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Notizie

Viale: “dalle farmacie mascherine per i sanitari”

Super User 16 Marzo 2020 558 Visite

“In un momento difficile come questo, non può mancare da parte nostra il ringraziamento a Federfarma Liguria e all’Ordine regionale dei farmacisti, che si sono messi immediatamente a disposizione per fornire agli operatori ospedalieri e sociosanitari i dispositivi di protezione individuale eventualmente in loro giacenza”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale all’indomani dell’emanazione dell’ordinanza n.7 che, tra le altre misure, prevede l'obbligo per le farmacie di comunità della Liguria di mettere a disposizione i DPI in giacenza per gli ospedali e le strutture sociosanitarie.

“Una ordinanza accolta con grande senso di responsabilità – spiega Viale – e ovviamente concordata. A tutti i farmacisti, in prima linea come tutti gli operatori della salute in questo momento particolarmente delicato per la Liguria, va la mia rassicurazione che, quando i DPI saranno disponibili in numero adeguato penseremo sicuramente anche a loro”.

Il post della consigliera Lodi con la mascherina introvabile

Super User 15 Marzo 2020 1414 Visite

La capogruppo del PD in Comune a Genova, Cristina Lodi, ha pubblicato su Facebook un bel post solidale: "Un pensiero ai deceduti e alle loro famiglie. Un pensiero a chi lavora incessantemente per salvare vite. A chi si trova in difficoltà economiche forti. Ce la faremo ne sono certa".
A corredo del post la consigliera comunale ha pubblicato un selfie, scattato all'interno di un supermercato, mentre indossa una mascherina regolamentare.
Alcuni medici e infermieri, che ora sono in prima linea negli ospedali contro il Covid-19, si sono domandati dove possono trovare mascherine simili a Genova, visto che ormai sono introvabili e che quelle mandate in Liguria dal Governo PD-M5S "si sciolgono", come ha svelato l'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale.

Covid-19, in Liguria 524 persone positive

Super User 15 Marzo 2020 815 Visite

Sono 524 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 90 in più rispetto a ieri. Di questi, 319 sono ospedalizzati, 172 sono al proprio domicilio e 33 sono clinicamente guariti (ancora positivi, a casa). Le persone decedute dall’inizio dell’emergenza salgono a 33: nella giornata odierna si sono verificati 6 decessi.

DATI

Positivi in Liguria: complessivamente 524 (90 in più di ieri)

Ospedalizzati: 319 pazienti (44 in più di ieri) di cui 66 in terapia intensiva

Asl1 - 47 (di cui 8 terapia intensiva)

Asl2 - 52 (di cui 12 terapia intensiva)

ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 3

Asl 3 Villa Scassi – 14

Asl4 – 10 (di cui 2 terapia intensiva)

Asl5 - 37 (di cui 8 terapia intensiva)

Ospedale Policlinico San Martino – 81 (di cui 20 terapia Intensiva)

Ospedale Galliera - 40 (di cui 8 terapia intensiva)

Ospedale Evangelico – 35 (di cui 8 terapia Intensiva)

Altri reparti ospedalieri – 52

Al domicilio: 172 (+65)

Clinicamente guariti (ma restano positivi e sono a casa) 33

Persone in sorveglianza attiva: complessivamente 1609 in Liguria. Di cui:

Asl1 – 270

Asl2 – 319

Asl3 – 245

Asl4 – 322

Asl5 – 453 

Deceduti: 33 da inizio emergenza. Nella giornata odierna si sono verificati 6 decessi (sono sempre esclusi i 2 campioni positivi su altrettante salme)

In Liguria 20 pazienti trattati con farmaco sperimentale

Super User 15 Marzo 2020 885 Visite

Sono più di 20 i pazienti trattati oggi in tutta la Liguria con Tocilizumab, un farmaco sperimentale utilizzato secondo il protocollo terapeutico predisposto dall’Ospedale Policlinico San Martino per il trattamento dei pazienti affetti da polmonite da Covid-19, con il via libera di Regione Liguria e della task force di infettivologi di Alisa.

Il protocollo prevede l'uso di Tocilizumab, un anticorpo monoclonale anti inteleuchina6 utilizzato di norma nel trattamento della artrite reumatoide. Tocilizumab è utilizzato off- label, cioè fuori dalle indicazioni approvate, sfruttando l'esperienza della sindrome da rilascio di citochine con l'utilizzo delle nuove terapie con cellule CarT. Tale protocollo è stato approvato dalla direzione strategica del Policlinico e condiviso tra gli infettivologi della task force dell’Azienda ligure sanitaria. Regione ha quindi accettato la proposta di donazione da parte della ditta Roche che ha assicurato una fornitura del farmaco, il cui approvvigionamento viene gestito dalla farmacia del Policlinico. Da mercoledì sono stati trattati i primi pazienti e ad oggi sono più di 20 i pazienti trattati con Tacilizumab in tutta la Liguria con iniziali incoraggianti risultati clinici. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico, Matteo Bassetti in collaborazione con la farmacia dell’ospedale, raccoglierà i dati clinici per valutarne i risultati al fine di ulteriori sviluppi terapeutici.

Toti a PD e M5S: “lasciateci lavorare senza cazzate”

Super User 15 Marzo 2020 1743 Visite

Il governatore Toti è sbottato su Facebook mettendo al bando ogni polemica: "PD e Cinque Stelle: basta belinate. Siete al governo e non fate nulla. Lasciateci lavorare senza cazzate... Partito Democratico della Liguria, basta belinate ve ne prego. Non faccio polemica quando il vostro Governo cambia le regole tre volte in tre giorni! Non faccio polemica quando il vostro Governo non riesce a rifornirci di mascherine, neppure lo stretto indispensabile. Non faccio polemica quando si promettono mascherine ai lavoratori, senza che neppure le abbiate date ai medici. Non faccio polemica quando fate Decreti che sproloquiano di grandi opere e neppure siete in grado di costruire due muri di un ospedale. Non faccio polemica pensando ai letti cancellati in Liguria nei dieci anni delle vostre giunte e che ora corriamo a riattivare. Nonostante voi, stiamo cercando di correre ai ripari. Non vi chiedo aiuto, non ne sareste capaci. Non vi chiedo consigli perché viste le vostre dichiarazioni sarebbero deleteri. Vi prego solo di non dire belinate per rispetto di chi lavora, soffre e si impegna".

 

 

Coronavirus, gli scenari previsti da un team genovese

Super User 15 Marzo 2020 5194 Visite

Un team di esperti dell’Università degli Studi di Genova ha simulato lo sviluppo del Coronavirus in Italia.

Il gruppo, composto dal virologo Andrea De Maria e da Flavio Tonelli e Agostino Banchi, esperti in modellazione e simulazione di sistemi complessi per la gestione di attività operative e informatica computazionale, ha elaborato un grafico che prevede tre scenari diversi:

- SCENARIO BASE (parametri che ricostruiscono le curve utilizzate da Ragioneria di Stato per procedura EU)

- SCENARIO PEGGIORATIVO (inosservanza parziale delle misure fino al 24.03.2020 poi incremento dell’osservanza ‘dettata da controlli e nuove misure’ e aumento delle UTI destinate al COVID-19 fino a 2.500 – definita fase1)

- SCENARIO MIGLIORATIVO (misure pienamente rispettate dal 12.03.2010 ed incremento controlli e misure il 20 Marzo, con aumento delle UTI COVID-19 Z2500 – definito fase 2

Si può notare come variazioni comportamentali e misure di contenimento presentino variazioni percentuali piuttosto rilevanti e di cui preoccuparsi, soprattutto alla luce delle necessarie riorganizzazioni delle UTI e delle UMI che potrebbero vedere un picco di oltre 5.000 richieste (UTI) e quasi 50.000 (UMI) nel caso di scenario peggiorativo. Per contro una azione di maggiore controllo e contenimento potrebbe portare ad una riduzione di entrambe le criticità 3500 UTI e 33.000 UMI entro valori ancora gestibili dal nostro Sistema Sanitario Nazionale. Voci di vaccini devono essere prese con cautela, visto che la prossima disponibilità di uno strumento vaccinale (USA, Cina, Israele ecc.) deve essere validato accuratamente per vedere che stimoli risposte immuni, che queste siano protettive nell’animale e in seguito nell’uomo. Si può stimare la disponibilità di un vero “vaccino” se tutto va bene, fra circa18 mesi. Il modello di simulazione sarà inoltre utile per considerare gli effetti di una distribuzione a “ping-pong” fra emisfero sud e nord e fra paesi a diversa sincronia pandemica possano permettere il suo ripresentarsi nella prossima stagione autunnale.

Il virus nel 3° millennio

Super User 15 Marzo 2020 1138 Visite

Correva l'anno 1999 e nei giorni che il calendario dava assai prossimi a San Silvestro, ero in montagna pronto a festeggiare, come il resto del mondo, l'ingresso planetario del terzo millennio.

Quando un vento violento ed inusuale per la nostra Europa costrinse a restare dentro casa. Oltre il confine italiano andava peggio, e Parigi venne investita da un ciclone che, alle nostre latitudini, non era mai arrivato. Poi venne l'11 settembre ed ora il coronavirus.

Noi, uomini del tremila, se riflettiamo un attimo, ci rendiamo conto come mutino usi, costumi, modalità di vita, il mondo sia irriconoscibile a chi lo visse soltanto che cento anni fa, ma siamo anche sempre uguali – fatte le dedite proporzioni – a noi stessi.

Esemplare la peste manzoniana e gli sconvolgimenti dei secoli passati, l'impero romano messo a ferro e fuoco dai barbari e dai suoi eccessi. Scenari diversissimi da noi, nell'era di computer, missili e telefonini, ma che analogamente sconvolgono e stravolgono il genere umano.

Del Covid 19 noi giornalisti stiamo offrendo notizie in quantità illimitata. Non eroi come i medici ed il personale sanitario che propongo, tutti, nessuno escluso, per il prossimo Nobel, ma anche noi eroi dell'informazione, importantissima in questo momento.

Per questo ora è anche tempo di riflessioni, ragionamenti, per quanto ci conceda la tempesta sanitaria ancora in pienissimo vigore e con cronaca e storia ancora tutta da scrivere.

Di questo virus credo inquietino due elementi: la scarsa conoscenza che ne abbiamo finora, in quanto nuovissimo e perverso male sulla scena globale. E la sua straordinaria diffusibilità e la grande capacità di questo maledetto micro organismo di riprodursi ed infettare.

Per questo noi potentissimi uomini che con un cellulare in mano siamo al centro del mondo, siamo costretti a tapparci in casa e raccomandarci a Dio, temendo un colpo di tosse del vicino o l'incrocio con uno sconosciuto che potrebbe essere portatore sano.

Quale differenza allora c'è con la fuga dei nostri pro pro pro genitori al suono della campana che annunciava l'approssimarsi di un appestato?

Per fortuna la tecnologia, la scienza, gli strumenti che il genio umano ha partorito nel tempo ci stanno aiutando tantissimo e il genio degli scienziati batterà il virus.

Certamente la nostra vita è stravolta e l'unica similitudine è quella con la guerra del secolo passato, che coinvolse l'umanità intera come il microbo coronato fa oggi con noi.

Usiamo la testa, rispettiamo massimamente la prudenza, il buon senso, ascoltiamo la scienza che ci indica cosa fare. Non sentiamoci dei Rambo ma piuttosto degli esseri fragili ed esposti alla natura, benevola ma anche malvagia come in questo caso.

Da tutto ciò uscirà un'umanità diversa, forse meno frenetica e tumultuosamente in movimento, più riflessiva e meno prepotente e presuntuosa.

“Pensiamo innanzitutto a salvare la pelle”, mi ha detto giorni fa un'amica che lavora nel mondo della finanza e che stimo molto. “Poi – ha concluso – penseremo ai soldi”.

Perché certamente se il virus fa male alla salute, prepariamoci ai grandi mali che, purtroppo ed inevitabilmente, farà all'economia. Grosso, grosso, problema. Ma avremo modo di riparlarne a suo tempo.

Mi raccomando, mascherina, guanti, distanza di...sicurezza e massimo rispetto di se stessi e degli altri.

Dino Frambati

Coronavirus a Tursi, Pirondini: “si faccia chiarezza”

Super User 14 Marzo 2020 1054 Visite

“Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Genova apprende con stupore e preoccupazione che in data 3 marzo si sarebbe svolta una riunione al terzo piano di Palazzo Albini alla quale avrebbe partecipato anche una persona risultata successivamente positiva al coronavirus. La notizia ad oggi non è mai stata comunicata ai Consiglieri Comunali che peraltro quel giorno si trovavano di fatto nella stessa struttura per la seduta di un consiglio comunale durato sino all’una di notte. Dagli organi di stampa si evince che a quella riunione sarebbero stati presenti una trentina di persone tra i quali due Assessori”.  E’ quanto si legge in una nota del Movimento 5 Stelle a Tursi.

“Quello che trovo incredibile - commenta Luca Pirondini, capogruppo M5S a Tursi - è che ad oggi noi consiglieri non siamo ancora stati ufficialmente informati sull’episodio che potrebbe mettere a rischio la nostra salute e quella di molte altre persone. A questo punto pretendiamo di conoscere con esattezza i nomi dei partecipanti per capire con chi abbiano avuto contatti nei giorni successivi e se i medesimi abbiano poi seguito tutti i passaggi previsti dal protocollo al fine di tutelare la salute di tutti. Troviamo ancora più assurdo - continua Pirondini - che in queste condizioni l’Amministrazione comunale volesse anche convocare un consiglio comunale per martedì prossimo venturo che prevedesse peraltro la presenza fisica dei partecipanti e di tutti i vari addetti nonostante avessimo proposto già da venerdì che venisse organizzata la seduta soltanto se fosse stato possibile svolgerla utilizzando lo streaming in remoto, evitando così il rischio del contagio."

"Non siamo a questo punto - conclude Pirondini - sicuri che l’Amministrazione comunale abbia ben compreso la gravità della situazione e speriamo nelle prossime ore di ricevere tutte le spiegazioni del caso su questo inquietante episodio gestito forse con irresponsabile leggerezza."

In Liguria 434 positivi, oltre 100 in più rispetto a ieri

Super User 14 Marzo 2020 832 Visite

Sono 434 (108 in più rispetto a ieri) i casi positivi di coronavirus in Liguria. Di questi, 275 sono ospedalizzati mentre 107 sono al proprio domicilio. I decessi sono ad oggi complessivamente 27 (esclusi i due tamponi positivi su salme).

Positivi totali 434. Di questi:

Gli ospedalizzati sono complessivamente 275, divisi tra

Asl1 - 28 (di cui 6 in Terapia Intensiva)

Asl2 - 43 (12 in Terapia Intensiva)

Asl 3 - Colletta di Arenzano – 2

Asl 3 - Villa Scassi - 15

Asl4 – 4 (2 in Terapia Intensiva)

Asl5 - 26 (8 in Terapia Intensiva)

San Martino – 66 (19 in Terapia Intensiva)

Galliera - 62 (7 in Terapia Intensiva)

Evangelico – 29 (8 in Terapia Intensiva)

Altri reparti ospedalieri - 52

Al domicilio si trovano complessivamente 107 persone positive al Covid-19 (49 in meno rispetto a ieri)

Persone in sorveglianza attiva: totale 1.504. Di cui:

Asl 1 – 230

Asl 2 - 374

Asl 3 - 209

Asl 4 - 238

Asl 5 - 453

Viale: “le 40.000 mascherine ricevute si sciolgono”

Super User 14 Marzo 2020 15543 Visite

“I lavoratori, tutti, del sistema sanitario e sociosanitario devono essere dotati di dispositivi di protezione individuale per garantire la propria salute e quella dei pazienti che assistono. Ho scritto al ministro Speranza una lettera, condivisa e sottoscritta da tutti gli ordini delle professioni sanitarie della Liguria, per denunciare non solo la mancanza di Dpi sul territorio, ma anche la scarsa qualità delle mascherine fino a oggi consegnate dalla Protezione civile, che non rispettano gli standard previsti in casi di pandemia, come quella rappresentata dal Covid-19. Le recenti consegne in Liguria del 12 e del 13 marzo, rispettivamente di 21.500 e 20.000 mascherine chirurgiche, che dopo pochi minuti si deteriorano, non è accettabile e rischia di vanificare anche il lavoro fatto dalla Protezione civile nazionale. Come Regione Liguria, vista l’attuale insoddisfacente risposta ottenuta in termini di approvvigionamento di Dpi da parte del sistema centrale, da due settimane abbiamo fatto e stiamo facendo tutto il possibile per acquistare anche direttamente i Dpi. Tuttavia abbiamo, fino a ora, riscontrato grandi difficoltà, per la complessità delle pratiche di spedizione e doganali, e in alcuni casi la mancata consegna di Dpi già ordinati come Regione Liguria. Il presidente Conte ha promesso kit di Dpi a tutti i lavoratori, ma a oggi, ci risulta, mancante anche solo per il personale medico e sanitario”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Lega e vicepresidente della Regione Liguria Sonia Viale.

Il Coronavirus entra a Palazzo Tursi

Super User 14 Marzo 2020 1585 Visite

Un funzionario di Palazzo Tursi è risultato positivo al Coronavirus. Il caso ha scatenato una forte polemica da parte dell’opposizione perché la notizia, anticipata da alcuni giornali, sarebbe stata data in ritardo dal Comune di Genova. La preoccupazione è nata anche perché il funzionario lo scorso 3 marzo aveva partecipato ad una lunga e affollata riunione, alla quale era presente anche l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci, ora in quarantena.

Elezioni regionali verso il rinvio in autunno

Super User 13 Marzo 2020 926 Visite

Elezioni regionali, verso il rinvio in autunno, con i manifesti elettorali stampati ci incarteremo il pesce, come si diceva una volta per i quotidiani. Quando si vendevano.

#lamoleskinedimauroboccaccio

Raccontate in un video come passate il tempo a casa

Super User 13 Marzo 2020 745 Visite

Resto a casa e…mi alleno, gioco con i bambini, cucino, leggo, suono, gioco, imparo, ballo, insomma sto bene! Ci sono molte, moltissime cose da fare tra le mura domestiche. È il momento, in tempi di coronavirus, di riscoprire tutte le attività che si possono tranquillamente svolgere senza uscire di casa, per passare il tempo, allenando il corpo e la mente, rispettando le indicazioni e proteggendo se stessi e gli altri dal contagio: è il modo più rapido per tornare presto alla normalità.

Per questo Regione Liguria sta lanciando, sui propri canali social, l’iniziativa #restoacasae: l’invito, rivolto a tutti, è di caricare sui social, con l’hashtag #restoacasa, un vostro breve video in cui si racconta la propria giornata in casa o, ancora meglio, un tutorial per dare indicazioni e suggerimenti agli altri: ginnastica, yoga, ricette, giochi per intrattenere i bambini, favole, racconti, canzoni, consigli per una dieta sana, istruzioni per attività che rischiano di andare perdute come il cucito, il macramè o il pizzo, qualunque cosa vi venga in mente per dare suggerimenti e buone idee per passare il tempo a casa.

Oggi non uscire è importante, per la salute di tutti, farlo senza annoiarsi e stando bene è possibile: date una mano a farlo capire, tanti volti noti della nostra regione lo stanno già facendo.

Disagi con la spesa a domicilio, la lettera a Toti

Super User 13 Marzo 2020 1186 Visite

Riceviamo e pubblichiamo:

Al Governatore Giovanni Toti,

sono un giornalista, a proposito della consegna a domicilio, ho notato  molta carenza/assenza, circa il pagamento on/line e la successiva consegna della spesa da parte dei supermercati genovesi, stamane ho trascorso la mattinata a contattare un congruo numero di supermercati, chiedendo appunto di effettuare la spesa on/line, la migliore risposta è stata: mi chiami tra due ore e ordini la spesa al telefono, (senza avere la possibilità di vedere la merce) ti sarà consegnata a casa e pagherai al corriere in contanti! Le sembra una cosa normale, in un mondo interconnesso dove riusciamo ad acquistare dall’altro capo del mondo qualsiasi merce, con pagamento sicuro con carta di credito, non riuscire a fare la spesa sotto casa? Potete intervenire? Perché se tutti i supermercati attuassero un servizio efficiente on/line si eviterebbero i famosi contatti umani tanto decantati in questi giorni.
Grazie. Buona giornata.

Elio Evangelista

Samp, altri quattro giocatori positivi al Coronavirus

Super User 13 Marzo 2020 836 Visite

Salgono a cinque i giocatori della Sampdoria positivi al Coronavirus. Oltre a Manolo Gabbiadini, risultano contagiati Omar Colley, Morten Thorsby, Albin Ekdal e Antonino La Gumina. Positivo anche il capo dello staff medico, Amedeo Baldari.

Coronavirus, in Liguria salgono a 326 i casi positivi

Super User 13 Marzo 2020 730 Visite

Sono 326 i casi positivi di Coronavirus in Liguria, 65 in più rispetto a ieri. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 170 mentre 156 sono in isolamento al proprio domicilio. Sono 1.289 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure. Diciannove i deceduti.

Positivi 326 totali (+ 65 rispetto a ieri)

Di questi, 170 ospedalizzati, di cui 54 in Terapia intensiva (+ 65 rispetto a ieri, + 16 in Terapia intensiva) suddivisi tra:

Asl 1: 18 (di cui 2 in Terapia intensiva)

Asl 2: 36 (di cui 8 in Terapia intensiva)

San Martino: 51 (di cui 24 in Terapia intensiva)

Evangelico: 18 (di cui 8 in Terapia intensiva)

Galliera: 21 (di cui 5 in Terapia intensiva)

Asl 4: 1

Asl 5: 25 (di cui 7 in terapia intensiva)

Al domicilio: 156

Sorveglianza attiva: totale 1.289 persone in Liguria (+165 rispetto a ieri).

Di cui:

Asl 1 - 175

Asl 2 - 343

Asl 3 - 184

Asl 4 - 238

Asl 5 – 349

Cresce l'occupazione in Liguria nel 2019

Super User 13 Marzo 2020 709 Visite

Nel 2019 l'occupazione in Liguria è cresciuta di 2356 unità rispetto al 2018, da 609.411 a 611.767 (+0,4%). Lo comunica Istat nel rapporto trimestrale sull'occupazione in Italia. La crescita è dovuta soprattutto al lavoro indipendente, che aumenta di 4.877 unità (+3,1%) mentre cala il numero dei dipendenti (-2.522 unità, -0,6%).

"I segnali positivi sull'occupazione nel 2019 sono una buona notizia, anche se tutto quello che sta accadendo può cambiare molto lo scenario - ha detto l'assessore al Lavoro Gianni Berrino - Ci vorrà tempo per capire cosa accadrà e per stabilire quali misure mettere in atto (a partire dalle richieste che come Regioni abbiamo già avanzato al Governo) per far ripartire tante imprese che oggi pagano un prezzo molto alto per l’emergenza in corso. I dati consolidati comunque dicono che l'occupazione in Liguria, in una situazione normale, cresce: segno che la strada intrapresa era giusta e che occorre riprenderla appena possibile".

I settori che crescono di più sono l'agricoltura (+51,8%, +3.977 unità), seguita dai servizi (+0,2%, +1.202 unità). All’interno dei servizi, commercio alberghi e ristoranti crescono dell’1,9% (+2.628 occupati). Aumenta l'occupazione femminile (+1,3%, 3.466 unità) che compensa ampiamente la diminuzione di quella maschile (-0,3%, -1.110 unità). Le fasce di età in maggiore crescita sono tra i 55 e i 64 anni (+5,8%, +7.386 unità) e tra i 15 e i 24 anni ((+5,5%, 1.149 unità). Anche il tasso di disoccupazione scende in misura significativa, dalle 66.950 unità del 2018 alle 64.942 unità del 2019 (-3%). Il tasso di disoccupazione ligure scende di 0,3 punti percentuali, dal 9,9% al 9,6%: diminuisce in particolare la componente maschile e cresce quella femminile; sono meno anche i disoccupati alla ricerca del primo impiego. Il fenomeno dei NEET (Not in Employment, Education or Training), ossia i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi, registra nel 2019 una flessione in quasi tutte le Regioni e fasce di età; in Liguria calano dell'11,6% tra i 15 e i 29 anni e del 27,1% tra i 15 e i 29 anni.

Sampdoria, Gabbiadini positivo al Coronavirus

Super User 12 Marzo 2020 897 Visite

L’attaccante della Sampdoria Manolo Gabbiadini è risultato positivo al Coronavirus. A dare l’annuncio è stato lo stesso giocatore con un post sui social.
“Sono risultato positivo anche io al Coronavirus. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto, mi sono arrivati già tantissimi messaggi. Ci tengo comunque a dirvi che sto bene, quindi non preoccupatevi. Seguite tutti le norme, restate a casa e tutto si risolverà”.

Coronavirus, in Liguria 261 casi positivi

Super User 12 Marzo 2020 1049 Visite

Sono 261 i casi positivi di Coronavirus in Liguria, 76 in più rispetto a ieri. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 137 mentre 125 sono in isolamento al proprio domicilio. Sono 1.124 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure. 

Positivi: 261 totali (+ 76 rispetto a ieri)

Di questi, 137 sono ospedalizzati (+ 28 rispetto a ieri), di cui 38 in Terapia intensiva, (+ 4 ) suddivisi tra:

Asl 1: 17 (di cui 2 in Terapia intensiva)

Asl 2: 31 (di cui 4 in Terapia intensiva)

San Martino: 28 in Malattie infettive, 15 in Terapia intensiva

Evangelico: 10 (di cui 7 in Terapia intensiva e 3 nel reparto COVID)

Galliera: 19 (di cui 4 in Terapia intensiva)

Gaslini: 1 (si tratta di un bambino di 11 mesi in buone condizioni)

Asl 5: 16 (di cui 6 in terapia intensiva)

Al domicilio: 124

Sorveglianza attiva: totale 1.124 persone in Liguria (+59 rispetto a ieri).

Di cui:

Asl 1 - 222

Asl 2 - 299

Asl 3 - 191

Asl 4 - 139

Asl 5 – 273

Piepoli: PD primo partito in Liguria, CDX avanti 10 punti

Super User 12 Marzo 2020 1219 Visite

Secondo il sondaggio dell’Istituto Piepoli, il Partito Democratico sarebbe il primo partito in Liguria con il 29%, seguito dalla Lega a solo un punto di distacco.
Il movimento di Giovanni Toti, ancora indicato come Cambiamo!, si attesta all’8%, confermandosi come seconda forza del centrodestra, dietro al Carroccio, ma davanti a Fratelli d’Italia (7,5%), Forza Italia (6%) e Liguria Popolare (3,9%).
Per Piepoli il centrodestra (54,4%) avrebbe circa 10 punti di vantaggio sul centrosinistra unito (45%), M5S (10,5%) compreso.

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