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Il post di Scajola jr sulla promozione di Regione Liguria

Super User 05 Maggio 2020 3067 Visite

“Stamattina ho provato a sfogliare il Secolo. Mi è sembrato di essere in un loop, di non riuscire a sfogliarlo e di rimanere sempre sulla stessa pagina.

Arrivato a pagina 5, avevo già letto tre volte il claim “Liguri fieri e tenaci”.

Ho pensato ci fosse stato un errore nell’impaginazione. Arrivato alla quarta di copertina, ne ho contate 22. Ventidue, giuro. Ventidue inserzioni pubblicitarie tutte uguali.

Sul fatto che noi liguri fossimo fieri e tenaci nessuno aveva dubbi: carino ricordarcelo.

Ma quando si fanno le campagne stampa, occorre ricordarsi che i liguri sono famosi anche per essere parsimoniosi e discreti. E, salvo rari casi, non sono abbelinati”. E’ il post con video di Pier Carlo Scajola, figlio del primo cittadino di Imperia. Dopo la lettera dei 70 sindaci, firmata anche dal padre Claudio per frenare le ordinanze regionali, la famiglia Scajola invia un altro messaggio al governatore Toti.

 

Fase 2, i consigli del prof. Mazzino per ripartire in sicurezza

Super User 05 Maggio 2020 2107 Visite

Si è ormai entrati nella fase 2 con gli ospedali che finalmente respirano, le case di riposo che continuano tuttavia a segnalare contagiati e tanta preoccupazione per il futuro.

I nuovi casi sono persone che si sono infettate in casa da altre che sono state chiuse con loro con l'infezione, o persone che avevano l'infezione ancora prima dei decreti di chiusura. Questo ci dice che il problema esiste e che siamo costretti ad avere grandi precauzioni e ad essere responsabili. Dobbiamo riuscire a convivere con questa realtà, altrimenti io temo si rischi di rimanere bloccati in una situazione economicamente disastrosa in cui non si riuscirà a far ripartire nulla.

Numerose persone sono tornate al lavoro e potrebbero essere asintomatiche. Poiché il virus non se ne è mai andato, io continuo a ribadire che l’opzione migliore sarebbe “provare” ad avvicinarsi al cosiddetto "modello veneto". Abbiamo qualche mese di tempo per attrezzarci con tutti i macchinari, anche di ultima generazione, che arrivano a processare fino a 10mila tamponi al giorno.

Bisogna iniziare subito a fare tamponi di massa che permetterebbero di contenere ed eliminare la trasmissione del virus e consentire ai milioni di italiani negativi al Coronavirus di riprendere una vita normale, posta la necessaria osservanza di misure di precauzione. Fino ad oggi in alcune regioni italiane si è fatto un numero insufficiente di tamponi giornalieri per abitante. Gli studi epidemiologici – e anche l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – collegano una efficace strategia di contenimento del virus ad una campagna di tamponi di massa (articoli pubblicati su “The Lancet” del 17 e 18 aprile 2020).

Mi rendo conto che non sia per nulla facile ma questo sarebbe davvero l’unico modo per "isolare" subito gli asintomatici. L’estate è alle porte e questo può aiutarci e ci fa ben sperare, anche se non è affatto scontato che con il caldo e la bella stagione il virus si indebolisca. Ma è fondamentale arrivare preparati almeno all’autunno ponendosi un obiettivo: tamponi a chiunque vada a lavorare e ovunque poiché le mascherine, i guanti e il distanziamento rischiano seriamente di non bastare.

Intanto sembrerebbe arrivare una buona notizia: pare funzionino gli anticorpi generati nei topi dal vaccino italiano dell'azienda Takis: i test sull'uomo sarebbero previsti comunque dopo l'estate.

Procedendo con questi ritmi sarà possibile avviare da luglio le prime sperimentazioni sull'uomo ha spiegato il Direttore Sanitario dell'Istituto Spallanzani aggiungendo che se i primi test daranno un esito positivo porteranno nel 2021 alla somministrazione del vaccino su un alto numero di persone a rischio e alla dimostrazione della sua efficacia.

Si tratterebbe di un vaccino genetico basato su un vettore virale che è stato messo a punto dalla società ReiThera con il coordinamento scientifico dello Spallanzani che agirà d'intesa con il CNR. A differenza dei vaccini tradizionali, i vaccini genetici non utilizzano un microorganismo inattivo o parte di esso, ma il gene che codifica per l'antigene del microrganismo che si vuole neutralizzare il quale, una volta entrato nelle cellule dell'organismo, induce la produzione di una proteina che a sua volta stimola la risposta immunitaria contro il coronavirus.

Ripartiamo con estrema prudenza e un pizzico di ottimismo, ora più che mai, con la speranza di avere un vaccino, ma stando ancora più attenti perché se si dovesse fare marcia indietro, senza una politica di tamponi di massa, si potrebbero avere più morti e maggiori rischi di nuovi lockdown con conseguenze catastrofiche per la nostra economia.

Enrico Mazzino
PhD Applied Economics and Quantitative Methods in Health Sector
Economista sanitario/Farmacoeconomista
Docente Università di Genova

Covid, in Liguria calano positivi e ricoveri. I deceduti salgono a 1.230

Super User 05 Maggio 2020 976 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 5 maggio.

5.175 attualmente positivi (-43)

651 pazienti in ospedale (-27), di cui 68 in terapia intensiva / UTI (-4)

2.776 a domicilio (-54)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.748 (+38)

Guariti non più positivi = 2.068 (+95)

8.473 casi totali da inizio emergenza (+63)

Deceduti = 1.230 (+11)

Tamponi = 57.622 (+1.530)

Ospedalizzati:

Asl1 = 114 (7 UTI)

Asl2 = 95 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 87 (12 UTI)

Asl3 Gallino = 2

San Martino = 122 (24 UTI)

Galliera = 105 (3 UTI)

Evangelico = 23

Gaslini = 3

Asl4 = 47 (6 UTI)

Asl5 = 53 (7 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 855

SV = 846

GE = 3.153

SP = 314

non assegnati = 7

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.755

Asl1 = 141

Asl2 = 541

Asl3 = 398

Asl4 = 306

Asl5 = 369

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Ponte, l’ingegner De Cani: “non è meritevole per Genova”

Super User 05 Maggio 2020 3760 Visite

Giorgio De Cani, l’ingegnere lombardo che aveva presentato al commissario Marco Bucci un progetto di ponte che prevedeva un'area pedonale per meditare passeggiando, è intervenuto su Facebook per dire la sua opinione sul viadotto di Renzo Piano.
“I politici locali - scrive De Cani - il governo che lo hanno scelto hanno commesso un grande errore perché questo viadotto riporta il nostro paese al Medioevo dell’architettura dei ponti e nulla ora sarà più come prima perché chi farà progetti avrà un condizionamento semplicistico che scambia la semplicità per convenienza. Posso gridarlo a gran voce: questa opera non è meritevole per Genova e per l’Italia intera, dà un altro morto al nostro paese: dopo il disastro e le vittime, muore l’architettura italiana e la creatività degli Italiani”.

L'ingegner Giorgio De Cani e il suo progetto di ponte

Rapallo, i fuochi di luglio al tempo del covid

Super User 05 Maggio 2020 2882 Visite

Rapallo, a cinquanta giorni dalle Feste di Luglio 2020, manca l'ufficialità dei Sestieri e del Comune di Rapallo, ma è probabile, imminente, l'annuncio di un forte ridimensionamento del programma di sparate e fuochi artificiali del Palio Pirotecnico a causa della pandemia. Su questo fronte, con lo sparo dei mortaletti liguri, potrebbero essere confermati solo il saluto dei Sestieri alla Madonna di Montallegro alle 8 del 1° luglio e la sparata del Panegirico sul lungomare a mezzogiorno del 2 luglio. Niente spettacoli pirotecnici serali, né diurni.

#lamoleskinedimauroboccaccio

Dati Istat: Liguria tra regioni nord con mortalità più bassa

Super User 04 Maggio 2020 942 Visite

La Liguria è tra le regioni del nord che nel primo trimestre del 2020 hanno registrato la mortalità più bassa a causa della pandemia da covid-19. È quanto emerge dal rapporto sulla mortalità della popolazione residente a cura dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istat, pubblicato oggi. L’analisi ha preso in considerazione come periodo di riferimento il primo trimestre del 2020 rispetto alla media dello stesso periodo del quinquennio precedente (2015-2019), tenuto conto che la diffusione geografica dell’epidemia è stata molto più elevata al nord rispetto al centro e sud Italia.

Per quanto riguarda la Liguria in particolare, in relazione ai decessi complessivi registrati nel periodo considerato - sia diretti per covid sia ‘indiretti’ per cause correlate - emerge un calo della mortalità nel mese di febbraio (-14,1%) a fronte, invece, di un incremento del 50,3% nel mese di marzo: la Liguria si colloca vicino a Piemonte (+47% a marzo) e Marche (+53,3%), ma ben distanziata da Valle d’Aosta (+60,1%), Trentino Alto Adige (+ 65,2%), Emilia Romagna (+70,1%) e Lombardia (+186,5%).

La variazione di mortalità in Liguria risulta dunque la metà rispetto al dato medio dell’Italia settentrionale e delle Regioni ad alta diffusione del virus.

“Questi dati – commenta il presidente Giovanni Toti - confermano che le nostre azioni per contrastare e contenere la pandemia sono state tempestive ed efficaci e smentiscono, speriamo una volta per tutte, le voci di chi rema contro per principio, manipolando i dati e la loro interpretazione e denigrando così il lavoro dei nostri sanitari. La Liguria è tra le Regioni del nord che hanno registrato una minore mortalità a causa del Covid-19 nel primo trimestre del 2020. Premettendo che per noi ogni vittima di questa emergenza è stato un dolore e alle famiglie va tutta la nostra vicinanza, questi numeri però sono particolarmente significativi, considerato che siamo la Regione più anziana d’Europa e ci confortano ancor di più in questo inizio di Fase 2. Grazie ad una rimodulazione immediata del nostro sistema sanitario e allo straordinario lavoro svolto da tutto il personale, la Liguria ha sempre garantito a tutti i cittadini le cure di cui avevano bisogno e ora, con prudenza e regole precise, è pronta a ripartire. Lo capiranno anche i soliti oppositori oppure – conclude - continueranno a leggere i numeri solo in senso negativo per fare un dispetto a Toti?”.

Lo studio rivela che l’eccesso di mortalità più consistente si riscontra per gli uomini di 70-79 anni, segue la classe di età 80-89 (quasi 2,2 volte di aumento). L’incremento della mortalità nelle donne è invece più contenuto per tutte le classi di età; raggiunge alla fine di marzo il 20% in più della media degli anni 2015-2019, tanto per la classe di età 70-79 che per la 90 e più. Inoltre nel 34,7% dei casi segnalati viene riportata almeno una co-morbidità (una tra: patologie cardiovascolari, patologie respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, patologie oncologiche, obesità, patologie renali o altre patologie croniche).

Il bollettino del coronavirus in Liguria

Super User 04 Maggio 2020 848 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 4 maggio.

5.218 attualmente positivi (-30)

678 pazienti in ospedale (-17), di cui 72 in terapia intensiva / UTI (+5)

2.830 a domicilio (-26)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.710 (+13)

Guariti non più positivi = 1.973 (+71)

8.410 casi totali da inizio emergenza (+53)

Deceduti = 1.219 (+12)

Tamponi = 56.092 (+1.600)

Ospedalizzati:

Asl1 = 115 (10 UTI)

Asl2 = 100 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 88 (12 UTI)

San Martino = 139 (25 UTI)

Galliera = 103 (3 UTI)

Evangelico = 25

Gaslini = 3

Asl4 = 49 (6 UTI)

Asl5 = 56 (7 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 879

SV = 866

GE = 3.148

SP = 317

non assegnati = 8

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.863

Asl1 = 154

Asl2 = 561

Asl3 = 426

Asl4 = 333

Asl5 = 389

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Regionali, il ministro Boccia apre all’ipotesi voto in estate

Super User 04 Maggio 2020 1178 Visite

“Se il parlamento dovesse avere nuove valutazioni scientifiche sull’ipotesi di aprire una finestra elettorale in estate, il parlamento è sovrano e il governo si rimetterà alla sua volontà. Sarebbe la prima volta, ma non vanno escluse. E’ meglio ipotizzarle d’estate anche perché, in caso di un nuovo contagio in autunno, non potremmo permetterci di rinviare il voto di un anno per sei regioni”. E’ quanto dichiarato dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ospite della trasmissione “Mezz’ora in più” su Rai3.

Bucci riapre parchi e cimiteri ma con obbligo di mascherina

Super User 04 Maggio 2020 989 Visite

Stante la perdurante situazione di emergenza sanitaria, il Comune di Genova ha deciso di integrare le disposizioni ministeriali con un'ordinanza del sindaco Marco Bucci.

Spiagge, scogliere e arenili restano interdetti. Si può accedere esclusivamente per la pratica dell'attività sportiva come individuata dall'ordinanza della Regione Liguria numero 25/2020 (windsurf, canoa, subacquea...).

Riapriranno al pubblico parchi e passeggiate, compreso corso Italia lato mare e Boccadasse, ma l'uso delle mascherine è fortemente raccomandato nelle aree al di fuori della proprietà privata ed è obbligatorio in parchi, giardini comunali, ville pubbliche, cimiteri, locali privati ad uso pubblico, locali adibiti ad attività commerciali, mezzi di trasporto pubblico.

Le mascherine sono obbligatorie anche nelle passeggiate per attività motoria, ma non per chi pratica attività di carattere sportivo, come corsa e bicicletta, fatta eccezione per quelle aree dove è prevista per tutti l'obbligatorietà (come i parchi).

Possono essere utilizzate mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.

Le aree gioco resteranno interdette e i giochi saranno circondati con il nastro bianco e rosso. Gli agenti della Polizia locale vigileranno sul rispetto delle disposizioni ed, eventualmente, eleveranno sanzioni. I volontari della Protezione civile saranno a disposizione della cittadinanza per informazioni sulle misure che devono essere adottate.

Le misure aggiuntive avranno validità a partire da domani e fino alla mezzanotte del 17 maggio, integrano il Dpcm che da domani consente l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro per ogni attività e di due metri per l'attività sportiva, e che prevede l'obbligo di utilizzare la mascherina per chi accede a luoghi chiusi accessibili al pubblico, fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e per i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina.

Le misure di sicurezza previste dall'ordinanza del sindaco andranno rispettate anche nei cimiteri, che riapriranno da domani secondo l'orario e il calendario consueto. I flussi saranno contingentati, con le entrate presidiate dalla Polizia Locale e dalla Protezione civile, e ad esempio a Staglieno l'ingresso dei visitatori sarà consentito da piazzale della Fede per non creare assembramenti all'ingresso dei carri funebri che resta in piazzale Resasco.

“Non vogliamo morire di Coronavirus ma neanche di fame – spiega il sindaco Marco Bucci – perciò vogliamo consentire alle persone di lavorare e di trascorrere il tempo libero, ma vogliamo farlo in maniera ordinata e seria e in accordo con le misure consigliate dagli esperti, misurandoci con le caratteristiche della nostra città. Abbiamo introdotto delle disposizioni aggiuntive per garantire che si possano riprendere le attività, ma solo se seguiremo queste norme si tornerà a una vita normale. Vogliamo preparare la Liguria a un'estate turistica, che per noi è fondamentale dal punto di vista economico, e per farlo dobbiamo rispettare le misure di sicurezza per arrivare all'inizio dell'estate con il contagio fermo”.

La nuova ordinanza di Regione Liguria per ripartire

Super User 04 Maggio 2020 926 Visite

“Confortati da dati positivi che confermano come la Liguria sia uscita dalla fase più acuta della pandemia, ci apprestiamo ad entrare nella fase 2: raccomando fortemente a tutti i cittadini, ora più che mai, di adottare tutte le precauzioni necessarie, come il mantenimento delle distanze di sicurezza, il lavaggio frequente delle mani, l’uso di mascherine. Nessuno deve approfittare della situazione, credendosi più furbi perché questo sarebbe deleterio per tutti noi. Il fatto di tornare parzialmente alla vita non significa ‘liberi tutti’: dobbiamo rispettare le regole in modo rigoroso, altrimenti nessuno ci proteggerà da una ripresa dell’epidemia. Da questo dipende tutto quello che accadrà da domani in poi”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi ha firmato una nuova ordinanza, in vigore dalla mezzanotte, in vista della fase 2 a partire da domani, lunedì 4 maggio.

Tra le novità introdotte dalla nuova ordinanza:

- via libera alla vendita di cibo e bevande da asporto (take away), previa ordinazione, garantendo il ritiro dei prodotti con appuntamenti dilazionati nel tempo per evitare assembramenti all’esterno e consentendo la presenza di un cliente alla volta all’interno dell’esercizio;

- via libera alla spesa o all’approvvigionamento di bevande e generi alimentari (punto precedente) anche al di fuori del Comune di residenza o domicilio nei territori delle Province o della Città Metropolitana;

- via libera alla vendita di calzature per bambini, anche nei negozi che vendono calzature per adulti ma con il divieto di vendita di tipologie differenti dalle calzature per bambini;

- via libera alle attività sportive dalle 6 alle 22 nell’ambito della Provincia o Città Metropolitana (anche spostandosi con il proprio mezzo) nel rispetto del distanziamento sociale di 2 metri quali ad esempio bicicletta, trekking, mountain bike, tennis singolo, arrampicata sportiva, passeggiata a cavallo, corsa, tiro con l’arco oltre alle alle attività sportive acquatiche individuali come wind surf, barca a vela (con a bordo al massimo due persone residenti nella stessa abitazione), attività subacquee, canoa, canottaggio, pesca, vela in singolo, con il divieto di utilizzare strutture ad uso comune come spogliatoi, bagni, docce e bar che devono rimanere chiusi;

- via libera allo svolgimento individuale di: pesca sportiva ricreativa sia in acque interne sia in mare (al massimo due persone residenti nella stessa abitazione per imbarcazione), con l’obbligo di rientro in giornata presso la loro abitazione, controllo della fauna selvatica, prelievo venatorio di selezione degli ungulati;

- via libera alle sessioni di allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non, che praticano sport riconosciuti di interesse nazionale dal Coni o dal Cip e dalle rispettive federazioni;

- via libera alle passeggiate all’aria aperta dalle 6 alle 22 nel rispetto del distanziamento sociale;

- via libera alla possibilità di raggiungere seconde case, camper e roulotte di proprietà per attività di manutenzione e riparazione necessarie, con spostamento individuale e obbligo di rientro in giornata.

L’ordinanza richiama il Dpcm del 26 aprile scorso in merito all’obbligo di utilizzo dei Dpi nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire le distanze di sicurezza e prevede inoltre la possibilità da parte dei sindaci di procedere con proprie ordinanze sia all’autorizzazione e disciplina dell’apertura di parchi e cimiteri sia all’adozione di misure più restrittive, individuando luoghi o aree ritenuti idonei a potenziali assembramenti limitandone o vietandone gli accessi.

Per quanto riguarda l’andamento della pandemia, il presidente Toti ha sottolineato che “i dati di oggi ci dicono che calano i positivi al covid: sappiamo bene che questo dipende soprattutto da dove si effettuano i tamponi. In generale, aumentano i positivi riscontrati nelle Rsa mentre il contagio è in calo nella società e negli ospedali dove, infatti, diminuiscono i posti letto occupati sia nei reparti di media intensità sia nelle terapie intensive. Questo è ciò che ci importa maggiormente, è l’indicatore più significativo che conferma come l’epidemia in Liguria stia mollando la sua presa”.

La vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale ha aggiunto che “anche in questa fase 2 serve la massima cautela, tant’è che anche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera abbiamo dato mandato alle aziende di mantenere inalterato l’assetto organizzativo attuale, anche se i numeri confermano una diminuzione costante dei ricoveri”.

In merito alle Rsa, l’assessore Viale ha aggiunto che “l’attenzione è massima. Da oggi nella Asl2 hanno preso servizio 9 infermieri dell’Esercito dedicati alle Rsa. C’è grande attenzione e un accompagnamento costante su realtà che costituiscono un asse importante del nostro sistema sociosanitario. Per questo, alla luce dell’esperienza di questi mesi, ho dato mandato ad Alisa di ripensare l’assetto organizzativo, per fare un passo ulteriore in avanti rispetto all’ultima parte della riforma sanitaria sulle norme per l’autorizzazione e accreditamento, mettendo in luce le criticità e individuando le soluzioni: le strutture devono avere personale specializzato sulle infezioni ospedaliere, spazi adeguati sia all’esterno sia all’interno, per garantire l’isolamento e il distanziamento tra gli ospiti. Per questo, dovremo ripensare le strutture più piccole, che saranno da riconvertire e che non possono più essere considerate la soluzione ai bisogni di assistenza”.

In merito alla nuova ordinanza, l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha sottolineato che “abbiamo ascoltato le segnalazioni che ci sono arrivate in questi giorni. Vengono restituite alcune libertà fondamentali nella consapevolezza che la fase 2 va affrontata con altrettanta responsabilità rispetto alla fase1. Tra tante richieste, una su tutte è stata quella di consentire ai cittadini di fare spesa almeno nell’ambito del territorio provinciale o della città metropolitana: da domani sarà consentito, anche in relazione alle attività sportive e al take away per la vendita di cibo o bevande. Nell’ambito regionale, invece, sarà possibile far visita ai propri congiunti oppure raggiungere i cimiteri, che per tanto tempo rimasti chiusi”.

Per quanto riguarda le mascherine, “fino a martedì – ha aggiunto Giampedrone - andremo avanti con la consegna di 100mila pezzi da parte di Poste Italiane a coloro che ci hanno segnalato di non averle ricevute. Da mercoledì mattina partirà la distribuzione gratuita di una prima tranche da 500mila mascherine chirurgiche elle farmacie: si dovrà essere residenti in Liguria e avere con sé la tessera sanitaria. Una seconda tranche da ulteriori 500mila pezzi verrà distribuita da lunedì 11 maggio. Tenuto conto che da domani questo dispositivo sarà obbligatorio secondo quanto previsto dal Dpcm nazionale, riteniamo inoltre che dovrà essere applicata la disposizione annunciata dal Commissario Arcuri sulla possibilità di acquistare le mascherine a 0,50 euro, sia nelle farmacie che nei centri della grande distribuzione”.

Coronavirus, in Liguria meno positivi e più guariti

Super User 03 Maggio 2020 991 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 3 maggio.


5.248 attualmente positivi (-31)

695 pazienti in ospedale (-20), di cui 67 in terapia intensiva / UTI (-1)

2.856 a domicilio (-27)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.697 (+16)

Guariti non più positivi = 1.902 (+64)

8.357 casi totali da inizio emergenza (+47)

Deceduti = 1.207 (+14)

Tamponi = 54.492 (+1.290)

Ospedalizzati:

Asl1 = 121 (10 UTI)

Asl2 = 99 (7 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 89 (11 UTI)

San Martino = 143 (23 UTI)

Galliera = 106 (2 UTI)

Evangelico = 25

Gaslini = 3

Asl4 = 53 (7 UTI)

Asl5 = 56 (7 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 885

SV = 872

GE = 3.153

SP = 330

non assegnati = 8

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.969

Asl1 = 146

Asl2 = 571

Asl3 = 444

Asl4 = 333

Asl5 = 354

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana
Pisani: “Premiare gli operatori delle pubbliche assistenze”

La proposta del consigliere regionale di LP.

“In prima linea durante tutto il periodo dell’emergenza sanitaria: i dipendenti e i volontari delle Pubbliche Assistenze liguri stanno prestando un importante servizio per tutti i cittadini, per questo ritengo necessario che vengano stanziate risorse per sostenerle”, Gabriele Pisani capogruppo di Liguria Popolare in consiglio regionale sottolinea come sia importante riconoscere il lavoro svolto in questi mesi di emergenza.

“In questo momento - aggiunge il consigliere regionale Gabriele Pisani  - alcuni amministratori locali si sono già mossi in tal senso. Basti ricordare che la Giunta di Santa Margherita Ligure  ha discusso di un contributo straordinario di 8mila euro per le pubbliche assistenze cittadine, oppure la richiesta che il consigliere comunale di Sestri Levante  Marco Conti ha inoltrato al primo cittadino affinché vengano stanziati fondi straordinari da ripartire tra le pubbliche assistenze cittadine” 

“Ma non sono gli unici amministratori locali che stanno cercando spazi finanziari per sostenere queste realtà fondamentali per il territorio e per la tutela dei cittadini – sottolinea Pisani – formate da donne e uomini che, come volontari o dipendenti, dedicano da sempre del tempo alla collettività prestando un servizio di straordinario valore”.

“A tal proposito mi impegno affinché la questione venga affrontata anche in Regione per dire grazie, con un contributo, a tutte quelle Pubbliche Assistenze che in questi mesi non si sono mai tirate indietro nella lotta contro il covid-19 ”.

Pisani: “Premiare gli operatori delle pubbliche assistenze”

Super User 03 Maggio 2020 845 Visite

“In prima linea durante tutto il periodo dell’emergenza sanitaria: i dipendenti e i volontari delle Pubbliche Assistenze liguri stanno prestando un importante servizio per tutti i cittadini, per questo ritengo necessario che vengano stanziate risorse per sostenerle”, Gabriele Pisani capogruppo di Liguria Popolare in consiglio regionale sottolinea come sia importante riconoscere il lavoro svolto in questi mesi di emergenza.

“In questo momento - aggiunge il consigliere regionale Gabriele Pisani  - alcuni amministratori locali si sono già mossi in tal senso. Basti ricordare che la Giunta di Santa Margherita Ligure  ha discusso di un contributo straordinario di 8mila euro per le pubbliche assistenze cittadine, oppure la richiesta che il consigliere comunale di Sestri Levante  Marco Conti ha inoltrato al primo cittadino affinché vengano stanziati fondi straordinari da ripartire tra le pubbliche assistenze cittadine”.

“Ma non sono gli unici amministratori locali che stanno cercando spazi finanziari per sostenere queste realtà fondamentali per il territorio e per la tutela dei cittadini – sottolinea Pisani – formate da donne e uomini che, come volontari o dipendenti, dedicano da sempre del tempo alla collettività prestando un servizio di straordinario valore”.

“A tal proposito mi impegno affinché la questione venga affrontata anche in Regione per dire grazie, con un contributo, a tutte quelle Pubbliche Assistenze che in questi mesi non si sono mai tirate indietro nella lotta contro il covid-19 ”.

Lettera dei sindaci a Toti, Anci Liguria si smarca

Super User 03 Maggio 2020 1375 Visite

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - Liguria (il presidente è il sindaco Marco Bucci) si smarca dalla lettera inviata dai sindaci al governatore Giovanni Toti.
Ecco il comunicato.

ANCI Liguria non deve essere strumentalizzata in opinioni di parte.
In relazione al documento apparso su alcuni organi di stampa a firma di diversi sindaci liguri in cui si raccomanda alla Regione Liguria di “non procedere a nuove autonome ordinanze”, ANCI Liguria precisa che esso rappresenta una iniziativa autonoma non derivante da alcuna deliberazione di nessun organo ligure o nazionale di ANCI.
Poiché alcuni tra i firmatari hanno inteso evidenziare un proprio ruolo in ANCI, si rende necessaria questa precisazione. Tale documento, pur nella sua legittimità politica, non rappresenta l’Associazione, che è la casa di tutte le Autonomie locali in Liguria e non di un pensiero di parte.

Covid in Liguria: più positivi, ma meno ricoverati

Super User 02 Maggio 2020 950 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, sabato 2 maggio

5.279 attualmente positivi (+98)

715 pazienti in ospedale (-19), di cui 68 in terapia intensiva (UTI, +0)

2.883 a domicilio (+99)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.681 (+18)

Guariti non più positivi = 1.838 (+77)

8.310 casi totali da inizio emergenza (+186)

Deceduti = 1.193 (+11)

Tamponi = 53.202 (+2.003)

Ospedalizzati:

Asl1 = 122 (10 UTI)

Asl2 = 106 (7 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 89 (11 UTI)

San Martino = 148 (23 UTI)

Galliera = 104 (2 UTI)

Evangelico = 25

Gaslini = 3

Asl4 = 58 (7 UTI)

Asl5 = 60 (8 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 897

SV = 864

GE = 3.170

SP = 340

non assegnati = 8

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.969

Asl1 = 165

Asl2 = 618

Asl3 = 475

Asl4 = 342

Asl5 = 369

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Toti risponde ai 70 sindaci

Super User 02 Maggio 2020 1515 Visite

“Siamo al lavoro per la Fase 2. Dalla prossima settimana, con i nuovi macchinari, passeremo a 3 mila tamponi al giorno. E nelle prossime settimane, con i test rapidi, ne aumenteremo ancora. In più stiamo andando avanti con i test sierologici.

Lunedì le nuove norme del Governo sostituiranno in gran parte le regole anticipate dalla nostra ordinanza come da molte altre Regioni. Norme assolutamente legittime al di là delle chiacchiere di qualcuno. Pensate che tra i tanti provvedimenti presi l’unico contestato dal Governo è stato quello che riguarda la toelettatura per cani. Sarebbe bello vedere come potrebbe andare a finire la discussione di fronte alla Corte Costituzionale. Ma ovviamente il Governo non lo impugnerà. Stiamo lavorando con l’Esecutivo per rinnovare in modo coerente con nuove regole le nostre ordinanze. La settimana prossima sarà decisiva per monitorare i dati e mettere alla prova la responsabilità di tutti noi. Nessuno meglio di noi sa che non si deve sottovalutare il virus. Per questo l’impianto dei nostri ospedali, che per fortuna ancora oggi si stanno svuotando, resterà pronto per ogni necessità. La Liguria ha fatto uno sforzo gigantesco e siamo i primi in Italia per numero di terapie intensive per numero di abitanti. Non cascheremo nella strumentalizzazione dei dati né tanto meno siamo interessati al derby tra “chiusuristi” e “aperturisti”. Sappiamo che molte categorie soffrono, i soldi del Governo non arrivano e la Liguria ha bisogno di ripartire. Anche il Governo ha riconosciuto che nelle prossime settimane servirà più autonomia e che le Regioni potranno decidere, all’interno delle linee guida, le proprie necessità”. Risponde così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ai circa settanta sindaci su 234 primi cittadini liguri che chiedono uno stop delle ordinanze.

“Non c’è nessun contrasto con i Sindaci, anche se qualcuno vorrebbe utilizzare questo momento per alimentare uno scontro politico che non esiste – chiarisce Toti - Come chiediamo autonomia a Roma, mai interverremo sui Sindaci e sulle loro ordinanze. I primi cittadini conoscono bene i loro territori e se riterranno di dover adottare provvedimenti più restrittivi si confronteranno con i propri cittadini, commercianti, imprenditori. Rilevo che un documento politico, firmato da una settantina di Sindaci su 234, per lo più di un colore politico, non sia il miglior modo per avviare un confronto”.

“Con Anci Regionale abbiamo sempre mantenuto un rapporto costante e serio di confronto – conclude Toti - tanto che il presidente dei Sindaci Marco Bucci, partecipa ogni sera alla nostra cabina di regia. Non discuteremo mai le prerogative dei Sindaci, così come riteniamo non possano essere messe in discussione le esigenze di governo della Regione. Lunedì comunque comincia una nuova stagione con le nuove regole del Governo e siamo certi che le affronteremo con serietà, assumendoci ognuno le proprie responsabilità legate al nostro ruolo”.

Lettera dei sindaci liguri per frenare Toti

Super User 02 Maggio 2020 2908 Visite

Confermata l’indiscrezione pubblicata ieri da Genova3000 (leggi) sulla lettera dei sindaci a Giovanni Toti. Gli amministratori liguri chiedono al governatore che ci sia coerenza tra le decisioni assunte dal governo e dagli enti locali.

Ecco testo e firmatari.

Da Amministratori Locali, condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione.

Di fronte alla situazione di caos normativo venutasi a creare negli ultimi giorni, che non permette al cittadino di conoscere facilmente le misure in vigore e quindi di adottare i comportamenti corretti, invitiamo quindi la Regione Liguria a non procedere oltre con proprie autonome ordinanze nella gestione della Fase 2, privilegiando realismo e senso di responsabilità.

In linea con quanto affermato dal Presidente di ANCI, Antonio Decaro, che ha giustamente stigmatizzato il “protagonismo regionale” al quale stiamo assistendo, e in conformità con le Linee Guida indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute, chiediamo e ribadiamo la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni assunte dallo Stato centrale e dagli Enti Territoriali.

Chiediamo inoltre, alla Regione di mantenere alta l'attenzione sul fronte sanitario, in quanto i dati dell'epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti dei livelli di guardia (il primo di maggio si è registrata la più alta percentuale di crescita di contagiati, +1,63%, con la Lombardia al +0,97% e con la media nazionale al +0,60%).

Fabio Natta – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaco del Comune di Cesio (IM)

Ilaria Caprioglio – Sindaco del Comune di Savona (SV)

Gianluca Tinfena – Consigliere Nazionale ANCI e Vice Sindaco del Comune di Arcola (SP)

Simone Franceschi – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaco del Comune di Vobbia (GE)

Valentina Ghio – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaco del Comune di Sestri Levante(GE)

Enrico Ioculano – Consigliere Nazionale ANCI e Consigliere Comunale del Comune di Ventimiglia(IM)

On. Luca Pastorino – Presidente Commissione Turismo ANCI e Consigliere Comunale del Comune di Bogliasco (GE)

Claudio Scajola – Sindaco del Comune di Imperia (IM)

Domenico Abbo – Presidente Provincia di Imperia e Sindaco del Comune di Lucinasco (IM)

Angelo Galtieri – Sindaco reggente del Comune di Alassio (SV)

Fabrizia Pecunia – Sindaco del Comune di Riomaggiore (SP)       

Daniele Montebello – Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra (SP)

Riccardo Tomatis – Sindaco del Comune di Albenga (SV)       

Fernanda Gandolfi – Sindaco del Comune di Caravonica (IM)

Lucio Fossati – Sindaco del Comune di Noli (SV)           

Katia Piccardo – Sindaco del Comune di Rossiglione (GE)

Lina Cha - Sindaco del Comune di Cervo (IM)           

Mirko Bardini – Sindaco del Comune di Montebruno (GE)

Alessandro Comi – Sindaco del Comune di Calice Ligure (SV)       

Gianni Agnese - Sindaco del Comune di Chiusanico (IM)

Alessandro Oddo – Sindaco del Comune di Tovo San Giacomo (SV)   

Alessandro Alessandri – Sindaco del Comune di Pieve di Teco (IM)

Mario Scampelli - Sindaco del Comune di Calice al Cornoviglio (SP)   

Mariano Bianchi - Sindaco del Comune di Montaldo Carpasio (IM)

Bruno Franceschi – Sindaco del Comune di Fontanigorda (GE)       

Renato Cogorno – Sindaco del Comune di Propata (GE)

Ivano Chiappe – Sindaco del Comune di Davagna (GE)

Isio Cassini – Sindaco del Comune di Soldano (IM)           

Francesco Gugliemi – Sindaco del Comune di Perinaldo(IM)

Marco Traversone – Sindaco del Comune di Sesta Godano (SP)       

Giuseppino Maschio – Sindaco del Comune di Borzonasca (GE)

Massimo Bertoni – Sindaco del Comune di Vezzano Ligure (SP)   

Roberto Trutalli – Sindaco del Comune di Pigna (IM)

Augusto Peitavino – Sindaco del Comune di Isolabona (IM)       

Giuseppino Maschio – Sindaco del Comune di Borzonasca (GE)

Giorgio Bernardin – Sindaco del Comune di Bonassola (SP)       

Paola Giliberti – Sindaco del Comune di Vessalico (IM)

Massimo Niero – Sindaco del Comune di Cisano sul Neva (SV)       

Adriano Biancheri – Sindaco del Comune di Olivetta San Michele (IM)

Luca Ronco – Sindaco del Comune di Borghetto D’Arroscia (IM)   

Mauro Fantoni – Sindaco del Comune di Montoggio (GE)

Arnaldo Mangini – Sindaco del Comune di Rondanina (GE)       

Sabrina Losno – Sindaco del Comune di Vendone (SV)   

Valerio Ferrari – Sindaco del Comune di Terzorio (IM)       

Piero Raimondi – Sindaco del Comune di Ranzo (IM)   

Emilio Fossati – Sindaco del Comune di Pornassio (IM)       

Marco Gallizia – Sindaco del Comune di Fascia (GE)

Vittorio Centanaro – Sindaco del Comune di Leivi (GE)

Corrado Elena – Sindaco del Comune di Villa Faraldi (IM)

Claudio Mucilli – Sindaco del Comune di Diano San Pietro (IM)

Massimo Casaretto – Sindaco del Comune di Carasco (GE)

Giancarlo Campora – Sindaco del Comune di Campomorone (GE)

Monica Giuliano – Sindaco del Comune di Vado Ligure (SV)       

Monica Paganini – Sindaco del Comune di Arcola (SP)

Luigi Gambino – Sindaco di del Comune di Arenzano (GE)       

Ilario Agata – Sindaco del Comune di Levanto (SP)

Alberto Battilani – Sindaco del Comune di Bolano (SP)       

Marina Lombardi – Sindaco del Comune di Stella (SV)   

Paola Sisti – Sindaco di Santo Stefano di Magra (SP)           

Nicola Isetta – Sindaco del Comune di Quiliano (SV)

Armando Sanna – Sindaco del Comune di Sant’Olcese (GE)       

Caterina Mordeglia – Sindaco del Comune di Celle Ligure (SV)

Luigi Romano – Sindaco del Comune di Ceriale (SV)           

Rosa Oliveri – Sindaco del Comune di Ronco Scrivia (GE)

Emanuela Molinari – Sindaco del Comune di Ceranesi (GE)       

Ilvo Calvia – Sindaco del Comune di Pontedassio (IM)

Alessandro Silvestri – Sindaco del Comune di Luni (SP)       

Mattia Fiorini – Sindaco del Comune di Spotorno (SV)

Angela Negri – Sindaco del Comune di Serra Riccò (GE)       

Roberto Arboscello – Sindaco del Comune di Bergeggi (SV)

Emanuele Moggia – Sindaco del Comune di Monterosso al Mare (SP)   

Roberto Barelli – Sindaco del Comune di Orco Feglino (SV)

Francesco Olivari – Sindaco del Comune di Camogli (GE)       

Maurizio Beltrami – Sindaco del Comune di Torriglia (GE)

Gianluca Nasuti – Sindaco di Albissola Marina (SV)           

Luigino Dellerba – Sindaco del Comune di Aurigo (IM)

Alessandra Avegno – Sindaco del Comune di Deiva Marina (SP)   

Mirko Ferrando – Sindaco del Comune di Mele (GE)

Gianluigi Brisca – Sindaco del Comune di Bogliasco (GE)       

Massimiliano Mela – Sindaco del Comune di Borgomaro (IM)

Maria Grazia Grondona – Sindaco del Comune di Mignanego (GE)   

 

Un drive-in per partecipare alle messe

Super User 02 Maggio 2020 895 Visite

“In che modo possono essere celebrate le messe domenicali con i fedeli ora sospese per le rigide restrizioni imposte dal Governo? Attrezzando un’area in stile «drive -in», quindi accessibile alle auto, dove è possibile cui assistere in assoluta sicurezza alla funzione religiosa, ma ciascuno a bordo della propria vettura”.
L’idea è venuta al consigliere comunale di Albenga di Forza Italia Eraldo Ciangherotti in attesa dei chiarimenti del governo dopo l’intervento della Cei.
“Come per il cinema drive-in, nel rispetto delle norme dettate dall’emergenza Coronavirus, è possibile partecipare agli eventi collettivi, come appunto la messa domenicale, all’aperto - dice Ciangherotti - Le location ad Albenga non mancano. Piazza Pietro Nenni si presta benissimo. Un altro luogo ideale è il parcheggio del Seminario. Creare uno spazio usufruibile in sicurezza da tutta la comunità credo sia l’ultimo dei problemi proprio perché ad Albenga gli spazi non mancano”. Aggiunge Ciangherotti: “La mia non è una provocazione, ma è una chiara risposta alle rigidissime misure imposte dal governo in attesa di protocolli meno stringenti così come ha richiesto la Cei nei giorni scorsi. Come per il cinema, anche per la messa all’aperto il celebrante da un altare allestito su un palco in sicurezza può parlare al microfono collegato ad un impianto radiofonico. A quel punto la celebrazione potrebbe essere trasmessa via etere e i costi di gestione sarebbero sensibilmente ridotti. A differenza della messa via social, quella al drive in sarebbe sicuramente più partecipata e ci sarebbe un contatto più diretto, più umano con i fedeli. L’iniziativa d’altronde è stata sperimentata con successo all’estero con i fedeli che addirittura. Durante le funzioni religiose rispondono al sacerdote con un colpo di clacson o alzando la mano durante la liturgia. L’auto, che è una sorta di prolungamento della casa, diventa lo spazio intimo che consente di partecipare anche alla messa. Il ricorso al drive in - conclude Ciangherotti - può funzionare anche per spettacoli d’intrattenimento, musica dal vivo, cinema, interventi istituzionali e perché no anche per le funzioni religiose”.

Cavo a Pastorino: “Non si occupi del mio post su Facebook”

Super User 02 Maggio 2020 1408 Visite

“Gianni Pastorino, anziché occuparsi del post sul mio Facebook personale (dove vivaddio sono libera di scrivere e pubblicare quello che più mi aggrada), si occupi delle mascherine che il suo ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe dovuto dare ai medici e che non sono mai arrivate; dei test sierologici che sempre il suo ministro avrebbe già dovuto dare alle regioni, delle locandine dei partiti della sua maggioranza che sponsorizzano misure del governo peraltro mai attuate, oppure dei piani confusi del suo governo, incomprensibili anche se ci si mettono mille grafiche e sottotitoli. Che un partito informi su cosa sta facendo una sua amministrazione è cosa non solo normale, ma utile in democrazia a farsi un giudizio. Altrimenti non si spiegherebbe come mai il suo partito ha messo il logo sul numero nazionale dei centri antiviolenza (come se fosse una loro iniziativa, non istituzionale) e così via. Capisco il malumore del consigliere Pastorino, dopo l'uscita stonata in cui ha provato a boicottare anche il concerto del 25 aprile: se facesse le locandine con i provvedimenti del suo governo, sarebbero bianche nella migliore nella migliore delle ipotesi, ma più probabilmente sarebbero piene degli insulti dei liguri. Caro Pastorino, il silenzio è d’oro, soprattutto per chi non ha fatto nulla, o ha fatto danni, e ha cercato di disturbare gli altri impegnati a fare. Su, lasciaci lavorare...e informare”. Così l’assessore regionale Ilaria Cavo risponde alla polemica sollevata dal consigliere di Linea Condivisa Pastorino.

Fase 2, Scajola chiede a Toti di non emettere ordinanze

Super User 01 Maggio 2020 1333 Visite

Secondo indiscrezioni giunte a Genova3000 Claudio Scajola avrebbe invitato alcuni sindaci della Liguria a sottoscrivere una lettera con la quale verrebbe chiesto a Giovanni Toti di non emettere ordinanze autonome nella gestione della fase 2. Perché la ripartenza è importante, ma è altresì importante che questa avvenga di concerto con il governo e con i comuni per evitare ulteriore confusione tra i cittadini.
Inoltre, Scajola chiederebbe alla Regione di mantenere alta l'attenzione sul fronte sanitario, in quanto i dati dell'epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti dei livelli di guardia.
In questa prima bozza della lettera, si parlerebbe di “protagonismo regionale”. Definizione presa in prestito dal presidente di Anci, Antonio Decaro.

Bollettino del coronavirus in Liguria

Super User 01 Maggio 2020 1042 Visite

Bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, venerdì 1° maggio.


5.181 attualmente positivi (-4)

734 pazienti in ospedale (-11), di cui 68 in terapia intensiva (UTI, -1)

2.784 a domicilio (-22)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.663 (+29)

Guariti non più positivi = 1.761 (+120)

8.124 casi totali da inizio emergenza (+133)

Deceduti = 1.182 (+17)

Tamponi = 51.199 (+2.437)

Ospedalizzati:

Asl1 = 127 (10 UTI)

Asl2 = 110 (7 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 105 (11 UTI)

San Martino = 148 (24 UTI)

Galliera = 102 (2 UTI)

Evangelico = 27 (2 UTI)

Gaslini = 3

Asl4 = 54 (4 UTI)

Asl5 = 58 (8 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 897

SV = 868

GE = 3.065

SP = 345

non assegnati = 6

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 2.001

Asl1 = 170

Asl2 = 619

Asl3 = 492

Asl4 = 347

Asl5 = 373

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

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