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Genova, o cara...

Le pillole di Vittorio Sirianni a poche ore dal voto delle politiche, 

tanto atteso anche in Liguria.

COSTA. Molto interessante è l’accordo fra il Comune e le varie associazioni di volontariato per regolare la situazione degli emigrati. Temi importanti: formare i migranti con educazione civica, coinvolgendo la polizia municipale e mediatori. Interessante l’intervento del CEIS e del suo presidente Enrico Costa: "Siamo impegnati nel contrasto della tratta, gli operatori dei nostri servizi verranno formati per riconoscere quei comportamenti che possono indicare qualche forma di sfruttamento". Ed ha aggiunto ancora Costa: "Il volontariato non può essere solo spazzare le strade, ma restaurare palestre, coltivare campi, restituire qualcosa alla comunità. Il lavoro dei migranti non può essere solo un ghetto, ma deve essere svolto insieme agli italiani e a fianco degli operatori pubblici".

FINE. È finita finalmente la campagna elettorale. Sono terminati gli incontri nei locali chic. Il record di inviti è stato quello dei “tre moschettieri” del centrodestra: Roberto Bagnasco, Roberto Cassinelli e Sandro Biasotti. Sempre alla ribalta, fra un bignè e una coppa di champagne. Tanta gente attorno a loro e molto convinta. Bagnasco, si è ormai rifugiato, nel suo storico “garage” ed attende i risultati, mentre Cassinelli aspetterà in famiglia sul divano di salotto buono con tutta la famiglia attorno. Biasotti, probabilmente, nel suo strepitoso “Castello di vetro” della Mercedes a San Benigno, il più sfolgorante d’Europa.

FATTO. Una curiosa coincidenza che nessuno avrebbe previsto a distanza di 50 anni: l’ultimo incontro elettorale è stato festeggiato nel locale che oggi si chiama “Richmond” in via Santa Zita alla Foce. In quest’occasione Biasotti, Cassinelli e Bagnasco, hanno sparato forte addosso a Grillo. Ebbene, proprio 50 anni, nel 1965 quel locale si chiamava “Caladium” e fu la prima arrivata teatrale di Beppe Grillo, che iniziava il suo percorso di comico. Al “Caladium” si entrava dalla parte povera del palazzo, che il suo avanti aveva il teatro “Augustus” dove forgiavano le grandi riviste musicali di quegli anni. Era ben frequentato, anche se una sera come ricorda il bel libro di Bottaro e Faloppi, i più famosi fratelli della “Genova – Mala” picchiarono malamente un foto reporter. Ebbene, il presentatore di quei tempi era Marcello Ulivi, noto playboy di razza, che scoprì appunto Grillo e lo portò al “Caladium”. Grillo, sconosciuto personaggio amico di Orlando Portento, in piazza Martinez, presentò alcuni suoi successi di allora. E di lì partì per un futuro luminoso di cabarettista. Il caso è davvero curioso. A distanza di 50 anni nessuno avrebbe pensato che al “Caladium” Grillo sarebbe stato duramente attaccato. Ma non come comico. Bensì come colui che sta destabilizzando l’Italia.

CAVO. Dopo la positiva operazione condotta felicemente dal suo assessorato, cioè di aver conquistato le sale dell’Abbazia di San Giuliano per la casa dei cantautori, ora Ilaria Cavo si trova a doverla rendere operativa, ed è un bel compito, poiché la stanze ci sono, ma sono completamente spoglie. Bisogna imbiancarle, renderle disponibili per tutti i previsti eventi ed iniziative. Ci vorrà tempo, purtroppo, almeno un anno, si dice. E Ilaria freme…

Di Vittorio Sirianni

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