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Centrodestra, Maresca: “Fiducia in Toti: è il miglior presidente della Liguria della storia”

Super User 20 Febbraio 2023 626 Visite

“Toti è il miglior presidente della Liguria della storia. La nostra terra e i cittadini hanno la necessità di avere persone come il governatore che difendono i diritti di tutti noi anche in ambito nazionale. Genova e la Liguria contano di più rispetto a qualunque schieramento politico”. Così Francesco Maresca, assessore al porto di Genova e totiano della prima ora, a difesa del suo leader di partito finito sotto il fuoco amico dei meloniani.

“La Liguria in questi anni è cresciuta su tutti i fronti, dal porto, al lavoro, alle grandi opere e fino alle infrastrutture, per questo spero che il modello Liguria sia preso ad esempio anche in ambito nazionale”, conclude Maresca.

Bagarre nel centrodestra, i totiani: “La coerenza di Rosso è a corrente alternata”

Super User 19 Febbraio 2023 569 Visite

“Leggiamo sul Secolo XIX, come quasi quotidianamente sulla sua pagina Facebook, le critiche dell'onorevole Matteo Rosso al presidente Toti. Il deputato di Fratelli d'Italia, che fa della coerenza la propria bandiera, insegna che quando si fa parte di una coalizione non si dovrebbe criticare pubblicamente chi guida la coalizione di cui si fa parte”. È quanto si legge in una nota della lista ‘Italia al centro con Toti’.

“Chiede al presidente di occuparsi di temi liguri - prosegue la nota - come se la decisione del governo sul Superbonus non rischiasse di far perdere il lavoro a 5500 edili in Liguria, mettendo a repentaglio centinaia di aziende. E stranamente si rivolge solo a Toti ma fa finta di non vedere che anche altri alleati, Forza Italia in primis, promettono già di cambiare quella norma. Ma soprattutto che persino il premier Meloni, leader del suo stesso partito, ha in queste ore aperto a possibili e necessarie revisioni, frutto del confronto con le parti interessate.

“Pretende rispetto degli elettori della coalizione - aggiungono gli arancioni - come se la coalizione che ha tolto il centrodestra e Fratelli d'Italia dal ruolo di eterna opposizione in Liguria non fosse guidata e sostenuta dagli elettori del presidente Toti. Invoca coerenza e compattezza anche nelle scelte locali, eppure a Imperia decide di non sostenere con il centrodestra unito il sindaco Claudio Scajola che pochi mesi fa aveva votato insieme a tutti gli alleati come presidente della Provincia. A Savona toglie il sostegno al presidente uscente Olivieri, chiamato cinque anni fa a guidare la provincia dalla nostra coalizione, e appoggia (perdendo) un candidato diverso. Se l'obiettivo di Rosso fosse quello di perdere per restare comodamente a fare opposizione si starebbe davvero rivelando un infallibile stratega”.

“Incredibile, infine, la posizione di Rosso sulle primarie del Pd. Detto chiaramente più volte che il presidente Toti non partecipa e non parteciperà a quelle consultazioni perché riguardano una parte politica diversa, forse Rosso tra i due, voterebbe Elly Schlein piuttosto che Stefano Bonaccini, che peraltro si è più volte espresso al contrario della sua sfidante, per un riconoscimento della figura istituzionale e politica della premier Meloni, oltre che contro le stantie patenti di fascismo affibbiate agli esponenti dello stesso partito di Rosso? Chi fa un favore al Pd è semmai chi fa sempre uscite contro la propria coalizione che invece va tenuta insieme e unita, anche se a volte la si pensa diversamente. Proprio chi gioca a disgregare aiuta chi, Bonaccini o Schlein, oggi invece disgregato lo è già”, concludono i totiani.

Superbonus, a Genova il convegno Ape Confedilizia ‘Casa e condominio: agevolazioni per il 2023’

Super User 19 Febbraio 2023 736 Visite

Vincenzo Nasini, presidente di Ape Confedilizia provincia di Genova e vicepresidente nazionale di Confedilizia, interviene sul tema attuale del decreto che modifica radicalmente le norme sul Superbonus.

«Noi abbiamo preso una posizione critica sul decreto, ma dobbiamo anche onestamente dire che non conosciamo lo stato dei conti pubblici. Molto probabilmente la situazione è ancora poco chiara. Possiamo immaginare che se il Governo ha preso una decisione tanto drastica e così rapidamente è perché la situazione a livello contabile è disastrosa. Ai proprietari e condomini di Genova e della Liguria ricordo che chi ha presentato la Cila e ha i lavori già partiti non deve temere nulla. Nei prossimi tempi dovremo tutti fare ogni sforzo per cercare di contemperare le esigenze dei conti pubblici e quelli dei privati, che, come proprietari, sono anche minacciati dalla mannaia europea sulle classi energetiche. Noi tuteleremo sempre i nostri associati e la proprietà, anche mantenendo aperti gli sportelli Superbonus nella nostra sede genovese».

Peraltro - come si evince dai grafici riportati sotto - la Liguria è tra le ultime regioni italiane rispetto alla percentuale dei lavori realizzati, stando ai dati al 31 gennaio 2023. Intanto, anche sul tema tornato prepotentemente di attualità in questi giorni, Ape Confedilizia organizza per martedì prossimo, 21 febbraio, il convegno aperto a tutti su “Casa e condominio: agevolazioni per il 2023”. L’incontro, che vedrà la partecipazione di quattro esperti, inizierà alle 15:00 e si terrà presso BIBI Service in via XX Settembre 41, terzo piano, a Genova.

Tanti i temi che verranno trattati: dai contratti di locazione ai servizi offerti da Confedilizia alla cedolare secca e alle nuove e temute discipline “green” europee sulle classi energetiche.

I relatori saranno: l’avvocato Mauro Prete, consulente legale Confedilizia Genova; il tributarista Maurizio Pucci, consulente Fiscale Confedilizia Genova; il geometra Lorenzo Galliano, consulente tecnico Confedilizia Genova; il tributarista Venanzio Mantero, vicepresidente Confedilizia Genova.

L’ingresso è libero e gratuito, ma si consiglia di confermare la partecipazione telefonando ai numeri 010 565149 - 010 565768 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

GeMUN 2023: a Genova 500 studenti simulano una conferenza delle Nazioni Unite

Super User 18 Febbraio 2023 1051 Visite

Il GeMUN (Genoa Model of United Nations) è la simulazione di una conferenza delle Nazioni Unite e della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), organizzata dal Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda con la partecipazione del Comune di Genova, Regione Liguria, Palazzo Ducale, Università degli Studi di Genova, e Camera di Commercio di Genova. L’evento, alla sua ventesima edizione, verrà ospitato da giovedì 23 a sabato 25 febbraio 2022 nelle bellissime sale di Palazzo Ducale, Camera di Commercio e Palazzo Doria-Spinola (Prefettura). L’iniziativa riunirà a Genova quasi 500 studenti provenienti da scuole di diverse città italiane (Genova, Torino, Udine) ed estere (Arabia Saudita, Danimarca, Francia, Germania, Israele, Turchia). Charity partner dell’evento è Helpcode Italia, organizzazione che lavora, in Italia e nel mondo, in difesa dei diritti dei bambini e ragazzi.

Durante le tre giornate della conferenza, che si svolge interamente in lingua inglese, i partecipanti sono chiamati a rappresentare una nazione o un’organizzazione diversa dalla propria, propongono e dibattono resolution da loro ideate, mirate a risolvere le questioni dibattute in ogni comitato, che verranno poi inviate alla sede centrale dell’ONU. Il GeMUN rappresenta, dunque, un’opportunità unica per sviluppare la capacità di analizzare in maniera critica il mondo attorno a loro e comprendere la potenza e l’importanza della cooperazione internazionale ai fini di migliorare il loro futuro.

Ad un anno esatto dall’inizio del conflitto russo-ucraino, il tema di quest’anno, Echoes of our times, nasce da un’attenta analisi delle cause e degli effetti dei conflitti attuali e del passato, che riecheggiano nello spazio e nel tempo fino a colpire in modo più o meno diretto milioni di vite in tutto il mondo. Nell’era della globalizzazione, anche un piccolo evento circoscritto geograficamente può creare un effetto domino, una reazione a catena che si amplifica ad ogni passaggio, nel bene o nel male. Proiettati al domani, ci ritroviamo oggi a dover affrontare le conseguenze di eventi del passato, nel tentativo di non lasciare un’eredità troppo pesante alle generazioni a venire. È un equilibrio precario e difficile da mantenere e la diplomazia e la cooperazione internazionale sono elementi chiave per riuscirci. Tra i comitati, è di rilievo il ritorno di DISEC per il Disarmo e la sicurezza internazionale, e l’aggiunta di UNEA, responsabile del coordinamento internazionale della salvaguardia ambientale. Non mancheranno i comitati SOCHUM per le questioni sociali, culturali e umanitarie, ECOSOC per il coordinamento dell'attività economica e sociale, UN Women per l'empowerment femminile e l’uguaglianza di genere, e il Security Council per il mantenimento della pace. 

La cerimonia di apertura è prevista per giovedì 23 febbraio, dalle 14 alle 16, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Oltre alle autorità locali, interverranno numerosi keynote speaker di rilievo per affrontare i diversi aspetti della tematica. Durante la giornata inaugurale sarà presente anche un rappresentante di Helpcode Italia per presentare i progetti a cui saranno destinati i proventi di questa edizione del GeMUN, tra cui “L’educazione attraverso lo sport in Yemen”. L’evento conclusivo si terrà invece sabato 25, dalle 14 alle 16. Per entrambe le cerimonie è prevista una diretta streaming sui canali social di GeMUN e del Liceo Deledda.

Gli studenti del Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda, una delle scuole gestite da FULGIS (Fondazione Urban Lab International School), assieme a quelli di Deledda International School (FULGIS), Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Duchessa di Galliera (FULGIS), Liceo Statale Sandro Pertini e Deutsche Schule Genua, organizzano e gestiscono l’evento in tutti i suoi aspetti, dalla preparazione all’assemblea vera e propria.

La conferenza GeMUN è affiliata al THIMUN (sede centrale all’Aja, www.thimun.org ).

Tutte le altre informazioni sulla conferenza sono reperibili su www.gemun.it

 

L’artigianato ligure cresce oltre la media italiana, Benveduti: “Gli interventi regionali hanno dato solidità al settore”

Super User 18 Febbraio 2023 771 Visite

“Il 2022 si chiude con una crescita del +1% per l'artigianato della Liguria, superiore alla media nazionale che si attesta su +0,62%. Un segnale di come la nostra regione sia riuscita a cogliere la ripartenza dopo gli anni difficili legati alla pandemia. Una ripartenza resa possibile anche grazie agli strumenti messi a disposizione da Regione Liguria per le nostre imprese artigiane che hanno dimostrando grande capacità nel riuscire a fare impresa. Regione ha valorizzato questo ‘saper fare’ attivando, in un quadro economico di grande fragilità e volatilità, interventi specifici che hanno dato solidità al settore dell’artigianato”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti sull’elaborazione dei dati dell’Ufficio studi di Confartigianato sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese.

“Tra questi - spiegano ancora il presidente della Regione Toti e l’assessore Benveduti - c’è la misura ‘Garanzia Artigianato Liguria’, lo strumento regionale da 11,8 milioni di euro orientato a favorire l’accesso al credito agevolato e garantito che prevede l'abbattimento dei costi d’interesse sui prestiti, l'attivazione di strumenti di garanzia e la concessione di importanti contributi a fondo perduto anche per chi decide di aprire un’attività artigiana. Ad oggi, grazie a questa misura, abbiamo già accolto le domande di 470 imprese, ammettendo ad agevolazione richieste per più di 8 milioni di euro, 4.4 milioni dei quali già erogati”.

Carta d’identità elettronica, dal 4 marzo al 3 giugno sarà possibile richiederla anche presso quattro municipi

Super User 18 Febbraio 2023 576 Visite

Oltre al consueto servizio settimanale attivo negli uffici anagrafici centrali di corso Torino, nei giorni di sabato 4 marzo, 1° aprile, 6 maggio e 3 giugno, dalle ore 8:10 alle 12:30, sarà possibile richiedere l’emissione delle CIE, carta d’identità elettroniche anche presso gli uffici municipali Centro Est, piazza Santa Fede 6-7; Centro Ovest, via Sampierdarena 34; Media Valbisagno, piazza dell’Olmo 3 e Medio Ponente, via Sestri 34.

Questo servizio aggiuntivo sperimentale sarà fruibile ad accesso libero o su appuntamento, modalità consigliata per evitare possibili tempi di attesa allo sportello, prenotandosi al link: https://smart.comune.genova.it/agendaservizi

“Facciamo chiarezza sul nucleare”, a Palazzo Tursi il convegno organizzato dai Lions

Super User 17 Febbraio 2023 2100 Visite

Interrogarsi sul futuro del nucleare, in Italia e all’estero, facendo il punto sullo stato del settore e sfatando la confusione che spesso accompagna le discussioni in tema. Sono questi, tra gli altri, gli argomenti che hanno costituito il filo conduttore del convegno “Facciamo chiarezza sul nucleare” voluto e organizzato dal Lions Club International dei club Golfo Paradiso, Genova Sturla La Maona e Tortona Duomo e moderato dal professor Pietro Canepa e che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo Tursi, nel Salone di Rappresentanza. 

A parlare di nucleare cinque esperti che si sono avvicendati sul podio: ad aprire l’incontro l’intervento del dottor Umberto Minipoli, dell’Associazione italiana nucleare, con “Produrre energia da sorgente nucleare oggi. Necessità o capriccio”; a seguire il prof. Marco Ricotti del Politecnico di Milano e presidente di Cirten, “Reattori nucleari a fissione. Lo stato dell’arte”; il prof. Mario Mariani, Politecnico di Milano, “Il trattamento dei rifiuti nucleari”; l’ing. Sergio Orlandi, Iter Organization, “La fusione nucleare: a che punto siamo? Oggi e nel futuro” e per concludere l’ing. Fabrizio Bianco, di Ansaldo Nucleare, “L’industria italiana è ancora coinvolta nel nucleare?”.

Presente al convegno anche l’assessore all’Ambiente Matteo Campora: «Di nucleare si parla poco e ci sono poche occasioni per approfondire questo tema, un tema estremamente importante e che bisogna far conoscere ai cittadini: dopo il referendum in qualche maniera è calato il sipario e le occasioni di parlarne sono diminuite. È indubbio che il nostro sia un mondo in crescita, siamo otto miliardi, tra qualche anno saremo 10 e ci sarà necessità di trovare energia e le fonti potranno essere le più diverse: ci potranno essere le rinnovabili ma ci potrà essere anche il nucleare ed è un orgoglio che ci siano aziende genovesi e liguri che fanno parte di questo processo che qualche anno fa si è fermato ma che deve assolutamente riprendere».

L'INTERO CONVEGNO SU YOUTUBE

LE INTERVISTE SU FACEBOOK DI VITTORIO SIRIANNI

 

Largo Zecca, attivo il primo Bici Box del centro storico

Super User 17 Febbraio 2023 554 Visite

È aperto da questa mattina il primo Bici Box del centro storico a largo Zecca. Il cicloparcheggio coperto, da 24 posti bici, è il primo nel suo genere a essere realizzato dal Comune di Genova nell’ambito del Piano integrato Caruggi.

La gestione del Bici Box è stata affidata a Genova Parcheggi che rilascerà un apposito badge (gratuito, ma con il versamento di una cauzione da 5 euro) ai genovesi e ai visitatori della città che vogliano lasciare in un luogo sicuro il proprio mezzo green a due ruote. Il badge consentirà l’accesso al locale e il deposito della propria bici per il tempo necessario a soddisfare le esigenze del ciclista.

«Quello di largo Zecca è solo il primo di una serie di cicloparcheggi coperti che andremo a realizzare in città, partendo proprio dal centro storico ma anche portando il servizio, sempre più richiesto da cittadini e turisti che scelgono la mobilità green per i loro spostamenti, anche nei diversi quartieri di Genova – ha detto l’assessore alla Mobilità Matteo Campora – la bici è un mezzo di trasporto privato che stiamo incentivando e promuovendo sia attraverso il potenziamento delle piste ciclabili sia creando un’offerta capillare di luoghi per la sosta e il ricovero in sicurezza dei mezzi».

Sono in corso, sempre nell’ambito delle azioni del Piano integrato Caruggi, i lavori per la realizzazione di due locali adibiti a cicloparcheggio che rientrano nella riqualificazione di beni confiscati alle mafie, in vico Cannoni e vico Boccanegra. I due cicloparcheggi saranno a disposizione dei residenti e affidati per la gestione alle associazioni nell’ambito del Patto di sussidiarietà per la rigenerazione del Sestiere del Molo.

«I locali, frutto delle confische, ben si prestano a essere restituiti alla comunità come locali di ricovero per le bici di cui c’è molta richiesta all’interno del centro storico – ha detto l’assessore ai Centri Storici Mauro Avvenente – sono state, inoltre, posizionate oltre 50 postazioni in grado di ospitare circa 300 bici all’interno della città vecchia e altre strutture saranno realizzate. Quello della mobilità e dei servizi a essa collegati è un asset importante del Piano Caruggi che procede in parallelo con quelli di tutte le direzioni dell’amministrazione».

«L’apertura di cicloparcheggi, in locali riqualificati e chiusi da tempo, è un servizio in più che non solo i residenti, ma anche i lavoratori e i visitatori del centro storico potranno trovare all’interno del centro storico, una zona che ben si presta all’uso della bici per gli spostamenti del quotidiano e che va sicuramente incentivata nell’ottica della sostenibilità ambientale e della vivibilità della città vecchia e non solo» ha commentato il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù.

Di prossima apertura, prevista a inizio marzo, anche dei due cicloparcheggi coperti di piazza De Ferrari e nelle settimane successive sarà pronto anche quello di via Dondero a Sampierdarena.

«Genova Parcheggi aggiunge i cicloparcheggi residenziali, tra le attività sempre più diversificate affidate dall’amministrazione nell’ambito della mobilità cittadina, anche la gestione di questo servizio che risponde alle esigenze della mobilità green fortemente voluta dal sindaco Bucci e dall’assessore Campora» ha detto l’amministratore unico di Genova Parcheggi Santiago Vacca.

Nel corso del 2023, saranno realizzati anche cinque cicloposteggi, in strutture prefabbricate, da 40 posti bici ciascuna, nelle zone di piazza Dante, Darsena-via Gramsci, Genova Brignole, piazza Caricamento e stazione Principe. Altre sei strutture sono allo studio in altre zone della città per arrivare a un totale di 16 cicloparcheggi coperti gestiti da Genova Parcheggi.  Inoltre, è prevista l’installazione, nei nove Municipi, di altre 50 rastrelliere per un totale di circa 300 biciclette.

Nel cicloposteggio di largo Zecca, per evitare occupazioni di lunga durata che limitano la rotazione della postazione e riducono l’utilizzo del cicloposteggio, le biciclette parcheggiate da più di 15 giorni verranno rimosse.

Superbonus 110%, Traversi e Pirondini: “Governo prima promette di tutelare imprese e cittadini, poi li pugnala”

Super User 17 Febbraio 2023 765 Visite

“Vero che a Carnevale, ogni scherzo vale… ma qui siamo andati oltre. Il Governo, infatti, getta la maschera e si mostra in tutta la sua inaffidabilità: ricordiamo bene il post del 17 settembre, quando la Meloni aveva scritto “Pronti a tutelare i diritti del superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia”. Lo ha scritto lei, non noi. E ora che fa? Il suo Governo blocca brutalmente il Superbonus, gettando sul lastrico 40mila imprese, che sono – lo ricordiamo qualora se ne fossero dimenticati i sovranisti - il nostro tessuto sociale, il nostro terziario da sempre leva fondamentale nella nostra produttività. La scelta del Governo Meloni è stata vile".

Lo dichiara il deputato del M5S Roberto Traversi, che poi aggiunge: “Le imprese del comparto edilizio ora pagheranno caro le scelte scellerate di un esecutivo: il Superbonus aveva dato loro ossigeno, oltre che segnare una crescita record del nostro Pil. Come M5S, siamo al fianco di tutti i costruttori, le aziende e le maestranze che avevano riposto la loro fiducia nello Stato”.

“Tolgono il reddito di cittadinanza promettendo lavoro ma al contempo uccidono la norma che ha creato occupazione come nessun’altra iniziativa: ricordo, infatti, che il Superbonus 110% ha creato oltre 900mila posti di lavoro, peraltro in un settore per anni in forte sofferenza”, commenta il senatore del M5S Luca Pirondini.

Regione Liguria destina 780mila euro per il rilancio delle coltivazioni tipiche a Genova e nel Tigullio

Super User 17 Febbraio 2023 547 Visite

Ammontano complessivamente a oltre 780 mila euro, per il territorio della Città metropolitana di Genova, i contributi concessi dalla Regione ad aziende agricole, cooperative, scuole, università, associazioni di categoria e altri enti nel quadro del bando del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) dedicato agli interventi per il recupero, la conservazione, lo studio ed il rilancio delle coltivazioni tipiche.

Questi i dieci progetti finanziati:

- “Ortaggi genovesi: conservazione della biodiversità degli ortaggi genovesi” (capofila: Di Tullio Mattia; finanziamento concesso 99.601,48 €);

- “La pomologia del Tigullio: conservazione dell’agrobiodiversità frutticola” (capofila: Opera diocesana Madonna dei Bambini-Villaggio del Ragazzo; finanziamento concesso: 89.642,16 €);

- “Conservazione e caratterizzazione di varietà di rose da sciroppo coltivate nella Valle Scrivia” (capofila: Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi economica agraria; finanziamento concesso 90.031,94 €);

- “Tutela e conservazione della biodiversità ortiva del Levante ligure” (capofila: Cooperativa agricola Lavagnina s.r.l.; finanziamento concesso 99.989,50 €);

- “Recupero di antiche varietà utilizzate per il basilico genovese D.O.P.” (capofila: Consorzio di tutela D.O.P. basilico genovese; finanziamento concesso 86.148,83 €);

- “Valorizzazione agrobiodiversità vegetale in Liguria: omaggio a Vavilov” (capofila: Consorzio della quarantina associazione per la terra e la cultura rurale; finanziamento concesso: 91.825,61€);

- “Dal seme al piatto 1” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 58.024,98 €);

- “Dal seme al piatto 2” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 61.763,02 €);

- “Una manciata di grano” (capofila: Loconte Marco; finanziamento concesso: 79.380,28 €);

- “Esci dal guscio” (capofila: Charta servizi e sistemi per il territorio e la storia ambientale; finanziamento concesso: 24.813,48 €).

“Si tratta di un’iniziativa dal grande valore non soltanto economico, ma anche sociale e culturale, perché dà sostegno a tante aziende agricole del territorio, in particolare dell’entroterra, e mette a sistema, tramite il partenariato e la collaborazione tra numerosi enti, tutto quel mondo che ruota attorno alla custodia, alla conservazione ed alla promozione delle nostre coltivazioni tipiche, tra cui le cipolle di Zerli, il broccolo lavagnino, le patate quarantine, le antiche varietà di basilico, i cavoli del nostro entroterra, oltre alle varietà territoriali di cereali, di frutta e di fiori”, commenta il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente e Territorio. “Negli ultimi anni - prosegue - abbiamo assistito e stiamo assistendo ad un rinnovato interesse per queste produzioni agricole, sia grazie a chi ha sempre mantenuto vivi questi presidi, sia grazie a tanti giovani che sono tornati, con passione e dedizione, ad occuparsi della cura e della coltivazione dei terreni, generando anche eccellenze che meritano di essere tutelate e promosse. Desidero esprimere il mio plauso all’Assessorato regionale all’Agricoltura per l’impegno profuso per dare concretezza a questa iniziativa”, conclude il capogruppo di Forza Italia. 

Palazzo Tursi, il Comune invita dipendenti e politici a donare il sangue

Super User 17 Febbraio 2023 548 Visite

Questa mattina i dipendenti di Palazzo Tursi, gli assessori e i consiglieri comunali sono stati invitati a donare il sangue presso l’unità mobile allestita di fronte al palazzo del Comune in via Garibaldi, dalla sezione genovese della Federazione italiana associazioni donatori di sangue.

L’iniziativa, coordinata dal presidente di Fidas Genova Andrea Grande, è stata promossa dalla presidenza del Consiglio comunale di Genova e il sangue raccolto sarà trasportato al centro trasfusionale dell’Ospedale San Martino.

“Come presidente del Consiglio comunale - afferma Carmelo Cassibba - ho voluto riprendere quest’iniziativa a cui tengo particolarmente. Donare il sangue è tra i più alti gesti di altruismo e umanità. In quanto dipendenti e rappresentanti della pubblica amministrazione dobbiamo per primi dare l’esempio affinché, la donazione del sangue, diventi sempre di più un’usanza abituale tra i cittadini”.

“Un’iniziativa lodevole, che quest’anno abbiamo allargato anche ai dipendenti del Comune di Genova con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione, un atto di generosità e di spirito civico che non costa nulla a chi lo compie, ma che può essere determinante per salvare vite umane - commenta l’assessore al Personale Marta Brusoni - Donare sangue è il primo grande passo per far parte di una comunità solidale e, come amministrazione, credo sia giusto sostenere e incentivare iniziative come quella di oggi”.

Il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba (il primo a destra) con i responsabili di Fidas

Stop ad auto benzina e diesel dal 2035, Benveduti: “Uno schiaffo ad aziende e lavoratori italiani”

Super User 16 Febbraio 2023 733 Visite

"Il via libera dell'Europarlamento allo stop delle auto diesel e benzina dal 2035 è uno schiaffo a migliaia di aziende e milioni di lavoratori italiani coinvolti nella filiera dell'auto, oltreché un un regalo enorme alla Cina che continua ad inquinare e ha quasi il monopolio del settore, con quasi l'80% delle materie prime legate alle batterie elettriche". Lo dice l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.

"Senza contare l'indotto, in Liguria sono 64 le aziende attive nel settore dell’automotive con 1314 addetti - aggiunge l'assessore Benveduti, citando i dati a chiusura del 2022 di Infocamere - È pura illusione poter pensare di sostituire tutte le 40 milioni di automobili circolanti in Italia con le sole auto elettriche. Occorrerebbe diversificare le fonti, investendo in ricerca e in soluzioni tecnologiche plurime ed alternative che ci consentano di sviluppare un diverso concetto di mobilità, anche tramite la riconversione della filiera automobilistica secondo il principio della neutralità tecnologica e del ciclo di vita delle stesse (Life Cycle Assessment). Imporre solo auto elettriche comporta anche problemi di rifornimento delle materie prime che servono per produrre una batteria e per le quali siamo completamente dipendenti dall'estero. Basta demagogia sulla pelle di imprese e famiglie".

Fertilizzanti nell’agricoltura, Campomenosi: “Bene risoluzione Pe, ma consolidare capacità produttiva”

Super User 16 Febbraio 2023 469 Visite

“La risoluzione in votazione al Parlamento europeo è positiva, ha sostegno trasversale da tutti i gruppi, e rimette al centro del dibattito il tema dell’agricoltura rispetto alle forti pressioni di tipo ambientale che hanno caratterizzato il settore in questi anni. Ma il tema dei fertilizzanti interessa diverse tematiche: c’è una questione geopolitica, c’è una difficoltà di reperimento per i nostri agricoltori, c’è un tema di costi, e questo riguarda tanti aspetti di chi produce nel nostro continente e c’è la necessità di aumentare la capacità produttiva”. Così Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, nel dibattito sulla disponibilità di concimi nell'Ue.

“È un tema - aggiunge Campomenosi - di cui si è discusso nella Pac e in tutto il pacchetto Farm To Fork, si sono dovuti trovare compromessi e non è stato facile considerare questo particolare aspetto: serve però pragmatismo, a cominciare dallo stop alla direttiva sui fitofarmaci, cosa che chiediamo da tempo, e permettere che i prodotti trattati in modo sostenibile che utilizzano materia organica possano uscire dai limiti della direttiva nitrati, invertendo il dogma che debbano impoverire il suolo”.

“Bisogna puntare a consolidare la nostra capacità produttiva per poter soddisfare il fabbisogno alimentare europeo e non aprire le porte ad importazioni incontrollate. Servono piani energetici, sostegno economico, capacità di dare alla nostra agricoltura un quadro di competitività rispetto ai grandi player mondiali e che deve affrontare una concorrenza che non ha un sistema di regole come il nostro. Sui fertilizzanti in Ue possiamo fare molto e spero che la Commissione possa prendere atto di quanto decide il Parlamento, passando dalle parole ai fatti concreti”, conclude il capo delegazione della Lega al Parlamento europeo.

FAI, la Basilica dei Fieschi è sesta in Italia e prima in Liguria tra i 'Luoghi del cuore'

Super User 16 Febbraio 2023 1230 Visite

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e Intesa Sanpaolo hanno presentano i risultati dell'11ª edizione del censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”, chiusa lo scorso 15 dicembre: con 1.500.638 voti raccolti nel 2022 per più di 38.800 luoghi il censimento si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo, com’è nella missione del FAI. La classifica dei luoghi del cuore più votati viene annunciata in una conferenza stampa, visibile anche in streaming, alla presenza di Marco Magnifico, presidente del FAI, e di Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, e con la partecipazione dei rappresentanti dei tre beni vincitori, che riceveranno, a fronte di un progetto, un contributo per il restauro e la valorizzazione.

Grazie a “I Luoghi del Cuore” dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, che erano dimenticati, abbandonati o poco valorizzati, ma amati dalle loro comunità, che votandoli li hanno salvati. I voti raccolti – sono in tutto 11.100.000 quelli giunti al FAI nei vent’anni anni dell’iniziativa – sono, infatti, l’innesco di un processo virtuoso capace di moltiplicare l’effetto del censimento: luoghi sconosciuti e apparentemente condannati hanno guadagnato una tale attenzione, locale e nazionale, che altri insieme al FAI – Comuni, Regioni e Ministero, aziende, fondazioni e associazioni - si sono mobilitati per salvarli, tanto che il sostegno di Intesa Sanpaolo a questo progetto ha generato investimenti per un valore dieci volte superiore. Nell’impatto di questa iniziativa, accanto al valore economico, c’è un valore culturale e sociale: grazie a “I Luoghi del Cuore” gli italiani scoprono o riscoprono testimonianze di storia e tradizione, simboli dell’identità dei loro territori, e si accende un sentimento collettivo che è puro spirito di cittadinanza, che si concretizza in una mobilitazione diffusa e trasversale: nell’edizione 2022 sono stati coinvolti nel censimento 6.508 Comuni d’Italia, l’82,4% del totale, segnalati da cittadini, singoli o associati in comitati, sorti dall’iniziativa di tanti e diversi soggetti della società civile, dalle scuole alle parrocchie, dalle biblioteche ai musei, dalle proloco agli stessi Comuni. La Repubblica, nella sua più ampia espressione, trova ne “I Luoghi del Cuore” lo strumento per esercitare il proprio diritto e dovere alla tutela del patrimonio culturale, come prescrive l’articolo 9 della Costituzione.

PRIMI “LUOGHI DEL CUORE” DELLA LIGURIA

Basilica dei Fieschi, Cogorno (GE)

La Basilica, uno tra i più rilevanti monumenti tra romanico e gotico in Liguria, si trova a San Salvatore dei Fieschi, parte del Comune sparso di Cogorno, la cui storia è plasmata dalla famiglia genovese dei Fieschi, protagonista di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante. La sua edificazione è legata alla lotta tra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi. Nel 1245 Federico II, per vendicarsi della scomunica del papa, fece saccheggiare i possedimenti della famiglia a San Salvatore, oltre ad altre devastazioni. Sulle rovine del borgo, Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, ordinarono la fondazione della basilica, eretta dai Magistri Antelami che da più di un secolo operavano a Genova nella costruzione degli edifici in muratura della città. I lavori vennero terminati nel 1252: un’iscrizione sull’architrave del portale ricorda l’evento. Lo schema planimetrico è quello basilicale, a tre navate; la facciata presenta il caratteristico rivestimento bicromo a fasce alternate in ardesia e marmo bianco. Al centro spicca un ampio rosone sormontato da archetti romanici. La raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022, guidata dal parroco, ha coinvolto tutti i cittadini ed è stata supportata dal comitato “Distretto Ardesia Ligure” e da studenti e insegnanti delle scuole del territorio, per tenere alta l’attenzione sulla necessità di interventi e per promuoverne la conoscenza.

 

Villa Pallavicini a Rivarolo, Genova

Villa Pallavicini a Rivarolo, di origine settecentesca, ha vissuto molte trasformazioni architettoniche e di destinazione d’uso: da dimora gentilizia è diventata sede amministrativa prima del Comune di Rivarolo e poi del Comune di Genova, in seguito all’annessione di Rivarolo alla Grande Genova. Ciò che è rimasto invariato è il significato simbolico per la comunità locale che vi riconosce le proprie radici e la propria storia. E grazie alla grande mobilitazione delle persone al censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 si è aperto un nuovo capitolo per questo luogo: a marzo 2022, infatti, Villa Pallavicini è diventata Patrimonio del Comune di Genova che l’ha acquisita dal Marchese Giacomo Cattaneo Adorno. Un grande risultato per i cittadini e per il comitato “Amici di Villa Pallavicini a Rivarolo” che hanno saputo sfruttare il censimento del FAI come mezzo per raggiungere un obiettivo di comunità. È stato già presentato un progetto di riqualificazione e destinazione d’uso per questo edificio, che prevede la concessione di alcuni spazi alle associazioni del territorio, a cominciare da quella prodigatasi per la rinascita della villa sino a farla inserire tra “I Luoghi del Cuore” e che ancora ne ha promosso il valore in occasione di questa edizione dell’iniziativa.

 

Villa Sultana - primo Casinò d’Italia, Ospedaletti (IM)

Villa "La Sultana", immersa in un lussureggiante parco di circa 14.000 metri quadrati e ricco di piante d’alto fusto, palmizi ed essenze di grande pregio botanico, sorge nella zona centrale di Ospedaletti, a monte del borgo marinaro. La sua costruzione, iniziata nel 1883, venne completata l’anno seguente per opera dell’architetto S.M. Biasini di Nizza. La villa fu concepita come luogo ricreativo, nel quale l’aristocrazia europea si ritrovava per giocare e divertirsi attorno ai tavoli verdi o per conversare sugli argomenti più diversi presso il circolo. Villa La Sultana, su licenza rilasciata dal Sotto Prefetto di Sanremo, ospitò così il primo Casinò d’Italia dal 1884, anno della sua inaugurazione, sino al 1905, quando la Società che lo gestiva cedette la licenza alla città di Sanremo. Da allora svolse solo la funzione di circolo privato, frequentato da un turismo di eccellenza, sino a quando i venti di guerra nell’agosto del 1914 posero fine alla Belle Époque. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale l’edificio, già chiuso da anni, ospitò reparti militari sino alla conclusione del conflitto. Successivamente subì alcune trasformazioni e venne adibito a residenza privata sino alla fine degli anni Cinquanta. Rimasta vuota e disabitata, la Villa è stata poi abbandonata a un destino di incuria e decadenza. Con la speranza di un suo recupero, gli “Amici di Villa Sultana” hanno raccolto i voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022.
Villa Sultana rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Santuario dell'Eremita, Mallare (SV)

Secondo fonti storiche, il nucleo centrale del Santuario di Santa Maria dell'Eremita o di Santa Maria della Rotonda in Val Bormida sarebbe stato in origine un tempio pagano; la struttura si presentava in forma rotonda, bassa, piccola, poligonale all'esterno e con contrafforti semicircolari ed equidistanti. Era il 1097 quando Bonifacio del Vasto donò alla Canonica di Ferrania la Chiesa di Mallare, insieme a molti altri possedimenti e luoghi sacri. Nel XIV secolo, anche per l’incremento demografico locale, il Santuario divenne la prima parrocchiale di Mallare, dedicata a Santa Maria e San Nicola, e venne ricostruito nella volta in stile gotico, con arco acuto compresso e con costoloni diagonali e rosone centrale. Il luogo, già votato in occasione del censimento del FAI 2018 e 2020, è stato scelto anche nell’edizione 2022 affinché venga tutelato e maggiormente conosciuto.
Il Santuario dell’Eremita rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Roccatagliata a Valfontanabuona, Neirone (GE)

Roccatagliata è un borgo medievale situato nell'alta Valfontanabuona, risalente all'XI secolo, anche se il luogo era già abitato dai longobardi. Durante il Medioevo fu feudo dei Fieschi, conti di Lavagna. L'antichissima chiesa fu fatta costruire dal cardinale Luca Fieschi nel 1328, dove sorgeva la cappella del castello. Sul sito dove sorgeva la fortezza si trova oggi un parco archeologico, conservato con molte difficoltà, finalizzato alla valorizzazione del luogo e del suo passato di grande interesse storico e paesaggistico. I proprietari del castello riscuotevano i pedaggi dalle carovane che dal mare risalivano la valle fino alla Pianura Padana. Per questo motivo il castello venne conteso fino alla decisione degli Sforza, ultimi proprietari, di abbatterlo piuttosto che cederlo nuovamente ai Fieschi. Ogni anno in occasione della festa di San Lorenzo - celebrata il 10 agosto - viene rievocata la storia del borgo con gli abitanti in abiti d'epoca. Qui ebbero i natali due papi Fieschi ed esiste tuttora il "Palazzo dei Papi". Per opera di un sacerdote, proprio a Roccatagliata si avviò inoltre la coltivazione delle patate in Liguria. Il comitato "I Fieschi di Roccatagliata" persegue l’obiettivo, condiviso con tutta la comunità locale, di conservare il piccolo borgo e le sue bellezze, memoria storica di identità e tradizioni del territorio, e per questo ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022.
Roccatagliata rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Santuario Nostra Signora del Deserto, Millesimo (SV)

Il Santuario Nostra Signora del Deserto si trova nella valle chiamata, già nel Cinquecento, “del Deserto”, ed è circondato da boschi di castagno dove erano presenti degli essiccatoi, piccoli edifici in muratura con all’interno una grata sulla quale venivano appoggiate le castagne che si facevano seccare. Su uno di questi edifici era stata raffigurata nel 1618 una Madonna col Bambino seduta in trono e, secondo la tradizione popolare, proprio questo luogo nel 1726 fu scenario di un miracolo e di altri successivi, tanto che il Vescovo di Alba diede il consenso alla costruzione di una chiesa. Nel 1796 l’edificio fu soggetto a saccheggi da parte dei Francesi e dopo la caduta di Napoleone venne restaurato e ingrandito. Nel 1820 la parte di muro dell’essiccatoio su cui era stata dipinta l'immagine sacra venne collocata in una nicchia sopra l'altare maggiore e successivamente la chiesa fu ulteriormente ampliata. La forma attuale del Santuario risale al 1878 e nel 1927 venne montato un grandioso organo fabbricato nel 1855 da Nicomede Agati. La rinnovata partecipazione al censimento del FAI vuole mettere in luce questo sito, amato da molte persone e già votato nelle edizioni 2018 e 2020 de “I Luoghi del Cuore”, affinché venga tutelato.
Il Santuario Nostra Signora del Deserto rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Reggimonti, tra terra cielo e mare, Bonassola (SP)

Reggimonti è un piccolo borgo del comune di Bonassola a 359 metri sul livello del mare. Il primo documento ufficiale sull'esistenza del borgo è del 1269 dove viene citato il borgo "de Resegunti". Dal borgo si gode di una vista a 180 gradi, a levante verso le Cinque Terre, a ponente verso il golfo di Portofino e la riviera di ponente. Nelle giornate terse si scorgono l'isola della Gorgona, l'isola di Capraia, la Corsica e a ponente il Monviso. Innumerevoli sentieri partono o passano da Reggimonti per perdersi in mezzo a boschi di castagni, abeti, pini, ulivi e querce. La chiesa di Reggimonti, edificata tra il 1298 e il 1310, si presenta con una divisione a tre navate e una sola abside. La volta è stata affrescata agli inizi del XX secolo con la raffigurazione dei quattro Evangelisti, dell'Assunta e San Pietro martire. Sopra l'altare la statua in legno dell'Assunta della scuola scultorea di Anton Maria Maragliano (1664-1739). Il comitato “Miglioriamo Reggimonti” ha fatto votare il borgo al quale è fortemente legato con il desiderio che si possano recuperare alcune strutture utilizzate un tempo per il lavoro quotidiano (es. il lavatoio, simbolo di lavoro femminile). Il borgo necessita anche di interventi di rigenerazione delle aree verdi abbandonate e di interventi di restauro sul portale della chiesa e sulla statua dell'Assunta.
Reggimonti rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Basilica dei Fieschi

 

PRIMI DIECI “LUOGHI DEL CUORE” IN CLASSIFICA NAZIONALE

 

Chiesetta di San Pietro dei Samari nel Parco di Gallipoli (LE) - 1° CLASSIFICATO CON 51.443 VOTI

Situata fuori dalla città di Gallipoli, in un’area di campagna a ridosso della Statale 274 per Leuca, nel Parco Regionale Litorale di Punta Pizzo – Isola di Sant’Andrea, a poco più di un chilometro dal mare, si trova la Chiesetta di San Pietro dei Samari. Il suo nome, così come quello del vicino Fosso dei Samari, corso d’acqua che scorre tra le colline dell’entroterra e le dune costiere delle spiagge, si lega a un episodio narrato nell'iscrizione che corre sulla cornice dell'avancorpo della chiesa, aggiunto nel XIX secolo come abitazione del sacerdote. L’iscrizione attribuisce la fondazione dell’edificio sacro a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il militare fondò la chiesetta nel luogo in cui San Pietro, reduce dalla Samaria, avrebbe celebrato una Messa. Caratterizzata da cupole emisferiche databili tra XII e XIII secolo d.C. e formata da due ambienti a pianta quadrata, la Chiesa dei Samari è l'unico esempio nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse, che compare in Puglia, derivato da modelli orientali, tra X e XII secolo. Spoglia e priva di decorazioni, è un luogo rimasto per decenni in stato di abbandono, ha già subito dei crolli ed è attualmente inagibile; il Comune, che l’ha acquisita in comodato d’uso ventennale dai proprietari privati, sta lavorando a un progetto per i primi, urgenti restauri. Proprio per auspicarne il recupero il comitato “Amici del Parco naturale Isola S. Andrea – Litorale Punta Pizzo” ne ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022. L’attrice Stefania Rocca sostiene la chiesetta dei Samari come suo “Luogo del Cuore”.

 

Museo dei Misteri di Campobasso – 2° CLASSIFICATO CON 32.271 VOTI

Inaugurato nel 2006, il Museo dei Misteri è dedicato alle installazioni, dette “Ingegni”, ideate e realizzate dallo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno a metà del Settecento e che, da oltre 260 anni, vengono portate in processione per le vie della città nel giorno del Corpus Domini. A sfilare sono 13 ingegni e ben 76 personaggi: 58 bambini, 16 adulti, un agnello (sul Mistero di Abramo) e un cagnolino (sul Mistero di San Rocco). Negli anni l’Associazione Misteri e Tradizioni di Campobasso, che si occupa della valorizzazione del Museo, ha raccolto anche un ricco patrimonio documentario, audiovisivo e demo-etno-antropologico: l’archivio conta più di 80.000 fotografie che ritraggono l’evento dalla fine dell’Ottocento a oggi. Oltre alle foto, si sta ampliando anche la sezione “filmati”, amatoriali e inediti, realizzati a partire dal 1929. Il Museo nasce nel luogo, non monumentale, in cui gli ingegni vengono conservati durante l’anno, dove avviene la vestizione dei figuranti e dal quale parte la processione annuale. Il comitato “Associazione Misteri e Tradizioni di Campobasso” intende continuare la valorizzazione di questo spazio realizzando alcune migliorie negli ambienti espositivi, per rendere più coinvolgente l’esperienza del visitatore. Sono numerosi i personaggi dello spettacolo che hanno espresso il loro supporto per questo Luogo del Cuore: attori come Daniela Terreri ed Edoardo Siravo, il cantante Antonello Carozza e il giornalista sportivo Riccardo Cucchi. Gli ingegni di Campobasso hanno inoltre ispirato la regista Alice Rohrwacher per il suo cortometraggio “Pupille”, candidato agli Oscar 2023 nella categoria Best live action short.

 

Chiesa di San Giacomo della Vittoria, Alessandria – 3° CLASSIFICATO CON 31.028 VOTI

La costruzione della Chiesa di San Giacomo della Vittoria, nel centro di Alessandria, è legata a un fatto d’arme glorioso: la vittoria riportata il 25 luglio 1391 - giorno di San Giacomo - dagli alessandrini e dalle truppe di Gian Galeazzo Visconti guidate da Jacopo dal Verme contro la lega antiviscontea condotta da Giovanni III d'Armagnac alle porte della città. L’edificio originario, fondato nello stesso 1391, subì profondi rimaneggiamenti nei secoli successivi e fu destinato anche a utilizzi diversi e impropri (caserma, magazzino, ospedale). Oggi si presenta ad aula unica con volta a botte, ricca di motivi decorativi ad affresco e cornici in stucco dorato riconducibili agli anni '50 e '60 dell'Ottocento. Restano pochi elementi della costruzione originaria, tra cui un affresco di fine Trecento con la Madonna del Latte. La chiesa conserva, inoltre, numerosissimi ex voto e ha un valore devozionale importante per gli alessandrini. Sono tre i comitati attivi nella promozione di questo luogo di culto, appoggiati anche dalla Delegazione FAI di Alessandria, sempre molto attiva attraverso il censimento a favore del patrimonio culturale locale: “Associazione Spazioidea”, “Insieme per Alessandria” e “Per San Giacomo”. L’obiettivo principale della raccolta voti è sensibilizzare la collettività sugli urgenti lavori di manutenzione, pulitura e restauro degli affreschi della volta, di cui la chiesa, officiata ormai solo saltuariamente, necessita.

 

Via Vandelli: la madre di tutte le strade moderne, Emilia-Romagna e Toscana – 4° CLASSIFICATO CON 26.261 VOTI

Via Vandelli è la leggendaria strada “illuminista” del Ducato Estense, progettata attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane, tra Emilia-Romagna e Toscana. Fu voluta dal duca Francesco III d'Este per collegare i centri del potere estense e in particolare la sua capitale, Modena, al mar Tirreno, per lo sviluppo del commercio dalla Pianura Padana al porto di Massa. I 172 chilometri dell’ardita infrastruttura carrozzabile – che oggi tocca 21 Comuni - furono realizzati a partire dal 1739 dall’abate, cartografo e matematico Domenico Vandelli, inventore delle isoipse, le curve di livello che ancora oggi vengono utilizzate dai cartografi. Lungo il percorso, che culmina nel Passo della Tambura a 1.620 metri e che copre un dislivello complessivo di quasi 5.400 metri, si conservano tratti lastricati originari e sono ancora individuabili le tracce degli edifici, voluti dal Vandelli, con la funzione di osterie, stazioni di posta e rifugi per i viaggiatori. Il tratto più spettacolare, nonché l’apice dal punto di vista tecnico e ingegneristico, è la discesa Campaniletti-Massa che, con 6 chilometri di muri a secco realizzati dal Vandelli per sostenere la carrozzabile, scende dalle Apuane al mare. La Via, oggi, sparisce a tratti, assorbita dalla vegetazione e dalle infrastrutture stradali moderne. Le parti lastricate – in particolare quella della “Selva romanesca” nel Comune di Frassinoro (MO) - hanno bisogno di un intervento di ripristino ed è necessaria un’adeguata cartellonistica, che fornisca indicazioni e informazioni per promuovere la Via come Cammino, aiutandone la percorribilità. A supportare questi obiettivi, il comitato “Amici della Via Vandelli” ha promosso la raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 attivando Comuni e sezioni CAI, riunendo amici e viandanti, tra cui il pilota di rally Paolo Andreucci, che ne fa da testimonial.

 

Casa del Mutilato, Alessandria – 5° CLASSIFICATO CON 25.350 VOTI

Promossa dalla Sezione locale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra già dalla metà degli anni Trenta, la Casa del Mutilato fu costruita nel 1938-40 per dare una sede moderna e decorosa all’associazione e alle altre organizzazioni minori del settore. Il progetto fu affidato all’ingegner Venanzio Guerci, tra i protagonisti dell’urbanistica alessandrina del periodo. Pur volendo realizzare un palazzo che si distinguesse “per modernità, proporzioni e forma” dalla case private, Guerci creò un edificio in bilico tra il razionalismo tipico dell’epoca e i canoni di inizio Novecento. Tra gli elementi di spicco troviamo la grande balconata per dare lustro agli oratori, il corpo sporgente finestrato per potenziare la luminosità e, all’interno, la concentrazione degli spazi comuni al pianterreno e nel seminterrato, per agevolare la frequentazione da parte di persone gravemente ferite in guerra. A decorare la nuova costruzione furono chiamati i maggiori artisti della provincia, tra cui Alberto Caffassi, autore del grande dipinto murale nel salone delle adunanze sul piano rialzato, con il quale si voleva celebrare il “Sacrificio del Reduce” e la vittoria italiana nella Grande Guerra. A gennaio 2022 Confindustria Alessandria ha annunciato che proprio nella Casa del Mutilato avrà la sua nuova “casa”, ponendosi l’obiettivo, dopo anni di abbandono, di ridare accessibilità all'edificio e aprire anche al pubblico gli spazi e gli ambienti. Il comitato “Insieme per Alessandria”, che riunisce tante associazioni di volontari del territorio, si è attivato per la raccolta voti all’11° censimento “I Luoghi del Cuore”, per mantenere alta l’attenzione su questo luogo a lungo in degrado.

 

Basilica dei Fieschi, Cogorno (GE) – 6° CLASSIFICATO CON 22.890 VOTI

La Basilica, uno tra i più rilevanti monumenti tra romanico e gotico in Liguria, si trova a San Salvatore dei Fieschi, parte del Comune sparso di Cogorno, la cui storia è plasmata dalla famiglia genovese dei Fieschi, protagonista di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante. La sua edificazione è legata alla lotta tra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi. Nel 1245 Federico II, per vendicarsi della scomunica del papa, fece saccheggiare i possedimenti della famiglia a San Salvatore, oltre ad altre devastazioni. Sulle rovine del borgo, Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, ordinarono la fondazione della basilica, eretta dai Magistri Antelami che da più di un secolo operavano a Genova nella costruzione degli edifici in muratura della città. I lavori vennero terminati nel 1252: un’iscrizione sull’architrave del portale ricorda l’evento. Lo schema planimetrico è quello basilicale, a tre navate; la facciata presenta il caratteristico rivestimento bicromo a fasce alternate in ardesia e marmo bianco. Al centro spicca un ampio rosone sormontato da archetti romanici. La raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022, guidata dal Parroco, ha coinvolto tutti i cittadini ed è stata supportata dal comitato “Distretto Ardesia Ligure” e da studenti e insegnanti delle scuole del territorio, per tenere alta l’attenzione sulla necessità di interventi e per promuoverne la conoscenza.

 

Chiesa di Santa Maria di Castello, Alessandria - 7° CLASSIFICATO CON 22.574 VOTI

La Chiesa di Santa Maria di Castello nasce in epoca medievale come chiesa “infra castrum”, in posizione centrale nella città. Non vi sono però testimonianze dirette della posa della prima pietra dell’edificio, né del lungo cantiere aperto dal 1486 al 1545, anno della consacrazione della chiesa in una forma vicina a quella che oggi conosciamo. In seguito alla soppressione del 1798 e alla separazione dell’annesso monastero dalla chiesa, inizia un periodo di grave decadenza del complesso; a seguito di una scossa di terremoto avvenuta nel 1820, il monumento subì rilevanti lavori negli anni 1842-43. I primi cinquant’anni dell’Ottocento coincidono però anche con la ripresa di possesso della chiesa da parte della città, dopo i secoli in cui Santa Maria di Castello era stata un corpo a sé, cuore dell’insediamento canonicale più che edificio di culto urbano. Gli anni che vanno dal 1886 al 1932 vedono Santa Maria al centro di tre campagne di restauro. Elemento di continuità all’interno di questo periodo è la figura di Francesco Gasparolo (1858-1930) per la vastità e la metodicità delle ricerche. Si eseguono alcune prove di scavo che attestano per la prima volta le origini antiche del monumento. Una nuova campagna di scavi negli anni 1970-73 porta alla luce la zona archeologica con i resti di una chiesa preromanica ad aula con una grande abside risalente al secolo VIII e una seconda con impianto romanico triabsidato del X-XI secolo, studiati solo a partire dalla metà degli anni Ottanta. Sono quattro i comitati che si sono mobilitati al censimento, a fine novembre, a seguito del crollo di una porzione del cornicione sul fianco destro della chiesa, con l’obiettivo di ottenere i fondi per il recupero dell’edificio.

 

Castello e borgo, Cremolino (AL) - 8° CLASSIFICATO CON 20.194 VOTI

Borgo di origine medievale dell’Alto Monferrato, Cremolino ha rivestito nella storia piemontese un ruolo importante, sia perché zona di confine con la Repubblica di Genova, sia perché i Malaspina - signori di Cremolino per oltre due secoli dal 1240 - erano vicari imperiali del marchese del Monferrato, con giurisdizione sui diversi castelli e territori a loro assoggettati (Bandita, Morbello, Rocca Grimalda, Morsasco). Il castello che corona il borgo sorge su una collina circondata da vigneti che domina le due valli dell’Orba (Ovada) e della Bormida (Acqui Terme), balcone naturale che si affaccia sulle Alpi, con il Monviso che svetta sullo sfondo. Nato come punto di avvistamento e difesa, il maniero ha conservato l’aspetto della sua struttura originaria trecentesca: un quadrilatero irregolare con quattro torri poste ai lati, la cinta muraria e il ponte levatoio. All’interno del borgo sono ancora oggi visibili pozzi e cisterne per la raccolta dell’acqua, elemento indispensabile in particolare in caso di assedi. Per valorizzare e promuovere la conoscenza del borgo, il cui sentiero panoramico necessita di manutenzione straordinaria, il comitato “Cremolino è orgoglio, l'orgoglio è Cremolino” ha promosso la raccolta voti al censimento del FAI 2022.
Il castello e borgo di Cremolino è il luogo vincitore della classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

 

Villaggio operaio di Crespi d’Adda, Capriate San Gervasio (BG) – 9° CLASSIFICATO CON 19.001 VOTI

Sulla punta dell’“Isola Bergamasca”, penisola dove il fiume Brembo confluisce nel fiume Adda, proprio per la sua posizione strategica, che permetteva la produzione di energia elettrica tramite lo sfruttamento dell’acqua corrente, due imprenditori tessili e filantropi - Cristoforo Benigno Crespi e suo figlio Silvio Benigno Crespi – fondarono qui nel 1878 uno dei primi villaggi operai. Vi abitavano i lavoratori del cotonificio con le loro famiglie, per le quali vennero realizzati importanti servizi: la chiesa, la scuola, un ospedale, un circolo ricreativo, un teatro, un emporio, due lavatoi, dei bagni pubblici e persino dei campi sportivi e un parco. Il cotonificio ha operato fino al 2004 e l’intero villaggio nel 1995 è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO “in quanto esempio eccezionale” delle scelte di “industriali illuminati che andavano incontro alle esigenze dei lavoratori” e per l’integrità della sua struttura. Il comitato “Associazione Pro Crespi”, in collaborazione con la Delegazione FAI di Bergamo, ha partecipato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 con l’obiettivo di continuare a valorizzare il sito e promuovere le necessità di recupero della Chiesa Parrocchiale del Santissimo Nome di Maria – copia esatta della chiesa rinascimentale di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio (VA), città da cui provenivano la moglie di Cristoforo Crespi – e della pineta storica.

 

Villa Mirabellino nel Parco della Reggia, Monza – 10° CLASSIFICATO CON 17.993 VOTI

La Villa fu edificata nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori, su committenza del cardinale Angelo Maria Durini, come dépendance per ospitare gli invitati del suo circolo letterario: il suo giardino la collega visivamente, con un cannocchiale prospettico, con Villa Mirabello. Lasciata in eredità ai Trivulzio, fu in seguito usata da famiglie imperiali francesi e austriache finché, nel 1805, venne acquistata da Eugenio de Beauharnais, viceré d'Italia e principe di Venezia, che la donò alla moglie Augusta Amalia di Baviera. Il complesso fu inglobato nel Parco della Villa Reale, realizzato tra 1805 e 1808 su progetto di Luigi Canonica e gli esterni furono rimaneggiati a metà del secolo, alterando le linee originarie. Nel 1919 l'insieme di parco ed edifici passò dalla Corona al Regio Demanio e nel 1920 Villa Mirabellino venne consegnata all'Opera nazionale pro Orfani e Infanti di guerra; nel 1942 venne data in concessione gratuita ai Comuni di Milano e Monza e alcuni anni dopo l'Amministrazione milanese vi insediò una colonia elioterapica, con la realizzazione di una serie di interventi che snaturarono completamente lo spazio interno. Da decenni l’edificio, deturpato da atti vandalici, versa in uno stato di totale abbandono e la raccolta voti al censimento del FAI 2022 è stata promossa dal comitato “Amici del Mirabellino” con l’obiettivo di sensibilizzare sull’urgenza di un restauro conservativo e di individuare una nuova destinazione d’uso.

 

 

Aggressione al pronto soccorso del Villa Scassi, Toti: “Servono norme più severe”

Super User 16 Febbraio 2023 519 Visite

Ferma condanna da parte dei vertici di Regione Liguria e di Asl3 dell’episodio avvenuto al pronto soccorso del Villa Scassi, dove una paziente ha aggredito un’operatrice sociosanitaria. Il presidente della Regione Giovanni Toti ha contattato telefonicamente la vittima per manifestarle personalmente la propria vicinanza.

“A lei e a tutto il personale sanitario dell’ospedale va la nostra incondizionata solidarietà – affermano il governatore Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Siamo convinti che servano norme più severe per chi compie simili gesti, ancor più gravi perché rivolti contro chi ogni giorno lavora con abnegazione per assistere e curare chi è in una situazione di fragilità, senza mai dimenticare l’impegno profuso da tutto il personale sanitario in prima linea negli anni durissimi della pandemia. È bene anche ricordare che chiunque si renda responsabile di reati contro gli operatori sanitari non fa altro che favorire l'allontanamento del personale sanitario da contesti emergenziali come il pronto soccorso con il rischio di un ulteriore impoverimento”.

“Esprimo profondo dispiacere per quanto accaduto – dichiara Luigi Carlo Bottaro, direttore generale di Asl3 - Il nostro personale lavora ogni giorno con serietà e abnegazione. Gli operatori dovrebbero ricevere attestazioni di riconoscimento da parte degli utenti, non certo aggressioni, che, comunque, in nessun caso sono tollerabili. Il Pronto Soccorso è un luogo particolarmente esposto. Proprio questa mattina si è svolto un sopralluogo del Commissariato di Cornigliano per il ripristino del presidio di polizia all’interno del Pronto Soccorso di Villa Scassi al fine di contenere le eventuali situazioni a rischio di degenerazione”.

“M’illumino di meno”, l’Automobile Club Genova aderisce alla campagna sul risparmio energetico

Super User 16 Febbraio 2023 671 Visite

In occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli Stili di vita sostenibili, l’Automobile Club d’Italia (ACI) aderisce alla campagna di sensibilizzazione "M'illumino di meno". L’iniziativa, realizzata da Rai Radio2 con il programma Caterpillar, prevede lo spegnimento di tutte le luci non necessarie e le insegne a partire dalle ore 18:00 del giorno 16 febbraio fino all’alba del giorno successivo.

L’Automobile Club Genova aderirà, come l’anno scorso, all’iniziativa con lo spegnimento totale delle luci della sede alla Foce (Genova) dalle 18 di giovedì 16 febbraio alle 6 della mattina seguente. All’iniziativa partecipano anche le delegazioni Aci di Genova e gli uffici del Pra.

Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e delle risorse, principi questi resi propri dall’ACI con progetti e attività avviati da tempo.

Da sinistra: il direttore Raffaele Ferriello e il presidente Carlo Bagnasco

Giornata mondiale contro il cancro infantile, Toti in piazza a fianco di Abeo

Super User 15 Febbraio 2023 473 Visite

“È una giornata importante, con lo scopo di sensibilizzare tutti noi e l’opinione pubblica attraverso un gesto di vicinanza a chi purtroppo ha a che fare con questa patologia, nella consapevolezza che a Genova abbiamo una delle eccellenze pediatriche di questo paese, l’Ospedale Pediatrico Gaslini. Un ospedale che dobbiamo continuare a sostenere e che ha regalato in passato tanti sorrisi a persone che lo avevano perso, mamme e papà ma soprattutto piccoli pazienti. Dobbiamo continuare ad investire nella ricerca per arrivare, prima o poi, a sconfiggere quella che ancora oggi è la più temibile delle malattie”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della manifestazione in Piazza De Ferrari organizzata da Abeo, l’Associazione Ligure del Bambino Emopatico ed Oncologico ODV che ospita in mini appartamenti in Via Redipuglia, 15 famiglie di bambini malati oncologici in cura all’ospedale Gaslini. Il presidente Toti ha ricevuto in dono una pianta di melograno, simbolo dell’iniziativa “Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni”, mentre i bambini delle scuole si sono ritrovati intorno alla fontana di Piazza De Ferrari per lanciare bolle di sapone a sostegno dei piccoli pazienti che ogni giorno lottano contro la malattia oncologia e per ricordare coloro che non ce l’hanno fatta.

Questa sera alla Spezia, a Genova, Savona e ad Imperia si accenderanno i monumenti cittadini per sensibilizzare alla donazione di sangue e piastrine.

“Il campo della onco-ematologia negli ultimi anni ha registrato grandissimi successi e ha permesso di sconfiggere molte malattie considerate fino a qualche anno fa inguaribili e che oggi invece hanno grandi possibilità di guarigione con prognosi molto buone – ha spiegato l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Quando si curano i bambini, rispetto agli adulti, non conta soltanto l’aspetto puramente clinico ma bisogna anche garantire la loro socializzazione, la possibilità del gioco e la scuola. Grazie a questi tre elementi uniti alla medicina si ottengono i risultati. Qui c’è un connubio ottimale tra la grande forza dell’Istituto Giannina Gaslini e queste associazioni che permettono di mettere insieme queste necessità e ottenere i migliori risultati”.

Il presidente di Abeo Liguria Francesco Massa ha aggiunto: “Siamo soddisfatti per la partecipazione delle Istituzioni e dei bambini, una partecipazione che ci gratifica negli sforzi quotidiani che noi volontari portiamo avanti per l’attività della nostra associazione, al fianco delle famiglie e dei piccoli pazienti assistiti al Gaslini. È stata una bella occasione per celebrare la Giornata mondiale contro il tumore infantile e per sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza della donazione di sangue, di piastrine e anche del midollo osseo”.

Funivia del Lagaccio, la proposta del deputato Traversi: “Perché non recuperare la cremagliera storica?”

Super User 15 Febbraio 2023 503 Visite

“Il grande assente della costruenda funivia del Lagaccio, progetto devastante dal punto di vista paesaggistico e ambientale, è il dibattito pubblico: l’impossibilità per i comitati di avviare procedure di confronto con il Comune ha inficiato il progetto fin dalle prime battute”. Così, il deputato del M5S Roberto Traversi, che ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

“Secondo i comitati, la funivia andrebbe a compromettere ulteriormente gli aspetti socioeconomici di uno dei quartieri tra i più affollati della città, presentando rischi per la sicurezza delle aree sorvolate - prosegue il deputato grillino -. L’impianto, che dovrebbe essere al servizio del trasporto pubblico locale, non effettuerebbe alcuna fermata all’interno delle aree sorvolate ma si sovrapporrebbe a sistemi di trasporto già esistenti, come quello della cremagliera storica. La possibilità di recuperare quest’ultima, prolungandola con nuove tratte, potrebbe essere una soluzione economicamente e ambientale più sostenibile, che valorizzerebbe il contesto economico-sociale e turistico dell’area. Nei fatti, invece, il progetto della nuova funivia è unicamente inteso a promuovere un turismo di massa “mordi e fuggi”.

“Come M5S - aggiunge -, chiediamo al ministro se non ritiene opportuno avviare, anche nell’attuale fase di approvazione dell’opera, il dibattito pubblico. In coerenza con gli impegni assunti nel PNRR, inoltre, faccia luce sugli obiettivi iniziali, intermedi e finali determinati e il cronoprogramma finanziario del progetto e dica se è stato previsto un fondo specifico per la manutenzione e a quanto ammonterebbe”.

“Chiediamo infine se non sia il caso di prendere in considerazione la possibilità di dirottare i finanziamenti verso il recupero e l’estensione della cremagliera storica anziché continuare nella realizzazione della funivia”, conclude Traversi.

Regione Liguria, Tornaboni nominato capo di Gabinetto del presidente del Consiglio

Super User 15 Febbraio 2023 641 Visite

Erik Tornaboni, 45 anni, avvocato del Foro della Spezia, è il nuovo capo di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale della Liguria.

Tornaboni, che ha assunto l’incarico dal primo gennaio, ricopre il ruolo di portavoce ufficiale del presidente Gianmarco Medusei, supportandolo nelle attività e nei rapporti istituzionali, coadiuvandolo nelle relazioni esterne e con gli altri organi della Regione e curando, altresì, tutte le funzioni legate al cerimoniale e all’organizzazione degli eventi.

Questo incarico, che instaura il nuovo ufficio di Gabinetto, darà slancio e ulteriore impulso alle attività e alle iniziative assunte dal presidente nel contesto dei lavori dell’Assemblea legislativa.

La nomina è avvenuta al termine di una selezione attivata attraverso un bando pubblico.

‘M’illumino di meno’, Porto Antico aderisce alla Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili

Super User 15 Febbraio 2023 433 Visite

Anche quest’anno il Porto Antico di Genova aderisce a “M’illumino di meno” , la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che Rai Radio2 con il programma Caterpillar organizza dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

In considerazione della situazione attuale, Porto Antico di Genova già da qualche mese ha ridotto i consumi energetici sotto il profilo della climatizzazione e spegnendo, da lunedì a giovedì, l’illuminazione delle insegne della facciata Nord dei Magazzini del Cotone e l’illuminazione del Bigo. Il 16 febbraio, in segno di adesione alla giornata, il Porto Antico si illuminerà ancora di meno con lo stop alle luci che contornano il perimetro delle facciate dei Magazzini del Cotone.

Sono oltre 15 anni che la società porta avanti interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale e al risparmio e all’efficientamento energetico. Restando nel settore dell’illuminazione, i risparmi ottenuti nelle aree dei Magazzini del Cotone grazie al progetto Relamping con gli impianti a led consentono dal 2013 un risparmio energetico annuale che sfiora il 40% , le emissioni di CO2 si sono ridotte del 35%. La seconda fase del progetto che ha interessato nel 2019 i pastorali bassi e l’illuminazione intorno alle palazzine dei Quartieri Antichi ha portato rispettivamente a un risparmio del 62% e del 71%. Il processo di sostituzione sarà completato a breve anche grazie al programma di investimento GEN-IUS del Comune di Genova, finanziato a livello europeo. Gli interventi consentiranno un risparmio energetico del 66% su questa ultima tranche.

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