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Se Marco Doria diventa una laurea

Il sindaco di Genova Marco Doria

Ogni giorno mi chiedo, e probabilmente non sono il solo, ma che Italia è questa? Dove andremo a finire?

 

E' un'Italia, un mondo, che sta cambiando, su questo non ci sono dubbi. Ritengo che ci sia un progresso rispetto agli anni 70, gli anni di piombo, quando si pensava di dover cambiare l'Italia con il mitra, e quindi con il sangue. La rivoluzione culturale di adesso avviene all'insegna del cabaret. E questo è già un buon segno. Significa che, nonostante tutto, si ha ancora voglia di ridere.

Un comico, genovese anche se di origine siciliana, Beppe Grillo, ha raccolto 8 milioni di voti, con il programma del vaffanculo. In questi giorni sta facendo il giro del mondo la sua foto mentre fa il gesto dell'ombrello, quel gesto che era stato famoso da Alberto Sordi, nel film "I Vitelloni": lavoratori, tiè.

Il nuovo premier Matteo Renzi non ha l'età per diventare senatore. Ma il presidente della Repubblica l'ha nominato presidente del Consiglio. E' un uomo di teatro e non a caso aveva esordito in un telequiz di Mike Bongiorno, portandosi a casa una bella sommetta perché è bravo. I suoi nemici l'hanno presentato come la nuova Wanna Marchi della politica, ma per fortuna ha una voce più gradevole. Sicuramente viene dalla scuola fiorentina in cui si sono formati Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. E il regista Mino Monicelli, se l'avesse conosciuto, probabilmente l'avrebbe scelto per "Amici miei".

Sta facendo il giro delle capitali europee con la moglie Agnese, che però preferisce andare per musei, per farsi conoscere dai personaggi importanti. A Berlino ha portato alla cancelliera Angela Merkel la maglia di Mario Gomez, il bomber tedesco che gioca nella Fiorentina e questo ha subito fatto capire che ha programmi ambiziosi, come hanno scritto i più autorevoli giornali tedeschi.

Abbiamo un Papa, Francesco, che viene dall'Argentina ma ha origini piemontesi (di cognome fa Bergoglio come il Carlin che dirigeva Tuttosport), un pontefice che sta cambiando tutto nel cerimoniale del Vaticano. Si è presentato con un buonasera, si è rifiutato di abitare nell'appartamento pontificio, telefona un po' a tutti, gira senza scorta, abbraccia i bambini, specie quelli che a Carnevale erano stati vestiti come lui. Si diverte da matti quando Dario Ballardini lo imita in "Striscia la notizia", ora ha addirittura un rotocalco tutto per lui, un giornale più allegro dell'Osservatore Romano".

A Genova Massimo Minella ha raccontato che il leader del centro-destra Sandro Biasotti ha mangiato in mensa con gli operai della Piaggio che stanno difendendo il posto di lavoro, e ha scavalcato tutti a sinistra. Sullo stesso giornale Raffaele Niri ci fa sapere che una ragazza di Rivarolo, Alba Pulimanti, si è laureata in Scienze della comunicazione con una tesi sulla vittoria elettorale di Marco Doria. La dottoressa è del '58, ha già una laurea in psicologia, si è specializzata in psicoterapia e lavora all'Asl genovese. Ha poi sentito il desiderio di prendere un'altra laurea (Otelma ne ha prese 6). E così ha studiato il sindaco di Genova. Certamente la laurea in psicologia le è servita. Perché non si può spiegare il marchese solo in chiave politica.

Però è chiaro che all'uomo della strada, analizzando tutti questi casi, venga da chiedersi: ma che Italia è questa? Dove andremo a finire?

 

Elio Domeniconi

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