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La nuova legge elettorale con la parita' di genere

Guido Grillo e Lilli Lauro

Guido Grillo e Lilli Lauro

Da quest'anno, anche nel comune di Genova, per le prossime amministrative dell'11 giugno, vi è in atto

la nuova normativa nazionale che prevede la parità di genere alle urne. Ossia, per ogni candidato uomo che si vota scrivendo al fianco del simbolo del suo partito il cognome, va inserita anche una candidata donna. Infatti, non sono pochi i candidati che si presentano in coppia per non confondere il proprio elettorato di fronte a questa novità che lascia perplessi in tanti. Infatti, è arci risaputo la disaffezione di parecchie donne alla vita politica. Non a caso, dal 1946 ad oggi tutti i presidenti della Repubblica italiana eletti sono uomini e se si guarda ai primi Ministri la situazione non cambia. Insomma, facendo così si rischia di sbattere fuori dall'emiciclo di Tursi parecchi politici uomini di professione che hanno passione per la "cosa pubblica". Il metodo più giusto, come dicono in tanti, è sempre l'arte maestra della meritocrazia: se sei uomo o donna, ma sei abile e portato per la politica, no problem. Ma imponendo queste quote rose paritarie a tanti non verrà la voglia di scrivere sulla scheda i cognomi dei candidati. Quando le cose vengono imposte, questo è il risultato ovvio.

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