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Spettacoli

L’Accademia del Chiostro cura con la musica

Super User 25 Ottobre 2021 1076 Visite

L’Accademia del Chiostro torna a suonare. L’Ensemble di archi genovese è giunto alla 22ma edizione della sua manifestazione “Musica nei musei, e non solo”. Il concerto di quest’anno si intitola “Le note, la cura, la speranza”. Appuntamento venerdì 29 ottobre, alle ore 21, al Palazzo della Meridiana, in salita San Francesco. Il concerto sarà eseguito nella Sala del Colonnato.

L’Accademia del Chiostro, diretta dal maestro Massimo Vivaldi, sarà accompagnata dal soprano Stefania Pietropaolo. “La musica può curare? – si domanda Donatella Ferraris, direttrice dell’Accademia e violoncellista dell’Ensemble - Sappiamo che il susseguirsi delle note può lenire dolori dell’animo umano ed è innegabile che gli stimoli sonori influiscono sulla vita degli individui già nel grembo materno. La musica, linguaggio sonoro strutturato più immediato della verbalità, è in grado di bypassare la sfera verbale conscia, andando a stimolare direttamente il preconscio e l’inconscio.

Ci può capitare di ricordare eventi della nostra infanzia e riscontrare che essi siano legati ad una particolare melodia, che emerge da chissà quale anfratto della nostra memoria. La musica è capace di curare semplicemente perché veicola bellezza, e la bellezza è di per sé curativa. E’ evidente che la musica non può rimuovere da sola le patologie che affliggono le persone: ma può essere fortemente di supporto nel processo di cura e guarigione. È scientificamente provato che l’ascolto musicale aumenta la produzione di endorfine, contribuendo ad un maggiore benessere delle condizioni generali. E’ con questo spirito che ci accingiamo ad offrire una serata di musica con particolare riguardo alle donne che hanno sperimentato l’esperienza dolorosa della malattia e si preparano ad affrontare un percorso pieno di difficoltà pratiche ed emotive. Saranno eseguiti brani tratti dalla tradizione classica, operistica e popolare, nella maggior parte dei casi caratterizzati dall’importanza della donna come figura centrale e fonte d’ispirazione".

“Sarà una bella occasione - conclude Donatella Ferraris - per condividere il potere curativo della musica, soprattutto attraverso lo scambio di energie positive che viene a crearsi fra pubblico ed esecutori, interrotto per un lungo periodo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ringraziamo per l’aiuto l’architetto Caterina Viziano (Associazione Amici di Palazzo della Meridiana); la professoressa Lucia Del Mastro (Università di Genova; Direttore Breast Unit – Ospedale San Martino di Genova); il professor Paolo Pronzato (Direttore Oncologia Medica 2 Ospedale San Martino); la professoressa Paola Volpi (Associazione PerLaDonna)".

Programma

1) G. BIZET (1838 – 1875) Trilogia da “Carmen”:

- Preludio

- Habanera

- Entr’acte

 

2) G.B. PERGOLESI (1710 – 1736) Stizzoso mio stizzoso

 

3) G.F. HÄNDEL (1685-1759) The Arrival of Queen of Sheba”

 

4) E. ELGAR (1857 – 1934) Nimrod/Sanctus

 

5) C. GARDEL (1890 – 1935) Por una cabeza

 

6) F. P. TOSTI (1846 – 1916) A’ vucchella

 

Paolo Fizzarotti

 

Diciotto studenti genovesi salgono sul palcoscenico della Sala Mercato

Super User 23 Ottobre 2021 2098 Visite

Gli studenti di sette scuole superiori hanno partecipato a un laboratorio condotto dal TN Genova sull’eredità del G8. Diciotto studenti delle scuole superiori genovesi hanno partecipato a un laboratorio teatrale, condotto da professionisti, per imparare a conoscere le proprie capacità espressive e portarle poi sul palco.

Dopo diversi mesi di lavoro gli studenti hanno dato vita all’atto conclusivo del G8 Project: una serie di attività volute dal direttore Davide Livermore e organizzate dal Teatro Nazionale di Genova per ricordare e riflettere nel ventesimo anniversario del G8 di Genova.

Giovedì 28 ottobre ore 19,30 alla Sala Mercato di Sampierdarena debutta in prima nazionale “Quel che resta del fuoco” scritto da Carlo Orlando e diretto da Elena Dragonetti (repliche venerdì 29 ore 20.30 e sabato 30 ottobre ore 19.30). Lo spettacolo, che chiude le iniziative promosse dal Teatro Nazionale di Genova sotto la guida di Davide Livermore nell’ambito del G8 Project, nasce da un percorso laboratoriale sull’eredità storica dei fatti del G8 genovese. Al workshop hanno partecipato le scuole Iss Einaudi Casaregis Galilei, Liceo Statale Piero Gobetti, Liceo Statale Sandro Pertini, Ipsis Gaslini Meucci, Iiss Duchessa di Galliera, Liceo Classico Statale Andrea D’Oria, Iscs Eugenio Montale Nuovo IPC.

Cosa sognano i ragazzi di oggi? Quale impatto hanno avuto su di loro la pandemia, il lockdown, la didattica a distanza? In quali valori si riconoscono e quali convinzioni li spingono a lottare per un mondo migliore? In scena, gli attori Alice Giroldini, Barbara Moselli, Marco Taddei, Alessio Zirulia e un folto gruppo di studenti: Francesca Battifora, Cecilia Bettuzzi, Giulia Boiardo, Marianna Botticelli, Margherita Buda, Agata Canziani, Carlo Jairo Froi, Zeno De Marco, Christian Dos Reis, Camilla Icardi, Elia Marchetti, Lukas Mone, Beatrice Papei, Sara Pensiero, Chiara Schiaffino, Alessia Cataldi, Marzia Criniti e Gabriele Vitulli. Insieme hanno danno vita ad un vibrante confronto generazionale fra i sogni, le ansie, i progetti degli adolescenti odierni con quelli di chi lo fu ai tempi del G8 genovese.

La recitazione si intreccia con momenti coreografici in uno spettacolo che tocca temi senza tempo come società, diritto, libertà, lotta, nel tentativo di rielaborare con un linguaggio poetico, non tanto la cronaca di quei giorni ma quel che ne è rimasto o ne è stato trasmesso alla generazione successiva. Sebbene sia scritta con un’impronta favolistica, la pièce al posto della morale vuole trasmettere, attraverso la giocosità dell’arte teatrale, la possibilità di conoscere e riflettere su quelle vicende per chi non era ancora nato quando avvennero. Sono previste anche due recite riservate alle scuole, martedì 26 ottobre (pomeridiana) e mercoledì 27 ottobre (mattino). Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sala Mercato 28 - 30 ottobre 2021

G8 PROJECT 2021

Quel che resta del fuoco di Carlo Orlando

regia Elena Dragonetti

con Alice Giroldini, Barbara Moselli, Marco Taddei, Alessio Zirulia e 18 studenti delle Scuole Superiori di Genova

scene e costumi Anna Varaldo

coreografie Serena Loprevite

video e luci Davide Riccardi

produzione Teatro Nazionale di Genova

 

Paolo Fizzarotti

Il Teatro Nazionale di Genova porta in sala bambini e famiglie

Super User 20 Ottobre 2021 962 Visite

E dopo gli adulti, tornano a teatro anche i bambini. Il Teatro Nazionale di Genova quest’anno lancia la sua Rassegna teatrale per famiglie. Lo scopo è quello di avvicinare i più piccoli a questa forma di spettacolo, in modo che possano costituire il pubblico adulto del futuro.

Il Teatro Nazionale dedica ai bambini e alle famiglie dieci appuntamenti (fra ottobre e aprile, il sabato alle 16 o alle 19.30) fra narrazione, teatro disegnato, danza, musica, teatro delle ombre, per vivere insieme tante storie fantastiche e istruttive. Tutto questo e molto altro nella nuova edizione di “Sabato a teatro”, la rassegna curata da Elena Dragonetti, costruita mixando spettacoli di produzione con le migliori proposte delle compagnie di teatro ragazzi più rinomate.

Si comincia sabato 23 ottobre al Teatro Eleonora Duse con “Io e niente” uno spettacolo che la pluripremiata Compagnia Giocovita ha tratto dal libro di Kitty Crowther “Moi et rien”, vincitore nel 2010 del prestigioso premio Astrid Lingren. In scena Valeria Barreca / Letizia Bravi e Tiziano Ferrari. Adattamento, regia e scene di Fabrizio Montecchi mentre le sagome sono create da Nicoletta Garioni.

Protagonista è Lilà, una bimba coraggiosa che affronta e supera la perdita della mamma grazie al suo amico immaginario che lei chiama Niente. Sarà proprio questo suo stravagante compagno di giochi a mostrarle che le fragilità possono diventare punti di forza e che persino dalla mancanza, può nascere qualcosa di prezioso. Una storia ricca di tenerezza e immaginazione che rivive in scena in un affascinante gioco di teatro d’ombre e attori, grazie alla maestria della Compagnia Giocovita che vanta riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo.Sabato 20 novembre nel foyer del Teatro Gustavo Modena ci sarà invece “Tutti giù per Terra!” con l’omonimo ensemble musicale e prodotto da 7Note Associazione.

Più che di uno spettacolo si tratta di un’insolita esperienza musicale pensata per i piccolissimi: un invito indirizzato a bimbi fino ai 3 anni (e naturalmente ai loro accompagnatori) per scoprire la propria attitudine musicale tramite la pratica sul campo e i test attitudinali elaborati dal musicista, ricercatore ed educatore Edwin Gordon.Per il 2021 la Rassegna si chiude Sabato 4 dicembre al Teatro Gustavo Modena con “Ganda, un rinoceronte molto particolare”, spettacolo prodotto dal Teatro Nazionale di Genova che segna il ritorno della collaborazione fra l’affabulazione di Giorgio Scaramuzzino e il Teatro disegnato di Gek Tessaro (già coprotagonisti del successo di “Pinocchio” della scorsa edizione).

Tra verità e leggenda viene raccontata (e illustrata dal vivo) la storia di un rinoceronte giunto fin sulle coste liguri e reso celebre dal ritratto che ne fece il pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer, in una xilografia così famosa da restare per ben tre secoli l’unica immagine di questo curioso animale.

Lo spettacolo ottenne la menzione speciale Giocateatro 2011.Da gennaio 2022 la Rassegna proporrà altri sette titoli fra cui “Il Gatto con gli stivali” (12 febbraio) nella versione di Accademia Perduta, “Girotondo” (5 marzo) della Compagnia La Baracca-Testoni Ragazzi, mentre il 26 marzo spazio al movimento e alla danza con l’Associazione Sosta Palmizi e i suoi “Esercizi di Fantastica”. Gli spettacoli in scena nel 2022 verranno messi in vendita il prossimo dicembre insieme al resto della stagione. La Rassegna Sabato a Teatro è sostenuta da Coop Liguria.

I prezzi sono popolari: bambini fino ai 14 anni 6 euro, adulti 8 euro.

Paolo Fizzarotti

Politeama Genovese, una stagione stellare

Super User 17 Ottobre 2021 1378 Visite

“Quella che il Politeama propone è una stagione importante e coraggiosa per il numero di spettacoli e per la capacità di ripartire non appena è stato possibile”. Anche Ilaria Cavo, assessore regionale alla Cultura, ha voluto salutare la riapertura del Politeama Genovese, una delle sale più importanti della città. La nuova stagione inizierà il 29 ottobre con lo spettacolo dei Bruciabaracche, e terminerà l’11 maggio con Jesus Christ Superstar. In mezzo ci saranno altri 43 spettacoli, in un programma curato dal direttore artistico Danilo Staiti.

“Questo è un teatro che, essendo privato, ha avuto non solo la necessità dell'eliminazione del distanziamento quindi di un aumento della capienza delle sale - prosegue Ilaria Cavo - ma che adesso avrà necessità di riempirle. Il cartellone, valido e di qualità, è sicuramente un presupposto, una necessità, che avrà bisogno di una cura dell'intero sistema. Di certo aver dialogato in questi mesi, aver ascoltato questo teatro che ha nel suo direttore uno dei rappresentanti dell’Atip, l'Associazione Teatri Italiani Privati (ascoltata nel seno anche della Commissione Cultura delle Regioni) credo che sia servito perché ha fatto emergere quelle che erano le necessità di una risposta immediata per poter partire con una programmazione definita subito. Tutto questo non solo in termini di percentuale di capienza, ma anche di tempistica certa perché c'era bisogno di prendere impegni per le produzioni e di farlo con una proiezione numerica perché in questo caso si vive di bigliettazione piena. È chiaramente un sistema che ha bisogno di essere seguito: però si parte con una risposta che, credo, sia stata di confronto costruttivo nella consapevolezza che questa programmazione contribuisca in maniera importante all'offerta culturale per Genova e per la nostra regione”.

Molto ricco il programma, come si diceva. Il 29 e 30 ottobre ci sono i Bruciabaracche, il gruppo comico genovese composto da Andrea Carlini, Andrea Di Marco, Antonio Ornano, Enzo Paci, Andrea Possa, Marco Rinaldi, Daniele Raco e Daniele Ronchetti, con il nuovo spettacolo "Ritorno al Futuro". A seguire, il 12 novembre, Enzo Paci con “I soliti mostri”. Il 19 e 20 novembre I Pirati dei Caruggi in “E alloranò”: Alessandro Bianchi, Enrique Balbontin, Andrea Ceccon e Fabrizio Casalino. Il 25 novembre Giacomo Poretti (quello di Aldo, Giovanni e Giacomo) in “Chiedimi se sono di turno”. Il 26 e 27 novembre c’è Antonio Ornano in “Niente da perdere”. Il 30 Novembre arriva il Balletto di Milano nello “Schiaccianoci” di Tchaikovsky. Il 2 dicembre Alessandro Bergonzoni in “Trascendi e Sali”. Il 4 dicembre Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show. Dal 7 al 12 dicembre The Kitchen Company in “Funny Money”, un capolavoro del teatro comico internazionale. Il 14 dicembre RBR Dance Company in “Boomerang gli illusionisti della Danza”.

Il 15 dicembre il mentalista Francesco Tesei in “Human”: comunicazione, illusionismo e psicologia. Il 19 dicembre si esibiscono J. David Bratton & Every Praise Gospel Singers. Il 21 e 22 dicembre Maria Amelia Monti e Marina Massironi ne “Il marito invisibile”. Il 23 dicembre Drusilla Foer in “Eleganzissima”. L’11 e 12 gennaio Arturo Brachetti in “Solo”. Il 14 e 15 gennaio Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo in “Così parlò Bellavista - Gold Edition”. Dal 20 al 22 gennaio il ritorno al Politeama di Vincenzo Salemme con il nuovo spettacolo “Napoletano? E famme ‘na pizza!”. Dal 25 al 30 gennaio Virginia Raffaele in “Samusà”. Il 2 febbraio Michele Serra in “L’amaca di domani - Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca”. Dal 3 al 5 febbraio Ale e Franz in “Comincium”. L’8 febbraio Katia Follesa & Angelo Pisani in “Finché social non ci separi”. Dal 10 al 12 febbraio “Ghost Il Musical”. Il 15 e 16 febbraio Isa Danieli e Giuliana De Sio in “Le Signorine”. Il 25 e 26 febbraio Federico Buffa in “Amici fragili - La storia di un incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De Andrè”. Il 27 febbraio tornano al Politeama Francesco Piccolo e Pif in “Momenti di trascurabile (in)felicità”. L’1 marzo “Parsons Dance” coreografie e regia di David Parsons. 

Dal 3 al 6 marzo “Legally Blonde - La Rivincita delle Bionde - Il Musical”. Il 16 marzo Natalino Balasso in “Dizionario Balasso”. Il 22 marzo Rimbamband in “Manicomic: 5 suonatori-sognatori”. Dal 24 al 26 marzo Nancy Brilli e Chiara Noschese in “Manola”. Il 29 e 30 marzo Vittorio Sgarbi in “Dante-Giotto”.Il 31 marzo Lella Costa in “Se non posso ballare… Non è la mia rivoluzione”. L’1 e 2 aprile Ugo Dighero e Gaia De Laurentiis in “Alle 5 da me”. Il 5 aprile Andrea Pennacchi in “Pojana e i suoi fratelli”. L’11 aprile “Open” di Daniel Ezralow. Il 12 e 13 aprile Gianluca Ramazzotti e Antonio Catania insieme a Paola Quattrini in “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Il 22 e 23 aprile Geppi Cucciari torna al Politeama con “Perfetta”. Dal 28 al 30 aprile la Compagnia della Rancia in “Grease Il Musical”. Il 3 maggio Stefano Massini in “Alfabeto delle emozioni”. Il 6 e 7 maggio I Legnanesi nel nuovo spettacolo “Non ci resta che ridere”. Dall’11 al 14 maggio la stagione del Politeama chiude la versione evento della più grande opera rock di sempre, tratta dal film cult del 1973: Jesus Christ Superstar Il Musical, con musiche di Andrew Lloyd Webber e liriche di Tim Rice, regia di Massimo Romeo Piparo.

Paolo Fizzarotti

Camogli, “finalmente” riapre il Teatro Sociale

Super User 02 Ottobre 2021 1124 Visite

“Finalmente!”. È stata la parola ricorrente della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del Teatro Sociale di Camogli, che riapre dopo un anno e mezzo di forzata inattività. Un incontro affollato di pubblico, non soltanto camogliese, a testimoniare l’attesa per una riapertura fortemente voluta da tutto il territorio, desideroso di riappropriarsi del ‘suo’ teatro.

A fare gli onori di casa il sindaco di Camogli, Francesco Olivari, che ha ringraziato la Fondazione “di nuovo salda e solida, e pronta a ripartire”. Dopo i saluti molto apprezzati dell’assessora regionale alla Cultura e Spettacolo Ilaria Cavo e del direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, il presidente della Fondazione Teatro Sociale Maurizio Castagna ha illustrato le fasi della riapertura: “Si è allargata la platea di coloro che credono in quello che stiamo facendo”, ha spiegato. “Mi riferisco agli sponsor ma anche all’amministrazione comunale, alla proprietà, ai creditori che hanno mostrato pazienza e fiducia, ai volontari e alla stampa, che ha sempre trattato il tema del Teatro con obiettività, raccogliendo il forte desiderio di rilancio dell’attività. Questa schiera di persone è quel patrimonio intangibile che ci permette di avere il pieno sostegno delle istituzioni”.

Al sovrintendente Giuseppe Acquaviva il compito di raccontare la prima parte della nuova stagione, che da metà ottobre a Capodanno vedrà in scena 19 spettacoli molto vari: “Vogliamo portare a teatro diversi tipi di pubblico e fare uscire le persone con il sorriso sulle labbra. Per questo abbiamo pensato a una stagione all’insegna dell’ottimismo e del buonumore, in cui gli spettacoli accontentino gli amanti della prosa, quelli della musica e della danza, del jazz, della lirica e del pop, tenendo come filo conduttore l’allegria e la spensieratezza.

Si parte sabato 16 ottobre con il concerto inaugurale “Revolution” dell’Ensemble Janoska, brillante combinazione di musica tzigana, classica e tango, con un pizzico di pop. Si prosegue venerdì 22 ottobre con “Around Pino”, aperitivo in jazz che vedrà riuniti tre mostri sacri del jazz italiano come Tullio De Piscopo, Dado Moroni e Aldo Zunino. “Vogliamo tornare all’uso ottocentesco dei palchetti, quando si poteva mangiare e bere mentre si assisteva allo spettacolo – ha detto Acquaviva commentando gli Aperitivi in jazz, programmati alle 19:30 per dare modo al pubblico di poter prendere l’aperitivo ascoltando musica. Sabato 23 ottobre il popolarissimo Maurizio Lastrico presenterà il suo spettacolo pensato e creato ad hoc per Camogli – e che sarà una prima nazionale – “Camogli e buoi dei paesi tuoi”, mentre sabato 30 ottobre l’orchestra residente, l’EstrOrchestra diretta da Chiara Morandi, proporrà un omaggio a Ennio Morricone e alle sue indimenticabili colonne sonore.

C’è tanta musica in questa prima parte della nuova stagione, con grandi interpreti come Andrea Bacchetti, che mercoledì 3 novembre suonerà Mozart accompagnato dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice, ma anche musicisti che trasformano i propri concerti in veri e propri show, come il Gomalan Brass Quintet, che sabato 6 novembre dedicherà un tributo a Gershwin molto dinamico e coinvolgente, o il Duo Baldo, che con il suo “recitar suonando” proporrà al pubblico sabato 27 novembre un modo nuovo e molto divertente di accostarsi al mondo della classica. Non mancherà la lirica, ma con un concerto semiserio: in “Crisi di identità”, sabato 4 dicembre, il tenore Angelo Villari e il baritono Devid Cecconi si scambieranno i ruoli in un divertissement di alto livello.

“È una stagione incentrata sulla musica – ha detto Giuseppe Acquaviva – con concerti straordinari nel senso etimologico del termine, extra ordinari, che mostrano e condividono con il pubblico la gioia dei musicisti”. Come nel concerto “Alice canta Battiato”, che vedrà la straordinaria interprete italiana Alice accompagnata dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice venerdì 10 dicembre, o il Progetto Piazzolla del celebre bandoneonista Juanjo Mosalini, che venerdì 17 dicembre farà vivere agli spettatori il tango in tutte le sue espressioni, per finire in bellezza col brindisi di Capodanno all’insegna del musical Singin’ con la Sonic Factory e il quartetto d’archi Le Muse.

Molti spettacoli di prosa saranno riallestiti a Camogli per poi partire per le loro tournée nazionali, un modo per avere contenuti e anteprime di qualità che poi si vedranno nei grandi teatri nazionali. Come “Alla stessa ora il prossimo anno”, commedia brillante di Bernard Slade, portato in scena dal Teatro Stabile di Verona sabato 13 novembre con Alberto Giusta e Alessia Giuliani.

Il connubio tra gli artisti del territorio e i grandi artisti internazionali, che è il segno distintivo del nuovo programma, permetterà al Teatro di fare un salto di qualità e di dare luogo a produzioni pensate ad hoc, che potranno permettere anche di accedere a finanziamenti come l’art bonus.

“Parlando del Teatro Sociale Camogli che visitò nel 1990, Giorgio Strehler diceva che si sarebbe dovuto restaurare e destinare a qualcosa, metterlo a disposizione”, ha ricordato Maurizio Castagna. “Coniugava cioè con grande lungimiranza il tema della ristrutturazione con quello della destinazione d’uso. Ora che è restaurato, il nostro Teatro non deve essere sentito come antico e vecchio: dobbiamo sperimentare, rivolgerci ai giovani e utilizzare al massimo i nuovi mezzi di comunicazione”.

Abbonamenti e biglietti saranno in vendita a partire dalla fine della settimana prossima. Informazioni sul sito www.teatrosocialecamogli.it e sui social del Teatro.

SCARICA IL PROGRAMMA

Il saluto del sindaco Francesco Olivari

Musica Insieme, l’Accademia del Chiostro suona per gli anziani

Super User 24 Settembre 2021 1531 Visite

Continua l’attività “sociale” dell’ensemble musicale genovese “L’Accademia del Chiostro”. Appuntamento domenica 26 settembre alle ore 18,30 presso Villa Rebuffo Gattorno – Residenza delle Peschiere – in via Parini 5 a Genova. Ingresso gratuito ma su prenotazione a causa delle normative anti-covid.Con le musiche eseguite dal soprano Stefania Pietropaolo e dall'Ensemble di archi dell'Accademia del Chiostro diretta dal maestro Massimo Vivaldi, la serata sarà un momento dedicato alla prosecuzione di un progetto più ampio che ha già visto i musicisti impegnati in una serie di registrazioni di spettacoli musicali dedicati agli ospiti di alcune RSA presenti sul territorio genovese. Le registrazioni sono state consegnate in occasione della Festa Europea della Musica lo scorso 21 giugno.

“L’arrivo della pandemia – spiega Donatella Ferraris, anima e motore dell’Accademia del Chiostro - con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato. Anche le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti.Il lockdown ha sollecitato a confrontarsi con la mancanza di occupazioni e routine consuete che scandiscono la giornata. L’ambiente umano e sociale ha subito un enorme cambiamento, influenzando la persona e il suo benessere. L’interruzione improvvisa delle visite da parte dei famigliari è stata forse il primo grande cambiamento percepito; l’assenza dei punti di riferimento e del legame con il mondo esterno ha fatto comprendere agli ospiti che qualcosa stava succedendo. Anche la difficoltà di poter stare con residenti di altri reparti e di condividere con loro parte della propria giornata e routine ha segnato notevolmente l’anziano.Le limitazioni hanno anche costretto la riduzione dei contatti fisici fra residenti e operatori.Abbracci, strette di mani, contatti di vicinanza, da sempre svolti con naturalezza, in questo periodo sono passati dall’esser immediati e spontanei a controllati e consapevoli. La mancanza o il controllo di questi gesti e le difficoltà conseguenti ai DPI ha portato ad un impoverimento delle relazioni".

"Nell’ottica di ricollegarsi con un mondo che è rimasto veramente chiuso - prosegue Ferraris - Accademia del Chiostro propone l’orchestra d’archi dell’Associazione, che presenteranno alla Residenza delle Peschiere un programma dal titolo “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”. La caratteristica dell’orchestra è l’unione di giovani talenti emergenti e artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali. L’affiatamento è straordinario e deriva da una collaborazione pluridecennale.Lo spettacolo verrà registrato per una successiva fruizione da parte delle persone residenti nelle RSA. Ringraziamo Ilaria Cavo, assessore alla cultura della Regione Liguria; il direttore della RSA Fabio Doppierio; Francesco Vesco, presidente Municipio Medio Levante; Nicoletta Viziano, del Comitato di Gestione Compagnia di San Paolo; Tiziana Lazzari, Simona Firpo, Luisa Famiglietti"

 

“Musica Insieme - Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”

Stefania Pietropaolo, soprano

ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

direttore Massimo Vivaldi

Domenica 26 settembre alle ore 18,30 presso Villa Rebuffo Gattorno – Residenza Universitaria delle Peschiere – Via Parini, 5 Genova

 

Programma:

1) J. S. BACH (1685 – 1750) Aria

2) G.B. PERGOLESI (1710 – 1736) Stizzoso mio stizzoso

3) J. PACHELBEL (1653 – 1706) Canone in RE magg.

4) A. VIVALDI (1678 – 1741) Domine Deus

5) C. GARDEL (1890 – 1935) Por una cabeza

6) G. GERSHWIN (1898 – 1937) Summertime 

7) D. SHOSTAKOVIC (1906 – 1975) Valzer n. 2

8) G. PUCCINI (1858 – 1924) Salve Regina

  

Paolo Fizzarotti

Teatro Carlo Felice, c’è “Pagliacci” in realtà aumentata

Super User 24 Settembre 2021 947 Visite

Al teatro Carlo Felice debutta la realtà aumentata, in un’opera lirica: e sarà un’anteprima tecnologica mondiale. Venerdì 8 ottobre la stagione inizia con un dittico, e cioè due spettacoli insieme: prima “Sull’essere angeli”, un balletto con musica contemporanea e allestimento inedito; poi l’opera lirica “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo in una veste completamente nuova. Il tutto finirà su Rai 5, che ha partecipato attivamente alla realizzazione del progetto.

Il balletto “Sull’essere angeli” (ispirato alla vicenda della fotografa statunitense Francesca Woodman) ha la regia, la coreografia, le scene, i costumi e le luci firmate da Virgilio Sieni; la musica è di Francesco Filidei: si tratta di una nuova versione della composizione per flauto e orchestra sinfonica con lo stesso titolo pubblicata nel 2017. Il flauto solista è Mario Caroli (per cui la composizione è stata originariamente scritta) la ballerina è Claudia Catarzi.

“Pagliacci” ha invece la regia, le scene e le luci di Cristian Taraborrelli; i video (che sono fondamentali per questo allestimento) sono di Luca Attilii, i costumi di Angela Buscemi; la realizzazione in realtà aumentata 3D è stata curata dal Teatro Carlo Felice in collaborazione con Rai Cultura. Andriy Yurkevych dirige l’Orchestra e Coro e Coro di voci bianche del Teatro Carlo Felice, preparati rispettivamente da Francesco Aliberti e da Gino Tanasini. Il cast vocale di Pagliacci è composto da Fabio Sartori/Sergio Escobar (Canio) e Serena Gamberoni/Angela Nisi (Nedda), Sebastian Catana/Federico Longhi (Tonio), Michele Patti/Marcello Rosiello (Silvio), Matteo Falcier/Nico Franchini (Peppe), quest’ultimo selezionato dal Teatro in occasione della sua partecipazione all’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale del Teatro Carlo Felice 2021.

La prima del dittico, venerdì 8 ottobre sarà preceduta da una parata-spettacolo con i costumi di Emanuele Luzzati che partirà alle ore 18:45 da via S. Lorenzo e arriverà in Largo Sandro Pertini alle ore 19:15, transitando da Piazza De Ferrari. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Emanuele Luzzati.

«Esplorando poetiche lontane – afferma il sovrintendente Claudio Orazi - le due parti del dittico accostano e intrecciano generi (musica assoluta, balletto, teatro, cinema) e linguaggi condividendo alcuni temi importanti, a partire dall’interrogativo di fondo sul senso della morte: da una parte scelta, autodeterminazione, “compimento” come nel caso della fotografa statunitense Francesca Woodman morta suicida a soli 23 anni nel 1981, la cui raccolta di immagini On being an Angel dà il titolo alla composizione musicale. E, dall’altra, violenza subita, come nel caso di Nedda e Silvio, vittime della furia di Canio, in una narrazione personale “giustificata” da una concezione di passione storicamente insidiosa. Due punti di vista apparentemente opposti, che aprono alla narrazione di condizioni esistenziali lontane, legate assieme dalla riflessione sull’evoluzione della figura, della consapevolezza e della condizione femminile e l’osservazione metateatrale sul rapporto tra vita, “verità”, arte e teatro. Siamo orgogliosi di poter collaborare con Rai Cultura alla realizzazione di un allestimento di produzione della Fondazione Teatro Carlo Felice in realtà aumentata come quello di Pagliacci che, nella sua versione ulteriormente “aumentata” e arricchita dall’equipe RAI andrà in onda assieme al balletto di cui si compone il dittico su Rai 5 in prime time giovedì 16 dicembre 2021».

Nell’allestimento di Pagliacci per la regia di Cristian Taraborrelli, la realtà irrompe sul palcoscenico e la finzione teatrale a sua volta corre incontro al vero, in una messa in scena senza quintature classiche, d’ispirazione cinematografica. Grazie alla realtà aumentata si delinea un terzo piano di narrazione, in cui confluiscono le visioni, i sentimenti e le esperienze soggettive di ciascun personaggio, i loro non detti, i loro agiti repressi, i loro segreti: su di uno schermo posto nella parte superiore del palco, l’azione scenica sarà restituita in una versione virtualmente accresciuta e sviluppata, grazie all’innovativa realizzazione del Teatro Carlo Felice in realtà aumentata a sviluppo bi e tridimensionale.

“La sfida in questo caso - racconta Cristian Taraborrelli - è narrare l’opera attraverso un nuovo linguaggio, che a partire dall’azione in teatro e dalla realizzazione in video live sfoci in una forma di sperimentazione cinematografica in grado, a sua volta, di aggiungere verità, con la narrazione in soggettiva dei personaggi esplosa in video, grazie alla realtà aumentata in due e in tre-D, ricomposta e fatte confluire in tempo reale sulla scena. L’opera Pagliacci è come una tempesta nera che si abbatte sulle fragilità umane. Un groviglio contorto di passioni che ferisce in pancia: amore, gelosia, odio, la ferocia del finale. Questo continuo movimento dell’anima esige un universo visivo senza confini, mutevole, plasmabile nel tempo e nello spazio, una “realtà aumentata”: frammenti sconfinati di natura, tremori che attraversano le forme, riflessi che interrogano, architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale emozionale in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservate da telecamere “live”, sguardi digitali che racconteranno l’opera». L’opera inoltre vivrà di una seconda vita sullo schermo televisivo di RAI 5 in prime time giovedì 16 dicembre 2021, che svelerà un punto di vista sul racconto ancora diverso, grazie ad un ulteriore innesto in realtà aumentata realizzato da Davide Meda assieme all’equipe di Rai Cultura per la regia televisiva di Claudia De Toma, su progetto editoriale e artistico di Francesca Nesler curato da Nicola Pardini.

 

Venerdì 8, venerdì 15 ottobre 2021 ore 20.00

Domenica 10, sabato 16*, domenica 17 ottobre 2021 ore 15.00 

 

Sull’essere angeli | Pagliacci 

Sull’essere angeli di Francesco Filidei

Prima assoluta della nuova versione

Regia, coreografia, scene, costumi e luci Virgilio Sieni

Flauto Mario Caroli

Ballerina Claudia Catarzi

Nuovo allestimento

 

Pagliacci di Ruggero Leoncavallo

Opera in due atti su libretto di Ruggero Leoncavallo

Nuovo allestimento in collaborazione con Rai Cultura

Maestro concertatore e Direttore Andriy Yurkevych

Regia, scene e luci Cristian Taraborrelli

Costumi Angela Buscemi

Video Luca Attilii

Canio Fabio Sartori/Sergio Escobar* 

Nedda Serena Gamberoni/Angela Nisi* 

Tonio   Sebastian Catana/Federico Longhi* 

Silvio   Michele Patti/Marcello Rosiello* 

Peppe Matteo Falcier/Nico Franchini*

Un contadino Luca Romano 

Un altro contadino Giampiero De Paoli/ Antonio Mannarino      

*Secondo cast

  

Paolo Fizzarotti

Nuove affinità elettive tra Mozart e Vivaldi risuonano nel concerto dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice

Super User 22 Settembre 2021 957 Visite

Dopo Mozart l’italiano, in cartellone lo scorso giovedì 16 settembre, un secondo appuntamento musicale del Teatro Carlo Felice porta alla scoperta di nuove e diverse prospettive sull’incontro tra la musica di Mozart e quella di Vivaldi, domenica 26 settembre 2021 alle ore 11.00 nel primo Foyer del Teatro. Assieme agli archi dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, Giovanni Battista Fabris, primo violino di spalla, in veste di violino solista e concertatore esegue il giovanile Divertimento in re maggiore K. 136 di Wolfgang Amadeus Mozart seguito da Le quattro stagioni op. 8 di Antonio Vivaldi, tra i massimi capolavori del Prete Rosso, il cui successo ha eclissato per lungo tempo tutta la restante opera del prolifico compositore veneziano.

Il concerto sarà seguito da un informale aperitivo, incluso nel prezzo del biglietto.

Scritto sul finire del 1771 al rientro dei primi due viaggi italiani, che condussero il giovane Mozart a visitare estensivamente il Bel Paese, da Rovereto a Verona, a Milano, a Bologna, fino a Roma e a Napoli, il Divertimento in re maggiore K. 136 testimonia della consapevolezza formale già raggiunta dal compositore all’alba del suo sedicesimo compleanno. All’interno della forma galante del divertimento, di cui mantiene ed esalta il garbo con brillante disinvoltura, Mozart tratteggia un componimento dal respiro sinfonico – forse, pragmaticamente pensato per essere sviluppato in tale direzione, in futuro - e caratterizzato da temi di grande efficacia lirica, che anticipano i tratti melodici ed espressivi delle arie che da lì a poco avrebbe concepito e destinato al teatro d’opera. Si delinea così, già in queste note, quella vis teatrale tipicamente mozartiana che, di sicuro, risentì dell’influenza italiana esercitata sul compositore da Paisiello, Piccini, Corelli, Tartini e, per il loro tramite, da Vivaldi, che Mozart con ogni probabilità non ebbe la possibilità di ascoltare.

Collocati a introduzione della raccolta di concerti intitolata Il cimento dell’armonia e dell’inventione, data alle stampa nel 1725, i quattro concerti che compongono le Quattro stagioni vivaldiane sono di composizione anteriore, come sotteso da Vivaldi nella sua dedica al Conte Wenzel von Morzin, dove specifica inoltre che ciascuno dei quattro concerti sarà accompagnato da un sonetto (si ritiene di composizione dello stesso Vivaldi), cui le lettere maiuscole annotate sulla partitura rimandano, oltre che da alcuni commenti espliciti su ciò che la musica cerca di illustrare.

Quella delle Quattro stagioni è una musica dai forti contrasti drammaturgici, sia nelle dinamiche, nell’alternanza tra “forti” e “piani”, sia nell’alternanza tra “ripieno“ e “concertino” come prescritto dalla forma del concerto grosso barocco, che in Vivaldi anticipa i tratti del concerto solistico classico: già a partire dalla Stravaganza il concertino è rappresentato da un violino solista e la forma del concerto, a partire dalle Quattro stagioni, si cristallizza nella sua struttura in tre movimenti, con l’alternanza di movimenti lenti e vivi, questi ultimi in particolare nella forma con ritornello. L’abbondanza di contrasti caratterizza sia i movimenti lenti sia i movimenti rapidi di ciascun concerto in cui, nel bel mezzo di una cascata di sedicesimi, irrompono momenti di sospensione di forte impatto teatrale.  A stregare il pubblico, da sempre, è il ricorso frequentissimo alla mimesi, che permette di “riconoscere” lungo l’intera composizione il suono degli uccelli, la pioggia, il vento o la pesantezza di una calda estate.

 

PROGRAMMA 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)

Divertimento in re maggiore K. 136

Allegro

Andante

Presto

 

Antonio Vivaldi (1678 -1741)

Le quattro stagioni op. 8

Concerto n. 1 in mi maggiore, op. 8, RV 269 (La primavera)

1. Allegro - Largo e pianissimo sempre - Allegro pastorale

 

Concerto n. 2 in sol minore, op. 8, RV 315 (L'estate)

1. Allegro non molto - II. Adagio e piano – Presto e forte - III. Presto

 

Concerto n. 3 in fa maggiore, op. 8, RV 293 (L'autunno)

1. Allegro - II. Adagio molto - III. Allegro

 

Concerto n.  4 in fa minore, op. 8, RV 297 (L'inverno)

1. Allegro non molto - II. Largo - III. Allegro

 

ANTONIO VIVALDI - LE QUATTRO STAGIONI 

Quattro concerti per violino e orchestra

Opera VIII  Nr. 1 – 4

 

 

CONCERTO I

Sonetto dimostrativo

Sopra il Concerto intitolato LA PRIMAVERA


I

Allegro:

(“Giunt’è la Primavera”)

Canto dè gl’Uccelli

(“e festosetti la Salutan gli Augei con lieto canto”)

Scorrono i fonti

(“E i fonti allo spirar de Zeffiretti - Con dolce mormorio scorrono intanto”)         

Tuoni

(“Vengon coprendo l’aer di nero amanto. E lampi, e tuoni ad annuntiarla”)

Canto d’Uccelli

(“Indi, tacendo questi, gli Augelletti  Tornan di nuovo al lor canoro incanto”)

           

II

Largo:

Il Capraro che dorme, Mormorio di fronde e piante, Il cane che grida.

(“E quindi sul fiorito ameno prato Al caro mormorio di fronde e piante Dorme ’l Caprar col fido can a lato.”)

 

 

III

Allegro:

Danza pastorale

(“Di pastoral zampogna al suon festante Danzan Ninfe e Pastor nel tetto amato  Di primavera all’apparir brillante”)

 

CONCERTO II

Sonetto dimostrativo

Sopra il Concerto intitolato “L’ESTATE”

 

I

Allegro non molto:

Languideza per il caldo

(“Sotto dura Staggion dal Sole accesa langue l’uom, langue’l gregge ed arde il pino”)

 

Allegro: 

Il Cucco

(“Scioglie il Cucco la voce”)

La Tortorella

(“e tosto intesa canta la tortorella e’l gardelino)

Il gardellino

Zeffiretti dolci

(“Zefiro dolce spira”)

Venti diversi

Vento borea

(“mà contesa muove Borea improviso al Suo vicino”)

Venti impetuosi

 

Il Pianto del Villanello

(“E piange il pastorel perchè sospesa teme fiera borasca, e’l suo destino”)

 

II

Adagio-presto-adagio-presto-adagio-presto-adagio-presto-adagio:

(“toglie alle membra lasse il Suo riposo”)

(“Il timore de’lampi, e tuoni fieri”)

(“e de mosche, e mosconi il Stuol furioso!”)

  

III

Presto:

Tempo impetuoso d’estate

(“Ah che pur troppo i suoi timor son veri, tuona e fulmina, il ciel e grandinoso, tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri”)

 

CONCERTO III

Sonetto dimostrativo

Sopra il Concerto intitolato

 “L’AUTUNNO” 

I

Allegro-larghetto-allegro assai

Ballo e Canto di Villanelli

(“Celebra il vilanel con balli e canti del felice raccolto il bel piacere”)

L’Ubriaco

(“E del liquor di Bacco accesi tanti”)

Ubriaco

L’Ubriaco che dorme

(“Finiscono col sonno il lor godere”)

 

II

Adagio molto

Ubriachi dormienti

(“Fa ch’ognuno tralasci e balli e canti; l’aria che temperate dà piacere. E’ la Staggion ch’invita tanti e tanti d’un dolcissimo sonno al bel godere”)

 

III

Allegro

La caccia

(“I cacciatore alla nov’alba à caccia con corni, Schioppi, e cani escono fuori”)

 

La Fiera che Fugge

(“Fugge la belva, e Seguono la traccia”)

Schioppi e cani

(“Già Sbigottita, e lassa al gran rumore de’ Schioppi e cani, ferita minaccia”)

 

La Fiera fuggendo Muore

(“Languida di fuggir, mà oppressa muore”)

  

CONCERTO IV

Sonetto dimostrativo

Sopra il Concerto intitolato

“L’INVERNO”

 

I

Allegro non molto:

(“Aggiacciato tremar trà nevi algenti”)

Orrido Vento

(“Al Severo Spirar d’orrido Vento”)

Correre

Correre e battere li Piedi per il freddo

 (“Correr battendo i piedi ogni momento”)

Venti

(“E pel soverchio gel batter i denti”)

Battere I denti

 

II

Largo:

(“Passar al fuoco i di quieti e contenti mentre la pioggia fuor bagna ben cento”)

La Pioggia

III

Allegro-lento-allegro:

(“Caminar sopra il ghiaccio”)

Caminar piano e con timore

(“e a passo lento per timore di cader girsene intenti”)

(“Gir forte, sdruzziolar, cader à terra”)

Correr forte

(“Di nuovo ir Sopra ‘l giaccio e corer forte”)

(“Sin ch’il giaccio si rompe, e si disserra”)

Vento Siroco

(“Sentir uscir dalle ferrate porte”)

IL vento borea e tutti li venti

(“Siroco, Borea, e tutti i Venti in guerra”)

(“Quest’è ‘l verno, ma tal, che gioia apporte”)

  

BIOGRAFIA

Diplomatosi nel 1988 presso il Conservatorio di Vicenza, Giovanni Battista Fabris vince il Premio Terme di Fontecchio del Festival delle Nazioni di Città di Castello nel 1992.

Ottiene il diploma di “Virtuositè” con Premier Prix presso il Conservatorio Superiore di Ginevra sotto la guida del M° Corrado Romano e successivamente è vincitore a La Chaux de Fonds del premio “Rotary Club Suisse” attribuitogli dal M° Franco Gulli col quale ha successivamente studiato.

Ha partecipato ai corsi di perfezionamento con Viktor Liberman ad Utrecht e successivamente con Philippe Hirshhorn che ha seguito in Olanda, Belgio e Francia.

Già violino “di spalla” e solista dell’Orchestra N. Esterhazy di Vicenza ha collaborato in veste di solista con l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestre de la Suisse Romande, I Cameristi Lombardi e i Solisti della Haydn Philarmonia.

E’ primo violino del Quatuor Ravel di Lione tra il ’95 e il ’98 col quale si è prodotto in tournée in prestigiose sale da concerto in Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Ungheria, Turchia, Grecia, Giappone, Portogallo e Spagna.

Collabora col pianista Igor Roma ed è fondatore del Trio Quiroga e del Trio Roma oltre ad essersi esibito congiuntamente ad apprezzati musicisti quali Serge Collot, Bruno Canino, Giovanni Bellucci, Bruno Robillard, Gerard Caussé, Claire Desert, Anne Gastinel, Louis Sclavis, Rian de Waal, Jean-Claude Vanden Eynden, Franco Petracchi, Rocco Filippini, Gordan Nikoliç e Quirine Viersen.

E’ stato docente di violino al Conservatorio Superiore di Lione e tuttora ai corsi estivi di perfezionamento di Pontedeume in Spagna.

E’ attualmente violino di spalla del Teatro Carlo Felice di Genova e dell’Orchestra Symphonica d’Italia diretta da Lorin Maazel.

In tale ruolo è invitato da numerose orchestre : Orchestra Sinfonica de Tenerife , Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Sinfonia de Lyon, Filarmonica di Gran Canaria , Orchestra Nazionale da camera di Toulouse, Orchestra Città di Granada, Ensemble Respighi di Bolonga, Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra delle Settimene Musicali di Stresa,  Accademia di Santa Cecilia di Roma,Orchestra da camera di Padova, Orquesta Simfonica de Barcelona i Nacional de Catalunya Orchestra Nacional de Espana e Teatro alla Scala , Filarmonica della scala, Orchestra Nacional de Espana.

Ha registrato per Andromeda Records, Edipan, Radio della Suisse Romande, Nuova Era, Laser Production, France 3, Radio Classic France, Muzzik TV, Arte, Musique Classic TV, Radio RAI 3.

Suona un violino David Tecchler Roma 1741.

“Human Pride”, la nuova stagione del Teatro Nazionale di Genova

Super User 22 Settembre 2021 1564 Visite

C’erano proprio tutti alla presentazione di “Human Pride”, la stagione 2021/2022 del Teatro Nazionale di Genova: il ministro per la Cultura Dario Franceschini, collegato in videoconferenza; il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti; il sindaco di Genova Marco Bucci; gli assessori regionale comunale alla cultura Ilaria Cavo e Barbara Grosso. A fare gli onori di casa Davide Livermore e Alessandro Giglio, rispettivamente direttore e presidente del Teatro Nazionale.

E’ stato subito chiaro che sarà una stagione da record. L’anno prossimo il Teatro Nazionale (già Stabile di Genova) compie 70 anni. Da qui la decisione di mettere in scena 70 spettacoli, con 21 produzioni autonome. Poi una serie di iniziative a tutti i livelli, con un grande progetto internazionale legato al ventennale del G8. La stagione sarà dedicata alla figura di Adelaide Ristori, una straordinaria attrice di cui ricorre il bicentenario della nascita. Il TN inoltre ha aderito a una campagna dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.

“Il Teatro Nazionale si presenta con un cartellone ricco di eventi e articolato in quella che, ci auguriamo tutti, sia la stagione della ripartenza e dell’accelerazione - ha detto Marco Bucci. -  Sarebbe importante che, nei prossimi mesi, il teatro non solo ritrovasse il suo pubblico più fedele ma riuscisse a catalizzare l’attenzione di tanti genovesi, giovani e meno giovani. A tutti coloro che lavorano dietro le quinte, agli artisti che andranno in scena e alla direzione del Teatro Nazionale vanno, da parte mia e della città, i migliori auguri di buon lavoro e il ringraziamento per l’importante attività di alto livello culturale che viene svolto”.

“Siamo particolarmente orgogliosi di essere qui oggi per la presentazione della nuova stagione del Teatro nazionale di Genova – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Un orgoglio e un’emozione che sono doppi: da un lato c’è quello che si prova di fronte a un programma di altissimo livello, ambizioso, capace di spaziare tra il classico e la contemporaneità, per nulla timoroso di aprire le porte agli emergenti e alle loro idee. Ma, assieme a questo, c’è l’orgoglio che si prova nel vedere come la ripartenza della nostra regione avvenga davvero su tutti i fronti, e che quello della cultura e del teatro non siano da meno. Anzi, la presentazione della nuova stagione è la conferma di come ripartano con slancio, quello stesso slancio che serve a tutti noi, alla società intera, per cogliere le opportunità che abbiamo di fronte dopo una fase tanto complessa. L’arte e il teatro hanno il compito di farci crescere, riflettere, di indicare la strada. In questo caso, di fronte alla proposta del Teatro nazionale, non posiamo che dire: missione compiuta”. 

Poi ha preso la parola Ilaria Cavo. “Arriviamo da un'estate in cui il Teatro Nazionale di Genova è stato al tempo stesso nel cuore della città (con La Congiura del Fiesco) e alla ribalta nazionale (con Coefore Eumenidi a inaugurare il cartellone di Siracusa) – ha detto l’assessore regionale alla cultura - Ora propone una nuova stagione innovativa e di forte respiro internazionale: una grande boccata di ossigeno che allarga orizzonti, apre nuove prospettive con l'adesione agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu (grazie alla condivisione dell'agenda 2030) e con il progetto del G8 della cultura: i nove scrittori degli otto stati del G8 - cui si è aggiunta l'Unione Europea - hanno passato mesi per redigere testi e atti unici destinati a Genova. Dimostrano che la cultura crea arte nuova, che il teatro dopo vent'anni può dare risposte. Complimenti a Davide Livermore che ha avuto un'idea che nasce da un profondo umanesimo, un'idea di vero 'human pride' in atto.  Il coinvolgimento dei giovani è crescente e ci auguriamo cresca ancora anche grazie all'uso innovativo della tecnologia QR-code lanciata oggi dal Teatro per comunicare con il suo pubblico”.

Sulla stessa linea Barbara Grosso. “Sono particolarmente orgogliosa come Assessore comunale alla cultura di accogliere questo cartellone del Teatro Nazionale di Genova – ha detto Grosso – Il programma unisce proposte di alto profilo a una varietà di linguaggi e di registri che arricchisce la città. Sarà una stagione straordinaria, piena di contenuti, di spunti, di suggestioni. Una stagione importante che certifica una ripartenza che ci auguriamo ci porti a superare il triste periodo che abbiamo vissuto. Genova è una grande città dalla cultura profonda e diffusa, una città che ha saputo aprirsi al nuovo pur essendo ancorata alle proprie radici. E nella stagione del Teatro Nazionale trovo tutte le caratteristiche di noi genovesi in un mix di innovazione, tradizione e di attenzione ai temi sociali. Da questo punto di vista considero la scelta di aderire agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 particolarmente stimolante, una scelta che si inscrive nel solco di un impegno che ha sempre saputo coniugare la cultura ai temi dello sviluppo del territorio e della collettività. Perché in questo cartellone non ci sono solo gli spettacoli – tanti e di un livello qualitativo straordinario - ma anche workshop, incontri, residenze per una vocazione di vera e propria istituzione culturale radicata e produttrice di senso civico”.

Da ottobre 2021 a maggio 2022 il cartellone tra produzioni e ospitalità accoglie molti tra i grandi protagonisti della scena teatrale, da Valerio Binasco a Claudio Bisio, da Silvio Orlando ad Ambra Angiolini, da Ascanio Celestini ai Motus, da Marina Massironi ad Alessandro Gassmann, da Stefano Massini ad Agrupación Serrano, da Umberto Orsini a Glauco Mauri, da Angela Finocchiaro ad Elio, da Virgilio Sieni a Milvia Marigliano, da Sonia Bergamasco a Federica Fracassi, solo per citarne una piccola parte, oltre che dare spazio a un gran numero di giovani compagnie e registi e registe, attrici e attori che si stanno affermando nel panorama teatrale italiano. Gli spettacoli saranno messi in vendita in due tranche (si apre a dicembre la vendita per gli eventi da gennaio in poi) ma gli abbonamenti acquistati adesso (proposti per la prima volta anche con vantaggiose formule ricaricabili) potranno essere utilizzati sull’intero cartellone. 

Partner istituzionali della stagione 2021/22 del Teatro Nazionale di Genova sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Coop Liguria, Leonardo, ETT, Unipol, Assiteca, Banco BPM, Cambiaso Risso e Rhea Vendors.

La stagione si apre con la rassegna Il mondo che abbiamo, curata da Andrea Porcheddu nell’ambito del G8 Project, l’articolato programma di iniziative fortemente voluto da Davide Livermore per ricordare il ventennale del G8 di Genova. Nove spettacoli di produzione, scritti per l’occasione da autrici e autori di caratura internazionale, ciascuno in rappresentanza di uno dei “Grandi” presenti al G8 di Genova - Roland Schimmelpfennig (Germania), Nathalie Fillion (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Fausto Paravidino (Italia), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone), Wendy MacLeod (USA), Ivan Vyrypaev (Russia) e Fabrice Murgia (Belgio, in rappresentanza dell’Unione Europea) - debuttano in prima assoluta in una straordinaria maratona teatrale sabato 9 ottobre e vengono poi proposti al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena sino al 27 ottobre, abbinati 2 o 3 per sera. Diretti da Giorgina Pi, Mercedes Martini, Serena Sinigaglia, Thea Dellavalle, Teodoro Bonci del Bene, Kiara Pipino e Thaiz Bozano, oltre che da Fausto Paravidino e Nathalie Fillion che mettono in scena i propri testi, gli spettacoli (tradotti in italiano) riflettono con una grande varietà di toni sui primi venti anni del nostro millennio. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo avvio di stagione, che coinvolge oltre 100 persone tra artisti e maestranze e che si ricollega alla tradizione del teatro-documento cara al Teatro di Genova. È lo sguardo del mondo su Genova e lo sguardo della nostra città e del nostro teatro sul mondo”, commenta Davide Livermore.

Rientra nel quadro delle celebrazioni per i 70 anni del Teatro di Genova la rassegna condotta da Alessandro Giglio Settant’anni a Genova, teatro e cronaca (Teatro Ivo Chiesa, 25 ottobre-13 dicembre): sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio, dagli anni ’50 ai giorni nostri, in compagnia di grandi protagonisti del teatro italiano.

Contemporaneamente al Teatro Eleonora Duse il 15 di ottobre si apre Next Generation Women, XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, che sino al 27 novembre presenta, prevalentemente alla Sala Mercato, una serie di spettacoli declinati al femminile – tra le artiste coinvolte Laura Curino, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Giuliana Musso.

Ma sono tanti e quanto mai diversificati tra loro gli spettacoli presenti in cartellone grazie al grande impegno produttivo del Teatro Nazionale di Genova. A parte l’allestimento di “Lady Macbeth” diretto da Davide Livermore, le cui date sono in fase di definizione, tra le novità sarà finalmente possibile vedere “La mia vita raccontata male”, in cui Claudio Bisio si confronta con i testi di Francesco Piccolo con la regia di Giorgio Gallione (Teatro Ivo Chiesa 18-23 gennaio), “Miracoli metropolitani” di Carrozzeria Orfeo, coprodotto con Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini (Teatro Gustavo Modena 16-28 novembre), “Il mercato della carne” di Bruno Fornasari, diretto da Simone Toni e interpretato dai 12 giovani attori che si sono diplomati lo scorso anno alla Scuola di Recitazione (Sala Mercato 3-12 maggio) e “Autunno in aprile” (Teatro Eleonora Duse, 26 novembre – 5 dicembre), regia di Elena Gigliotti, sequel della saga tutta al femminile di Carolina África Martín Pajares. Chi l’avesse perso, potrà poi recuperare il primo capitolo, “Estate in dicembre”, regia di Andrea Collavino (Sala Mercato 23-25 marzo).

Tra le riprese anche i due spettacoli diretti da Giorgio Gallione – “Il grigio” di Gaber e Luporini (Teatro Eleonora Duse, 9-14 novembre) protagonista Elio e “Alda. Diario di una diversa” (15-20 febbraio) con Milvia Marigliano a dare voce al mondo di Alda Merini – e le due produzioni presentate prima dell’estate alla riapertura dei teatri, “Grounded” di George Brant con Linda Gennari, regia di Davide Livermore (Teatro Ivo Chiesa, 25 febbraio-6 marzo), e “Solaris” dal romanzo fantascientifico di Stanislaw Lem, diretto da Andrea De Rosa, protagonista Federica Rosellini (Teatro Gustavo Modena, 9-14 novembre). 

Tra le ospitalità saranno proposti anche alcuni degli spettacoli precedentemente saltati a causa del lockdown: “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen con la regia di Arturo Cirillo (Teatro Gustavo Modena 15-20 febbraio), “Il nodo di Johnna Adams” con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno per la regia di Serena Sinigaglia (Teatro Gustavo Modena 9-13 febbraio), “Fronte del porto” con la regia di Alessandro Gassmann (Teatro Ivo Chiesa 1-5 dicembre), “Oblivion Rhapsody” con gli Oblivion (Teatro Ivo Chiesa 25-28 novembre), “Creatura di sabbia” da Tahar Ben Jelloun con la regia di Daniela Ardini (Teatro Eleonora Duse, 16-19 dicembre). 

Arrivano a Genova alcuni spettacoli particolarmente lodati dalla critica, da “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams diretto dal giovane ma già apprezzatissimo Leonardo Lidi a “Sorelle” di Pascal Rambert con Sara Bertelà e Anna Della Rosa; da “Le sedie” di Ionesco con la regia di Valerio Binasco a “Se questo è un uomo”, che Walter Malosti ha tratto dall’opera di Primo Levi, da “Piazza degli eroi” di Bernhard con la regia di Roberto Andò a “Eichmann dove inizia la notte” di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e “The Mountain” dei catalani Agrupación Señor Serrano.

Alla drammaturgia contemporanea si affiancano i grandi classici: Andrea Chiodi dirige “Troiane” di Euripide con Elisabetta Pozzi, Laura Sicignano Baccanti, Yannis Kokkos Enrico IV di Pirandello con Sebastiano Lo Monaco, Carlo Cecchi porta in scena Dolore sotto chiave e Sik Sik L’artefice magico di Eduardo De Filippo, Fausto Paravidino si ispira a Bertolt Brecht per il suo Peachum – un’opera da tre soldi, in cui recita a fianco di Rocco Papaleo.

Tra gli spettacoli più recenti o prossimi al debutto molto attesi Tutto brucia dei Motus, Gattoparde di Nina’s Drag Queen (che presentano anche Queen Lear di Claire Dowie da Shakespeare), Museo Pasolini di Ascanio Celestini, La vita davanti a sé con Silvio Orlando, Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee con la regia di Antonio Latella, protagonisti Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni, Pour un oui ou pour un non con Umberto Orsini e Franco Branciaroli.

Spazio alla danza con Virgilio Sieni, con il nuovo spettacolo, Paradiso, di chiara ispirazione dantesca, e con Another round for five di Cristiana Morganti, storica performer del Tanztheater di Pina Bausch.

Tra le proposte più giovani troviamo Viola Marietti con ALDST – Al limite dello sputtanamento totale, Invisibile Kollettivo con Open di Andre Agassi, Livore su Mozart e Salieri di VicoQuartoMazzini, Premio Hystrio 2021 come migliore compagnia emergente.

Molte le novità per il settore teatro ragazzi. Nasce una piattaforma virtuale rivolta principalmente alle scuole, con un ciclo intitolato Dalla pagina alla scena, che permetterà agli studenti di scoprire il processo creativo che c’è dietro ogni spettacolo. A marzo dovrebbe partire il progetto Classe a teatro, finalmente con gli studenti in sala per speciali lezioni “spettacolari”. Riprendono invece già nella prima parte di stagione gli appuntamenti per i più piccoli della rassegna Sabato a teatro, mentre a gennaio Domenica si crea! proporrà la colazione in teatro abbinata a laboratori di creazione artistica. 

Gli orari degli spettacoli seguono la modulazione già sperimentata nella passata stagione (martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16). Invariati i prezzi dei biglietti, che vanno dagli 11 ai 30 euro.

Paolo Fizzarotti

Teatro della Tosse, saranno tre mesi pieni di spettacolo e cultura

Super User 18 Settembre 2021 923 Visite

Due assessori alla cultura per la presentazione di “A me gli occhi”, la nuova stagione del Teatro della Tosse che inizierà il 22 settembre. Barbara Grosso e Ilaria Cavo hanno voluto testimoniare la loro vicinanza allo storico teatro genovese con le loro parole e la loro presenza. La prima a parlare è stata Barbara Grosso, assessore alle Politiche culturali, Politiche dell’istruzione, Politiche per i Giovani del Comune di Genova.

“Saluto con grande piacere il programma del Teatro della Tosse, un progetto di lavoro ampio ed eclettico, pensato con la città, per la città e nella città - ha detto - Un cartellone ricco, rivolto a un pubblico eterogeneo e pensato per mettere in circolo cultura e bellezza, linfa vitale per la qualità della vita di tutti noi. Con “A me gli occhi” riparte anche la mostra dedicata al centenario della nascita di Emanuele Luzzati, inaugurata a giugno per rendere omaggio al nostro illustre concittadino, uno degli artisti più amati del nostro tempo”.Ha poi preso la parola Ilaria Cavo, assessore alla Cultura e Spettacolo, Politiche giovanili, Scuola, Università e Formazione, Politiche socio sanitarie e Terzo Settore della Regione Liguria.

“Questo calendario rappresenta un segno di continuità con quanto vissuto durante l'estate di restart – ha detto Cavo - La ripartenza è tutta nei numeri e nella qualità che anche la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse ha saputo esprimere. Penso alla 'Luzzati Experience' al palazzo della Borsa, allo spettacolo 'Un Flauto magico' e a tutte le celebrazioni del centenario della nascita di Emanuele Luzzati. Nel segno di Luzzati si prosegue anche in questi quattro mesi con un programma ricco di collaborazioni con varie realtà del territorio che portano ancora una volta il teatro nelle strade e nelle piazze ma anche il pubblico in sala. Ed è un bel segnale. E come coordinatrice della commissione cultura delle Regioni condivido, con l'introduzione del green pass, l’obiettivo di aumentare al massimo la capienza delle sale e dare un percorso e una prospettiva chiara a tutto il settore".

Nella conferenza di presentazione, il Teatro della Tosse ha fatto il punto sulla sua attività in un anno difficile a causa della pandemia.

“Il 22 settembre torniamo a ospitare il pubblico in sala con continuità, a quasi un anno di distanza dalla seconda chiusura per il COVID - ha detto il direttore Amedeo Romeo - In questi 11 mesi sono successe tantissime cose e la relazione tra la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e gli spettatori non solo non ha mostrato segni di cedimento, ma è apparsa ancora più solida di quanto ci aspettassimo. La prima parte del 2021 è stata caratterizzata da una ricchissima proposta online, che abbiamo realizzato come sempre a modo nostro, cercando di non essere scontati, di non proporre semplicemente sul web le riprese degli spettacoli, ma costruendo un dialogo con il pubblico attraverso i mezzi tecnologici che nostro malgrado abbiamo tutti imparato a padroneggiare. Abbiamo realizzato 8 puntate della stagione “onlife”, spettacoli, dibattiti, podcast, musica. Non potevamo sapere come avrebbe reagito il pubblico, abbiamo sempre avuto buone sensazioni, ma i numeri finali ci hanno sbalorditi in positivo”.

“Il 28 aprile le sale teatrali hanno timidamente ricominciato a funzionare – è intervenuto Emanuele Conte - ma noi abbiamo scelto di concentrarci sul lavoro all’aperto, peculiarità della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, e soprattutto sulle celebrazioni del centenario della nascita di Emanuele Luzzati. Il 3 giugno del 2021, giorno del compleanno di Luzzati, abbiamo dato inizio a una serie di iniziative, sostenute e fortemente volute dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria, per celebrare questa ricorrenza fondamentale per la nostra fondazione e per tutta la città.Le iniziative sono state numerose, e continueranno per tutto il 2021”.

Tre le iniziative principali. “Luzzati Experience”, una mostra immersiva presentata nel salone delle Grida della Borsa, che in soli 30 giorni di apertura ha realizzato 5300 visitatori (il massimo possibile con le limitazioni dovute al COVID).Lo spettacolo “Un flauto magico”, di Emanuele Conte, in scena alla Villa Duchessa di Galliera, che è stato visto in 18 giorni da 3600 spettatori (anche in questo caso un costante sold out in base alle norme). “Luzzati Collage”: anche le celebrazioni per il centenario di Luzzati, con l’hashtag Luzzati100, hanno avuto il loro spazio online dove i quattro incontri attorno alla figura di Lele dal titolo Luzzati Collage sono stati visti da 3.268 persone su Facebook e 481 su Youtube.Oltre al “Flauto Magico” gli altri spettacoli sono stati “Confini”, una coproduzione internazionale con il Teatro del Lussemburgo; “Giusto” di Rosario Lisma; “Art” di Emanuele Conte; “Io provo a Volare” e “I Figli della Frettolosa” di Berardi e Casolari; il nuovo spettacolo per bambini “Vita da Burattini”.

“Abbiamo sempre garantito lavoro ai nostri artisti e tecnici - prosegue Romeo - anche grazie ad altre iniziative, come i corsi della falegnameria, con 230 persone iscritte nonostante il COVID e 18 docenti coinvolti. Anche il progetto “Una voce dal palco”, nel quale i nostri attori intervenivano nelle lezioni in DAD recitando testi teatrali e letterari per rendere più appassionanti le lezioni: 14 incontri, 4 attori coinvolti, oltre 200 allievi. E ora si riparte, dal vivo e in sala”.Il 22 e 23 settembre, fra l’Aula Magna del Rettorato e il Teatro della Tosse, ci saranno due giorni di manifestazioni e incontri per presentare “La porta aperta”, quarta stagione de il Falcone - Teatro Universitario di Genova: la porta del teatro ma anche la porta dell’università, aperta a tutti gli studenti che il teatro vogliono incontrarlo e, con esso, la città.

 

PROGRAMMA

22 – 23 settembre
TEATRI DI S’AGOSTINO
LA PORTA APERTA - IL FALCONE TEATRO UNIVERSITARIO, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA - DIRAAS 

25 settembre-10 ottobre
TEATRI S. AGOSTINO / TEATRO DEL PONENTE/ Piazze e strade del Sestiere del Molo e di Voltri
VIETATO BALLARE - RESISTERE E CREARE – rassegna di danza internazionale VII EDIZIONE
Direzione artistica Michela Lucenti Marina Petrillo
Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

1 ottobre 2021
TEATRI S.AGOSTINO
UNA VOCE
una coproduzione con Associazione P. Anfossi e rassegna La voce e il tempo
in collaborazione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
voce Ljuba Berganelli
danzatore Simone Magnani
live electronics Vittorio Montalti

17 ottobre
TEATRI S AGOSTINO
EOFT – European Outdoor Film Tour -XX edizione 

22 ottobre - 1 novembre
FESTIVAL DELLA SCIENZA
TEATRI S. AGOSTINO

22 – 24 ottobre
TEATRI S.AGOSTINO
ABRACADABRA - incantesimi di Mario Mieli [#studio5] di Irene Serini, con il sostegno di residenza artistica Olinda e Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

27 ottobre
TEATRO DEL PONENTE
ANIMA – cinque paesaggi - anteprima
Progetto produttivo Leviedelfool, regia e drammaturgia Simone Perrinelli
Coproduzione Teatro del Carretto, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Leviedel fool 

28 – 29 ottobre
TEATRO DEL PONENTE
BYE BYE BLACKBIRD
Da il Bacio della Donna Ragno di M. Puig, regia e adattamento Chiara Benedetti, produzione ARIA TEATRO 

31 ottobre - 1 novembre
TEATRI S. AGOSTINO
LE ECCELLENTI
Di Marcela Serli, produzione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse , Fattoria Vittadini

30 – 31 ottobre
TEATRI S. AGOSTINO
A NUMBER di Caryl Churchill regia Luca Mazzone
produzione Teatro Libero Palermo - Centro di produzione teatrale

3 – 14 novembre
TEATRI S. AGOSTINO
LA TRAGICA STORIA DEL DOTTOR FAUST
Liberamente tratto da Cristopher Marlowe
Testo e regia Giovanni Ortoleva
Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
100 LUZZATI

6 novembre – 6 gennaio 2022
TEATRI S’AGOSTINO
LUZZATI EXPERIENCE
Direzione artistica Emanuele Conte
A cura di Daniele Sulewic e Paolo Bonfiglio
Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
In collaborazione con ETT
Musiche Nogravity4monks

16 – 21 novembre
TEATRI S. AGOSTINO
ART di Y. Reza, regia E. Conte, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

20 novembre
TEATRI DI S. AGOSTINO
THE RUNNING GAME   *Prima esecuzione assoluta
Coproduzione EstOvest Festival Le Strade del Suono

20 - 21 novembre
TEATRO DEL PONENTE
EPPIDEIS
Scritto e diretto Rosario Palazzolo, Produzione Teatro Stabile Catania

27 novembre
TEATRI S. AGOSTINO
IO SONO. SOLO. AMLETO di e con Marco Cacciola, produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale

2- 5 dicembre
TEATRI S. AGOSTINO
IL MURO TRASPARENTE - delirio di un tennista sentimentale
A cura di Codena, Marco Ongaro e Paolo Valerio
Coproduzione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia e Teatro Stabile Verona

7 - 12 dicembre
TEATRI S. AGOSTINO
GIUSTO di e con Rosario Lisma, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

11 dicembre
TEATRI S. AGOSTINO
EXTREME MINIMALISM- per quattro organi elettrici, violino e maracas
Co-produzione con Fondazione Luzzati- Teatro della Tosse

11 – 12 dicembre
TEATRO DEL PONENTE
IO PROVO A VOLARE di G. Berardi e G.Casolari, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

16 – 18 dicembre
TEATRO DEL PONENTE
Da PROMETEO - Indomabile è la notte
Di Oscar De Summa, con Marina Occhionero, Luca Carbone, Rebecca Rossetti
produzione Teatro Metastasio di Prato, Arca Azzurra Produzioni, La Corte Ospitale con il sostegno di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse 

16 – 18 dicembre
TEATRI S. AGOSTINO
LE DONNE BACIANO MEGLIO di e con B. Moselli, regia M. Taddei, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

Paolo Fizzarotti

Accordo Carlo Felice-GOG, con concerto gratuito

Super User 16 Settembre 2021 563 Visite

Lunedì 20 settembre al Teatro Carlo Felice alle ore 20,30, si terrà il concerto straordinario offerto alla cittadinanza frutto di una collaborazione, che sarà quadriennale, tra GOG e Fondazione Teatro Carlo Felice. Tra le cose previste dall’accordo di collaborazione ci sono la realizzazione dei programmi delle prossime tre inaugurazioni di Stagione della GOG, di cui saranno protagonisti l'Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice assieme ai solisti identificati dalla direzione artistica della GOG.
Sempre sul piano artistico, obiettivo condiviso è di intrecciare i programmi dei concerti identificando temi comuni ai due cartelloni da sviluppare longitudinalmente in ciascuna delle due stagioni. Protagonisti del concerto gratuito di lunedì saranno il direttore Pietro Borgonovo e l’Orchestra della Fondazione Teatro Carlo Felice che eseguiranno un programma che prevede la prima esecuzione di Tagli di Luce (omaggio a Lucio Fontana) per orchestra di Adriano Guarnieri, commissione congiunta GOG Giovine Orchestra Genovese e Fondazione Teatro Carlo Felice e la Sinfonia n. 6 di L.v. Beethoven.

 

PROGRAMMA

Lunedì 20 settembre

Teatro Carlo Felice ore 20.30

Orchestra della Fondazione Teatro Carlo Felice

Pietro Borgonovo direttore

Adriano Guarnieri

(Sustinente, 1947)

Tagli di luce (omaggio a Lucio Fontana) per orchestra (2021)

Ludwig van Beethoven 

(Bonn, 1770 – Vienna, 1827)

Sinfonia numero 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale” (1808)

Erwachen heiterer Empfindungen bei der Ankunft auf dem Lande.

Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna Allegro ma non troppo

Scene am Bach

Scena al ruscello Andante molto mosso

Lustiges Zusammensein der Landleute

Allegra riunione di campagnoli Allegro

Gewitter. Stur

Tuono e tempesta Allegro

Hirtengesang. Frohe und dankbare Gefühle nach dem Sturm. 

Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta Allegretto

 


BIGLIETTERIA

Il pubblico potrà ritirare i biglietti offerti gratuitamente (due per persona) direttamente in biglietteria al Teatro Carlo Felice, a partire da sabato 11 settembre

Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 18, il sabato dalle ore 10 alle ore 16; biglietteria della GOG, a partire da lunedì 13 settembre, orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16

 

Teatro Nazionale, Elisabetta Pozzi sale in cattedra

Super User 16 Settembre 2021 722 Visite

E’ stato inaugurato il secondo anno del Corso di alta formazione per attori della Scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova alla presenza del direttore del teatro Davide Livermore, dell’assessore alla formazione e cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo e della prorettrice vicaria dell’Università di Genova Nicoletta Dacrema.Lo scorso maggio Livermore ha chiamato a dirigere la Scuola Elisabetta Pozzi. «Assumo questo incarico - ha detto l’attrice-direttrice - con il desiderio di restituire ai nostri allievi almeno una parte di ciò che ho ricevuto dai miei tanti maestri. Marco Sciaccaluga è stato uno di questi ed è nel solco tracciato da lui e da Anna Laura Messeri che intendo proseguire. Farò tutto il possibile perché ogni giorno, entrando nelle nostre aule, gli allievi prendano coscienza di far parte di una grande storia».
Il nuovo anno accademico inizia con alcune novità introdotte dalla direttrice a cominciare da un incremento delle ore di lezione, con gli allievi che saranno impegnati dal lunedì al venerdì (solo saltuariamente il sabato) dalle 9 alle 19.
Anche per questo motivo ci sono diversi volti nuovi nel corpo docenti. Più tempo verrà destinato alla preparazione fisica e all’educazione e studio della voce. Ad affiancare la danzatrice e coreografa Claudia Monti e il maestro di aikido Daniele Granone sarà il coreografo Alessio Maria Romano, insegnante di training fisico e movimento scenico presso il Piccolo Teatro di Milano e il Centro Teatrale Santa Cristina. Per curare ed esplorare le potenzialità della voce, le lezioni di canto di Elena Belfiore verranno supportate da Francesca Della Monica, una delle coach vocali più apprezzate.Ad occuparsi della recitazione sarà la stessa Elisabetta Pozzi coadiuvata dall’attrice Francesca Ciocchetti. Per quanto riguarda l’insegnamento di storia del teatro, a Renzo Trotta si affiancano altre due new entry: Margherita Rubino, già docente di Teatro e drammaturgia dell’antichità presso l’Università di Genova e Andrea Porcheddu, critico teatrale e drammaturgo.Elisabetta Pozzi considera il teatro greco classico l’archetipo di tutta l’arte teatrale: per questo, insieme ad altri docenti, talvolta in compresenza, curerà un ampio progetto sullo studio e l’interpretazione dell’Orestea, il dramma di Eschilo.
Un’ultima novità riguarda l’ultimo trimestre di ogni anno (marzo-maggio), nel quale verranno programmati laboratori intensivi con attori, registi, scenografi, truccatori, tecnici di palco, in modo da mettere in contatto gli allievi con tutti i mestieri del teatro e fornire loro una formazione che comprenda anche nozioni di fonica, di illuminotecnica, di trucco.
Come già annunciato la Scuola di Recitazione consolida la propria proposta didattica grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, che offrirà agli allievi attori alcuni corsi specifici e la possibilità di acquisire crediti formativi.

Musica dal vivo, per ripartire con l’Accademia del Chiostro

Super User 16 Settembre 2021 821 Visite

Con le musiche eseguite dal soprano Stefania Pietropaolo, dalla violoncellista solista Anastasia D’Amico e dall'Ensemble di archi dell'Accademia del Chiostro (diretta da Massimo Vivaldi), il concerto “Note dal vivo – per ripartire” sarà uno degli eventi inseriti nella stagione musicale “Musica nei Musei e non solo…” giunta quest’anno alla 22^ edizione.
Lo spazio individuato, l’Ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, garantisce il distanziamento indicato nell’ultimo DPCM. Lo spettacolo, dedicato prevalentemente agli ospiti delle RSA, potrà essere fruito da tutte le persone che vorranno condividere questo particolare momento di aggregazione.
“L’arrivo della pandemia, con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato – afferma Donatella Ferraris, fondatrice e presidentessa dell’ensemble musicale genovese -  Soprattutto le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli Enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti.
Già in tempi normali gli anziani che vivono nelle RSA si trovano a dover adattare abitudini e tempi  a quelli di un’organizzazione per loro completamente estranea. Il processo di adattamento spesso richiede tempo ed energie e purtroppo a volte la nuova realtà non viene mai del tutto accettata. Il concerto proposto dall’orchestra d’archi L’Accademia del Chiostro, vuole offrire il suo contributo all’auspicabile ritorno delle persone, specialmente le più fragili, a una vita il più possibile normale. Caratteristica dell’orchestra è l’unione di artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali, forti di una collaborazione pluridecennale, e di giovani talenti emergenti, con i quali si è creato un affiatamento straordinario.
Il programma prevede una selezione delle più conosciute musiche del repertorio classico di facile fruizione, appositamente pensate per una auspicabile ripartenza.

 

NOTE DAL VIVO – PER RIPARTIRE

Stefania Pietropaolo, soprano

Anastasia D’Amico, violoncello solista

ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

direttore Massimo Vivaldi

Venerdì 17 settembre ore 16,00 Giardino delle Feste – Casa Michelini Ex Ospedale Psichiatrico

1) J. S. BACH (1685 – 1750) Aria, da Suite 3 per orchestra

2) G.B. PERGOLESI (1710 – 1736) Stizzoso mio stizzoso, da La serva padrona

3) E. ELGAR (1857 – 1934) Salut d’amour

4) A. VIVALDI (1678 – 1741) Domine Deus, da Gloria

5) C. GARDEL (1890 – 1935) Por una cabeza

6) G. GERSHWIN (1898 – 1937) Summertime, da Porgy and Bess

3) J. PACHELBEL (1653 – 1706) Canone in RE magg.

8) G. PUCCINI (1858 – 1924) Salve Regina

 

Paolo Fizzarotti

'Mozart l’italiano' al Carlo Felice

Super User 15 Settembre 2021 707 Visite

Mozart l’italiano è al Carlo Felice. Giovedì 16 settembre 2021 alle ore 20, il concerto dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Federico Maria Sardelli, con la partecipazione del mezzosoprano statunitense Vivica Genaux, inaugura un nuovo ciclo sinfonico intitolato Mozart l’italiano. Il progetto si sviluppa sull’arco di più anni e prevede l’esecuzione integrale delle sinfonie mozartiane, messe di volta in volta in relazione con opere di compositori italiani, nella lettura di direttori d’orchestra specializzati in tali repertori. Un percorso dedicato alla scoperta degli aspetti di “italianità” insiti nell’opera mozartiana.

Il primo appuntamento del ciclo è dedicato alle Sinfonia n.1 in mi bemolle maggiore K. 16, composta da Mozart a soli 8 anni e n.39 in mi bemolle maggiore K. 543, tra le ultime tre sinfonie composte, nel 1788. In mezzo ci sarà una selezione di sinfonie e di arie d’opera di Antonio Vivaldi: la sinfonia del pastiche Bajazet, le arie “Come invano il mar irato” da Catone in Utica e “Nel profondo, cieco mondo” da Orlando Furioso, accostate ad un capolavoro del Vivaldi sacro, Ad te suspiramus da Salve Regina (RV 616), che vedranno un altro grande mezzosoprano interpretare pagine dal suo repertorio elettivo: Vivica Genaux. Il programma include anche la prima esecuzione assoluta del brano “Ouverture per un’opera mai scritta” dello stesso Federico Maria Sardelli, scritto in stile settecentesco. “Uno stile che sento tutt’oggi vivo - spiega Sardelli. Nell’attuale Babilonia linguistica in cui siamo immersi, scegliere quindi un linguaggio del passato, come quello classico, piuttosto che quello lullyano, tra i miei prediletti, mi consente d’esprimere il mio pensiero musicale e di raccontare qualcosa di nuovo”. 

Artista poliedrico - interprete, direttore, compositore, ma anche pittore, incisore, scrittore e autore satirico - Federico Maria Sardelli è tra i massimi interpreti italiani del repertorio barocco e classico sulla scena internazionale, specialista di Vivaldi, che scopre all’età di dodici anni e da allora non abbandona più. È affiancato in quest’occasione da una delle massime interpreti vocali vivaldiane, con cui condivide la passione per la riscoperta di un immenso lascito operistico poco conosciuto ed eseguito, che presenta a Genova con Catone in Utica, ancora parzialmente inedito e Orlando Furioso, di cui Sardelli cura l’edizione critica.

 

PROGRAMMA

Giovedì 16 settembre 2021, ore 20.00

MOZART L’ITALIANO 

Maestro concertatore, direttore e flauto traversiere

Federico Maria Sardelli

Mezzosoprano

Vivica Genaux

Orchestra del Teatro Carlo Felice

Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia n.1 in mi bemolle maggiore K16 

Antonio Vivaldi

Salve Regina RV 616: Ad te suspiramus

Antonio Vivaldi

Catone in Utica RV 705: “Come invano il mar irato”

Antonio Vivaldi 

Bajazet RV 703: Sinfonia

Antonio Vivaldi

Orlando Furioso RV 728:  “Nel profondo, cieco mondo” 

Federico Maria Sardelli

Ouverture per un’opera mai scritta

Prima esecuzione assoluta 

Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K 543 

Paolo Fizzarotti

Federico Sardelli

Vivica Genaux

A Rapallo Aka7even incanta i giovanissimi e i loro genitori

Super User 13 Settembre 2021 717 Visite

Grande successo, ieri sera, per l’incontro che ha visto protagonista Aka7even, giovane cantautore e polistrumentista, finalista del celebre talent Amici di Maria De Filippi.

Aka7even, al secolo Luca Marzano, si è raccontato davanti al numeroso pubblico di giovani, giovanissimi e famiglie riunito al Chiosco della Musica: una chiacchierata ad ampio raggio moderata da Paola Servente, speaker di Radio Babboleo. Negli intermezzi, il cantautore ha allietato i fan con i suoi principali successi, tra cui “Loca” (anche nella versione in spagnolo) e “Mi Manchi”.

«E’ stato un regalo ai nostri ragazzi, che in questi ultimi due anni hanno sofferto stoicamente per le restrizioni imposte dal Covid, a coronamento di un’estate eccezionale dal punto di vista turistico - commenta il sindaco Carlo Bagnasco - Ringrazio gli organizzatori, l’associazione Link e Daniele Trucco, consigliere a cui ho affidato l’incarico agli Eventi per i giovani, che ha già ottenuto ottimi riscontri».

Teatro Carlo Felice, l’emozione ricomincia con il concerto sinfonico diretto da Dmitry Matvienko

Super User 08 Settembre 2021 932 Visite

Il concerto d’apertura del cartellone del Teatro Carlo Felice, sabato 11 settembre 2021, alle ore 20.00 segna il debutto sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice del direttore bielorusso Dmitry Matvienko, vincitore del Primo Premio e del Premio del pubblico della Malko Competition DNSO/2021, con la partecipazione del mezzosoprano Sonia Ganassi. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Malko Competition for Young Conductors, organizzato dalla Danish National Symphony Orchestra sotto la presidenza di Fabio Luisi, direttore principale della DNSO e altresì direttore onorario del Teatro Carlo Felice. Il concorso, dedicato alla memoria del grande direttore sovietico Nikolai Malko si tiene, dal 1965, triennalmente a Copenhagen e rappresenta una delle maggiori sfide dedicate alle nuove generazioni di direttori d’orchestra, a livello mondiale.

«Il programma della serata, che trova nella fascinazione per la notte e nei riferimenti alla luna nella letteratura musicale il suo fil rouge – spiega il Sovrintendente Claudio Orazi - presenta, incastonati tra la Sinfonia dall’opera Il mondo della luna di Franz Jospeh Haydn e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 2 in re minore op.36 di Ludwig van Beethoven, Il tramonto di Ottorino Respighi, poemetto lirico per mezzosoprano e orchestra d’archi su versi di Percy Bysshe Shelley e Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola. La scelta di tali composizioni di due dei più importanti esponenti, rispettivamente, della “generazione dell’Ottanta” e del primo Novecento italiano attesta di uno dei primari interessi della nuova programmazione del Teatro Carlo Felice: l’approfondimento e la diffusione del repertorio strumentale italiano del XX e del XXI secolo, partendo dunque da Alfredo Casella, Ildebrando Pizzetti, Gian Francesco Malipiero, Ottorino Respighi la cui opera, che s’iscrive nel segno del rinnovamento all’interno della tradizione, delinea un ambito musicale di grande rilevanza, tutt’oggi poco conosciuto, che si estende, attraversando la stagione dell’impegno e delle avanguardie, si trasforma, per arrivare a consegnare una concezione di musica assoluta squisitamente italiana ai nostri giorni. Siamo lieti che, ad affrontare tale programma, compiendo una scelta di repertorio audace da parte di un direttore della nuova generazione internazionale, assieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice, sia un giovane direttore di grandissimo talento e carisma, qual è Dmitri Matvienko, che si è rivelato appieno con la sua vittoria della Malko Competition quest’anno, con la partecipazione di un’interprete lirica del livello di Sonia Ganassi.»

Dmitri Matvienko è oggi direttore affiliato della National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus. Con l’affermazione alla Malko Competition nel giugno del 2021, che segue il Premio della Critica e Premio “Made in Italy” al concorso internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” nel 2020,  il direttore poco più che trentenne dischiude le porte delle più prestigiose sale da concerto internazionali, dopo aver già debuttato alla Sala Čaikovskij della Filarmonica e alla Zaryadye di Mosca, dirigendo nelle stagioni 2021-2022 e 2022-2023 l’Orchestre Philharmonique de Monté-Carlo, la Russian National Orchestra, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Bergen Philharmonic Orchestra, la Adelaide Symphony Orchestra, della Danish National Symphony Orchestra. In Italia, dopo il suo debutto al Teatro Carlo Felice di Genova, è nuovamente atteso nel 2021 per alcuni concerti sinfonici al Teatro Regio di Torino e al Comunale di Bologna e, nella stagione 2022-2023, alla Fenice di Venezia.

Cresciuto alla grande scuola direttoriale russa, perfezionandosi con Gennady Rozhdestvensky, Vladimir Jurowski, Teodor Currentzis e Vasily Petrenko, forgiato da anni di esperienza in ambito corale, nel MusicAeterna Choir, al Perm Opera and Ballet Theatre diretto da Teodor Currentzis, e attivo da anni quale assistente direttore di Vladimir Jurowski, direttore principale dell’Orchestra accademica di Stato “Evgeny Svetlanov”, Dmitry Matvienko porta nel suo DNA una curiosità per ogni genere musicale e un amore per la musica del nostro tempo condivisi con i suoi maestri. Il suo repertorio spazia dall’opera europea, con Rigoletto, Traviata, Faust ai capolavori della lirica russa, con Iolanta di Čaikovskij e Čsarskaja nevesta (Una sposa per lo Zar) di Rimskij-Korsakov, alle collaborazioni con le realtà più innovative della scena moscovita: lo Stanislavsky Electrotheatre, dove debutta nel 2017 nella prima mondiale di Octavia di Dmitri Kourliandski (1976), in veste di maestro di coro, con la messa in scena di Boris Yukhananov che, nel 2018, lo reinvita a dirigere l'ambizioso progetto Orphic Games. Punk-Macrame e nel 2019, quale assistente di Vladimir Jurowski, per l’anteprima mondiale de Il diavolo innamorato di Alexander Vustin (1943-2020), e l'ensemble "N'Caged", tra i gruppi di musica contemporanea più attivi della capitale russa. È attualmente impegnato alla National Academic Opera and Ballet Theatre di Minsk nella direzione di una nuova produzione di Samson et Dalila di Saint-Saëns, alla Novaya Opera di Mosca con la nuova produzione di Die tote Stadt di Korngold, alternandosi alla direzione con Valentin Uryupin e alla Staatsoper di Monaco di Baviera, dove fa parte del team artistico di Vladimir Jurowski come assistente musicale nella nuova produzione di The Nose di Shostakóvitch.

La Sinfonia da Il mondo della luna, Hob. XXVIII:7 è tratta dal dramma giocoso su testo di Carlo Goldoni di Franz Joseph Haydn, la prima opera del compositore a essere eseguita nella nuova stagione di Észterhàza, nel 1777, per le nozze del figlio minore del Principe Esterhàzy, il Conte Nikolaus; occasione che allieta con una atmosfera festosa a preludio di un intrigo di carattere farsesco. Sarà seguita dalla Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola, “danza pantomima su di una poesia di Manuel Machado (Noche de Verano, preposta alla partitura, n.d.r)”, del 1954, evocativa composizione della maturità di Dallapiccola in cui il linguaggio dodecafonico, qui usato dal compositore con maggiore libertà, raggiunge vette espressive di grande intensità. Qui l’organico orchestrale di dimensioni cameristiche conferisce il carattere “misterioso”, prescritto dalla partitura, con i suoi “bisbigli” e “fruscii”, grazie alla presenza di un’arpa e di una celesta assieme a una nutrita sezione di percussioni. Di Ottorino Respighi, il poemetto lirico Il tramonto P. 101 per mezzosoprano e orchestra d’archi, del 1914, originariamente composto per una più intima formazione cameristica, avvolge e amplifica i versi di Percy Bysshe Shelley, tra i poeti preferiti dal compositore assieme a D’Annunzio, messi in musica nella traduzione in italiano di Roberto Ascoli. La seconda parte del concerto è dedicata alla Sinfonia n. 2 in re minore op.36 di Ludwig van Beethoven, la cui varietà tematica e la cui “vivacità settecentesca”, pervasa da uno spirito spiccatamente teatrale, non gettano ombra di sospetto sulla condizione di sordità, all’epoca della sua composizione - tra il 1800 e il 1803 - ormai conclamata del Genio di Bonn.

  

PROGRAMMA 

Sabato 11 settembre ore 20.00

Concerto sinfonico

In collaborazione con Malko Competition for Young Conductors DNSO/2021

Maestro concertatore e direttore Dmitry Matvienko

(vincitore 1° premio Malko Competition 2021)

Mezzosoprano Sonia Ganassi

Orchestra del Teatro Carlo Felice 

Franz Joseph Haydn

Il mondo della luna: Ouverture, Hob. XXVIII:7 

Luigi Dallapiccola

Piccola musica notturna, danza pantomima su di una poesia di Manuel Machado

Ottorino Respighi

Il tramonto, P. 101, per mezzosoprano e orchestra d’archi

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 2, in re minore, op. 36

   

BIOGRAFIE

Dmitry Matvienko è il vincitore del Primo Premio e del Premio del pubblico dell’edizione 2021 del prestigioso concorso “Malko” per giovani direttori d’orchestra. L’importante riconoscimento si aggiunge al Premio della Critica e Premio “Made in Italy” al concorso internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” nel 2020.

Da aprile 2020 è direttore affiliato del National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus.

Nato a Minsk, Matvienko ha ricevuto le prime lezioni di musica all’età di sei anni prima di intraprendere una formazione da corista e maestro di coro. Ha studiato direzione di coro al Conservatorio di San Pietroburgo ed è stato membro del coro MusicAeterna all’Opera and Ballet Theatre di Perm sotto la direzione artistica di Teodor Currentzis dal 2012 al 2013. Negli anni successivi ha studiato direzione d’orchestra al conservatorio di Mosca ed ha seguito masterclass di Gennady Rozhdestvensky, Vladimir Jurowski, Teodor Currentzis e Vasily Petrenko.

Nel 2017 Dmitry ha partecipato al programma di stage della National Philharmonic Orchestra of Russia (direttore musicale Vladimir Spivakov). Con la Svetlanov Symphony Orchestra ha preparato come assistente diversi programmi per il direttore musicale Vladimir Jurowski, per Vasily Petrenko e per Michail Jurowski. Grazie a questo proficuo lavoro con queste due orchestre ha potuto dirigerle poi in alcuni concerti alla Tchaikovsky Hall della Philharmonie di Mosca e alla Zaryadye Hall sempre a Mosca. Durante il medesimo anno è stato invitato come direttore di coro all’ Holland Festival di Londra per la prima esecuzione assoluta di Octavia di Kouriandlovsky. La regia di quest’opera era affidata a Boris Yukhananov, che ha poi chiesto a Dmitry di dirigere l’ambizioso progetto Orphic Games. Punk-Makrame allo Stanislavsky Electrotheater a Mosca nel 2018. Si è alternato sul podio per due recite con Jurowski – di cui era assistente musicale - durante la preparazione della prima assoluta di The Devil in Love di Vustin allo Stanislavsky-Nemirovich-Danchencko Music Theatre di Mosca.

Parallelamente all’attività concertistica con Svetlanov Symphony, National Philharmonic Orchestra of Russia, New Russia State Symphony (direttore musicale Yuri Bashmet) e Moscow Chamber Orchestra “Musica Viva”, Dmitry ha collaborato anche con la Radio and Television Symphony Orchestra di Minsk e collabora quando possibile con l’ensemble di musica contemporanea “N’Caged” e con altre orchestre giovanili russe ed orchestre di Mosca. In ambito operistico ha diretto riprese di Prince Igor, Faust, Iolanta, La Traviata, The Tsar’s Bride, The Firebird, oltre alla Messa da Requiem di Verdi al National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus.

La stagione 2021-2022 di Dmitry include importanti debutti fra cui l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, la National Orchestra of Russia, Bergen Philharmonic, Tatar State Symphony Orchestra, Adelaide Symphony, Sønderjyllands Symfoniorkester, Ulyanovsk State Symphony Orchestra. Alla National Academic Opera and Ballet Theatre di Minsk dirige una nuova produzione di Samson et Dalila di Saint-Saëns oltre a riprese di altri spettacoli. Alla Novaya Opera di Mosca è ancora impegnato con la nuova produzione di Die tote Stadt di Korngold, alternandosi alla direzione con Valentin Uryupin. Alla Staatsoper di Monaco di Baviera fa parte del team artistico di Vladimir Jurowski come assistente musicale nella nuova produzione di The Nose di Shostakóvitch.

 

Sonia Ganassi, tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione, è regolarmente invitata nei più prestigiosi teatri del mondo (Metropolitan di New York, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcellona, Bayerische Staatsoper etc.) dove collabora con direttori quali Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti,  Antonio Pappano, Daniel Barenboim.

A seguito dei suoi innumerevoli successi, nel 1999 i critici musicali italiani le assegnano il Premio Abbiati.

Tra i numerosi ruoli interpretati – molti dei quali incisi in CD o DVD - si ricordano: Rosina ne Il Barbiere di Siviglia, Angelina ne La Cenerentola, Ermione, Elisabetta regina d’Inghilterra, Romeo ne’ I Capuleti e i Montecchi, Adalgisa in Norma, Leonora ne’ La Favorita, Zaide in Dom Sébastien, Giovanna Seymour in Anna Bolena, Elisabetta in Maria Stuarda, Idamante in Idomeneo, Donna Elvira in Don Giovanni, Eboli in Don Carlo, Charlotte in Werther, Carmen, Marguerite in La Damnation de Faust, Fenena in Nabucco, Amneris in Aida, Isoletta ne La Straniera, Cuniza in Oberto Conte di San Bonifacio.

All’impegno operistico alterna un’intensa attività concertistica nelle più prestigiose sale da concerto: Stabat Mater di Rossini al Concertegebow di Amsterdam e all’Avery Fisher Hall di New York, al Teatro alla Scala di Milano, il Requiem di Verdi presso la Philharmonie di Berlino e il Teatro alla Scala diretta dal M° Barenboim, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal M° Pappano, al Teatro San carlo di Napoli diretta dal M° Muti e Parma diretta dal M° Temirkanov.

Tra i suoi recenti impegni Roberto Devereux a Madrid Monaco e Genova, Don Carlo a Monaco e Tokyo, Nabucco a Roma e Salisburgo, Oedipus Rex a Parigi, diretta da Daniele Gatti, e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Aida a Marsiglia, Napoli e Macerata, Anna Bolena a Vienna, Norma a Lione, Parigi, Siviglia, Berlino, Carmen a Genova, Maria Stuarda a Verona, Capuleti e Montecchi a Venezia, La Straniera a Berlino, Le Cid a Parigi, Carmen a Genova, Anna Bolena a Vienna, Norma a Parigi e Berlino, Cavalleria rusticana a Dresda, Palermo e Genova, una nuova produzione di Norma a Londra, Anna Bolena a Marsiglia e a Parma, il suo ritorno al Teatro alla Scala di Milano in Anna Bolena, Don Carlo a Marsiglia,  La Favorite a Liegi, Fra Diavolo a Roma e Palermo, Roberto Devereux a Parma, Enrico di Borgogna al Festival Donizetti di Bergamo Werther a Venezia, La Favorite a Palermo, Macbeth a Cagliari, il Mozart Requiem all’Arena di Verona Cavalleria rusticana a Bologna, Reggio Emilia, Stoccarda, Verona e Valencia, la Messa di Requiem di Verdi a Valencia; tra gli impegni futuri Cavalleria rusticana a Dresda, Anna Bolena a Genova, Aida a Madrid etc.

Teatro, il Politeama Genovese riparte con la VI edizione di “Non ci resta che ridere”

Super User 07 Settembre 2021 890 Visite

Va in scena al Politeama Genovese la sesta edizione di “Non ci resta che ridere”, la rassegna di teatro comico che ormai da sette anni la TKC presenta nella sala di via Bacigalupo. Quattro spettacoli, di cui tre commedie inglesi e una sorpresa finale! 

PROGRAMMA:

1) QUALCHE PICCOLA BUGIA DI TANTO IN TANTO
di John Chapman e Dave Freeman, regia Massimo Chiesa 

- sabato 11 settembre 2021 ore 21,00

- martedì 14 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 15 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 16 settembre 2021 ore 2100

- venerdì 17 settembre 2021 ore 21,00

- sabato 18 settembre 2021 ore 21,00

- domenica 19 settembre 2021 ore 16,00

- martedì 21 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 22 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 23 settembre 2021 ore 21,00

- venerdì 24 settembre 2021 ore 21,00

- sabato 25 settembre 2021 ore 21,00

- domenica 26 settembre 2021 ore 16,00

  

2) SINCERAMENTE BUGIARDI
di Alan Ayckbourn, regia Massimo Chiesa 

- martedì 28 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 29 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 30 settembre 2021 ore 21,00

- venerdì 1° ottobre 2021 ore 21,00

- sabato 2 ottobre 2021 ore 21,00

- domenica 3 ottobre 2021 ore 16,00

  

3) TAXI A DUE PIAZZE
di Ray Cooney, regia Massimo Chiesa

- mercoledì 6 ottobre 2021 ore 21,00

- giovedì 7 ottobre 2021 ore 21,00

- venerdì 8 ottobre 2021 ore 21,00

- sabato 9 ottobre 2021 ore 21,00

- domenica 10 ottobre 2021 ore 16,00

- martedì 12 ottobre 2021 ore 21,00

- mercoledì 13 ottobre 2021 ore 21,00

  

4) DISASTER TALK SHOW – questa pazza, pazza, pazza televisione
di The Kitchen Company, regia Massimo Chiesa

- martedì 19 ottobre 2021 ore 21,00

- mercoledì 20 ottobre 2021 ore 21,00

- giovedì 21 ottobre 2021 ore 21,00

  

Il primo appuntamento della rassegna, dall’11 al 26 settembre, sarà Qualche piccola bugia di tanto in tanto, una farsa a dir poco esilarante scritta da John Chapman e Dave Freeman, quest’ultimo uno degli storici autori di Benny Hill. Enrichetta da anni vive grazie ai suoi amanti che la mantengono. Per riuscire a districarsi tra le due relazioni ricorre ad una trovata: l’invenzione di una madre bigotta ed oppressiva che interviene al momento opportuno per cacciare l’uno o l’altro amante. Ma il sistema ingegnato da Enrichetta inizia a scricchiolare quando in casa arriva l’amica Anna, in crisi con il marito. Da questo momento la vicenda diventa un susseguirsi di intrighi, finzioni e colpi di scena, in cui ogni attimo potrebbe essere fatale e svelare tutto.

Il secondo appuntamento, dal 28 settembre al 3 ottobre, è con Sinceramente Bugiardi di Alan Ayckbourn, già presentato a fine luglio al Politeama con grande successo. Una commedia ambientata nella “swinging London” degli anni ’60, Sinceramente Bugiardi (titolo originale Meet my father, poi Relatively Speaking), è stata scritta nel 1967. Philip, maturo uomo d’affari, vuole passare un weekend con la sua giovane amante Ginny, che è prossima alle nozze con il giovane e squattrinato Greg. Quest’ultimo ha qualche dubbio sulla fedeltà della ragazza, come ne ha anche Sheila, moglie paziente ma non ingenua, sul marito Philip. La situazione precipita quando Greg si presenta nella casa dei due maturi coniugi credendo di parlare con i genitori della fidanzata e annunciando il matrimonio. Philip, a sua volta, è convinto che Greg sia l’amante della moglie…

Terzo spettacolo della rassegna, dal 6 al 13 ottobre, è Taxi a due piazze, un classico della commedia brillante creato dalla penna ironica del commediografo inglese Ray Cooney, già autore di Se devi dire una bugia dilla grossa, che ha debuttato a Londra 31 anni fa ed è rimasto in scena senza interruzioni fino al 1992. Taxi a due piazze (titolo originale Run for your wife) si è da subito imposto come il più grande successo di Cooney e in Italia fu portato in scena, con trionfo, da Johnny Dorelli per la regia di Pietro Garinei. Un taxista bigamo, un incidente che gli fa perdere momentaneamente la memoria. Tra giornalisti curiosi, vicini di casa invadenti e ispettori di polizia chiamati ad indagare, un susseguirsi di equivoci, coincidenze, bugie e scambi di persona nel tentativo di nascondere la verità.

Per chiudere la rassegna una sorpresa totalmente inedita: la The Kitchen Company toccherà un genere per ora inesplorato, il mondo della televisione. Una satira piena di risate, un esperimento teatrale, in scena dal 19 al 21 ottobre.

 

Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21,00 – domenica ore 16,00

Prevendita: i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del Politeama Genovese (via Bacigalupo 2, da lunedì a venerdì dalle 11 alle 13, nelle sere di spettacolo anche dalle 20 alle 21) e online su Happyticket.it.

 

Prezzi biglietti

- Intero: euro 23 + euro 2 prev.

- Ridotto Coop/Feltrinelli: euro 20 + euro 2 prev.

- Ridotto abbonati Politeama Genovese e tesserati TKC: euro 18 + euro 2 prev. (tessera TKC acquistabile al botteghino del teatro al prezzo di 15 euro)

- Ridotto under 30: euro 14 + euro 1 prev.

- Ridotto under 12: euro 9 + euro 1 prev.

- Gruppi (a partire da 15 persone): euro 12 (info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

La prevendita non si paga 1 ora prima dello spettacolo.

 

Prezzi abbonamenti TKC

- A TUTTI E 4 GLI SPETTACOLI: Intero euro 76 / Under 30 euro 52

- A TRE SPETTACOLI: Intero euro 57 / Under 30 euro 39

‘Ombre di jazz’, a Bogliasco tre giorni di musica e laboratori

Super User 20 Agosto 2021 971 Visite

Ritorna a Bogliasco il festival musicale Ombre di Jazz 2021: si svolgerà dal 27 al 29 agosto in diversi luoghi del borgo marinaro del Golfo Paradiso con laboratori dedicati ai musicisti di qualsiasi livello, concerti – anche con aperitivo! - nella piazza principale, un tour musicale a staffetta nei locali del paese, negli stabilimenti balneari e direttamente… sulla sabbia della spiaggia principale. Voci e strumenti di alcuni artisti bogliaschini noti a livello internazionale e diverse presenze note tra gli amanti del jazz rendono la tre giorni un appuntamento unico e imperdibile. Tutti gli eventi sono gratuiti.

È la terza edizione del festival, iniziato nel 2019 e dedicato alla memoria di Federica Tassinari, la cantante jazz famosa in tutto il mondo di origini bogliaschine prematuramente scomparsa nel 2018. L’evento è organizzato da Proloco Bogliasco con il sostegno del Comune di Bogliasco e di JustPeruzzi sotto la direzione artistica di Luca Falomi e l’organizzazione di Maria Grazia Bisio. Si svolgerà in sicurezza seguendo le nuove normative covid esclusivamente all’aperto: i laboratori sono su prenotazione, così come il concerto in piazza di domenica sera, rivolgendosi alla Proloco.

I primi due giorni – venerdì 27 e sabato 28 agosto – si terranno i workshop di improvvisazione e musica di insieme per tutti gli strumenti mattina e pomeriggio. Venerdì 27 è il giorno della staffetta tra i locali del paese: si parte dal Bistrotto, per proseguire con il Mellow Yellow e ancora La Caletta e la terrazza dei Maa Beach. Ogni ora, a partire dalle 18, un nuovo concerto da accompagnare con un aperitivo, mentre la luce della sera scende sul mare. Sabato alle 18,30, a conclusione della due giorni di laboratori, saranno gli stessi studenti a improvvisare sul palco di piazza XXVI Aprile con la formula speciale dell’aperijazz. E domenica sera, 29 agosto, il gran finale con il concerto dei Musica Nuda, duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti che in 18 anni hanno collezionato oltre 1500 concerti nel mondo, suonando in location uniche come l’Hermitage di San Pietroburgo e l’Olympia a Parigi.

Il programma:

Venerdi 27 agosto:

9:30-12:30 /15:00-18:00 Workshop di improvvisazione e musica d’insieme, presso “Gazebo del Girotondo” p.zza Shrjabin Bogliasco (su prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

18-19 “In a mellow tone” con Eugenia Cuomo (voce) e Luca Terzolo (piano), presso Il Bistrotto

19-20 “Bebado jazz duo” con Enrica Capilli (voce) e Gioele Mazza (chitarra) presso Mellow Yellow

20-21 “One man duo” con Giovanni Pittaluga (chitarra) e Alessandro Mazza (voce, chitarra e tromba) presso La Caletta

21-22 “Choroagogo” con Catalina Gajardo (percussioni, charango e voce), Irene Mancini (chitarra), Paola Gocilli (mandolino), Rosy Fiorillo (flauto traverso) presso la terrazza del Maa Beach

 

Sabato 28 agosto:

9:30-12:30/15:00-18:00 Workshop presso “Gazebo del Girotondo” p.zza Shrjabin Bogliasco

18.30 Aperijazz in piazza XXVI aprile con concerto allievi del Workshop diretti da Tina Omerzo, Riccardo Barbera e Luca Falomi

Domenica 29 agosto:

21:30 Concerto “Musica Nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Piazza XXVI aprile (prenotazioni tutti i giorni dalle 10 alle 12 allo 0103470429, per un totale di 150 posti a sedere e 150 posti in piedi, obbligo di mascherina, accesso con green pass, evento gratu

Teatro Carlo Felice, al via la vendita dei biglietti per gli spettacoli da settembre a dicembre

Super User 03 Agosto 2021 1247 Visite

Sono in vendita a partire da oggi, martedì 3 agosto, fino al 7 agosto alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e lungo tutto il mese di agosto online su Vivaticket, i biglietti di opere, balletti e concerti in cartellone in programma nei mesi da settembre a dicembre.

La riapertura autunnale della biglietteria è prevista martedì 7 settembre, con i consueti orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 16.

I voucher emessi dalla Fondazione Teatro Carlo Felice possono essere utilizzati per acquistare i biglietti degli spettacoli organizzati dalla Fondazione in programma, consultabile al sito www.carlofelice.it.

La programmazione, dedicata alla ricorrenza del trentennale dell’apertura del nuovo Teatro (18 ottobre 1991 - 18 ottobre 2021), propone dall’11 settembre fino al 5 gennaio 30 appuntamenti musicali nella città di Genova e sul territorio nazionale, dalla Liguria, al Piemonte, fino a Milano.

Tre nuovi allestimenti operistici e un nuovo balletto sono presentati in prima assoluta.

Dall'8 ottobre, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, nella sua nuova versione in realtà aumentata, per la regia di Christian Taraborrelli e con la direzione musicale di Andriy Yurkevych realizzata dal Teatro Carlo Felice in collaborazione con Rai Cultura, con un cast d'eccezione che comprende Fabio Sartori/Sergio Escobar (Canio) e Serena Gamberoni/Angela Nisi (Nedda), Sebastian Catana/Federico Longhi (Tonio) è presentato  in dittico con il nuovo balletto Sull'essere angeli di Virgilio Sieni, interpretato dalla ballerina Claudia Catarzi e al flauto da Mario Caroli, su musica di Francesco Filidei, eseguita per la prima volta nella versione per il balletto. 

Dal 19 novembre, Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini è presentata in prima esecuzione moderna nella versione realizzata per l'inaugurazione del Teatro Carlo Felice di Genova nel 1828, per la regia di Hugo De Ana e con la direzione musicale di Donato Renzetti. Protagonisti in scena Salome Jicia/Francesca Tiburzi (Bianca), Ruzil Gatin/Giorgio Misseri (Fernando), Nicola Uliveri/Simon Lim (Filippo).

Dal 30 dicembre, La vedova allegra di Franz Lehár su libretto di Victor Léon e Leo Stein nella nuova traduzione in italiano e nella nuova versione ritmica di Luca Micheletti, regista e interprete vocale in scena, con la direzione musicale di Asher Fisch, con un cast effervescente che include Bruno Praticò, Elisa Balbo, Valentina Mastrangelo, Michele Patti.

Sono quattordici i concerti sinfonico corali che vedono l'Orchestra, il Coro e il Coro di Voci bianche del Teatro Carlo Felice impegnati in programmi strutturati per filoni tematici, dedicati a Mozart l'italiano, la riscoperta della La civiltà musicale genovese e ligure, la generazione di compositori "dell'Ottanta", la musica del Novecento e del nostro tempo italiana.

Tra i direttori ospiti Federico Maria Sardelli (16 settembre), Andrea De Carlo (7 dicembre), Alessandro Cadario (30 ottobre), Marco Angius (14 ottobre) e inoltre Dmitry Matvienko (11 settembre), vincitore del Malko Competition 2021, oltre a Sergey Krylov, Marcello Rota, in occasione delle finali, rispettivamente, del Premio Paganini e del Concorso G.B. Viotti, e Pietro Borgonovo, in occasione del concerto inaugurale della GOG.

  

PREZZI E BIGLIETTI - OPERE / BALLETTO

 

BIGLIETTO PRIMO SETTORE

PRIME € 95,00

RECITE 1° CAST € 85,00

RECITE 2° CAST € 75,00

  

BIGLIETTO SECONDO SETTORE

PRIME € 75,00

RECITE 1°CAST € 65,00

RECITE 2° CAST € 55,00

  

BIGLIETTO TERZO SETTORE

PRIME € 55,00

RECITE 1°CAST € 45,00

 

RECITE 2° CAST € 35,00

  

BIGLIETTO POSTI A RIDOTTA VISIBILITA*

PRIME € 35,00

RECITE 1°CAST € 25,00

RECITE 2° CAST € 20,00

 

BIGLIETTO UNDER 30 **

Per tutte le recite: € 20,00

 

BIGLIETTO UNDER 18 **

Per tutte le recite € 10,00

 

* prima e seconda fila di galleria / balconate - 32° fila e palchi 

** in secondo e terzo settore fino a esaurimento posti

 

BIGLIETTO OVER 60

 ogni ordine di posto riduzione del 10% per over 60

 

CONCERTI

Posto unico intero € 30,00

Ridotto under 30 € 15,00 

Ridotto under 18 € 10,00

  

BIGLIETTO OVER 60

ogni ordine di posto riduzione del 10% per over 60

Il concerto, la PFM canta De André a Recco

Super User 28 Luglio 2021 1132 Visite

Per il 50ennale dalla prima pubblicazione de “La Buona Novella” che vedeva PFM in studio di registrazione con Fabrizio De André, la band torna a suonare dal vivo la grande opera sui Vangeli Apocrifi. Cinque imperdibili date (prodotte da D&D concerti) con “La Buona Novella e successi PFM”. I brani sono stati riarrangiati da PFM, che ha aggiunto alla versione originale parti musicali inedite per esaltare la poesia di Faber in una vera Opera Rock.

La seconda parte del concerto sarà dedicata ai più grandi successi del vastissimo repertorio di PFM.

Domenica 1° agosto la band sarà in scena a Recco (Lungomare Bettolo). Inizio concerto ore 21.30.

Il concerto è gratuito, su prenotazione. Le prenotazioni sono aperte da oggi (mercoledì 28 luglio) e terminano ad esaurimento dei posti disponibili e comunque entro e non oltre le ore 12.00 del giorno dell’evento esclusivamente con le seguenti modalità:

- telefonando al numero 3667804083 dalle ore 8.00 alle ore 20.00

- tramite accesso al sito www.comune.recco.ge.it

- telefonando alla Pro Loco al numero 0185722440

Nella sede dello spettacolo sono applicate le norme anti Covid.

Il tour “LA BUONA NOVELLA E SUCCESSI PFM” vede sul palco questa formazione: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino e chitarra acustica), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Alberto Bravin (voce, tastiere, chitarra), Eugenio Mori (batteria e percussioni).

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