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Quando Ines Boffardi…

Maria Elena Boschi

Dopo quello che sta avvenendo in Parlamento, viene spontaneo chiedersi: ma cosa vuole l'altra metà del cielo?

 

Sono nato quando le donne non potevano nemmeno votare. Nel corso di una generazione hanno ottenuto tutto. Altro che quote rosa, gli uomini per cercare di resistere dovranno ottenere le quote azzurre, perché le donne sono in maggioranza. Se volessero - ossia se le donne votassero per le donne - avrebbero il predominio in tutti i campi. Ma ricordo cosa diceva la mitica Ines Boffardi, voleva sempre essere l'unica donna della lista (democristiana). Spiegava che più donne avrebbero frazionato i voti e non sarebbe uscita nessuna.

Ricordo un'altra grande conquista: le donne anche in magistratura. Oggi si vedono collegi interamente composti da donne (ne sa qualcosa il povero Berlusconi...). Nel corso della carriera mi è capitato di seguire tante inchieste e tanti processi. E la mia impressione è che il fanatismo politico di tante donne con la toga non abbia giovato all'equilibrio della magistratura.

Se il buon Dio creò sia gli uomini che le donne, un motivo ci sarà stato. I due sessi si completano e permettono al mondo di andare avanti. Non ho niente contro i gay e tanto meno contro le lesbiche, anche se sono lieto di essere nato eterosessuale, ho sempre detto ai miei amici omo: non sapete cosa vi perdete. Leggo che ora il Papa sta riflettendo per risolvere il problema. Mi permetto una sola riflessione: se il mondo fosse composto solo da gay e lesbiche, tutto finirebbe in una generazione. Due uomini che si accoppiano non danno vita a una nuova creatura, idem per le donne. Segno che c'è bisogno dei due sessi, altrimenti si va contro natura. Di qui non si scappa. L'orgoglio gay è solo folklore.

A mio avviso, come padre e madre hanno due ruoli distinti nella famiglia, così dovrebbero averli nella società. Ci sono ruoli più adatti alle donne e altri ruoli più adatti agli uomini. Scusate ma a me una donna ministro della Difesa, con tutto il rispetto per Roberta Pinotti, fa un po' ridere. E' vero che ora ci sono le donne anche nell'esercito, ma sono tradizionalista: per me le donne sono nate per fare l'amore, non certo per fare la guerra (e per quel che mi riguarda, vorrei che la guerra non la facessero nemmeno gli uomini).

Il criterio di selezione deve essere la meritocrazia e non il sesso. Ritengo che in genere le donne siano più intelligenti degli uomini e mi sembra che questo ormai sia riconosciuto anche dagli uomini. E' dimostrato che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, anche se spesso rimane dietro le quinte.

Ora le donne stanno combattendo un'altra battaglia in Parlamento, ma dovrebbero farsi anche un esame di coscienza. Quante donne sono arrivate a Montecitorio e a Palazzo Madama, avendo come prima e spesso unica dote la bellezza. Ricordo che i Radicali, nei quali da ragazzo avevo avuto grande fiducia, avevano fatto diventare onorevole Ilona Staller, la famosa Cucciolina, che ora si gode la pensione meritata in Parlamento. Una volta le deputate dell'allora Pd dovevano essere racchie, Teresa Noce era diventata un simbolo. Oggi il Pd di Matteo Renzi inserisce nel Governo una strafiga come Maria Elena Boschi, che avrebbe le carte in regola per partecipare a Miss Universo.

Mi auguro che prossimamente una donna riesca ad arrivare alla presidente della Repubblica. Ma deve arrivarci per meritocrazia non per una legge, poniamo, che preveda l'alternanza al Quirinale di un uomo e di una donna.

Quella delle quote rosa per me è una farsa. E mi auguro che siano proprio le donne a rifiutarla (invece di pretenderla). Darebbero ai signori uomini una lezione di civiltà.

 

Elio Domeniconi

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