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Merlo rischia la querela

Super User 17 Marzo 2016 1326 Visite

A Genova3000 risulta che i revisori dei conti del Comitato Portuale non intendano lasciar passare sotto silenzio

Benzi chiede la pena di morte!

Super User 16 Marzo 2016 1141 Visite

Il barbaro assassinio di Luca Varani (per gioco?) ha scandalizzato il mondo intero. Un omicidio senza movente, assurdo. E ancor più sconcertata è rimasta l'opinione pubblica, dopo aver appreso che la pena per i due assassini confessi non potrà essere severa perché non si tratta di omicidio premeditato.
Eppure c'è anche chi invoca la pena di morte e sostiene che si dovrebbe ristabilire, almeno per certi delitti. Uno di questi è il dottor Remo Benzi, che sicuramente ha i titoli per dire la sua:
-può vantare due lauree, scienze politiche e giurisprudenza
-è stato a capo della polizia municipale di Genova (e prima ad Alessandria e a Bassano del Grappa)
-è da sempre impegnato in politica: prima il partito comunista, poi la Lega Nord e Liguria Nuova, il movimento creato da Sergio Castellaneta e che l'aveva portato in consiglio comunale.
Benzi ha tuonato: "Basta buonismo di leggi ipocrite e magistrati inetti". Ha ricordato che Varani era stato invitato a quel festino per "il gusto di torturarlo e poi ammazzarlo". Il leggendario Comandante ha concluso: "Questi due delinquenti, drogati a no, devono subire la stessa sorte".
Quindi, secondo il dottor Benzi, Marco Prato e Manuel Foffo non meritano nemmeno la Corte d'Assise. Dovrebbero essere torturati e poi sgozzati, come hanno fatto con il povero Luca Varani. E sicuramente Remo Benzi non è il solo a pensarla così. E' vero che l'Italia è la patria di Cesare Beccaria e che da noi la pena di morte è stata abolita. Ma secondo l'ex comandante della polizia metropolitana, dopo certi delitti, sarebbe il caso di ripristinarla.

La confusione di Zanetti

Super User 16 Marzo 2016 1700 Visite

Assistendo alla trasmissione Piazza Pulita siamo rimasti basiti nel sentire dal vice-ministro all'economia Zanetti

Chiesta a D'Aste una smentita

Super User 16 Marzo 2016 1280 Visite

In un'inchiesta su Calata Bettolo il "Secolo XIX" ha raccontato che i ritardi dei lavori è dovuta anche al Consorzio

Che succede in Europa?

Super User 14 Marzo 2016 1523 Visite

In Germania si sono svolte importanti elezioni amministrative. Tredici milioni di votanti. Test politico nazionale.

Gli studi di Sara Armella

Super User 13 Marzo 2016 1347 Visite

E' uno degli avvocati fiscalisti più noti d'Italia, di recente ha aperto anche uno studio a Milano.

Cherchez la femme

Super User 08 Marzo 2016 1750 Visite

Facciamo festa, fate festa…celebriamo le donne. Lo facciamo su queste pagine, come ogni anno,

Inchiesta su Calata Bettolo

Super User 07 Marzo 2016 1420 Visite

Blitz a Calata Bettolo. In seguito all'inchiesta sugli appalti, sulle concessioni e soprattutto

Le storie vere

Super User 07 Marzo 2016 1292 Visite

Le storie di Anna Pettene.

 

Lady Giovannelli in Costarica

Super User 07 Marzo 2016 2082 Visite

Micael Giovannelli, figlio dell'indimenticabile Michele (Premio Città di Genova, ecc) è felice.

Il dramma di Andrea Spinetti

Super User 07 Marzo 2016 2343 Visite

Il "Secolo XIX" ha pubblicato un'interessante inchiesta di Giacomo Galeazzi e Ilario Lombardi sui

Di Rella contro i giornalisti

Super User 06 Marzo 2016 3493 Visite

L'Ordine dei Giornalisti della Liguria sta visionando con attenzione quanto ha scritto l'avvocato

La lezione del prof. Benito Poggio

Super User 03 Marzo 2016 2941 Visite

Il professor Benito Poggio è un fiore all'occhiello del Gazzettino Sampierdarenese diretto dal vicepresidente dell'Ordine dei Giornalisti Dino Stefano Frambati. Ha insegnato al Liceo Mazzini e poi al D'Oria, rappresenta la cultura.
Il professor Poggio ha voluto ricordare l'amico e collega Salvatore Di Meglio, il mitico preside del D'Oria, che l'aveva voluto anche come suo vice.
Benito Poggio ha iniziato l'articolo così: "Nella notte del 3 febbraio, a settantacinque anni,ha cessato di battere il cuore del professor Salvatore Di Meglio: un cuore grande e generoso che, con la giusta severità, ha voluto bene e s'è preoccupato della formazione culturale, umana e civile di migliaia di giovani, un cuore che ha sempre manifestato disponibilità ed espresso comprensione per migliaia di studenti e per i loro piccoli-grandi problemi: e non sono parole di circostanza, ma emergono dai messaggi di cordoglio scritti da moltissimi studenti in rete, appena venuti a conoscenza della triste notizia".
16 righe di giornale tutte di fiato, senza un punto di sosta. Elio Domeniconi ricorda: "Più di mezzo secolo fa, quando diedi la maturità classica al Mazzini, ero stato presentato con 7 dal prof. Giancarlo Passerone (che stravedeva per me, 7 era un voto eccellente). Ebbene dopo la prova scritta venni rimandato a ottobre per "stile frammentario". Quello stile moderno, che ha fatto la mia fortuna come giornalista. I professori erano rimasti al periodare dello stile ciceroniano. Leggendo l'articolo del prof. Benito Poggio, mi accorgo che dopo più di mezzo secolo, anche nei licei non è cambiato niente. Purtroppo.

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