Marco Scajola nel mirino
Marco Scajola, sposato, tre figli, assessore regionale all’Urbanistica, leader di Forza Italia nell’imperiese,
nipote dell’ex ministro Claudio, nel mirino della malavita. “Mi è stato chiesto di uccidere Marco Scajola o di sparargli alle gambe. Ma c’era anche un terzo sistema per “danneggiare” l’assessore: mettergli della cocaina in auto e poi, con una telefonata anonima, farla ritrovare alla polizia”. A rivelare questa triste vicenda, nel corso di diversi interrogatori davanti ai magistrati, sono stati Giovanni Ingrasciotta, 56 anni, ex imprenditore e Riccardo Volanti, 47, avvocato, arrestati nel dicembre 2016 con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di Roberto e Filippo Bistolfi, padre e figlio di Bordighera, titolari di uno studio dentistico. Filippo Bistolfi, indicato da Ingrasciotta come uno dei presunti mandanti del fantomatico attentato a Scajola, accuse che però la procura ha ritenute infondate, è stato candidato alle regionali di due anni fa per Forza Italia, arrivando proprio alle spalle dello stesso Scajola.