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Campanella sul caso Boldrini

Alberto Campanella

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere comunale Alberto Campanella,

nella quale spiega che gli insulti non erano rivolti all’ex presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

Gli insulti alla Boldrini sono stati ipotizzati da chi li voleva vedere a tutti i costi.
Tutto nasce da un post Facebook che ho pubblicato mercoledì scorso che verteva su un film girato a Santa Margherita, ma che simulava di essere ambientato in Spagna a Cartagena. Detto post è stato molto apprezzato dai sammargheritesi tanto che è stato visto, in pochi giorni, da oltre 6mila persone. (Invito a vederlo per farvi l'idea dell'innocenza del breve filmato incriminato).
Come si può vedere il post non fa riferimento alla Boldrini e neppure la nomina (gli insulti sono stati ipotizzati da chi li voleva vedere), ma si evince chiaramente che la mia figura politica sul territorio di Santa sia diventata talmente forte ed acclamata dai residenti che inizia a preoccupare, e non poco, i vertici della politica. Successivamente ricevevo una telefonata da un mio collega consigliere comunale il quale, disorientato, mi riferisce di aver ricevuto una telefonata dalla capogruppo genovese del PD, Cristina Lodi, che gli anticipava un "attacco" nei miei confronti come richiesto dal suo partito. E così, da lì a breve, la Lodi inviava a tutte le redazioni un comunicato stampa nel quale affermava che il mio post sul film era un attacco diretto alla Boldrini e quindi a tutte le donne di Italia (sic!).
Sulla pagine Facebook della capogruppo del PD la segretaria del PD della Fontanabuona nonché consigliere comunale di Orero, scriveva che auspica una "giusta punizione" nei miei confronti e insultandomi aggiungeva "che non si può avere a rappresentare il comune di Genova un ignorante simile" .
Sempre da esponenti politici di sinistra, legati al territorio del levante, non tardavano ad arrivare altri insulti nei miei confronti quali quelli dal deputato Luca Pastorino, ex PD e ora del LeU, eletto nella circoscrizione del Tigullio il quale riferisce "di insulti sessisti alla Boldrini sono stomachevoli...usando un linguaggio che è alla base delle violenze verbali che ogni giorno migliaia di donne subiscono".
Tutti questi elementi confermano il fatto che, una certa classe politica,  stia scongiurando una mia scalata al Comune di Santa!
Tale "sapiente" campagna del fango e dell'odio, in voga nei periodi pre-elettorali, ha accesso la miccia dei leoni da tastiera che hanno iniziano a inviare ogni tipo di insulto e di minacce alla mia famiglia e precisamente: "speriamo stuprino quella baldracca della tua moglie...c'ha proprio una faccia da chi prende cazzi in bocca tutto il giorno avvocato".
Reputo che gli esponenti della sinistra Ligure si siano dimostrati degli incoscienti e dovrebbero essere più prudenti prima di fare certi attacchi ad personam e fomentare odio, anche perché loro rappresentato gli antagonisti dei centri sociali e, come dimostrato, sono persone che ci mettono poco a minacciare la famiglia dell'avversario politico.
Nessuno degli esponenti di sinistra si sono degnati di prendere le dovute distanze da chi insulta e minaccia gravemente una donna.
D'altra parte ieri ho assistito ad un pellegrinaggio di un centinaio di residenti di Santa che hanno suonato alla mia porta portandoci solidarietà. Nell'occasione gli stessi abitanti mi chiedevano di non mollare Santa -non nascondo che per tutelare la mia famiglia l'ho pensato- ma di continuare la mia onesta e pulita politica finalizzata al bene esclusivo del paese e delle nostre famiglie.
Chiudo dicendo che la bagarre messa in piedi ieri sia un grave capitolo politico e non esiterò oggi stesso a portare tutti gli antefatti alla Procura della Repubblica per denunciare istigatori e esecutori.

Alberto Campanella

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