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Covid-19, in Liguria 2329 positivi, 67 in più di ieri

Super User 27 Marzo 2020 708 Visite

Sono 2329 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 67 in più rispetto a ieri.
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1180 sono gli ospedalizzati, di cui 157 in terapia intensiva, sono al domicilio 878 persone (5 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 271.

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 34, le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 331 (51 più di ieri).

I 1180 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 - 185 (21 in terapia intensiva)

Asl2 - 170 (23 in terapia intensiva)

San Martino – 269 (43 in terapia intensiva)

Evangelico – 67 (8 in terapia intensiva)

Galliera – 144 (16 in terapia intensiva)

Asl3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 10

Asl3 Villa Scassi – 136

Asl4 – 67 (10 in terapia intensiva)

Asl5 - 132 (15 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 2343, così suddivise:

Asl 1 - 623

Asl 2 - 676

Asl 3 - 362

Asl 4 - 254

Asl 5 - 428

Covid, Toti: “aumenteremo i tamponi e i test”

Super User 27 Marzo 2020 768 Visite

“Aumenteremo i tamponi a dismisura nella nostra regione, e faremo i test sierologici, ma è bene sapere che serviranno ai nostri medici, ai nostri infermieri e epidemiologici per sapere di quante terapie intensive avremo bisogno di qui alle prossime settimane. A questo servono i tamponi: a tarare il sistema sanitario per curare chi va in difficoltà e sapere quanto è diffuso il virus nella nostra realtà territoriale e quanti stanno sviluppando gli anticorpi. I tamponi non servono alla singola persona per stare meglio, perché il tampone può risultare negativo in questo momento e domani potrebbe essere positivo. Serve invece stare a casa, non avvicinarsi agli altri, non stringere la mano, lavarsi le mani, cercare di prendere tutti gli accorgimenti utili”. Lo ha detto a chiare lettere il presidente di Regione Liguria sui social per rispondere alle centinaia di domande in arrivo sull’utilizzo dei test.

“Faremo i tamponi soprattutto al personale sanitario perché è il più esposto e serve alla nostra sanità per programmare i suoi bisogni e per gestire il personale – ha detto Toti – Aumenteremo i tamponi anche a campione sulla popolazione, ma bisogna sapere che non potranno dare quelle risposte in termini di salute del singolo soggetto.  Anche se arrivassimo a fare 10.000 test al giorno questi non chiariranno se una persona che oggi risulta negativa lo sarà anche tra tre giorni o una settimana. Con il rischio che sentendosi sana, potrebbe anche infettare altre persone, magari adottando comportamenti non giusti”. “Ci stiamo attrezzando anche per i test sierologici, mettendo sotto contratto i laboratori privati che inizieranno a farli, attraverso un prelievo di sangue e guardando se c’è l’anticorpo, cioè se quella persona ha avuto il coronavirus, anche in forma lieve. A quel punto sapremo che quella persona ha avuto un contatto con la molecola del virus, il suo organismo ha reagito facendolo guarire, ma questo test non ci dice se la persona può essere ancora contagiosa per gli altri e non ci dice nemmeno se la stessa persona può essere immune. In quanto potrebbe essere ancora infettivo”. Il presidente Toti ha voluto fare chiarezza sulle tipologie di test e sulle modalità con cui verranno utilizzati, anche a seguito delle innumerevoli domande in proposito.

“Andremo oltre in Liguria – ha aggiunto Toti – le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità aumentando i test molecolari e sierologici in tutta la popolazione, per capire quanti sono i contagiati soprattutto nelle singole categorie e programmare così nuovi posti nelle terapie intensive, nella media intensità o nelle quarantene”.

“L’unico modo sicuro per evitare di prenderlo è non avere contatti con altre persone – ha concluso il presidente - bisogna stare attenti a mantenere le distanze, lavare le mani, evitare scambi prolungati e vicini. Solo questo può aiutare tutti a non ammalarci e a non finire in un letto di ospedale. Purtroppo in questo momento non esiste un vaccino per il coronavirus, né un antivirale specifico. Per il coronavirus l’unica cosa che in ospedale possono fare è aiutare una persona a respirare e aspettare di vedere se quella persona può produrre gli anticorpi. Per cui la cosa migliore è stare a casa, perché non esiste una cura specifica”.

Fratelli d’Italia a sostegno degli operatori sanitari liguri

Super User 27 Marzo 2020 750 Visite

«Siamo assolutamente vicini ed esprimiamo tutta la nostra riconoscenza e ringraziamento a coloro che lavorano nelle strutture residenziali (RSA, RP, comunità riabilitative e comunità riabilitative psichiatriche) e che per assistere le persone anziane a noi care, genitori o nonni, che abbiamo affidato loro, ogni giorno mettono a repentaglio non solo la loro salute ma anche quella dei loro familiari». Cosi intervengono gli esponenti di Fratelli d’Italia in merito alla situazione che si è venuta a creare all’interno delle strutture residenziali da quando siamo in emergenza coronavirus.
«Fino ad oggi forse non è stata posta la giusta attenzione su tutti coloro che operano all’interno di queste strutture private ma convenzionate con le ASL: medici, infermieri, oss, ausiliari ma anche cuochi e manutentori, indispensabili per la gestione e il mantenimento della struttura. Tutti costoro, – continuano – alla stregua dei medici, infermieri, operatori sanitari che lavorano all’interno degli ospedali, stanno svolgendo un lavoro encomiabile ed esemplare, con enormi sforzi e sacrifici. Chi lavora nelle strutture residenziali è a contatto con le persone più fragili e più a rischio di contagio e per questo è assolutamente necessario che anche a loro vengano garantite tutte le forme di controllo e di protezione e, a partire dalla distribuzione dei dpi, i dispositivi di protezione, mascherine, guanti, calzanti per arrivare ai controlli individuali.
A tal proposito apprezziamo gli sforzi che si stanno facendo a livello regionale per garantire il più  possibile i test con tamponi e gli esami sierologici, test ed esami che, come ha detto il Presidente Toti : “la Regione si impegna a fare a tutto il personale della sanità, agli ospiti e dipendenti delle Rsa e residenze assistite della regione e poi verranno allargate ad altre fasce della popolazione più a rischio”, e noi di Fratelli d’Italia questo impegno auspichiamo si realizzi al più presto.
Anche alla luce di tutto ciò - concludono - auspichiamo che le istituzioni sollecitino i gestori delle strutture residenziali ad attivare tutti i processi di sicurezza per proteggere e monitorare i loro anziani ospiti, più vulnerabili al coronavirus di altri, ma anche chi come medici, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e ogni altro lavoratore e lavoratrice, inclusi i dipendenti delle società appaltatrici di servizi che stando a contatto tra loro diverse ore al giorno rischiano maggiormente il contagio». 

per i consiglieri comunali della Liguria :

Luca LOMBARDI, Consigliere Comunale Sanremo c.g.

Federica COZZA, Consigliere Comunale Sanremo

Francesco MAURO, Consigliere Comunale Ventimiglia c.g.

Ino ISNARDI, Consigliere Comunale Ventimiglia

Sergio GAMBINO, Consigliere Comunale Genova

Sauro MANUCCI, Consigliere Comunale La Spezia c.g.

Maria Grazia FRIA, Consigliere Comunale La Spezia

Lorenza BELLINI, Consigliere Comunale San Lorenzo al Mare c.g.

Claudio CAVALLO, Sindaco di Stellanello

Silvia ROZZI, Consigliere Comunale Pietra Ligure  c.g.

Il segretario regionale
Massimiliano IACOBUCCI

Il dirigente Nazionale
Gianni BERRINO                  

Spesa a domicilio, oltre 1400 consegne a Genova

Super User 27 Marzo 2020 1059 Visite

Più di 1.400 consegne in due settimane di attività: è il bilancio del servizio di spesa a domicilio organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con volontari.

Dedicato ad anziani con patologie, disabili gravi e immunodepressi, il servizio è diventato un importante sostegno di contrasto al diffondersi del coronavirus, contribuendo a limitare il più possibile le uscite di casa per le persone maggiormente a rischio.

Dal lunedì al venerdì (con orario 9/17), più di 100 volontari sono impegnati a rispondere al numero 010.5574262 e a consegnare spesa e farmaci alle persone più fragili, adottando tutte le misure di sicurezza necessarie.

«Riusciamo a garantire questo servizio grazie allo straordinario lavoro di supporto dei volontari- dichiara il consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino - A nome dell'Amministrazione voglio ringraziarli, perché si stanno dimostrando ancora una volta una risorsa fondamentale della Protezione Civile. Allo stesso tempo voglio garantire a tutti i cittadini che, con la collaborazione tra i nostri uffici e il mondo del volontariato, si sta davvero facendo l'impossibile perché nessuno venga lasciato solo in questo momento di emergenza”.

Il Comune di Genova rinvia scadenza dell'imposta sulla pubblicità

Super User 27 Marzo 2020 725 Visite

Su proposta dell'assessore al Bilancio Pietro Piciocchi, nel corso della giunta ordierna, il Comune di Genova ha approvato una modifica al regolamento dell'imposta comunale sulla pubblicità. Il termine di pagamento della seconda rata – da corrispondere al 31 marzo se l'importo dell'imposta annuale supera i 1.550 euro – è stata posticipata al 30 giugno. Andrà così a sommarsi alla terza rata, mentre la quarta rata è fissata al 30 settembre. Chi lo vorrà, in ogni caso, potrà pagare entro il 31 marzo. La giunta ha anche stabilito che ulteriori rinvii potranno essere decisi sulla base dell'evolversi dell'emergenza Coronavirus.

L'imposta copre gli impianti pubblicitari, comprese le insegne che superano di grandezza i 5 metri quadrati: tra Genova e fuori Genova riguarda circa 400 imprese pubblicitarie e attività commerciali. Per il Comune, l’introito medio di una rata dell'imposta sulla pubblicità vale circa 830 mila euro.

«Abbiamo deciso di posticipare la scadenza della seconda rata, sebbene sia uno sforzo considerevole per il Comune, per permettere alle attività economiche di adempiervi alla ripresa della normale attività – spiega l'assessore Pietro Piciocchi -. Vogliamo alleviare la grave situazione di liquidità nella quale versano imprese e famiglie. Per questo abbiamo rinviato anche i termini di pagamento dell'acconto Tari per le utenze domestiche e non, e stiamo predisponendo ulteriori misure agevolative, ad esempio sul canone di suolo pubblico».

Toti: “Tornare alla normalità? Dopo la fine di aprile”

Super User 27 Marzo 2020 2353 Visite

“Mi auguro dopo la fine di aprile”. Così il governatore Giovanni Toti ha risposto al “Corriere della sera” su quando si potrà tornare alla normalità.
“Non si può - ha aggiunto Toti - bloccare a tempo indeterminato la filiera economica del Paese. Serve coraggio: non possiamo chiedere sacrifici solo a medici e infermieri”.

Bagnasco: “tampone obbligatorio per gli operatori sanitari”

Super User 27 Marzo 2020 1434 Visite

“Si allunga l'elenco dei medici che non ce l'hanno fatta a causa dell'epidemia di Covid-19: i deceduti sono 38, mentre sale a 18 il bilancio tra i medici di base, e anche i farmacisti sono in prima linea con una nuova vittima registrata proprio oggi. Aumenta inoltre il numero degli operatori sanitari contagiati: secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità, sono saliti a 6.205, vale a dire quasi il 10% dei casi totali. Di fronte a una pandemia di tali proporzioni in Italia si stanno mandando in trincea medici e operatori sanitari in carenza di dispositivi di protezione, esponendo loro e la popolazione tutta a un inaccettabile rischio di diffusione del contagio. Dopo gli appelli alla salvaguardia degli operatori sanitari arrivati da più parti, non ultimo quello del Presidente degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, alle parole devono seguire i fatti. E’ necessario sbloccare immediatamente le forniture di dispositivi di protezione individuale ed eseguire i tamponi, in maniera sistematica, a tutti gli operatori sanitari nel pubblico e nel privato che mostrino sintomi di infezione da Covid-19, anche lieve e in assenza di febbre. O che siano stati in contatto con casi sospetti o confermati. Per questo motivo ho formulato un’interrogazione parlamentare diretta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui si chiede se non si ritenga indispensabile, per ridurre il rischio degli operatori, adottare iniziative per prevedere l’obbligo di effettuare il tampone per tutti i farmacisti, i medici, gli operatori socio-sanitari direttamente impegnati nel contrasto alla diffusione del Covid-19 e nella cura delle persone contagiate”. Così l’onorevole Roberto Bagnasco, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari Sociali alla Camera, al ministro della Salute Roberto Speranza, in un’interrogazione parlamentare a risposta scritta.

Covid-19, positivo operaio che lavora al nuovo ponte

Super User 26 Marzo 2020 768 Visite

Un operaio che lavora alla ricostruzione del viadotto sul Polcevera è risultato positivo al coronavirus.
La notizia è stata confermata dal sindaco Marco Bucci, che sulle condizioni dell’operaio ha precisato: “è in albergo e sta bene, seguiamo tutti i protocolli della Asl per rintracciare le persone che gli sono state vicine negli ultime tre giorni".
I lavori nel cantiere proseguono seguendo tutte le disposizioni.

Coronavirus, in Liguria 2.262 positivi, 236 in più di ieri

Super User 26 Marzo 2020 981 Visite

Sono 2262 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 236 in più rispetto a ieri.
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1152 sono gli ospedalizzati, di cui 154 in terapia intensiva, sono al domicilio 873 persone (123 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 237.

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 23, le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 280 (26 più di ieri).

I 1152 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 - 182 (21 in terapia intensiva)

Asl2 - 163 (22 in terapia intensiva)

San Martino – 265 (45 in terapia intensiva)

Evangelico – 65 (8 in terapia intensiva)

Galliera – 143 (16 in terapia intensiva) 

Asl3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 12 

Asl3 Villa Scassi – 139 (18 in terapia intensiva)

Asl4 – 63 (9 in terapia intensiva)

Asl5 - 120 (15 in terapia intensiva)

 

Le persone in sorveglianza attiva sono 2272, così suddivise:

Asl 1 - 631

Asl 2 - 529

Asl 3 - 325

Asl 4 - 297

Asl 5 - 490

Nave-ospedale GNV Spendid: sale a 21 numero pazienti a bordo

Super User 26 Marzo 2020 776 Visite

Sale a 21 il numero dei pazienti in ‘dimissione protetta’ a bordo della GNV Spendid, la nave - ospedale attraccata a Ponte Colombo nel porto di Genova. Dopo i primi 11 trasferimenti dagli ospedali dei giorni scorsi, con l’arrivo delle 10 persone di oggi è stata avviata l’operatività della corsia di dritta del reparto, a poppa della nave. Sono in corso i lavori per allestire un nuovo modulo a prua della Splendid.

Le 10 persone giunte oggi a bordo, tutte liguri tranne un cittadino siriano, sono 4 donne e 6 uomini: sono stati trasferiti sulla nave dagli ospedali Galliera (6 persone), Gallino (2 persone), Evangelico di Voltri (1 persona) e Villa Scassi (1 persona).

La nave, operativa da lunedì 23 marzo, è stata consegnata una settimana fa dalla compagnia del gruppo Msc a Regione Liguria per ospitare persone positive al Covid-19 che debbano concludere la convalescenza dopo essere state dimesse dagli ospedali, superata la fase acuta della malattia. Inoltre da ieri “è stato portato a bordo anche l’impianto dell’ossigeno: “In questo modo – ha spiegato oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – la nave ospedale non sarà più solo un luogo per la convalescenza ma consentirà di assistere anche i malati di coronavirus che hanno bisogno di cure a bassa intensità”.

Tutti i pazienti a bordo devono continuare il percorso di ricovero sino alla avvenuta negativizzazione del tampone, momento in cui potranno essere dimessi garantendo la sicurezza individuale e della cittadinanza.

La proposta: il Giro dell’Appennino sul nuovo ponte

Super User 26 Marzo 2020 795 Visite

Ciclismo dopo il virus: ipotesi di una maxicorsa che riunisca Giro, Tour e Vuelta. Genova si inserisca con il Giro dell'Appennino e la faccia passare sul nuovo ponte del Polcevera.

#lamoleskinedimauroboccaccio

Frambati: “il mio libro sul virus a scopo benefico”

Super User 26 Marzo 2020 775 Visite

Il giornalista, scrittore e nostro editorialista Dino Frambati ha presentato on line un suo nuovo e attualissimo libro: “Il virus e il direttore”, diario ai tempi del coronavirus in attesa di tornare a volare, edito da Stefano Termanini. Un ebook ed audiolibro destinato ad avere successo, sia per l'argomento trattato tragicamente attuale; sia per l'originalità della confezione, essendo una sorta di diario in prima persona sul fronte dell'evento di chi, come lui, cronista, ne scrive ogni giorno. “Uomo e giornalista - spiega Frambati - sono in genere entità diverse, separate, se si vuole dare un'informazione quanto più lucida possibile, scevra di influenze ideologiche ed obiettiva. Ma in questo caso le due entità faticano a separarsi, troppo coinvolte in una situazione inaspettata, incredibile e che sgomenta e persino spaventa”.

“Ho scritto con questo spirito, quasi non potendo trattenere quello che avevo dentro. Lo dico nel libro; un comunicatore ha necessità irrefrenabile di esternare ciò che sente. L'ho scritto in 4 giorni - insiste il giornalista, storico corrispondente di Avvenire, Radio Vaticana, Conquiste del Lavoro e consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti - alternando la confezione dei  pezzi per i giornali alle pagine di questo libro, che mi auguro faccia riflettere”.

Ma una bella e primaria caratteristica dell'opera è che ha pure scopo benefico.

Dino Frambati e il suo storico editore Stefano Termanini, hanno infatti voluto regalare a tutti il libro, accessibile sia sul sito dell'editore e del quale indichiamo, di seguito, il link; http://www.stefanotermaninieditore.it/portale/dino-frambati-il-virus-e-il-direttore-audiolibro/ che in www.dinoframbati.com sito dell'autore, chiedendo soltanto a chi voglia farlo, un “regalo” per l'ospedale Galliera. Un contributo per questa immane lotta al Covid 19. In che modo è spiegato nel link.

“Credo che in questo momento sia dovere morale di tutti non essere soltanto uniti a parole, ma fare qualcosa di concreto per un male che minaccia tutto e tutti”, sottolinea lo scrittore e giornalista che indica come “anche un piccolissimo contributo è utile; Stefano ed io ci abbiamo messo impegno e cuore per realizzare questo libro, ci aspettiamo una buona risposta”.

Ed assicura: “l'audio è con la mia voce; ho voluto fare così per coinvolgere, cercare di trasmettere quello che sento con più intensità possibile. Ascoltate o leggete, sono certo che non sarete delusi, anzi.”.

Nel libro ci sono molti pensieri ma anche aneddoti, notizie, ricordi personali. Ed il sottotitolo “gioca” sul mestiere del giornalista e la sua grande passione per il volo.

L’invito a stare casa di Marta Brusoni

Super User 26 Marzo 2020 1227 Visite

La consigliera comunale di Vince Genova Marta Brusoni ha raccontato su Facebook cosa succede nei casi di ricovero ospedaliero. Indipendentemente dalla patologia che ha portato all’ospedalizzazione, la procedura alla quale i pazienti si devono attenere è rigorosa, ma necessaria per tutelare la salute degli stessi degenti e degli operatori sanitari, veri eroi dei nostri giorni che non si risparmiano in questa dura battaglia contro il coronavirus.
Il post della consigliera è carico d’amore per i propri cari, che se varcano quella porta “non puoi più accudirli, non puoi più proteggerli. Puoi solo amarli da lontano”.
Ancora una volta, è emersa la sensibilità della vera Marta Brusoni.

Ritiro pensioni, la polizia locale controllerà gli uffici postali

Super User 25 Marzo 2020 761 Visite

Da giovedì 26 marzo e fino a mercoledì 1° aprile presso gli uffici di Poste Italiane sarà possibile ritirare le pensioni del mese di aprile.

Per tutelare il rispetto delle regole diramate dal governo e prevenire il diffondersi del virus COVID 19, le pattuglie della Polizia Locale presidieranno a partire dalle ore 7 di domani mattina gli uffici postali situati all’interno del Comune di Genova.

Tutti i distretti territoriali sono stati infatti allertati per monitorare la situazione e scongiurare il formarsi di assembramenti soprattutto da parte di una fascia di popolazione particolarmente esposta al rischio epidemiologico.

“L'amministrazione comunale – sostiene l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino – è impegnata per garantire la tutela della salute pubblica e la sicurezza in questo momenti di grave difficoltà per la collettività. Domani, nel giorno in cui Poste Italiane mette in pagamento le pensioni, sarà consentito il monitoraggio davanti agli uffici postali, sempre per garantire il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e, inoltre, per evitare che qualcuno approfitti della situazione per mettere in atto raggiri, furti o rapine nei confronti degli anziani”.

Poste italiane espone all’interno delle proprie strutture aperte al pubblico, oltre all’avviso con le modalità di pagamento e ritiro delle pensioni, anche le modalità di comportamento da seguire per accedere in sicurezza negli uffici.

Coronavirus: in Liguria 2026 positivi, 162 in più di ieri

Super User 25 Marzo 2020 708 Visite

Sono 2026 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 162 in più rispetto a ieri.
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1074 sono gli ospedalizzati, di cui 147 in terapia intensiva, sono al domicilio 750 persone (10 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 202.

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 23 (4 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 254 (23 più di ieri).

I 1074 ospedalizzati sono così suddivisi:

Asl1 - 148 (20 in terapia intensiva)

Asl2 - 164 (21 in terapia intensiva)

ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 15

Asl 3 Villa Scassi – 147 (17 in terapia intensiva)

Asl4 – 62 (9 in terapia intensiva)

Asl5 - 108 (15 in terapia intensiva)

San Martino – 238 (41 in terapia intensiva)

Galliera – 126 (16 in terapia intensiva)

Gaslini - 1

Evangelico – 65 (8 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 2156, così suddivise:

Asl 1 - 664

Asl 2 - 458

Asl 3 - 265

Asl 4 - 239

Asl 5 - 530

“E poi c’è Gando”, il talk show benefico di Nicholas Gandolfo

Super User 25 Marzo 2020 1555 Visite

Per rendere il giorno del suo compleanno ancora più speciale, il consigliere del Municipio IX Levante Nicholas Gandolfo sta organizzando un talk show benefico che sarà trasmesso in diretta sui social, Instagram (nikgando92) e Facebook (Nicholas Gandolfo).
L’appuntamento, in programma per martedì 31 marzo alle ore 20:00, ha lo scopo di raccogliere fondi, tramite l’associazione “Riccardo Traverso”, a favore degli ospedali della città.

“Nel giorno del mio compleanno - spiega Gandolfo - ho voluto rendervi tutti virtualmente partecipi con una diretta live, durante la quale ci sarà la possibilità di ascoltare e confrontarsi su una tematica tristemente di attualità: il Coronavirus. L’argomento sarà affrontato da più punti di vista, per questo parteciperanno al dibattito storici, psicologici, sportivi e politici. Non mancheranno momenti di distrazione grazie alla musica di Matteo Sommella. Sia però chiaro: non sarà un video party per i miei 28 anni. L’unico scopo di questo progetto è quello di aiutare gli ospedali genovesi che ogni giorno combattono contro l’emergenza Covid-19”.

Il programma prevede:

20:00 inizio della diretta;

20:05 Paola Merlo, responsabile ODV “Riccardo Traverso”;

20:10 Petra Di Laghi, ricercatrice storica;

20:15 Beatrice Baratta, psicologa;

20:20 canzoni e musica di Matteo Sommella;

20:30 Davide Gallone, personal trainer e preparatore atletico;

20:35 Alfonso Gioia, responsabile valorizzazione Patrimonio città Metropolitana;

20:40 Lilli Lauro, consigliera regionale e comunale;

20:45 Auguri e saluti.

Se vuoi dare anche tu un aiuto dona a questo IBAN: IT 08J 0329 6016 0100 0066 5187 32 oppure clicca su www.gofundme.com/f/emergenza-covid19-aiutiamo-la-asl-3-liguria

Garassino: “la polizia locale non ha multato la senzatetto”

Super User 25 Marzo 2020 1354 Visite

 

Ha destato amarezza la notizia apparsa oggi sul web di una multa di 280 euro comminata a una ragazza senzatetto, rea di non aver osservato l’obbligo di stare a casa (quale?).
Per l’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Stefano Garassino, questa volta non sono stati i vigili urbani a multare la donna.
“In passato la ragazza è stata sanzionata più volte ai giardini Baltimora per bivacco, ma in questo ultimo mese no. Inoltre, non esiste una multa da 280 euro e la Polizia Locale quando denuncia si demanda alla magistratura l’importo della sanzione”, ha specificato Garassino a Genova3000.

Lorenzo Acquarone ci ha lasciato

Super User 25 Marzo 2020 1684 Visite

Un grandissimo avvocato, un politico corretto, coerente, saggio. Ma soprattutto un grande uomo dai valori morali importanti, un padre di famiglia come pochi.

Tutto questo è stato Lorenzo Acquarone, vecchio democristiano dalla insigne carriera politica, nata in quella Dc che ha permesso al Paese di diventare una potenza mondiale e di sopravvivere ancora oggi a crisi planetarie e difficoltà globali.

E' morto a 89 anni, nella sua casa in Carignano, lasciando costernati la moglie, i figli Giovanni e Roberta, cui questo sito genova3000 esprime vicinanza sincera ed affettuosa.

Ma lasciando anche sbigottita la città che ha amato e mai dimenticato nei molti anni del suo impegno politico, rappresentandola nelle sedi istituzionali più alte.

Professore universitario, avvocato amministrativista, con quattro legislature ed ex vicepresidente della Camera dei Deputati. Dopo la Dc approdò ai Popolari, quindi alla Margherita ed all'Udeur. Simboli diversi in un'era politica dalle mille mutazioni e diaspore imposte dal cambiamento e dalle nascite e morti di forze politiche. L'ideologia di Acquarone ebbe però il merito, raro in politica, di mantenere ovunque e sempre coerenza di idee.

La sua scomparsa rattrista, oltre al dolore immaginabile dei suoi cari, perché con lui se va un'altra nobile figura della grande politica, in un momento storico quando c'è mediocrità per non dire pochezza.

Lorenzo Acquarone è stato uno statista, un orgoglio per Genova, che gli deve molto.

Dino Frambati

Trompetto presidente della fondazione degli architetti di Genova

Super User 25 Marzo 2020 1751 Visite

Lorenzo Trompetto è il nuovo presidente della Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Genova: genovese, 36 anni, architetto iscritto all'Ordine dal 2008 e già consigliere della Fondazione dal 2016, nel 2018 ha curato la quarta edizione di Big November, “Architectura et Media”.

«Desidero innanzitutto ringraziare il Consiglio dell’Ordine degli Architetti per la fiducia e tutti i consiglieri uscenti della Fondazione – Federica Alcozer, Ibleto Fieschi e Clelia Tuscano – per quello che ritengo un ottimo lavoro fatto insieme in questi ultimi anni. Un ringraziamento particolare al presidente uscente Benedetto Besio, che lascia una Fondazione forte, un ente che, a mio parere, ha stimolato il dibattito sull’architettura nella nostra città. Non sarà facile, tanto più in un momento di difficoltà generale del nostro paese, ricevere un’eredità tanto pesante ma insieme agli altri consiglieri Laura Ballestrazzi, Elisa Cagelli, Pierluigi Feltri, Alessandro Perotta, Nicoletta Piersantelli e Alessandra Zuppa proveremo a portare avanti questo percorso di crescita», le parole del neopresidente della Fondazione, Lorenzo Trompetto.

La nomina di Trompetto è stata formalizzata in occasione della prima seduta del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione, che ha inoltre proceduto alla designazione di Pierluigi Feltri alla vicepresidenza, confermando Elisa Cagelli nel ruolo di segretario ed Alessandra Zuppa in quello di tesoriere.

«A Lorenzo Trompetto e a tutto il cda della Fondazione vanno le congratulazioni per la nomina e gli auguri di buon lavoro da parte mia e dell’intero Consiglio dell’Ordine, nella convinzione che sapranno portare avanti, e arricchire con il loro contributo di idee e di innovazione, l’ottimo lavoro svolto nel precedente ciclo presieduto da Benedetto Besio, al quale va il mio personale ringraziamento per l’impegno profuso nella crescita della Fondazione stessa e per un’idea di architettura profondamente condivisa», commenta Paolo Raffetto, presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova.

«Non posso che unirmi con piacere alle congratulazioni e agli auguri a Lorenzo Trompetto e alla sua nuova squadra ringraziando, al contempo, tutte le persone che hanno collaborato con me in questi quattro intensi anni alla guida della Fondazione. Considero il nostro un buon lavoro ma, come sempre, c’è senz’altro il margine per fare ancora meglio. Sono certo che il nuovo Consiglio saprà introdurre nuovi temi e approcci, sempre più testimoni del tempo presente, mantenendo alta l'attenzione della città sul valore del lavoro degli architetti», aggiunge il presidente uscente, Benedetto Besio.

La Fondazione dell’Ordine degli Architetti è stata costituita nel 2014 con l'obiettivo di valorizzare e qualificare la figura professionale e civile dell'architetto, producendo e promuovendo attività formative e culturali: solo nel quadriennio appena concluso, sono stati organizzati 319 tra corsi ed eventi, la maggior parte dei quali, 212, di taglio culturale e rivolti a tutta la cittadinanza, e 107 dedicati all'aggiornamento professionale degli iscritti.

Appuntamento ormai consolidato è quello con Big November che fin dal 2015, ogni autunno, riunisce a Genova protagonisti della scena architettonica internazionale, storici, critici e artisti di primo piano nel panorama culturale italiano, grazie ad un articolato programma di eventi fra conferenze, proiezioni di film, mostre, presentazioni di libri, walking lectures e convegni.

L’offerta culturale della Fondazione è comunque presente tutto l’anno: compatibilmente con l’emergenza dettata dal contenimento del contagio da coronavirus, sono già previste per i prossimi mesi quattro conferenze monografiche alla Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dedicate ad altrettanti edifici simbolo della città contemporanea, in continuità con il ciclo Genova ‘900 organizzato lo scorso anno.

Simone Torello bacchetta il governo

Super User 25 Marzo 2020 1439 Visite

Il cronista del Tg3 Liguria Roberto Anselmi ieri si trovava in piazza De Ferrari per raccogliere le opinioni dei genovesi sulle nuove misure imposte dal governo per combattere il contagio da coronavirus. Al suo microfono è arrivato anche Simone Torello, noto esponente della destra ligure e portavoce dell’assessore regionale Gianni Berrino.
“Secondo me c’è stata troppa confusione: troppi decreti uno dopo l’altro, troppi Dpcm uno dopo l’altro. Mi auguro che adesso ci sia finalmente una strada e quella venga intrapresa per un po’”, ha detto Torello.
La sua bacchettata al governo è stata molto apprezzata dai fratelli (d’Italia).

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