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Covid-19, in Liguria 2.758 positivi, 113 in più di ieri

Super User 30 Marzo 2020 919 Visite

Sono 2758 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 113 in più rispetto a ieri.
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1317 sono gli ospedalizzati, di cui 175 in terapia intensiva, sono al domicilio 1064 persone (30 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 377 (9 più di ieri).

I guariti con due test consecutivi negativi sono 60 (8 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 397 (20 più di ieri).

I 1317 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl 1 - 215 (24 in terapia intensiva)

Asl 2 - 181 (31 in terapia intensiva)

San Martino – 283 (44 in terapia intensiva)

Evangelico – 68 (8 in terapia intensiva)

Galliera – 143 (17 in terapia intensiva)

Gaslini - 1

Asl 3 Villa Scassi – 202 (21 in terapia intensiva)

Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 6

Asl 4 – 75 (10 in terapia intensiva)

Asl 5 - 143 (20 in terapia intensiva) 

Le persone in sorveglianza attiva sono 3330, così suddivise:

ASL 1 - 710

ASL 2 - 756

ASL 3 - 894

ASL 4 - 401

ASL 5 - 569

Sartori: “ammainiamo la bandiera dell’Europa”

Super User 30 Marzo 2020 1457 Visite

"Vorrei mandare un messaggio, visto l'assoluto immobilismo, anzi ostracismo, dell'Unione Europea nei riguardi dell'Italia, in queste difficili giornate. Siamo stati lasciati soli, è giusto anche simbolicamente dimostrare che l'Italia merita rispetto e non si può trattare una Nazione che incarna il massimo della civiltà europea, ed è stata fondatrice dell'Unione, come un orpello, o peggio una colonia da distruggere per potersi poi dividere le spoglie. Bene ha fatto il vicepresidente della Camera on. Fabio Rampelli ad ammainare la bandiera dell'UE dal suo ufficio. Chiedo che questo gesto sia seguito dai nostri amministratori locali. La Liguria, terra di esploratori, commercianti e naviganti ha sempre guardato all'Europa con convinzione e senso d'appartenenza, non certo l'Europa della Van Der Leiden della Lagarde, di Sassoli o Gentiloni, ma un'Europa solidale, un'Europa dei popoli e delle Nazioni", così Augusto Sartori, candidato alle future regionali liguri con Fratelli d’Italia.

Economia, un numero verde per assistere le imprese liguri

Super User 30 Marzo 2020 718 Visite

Regione Liguria, con la collaborazione delle Camere di Commercio, attiverà domani il numero verde 800 259 966 in favore delle imprese che intendano ricevere assistenza, a fronte dell’emergenza Coronavirus. “Vogliamo offrire un ulteriore supporto alle imprese, che vivono un’emergenza nell’emergenza” chiarisce l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
Il numero verde, valido su tutto il territorio regionale, risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. “Come fatto in passato con il Ponte Morandi, utilizzeremo questo canale per raccogliere le segnalazioni e fornire una prima assistenza alle imprese, anche fosse di un primo orientamento. Sono diverse le misure che, come Regione, abbiamo messo in campo per far fronte alle necessità di cassa del tessuto imprenditoriale ligure: dai 5,5 milioni di euro del fondo di garanzia, che grazie alla collaborazione del Sistema bancario attiveranno finanziamenti bancari garantiti da Regione per oltre 35 milioni di euro, agli 1,7 milioni di euro complessivi dei fondi rotativi a sostegno del circolante nei settori del commercio ambulante, delle imprese culturali private e delle associazioni sportive dilettantistiche”, aggiunge Benveduti.
"L'esperienza del Ponte Morandi ci è stata utile - commenta il segretario generale della Camera di Genova Maurizio Caviglia - per mettere a punto e rodare un meccanismo che ci consente di fare sistema con le istituzioni da un lato e le associazioni di categoria dall'altro, per dare risposta alle imprese, quando possibile, in tempo reale e poi indirizzarle su chi può orientarle sui vari strumenti disponibili e assisterle nella scelta. Ringrazio le associazioni di categoria che anche questa volta si sono impegnate a fornire gratuitamente questo servizio, data l'eccezionalità della situazione, anche ai non iscritti".
Adesione che arriva anche da Camera di Commercio Riviere di Liguria che, per voce del suo segretario generale Stefano Senese, “conferma l'impegno ad operare insieme alla Regione e ai colleghi di Genova per sostenere in ogni modo possibile le imprese del territorio, cosi anche per questa giusta iniziativa è disponibile con proprio personale dedicato, in perfetta integrazione operativa”.

Bagnasco: “ho utilizzato la vasellina per farmi ascoltare”

Super User 30 Marzo 2020 1417 Visite

Il sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, ha inviato una lettera per spiegare perché ha utilizzato il barattolo di vasellina per rispondere al premier Conte sui provvedimenti intrapresi dal governo per combattere la povertà. Ecco la lettera: 

Aiutateci ad aiutare!

Un’immagine forte, quella uscita sui mezzi di comunicazione, per molti che mi conoscono sorprendente, che non rientra nel mio stile ma che ho deciso di utilizzare come scelta estrema, sapendo che sarebbe stata la maniera più efficace e immediata per cercare di farmi ascoltare. Per non far cadere il grido d’allarme e di esasperazione, mio e di tantissimi altri colleghi Sindaci, nel dimenticatoio.

Da sabato sera, dopo l’annuncio del decreto del presidente Conte, i concittadini telefonano in continuazione chiedendo risposte e risorse che non abbiamo, indotti a pensare che sia il Sindaco con il Comune a dover elargire fondi che NON sono stati messi a disposizione.

Dal fondo di solidarietà per Rapallo le risorse sono zero, e dal fondo di protezione civile arrivano 157.000 euro (insufficienti) e destinabili solo alle “famiglie fragili”, già note al Comune, e per le quali sono già partite iniziative solidali attraverso la collaborazione con le associazioni di volontariato, come la spesa gratuita dei beni di prima necessità.

Aiutami ad aiutare coloro che in questo decreto non sono tenuti in minima considerazione: i nuovi poveri dell’emergenza, che non possono lavorare, le partite IVA che hanno interrotto bruscamente i loro introiti e tutti coloro che non rientrano nei parametri dell’ISEE ma che versano comunque in situazioni estrema difficoltà.

Il Presidente Conte parla dei Sindaci come sentinelle del territorio. Ha assolutamente ragione: da sei anni, ogni giorno ricevo i concittadini, conosco loro problemi e sono sicuro purtroppo, che né queste misure né quelle del decreto “Cura Italia” siano sufficienti per le categorie maggiormente colpite dalla crisi economia.

I sindaci devono essere messi in condizione di aiutare veramente le loro comunità e non fare solamente da ammortizzatori all'esasperazione dei territori.

Siamo sempre stati in prima linea, ma dobbiamo avere le armi per combattere questa guerra tra poveri a cui ci troveremo presto ad assistere se continueranno a mancare provvedimenti sociali ed economici forti.

Il mio non voleva e non vuole essere, un attacco politico, ma una presa di posizione, per fare in modo che questo “grido di dolore” porti dei risultati concreti.

Non c’è tempo da perdere; la situazione è già critica per molti e può sfociare in scenari di vera disperazione. Nessun cittadino deve sentirsi solo, nessun cittadino deve essere abbandonato! Lavoriamo tutti, lavoriamo insieme!

Il Sindaco

Carlo Bagnasco

 

Buoni spesa, ecco quanto arriverà ai comuni metropolitani

Super User 30 Marzo 2020 957 Visite

Gli importi destinati dal governo per l’emergenza economica dovuta al Covid-19 ai comuni della Città Metropolitana di Genova, così calcolati:

a) una quota pari al 80% del totale, per complessivi euro 320 milioni, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune, salvo quanto previsto al punto c);

b) una quota pari al restante 20%, per complessivi euro 80 milioni è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017, pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, all’indirizzo: https://www1.finanze.gov.it/finanze3/analisi_stat/index.php?search_class%5B0%5D=cCOMUNE&opendata=yes

c) il contributo minimo spettante a ciascun comune non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600; inoltre, al fine di tenere conto del più lungo periodo di attivazione delle misure di contrasto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, viene raddoppiato il contributo assegnato ai comuni di cui all’allegato 1 del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° marzo 2020. La quota di cui al punto a) relativa ai comuni con popolazione maggiore di centomila abitanti è decurtata, proporzionalmente, dell’importo necessario ad assicurare il rispetto dei criteri di cui alla presente lettera.



CITTA' METROPOLITANA DI GENOVA

COMUNE - ABITANTI - QUOTA A - QUOTA B - QUOTA SPETTANTE

Il Pastificio Novella dona 50.000 euro al San Martino

Super User 30 Marzo 2020 4107 Visite

Il Pastificio Novella, azienda alimentare storica del Golfo Paradiso, ha donato 50.000 euro all’Ospedale Policlinico San Martino. L’Ospedale ha lanciato una raccolta fondi per poter aumentare i posti letto dedicati nel reparto di malattie infettive, l’acquisto di apparecchiature biomedicali e allestire nuove aree di terapia intensiva e di pronto soccorso.

Il Pastificio Novella ha voluto dimostrare la sua vicinanza anche nei confronti del territorio, per questo ha donato 5.000 euro a favore della Croce Rossa Sori per garantire lo svolgimento dei servizi, e permettere al personale di lavorare in sicurezza. 

“Oggi, a tutti noi, è chiesto di continuare a lavorare in condizioni difficili, di emergenza, dobbiamo andare avanti dimostrando responsabilità nei confronti della comunità e del lavoro”, così la Direzione del Pastificio Novella, ha provveduto prendere le adeguate precauzioni.

Da oltre un mese all’interno dell’azienda sono state adottate misure di sicurezza a tutela dei lavoratori, come il ciclo continuato di produzione spostato a 24/24h per distanziare i turni produttivi e ridurre il personale all’interno dello stabilimento. Per quanto possibile è stato attivato lo smart working per la parte relativa all’amministrazione, gestione ordini e costumer care.

L’impegno del Pastificio si è manifestato anche per introdurre, per la prima volta, un piano straordinario che prevede misure di sostegno economico a favore dei propri dipendenti. Come riconoscimento è stato predisposto un aumento di stipendio, sia per il mese di marzo che di aprile, per tutti i lavoratori presenti in azienda, per premiare l’impegno e la disponibilità dimostrata nel portare avanti la produzione giornaliera per garantire l’approvvigionamento dei beni essenziali distribuiti in tutta la Regione.

Inoltre è stata prevista l’attivazione di una nuova copertura assicurativa aziendale per tutti i lavoratori impiegati nel Pastificio, nello specifico si tratta di un insieme di garanzie e servizi per l’assistenza a sostegno delle persone e delle famiglie, come ad esempio un sostegno per le spese di baby sitting dei dipendenti.

Coronavirus, in Liguria 2645 positivi, 226 in più di ieri

Super User 29 Marzo 2020 957 Visite

Sono 2645 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 226 in più rispetto a ieri. 

Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1243 sono gli ospedalizzati, di cui 166 in terapia intensiva, sono al domicilio 1034 persone (148 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 368 (33 più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 52 (9 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 377 (19 più di ieri).

I 1243 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 - 205 (22 in terapia intensiva)

Asl2 - 167 (31 in terapia intensiva)

San Martino – 270 (43 in terapia intensiva)

Evangelico – 66 (8 in terapia intensiva)

Galliera – 140 (17 in terapia intensiva)

Asl3 Villa Scassi – 192 (21 in terapia intensiva)

Asl3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 6

Asl4 – 68 (9 in terapia intensiva)

Asl5 - 129 (15 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3334, così suddivise:

Asl 1 - 731

Asl 2 - 739

Asl 3 - 865

Asl 4 - 361

Asl 5 - 638

Bagnasco scrive ‘Grazie Conte’ su una scatola di vasellina

Super User 29 Marzo 2020 2582 Visite

“Ringrazio il premier Conte per lo sforzo, ma le misure economiche varate sono insufficienti e non tengono conto di tante categorie. Inoltre, scaricano su sindaci e comuni responsabilità e scelte difficili senza strumenti adeguati”. Così il sindaco di Rapallo (e membro nazionale dell’Anci) Carlo Bagnasco ha commentato la nuova manovra del governo contro la povertà.
“Ad un comune come il mio – continua Bagnasco – potrebbero arrivare al massimo 50mila euro. Si tratta di una cifra molto bassa che ci permetterebbe di distribuire non più di 200 euro a famiglia. Veramente poca cosa rispetto ai 6 milioni di euro stanzianti ogni anno dal Comune di Rapallo per il sociale”.
Per far comprendere meglio il “regalo” che gli è arrivato dal governo, Bagnasco ha postato su Facebook una scatola di paraffina liquida con la scritta “Grazie Conte”.
Grazie perché l’olio di vasellina può sempre servire. E il sindaco, da buon farmacista, lo sa bene.

Commercio, Augusto Sartori propone i Tigullio Bond

Super User 29 Marzo 2020 1338 Visite

Per aiutare i commercianti a superare questo momento difficile, Augusto Sartori, imprenditore di Santa Margherita Ligure nel settore della ristorazione, lancia un’idea per ottenere un po’ di liquidità: i “Tigullio Bond”.
Ma come funzionano i bond? A fronte di un pagamento anticipato di servizi, da erogare entro il 31/12/21, l’utente può utilizzarne dal 20 al 50% in più.  
Ecco come Augusto Sartori spiega la sua idea:

In attesa che si concretizzino dei seri e credibili interventi economici del Governo verso il comparto del commercio, sono a proporre quest’idea che con un pizzico d’ironia ho definito i “Tigullio Bond”.

Ecco di cosa si tratterebbe:

tutti i commercianti che aderiranno, a titolo individuale, promettono a seguito di un pagamento anticipato tramite bonifico bancario del cliente (fino al 15 maggio 2020), di rendere un servizio insito nella loro attività (entro 31 dicembre 2021) d’importo superiore.

Tre possibili “tagli” e loro multipli:

€ 20 versati dal cliente = 25/30 di spesa

€ 50 = € 60/75

€ 100 = € 120/150

Naturalmente ciascuna attività commerciale potrà decidere liberamente anche un importo massimo di bond (voucher).

Questo permetterebbe:

1) ai commercianti d’avere in tempi brevi, e con la propria attività attualmente chiusa, un minimo di liquidità in questo periodo d’emergenza e, inoltre, di fidelizzare i propri clienti quando sarà possibile riaprire;

2) ai nostri clienti di poter tornare nel Tigullio, confidiamo almeno entro maggio, con un buon risparmio economico e di dare oltretutto una testimonianza di solidarietà immediata e “tangibile” verso il nostro territorio.

Certamente vanno attentamente valutati e risolti gli aspetti fiscali di questa idea, che potrebbe essere estesa a Genova e provincia o addirittura in tutta la Liguria.

Infine questa iniziativa potrebbe essere promossa e pubblicizzata dalle associazioni di categoria e magari parzialmente finanziata dalla Regione Liguria.

Augusto Sartori

In giro per Genova c’è solo Bucci

Super User 28 Marzo 2020 2585 Visite

Dalle foto postate su Facebook dal sindaco si deduce che i genovesi oggi hanno rispettato in pieno l’ordinanza che obbliga a stare a casa.
Nelle immagini infatti si vede una Genova praticamente deserta. In giro c’è solo Bucci.
Poi, per fortuna, u scindicu incontra un volontario della Protezione civile con il quale scambiare due parole.


Il sindaco con un volontario della Protezione civile

In via Sestri

A Pra'

Nel canale di Pra'

La lettera di un neo medico: “scendo in trincea, ma...”

Super User 28 Marzo 2020 1351 Visite

La lettera di un neo medico.


Sono Roberta, e da oggi sono ufficialmente un medico.

Ieri l'ordine dei Medici di Genova ha deliberato ufficialmente l'iscrizione all'albo di circa 150 medici, neoabilitati con il Dpcm del 17 marzo, e fra questi 150 c'è anche il mio nome.

Da oggi quindi, sono pronta, almeno formalmente, burocraticamente, per lavorare.

Posso partecipare ai bandi emergenziali della protezione civile, a quelli delle varie Asp che cercano medici a tempo determinato (6 mesi), posso "scendere in trincea", "andare a combattere il virus".

Eppure ho un buco in pancia, dovuto alla paura.

E non alla paura del virus o alla paura della morte, alla paura del futuro, mio e dei miei colleghi.

A emergenza finita, infatti, sarò di nuovo disoccupata. E da disoccupata parteciperò a un test, quello di accesso alle scuole di specializzazione, insieme, presumibilmente, ad altri 22.500 colleghi, medici come me, laureati da più o meno tempo, e saremo lì in varie sedi d'Italia a scannarci a colpi di crocette per 8.500 borse (contratti) di specializzazione.

Oggi che la carenza di specialisti è sotto gli occhi di tutti, anche di chi non vorrebbe vederla, 8.500 è un numero che sembra ancora più ridicolo di quanto già non fosse per noi "del settore", perché anche chi ha delle conoscenze di matematica basilari si rende conto che, con questa cifra, circa 14 mila medici resteranno senza lavoro, e saranno costretti a partecipare a bandi trimestrali di continuità assistenziale, a dedicarsi ad altro o a emigrare in altri Paesi dove i medici sono Eroi ogni giorno, dove lo Stato dice ogni giorno loro grazie per quello che fanno, e non solo quando lavorano 20 ore al giorno in condizioni precarie durante una pandemia da quasi 10mila morti (solo in Italia).

Io sono pronta ad andare. Sono pronta ad accettare incarichi temporanei adesso che c'è bisogno di me.

Vorrei tanto però che anche lo Stato fosse pronto: pronto a darmi delle garanzie, pronto a dirmi che a fine emergenza non mi butterà via come una mascherina usata ma mi farà restare qui, nel mio Paese, a fare il lavoro per il quale ho studiato e per il quale ho passato sei anni della mia vita sui libri, e lo faccia con un provvedimento semplice: aumentando i fondi per la sanità e rendendo il numero di borse della specializzazione proporzionale ai candidati, permettendoci di continuare il nostro percorso di formazione qui.

Noi siamo disposti a spenderci, a spendere energie, risorse: spenda per noi anche lo Stato.

Vogliamo allora continuare a fare finta di niente?

O vogliamo parlarne, capire, e fare in modo che, domani, da tutto il dolore di questi giorni si impari qualcosa?

Solo se i giornali ci aiutano possiamo fare abbastanza rumore da far capire che adesso è anche soprattutto il momento di programmare finanziamenti mirati e ben ponderati per la sanità.

Non è forse il caso di affrontare questo serio problema anziché aspettare di ritrovarsi, fra 10 anni, a scrivere di come sia morto il Sistema Sanitario Nazionale?

Roberta, SIGM Liguria

Coronavirus, in Liguria 2419 positivi, 90 in più di ieri

Super User 28 Marzo 2020 910 Visite

Sono 2419 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 90 in più rispetto a ieri.
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1198 sono gli ospedalizzati, di cui 167 in terapia intensiva, sono al domicilio 886 persone (8 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 335.

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 43, le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 358 (27 più di ieri).

I 1198 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 - 207 (23 in terapia intensiva)

Asl2 - 172 (31 in terapia intensiva)

San Martino – 251 (43 in terapia intensiva)

Evangelico – 66 (8 in terapia intensiva)

Galliera – 143 (17 in terapia intensiva)

Asl3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 7

Asl3 Villa Scassi – 148 (21 in terapia intensiva)

Asl4 – 66 (9 in terapia intensiva)

Asl5 - 138 (15 in terapia intensiva)

 

Le persone in sorveglianza attiva sono 2479, così suddivise:

Asl 1 - 665

Asl 2 - 762

Asl 3 - 353

Asl 4 - 342

Asl 5 - 357

La ricetta di Beppe Costa per la sanità

Super User 28 Marzo 2020 751 Visite

Di fronte alla emergenza coronavirus anche Beppe Costa, colonna di Claudio Scajola a Genova, ha voluto dire la sua su Facebook.
"Quanto sta avvenendo in questi giorni dimostra che la programmazione e la gestione dei nostri Nosocomi deve prevedere il giudizio preminente dei medici che hanno prestato o prestano attività clinica o nei servizi ospedalieri, mentre per la cosiddetta medicina nel territorio dei medici di famiglia" così ha sentenziato Costa, che poi ha concluso con una fatwa: "i burocrati e i consulenti o referenti dei partiti devono farsi da parte".
Per Beppe Costa, già medico e consigliere comunale, candidato al Senato in Liguria alle ultime elezioni politiche in posizione numero 3 dietro Sandro Biasotti e Lilli Lauro, è ora che la politica lasci perdere la sanità.

I Seniores di Forza Italia contro il governo

Super User 28 Marzo 2020 1013 Visite

Il comunicato dei Seriones di Forza Italia

La drammatica situazione creata dalla pandemia virale che sta colpendo pesantemente il nostro Paese con pesanti perdite di vite umane soprattutto anziani, ha portato alla luce l’incapacità della nostra classe di Governo.

Hanno gestito la situazione di crisi, senza comprenderne la sua reale portata con lentezza e indecisione, sospinti dall’altrui iniziativa più che dalla propria: generando così confusione istituzionale e determinando paure e sbandamenti.

A dimostrazione della loro inettitudine e del loro pressapochismo hanno emanato, ogni giorno, nuovi decreti da parte del Presidente del Consiglio e dei suoi Ministri senza il coinvolgimento del Parlamento, creando sbandamento nell’opinione pubblica.

Siamo a una nuova Caporetto. L’Italia non può continuare con questa conduzione tentennante e burocratica, ha bisogno, ora come allora, di una rinnovata guida, preparata, capace e autorevole per governare la tragica emergenza sanitaria, e per affrontare l’ancor più grave crisi economica ed occupazionale che si prospetta.  L'Italia necessita subito di essere condotta da personalità con esperienze, professionalità e riconosciute autorevolezze nazionali e internazionali che sappiano garantire con la necessaria determinazione le indispensabili misure di ordine sociale ed economico e sappiano preparare e responsabilizzare le nostre Comunità al dopo COVID-19, quando tutto non sarà più come prima.

Il responsabile Nazionale
Enrico Pianetta

Rixi: “necessario sostegno alla catena logistica”

Super User 28 Marzo 2020 698 Visite

“Sono necessari interventi immediati per supportare tutta la catena logistica, dall’autotrasporto al cluster marittimo, per difendere una filiera ancor più indispensabile all’approvvigionamento delle merci del Paese in questo momento di emergenza acuta. Abbiamo depositato un pacchetto di emendamenti che vanno incontro alle principali criticità del settore, a partire dalla dotazione di Dpi di tutti gli autotrasportatori fino ai benzinai e l’istituzione di un fondo da 20 milioni di euro come credito d’imposta per le imprese del settore. Per gli operatori portuali, abbiamo previsto la sospensione, fino al 30 ottobre, dei canoni concessori da parte dei terminalisti, l’applicazione in forma ridotta al 50% degli oneri di giacenza per i periodi superiori alla franchigia con conseguente ristoro per i terminalisti da attingere da un fondo ad hoc da 2 milioni di euro. Inoltre, vanno tutelati i lavoratori portuali, anche quelli temporanei delle Compagnie, con un fondo che copra le mancate ore di lavoro conseguenti alla diminuzione dei traffici. Oggi sappiamo che sono molti i piazzali portuali con giacenze di merci: al ministero delle Infrastrutture l’incarico di dare l’ordine di sgombero entro il 15 maggio perché non venga ridotta la capacità dei nostri scali. Sono tutte proposte di buonsenso, calibrate sulle richieste, reali ed effettive, da parte di imprese e lavoratori: auspichiamo che in sede di discussione in Parlamento si trovi la condivisione per il bene del Paese”. Lo dichiara il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi.

Il Rotary dona 60.000 mascherine agli ospedali

Super User 28 Marzo 2020 1119 Visite

Continuano le azioni del Rotary a sostegno della comunità per l’emergenza Coronavirus.

Ieri è stato consegnato il primo lotto di mascherine FFP2, donate dal Distretto Rotary 2032 - che riunisce la Liguria e le Provincie piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo – alle strutture ospedaliere del territorio; in Liguria all’Ospedale San Martino, al Galliera e Villa Scassi e in Piemonte agli Ospedali di Asti, Novi Ligure e Tortona.

Il Governatore Ines Guatelli ha curato direttamente l’operazione che rientra nell’ambito di un’iniziativa condivisa con gli altri Distretti Rotary Italiani, per dotare le strutture ospedaliere del territorio di oltre 50.000 mascherine chirurgiche e di circa 10.000 mascherine FFP2, ancor più rare e preziose in questi tragici momenti.

«Il Rotary è una scelta ed una responsabilità profonda – afferma il Governatore Ines Guatelli - e proprio in questi momenti di emergenza è fondamentale dare il meglio di noi e dimostrare quello che siamo in grado di fare. Proprio quest’anno, il Presidente Internazionale del Rotary Mark Maloney ci ha chiesto di essere pronti ad agire: siamo stati chiamati ed abbiamo prontamente risposto.

Il Distretto Rotary – che ha aperto una raccolta fondi dedicata all’emergenza Coronavirus (www.rotary2032.it) - risponde ai bisogni della comunità collaborando a fianco delle Istituzioni e accogliendo gli appelli delle strutture e del personale ospedaliero, in trincea per salvare vite umane, sottoposti a sforzi estremi».

Un ringraziamento va naturalmente ai nostri Soci che, nel pieno adempimento dello spirito di servizio rotariano, si sono adoperati per il trasporto e la consegna del materiale: Rinaldo Firpo, Presidente della Commissione Salute, Tiziana Lazzari, Past Governatore Distretto 2032, Gabriele Vallerino, Presidente della Sottocommissione HPV, Graziella Marando, Socia del RC Genova Nord-Ovest, Renato Migliora, Presidente del RC Tortona, Riccardo Ghio, Socio del RC Genova Nord-Ovest), Paolo Brunamonti Binello, Presidente Nominato RC Genova Nord Ovest.

Tiziana Lazzari

Navi da crociera, l’affermazione shock del medico di bordo

Super User 28 Marzo 2020 1585 Visite

La dottoressa Susy De Martini, noto personaggio politico genovese, si trova imbarcata come medico di bordo su una nave da crociera, la “Viking Sun”, che sta facendo il giro del mondo.
Intervistata da “Il Secolo XIX” sulle condizioni sanitarie a bordo, Susy De Martini ha rassicurato tutti dicendo che le navi da crociera “sono uno dei posti più sicuri al mondo”.
Poi però la stessa dottoressa specifica: “i contagi, nel mondo, fino a questo momento si sono verificati a bordo di unità che possono accogliere fino a 6000 persone: queste navi non sono mai state sicure visto che a bordo manca, già in condizioni normali, una corretta circolazione dell’aria”.
Un'affermazione che preoccupa. E se lo dice un medico di bordo, c’è da crederci.

Supermercati, verso la chiusura parziale alla domenica

Super User 28 Marzo 2020 681 Visite

“Una strada condivisa per razionalizzare e uniformare gli orari di apertura, evitando che ogni azienda proceda unilateralmente provocando significative differenze nei riguardi dei cittadini. È la soluzione che abbiamo proposto alla grande distribuzione ligure, in risposta all’appello di Cisl e Uil Liguria dei giorni scorsi, per scongiurare l’ipotesi di una chiusura totale domenicale che provocherebbe un’intensificazione dei flussi nei supermercati nei giorni immediatamente precedenti, oltreché un disservizio alla comunità ligure”. È il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti al termine della conference call con le sigle rappresentative della grande distribuzione regionale.
“Ai lavoratori e alle lavoratrici – continua l’assessore - va il nostro più sentito ringraziamento e la riconoscenza per il servizio essenziale che in queste settimane non hanno mai fatto mancare alla comunità ligure. Recuperare le energie è prioritario in vista delle prossime settimane, ma è altrettanto evidente che chiudere totalmente i supermercati e gli ipermercati alla domenica avrebbe provocato ai cittadini ulteriori disagi in questo momento di emergenza. Pensiamo che agire con buonsenso, responsabilità e nella tutela di tutti quei lavoratori esposti in prima linea in questa emergenza sia un dovere per tutta la politica e le istituzioni”.
“Abbiamo riscontrato la disponibilità di massima di tutti i grandi marchi per la chiusura pomeridiana alla domenica, che verrà vagliata ulteriormente nel corso del nuovo incontro che si terrà nella prossima settimana” conclude Benveduti.

I fratelli (d’Italia) divisi anche al tempo del coronavirus

Super User 28 Marzo 2020 1061 Visite

Non è servito l’appello all’unità - lanciato venti giorni fa proprio da Genova - del senatore Ignazio La Russa per rasserenare gli animi tra i fratelli (d’Italia) della Liguria. E non ha influito neppure questo clima di solidarietà nato a seguito dell’emergenza coronavirus.
Insomma, se in tutto il mondo l’unico messaggio è “stiamo uniti, vogliamoci bene”, all’interno dei “fratelli” genovesi rimane una certa distanza, forse pure aumentata dopo la reintegrazione di Matteo Rosso in Consiglio regionale: il ritorno del medico ha sparigliato le candidature alle prossime regionali.
Tornando al tema. Succede che un comunicato stampa (leggi) a sostegno degli operatori del comparto socio-sanitario ligure arriva firmato dal coordinatore regionale Massimiliano Iacobucci e dal dirigente di partito Gianni Berrino e sottoscritto da diversi consiglieri comunali. Per Genova c’è la firma solo del delegato alla Protezione civile Sergio Gambino, mancano i nomi del vicesindaco Stefano Balleari e degli altri consiglieri (Alberto Campanella, Stefano Costa, Valeriano Vacalebre), tutti uomini della “Squadra” di Rosso, che da quanto risulta a Genova3000 non sarebbe stato avvisato di questa iniziativa. 
Anche su un tema condivisibile da tutti, come quello dell’infaticabile lavoro di medici e infermieri, evidentemente è difficile andare d’accordo.

Fabio Orengo, l’uomo del digitale in Liguria

Super User 28 Marzo 2020 2515 Visite

Fabio Orengo, 52 anni compiuti proprio ieri, è uno degli ingegneri di Liguria Digitale che gestiscono la comunicazione a distanza per gli enti locali. In questa foto lo vediamo, in primo piano con la mascherina, a palazzo Tursi impegnato a coordinare una videoconferenza indetta dal sindaco Marco Bucci.
“Essere uomo di Liguria Digitale e far parte del team che sta permettendo tutto questo è per me motivo di orgoglio”, ha detto Orengo a Genova3000. E queste non sono solo parole di circostanza, come tante se ne sentono in questi giorni dominati dal coronavirus.
Già nel suo curriculum l’ingegnere aveva infatti espresso il desiderio di svolgere un’attività professionale “in un contesto stimolante e dinamico nel quale il lavoro di team sia valorizzato ed incoraggiato”.
In Liguria Digitale ha trovato l'ambiente giusto.

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