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Spettacoli

Soirée Rachmaninoff: Beatrice Rana inaugura il Nervi Music Ballet Festival

Super User 30 Giugno 2023 945 Visite

Domenica 2 luglio, alle ore 21.15, si inaugura ai Parchi di Nervi il Nervi Music Ballet Festival con Soirée Rachmaninoff – omaggio a Sergej Rachmaninoff (1873-1943) di cui quest’anno si celebrano i 150 dalla nascita e gli 80 anni dalla morte. Lo spettacolo, in prima assoluta, è stato ideato da Daniele Cipriani con la consulenza musicale di Gastόn Fournier-Facio.

Soirée Rachmaninoff vedrà protagonista una dei pianisti più richiesti a livello mondiale: Beatrice Rana. Insieme a lei il pianista Massimo Spada e la violoncellista Ludovica Rana eseguiranno alcuni dei più amati preludi e sonate del compositore russo, in dialogo con i ballerini in scena; sul palco anche Ettore F. Volontieri – ex Direttore generale della Fondazione Rachmaninoff presso Villa Senar in Svizzera – che racconterà in prima persona ricordi e aneddoti della vita e della carriera di Rachmaninoff.

«Rachmaninoff è stato un autore generosissimo per il pianoforte e per noi pianisti; la sua musica è energia, poesia, racconto - a volte molto triste - sempre ricco di tantissimi colori e suggestioni – dichiara Beatrice Rana. Ci piace pensare che in questa serata realizziamo il sogno di Rachmaninoff di vedere una coreografia sulle Danze Sinfoniche. In occasione del suo compleanno, ci piace fargli questo regalo».

Il programma si apre con la riproduzione di una storica registrazione del Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2 nell’esecuzione di Rachmaninoff stesso. Seguono Vocalise in mi minore op. 34 n. 14 nella versione per pianoforte e violoncello eseguito dalle sorelle Rana, e il Preludio in re maggiore op. 23 n. 4 eseguito da Massimo Spada. A questi momenti solistici se ne aggiungeranno altri in cui i musicisti interpreteranno i brani di Rachmaninoff in dialogo con i ballerini sul palco. Verranno poi interpretate le coreografie di Uwe Scholz Sonata – sull’Andante dalla Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19, e Trio – sull’Andantino, dalla Suite n. 2 per 2 pianoforti op.17 – con Rachele Buriassi (Les Grands Ballets Canadiens), Esnel Ramos (Les Grands Ballets Canadiens, già Balletto Nazionale di Cuba) e Oleksii Potiomkin (già Teatro dell'Opera di Kyiv).

A seguire, in prima assoluta la coreografia Alla fine del mondo, sulle Danze Sinfoniche op. 45, dei coreografi/danzatori Sasha Riva e Simone Repele, che saranno anche interpreti accanto a Yumi Aizawa (già Grand Théâtre de Genève), Parvaneh Scharafali (già Nederlands Dans Theater), Riccardo Ciarpella, Luca Curreli, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca.

Commenta Daniele Cipriani: «Aleggia su Soirée Rachmaninoff un profondo senso d’amore, amore romantico, per la famiglia, per il proprio paese, per la natura… Ma soprattutto per la musica. Un amore che si libra, dolce e struggente al contempo, dalle parole e dalle note di Rachmaninoff, eseguite dai tre meravigliosi musicisti in scena, elaborate dalla sensibilità di tre eccezionali coreografi e colte al volo dai danzatori. Questo, dunque, è il nostro omaggio: evocare la figura di Rachmaninoff e rendere visibile la sua musica, realizzando – gli artisti tutti e io ne siamo convinti – il suo sogno».

Massimo Spada

Ludovica Rana

Festival di Nervi, un successo l’omaggio a Raffaella Carrà: il Tuca Tuca contagia il pubblico

Super User 29 Giugno 2023 1203 Visite

Un grande spettacolo. Questo si è visto ieri sera ai Parchi di Nervi, dove è andato in scena l’omaggio Raffaella Carrà, anteprima del programma del Nervi Music Ballet Festival che inizierà domenica prossima.

‘Rumore’, diretto dal coreografo Sergio Iapino con la collaborazione della docente Margherita Vasselli, non è stato solo un tribute alla prima showgirl della televisione italiana, a 80 anni dalla sua nascita, ma anche il mezzo per aiutare giovani artisti: grazie all’incasso e agli sponsor sono state consegnate diverse borse di studio per sostenere la formazione di giovani talenti della danza e dello spettacolo.

Sul palco sono saliti oltre cento artisti: gli azzurri del pattinaggio Linda Siciliano, Vittorio Gastaldi, Silvia Lambruschi, Greta Piccardo e Giada Romiti in una coreografia di Cristina Camisasca; Chiara Bruzzese, ballerina tetraplegica che si è esibita in una coreografia di Emilia Briano con il ballerino Carlo Froi e la violinista Giulia Ermirio; i ballerini di Balletto Fondazione For Dance con pezzi di classico e contemporaneo coreografati da Irina Kashkova; Arti’s Scuola d’Arte e spettacolo Genova  in una coreografia di Francesca Frassinelli e con la violinista Giulia Ermirio; Bruna Learchi ADS Genova Flamenco; la divertentissima Baistrocchi; 22 ballerini provenienti dalla compagnia Danza Project di Imperia in una coreografia di Cristina Valente; Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo che, proprio nel giorno del loro quarantesimo anno di matrimonio, hanno insegnato al pubblico invitato sul palco, e a quello in platea, il Tuca Tuca. “Con questo gioco mi sono comprato la casa”, ha detto il coreografo Turchi.

Tra i brani più applauditi: Ballo ballo, Lola, Tuca Tuca, Ma che musica maestro, I thank you life, Fiesta, Super rumbas, Io non vivo senza tre, E salutala per me, Tanti auguri, Pedro, A far l’amore comincia tu, Rumore.

Lo spettacolo è nato da un’idea di Antonella Riboldi Brunamonti, vicepresidente della Fondazione Formazione Danza e Spettacolo.

La serata è stata presentata dal brillante giornalista de La7 e baistrocchino Paolo Colombo.

Il saluto del presidente Giovanni Toti a Antonella Riboldi Brunamonti

Il saluto del sovrintendente Claudio Orazi

 

Due giovani ballerine hanno aperto lo spettacolo

Raffaella Carrà interpretata dalla Baistrocchi

Il direttore del personale del Teatro Carlo Felice Paolo Bibolini controlla l'ingresso del pubblico

Simona Ferro, assessore regionale

Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice

L'assessore Lorenza Rosso con il marito Teo Tirelli, i due sono anche soci dell'omonimo studio legale

 

La raggiante consigliera delegata Barbara Grosso

La consigliera comunale e chirurgo estetico Tiziana Lazzari ha donato due borse di studio

Il consigliere regionale Stefano Balleari saluta l'assessore Marta Brusoni

Pierangelo Conte, direttore artistico del Teatro Carlo felice

Tra il pubblico anche il comico e attore Enzo Paci, il commissario Bacigalupo della fortunata fiction Blanca. Qui lo vediamo con l’architetto Alessandro Casareto

Francesca Catrambone ha immortalato i momenti più belli per i social di Regione Liguria

Pubblico in piedi a fine spettacolo, una standing ovation meritata

Teatro Carlo Felice, approvato il bilancio consuntivo 2022: l’utile supera i 900mila euro

Super User 24 Giugno 2023 1005 Visite

Ieri, è stato approvato il bilancio consuntivo 2022 del Teatro Carlo Felice che ha fatto registrare un utile di esercizio pari a 916.435 euro.

Il Consiglio d’indirizzo, su proposta del sovrintendente Claudio Orazi, ha approvato gli investimenti che il teatro realizzerà con i fondi previsti della Legge 30 dicembre 2021. Si tratta in particolare della riqualificazione della macchina scenica, dell'acquisizione di un nuovo magazzino e dell'estinzione del debito al 31.12.2022 nei confronti dell'Agenzia dell'Entrate, a cui si aggiungono investimenti per l'acquisto di pianoforti, un nuovo sipario ed altre apparecchiature tecniche.

“Siamo soddisfatti del risultato di bilancio raggiunto - commenta il sindaco Bucci - così prosegue il percorso virtuoso del Teatro Carlo Felice sempre più impegnato a consolidare la propria posizione artistica, migliorare la proposta teatrale e aprirsi sempre di più a nuovi scenari che possano valorizzare le peculiarità dei professionisti che lavorano nel teatro. A tutto questo aggiungeremo importanti interventi che miglioreranno il palcoscenico del Carlo Felice rendendolo sempre più competitivo”.

Presentata la nuova stagione lirica-sinfonica del Teatro Carlo Felice

Super User 22 Giugno 2023 1780 Visite

È stata presentata oggi la stagione lirica e sinfonica del Teatro Carlo Felice, al via dal prossimo 15 settembre.

Il cartellone prevede nove titoli d’opera, con quattro nuove produzioni, e 24 concerti sinfonici.

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI 

 

La nuova Stagione Lirica e Sinfonica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova vede l’Orchestra e il Coro dell’Opera Carlo Felice collaborare con direttori d’orchestra, registi e team creativi e con solisti e cast artistici ospiti di alto profilo artistico a livello internazionale impegnati nell’interpretazione di alcuni tra i capisaldi più amati del repertorio lirico – Werther di Jules Massenet, Madama Butterfly e La bohème di Giacomo Puccini, Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini –, ma anche capolavori meno rappresentati come Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini e Il corsaro di Giuseppe Verdi e – in occasione dell’inaugurazione della Stagione lirica A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten. In prima rappresentazione assoluta verrà inoltre messa in scena Édith, opera in due atti realizzata da Maurizio Fabrizio su commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice; il soggetto è la storia dell’immortale cantautrice francese Édith Piaf.

«La Fondazione Teatro Carlo Felice – dichiara il Sovrintendente - con la programmazione artistica 2023-2024 conferma la crescita produttiva perseguita in questi ultimi anni con 9 titoli d’opera e 24 concerti lirico-sinfonici, cui si aggiunge un ricco cartellone di opere da camera, balletti e concerti che verranno realizzati presso il Teatro della Gioventù di Genova e in tournee su tutto il territorio della Regione Liguria con il progetto “Liguria Musica”. La linea artistica del Teatro si propone di conservare, tutelare e valorizzare il grande patrimonio musicale ed operistico nazionale in combinazione con una forte attenzione alla creatività contemporanea in tutte le sue forme espressive. A tali indirizzi concorre anche al progetto dedicato alla “Civiltà musicale genovese” con una specifica collana edita dalla LIM e le relative produzioni musicali. Un quadro di iniziative così ricco ed esteso a tutto il territorio, con alcuni appuntamenti anche in altre Regioni italiane ed all’estero, non sarebbe possibile senza il forte sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Genova, della Regione Liguria e del Socio privato IREN. Altri partner quali Banca Passadore, Intesa San Paolo ed Esselunga concorrono ai progetti del Teatro. Vi sono poi una serie di collaborazioni e cooperazioni integrate con Istituzioni ed Associazioni quali: Università degli Studi di Genova, Teatro Nazionale di Genova, Conservatorio Niccolò Paganini, Accademia Ligustica di Belle Arti, Ufficio Scolastico Regionale, Arcidiocesi di Genova, Giovine Orchestra Genovese, Premio Paganini, Royal Opera House di Muscat, Columbia University di New York, Italian Accademy, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Liguri nel mondo. Riguardo il pubblico desideriamo rivolgere un caloroso ringraziamento agli abbonati che ci seguono con dedizione ed affetto, oltre ai tanti giovani, che grazie anche al sostegno di sponsor quali IREN, seguono in massa i nostri spettacoli. Infine, un ringraziamento speciale è rivolto al Direttore Emerito Donato Renzetti, al Direttore Onorario Fabio Luisi e al Direttore Musicale Riccardo Minasi, oltre che al Compositore residente Francesco Filidei».

«A settembre inizierà la nuova stagione Lirica e Sinfonica del nostro teatro d’opera e, come ogni anno, cresce l’attesa per vedere in scena i nuovi spettacoli – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci - L’Opera Carlo Felice Genova presenta ancora una volta un cartellone che preannuncia una stagione di altissimo livello. Gli artisti e gli spettacoli che andranno in scena nei prossimi mesi confermano la vocazione internazionale del nostro teatro, in grado di attirare un crescente numero di spettatori. Sono certo che i prossimi mesi saranno un successo per l’offerta culturale della nostra città. Gli spettacoli dal vivo rappresentano un’esperienza incredibile, invito tutti i genovesi a concedersi il piacere di una sera a teatro per sperimentare almeno una volta questa straordinaria espressione artistica.”

 “Il Carlo Felice è una delle principali, e per certi aspetti la principale istituzione culturale della nostra città, oltre che una delle realtà lirico-sinfoniche più importanti del nostro Paese – dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - In questi anni ha dimostrato di avere tutte le capacità per onorare il suo blasone: ci ha accompagnato negli anni difficili del Covid, ha saputo risollevarsi dopo la pandemia e ha saputo trovare un proprio equilibrio, anche nei costi, trattandosi di una istituzione complessa da gestire con tante professionalità diverse al suo interno. Ha saputo allargare gli spazi di creatività e collaborare con tante istituzioni del nostro territorio fino a diventare un teatro ligure ancor prima che genovese, grazie ai concerti sul territorio della nostra regione durante l'estate. Quella che presentiamo oggi sarà una stagione davvero di grande successo: c’è voglia di tornare a vivere la musica tutti insieme, di vivere serate allegre ma anche di riflessione, i genovesi lo hanno dimostrato in questi mesi e in questi anni. Sono certo che la stagione saprà offrire molte proposte inedite, nuove, differenti tra loro ma tutte di straordinaria qualità”.

La Stagione Lirica

La Stagione lirica si apre venerdì 13 ottobre con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, il libretto – scritto a quattro mani da Britten stesso e Peter Pears – è tratto dall’omonima commedia di William Shakespeare. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, che commenta: «In ambito operistico aprirò la stagione con un capolavoro di Benjamin Britten, A Midsummer Night's Dream, un titolo che sento particolarmente vicino al mio pensiero musicale, nel quale la raffinatissima scrittura orchestrale si sposa a meraviglia con il ricchissimo intreccio delle voci in palcoscenico, in uno scenario molto particolare che mescola la mitologia classica e il folklore inglese». Con la regia del tenore, direttore d’orchestra e direttore artistico Laurence Dale, scene e costumi di Gary McCann, coreografia di Carmine De Amicis e luci di John Bishop. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman). Il cast si compone di Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Staverling). «Sono felice di partecipare a questa nuova produzione di A Midsummer Night’s Dream – commenta Laurence Dale. La bellissima musica di Benjamin Britten prende le mosse dalla commedia di Shakespeare, in cui due coppie di innamorati vivono grandi contrasti, mentre Oberon, il re delle fate, è a propria volta in conflitto con Tytania. È poi il folletto Puck a trovare una soluzione grazie alla magia. Le scene di Gary McCann danno splendidamente vita alla foresta incantata dove la vicenda si svolge, con costumi che si ispirano alla moda dell’epoca di Shakespeare e ai lavori della stilista contemporanea Vivienne Westwood».

Umberto Fanni, Direttore generale e artistico della Royal Opera House di Muscat commenta «Sono particolarmente orgoglioso e felice che l’Opera Carlo Felice Genova sia ancora una volta importante protagonista nella programmazione della Royal Opera House di Muscat con una nuova produzione – in coproduzione con la Royal Opera House Muscat – di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten e con la elegante e raffinata regia di Laurence Dale. È questa una ulteriore occasione per presentare al mio pubblico omanita e internazionale un prodotto culturale italiano d’eccellenza, portatore di dettagli artistici e artigianali di altissima qualità e bellezza che ci rendono unici e appartengono da sempre alla storia d’Italia. Una collaborazione, quella con l’Opera Carlo Felice, che continuerà nel futuro con nuovi e originali progetti».

Dopo il debutto all’Opera Carlo Felice A Midsummer Night’s Drea verrà rappresentata nel mese di febbraio 2024 alla Royal Opera House di Muscat.

Werther, drame lyrique di Jules Massenet su libretto di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dall’omonimo romanzo di Johann Wolfgang von Goethe, sarà in scena a partire da venerdì 17 novembre in un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con HNK - Croatian National Theatre di Zagabria. Alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice torna Donato Renzetti, con regia scene e costumi di Dante Ferretti e luci di Daniele Nannuzzi. Nel cast figurano Jean-François Borras (Werther), Jérôme Boutillier (Albert), Armando Gabba (Le Bailli), Roberto Covatta (Schmidtt), Marco Camastra (Johann), Caterina Piva (Charlotte), Hélène Carpentier (Sophie). «Werther è il capolavoro di uno dei compositori di riferimento del Romanticismo francese: Jules Massenet – commenta Donato Renzetti. Il soggetto dell’opera è l’amore tormentato di un protagonista che viene sopraffatto dal suo sentimento e che può essere considerato un eroe romantico». «Mettere in scena Werther – commenta Dante Ferretti – significa saper rendere la passione e la follia sotterranea che pervade il protagonista e che tracima divorando il piccolo mondo perfetto della provincia più gretta. Non esiste una possibile riconciliazione: i contrasti tra le regole dettate dalle convenzioni sociali e l'amore nella sua accezione più romantica producono dolore e morte».

La prima scena di questo nuovo allestimento è maestosa, simile ad un’estate dove tutto sembra perfetto.  La piazza del secondo atto e l’interno della casa di Albert e Charlotte resistono mostrando un impianto borghese che invano Werther cerca di penetrare. Ma è l’ultimo atto finale che rivela con violenza il tragico finale. Il giovane si toglierà la vita in un garage senza il conforto delle pareti domestiche o dell’amata natura».

A partire da domenica 17 dicembre, in prima rappresentazione assoluta, sarà in scena Édith di Maurizio Fabrizio su libretto di Guido Morra. L’opera, il cui soggetto è la storia di Édith Piaf, cantautrice simbolo del Novecento francese, è stata commissionata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in occasione del 60° anniversario della scomparsa di Édith Piaf. Alla direzione Donato Renzetti, mentre l’allestimento sarà curato dagli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, coordinati dai docenti. Il cast si compone di Salome Jicia (Édith Piaf), Francesco Pio Galasso (Marcel Cerdan), Claudio Sgura (Jack La Motta), Blagoj Nacoski (Clifford Fisher), Giovanni Battista Parodi (Franckie Corbo), Alena Sautier (Marie Hannequinn), Valentina Coletti (Marinette Cerdan), Manuel Pierattelli (Joe Longman), Marco Camastra (Harry Burton). «Édith è la mia prima opera lirica – commenta il compositore Maurizio Fabrizio. Desidero ringraziare il Sovrintendente Claudio Orazi, che l’ha fortemente voluta e il Direttore artistico Pierangelo Conte. La gestazione di quest’opera viene da molto lontano, quando da bambino ascoltavo alla radio o sui dischi le intramontabili melodie di Édith Piaf. La cantautrice ha avuto una vita ricca di sofferenze e dolori, ma ha cercato sempre nell’amore un riscatto. Quando io e Guido Morra – autore del libretto – abbiamo deciso di scrivere quest’opera ci siamo soffermati proprio sull’aspetto dell’amore, e in particolare sull’amore più totalizzante nella vita di Édith Piaf, la storia con il pugile Marcel Cerdan. Un amore bellissimo e complesso, dal tragico epilogo. L’opera è molto dinamica, sia sul piano musicale sia nell’azione scenica. Sono onorato di avere accanto a me il Maestro Donato Renzetti, uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo, il nostro sodalizio è molto forte e risale a tanti anni fa».

Donato Renzetti commenta: «Piaf è stata sicuramente la più influemte cantautrice francese di tutti i tempi, il cui grande amore è stato il pugile Marcel Cerdan, morto tragicamente in un incidente aereo proprio mentre cercava di raggiungere la sua amata. A poche ore dal drammatico avvenimento, Édith decise di non rimandare il suo concerto, e dedicò a Marcel la prima canzone: Hymne à l’amour. Maurizio Fabrizio, con linguaggio comunicativo e ispirato, ci permetterà di ricordare la grandissima cantautrice a sessant'anni dalla scomparsa».

Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, torna alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in scena da venerdì 19 gennaio 2024. L’allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice, con la regia e le scene di Alvis Hermanis, i costumi di Kristìne Jurjàne, le coreografie di Alla Sigalova, le luci di Gleb Filshtinsky e i video di Ineta Sipunova.

Nel cast: Lianna Haroutounian / Jennifer Rowley (Cio-Cio-san), Manuela Custer / Caterina Piva (Suzuki), Alena Sautier (Kate Pinkerton), Fabio Sartori / Matteo Lippi (F. B. Pinkerton), Vladimir Stoyanov / Alessandro Luongo (Sharpless), Dider Pieri (Goro), Paolo Orecchia (Il Principe Yamadori), Luciano Leoni (Lo Zio Bonzo), Claudio Ottino (Il Commissario imperiale). «È un grande piacere, dopo la bella esperienza della passata stagione con Il pipistrello di Johann Strauss, tornare al Carlo Felice per un nuovo progetto d’opera, questa volta opera italiana, con Madama Butterfly di Giacomo Puccini – commenta Fabio Luisi. Quest'opera mi accompagna da decenni, prima come maestro sostituto, pianista per le prove a Graz negli anni ‘80, poi con tante diverse produzioni a Berlino, Monaco, Vienna e New York. Impossibile non amare quest’opera, che proporremo nella versione definitiva. Mi piace sottolineare il fatto che dopo Johann Strauss e Puccini nella prossima stagione, i complessi del Carlo Felice ed il sottoscritto affronteremo insieme un terzo, diverso e stimolante progetto, stilisticamente lontano dai due precedenti, nella stagione 2024-25».

La produzione di Madama Butterfly all’inizio anno 2024 si propone come un omaggio alle importanti Celebrazioni Pucciniane.

Da venerdì 16 febbraio sarà in scena Idomeneo, di Wolfang Amadeus Mozart. L’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà diretto da Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro, e – nella recita del 25 febbraio da Simone Ori, con la regia di Mattias Hartmann, le scene di Volker Hintermeier, i costumi di Malte Lübben, le coreografie di Reginaldo Oliveira e le luci di Mathias Märker.

Il cast si compone di Antonio Poli (Idomeneo), Cecilia Molinari (Idamante), Benedetta Torre (Illia), Lenneke Ruiten (Elettra), Giorgio Misseri (Arbace), Blagoj Nacoski (Gran Sacerdote), Ugo Guagliardo (Voce di Nettuno).

In occasione di “Genova capitale del Medioevo 2024” sarà in scena dal 15 marzo Beatrice di Tenda, di Vincenzo Bellini, dramma storico ambientato nella Milano del 1431, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Torna alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice Riccardo Minasi, per la regia di Italo Nunziata, con le scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Alessandro Rosati e le luci di Valerio Tiberi.

Il cast si compone di Mattia Olivieri (Filippo Maria Visconti), Angela Meade (Beatrice di Tenda), Sonia Ganassi (Agnese del Maino), Francesco Demuro (Orombello), Manuel Pierattelli (Anichino).

Torna a dirigere Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Riccardo Minasi con La bohème di Giacomo Puccini, che sarà rappresentata da venerdì 12 aprile. La regia dell’allestimento, realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è affidata ad Augusto Fornari, con le scene e i costumi di Francesco Musante e le luci di Luciano Novelli. Nel cast Anastasia Bartoli / Serena Gamberoni (Mimì), Galeano Salas / Alessandro Scotto di Luzio (Rofolfo), Alessio Arduini / Leon Kim (Marcello), Benedetta Torre / Caterina Sala (Musetta), Gabriele Sagona / Alessandro Spina (Colline), Pablo Ruiz / Fernando Cisneros (Schaunard), Matteo Peirone (Benoît / Alcindoro).

Nell’allestimento del Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con il Teatro Regio di Parma, sarà in scena dal 17 maggio il melodramma tragico Il corsaro di Giuseppe Verdi. Alla direzione Renato Palumbo, con la regia di Lamberto Puggelli, le scene di Marco Capuana, i costumi di Vera Marzot e con il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco. Nel cast figurano Francesco Meli (Corrado), Irina Lungu (Medora), Mario Cassi (Seid), Marigona Qerkezi (Gulnara), Saverio Fiore (Selimo) e Dongho Kim (Giovanni). Commenta Francesco Meli: «Dopo aver partecipato alla produzione di Un ballo in maschera nella Stagione 2022-23, sono molto felice di tornare ad esibirmi nel Teatro della mia città con il mio debutto nel Corsaro di Verdi».

A chiusura di stagione, Il barbiere di Siviglia, dramma comico in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini sarà rappresentato da venerdì 14 giugno nell’allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Giancarlo Andretta per la regia e l’impianto scenico di Damiano Michieletto, i costumi di Carla Teti e le luci di Luciano Novelli. I Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova, la cui direzione artistica è affidata per la quarta edizione a Francesco Meli, vestiranno i panni dei protagonisti dell’opera. Commenta Damiano Michieletto: «Il barbiere di Siviglia si inserisce nell’idea di proporre uno spettacolo agile, leggero, divertente, basato sulle maschere della commedia dell’arte reinventate per questi immortali personaggi di Rossini. Condivido l’impegno della direzione del Teatro di offrire un repertorio in grado di affascinare e attrarre un pubblico più ampio, includendo soprattutto quei giovani che per la prima volta si affacciano al teatro. Penso sia una missione di tutte le istituzioni teatrali, quella di riuscire a coinvolgere i giovani senza tralasciare gli spettatori più maturi e consapevoli. Il teatro ha sempre bisogno di dialogare con la propria città perché è parte di essa e la rappresenta». «Anche quest’anno l’ultimo titolo in cartellone della Stagione lirica, Il barbiere di Siviglia, vedrà protagonisti i solisti dell’Accademia per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice – commenta Francesco Meli. Sono molto contento di proseguire con la quarta edizione dell’Accademia, un progetto per me molto importante, un sogno che si sta realizzando».

 

La Stagione Sinfonica

La Stagione sinfonica – articolata in ventiquattro concerti sinfonici e sinfonico-corali dal 15 settembre 2023 al 25 giugno 2024 – si propone di offrire al pubblico una programmazione varia. Nella prosecuzione di un progetto artistico che si sviluppa tra le passate e future stagioni, torneranno protagonisti i cicli sinfonici che approfondiscono diversi filoni del sinfonismo spaziando dal repertorio tardo-barocco, al classico, al romantico fino al contemporaneo. Con il ciclo Mozart l’italiano tornerà ad essere esplorato il rapporto tra Mozart e la scuola settecentesca italiana, similmente In stile italiano indaga le importanti influenze che la tradizione musicale italiana ha avuto all’estero; Mitteleuropa è un’occasione per apprezzare il grande patrimonio dei compositori tedeschi e nordeuropei. Sarà poi il ciclo Novecenti a mettere in risalto i capolavori sinfonici del secolo scorso, con Ritratti americani a porre un focus sul Novecento musicale statunitense.

Sul podio, Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro, e Donato Renzetti, direttore emerito, sono impegnati tanto nel repertorio lirico quanto in quello sinfonico, che nel cartellone 2023-2024 si articola in cicli sinfonici tematici tra cui si incastonano alcuni appuntamenti in data unica.

Riccardo Minasi dirigerà sei programmi per un totale di sette appuntamenti concertistici – sia in ambito sinfonico sia in ambito sinfonico-corale – a cominciare dal Concerto Inaugurale di sabato 14 ottobre, in replica mercoledì 18 ottobre. Seguono i programmi dei cicli Mozart l’italiano, Novecenti, Mitteleuropa e In stile italiano.

Donato Renzetti dirige quattro programmi, tra i quali l’inaugurazione della GOG Giovine Orchestra Genovese il 15 settembre, l’anteprima dell’Inaugurazione della Stagione sinfonica dell’Opera Carlo Felice il 20 settembre, e il concerto dedicato al compositore Maurizio Fabrizio del 23 dicembre. I programmi spaziano dalle pagine del grande repertorio sinfonico ottocentesco a lavori del Novecento italiano, fino a toccare la musica contemporanea. 

Tra i direttori che si avvicenderanno sul podio dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice spiccano alcuni tra i nomi di più alto livello artistico a livello internazionale: Diego Fasolis, Leonhard Garms, Harmut Haenchen, Fabio Biondi, Alexander Lonquich, Federico Maria Sardelli, Roberto Abbado, Ottavio Dantone e Tito Ceccherini. 

Il cartellone prevede anche due appuntamenti corali, con il Coro dell’Opera Carlo Felice guidato da Claudio Marino Moretti. 

 

L’Opera Carlo Felice Genova per i Giovani

L’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici

L’Opera Carlo Felice rinnova la propria Accademia di canto per la quarta edizione, la direzione artistica sarà affidata a Francesco Meli – già direttore delle prime tre edizioni – con il coordinamento di Serena Gamberoni e la direzione musicale di Davide Cavalli. «Anche quest’anno ci prodigheremo con le attività dell’Accademia dell’Opera Carlo Felice – commenta Francesco Meli – le lezioni e le masterclass verranno coronate dalla produzione del Barbiere di Siviglia, ultimo titolo in cartellone della Stagione lirica, che vedrà ancora protagonisti i solisti dell’Accademia. Ringrazio tanto il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte che ci danno l’occasione di coltivare un progetto, quello dell’Accademia, che sta già ottenendo grandi risultati; gli allievi stanno infatti proseguendo con successo nei loro percorsi formativi e professionali».

  

Studenti e Giovani all’Opera

Nell’ambito dei progetti di avvicinamento dei giovani all’opera, la Fondazione promuove la cultura musicale nella scuola con il suo elevato potenziale educativo e formativo per gli studenti. Con l’iniziativa Studenti e Giovani all’Opera, il teatro desidera coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, i Conservatori di musica, le Accademie di Belle Arti e l’Università in un’esperienza emozionante facendo partecipare gli studenti agli spettacoli serali e alle prove, rendendo in questo modo i giovani protagonisti della nuova tendenza culturale italiana che mira al recupero delle nostre tradizioni musicali.

Gli incontri con il pubblico realizzati in collaborazione con UniGE

In parallelo all’iniziativa Studenti all’Opera e per rispondere positivamente al successo degli incontri realizzati nella stagione 2022-23, la Fondazione rinnova la collaborazione con l’Università degli studi di Genova, sviluppando un ciclo di conferenze per gli studenti e la città dedicato ai titoli operistici e ai concerti in cartellone. Gli incontri, coordinati da Raffaele Mellace, Preside della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, saranno tenuti da docenti dell’Ateneo che metteranno a disposizione degli ascoltatori le competenze e le conoscenze della ricerca più aggiornata per offrire, innanzitutto alle generazioni più giovani, e a tutto il pubblico l’occasione di godere con piena consapevolezza della straordinaria bellezza di un patrimonio artistico che può arricchire significativamente l’esistenza, da giovani e per tutta la vita adulta.

 

PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Itinerari di studio, ricerca, educazione all’ascolto, attraverso modalità non tradizionali, linguaggi social e digitale. Dedicati agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo livello, i Percorsi sono stabiliti in accordo con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con le istituzioni scolastiche persegue l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’eredità culturale costituita dal patrimonio dell’opera lirica, della musica sinfonica e più in generale del teatro musicale, attraverso percorsi specifici strettamente correlati ai programmi di studio, fornendo una preziosa esperienza funzionale a nuove prospettive professionali.

Estate al Porto Antico: musica, teatro e spettacoli sul mare nel cuore della città

Super User 21 Giugno 2023 779 Visite

Sarà un viaggio pieno di sorprese la 24^ edizione di EstateSpettacolo, la stagione di spettacoli ed eventi curata da Porto Antico di Genova Spa con il patrocinio del Comune di Genova, che ha già preso il via con il Suq Festival e che arriverà fino al 9 agosto, come sempre nel cuore della città, al Porto Antico. 

Ancora una volta la rassegna sarà attenta alle passioni nuove e vibranti del pubblico più giovane, quello che affolla abitualmente l’Arena del Mare e che ritroverà i propri idoli del momento e le star di domani, ma la stessa Arena offrirà momenti di grande suggestione con artisti senza tempo, svariati generi comici e proposte sorprendentemente raffinate.

La Piazza delle Feste spazierà dai comici al jazz passando per il prog e per la musica d’autore con allestimenti innovativi che sorprenderanno tutti, mentre la galleggiante Isola delle Chiatte verrà conquistata, come ormai accade da qualche anno, dal teatro e dalle sue storie di mare.

Le tre differenti location del Porto Antico accoglieranno i Festival più affermati e famosi, Goa Boa, Live in Genova, le rassegne cult come Balena, Palco sul Mare, Ridere d’agosto…ma anche prima!, gli appuntamenti classici come Gezmataz e il Prog Fest, il teatro d’autore galleggiante di Sea Stories, alcune new entry come i concerti Candlelight, Comicity Festival, e ancora, il ritorno delle produzioni del Teatro Verdi di Montecatini, la Filarmonica Sestrese e i concerti benefici.

Ma non è tutto. Novità assoluta di questa stagione è la danza classica: con “Un mare di danza. Trittico sul porto di Genova”, Jacopo Bellussi, primo ballerino dell’Hamburg Ballett e senior consultant per Genova Capitale Internazionale del balletto porta sul palcoscenico dell’Arena uno spettacolo appositamente ideato e interpretato per Genova e il suo Porto.

“Il Porto Antico si conferma – ha sottolineato il sindaco di Genova Marco Bucci - protagonista dell’estate di Genova. 58 eventi pronti a soddisfare le richieste di ogni tipo di pubblico che animeranno la nostra città nelle prossime settimane. Un’offerta di intrattenimento che sarà in grado di attirare non solo moltissimi genovesi ma anche migliaia di turisti affascinati dalla bellezza del Porto Antico. Complimenti a chi ha lavorato per la realizzazione di questo programma, un’estate di spettacoli che non vediamo l’ora di ammirare.”

“Per numero di spettacoli, per varietà di generi, per la notorietà degli artisti sul palco e per lo scenario davvero unico, EstateSpettacolo rappresenta oggi un punto di riferimento nell’estate in Liguria per tutti gli appassionati di musica e di spettacolo – ha dichiarato il presidente di Porto Antico di Genova Mauro Ferrando. Il mix di EstateSpettacolo ha contribuito negli anni a consolidare nel panorama nazionale il ruolo dei nostri più qualificati organizzatori locali che hanno saputo conquistarsi posizioni di leadership nei segmenti più diversificati. Siamo orgogliosi di questo ruolo di supporto, di aver amalgamato questi must con novità di grande qualità, che dedichiamo al nostro pubblico più fedele ma che incuriosirà certamente nuovi spettatori. Nondimeno EstateSpettacolo ha creduto nei più giovani, dando spazio ai talenti emergenti come alle iniziative benefiche, che quest’anno saranno tre e tutte di particolare valore”.

“Ci sarà – ha proseguito Ferrando - un grande assente nella stagione 2023, Vincenzo Spera. È a lui che vogliamo dedicarla e ci siamo proposti, insieme al Sindaco Marco Bucci e alla nostra responsabile degli eventi Luisella Tealdi, che ha lavorato fianco a fianco con lui in questi anni, di scegliere il momento giusto durante il Live in Genova Festival per celebrarlo insieme”.

“Anche quest’anno, la programmazione estiva del Porto antico segna l’inizio dell’estate, una consuetudine che da 24 anni attira genovesi e turisti nel cuore della città, con una programmazione che spazia dalla musica, al teatro: il tutto in una location suggestiva e sempre più amata dal grande pubblico – afferma il vicesindaco Pietro Piciocchi – Quest’anno la rassegna sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza, in prima assoluta, della grande danza di Jacopo Bellussi, étoile di Hamburg Ballett e senior consultant per Genova Capitale Internazionale del balletto, che ci farà volare con una perfomance dedicata alla nostra città».

In ordine di apparizione le prime serate di Estate Spettacolo, dal 30 giugno all’8 luglio all’Arena del Mare sono targate Goa Boa di Totò Miggiano. Si parte con i Nu Genea,,a seguire il 1° luglio Peter Hook & The Light in “Joy Division: A Celebration” con la partecipazione di Irvine Welsh “30mo Trainspotting”  (unica data italiana); domenica 2 a salire sul palco saranno Coma Cose, Vipra e Memento, martedì 4 Venerus + Savana Funk, il 5 Salmo, Bigmama, Materazi Future Club e Brucherò nei pascoli. Giovedì 6 arrivano i Baustelle e Kim Gordon. Sabato 7 spazio alla nostalgia con Alice canta Battiato con i Solisti Filarmonici Italiani, Carlo Guaitoli al pianoforte e alla direzione. Serata conclusiva domenica 8 luglio con i pionieri della musica elettronica, i Kraftwerk in tour con “New Visual Extravaganza” 2023. 

Il debutto di Candlelight, nuovo format che propone musica a lume di candela, è fissato per il 4 luglio in Piazza delle Feste con ben due appuntamenti, alle 20.30 il Tributo a Ludovico Einaudi con il Maestro Giuseppe Califano al pianoforte e alle 22.30, sempre con il Maestro Califano, un concerto dedicato a Ennio Morricone e alle indimenticabili colonne sonore che ha creato. Mercoledì 5 il quartetto d’archi Elixir Ensemble sarà prima sul palco alle 20.30 per il Tributo alle grandi band del rock e poi alle 22.30 con il Tributo ai Queen. Si replica ad agosto con il Tributo ai Coldplay il 1° del mese alle 20.30 e con il Tributo a Ludovico Einaudi alle 22.30. La sera seguente, mercoledì 2 agosto, torna l’Elixir Ensemble alle 20.30 con Ennio Moricone e alle 22.30 con il Tributo ai Queen.

La cavalcata del Live in Genova Festival di Duemilagrandieventi all’Arena del Mare inizia con due concerti già sold out di Bresh il 9 e il 10 luglio, il 14 arrivano Rosa Chemical, reduce dalle polemiche sanremesi, e Myss Keta, il 15 Tananai e il 19 Ernia. Si termina il 21 con Olly.

Due le serate del Comicity Festival di Eleonora D’Urso, seconda new entry della stagione. Il 6 luglio è in programma “La scoria infinita” con Caterina Guzzanti, Arianna Gaudio, Federico Vigorito e le musiche dal vivo di Filippo Gatti, il 7 luglio “Canzoni carine e altre meno” con Valerio Lundini e i Vazzanikki, già sold out.

Il 9 luglio sul palco di Piazza delle Feste il primo dei tre concerti benefici, Peter’s dream for Africa con Funky* Club Orchestra i Gini Paoli a favore dell’Associazione Pietro Santini odv, il 15 luglio, nell’ambito della Rassegna “Ridere d’agosto… ma anche prima” arriva “Storie sbagliate”, il concerto dei D.O.C. puntuali come ogni anno con la serata a favore della Fondazione Gigi Ghirotti. Il terzo, a favore della Comunità di Sant’Egidio, sarà “Nuova generazione jazz” con gli studenti del Liceo Pertini e del Conservatorio Paganini realizzato nell’ambito di Getmataz Festival in programma il 23 luglio in Piazza delle Feste.

La prima delle cinque serate in Piazza delle Feste di “Ridere d’agosto … ma anche prima”, il mix di teatro e comicità firmato Teatro Garage, sarà il 10 luglio con Generazione Disagio in “Dopodiché stasera mi butto”, mercoledì 12 Abba Time e Marco Rinaldi in “Made in Sweden”. Il 15, come detto, il concerto dei D.O.C. e il 16 “La leggenda del pallavolista volante” con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli. Lunedì 24 si chiude con i Bruciabaracche e il loro “Hot” all’Arena del Mare.

Tre gli appuntamenti di Gezmataz Festival, il progetto che unisce la formazione dei giovani musicisti con concerti dei migliori jazzisti internazionali. In Piazza delle Feste si parte il 21 luglio con Jacques Morelenbaum Trio, special guest Paula Morelenbaum, si prosegue il 22 con Danilo Perez, John Patitucci e Adam Cruz Trio e si chiude con il concerto benefico del 23 “Nuova generazione jazz”.

Sono prodotti dal Teatro Verdi di Montecatini lo spettacolo “Amore Bestiale” di Barbascura X, pluripremiato divulgatore scientifico dallo stile inconfondibile e originale, in programma all’Arena del Mare giovedì 20 luglio, lo spettacolo musicale “Raffaella! Omaggio alla Carrà” in Piazza delle Feste il 24 luglio e “Miracolato” del comico Max Angioni, giovedì 3 agosto all’Arena del Mare.

A inaugurare Palco sul Mare Festival, la longeva manifestazione di musica e cabaret organizzata dall’Associazione Gratia Artis saranno Enrico Ruggeri & i Supersonics martedì 25 luglio all’Arena del Mare. Poi tre serate di fila, il 27, sul palco di Piazza delle Feste, la Banda di Cialtroni in “Cialtroni sotto le ste(a)lle”, il 28 Era Ora & Friends in “Back to live aid ‘85”, il 29 Aldo Ascolese in “Da Faber al cielo”. Si termina il 31 all’Arena del Mare con i Pirati dei Caruggi in “A $copo di lucro”.

Tutto d’un fiato il Balena Festival, l’affermato appuntamento con la musica indie italiana e internazionale, organizzato da Aluha in collaborazione con Club Cane, lo studio Greenfog e l’etichetta Pioggia Rossa con la direzione di Luca Pietronave. Il programma, all’Arena del Mare, parte giovedì 27 luglio con TeenAge Dream, un super party all’insegna della nostalgia, un vero e proprio salto nel passato per una festa indimenticabile, con un unico scopo: tornare anche solo per una sera nei favolosi ‘2000 e sognare ad occhi aperti. Il programma prosegue venerdì 28 con The Zen Circus, sabato 29 Verdena e domenica 30 con lo spettacolo tutto da ridere de I Soliti Idioti.

Lunedì 31 luglio in Piazza delle Feste torna il consueto appuntamento con la Filarmonica Sestrese, quest’anno in concerto con Napo ”…in viaggio con Faber”.

Come ogni estate l’Isola delle Chiatte diventa il palcoscenico perfetto per Sea Stories Festival della Compagnia Chierici Cicolella. Il primo appuntamento è “Nostos: storie aMare” in programma giovedì 3 agosto. Da venerdì 4 a martedì 8 “La vera storia del pirata Long John Silver” con Igor Chierici e Luca Cicolella e il reading “Ventimila leghe sotto i mari” mercoledì 9 alle 19.00 e alle 21.30.

L’ultima rassegna del programma sarà Porto Antico ProgFest: sabato 5 agosto in Piazza delle Feste saliranno sul palco Anglagard, Sophya Baccini’s Aradia, Witchwood, Dark Ages, domenica 6 Area Open Project, Deathless legacy, Malombra, Monkey Diet. E sempre dagli stessi organizzatori arriva venerdì 4 agosto Porto Live Tribute Fest con White Duke, Mother Ship, Sabbath Bloody Mary. 

“Un’estate ricca di spettacoli di ogni genere è ormai una tradizione che si rinnova anno dopo anno – è il commento entusiasta di Luisella Tealdi, Responsabile degli Eventi di Porto Antico di Genova S.p.A. – e noi siamo particolarmente orgogliosi di aver abituato i genovesi, e non solo loro, all’idea che nelle sere estive al Porto Antico c’è sempre almeno un grande concerto da ascoltare, un comico irresistibile da ritrovare, un nuovo talento da scoprire… perché la nostra EstateSpettacolo è davvero per tutti i gusti e per tutte le età”.

‘Rumore’: ai Parchi di Nervi il Raffaella Carrà Dance Tribute diretto da Sergio Iapino

Super User 14 Giugno 2023 1790 Visite

Grande attesa per ‘Rumore’, il Raffaella Carrà dance tribute che si terrà mercoledì 28 giugno, ore 21:15, nell’ambito del Nervi Music Ballet Festival, rassegna organizzata da Comune di Genova e Teatro Carlo Felice.

‘Rumore’, diretto dal coreografo Sergio Iapino con la collaborazione della docente e direttrice Margherita Vasselli, vedrà impegnati, con coreografie originali, oltre cento artisti che ripercorreranno la storia dell’immortale cantante e showgirl.

Sul palco saliranno gli Azzurri del pattinaggio Linda Siciliano, Vittorio Gastaldi, Silvia Lambruschi, Greta Piccardo e Giada Romiti in una coreografia di Cristina Camisasca; Chiara Bruzzese, ballerina tetraplegica che si esibirà in una coreografia di Emilia Briano con il ballerino Carlo Froi e la violinista Giulia Ermirio; i ballerini di Balletto Fondazione For Dance con pezzi di classico e contemporaneo coreografati da Irina Kashkova; Arti’s Scuola d’Arte e spettacolo Genova  in una coreografia di Francesca Frassinelli e con la violinista Giulia Ermirio;  Bruna Learchi ADS Genova Flamenco; la compagnia teatrale Baistrocchi; 22 ballerini provenienti dalla compagnia Danza Project di Imperia in una coreografia di Cristina Valente; Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo. Tra i brani in programma: Ballo ballo, Lola, Tuca tuca, Ma che musica maestro, I thank you life, Fiesta, Super rumbas, Io non vivo senza tre, E salutala per me, Tanti auguri, Pedro, A far l’amore comincia tu, Rumore.

Lo spettacolo nasce da un’idea di Antonella Riboldi Brunamonti, vicepresidente della Fondazione Formazione Danza e Spettacolo.

“Ho accolto la richiesta di Antonella Riboldi Brunamonti in primis per il mio grande affetto per Genova e il teatro Margherita, dove ho iniziato la mia carriera di ballerino, ma anche l’immensa gioia di vedere tanti giovani ballerini, atleti e attori, esprimere tutte le loro potenzialità sulle canzoni di Raffaella Carrà. Talenti che grazie a questo progetto, che prevede una raccolta fondi legata allo spettacolo, potranno sostenere il lungo percorso di studi per diventare professionisti pur senza avere le risorse economiche per farlo. Raffaella è stata un’artista completa con cui era facile e bellissimo lavorare, un’artista dalla dedizione assoluta, instancabile, si preparava con estrema attenzione ma sapeva anche improvvisare. Credo che i giovani potranno sempre trovare ispirazione in lei, un modello positivo e intramontabile, un’artista e una donna unica ed eccezionale”, spiega Sergio Iapino, coreografo, ballerino, regista televisivo e compagno artistico e di vita di Raffaella Carrà. 

“L'idea parte dalla convinzione che lo sport, la danza e lo spettacolo, abbiano una profonda valenza educativa e che sia fondamentale promuovere queste discipline coinvolgendo i giovani. La Fondazione Formazione Danza e Spettacolo opera nel terzo settore ed eventi come questo, sono fondamentali per continuare a sostenere l’accesso all’alta formazione di chi, altrimenti, non potrebbe accedervi. A causa dei tragici fatti che hanno colpito l’Ucraina abbiamo, in convitto a Villa Rosazza, ballerini altrimenti, avrebbero ovviamente dovuto interrompere il percorso di studi. Ho pensato di creare un tributo a Raffaella Carrà nel mese e anno in cui avrebbe compiuto 80 anni. E per la direzione artistica ho convocato l’unica persona al mondo in grado di parlarne: Sergio Iapino”, spiega Antonella Riboldi Brunamonti. 

Lo spettacolo Rumore ha anche una importante mission legata alla Fondazione For Dance: offrire borse di studio per sostenere la formazione di giovani talenti della danza e dello spettacolo.

Merito e predisposizione hanno spesso bisogno di un supporto economico: la Fondazione Formazione Danza e Spettacolo, nata nell’ambito del Russian Ballet College di Villa Rosazza a Genova, ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare a giovani che intendono intraprendere percorsi artistici.

La serata sarà presentata dal giornalista de La7 e baistrocchino Paolo Colombo.

Antonella Riboldi Brunamonti nel 2020 ai Parchi di Nervi con l'allora assessora alla Cultura (oggi consigliera comunale) Barbara Grosso

Teatro Nazionale di Genova, presentato il nuovo cartellone: 66 spettacoli

Super User 13 Giugno 2023 1160 Visite

La stagione 2023-24 del Teatro Nazionale di Genova, diretto da Davide Livermore, si presenta ricca di proposte che spaziano dai classici alla drammaturgia contemporanea, dalla letteratura al cinema: 66 spettacoli di cui 20 produzioni tra prestigiose partecipazioni internazionali, nuove collaborazioni artistiche, saldi legami con il territorio ligure e italiano e un convinto investimento su una nuova generazione di registe e registi. 

Nel cartellone spiccano le presenze di Isabella Ragonese, Ugo Dighero, Ambra Angiolini, Umberto Orsini, Laura Curino, Arturo Cirillo, Maria Paiato, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Stefano Massini, Lella Costa, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo, Gianni Fantoni, Angela Finocchiaro, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Neri Marcorè, Linda Gennari, Filippo Dini e tra i registi Declan Donnellan, Elli Papakonstantinou, Marco Tullio Giordana, Giorgio Gallione, Giorgina Pi, Laura Sicignano, Serena Sinigaglia, Valter Malosti, Veronica Cruciani, Ivan Cotroneo, Jurij Ferrini, oltre allo stesso Davide Livermore con due nuovi spettacoli e ai coreografi Virgilio Sieni e Cristiana Morganti.

«Con oltre 105.000 spettatori nelle nostre quattro sale, una netta ripresa nella vendita degli abbonamenti, ritornati quasi ai numeri pre-covid, e un rilevante aumento del pubblico under 35 non possiamo che ritenerci soddisfatti della stagione appena conclusa» afferma Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova. «Siamo profondamente grati al nostro pubblico e ai partner e agli sponsor che ci sostengono, permettendoci di guardare con grande fiducia alla prossima stagione. Grazie ai fondi del PNRR messi a disposizione dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova effettueremo lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, che ci permetteranno di accogliere i nostri spettatori in ambienti migliorati sotto ogni aspetto. In particolare, il Teatro Ivo Chiesa, che resterà chiuso nei primi mesi della stagione, sarà completamente rinnovato». 

«Non vediamo l’ora di immergerci insieme ai nostri spettatori nella nuova stagione» dichiara il Direttore Davide Livermore. «Una miriade di storie e personaggi per viaggiare in luoghi diversi, nel passato e nel futuro, o tuffarsi nel presente, per guardare al nostro mondo da prospettive diverse, preziosi universi immaginari che ci permettono di conoscere meglio noi stessi. Il teatro è un rito antico e moderno, denso di “maraviglia” come l’umanità stessa, ed è certamente meraviglioso potersi trovare ancora insieme a celebrarlo» spiega Livermore, allacciandosi alla nuova campagna di comunicazione, che grazie alle immagini create dalla pluripremiata fotografa Simona Ghizzoni ci parla della relazione tra gli esseri umani e la natura, su cui si basa il nostro delicato ecosistema.

Le produzioni 

La stagione 2023 - 24 si aprirà con una delle opere più iconiche e affascinanti del teatro di tutti i tempi, La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod. In prima nazionale al Teatro Gustavo Modena dal 12 al 15 ottobre, lo spettacolo interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid è un grande evento internazionale, che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia e Italia e vede il Teatro Nazionale di Genova tra i coproduttori. 

Tra le nuove produzioni, grande attesa per Fantozzi. Una tragedia, regia di Davide Livermore, che porta in teatro i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. Prodotto dal Teatro Nazionale di Genova insieme a Enfi Teatro e Nuovo Teatro Parioli, interpretato da Gianni Fantoni, che è stato a lungo a fianco di Paolo Villaggio, e da un folto cast ancora in via di definizione, lo spettacolo sarà in scena in prima assoluta al Teatro Ivo Chiesa dal 30 gennaio al 11 febbraio 2024.

È legato al cinema e alla letteratura anche Gente comune, secondo spettacolo in cartellone diretto da Davide Livermore, che passa dalla tragedia al dramma borghese e rinnova il sodalizio produttivo con il Teatro Stabile di Torino. La storia della perfetta famiglia americana che va in pezzi dopo l’accidentale morte di un figlio, impressa nella memoria di molti grazie al film di Robert Redford, arriva per la prima volta in Italia al Teatro Gustavo Modena dal 3 al 19 maggio, protagonisti Filippo Dini e Linda Gennari.

Apprezzatissimo interprete di testi comici contemporanei, un inedito Ugo Dighero mette il proprio talento comico al servizio di un grande classico come L’avaro di Molière, in prima assoluta dal 14 al 26 novembre al Teatro Gustavo Modena (coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, CTB e Artisti Associati Gorizia). Nella regia di Luigi Saravo, che ambienta lo spettacolo nella nostra contemporaneità, l’attaccamento al denaro del proverbiale personaggio si rivelerà quasi un gesto sovversivo. 

Impastato di contraddizioni e tensioni, I creditori di August Strindberg, presentato in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato e la regia di Veronica Cruciani, è un dramma della crudeltà che indaga su chi in una relazione sia più forte o più debole. In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 19 al 28 marzo, protagonisti Viola Graziosi e Graziano Piazza.

Due giovani che dicono di amarsi ma cercano di ferirsi per egocentrismo, gelosia o rabbia sono i protagonisti di Gli innamorati, la commedia di Goldoni che nella regia di Luca Cicolella (anche interprete insieme a Giordana Faggiano) rispecchia le difficoltà relazionali dei giovani dei nostri giorni. In prima assoluta alla Sala Mercato dal 23 gennaio al 4 febbraio.

E riflette temi di assoluta modernità come la paura di amare e di affrontare l’età adulta anche Turandot di Carlo Gozzi, commedia fiabesca che ispirò l’omonima opera di Puccini, portata in scena dal regista Andrea Collavino con due attrici intense come Elsa Bossi e Deniz Özdoğan.  In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 5 al 17 dicembre.

Nel centenario della nascita, tra musica elettronica e video, Un pomeriggio, Libereso di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli, nuova produzione che debutta alla Sala Mercato dal 19 al 28 marzo, è un viaggio nel mondo e nella vita di Italo Calvino, filtrato dallo sguardo di Libereso Guglielmi, giardiniere della Stazione Sperimentale di Floricultura diretta dal padre dello scrittore.

Un Lui e una Lei (interpretata da Gaia Aprea) in attesa di reincarnarsi si ritrovano insieme senza sapere bene perché in Karma, vivace commedia del pluripremiato autore catalano Xavi Moratò per la regia di Alessandro Maggi, direttore del Teatro Civico di La Spezia, che coproduce lo spettacolo presentato in prima assoluta alla Sala Mercato dal 5 al 17 marzo. 

Si ispira all’Iliade per riflettere sulle tematiche legate alla guerra Canto dell’ira. Sviluppato dalla regista Elena Dragonetti e dal drammaturgo Carlo Orlando attraverso il confronto con un gruppo di studenti delle scuole superiori genovesi, andrà in scena dopo un percorso laboratoriale il 23 e 24 aprile alla Sala Mercato.

Grande varietà di spunti e toni anche nelle nuove coproduzioni che arrivano a Genova dopo il debutto, rinforzando i legami del Teatro Nazionale di Genova con alcune delle più importanti realtà italiane, tra cui RomaEuropa Festival, ERT – Emilia-Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano, Marche Teatro, Teatro Bellini di Napoli, TPE – Teatro Piemonte Europa, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatro dell’Elfo, Fondazione Teatro della Toscana.

Frutto di un progetto internazionale che unisce a livello artistico e produttivo Grecia, Francia, Olanda, Austria e Italia, The Bacchae diretto da Elli Papakonstantinou, regista apprezzata in tutta Europa, è una sorprendente performance che unisce recitazione e danza, musica elettronica e video art, opera e cultura queer. In scena alla Sala Mercato il 10 e 11 novembre nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile.

La compagnia Il mulino di Amleto, dopo il successo di Festen, presenta per la prima volta in Italia il testo di Wajdi Mouawad, geniale scrittore libano-quebecchese e direttore del Théâtre de la Colline di Parigi. In scena dal 9 al 14 gennaio al Teatro Gustavo Modena, Birds o l’impeccabile armonia del caso, regia di Marco Lorenzi, affronta temi legati all’identità e alla rigidità delle ideologie.

È una coproduzione con il Teatro degli Scarti di La Spezia La ferocia, trasposizione dell’omonimo romanzo di Nicola Lagioia proposta dalla compagnia VicoQuartoMazzini con la regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 16 al 21 gennaio dopo il debutto autunnale a RomaEuropa Festival.

Dopo avere esplorato il mondo degli ultimi e dei perdenti, la compagnia Carrozzeria Orfeo dirige il proprio sguardo lucido e disincantato sul mondo del benessere e apparente successo con Salveremo il mondo prima dell’alba, ambientato in una esclusiva rehab per dipendenze contemporanee. Al Teatro Gustavo Modena dal 20 febbraio al 3 marzo.

Dal 27 febbraio al 3 marzo al Teatro Ivo Chiesa Giorgio Gallione porta in scena una nuova edizione de La buona novella, concerto spettacolo che alterna brani dei Vangeli apocrifi alle canzoni dell’omonimo concept album di Fabrizio De André. In scena Neri Marcorè con Rosanna Naddeo e un solido gruppo di musicisti.

Angela Finocchiario si cala nei panni di una rassegnata assicuratrice la cui vita, assurda come quella di tutti noi, viene travolta da un’onda smisurata ne Il calamaro gigante, irresistibile commedia surreale diretta da Carlo Sciaccaluga, in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 12 al 17 marzo. 

Dopo avere debuttato al Parco dell’Acquasola, viene riproposto alla Sala Mercato dal 17 al 29 ottobre lo spettacolo di Marco Taddei con la regia di Aleph Viola Via della Maddalena, che ci porta nel cuore pulsante di Genova tra cumbia e trallallero. 

Dopo il debutto avvenuto a Bologna nella passata stagione arriva a Genova lo spettacolo di Bluemotion diretto da Giorgina Pi Pilade, in cui Pier Paolo Pasolini immagina l’amaro epilogo dell’Orestea di Eschilo. Al Teatro Ivo Chiesa il 5 e 7 aprile.

Tra le riprese in cartellone a Genova Kakuma di Laura Sicignano, viaggio nel più grande campo profughi africano, alla Sala Mercato il 5 e 6 aprile, e l’amatissima commedia goviana I maneggi per maritare una figlia, proposta da Tullio Solenghi con a fianco Elisabetta Pozzi dal 23 al 28 aprile al Teatro Ivo Chiesa.

Saranno inoltre ripresi per la tournée gli spettacoli Maria Stuarda di Schiller con la regia di Davide Livermore, La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo con Claudio Bisio, Dati sensibili di Ivan Vyrypaev portato in scena da Teodoro Bonci del Bene, Lemnos con la regia di Giorgina Pi ed Estate in dicembre di Carolina África Martín Pajares, regia di Andrea Collavino.

 

Gli spettacoli ospiti

Di grande rilievo e ampio respiro anche il cartellone delle ospitalità. Da segnalare innanzitutto il rinnovarsi della collaborazione con due importanti realtà culturali del territorio come Circumnavigando Festival di Sarabanda Teatro, che presenta all’interno della stagione del Teatro Nazionale di Genova tre spettacoli di produzione francese – Fora di Alice Rende alla Sala Mercato il 27 dicembre, Le poids de l’âme – tout est provisoire di Chiara Marchese il 29 dicembre, C’est l’hiver, le ciel est bleu della compagnia Diagonale du Vide il 30 dicembre al Teatro Gustavo Modena -  e il Festival dell’Eccellenza al femminile.

Tra ottobre e dicembre sono 10 gli spettacoli della storica manifestazione diretta da Consuelo Barilari ospitati all’interno della stagione, dal già citato The Bacchae di Elli Papakonstantinou a L’anello forte di Nuto Revelli con Laura Curino, dedicato alle donne partigiane; dalla sperimentazione polifonica sull’Edipo Re di Sofocle, nata da un’idea della fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, Chiara Guidi, a Le nostre anime di notte di Kent Haruf con Lella Costa e la regia di Serena Sinigaglia; dai due spettacoli della drammaturga slovena Simona Semenic I, The victim e The Second Time, presentati per la prima volta in Italia, allo spettacolo della visionaria compagnia Marcido Marcidoris L’importante è che ci sia qualcuno: Vaduccia, sino a Svelarsi, spettacolo rivolto a chiunque si senta donna diretto da Silvia Gallerano e a Stabat Mater e Un eschimese in Amazzonia, primi due capitoli della Trilogia sull’identità con cui Liv Ferracchiati ha conquistato la scena italiana.

Scorrendo i numerosi appuntamenti della stagione emergono vari spettacoli dedicati a figure che in modi diversi hanno segnato la storia e la cultura dell’ultimo secolo. Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio rendono omaggio a Pier Paolo Pasolini con Pa’ (20 - 22 marzo Teatro Gustavo Modena) mentre il regista Emilio Russo con la cantautrice Andrea Mirò riporta in scena il manifesto di Giorgio Gaber e Sandro Luporini Far finta di essere sani (21 - 22 ottobre Teatro Eleonora Duse).

Giacomo di Elena Cotugno e Giampiero Borgia fa risuonare le parole di Giacomo Matteotti a cent’anni dalla sua drammatica scomparsa (5-7 aprile, Teatro Eleonora Duse). Carmelo Rifici – che con Andrea De Rosa firma anche la regia di Processo Galileo, interpretato da Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano (14 -17 febbraio Teatro Gustavo Modena) – ricorda la complessità di un altro grande uomo politico italiano con De Gasperi: l’Europa brucia di Angela Dematté, protagonista Paolo Pierobon (8 – 11 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre il giornalista del Corriere della sera Aldo Cazzullo e Moni Ovadia indagano i crimini e i tradimenti di Benito Mussolini ne Il Duce delinquente (26 – 27 gennaio, Teatro Gustavo Modena). 

Stefano Massini ci riconduce a Freud con L’interpretazione dei sogni (29 novembre - 3 dicembre Teatro Gustavo Modena), mentre Giorgio Gallione porta in scena con Ambra Angiolini il romanzo di Viola Ardone Oliva Denaro, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che dopo avere subito violenza per prima disse no al matrimonio riparatore (4 – 7 aprile Teatro Gustavo Modena). 

Il regista genovese traspone per la scena anche Storia di un corpo di Daniel Pennac, interpretato da Giuseppe Cederna (17 – 21 gennaio Teatro Eleonora Duse). Echi letterari anche per Le memorie di Ivan Karamazov, in cui Umberto Orsini si cala per la terza volta nei panni dell’amato personaggio dostoevskijano (25 – 29 ottobre Teatro Eleonora Duse). 

Affonda nella banalità del male Il mio nome è Caino con Ninni Bruschetta, tratto dal libro di Claudio Fava (19 – 21 aprile, Teatro Eleonora Duse) mentre in Clitennestra, adattamento del regista Roberto Andò da La casa dei nomi del pluripremiato autore irlandese Colm Tóibín, la storia della regina assassina, interpretata da Isabella Ragonese, diventa una tragedia di passioni e debolezze profondamente umane (6 – 10 dicembre Teatro Gustavo Modena). 

Dagli antichi greci al teatro napoletano i classici trovano ampio spazio nel cartellone. Walter Malosti, nella doppia veste di attore e regista, affiancato da Anna Della Rosa porta in scena Antonio e Cleopatra di William Shakespeare (22 – 25 febbraio Teatro Ivo Chiesa), mentre Jurij Ferrini e la sua compagnia di giovanissimi interpreti si confrontano con Otello (12 – 17 aprile Teatro Eleonora Duse).

Rocco Papaleo, diretto da Leo Muscato, è il protagonista de L’ispettore generale, commedia satirica di Nikolaj Gogol (14 – 18 febbraio Teatro Ivo Chiesa) mentre Geppy Gleijeses e il figlio Lorenzo Gleijeses ci divertiranno con Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo (19 – 21 aprile Teatro Ivo Chiesa).

Ritroviamo i lazzi della commedia dell’arte in Arlecchino muto per spavento con Matteo Cremon (20 – 22 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre Serena Sinigaglia presenta una sorprendente versione di Supplici di Euripide (13 – 15 marzo Teatro Gustavo Modena) e Sebastiano Lo Monaco al Teatro Eleonora Duse dal 8 al 12 novembre è Ulisse in Odissea di Omero di Francesco Niccolini, autore anche di L’Oreste, struggente spettacolo sul tema della malattia mentale interpretato da Claudio Casadio (9 – 11 aprile Teatro Eleonora Duse).

Molteplici le voci del Novecento e della drammaturgia contemporanea. Massimo Popolizio ci immerge nella Brooklyn degli anni Cinquanta con Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (12 – 16 dicembre Teatro Gustavo Modena).

Viaggiano nel tempo per raccontare storie di emancipazione femminile la commedia della drammaturga inglese Caryl Churchill Top Girls, proposta dalla regista Monica Nappo (16 – 18 febbraio Teatro Eleonora Duse), e Boston Marriage di David Mamet, interpretato da Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria (25 – 28 gennaio Teatro Eleonora Duse). 

Arturo Cirillo dopo il successo di Cyrano porta in scena Ferdinando di Annibale Ruccello, intensa voce della drammaturgia napoletana (11 – 14 gennaio Teatro Eleonora Duse).

Amanti di Ivan Cotroneo mescola con allegria amore e bugie (11 – 14 aprile Teatro Ivo Chiesa).

È una tragedia da camera poetica e politica Favola di Fabrizio Sinisi, regia di Giorgia Cerruti (14 - 16 novembre Sala Mercato) mentre La zattera dei morti di Harald Mueller, regia di Daniela Ardini, è una commedia dagli scenari post-atomici (8 – 10 maggio Teatro Eleonora Duse).

Il rapporto tra genitori e figli è al centro della Trilogia di Florian Zeller (premio Oscar per la trasposizione cinematografica de Il padre, in cartellone a Genova qualche stagione fa): dal 8 al 10 marzo appuntamento al Teatro Ivo Chiesa con La madre, protagonista Lunetta Savino, regia di Marcello Cotugno, e dal 22 al 24 marzo con Il figlio, in scena Cesare Bocci e Galatea Ranzi, regia Piero Maccarinelli.

Tra i graditi ritorni troviamo Ascanio Celestini con L’asino e il bue, parabola di un San Francesco nato in un parcheggio nel 1982 (Teatro Gustavo Modena 3 – 4 gennaio) e il Teatro dei Filodrammatici con Bed Boy Jack di Bruno Fornasari, costruito su un fatto di cronaca realmente accaduto (2 – 4 febbraio Teatro Eleonora Duse). 

Per la danza contemporanea il celebre coreografo Virgilio Sieni si ispira a José Saramago con la nuova creazione, Cecità (17 aprile Teatro Ivo Chiesa), mentre Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater di Pina Bausch, combatte con una “personale crisi globale” in Behind the light (6 – 7 marzo Teatro Ivo Chiesa).

Giunta alla 24esima edizione, l’Acoustic Night di Beppe Gambetta chiude il cartellone (16 – 18 maggio Teatro Ivo Chiesa). 

Saranno annunciate in autunno la stagione di teatro ragazzi e la nuova edizione della rassegna Teatro Aperto, oltre ai nuovi cicli di incontri a ingresso libero. Da segnalare sin d’ora la collaborazione con l’AIRC che promuove lo spettacolo Il talento della malattia, il cui ricavato sarà devoluto per la ricerca (prevendite dal 14 giugno).

 

Intanto parte la prima tranche della campagna abbonamenti, che dal 13 giugno al 13 luglio offre un’interessante promozione estiva. Gli abbonamenti con prezzo ridotto del 20% sono in vendita presso le biglietterie del Teatro Eleonora Duse e del Teatro Gustavo Modena (aperte dalle 15 alle 19, il lunedì e il martedì anche la mattina dalle 10 alle 13), al telefono al numero 010 5342 400 e online.

La stagione lirica del Teatro Carlo Felice chiude con il Don Pasquale

Super User 04 Giugno 2023 1239 Visite

La stagione lirica del Opera Carlo Felice Genova chiude in bellezza con Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti che sarà in scena in un allestimento dello stesso teatro da martedì 6 giugno a domenica 11 giugno. Don Pasquale vedrà sul podio il direttore Francesco Ivan Ciampa, per la regia di Andrea Bernard e con le scene Alberto Beltrame, i costumi di Elena Beccaro, le luci di Marco Alba e i video di Pierpaolo Moro. Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

A dare vita ai protagonisti sul palcoscenico saranno gli allievi dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici, ai quali il Carlo Felice riserva le parti dell’ultimo titolo della Stagione Lirica nell’ambito di un progetto finalizzato sia alla formazione dei giovani talenti del canto lirico – sotto la direzione di Francesco Meli, il coordinamento di Serena Gamberoni e la direzione musicale di Davide Cavalli – sia al loro effettivo debutto. Nel cast figurano Omar Cepparolli / Davide Maria Sabatino (7, 9, 11) Don Pasquale; Nicola Zambon / Francesco Samuele Venuti (7, 9, 11) Dottor Malatesta; Antonio Mandrillo / Marco Ciaponi (7, 9, 11) Ernesto; Maria Rita Combattelli / Angelica Disanto (7, 10) / Silvia Caliò (8, 11) Norina; Franco Rios Castro / Matteo Armanino (9, 10, 11) Un notaro.

Quando Donizetti arrivò a Parigi, nell’autunno del 1842 su invito del Théâtre Italien, si mise al lavoro con Giovanni Ruffini, letterato mazziniano rifugiato all’estero per scampare alla pena capitale. Il soggetto fu tratto da un’opera di qualche decennio precedente, Ser Marcantonio di Stefano Pavesi su libretto di Angelo Anelli.

Uno degli aspetti più accattivanti del soggetto è che vengono ripresi diversi stilemi della commedia d’arte italiana del Settecento, per poi essere elaborati in una nuova ambientazione e con una assai più specifica caratterizzazione psicologica e giungere quindi ad una narrazione da romanzo ottocentesco. La trama ruota attorno al personaggio di Don Pasquale, scapolo ricco e anziano che prende moglie pur di non lasciare la propria eredità al nipote Ernesto. Quest’ultimo infatti vuole sposare Norina, giovane vedova poco abbiente, invece che una ricca signora. È grazie alle trame del Dottor Malatesta, che architetta un matrimonio improbabile coinvolgendo la furba Norina, che i due giovani innamorati potranno infine sposarsi senza essere diseredati. L’arco narrativo si compie in un lieto fine amoroso che però è anche il definitivo disinganno di Don Pasquale nel suo sogno borghese, ed ha per questo un sapore agrodolce. La linearità solo apparente della trama si ispessisce proprio grazie alle molte sfumature di caratterizzazione dei personaggi, che si delineano in modo chiaro sin dal primo atto per poi articolarsi ulteriormente. Sul piano musicale emerge a pieno la maturità di Donizetti – Don Pasquale è il suo penultimo titolo – che con una maestria senza pari passa da espressioni di grande leggerezza e malizia alla più sconsolata malinconia. Con Don Pasquale Donizetti raggiunge una propria vetta stilistica che lascia spazio al comico e al tragico, al riferimento alla tradizione (in particolare alla musica di Rossini) e all’elaborazione del proprio linguaggio musicale, ormai punto di riferimento indiscusso nel mondo operistico europeo.

Un sabato italiano al Louisiana Jazz Club

Super User 31 Maggio 2023 1329 Visite

Arriva l’estate e si concludono anche i cartelloni musical-teatrali. Chiude sontuosamente anche Louisiana Jazz Club con una serie di incontri molto suggestivi, in quella ‘tana’ di via San Sebastiano, nel cuore del nostro centro storico, tanto cara ai genovesi.

Genovesi soprattutto amici del jazz. Il Louisiana ha segnato dal 1964 la storia genovese (e non solo) del jazz italiano. Erano i temi di Cesare Penna, l’organizzatore dell’indimenticabile ‘Reverside Band’, cara Fausto Rossi, detto ‘Papo’ e ai tanti musicisti della formazione di allora, da Carlo Besta a Renzo Repetti, da Tonino Dodero a Lello Mango.

Proprio il figlio di Fausto Rossi, Flavio, e il figlio Valerio (due generazioni votate al jazz) hanno preso le redini dell’attuale Louisiana.

Con l’intenzione di riportarlo ai vecchi tempi, agli anni di una Genova bellissima soprattutto dal punto di vista dello spettacolo e del rilancio della cultura: anni Sessanta/Settanta, quando la città viveva momenti di grande entusiasmo. E il jazz caro a Papo trionfava nelle varie sedi di via Galata e soprattutto di Piazza Matteotti.

Oggi lo staff che guida il Louisiana è capeggiato dal presidente Rodolfo Cervetto. Vice presidenti ‘tuttofare’ Flavio e Valerio Rossi.

E poi l’anima artistica Roberto Ferrari, misterioso pensatore di sempre più allettanti iniziative musicali.

“È importante essere gli eredi di Fausto - dicono figlio e nipote - non potevamo non proseguire il percorso che ha portato al successo nostro padre e nonno, anche se i tempi sono diversi”.

Che strada musicale proseguirete, all’inizio di una nuova sicuramente favorevole stagione? “Certamente concerti jazz, possibilmente di alto livello. Già a chiusura di stagione, per il 2 giugno avremo il complesso dei ‘Texas Flood’, formazione bluese-texano. E poi sabato 10 i Ghost-Notes rock eccellente.

L’altra sera, ultimo eccezionale exploit del locale con il concerto di vero swing italiano (che oggi sta esplodendo) con la formazione professionalmente ineccepibile dei ‘Foxtrot-Ters’. Al piano Sandro Levrero, al basso Roberto Ferrari, alla batteria Gigi Rossi, alla fisarmonica lo straordinario Franco Piccolo, al sax ritrovato Franco Astuti e al microfono Luisa Rigoli, tornata con voce insuperabile ai successi dei suoi anni ruggenti. Fiori dai suoi ammiratori, Paolo Greppi e Giovanni Marchesi. Applausi nella notte.

Il Louisiana ha voluto dare un simpatico arrivederci ai suoi appassionati. 

V.S.

Festa della Repubblica, disponibili al Carlo Felice i biglietti per lo spettacolo gratuito del 2 giugno

Super User 24 Maggio 2023 1250 Visite

Sono già disponibili i biglietti per “Bianco rosso verde, variazioni sul Risorgimento ligure”, lo spettacolo gratuito pensato per celebrare la Festa della Repubblica che vedrà la partecipazione del celebre attore e regista teatrale Tullio Solenghi.

Lo spettacolo, già promosso in questi giorni sulla facciata del palazzo della Regione Liguria in piazza De Ferrari, prenderà il via alle 18:00 al Teatro Carlo Felice di Genova: al centro del racconto, la riscoperta di un testo di Luigi Orengo riscritto e inscenato dal grande Gilberto Govi, intitolato “O Quarantotto!”, un atto unico ambientato a Genova che narra la nascita dell’Inno di Novaro-Mameli, basato su un testo recuperato tra le carte di Govi al Museo Biblioteca dell’Attore di Genova. Nel corso della serata, Solenghi sarà inoltre insignito dell’onorificenza “Croce di San Giorgio”.

L’ingresso è libero, ma è necessario ritirare il proprio ticket gratuito presso la biglietteria del Teatro Carlo Felice, in Galleria Cardinale Siri 6, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e il sabato dalla 10 alle 19.30 (chiusa il 2 giugno). È possibile richiedere fino a 10 biglietti a persona.

Ma le iniziative per ricordare il 2 giugno non finiscono qui. Dalle 14 alle 17 nel centro storico di Genova farà da sfondo alla caccia al tesoro “Bianco rosso verde, il gioco degli anni che fecero l’Italia”, l’attività dedicata ai liguri e ai turisti che consentirà di riscoprire le tappe storiche e i luoghi nascosti del Risorgimento a Genova. La partecipazione è gratuita e possono partecipare squadre composte da sei a otto maggiorenni. Le iscrizioni sono aperte e possono essere effettuate, fino a esaurimento dei posti disponibili, all’indirizzo https://www.edutainmentformula.com/caccia-tesoro-regione-liguria/ .

Ogni squadra dovrà essere dotata di propri cellulari o tablet con collegamento internet. Il punteggio verrà poi assegnato in base ai CheckPoint visitati ed alle risposte corrette dei quiz a risposta multipla, aggiornati dal server una volta ogni 4 minuti. Al termine del gioco, il punteggio totale verrà inserito in una graduatoria comune. La classifica verrà redatta al termine della sessione e la squadra vincitrice verrà premiata dal presidente della Regione Liguria sul palco del Teatro Carlo Felice durante lo spettacolo “Bianco Rosso Verde, variazioni sul Risorgimento Ligure”.

Presentato il Nervi Music Ballet Festival 2023, sovrintendente Orazi: “Edizione rigogliosa”

Super User 16 Maggio 2023 1215 Visite

Il Nervi Music Ballet Festival 2023 torna in scena nella splendida cornice dei Parchi di Nervi a Genova dal 28 giugno al 31 luglio, con nove spettacoli di balletto e sei concerti tra cui spiccano alcune prime assolute e date uniche in Italia.

Nel solco della grande tradizione che contraddistingue il Festival partecipano a questa edizione le migliori compagnie, ballerini, direttori, solisti e orchestre provenienti da tutto il mondo.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria, Rai Cultura e Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura, il Nervi Music Ballet Festival 2023 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.

«Il Nervi Music Ballet Festival torna con un programma di altissima qualità e di assoluto livello – dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti –. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, capace di coniugare proposte classiche con spettacoli moderni e contemporanei, tutti offerti da realtà di assoluto valore, e quindi di accontentare gli spettatori più diversi e più esigenti. La Liguria e Genova si confermano punti di riferimento dal punto di vista artistico e culturale, con proposte e iniziative di richiamo nazionale, capaci di affascinare anche grazie al magnifico contesto in cui si terrà la manifestazione, i parchi di Nervi, vero gioiello della città».

«La musica e il balletto saranno nuovamente i protagonisti ai Parchi di Nervi – afferma il Sindaco di Genova Marco Bucci -. Siamo orgogliosi di accogliere nella nostra città grandi artisti provenienti da tutto il mondo per quello che si preannuncia un grande spettacolo. Genova è pronta, ora più che mai, a far vivere grandi emozioni in uno degli spazi più affascinanti della nostra città. Un mese dedicato interamente alla danza e alla musica con 16 appuntamenti di altissimo livello ed estremamente vari, in grado di accontentare anche gli spettatori più esigenti. Un evento che conferma, ancora una volta, la volontà di Genova di esaltare una disciplina straordinaria come la danza».

«Il Nervi Music Ballet Festival è espressione della particolare attenzione che la Fondazione Teatro Carlo Felice rivolge alla grande tradizione del balletto classico e alla scena coreutica contemporanea a livello internazionale – afferma il Sovrintendente Claudio Orazi -; un’asse portante della mission istituzionale del teatro, che completa la sua vocazione musicale. Siamo lieti di poter presentare una nuova, rigogliosa edizione della manifestazione che è promossa dal Comune di Genova, con il patrocinio della Regione Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura e con il patrocinio di Rai Liguria. Desidero ringraziare i grandi artisti, le compagini ospiti e tutti i lavoratori del Teatro, che rendono quello di Nervi un festival vivo, vitale e proiettato verso il futuro».

Sabato 17 e domenica 18 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2023 ospita Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto, appuntamento in due giorni dedicato alla memoria del fondatore del Festival Internazionale del balletto di Nervi, Mario Porcile e alle sue Stelle.

A seguire, il Festival ospita in anteprima mercoledì 28 giugno un appuntamento dedicato a Raffaella Carrà: Rumore Raffaella Carrà Dance Tribute, con la regia di Sergio Iapino.

Domenica 2 luglio si terrà lo spettacolo inaugurale: Soirée Rachmaninoff, omaggio a Sergej Rachmaninoff per i 150 anni dalla nascita. Beatrice Rana e Massimo Spada si alterneranno al pianoforte con alcuni dei più amati preludi e sonate del compositore russo, in dialogo con i ballerini in scena e con la violoncellista Ludovica Rana e l’interpretazione di alcune lettere di Rachmaninoff. In programma i balletti Trio sull’ Andantino, dalla Suite n.2 per 2 pianoforti, op.17 e Sonata sull’Andante della Sonata in sol minore op. 19, creati da Uwe Scholz e interpretati dai primi ballerini Rachele Buriassi, Esnel Ramos e Oleksii Potiomkin. In prima assoluta, Alla fine del mondo dei coreografi Sasha Riva e Simone Repele sulle Danze Sinfoniche, op. 45 per dieci danzatori tra i quali: Yumi Aizawa (già Grand Théâtre de Genève), Parvaneh Scharafali (già Nederlands Dans Theater), Damiano Ottavio Bigi (già Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, Dimitris Papaioannou). La produzione è a cura di Daniele Cipriani.

Segue il gala dello Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, che ritorna mercoledì 8 luglio a Nervi dopo il successo delle edizioni del 2021 e del 2022. L’evento che corona il concorso internazionale di balletto è una esclusiva per l’Italia. Nel corso della serata, aperta da un grand défilé de ballet interpretato dai partecipanti alle master class, 150 tra le più talentuose promesse del balletto internazionale condivideranno il palcoscenico con alcuni dei ballerini solisti e dei primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo, quali: Natalia Osipova (The Royal Ballet), Adji Cissoko (Alonzo King LINES Ballet),  Brady Farrar (American Ballet Theatre Studio Company),  Takumi Miyake (American Ballet Theatre Studio Company),  Kimin Kim (Mariinsky Ballet),  Valentine Colasante (Paris Opera Ballet), Paul Marque (Paris Opera Ballet).

Mercoledì 12 luglio la Compagnia Zappalà Danza porterà in scena LA NONA (dal caos, il corpo), una coreografia di Roberto Zappalà, sulla Sinfonia n. 9 di Beethoven nella trascrizione per due pianoforti di Liszt. Vincitrice del premio DANZA&DANZA 2015, LA NONA è una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale. L’umanità che danza nello spettacolo è un’umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione da un caos primordiale, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e negative, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento. I testi sono curati dal drammaturgo Nello Calabrò, interpreti dal vivo il soprano Marianna Cappellani e i pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro. Una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale. 

Shine Pink Floyd Moon, in scena sabato 15 luglio, è un’opera rock di Micha Van Hoecke che nasce in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, da cui l’autore ha tratto ispirazione per creare un percorso dedicato al mondo della luna con le indimenticabili canzoni dei Pink Floyd. Un sapiente gioco di luci, laser e videoproiezioni trasforma lo spazio scenico di SHINE Pink Floyd Moon in una surreale luna in cui visioni oniriche s’incrociano per creare mondi siderali, apparentemente lontani eppure molto vicini, perché dentro di noi. Un viaggio nel mondo della luna interiore dell’essere umano: non solo (o forse non più) luogo di follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa. Sul palco l’étoile Raffaele Paganini con i danzatori della Compagnia Daniele Cipriani, accompagnamento musicale dal vivo dei Pink Floyd Legend.

Martedì 18 luglio è in programma Tao Dance Ballet, uno spettacolo dedicato alla danza contemporanea con la compagnia di danza cinese Taodance – leone d’argento alla Biennale danza 2023. Grande attesa per la prima rappresentazione assoluta della coreografia Circle. Punto focale del pensiero dei fondatori e direttori  artistici della Compagnia Tao Ye e Duan Ni è proprio il “Circular Movement System”, che combina la filosofia orientale e la pratica della danza. In questa prospettiva, i danzatori interagiscono tra di loro ruotando tutti gli assi del corpo, diventando immagine stessa del movimento circolare in una caleidoscopica risonanza geometrica. Il governo cinese promuove da molti anni diversi complessi di valore internazionale, all’interno del progetto promozionale strutturato image China, nell’ambito del quale è stata quest’anno scelta Genova. La presenza di Taodance a Genova persegue un progetto artistico che incoraggia i rapporti culturali tra Italia e Cina, prodromo di possibili progetti futuri comuni.

Giovedì 27 luglio il gala cult dell’“Étoile dei due Mondi”, Roberto Bolle and Friends torna a Nervi dopo il successo riscosso nell’edizione del 2022, in una produzione speciale realizzata da Artedanza srl in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice. Lo spettacolo è pensato appositamente da Roberto Bolle per offrire una serata di danza coinvolgente ed emozionante, con brani sempre nuovi ed interpreti nazionali ed internazionali di grande talento. Anche questa volta il programma mescolerà sapientemente il contemporaneo con il classico, il virtuosismo con la grande emozione. Quello del Gala è da sempre uno degli strumenti attraverso i quali l’Étoile è riuscito a riportare la danza all’attenzione del grande pubblico, fuori dalla nicchia dei teatri – che continua a riempire – direttamente al cuore delle persone. 

Sabato 29 luglio Una noche con Sergio Bernal, spettacolo dedicato alla cultura iberica e allo spirito gitano, con la direzione artistica di Ricardo Cue. Tra coreografie originali: The Last Encounter di Ricardo Cue, sulle note di Hable con ella di Alberto Iglesias e l’assolo The Swan sempre di Ricardo Cue con musica di Camille Saint-Saëns, interpretato da Sergio Bernal (étoile di fama mondiale e primo ballerino del Ballet Nacional de España); un’inedita versione del Bolero di Maurice Ravel e il celebre Zapateado creato da Antonio Ruiz Soler sulla musica di Pablo de Sarasate per un visionario racconto per quadri in cui si fondono la tradizione spagnola, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo della cultura gitana.

Il Festival si chiude lunedì 31 luglio con uno dei balletti più amati dagli appassionati di danza: Notre Dame de Paris, di Roland Petit su musiche di Maurice Jarre. Il balletto è tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, di cui Petit ha creato, attraverso la danza, una perfetta sintesi drammatica ed evocativa. A portare in scena Notre Dame de Paris sarà la Compagnia di Balletto del Teatro dell’Opera di Kharkiv, la cui presenza al Nervi Music Ballet Festival 2023 è stata fortemente voluta dalla Fondazione Teatro Carlo Felice e dal Comune di Genova, che con questo spettacolo esprimono la propria solidarietà al popolo ucraino.

Numerosi sono anche gli appuntamenti concertistici, accomunati da un filo rosso che si ritrova nell’inscindibile legame tra musica e danza.

Mercoledì 5 giugno si terrà il Concerto per Genova. Dorian Wilson sarà alla direzione del pianista Marco Vincenzi e dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova, il programma prevede la Sinfonia dal Barbiere di Siviglia di Rossini, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 di Mozart e la Sinfonia n. 7 di Beethoven – di cui Wagner scriveva «Questa sinfonia è l'apoteosi della danza. È la dama nella sua massima essenza, l'azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali». Il concerto è organizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.

Segue domenica 9 luglio L’Oiseau de feu: Fabio Luisi, Direttore onorario dell’Opera Carlo Felice Genova sarà alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, con un programma dedicato a Stravinskij e Čajkovskij, due compositori che, da punti di vista tanto diversi, hanno approfondito l’affascinante unione che da sempre ha legato il corpo e il movimento con la musica e il ritmo, regalandoci alcune delle pagine musicali per danza più affascinanti e coinvolgenti di sempre. In programma la suite per orchestra dal balletto L’oiseau de feu di Stravinskij e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij.

Con Tango!, giovedì 20 luglio, verrà eseguita in prima assoluta la Misa argentina per tenore, pianoforte e coro di Mariano Speranza. Fernando Álvarez sarà alla direzione del tenore Marcelo Álvarez, del pianista Mariano Speranza, dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice Genova, maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Il brano rappresenta la perfetta unione tra il genere musicale della messa e le sonorità e suggestioni della danza sudamericana per eccellenza: il tango. 

Venerdì 21 luglio il Festival ospiterà una tappa dell’Iconic tour del David Garrett Trio, che porta in tutta Europa l’album Iconic, pubblicato da Deutsche Grammophon nel novembre del 2022. Iconic è un percorso dedicato ai grandi compositori che hanno esaltato il virtuosismo violinistico, come Bach, Vivaldi, Dvořák, Gluck, Kreisler, Mendelssohn e Schumann. Proprio da loro David Garrett trae ispirazione, rivisitando in chiave personale e con arrangiamenti originali le loro creazioni.  Al violino David Garrett, con Franck van der Heijden alla chitarra e Rogier van Wegberg al basso.

Una serata dedicata ai giovani, domenica 23 luglio, vede protagonista la Banda Giovanile Sinfonica Nazionale Anbima, formata da talenti tra i 16 e i 25 anni provenienti da tutta Italia. La direzione è affidata a Leonardo Laserra Ingrosso, direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza, con un programma che esplorerà il vasto repertorio della letteratura originale per Symphonic Band. 

Martedì 25 luglio un appuntamento all’insegna del Jazz con il Peter Erskine Quartett. Il quartetto, per la prima volta in Europa in questa formazione, è composto dai talenti di Peter Erskine, batterista di fama mondiale che ha partecipato all’incisione di più di 700 album al fianco dei più grandi nomi del Jazz e vinto due Grammy Awards; Alan Pasqua, pianista Steinway, arrangiatore e produttore; Darek Oles, contrabbassista con alle spalle numerose partecipazioni e incisioni jazz; George Garzone, sassofonista attivo dal 1972 nel trio jazz The Fringe. Nel 2019 il Peter Erskine Quartett ha tenuto una sessione di registrazione di concerti in tre notti, poi raccolta in tre CD dal nome Three Nights in LA, che è diventata una delle preferite di molti critici come Downbeat Magazine e All about jazz.

Info e biglietti: www.nervimusicballetfestival.it

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI

 

 

Trekking teatrale a Pieve Alta

Super User 14 Maggio 2023 759 Visite

 

Camminare insieme a Giuseppe Cederna, non solo attore ma anche viaggiatore e alpinista. Andare con lui, passo dopo passo, da Pieve Alta alla Chiesa di S. Croce, fermandosi ogni tanto ad ascoltare pagine di poesia. Si conclude sabato 20 maggio con il trekking teatrale “Su questa terra” la Stagione invernale 2022/23 “Scali a mare Pieve Ligure Art Festival”, ideata e diretta da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, con il sostegno del Comune di Pieve Ligure e la collaborazione della Pro Loco Pieve Alta. Il trekking teatrale è una novità assoluta nel modo di fruire l’ambiente e il teatro, per vivere e valorizzare un luogo straordinario, in perfetto equilibrio tra cultura e natura. La piccola chiesa rifugio di Santa Croce è situata a 518 m. sul livello del mare e il suo sagrato è un prato affacciato sul golfo da cui si gode una vista impareggiabile sulla costa ligure, tra monti e mare.

L’esperienza di una passeggiata nella natura si unisce all’ascolto della grande letteratura. In compagnia di una guida d’eccezione: Giuseppe Cederna, tra gli interpreti del film premio Oscar 1992 “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, autore del libro “Il grande viaggio” che racconta la risalita fino alle sorgenti del fiume Gange. Una camminata verso Santa Croce, a passo lento, con il tempo per qualche sosta dedicata all’ascolto.

I biglietti per partecipare al trekking teatrale “Su questa terra” con Giuseppe Cederna sono in vendita a 15 euro per i non abbonati e 7 euro per gli abbonati. L’appuntamento è alle 14.30 nel piazzale della Chiesa a Pieve Alta. È a disposizione un bus navetta dal piazzale della Chiesa di Pieve Alta all’attacco del sentiero. Parcheggio libero nel piazzale per chi partecipa all’evento. Si raccomandano abbigliamento e calzature da trekking. In caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo al Teatro Massone di Pieve Alta. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , telefono 348 2624922 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , telefono 370 3790510.

 

Sabato 20 maggio 2023, ore 14.30

Da Pieve Alta alla chiesa di S. Croce con

TREKKING TEATRALE CON GIUSEPPE CEDERNA

SU QUESTA TERRA

Il cammino e la poesia

Produzione Teatro Pubblico Ligure

 

Paolo Fizzarotti

‘Acoustic Night 23’, Beppe Gambetta torna a Genova

Super User 14 Maggio 2023 1316 Visite

È tutto pronto per Acoustic Night 23 in scena sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa dal 18 al 20 maggio (ore 20.30) per tre serate all’insegna della grande musica acustica.

Per questa nuova edizione Beppe Gambetta, virtuoso della chitarra, ambasciatore di Genova nel mondo e produttore dell’evento insieme a Federica Calvino Prina, ha voluto coinvolgere musicisti giovani, talenti internazionali che non si sono mai esibiti in Liguria e con i quali non ha mai suonato prima. Il concerto sarà una prima assoluta, un incontro di suoni, voci, attitudini e stili che aggiungerà un altro tassello al mosaico sonoro internazionale che è l’Acoustic Night.

 Gli ospiti di quest’anno sono François Félix Roy, one man band dalla impressionante duttilità espressiva proveniente dal Québec, la vasta regione del Canada in cui si parla una forma particolare di francese. Matteo Leone dall’Isola di S. Antioco (Sardegna), chitarrista mancino dalle forti venature blues che scrive e canta in lingua tabarkina, un dialetto antico derivato dalle comunità di pescatori di corallo genovesi. Aysanabee, chitarrista e polistrumentista dalla fascinosa voce “soul”, cresciuto nelle First Nations, le comunità native canadesi costrette alla estinzione delle proprie tradizioni dalla spietata opera di colonizzazione occidentale. Acoustic Night 23 è al Teatro Ivo Chiesa da giovedì 18 a sabato 20 maggio. Tutti i concerti iniziano alle 20.30.

 

18 - 20 maggio 2023

Genova, Teatro Ivo Chiesa

ACOUSTIC NIGHT 23 – Lingua Madre

Beppe Gambetta - chitarra, voce

Francois Félix Roy – chitarra, percussioni, mandolino, voce

Matteo Leone – chitarra, chitarra slide, percussioni, voce

Aysanabee - chitarra, voce

 

Paolo Fizzarotti

Rita e Don Pasquale: spazio ai giovani dell’Accademia dell’Opera Carlo Felice

Super User 12 Maggio 2023 1193 Visite

I prossimi appuntamenti operistici al Carlo Felice vedono protagonista l’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici, il cui progetto è proprio finalizzato alla creazione di un percorso formativo per i giovani talenti della lirica e al loro debutto. Le attività dell’Accademia sono affidate al direttore artistico Francesco Meli, alla coordinatrice Serena Gamberoni e al direttore musicale Davide Cavalli.

“Esprimo grande soddisfazione per il lavoro svolto – dichiara il sovrintendente Claudio Orazi -.  Ringrazio il direttore artistico Pierangelo Conte, il direttore artistico dell’Accademia Francesco Meli, la coordinatrice Serena Gamberoni e tutti i docenti che hanno partecipato con dedizione a questo progetto che giunge al terzo anno di attività, aggiungendo alla tradizionale produzione operistica in cartellone, un ulteriore progetto dedicato a “Rita” di Donizetti. Un particolare ringraziamento e le mie congratulazioni vanno agli allievi del corso 2023 dell’Accademia che hanno profuso un grande impegno ed ai quali auguro ogni successo per la loro carriera”.

In quattro recite programmate tra martedì 18 maggio e domenica 28 maggio andrà in scena Rita, opéra-comique in un atto di Gaetano Donizetti. La composizione risale al 1841, anche se la prima rappresentazione si tenne dodici anni più tardi. Il successo di quest’atto unico è dovuto sia alla linearità – in scena solo tre personaggi, i «Deux hommes et une femme» del sottotitolo originale in francese – sia alla grande inventiva con cui Donizetti riesce a tessere la trama musicale di questa esilarante vicenda. Saranno proprio gli allievi dell’Accademia per cantanti lirici Gabriella Ingenito / Martina Saviano, Matteo Straffi e Gianpiero Delle Grazie a vestire i panni dei personaggi, sotto la guida del maestro concertatore al pianoforte Davide Cavalli.

Il progetto ha un ulteriore elemento di pregio: è stato infatti sviluppato in collaborazione con un’altra realtà genovese che promuove i giovani in ambito artistico e teatrale, l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Sono gli allievi dell’Accademia Ligustica Zoe Amato, Lucrezia Corsa, Cecilia Danesi, Sara Guzzardi, Gaia Macassaro, Beatrice Napoli, Ilaria Romano, Lorenzo Rostagno, Natalia Sacco, Anna Scimone e Olimpia Tonini ad aver curato l’allestimento scenico. Ad affiancarli nella realizzazione del progetto i docenti Guido De Monticelli ed Elisabetta Courir alla regia; Francesca Marsella, Stefano Corsi e Cristina Ferraro per allestimento scenico e costumi; Liliana Iadeluca per le luci.

La stagione lirica 22-23 si chiude con Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti, che sarà in scena da martedì 6 giugno a domenica 11 giugno. Composto in soli undici giorni e rappresentato per la prima volta al Théâtre Italien di Parigi il 3 gennaio 1843, Don Pasquale è uno dei titoli più amati del catalogo donizettiano. Il libretto di Giovanni Ruffini è tratto da un dramma giocoso del 1810 e attraverso un ritmo serrato e brillante racconta le divertenti avventure di Don Pasquale, Ernesto, Norina e del Dottor Malatesta. Donizetti traspone il testo in musica con grande sapienza, con una scrittura innovativa e grande sensibilità nella caratterizzazione musicale dei personaggi e dell’ambiente borghese in scena.

Interpreti protagonisti i solisti dell’Accademia per cantanti lirici: Omar Cepparolli / Davide Maria Sabatino (7, 9, 11) Don Pasquale; Nicola Zambon / Francesco Samuele Venuti (7, 9, 11) Dottor Malatesta; Antonio Mandrillo / Jiahui Mo (7, 9, 11) Ernesto; Maria Rita Combattelli / Angelica Disanto (7, 10) / Silvia Caliò (8, 11) Norina; Franco Rios Castro / Matteo Armanino (9, 10, 11) Un notaro. Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa; regia di Andrea Bernard; scene di Alberto Beltrame; costumi di Elena Beccaro; luci di Marco Alba; Videomaker Pierpaolo Moro. L’Allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, con Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI

Opera Carlo Felice, Riccardo Minasi dirige Novecenti

Super User 11 Maggio 2023 530 Visite

In un nuovo appuntamento della stagione sinfonica dell’Opera Carlo Felice Genova, in programma domenica 14 maggio alle ore 20:00, il concerto Novecenti traccia un percorso inedito tra la Sinfonia n. 60 Il distratto di Franz Joseph Haydn, Sound and Fury – in prima esecuzione italiana – di Anna Clyne e Don Quixote di Richard Strauss. Riccardo Minasi sarà alla direzione dei solisti Riccardo Agosti, violoncello; Antonio Bossone, viola; e dell’Orchestra del teatro. 

Il programma si apre con la Sinfonia n. 60 di Haydn. La composizione nasce come musica di scena per la commedia Der Zerstreute, adattamento in lingua tedesca dell’originale francese di François Regnard Le distrait. Il grande successo della rappresentazione si dovette anche alla musica, che ben presto venne ripresa in forma autonoma nelle sale da concerto di tutta Europa. Di questo retaggio teatrale rimangono una insolita struttura in sei movimenti (ove il primo aveva avuto funzione di ouverture, e i seguenti di intermezzi tra gli atti della commedia), e una scrittura espressiva e ricca di temi ricorrenti allusivi all’azione scenica.

È proprio dalla Sinfonia n. 60 che Anna Clyne – compositrice contemporanea di origini britanniche, attiva sia nel campo della musica acustica sia nel campo della musica elettronica – prende le mosse per il suo Sound and Fury, eseguito per la prima volta nel 2019 alla Queens Hall di Edimburgo. Come illustrato dalla compositrice nella nota d’autore pubblicata dall’editore Boosey & Hawkes, Sound and Fury nasce dall’ascolto della Sinfonia n. 60 e dalla trascrizione di alcuni segmenti, poi ripetuti e fatti proliferare in un movimento unico suddiviso in sei sezioni. L’elemento della ripetizione è di ispirazione letteraria, e deriva dalla lettura di un monologo da Macbeth. Qui la scrittura di Shakespeare, attraverso la ripetizione, assume un ritmo musicale:

Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow, / Creeps in this petty pace from day to day, / To the last syllable of recorded time; / And all our yesterdays have lighted fools / The way to dusty death. Out, out, brief candle! / Life's but a walking shadow, a poor player, / That struts and frets his hour upon the stage, / And then is heard no more. It is a tale / Told by an idiot, full of sound and fury, / Signifying nothing.

(Domani, e domani e domani, / si insinua giorno dopo giorno, / verso l’ultima sillaba del copione; / e tutti i nostri ieri avranno rischiarato a dei pazzi / la polverosa via della morte. Spegniti, spegniti, breve candela! / La vita non è che un’ombra che cammina, un povero attore / che si pavoneggia e si agita su un palcoscenico per il tempo a lui assegnato, / e poi di lui nulla più s’ode: è un racconto / narrato da un idiota, pieno di strepiti e furori / che non significano nulla). 

Proprio da questi versi è tratto il titolo stesso del brano: Sound and Fury.

Il programma si chiude con uno dei più ispirati poemi sinfonici della storia della musica: Don Quixote di Richard Strauss. Il lento processo compositivo durò quasi dieci anni, per concludersi sul finire del 1897, con la prima esecuzione l’8 marzo successivo. Don Quixote è tratto dalle avventure narrate nell’omonimo romanzo di Miguel de Cervantes. Nell’Introduzione viene presentato il protagonista, il cui tema viene affidato al violoncello (il ruolo del violoncello è quindi centrale, anche se non si parla propriamente di un solista, perché la natura del brano per come si articola la scrittura strumentale è molto più vicina alla sinfonia che al concerto per solista e orchestra). Al tema principale si affianca un tema secondario affidato alla viola, che rappresenta lo scudiero Sancho Panza. Nelle dieci variazioni a seguire si ripercorrono tragicomiche avventure tra incontri, combattimenti e sogni d’amore. Il Finale è il momento della riflessione e della contemplazione che precede la morte del protagonista. 

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

‘I migliori danni della nostra vita’, lo spettacolo di Marco Travaglio al Politeama Genovese

Super User 11 Maggio 2023 737 Visite

“Gli ultimi cinque anni di storia italiana: ovvero come i poteri marci della politica, della finanza e dell’informazione hanno ribaltato il voto degli italiani del 2018, dal cambiamento alla restaurazione, dalla questione morale e sociale all’Ancien Régime e alla guerra infinita, rovesciando il governo Conte2 e consegnando l’Italia all’ammucchiata di Draghi, che ha spianato la strada al ritorno delle vecchie destre riverniciate da nuove dietro il volto di Giorgia Meloni”. Così viene presentato ‘I migliori danni della nostra vita’, lo spettacolo satirico del giornalista Marco Travaglio in programma lunedì 15 maggio, ore 21:00, al Politeama Genovese.

NonHannoUnAmico, Luca Bizzarri al Politeama Genovese

Super User 05 Maggio 2023 642 Visite

Mercoledì 10 maggio, ore 21:00, al Politeama Genovese andrà in scena ‘NonHannoUnAmico’, spettacolo teatrale di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti, tratto dall’omonimo podcast in onda su tutte le piattaforme.

Nel podcast, nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese, Bizzarri racconta la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale. Il tutto ridendo di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic, in un’ora di racconto di noi, nel quale riconoscerci come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma in realtà, a guardarlo bene, restituisce l’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.

Madre Courage, Brecht è in prima nazionale al teatro Modena

Super User 03 Maggio 2023 902 Visite

Madre Courage e i suoi figli: il capolavoro di Bertolt Brecht torna a Genova, con una produzione nuova di zecca del Teatro Nazionale diretto da Davide Livermore.

La storia degli ultimi, travolti dalla guerra e stritolati dai meccanismi del capitalismo, al centro di Madre Courage e i suoi figli, risuona più attuale che mai. Il Teatro Nazionale di Genova - che nel 1969 ha prodotto la celebre edizione con Lina Volonghi e la regia di Luigi Squarzina e nel 2002 quella con Mariangela Melato e la regia di Marco Sciaccaluga – oggi ripropone un nuovo allestimento del capolavoro del drammaturgo tedesco. La prima nazionale sarà al Teatro Gustavo Modena dal 9 al 21 maggio 2023.

La regia è affidata a Elena Gigliotti, 36 anni, attrice e regista formatasi a Genova, al suo attivo collaborazioni sia con compagnie indipendenti sia con i teatri stabili. Guerra, umanità, maternità, capitalismo, propaganda, collettività sono alcune delle parole chiave che hanno guidato il suo lavoro sul testo di Bertolt Brecht.

Nel ruolo principale spicca Simonetta Guarino, la cui eclettica carriera attraversa teatro, cabaret e tv. Sul palco con lei un cast cosmopolita ed eterogeneo composto da Sebastiano Bronzato, Didì Garbaccio Bogin, Aleksandros Memetaj, Andrea Nicolini, Aldo Ottobrino, Matteo Palazzo, Sarah Pesca, Alfonso Postiglione, Esela Pysqyli, Ivan Zerbinati, che oltre a interpretare i personaggi principali dà vita a una moltitudine di soldati, ufficiali e civili.

Un grande corpo collettivo che si muove sulle coreografie di Claudia Monti - composizioni essenziali e sintetiche che contribuiscono all’idea di straniamento brechtiano - e canta, sostenuto dalle musiche di Matteo Domenichelli. L’artista ha rielaborato in chiave elettronica le songs di Paul Dessau che accompagnavano l’opera di Brecht e composto brani originali che alternano atmosfere rarefatte ed echi di guerra. La parte visiva dello spettacolo si avvale delle luci di Davide Riccardi e dei video di Daniele Salaris, mentre le scene e i costumi sono firmati da Carlo De Marino.

Elena Gigliotti ambienta lo spettacolo in un luogo e un’epoca indefiniti, con gli orrori delle battaglie scanditi dalle notizie dei tg, a cui si alternano continuamente spot pubblicitari adatti a ogni situazione, anche in tempo di guerra. «Lo straniamento voluto da Brecht si rispecchia nella nostra vita quotidiana, dove le immagini di guerra si alternano agli show televisivi e alle fiction della sera. Ci si trova a un gioioso aperitivo mentre la tv dietro di noi manda immagini tragiche» sottolinea la regista.

Madre Courage, venditrice ambulante che si sposta da un fronte all’altro per vendere la sua merce agli eserciti, sopravvive alla guerra per mezzo della guerra. Il suo carro è l’ultimo baluardo del capitalismo, è l’algoritmo che promette di soddisfare tutti i bisogni.

Ma cosa determina le scelte che la portano a perdere i suoi stessi figli? L’istinto di sopravvivenza? L’ossessione per il denaro? La rassegnazione a un mondo che “così va e non va bene”?

Giocando con diversi registri, Simonetta Guarino ci rivela tutta l’umana ambiguità di questa antieroina stretta da necessità contrastanti, madre di tutti i colpevoli e di tutte le vittime.

 «Madre Courage e i suoi figli è un’opera invasa di gaiezza e serietà, che ci costringe a stare dalla parte di nessuno e dalla parte di tutti, a confrontarci con la guerra come evento fuori e dentro di noi» afferma ancora Elena Gigliotti. «È la consapevolezza che ogni altro da noi vive anche in noi, e che da un giorno all’altro i ruoli si rovesciano e tutto può cambiare».

Alla Claque la sfida di battute e rime

Super User 30 Aprile 2023 589 Visite

Mercoledì 3 maggio alle ore 21.30 sul palco de La Claque serata finale di “Punchline”, la sfida a colpi di battute e rime tra stand up comedian e freestyler, ideata dagli autori Claudio Cabona e Matteo Monforte, possibile grazie a Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e a Regione Liguria.

A sfidarsi per aggiudicarsi il titolo i vincitori delle prime due serate riuniti in  due squadre, composte ognuna  da un comico e un rapper: Paul D. Genovese con  DBMC e Daniele Raco con Blood.

Paul D. Genovese, nato a Genova nel 1987, è considerato uno dei principali esponenti della stand up comedian genovese, che fa del dark humour il suo tratto distintivo. Attraverso la comicità porta sul palco la sua vita, il suo trascorso e l'imbarazzo di essere un uomo a metà strada tra la spensierata fanciullezza e i fastidi dell’età adulta. Insieme a lui DBMC, cloud rapper e freestyler nato a Genova nel 1999 e conosciuto grazie alla partecipazione alle battle di El Rincon, Link, Level Up e Iceberg, contest da lui creato.

A sfidarli con il suo umorismo irriverente e provocatorio, il comico savonese Daniele Raco, considerato uno dei padri della stand up comedian italiana, nonché colonna portante dei Bruciabaracche e volto di Zelig. Accanto a lui Blood, nome d'arte di Elia Pazzaglia, genovese classe 99' che affianca la carriera da rapper e freestyler agli studi in ingegneria.

Ospite della serata il rapper Jerry Sampi: classe 1999, nato a Manta in Ecuador e cresciuto a Genova, è uno dei rapper più rappresentativi della nuova generazione hip-hop ligure;  attualmente  nel roster Harshtimes di Dj Harsh - Island Records - Universal Music ,  presenterà due canzoni del suo repertorio.

Paolo Fizzarotti

Cogoleto, nuovo appuntamento con la rassegna “Il libracco”

Super User 30 Aprile 2023 807 Visite

Venerdì 5 maggio, nuovo appuntamento con la rassegna “Il libracco” organizzata dall'associazione culturale Cogoleto Otto in collaborazione con il Circolo Arci Mario Merlo e con lo SPI C.I.G.L. di Cogoleto. A partire dalle 18,30 la sede del circolo di via Parenti 24 ospiterà la presentazione dell'antologia di racconti “Ci sedemmo dalla parte del torto” (2022, Prospero Editore), a cura di Heiko H. Caimi eViviana E. Gabrini. Ospiti della serata saranno la co-curatrice Gabrini e Antonella Zanca, milanese, una delle 46 firme che compongono la raccolta.

A dialogare con loro ci sarà il presidente dell'associazione Maurizio Gugliotta. L'antologia, che è dedicata alla memoria di Valerio Evangelisti, scomparso un anno fa e presente nell'antologia con il toccante Rachid, parla di emarginazione, povertà, omofobia, follia, cadute eriscatti. L’idea di questa antologia nasce da un oscuro fatto di cronaca che si consuma a Casteggio, uncomune dell’Oltrepo Pavese, nel lontano 1943, quando una camicia nera uccise per gioco un bimborom di dieci anni. Una storia agghiacciante, di cui si è quasi del tutto persa memoria, che a Viviana Gabrini è stata raccontata dal padre e che in paese oramai conoscono in pochi. A ricordarla c’è la tomba del piccolo Mustafa, nel cimitero comunale: i genitori dolenti posero, si legge sulla lapide. Una morte assurda. Un bimbo usato come bersaglio e un colpo sparato al grido di: «Bisognerebbeammazzarli tutti!». Un grido che ricorda da vicino slogan e vicende recenti.

«Sulla vicenda – spiega Caimi - Gabrini aveva già pubblicato un racconto sul blog letterario Sdiario, curato da Barbara Garlaschelli. Ma non le bastava. Voleva fissarlo su carta. Voleva che in tanti conoscessero Mustafa e la sua storia: un gesto piccolo, che non lo restituirà al mondo, ma l’idea che sprofondi completamente nell’oblio non le dava pace. E così ha pensato di creare un’antologia di racconti scritti da tanti autori diversi, chiamati a raccontare gli ultimi in tutte le loro sfaccettature. E, visti i tempi che corrono, le è venuto istintivo pensare al titolo di brechtiana memoria Ci sedemmo dalla parte del torto”. In Ci sedemmo dalla parte del torto si trovano racconti ambientati nel presente, nel passato e nel futuro, prevalentemente in Italia ma anche oltre i confini del nostro Paese, di taglio realistico o più nettamente fantastico. Così abbiamo racconti che parlano di follia, di disabilità, di razzismo, di povertà, di omosessualità e di tanto, tanto altro: tutte le sfumature dell’essere o del diventare “ultimi”. L'incontro si inserisce ne “Il Libracco”, rassegna iniziata a ottobre 2022 che mensilmente presenta libri di autori locali e non.

Paolo Fizzarotti

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