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Politica, il borsino della settimana

Da sinistra: l'assessore Marco Scajola (senza Panama), il presidente Giovanni Toti e il principe Alberto di Monaco

Il borsino della settimana, secondo Genova3000

 

GIOVANNI TOTI
Il governatore ha inaugurato con il principe Alberto il porto di Cala del Forte a Ventimiglia, acquistato e ultimato, dopo decennali diatribe varie, dal Principato di Monaco. Sui social non sono mancate le foto della nobile cerimonia. I più alti in grado, Toti compreso, hanno potuto ripararsi dal sole rovente con un elegante cappello Panama, bianco con nastro blu griffato, offerto dal principesco cerimoniale. Così il presidente si è trasformato per un giorno in principe di Liguria.

MARCO BUCCI
Mentre altri amministratori pubblici stavano barricati nei propri uffici, il sindaco di Genova è sceso in piazza ad ascoltare alcuni esponenti della Fiom in rappresentanza dei lavoratori dell’ex Ilva, in sciopero per chiedere la tutela del proprio posto di lavoro. Un gesto molto apprezzato, ma per nulla pericoloso: non si può menare un convalescente con il collare ortopedico.

ANDREA COSTA
Con la presentazione della candidatura di Francesco Versace (reumatologo, non è uno stilista) a sindaco di Savona per Liguria Popolare-Noi con l’Italia, l’ex stampella della giunta Toti 1, ora potente sottosegretario di Stato alla Salute, ha provocato la frattura con Forza Italia e il centrodestra, che hanno come candidato Angelo Schirru. Una scelta che mette a rischio la vittoria della coalizione guidata da Toti nella città della Torretta, ma permette a Costa di battere i pugni sul tavolo degli ex (?) alleati. Ci saranno ripensamenti? 

CARLO BAGNASCO
Dopo la rottura di Liguria Popolare con il centrodestra, il coordinatore regionale di Forza Italia ha abbandonato al suo destino l’amico Andrea Costa. Anche se alla Spezia aveva condiviso l’idea di uscire dalla giunta del sindaco Peracchini, per iniziare un braccio di ferro con l’ingrato centrodestra, per l’azzurro i fatti di Savona superano i livelli di non ritorno. Del resto, il sodalizio con i popolari, nato per affrontare le elezioni dello scorso anno in un momento di difficoltà, aveva prodotto un solo consigliere regionale, Claudio Muzio. Che sarebbe stato eletto lo stesso, anche senza i popolari. Meglio restare sul carro di Toti.

CLAUDIO SCAJOLA
La tempra dell’ex potente “u Ministru” è venuta nuovamente fuori. Ai carabinieri che si sono presentati in Consiglio comunale, chiamati da una consigliera di minoranza perché alcuni colleghi, che si ritenevano sufficientemente protetti dai plexiglass, non indossavano correttamente le mascherine, il sindaco ha urlato: “Fuori, qui non potete entrare”. Gli agenti se ne sono andati, ma ritorneranno?

STEFANO MAI
“Con un calice di ottimo pigato”. Così il capogruppo della Lega in Regione ha festeggiato la sentenza dei giudici del Consiglio di Stato che hanno respinto il ricorso di Diego Distilo, candidato alle scorse elezioni nella lista di Fratelli d’Italia, che pretendeva il suo scranno. L’ex assessore all’Agricoltura, eletto nel collegio di Savona, rimane quindi in Consiglio regionale. Pericolo scampato.

ANGELO VACCAREZZA
Giocando sul suo nome di battesimo e mischiando sacro col profano, il capogruppo di Cambiamo in Regione ha varato i “Mercoledì dell’Angelo”, pillole video nelle quali settimanalmente racconta il suo punto di vista sui temi caldi della politica, con un occhio di riguardo su quello che combina Toti, anche a livello nazionale. Nel suo tg, l’ex sindaco di Loano appare in gran forma, malgrado il recente pit stop in ospedale. E dimostra pure di avere la stoffa del conduttore televisivo.

ALICE SALVATORE
“E’ il Beppe Grillo che conoscevo e apprezzavo. Sembra rinsavito tutto d’un colpo!”. Così l’ex grillina commenta sui social la bocciatura di Giuseppe Conte che, secondo l’Elevato, “può solo creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale”. La leader di Buonsenso, che alle scorse regionali non è andata oltre lo 0,9%, forse spera di rivedere il movimento come era una volta, quando lei era capogruppo in Regione. Intanto, leggendo il libro di Alessandro Di Battista, attende gli sviluppi. E di diventare mamma.

MANUELA ARATA
L’ex pasionaria del PD ha nuovamente un suo festival. Dopo averla esclusa dal Festival della Scienza, evento che ha ideato e diretto a lungo, il Comune le permette di organizzare un’altra grande rassegna, GenovaJeans, progetto in stand by dal 2007 che dal 2 al 6 settembre porterà in città il mondo della tela blu. Le tante rinunce - alle comunali 2017 aveva ritirato la sua lista alternativa a quella di Bucci (che una volta sindaco la nomina sua saggia) e poi rinunciato alla causa contro il Comune per i danni provocati dall’estromissione alla rassegna della scienza - non sono state vane.

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