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Tribuna sportiva - Samp: il Pirlo di oggi, la perla di Borini

Vittorio Sirianni

Chi continua a dire che la Samp è ancora indietro, che manca di molte cose, che ci vogliono altri acquisti, non ha capito molto, secondo noi, del momento che ha vissuto la società.

Il pensiero che finalmente, dal punto di vista societario e organizzativo, e anche giudiziario, sia tutto finito, grazie ad una serie di soluzioni abili prese dai nuovi (e vecchi) responsabili, è forse il grande evento che ha permesso alla Samp di “ri-essere” la squadra meritevole di vivere nei quartieri alti del calcio italiano.

La ristrutturazione del consiglio, con Lanna sempre presidente e con i nuovi arrivi (mantenendo quindi quella sampdorianità), è stato un fatto notevole. In questi giorni si può tranquillamente aumentare il capitale, dopo le infinite pericolose “capriole” di Ferrero, e quindi dare sicurezza alla società e ai suoi impegni amministrativi.

Quindi, dopo questa bufera, dopo queste infinite preoccupazioni per il vertice societario (e si sa, che se esiste una buona conduzione societaria, anche il resto va bene) si può anche perdonare se la squadra sta ancora per formarsi e possibilmente crescere come vuole Pirlo.

Pensate, pur nei limiti delle amichevoli, la Samp ha vinto tutte le gare, sei. E l’ultimo gol europeo di Borini è stato come una ventata d’aria pulita per questa preparazione “pirliana”.

È vero: la squadra deve completare gli organici, ma Pirlo ha già visto che intanto da queste gare è saltato fuori il cuore, cioè la voglia di tutti di riscattarsi, sia per interesse personale che per amore verso la squadra.

La sensazione è che, nel campionato di Serie B, la Samp ci possa tranquillamente stare, già da ora. Se poi, come è giusto, arriveranno ancora tre o quattro giocatori utili e soprattutto individuandone il ruolo esatto, le cose non potranno che andare bene. E anche Pirlo, pur nel suo proverbiale silenzio (ma il suo è solo un continuo pensare profondo), sembra ogni tanto aprirsi a considerazioni positive e a qualche sorriso dietro un antico berretto da lui tanto amato, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte.

Non v’è dubbio che la campagna di mercato appaia per la Samp parecchio complicata, sia perché le vicende societarie hanno allontanato questi pensieri, almeno nei primi periodi, e adesso, arrivata l’ora del traffico-giocatori, ci si è trovati con una marea di giovani e di anziani da sistemare, da scegliere, da stabilire chi tenere e chi vendere.

E ancora adesso i tentennamenti sono tanti: Audero, è bene mandarlo via e con qualche contratto? Quel Ferrari, che piace tanto a Pirlo, arriverà dal Sassuolo? E La Gumina può essere il bomber salvatore?

E tutti questi nomi nuovi: Abrego, Pedrola, Roman, Berisha, Sirigu saranno davvero quei nomi che potrebbero dare quel valore aggiunto ancora mancante alla squadra?

La società comunque sta lavorando, sembra che Pirlo non abbia fatto richieste particolari, i tifosi (vero acquisto) ci sono quasi tutti (finora 14.000 abbonamenti), dunque le basi sono solide.

Un po’ di pazienza e chissà che il primo “Terni” al lotto sia subito dei bruciacchiati.

Vittorio Sirianni

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