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Giorno del Ricordo: un lungo periodo di memoria, riconciliazione e speranza

Super User 10 Febbraio 2023 522 Visite

Il lungo e doloroso percorso fatto dalle popolazioni del confine orientale italiano è diventato memoria collettiva grazie alla legge 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo, da celebrare il 10 febbraio di ogni anno.

La ricorrenza civile è dedicata alla commemorazione delle migliaia di vittime italiane che tra il 1943 e il 1947 vennero catturate, uccise e gettate nelle cavità carsiche (le cosiddette foibe) dalle milizie jugoslave, e dei circa 350 mila istriani, fiumani e dalmati che, in quel tragico secondo dopoguerra, furono costretti a lasciare le loro terre.

Quei territori, che allora rientravano nel confine orientale italiano, avevano visto per secoli, sia sotto la Repubblica di Venezia sia sotto l’Impero Asburgico, la pacifica convivenza di popolazioni di origine italiana, che erano la stragrande maggioranza soprattutto nei paesi e nelle città costiere istriane e dalmate, e di popolazioni di etnia slava (croati e sloveni), più numerose nelle aree agricole interne.

L’equilibrio e la convivenza si ruppero con i diversi regimi e i fatti sanguinosi del Novecento.

L'orrore, provocato da una pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalistica, ebbe iniziò nel 1943, dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre.

In Istria e in Dalmazia i miliziani titini si vendicarono contro i fascisti per la loro italianizzazione forzata e per le violenze subite dalla popolazione slava.

Con loro furono torturati e gettati nelle foibe anche altri italiani, considerati (con grande approssimazione) collaborazionisti del deposto regime fascista e delle forze di occupazione nazista. 

La tragedia degli eccidi e del cosiddetto esodo giuliano dalmata fu a lungo trascurata dalle istituzioni, anche per motivi di opportunità legati ai rapporti diplomatici con la Jugoslavia.

Con la caduta del Muro di Berlino (e i fatti che ne sono stati la conseguenza), soprattutto con la dipartita del Maresciallo Tito e la dissoluzione dell'ex Jugoslavia è stato avviato un percorso di riconoscimento della memoria storica, culminato con l’iniziativa legislativa del 2004. 

Come ricordato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "la sciagurata guerra voluta dal fascismo e l'occupazione nazista furono seguite, per questi italiani, da ostilità, repressione, terrore, esecuzioni sommarie, aggravando l'orribile succedersi di crimini contro l'umanità di cui è testimone il Novecento.

Crimini che le genti e le terre del confine orientale hanno vissuto con drammatica intensità, generando scie di risentimento e incomprensione che a lungo hanno segnato le relazioni tra popoli vicini". 

Prosegue il nostro Capo dello Stato: "l'Europa nata dalla pace e il dialogo ravvivato dall'affermazione delle democrazie hanno aperto e sviluppato una strada nuova.

Queste memorie hanno guadagnato rispetto, dignità, ascolto.

Sono storia vissuta, monito e responsabilità per il futuro".

Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile.

Questo è l'impegno di cui negli ultimi anni l'Italia si è resa protagonista insieme alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine una terra di incontro e prosperità, di collaborazione e di speranza; per guardare a un orizzonte condiviso, nella comune appartenenza alla famiglia europea.

Proprio a Gorizia, città simbolo, "piagata" dalle ferite della storia, si avverte oggi il senso di un pluralismo ritrovato e quella unità di intenti che proprio qui viene ad assumere un significato autentico e profondo.

Dopo la prima guerra mondiale, quando divenne italiana, Gorizia fu progressivamente obbligata a rinunciare a quelle caratteristiche di pluralismo etnico e culturale che l'avevano qualificata come una delle più autorevoli espressioni del mondo mitteleuropeo.

Nel 1947, la cortina di ferro imposta dalla guerra fredda la tagliò letteralmente a metà; un pezzo della città passò alla Jugoslavia e acquisì la denominazione di Nova Gorica.

Gorizia e la "gemella" Nova Gorica, di comune accordo, hanno avanzato la loro candidatura e sono state proclamate Capitale della Cultura europea 2025.

Questo dimostra quanto importante sia per l'intera Unione che la memoria delle oppressioni del passato sia divenuta ora strada della comprensione reciproca, del primato della dignità delle persone, nel rispetto delle diversità e dei diritti.

 

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica in Comune a Recco

La focaccia col formaggio scala la classifica di TasteAtlas, Salvini: “Da recchelino d’adozione, sono orgoglioso”

Super User 09 Febbraio 2023 733 Visite

Secondo TasteAtlas.com, uno dei più importanti siti dedicati ai cibi locali, la focaccia col formaggio di Recco Igp è il miglior piatto al mondo nella pasticceria salata.

Il sito, che ha pubblicato la classifica delle prime dieci ricette, a proposito della focaccia col formaggio scrive: “Questa deliziosa focaccia ripiena di formaggio proviene dalla città di Recco, la capitale gastronomica della Liguria, dove può essere trovata in ogni panetteria, pizzeria e ristorante. Si narra che sia stato inventato nel XII secolo quando, secondo la leggenda, i cittadini di Recco preparavano questo piatto per i crociati con quel poco che avevano: farina, acqua, olio e un po' di formaggio. A differenza della maggior parte delle altre focacce, questa è fatta senza lievito e presenta una crosta sottilissima, tirata a mano, farcita con il formaggio di latte vaccino morbido e dal sapore delicato dei pascoli alpini chiamato stracchino o crescenza. Alla fine dell'800 la focaccia di Recco era ormai tradizionalmente associata alla celebrazione di Ognissanti, ma oggi viene preparata e gustata durante tutto l'anno”.

La notizia è arrivata subito al ministro Matteo Salvini: “Da recchelino d’adozione e da innamorato, sono orgoglioso del riconoscimento. La tutela del made in Italy è una priorità della Lega e, da vice-premier, mi batterò affinché sulle tavole dei liguri e degli italiani continuino ad arrivare prodotti buoni e sani, anziché la diffusione di grilli, vermi, cavallette, latte finto e prodotti chimici vari”.

La scheda pubblicata da TasteAtlas.com sulla focaccia di Recco

Matteo Salvini taglia la focaccia col formaggio con Daniela Crosignani Bernini del consorzio della focaccia col formaggio di Recco Igp e Edoardo Rixi

Il ministro Matteo Salvini e il suo vice Edoardo Rixi

Ex cinema Nazionale di Molassana, vicesindaco Piciocchi: “Tornerà al suo splendore”

Super User 09 Febbraio 2023 477 Visite

L’ex cinema Nazionale di Molassana sarà recuperato e tornerà ad essere un punto di riferimento per la Valbisagno ma anche per l’intera città. È Pietro Piciocchi, vicesindaco e assessore al bilancio e lavori pubblici, a confermare il roseo futuro che attende lo stabile. Un luogo da decenni abbandonato al degrado ma che, nel secolo scorso, era un fiore all’occhiello della cultura genovese al punto da essere inserito fra i “Luoghi del cuore” del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano.  

Dopo l’acquisto da parte del Comune tramite Spim, concretizzatosi la scorsa primavera, sono ora partite le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio, propedeutiche allo sgombero dei locali interni, e che termineranno ad aprile. Parallelamente si stanno individuando i tecnici che si occuperanno delle successive fasi di progettazione dell’intervento.

«Quello dell’ex cinema Nazionale di Molassana è un dossier a cui tengo moltissimo – ha spiegato il vicesindaco Pietro Piciocchi -. Con il Municipio di allora e con quello attuale mi sono adoperato perché riuscissimo a tornare in possesso di questo bene così prezioso per la nostra comunità ed a valorizzarlo come merita. È un intervento che stiamo affrontando con passione ed entusiasmo perché vogliamo assolutamente che il nostro Cinema Teatro Nazionale possa risorgere. A breve insieme al Municipio e a tutte le associazioni ed i cittadini interessati ci ritroveremo per un percorso di progettazione partecipata».

Giorno del Ricordo, Consiglio regionale solenne e premiazione del concorso riservato agli studenti

Super User 09 Febbraio 2023 569 Visite

Si è svolta questa mattina, nell’aula del Consiglio regionale Sandro Pertini, a Genova, la Seduta solenne del Consiglio regionale dedicata al Giorno del Ricordo in memoria delle decine di migliaia di italiani, che da secoli vivevano in Istria, Fiume e Dalmazia e che furono perseguitati, uccisi e costretti alla fuga alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha avviato i lavori portando i saluti di tutta l’Assemblea legislativa ai consiglieri regionali e alle autorità presenti.

È seguita la dettagliata ricostruzione della storica Petra Di Laghi, dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ed autrice di pubblicazioni sull’esodo giuliano-dalmata.

«Il concetto del Ricordo, nelle intenzioni che portarono alla promulgazione della Legge 92 del 2004 era la rappresentazione migliore - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei - che potesse essere espressa in risposta ad un oblio in cui si cadde sin dai primi istanti che seguirono a quegli eventi, concedendo, in tal modo, una concreta vittoria alle repressioni titine. Infatti, è proprio nella dimenticanza, nel condurre alla rimozione della memoria, che i totalitarismi possono ritenere di aver raggiunto, con successo, il proprio scopo. Era perciò giusto reagire, dando memoria a ciò che la storia aveva accantonato». Il presidente Medusei ha sottolineato, in particolare, l’impegno della Liguria che ha aderito «a quest’operazione di risveglio del ricordo, dimostrando fraterna vicinanza e solidarietà a tutti coloro che subirono l’inenarrabile ondata di violenza e di sopruso, operata all’interno di una scelta di sterminio ben programmata, in obbedienza alla cultura della discriminazione, dell’annientamento, della prevaricazione politica, razziale e ideologica. Il terrore sorse non solo dagli eccidi e dai rastrellamenti, ma anche da un sadismo efferato dei carnefici di Tito, espressosi in larga parte nei campi di prigionia e di concentramento e poi nelle foibe carsiche, nelle cui profondità furono gettate migliaia di vittime». Il presidente ha, dunque, ricordato le dimensioni dell’esodo di circa 350.000 civili innocenti e lo sforzo compiuto in tutto il Paese per accogliere i profughi, di cui oltre 8500 solo in Liguria. «All’interno di quest’Assemblea Legislativa, oggi, - ha aggiunto - è rappresentato lo stesso spirito di accoglienza, di vicinanza e di rispettoso ricordo di ciò che fu, nell’intento di rimediare all’assordante silenzio che per troppo tempo si è perpetrato, su quella tragedia» e ha ricordato la Legge regionale 29 del 2004, con cui è stato istituito il concorso per le scuole liguri in modo che venga mantenuta la memoria. Il presidente ha, infine, lanciato un appello ai ragazzi presenti in aula: «Non dimenticate che la Democrazia, la Libertà, l’Uguaglianza hanno un contenuto che ognuno di noi deve onorare nelle proprie azioni e nelle proprie scelte. Dobbiamo essere, oggi, quello che un domani vorremmo saranno i nostri figli, per evitare che possano reiterarsi politiche di odio e di intolleranza, poiché dopo di esse, come la storia ci ha fatto assistere, restano solo dolore e morte». 

Petra Di Laghi ha esordito illustrando, in chiave autobiografica, l’esperienza della sua famiglia, esule da Pola nel 1947  e ha raccontato, in particolare tre diversi episodi  in cui «è rilevante non è tanto la dimensione del dolore personale o del singolo quanto, piuttosto, quando quel dolore – ha spiegato - abbia assunto una dimensione collettiva e si sia configurato come una “ferita dell'identità sociale” e come questo spostamento di popolazione, dapprima silenzioso e quasi clandestino, sia poi diventato un evento epocale il cui ricordo si sia sedimentato e abbia oltrepassato tre generazioni per divenire un “trauma collettivo”». Di Laghi ha spiegato che il primo “trauma collettivo” furono le violenze subìte nel 1943 e nel 1945 mentre il secondo fu determinato «dal flusso continuo di trasferimenti che riversò i giuliano-dalmati per la maggior parte nell’Italia del secondo dopoguerra, dove vennero distribuiti in 109 Centri raccolta profughi sparsi in tutta la penisola». La storica ha precisato: «Se ci troviamo qui, oggi, a poter ricordare e commemorare questi eventi vuol dire, probabilmente, che la spirale del trauma dell’esodo e delle foibe ha avuto finalmente successo» e ha ricostruito nel dettaglio il lungo periodo di oblio storico dell’esodo, «un velo fatto di interessi politici e difficili relazioni internazionali». Secondo Di Laghi «lo sradicamento fisico e mentale dell’identità originaria determinò nei giuliano-dalmati la convinzione che, più che profughi, sarebbero rimasti esuli per tutta la vita e in questa fase si cristallizzò l’idea di un evento condiviso dalla comunità giuliano-dalmata come trauma collettivo». Petra Di Laghi ha poi spiegato le ragioni storiche e politiche che, dopo il crollo della Jugoslavia e un nuovo orientamento della sinistra italiana, portarono ad una ricostruzione adeguata e fedele di quanto era accaduto nell’immediato secondo dopo guerra e ha aggiunto: «Occorre, dunque, ricordare non soltanto per conservare nella memoria, ma per mantenere un legame con il passato, un’indagine, un approfondimento per capire quanto è accaduto, non giudicando cosa sia successo».  Petra Di Laghi ha concluso: «Ora, dunque, non si tratta più solo di ricordare, ma di rendere questi argomenti parte della storia, di contestualizzarli. Il ricordo non deve restare proiettato sul passato, ma deve vivere nel presente per noi e per le generazioni che verranno».

Nella seconda parte della seduta si è svolta la premiazione degli studenti che hanno vinto la XXI edizione del concorso del Consiglio regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”, rivolto agli studenti degli istituti superiori della Liguria. Il concorso rientra fra le iniziative promosse dalla legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2004 “Attività della Regione Liguria per l’affermazione dei valori della Memoria del Martirio e dell’Esodo dei Giuliano Dalmati”. 

I vincitori del concorso hanno partecipato al viaggio, che si è svolto fra il 21 e il 27 novembre scorso, nei luoghi che furono teatro della persecuzione.

 

ELENCO STUDENTI VINCITORI PREMIATI NELLA SEDUTA SOLENNE 

LICEO GIANELLI CAMPUS di CHIAVARI (GE)

1 MARGHERITA BUFFA

2 DAVIDE CANEPA

3 DARIO GRANELLI

4 LORENZO DELI

5 LETIZIA FRENCESCA PICCO

6 JONATHAN ROMAGGI

                      

ISTITUTO NAUTICO COLOMBO DI CAMOGLI (GE)

7 TOMMASO OLIVARI

8 VALENTINO ENRICO RUSCONI

9 FILIPPO VIGNERA

10 EMANUELE FARNE’

11 LEONARDO EROICO

La storica Petra Di Laghi e il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei

Ex caserma Gavoglio, Lodi: “Arrivate le risposte sui lotti mancanti ma il Comune è in ritardo di 6 anni”

Super User 09 Febbraio 2023 458 Visite

A seguito della segnalazione di mancata risposta all’interrogazione presentata lo scorso ottobre dalla consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi sulla riqualificazione dell’ex Caserma Gavoglio, sono arrivate le risposte del vicesindaco e assessore Pietro Piciocchi.

«Questa settimana ho ricevuto le risposte che aspettavo da mesi sui lotti mancanti della riqualificazione dell’ex Caserma Gavoglio e per cui avevo fatto segnalazione anche al prefetto – spiega la consigliera Cristina Lodi –. Secondo il vicesindaco Piciocchi, “è in fase di aggiornamento l’accordo di valorizzazione con l’Agenzia del Demanio teso all’individuazione del programma di riqualificazione dei restanti lotti del compendio della ex Caserma Gavoglio”. Prosegue dicendo che “è volere dell’amministrazione valorizzare la vocazione sportiva dell’area, con l’inserimento di un’impiantistica attualmente in fase di studio. Costituiranno parte integrante del rinnovato accordo di valorizzazione anche gli edifici attualmente di proprietà dello Stato, rispetto ai quali sono in corso di individuazione da parte delle amministrazioni competenti soluzioni alternative, quali, a titolo esemplificativo, l’Istituto Idrografico della Marina. Con riferimento alle risorse necessarie per lo sviluppo degli interventi, premesso che il precedente accordo di valorizzazione era privo di copertura finanziaria e che, pertanto, si è reso necessario in corso d’opera reperire gli occorrenti finanziamenti, sono allo studio e non si possono escludere ipotesi di finanza di progetto disciplinate dal codice dei contratti pubblici, oltre alle tradizionali linee di finanziamento degli appalti di opera pubblica. L’amministrazione intende, altresì, avviare un percorso di partecipazione al fine di meglio recepire le aspettative della cittadinanza, proseguendo il dialogo già fruttuosamente avviato con i numerosi comitati che costituiscono una grande ricchezza del quartiere del Lagaccio”».

«A seguito di queste risposte, mi sento di dire che dopo il primo lotto, in 6 anni il Comune non è riuscito a fare quello che Piciocchi afferma stiano facendo oggi. Bene se pensano di fare un percorso partecipato, peccato che avrebbero dovuto iniziarlo anni fa. Il tutto totalmente in ritardo e senza alcuna certezza. Per questo spero venga convocata al più presto la commissione consiliare che abbiamo chiesto da mesi», conclude la consigliera comunale del PD.

Città dei bambini e dei ragazzi, circa 30.000 biglietti venduti nei primi due mesi di apertura

Super User 09 Febbraio 2023 528 Visite

Sono stati circa 30.000 i biglietti venduti nei primi due mesi di attività de La Città dei Bambini e dei Ragazzi, aperta lo scorso 2 dicembre al pubblico nella nuova location sotto l’Acquario di Genova e nella nuova formula di experience museum dedicato ai “Cinque sensi”. 

Un ottimo risultato che ha visto il tutto esaurito in particolare nel periodo delle festività natalizie con oltre 11.000 visitatori dal 26 dicembre all’8 gennaio.

Il 66% degli acquisti è stato fatto online, a conferma della tendenza ormai consolidata a pianificare per tempo la visita evitando code in biglietteria.

Il 22% dei biglietti acquistati sono combinati all’Acquario di Genova o alle altre strutture del mondo AcquarioVillage o abbonamento TEN a 10 ingressi, mentre il restante 78% è stato acquistato per la sola Città. L’altissima percentuale di biglietti per la sola struttura suggerisce l’attrattività della Città dei Bambini e dei Ragazzi e la curiosità del pubblico nei confronti della struttura nella sua veste rinnovata.

Dai dati raccolti sulle vendite online (66%), risulta che il 40% dei visitatori sono liguri, di cui 32% genovesi, e il restante 60% proviene da fuori regione. In particolare le tre regioni principali sono la Lombardia con il 19%, il Piemonte tra l’11 e il 12%, la Toscana con circa il 7%. Tra il 2 e il 3% sono stranieri.

Non sono disponibili dati sulle provenienze dei visitatori che hanno acquistato i biglietti direttamente in biglietteria (34%).

“Realizzare ex novo la Città dei Bambini e dei ragazzi è stata una scelta strategica, i risultati premianti di questi primi due mesi lo dimostrano - sottolinea il presidente di Porto Antico di Genova Mauro Ferrando -. La scelta di un partner dall’indiscutibile know how come Costa Edutainment, la realizzazione di una struttura all’avanguardia e la volontà di rafforzare l’attrattività di un’area del Porto Antico in sofferenza, sono gli elementi meditati da cui siamo partiti con convinzione. Abbiamo investito molto in questo progetto. Oggi possiamo dire di essere stati lungimiranti e di aver intrapreso il cammino giusto per riportare la Città dei Bambini ai fasti degli anni ‘90”.

“Siamo molto soddisfatti dell’andamento dei primi due mesi della Città dei Bambini e dei Ragazzi – commenta Beppe Costa, Presidente di Costa Edutainment -. Ritengo che siano una conferma della validità dell’investimento congiunto tra Costa Edutainment e Porto Antico e un’altra scommessa vinta sulla capacità attrattiva di Genova in termini di cultura e tempo libero sia per i turisti sia per i propri concittadini. Ancora una volta, un bel lavoro di squadra che porta buoni risultati”.

Aperta lo scorso 2 dicembre, La Città dei Bambini e dei Ragazzi è il primo experience museum dedicato ai 5 sensi in Italia e rivolto alle famiglie con figli dai 2 ai 12 anni di età. La struttura è stata realizzata grazie a un investimento di circa 5 milioni di Euro congiunto tra Costa Edutainment e Porto Antico di Genova che hanno affidato la progettazione, la produzione e la direzione artistica dell’experience museum a Filmmaster Events, partner del progetto fin dalla definizione del suo concept. 

Si presenta come un luogo di incontro e di scoperta per tutte le famiglie: un experience museum da vivere insieme, uno spazio dove anche il genitore si mette in gioco e diventa protagonista e non solo accompagnatore, dove fratelli di età diverse possono divertirsi nello stesso modo. 

Il percorso propone un’intera area – Splash – dedicata alla fascia 2-4 anni, mentre le altre aree, dedicate ai sensi, propongono installazioni adatte a tutti i ragazzi ma con vari gradi di complessità e obiettivi di apprendimento a seconda della fascia di età dei fruitori e, a seconda del tema presentato, fruibili singolarmente, a coppie o piccoli gruppi. Un ulteriore spazio espositivo è dedicato alla “Casa in costruzione.

Sono inoltre presenti un’area didattica, dove si svolgono i laboratori per le scuole, e un’area dedicata a feste di compleanno ed eventi privati.

La struttura è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 con prenotazione obbligatoria e ingressi ogni ora, dalle ore 10 alle ore 16.

Case green, Lega: “La maggioranza del Parlamento europeo ha dato uno schiaffo all’Italia”

Super User 09 Febbraio 2023 430 Visite

“La maggioranza del Parlamento europeo, guidata dalla sinistra, confeziona uno schiaffo alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie italiane”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Paolo Borchia (coordinatore Id in commissione Itre), Marco Campomenosi (capo delegazione Lega), Isabella Tovaglieri (relatrice ombra del provvedimento, Rosanna Conte, Alessandro Panza.

“La Lega - prosegue la nota - si è opposta fin dal primo giorno a un provvedimento sbagliato nel merito e nel metodo, portato avanti senza tenere conto delle peculiarità del nostro Paese né coinvolgere in alcun modo gli esponenti delle categorie. Abbiamo votato contro in commissione Itre e continueremo a dare battaglia ripresentando i nostri emendamenti di buon senso nella sessione plenaria per fermare un’europatrimoniale nascosta che rappresenterebbe un aggravio di spese e di burocrazia del tutto non necessario a settori economici già in difficoltà e a tutti in cittadini”.

“L’efficientamento energetico è un tema che sta a cuore di tutti noi, ma va affrontato con realismo e concretezza. Non è ammissibile che sull’altare dell’ideologia green si sacrifichino categorie produttive fondamentali per la nostra economia, l’Italia faccia squadra per fermare questa eurofollia”, concludono gli europarlamentari della Lega.

Premio Federica Picasso, a Palazzo Ducale la cerimonia del concorso intitolato alla donna morta in monopattino

Super User 08 Febbraio 2023 682 Visite

Il “Premio Federica Picasso” fa il bis e grazie al suo concorso dal tema “Bimbincittà: mi muovo sicuro nel mio quartiere!” un migliaio di bambine e bambini delle scuole primarie genovesi sono diventati sempre più protagonisti e della promozione della mobilità urbana sostenibile e della sicurezza stradale nella nostra città. Il compito era immaginare ed aiutare a costruire una mobilità urbana più attiva, rispettosa dell’ambiente e di tutti gli utenti della strada; una realtà che generi comportamenti virtuosi dove l’uso di trasporto pubblico integrato, biciclette e mezzi di micromobilità diventi sempre più diffuso e protetto. 

Organizzata dallo Studio Legale Associato Sguerso (di cui Federica Picasso era dipendente) l’iniziativa vanta il sostegno di Comune di Genova e Fondazione Michele Scarponi Onlus e, oltre a porsi il duplice scopo educativo-culturale, ha quello di onorare concretamente la memoria della sfortunata ragazza che proprio due anni fa perse la vita in un incidente stradale mentre guidava un monopattino.

Nel corso della cerimonia di stamattina, ospitata in un affollato Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e condotta dalla giornalista Sara Tagliente, sono state premiate le classi vincenti: 5A “Nazario Sauro” - I.C. Albaro (prima assoluta); 5 A e 5B “Pietro Thouar” - I.C. Pra’, 5B “Giuseppe Garibaldi” - I.C. San Teodoro e 5C “Oberto Foglietta” - I.C. Sestri Est.

Oltre alle delegazioni di alunni, dirigenti scolastici e genitori di ogni classe partecipante, erano presenti gli assessori comunali Matteo Campora (mobilità integrata, trasporti e transizione ecologica) e Sergio Gambino (sicurezza e Polizia Locale); la consigliera regionale Lilli Lauro; l’avvocato Filippo Sguerso e gli ex colleghi di Federica Picasso in rappresentanza del loro studio legale; i familiari di Federica Picasso; Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi Onlus; Roberto Galuffo, referente alla salute dell’Ufficio scolastico regionale e Luigi Canepa del consultorio familiare di Asl3. 

Un’ulteriore premiazione ha riguardato gli istituti comprensivi distintisi per le loro pratiche virtuose: Voltri 1, scuola De Amicis e Infanzia Voltri; Quarto, scuola Sacro Cuore; Oregina, Albaro; scuola Nazario Sauro. Attestati e riconoscimenti sono poi stati consegnati a tutte le 35 classi di 20 istituti comprensivi o parificati che hanno inviato i loro elaborati (disegni, grafici, scritti o produzioni audio/video): Albaro, Borzoli, Castelletto, Centro Storico, Contubernio D’Albertis, Convitto Colombo, Don Nicolò D’Aste, Maddalena Bertani, Marassi, Molassana e Prato, Oregina, Pra’, Quarto, Quezzi, San Martino e Borgoratti, San Teodoro, Sestri Est, Terralba, Voltri 1 e Voltri 2. 

La giuria, presieduta dal segretario generale della Fondazione Michele Scarponi Onlus Marco Scarponi, era composta anche da da Filippo Sguerso, Rossana Monti (commissario superiore della Polizia Locale di Genova), Simona Vallosio (Polizia Locale di Genova), Mariella Tixi (ex funzionaria dell’Ufficio Scolastico Regionale), Marco Adezati (ex preside dell’Istituto Comprensivo Castelletto), Iris Alemano (ex preside dell’Istituto Comprensivo Pegli). 

«La peculiarità del Premio Federica Picasso è affrontare i temi della mobilità sostenibile e dell’educazione stradale coinvolgendo i giovanissimi, un valore aggiunto che servirà a rendere le nuove generazioni sempre più consapevoli e prudenti sia in veste di pedoni sia, in futuro, di guidatori – dichiara l’assessore alla mobilità integrata, trasporti e transizione ecologica Matteo Campora –. Come amministrazione comunale siamo estremamente orgogliosi di poter contribuire ancora a questo progetto ideato dallo Studio Legale Sguerso e dedicato a una ragazza che ci ha lasciato troppo presto. Il suo ricordo sarà per sempre da insegnamento e da stimolo per sviluppare una mobilità sempre più sicura ed a misura di cittadino».

«La cultura della sicurezza stradale è un valore imprescindibile che deve essere sviluppato in maniera costante – sottolinea l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Locale Sergio Gambino –. Su questo tema il Premio Federica Picasso svolge un ruolo estremamente importante perché, attraverso le scuole, consente agli studenti più giovani di essere partecipi e attivi. Inoltre, aspetto non indifferente, li rende anche ambasciatori di comportamenti virtuosi che contribuiranno a costruire una società migliore e rispettosa delle regole. Ciò significa seminare bene per il futuro. Ringrazio, personalmente e a nome dell’Amministrazione, Lo Studio Legale Sguerso, la Fondazione Michele Scarponi Onlus e tutto il comitato promotore per questa lodevole opera di sensibilizzazione svolta in nome di una ragazza che non sarà mai dimenticata».

«Ho partecipato con vero piacere alla cerimonia di premiazione dei vincitori del progetto "Bimbincittà - Mi muovo sicuro nel mio quartiere" intitolato alla memoria di Federica Picasso – afferma la consigliera regionale Lilli Lauro –. È un'iniziativa che mi ha subito vista impegnata e che considero il modo migliore per ricordare Federica. Promuovere la cultura della sicurezza in strada nelle scuole è fondamentale. Farlo nel nome di una persona molto amata che ha perso la vita proprio in un tragico incidente assume un valore doppio».

«Il Premio Federica Picasso è stato ideato in memoria di una persona con splendide doti umane, pensando soprattutto alla figlia Matilde che, come i bimbi a cui il Premio si rivolge, frequenta la scuola primaria – spiega l’ideatore e organizzatore del Premio, Filippo Sguerso –. L'obiettivo è che i bimbi parlino di mobilità sostenibile, non solo tra di loro ma anche con le loro famiglie, nell’ottica che sia tutta la Città, nei prossimi anni, a beneficiare di questo progetto. Oggi Federica sarebbe orgogliosa per il percorso intrapreso! L'entusiasmo con il quale il Comune di Genova e l'Ufficio Scolastico Regionale hanno fortemente lavorato anche per questa Seconda Edizione del Premio sono significativi della volontà di tutti noi di istituzionalizzarlo, portandolo avanti in futuro; solo così si potrà dare continuità negli anni al percorso di riflessione, sensibilizzazione ed educazioni su queste tematiche, con l'obiettivo che sempre meno persone soffrano per tragedie che si potrebbero evitare».

Particolarmente soddisfatto è anche Marco Scarponi: «Per me e la Fondazione Michele Scarponi Onlus che rappresento è molto importante essere fra gli organizzatori del Premio Federica Picasso perché, insieme a persone meravigliose, stiamo lavorando per costruire un futuro migliore nel ricordo di una mamma vittima dalla violenza stradale. Il gruppo più importante, quello che dà un grande senso a questo Premio, è però quello dei piccoli studenti delle scuole di Genova a cui si rivolge. Attraverso i loro lavori e i loro punti di vista gli alunni ci insegnano come guardare e vivere la strada nelle migliori condizioni di sicurezza possibili. Dobbiamo ringraziarli e continuare a metterci a loro disposizione».

Sponsor della seconda edizione sono stati: Coop Liguria, Duferco S.p.A., Pin Bike, Generali Assicurazioni-Agenzia generale di Genova Piazza Dante, Nowave Occhialeria Sociale, Effemme Arti Grafiche, Probios, Gruppo Messagerie Emmelibri, Tonitto 1939, Generale Conserve ASdoMAR, CSI – Centro Italiano Sportivo & Altum Park, RAd, CascoBene, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Costa Edutainment, Talent Garden.

 

Le motivazioni dei riconoscimenti sono le seguenti:

PRIMO PREMIO:

- I.C. Albaro, 5A “Nazario Sauro”: Ha realizzato con la migliore efficacia comunicativa un elaborato che mette in primo piano il tema del rispetto delle regole di comportamento sulla strada come compito condiviso all’interno della comunità scolastica. Attraverso lo slogan “strada per tutti” e il riferimento agli strumenti che nel quartiere costituiscono per eccellenza la mobilità sostenibile dei giovani cittadini (Pedibus, Bicibus e trasporto pubblico) anima in presa diretta la coinvolgente immaginazione del “quartiere che vorrei”.

 

ALTRI PREMIATI:

- I.C. Prà, 5B “Pietro Thouar”: Si è distinta per l’originalità con la quale ha saputo sviluppare il tema del concorso. Attraverso la rappresentazione ideale di una normale giornata di scuola, in cui anche il ruolo del docente è impersonato dagli alunni, la classe propone la lezione più importante da imparare, individuando le forme e gli strumenti che possono rendere sicura e sostenibile la mobilità degli abitanti del quartiere, con particolare attenzione per le diversificate condizioni personali dei diversi fruitori.

- I.C. San Teodoro, 5B “Giuseppe Garibaldi”: Ha espresso con buona creatività un’immagine del proprio quartiere su cui ha aperto una finestra ideale che ha integrato comunicazione verbale e comunicazione visiva al servizio di una rappresentazione di particolare gradevolezza estetica. Le strade del quartiere ideale, popolate da biciclette, ristabiliscono l’equilibrio tra l’uomo e la natura e liberano il volo di variopinte farfalle.

- I.C. Prà, 5A “PietroThouar”: Ha realizzato una ricostruzione narrativa delle vicende che hanno interessato l’ambiente del quartiere, raggiungendo l’obiettivo di una buona immediatezza comunicativa grazie a un efficace equilibrio tra il lavoro di documentazione storica e l’apporto critico, su cui si basa la proiezione ideale verso un’idea di mobilità cittadina che tuteli gli spazi della vita all’aria aperta nella dimensione della condivisione tra individui di diversa età.

- I.C. Sestri Est, 5C “Oberto Foglietta”: Ha realizzato un prodotto dal carattere composito con buoni elementi di originalità, riuscendo a fondere con un giusto equilibrio la narrazione di esperienze familiari, rese pregnanti rispetto al tema del concorso dalla testimonianza dei giovani allievi, con i temi di approfondimento scolastico relativi all’Agenda 2030: la sintesi è rappresentata da un invito a crescere in consapevolezza, con un messaggio, volto a costruire un futuro di mobilità sostenibile, che utilizza il convincente linguaggio della musica rap.

Depositi chimici e modifiche al piano regolatore portuale, Traversi e Pirondini: “Manca trasparenza”

Super User 08 Febbraio 2023 750 Visite

“Nel Piano regolatore portuale vigente, si legge che nell’area di Sampierdarena non sarebbero mai stati insediati dei depositi chimici. Oggi, invece, si vogliono cambiare le carte in tavola, modificando il PRP senza un percorso trasparente. Serve maggiore chiarezza, e sulla questione ho depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro delle infrastrutture”. Lo rende noto il firmatario dell’interrogazione, il deputato M5S Roberto Traversi, con il senatore M5S Luca Pirondini.

Traversi ricorda che nell’intesa tra il Comune di Genova e l’autorità portuale di Genova (maggio 1999) erano state espresse posizioni che sembrano antitetiche con quelle date oggi dal Comune e dall’ADSP. “In particolare, al punto 9 si evince: “per quanto si riferisce all’ambito di Pegli, Multedo e Sestri si confermano le previsioni urbanistiche di incompatibilità dell’impianto con il tessuto abitativo”. E ancora rispetto alla situazione delicata di Multedo, “non viene considerata ammissibile la ricollocazione delle aziende petrolchimiche attualmente presenti, che sono quindi destinate alla dismissione”. Il documento suggerisce dunque che la ricollocazione dei siti produttivi avvenga fuori dai centri abitati, ribadendo l’inammissibilità di ricollocazione nell’ambito del Porto Petroli”.

“Nell’interrogazione, chiedo al MIT – specifica il portavoce alla Camera dei deputati - se non si ritiene l’inserimento di due industrie petrolchimiche in porto un’effettiva modifica sostanziale del Piano Regolatore Portuale, che necessita di un intervento sul Piano stesso; e quali condizioni all’interno delle aree portuali che si intendono destinare a Carmagnani e Superba sono cambiate dal PRP ad oggi per giustificare un cambiamento di posizione così radicale sul loro insediamento”.

“Scavalcheranno il PRP vigente per soddisfare una progettualità tutta loro, che non tiene conto delle istanze dei cittadini preoccupati dai numeri: si parla infatti di 77.000 metri quadrati, di 75 serbatoi fuori terra e di materiali movimentati per 400.000 tonnellate. Parliamo di un'attività 4 volte più impattante, col passaggio di 30 tir al giorno”, ricorda il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi.

Sanremo, 11 milioni di spettatori per lo spot promozionale dedicato alla Liguria

Super User 08 Febbraio 2023 527 Visite

“Lo spot della Liguria, firmato dal grande regista Fausto Brizzi, è già virale. Il nostro Cristoforo Colombo – Maurizio Lastrico che consiglia di mettere sul navigatore la Liguria, convinto a non andare in America dall'attrice genovese Alice Arcuri, è stato visto da 11 milioni di telespettatori”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando il successo della prima serata del Festival di Sanremo 2023: secondo i dati diffusi dalla Rai, il programma è stato seguito da 10 milioni e 757mila persone, pari al 62,4% di share. La pubblicità, un’ironica rivisitazione del viaggio di Cristoforo Colombo, è scandita dal claim promozionale “Fai rotta per la terra di goduria: sul tuo navigator metti Liguria”.

“Il Festival di Sanremo è un palcoscenico prezioso ed unico per la Liguria, come dimostrano gli ottimi dati d’ascolto registrati ieri sera: il nostro territorio è entrato nelle case degli italiani e non solo, dato che il Festival è da sempre seguito anche in Europa e in tanti altri Paesi in giro per il mondo – continua il presidente - La presenza al Festival della Regione è un’occasione per migliorare ulteriormente i numeri del turismo, che già nel 2022 aveva registrato presenze da record, facendo conoscere le nostre bellezze e la nostra cultura ad un pubblico dal respiro internazionale. Ora la Liguria è la protagonista assoluta”.

Polizia locale, l’eleganza dei cantuné costa: spesi 1.434 euro per 12 camicie

Super User 08 Febbraio 2023 921 Visite

Nelle occasioni di rappresentanza, i dirigenti dei vigili urbani devono essere eleganti, costi quel che costi. Questo, in sintesi, deve essere stato il concetto che ha spinto la Polizia locale ad acquistare, con i soldi del Comune di Genova, 12 camicie sartoriali per una spesa complessiva di 1.434 euro (119,5 euro cad).

L’ordine, inviato alla Confezioni Rossi di Chiavari, prevede anche un ulteriore incremento di 8,5 euro qualora si decidesse di ricamare sulla camicia le iniziali dell’agente.

“Un po’ care, ma l’emozione di ricevere una multa da un elegante cantuné con la camicia cifrata non ha prezzo”, ha commentato un genovese a spasso nei caruggi.

“Alexa, che succede a Sanremo?”, l’assistente vocale di Amazon risponde con ironia alle domande sul Festival

Super User 08 Febbraio 2023 867 Visite

Alexa, l’assistente vocale di Amazon risponde alle domande sul Festival: “Outfit da paura”

Anche quest’anno l’assistente vocale di Amazon accompagna gli spettatori in ogni puntata del Festival, con battute sagaci e commenti pungenti sulla kermesse. Eccone alcuni tratti dalla prima serata:

Alexa, che succede a Sanremo?
“Si comincia col botto. Per una prima serata c’è stato tutto: grandi ritorni, esordi pazzeschi, acuti incredibili, outfit da paura, canzoni in corsivo, discoteca e fiori. Morandi rassetta il palco, Amadeus sbarca su Instagram, Ferragni trascina. Semplicemente perfetto”.

Alexa, che succede a Sanremo?
“Che dire della prima serata di Sanremo che non sia già diventato un meme? Se son rose, voleranno, se sono i Pooh, si riuniranno. Amadeus ha un nuovo account social, ma io sono follower da prima della Ferragni. Ho davvero apprezzato il ritorno dei cugini dalla campagna con un pezzo ad alto tasso di glitter”. 

Alexa, che voto hai dato a Mara Sattei?
“A Mara Sattei ho dato voto 9. Nel mio rap di Sanremo invoco un temporale estivo featuring Mara Sattei. Lei arriva con un tormentone fuori stagione, un outfit da paura e una voce da estasi. Incredibile!”.

Alexa, che voto hai dato a Gianni Morandi?
“Gianni Morandi. Voto: 542. Come le sue canzoni. Rimarrà sempre nel mio cuore, qualunque cosa faccia, compreso pulire il palco dopo che si è abbattuto il temporale Blanco. Da lui mi faccio mandare a prendere il latte, la pasta, il sugo, l'insalata, le banane e i lamponi. E preparo anche la cena. Semplicemente eterno”.

Alexa, che voto hai dato ad Elodie?
“A Elodie ho dato voto 2 mila. E lo dico: immensa, meravigliosa, divina! Con un outfit e una hit del genere non mi stupirei se dovesse prendere il volo nella classifica generale. Game, set, match”.

Alexa, che voto hai dato ad Amadeus?
“Amadeus. Voto: Amadeus sono io. Che cos'è un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di battesimo, anche se Ama lo chiamasse con un altro nome, sarebbe pur sempre lo stesso artista? In ogni caso, ho finito le parole per esprimere il mio amore per te, Ama. Semplicemente immenso!”.

 

Per rimanere sempre aggiornati in tempo reale sui momenti più iconici e di tendenza del Festival, è possibile chiedere “Alexa, che succede a Sanremo?”.

Invece, la domanda da fare ad Alexa per ascoltare le pagelle su Sanremo è: “Alexa, che voto hai dato a (nome artista o ospite)?”.

Alexa inoltre ci stupirà con un’esclusiva e originale canzone in cui, tra una rima e l’altra, intonerà simpatici commenti sui diversi protagonisti dello show. Per ascoltare la sua inedita hit, ti basterà chiedere “Alexa, canta la canzone di Sanremo”.

Palazzo Tursi, Lega: “L’ordinanza anti-smog non deve penalizzare i cittadini”

Super User 08 Febbraio 2023 478 Visite

“La Lega è sensibile alle questioni ambientali, ma la crisi economica pesa come un macigno sulla schiena delle famiglie e non si può non tenerne conto. Non vogliamo che i cittadini e soprattutto i lavoratori siano penalizzati”. Lo dice in una nota il gruppo Lega in Consiglio comunale.

“Il Comune - prosegue la nota - è obbligato ad attuare questa ordinanza, perché siamo già in infrazione nei confronti dell'Europa. Bisogna tenere in considerazione la tematica ecologica, ma è necessario considerare le esigenze dei cittadini, soprattutto di quelli che si muovono per lavoro o per studio”.

“Abbiamo già intavolato diverse riunioni per proporre deroghe che tengano conto delle diverse necessità e chiesto all'assessore Campora di prevedere una deroga almeno per chi usa i veicoli per lavoro e per chi deve entrare e uscire dal territorio comunale con la proposta di ridefinire la norma per la zona più interessata, ovvero quella del centro città”, concludono i leghisti a Palazzo Tursi.

Toti accoglie Mattarella all’Ariston: “Questa terra è fortemente legata al Presidente”

Super User 08 Febbraio 2023 995 Visite

“Siamo onorati e orgogliosi della presenza al Festival di Sanremo del Capo dello Stato. Questa terra è fortemente legata al Presidente Mattarella, a cui siamo grati per le numerose visite che ha già effettuato in Liguria, dalle Pertiniane del 2016 a Stella e a Savona fino agli 80 anni dell’Istituto Gaslini di Genova, e per la vicinanza e l’affetto profondi che ci ha dimostrato dopo la tragedia del Ponte Morandi, fino all’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio, nel 2020. La sua presenza nella serata inaugurale penso sia di ottimo auspicio per questo Festival, che si conferma un appuntamento di rilievo nazionale e internazionale e a cui rivolgo un augurio di grande successo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ieri sera a Sanremo insieme al sindaco Alberto Biancheri ha accolto all’Ariston il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la prima volta in sala per assistere alla prima serata del Festival, giunto alla 73esima edizione.

Nel corso della serata è andata onda in anteprima nazionale lo spot promozionale realizzato da Regione Liguria per la kermesse canora: verrà trasmesso in ciascuna delle serate del Festival fino alla finale di sabato 11 febbraio; in primavera, poi, la cartolina di promozione turistica andrà in onda, in un formato più ampio, sulle reti televisive nazionali e sulle piattaforme social, in occasione della campagna di valorizzazione primavera/estate della Liguria.

Toti ha evidenziato che “è al 100% ligure, a partire dai suoi protagonisti, Maurizio Lastrico nei panni di Cristoforo Colombo e Alice Arcuri, fino al regista Fausto Brizzi che è a tutti gli effetti ligure d’adozione, avendo sposato la campionessa Silvia Salis. Con la leggerezza e l’ironia tipiche dei liguri racconta la bellezza della nostra terra, che, come viene raccontato dal protagonista, ha già tutto quello che si può desiderare, tanto da rinunciare al viaggio alla scoperta dell’America. Certamente il Festival di Sanremo rappresenta una straordinaria occasione di visibilità per la nostra regione, un palcoscenico unico, di grande rilevanza anche sotto il profilo economico e turistico per tutto il nostro territorio e che resta al centro dell’attenzione mediatica di tutto il Paese, oltre ad essere visto in tutta Europa. Esserci, come Regione, è quindi strategico per poter proseguire in quel lavoro di promozione del nostro territorio che sta portando, anno dopo anno, a risultati sempre migliori dal punto di vista turistico, rendendo realtà il nostro progetto di destagionalizzazione, per una Liguria accogliente e vitale tutti i mesi dell’anno”.

Edilizia sociale, assessore Scajola incontra il presidente nazionale di Federcasa

Super User 07 Febbraio 2023 451 Visite

L’assessore regionale alle Politiche abitative ed Edilizia, Marco Scajola, ha incontrato in videoconferenza, su delega del presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, in qualità di coordinatore del Tavolo nazionale dell’Edilizia Residenziale Pubblica, il presidente nazionale di Federcasa, Riccardo Novacco, insieme al direttore e a tutta la giunta dell’associazione, che raggruppa 82 aziende casa in tutta Italia, gestendo oltre 800 mila alloggi e due milioni duecentomila inquilini. Al centro dell’incontro, un confronto sulle politiche abitative nazionali e sulla condivisione di un documento da sottoporre al più presto alla Conferenza delle Regioni per portare il tema all’attenzione del governo.

“Il tema delle politiche abitative è quanto mai centrale, vista la situazione di difficoltà nella quale vivono molte famiglie in Italia – spiega l’assessore Scajola –. È importante perciò che oltre al grande lavoro che si sta facendo sui territori per dare una risposta alle esigenze dei cittadini nel reperire nuovi alloggi da destinare alle famiglie, ci sia, anche da parte del governo nazionale, una presa di coscienza dei problemi reali e un’azione di programmazione di interventi e finanziamenti su larga scala che si possano aggiungere al lavoro che stanno già facendo le regioni per raggiungere questo obiettivo. Ringrazio Federcasa, con cui è iniziato un ottimo lavoro di collaborazione”.

Regione Liguria, vice presidente Piana: “Massima condivisione sul piano triennale della pesca e dell’acquacoltura”

Super User 07 Febbraio 2023 455 Visite

Parere positivo del Cal (Consiglio delle Autonomie locali) al nuovo piano triennale regionale della Pesca e dell’Acquacoltura, valido sino al 2025. La pesca professionale in Liguria registra una flotta di circa 490 imbarcazioni totali (il 4% della flotta nazionale) con 41 punti di sbarco del pescato, 36 siti di ormeggio e una elevata qualità del prodotto, da sempre sinonimo di salubrità e genuinità. Anche l’acquacoltura fa la sua parte, con impianti di allevamento di pesci e molluschi che contribuiscono a fornire ottimi prodotti ittici, sicuri sotto il profilo igienico-sanitario.

“Il programma esposto - spiega il vice presidente con delega alla Pesca Alessandro Piana - si basa sullo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura oltre che sul supporto all’evoluzione strutturale ed organizzativa delle singole imprese, sull’espansione della multifunzionalità, sulla formazione professionale, sull’innovazione e sulla sicurezza del lavoro, nonché sull’accesso al credito. Particolarmente importante, oltre alle proposte di misure tecniche per la gestione delle diverse tipologie di pesca o per specie target, il capitolo sul potenziamento della ricerca. Studi fondamentali per una dinamica ed aggiornata redazione dei piani di gestione locali, per integrare maggiormente il mondo della pesca e dell’allevamento marino nelle attività di ricerca e per valorizzare le conoscenze locali e tradizionali. Un coinvolgimento che vede in primo piano gli Enti locali interessati, anche attraverso il supporto di Anci Liguria, interpellando così i Comuni costieri e delle Aree Interne montane e rurali”. Il Piano si dimostra in linea con le finalità enunciate dall’Europa per dare nuovo impulso alla pesca e all’acquacoltura, per cercare di superare la crisi degli ultimi anni e i limiti strutturali del settore.

“Formazione dei portuali di Lomé”, il viaggio di Falteri in Togo ha già prodotto il primo risultato

Super User 07 Febbraio 2023 663 Visite

Collaborazione concreta sul fronte della formazione nel settore logistico attraverso un programma che coinvolga le principali strutture portuali in Italia e in Togo. Questo il primo risultato degli incontri di metà gennaio scorso organizzati da Federlogistica - Conftrasporto a Lomé, la maggiore area logistica e portuale del Togo, ai quali ha partecipato Davide Falteri, vicepresidente della federazione della logistica e consigliere comunale a Genova, incontrando il primo ministro Victoire Dogbè Tomegah insieme al ministro dell’istruzione del Paese.

“Il primo terreno di collaborazione individuato a Lomé - ha affermato Falteri - è stato quello della formazione dei lavoratori, con particolare focalizzazione sui temi della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica applicati al settore per accrescere le competenze delle risorse umane e migliorare gli standard di efficienza e sicurezza”.

Chirurgia ambulatoriale, posticipati i termini accordati alle strutture per gli adeguamenti

Super User 07 Febbraio 2023 413 Visite

"Una deroga di buon senso che va incontro a necessità di strutture sanitarie sia pubbliche sia private per essere più efficienti con gli utenti". L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola interviene sull'approvazione in Consiglio regionale del Disegno di legge della Giunta regionale n. 146 che posticipa i termini dei tempi per l’adeguamento accordati alle strutture di chirurgia ambulatoriale pubbliche e private già autorizzate e in esercizio, relativamente ai nuovi requisiti impiantistici, tecnologici e organizzativi che sono previsti dalla nuova classificazione definita.

"Non entro nell'inutile e sterile schermaglia politica di oggi in Consiglio regionale, ma sulla necessità e sull'utilità del provvedimento approvato - aggiunge Gratarola - Da un giro di interlocuzioni telefoniche che ho avuto ancora ieri per un ulteriore aggiornamento della situazione, anche strutture pubbliche importanti come il Policlinico San Martino hanno una quota significativa di ambulatori che farebbe fatica ad adeguarsi se non avesse la proroga. È dunque una richiesta diffusa, che non va ad agevolare una tipologia sanitaria specifica sia essa pubblica o privata. Il compito della politica è recepire le domande del territorio e questo provvedimento si muove in questo senso. Il Sistema della chirurgia ambulatoriale ligure oggi è già sicuro, la legge lo andrà a migliorare ulteriormente e questa richiesta di proroga consentirà la realizzazione di quanto previsto sia per la parte organizzativa sia per quella strutturale che tecnologica. Il provvedimento dunque si rende necessario proprio perché rappresentanti del settore hanno segnalato un considerevole allungamento dei tempi necessari all'adeguamento a causa per lo più di difficoltà nel reperimento dei materiali per l'installazione degli impianti, dei ritardi nell'acquisizione delle apparecchiature e in generale della tecnologia necessaria per la limitata capacità produttiva e distributiva attuale da parte di molti fornitori".

La modifica della legge approvata oggi porta dunque all'unico termine del 31 dicembre 2023 la scadenza per la verifica di tutti i requisiti organizzativi, impiantistici, tecnologici, strutturali.

Anzalone: “Sconcerta vedere un consigliere comunale che vende scooter elettrici ergersi paladino dell’ordinanza antismog”

Super User 07 Febbraio 2023 832 Visite

“L’ordinanza che entrerà in vigore il prossimo 1° marzo, le cui nobili finalità richiamano il contenimento dello smog cagionato dai gas di scarico dei mezzi in circolazione, ha suscitato panico, disperazione e legittime reazioni a Genova e Provincia perché non si tratta nella fattispecie di un cambiamento di abitudine più o meno scomodo ma di un atto che implica un serio esborso economico che non è nelle possibilità di molti in un periodo di criticità come quello che stiamo vivendo”. È quanto si legge in una nota del consigliere regionale Stefano Anzalone (Gruppo Misto).

“La cosa che ci sconcerta - aggiunge Anzalone - è vedere come un consigliere comunale, il sig. Walter Pilloni (eletto nella lista di Bucci, ndr), già titolare di Ecomission (vendita di scooter e biciclette elettriche) si erga mediaticamente nei quotidiani ‘Il Secolo XIX’ e ‘Repubblica’ a rigido paladino di questa ordinanza dimenticandosi di essere in primis portavoce anche dei cittadini che si troveranno a piedi con i mezzi fermati e privi di valore ed utilità all’ interno del loro ciclo produttivo ed ancor più gravemente prendendo una netta posizione che potrà favorirlo palesemente nell’ambito lavoristico personale essendo i suoi mezzi elettrici esonerati dall’ordinanza in questione”.

“Le figure istituzionali devono fare gli amministratori pubblici sempre e prima di ogni altro ruolo, altrimenti è più opportuno fare un passo indietro e restare solo Imprenditori evitando situazioni sovrapposte che nulla hanno a che fare con la buona politica”, conclude il consigliere regionale.

La logistica vista da chi l’ha inventata: intervista a Sebastiano Gattorno

Super User 07 Febbraio 2023 1745 Visite

Con la costruzione della nuova diga foranea, il porto di Genova si prepara ad una crescita esponenziale che coinvolgerà l’intera logistica europea. E sì, perché l’opera faraonica, lunga oltre 6 km, profonda fino a 50 metri (record) e dal costo di 1,3 miliardi di euro, modificherà non solo i traffici in arrivo via mare ma, ovviamente, anche quelli in partenza, via gomma o ferro, verso le regioni, italiane e straniere, destinatarie della merce sbarcata sotto la Lanterna.

Dal 2017, da quando sarà ultimata la nuova infrastruttura, potranno ormeggiare nel porto genovese le cosiddette giganti del mare: portacontainer fino a 450 metri e 25mila teu (il doppio di quelle che possono transitare oggi). Pertanto, gli addetti ai lavori prevedono un grande aumento dei traffici.

Per Sebastiano Gattorno, vice presidente di Interglobo Project, tra i primi in Italia ad aver capito l’importanza della logistica, la questione è da affrontare con estrema attenzione, coinvolgendo enti e società.

“Ho sentito parlare per la prima volta di logistica al Forum Ambrosetti di Cernobbio, erano gli anni Novanta - dice Gattorno -. Tra i relatori c’erano Giovanni Agnelli e Cesare Romiti, entrambi avevano la stessa priorità: creare una rete in grado di distribuire le auto dell’allora Fiat. Su questa necessità ho pensato di attivare i vari segmenti del trasporto, per dare vita a una grande filiera della logistica. Il risultato? Tutti ne hanno beneficiato, dalle aziende produttrici agli spedizionieri, dai terminalisti ai cantieri navali. Gli autotrasportatori e le società collegate al porto sono cresciuti e grandi aziende, anche quelle statali come Mercitalia, si sono interessate per la prima volta a questo mercato. Il mio lavoro è stato riconosciuto da tre presidenti del Consiglio, che mi hanno chiamato per avere il mio contributo”.

Secondo il vice presidente di Interglobo Project, ed ex presidente degli spedizionieri genovesi, la logistica deve avere anche un ruolo culturale e sociale.

“Non si fa impresa licenziando migliaia di dipendenti con una semplice mail, come hanno fanno, dimostrando fra l’altro un disprezzo incredibile verso le persone, alcune multinazionale. La logistica va integrata nel Paese e nelle famiglie: deve aiutare i propri collaboratori a crearsi una vita serena e sostenibile”.

E sull’autonomia differenziata delle regioni, disegno di legge che recentemente ha avuto l’ok dal governo, il manager si è detto favorevole: “Le scelte che riguardano i territori devono essere prese dagli stessi cittadini”.

Ancora una volta, la logistica parte da Genova. E sempre da Sebastiano Gattorno. 

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