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Toponomastica, intitolata una strada allo storico sindaco di Genova Vittorio Pertusio

Questa mattina è stata inaugurata ufficialmente “via Vittorio Pertusio”, la strada tra via Carlo Varese e corso Sardegna intitolata ad uno dei più importanti sindaci genovesi del secondo dopoguerra, primo cittadino dal 1951 al 1960 e dal 1961 al 1965.

Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco Massimo Nicolò, il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante e, in rappresentanza della famiglia Pertusio, il nipote Leopoldo Da Passano e altri parenti. 

L’intitolazione di una strada a Vittorio Pertusio – a cui era già stato dedicato il belvedere compreso tra calata Simone Vignoso e via Gramsci, nel Municipio I Centro Est – è stata approvata dalla delibera comunale dello scorso 26 novembre che, oltre a Pertusio, prevede la futura intitolazione del portico tra largo Alessandro Pertini e galleria Giuseppe Siri a un altro indimenticato sindaco di Genova del ’900, Fulvio Cerofolini.

Pertusio, il sindaco “delle grandi opere” 
Durante il suo lungo mandato da sindaco, Vittorio Pertusio fu tra i massimi artefici della ricostruzione postbellica della città. Tra le grandi opere che contribuì a realizzare come primo cittadino di Genova si ricordano corso Europa (la strada “pedemontana” di collegamento tra Nervi e il centro della città), l’aeroporto “Cristoforo Colombo”, la Fiera del Mare, la Sopraelevata e la diga del Brugneto, opera maggiore dell’acquedotto pubblico del Brugneto.

 

Biografia di Vittorio Pertusio
Nato a Genova il 21 luglio 1904, Vittorio Pertusio si laureò in Giurisprudenza all’Università di Genova con una tesi sul diritto marittimo. Avvocato, mai iscritto al partito fascista, il 24 dicembre 1944 Pertusio fu arrestato durante una rappresaglia nazifascista insieme agli avvocati Wulliermin e Astengo. Riuscì fortunosamente a riacquistare la libertà dandosi alla macchia, mentre gli altri furono fucilati. Durante la Resistenza presiedette il CLN di Quiliano (Savona) e fu membro del CLN regionale per la Liguria. Alla Liberazione fu vice prefetto della Provincia di Genova. Eletto nel 1946 consigliere comunale a Genova con la Democrazia Cristiana e leader della minoranza in Consiglio Comunale nel quinquennio 1946-1951, Pertusio fu eletto deputato nelle elezioni politiche del 1948, le prime dell’èra repubblicana. Tre anni dopo, nel 1951, rinunciò al mandato parlamentare ed alla nomina come sottosegretario al Lavoro nel VI governo De Gasperi per partecipare alle elezioni amministrative a Genova. Eletto in Consiglio Comunale il 27 maggio 1951 e sindaco il 16 giugno, lo stesso giorno si dimise da parlamentare.

Vittorio Pertusio rimase sindaco di Genova – salvo una breve parentesi commissariale – fino al 1965, quando per sua libera scelta rinunciò a rinnovare la propria candidatura a sindaco, limitandosi a rivestire il ruolo di semplice consigliere comunale. Infine, alle elezioni del 1966, dopo una seconda parentesi commissariale al Comune di Genova, rinunciò anche a candidarsi al Consiglio Comunale, ritirandosi definitivamente a vita privata. 

Negli ultimi anni della sua vita Pertusio accettò come in passato incarichi gratuiti, facendo parte del consiglio direttivo di associazioni quali ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico Artistici) e ILRES (Istituto Ligure di Ricerche Economiche e Sociali). Vittorio Pertusio morì a Quiliano a 90 anni, il 18 ottobre 1994.

«È un piacere e un onore per me partecipare all'intitolazione di una via a Vittorio Pertusio, il primo cittadino "delle grandi opere" che hanno cambiato il volto della nostra città – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci –. A lui dobbiamo gran parte della Genova che conosciamo oggi. Per noi è un dovere ricordare la sua figura, valorizzandola anche attraverso la scelta dei luoghi che abbiamo deciso di dedicare alla sua memoria. Pertusio in 15 anni di servizio ha disegnato una parte della nostra storia recente e merita più visibilità, perché il suo esempio sia ricordato e tramandato anche alle future generazioni». 

«Quella di Vittorio Pertusio – afferma il vicesindaco Massimo Nicolò – è stata una figura indimenticabile della storia e della politica della nostra città. Durante i suoi quasi 15 anni di mandato al vertice di Palazzo Tursi, l’avvocato Pertusio lavorò indefessamente per la rinascita economica, urbanistica e sociale di Genova dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, ponendo le basi di quel boom economico di cui Genova è stata tra le locomotive a livello nazionale. L’intitolazione a Pertusio di un’altra via, dopo il belvedere a lui dedicato nella zona della Darsena, rappresenta un atto ulteriore di riconoscenza da parte dei genovesi i quali, a distanza ormai di alcuni decenni, continuano a beneficiare dello straordinario lavoro di Pertusio, svolto nell’interesse esclusivo della città». 

«L’intitolazione di questa nuova arteria stradale al sindaco Vittorio Pertusio – sottolinea il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante –, in un territorio così densamente edificato e abitato, rende merito alla grande attività di ricostruzione della città nel delicato periodo del secondo dopoguerra, momento in cui la popolazione cittadina stava aumentando soprattutto grazie alle immigrazioni interne al Paese. L’operosità di Pertusio ha permesso alla città di Genova di essere, per anni, economicamente attrattiva e inserita in quello che fu definito il “triangolo industriale”». 

«Ringrazio il Comune di Genova – commenta il nipote di Vittorio Pertusio Leopoldo Da Passano – che ha voluto ricordare, ancora una volta, il sindaco Vittorio Pertusio che con impegno e capacità ha retto le sorti della nostra amata città per quasi 15 anni, anteponendo il bene comune agli interessi di parte».

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