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Palazzo Tursi, il report del Consiglio comunale del 24 gennaio

Super User 24 Gennaio 2023 835 Visite

Il Consiglio comunale del 24 gennaio si è aperto a Palazzo Tursi alle 14:00 con la discussione degli articoli 54.

Gratuità mezzi di trasporto pubblico locale

«La gratuità del servizio Amt è un percorso complesso che parte da una serie di misure messe in atto nel periodo post covid per incrementare i passeggeri, attraverso la gratuità nelle fasce morbide per la metropolitana e h 24 per gli impianti verticali» ha spiegato l’assessore Matteo Campora in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere del PD Alberto Pandolfo, che ha chiesto delucidazioni sul tema.

«Questa iniziativa, seguita poi da molti altri Comuni, ha aperto una strada che punta a un servizio gratuito, previa individuazione di finanziamenti che vadano a compensare i circa 70 milioni derivanti dalla bigliettazione, perché i costi della gratuità non devono ricadere su Amt. Il progetto prosegue con le stesse modalità nel 2023 e sarà esteso all’area della Città metropolitana. Dai risultati della sperimentazione emergono un incremento del 35% sugli impianti verticali e sulla metropolitana e un maggior utilizzo del mezzo pubblico anche in orari non coperti dalla gratuità. Oggi – ha concluso Campora – stiamo lavorando su varie ipotesi di fonti di finanziamento per questa iniziativa, per esempio ai caselli autostradali. Sarà necessario ancora un anno e mezzo per individuare gli step successivi attraverso i quali si potrà arrivare alla gratuità totale, con l’obiettivo di incrementare l’uso del mezzo pubblico e diminuire quello dell’auto per contrastare l’inquinamento atmosferico».

 

Dialoghi in città

Un’altra interrogazione a risposta immediata per l’assessore Campora arriva da Paolo Gozzi di Vince Genova e riguarda Dialoghi in città, il percorso di partecipazione di cittadini rispetto alla realizzazione di progetti di mobilità.

«Dialoghi in città nasce dalle richieste dei cittadini di avere a disposizione informazioni continue e un soggetto, al di fuori delle istituzioni, che possa anche essere luogo dove confrontarsi e portare delle idee – ha spiegato l’assessore Matteo Campora – Esiste già un sito internet, attivato dal Dipartimento Scienze Politiche Internazionali (Dispi) dell’Università, che vuole essere una finestra per dialogare con le istituzioni. Abbiamo voluto affidarci a terzi per avere una gestione del dialogo super partes, in grado di coinvolgere le istituzioni al pari dei comitati, delle associazioni, dei consiglieri. Il dialogo riguarda i principali progetti che interesseranno la nostra città nei prossimi anni e, in questa prima fase, coinvolgerà tre grandi progetti: tunnel sub portuale, funivia e skymetro. Si aprirà quindi un dibattito, con un tempo entro il quale i cittadini avranno la possibilità di presentare proposte sui progetti, e quelle ritenute valide verranno recepite. Dialoghi in città è un ulteriore strumento per garantire la massima trasparenza e la conoscenza dei cittadini sui grandi progetti infrastrutturali che cambieranno la città».

  

Grande diga di Genova

Sono tre le interrogazioni a risposta immediata presentate sul tema della nuova diga di Genova all’interno del porto di Pra’. La prima è della consigliera del Pd Rita Bruzzone, la seconda del consigliere di Europa Verde Filippo Bruzzone e la terza del consigliere Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle. Le tre interrogazioni riguardano “il progetto del cantiere per la costruzione dei cassoni della nuova diga di Genova, presso il sesto modulo della piattaforma portuale di Prà”; lo “studio di fattibilità circa un accosto già esistente ma inutilizzato, da riempire verso mare e da proteggere con una piccola diga” e “il progetto per la costruzione dei così detti cassoni”. A rispondere sul tema è stato l’assessore al Porto Francesco Maresca: «Ci troviamo in una città, Genova, che probabilmente sarà il fulcro dell’economia del Paese nei prossimi anni; siamo l’unico porto importante di alimentazione dell’Italia per il sud Europa e la diga rappresenta un’opera vitale per questa città, non soltanto per 600 mila persone che vi abitano, ma per milioni di persone in tutto il Paese. Un Paese che, lo voglio ricordare, ha scelto i due porti di Trieste e Genova come i principali porti italiani. Per questo dobbiamo affrontare oggi la costruzione della diga, e creare i cassoni all’interno del porto di Pra’: una zona in cui, da piano regolatore portuale, è sempre stata prevista l’attività di “industria portuale” ed è sempre stata piena di container; non è mai stata un’area in cui c’erano passeggiate o laghetti. I cassoni serviranno per costruire l’opera del secolo. Ritengo che le preoccupazioni, manifestate anche da comitati e cittadini, siano state superate dalle spiegazioni tecniche che abbiamo dato. Abbiamo, intanto, parlato di 39 cassoni, quindi non tutti verranno costruiti nel porto di Pra’; abbiamo affrontato il problema di profondità, che ha tutto il porto di Genova, ritenendo quella zona l’unica che possa consentire questa costruzione. Non possiamo decelerare la costruzione di quest’opera che vede un esborso totale di 17 miliardi da parte dello Stato per le infrastrutture genovesi, proprio perché ritenuta di strategia nazionale e anche europea; e per quanto riguarda quella parte di territorio interessata dall’opera, vorrei ricordare che sarà garantita dal nostro progetto di rigenerazione urbana, che vede il Parco delle dune, un proseguimento della passeggiata che arriverà fino a Pegli e la ciclabile, per continuare il disegno che abbiamo di rigenerazione porto-città. È un momento storico, di grande trasformazione per Genova: dobbiamo andare avanti, anche perché il lavoro portuale è il futuro di questa città; sarà un’opera fondamentale anche per i nostri figli».

 

Mareggiate

«Voglio esprimere la solidarietà di tutta l’amministrazione a chi, soprattutto attività e circoli, ha subito danni durante la mareggiata della scorsa settimana: siamo vicini non solo a parole, ma li sosterremo anche nei fatti». Risponde così l’assessore all’Ambiente Matteo Campora all’interrogazione dei consiglieri Nicholas Gandolfo (Liguria al centro) e Tiziana Notarnicola (Vince Genova) in merito alle azioni da intraprendere per la tutela del litorale e per le protezioni a mare.

«È stata ricordata la mareggiata del 29 ottobre 2018 che è stata la più forte in cinquant’anni dopo la quale oltre alla valutazione dei danni c’è stato il riconoscimento dei risarcimenti a diverse attività, tra le quali anche attività comunali come i Bagni san Nazaro e i Bagni Marina. Verificheremo come poter intervenire a sostegno delle attività anche questa volta. Il vicesindaco Piciocchi organizzerà una riunione con tutti i soggetti interessati e il Comune ha già messo in atto iniziative e attività per proteggere la costa ed esiste un gruppo di progettazione che ha l’incarico di individuare gli interventi necessari per tutelare tutta la costa del Comune di Genova. Nel giro di due mesi il progetto dovrebbe essere pronto e sarà una fotografia della situazione, andando a individuare un codice di priorità degli interventi. Faremo un piano pluriennale che vuole dare una risposta definitiva a un problema che nasce da fenomeni atmosferici. Sono in programma incontri con la Regione e con gli uffici che si occupano di protezione della costa e coinvolgeremo anche Università e le Facoltà che hanno capacità tecniche e tecnologiche per intervenire. La protezione della costa rappresenta una priorità, il mare è una risorsa ed è nostro dovere e di tutti gli enti proteggere le attività che si svolgono sul mare. Mettiamo l’impegno a verificare la possibilità di sostenere le attività che hanno subito danni da un punto di vista economico e terremo aggiornata l’aula tramite le commissioni su un progetto che è grande e ampio: per la prima volta avremo un assesment che individua gli interventi necessari. Sulle modalità, saranno i tecnici a valutare gli aspetti legati alla balneabilità».

 

Via Arrivabene – Sestri Ponente

«La questione non mi era stata posta nei mesi precedenti e ritengo che vada valutata con estrema attenzione». Risponde così l’assessore alla Mobilità Matteo Campora in merito all’interrogazione del consigliere Federico Barbieri di Genova Domani sulla viabilità di via Arrivabene di Sestri Ponente dove, a seguito dell’apertura delle gallerie che collegano Borzoli e via Caravagna, si è verificato un aumento esponenziale di traffico con relativo aumento di situazioni pericolose per pedoni e automobilisti causati dal fatto che la strada non permette un doppio senso di marcia per consentire ai mezzi Amiu e Amt di scorrere correttamente.

«Ritengo che costituire un tavolo tecnico sia una proposta e corretta e che sia la modalità migliore per affrontare questioni che sono legate a viabilità, tracciature, segnaletica verticale e orizzontale e passaggio di autobus e gli orari di passaggio dei mezzi Amiu. Entro quindici giorni potremo convocare una riunione coinvolgendo il Municipio Medio Ponente con il comandante di zona e l’assessore municipale e, in base agli orari segnalati, possiamo verificare quali accorgimenti possiamo mettere in atto per migliorare la fluidità della strada e intervenire sulle situazioni di pericolo».

 

Ponte obliquo

«Possiamo individuare come data di fine lavori la metà di marzo». Sono queste le tempistiche date dall’assessore alla Mobilità Matteo Campora all’interrogazione del consigliere Mariajosé Bruccoleri di Genova Civica in merito al “ponte obliquo” sul torrente Garavaglia. «Si tratta di un’opera importante dal punto di vista della mobilità della zona – prosegue l’assessore – e sappiamo che la mancanza di questa infrastruttura ha determinati disagi che potranno essere superati solo con il ponte pronto. I lavori sono in atto, la prossima settimana ci sarà il getto dell’impalcato. A fine marzo l’opera sarà completata e la viabilità sarà ripristinata secondo modalità ordinarie».

 

Dopo la discussione degli art. 54 la seduta del Consiglio comunale si è aperta alle 15 e con 36 presenti è valida.

Sono stati discussi, a inizio lavori, un articolo 55 e un ordine del giorno fuori sacco.

L’ordine del giorno fuori sacco, avente per oggetto “Traffico di armi nel Porto di Genova e iniziative per la pace”, è stato presentato da Mattia Crucioli, consigliere di Uniti per la Costituzione. “A seguito dell’invasione del territorio della Repubblica Ucraina da parte della Federazione Russa, avvenuta il 24 febbraio 2022 - scrive Crucioli - il nostro Paese risulta essere tra gli stati fornitori d’armi alla Repubblica Ucraina e che negli anni scorsi i lavoratori del Porto di Genova sono stati più volte protagonisti di mobilitazioni a sostegno del blocco di armi inviate attraverso il Porto di Genova”, con questo atto s’impegna il sindaco e la giunta: “a rappresentare presso il Governo l’assoluta necessità di porre fine al conflitto per via diplomatica e di cessare l’esborso di soldi pubblici per l’acquisto e l’invio di armi; ad intraprendere ogni iniziativa utile a limitare gli effetti degli aumenti del costo dell’energia sui cittadini genovesi; a rendersi disponibili a partecipare a una Commissione in merito al passaggio dal Porto di Genova di armi destinate ai vari conflitti in corso nel mondo, che preveda l’audizione dei dirigenti dell’Autorità Portuale e dei rappresentati dei lavoratori, dei terminalisti e di qualunque altro soggetto coinvolto”. Con 24 voti contrari della maggioranza, 3 favorevoli (Mattia Crucioli Uniti per la Costituzione, Fabio Ceraudo M5S e Filippo Bruzzone di Europa Verde,) e 10 non votanti (i consiglieri del PD e di Genova Civica), l’ordine del giorno è stato respinto. 

Articolo 55 ad oggetto “Volontariato civico a supporto dell’organizzazione di eventi correlati ai temi migratori presso i musei afferenti all’Istituzione Mu.MA.” presentato dai capigruppo del PD, Genova Civica, Lista Rosso Verde e MV5. “In ragione di quanto previsto dall’Art. 55 del Regolamento Comunale- scrivono- si interroga il Sindaco e la Giunta in merito al bando “Volontariato civico a supporto dell’organizzazione di eventi correlati ai temi migratori presso i musei afferenti l’Istituzione Mu.MA” tramite il quale la Civica Amministrazione intende esperire, per il tramite dell’Ufficio Valorizzazione del Volontariato, (facente parte dello Staff del Settore Protezione Civile e Valorizzazione del Volontariato) e in collaborazione con il Mu.MA”. Ha risposto il sindaco Marco Bucci: “Nel Comune di Genova sono state assunte 773 persone nel 2021 e 643 nel 2022 per un totale di circa 1416 persone in due anni, quindi non vedo la polemica. Ci sono poi 661 persone addette al servizio civile. Genova è la città che ha più volontari di tutta Italia, forse di tutta Europa e ne siamo orgogliosi”.

E’ iniziata poi la discussione sulle delibere e le interpellanza.

Delibera proposta giunta al consiglio 001 proposta n. 1 del  09/01/2023 “Lavori di somma urgenza per il ripristino di dissesti idrogeologici su via Stallo di Bavari e via Induno, in località Bavarelli, a Genova Bavari”. La delibera è stata votata all’unanimità.

Delibera proposta giunta al consiglio 013 proposta n. 2 del 20/01/2023 “Primo adeguamento del programma triennale dei lavori pubblici 2023-2024-2025 adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 76 del 27/12/2022 unitamente alla nota di aggiornamento al dup. Prima nota di variazione ai documenti previsionali e programmatici 2023-2025”. Sulla delibera è stato presentato un ordine del giorno dalla consigliera del PD, Cristina Lodi. La giunta, attraverso l’assessore Matteo Campora, ha espresso parere favorevole e con 38 voti favorevoli, l’ordine del giorno è approvato. Con 35 voti favorevoli e 4 a sfavore (Lista Rosso Verde, M5S e Uniti per la Costituzione) viene concessa l’immediata eseguibilità.

Delibera proposta giunta al consiglio 0480 proposta n. 52 del   07/12/2022 “Acquisizione a titolo gratuito dei terreni interessati da lavori pubblici finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico”. Con 38 voti favorevoli viene concessa l’immediata eseguibilità.

Delibera proposta giunta al consiglio 0494 proposta n. 55 del 15/12/2022 “Piano nazionale di ripresa e resilienza (p.n.r.r.) – missione 5. componente 2. misura i 2.3 - programma innovativo della qualità dell’abitare (pinqua progetto pilota – proposta id 500) – centro storico int. 5 – sistema piazze e spazi aperti: recupero e adeguamento. lotto 2: piazzetta privata limitrofa alla casa della giovane – vico superiore di santa sabina. Acquisizione area e ruderi di fabbricato in Genova, piazza Santa Sabina”. Con 37 voti favorevoli viene concessa l’immediata eseguibilità.

 

Sono state poi discusse 4 interpellanze.

Interpellanza 59 “Nuovo Bando di Assegnazione di Edilizia Residenziale Pubblica” presentata da Cristina Lodi, consigliera del PD. L’atto nasce "in occasione del fatto che il Comune di Genova aveva adottato un bando per alloggi ERP nel quale, in coerenza con un Regolamento Regionale, aveva previsto che i cittadini stranieri potessero accedere alla graduatoria solo presentando documenti del paese di origine attestanti l’assenza di proprietà in tale paese. ASGI, in rappresentanza di tutti i cittadini stranieri e un gruppo di stranieri (proveniente da Marocco, Brasile, Ecuador e Tunisia) sostenuti da Avvocati di Strada hanno proposto ricorso avanti il Tribunale di Genova chiedendo al Giudice di ordinare a Comune e Regione di garantire la parità di trattamento nell’accesso alle graduatorie ai cittadini e agli stranieri. Tenuto conto che nel corso del giudizio la Regione Liguria ha aderito alla richiesta dei ricorrenti riconoscendo che sia italiani che stranieri possono accedere alle graduatorie sulla base della attestazione ISEE e che il Comune di Genova si era adeguato ammettendo alla graduatoria solo gli stranieri che già avevano proposto domanda ed erano stati esclusi per assenza dei documenti, ma non aveva disposto la riapertura dei termini in favore di tutti coloro che, prendendo atto della norma regionale e della impossibilità di presentare i documenti, non avevano neppure presentato domanda, ASGI aveva quindi insistito nel ricorso. Ora il Giudice ha accolto il ricorso ordinando al Comune di Genova di modificare il bando e consentire l’accesso alla graduatoria “attraverso la fissazione di un nuovo termine per la presentazione delle domande”. S’interpella sindaco e giunta “per sapere se intende promuovere nell'immediato un nuovo Bando di Assegnazione di Edilizia Residenziale Pubblica visto l'intervento del Tribunale di Genova”. Ha risposto l’assessore Lorenza Rosso: “L’Ufficio casa pubblicò il bando dal 5 marzo 2020 al 30 settembre 2020 per la graduatoria dell’anno 2021. Il bando era stato emanato in base ai requisiti e ai criteri disciplinati dalla legge regionale 10 del 2004 e dalla delibera di giunta regionale 613 del 2018. Il regolamento comunale 34 del 2016 per i requisiti di accesso fa riferimento alla legge regionale del 2004. La delibera di giunta regionale n. 613 del 2018 all’art. 3 esplicitava come requisito per tutti i partecipanti al bando, la non titolarità di diritti reali di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare ubicato all’estero e richiedeva quindi che i cittadini di stati non appartenenti alla UE dovevano allegare in sede di presentazione della domanda, la documentazione di cui all’art 3 comma 4 del DPR 445 del 2000 che doveva attestare che tutti i componenti del nucleo non possedevano alloggi adeguati nel paese di provenienza. La direzione aveva pertanto approvato il bando per l’anno 2020 richiedendo il documento di cui all’oggetto. Prima e durante la pubblicazione del bando la direzione Politiche della Casa aveva interessato i competenti organi della Regione Liguria e comunicato le molte difficoltà e, per molti paesi, l’impossibilità, di produrre tali documenti. In particolare, la direzione aveva richiesto, nel febbraio 2020, alla Regione di poter applicare le norme previste dall’articolo 2 del DR 4/2019 in tema di reddito di cittadinanza che prevede l’autocertificazione. La Regione comunicava di aver valutato questa possibilità, ma di non poterla applicare la norma in materia di ERP. La Regione aveva pertanto comunicato l’intenzione di richiedere un approfondimento statale e comunicava al Comune di non aver ricevuto riscontro in merito dagli enti competenti. Anche su sollecitazione del Comune di Genova e di altri Comuni, la Regione Liguria con delibera di giunta 28 del 2021 modificava il documento allegato alla decisione di giunta regionale 613 del 2018. Con questa delibera ha previsto che, nei requisiti per l’assegnazione, il punto 3 lettera c’è così sostituito: non titolarità di diritti di proprietà o altri diritti di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare ubicato all’estero per tutti i richiedenti con esclusione dei soggetti in possesso dello status di rifugiato di protezione sussidiaria, la verifica è effettuata attraverso la documentazione fiscale e la dichiarazione ISEE presentata, fermo  restando che l’omessa dichiarazione della titolarità di tali diritti è sanzionabile. Quindi con l’autocertificazione. La direzione aveva quindi confermato la propria attività al requisito modificato dalla Regione ammettendone la graduatoria definitiva del bando 2020 con le determinazioni dirigenziali 338 e 485 del 2021 tutti i cittadini non UE che erano stati esclusi. A seguito della sentenza sono comunque stati riaperti i termini del bando 2020 che si rederanno disponibili nel Comune di Genova per i soli cittadini non appartenenti alla UE che non hanno potuto presentare domanda nel 2020 per mancanza della documentazione attestante l’assenza di titolarità dei diritti di proprietà. Tutto questo è scaricabile, con la riapertura dei termini del bando del concorso ERP 2020, sul sito del Comune di Genova”.   

L’Interpellanza 55 “Approfondimenti Bando Comunale Mercato di Via Isonzo” presentata da Nicholas Gandolfo di Liguria al Centro è stata rinviata.

Interpellanza 2 “Gestione Pratone di Quarto” presentata da Alberto Pandolfo consigliere PD. Considerato che “dal primo gennaio 2022 la gestione del “Pratone” di Quarto è passata da Città Metropolitana al Comune di Genova- si legge- e che l’Amministrazione aveva annunciato progetti per il rilancio del parco, all’interno del quale si trova anche una ludoteca con gonfiabili, si interpella Sindaco e Giunta per conoscere la previsione temporale di gestione per garantire la fruibilità di uno spazio pubblico per le famiglie che rappresenta uno spazio verde importante per i bambini di Quarto”. Ha risposto l’assessore Francesco Maresca: “Abbiamo rinnovato le concessioni per tre mesi e stiamo lavorando ad un piano di gestione per poter dar modo a tutti i cittadini, soprattutto ai cittadini fragili, di viverlo appieno anche con attività sportive. Siamo coscienti che sia un grosso spazio, molto importante per la cittadinanza e stiamo lavorando per renderlo fruibile a tutti”.

Interpellanza 49 “Gasometro IREN in Corso Ferdinando Maria Perrone”, presentata dal consigliere di Vince Genova Valter Pilloni.  Al centro dell’interpellanza le condizioni di forte degrado in cui versa l’imponente Gasometro IREN, “che per la sua anzianità è stato posto sotto la tutela della Soprintendenza in quanto testimone storico di un passato industriale genovese mai dimenticato. Dal momento che ad oggi IREN non ha manifestato alcuna volontà di farsi carico dei costi dell’intervento di recupero dell’ex Gasometro, s’interpella Sindaco e Giunta per conoscere lo stato del manufatto, in termini di stabilità propedeutica alla sicurezza, ed eventualmente se sono state effettuate o previste perizie in merito”. Ha risposto l’assessore Sergio Gambino: “La volontà è di risolvere il problema del gasometro, fermo restando che non può essere demolito, in quanto sul cantiere, avviato da Ireti nel 2020, è intervenuta la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Il cantiere è stato, infatti, riconvertito ad opera di manutenzione ordinaria e conservativa. Per quanto riguarda la struttura, le verifiche recentemente fatte non hanno evidenziato situazioni di criticità”.

 

Il Consiglio comunale si è chiuso alle 16:58. 

Sanità, l'assessore Gratarola replica al PD: “Pronti a sperimentare il servizio di auto infermieristica in Valbormida”

Super User 24 Gennaio 2023 482 Visite

"Al di là del dolore umano per i casi tragici del 5 gennaio scorso in Valbormida, le scelte di pianificazione sanitaria in tutto il Paese e quindi anche in Liguria, che lo voglia il consigliere Arboscello o no, si basano sui dati, l’unico criterio oggettivo disponibile. Il rapporto costi benefici non c'entra: c'entra invece la pianificazione con le risorse anche professionali a disposizione". Così l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola torna sul tema dell'automedica dopo le dichiarazioni del consigliere regionale di opposizione Roberto Arboscello.

"I dati del 2022 - continua Gratarola - dicono che ogni giorno nel distretto della Valbormida l'automedica effettua appena tre interventi. Per questo aggiungere un'automedica sarebbe prima di tutto poco aderente alle necessità, oltre che di difficile attuazione, considerata la scarsa disponibilità di medici dell'emergenza, in Liguria e in tutta Italia. Come più volte sottolineato, riteniamo invece fattibile l'impiego di un'ulteriore auto con infermiere a bordo: l'auto infermieristica è complementare e non sostitutiva dell'automedica e nei prossimi mesi partirà la sua sperimentazione proprio in Valbormida. Il protocollo è pronto, poi ci sarà la fase del reperimento del personale: entro l’estate il servizio dovrebbe essere operativo".

Disabili gravi, Brunetto: “Aumentare risorse per il fondo Dopo di noi”

Super User 24 Gennaio 2023 440 Visite

“Dare sostegno alle persone con disabilità grave è l’obiettivo del fondo “Dopo di noi” istituito con la Legge n. 112/2016 al fine di curare i disabili privi del sostegno familiare o perché non hanno entrambi i genitori, o perché gli stessi genitori non sono in grado di fornirgli un sostegno adeguato”. Lo dice in una nota Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega e presidente della II Commissione Salute e Sicurezza sociale.

“La Regione Liguria ha ricevuto fondi, rendicontati per l’anno 2018, pari a euro 1.277.500,00 che sono stati interamente erogati ai beneficiari - aggiunge Brunetto -. Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ha comunicato che a breve istituirà un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati per mettere a disposizione delle famiglie non solo risorse economiche, ma anche per promuovere un percorso di vita autonoma che richiede lo sforzo e le energie delle famiglie e dei soggetti che rappresentano la parte sociale e sanitaria”.

“L’auspicio è quello che le risorse del Fondo, volto al benessere, all’inclusione sociale e all’autonomia dei disabili, possano essere incrementate”, conclude il consigliere regionale della Lega.

Guardia Medica, Muzio: “Necessaria una riforma del sistema sanitario a livello nazionale”

Super User 24 Gennaio 2023 469 Visite

“Lo stanziamento di compensi aggiuntivi da parte della Regione per i medici che prestano servizio di Guardia Medica è una notizia positiva, anche se non rappresenta la soluzione ad un problema che, come ha ben spiegato l’assessore Gratarola, va affrontato a livello nazionale. La mancanza di personale di continuità assistenziale, che si riscontra in tutta Italia, ha radici nella più generale carenza di medici, dovuta anche alla scelta di mantenere per così tanti anni il numero chiuso per l’accesso all’università, una scelta di cui oggi vediamo e paghiamo le gravi conseguenze. Questi problemi di sistema non possono essere trattati con l’aspirina, ma vanno affrontati in profondità: serve una riforma vera e sostanziale del nostro sistema sanitario nazionale, perché il rischio è quello del fallimento”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia e membro della Commissione Sanità.

“Come ha illustrato quest’oggi l’assessore Gratarola rispondendo ad una mia Interrogazione sul tema – prosegue Muzio – il fabbisogno per la copertura integrale dei presìdi di Guardia Medica in Liguria ammonta attualmente a 148 unità: erano 171 prima dell’indizione di 3 bandi regionali che hanno portato all’assegnazione di soli 23 incarichi, in esito ad una partecipazione davvero esigua di medici aventi diritto. Nell’ASL4, in particolare, a fronte dei 30 medici che sarebbero necessari per coprire adeguatamente i 7 poli di Guardia Medica, attualmente ne sono in servizio soltanto 16”.

“Come detto, la grave carenza di medici di continuità assistenziale è un problema che deriva da una patologia del sistema sanitario da cui discendono anche, tra gli altri, il numero abnorme di accessi ai Pronto Soccorso e la fuga degli stessi medici dall’emergenza/urgenza. Dobbiamo evitare che prosegua il vero e proprio esodo da parte di tanti operatori sanitari ed affrontare seriamente, alla radice, il tema della medicina di famiglia, perché è lì che sta il filtro dal cui funzionamento dipendono poi il ricorso alla Guardia Medica e gli accessi al Pronto Soccorso”, sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia.

“A livello regionale dobbiamo agire rispetto a ciò che ci compete, facendo il meglio possibile con gli strumenti a disposizione. Da questo punto di vista, nel quadro della definizione dei nuovi Piani di Organizzazione Aziendale (POA), ritengo necessario mantenere l’importante ruolo dei Distretti sociosanitari nell’organizzazione del servizio di Guardia Medica”, conclude.

Fascicolo del Cittadino, Brusoni: “150mila utenti per 80 servizi nativi digitali e 250 dematerializzati”

Super User 24 Gennaio 2023 467 Visite

Il Fascicolo del Cittadino, lo spazio digitale ideato dal Comune di Genova per semplificare la relazione tra cittadini ed Ente, compie due anni. La piattaforma, raggiungibile all’indirizzo www.fascicolodelcittadino.it, consente ai cittadini residenti e non di consultare online, in un unico spazio, le proprie pratiche amministrative.

Il fascicolo è organizzato in sezioni che corrispondono alle varie tipologie di soggetti (genitori, contribuenti, automobilisti, ect.) che hanno bisogno di entrare in contatto con la pubblica amministrazione: ogni cittadino può quindi accedere in modo sicuro e certificato ai dati e ai servizi online, evitando di doversi recare presso gli uffici.

Dal Fascicolo del Cittadino è possibile consultare il proprio stato anagrafico e quello della propria famiglia, accedere ai dati della tessera elettorale e ai dati catastali della propria residenza. E poi: gestire le iscrizioni a scuola, alla mensa, avere informazioni relative alla mobilità in città, verificare la copertura RCA, il pagamento delle imposte e altro ancora.  

«In questi due anni il Fascicolo de Cittadino ha dimostrato di essere un servizio molto apprezzato dalla cittadinanza – spiega l’assessore ai Servizi civici e all’Informatica Marta Brusoni -. I vantaggi del Fascicolo sono molti. Per i cittadini la possibilità di poter sbrigare pratiche comodamente da casa, evitando file e appuntamenti. In generale, consentendo di gestire alcune pratiche online contribuisce alla dematerializzazione degli atti, dimostrandosi anche uno strumento amico dell’ambiente e sostenibile riducendo il consumo di carta. Abbiamo deciso di proseguire con gli incontri di formazione per i cittadini proprio perché, convinti dell’importanza e dell’utilità del Fascicolo, vogliamo farlo conoscere a una fetta più ampia di popolazione riducendo anche il digital divide generazionale».

Il Fascicolo raccoglie non solo i servizi erogati dall’amministrazione ma anche quelli erogati da altri enti o società che operano nella città – come ad esempio le aziende partecipate, Regione Liguria, Motorizzazione . Il collegamento con App IO consente inoltre di avvisare il cittadino tempestivamente al verificarsi di un evento (scadenza carta identità, graduatorie borse di studio, servizi di cortesia, nuove sanzioni, etc.) e rimandarlo al Fascicolo per conoscerne il dettaglio.

Nell’ultimo anno, inoltre, con l’introduzione dello sportello telematico sono stati integrati più di 200 moduli che prima erano solamente cartacei e che sono oggi tutti compilabili direttamente online e richiamabili anche all’interno del Fascicolo stesso. 

Il Fascicolo conta oggi più di 80 servizi digitali nativi e circa 250 servizi dematerializzati, per un totale di 330 servizi in costante crescita.

  

Il Fascicolo in cifre

Dalla sua nascita ad oggi, il Fascicolo del Cittadino ha fatto registrare un numero complessivo di utenti pari a circa 150.000 persone, per un totale di circa 860.000 sessioni. La maggior parte degli utenti del Fascicolo sono residenti a Genova, ma sono oltre 22.000 gli utenti non residenti che utilizzano il Fascicolo per pratiche di loro pertinenza.

Le sezioni più visualizzate sono “Io Mi Muovo” (con oltre 330.000 sessioni), “Io Contribuente” (295.000 sessioni), “Io Cittadino” (265.000 sessioni) e “Io Genitore” (230.000 sessioni). 

Al Fascicolo del Cittadino si accede tramite Spid, carta d’identità elettronica oppure carta nazionale dei servizi. 

 

Appuntamento nei Municipi

Nelle ultime settimane, il Comune ha organizzato presso ciascuno dei nove Municipi, incontri di formazione della durata di due ore per spiegare alla cittadinanza tutte le potenzialità di questo strumento. I prossimi incontri del ciclo formativo si terranno presso il Municipio IV - Media Val Bisagno, il 24 gennaio, dalle 16 alle 18, presso l’auditorium Molassana, Molassana, 74F; presso il Municipio I - Centro Est, il 3 febbraio, dalle 16 alle 18, presso l’ex caserma Gavoglio, oggi Casa di quartiere “La casa nel parco”, in via del Lagaccio, 41; presso il Municipio IX - Levante, 7 febbraio, dalle 16 alle 18, al Centro civico di Quarto in via delle Genziane, 15; presso il Municipio VI - Medio Ponente, il 14 febbraio, dalle 10.30 alle 12.30, al Salone del Centro Civico di Cornigliano, in viale Narisano, 14. Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://smart.comune.genova.it/contenuti/il-fascicolo-del-cittadino-tutti

 

Il Fascicolo del Cittadino è stato realizzato con il supporto tecnologico di Liguria Digitale e finanziato con i fondi europei Pon Metro.

Guido Rossa, Toti: “Commemorare chi si è sacrificato per il Paese è il modo migliore per ricordare chi siamo”

Super User 24 Gennaio 2023 651 Visite

“Le grandi democrazie si reggono sulle leggi, ma soprattutto sugli esempi. Questa città ne ha molti, a partire dal Risorgimento, fino a quelli eroici degli anni di piombo, una stagione che ha contato oltre 350 vittime della violenza terroristica. Credo che l’esempio di Guido Rossa abbia qualcosa in più perché la sua uccisione rappresentò la prima lampante dimostrazione del fatto che con le pistole e la violenza non si sarebbe cambiato questo paese né difeso il diritto del lavoro. Quel momento ha rappresentato il punto di svolta a metà di quel lungo periodo, che va dalla strage di Piazza Fontana a quella di Bologna, in cui tante persone sono cadute sotto il piombo dei terroristi. I funerali in Piazza De Ferrari hanno segnato uno spartiacque all’interno di quel tragico periodo italiano, toccando l’apice della violenza terrorista ma anche l’inizio della sua fine”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la cerimonia che si è svolta questa mattina all’ex Ilva di Cornigliano per ricordare Guido Rossa, ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979. Presenti anche gli studenti dell’Istituto Tecnico Gastaldi Abba di Sampierdarena e del Liceo Pertini di Genova.

“Ricordare Guido Rossa qui oggi fa bene a tutti – ha aggiunto il presidente Toti -. Gli esempi hanno un’altra peculiarità, quella di essere condivisi. Non sono memoria e valore solo di qualcuno, ma di tutti. La presenza oggi di tante istituzioni, del mondo sindacale e del lavoro lo dimostra. In questi capannoni si è costruito un pezzo di storia dell’Italia, di cui siamo tutti quanti orgogliosi. Ricordare chi si è sacrificato per questo Paese, come ha fatto Guido Rossa, è il modo migliore per ricordare chi siamo e chi ha lottato per essere dove siamo, ma anche per costruire un pezzo del nostro futuro. Grazie per questa giornata e per la memoria che custodite”.

Tavolo della Moda, i negozi genovesi al vertice col ministro Urso

Super User 24 Gennaio 2023 653 Visite

La genovese Francesca Recine, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Fismo Confesercenti, ha partecipato al Tavolo della Moda convocato ieri, lunedì 23 gennaio, a Roma, dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

«La moda costituisce, per l’Italia, un settore di grande importanza e complessità – commenta Recine –: dalla filiera della produzione alle maestranze, fino all’unicità dei negozi al dettaglio, rappresenta indubbiamente un’eccellenza da valorizzare, incentivare, proteggere e sburocratizzare. Ogni negozio aperto in più significa sicurezza, cultura, posti di lavoro; vuol dire impresa, città più belle e turismo. Per questo tutti i partecipanti al Tavolo, pur nella loro diversità, sono stati concordi nel considerare la moda un bene culturale del nostro paese e non è un caso che ai lavori abbia partecipato anche la sottosegretaria alla cultura Lucia Bergonzoni». 

La delegazione Fismo che, oltre a Recine, comprendeva il presidente nazionale Beniamino Campobasso e la coordinatrice Pina Parnofiello, ha posto l’accento in particolare sulla necessità di pretendere il rispetto delle regole, anche fiscali, da parte delle grandi piattaforme on line.

«Non è una battaglia contro il commercio in rete – ha sottolineato Campobasso – ma contro chi vende fuori delle regole di mercato. Anzi noi chiediamo la promozione e l’agevolazione fiscale per la digitalizzazione dei punti vendita, ben capendo che la clientela sarà sempre più orientata verso l’acquisto online e che il rafforzamento della presenza digitale consente al negozio fisico una costante interazione con il cliente».

Infine, i rappresentanti Fismo hanno chiesto di regolamentare la giungla delle promozioni importate da altri paesi, come il Black Friday, il Cyber Monday e i Boxing Days, che danneggiano profondamente le vendite di fine stagione. Tra le altre istanze che la Federazione moda Confesercenti ha portato all’attenzione del Ministero ci sono il sostegno allo sviluppo di una certificazione per i prodotti italiani, che rispettino criteri di sicurezza e sostenibilità, un diverso calendario per i saldi, che devono tornare ad essere vendite di fine stagione, la riduzione delle commissioni interbancarie applicate all’uso della moneta virtuale e la detassazione delle rimanenze di magazzino.

Da parte sua, il ministro Urso ha preannunciato l’adozione di incentivi per sostenere l’export puntando a politiche industriali in risposta alle nuove sfide cinesi e americane e la riforma del settore della formazione professionale, eccellenza della filiera italiana, con riforma degli ITS e la creazione del liceo del Made in Italy: «L’industria italiana della moda è l’emblema del Made in Italy nel mondo e rappresenta un comparto produttivo di enorme importanza per l’economia del nostro paese, che trova la sua esaltazione nella nuova denominazione del Ministero, a significare una nuova e più significativa mission», ha affermato il ministro Urso nel suo intervento.

Statistica, l'assessore Brusoni replica alla consigliera Lodi: “Genova avrà 700 mila abitanti”

Super User 23 Gennaio 2023 540 Visite

“I dati statistici illustrati oggi dai nostri tecnici in Commissione confermano che l’obiettivo dei 700.000 abitanti nel 2031 è reale. Nel 2022, per la prima volta rispetto agli ultimi 20 anni, il numero dei residenti a Genova è rimasto invariato. Lo dichiara l’assessore ai Servizi civici Marta Brusoni.

“Le celle telefoniche, inoltre, confermano la presenza sul territorio di 82mila persone ‘domiciliate’ in città - aggiunge Brusoni. Nonostante la curva negativa che contraddistingue tutte le grandi città italiane ed europee negli ultimi anni, Genova ha registrato un aumento del 14,5%, tra il 2021 e il dato parziale a novembre 2022, di lavoratori abitanti abituali, in crescita dispetto al periodo pre-Covid del 2019, anno in cui il trend degli abitanti abituali si era fermato a un +12,7%. Il picco del 2020 della crescita degli abitanti abituali del +17,3% è spiegato dalle dinamiche collegate allo smarkworking e dal lockdown che hanno implicato una ‘stanzialità’ dei lavoratori a Genova, richiamandone altri per scelta di una qualità della vita nella nostra città decisamente più appetibile rispetto ad altri centri urbani, potendo lavorare da casa”.
“Con questo trend, l’obiettivo dei 700.000 abitanti abituali, nell’arco dei prossimi anni è più che realistico. Le polemiche sollevate da alcuni consiglieri di minoranza (Cristina Lodi del PD, ndr) sono senza alcun fondamento. Bisogna saper leggere i numeri”, conclude l’assessore.

Consiglio Superiore dello Spettacolo, Vincenzo Spera confermato rappresentante delle regioni

Super User 23 Gennaio 2023 523 Visite

È stato designato nel Consiglio Superiore dello Spettacolo, in rappresentanza delle Regioni, il ligure Vincenzo Spera, che all’unanimità viene riconfermato dopo la precedente nomina risalente al 2018. 

La designazione è stata decisa quest’oggi dalla Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, coordinata dal presidente di Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti.

Il compito di Spera, presidente nazionale di Assomusica, sarà quello di portare all’attenzione del Consiglio Superiore dello Spettacolo le posizioni delle Regioni, a cominciare dalla prossima discussione per l’approvazione del codice di riforma dello spettacolo. Oltre che evidenziare le peculiarità dei territori e valorizzare le diverse esperienze.

“Si tratta di una persona che ha rappresentato le Regioni già in passato – ha spiegato Toti – e che si è fatto portavoce di una sintesi virtuosa tra le esigenze del settore privato e quello pubblico. Si tratta di un momento molto delicato, pertanto il profilo di Vincenzo Spera è stato riconosciuto assolutamente adeguato da tutti. Sicuramente questo secondo mandato può considerarsi un modo per garantire continuità e di conseguenza anche una maggiore operatività, oltre che essere un importante riconoscimento per il professionista che da anni collabora con gli uffici della Regione Liguria”.

RIPROPONIAMO L'INTERVISTA DEL 2019 DI VITTORIO SIRIANNI AL PROMOTER VINCENZO SPERA

 

 

UE, Lega: “Obblighi del governo austriaco in materia di trasporti penalizzano aziende e lavoratori italiani”

Super User 23 Gennaio 2023 423 Visite

“Da tempo la Lega chiede all’Ue di intervenire con decisione sugli inaccettabili obblighi unilaterali adottati dal governo austriaco in materia di trasporti, che penalizzano aziende e lavoratori italiani e ledono la libera circolazione di uomini e merci”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega firmatari dell’interrogazione alla Commissione europea, Isabella Tovaglieri (prima firmataria), Marco Campomenosi (capo delegazione) e Paolo Borchia.

“Abbiamo - aggiungono gli europarlamentari Lega - presentato una interrogazione alla Commissione europea sui nuovi limiti per il trasporto rifiuti in vigore in Austria dal primo gennaio 2023, che si aggiungono alle precedenti limitazioni aggravando una situazione già difficile. In assenza di adeguato coordinamento a livello Ue, le società di trasporto stradale di rifiuti opteranno per percorsi stradali più lunghi, con maggiori costi, oneri e impatto sull'ambiente”. “Chiediamo all’Ue se fosse a conoscenza di tali misure, ma soprattutto di far sentire la propria voce, una volta per tutte, su divieti che costituiscono una violazione delle norme vigenti in materia di libera circolazione di beni e servizi e sulla concorrenza leale nell’Ue: va ripristinato il rispetto del quadro giuridico Ue e garantito un adeguato indennizzo a Stati membri e imprese interessate da queste misure assurde. Dov’è la tanto sbandierata ‘Europa unita’, se le regole non sono uguali per tutti?”, concludono.

Popolazione, Lodi: “Anche le celle telefoniche confermano la decrescita infelice di Genova”

Super User 23 Gennaio 2023 525 Visite

In merito alla commissione consiliare che si è svolta questa mattina, lunedì 23 gennaio, sulla presentazione delle modalità di rilevazione e analisi statistica finalizzate alla redazione dell'Annuario Statistico Comunale, si esprime la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi.

“Finalmente dopo anni di battaglie - dice Lodi - una nota positiva dalla commissione di questa mattina sulla situazione del settore statistico: l’ufficio è stato implementato ed è stato attenzionato dopo tanti documenti approvati all’unanimità presentati negli anni dal gruppo del Partito Democratico e proposti da me come prima firmataria”.

“Il dato eclatante che è emerso oggi - prosegue - è che nemmeno con l’ipotesi della conta delle celle telefoniche Genova tiene il numero di persone che la vivono anche ogni giorno. Dai dati presentati emerge infatti un evidente precipitarsi della situazione, con un notevole calo dei lavoratori. La cosa migliore da fare a questo punto è ripartire dai residenti, perché a loro devono essere dati i servizi necessari, facendo riflessioni territoriali. In secondo luogo, è necessario fare una riflessione su quanto sta accadendo in termini di mobilità lavorativa e produttiva sulla nostra città”.  
“Certo è che oggi non abbiamo scoperto nulla di nuovo: Genova sta perdendo pezzi, sotto l’indifferenza e dietro i proclami di una giunta che evidentemente non legge i dati in modo approfondito”, conclude la consigliera comunale del PD.

Sciopero benzinai dal 24 al 26 gennaio, i distributori self service aperti h24 a Genova e provincia

Super User 23 Gennaio 2023 601 Visite

In occasione dello sciopero nazionale proclamato da FAIB Confesercenti, FEGICA, CISL FIGISC  Confcommercio, dalle ore 19:00 di martedì 24 gennaio alle ore 19:00 di giovedì 26 gennaio, la Prefettura di Genova rende noto l’elenco degli impianti di distribuzione che garantiscono l’apertura h24, 7 giorni su 7, sulla rete stradale urbana ed extraurbana, come da regolamentazione degli scioperi nel settore della distribuzione del carburante per l’area metropolitana di Genova, adottata in data 31 ottobre 2019, in conformità alle direttive impartite dalla Commissione di Garanzia con delibera n. 94/2001.

Rafforzata la rete delle cure palliative pediatriche, Gratarola: “Garantita continuità assistenziale a oltre 200 pazienti”

Super User 22 Gennaio 2023 512 Visite

Il paziente pediatrico seguito con cure palliative avrà una continuità di cura anche una volta raggiunta la maggiore età e continuerà ad essere seguito in tutte le sue fasi, dall'emergenza a quella domiciliare, dagli specialisti dell’ospedale pediatrico Gaslini. È questo il senso della delibera approvata da Alisa, Azienda ligure sanitaria, che, su indicazione dell'assessorato alla Sanità, ha ampliato le funzioni del Coordinamento della Rete regionale di Cure Palliative con membri esperti in ambito pediatrico per affrontare il tema specifico dell'assistenza e la continuità delle cure anche nella fase della transizione dalla minore alla maggiore età (Transitional Care).

"Si tratta di un provvedimento molto atteso dalle associazioni delle oltre 200 famiglie coinvolte, con cui da anni si è aperto un dialogo che ha portato questo importante risultato - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. La presenza nella nostra regione di un'eccellenza come l'ospedale pediatrico Giannina Gaslini ci consente di creare una forte sinergia con il territorio per non lasciare sole le famiglie che si trovano in particolari condizioni anche dopo la fase acuta della patologia. Il Gaslini, in qualità di Centro specialistico di riferimento regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche, ha il compito di definire i criteri di eleggibilità e di funzionamento dell'elenco dei pazienti con malattie oggi inguaribili che necessitano di continuità di cure tra l'età pediatrica e l'età adulta. Non solo. Con questa delibera il Gaslini monitora e aggiorna semestralmente l'elenco dei pazienti".

"Gli obiettivi prioritari dell'intervento - sottolinea il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - sono molteplici: la definizione a livello regionale di un percorso uniforme di presa in carico dei pazienti eleggibili alle cure palliative e terapia del dolore pediatriche sulla base dell'accordo Stato-Regioni 2021; la definizione a livello regionale di un percorso uniforme di presa in carico e continuità assistenziale tra l'età pediatrica e l'età adulta dei pazienti con malattie inguaribili con bisogni assistenziali complessi a rischio di vita".

“Si consolida un percorso che va dal neonato all’adolescente con un’attenzione a chi, affetto da patologia pediatrica, è passato all’età adulta - evidenzia il direttore generale dell'IRCCS Giannina Gaslini Renato Botti -. La presa in carico avviene attraverso l'implementazione di percorsi ambulatoriali condivisi tra gli specialisti dell'età pediatrica e degli adulti, la definizione di percorsi prioritari in regime di urgenza ed emergenza garantendo in accordo con il 118 l'accesso preferenziale al pronto soccorso dell'Istituto Gaslini e il rafforzamento della rete della domiciliarietà”.

Al Matitone aperti cinque sportelli per i professionisti dell’edilizia, Mascia: “Obiettivo snellire le procedure”

Super User 21 Gennaio 2023 651 Visite

«Nell’ottica di avvicinare sempre di più la pubblica amministrazione ai tempi e alle esigenze dei liberi professionisti e delle imprese, la direzione urbanistica apre cinque sportelli al piano terra del Matitone per interfacciarsi sulle pratiche anche senza appuntamento. In questo modo, abbiamo accolto una precisa istanza manifestata dai professionisti del settore durante la periodica Conferenza comunale per l’edilizia, fortemente voluta dal sindaco Bucci all’inizio di questo mandato, per semplificare e snellire le procedure per chi lavora in questo importante ambito di sviluppo della nostra città». Lo annuncia l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia.
Gli sportelli della sezione edilizia privata e tutela del territorio, al piano terra del Matitone, ingresso di Ponente, sono così organizzati per il ricevimento dei professionisti, anche senza appuntamento: Unità territoriale Ponente (postazione n. 7, martedì dalle 9 alle 12.30); Unità territoriale Valbisagno (postazione n.8, martedì dalle 9 alle 12.30); Unità territoriale Centro e Levante (postazione n.11, martedì dalle 9 alle 12.30); Unità territoriale Valpolcevera (postazione n.12, martedì dalle 9 alle 12.30); Ufficio paesaggio, attivo dal 31 gennaio (postazione n.13, martedì dalle 9 alle 12). Resta in ogni caso la possibilità di concordare con gli uffici specifici appuntamenti.

Entroterra, attivo l’Osservatorio delle vallate sul geoportale del Comune di Genova

Super User 21 Gennaio 2023 525 Visite

È consultabile sul geoportale istituzionale del Comune di Genova l’Osservatorio delle Vallate, lo strumento di rilevamento georeferenziato delle criticità idrogeologiche, geomorfologiche idrauliche e ambientali del territorio collinare genovese. Realizzato dalla Direzione Idrogeologia e Geotecnica, Espropri e Vallate (DIGEV) in collaborazione con la Direzione Sistemi Informativi, l’Osservatorio mette a disposizione i dati specifici che riguardano le principali criticità, ma anche le valenze territoriali rilevate dai tecnici all’interno dei bacini idrografici.

«Si tratta di uno strumento in continuo aggiornamento – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo delle Vallate Alessio Bevilacqua – i dati verranno via via incrementati restituendo, quindi, un fotogramma in continua evoluzione che terrà conto degli interventi e dei lavori effettuati sul territorio, quelli in corso di realizzazione, di nuovi dati sui bacini non ancora rappresentati per cui sono in corso dei sopralluoghi. Oltre all’attenzione per la sicurezza dal punto di vista idrogeologico delle vallate, l’Osservatorio recepirà e traccerà anche le proposte per la valorizzazione e il miglior utilizzo del territorio collinare, per favorire il ritorno della frequentazione dei cittadini, del turismo e di attività artigianali».

La pubblicazione dei dati dell’Osservatorio, frutto di specifici sopralluoghi, è funzionale alla divulgazione dei dati a tecnici e cittadini, ma si presta anche ad attivare una collaborazione per lo scambio dati dinamico sulle criticità e sulle valenze del territorio, ovvero gli elementi di pregio che possono essere promossi e valorizzati. I dati raccolti e pubblicati non si sostituiscono ad altre banche dati esistenti in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico, ma sono complementari e mirati a fornire indicazioni di dettaglio utili dal punto di vista operativo negli interventi.

L’Osservatorio è consultabile al link: https://mappe.comune.genova.it/MapStore2/#/viewer/openlayers/1000021648

Centenario A Compagna, De Martini: “Mio padre ha finanziato la rinascita dell’associazione ma è stato dimenticato”

Super User 20 Gennaio 2023 1294 Visite

“Mio padre ha finanziato la rinascita dell’associazione A Compagna, quando questa versava in gravi difficoltà economiche. In occasione della festa che si terrà al Teatro Carlo Felice per i cento anni dell’associazione (leggi), le mie sorelle ed io dovevano essere invitate ufficialmente e mio padre ricordato come loro benefattore”. A parlare è l’onorevole Susy De Martini, ex europarlamentare e candidata nella lista del sindaco Bucci alle scorse amministrative genovesi.
Al momento, le sorelle De Martini non sono state invitate e il loro papà non è citato nel programma della festa, ma c’è chi sta lavorando per rimediare alla grave dimenticanza. Perché un’associazione ed una città che dimenticano la loro storia non hanno un futuro.

Quando A Compagna ricordava Luigi De Martini

Riunita la Consulta dei giovani: nuovi spazi fisici e virtuali per la coprogettazione con 5 tavoli di lavoro

Super User 20 Gennaio 2023 923 Visite

I giovani genovesi chiedono nuovi spazi di dialogo e coprogettazione della città per le future generazioni. È quanto è emerso durante l’assemblea della Consulta dei giovani cittadini e cittadine che si è riunita oggi pomeriggio a Palazzo Tursi con l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Corso. I rappresentanti della Consulta hanno presentato un progetto-manifesto, articolato in macroaree, con cinque obiettivi, risultato del lavoro di sintesi di un questionario distribuito all’interno del progetto “Periferie al centro-dialogo tra i giovani di Genova”, sviluppato all’interno di Orientamenti 2022. Dall’analisi delle istanze dei giovani di diversi quartieri è emersa la richiesta di un luogo fisico per la co-progettazione, co-fondazione, co-ideazione, co-partecipazione e collaborazione tra la Consulta stessa e tutti i potenziali soggetti istituzionali presenti sul territorio che si occupano di politiche giovanili. 

«Genova ha una forte componente giovanile che vuole fare sentire la propria voce e a cui come amministrazione vogliamo fornire tutti gli strumenti necessari per sviluppare le proprie idee per la città delle prossime generazioni – ha detto l’assessore Corso – coinvolgere i giovani nei processi decisionali che riguardano la città, pesare anche le politiche intraprese con un occhio attento al ‘fattore giovani’ è fondamentale per fare una programmazione e una progettazione per Genova a lungo termine. L’Informagiovani, che ha la propria sede all’interno di Palazzo Tursi, può rappresentare il luogo fisico dove i giovani genovesi che vogliano dare il proprio apporto, ma anche portare una propria istanza all’amministrazione, si possano ritrovare e discutere mettendo a disposizione dell’intera città le proprie idee e le proprie proposte. Nella riunione di oggi è stata importante la presenza del Teatro Nazionale, che costituisce un anello di collegamento imprescindibile tra il mondo della formazione e del lavoro».

Una richiesta di ‘spazi’ non solo fisici, ma anche virtuali, attraverso i social media, per rafforzare il dialogo tra le istituzioni e le realtà giovanili, attraverso incontri, eventi e iniziative. In questi primi mesi di attività, la Consulta sta avviando alcuni progetti, attraverso i social media, dedicati alla sensibilizzazione dei giovani sulla raccolta differenziata e su temi ambientali dell’Agenda 2030.

Fulcro ‘fisico’ per l’attività, quindi, sarà l’Informagiovani del Comune di Genova, in vista del proprio trentennale. I componenti della Consulta, una trentina di ragazzi tra i 16 e i 35 anni, hanno messo a punto l’attivazione, all’interno dell’Informagiovani, di un team per il confronto su 5 macro temi: diritti e pari opportunità, adolescenza, volontariato, comunicazione che andranno ad affiancarsi a formazione, lavoro e orientamento. Tra i prossimi obiettivi, anche la creazione di un punto di incontro-ascolto i tutti i quartieri genovesi. Inoltre, è prevista l’attivazione di un tavolo di lavoro che coinvolga direttamente il Sindaco dei giovani, presente alla riunione, che promuoverà il dialogo diretto tra la giunta comunale e la consulta sui progetti per la città rivolti ai giovani.  

 

Genova, nel 2022 oltre 2 milioni di turisti: +49% rispetto al 2021

Super User 20 Gennaio 2023 769 Visite

Questa mattina, durante la Commissione consiliare VI-Sviluppo economico, alla presenza dell’assessore al Turismo Alessandra Bianchi, sono stati presentati i dati dei flussi turistici rilevati dall’Osservatorio turistico regionale. 

A Genova, nel 2022 le presenze di turisti italiani e stranieri sono arrivate a 1.964.000 (a questi numeri manca il mese di dicembre non ancora registrato) il 49,1% in più rispetto al 2021, quando le presenze sul territorio erano state 1.317.288. Un dato che supera quindi i 2 milioni di presenze secondo le proiezioni del Comune di Genova, aggiornate al 31 dicembre 2022, e potrebbe sfiorare i 2,5 milioni, considerando gli appartamenti ammobiliati a uso turistico.

«Numeri che ci entusiasmano – ha detto l’assessore Bianchi – Genova ha registrato una positiva ‘invasione’ dai turisti e questo dimostra che l’attività svolta in questi anni dall’amministrazione ha portato ottimi risultati. È un record quello delle presenze turistiche registrato nel 2022, che ha superato anche gli anni precedenti al Covid, frutto del lavoro condiviso con gli operatori del settore per la destagionalizzazione e siamo stati premiati perché gli arrivi sul territorio genovese sono stati quasi sempre costanti ogni mese. Abbiamo puntato a una offerta turistica a 360 gradi, aiutati dal clima che, con le sue temperature miti, ha reso gradevole il soggiorno nella nostra terra quasi 365 giorni l’anno. Infine, abbiamo trovato la chiave per promuoverci al meglio, parlando non soltanto di turismo, ma anche di tradizioni, sport, arte, cultura e grandi eventi. Un turismo, insomma, che abbraccia ogni ambito e ci ha permesso i grandi numeri di afflussi di cui parliamo oggi». 

I turisti italiani che scelgono Genova sono 1.039.995, poco di più rispetto ai 924.123 stranieri: 1.467.266 hanno alloggiato negli alberghi, nei residence e nelle residenze turistiche alberghiere di Genova, mentre circa 496mila hanno preferito altre sistemazioni. Anche se i flussi ‘fuori stagione’ hanno raggiunto buoni livelli, i mesi più gettonati restano quelli estivi: il flusso, sia di arrivi che di presenze, nel 2022 si è concentrato nei mesi di giugno, luglio e agosto. Le presenze a Genova nel mese di giugno sono arrivate a 206.156, a luglio 243.114 e ad agosto il picco con 255.416.

Un altro dato interessante arriva dalla provenienza dei turisti che nel 2022 hanno scelto Genova come meta delle loro vacanze. Riguardo gli italiani non si sono registrate grandi sorprese. È la Liguria la regione che, come ogni anno, preferisce i propri territori come meta turistica: nel 2022 i turisti liguri sono stati 294.636 (+2,16%); segue la Lombardia con 683.245 presenze (+10,62%). Infine il Piemonte, con 244.506 arrivi a Genova, il 10% in più rispetto al 2021. 

All’estero, invece, qualche sorpresa c’è stata. Gli stranieri che preferiscono trascorrere le vacanze a Genova e in Liguria sono i tedeschi: dalla Germania sono infatti arrivati, nel 2022, 297.497; seguono i francesi, 260.448 (il 52% in più rispetto al 2021, quando ne arrivarono 171.307). Genova piace anche agli svizzeri (216.394 presenze) e, infine, dopo due anni di stallo causato dalla pandemia, tornano americani e inglesi. Nel 2022 si è registrato a Genova il boom di turisti provenienti dagli Stati Uniti, 169.190, quando nel 2021 erano stati soltanto 45mila, quindi il 270% in più rispetto all’anno scorso. E fanno ancora meglio gli inglesi, che nel 2021 avevano visitato Genova soltanto in 24mila e che nel 2022 sono arrivati a 105.595, il 323% in più.

BRC, l’impresa genovese ha realizzato a Matera una scuola con tecnologie innovative

Super User 20 Gennaio 2023 512 Visite

Sarà inaugurato lunedì prossimo, 23 gennaio alle 11:00, il nuovo plesso scolastico "Bramante" di Matera, che ospiterà primaria e scuola dell'infanzia. I lavori, costo 3 milioni e 450 mila euro, sono stati realizzati dall’impresa edile genovese BRC con il finanziamento del Piano Nazionale delle Città e il Comune di Matera.

Con una superficie interna di tremila metri quadrati che potranno ospitare 370 persone, l’impresa BRC ha realizzato la scuola con una struttura portante mista in cemento armato, legno e acciaio rispondente ai moderni requisiti di sicurezza strutturale e antisismica.

La scuola, dotata di isolamento termico e acustico e di un sistema di videosorveglianza, è ad alta efficienza energetica con un impianto avanzato e innovativo, improntato alle attuali esigenze didattiche e organizzative (archivi, laboratorio multimediale, sala musica, palestra, mensa, spazi esterni e interni adatti allo svolgimento di eventi musicali, incontri, spazi a verde con frutteti e orti didattici).

La struttura e gli impianti, dotati di impianto fotovoltaico per riscaldamento e produzione di acqua calda, sono stati predisposti per un futuro ampliamento con un nuovo corpo di fabbrica per ospitare la scuola secondaria di secondo grado.

Gli spazi del plesso scolastico sono adeguati ai parametri imposti dall’emergenza pandemica Covid 19.

Festival di Sanremo, Toti sul set del nuovo spot di Regione Liguria con protagonisti Lastrico e Arcuri

Super User 20 Gennaio 2023 743 Visite

Visita del presidente Giovanni Toti sul set allestito sul Galeone di Genova, al Porto Antico, dove sono in corso le riprese del nuovo spot di promozione turistica della Regione Liguria, diretto dal regista Fausto Brizzi con protagonisti Maurizio Lastrico e Alice Arcuri. Lo spot sarà trasmesso in anteprima nazionale durante la 73^ edizione del Festival di Sanremo.

“Il Galeone è uno dei simboli del nostro Porto Antico – dichiara il presidente Toti – e come ogni anno stiamo preparando una grande campagna di promozione del nostro territorio che parte con la tradizionale cartolina della Liguria all’interno del Festival di Sanremo: come il Capodanno in piazza, avrà una visibilità straordinaria in una delle trasmissioni più viste del nostro Paese e non solo. L’auspicio è che nel 2023 il nostro turismo possa superare i numeri già straordinari del 2022 e stiamo lavorando in questa direzione: con il nostro spot che dopo Sanremo verrà trasmesso sulle televisioni nazionali, con la presenza alle principali fiere del turismo in Italia e all’estero e con tutte le manifestazioni che stiamo organizzando. Lo scopo è quello di regalare a questa regione e a tutti coloro che la frequenteranno durante la prossima primavera/estate, favorita da una serie di ponti, una stagione esplosiva e ricca di eventi”. “Lo spot di quest’anno è divertente, come del resto quelli dell’anno passato, e andrà in onda fino all’estate sulle reti generaliste – aggiunge il presidente Toti – Abbiamo investito in termini di idee e creatività con attori genovesi dalla grande professionalità, con un regista, Fausto Brizzi, che ci ha già accompagnato per un pezzo della nostra promozione, portandoci fortuna, e che è diventato anche lui un genovese di adozione. Ci attende una bellissima edizione del Festival: Sanremo è una grande kermesse che anima il Ponente e dà il calcio d’inizio alla nuova stagione turistica. Ci contiamo molto e dall’entusiasmo che vedo intorno a me, credo proprio che sarà un’edizione importante e vitale”.

L’idea che ha ispirato lo spot è quella di un Cristoforo Colombo che sta per partire verso l’America, ma alla fine rinuncia perché la Liguria offre già tutto ciò che desidera.

“Siamo qui a Genova per girare il nuovo spot della Regione con Alice Arcuri e Maurizio Lastrico – spiega il regista dello spot Fausto Brizzi – Avremo una versione per il Festival di Sanremo e un’altra che andrà in onda in primavera. Come si promuove la Liguria per un pubblico nazionale? Facendolo venire in questa bellissima regione. Ero stato tante volte in Liguria, in passato, poi mi sono innamorato di una ragazza genovese e improvvisamente ho scoperto una città e una regione intera che sono dei posti di vacanza incredibili, dove si possono trovare, a poca distanza, mari e monti. Con questo spot vogliamo farla conoscere a chi ancora non lo sa”.

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