Skin ADV

Notizie

Vaccino a Giampellegrini, Sansa: “Toti, assessori e collaboratori ci dicano se si sono vaccinati”

Super User 24 Marzo 2021 925 Visite

“Scopriamo oggi dal Secolo XIX che Pier Paolo Giampellegrini, segretario della Regione Liguria e strettissimo collaboratore di Toti, è stato vaccinato fuori elenco. Sostiene l'interessato che quella fosse una dose avanzata, ma ci sono tantissime persone ben più bisognose di lui a cui somministrare una dose avanzata. Chiediamo in maniera ufficiale a Toti e a tutti i suoi assessori e collaboratori che ci dicano chiaramente se si sono vaccinati oppure no. Vogliamo sapere se il caso di Giampellegrini sia un caso isolato oppure no. Purtroppo, episodi come questo, ancora una volta, fanno perdere credibilità alla politica. Come Lista Sansa, ci eravamo offerti come di vaccinarci con Astrazeneca, ovviamente senza passare davanti a nessuno, se fosse servito a dare fiducia alla gente sull'importanza della vaccinazione per la saluta nostra e di chi ci sta vicino", così il consigliere regionale Ferruccio Sansa (Lista Sansa). 

Regione Liguria, Scajola incontra i balneari: “Massima collaborazione per sostenere lavoratori ed imprese”

Super User 24 Marzo 2021 628 Visite

Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola e i rappresentanti delle categorie dei balneari liguri. Obiettivo del vertice fare il punto, alla vigilia della partenza della stagione estiva 2021, sull’organizzazione delle attività che insistono sul demanio marittimo, per accogliere al meglio turisti e residenti.
“Ho voluto incontrare le associazioni regionali dei balneari per iniziare a confrontarci e prepararci per la stagione estiva 2021. Purtroppo siamo ancora nel pieno delle difficoltà legate alla pandemia, però è anche giusto guardare avanti e iniziare a prepararsi alla stagione balenare.” Afferma l’assessore Scajola, che prosegue: “Sono ancora molti gli elementi che mancano per poter fare una programmazione completa. Dovrà essere il Governo, confrontandosi con le Regioni a fornire il quadro entro il quale potersi muovere e programmare una stagione che possa essere proficua per le imprese e attrattiva per i cittadini e turisti, tutto dipenderà dalla situazione sanitaria. Ringrazio le associazioni dei balneari con le quali portiamo avanti una collaborazione fattiva per poter garantire alle nostre aziende le migliori opportunità di lavoro possibili. Nelle prossime settimane convocherò il Tavolo Nazionale del Demanio Marittimo per confrontarmi con le altre Regioni ed elaborare un percorso comune. Infine, anche per quanto riguarda l’organizzazione delle spiagge libere e di quelle libere-attrezzate, mi confronterò con ANCI Liguria organizzare la gestione delle stesse, così come già avvenuto nell’estate scorsa”.

Vaccini, Toti: “In 24 ore sfiorate 30mila prenotazioni per 75-79enni”

Super User 23 Marzo 2021 541 Visite

“Hanno sfiorato quota 30mila (29.107 alle 18) le prenotazioni delle vaccinazioni effettuate dalle persone con età tra 79 e 75 anni, avviate ieri sera alle 23 sul portale dedicato e proseguite oggi anche attraverso il numero verde, gli sportelli Cup e le farmacie territoriali. Le prenotazioni complessive attraverso i medici di medicina generale sono, ad oggi, circa 75mila, al netto delle 3.507 disdette registrate complessivamente. Unica eccezione, la Asl1 dove oggi non si è registrata alcuna disdetta”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti nel consueto punto stampa di aggiornamento sull’emergenza Coronavirus e sulla campagna vaccinale anti Covid-19.

Per quanto riguarda i dati odierni, il governatore ha affermato che “l’incidenza del virus in Liguria è sostanzialmente stabile, senza scossoni di alcun genere”. In particolare, “è sostanzialmente stabile la pressione ospedaliera – ha proseguito Toti - con alcuni ricoveri in più in Asl1, e nel Tigullio e in Asl5. Crescono lievemente anche i pazienti in terapia intensiva. In ogni caso, siamo da diverse settimane intorno ai 650 pazienti ricoverati complessivamente di cui circa 60 in terapia intensiva. Anche i decessi sono stabili su dati ad un’unica cifra e questo è il risultato sia della campagna di vaccinazione sia delle azioni di contenimento del contagio che abbiamo adottato nelle ultime settimane”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, “siamo arrivati alle 40mila dosi somministrate alla settimana – ha aggiunto il presidente della Regione - che nei prossimi giorni aumenteranno ancora la capacità vaccinale con l’avvio delle vaccinazioni delle persone tra 79 e 75 anni che stanno prenotando in queste ore grazie al sistema messo a punto da Liguria Digitale che ha funzionato senza intoppi”. “Oggi – ha proseguito Toti – i medici di medicina generale hanno effettuato 2.942 vaccinazioni: un dato che è in corso di aggiornamento su cui domani avremo dati più consolidati. Nella sostanza, riteniamo che si stia arrivando ai numeri che ci eravamo posti come obiettivo. Per quanto riguarda le persone ‘estremamente vulnerabili’, segnalate al sistema sanitario dai medici di medicina generale, gli appuntamenti già fissati dal Cup sono ad oggi 6.909. Oggi inoltre sono iniziate al Gaslini le vaccinazioni dei pazienti con fibrosi cistica e dei loro ‘caregiver’”.

Intanto Regione insieme alla task force sanitaria sta riprogrammando le vaccinazioni a seguito delle notizie sulle dosi aggiuntive di vaccini Pfizer in arrivo e del taglio di dosi Astrazeneca. “Sul milione di dosi in più di vaccini Pfizer comunicata dal Commissario Fogliuolo – ha concluso Toti – circa 25mila dosi dovrebbero arrivare in Liguria, in base al riparto sulla popolazione”. 

DETTAGLIO PER ASL DELLE PRENOTAZIONI 79-75 ANNI ALLE 18 DI OGGI:

ASL1 3.181

ASL2 4.531

ASL3 14.980

ASL4 2.522

ASL5 3.893 

DIRETTORE GENERALE ASL2 MARCO DAMONTE PRIOLI

"Oggi in Asl2 abbiamo registrato alcuni problemi nella consegna dei vaccini. In Valbormida, a Cairo e a Millesimo, si è verificato un ritardo di circa 2 ore nella consegna delle dosi alle sedi vaccinali a causa di un problema nella preparazione delle borse termiche da parte della nostra farmacia aziendale. Ci siamo attivati affinchè non debba ripetersi. Ad Albenga, invece, si è verificato un problema che tuttavia ha consentito di verificare che i protocolli di sicurezza sulle vaccinazioni funzionano perfettamente. Questo è fondamentale perché il nostro compito è certamente vaccinare, ma in totale sicurezza. Da quando il vaccino parte dalla nostra farmacia a quando arriva nelle sedi territoriali c’è un accurato sistema di controllo della temperatura all’interno dei contenitori che trasportano i vaccini. Quando i vaccini arrivano a destinazione, si verificano i dati per garantire la catena del freddo. Ad Albenga si è accertato un problema nella catena del freddo, per cause in via di accertamento: per questa ragione, alcune dosi di vaccino sono state accantonate e, contemporaneamente, è stata avvisata la sede principale ed è immediatamente partito un ulteriore trasporto con un ulteriore lotto di vaccini per la vaccinazione. C’è stato quindi un ritardo nella somministrazione ma tutte le persone che erano prenotate sono state regolarmente vaccinate. Mi scuso con i cittadini per i ritardi ma questo sistema ha garantito che la vaccinazione avvenisse in piena sicurezza. Non dobbiamo dimenticare che dall’inizio della campagna vaccinale in Asl2 sono state somministrate più di 40mila dosi di vaccini e sono stati effettuati più di 400 trasporti”.

Tutela penale per i sanitari vaccinatori, il Consiglio regionale vota sì

Super User 23 Marzo 2021 463 Visite

“Difendere i nostri sanitari impegnati in prima linea nella campagna vaccinale anti Covid. Sì alla tutela penale. L’Assemblea legislativa della Liguria oggi ha approvato l’ordine del giorno che impegna la giunta Toti a farsi parte attiva presso la Conferenza Stato-Regioni affinché vengano predisposti idonei interventi legislativi che garantiscano agli operatori sanitari vaccinatori un’adeguata tutela penale relativa alla propria attività di vaccinazione, a semplificare il consenso informato e a qualificare le responsabilità delle nuove categorie ammesse alla campagna di vaccinazione”. Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Lega, Stefano Mai.

Mascia sul marchio De.Co.: “Da oggi una marcia in più per artigiani, agricoltori e commercianti genovesi”

Super User 23 Marzo 2021 697 Visite

Il Consiglio comunale di Genova ha oggi approvato all'unanimità la proposta di iniziativa consiliare del capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e del consigliere decano Guido Grillo, condivisa da tutti i gruppi della maggioranza, per l'istituzione di un marchio De. Co. (Denominazione Comunale) a tutela della genovesità dei prodotti "made in Genoa".

“Panera, cima, prescinseua, sciroppo di rose, pesto, salsa di noci, pansoti, cima, cappon magro, torta pasqualina, focaccia, gobeletti, pandolce, quaresimali e violette candite - esemplifica Mascia - sono solo alcuni dei prodotti genovesi che presto potranno ottenere il marchio di appartenenza territoriale De. Co. (Denominazione Comunale) dal Comune di Genova”.

“Fu la legge 142 del 1990 ad attribuire ai comuni, nell'ambito del riconoscimento di un più ampio decentramento amministrativo, anche la facoltà di disciplinare la materia della valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. Da allora sono passati più di trent'anni ed oggi finalmente, anche grazie all'impulso del giornalista enogastronomo Virgilio Pronzati e all'impegno del nostro capogruppo in Regione Claudio Muzio, Genova ha un nuovo strumento di marketing territoriale per veicolare la propria immagine in Italia e nel mondo. Così gli artigiani, gli agricoltori e i commercianti genovesi avranno una marcia in più per tutelare e promuovere i loro prodotti fatti a Genova”, conclude il capogruppo azzurro a Tursi

Coop Liguria pronta a vaccinare il proprio personale e i loro familiari

Super User 23 Marzo 2021 2067 Visite

Coop Liguria è pronta a supportare le Istituzioni e le autorità sanitarie per accelerare la campagna vaccinale.

“Se le Autorità riterranno percorribile la strada della vaccinazione in azienda – spiega il presidente  di Coop Liguria Roberto Pittalis – siamo pronti ad attivarci per somministrare il vaccino ai nostri 2.700 lavoratori ed eventualmente anche ai loro familiari, nel rispetto delle modalità e dei tempi previsti dal Piano Vaccinale. Pensiamo che se almeno le imprese più grandi riuscissero a organizzarsi in proprio, nel rispetto delle procedure e dei requisiti dettati dalle autorità sanitarie, questo potrebbe contribuire a velocizzare le vaccinazioni, che sono l’unica arma che abbiamo per bloccare la pandemia, salvare vite umane e rilanciare al più presto l’economia”. 

Coop Liguria si mette dunque nuovamente a disposizione della comunità, come ha già fatto supportando le Asl e i Comuni nell’attivazione di Punti tampone a Genova, Recco e Santa Margherita Ligure.

“Oggi più che mai dobbiamo stare uniti – conclude Pittalis – e aiutare chi si è assunto il difficile compito di organizzare le vaccinazioni nel tempo più breve possibile. La nostra linea, in questi mesi, è sempre stata quella di rispondere alle richieste di aiuto delle Istituzioni e delle Asl, per non intralciare il loro lavoro con iniziative autonome. Anche in questo caso, quindi, offriamo la nostra disponibilità e la nostra macchina organizzativa, lasciando a chi di dovere la valutazione sull’opportunità di coinvolgere o meno le imprese del territorio”.

Sviluppo economico, da Regione Liguria 4,3 milioni di euro di contributi per gli ambulanti

Super User 23 Marzo 2021 493 Visite

“Dopo aver messo in sicurezza le licenze dei nostri ambulanti con il provvedimento che consente a tutti gli operatori di mantenere le autorizzazioni e le concessioni di posteggio fino a fine emergenza Covid, permettendo ai Comuni di non conteggiare le assenze realizzate dagli stessi nei mercati a causa della pandemia, Regione Liguria conferma il proprio impegno nei riguardi del settore, escluso da ogni genere di provvedimento del governo Conte, attivando uno strumento di contribuzione a fondo perduto da circa 4,3 milioni di euro”. È il commento dell’assessore allo Sviluppo economico e al Commercio di Regione Liguria Andrea Benveduti.

“La particolare gravità della crisi che ha investito questo comparto, già fragile ancor prima della pandemia, ci ha indotto a modificare, in via del tutto eccezionale, la natura rotativa del fondo strategico – aggiunge l'assessore – Consentendo, grazie a questo intervento, di concedere un contributo a fondo perduto di mille euro ad ogni ambulante".

Per ottenere il contributo sarà necessario compilare l'apposito modulo nel sistema "Bandi on line" di Filse, a partire dal 15 aprile e fino al 31 maggio 2021, nel quale verrà chiesto di segnalare l’agenzia bancaria e l’IBAN presso cui effettuare il ristoro.

"A situazioni straordinarie, rispondiamo con misure straordinarie - conclude Benveduti - La procedura sarà il più semplice e veloce possibile. Inoltre, i fondi verranno concessi da subito, man mano che gli operatori compileranno il modulo e senza attendere la scadenza dell'avviso”.

Toti: “Manterrei la delega alla Sanità anche se avessi una giunta con 20 assessori”

Super User 22 Marzo 2021 529 Visite

“Anche se avessi avuto a disposizione una Giunta con 20 assessori, mi sarei comunque assunto la responsabilità di guidare la sanità di questa regione: rispondere di quello che funziona e di quello che non funziona è il compito che i cittadini assegnano con il loro voto. La soluzione non può mai essere quella di abbandonare la nave, farsi da parte e dare la responsabilità ad altri”.

Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in aula durante il consiglio regionale monotematico sulla campagna vaccinale.

“Il mio auspicio – ha detto Toti – era quello che questo consiglio permettesse di mettere sul tavolo proposte e affrontare i singoli problemi senza trasformarli in una discussione ideologica o di propaganda. Perché certo ci sono state delle difficoltà, scelte che ci hanno fatto perdere efficienza, penso a quella di sparpagliare nella prima fase di campagna vaccinale le nostre squadre anche nei piccoli Comuni, dove talvolta la performance è stata inferiore rispetto a quella di chi ha scelto i grandi hub verso cui ci stiamo dirigendo oggi, recuperando quell’efficienza. Ma ci sono aspetti che sono andati indubbiamente bene: la Liguria è stata la prima a curare un paziente con anticorpi monoclonali. L’accordo con i medici di medicina generale sui vaccini è arrivato prima da noi che a livello nazionale, come anche quello con i farmacisti e quello con la sanità privata, unico in Italia, che si farà carico di un ulteriore parte della campagna vaccinale e darà un importante aiuto. Come non si è detto che, in un mare di regioni rosse, la Liguria continua ad avere parametri da zona arancione”.

“Sul fronte dei vaccini poi - aggiunge Toti - non ho sentito dire che la Liguria è l’ottava regione per cittadini vaccinati (con due dosi) su cittadini residenti, con il 4,74% della popolazione ligure vaccinata con due dosi di fronte a una media italiana del 4,05%, e che la Liguria è all’ottavo posto per quanto riguarda le prime dosi in rapporto alla popolazione, con il 9,21% e una media italiana dell’8,72%.

Vaccini, 83mila liguri hanno prenotato attraverso il medico di famiglia

Super User 22 Marzo 2021 843 Visite

Sono 83.066 i liguri che ad oggi si sono rivolti al proprio medico di medicina generale per prenotare la vaccinazione anti covid-19 o direttamente attraverso il medico oppure, se ‘estremamente vulnerabili’ o ‘non deambulanti’, per essere segnalati alla propria Asl per la vaccinazione in una sede ospedaliera (con vaccino ‘freeze’ per gli ‘estremamente vulnerabili’) o al domicilio. Rispetto alle telefonate ricevute, i medici hanno prenotato 67.599 appuntamenti; alcuni medici hanno prenotato l’intero ciclo vaccinale, fissando il doppio appuntamento per la prima e la seconda dose, altri hanno prenotato solo la prima dose cui seguirà, nel momento in cui verrà somministrata, l’appuntamento per il richiamo.

"Oggi sono stati fatti in Liguria 7071 vaccini di cui 2.090 dai medici di medicina generale, che ringrazio. In settimana definiremo l'apertura dal 29 di ulteriori offerte di vaccinazione. Alle 23 di oggi partiranno sul portale (https://prenotovaccino.regione.liguria.it) le prenotazioni per i vaccini tra 79 e 75 anni, vale a dire le persone nate tra il 1° gennaio 1942 e il 31 dicembre 1946, che in Liguria corrispondono a un bacino di utenza di 80.880 persone. Le prenotazioni potranno essere fatte da domani mattina anche attraverso tutti gli altri canali abituali", ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa serale.

"Savona in questi ultimi giorni è la provincia che dà segni di maggiore circolazione del virus - ha aggiunto illustrando i dati odierni - causata in particolare da alcuni cluster scolastici in val Bormida: sono tutti sotto controllo ma hanno portato a un innalzamento dei contagi e a una pressione aggiuntiva sugli ospedali, poi lievemente stabilizzata nel pomeriggio. Complessivamente in regione la pressione ospedaliera in leggero aumento, ma calano le terapie intensive che tornano sotto i 60".

Degli 83.066 liguri che si sono rivolti al proprio medico, 26.624 sono le persone ‘estremamente vulnerabili’ che in Liguria sono già state segnalate alle Asl per la vaccinazione in una propria sede o sede ospedaliera con un vaccino ‘freeze’ Moderna/Pfizer (2.178 in Asl1; 4.001 in Asl2; 14.711 in Asl3; 2.864 in Asl4; 2.870 in Asl5).

Di questi, a livello regionale circa 6.000 ‘estremamente vulnerabili’ sono già stati contattati dalle Asl per la prenotazione del vaccino.

Le persone ‘non deambulanti’ per la vaccinazione al domicilio segnalate ad oggi alle Asl attraverso i medici di medicina generale sono invece 8.236 in tutta la Liguria (484 in Asl1; 1.222 in Asl2; 5.546 in Asl3; 675 in Asl4; 309 in Asl5).

A queste prenotazioni si aggiungono 24 caregiver che, in tutta la Liguria, hanno chiesto di essere vaccinati attraverso il proprio medico di medicina generale (in alternativa saranno vaccinati contestualmente al loro assistito). L'Istituto Gaslini è pronto a partire da domani con le vaccinazioni dei primi pazienti ultrafragili cominciando dai malati di fibrosi cistica, reti di caregiver comprese che verranno seguite dall'ospedale.

"Per quanto riguarda le liste di riserva - ha aggiunto il Presidente - le predisporremo in quanto fanno parte del piano di vaccino nazionale e oggi il Consiglio regionale ha approvato in proposito un ordine del giorno all'unanimità. Dobbiamo ancora approfondire il tema perché ci sono controindicazioni da valutare, dall'assembramento al rispetto delle priorità per categorie. Dal punto di vista giornalistico riscuotono un certo successo ma da un punto di vista medico clinico molto meno: non vediamo una fuga dai centri vaccini, anzi normalmente tutte le persone si presentano puntuali all'appuntamento. Le disdette totali, ad oggi, sono

comunque 3279".

Al momento le Asl hanno iniziato ad effettuare le vaccinazioni al domicilio (già effettuate 1.259 vaccinazioni) a partire dalle persone ultravulnerabili e non deambulanti già in carico attraverso i servizi di Cure domiciliari. In particolare:

ASL1
Ad oggi, 22 marzo, sono state effettuate 380 vaccinazioni domiciliari su 1.260 pazienti già seguiti dalle ‘cure domiciliari’ della Asl.
La vaccinazione al domicilio hanno preso il via il 2 marzo scorso in Asl1 per le persone seguite al domicilio attraverso i servizi domiciliari. Previste 30 vaccinazioni al giorno (dal lunedì al venerdì).

ASL2
Ad oggi sono state effettuate 49 vaccinazioni domiciliari, tutte relative a persone ‘non deambulanti’ e ‘ultravulnerabili’ seguite dalle cure domiciliari e residenti in piccoli centri dell'entroterra (Calizzano; Bardineto, Murialdo, Osiglia, Onzo; Vendone, Arnasco; Balestrino; Toirano, Castelvecchio di Rocca Barbena).
Le giornate di vaccinazione, iniziate l'8 marzo, sono state 4.
La programmazione partirà a regime nei prossimi giorni con una previsione di circa 20 dosi giornaliere (vaccino Moderna). La somministrazione viene effettuata con squadre dedicate e composte da medici e infermieri.

ASL3
120 vaccinazioni già effettuate al domicilio dalla scorsa settimana in Asl3. Sono sia persone ‘non deambulanti’ ultra vulnerabili seguiti dalle Cure Domiciliari di Asl3 sia loro caregiver, vaccinati contestualmente. Il percorso è iniziato su 3 distretti sociosanitari e successivamente sarà ampliato anche agli altri.
Complessivamente, le persone seguite dalle cure domiciliari di Asl3 sono 1.828 (a cui saranno aggiunti anche i caregiver).

ASL4
Dal 1° marzo Asl 4 ha predisposto le vaccinazioni domiciliari a partire dai pazienti già seguiti attraverso i servizi domiciliari della Asl.
Nelle prime 3 settimane di marzo sono stati vaccinati a domicilio circa 500 anziani over 80 sui 1.000 previsti da Asl (seguiti come servizi domiciliari) e/o segnalati dai Medici di medicina Generale.
Ogni squadra vaccina circa 10/12 pazienti al giorno.

ASL5
Ad oggi sono stati vaccinati al domicilio 210 persone non deambulanti, la gran parte seguiti dai servizi domiciliari della Asl5. Si è partiti l’8 marzo. Per i vaccini al domicilio è operativa una squadra GSat che effettua 10 vaccinazioni domiciliari al giorno (anche sabato e domenica). Somministrato il vaccino Moderna: da domani a disposizione 165 dosi.

Giornata mondiale dell’acqua 2021, l’impegno di Genova per la tutela dell’ambiente

Super User 22 Marzo 2021 945 Visite

“L’impegno di Genova per la tutela dell’ambiente” è il titolo del convegno che si è svolto questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi per celebrare la Giornata mondiale dell’acqua. Organizzato dal Lions Club Genova Sant’Agata Alta Val Bisagno con il patrocinio del Comune di Genova, l’incontro è servito a raccontare le iniziative e i programmi dell’Amministrazione e delle sue partecipate AMIU e AMT sul fronte della sostenibilità ambientale in tutte le sue declinazioni: gestione dei rifiuti ed economia circolare, trasporto pubblico e mobilità, controllo della qualità dell’aria e sicurezza idrogeologica.

Hanno partecipato al summit il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino, l’assessore all’ambiente Matteo Campora, il dirigente area impianti e ricerca e sviluppo innovativo di AMIU Genova Tiziana Merlino, l’amministratore unico di AMT Marco Beltrami, il direttore generale di ARPAL Carlo Emanuele Pepe, il dirigente settore infrastrutture di Regione Liguria Stefano Pinasco e il membro dei Lions Clubs International Piero Manuelli. 

Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente del Lions Club Genova Sant’Agata Alta Val Bisagno Antonella De Gaetano e del governatore del distretto Lions 108 Ia2 Andrea Corsi, Stefano Pinasco di Regione Liguria ha fatto il punto della situazione sulle opere idrauliche realizzate a Genova dopo i gravi eventi alluvionali che hanno colpito la città a partire dal 2010. Pinasco ha spiegato come l’espansione urbanistica della città, partendo dai tempi della Repubblica di Genova fino al boom economico del dopoguerra, abbia cambiato in modo rilevante la conformazione idrografica del territorio comunale, rendendolo più esposto agli eventi alluvionali. Dal 2000 ad oggi, nell’ambito del Piano di Bacino Stralcio per l’assetto idrogeologico, il Comune ha investito 700 milioni di euro nella messa in sicurezza dei principali rivi e torrenti, con interventi strutturali volti a ridurre e limitare i rischi legati al maltempo come lo scolmatore del Fereggiano (entrato in funzione l’anno scorso) e lo scolmatore del Bisagno, i cui lavori sono attualmente in corso d’opera.

Tiziana Merlino, dirigente area impianti e ricerca e sviluppo innovativo di AMIU Genova, ha sottolineato il ruolo centrale e strategico della gestione dei rifiuti per la tutela dell’ambiente. Genova, ha spiegato Merlino, con i suoi 580mila abitanti vede transitare ogni giorno per le proprie strade decine di migliaia di persone per motivi turistici, di studio e di business. Individui che producono grandi quantità di rifiuti di cui è indispensabile, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, ottimizzare i processi di raccolta e smaltimento rifiuti. A questo proposito, Tiziana Merlino ha parlato del nuovo contratto di servizio che l’azienda ha stipulato con il Comune di Genova e altri 30 Comuni del Genovesato. L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata sarà raggiunto grazie al nuovo piano quadriennale di investimenti da 90 milioni di euro, con cui rendere più efficiente il sistema di raccolta dei rifiuti attraverso nuovi bidoni ad accesso controllato, il rinnovamento del parco mezzi e la costruzione a Scarpino del nuovo impianto di trattamento meccanico biologico. Senza dimenticare gli ultimi progetti di AMIU Genova come PlasTIPremia, il quale prevede scontistiche ai cittadini che conferiscono bottiglie e flaconi di plastica negli eco-compattatori posizionati su tutto il territorio comunale, e il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti a piano strada.

Marco Beltrami, amministratore unico di AMT, ha raccontato invece i punti salienti del piano di riduzione dell’impatto ambientale nel trasporto pubblico locale. L’azienda genovese di mobilità e trasporto, 2.700 dipendenti e un parco mezzi di 900 unità, sta lavorando da tempo per rinnovare la propria impiantistica nella direzione di una maggiore sostenibilità. I 35 bus elettrici ed ibridi attualmente in circolazione a Genova diventeranno 66 entro la fine dell’anno, ma non solo. AMT, infatti, guarda già al futuro e in particolare alle tecnologie successive al pieno utilizzo dell’elettrico, attraverso un’attenzione all’idrogeno che potrà avere un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di CO2, aggiungendosi agli sforzi fatti in questa direzione negli ultimi quattro anni con il ringiovanimento della flotta. Un ulteriore obiettivo ambizioso di riduzione delle emissioni di inquinanti nell’atmosfera, ha spiegato inoltre Beltrami, potrà essere raggiunto grazie agli investimenti nei quattro assi di forza del trasporto pubblico genovese, per il quale l’Amministrazione ha di recente ottenuto un finanziamento di oltre 470 milioni dal Governo. Risorse che, in aggiunta tra le altre cose all’adozione della tecnologia a Led nelle rimesse e al potenziamento delle infrastrutture di ricarica elettrica, faranno di AMT un player primario per fare di Genova una Smart City.

A prendere la parola è stato quindi il direttore generale di ARPAL Carlo Emanuele Pepe, che dopo avere spiegato le funzioni dell’Agenzia ligure per la protezione dell’ambiente, con particolare riferimento alle attività di monitoraggio della qualità dell’aria, ha raccontato come nel 2020, nonostante il lockdown, le centraline posizionate sul territorio comunale non abbiano una variazione significativa dei valori di NOx (ossido di azoto) PM10 e PM2,5. Infatti, la ripresa del traffico a partire dal mese di giugno ha riportato la situazione quasi alla “normalità”, confermando quanto si debba ancora fare per rendere l’aria più pulita. 

Matteo Campora, assessore all’ambiente e in particolare, dalla settimana scorsa, alla transizione ecologica, ha sottolineato l’influenza della mobilità e dei trasporti sulla tutela dell’ambiente, senza dimenticare altri temi come rifiuti, trattamento delle acque, energia. Campora ha insistito sul concetto dell’ambiente come un bene da tutelare, ma non solo. Secondo l’assessore, infatti, l’ambiente può e deve diventare un’occasione di sviluppo in termini di nuove imprese e posti di lavoro: un aspetto “motivante” verso quella parte della cittadinanza che non mostra particolare sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente. 

Un concetto sul quale si è soffermato anche il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino, che ha parlato della strategia dell’Amministrazione in materia di sostenibilità ambientale e transizione ecologica come una grande opportunità per la città, alla quale i cittadini sono chiamati a collaborare con buone pratiche e comportamenti virtuosi. Un appello a cui i Lions hanno sempre risposto presente, come spiegato dal membro dei Lions Clubs International Piero Manuelli che ha raccontato le attività svolte negli anni dall’associazione per realizzare pozzi, acquedotti e serbatoi per acqua potabile in Africa. 

«Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, un appuntamento – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – che vuole sensibilizzare la comunità internazionale sulla questione centrale dell’accessibilità all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Una battaglia, quella della sostenibilità ambientale, che il Comune di Genova ha messo da tempo al centro della sua azione amministrativa. Abbiamo deciso di assegnare all’assessore all’ambiente Matteo Campora la fondamentale delega alla transizione ecologica: un processo nel quale i centri urbani possono e devono dire molto, considerando il fatto che, entro il 2050, il 70% della popolazione mondiale vivrà proprio all’interno delle città. Una questione dunque che ci investe direttamente, e ci spinge a rimboccarci le maniche, elaborando e dando attuazione a tutte quelle pratiche green che rientrano nella più ampia strategia di tutela delle risorse naturali e idriche». 

«Il convegno è stata un’occasione importante – aggiunge il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino – per ribadire e rilanciare ulteriormente l’impegno dell’Amministrazione sui temi della sostenibilità, della tutela ambientale e della transizione ecologica. L’ambiente non è soltanto un patrimonio pubblico da preservare e difendere, ma anche una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo per il tessuto economico e sociale: per questo non possiamo limitarci a guardare al presente, ma costruire la Genova dei prossimi vent’anni. Grazie al Lions Club Genova Sant’Agata Val Bisagno per avere organizzato quest’incontro e per il suo impegno infaticabile in favore della collettività». 

«Come Amministrazione – commenta l’assessore all’ambiente Matteo Campora – abbiamo lavorato, stiamo lavorando e lavoreremo ancora di più in futuro per rafforzare la coscienza ecologica dei cittadini, che è importante responsabilizzare e rendere consapevoli sull’importanza dell’ambiente come bene da tutelare e come fattore di crescita. Vogliamo avviare Genova sui binari di una concreta e reale transizione ecologica, seguendo le indicazioni del ministro Cingolani, per vincere la sfida climatica e quella energetica. Ringrazio i Lions per questo importante e prezioso momento di confronto».

Lega risponde alla lista Sansa: “Non ci sono abbastanza vaccini per i liguri, ma per loro la priorità è darli ai migranti”

Super User 22 Marzo 2021 633 Visite

“Priorità delle sinistre: prima i migranti, poi i liguri. E i nostri pensionati, persone fragili, lavoratori a rischio? Al momento non ci sono abbastanza dosi di vaccino anti Covid e le necessità sono altre, ben delineate dai medici. Tuttavia, oggi in Consiglio regionale gli esponenti della Lista Sansa hanno presentato un ordine del giorno che chiede alla giunta di impegnarsi ‘ad attivare un servizio di assistenza sanitaria per i migranti che garantisca lo screening per la ricerca del virus del Covid-19 e la vaccinazione’ in particolare a Ventimiglia. Se non vi fossero quotidiani respingimenti dalla Francia (circa 13mila all’anno) e se il Governo Conte 2 non avesse demolito i decreti sicurezza di Salvini, nella zona di confine non avremmo migliaia di migranti di passaggio ogni mese. Naturalmente, la Lega non ha sostenuto il documento della Lista Sansa, ma siamo anche rimasti senza parole per l’assurda e pericolosa ingiustizia di questa iniziativa puramente ideologica”. Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Stefano Mai, Sandro Garibaldi, Brunello Brunetto, Alessio Piana, Mabel Riolfo.

Sansa: “Disastro vaccini, ecco le responsabilità di Toti e le nostre proposte”

Super User 22 Marzo 2021 722 Visite

“Avete vinto voi. Lo ripetete in continuazione. Questo onere e onore comporta delle responsabilità. La più grande, quella della gestione della pandemia. Il presidente Toti continua con la sua narrazione e forse è riuscito a nascondere come stanno andando davvero le cose; questo anche grazie a un'informazione ampiamente finanziata dalla Regione. Ma la realtà è che la Liguria è al secondo posto in Italia per letalità del virus, cioè per rapporto tra persone malate e persone decedute. Nelle nostre città si sono registrate proporzioni doppie, talora triple rispetto ad altre regioni italiane. Insomma, i liguri sono stati curati peggio di altri. Sono morti di più. Questi sono fatti, non basta colonizzare gli studi televisivi con qualche epidemiologo ligure per cancellarli”, così il consigliere Ferruccio Sansa in consiglio regionale questa mattina.

La Liguria per molti mesi è stata ben sotto la media nazionale per tamponi effettuati rispetto alla popolazione. “Toti è anche assessore alla sanità. Doppia, tragica, responsabilità. Da mesi noi dell'opposizione abbiamo denunciato quanto questa sua decisione fosse pericolosa. E si sta rivelando per quel che è: una strategia per smantellare e privatizzare la sanità della nostra Regione. Gli ultimi tasselli si stanno componendo in questi giorni: la decisione di coinvolgere i privati nella campagna vaccinale, la scelta di affidare la gestione di alcuni ospedali, come il Felettino della Spezia, anche ai privati. Il rischio che si corre è che in nome dell'emergenza vengano definitivamente sancite scelte strategiche che cambieranno la sanità ligure per decenni”.

DATI SANITÀ TOTI E DATI COVID LIGURIA
Dove ci ha portato la sua gestione della sanità? I dati parlano chiaro. Siamo agli ultimi posti nel Nord Italia per la mobilità sanitaria con un debito di 71 milioni. Siamo tra le poche regioni del Nord in cui i numeri della fuga dei pazienti non sono migliorati. Abbiamo i maggiori costi per abitante e il peggior rapporto tra crediti e debiti con un saldo di meno 76 milioni nel 2019. Siamo nei posti di coda al Nord per i Lea, i livelli essenziali di assistenza. Siamo tra le regioni peggiori per le informazioni fornite sulle liste d’attesa. Siamo tra le peggiori regioni per l'informatizzazione del sistema sanitario. Questa situazione ha creato le premesse perché nascessero e sopravvivessero clientele, nicchie di potere. Questa è premessa alla tragedia covid”, spiega Sansa.
Ieri sera la Liguria era penultima in Italia per vaccini somministrati in rapporto a quelli ricevuti: appena il 70,4 per cento del totale. Sta peggio di noi soltanto la Sardegna che, però, era in zona bianca. In Puglia invece siamo all’85 per cento, in Valle d’Aosta all’89,5 e in provincia di Bolzano all’89,6. La Liguria è sotto la media nazionale anche per ultraottantenni che hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino, appena il 42,4 per cento, nonostante la Liguria abbia la popolazione più anziana d’Italia. Agli ultimi posti, sedicesimi, per numero di insegnanti vaccinati: eravamo al 2 per cento quando in Toscana già si toccava il 70 per cento.

 

LE PROPOSTE DELLA LISTA SANSA
“Da qui le nostre proposte: chiediamo che sia invertito il meccanismo di prenotazione delle vaccinazioni, cioè che non siano i cittadini a dover contattare l’autorità sanitaria, ma avvenga il contrario, come in altre regioni; chiediamo che i medici non siano più utilizzati come centralinisti per prenotare gli esami, ma che invece si possano interamente dedicare al loro compito: assistere i malati; chiediamo, come ci hanno segnalato medici e operatori sanitari; che si utilizzi un sistema operativo efficace e non quello realizzato da Liguria Digitale che ha provocato tanti ritardi e disguidi; chiediamo che la Regione si adoperi per riconoscere l’infortunio sul lavoro ai medici che muoiono di Covid e che sia fornita un’assicurazione ai medici che si offrono volontari per somministrare il vaccino; che sia istituito subito un registro di emergenza dei cittadini che si dichiarano disponibili a essere contattati in tempo reale per ricevere il vaccino al posto di chi rinuncia; che, approfittando del periodo di zona rossa legato alla Pasqua e a un auspicato calo dei contagi, si riprenda subito un lavoro di tracciamento; che siano ricompresi tra i soggetti fragilissimi anche alcune categorie non adeguatamente tutelate, come i sieropositivi; che sia garantito un servizio di tamponatura e di vaccinazione anche per gli stranieri sprovvisti di tessera sanitaria che soltanto a Genova sono oltre 15mila. Questo per garantire la loro salute, ma anche per evitare che possano contagiare migliaia di persone. Chiediamo che sia fornita assistenza sanitaria contro il Covid agli stranieri soli e disperati che passano per Ventimiglia; che la Regione si adoperi per rivedere i criteri del consenso informato che altrimenti rischiano di escludere dalla vaccinazione le donne in gravidanza e quelle che allattano".
“Di fronte a loro e a chi si ammalerà noi sentiamo una responsabilità tremenda: dobbiamo fare tutto il possibile per onorare la memoria di chi è morto, non con cerimonie che costano decine di migliaia di euro, ma con azioni concrete. Dobbiamo provare a salvare chi sta male”, conclude Sansa.

Aspi, gli europarlamentari della Lega presentano interrogazione in UE

Super User 22 Marzo 2021 758 Visite

“E’ fondamentale che la Commissione, che a gennaio ha scritto al Governo una lettera a tutela degli azionisti di Atlantia nella trattativa di acquisto da parte di CDP, faccia le opportune verifiche sulle scelte gestionali che hanno riguardato negli anni la controllata ASPI. Il tema è assai delicato e a Genova il processo che dovrà appurare quali condotte abbiano causato il crollo del Ponte Morandi è nel pieno del suo svolgimento. Alcune intercettazioni riportate dai media hanno ulteriormente indignato i cittadini e fatto aumentare l’attesa di una vera Giustizia. Con questa interrogazione chiediamo di fare attenzione sulla legittimità della remunerazione che i soci di Atlantia hanno ricevuto in questi anni e sugli effetti negativi che una possibile contrazione dei costi di ASPI potrebbe aver causato agli interventi manutentivi dei tratti autostradali in concessione, così come denunciato alla Procura di Genova da associazioni quali il Comitato Zona Arancione Ponte Morandi, Usarci-Sparci Sindacato degli Agenti di Commercio, CNA Genova, CNA Liguria, Trasporto Unito e Assiterminal. Le parti offese dal crollo affermano che Atlantia abbia ricevuto negli anni una compensazione superiore al costo del servizio reso e al margine di utile ragionevole per l’adempimento degli obblighi di servizio pubblico, così come definito dalla celebre sentenza Altmark con cui la Corte di Giustizia nel 2003 si è espressa sul rapporto tra i servizi d’interesse economico generale e le norme sugli aiuti di stato. L’analisi dei bilanci della concessionaria, del suo piano economico finanziario per il periodo 2018-2023, della convenzione originaria e dell’atto aggiuntivo del 2002, potrebbero fare ipotizzare che tale politica di distribuzione dei dividendi e i proventi tariffari possano essere stati funzionali a coprire i costi relativi al debito originariamente contratto nell’ambito dell’acquisizione delle azioni di Aspi. La pratica sarebbe di per se legittima sul piano del diritto societario ma potrebbe rappresentare una condotta illecita, qualora l’indebitamento venisse considerato dalla Commissione quale capitale investito nell’infrastruttura. E’ importante che l’Ue chiarisca se a suo avviso la concessionaria ha utilizzato parte dei ricavi previsti dalla tariffa, che dovevano essere destinati alle opere di manutenzione, per sostenere invece il pagamento di un debito riferibile alla necessità di ammortizzare il valore di avviamento sostenuto da Atlantia, ovvero se questa operazione 'intracompany' sia stata scaricata sul concessionario, a beneficio esclusivo degli azionisti e a danno sia del concessionario medesimo che, infine, di tutti gli utenti”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega firmatari dell’interrogazione Marco Campomenosi (capo delegazione, primo firmatario), Paolo Borchia, Antonio Maria Rinaldi, ed Edoardo Rixi, deputato e responsabile dipartimento Infrastrutture della Lega.

Nuovo forno crematorio a Staglieno, il consigliere comunale Villa (PD) chiede una commissione urgente

Super User 22 Marzo 2021 753 Visite

Una commissione consiliare urgente alla presenza dei rappresentanti del Municipio Media Valbisagno, dei comitati di cittadini, delle associazioni ambientaliste e dell’assessore comunale Massimo Nicolò sul progetto di realizzare un forno crematorio presso il cimitero monumentale di Staglieno.

La chiede il consigliere comunale del PD, Claudio Villa, dopo l’Interrogazione sul tema indirizzata alla giunta prima dell’ultima seduta del Consiglio comunale e la Commissione municipale svoltasi nei giorni scorsi nel corso della quale è stato presentato il progetto.

“I cittadini del territorio – commenta Claudio Villa - si sono giustamente allarmati di fronte a quella che sembra una tempesta perfetta. Su quest’area insistono già diverse servitù della città, oltre a quattro forni crematori preesistenti, tra cui Volpara, un'autorimessa, l'area ex Piombifera, un'area per i mezzi Aster. Molte condizioni che peggiorano la qualità della vita degli abitanti, per non parlare di quanto avvenuto nei giorni scorsi con la caduta in via delle Gavette di alcune lastre di acciaio dal cantiere sul Ponte Bisagno. Il progetto di un nuovo forno crematorio è già stato scartato dai cittadini della Valpolcevera e allora l’amministrazione ha pensato di ricollocarlo a Staglieno: mi sembra una battaglia tra poveri”.

“Femminicidio e altro”, la tavola rotonda di Ande Genova

Super User 22 Marzo 2021 906 Visite

“Violenza: femminicidio e altro. Fenomeni ormai radicati nella nostra società?”. E’ questo il titolo della tavola rotonda che Ande Genova (Associazione Nazionale Donne Elettrici, Odv politica ma apartitica), presieduta da Rosanna Cavalli, organizza il 22 marzo alle ore 18 sulla piattaforma Zoom con relatori di grande prestigio. Il professore di Psicologia Franco Amoretti del dipartimento di Scienza delle Formazioni, il commissario capo della Questura di Genova, divisione anticrimine Ilaria D’Ambrosio; Manuela Caccioni presidente Centro Antiviolenza Mascherona, Emanuela Piccotti primaria pronto soccorso del Gaslini; Maria De Pascale, avvocata civilista a livello europeo. A Concludere sarà il procuratore capo della nostra città Francesco Cozzi.                                                                                                                                                                       Quasi ogni giorno i media occupano la cronaca con atti di violenza, molestie fisiche, ricatti   sessuali sul posto di lavoro tanto che l’Agenzia delle Entrate ha addirittura varato un “Codice di condotta” per prevenirle.
Per non parlare di eventi che terminano in femminicidi da parte di mariti, fidanzati, spasimanti... Ma anche da rapinatori o da uomini semplicemente violenti. Ad armare la loro mano spesso sono stati d’animo come gelosia, possessività ed invidia, mascherando il delitto in virtù di qualcosa che si ostinano a chiamare amore.

I bambini sono spesso vittime e spettatori delle aggressività domestiche, assistono a liti e violenze che spesso lasciano loro traumi psicologici per sempre.  Per non parlare di quando loro stessi subiscono maltrattamenti, spesso anche violenze sessuali che li portano in emergenza sanitaria all’ospedale. Per i piccolissimi i genitori non ammettono altro che una caduta accidentale dalla culla, dal tavolo ecc. Ma per i più grandicelli i problemi aumentano. Quanto dicono i genitori sovente non è coerente con le lesioni che si riscontrano e con il loro correre e ricorrere all’ospedale. E’ difficile far emergere i veri problemi perché a volte le mamme hanno paura.  Si fa allora ricorso alla presenza della polizia.

E questi eventi non sono diffusi solo in Italia ma anche in Svizzera e in tutte le realtà europee che cercano di finanziare e creare strutture che contengano il fenomeno.                                        Un argomento particolare ed interessante ed una locandina con relatori di così grande livello   e  link di accesso sono stati  richiesti  addirittura  da Mussi Bollini, nuova  presidente della Commissione  Pari opportunità della RAI  per  “Noi rete donne”.

Rosanna Cavalli
Presidente Ande Genova

Intercettazioni, Cassinelli: “Rivedere uso trojan come chiede Corte Giustizia Ue”

Super User 22 Marzo 2021 624 Visite

"Le norme sull'utilizzo dei trojan per le indagini, anche per reati minori, sono in vigore da più di un anno. Ora occorre una revisione seria sul loro impiego. Si tratta di un virus informatico che non solo permette il controllo totale sul dispositivo infettato, ma diventa una vera e propria ricetrasmittente che capta ogni conversazione nel luogo in cui si trova. Uno strumento di indagine da usare solo in casi di grave attacco alla sicurezza nazionale, per reati di mafia e terrorismo. Oggi equivale a un attacco alla privacy dei cittadini, come già espresso dalla Corte di Giustizia Ue che ne ha criticato l'uso smodato imposto dall'ex ministro grillino Bonafede. E' tempo di ascoltare l'Europa". Lo scrive in una nota il deputato Roberto Cassinelli di Forza Italia, segretario Giunta per le Autorizzazioni e componente Commissione Giustizia.

Taglio Astrazeneca, la Liguria riprogramma le vaccinazioni con scorte accantonate

Super User 21 Marzo 2021 784 Visite

“E’ stata riprogrammata la campagna di vaccinazione con le farmacie, l’hub della Fiera del mare che partirà insieme alla ASL 3 Genovese e alla sanità privata il 29 marzo, nonostante l’ulteriore taglio alle dosi di AstraZeneca, dopo lo stop dell’EMA. Per fortuna abbiamo erogato un 70% sul consegnato, in caso contrario saremo stati in difficoltà. Perché come ci ha comunicato ieri il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo invece delle 89.000 dosi del vaccino AstraZeneca che dovevano consegnarci ad aprile arriveranno solo 26.000 dosi, in pratica 63.000 dosi in meno di vaccini. Nonostante ciò andiamo avanti con l’Hub della Fiera che partirà con 2000 vaccini al giorno”. Lo ha comunicato questa sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, al termine della riunione pomeridiana con i direttori delle aziende sanitarie e i vertici di Alisa.

“Regione Liguria – ha detto Toti - ha vaccinato solo le categorie indicate dal piano nazionale, il 40% degli ultra ottantenni, utilizzando il 90% delle dosi dei vaccini freeze, questo significa che non è questione di cosa hanno fatto le regioni ma delle dosi di vaccini a disposizione delle stesse. In Liguria i cittadini già vaccinati ammontano a 9,21 %, mentre l’Italia è all’8,77% , la Liguria è al 4,74% dei cittadini liguri che hanno avuto anche la seconda dose, mentre la media italiana è al 4,05% dei vaccinati con la seconda dose. Pertanto siamo sopra la media italiana per numero di cittadini vaccinati, rispetto ai residenti”. 

Numeri
“Oggi siamo a un buon numero di tamponi molecolari 3.401 e 1.762 i tamponi antigenici per 380 nuovi positivi. Si segnala un piccolo aumento dell’incidenza del virus, era a 2.1 su 10.000 abitanti, ora siamo intorno al 2 al giorno, su 10.000 abitanti; ancora inferiori al resto d’Italia, segno che abbiamo retto la terza ondata piuttosto bene”.

“La ASL 2 è l’azienda che sta soffrendo di più per una serie di cluster scolastici e per una pressione ospedaliera sulla città di Savona. Il territorio della Spezia è quello che risente meno della terza ondata del Covid”. 

Ospedali
Il presidente Toti ha sottolineato che è stato un weekend piuttosto positivo che ha portato un’attenzione particolare da parte dei sanitari, anche grazie alle riunioni fatte con i direttori. “Siamo infatti a meno 5 pazienti ospedalizzati e torniamo sotto quota 60 delle terapie intensive, nel savonese i pazienti sono 135 e 11 le terapie intensive, stabile invece la situazione nella ASL 1 Imperiese e anche a Genova. Cosi come i deceduti si sono stabilizzati sotto dieci unità e oggi sono 5. Un dato molto basso per i numeri a cui eravamo abituati. Segno che la vaccinazione mirata sui cittadini più deboli sta portando i suoi frutti, infatti anche l’età media degli ospedalizzati sta calando”. 

Vaccini
“Oggi ne sono stati fatti 900 in tutte le ASL perché i centri lavorano 6 giorni su 7, siamo al 71% dell’erogato sul consegnato – ha detto Toti – a 194.000 prime dosi, ci sono quasi 200.000 cittadini liguri che iniziano a essere immunizzati dalle sindromi più severe. Domani alle ore 23 comincerà la prenotazione dei cittadini tra i 79 e i 75 on line per far partire il nostro sistema informatico ed evitare eventuali crash del nostro sistema digitale, come successo in altre regioni. Poi dalla mattina dopo si potrà prenotare anche attraverso gli sportelli della ASL e poi il 25 anche attraverso le farmacie e il 29 entreranno in funzione farmacie e hub della fiera, altri hub seguiranno in altri territori”. “Si tratta – ha concluso Toti – di una situazione molto complessa, ma stabile, nonostante le numerose regioni rosse intorno a noi e ai paesi europei che stanno optando per il lockdown. Lo dobbiamo alla prudenza, all’attenzione e alla capacità di contenimento. E’ indispensabile arrivare a dopo Pasqua con un buon numero di persone vaccinate, per ripartire con una primavera e un’estate che possa ridare fiato alla nostra regione”.

Toti: “Avremo meno vaccini di quelli previsti da Astrazeneca. Chiediamo a Draghi di usare il suo peso”

Super User 20 Marzo 2021 754 Visite

“Oggi abbiamo fatto il punto con tutti i nostri direttori generali sulla pressione ospedaliera che resta tutto sommato moderata, tenendo conto della situazione grave che ci circonda, con tante regioni rosse. Ieri l’Istituto Superiore di Sanità ha dato la Liguria a cavallo tra giallo e arancione, ma considerato che comunque il decreto Draghi non prevede zone gialle sul territorio fino a dopo Pasqua, rimarremo arancioni fino a dopo le festività. Purtroppo oggi pomeriggio abbiamo appreso da Roma di un taglio alle consegne del vaccino Astrazeneca per il mese di aprile. Ci rendiamo conto che non è colpa di nessuno, ma noi siamo costretti a riprogrammare per le varie categorie. Per questo ho chiamato il generale Figliuolo e mi ha confermato della difficoltà di Astrazeneca Questo non vuol dire che non attiveremo quello che abbiamo già previsto, cioè l’hub alla Fiera, i punti delle farmacie, i medici di medicina generale, ma dobbiamo rivedere tutto”. Lo ha comunicato questa sera il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto sul Covid.
“In pratica – ha detto Toti – ad aprile riceveremo da Astrazeneca circa 60mila vaccini in meno di quelli previsti, come ci ha comunicato il commissario della Protezione civile, pertanto occorre rifare tutti i conti. Il commissario Figliuolo mi ha comunicato che Astrazeneca è in difficoltà con le consegne e forse potrebbero aumentare i vaccini Pfizer e Moderna, ma al momento non lo sappiamo”.

I Dati
“Dai dati odierni vediamo che non cresce l’incidenza sul nostro territorio – ha detto Toti – abbiamo fatto 4.481 tamponi molecolari e 2748 antigenici per 458 nuovi positivi che sono in linea con l’incidenza del virus. Fortunatamente la diffusione sta scendendo un po’ a Savona dove oggi c’è stata una crescita dei pazienti ospedalizzati. Noi siamo comunque pronti, a sostenere la ASL 2, anche con le aziende sanitarie vicine. Stabili i pazienti negli ospedali, con 10 in più di cui 9 nel savonese, appunto. Mentre sulla ASL 1 Imperiese c’è stata una decrescita dei numeri. Stabili le terapie intensive a 65 e anche per l’ISS siamo sotto la soglia del 30% di occupazione delle terapie intensive che abbiamo a disposizione per i pazienti Covid. Diminuiscono sensibilmente anche i decessi, a quota 5. Un risultato importante derivante dalla campagna di vaccinazione che ha portato a vaccinare la grandissima maggioranza degli ultra 80enni. Ora stiamo chiamando i pazienti fragili per la presenza di comobirdità e su questi dobbiamo fare tutto il lavoro.

I Vaccini
“Oggi sono stati fatti, tra Pfizer, Moderna e Astrazeneca che è entrata a scartamento ridotto circa 3600 vaccini che per essere un sabato rappresenta un’ottima misura - ha ribadito Toti - E dalla prossima settimana contiamo di arrivare a 50.0000, vaccini permettendo. Perché è evidente che la notizia della riduzione della consegna delle dosi Astrazeneca ha scombinato la programmazione di aprile. Da lunedì comunque inizieranno le vaccinazioni alle categorie prioritarie con i medici di medicina generale e poi aggiungeremo l’hub della Fiera del mare che verrà attivato da lunedì 29 aprile e i punti presso i farmacisti. Ma ricevere la metà dei vaccini previsti è un problema. Io non do colpa a nessuno è evidente che la situazione è molto complicata, ma chiediamo a Draghi di usare tutto il suo peso per stabilizzare le consegne”.

Liguria prima ad usare monoclonali nella cura del Covid: già quattro pazienti trattati al San Martino

Super User 20 Marzo 2021 677 Visite

Ordinanze restrittive localizzate e una vaccinazione mirata ad anziani e soggetti fragili che ha abbassato la media dei contagiati con una diminuzione di accessi negli ospedali e della mortalità. Sono questi gli elementi fondamentali che portano la Liguria in prima linea nella lotta al Covid in Italia. Un modello che trova conferma nella collocazione della Regione Liguria in area arancione a fronte di tutta l'area del nord in zona rossa, con un Rt tra 1,01 e 1,06, a fronte di una media nazionale dell’1,16, con un’incidenza di 150 casi ogni 100mila abitanti (soglia critica 250 su 100mila). Secondo gli ultimi dati dell’ISS in Liguria non risultano situazioni di sovraccarico per quanto riguarda le terapie intensive o le aree mediche che la collocano in rischio basso su questo aspetto fondamentale nella gestione del virus. Sulle terapie intensive infatti rispetto alle altre regioni la Liguria è stabile da mesi su valori che non vanno mai oltre la soglia critica del 30%.

“Un dato frutto di una politica di vaccinazione che ha voluto prediligere i soggetti più a rischio – sottolinea il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - L’incidenza negli anziani, dopo che si è implementata la vaccinazione della nostra regione si è dimezzata passando da circa 3 casi ogni 10.000 a circa 1 caso e mezzo su 100.000. In Liguria è stato somministrato l’88% di vaccini freeze, ovvero Pfizer e Moderna. Inoltre in Liguria siamo stati i primi a utilizzare al San Martino di Genova, con il direttore della clinica di Malattie Infettive Matteo Bassetti, gli anticorpi monoclonali. In questa settimana già 4 i pazienti trattati e a regime si potranno trattare 10-15 pazienti al giorno”.

Trend opposto invece quello degli adolescenti, nei ragazzi tra i 13 e 19 anni l'incidenza è sostanzialmente aumentata, almeno del 50%. Una crescita sostanzialmente interrotta con i provvedimenti presi sulla scuola da parte della nostra amministrazione, ma che resta comunque elevata. Motivo per cui è stata firmata l’ordinanza di prosecuzione della Dad nelle scuole superiori fino al termine delle vacanze pasquali. Di questi numeri, della situazione negli ospedali, della programmazione vaccinale si è parlato nel corso della riunione convocata questa mattina dal presidente Toti con i direttori generali delle ASL e la task force sanitaria. Sul fronte dei numeri legati ai vaccini la Liguria ha già vaccinato il 4,40% della popolazione, collocandosi all’ottavo posto della classifica italiana con 30mila vaccini somministrati questa settimana e l’obiettivo di 50mila, in sette giorni, nella prossima. “La creazione degli hub vaccinali aggiunge Toti - che apriranno il 29 marzo, data in cui partiranno anche le farmacie, ci porterà a superare 70mila vaccini a settimana”.

Riqualificazione area ex Mira Lanza, Lodi: “La giunta condivida con trasparenza il progetto”

Super User 20 Marzo 2021 792 Visite

“Ad aggiudicarsi l'area ex Mira Lanza, dopo un ribasso da parte dei privati, dovuto probabilmente anche ai costi di bonifica, è stata una società di costruzioni bergamasca, la Cospe. Una notizia che apprendiamo dai mezzi di comunicazione, su cui vengono riportate anche le dichiarazioni rassicuranti dell’amministrazione ad escludere in questa operazione la realizzazione di centri commerciali. Bene, evidentemente l‘amministrazione comunale sta interloquendo con gli acquirenti”. Così scrive Cristina Lodi, consigliera comunale a Genova del PD.

“A questo punto - prosegue la consigliera - ritengo doveroso che la giunta venga in aula insieme all‘acquirente a presentare il progetto di riqualificazione che coinvolgerà la Valpolcevera tutta. E che il Municipio e il territorio della Valpolcevera siano da subito coinvolti dai privati nel percorso. Perché di operazioni di questo tipo ad opera di Bucci ne abbiamo viste già molte. Non ultima la svendita dell'ex mercato del pesce da parte del Comune, operazione diversa ma caratterizzata da una progettazione nebulosa e preoccupante per il futuro di un bene così prezioso per la città.

La Valpolcevera ha il diritto di conoscere gli obiettivi del sindaco Bucci e della società aggiudicatrice dell’area ex Mira Lanza. Certo, la riqualificazione è urgente e necessaria, ma servono opere che più di ogni altra cosa aiutino la Valle a superare anche questa fase difficile dopo la terribile tragedia del crollo del Ponte Morandi”.

“Quella dell’ex Mira Lanza potrebbe essere la giusta occasione per provare a fare sintesi tra tutte quelle opere annunciate da tempo, compreso il parco sotto il nuovo viadotto autostradale, se l‘amministrazione fosse capace di proporre una visione. Sulla vicenda ho chiesto la convocazione di una Commissione urgente perché politicamente non c'è alcun elemento concreto che rassicuri sul futuro. Prima di annunciare ciò che è già concordato, è d‘obbligo condividerlo: questo dovrebbe fare una buona amministrazione. Aspettiamo informazioni e risposte in aula”, conclude Lodi.

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024