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Cenerentola

Giovedì 7 aprile al Politeama Genovese arriva il Balletto di Milano, con lo spettacolo “Cenerentola”.

Inizio alle 21.
Divertente e frizzante per un pubblico di tutte le età, il balletto è ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault cui resta fedele, ma è ambientato negli anni cinquanta con riferimenti ai clichés e opportunità del periodo. Le musiche di Rossini scelte trasversalmente dal catalogo del compositore pesarese con la loro brillantezza, acrobazia virtuosistica e effetti comici d’orchestrazione, vestono perfettamente l’ambientazione fatta di fate e carrozze, cavalli e scarpette di perraultiana memoria.

“Quando, la sera del 23 dicembre 1816, Gioachino Rossini ed il librettista Jacopo Ferretti conversero in Cendrillon come soggetto per la nuova opera da dare in scena soltanto un mese dopo al teatro Valle di Roma – scrive Giuseppe Acquaviva - si scelse di rinunciare all’elemento sovrannaturale dell’archetipo letterario, a favore di un tratto del tutto realistico e comico dei personaggi, peculiare al genere dell’opera buffa. Tuttavia il segno essenziale di un balletto è certamente il fiabesco, il fantastico. Un cambio di destinazione d’uso che rende necessaria l’estrapolazione unicamente di alcune parti della Cenerentola rossiniana quali l’Ouverture, il Temporale, la canzone Una volta c’era un re e il coro O figlie amabili di Don Magnifico.
La partitura, diversamente da quanto accade nei balletti tratti dalle opere, qui si compone avvalendosi trasversalmente del catalogo rossiniano, prende in prestito brani cameristici, dalle sonate per archi alle composizioni per fortepiano, per gli a solo e i pas de deux creando una sorta di cornice concentrica attorno ai personaggi principali. Ma il materiale musicale più adeguato ed efficace al recupero dell’elemento magico della fiaba si ritrova nelle composizioni create da Rossini proprio per attirare l’attenzione, per generare lo stupore dello spettatore distratto e ad altro affaccendato quale era il frequentatore del teatro italiano del primo ottocento; quelle in cui il genio pesarese sperimenta nuove sonorità creandosi uno stile inconfondibile: le ouverture. Le “sinfonie avanti l’opera” de La gazza ladra, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell, Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, con la loro brillantezza, l’acrobazia virtuosistica, gli effetti comici e parodistici dell’orchestrazione, vestono infatti perfettamente una coreografia che ci restituisce quell’ambientazione immaginaria fatta di fate, carrozze, cavalli e scarpette di Perraultiana memoria, in cui alla genialità dei mezzi espressivi musicali fa eco la stupefacente invenzione coreografica di Giorgio Madia, concorrendo a comporre i frammenti di un pastiche musicale che trasforma la pièce larmoyante in un balletto celebrativo della magica creatività tout court della poetica rossiniana”.

CENERENTOLA
Balletto in due atti
vincitore del Gold Critics Award
Musica Gioachino Rossini
Regia e Coreografia Giorgio Madia - Scene e costumi - Cordelia Matthes
La straordinaria versione coreografica di Giorgio Madia, vincitrice del Gold Critics
Award (2007) e del Premio Bucchi (2011).
DURATA: 2 atti da 40' ciascuno

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