Giancarlo Vinacci

L’ex assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova Giancarlo Vinacci ha scritto nuovamente (le precedenti lettere sono rimaste senza risposta) ai vertici della Banca d’Italia “nell’ottica di contribuire a favorire valide soluzioni relativamente al futuro di Banca Carige, dei numerosissimi stakeholder locali e a salvaguardia di dipendenti e correntisti”.

Vinacci, attualmente capo del Dipartimento Sviluppo di Forza Italia, nella lettera (riportata sotto) scrive di essere “preoccupato per l’attuale pesante andamento della Banca (perdita di 251,6 mio di € nel 2020), attribuibile, oltre che alla pandemia, anche alle attuali instabilità della governance e azionariato” e che l’istituto dovrebbe guardare “a pochi ma importanti e qualificati investitori locali, interessati a favorire le iniziative di sviluppo della Città Metropolitana e che potrebbero comportarsi, ad esempio, similmente a quanto fece la precedente cordata di imprenditori locali che, in una passata altrettanto critica situazione, permisero il rilancio di Ansaldo Energia”.

A Genova3000 il forzista ha inoltre aggiunto: “Oggi, come più di un anno fa, sono allibito dal silenzio delle istituzioni. Il più grande problema del nostro territorio è legato all’esigua popolazione e al costante calo dei posti di lavoro, tutto il resto è strumentale. Carige vuole dire competenza da salvaguardare, fiducia per i clienti e soprattutto posti di lavoro da preservare e tutela anche per i piccoli azionisti. La battaglia Carige andrebbe giocata in prima linea e con determinazione, non da dietro le quinte per vedere cosa succede e poi allinearsi. Auspico che le istituzioni, in particolare quelle locali, facciano qualcosa e non si limitino a ripetere con generico imperativo da social ‘adesso aprire a nuovi investitori’, oppure spieghino quale sostanza si nasconde dietro a quelle boutade”.

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