vivo, e una nuova serie di iniziative collaterali che mirano a un’apertura pressoché quotidiana del teatro. La stagione settembre-dicembre 2023 del Teatro Sociale di Camogli, Fondazione ONLUS presieduta da Maurizio Castagna, è in continuità con le precedenti ideate dal sovrintendente e direttore artistico Giuseppe Acquaviva, ma è anche ricca di tante novità.

La continuità è data dal ritmo del cartellone, come sempre molto serrato, e dalla varietà dei generi di spettacolo proposti; quella multidisciplinarità che, insieme ad altri parametri di tipo gestionale e amministrativo, ha permesso al Teatro Sociale di Camogli di ottenere il riconoscimento da parte del MIC quale organismo beneficiario del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (ex FUS).  Un risultato storico, per il “Sociale”, che è ora un teatro non solo sostenuto dallo Sato, ma anche dotato di un profilo e un’identità di livello nazionali.

“La prossima stagione del Teatro Sociale di Camogli sarà ricca di spettacoli e appuntamenti imperdibili, a conferma della grande qualità dell’offerta culturale che questa storica istituzione ligure è in grado di presentare al pubblico”, commenta il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura, Giovanni Toti.

“Il cartellone è ampio e vario: si va dalla prosa al jazz, dalle riflessioni sui temi di attualità agli spettacoli dedicati ai ragazzi, per non parlare della selezione dei maggiori successi dell’indimenticato Gilberto Govi. La rassegna dedicata al maestro genovese si aprirà con i “Maneggi per maritare una figlia”, spettacolo che vedrà sul palco attori d’eccezione come Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi. Il Teatro Sociale di Camogli – conclude il Presidente – è una risorsa preziosa per tutto il tessuto culturale del territorio: come Regione, siamo orgogliosi di aver contribuito alla sua riapertura”. 

Anche nei prossimi mesi, dunque, il pubblico del Teatro Sociale di Camogli avrà un’ampia possibilità di scelta tra titoli di prosa, di cabaret, di danza, concerti di musica classica, di musica popolare e di jazz. Oltre a poter venire a teatro con tutta la famiglia, la domenica pomeriggio, in occasione degli spettacoli del Teatro Ragazzi, una programmazione rivolta anche alle scuole, curata, anche quest’anno, da Maria De Barbieri. Confermate anche due iniziative che finora hanno avuto molto successo, per la possibilità che offrono di vivere il teatro in modo più informale: l’Aperitivo a Teatro del venerdì, una formula che permette di assistere allo spettacolo sorseggiando un aperitivo negli splendidi Palchi del “Sociale”, e i Concerti Aperitivo della domenica alle ore 12.00, dedicati ai capolavori della musica da camera, eseguiti dopo un raffinato aperitivo servito nel Foyer.

Apre la Stagione, venerdì 15 settembre alle ore 19.30, il batterista Steve Gadd in trio con il sassofonista Michael Blicher e il mago dell’organo Hammond Dan Hemmer: una leggenda vivente, Gadd, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con musicisti come Paul McCartney, Eric Clapton, Simon & Garfunkel, solo per citarne alcuni. Un’inaugurazione che è il biglietto da visita del livello degli artisti in cartellone.

Segue, a grande richiesta, il ritorno dei “Maneggi per maritare una figlia” con Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi (24, 25 e 26 settembre), lo spettacolo, prodotto dal Teatro Sociale di Camogli, che ha spopolato nel 2022, imponendosi come uno dei maggiori successi teatrali degli ultimi anni in Liguria. Il cavallo di battaglia goviano apre il II Festival Gilberto Govi e la maschera genovese, una rassegna che rende omaggio al grande attore genovese e che prevede: altre due celebri commedie di Govi, “Pignasecca e Pignaverde” (7 e 8 ottobre, Compagnia “I Villezzanti”), “Quello bonanima” (14 e 15 ottobre, Compagnia Genova Spettacoli); la proiezione nel Ridotto, a ingresso libero, di due film con Govi protagonista, “Colpi di timone” (5 ottobre) e “Che tempi!” (12 ottobre), presentati da Marco Salotti, già docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Genova; le riprese, in teatro, di una puntata speciale della fortunata trasmissione di Primocanale “Liguria Ancheu” (6 ottobre), tutta incentrata su Govi. Queste due ultime proposte fanno parte delle tante novità della stagione settembre-dicembre 2023.

Al di là della valorizzazione della figura di Govi, che porta avanti un progetto avviato l’anno scorso, la proposta del Teatro Sociale di Camogli, per quanto riguarda la prosa, è come sempre attenta ai diversi linguaggi del teatro moderno: il 29 ottobre si dà voce al teatro di impegno civile con “Mio padre, un magistrato”, di e con Clara Costanzo, tratto dal libro scritto dalla figlia di Rocco Chinnici, magistrato simbolo della lotta alla  mafia, ucciso da Cosa Nostra esattamente quarant’anni fa; il cabaret ha un suo primo momento il 3 novembre con Paolo Migone, graffiante comico livornese, tra i volti più noti di Zelig, che a Camogli presenta “Completamente spettinato”, il suo nuovo spettacolo; l’11 novembre va in scena uno dei titoli più originali e accattivanti dell’intero cartellone: “Cetra una volta”, uno spettacolo di sketches e canzoni in cui i Favete Linguis, ovvero Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi, celebrano il memorabile Quartetto Cetra; ancora cabaret, poi, con uno dei più bravi imitatori della TV italiana, Claudio Lauretta, che darà prova del sue capacità trasformistiche nello spettacolo “Nei loro panni” (17 novembre). 

Per quanto riguarda il Teatro Ragazzi, gli spettacoli in cartellone da settembre a dicembre saranno quattro: “Pippi Calzelunghe” (12 e 13 novembre), “Costellazioni” (3 e 4 dicembre), “In viaggio con il piccolo principe”, spettacolo per i 70 anni dalla prima pubblicazione del celebre libro di Saint-Exupéry (8 dicembre), e “Mr. Hat” (13 dicembre).

Dopo quello di Steve Gadd, altri grandi nomi impreziosiscono la programmazione jazz: Paolo Fresu & Uri Caine (27 ottobre) – un trombettista e un pianista che non hanno bisogno di presentazioni – che reinventeranno alla loro maniera brani classici, canzoni evergreen e gli standard jazz più famosi; Fabrizio Bosso, un altro dei migliori trombettisti italiani, che, insieme al batterista Lorenzo Tucci, darà vita a un originale mix sonoro intitolato “Drumpet” (24 novembre), con il sostegno di Daniele Sorrentino al contrabbasso; Juanjo Mosalini (1 dicembre), uno dei maggiori bandoneonisti di oggi, che a Camogli sarà il frontman del Progetto Piazzolla Quintet; i Five Winds (15 dicembre), un gruppo italiano di fiati che ha saputo creare un tipo di jazz originale e di presa immediata; e infine Dado Moroni (22 dicembre), genovese, star del pianismo jazz internazionale, che a tre giorni dal Natale improvviserà sui più noti canti natalizi in un concerto, da non perdere, il cui titolo dice già tutto: “Blue Christmas”.

Per gli appassionati di musica classica il nuovo cartellone offre tre serate di assoluto prestigio: l’Orchestra Filarmonica Italiana (4 novembre), con solista al pianoforte e maestro concertatore il camoglino Andrea Bacchetti, in un programma che affianca due capisaldi del repertorio per pianoforte e orchestra: il Concerto in Re maggiore di Haydn e il Concerto n. 24 in do minore K. 491 di Mozart; i Kyiv Virtuosi (25 novembre), uno degli ensemble più prestigiosi dell’Ucraina, qui nella formazione per soli archi, con solista al violoncello lo stesso direttore, Dmitry Yablonski, più volte candidato ai Grammy Awards, e al violino Janna Gandelman, che onorerà la scuola violinistica italiana interpretando un concerto di Vivaldi; l’Ensemble 16032 (2 dicembre), formato interamente da musicisti camoglini di carriera nazionale e internazionale, impegnato in una gemma del repertorio cameristico del Novecento, il Sestetto per quintetto di fiati e pianoforte di Francis Poulenc. Il concerto sarà l’evento culminante di un “ciclo Poulenc” che l’Ensemble 16032 proporrà in gran parte all’interno dei Concerti Aperitivo della domenica (15 e 19 ottobre, 12 novembre) come omaggio al compositore francese nel sessantesimo anniversario della sua scomparsa.

I Concerti Aperitivo domenicali faranno anche da “contenitore” per cinque appuntamenti dedicati alla musica per archi e pianoforte di Brahms (8 ottobre, 19 e 26 novembre, 3 e 10 dicembre), uno dei vertici assoluti della musica da camera di tutti i tempi; protagonisti, il Duo Max Planck (Francesca Giordanino, violino, e Marco De Masi, violoncello) e il pianista Simone Sammicheli, con l’eccezione del primo concerto del ciclo in cui al pianoforte siederà Clarissa Carafa. Il Duo Max Plack, inoltre, si esibirà da solo in un programma ideato apposta per il Teatro Sociale di Camogli, intitolato “Portraits” (5 novembre).

Sempre per chi ama i classici, ecco un appuntamento che mette insieme Shakespeare, la musica di Čajkovskij e la danza sulle punte adattata a tempi moderni: il balletto “Romeo e Giulietta”, una creazione originale del Balletto di Milano, coreografie e costumi di Federico Veratti, scenografia di Marco Pesta, in scena il 26 e il 27 novembre (recita per le scuole). Ancora danza, ma di tutt’altro genere, il 16 e il 17 dicembre con “An Irish Christmas Tale”, una sorta di musical natalizio, calato in atmosfere dickensiane, ideato e interpretato dalla compagnia di danze irlandesi Gens d’Ys.

A partire da questa Stagione il Teatro Sociale di Camogli dà ancora più spazio alla musica popolare genovese e ligure, nonché alle realtà musicali locali: i pionieri della musica folk nostrana, I Trilli, vengono ricordati a 50 anni dalla loro nascita come duo nel concerto-spettacolo I Trilli una storia genovese (13 ottobre), in cui salirà sul palco anche Vladimiro Zullo, figlio di Pippo; il Teatro Sociale di Camogli, poi, da quest’anno apre le porte alla Filarmonica “G. Rossini” di Recco, che il 21 ottobre guiderà gli ascoltatori in un viaggio nella musica per banda attraverso le epoche e, quindi, ritornerà per festeggiare musicalmente il Natale nel Concerto Aperitivo del 17 dicembre. A proposito di musica legata alla Liguria, infine, non si poteva lasciare da parte la scuola genovese dei cantautori, omaggiata il 10 novembre da un’elegantissima cantante, Anna Maria Castelli, insieme all’Adrian Fioramonti Trio.

La Stagione Settembre – Dicembre 2023, però, non sarà solo spettacolo, ma anche approfondimento. Tra le novità di quest’anno, infatti, due cicli di incontri nel Ridotto del Teatro Sociale, sempre di giovedì alle 17.30, a ingresso libero, che proseguiranno nel 2024. Il primo, a cura del M° Giulio Odero, sarà una sorta di viaggio a trecentosessanta gradi nell’universo della musica (19 ottobre, 2, 16 e 30 novembre); il secondo, a cura del critico e musicologo Roberto Iovino, in collaborazione con Nicole Olivieri e Ines Aliprandi, affronterà l’affascinante legame tra musica e poesia concentrandosi su alcune figure di poeti italiani legati in vario modo all’arte dei suoni (26 ottobre, 23 novembre, 21 dicembre). 

Il Teatro Sociale Camogli è sostenuto dal MIC-Direzione Generale dello Spettacolo, dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova, dalla Città Metropolitana di Genova e dal Comune di Camogli.

La Fondazione ringrazia Fondazione Compagnia di S. Paolo, Banca Passadore, Fondazione Carige, Trenitalia, Coop-Liguria e il Media Partner Primocanale per il loro importante contributo all’attività del Teatro Sociale Camogli. 

Prezzi: da 10 € a 35 €. Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, soci Coop e GPM e per chi si reca a teatro in treno.

 

Biglietterie 

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel.: 0185-1770529 . E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Camogli, negli orari di apertura. Tel.: 0185-771066. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Recco, negli orari di apertura. Tel.: 0185-722440. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185-7241

- www.vivaticket.com  (prevendita)

“Rapallo Opera InFestival”, il Barbiere di Siviglia a Villa Tigullio

Super User 12 Agosto 2023 963 Visite

Nell’ambito della rassegna “Rapallo Opera InFestival”, il 14 agosto, alle 21:15, il teatro all’aperto di Villa Tigullio ospiterà Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.

A dirige l’Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane e il coro dell‘Opera di Parma sarà il maestro Stefano Giaroli, la regia è di Alessandro Brachetti, scenografia è di Carlo Guidetti, costumi di Artemio Cabassi. direttore artistico Roberto Sèrvile.

Personaggi e interpreti: Figario, William Allione; Rosina, Maria Koziova; Il conte d’Almaviva, Matteo Tavini; Bartolo, Filippo Polinelli; Basilio, Roberto Dettori; Fiorello, Raffaello Bellavista; Berta, Simona Ritoli; Ambrogio, Alessandro Garuti (mimo).

È richiesta la prenotazione ed è possibile acquistare i biglietti in prevendita presso la libreria Agorà o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Costo biglietto 30 euro (ridotto 25 euro).

Dubbing Glamour Festival: a Palazzo Ducale il contest per giovani talenti

Super User 06 Agosto 2023 1575 Visite

 

Le giurie del Dubbing Glamour Festival, contest nato a Portofino nel 2019 quale spin off di ActorsPoetryFestival, si arricchiscono ad ogni debutto di grandi nomi dello star system, quali Giancarlo Giannini, Annalaura Carano, Rossella Izzo intorno al centro nevralgico del progetto sul mercato del lavoro degli attori e degli autori che già da 12 anni mette in contatto i talenti con produttori cinematografici e di opere audiovisive di rilievo mondiale.  

Emergenti e professionisti, selezionati da prestigiose commissioni e case di produzione, fra cui Warner Bros, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, AIDAC (Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi) e Pumaisdue, concorrono da tutta Italia per aggiudicarsi premi in denaro e contratti nei settori cinema, teatro, doppiaggio, audiolibri.  Con il sostegno del MIC Ministero della Cultura - Direzione Generale del Cinema e dell’Audiovisivo, Regione Liguria, Comune di Genova - Genova Città dei Festival e il riconoscimento di EFFE label (European Festival Association), il Dubbing Glamour Festival 5th si configura come importante motore di professionalità artistica. Apre l’edizione 2023 con un’azione di sistema programmata in spettacoli, proiezioni, conferenze, tavola rotonda, masterclass, talk show, speed date, contest, il cui successo la direttrice artistica Daniela Capurro (di formazione ronconiana) attribuisce ad un eccezionale lavoro di squadra.

Fra il 26 e il 27 agosto, il Palazzo Ducale di Genova diventa un palcoscenico aperto per i concorrenti che si sfidano a colpi di monologhi, self - tape e Dubbing Battles davanti al pubblico. Per il Centenario di Warner Bros la competizione è aperta anche ai dialoghisti e supportata dal DLCM Dipartimento di Lingue e Culture Moderne. I prestigiosi premi vengono assegnati ai migliori talenti, scelti fra 150 partecipanti circa, da una Giuria composta da Annalaura Carano (Director of Theatrical Dubbing, Warner Bros. Entertainment), Eugenio Pallestrini (Presidente del Museo dell’Attore),  Massimiliano Fasoli (già direttore di Cult Network Italia e vice direttore di Mediaset), Roberto Silvestri (Conduttore di Hollywood Party), Francesco Vairano (presidente AIDAC Associazione Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi, direttore di doppiaggio), Toni Biocca (Vice presidente AIDAC, dialoghista adattatore di Breaking bad), Rossella Izzo (regista di un centinaio di Film RAI ENDEMOL, direttrice di doppiaggio, doppiatrice, attrice), Ennio Coltorti (attore, doppiatore, regista). Fra gli ospiti: Hal Yamanouchi, Doriano Fasoli, Franco Porcarelli (RAI), Mariangela D'Abbraccio, Jun Ichikawa.

I giovani entrano così a contatto con i loro futuri datori di lavoro nei settori di interesse, tutti legati ai canali lavorativi che ruotano intorno alla voce degli attori e degli autori performer. Durante il festival il perfezionamento professionale è assicurato da incontri, masterclass, workshop, conferenze con i grandi protagonisti della scena e del cinema.  Fra i percorsi formativi sul mestiere dell’attore, si segnalano la Masterclass per dialoghisti di Toni Biocca (presidente Commissione Cinema SIAE- Aula Magna dell’Università di Genova), la Masterclass di doppiaggio a cura di Francesco Vairano e quella di Ennio Coltorti e, infine la Masterclass di recitazione a cura di Rossella Izzo, grande regista cinetelevisiva che selezionerà 25 allievi fra i concorrenti del DGF. Deadline iscrizioni: 20 agosto 2023.

“Ridi pagliaccio, 12 storie tristi”, il concerto-racconto di Fabrizio Lamberti al Palco sul Mare Festival

Super User 01 Agosto 2023 823 Visite

Oltre trentacinque anni di carriera, una vita vissuta al ritmo di battute da cabaret, tra pianoforte, testi e prestigiose collaborazioni, Fabrizio “Pippo” Lamberti torna in scena con il suo nuovo spettacolo “Ridi Pagliaccio - 12 storie tristi”. Uno show autentico, dinamico, ricco di immagini e note in esclusiva per Palco sul Mare Festival, giovedì 3 agosto alle 21:30 in Villa Durazzo Bombrini a Cornigliano.

Musicista, attore e autore comico, Lamberti in questo spettacolo fa respirare in piena autonomia la qualità del suo background artistico, dimostrando di essere un grande musicista e compositore oltre che un navigato storyteller. In “Ridi Pagliaccio” c’è tutto. Non un semplice show, ma un concerto-racconto in bilico tra il mondo del melodramma e quello del pop/rock, ma anche l’occasione per apprezzare i virtuosismi del protagonista, fondatore insieme a Claudio Nocera degli storici Cavalli Marci. Sul palcoscenico solo l’artista e il pianoforte a raccontare aneddoti, ricordare i tempi passati, le 12 storie tristi del sottotitolo altro non sono che il racconto di una serie di disastri e imprevisti esilaranti avvenuti sui palchi nobili di tutto il mondo. Il variegato mondo dell’opera lirica ed il suo “dietro le quinte” disegnano un universo insospettabilmente divertentissimo.

Dalle emozioni all’ironia, il musicista genovese ripercorre le tappe di una carriera al fianco di artisti del calibro di Roberto Vecchioni, Fiorella Mannoia, Angelo Branduardi, Eros Ramazzotti, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Gregory Darling, e tra un brano e l’altro rivela i retroscena di questo mondo “abbagliante” vissuto come direttore musicale. E poi spazio agli anni di lavoro con i Cavalli Marci, gruppo comico, di cui è stato attore e direttore, fondato con Claudio Nocera e noti al grande pubblico per quel loro stile veloce, cinico e irresistibile.

Una grande prova d’attore per Lamberti che, tra una risata e l’altra, accompagna riflessioni e considerazioni sulle scelte, le opportunità che il mestiere dell’artista si porta in dote. Situazioni imbarazzanti e grottesche realmente vissute sul palco e nel backstage, con un unico intento: ridere insieme!

“Canzoni”, l’orchestra del Carlo Felice e il maestro Pierobon incantano Rapallo

Super User 31 Luglio 2023 1238 Visite

Cinque minuti di applausi. Così gli oltre 400 spettatori hanno dimostrato il loro apprezzamento per “Canzoni”, il concerto che ieri sera a Villa Tigullio l’orchestra del Teatro Carlo Felice ha eseguito con la direzione del vulcanico Marco Pierobon. 

Il maestro, nella doppia veste di direttore e di solista alla tromba, ha guidato l’orchestra con maestria e disinvoltura, regalando anche momenti divertenti durante la descrizione dei brani che andava a dirigere. Di alta qualità gli arrangiamenti, ben adattati alla formazione musicale, che hanno permesso di passare da un brano all’altro in modo armonico.

Il programma si è aperto con la celebre Bohemian Rhapsody, di Freddie Mercury, brano tra i più celebri dell’intera produzione dei Queen. A seguire, una selezione di pezzi dal repertorio degli anni ’50 e ’60, un periodo storico in cui la canzone diventa un fenomeno di massa.

Tra i nomi più influenti del Novecento sono stati scelti Carlos Gardel, con le sue melodie tangheggianti senza tempo; Frank Sinatra, primo grande crooner newyorkese che diede inizio a un vero e proprio nuovo filone stilistico; Andrew Lloyd Webber, compositore britannico che ha creato alcuni tra i musical di maggior successo. Ampio spazio è stato dato anche al mondo del cantautorato italiano, che ha visto in Genova uno dei centri di più intensa creatività.

Tra i cantautori il cui nome è indissolubilmente legato a Zena, sono stati eseguiti (in ordine alfabetico di autori e titoli) musiche di Fabrizio de André, Luigi Tenco (la sua “Mi sono innamorato di te” eseguita dal solista Stefano Ammannati al basso tuba ha raggiunto il momento più alto dell’intera serata), Bruno Lauzi, Paolo Conte, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Gino Paoli e molti altri ancora.

“Un ringraziamento particolare al sovrintendente del Carlo Felice, Claudio Orazi, che da anni promuove la musica classica e non solo, anche fuori dal Teatro tradizionale, avvicinando trasversalmente le persone alla cultura e a quel linguaggio universale che solo la musica è in grado di esprimere”, è stato il commento del sindaco Carlo Bagnasco.

Da sinistra: l'assessore Antonella Aonzo, il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi, il maestro Marco Pierobon, gli assessori Elisabetta Lai e Filippo Lasinio, il direttore artistico Pierangelo Conte, il deputato Roberto Bagnasco

L’orchestra del Carlo Felice a Rapallo, direttore e tromba solista Marco Pierobon

Super User 30 Luglio 2023 544 Visite

Marco Pierobon, nella doppia veste di direttore e di solista alla tromba, sarà alla guida dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice con il concerto Canzoni domenica 30 luglio 2023 alle ore 21.15 a Villa Tigullio, Rapallo. Il concerto esplora il mondo della canzone nelle sue più varie sfaccettature attraverso un organico originale – tromba e orchestra.

Il programma si apre con la celebre Bohemian Rhapsody, di Freddie Mercury, dallo stile compositivo inconfondibile e dalle singolari potenzialità sul piano performativo; il brano è uno dei più celebri nell’intera produzione dei Queen. A seguire, una selezione di brani dal repertorio degli anni ’50 e ’60, un periodo storico in cui la canzone diventa un fenomeno di massa, cantanti e band diventano gli idoli dei più giovani, e la musica leggera è protagonista della cultura musicale a livello mondiale, raccogliendo le influenze della tradizione popolare, del jazz e sviluppando linguaggi propri e diversificati, dal pop al rock.

Tra i nomi più influenti della canzone del Novecento si annoverano Carlos Gardel, di origini francesi ma naturalizzato argentino, con le melodie tangheggianti dei suoi brani senza tempo; Frank Sinatra, primo grande crooner newyorkese che diede inizio a un vero e proprio nuovo filone stilistico, e Andrew Lloyd Webber, compositore britannico che ha creato alcuni tra i musical di maggior successo. Il programma dedica ampio spazio anche al mondo del cantautorato italiano, che ha visto in Genova uno dei centri di più intensa creatività.

Tra i cantautori il cui nome è indissolubilmente legato a Zena, sia nella provenienza, sia nella frequentazione culturale, si contano Fabrizio de André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Paolo Conte, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Gino Paoli e molti altri ancora. A loro è dedicata Zena suite.

Al Nervi Music Ballet Festival arriva Roberto Bolle con un programma che spazia dal classico al contemporaneo

Super User 26 Luglio 2023 787 Visite

Dopo il grande successo riscosso nell’edizione del 2022, giovedì 27 luglio, alle ore 21:15, Roberto Bolle torna al Nervi Music Ballet Festival con il suo Gala Roberto Bolle and Friends. L’evento speciale è prodotto da Artedanza srl in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.

Roberto Bolle and Friends è uno spettacolo pensato appositamente da Roberto Bolle per offrire una serata di danza coinvolgente ed emozionante, con brani sempre nuovi ed interpreti nazionali ed internazionali di grande talento. Sul palco si avvicenderanno Roberto Bolle (Etoile Teatro alla Scala, Milano), Bakhtiyar Adamzhan (Astana Opera, Astana), Timofej Andrijashenko (Teatro alla Scala, Milano), William Bracewell (The Royal Ballet, Londra), Melissa Hamilton (The Royal Ballet, Londra), Toon Lobach (International Guest Artist), Nicoletta Manni (Teatro alla Scala, Milano), Yasmine Naghdi (The Royal Ballet, Londra), Madoka Sugai (Hamburg Ballet, Amburgo), Casia Vengoechea (International Guest Artist), con la partecipazione del Maestro Alessandro Quarta in veste di interprete al violino e di compositore.

Il programma spazia tra i più amati capolavori della tradizione classica, della danza moderna e contemporanea, con coreografie, tra le altre, di Massimiliano Volpini, Arthur Saint-Léon, Wayne McGregor, Marius Petipa, Claude Brumachon, Amedeo Amodio, Philippe Kratz e Mauro Bigonzetti.

Quello del Gala è da sempre uno degli strumenti attraverso i quali Roberto Bolle è riuscito a riportare la danza all’attenzione del grande pubblico, fuori dalla nicchia dei teatri – che continua a riempire – direttamente al cuore delle persone. Strumento che si è affiancato negli anni a creazioni di enorme successo come il programma televisivo Danza con Me che, ogni anno, apre il palinsesto dell’Ammiraglia della televisione italiana, Rai1. Ma anche OnDance, una festa della danza che è diventata una vera e propria fucina di eventi e iniziative legate alla diffusione e alla conoscenza della danza attraverso incontri, spettacoli, open class, ritrovi danzanti live e digitali. Nel complesso il “sistema Bolle” si è imposto come una presenza autorevole e catalizzante che ha portato linfa al mondo della danza tutto, anche a livello istituzionale. 

Biglietti:

I settore: 132,00 euro

II settore: 106,50 euro

III settore: 77,00 euro

IV settore: 46,00 euro

“Shine Pink Floyd Moon”, ai Parchi di Nervi musica e danza raccontano la leggendaria band

Super User 14 Luglio 2023 1028 Visite

 

Shine Pink Floyd Moon, opera rock di Micha van Hoecke, sarà in scena al Nervi Music Ballet Festival sabato 15 luglio, alle ore 21.15. Ispirata dai brani di una delle band più influenti di sempre, Shine Pink Floyd Moon unisce musica e danza nel racconto della parabola artistica dei Pink Floyd e di Syd Barrett, interpretato dall’étoile Raffaele Paganini sul palco insieme al corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani. Interpreti musicali dal vivo saranno i Pink Floyd Legend, con la direzione musicale di Fabio Castaldi.

Shine Pink Floyd Moon è una produzione Daniele Cipriani Entertainment s.c e Menti Associate di Gilda Petronelli, in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.

L’opera rock nasce in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, l’origine della creazione è il celebre brano Shine on You Crazy Diamond, con il quale i Pink Floyd rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett, che si era perso nelle regioni sconosciute della ‘luna’ intesa come malattia mentale. Si tratta di «una musica che ha un’anima e che, nell’immaginario collettivo, è legata alla giovinezza interiore di tutti noi», sottolineava Micha van Hoecke. Shine Pink Floyd Moon viene ripresa da Miki Matsuse e Stefania Di Cosmo in omaggio al regista e coreografo, scomparso nel 2021.

«Il mio non è un ritorno in palcoscenico, ma un ritorno a sorridere», afferma Raffaele Paganini, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, nonché popolarissimo ballerino in programmi tv di grande successo degli anni ’80. «Quando Daniele Cipriani mi telefonò per propormi di subentrare a Denys Ganio nella ripresa di SHINE Pink Floyd Moon, la mia risposta non poteva che essere “Sìì!!!”, con un grido che partiva dal profondo dell’anima come quello della vocalist in The Great Gig in the Sky! Perché, pur essendo un ballerino classico abbeverato alla fonte di Čajkovskij e degli altri grandi compositori, faccio parte di quella generazione che respirava ancora nell’aria le canzoni dei Pink Floyd. Per non parlare della mia grandissima amicizia sia con Micha van Hoecke, sia con Denys Ganio, entrambi artisti al cui fianco ho lavorato per anni. Insomma, il ruolo di Syd, che interpreto da un anno, mi calza in maniera stu-pe-fa-cen-te: era scritto nelle stelle che dovessi un giorno interpretare SHINE Pink Floyd Moon».

Al Nervi Music Ballet Festival arriva “La Nona” della Compagnia Zappalà

Super User 11 Luglio 2023 957 Visite

Mercoledì 12 luglio, alle ore 21.15, al Nervi Music Ballet Festival la Compagnia Zappalà Danza porterà in scena La Nona (Dal caos, il corpo), una coreografia di Roberto Zappalà, vincitrice del premio Danza&Danza 2015. Sul palco i danzatori Andrea Rachele Bruno, Corinne Cilia, Filippo Domini, Anna Forzutti, Marco Mantovani, Gaia Occhipinti, Fernando Roldan Ferrer, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Alessandra Verona, Erik Zarcone e Maud de la Purification (assistente alle coreografie) si esibiranno con l’accompagnamento musicale del soprano Marianna Cappellani e dei pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro. Con la regia, le scene e i costumi di Roberto Zappalà, assistente alle scene e costumi Debora Privitera, i testi a cura di Nello Calabrò, la direzione tecnica di Sammy Torrisi. Ingegnere del suono Gaetano Leonardi, management di Vittorio Stasi, assistente di produzione Federica Cincotti, direzione generale di Maria Inguscio.

La Nona è una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale dal progetto Transiti Humanitatis, in collaborazione con ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival (Vienna), Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Garibaldi / Unione dei Teatri d’Europa (Palermo), Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. 

La Nona prende il nome dalla musica dalla quale è stata ispirata, ovvero la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (nella versione per due pianoforti realizzata da Franz Liszt). Con questa coreografia, che rappresenta nel profondo l’unione tra musica e danza, Roberto Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità che ha origine proprio dal corpo. Il movimento rappresenta il pensiero che si evolve a partire dal caos primordiale, è il contrario dell’immutabilità, delle idee assolute e dell’assenza di dubbio. Dal caos, il movimento genera una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali che giungono poi alla pacificazione nell’Adagio e alla gioia del movimento finale. Si legge nelle note di presentazione della coreografia: «Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa versione da camera, è accostarsi alla Musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven. Ai tempi del compositore con ‘mondo’ e ‘umanità’ si intendeva qualcosa di meno unificante di oggi. Anche se la musica della Nona è universale – “questo bacio vada al mondo intero” dice un verso dell’inno di Schiller – il ‘mondo’ era, più o meno, l’Europa post congresso di Vienna, che veniva fuori dalle distruzioni delle guerre napoleoniche. La pacificazione universale alla quale aspirava Beethoven, se fosse vivo oggi, andrebbe in questa direzione. Forse, mai come oggi dal dopoguerra, c’è la necessità che “questo bacio vada al mondo intero”».

La Compagnia Zappalà Danza, da oltre 30 anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni prevalentemente a serata intera, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale. Caratteristica delle creazioni è anche un rigoroso lavoro sul linguaggio che nel tempo è stato costruito, denominato MoDem. Tra i premi ricevuti, il Premio Danza&Danza per A. semu tutti devoti tutti? e La Nona.

Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico, una struttura che ha consentito alla compagnia e al coreografo di ampliare e approfondire il lavoro di ricerca coreografica e di radicarsi sul territorio con attività di produzione, promozione, ospitalità, residenze, formazione e una programmazione ricca e articolata. Nel 2015 Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza viene riconosciuto dal MIC Centro Nazionale di Produzione della Danza, e nel 2022 ottiene un ulteriore upgrade con il riconoscimento di Centro di Rilevante Interesse Nazionale.

Per il triennio 22-24 la compagnia è associata al festival MILANoLTRE (Milano), Palcoscenico Danza /TPE (Torino), Futuro Festival (Roma), e tramite il progetto Be resident al Teatro Massimo Bellini di Catania.

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