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Scuola, Toti: “Oggi ultima campanella, nostro impegno per un inizio scolastico normale a settembre”

Super User 09 Giugno 2021 596 Visite

“È suonata l’ultima campanella di questo lungo anno scolastico per gli studenti liguri. Un anno in cui anche il mondo della scuola è stato messo a dura prova: le lezioni a distanza, la mancanza di tutti quei piccoli grandi gesti di normalità e socialità con i compagni. Eppure, se c’è una cosa che in questi mesi mi ha sorpreso, è vedere i sorrisi e la carica che proprio i bambini hanno saputo regalarci. È per voi che lavoriamo ogni giorno, per restituirvi un po’ della speranza che avete dato alle vostre famiglie e a tutti noi, quando più ne avevamo bisogno. Grazie ragazzi: festeggiate questa fine, noi ci impegneremo per regalarvi un inizio diverso a settembre, semplicemente normale”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nell’ultimo giorno di scuola per gli studenti liguri.

Dal 15 giugno via Cairoli e piazza della Meridiana saranno zone pedonali

Super User 09 Giugno 2021 763 Visite

Entrerà in vigore martedì 15 giugno l’ordinanza che istituisce, in via sperimentale e per un periodo di 6 mesi, dalle ore 11.30 alle 19.00 di tutti i giorni, feriali e festivi, un’area pedonale in via Cairoli e piazza della Meridiana.

L’area in questione sarà interdetta alla circolazione del traffico ordinario salvo: veicoli di emergenza e al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie; Forze di Polizia; velocipedi; autovetture e motoveicoli dei residenti e degli autorizzati ai sensi della Disciplina di accesso alle ZTL, ma solo per accedere a cortili, passi carrabili e autorimesse.

L’ordinanza conferma la disciplina di accesso al Settore 4 della ZTL Centro Storico, di cui via Cairoli e piazza della Meridiana fanno parte, dalle 19.00 alle 11.30 del giorno successivo.

Inoltre, sulla base dell’efficacia della nuova disciplina di circolazione, l’Amministrazione valuterà la possibilità di estendere l’orario di vigenza dell’area pedonale fino alle ore 24.00.

Dal giorno di entrata in vigore dell’ordinanza, per una settimana, al varco di accesso a via Cairoli sarà attivato un presidio con agenti della Polizia Locale per fornire informazioni all’utenza sulla nuova regolamentazione alla circolazione.

L’istituzione in via sperimentale della nuova area pedonale di via Cairoli e piazza della Meridiana è il risultato di un lungo confronto che l’Amministrazione ha avuto con la cittadinanza e il tessuto commerciale della zona, con la partecipazione dell’assessore al Centro Storico Paola Bordilli, dell’assessore a mobilità integrata e trasporti Matteo Campora, il Municipio I Centro Est e il CIV di via Cairoli. Quest’ultimo, in particolare, aveva evidenziato la problematica, persistente da anni, relativa al transito e alla presenza di autoveicoli parcheggiati a tutte le ore in via Cairoli. 

La creazione della nuova area pedonale tra via Cairoli e piazza della Meridiana mira a salvaguardarne la qualità estetica, funzionale e formale - valorizzandola - e tutelandone al contempo quella ambientale, economica e sociale, per una migliore fruibilità dello spazio pubblico, grazie anche all’incentivazione di una modalità di accesso più green e sostenibile.

La nuova area pedonale andrà a connettersi con via Garibaldi fino all’altezza dell’incrocio con vico dietro il coro della Maddalena.

«La pedonalizzazione in via sperimentale di via Cairoli e piazza della Meridiana – dichiara l’assessore a mobilità integrata e trasporti Matteo Campora – è una misura che vuole tutelare l’integrità e il valore storico, culturale e artistico di una delle porzioni più belle e affascinanti dei nostri vicoli. Con questo intervento di riqualificazione urbana, mirato ad aumentarne la vivibilità e a favorirne una frequentazione più sostenibile, andiamo a restituire a genovesi e turisti uno spazio pubblico di pregio che sarà possibile frequentare in maggiore sicurezza e tranquillità, con un importante beneficio economico atteso per i commercianti».

«La creazione di un’area pedonale tra via Cairoli e piazza della Meridiana – spiega l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – è il risultato del confronto che abbiamo avuto con il Municipio e il CIV di zona, con i quali abbiamo studiato la soluzione migliore per riqualificare una delle strade più belle del nostro Centro Storico. Maggiore sostenibilità ambientale, più sicurezza e minor inquinamento acustico e maggiore fruibilità degli spazi, ma non solo. Infatti, grazie alla riduzione del traffico veicolare e all'aumento degli spazi pubblici fruibili, auspichiamo un aumento dei flussi di persone che transiteranno a piedi per la via con benefici per il tessuto sociale e commerciale».

Aperture supermercati, Ascom Confcommercio contro Tursi: “Basta! Si sta uccidendo il tessuto commerciale”

Super User 09 Giugno 2021 932 Visite

“Quasi ogni settimana, in questi ultimi, mesi abbiamo dovuto prendere atto di nuovi insediamenti commerciali in città. Spesso operazioni in aree del Comune che vengono ristrutturate, con iniziative che alla fine prevedono medie o grandi strutture di vendita. L’elenco è lungo. A nulla sono valse le richieste che abbiamo fatto e non solo recentemente, ma da anni, mettendo in guardia sul fatto che una città come Genova non regge un’offerta commerciale come quella che si sta portando avanti. Così si uccide il tessuto commerciale esistente, si snatura la città, si perde occupazione. Possibile che non si comprenda che è il momento di tutelare i nostri centri storici e di bloccare le grandi strutture di vendita? Non è possibile continuare ad inserire sempre superficie commerciale per risanare aree. La priorità deve essere quella di attrarre insediamenti produttivi manifatturieri sostenibili perché è chiaro che l’economia è troppo sbilanciata sul commercio, abbiamo bisogno di industria e artigianato. Esistono poi anche altri tipi di riqualificazione di cui la città ha bisogno e sono quelli finalizzati al tempo libero allo sport alla cultura”. Così afferma Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio.

E prosegue: “abbiamo visto inaugurare Esselunga in via Piave e stanno costruendo Esselunga a Sampierdarena, è in costruzione un centro commerciale al Palasport, non parliamo poi di Leroy Merlin al Carlini un’idea forse tramontata grazie alla nostra dura battaglia, insieme al Civ, adesso la Rotonda di Carignano e quante altre? Dove vogliamo arrivare? Alla desertificazione dei nostri centri storici? Genova è veramente policentrica e dobbiamo tutelare la qualità della vita dei genovesi. Abbiamo scritto chiedendo chiarimenti sulla programmazione commerciale in città perché  non è possibile apprendere dai giornali quello che sta succedendo, ma non abbiamo avuto risposta. Abbiamo chiesto di essere auditi ma non erano previste audizioni”.

Umberto Solferino, presidente della Consulta dei Civ Ascom Confcommercio: “nessun rispetto per chi è sul territorio da anni, dà lavoro, tiene vive e ordinare le strade. Nessun rispetto neppure in presenza delle difficoltà affrontate con il covid che non sono certo finite. Stanno consegnando la città alla grande distribuzione. Altro esempio lo possiamo riscontrare nell’ex mercato di corso Sardegna dove dovevano avere priorità di insediamento i negozi presenti nel civ, ma i prezzi richiesti a noi commercianti non sono sostenibili mentre lo sono di sicuro per la grande distribuzione. La protesta ormai arriva da tutti i nostri CIV del territorio che vedono realizzate operazioni che non tengono nella minima considerazione la salvaguardia delle attività esistenti, ma neppure la qualità della vita dei genovesi. È un peccato che amministratori così illuminati su alcune opere siano ciechi di fronte ad una realtà come questa. Noi commercianti non ne possiamo più e attraverso la nostra associazione Ascom Confcommercio e insieme a tutti i nostri CIV e alle migliaia di imprese che ne fanno parte faremo tutto il possibile perché si ponga fine a questo scempio”.

In Liguria mezzi pubblici fino all'80% della capienza, Berrino: “Siamo la prima regione in Italia”

Super User 09 Giugno 2021 513 Visite

“La limitazione del coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale (automobilistico, metropolitano, tranviario, filoviario, funicolare, lagunare, costiero e ferroviario di interesse delle regioni e delle P.A) passa in Liguria dal 50 all'80% fino al prossimo 31 luglio”. Lo comunica l'assessorato regionale ai Trasporti con una lettera indirizzata alle prefetture, alle amministrazioni locali, alle aziende di trasporto liguri e a Trenitalia.

“Siamo la prima regione in Italia - commenta l'assessore ai Trasporti Gianni Berrino - ad applicare la normativa nazionale vigente, che consente alle regioni collocate in zona bianca l'estensione della percentuale di riempimento dei mezzi all'80%. Inoltre, con il progressivo passaggio in zona bianca delle regioni confinanti, potremo contare anche sui collegamenti interregionali con la medesima percentuale di capienza, a tutto vantaggio del comparto turistico: un ulteriore passo verso la normalità", conclude l’assessore.

Commissione speciale per rinnovo patente di chi ha patologie, Cassinelli: “Cittadini vessati dalla burocrazia”

Super User 09 Giugno 2021 699 Visite

“Gli italiani ogni giorno sono vessati dalla burocrazia della pubblica amministrazione. Il tormento più odioso riguarda l’ambito sanitario quando si riscontra l’incapacità di erogare servizi essenziali in tempi adeguati. Lo sanno bene coloro che, affetti da patologie, devono rivolgersi a una commissione speciale per il rinnovo della patente di guida. Un calvario tra bollettini di pagamento, migrazione da un ufficio all’altro e tempi biblici. Chiediamo quindi al ministro Speranza di intervenire con soluzioni rapide per tutelare i diritti dei cittadini ed evitare inutili aggravi di costi per l’Erario”. Lo scrive in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli, componente della Commissione Giustizia e autore di una interrogazione al ministro alla Salute Roberto Speranza.

Santa Margherita, riaperto il parco del Flauto Magico

Super User 09 Giugno 2021 827 Visite

Dopo 10 anni di abbandono, ha riaperto il Parco del Flauto Magico: il parco giochi per bambini realizzato nel 1998 a Santa Margherita Ligure dal maestro Emanuele Luzzati, con il supporto del Teatro della Tosse. La cerimonia è stata fatta la mattina di mercoledì 9 giugno, per celebrare così nello stesso tempo anche ultimo giorno di scuola. Madrina della manifestazione è stata Ilaria Cavo, assessore alla scuola, cultura e politiche giovanili della Regione Liguria.«È un onore per me essere la madrina del nuovo Parco del Flauto Magico - ha detto Ilaria Cavo - È un ulteriore segnale di ripartenza in un'estate davvero speciale. Prima di tutto si riconsegna al territorio un parco giochi e lo si fa nel nome di quel Emanuele Luzzati che quest'anno avrebbe compiuto 100 anni e che nel 1998 trasformò questa realtà in un percorso magico ispirato all'opera di Mozart. Riaprirlo è un modo per restituire alla sua memoria quanto lui ci ha donato. Ma è anche un modo per restituire ai più piccoli uno spazio di socialità a conclusione di un anno scolastico difficile che però ci traghetta verso una normalità che noi tutti perseguiamo. Regione Liguria è dunque al fianco del Comune di Santa Margherita Ligure e di Unicef che ha eletto questo parco come nuovo punto di riferimento cittadino per le sue attività».L’apertura è stata una grande festa con i bambini delle scuole elementari, resa magica dai colori e dalle immagini create per il parco da Emanuele Luzzati: un artista che avrebbe compiuto 100 anni pochi giorni fa, il 3 giugno. Un tocco speciale lo hanno portato gli attori chiamati dal Comune e dall’associazione culturale Kores, che hanno intrattenuto i bambini ricreando la giusta magia per un evento del genere: l’attore, musicista e cantastorie Dario Apicella; Ludovico Bordignon e Sebastiano Amadio della Compagnia Faber Teater di Chivasso, nel Torinese; il Mago Oscar di Torino. A testimoniare la continuità con il progetto originario di Emanuele Luzzati c’era una delegazione del teatro della Tosse (da sempre custode del patrimonio emotivo e artistico lasciato dal maestro genovese) guidata da Emanuele Conte e Sergio Noberini del museo Luzzati.

“Nel 1998, quando il parco venne inaugurato – ha ricordato Beatrice Tassara, assessore alla pubblica istruzione e ai servizi bibliotecari, ex maestra di scuola – io ero qui con i miei alunni, e l’assessore era il dottor Alessandro De Giovanni, che oggi è qui con noi. Era stato lui, pediatra di professione, a volere fortemente questo parco tutto dedicato ai bambini. Oggi abbiamo sentito delle critiche. Dicono che era inutile inaugurare il parco dato che i giochi e le installazioni non sono ancora pronti. Rispondo che avevamo promesso ai bambini che il parco avrebbe riaperto i battenti prima della fine della scuola: e così è stato. I nuovi giochi arriveranno tra breve tempo e saranno uguali a quelli che c’erano prima: disegnati quindi dal genio di Emanuele Luzzati, ma realizzati in materiali più resistenti alle intemperie. Quelli di prima, costruiti in legno, alla fine si era deteriorati ed erano diventati pericolosi per l’incolumità dei bambini. Non è stato facile mettere insieme i fondi per riaprire il parco, ma alla fine ci siamo riusciti: grazie alle generosità dei vecchi sponsor che hanno confermato il loro impegno”.

“Il Parco del Flauto Magico di Santa Margherita Ligure – spiega il sindaco Donadoni - fu realizzato nel 1998 secondo il pensiero e lo studio dell'artista Emanuele Luzzati; purtroppo nel tempo le aree e le attrezzature, realizzate soprattutto di legno, hanno subito la naturale usura con conseguente limitazione dell'uso e della fruibilità da parte dei cittadini. Grazie all'approvazione, da parte dell’amministrazione comunale, di un protocollo d'intesa con l'Associazione culturale Kòres per la realizzazione di un progetto per la riqualificazione e valorizzazione culturale del Parco, sono state attivate le procedure per il finanziamento di nuovi interventi, tramite la partecipazione al bando “I luoghi della cultura 2019”. Il nostro progetto è risultato meritevole di accoglimento da parte della Compagnia di San Paolo. Oltre a Korès hanno partecipato al progetto come partner Coop Liguria, Latte Tigullio - Centro Latte Rapallo e Arbre Magique-Tavola”. Il Comune di Santa Margherita Ligure ha stanziato 150 mila euro; Kòres, con il finanziamento della Compagnia di San Paolo, ha versato 80 mila euro.Alla festa hanno partecipato circa 80 bambini e ragazzi delle scuole della città con relativi insegnanti. Presenti anche il presidente regionale UNICEF Franco Cirio; l’artistaAlessia Cotta Ramusino, ambasciatrice Regionale UNICEF. L'attore e regista Pino Petruzzelli ha recitato un breve testo su Pulcinella (una delle maschere preferite da Luzzati). «Oggi si chiude un iter iniziato nel 2014 con la riapertura dell'area di ingresso e con lariattivazione del minigolf – ha detto Linda Peruggi, assessore con incarico speciale alla riqualificazione del parco - La volontà dell’Amministrazione Comunale è stata fin da subito quella di riaprire il Parco del Flauto Magico con una scelta ben precisa: restituire alla città lo spazio così come il Maestro Luzzati lo aveva pensato. E così è stato fatto. Tutti i giochi (tranne due che non rispondono più agli standard di sicurezza) vengono ricostruiti dalla stessa ditta che li aveva realizzati nel 1998 ma con moderni materiali più sicuri e resistenti. Gli arredi e le statue sono stati restaurati; il verde è stato risistemato ed è stata creata un'area eventi che potrà accogliere spettacoli e presentazioni».

 

Paolo Fizzarotti

Case occupate o con inquilini morosi, Veronica Russo (FdI): “Governo si attivi subito per eliminare l'Imu”

Super User 09 Giugno 2021 559 Visite

“Il governo si attivi per eliminare subito l'Imu a carico dei proprietari di abitazioni occupate abusivamente o con inquilini morosi e adotti immediatamente misure urgenti per porre fine a questa situazione di incertezza ed ingiustizia sociale che è motivo di grande preoccupazione per la cittadinanza”. E' la proposta contenuta in un ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale di Fratelli d'Italia Veronica Russo e sostenuto da tutto il gruppo in Regione Liguria.

“Nonostante per legge sia impossibile, per chi occupa abusivamente un'abitazione, chiedere la residenza nello stesso e allacciare le utenze - spiega Veronica Russo - l'abusivismo di case di proprietà privata o pubblica temporaneamente vuote sta assumendo dimensioni sempre più vaste e preoccupanti e sta diventando una piaga sociale che lascia nella rabbia e nell’incertezza i legittimi proprietari che, come dimostrano i fatti, non riescono a sgomberare le case dagli abusivi”.

“Inoltre la legge non prevede direttamente che si debbano trovare alternative abitative per gli occupanti ma stabilisce che siano i Prefetti e i Sindaci gli arbitri delle modalità e delle tempistiche con cui i legittimi proprietari potranno rientrare in possesso dei loro beni - prosegue la consigliera - E quindi se un giudice ordina uno sgombero si deve passare dal Prefetto per renderlo esecutivo; sta poi al Prefetto decidere, tenendo conto di 'possibili turbative dell’ordine e della sicurezza', se mandare le Forze dell’Ordine. Inoltre, il Prefetto deve tener conto anche della tutela dei nuclei familiari in situazioni di disagio economico e sociale e spesso capita che, in caso 'di presenza di persone minorenni o meritevoli di tutela' oppure per motivi di 'tutela delle condizioni igienico-sanitarie', i Sindaci possono decidere di riconoscere agli occupanti il diritto a stabilire la residenza nell’immobile occupato oppure ad avere una casa assegnata dal Comune. Il paradosso è che, se si tratta di edilizia popolare, può capitare che essa sia la stessa che hanno sottratto a chi ne aveva diritto”.

“Vogliamo quindi che venga salvaguardato il sacrosanto diritto alla proprietà sancito dalla nostra Costituzione visto che sono troppe le persone vittime di occupazione abusiva anche da parte di chi in realtà non si trova affatto in condizioni di necessità e di pericolo; inoltre, spesso, questi occupanti abusivi sono così violenti da arrivare anche a minacciare di morte i legittimi proprietari, i quali per rientrare in possesso della propria abitazione, devono adire le vie legali che comportano spese elevate e tempi lunghissimi”, conclude Veronica Russo.

Vaccini, al via le prenotazioni per la fascia 30-34 anni

Super User 08 Giugno 2021 782 Visite

“La nostra campagna vaccinale prosegue a pieno ritmo. Dopo il boom di prenotazioni per i giovanissimi tra 12 e 18 anni (questi ultimi nati nel 2003) aperte da ieri sera, nei prossimi giorni proseguiremo, con un minimo di scaglionamento, per raggiungere entro venerdì tutta la popolazione ‘vaccinabile’ con le fasce 30-34 anni, 25-29 anni, 18-24 anni. Confidiamo nell’arrivo di massicce dosi di vaccini, come assicurato dalla struttura commissariale del generale Figliuolo”. Così il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto delle prossime tappe della campagna vaccinale contro il Covid-19.

In particolare, dalle ore 23 di oggi, martedì 8 giugno, attraverso il portale dedicato prenotovaccino.regione.liguria.it partiranno le prenotazioni per la vaccinazione ai liguri nella fascia di età 30-34 anni, che da domani, mercoledì 9, potranno utilizzare anche gli altri canali a disposizione (farmacie, sportelli Cup e numero verde).

Per la fascia 25-29 anni invece le prenotazioni sul portale apriranno dalle 23 di domani, mercoledì 9 (e da giovedì 10 anche attraverso gli altri canali) mentre per i liguri con età tra 18 (nati nel 2002) e 24 anni sarà possibile prenotare il vaccino a partire dalle ore 23 di giovedì 10 attraverso il portale e da venerdì 11 anche attraverso gli altri canali.

Da domani, inoltre, i 60enni e 70enni, che, non ultravulnerabili o disabili, fino ad oggi sono stati vaccinati con un vaccino Astrazeneca o Johnson, avranno la possibilità in tutte le Asl della Liguria di prenotare anche la vaccinazione con Pfizer o Moderna. “L’auspicio – afferma Toti - è che questa possibilità, già attiva in tutte le Asl eccetto la Asl3 dove sarà attivata da domani, aumenti l’adesione alla campagna vaccinale da parte di questi cittadini liguri che, ad oggi, si sono dimostrati quelli maggiormente restii alla vaccinazione con i sieri consigliati per la loro fascia di età da Ema e Aifa”.

“La Liguria – prosegue il presidente della Regione – ha somministrato ad oggi 1 milione e 51.417 vaccini, pari al 93% di quelli consegnati. Di questi, 354.907 sono seconde dosi. Nelle ultime 24 ore sono state somministrate oltre 17mila dosi (17.013), di cui 12.216 di vaccini freeze (Pfizer o Moderna) e 4.797 di vaccini cold (Astrazeneca o Johnson)”.

Per quanto riguarda i dati legati all’andamento della pandemia da Covid-19 in Liguria, “scendono ancora i contagi – afferma Toti – con 21 nuovi positivi a fronte 4.407 tamponi tra molecolari e antigenici rapidi. Scendono anche i pazienti ricoverati: sono complessivamente 97 (3 in meno rispetto a ieri), di cui 21 in terapia intensiva (-2 da ieri) e 76 nei reparti di media intensità di cura. Sono 65 in meno in 24 ore le persone in isolamento domiciliare. In diminuzione anche l’incidenza di casi positivi ogni 100mila abitanti nell’ultima settimana: l’incidenza media ligure è di 12 casi, 13 a Savona, 8 alla Spezia, 3 ad Imperia e 14 a Genova”. “Sono due purtroppo le persone che non ce l’hanno fatta negli ultimi giorni – conclude il governatore - due uomini di 53 e 74 anni. Si aggiunge, nel bollettino odierno, anche la registrazione del decesso di una donna, avvenuto il 24 febbraio scorso”.

Vaccinata con AstraZeneca il 27 maggio, 34enne ricoverata al San Martino con bassi livelli di piastrine nel sangue

Super User 08 Giugno 2021 602 Visite

È ricoverata presso l’Ospedale Policlinico San Martino dove sono in corso accertamenti la donna, savonese, di 34 anni che oggi, mentre si trovava al lavoro, nel Tigullio, ha avvertito un forte al di testa e si è recata autonomamente presso l’Ospedale Policlinico San Martino. Dai primi esami effettuati in Pronto soccorso, è emerso un livello basso di piastrine nel sangue. La donna ha riferito di essere stata vaccinata ad Alassio il 27 maggio scorso con la prima dose di AstraZeneca.

Secondo quanto riferito dagli specialisti del Policlinico San Martino, la paziente è cosciente, perfettamente collaborante e non presenta sintomatologia associabile ad una trombosi. Per verificare la causa del basso livello di piastrine nel sangue ed evitare comunque un aggravamento delle sue condizioni, è stata avviata la terapia e sono in corso ulteriori esami.

Rotonda di Carignano, Forza Italia Genova: “Sì alla riqualificazione del quartiere”

Super User 08 Giugno 2021 930 Visite

Su iniziativa del consigliere comunale di Forza Italia Stefano Costa e a firma del capogruppo Mario Mascia e del consigliere Guido Grillo, il Consiglio comunale di Genova ha approvato un ordine del giorno che, sull'aggiornamento al PUC per la riqualificazione della nuova Rotonda di Carignano, impegna sindaco e giunta “a garantire la riqualificazione del piazzale San Francesco di Assisi e degli spazi ad esso adiacenti, mantenendone la totale fruizione pubblica;

− A prevedere una forma di collaborazione con le attività che si insedieranno in loco, a garanzia di una efficiente manutenzione del sito riqualificato;

− A monitorare eventuali ripercussioni dei nuovi insediamenti sulla viabilità di quartiere;

− A riferire, in itinere, al Consiglio Comunale, in merito a eventuali ulteriori avanzamenti progettuali, attraverso la commissione Consiliare competente".

"Le partite della totale fruizione pubblica e di una efficiente manutenzione di piazzale San Francesco e degli spazi adiacenti, così come dei riflessi sulla viabilità di quartiere sono per noi fondamentali", commenta l'autore dell'ordine del giorno Stefano Costa. 

"Forza Italia Genova è sempre attenta alle esigenze degli abitanti di ogni singolo quartiere della città e prendiamo atto con soddisfazione che tale sensibilità è ampiamente condivisa dall'amministrazione comunale del nostro sindaco Marco Bucci", conclude il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Tursi Mario Mascia, che è anche commissario genovese del partito.  

 

Statuto Regione Liguria, Vaccarezza: “Sansa diventa 'costituzionalista', ma gli va male anche in questo caso”

Super User 08 Giugno 2021 548 Visite

“Aveva provato a diventare presidente della Regione Liguria e ha rimediato la peggior sconfitta di sempre. Poi si è improvvisato medico in piena pandemia, tutore dell’ordine quando ha avuto il coraggio di sbeffeggiare chi lo aveva pizzicato fuori casa da positivo, quindi ricercatore in tema di vaccini, inanellando alcune fra le sue migliori gaffe. Oggi scopriamo Ferruccio Sansa nelle vesti di costituzionalista, ma anche in questo caso gli è andata male”. Così Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo! in Consiglio regionale, interviene sulle polemiche sollevate dal consigliere d’opposizione in merito alle modifiche dello Statuto della Regione Liguria. 

“In una lunga e stucchevole elucubrazione – prosegue Vaccarezza – Sansa riesce a prendere ben due granchi. Il primo quando dice che con la creazione dei Sottosegretari nascerebbe la ‘milizia del Presidente’. Il termine è quanto mai fuori luogo: come abbiamo ribadito più volte, queste figure serviranno come supporto alla squadra degli assessori, gravati da un numero impressionante di deleghe. Porteranno quindi un miglior servizio a tutti i liguri, al pari dei Consiglieri Delegati: questo l’unico obiettivo concreto, che perseguiamo ormai da 6 anni e per il quale i cittadini ci hanno confermato la loro piena fiducia solo lo scorso settembre. Tutto il resto che scrive Sansa è solo un rigurgito di populismo, elemento che ha contraddistinto la sua compagna elettorale e che sta caratterizzando il suo mandato da consigliere: contento lui...”.

“Sansa definisce poi l’inserimento della mozione di fiducia come il ‘punto più grave’ – chiude il capogruppo degli arancioni in via Fieschi – Ma l’aspetto straordinario è che la motivazione che fornisce è che ‘se i consiglieri votano contro il Presidente, se ne vanno a casa, perdono il lavoro, la poltrona e le palanche’. Ecco, ci chiediamo che considerazione abbia Sansa del suo ruolo: è in Consiglio regionale solo per una poltrona e per le ‘palanche’? Il meccanismo della fiducia è presente da sempre in Parlamento ed è garanzia di legame fra l’organo legislativo e quello esecutivo: se viene meno, non si può andare avanti. Ma probabilmente Sansa avrebbe da ridire anche contro i Padri Costituenti. O forse, più prosaicamente, ha solo timore di perdere la sua poltrona. Ma questo è un problema tutto suo, di cui ai liguri crediamo importi il giusto. Cioè niente”.

Statuto della Regione, Sansa: “Toti Primo, re di Liguria cambia la nostra vita”

Super User 08 Giugno 2021 579 Visite

“Non è semplice. Provare a coinvolgere l'opinione pubblica in una battaglia contro il cambio dello Statuto della Regione Liguria. La grande maggioranza di noi cittadini nemmeno sa che esiste uno Statuto della Regione e non lo ha letto. E' comprensibile, siamo convinti che ci sono, soprattutto in questo momento, problemi più drammatici nella nostra vita. Lo Statuto lo sentiamo lontano, roba di codici e codicilli”. Così scrive su Facebook il consigliere regionale Ferruccio Sansa.

“Eppure le modifiche - continua Sansa - proposte da Toti e dal centrodestra allo Statuto possono incidere proprio sulla nostra esistenza quotidiana: sulla salute, la sanità pubblica, il lavoro e le tasse, l'ambiente, i trasporti, l'istruzione, la cultura. Insomma, avranno un effetto concreto. Concretissimo. E rischiano di creare un sistema di potere inattaccabile, insindacabile che sfugge a qualsiasi controllo. Come? In pratica se le modifiche passeranno rischiano di dare a chi governa la Regione - al Presidente in persona - una potestà quasi assoluta. Nascerebbe una specie di monarchia: il Toti Primo. Sono dubbi che sono stati confermati oggi in Commissione dopo l'audizione di Andrea Pertici, noto professore di diritto costituzionale all'università di Pisa”.

Poi il consigliere regionale critica una serie di scelte del governatore.

“Primo punto: nasce la figura del Sottosegretario. Anzi, sono tre, come poche altre regioni italiane. Altre poltrone, altri soldi che vanno. Ma la questione è ben più seria: la Regione Liguria nei mesi scorsi ha già varato altre due nuove figure: l'unità di missione e i commissari. Tutti scelti dal Presidente in perfetta solitudine e senza controlli. Tutti risponderanno soltanto a lui che potrà immediatamente revocarli. Ora ecco arrivare anche i Consiglieri regionali delegati e i Sottosegretari. Ormai Toti disporrà di una 'milizia politica personale'. A cui si aggiungono, ovviamente, gli assessori. Ma questi ultimi, almeno, in Giunta possono votare anche contro il Presidente. Insomma, hanno diritto a manifestare dissenso. Ora no: responsabili di unità di missione, commissari, sottosegretari e consiglieri delegati non voteranno e di fatto saranno 'miliziani' del Presidente.
Non solo. Cade la separazione tra il potere esecutivo del Presidente e quello legislativo (ma anche di controllo) del Consiglio. In sostanza tra chi le leggi deve applicarle e chi deve approvarle. Perché, come si diceva, nascono le figure dei sottosegretari (che potranno essere anche consiglieri) e dei consiglieri delegati (in pratica dei consiglieri che svolgeranno una figura a metà strada tra esecutivo e legislativo).  Immaginate in concreto le conseguenze: i Consiglieri - che fanno parte della 'squadra' che approva le leggi e controlla l'operato del Governo regionale - potranno essere arruolati anche nella squadra di chi governa. Staranno dalle due parti della barricata. Proviamo proprio a vedere la scena: il Presidente potrà promuovere Sottosegretari - o consiglieri delegati - i consiglieri più fedeli. O potrà anche scegliere i più critici proprio per condizionare le loro posizioni e ammorbidire il dissenso.
Una riforma che, ovviamente, toglie ogni ruolo all'opposizione. Ma, se possibile, umilia ancor di più i consiglieri di maggioranza che, quando verrà posta la fiducia, potranno votare soltanto a favore e saranno ridotti a passacarte.
Il Presidente diventerà quasi onnipotente. E il Consiglio, che dovrebbe vigilare nell'interesse di tutti i cittadini, sarà totalmente spogliato di un effettivo potere.

Ma il punto più grave è un altro: la mozione di fiducia, che potrà essere posta su tutti i provvedimenti più delicati. Se i consiglieri votano contro il Presidente, se ne vanno a casa. Perdono il lavoro, la poltrona e le palanche.
Con due articoli dello Statuto di fatto il Consiglio Regionale perde quasi tutto il suo potere. E qui non vogliamo difendere i nostri privilegi, qui ci vanno di mezzo le tutele per i cittadini. Per tutti. Di nuovo pensiamo a una riforma della Sanità che devasti ancor di più il sistema sanitario pubblico. Pensiamo a un piano casa che apra le porte al cemento. Immaginiamo un Recovery Fund che trascuri la digitalizzazione o la transizione verde. Di questo parliamo, anche di lavoro, di aree dismesse che magari potrebbero diventare centri commerciali.
Ecco, le modifiche allo Statuto prevedono un massiccio ricorso alla fiducia da parte del Presidente. In pratica, Toti o chi verrà dopo di lui potrà dire: se non votate a favore di una mia proposta, cadrà il Consiglio Regionale. E tutti a casa. Chi pensate che avrà il coraggio di manifestare il suo dissenso? Nessuno.
Basterà, si dice nella proposta di modifica dello Statuto, che i provvedimenti da votare riguardino "il Programma di Governo" oppure siano "questioni di particolare importanza" e Toti potrà porre la fiducia.
Certo, la fiducia esiste anche in Parlamento. Ma c'è una differenza sostanziale: alla Camera e al Senato quando si vota contro il Governo non si va a casa. In questo caso invece la sfiducia equivale al ritorno alle elezioni.
In pratica il Consiglio Regionale sarà sotto scacco: o voti a favore o te ne vai a casa.

Sia chiaro, noi siamo contrari a questa rivoluzione di velluto non perché difendiamo il nostro potere. Ma perché sbilancia totalmente il sistema di poteri e controlli (andando contro la Costituzione, articolo 126) e lascia i cittadini alla mercé di chi comanda.
A noi queste modifiche non vanno bene in assoluto, il punto non è Toti e nemmeno il centrodestra. Sarebbero sbagliate anche se a governare un giorno fossimo noi - anzi, in quel caso ci impegniamo ad abrogarle - perché i cittadini hanno eletto un Presidente. Non un sovrano.
Queste sono norme che modificano la 'forma di governo' della nostra Regione. Sono incostituzionali”.

Vaccini, oltre 10mila prenotazioni nella fascia 12-18 anni, già somministrate le prime dosi

Super User 08 Giugno 2021 517 Visite

Fino ad ora sono 10.381 le prenotazioni per la fascia d’età 12-18 anni non compiuti (930 in Asl 1, 1.651 in Asl 2, 5.193 Asl 3, 759 in Asl 4, 1.848 in Asl 5). L’accesso al portale www.prenotovaccino.regione.liguria.it era disponibile da ieri sera alle ore 23 mentre da oggi, martedì 8 giugno, sono partite le prenotazioni con una linea dedicata anche su tutti gli altri canali, sportelli Cup, numero verde e farmacie. Le vaccinazioni sono già partite negli hub liguri: “Il ringraziamento va alle famiglie che hanno dimostrato grande fiducia nella scienza – afferma il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti – acconsentendo alla vaccinazione dei propri figli. È la conferma che la Liguria vanta una radicata educazione sanitaria in materia di vaccinazioni. Giovedì sarà firmato anche l’accordo con i pediatri - ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – che potrebbero iniziare a vaccinare in massa i ragazzi negli hub dedicati, sfruttando però anche i loro studi. In questo modo gli studenti saranno messi in sicurezza per l’inizio dell’anno scolastico”. Chi invece ha già compiuto 18 anni potrà prenotarsi da venerdì 11 giugno alle ore 23.

Parco dell’Aveto, Muzio: “Basito dal cambio di posizione sulla nomina di Focacci”

Super User 08 Giugno 2021 918 Visite

Il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare, interviene in merito al cambio di parere espresso dalla Comunità del Parco dell’Aveto sulla riconferma di Michele Focacci nel ruolo di presidente dell’Ente.

“Premetto – dichiara Muzio - che non ho alcun rapporto personale e di partito con Michele Focacci, che è stato presidente del Parco dell’Aveto dal 2016 al 2019 e che attualmente ricopre il ruolo di commissario dello stesso. Registro che, in scadenza del suo mandato, e precisamente in data 29 gennaio 2020, la Comunità del Parco verbalizzava testualmente quanto segue: ‘La Comunità auspica che, quale rappresentante regionale per il Consiglio Direttivo del Parco, venga confermato il sig. Michele Focacci, già presidente e attuale commissario straordinario, anche in virtù dell’ottimo lavoro svolto nel suo mandato’”.

“Ricordo inoltre – prosegue Muzio - che la candidatura di Focacci a membro del Consiglio del Parco in rappresentanza della Regione è stata proposta dalla Giunta Regionale in Prima Commissione il 3 maggio 2021: in quella sede tutta la maggioranza (composta da Cambiamo, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia-Liguria Popolare, da me rappresentata) ha votato a favore e anche i consiglieri del Partito Democratico non hanno votato contro, ma si sono astenuti”.

“Alla luce di tutto ciò, il cambio di parere espresso nei giorni scorsi dalla Comunità del Parco mi lascia basito. In ogni caso, prendo atto che la contrarietà della Comunità, tenuto conto del numero dei componenti, è minoritaria (5 voti) rispetto alla somma (8 voti) dei favorevoli (2) e degli astenuti (6). Auspico infine che vengano alla luce le reali motivazioni sottese a questa presa di posizione, perché quelle ufficiali mi paiono deboli, molto deboli”, conclude il capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare.

Asef presenta il bilancio di quattro mesi di “funerale sociale”

Super User 08 Giugno 2021 483 Visite

Il funerale sociale tira le somme ed Asef, creatrice del servizio e dell'agevolazione, indica in 46mila gli euro erogati in soli quattro mesi.

Primo bilancio positivo dunque in quella che è l'industria del caro estinto, mesta visto l'argomento ma essenziale e primaria soprattutto in due indirizzi. Il primo e primario è proprio onorare e ricordare chi ci ha lasciato dopo averci accompagnato in vita. Estremo saluto, si dice, al di là dell'eterno ricordo che resterà nei cuori. Ma anche settore di lavoro importante perché produce risorse ed occupazione che, quando si è in vita, hanno importanza non certo secondaria.

Il cosiddetto “funerale sociale”, è il programma di agevolazioni ai genovesi in difficoltà economica a causa di virus e pandemia e crisi economica fortissima seguita a questa. Iniziativa dunque pubblica e sociale, partita il 1° febbraio di quest'anno.

Da allora la società partecipata del Comune di Genova ha realizzato 81 servizi funebri, 7,5% del totale, attingendo al fondo sociale per chi, non solo ha subito conseguenze economiche negative ma ha pure perso uno dei suoi congiunti.

Asef ha erogato 572 euro. Il corrispettivo finale del servizio è conteggiato in base all’Isee che presenta il parente del defunto.

La maggior richiesta di funerali sociali, fa sapere un comunicato stampa Asef, è arrivata da Ponente e Valpolcevera. Trentuno i servizi funebri a tariffe agevolate. A seguire il Levante, con 30  ed infine centro città e Valbisagno, con 20. 

“Con il finire del 2020 eravamo persuasi che a Genova fosse necessario un prodotto funebre adeguato all’andamento economico reale – dice l'amministratore unico di Asef, Maurizio Barabino - per questo abbiamo deciso di mettere a punto un prodotto flessibile, legato all’Isee e, quindi, alla situazione economica reale di chi si è trovato ad affrontare le spese per un servizio funebre”.

Ciò non ha inciso però sulla qualità del servizio, assicura Franco Rossetti, dirigente amministrativo e gestionale dell'azienda: “la qualità è uno dei nostri obiettivi primari. Asef si distingue per professionalità, competenza e trasparenza ed oggi uno specifico progetto è volto al mantenimento e all’ulteriore accrescimento, laddove è possibile, del target qualitativo del servizio”.

Il reddito per ottenere le agevolazioni va da zero a 13mila euro. Fino a 5.000 il funerale per inumazione costerà un minimo di 1.100 euro; fino a 7.500 euro sarà di 1.300 euro, mentre fino a 9.000 il costo sale a 1.400 euro e raggiunge i 2.100 fino a 13.000.

Dino Frambati

AstraZeneca, Tosi (M5S): “No vaccino anglo-svedese agli under 60”

Super User 08 Giugno 2021 605 Visite

“Non si comprende per quale motivo sia stato avallato il via libera al vaccino Astrazeneca per le fasce sotto i 60 anni, e in particolare per le giovani donne, nonostante ci siano state chiare indicazioni in merito. Lo scorso 8 aprile, il Ministero della Salute raccomandava infatti “un uso preferenziale nelle persone con più di 60 anni”. Non solo: gli stessi vaccinatori hanno avuto modo di sottolineare il rischio trombosi del vaccino anglo-svedese nei soggetti tra i 20 e i 55 anni, specialmente nelle donne. L’Aifa, poi, lo scorso 26 maggio, ricordava che il vaccino anglo-svedese è raccomandato agli over 60. Perché allora in Liguria abbiamo consentito che agli Open Day aderissero indiscriminatamente i giovani, senza mettere dei paletti? Dopo il caso tragico della 32enne di Genova, purtroppo deceduta, oggi temiamo per la vita di una studentessa di appena 18 anni ricoverata per trombosi e ora in coma”. Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.

“Come recentemente spiegato anche da un gruppo di 24 medici genovesi, Astrazeneca ha un punto debole assente nei vaccini a Rna: può causare trombosi venosa associata a diminuzione delle piastrine. Questa gara assurda a chi vaccina di più con politiche francamente discutibili deve fermarsi: la Regione riveda urgentemente la strategia degli Open Day e lo stesso Commissario straordinario Figliuolo vi metta un freno: vaccinare celermente la popolazione sì, ma lo si faccia senza forzature e ascoltando la scienza. Questa non è una gara”.

“Conforta apprendere che, di fronte a un ragionevole dubbio, almeno ora i giovani e le loro famiglie si interrogano e frenano: ieri sono infatti arrivate oltre 600 disdette per il vaccino Astrazeneca. Non si liquidi il tutto come “psicosi”: la prudenza non è mai troppa. E non si liquidi il caso della giovane studentessa come “un caso ogni 100.000”. Quel “caso” è una persona, una figlia, non un numero. Se non lo è si fatto prima, lo si faccia ora: Regione ascolti i 24 medici genovesi che avevano sconsigliato a Regione di avviare gli Open Day per i vaccini adenovirali”.

Forza Italia, il trio Costa-Vinacci-Costa in missione nel Ponente ligure

Super User 08 Giugno 2021 611 Visite

I tre forzisti Beppe Costa, Giancarlo Vinacci e Stefano Costa, d’intesa con il coordinatore regionale Carlo Bagnasco, hanno fatto visita ai rappresentanti di Forza Italia del Ponente ligure, per ragionare con loro sulla proposta del presidente Berlusconi di federare tutto il centrodestra.  
Ad Imperia hanno incontrato il commissario provinciale Simone Baggioli e il responsabile Seniores Roberto Pecchinino, mentre a Savona hanno visto il commissario provinciale Marco Melgrati.
“È tempo che il nostro Paese si liberi finalmente dai legacci ideologici ereditati dalla vecchia politica. Questa deve azzerare anche formalmente le passate ideologie e basarsi su progetti concreti, mettendo in campo una rinnovata e preparata classe politica in grado di dare soluzioni ai seri problemi del Paese”. Hanno detto i forzisti.

Restart Liguria, Genova festeggia l’addio al coprifuoco come a Capodanno

Super User 08 Giugno 2021 695 Visite

Un conto alla rovescia, proprio come a Capodanno (ma senza spumante), per illuminare il palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari e contemporaneamente il palazzo del Municipio di Imperia, il Priamar di Savona e il Castello di San Giorgio alla Spezia e salutare così l’ingresso di tutto il territorio ligure in zona bianca e la riconquistata libertà. Un gioco di luci che è culminato alle 23 in punto con il marchio colorato “Restart Liguria” che è rimasto impresso sui 4 palazzi liguri per tutta la notte e che ha accompagnato i cittadini intervenuti insieme a un intrattenimento musicale, per avviare definitivamente la ripartenza della regione. Una folla di giovani a Genova ha partecipato alla ripartenza in Piazza de Ferrari.

“Una celebrazione sobria, ma molto convinta della riacquisizione da parte di tutti noi di un pezzo della nostra libertà – ha commentato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - I numeri ci dicono che lo possiamo fare con ragionevole sicurezza, perché da ieri siamo in zona bianca e da oggi siamo ancora più bassi con 12 casi su 100.000 abitanti la settimana su base regionale, quindi molto al di sotto dei campanelli di allarme del rischio. Quindi è giusto che tanti uomini e donne della nostra regione si riapproprino di un pezzo della loro vita. Invito tutti a farlo con grande prudenza e attenzione, perché la libertà riconquistata deve essere trattata ancora meglio della libertà di prima della pandemia, perché è costata fatica e dolore e molto impegno da parte di tanti cittadini, a cominciare dai nostri sanitari che stasera vanno ricordati. Però è una sera che va celebrata perché ci riporta alla vita. E’ una bella sensazione perché tutta questa ripartenza vuol dire soprattutto occupazione, lavoro, possibilità di socialità, vuol dire riaprire le mostre, i teatri e I cinema. Le persone che non devono più fuggire da un ristorante e questo vuol dire che in quel ristorante lavoreranno tante persone, quindi significa occupazione, crescita e riappropriarsi del proprio futuro. Complice una campagna vaccinale che ha fatto la differenza perché questa volta riapriamo nella convinzione di non dover richiudere più. Non sarà più un’estate in cui siamo in balia dei capricci un virus sconosciuto, ma un’estate in cui ogni settimana il 5% della nostra popolazione viene messa in sicurezza e in cui possiamo guardare al futuro con un po’ di ottimismo”.

Il saluto del governatore Toti

L’ambasciatore di Bulgaria Todor Stoyanov in visita a Genova e nel Tigullio

Super User 07 Giugno 2021 1389 Visite

Incontro istituzionale oggi presso la sede di Regione Liguria tra il presidente Giovanni Toti e l’ambasciatore di Bulgaria in Italia Todor Stoyanov. L’occasione per un cordiale e proficuo dialogo tra il presidente Toti e l’ambasciatore Stoyanov sul tema dell’emergenza Covid-19 nel giorno in cui la Liguria torna in zona bianca e sulle future collaborazioni nei settori del turismo e dell’agroalimentare, della portualità e dell’economia. Ad accompagnare l’ambasciatore, il console onorario Michele Scandroglio e l’assistente personale Boris Katsamunski.

Stamattina, prima di essere accolto dal presidente Toti, l’ambasciatore Stoyanov ha visitato con il console Michele Scandroglio la Croce Bianca Rapallese, accolto dal presidente Fabio Mustorgi e dalla coordinatrice Daniela Devisi. L’ambasciatore ha fatto i complimenti all’istituzione rapallese e soprattutto ai suoi volontari. Tra i progetti che sono stati valutati c’è la possibilità di collaborazione tra realtà di pronto soccorso bulgara e Croce Bianca, nell’ambito della formazione e dell’assistenza. 

 

L’ambasciatore Todor Stoyanov e il console Michele Scandroglio si sono recati anche a Santa Margherita, dove sono stati ricevuti dal sindaco Paolo Donadoni. Durante l’incontro si sono poste le basi per un patto di amicizia tra Santa Margherita e una cittadina bulgara sul Mar Mero e per una reciproca collaborazione in tema di turismo. L’ambasciatore si è complimentato con l’amministrazione comunale per i repentini lavori di ripristino del litorale, distrutto dalla mareggiata del novembre 2019. La comitiva è stata ospitata da Augusto Sartori, presidente Ascom di Santa Margherita, nel suo ristorante sul mare, Capo Nord.

Terminal bus di Recco, il sindaco Gandolfo: “A fine lavori sarà più funzionale e sicuro”

Super User 07 Giugno 2021 631 Visite

Primo sopralluogo questa mattina di verifica presso l'area interessata dal progetto di sistemazione del terminal Tpl (trasporto pubblico locale) e la sua connessione con la stazione ferroviaria. Vi hanno partecipato il sindaco di Recco Carlo Gandolfo, il consigliere delegato alla viabilità del Comune di Recco e della Città Metropolitana Franco Senarega, l'assessore alle attività produttive Enrico Zanini, il presidente del consiglio comunale Paolo Badalini, i funzionari di Città Metropolitana e gli architetti dello studio a cui è stata affidata la redazione del progetto.
"A conclusione dei lavori il terminal sarà più funzionale per i cittadini e i turisti oltre ad avere un decoro e un aspetto diversi. Nella sua nuova veste il terminal non solo migliorerà l'accesso ai treni ma incrementerà la sicurezza della circolazione, migliorando la qualità urbana, e sarà un vero e proprio collegamento tra due zone della città", ha dichiarato il sindaco Carlo Gandolfo.
Il progetto, che è in fase di stesura, infatti, deve prevede la riorganizzazione del terminal Tpl (con razionalizzazione degli stalli, realizzazione di piattaforme di salita e discesa per gli utenti, marciapiedi pensiline e spazi di accoglienza, biglietteria, servizio informazioni e servizi igienici) con l'accesso diretto alla stazione di ferroviaria di Recco attraverso ascensori o people mover.
"Il nuovo terminal - ha aggiunto il sindaco - potrà essere anche un vero centro di servizi per la mobilità e sede di uffici pubblici con funzioni connesse alla mobilità e al turismo". 
Con il sopralluogo, infatti, si pongono le basi per verificare la possibilità che nello stesso polo di servizi abbiano sede l'ufficio comunale di informazione turistica, la stazione della Polizia Municipale, la Pro loco, gli uffici Amt. 
Contemporaneamente i progettisti dovranno valutare la possibilità di localizzare altrove il terminal, rispetto all'attuale area sotto il ponte ferroviario, e fornire opzioni per la creazione di connessioni oltre che con la stazione ferroviaria e il parcheggio di interscambio, anche con via Fiume/via Speroni e il complesso ex Maestre Pie. 
Sarà valutata la possibilità di migliorare il collegamento sia con il centro urbano (via Liceti), sia con la stazione ferroviaria, anche con il prolungamento del sottopasso esistente.
Il progetto è stato finanziato con il fondo del Ministero per le infrastrutture e trasporti e individuato quale intervento prioritario del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) della Città Metropolitana di Genova. 

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