Diritto alla cultura
Ritengo importante riaffermare il ruolo della cultura a Genova evitando confusione
(che mi pare emerga nelle linee programmatiche dell’attuale amministrazione comunale) tra il ruolo e le funzioni del turismo e della Cultura stessa.
Sulle politiche turistiche e su quanto sia importante un ulteriore sviluppo dell’economia turistica, immagino ci torneremo, sull’argomento “Cultura” mi preme ribadire in sintesi ciò che ritengo fondamentale per tutti il “diritto alla Cultura”.
Perché la cultura deve essere uno degli elementi dell’attrattività turistica della città ma è anche crescita della comunità, della qualità della vita, per una città consapevole.
La Cultura è diventata una delle nuove identità della città. Genova è sempre di più in grado di competere con le altre aree metropolitane per la propria offerta culturale.
E’ necessario quindi un grande impegno del Comune con il coinvolgimento, anche economico, di soggetti privati. Una cultura capace di attrarre da fuori ma anche capace di far crescere la qualità della vita, in grado di dare strumenti e conoscenza.
La cultura ha disegnato il nuovo volto della città a livello nazionale e internazionale. Una cultura in cui la valorizzazione del patrimonio storico si intrecci con la ricerca dell’innovazione, il coinvolgimento dei cittadini, la qualità e la circolazione delle idee.
Sinteticamente e schematicamente penso
- alla valorizzazione di Palazzo Ducale che è diventato una grande istituzione culturale,
- al mantenimento dell’impegno per il Carlo Felice,
- al sostegno e alla forte attenzione all’attività teatrale,
- alla valorizzazione del sistema dei Musei civici,
- alla promozione del sistema delle ville,
- alla valorizzazione di Villa Pallavicini,
- all’integrazione più forte con le giornate dei Rolli-days,
- al grande impegno nel Festival della Scienza,
- al Premio Paganini come visibilità mondiale di Genova,
- al proseguimento nella valorizzazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e all’avvio del Politecnico delle Arti con il coinvolgimenti di Palazzo Senarega e della Loggia di Banchi.
Inoltre vogliamo che si dia valore anche a tutte le espressioni culturali che concorrono a comporre l’identità della città ( biblioteche e librerie, scuola e università, artisti e studiosi, associazionismo e volontariato), mettendo in rete i saperi provenienti da tutti i suoi quartieri, valorizzando le eccellenze e le potenzialità. Vogliamo che ci si prenda cura del nostro patrimonio aumentando il numero dei centri culturali nei quartieri.
Il Comune deve realizzare dei piani di marketing strategico con una mappatura dei soggetti culturali presenti sui territori e una mappa dei bacini culturali della città, pensando di rivedere il rapporto pubblico-privato per creare relazioni e sinergie su obiettivi comuni, sia attraverso sponsorship economiche dirette, sia con partnership sui servizi tra associazioni e imprese.
L’amministrazione deve avere la regia l’indirizzo di quanto evidenziato, favorendo l’innovazione, la sperimentazione, l’accessibilità a tutti.
Concludo quindi riaffermando il concetto iniziale…lavoriamo ed impegniamoci affinché il comune promuova ed organizzi la Cultura come “un diritto” ma un diritto “per tutti”.
Gianni Crivello
(Consigliere comunale)