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Sport

Piazza Campetto, folla di genoani e scout per il libro su Spensley

Super User 06 Settembre 2023 1177 Visite

Successo per la presentazione del graphic novel “Spensley – Il mito del primo genoano” pubblicato dalla casa editrice Galata di Genova in occasione delle celebrazioni per il 130° compleanno del Genoa. Martedì pomeriggio una folla di parecchie decine di persone si è radunata davanti al portone del civico 9 di piazza Campetto, dove abitava il medico inglese James Richardson Spensley, a fianco dello storico negozio di abbigliamento Pescetto. Proprio grazie alla disponibilità della famiglia Pescetto è stato possibile ammirare la targa dedicata a Spensley, pioniere del Genoa e quindi del calcio italiano, posizionata nell’androne del palazzo.

Per i tifosi del Genoa è stata un’opportunità unica per soffermarsi nel portone che fu un tempo dell’Hotel Union, cioè “Casa Spensley” e per osservare la lastra in marmo dedicata a “o mego ingleise”. Il libro è stato realizzato da tre autori: Fabrizio Càlzia (testi), Gino Carosini (testi e disegni), Peter O’Master (disegni). È un fumetto d’autore che conduce in modo e stile avvincenti e convincenti nell’universo caleidoscopico e leggendario di Spensley.

Alle prime 130 copie del volume è stata allegata una cartolina-ricordo “autografata” da James Richardson Spensley. Oltre a numerosissimi genoani, erano presenti all’evento anche parecchi esperti di storia scout, tra cui Franco Savelli, Agostino Volta e Mauro Cresta. Non tutti sanno infatti che Spensley era amico di Robert Baden-Powell, l’ex ufficiale inglese che nei primi anni del 1900 fondò il movimento mondiale degli scout. Cresta ha collaborato con l’editore-autore Fabrizio Calzia nella stesura della parte “scautistica” della biografia. “Quindi Spensley è stato tra i fondatori non solo del calcio ma anche dello scautismo italiano – ha precisato Calzia - Infatti nella targa-ricordo è citata anche questa sua appartenenza”.

Paolo Fizzarotti

L'editore Calzia firma le dediche

La targa dedicata a Spensley

Il portone della casa dove ha vissuto il pioniere del Genoa

Sampdoria, Agenzia dell’Entrate accetta la transazione fiscale che consente il salvataggio della società

Super User 04 Settembre 2023 1169 Visite

Il Fisco dice sì alla falcidia del debito tributario della Sampdoria e consente il salvataggio finanziario della società, rendendo possibile la prosecuzione della sua attività.

Il trattamento di tale debito ha svolto un ruolo fondamentale nel risanamento della società calcistica. Si tratta, infatti, di debiti fiscali pari a circa cinquanta milioni di euro dovuti al mancato pagamento di imposte e tasse da parte della precedente gestione, che sono stati oggetto di un accordo, grazie all’istituto della cosiddetta “transazione fiscale” disciplinata dal Codice della crisi e dell’insolvenza, mediante il quale la società ha concordato con l’Agenzia delle Entrate una falcidia del sessantacinque per cento dei debiti (ridotti quindi da cinquanta a circa diciassette milioni di euro), prevedendo il pagamento del residuo importo di diciassette milioni con una dilazione di dieci anni. La proposta di transazione fiscale è stata elaborata e curata dal team di fiscalità della crisi d’impresa di PwC TLS guidato da Giulio Andreani. L’approvazione dell'Agenzia delle Entrate è giunta, dopo complesse trattative e articolate verifiche, a tempo di record, grazie alla professionalità dei dirigenti e dei funzionari della direzione provinciale di Genova, che fa capo a Michele Mollero, e della direzione regionale della Liguria, diretta da Luisa Giordano.

L'accordo assume particolare rilievo per più motivi:

1 - è stato essenziale ai fini del risanamento della Sampdoria, poiché senza transazione fiscale i nuovi investitori non sarebbero intervenuti e il riequilibrio finanziario sarebbe stato impossibile;

2 - è la prima transazione fiscale di una squadra di calcio di serie A e di serie B approvata dall'Agenzia delle Entrate;

3 - la transazione è stata approvata dall'Agenzia delle Entrate in meno di tre mesi, che costituisce un tempo record, considerato che il periodo medio di approvazione è di almeno nove mesi, e tale celerità, è stata a sua volta essenziale ai fini del risanamento, che non sarebbe stato altrimenti raggiungibile, considerata le necessità di rendere possibile un tempestivo intervento dei nuovi investitori;

4 - l'accordo raggiunto con l'Agenzia delle Entrate rispecchia pienamente lo scopo della transazione fiscale, che è quello di produrre effetti positivi al tempo stesso per il debitore, per l'Erario, per gli altri creditori, per gli stakeholder in generale e per la collettività.

Infatti, grazie a tale accordo: a) la Sampdoria può dare attuazione al proprio risanamento aziendale, proseguendo la propria attività; b) l'Agenzia delle Entrate può recuperare somme notevolmente superiori a quelle che in caso di fallimento della società o in presenza di qualsiasi altra soluzione avrebbe potuto percepire; c) grazie a questo accordo i creditori della Sampdoria riceveranno un pagamento che, pur non essendo integrale, consente loro, in diversi casi, di evitare difficoltà dovute al mancato incasso dei loro crediti; d) i dipendenti della società conservano i loro posti di lavoro; e) l'Erario evita il sostenimento di tutti quegli oneri sociali (dovuti alla cassa integrazione, alla mobilità, alla mancata futura percezione di imposte sui redditi dei dipendenti e dei fornitori, ecc.) che inevitabilmente avrebbe dovuto sostenere in caso di insuccesso della ristrutturazione dei debiti;

5 - la proposta di transazione fiscale presentata all'Agenzia delle Entrate ha toccato, per la prima volta dall'entrata in vigore del Codice della crisi e dell'insolvenza avvenuta il 15 luglio 2022, questioni interpretative di natura tecnico-giuridica del tutto inesplorate, che non erano state trattate in precedenza né dall'Agenzia delle Entrate né dalla giurisprudenza, derivando da recenti modifiche della legge;

6- la transazione fiscale è stata approvata nel corso di un percorso di risanamento articolato, quello della composizione negoziata della crisi, che esclude di per sé un accordo con il Fisco, il quale è stato in questo caso raggiunto combinando due istituti differenti: quello, appunto della composizione negoziata della crisi, che - come detto - esclude la transazione fiscale, e quello dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, nel quale la composizione negoziata è sfociata, che invece consente la transazione fiscale. Anche per questo motivo l’operazione è da considerare innovativa.

Tribuna sportiva – Samp: delusione, rabbia e un po’ di ironia

Super User 01 Settembre 2023 681 Visite

Dice il più pessimista dei pessimisti: “Pensate, la Samp ha perso con due repubbliche marinare: prima Pisa e poi Venezia”. E aggiunge: “Meno male che nel campionato non c’è l’Amalfi!”.

Il tifoso sampdoriano, oltre che vivere un momento di delusione e anche di rabbia, ha però sempre nelle sue corde quel senso di ironia e di humor che lo salva dalle depressioni, tipiche, ad esempio, del suo rivale genoano.

Certo, la Samp sta vivendo un momento delicatissimo: al di là dei risultati (due sconfitte casalinghe), rimane l’infinità di problemi che riguardano sia la squadra, quindi il tema tecnico-tattico, sia quello societario.

Naturalmente col senno di poi si risolve sempre tutto: ma non è questo il modo migliore per affrontare il momento negativo. Ognuno, ormai, ha una soluzione, ma sempre dopo che il fattaccio è successo.

Un esempio: adesso si dice che se al posto delle attuali punte (in particolare La Gumina) si fosse tenuto Quagliarella, il problema offensivo sarebbe stato risolto. Ma, onestamente, lo si pensava così anche prima? E ancora si sostiene che sarebbe bastato cambiare Joel Pohjanpalo, centravanti del Venezia, con la coppia De Luca - La Gumina e tutto sarebbe cambiato. Ricordo che alla punta veneziana è stato dato un bel cinque ed è stato addirittura sostituito.

Questi discorsi, che sono legittimi, ma non risolvono il problema di fondo. O meglio, i problemi di fondo, che pur ci sono in questa squadra e in questa società.

I primi risultati negativi fanno impressione perché forse inaspettati, ma sono abbastanza normali per una Samp che ha sempre vissuto nell’empireo nella massima serie e si è trovata a terra, improvvisamente, sia tecnicamente che societariamente.

È stato un miracolo che Raddrizzani e Manfredi abbiano tolto la Samp dall’inferno. E quindi questo dell’arrivo frettoloso, pieno di tensioni, con gli impegni economici da risolvere, con i contratti da firmare e in scadenza, e con le situazioni esplose negli ultimi giorni del vecchio campionato, abbiano inciso e non poco nell’avvio disastroso.

Poi, per carità, i problemi? Eccone alcuni: la mancanza di esperienza e non tanto nell’età, questa storia-scusa dei troppi giovani è una bufala, l’età media di questa squadra sfiora i 26 anni.

Manca, invece, quella che Gilardino chiama la “ferocia” e che ha scoperto proprio nella sua serie cadetta. Cioè la cattiveria, la fisicità, la determinazione nel combattere e nella convinzione di battersi alla morte.

E poi ancora: la mancanza almeno di un uomo, diciamo un leader, che assuma il ruolo di condottiero e di organizzatore, una specie di “faro centrale” che manda luce su tutti i versanti.

Sul giudizio all’allenatore ci fermeremmo: Pirlo è uomo di calcio, ma secondo noi pensa troppo, considera il calcio una specie di fatto intellettuale, e nel suo rumoroso silenzio non si accorge che in questo nuovo mondo cadetto, bisogna urlare, bisogna passare dalla canzone all’italiana al rock dei Maneskin.

Detto questo, se si riesce a mantenere la calma, vivere con quel pizzico di ironia di cui si diceva all’inizio e soprattutto si è sicuri che la società (che non è micca) farà una sicuramente tesoro di queste giornate per rimediare al più presto, ecco che un po’ di sereno potrebbe riapparire all’orizzonte.

Vittorio Sirianni

Calcio, Bianchi: “Auspico che la Sampdoria Women possa disputare il campionato di Serie A”

Super User 25 Agosto 2023 711 Visite

“Dopo la recente manifestazione di impegno finalizzata a una soluzione espressa dalla nuova proprietà, è auspicio della nostra amministrazione che la Sampdoria Women possa disputare il prossimo campionato di Serie A, dopo la salvezza raggiunta la scorsa stagione. Un’annata che, nonostante le vicissitudini societarie, ha visto la squadra guidata da mister Salvatore Mango mostrare grandissima professionalità e uno speciale attaccamento alla maglia”. Lo dichiara l’assessore allo Sport del Comune di Genova ed ex calciatrice Alessandra Bianchi.

“Poter vantare una formazione nel massimo campionato - prosegue l’assessore - è un motivo d’orgoglio per tutta la città e per l’amministrazione, in particolare alla vigilia dell’anno che ci vedrà insigniti del titolo di Capitale Europea dello Sport. Come Comune siamo disponibili a lavorare insieme alla società e a tutti gli interlocutori coinvolti per trovare un impianto che possa ospitare le gare casalinghe. Sono in contatto con i massimi vertici della Lega nazionale dilettanti Liguria e stiamo ragionando sulla Sciorba, interessata dal rifacimento del manto, un intervento che consente l’omologazione per la massima serie femminile”.

“È volontà condivisa trovare un campo di casa a Genova, qualora, come ci auguriamo, si trovi l’intesa per permettere alla Sampdoria Women di proseguire la propria esperienza”, conclude Bianchi.

Tribuna sportiva - Samp: il Pirlo di oggi, la perla di Borini

Super User 08 Agosto 2023 707 Visite

Chi continua a dire che la Samp è ancora indietro, che manca di molte cose, che ci vogliono altri acquisti, non ha capito molto, secondo noi, del momento che ha vissuto la società.

Il pensiero che finalmente, dal punto di vista societario e organizzativo, e anche giudiziario, sia tutto finito, grazie ad una serie di soluzioni abili prese dai nuovi (e vecchi) responsabili, è forse il grande evento che ha permesso alla Samp di “ri-essere” la squadra meritevole di vivere nei quartieri alti del calcio italiano.

La ristrutturazione del consiglio, con Lanna sempre presidente e con i nuovi arrivi (mantenendo quindi quella sampdorianità), è stato un fatto notevole. In questi giorni si può tranquillamente aumentare il capitale, dopo le infinite pericolose “capriole” di Ferrero, e quindi dare sicurezza alla società e ai suoi impegni amministrativi.

Quindi, dopo questa bufera, dopo queste infinite preoccupazioni per il vertice societario (e si sa, che se esiste una buona conduzione societaria, anche il resto va bene) si può anche perdonare se la squadra sta ancora per formarsi e possibilmente crescere come vuole Pirlo.

Pensate, pur nei limiti delle amichevoli, la Samp ha vinto tutte le gare, sei. E l’ultimo gol europeo di Borini è stato come una ventata d’aria pulita per questa preparazione “pirliana”.

È vero: la squadra deve completare gli organici, ma Pirlo ha già visto che intanto da queste gare è saltato fuori il cuore, cioè la voglia di tutti di riscattarsi, sia per interesse personale che per amore verso la squadra.

La sensazione è che, nel campionato di Serie B, la Samp ci possa tranquillamente stare, già da ora. Se poi, come è giusto, arriveranno ancora tre o quattro giocatori utili e soprattutto individuandone il ruolo esatto, le cose non potranno che andare bene. E anche Pirlo, pur nel suo proverbiale silenzio (ma il suo è solo un continuo pensare profondo), sembra ogni tanto aprirsi a considerazioni positive e a qualche sorriso dietro un antico berretto da lui tanto amato, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte.

Non v’è dubbio che la campagna di mercato appaia per la Samp parecchio complicata, sia perché le vicende societarie hanno allontanato questi pensieri, almeno nei primi periodi, e adesso, arrivata l’ora del traffico-giocatori, ci si è trovati con una marea di giovani e di anziani da sistemare, da scegliere, da stabilire chi tenere e chi vendere.

E ancora adesso i tentennamenti sono tanti: Audero, è bene mandarlo via e con qualche contratto? Quel Ferrari, che piace tanto a Pirlo, arriverà dal Sassuolo? E La Gumina può essere il bomber salvatore?

E tutti questi nomi nuovi: Abrego, Pedrola, Roman, Berisha, Sirigu saranno davvero quei nomi che potrebbero dare quel valore aggiunto ancora mancante alla squadra?

La società comunque sta lavorando, sembra che Pirlo non abbia fatto richieste particolari, i tifosi (vero acquisto) ci sono quasi tutti (finora 14.000 abbonamenti), dunque le basi sono solide.

Un po’ di pazienza e chissà che il primo “Terni” al lotto sia subito dei bruciacchiati.

Vittorio Sirianni

Tribuna sportiva - Pirlo: un campione che fa discutere

Super User 13 Luglio 2023 901 Visite

Il primo grande vero acquisto che hanno fatto Radrizzani e Manfredi (e dovranno tenerselo ben stretto) è il tifo, sono i tifosi che ancora una volta hanno dimostrato di essere uno dei punti di riferimento dell’avventura blucerchiata. Radrizzani, nel ritiro iniziale, ha detto: “Sono felice, vi contraccambieremo in modo adeguato”.

C’è dunque entusiasmo nel mondo di “Baciccia”, ma anche una grande attesa, perché al momento la squadra è ancora in fase di costruzione e, ovviamente, non bastano i due nuovi nomi voluti da Pirlo: Borini e Ricci.

Ecco, Pirlo. V’è grande attesa e un po’ di ansia, diciamolo, per verificare come si comporterà il “Maestro” (come è già stato definito) di fronte a quella che per lui è certamente una nuova e diremo esaltante avventura.

Pirlo è stato un grande giocatore, fra i migliori della nostra epoca, ha giocato in società di alto livello (come Juventus), ha fatto esperienza all’estero, dunque ha tutte le carte in regola per fare molto bene. Ma tant’è che l’attesa, oltre che su tutta la nuova costruzione tecnica, è soprattutto su di lui.

Come sempre noi verifichiamo questo stato d’animo con amici tifosi, che sanno tutto del passato e del presente di questa loro creatura. Oggi il nostro “filosofo” si chiama Massimiliano Bellini (staff del Mox, il pub di Rapallo che sforna tavoli calcistici tecnici di grande bravura) il quale si dice molto cauto su Pirlo, lo vede come un personaggio interessante per l’immagine della Samp, ma per il resto un interrogativo, avendo a che fare con una squadra ancora in essere, è giusto porselo.

È certa una cosa: avere Pirlo come allenatore, quindi nome di grande richiamo, è certamente importante, significherà per la Samp avere una continua presenza sui grandi giornali. Ma, dice il nostro conoscitore della materia, nel bene ma anche (speriamo di no) nel male.

In questo momento, comunque, la Samp vive situazioni molto positive e piene di speranze. Sia da parte dei due proprietari (fra l’altro risulta curioso come la campagna acquisti venga fatta sempre da Radrizzani e Manfredi, mai al loro fianco la voce tecnica, un direttore sportivo) che si dicono certi di avviare un progetto che porterà lontano e questo è davvero un buon segno. Anche la “sampdorianità” rimarrà, nel nome di quel Lanna applaudito nel ritiro, immerso negli applausi come merita.

E poi il clima positivo è dato dalla certezza che la nuova proprietà non scherza. Ha detto: “Daremo il 100%”. E ancora: “Vogliamo far parlare il campo”. Radrizzani addirittura vuole imparare l’inno della squadra!

Per quanto riguarda Pirlo, con quel cappello in testa molto “melò” (speriamo non abbia voluto attaccarlo qui, come si dice, il cappello) sembra sereno, tranquillo, convinto di portare questa nuova creatura al massimo livello. La parola di un campione del mondo non si può mettere in discussione. 

Vittorio Sirianni

Tribuna sportiva, le nuove stagioni di Genoa e Samp

Super User 04 Luglio 2023 806 Visite

Genova è diventata capitale della cultura, capitale del libro, capitale dello sport. Ora sembra che stia diventando anche una specie di capitale del calcio, con le nostre due squadre che, ognuna nel suo ambito, sono ripartite ricche di entusiasmo, ed anche piene di obiettivi abbastanza interessanti.

Il Genoa per rimanere, come ha detto il suo amministratore delegato, “nella massima serie per tutta la vita” e la Samp per cercare di ritornare subito su dalla serie infernale.

È un buon segno: anche tifosi delle due società sono frementi, ognuno ovviamente per i loro possibili traguardi.

I rossoblù sembra abbiano garantito alla società di arrivare allo stadio almeno in 25 mila, così come i blucerchiati, che sono stati i veri e unici vincitori del campionato scorso, convinti anche loro di essere sempre di più vicini ai loro idoli.

Idoli, a dire il vero, è una parola grossa, però sembra ci sia nei due staff tecnici di Genoa e Samp la voglia di creare una squadra di tutto rispetto.

Per la Samp sarà un po’ più difficile in quanto, dopo lo sciagurato campionato passato e tutte le vicende societarie, sarà abbastanza complicato ricostruire da capo la struttura tecnica. Ma Radrizzani (che sembra ormai uno di quelli che vogliono fare abbastanza da soli) ha già preso contatti con mezza Europa, a cominciare dal Leeds, per avere qualche buon giocatore estero. Per il resto anche i vertici societari si stanno ricomponendo, sperando che almeno un po’ di sampdorianità rimanga accanto ai simpatici foresti e che almeno Lanna rimanga come colonna di casa a reggere, come ha detto finora, l’onore della famiglia blucerchiata.

Il Genoa, almeno sulla carta, ha meno problemi, anche se l’arrivo nella massima serie rappresenta un grande passo sia per la società (i 777 sono nuovi, ma già inseriti) sia per il tecnico Gilardino, che in due anni si è trovato a fianco di tecnici quali Sarri, Mourinho, Inzaghi, Pioli, eccetera eccetera. Dunque un passo che dovrà essere davvero da giganti.

Tutti si chiedono cosa farà questa formazione che così bene ha abituato i suoi tifosi. Il clima portato avanti dai 777 è di quelli molto positivi: danno fiducia a tutto il clan, garantiscono sicurezza finanziaria, non esagerano sulle previsioni, ma tengono una giusta linea di prudenza.

Dal punto di vista tecnico va detto che la squadra ha già la sua identità (made in Gila), così come ha una manciata di atleti che già hanno onorato la serie B (Martinez, Dragusin, Vogliacco, Bani, Strootman riconfermato, così come Badelj) e che rappresentarono il cuore della formazione.

Giocatori che porteranno sicuramente in campo le famose parole magiche di Gilardino: “Cuore, testa, gambe”. E ancora: “Ferocia, determinazione, coraggio”.

E poi si attendono i vari acquisti: per ora soltanto Martin e Leali, un portiere niente male, sono confermati. Ma si sa che sia Ottolini sia, più lontano ma sempre vicino, Sports stiano spolverando i vari terreni europei, perché sembra davvero che qualche buona sorpresa possa arrivare, specie là davanti dove v’è tanto bisogno di goal.

Il clima insomma di questi tempi sembra davvero idilliaco. Promosso il Grifo e salvato il Baciccia, la città calcistica sorride e attende, certo con un po’ di trepidazione ma anche con tanta speranza, le “nuove stagioni” rosso-blucerchiate.

Vittorio Sirianni

I cuori genoani battono anche per il Gaslini: ai Bagni Italia serata benefica per l’ospedale pediatrico

Super User 30 Giugno 2023 1506 Visite

Dopo qualche anno di stop, ieri sera il Club Genoa Gaslini è ripartito alla grande: circa 450 soci (in tutto il club ne conta oltre 500) hanno partecipato ai Bagni Italia a un evento benefico a favore dell’ospedale pediatrico genovese.  

La serata, presentata dal giornalista Beppe Nuti, ha visto la partecipazione di dirigenti ed ex glorie del Grifone, come Flavio Ricciardella, Claudio Onofri, Gian Piero Gasperini e Gianni Fossati.

Cori da stadio e fumogeni, lo stabilimento balneare sembrava la Nord, sono partiti quando il giovane cantante Bresh (Andrea Brasi) ha intonato ‘Guasto d'amore’, inno di diverse tifoserie rossoblù.

Il divertimento è stato assicurato dai cabarettisti Enzo Paci, Andrea Di Marco e Alessandro Bianchi.

I biglietti d’ingresso (che comprendeva un abbondante apericena) e della lotteria hanno contribuito a raccogliere fondi da destinare all’accoglienza dei parenti dei piccoli pazienti del Gaslini.

Presto saranno organizzati altri eventi, ma è possibile fare donazioni anche attraverso il sito https://dona.gaslininsieme.org/genoa-club-gaslini/

Beppe Nuti con il direttore sanitario Raffaele Spiazzi e il direttore amministrativo Giuseppe Pintor

Beppe Nuti presenta Bresh

Nuti con Paci e Di Marco

Gian Piero Gasperini

Claudio Onofri e Gianni Fossati

Andrea Rivellini e Gianni Fossati

 

 

Sport, Genova ospiterà la finalissima del campionato italiano di calcio a 11 per sordi

Super User 27 Maggio 2023 1505 Visite

Genova si prepara a ospitare la finalissima del campionato italiano di calcio a 11 per sordi, che si terrà al campo sportivo Praese sabato 3 giugno alle 17.30. Un evento importante che vedrà il Club Sportivo Silenzioso Genova alla caccia del quarto tricolore contro l’A.S.D. Deafsport Roma.

«Si tratta di un evento importantissimo sotto molti punti di vista – dice l’assessore allo Sport, agli Impianti Sportivi e al Turismo Alessandra Bianchi – in primis per l’inclusività ed attenzione al mondo sportivo paralimpico ed altresì perché porta avanti il percorso di valorizzazione del nostro territorio anche attraverso lo sport. Si tratta di un match di livello che incoronerà la squadra campione d’Italia e darà l’accesso alla prossima Champions League. L’augurio è che l’ASD CSS Genova possa volare in Turchia portando alta la bandiera della nostra città».

«Abbiamo vinto tre campionati – prosegue Marco Richi presidente ASD Genova– e finalmente siamo qui a giocarci una nuova finale. Il mio augurio è che i nostri ragazzi si impegnino per la vittoria: il nostro obiettivo è andare a giocare la Coppa dei campioni in Turchia. Tra due anni la nostra società compirà 100 anni e vogliamo festeggiare il centenario vincendo. Lo sport è un veicolo di inclusione importante e chi è sordo non deve essere lasciato solo: dobbiamo ricordarci che ci sono molti disabili che hanno più visibilità rispetto ai sordi e noi vogliamo parti visibilità. L’altro mio sogno è che qui a Genova arrivino tanti turisti e tanti sostenitori che si godano la città e la partita».

«In Italia siamo ormai molto avanti nell’integrazione dello sport per disabili – conclude Gaetano Cuozzo, presidente del Comitato italiano paralimpico – e in Liguria siamo ben piazzati: abbiamo campioni italiani, europei, mondiali e abbiamo vinto tante medaglie alle paralimpiadi. Questo ci gratifica, ma non ci fa perdere di vista l’obiettivo di coinvolgere sempre più disabili nello sport. In Liguria ci sono 6mila studenti disabili, eppure abbiamo appena poche centinaia di iscritti. In questo campo c’è uno spazio enorme e faccio appello affinché ci si impegni per far sì che i nostri compagni, i nostri figli e i figli dei nostri amici possano fare attività sportiva. È un loro diritto».

Scudetto numero 35 per la Pro Recco, i complimenti del sindaco Gandolfo in un manifesto

Super User 23 Maggio 2023 952 Visite

Il Consiglio comunale e il sindaco Carlo Gandolfo si complimentano attraverso un manifesto con la Pro Recco Waterpolo 1913 per il nuovo scudetto.

“A nome mio personale e dell'intera città, invio i complimenti alla Pro Recco per aver vinto il trentacinquesimo scudetto, il sedicesimo in diciassette campionati - sottolinea il sindaco Gandolfo -. Ancora una volta siamo in festa per un trionfo nazionale, il secondo della stagione, dopo aver agguantato la Coppa Italia. L'obiettivo è stato raggiunto con determinazione, frutto dell’impegno e del lavoro dei giocatori, dei tecnici, del patron Gabriele Volpi e del presidente Maurizio Felugo”.

MSP Italia, Silvia Berardi: “Tanti appuntamenti sportivi per una Liguria sempre più competitiva”

Super User 09 Maggio 2023 937 Visite

Sport da combattimento (Kombat Tour tappe provinciali), competizioni, tornei, camminate, lezioni di ginnastica e danza all’aperto, gare di danza (pomeriggi danzanti), bike ed escursioni, cinofilia, e soprattutto tanto divertimento per tutte le fasce d’età.

A fare da protagonisti, come sempre, sono i giovani e le società sportive del territorio provinciali, che con il loro costante impegno, trasmettono quotidianamente i valori dello sport ai ragazzi contribuendo in maniera significativa alla loro crescita.

“È importante promuovere anche la pratica sportiva non agonistica come strumento di socialità e di cultura e come componente fondamentale per la salute di ognuno di noi - sottolinea Silvia Berardi, presidente del comitato ligure del Movimento Sportivo Popolare (MSP) -. Il Tigullio e il Golfo del Paradiso sono Comunità europea dello Sport. Recco ospiterà molte società sportive per i campionati regionali Msp Liguria settore sport da combattimento, l’evento si terrà il 21 maggio presso il Lungomare Bettolo, dove esporranno diverse attività locali. A giugno sono previste le Finali Nazionali Msp Italia di tale settore a Rimini, e in partenza saranno anche i centri estivi multisport dedicati ai più piccoli. L’organizzazione dei campi estivi sportivi e culturali è garanzia di sicurezza, qualità e professionalità dello staff. Tale staff comprende laureati in scienze motorie, tecnici di diverse discipline sportive ed esperti di sport”.

“Genova si sta preparando per essere Capitale Europea dello Sport 2024, un grande evento sostenuto dalla Regione Liguria e Comune di Genova, che ha visto nel presidente di Msp Italia e Aces Europe Gian Francesco Lupattelli la persona che ci ha creduto fin dall’inizio - aggiunge la presidente -. La Liguria è la prima protagonista ad aver sottoscritto un protocollo di promozione dello sport come strumento sociale ed inclusivo legato al benessere e alla salute. Una sfida organizzativa, ma anche un’occasione per promuovere la città in tutta Europa.

“Termino con i ringraziamenti, rivolti a tutti gli affiliati Msp Italia in costante aumento, la terna arbitrale sport da combattimento per il loro lavoro svolto e il loro corso eseguito con professionalità coordinato da Massimo Pedemonte, il referente degli sport da combattimento in Liguria, maestro Dibari Lorenzo nonché presidente provinciale MSP Savona, i referenti di disciplina sportiva liguri, l’accademia italiana maestri di danza e tutto il suo direttivo”, conclude Silvia Berardi.

Pallanuoto, Gian Marco Guidaldi nuovo allenatore della prima squadra maschile del Bogliasco

Super User 03 Maggio 2023 1190 Visite

Classe 1987, fresco di ritiro dall’attività agonistica al termine di una carriera vissuta sempre ad altissimi livelli e durata oltre vent’anni, di cui gli ultimi undici trascorsi proprio in biancazzurro, Gian Marco Guidaldi assume per la prima volta l’incarico di tecnico di una formazione seniores. L’esperienza in panchina tuttavia non gli manca, dal momento che da dieci stagioni l'ex capitano è l'allenatore dell’Under 20 bogliaschina, formazione con la quale ha collezionato uno scudetto, un argento e tre bronzi tricolori, regalando alla pallanuoto nazionale tantissimi talenti oggi protagonisti in varie piazze d’Italia.

“So che da tempo il mio nome veniva accostato alla panchina del Bogliasco – commenta il diretto interessato – ma in realtà la scelta, almeno da parte mia, è stata meno scontata di quanto possa apparire. Accettare la proposta della società voleva dire smettere di giocare e per chi, come me, ha fatto questo per oltre 30 anni, non poteva essere una scelta semplice. Ora però la accolgo con convinzione e onore, senza tuttavia lasciarmi andare in promesse e proclami. L’unica cosa che posso garantire è che cercherò di infondere nei ragazzi la volontà di non darsi mai per vinti e di provare a lottare anche contro il più forte degli avversari”. 

“L’ingaggio di Gimmi – spiega il direttore sportivo biancazzurro, Gianni Fossati – è una scelta meditata e ponderata che rispecchia appieno quelle che sono le intenzioni della società: creare una formazione solida e ambiziosa e allo stesso tempo valorizzare i giovani. Per questo motivo crediamo che Gimmi sia il candidato ideale a dirigere la nostra prima squadra. Col suo ritiro dalla pallanuoto giocata perdiamo un grande leader in acqua ma con la sua nomina a tecnico siamo certi di guadagnare un allenatore carismatico e con idee chiare e innovative. Il mio pensiero, che poi è anche quello di tutta la società, va però anche a Daniele Magalotti che in questi anni ha svolto un lavoro enorme. Da qualche tempo sapevamo che la sua intenzione era di smettere di allenare. Non possiamo che assecondare e rispettare la sua decisione, ringraziandolo per tutto ciò che ha fatto per noi e con noi nella sua permanenza alla Vassallo”. 

“La nostra scelta – puntualizza infine il presidente Simone Canepa – è un segnale di continuità con il passato, dato il rapporto che lega Gimmi a Bogliasco, ma anche di innovazione, in quanto confidiamo in un tecnico giovane e con idee moderne. Inoltre il fatto di affidare a Gimmi non solo la guida della nostra prima squadra ma anche la supervisione delle formazioni del vivaio sono convinto che possa essere una decisione in grado di far fare un enorme salto di qualità a tutto il settore maschile. La sua sarà una figura che finora è mancata all’interno del nostro organico e credo fortemente che nessuno abbia competenze migliori di Gimmi per poter rivestire tale ruolo”.

 L'intervista di Vittorio Sirianni al Guidaldi capitano

Calcio, la Liguria vince il torneo delle regioni per la prima volta nella categoria under 19

Super User 27 Aprile 2023 2186 Visite

La Rappresentativa ligure Under 19 di calcio vince il Torneo delle Regioni 2023 per la prima volta nella storia. Allo stadio “Silvio Piola” di Vercelli i ragazzi di mister Giuseppe Chiappucci hanno superato 6-4 ai calci di rigore la rappresentativa del Friuli-Venezia Giulia, ottenendo il primo successo nella categoria Under 19 della prestigiosa competizione organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti. L’ultima vittoria nel Torneo delle Regioni risale al 1976, quando a trionfare fu la Rappresentativa Allievi (l’attuale Under 17). 

“Un’impresa storica che certifica ancora una volta come la nostra Regione, nonostante la limitata estensione territoriale, sia capace di competere alla pari con tutti grazie all’incredibile qualità dei nostri giovani atleti”, commenta l’assessore regionale allo Sport. “Complimenti ai giocatori, a mister Giuseppe Chiappucci e a tutto il Comitato Regionale guidato dal presidente Giulio Ivaldi: insieme, con un vero lavoro di squadra, sono stati capaci di portare la Liguria sul tetto d’Italia. Grande merito va anche a tutte le società calcistiche della nostra Regione che hanno cresciuto questi ragazzi e li hanno prestati alla Rappresentativa”.

Tribuna sportiva - Il Genoa si è gustato due 'baci' perugini

Super User 17 Aprile 2023 914 Visite

Non è bastato il Santopadre (presidente del Perugia) per fare uno sgambetto al grifo. Il quale ha sfoderato i suoi “santi” (Frendrup e Dragusin) per far fuori alla grande gli avversari, per altro molto sportivi, avendo spontaneamente applaudito i vincitori rossoblù.

Una delle caratteristiche del popolo genoano è quella di vivere sentimenti forti. Dopo il pari di Como sembrava essere entrata la paura nell’anima rossoblù, con l’incubo di un Bari che sarebbe stato sicuramente una spina, una lancia nella schiena genoana. Non v’è mai un attimo di raziocinio, ma soltanto di preoccupazioni, non valutando veramente il valore di questa squadra e la sua forza (come ha subito dimostrato) di reazione e di riscatto.

Non è infatti solo il Genoa che può perdere qualche punto, anche le altre sono soggette a questi “cali”, come stiamo vedendo nel Bari (anche se si cerca di far giocare ai pugliesi quasi un quarto di secondo tempo in più) e tra i bolzanini del Sudtirol. Oggi si può davvero dire che a cinque giornate dal termine, il Genoa è tornato ad essere se non una “corazzata”, almeno un bellissimo “traghetto” pronto, scusate il bisticcio di parole, a traghettarlo in serie A.

Nonostante le assenze e gli infortuni, Gilardino ha potuto tranquillamente fidarsi dei suoi “resti”, portando al campo uomini sicuri, forti, consapevoli di dimostrare quelle caratteristiche apparse come carta d’identità in tutto il campionato. Conviene ripeterle queste parole sacre care al tecnico: coraggio, fame, ferocia, qualità. Non ne è mancata una anche contro il modesto Perugia, che alla vigilia però sembrava agguerrito e accompagnato anche dalla nota scaramantica (che ai tifosi rossoblù fa sempre molto male, fragili come sono) che quel tal Castori era sempre stato una bestia nera per il Grifo.

V’è sempre, tuttavia, tanto per smuovere un po’ le acque, chi non è mai contento e si chiede perché mai Gila fa uscire Coda ed entrare Ekuban. Semplice: perché Coda dà sempre molto e il sostituto funziona sempre e fa riposare il bomber per le tappe successive.

I cambi non sono stati mai stati sbagliati e questo va a merito dell’intera formazione tecnica portata ormai ad aver raggiunto un equilibrio di valori fra tutti i componenti della rosa.

Cinque gare ancora: due in casa, tre in trasferta. I tifosi aspettino ancora un attimo a scatenarsi. Per ora si gustino davvero i “baci” che generosamente hanno loro offerti i perugini.

Vittorio Sirianni

Padel, nel Tigullio un torneo con ex calciatori e personaggi dello spettacolo

Super User 17 Aprile 2023 2160 Visite

Il vulcanico geometra Fabrizio Pollicino, noto a Genova oltre che per la sua professione anche per le tante cene di gala organizzate per beneficenza, ha ideato un nuovo grande evento: il Vip Padel Cup (programma).

Si tratta di un torneo che si disputerà nei campi di Santa Margherita Ligure e Rapallo, dall’8 all’11 giugno, al quale parteciperanno ex calciatori e personaggi famosi dello spettacolo.

Dal mondo del pallone sono attesi: Christian Panucci, Gianpaolo Pazzini, Luca Toni, Stefano Bettarini, Ciro Ferrara, Antonio Cabrini, Fabio Galante, Roberto D’Aversa, Stefano Fiore, Mark Iuliano, Tomas Locatelli, Massimo Maccarone, Dario Marcolin e Nicola Amoruso; oltre ai commentatori sportivi Pierluigi Pardo e Stefano Meloccaro.

A impugnare la racchetta saranno anche Moreno Morello e Jimmi Ghione di Striscia la Notizia, il cabarettista genovese Antonio Ornano e l’imprenditore Tommaso Chiabra.

Alla presentazione, prevista per mercoledì 7 giugno a Santa Margherita Ligure, sarà presente la conduttrice televisiva Simona Ventura.

Durante le giornate del torneo, patrocinato dalla Federazione italiana tennis e padel, da Regione Liguria, da Aces Italia e dai Comuni di Santa Margherita Ligure e Rapallo e sostenuto da numerosi sponsor, non mancheranno eventi mondani.

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Sampdoria, un patrimonio da salvare

Super User 11 Aprile 2023 997 Visite

Doveva essere la partita della speranza, ma è stata la partita della tristezza e della malinconia.

Triste per il risultato (che porterà quasi sicuramente alla retrocessione), ma soprattutto malinconica. È stata la prima sfida tra la Sampdoria e la Cremonese senza Gianluca Vialli, simbolo splendido di entrambe le squadre purtroppo pronte a scivolare nella serie cadetta.

In più per la Samp v’è quella incredibile situazione societaria davvero drammatica. Oggi è inutile ricordare il lungo e tormentato percorso che non ha portato ad alcuna soluzione definitiva. Percorso molto arruffato che ha provocato una specie di tracollo economico, ed una quantità di debiti non ben precisata.

Ecco, la malinconia che sabato scorso ha preso i tifosi blucerchiati, e tutti i veri sportivi amanti del calcio genovese. Questa Samp che ha sempre portato alto il nome calcistico della città, che ha sempre rappresentato l’anima nobile dello sport genovese, è sembrato quasi un brutto sogno vederla precipitare così, in una annata a dir poco sciagurata e massimamente sfortunata.

Ormai è chiaro: l’arrivo di Ferrero ha scombussolato l’intero equilibrio societario che aveva mantenuto alto l’immagine della società. Ferrero, lo si è capito (a parte i primi anni), non poteva essere il presidente di una Samp che aveva una sua antica e felice tradizione.

Compostezza e riservatezza erano state le caratteristiche sia di Mantovani sia di Garrone. All’anima popolare, fatta di cuore e di esplosioni passionali, si opponeva la ‘quasi’ eleganza dei vari presidenti, tutti armatori (da Costa, a De Franceschini, a Lolli Ghetti, allo stesso Mantovani) che negli anni avevano portato a vincere coppe di lusso e un campionato che rimarrà indimenticabile.

Ora tutto è finito, un sogno, una vita che è sembrata essere sprofondata all’inferno.

Il calcio, lo si sa, è però un fatto paranormale e chi ama il calcio sa anche che tutto può ancora capovolgersi. Come? Affidandosi a persone competenti che valutino esattamente, non solo col portafogli ma anche col cuore, il momento delicatissimo di questa società.

Ci sono queste persone? Noi pensiamo di sì, ma dovranno avere il coraggio di venir fuori e parlare apertamente, senza tentennamenti o ipocrisie di sorta.

C’è un’antica e gloriosa società che sta naufragando e non lo merita.

Genova o non Genova si muova: la città non può perdere un simile patrimonio. 

Vittorio Sirianni

Futuro delle infrastrutture del calcio, assessore Bianchi al Coni: “Genova vuole essere protagonista”

Super User 05 Aprile 2023 1174 Visite

«Genova vuole candidarsi nel ruolo da protagonista per l’impiantistica sportiva a tutti i livelli. Stiamo lavorando sull’ammodernamento e sull’accessibilità degli impianti diffusi in città e stiamo affrontando una nuova progettualità, insieme ai club di Genova e Sampdoria, per lo stadio Luigi Ferraris che necessita di un intervento di restyling per essere in linea con i più elevati standard europei sull’impiantistica. L’occasione di confronto di questa mattina al Coni, molto partecipato da tecnici e dai club, è stato utile per raccogliere spunti da tradurre in azioni concrete perché Genova possa trovarsi pronta alle prossime ambiziose sfide in ambito sportivo, da Genova capitale europea dello sport 2024 alla candidatura a Euro2032». Lo ha dichiarato l’assessore comunale allo Sport e Impianti sportivi Alessandra Bianchi, oggi a Roma al Salone d’Onore del CONI, per l’evento organizzato da Lega Serie A dedicato alle infrastrutture del calcio, dal titolo “Stadi Serie A, quale futuro?”. L’evento è stato aperto dalla vicepresidente del Coni Silvia Salis.

Durante l’incontro, le cui conclusioni sono state affidate al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, sono stati presentati i primi risultati del Laboratorio infrastrutture della Serie A. Si tratta di una iniziativa finalizzata anche a rafforzare le interlocuzioni già avviate dalla Lega Serie A con le società sportive e con i Comuni sede di uno stadio in cui militi una squadra di calcio iscritta al campionato di Serie A. Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Figc Gabriele Gravina e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

La Samp nelle mani di Garrone e Barnaba

Super User 22 Marzo 2023 1742 Visite

Stankovic, dopo la tanto attesa prima vittoria a Marassi, era davvero “stanco”, ma non abbastanza per non riuscire a correre verso la Sud e addirittura salire sui cartelloni pubblicitari.

Una gioia infinita, come avesse vinto una di quelle antiche battaglie dei suoi eroici tempi. Perché Stankovic ama intensamente il gioco del calcio, se lo coccola come un giocattolo, lo vorrebbe sempre bello e vincente, sereno e pulito.

E anche se in questa sua Samp ci sono tanti problemi, la sua idea è che bisogna vivere i pochi momenti più belli come fossero sempre tali.

La vittoria forse non servirà ad evitare la retrocessione, ma questa è la tesi dei pessimisti. Il calcio, si sa, è un fenomeno “paranormale”, per cui tutto può cambiare dalla notte alla mattina.

È stato un peccato che la Samp abbia perso così tanti punti all’inizio, con una serie di errori tecnici e amministrativi e soprattutto societari, perché anche a questo punto, con 11 partite davanti, qualche sorpresa potrebbe ancora saltar fuori.

Restano ovviamente gli ostacoli che sin dall’inizio hanno abbattuto ogni speranza di un campionato discreto. E poi, si sa, quando le cose nascono malamente, altri inciampi arrivano e si sovrappongono (sfortuna, arbitri, infortuni, ecc.).

Nessuno avrebbe mai pensato che una società, come la blucercchiata, sarebbe finita all’inferno: una società sempre guidata da vertici consapevoli, benvoluta dal mondo del calcio per linearità e correttezza, sia tecnica sia amministrativa.

Eppure questo è successo: e proprio sui vertici societari si annidano i gravi errori. Non certo per i “quattro moschettieri” attuali, quanto per le infinite “telenovele” legate alla vendita che hanno compromesso e ridicolizzato per mesi ed anche illuso gli straordinari tifosi, ma hai visti così legati ai loro colori.

La sensazione, comunque, è che dopo tante disavventure e tanti inutili e improbabili accordi (sono girati decine di nomi e decine di strani fondi…) si starebbe per concretizzarsi, forse, la fine di questa tragica storia.

Sembra che siano intenzionati a risolvere il problema due nomi assolutamente garantiti: Edoardo Garrone e Alessandro Barnaba. Sono coloro che avevano già avuto il “via” e avevano deciso di prendere in mano la situazione economica, ma qualcuno ha detto loro di no, compiendo l’atto più insulso possibile.

Sono loro che fra tutti hanno le idee chiare: sia sul piano tecnico sia su quello economico-amministrativo.

Potrebbe essere il duo della salvezza. Ma questa volta guai a dir loro di “no”. 

Vittorio Sirianni

Pallanuoto, il Bogliasco pareggia a Catania: il sogno salvezza resta vivo

Super User 18 Marzo 2023 978 Visite

Seppur difficilissimo il sogno salvezza dei ragazzi di Daniele Magalotti resta vivo. L’11-11 maturato oggi nello scontro diretto in casa del Nuoto Catania potrebbe sembrare, classifica e calendario alla mano, quasi una sentenza definitiva sulle velleità di permanenza in Serie A1 di Guidaldi e compagni.

A sei turni dalla fine della stagione regolare, infatti, i biancazzurri restano a cinque lunghezze di distanza dai siciliani ma l’andamento della sfida della Scuderi racconta qualcosa di diverso. Ad esempio di come la rassegnazione non risieda nei cuori dei bogliaschini: “Onestamente non so se ci salveremo e se riusciremo a farlo sarà davvero qualcosa di eccezionale – ammette a bocce appena ferme Magalotti –. Ma se ciò avverrà il merito sarà unicamente del cuore enorme di questi ragazzi che ancora una volta oggi hanno dimostrato quanto tengano alla calottina che indossano. Tutto ciò che poteva andare storto oggi lo è andato. Abbiamo subito un numero assurdo di espulsioni e commesso errori banali. Eppure, alla fine, siamo riusciti a riprendere una partita che nove squadre su dieci avrebbero perso. E se da una parte aumentano i rimpianti per ciò che non è stato, l’altra aumenta la consapevolezza che tutto sia ancora possibile”.

Se sulla carta il pari in terra etnea può sembrare come detto un risultato favorevole ai padroni di casa, usciti indenni dallo scontro diretto che poteva avvicinare pericolosamente i principali rivali in classifica, le modalità con cui esso è arrivato danno in realtà un segno diverso al risultato. Ospiti di una vasca infuocata, sempre costretti ad inseguire e in svantaggio in alcuni tratti della gara anche di quattro reti, i biancazzurri non hanno mai mollato, continuando a versare litri di sudore su ogni pallone. Sotto di due reti a 100 secondi dalla sirena lunga e con appena un cambio di movimento a disposizione per gran parte dell’ultima frazione, in seguito alle quattro espulsioni subite, i bogliaschini hanno affrontato l’inferno a viso aperto riuscendo ad uscirne. A premiare la caparbietà biancazzurra è stata la sassata di Francesco Brambilla che a soli sette secondi dalla conclusione di una sfida infinita ha piegato le dita di Caruso dando concretezza alla voglia di salvezza dei liguri. Un gol che a livello meramente aritmetico vale solo un punto ma che dal punto di vista mentale potrebbe avere una valenza ben maggiore. Come spiega ancora Magalotti: “Sulla carta oggi avremmo dovuto necessariamente vincere, anche perché abbiamo davanti un calendario molto ostico. Ma la voglia di non arrendersi mostrata dai ragazzi mi lascia ben sperare. Raggiungere i play-out, evitando la retrocessione diretta, è un traguardo difficile. Però anche riuscire a recuperare la partita di oggi lo era. Eppure abbiamo avuto la dimostrazione che se giochiamo con la testa libera ma focalizzata sull’obiettivo, anche l’improbabile diventa reale. Non ci resta che crederci e provarci fino alla fine”.

 

TABELLINO: NUOTO CATANIA-NETAFIM BOGLIASCO 1951 11-11

NUOTO CATANIA: E. Caruso, M. Ferlito, N. Eskert 1, G. La Rosa, R. Torrisi 1, V. Nicolosi, A. Gullotta 1, S. Camilleri 2, G. De Freitas Guimaraes 1, A. Privitera 4, E. Russo 1, S. Catania, Calì. All. Dato

NETAFIM BOGLIASCO 1951: E. Prian, A. Bottaro, D. Broggi Mazzetti 1, F. Gavazzi 1, J. Blanchard, G. Guidaldi 1, N. Mudrazija 1, F. Brambilla Di Civesio 3, G. Boero, F. Radojevic 2, D. Puccio 1, A. Canepa 1, A. Di Donna. All. Magalotti

Sport, la finale della Golden Trail World Series sarà in Liguria

Super User 17 Marzo 2023 1130 Visite

La finale della Golden Trail World Series, una delle competizioni di corsa in natura più importanti e impegnative al mondo, organizzata in collaborazione con Salomon, si terrà in Liguria, con “Il Golfo dell'Isola Trail Race” in programma dal 19 al 22 ottobre sul territorio comuni di Noli, Spotorno, Vezzi Portio e Bergeggi.

Saranno i primi 30 uomini e donne della classifica generale della Golden Trail World Series prima della finale, così come i primi 3 uomini e donne di tutte le Golden Trail National Series nel mondo (23 paesi) a competere nella gara, con i migliori trail runner del mondo, provenienti da tutti i continenti, presenti per il miglior spettacolo di Trail Running dell'anno. Una categoria Open sarà invece aperta a tutti per godersi i magnifici sentieri della regione in compagnia di star mondiali della disciplina.

“Ancora una volta la Liguria si conferma terra di grande sport grazie al suo straordinario patrimonio ambientale e paesaggistico - spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - La finale della Golden Trail World Series si svolgerà nel fantastico contesto del Golfo dell’isola di Bergeggi, un luogo che riesce a coniugare l’aspra bellezza della montagna con l’affaccio sul mare, offrendo un contesto unico in cui correre questa gara straordinaria. Un evento che porta ancora una volta la Liguria e le sue unicità in tutto il mondo, ed è quindi un formidabile volano per fare conoscere sempre di più la nostra terra, oltre a rappresentare, come evento in sé, una importante opportunità di crescita per il comprensorio”.

“Riflettori puntati su Noli, Spotorno, Vezzi Portio e Bergeggi, questa volta con tutta la magia di una competizione ampiamente nota e sfidante come la finale della Golden Trail World Series – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega al Marketing Territoriale Alessandro Piana -, che veicolerà i nostri versanti green, veri e propri scrigni di straordinaria biodiversità tra il blu del cielo e del mare, apprezzati da tutti gli amanti dello sport e dell’outdoor in generale. Mi congratulo con gli organizzatori e con i partecipanti di questo evento internazionale, occasione ancora una volta per la Liguria di farsi apprezzare per la poliedricità, le potenzialità delle nostre vallate, veri e propri balconi sul mare. Un avvenimento importante di sport quanto di marketing territoriale, ancora una volta nel segno della valorizzazione paesaggistica ed ambientale, aperto a tutti, con lungimiranza, nella categoria Open, che auspico particolarmente numerosa”.

“Sono molto felice che il gran finale delle Trail World Series si svolga in questo stupendo tratto costiero della riviera di Ponente – commenta l’assessore al Turismo Augusto Sartori - Questo famoso evento sportivo, dall'ampissima risonanza mediatica con ben settanta canali televisivi collegati, sarà l'occasione per promuovere un territorio che vive moltissimo di turismo in estate ma che merita di essere vissuto anche fuori dalla stagione estiva, in un progetto di destagionalizzazione che stiamo portando avanti da tempo. Questa gara, quindi, sarà un vero e proprio spot promozionale per il turismo outdoor e sportivo della Liguria”.

“Ospitare la finale della Golden Trail World Series nella cornice mozzafiato del Golfo dell’Isola di Bergeggi rappresenta una straordinaria occasione per promuovere la corsa in natura e il settore dell’outdoor, coerentemente con le linee guida che ci siamo dati nel presentare la candidatura della Liguria a Regione Europea dello Sport 2025 – spiega l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro – Ben vengano manifestazioni di questa portata che testimoniano ancora una volta come il nostro territorio, per la sua conformazione, possa diventare un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la pratica delle discipline sportive all’aperto”.

L'evento prevede un prologo e una corsa di circa 25 km con 1.200 metri di dislivello. Giovedì il prologo femminile e venerdì quello maschile. Sabato la gara femminile, domenica quella maschile. Tutte le gare sono aperte a tutti e presenteranno sia la classifica Open che quella Elite, oltre a una classifica a squadre delle migliori Golden Trail National Series.

“Abbiamo scelto questa opzione per offrire la stessa visibilità mediatica alle categorie femminile e maschile - spiega Grégory Vollet, direttore della Golden Trail Series - In questo modo potremo seguire le gare, sia femminili che maschili, in testa alla corsa dall'inizio alla fine. Inoltre, siamo sicuri che gli atleti verranno a sostenere i loro colleghi anche se non corrono, il che promette anche situazioni più spettacolari a bordo pista. Con questo programma - conclude - offriamo agli atleti la possibilità di prendere parte a gare iconiche e di partecipare a una vera e propria festa del trail running. Questi eventi sono tutti molto attesi e hanno una vera anima”.

La classifica generale sarà composta dai risultati delle gare che compongono la Golden Trail World Series, che partirà il 14 maggio con la Zegama-Aizkorri (Spagna - 42 km e 2736 metri di dislivello), per proseguire il 25 giugno con la Marathon du Mont-Blanc (Francia, 42 km e 2540 metri di dislivello) e con la Dolomyths Run del 15 luglio (Italia - 22 km per 1750 metri di dislivello). Il 12 agosto si correrà la Sierre-Zinal (Svizzera, 31 km per 2200 metri di dislivello), il 16 settembre l'Ascent to Pikes Peak (USA, 21 km per 2382 metri di dislivello). Sesta e ultima tappa di qualificazione prima della finale in Liguria il 23 settembre con il McCoy - Mammoth Trail Fest (USA, 26 km per 1400 metri di dislivello).  

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