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Grillo nella trappola-Renzi

Renzi-Grillo

Ho letto tanti commenti sulla sfida televisiva tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Tanti hanno assegnato la vittoria al comico

genovese attribuendo al segretario del Partito Democratico una eccessiva permissività. Secondo i più Renzi avrebbe dovuto reagire duramente, ricordandogli che si trovava in una sede istituzionale, che ci vuole rispetto per le regole.

Invece di sbatterlo fuori subito, gli ha permesso di fare recitare la sua parte, come se si trattasse di talk show e di dargli del tu come si usa nel mondo dello spettacolo. Te la do io la maggioranza, o qualcosa del genere.

Sicuramente una esibizione malinconica per chi, nonostante tutto e tutti, continua a credere nella democrazia. Magari ricordando che per quegli ideali di libertà tanti italiani avevano immolato la loro vita.

Ha capito la tattica suicida di Grillo Massimo Gramellini de "La Stampa", che collabora con Fabio Fazio in "Che tempo che fa". Secondo lui, con l'aggressività dimostrata, Grillo è apparso "più un eversore che un liberatore". Questo Grillo ha sicuramente sfondato "tra i giovani, integralisti per natura, e tra i disperati, integralisti per necessità".

Ma Grillo ha preso dieci milioni di voti perché hanno votato per il MoVimento 5 Stelle anche tanti moderati. Gente che vuole riformare il sistema, non rovesciarlo.

A questi moderati con la testa sul collo, non piace questo modo di Grillo di fare politico. Quell'urlare. Quell'impedire agli altri di parlare. Non ama la politica del vaffanculo. Con quell'urlare sguaiato anche in Parlamento. Quella volgarità che l'ha indotto a fare un referendum su come si comporterebbero se si trovassero soli in auto con la presidente della Camera Laura Boldrini. Questi comportamenti beceri possono piacere ai leghisti delusi dalla Lega. Ma non vanno certo a genio ai moderati che avevano invocato Grillo come salvatore della patria.

Non so se avete notato quante volte Renzi si è scusato con il popolo dei Cinquestelle. Li ha lusingati in tutti i modi. Il neo leader del PD sa che tra i grillini tanti non condividono il comportamento di Grillo. In Parlamento Grillo ha già perso deputati e senatori e altri ne perderà nel corso della legislatura. Per conquistare questi grillini scontenti l'astuto Matteo Renzi ha permesso le volgarità di Grillo in una sede istituzionale. Sa che per Grillo quello show diventerà un boomerang. Chissà quanti grillini si sono già pentiti di aver votato per lui.

Elio Domeniconi

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