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Toti: “Mentre a Roma vanno avanti i giochetti di palazzo, alle regioni non arrivano i vaccini”

Super User 16 Gennaio 2021 585 Visite

“Mentre a Roma, gli stessi che condannavano con disprezzo queste pratiche, giocano alla compravendita e alla transumanza dei parlamentari per salvare il governo Conte e le poltrone, alle Regioni non arrivano i vaccini. Dopo giorni passati ad alimentare quasi una gara tra i territori a chi ne faceva di più, criticando chi prudenzialmente come noi metteva da parte vaccini per i richiami, ora da Roma ci comunicano che Pfizer consegnerà il 29% in meno di quelli previsti, mettendo a rischio le seconde dosi. Per fortuna in Liguria, grazie alla nostra programmazione puntuale e all’accantonamento del 30% delle dosi arrivate, dalla prossima settimana saremo in grado di partire con i richiami e completarli regolarmente. La nostra regione è al 70% delle somministrazioni e non si ferma: a fine gennaio avremo le prime 1700 dosi di Moderna e ci auguriamo che i vaccini tornino ad arrivare nelle quantità previste al più presto per partire con la fase 2. Capite bene che in questa situazione tanto complessa, l’Italia non ha bisogno di assistere a imbarazzanti giochetti di palazzo mentre il contagio avanza e l'economia è in ginocchio. Se questo Governo ha i numeri e una maggioranza coerente e coesa vada avanti, altrimenti si apra formalmente la crisi, la parola passi al capo dello Stato, i partiti tutti responsabilmente si adoperino per dare le risposte che il Paese aspetta. Gli italiani hanno bisogno di un Governo stabile, serio e preparato, ora più che mai”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Mascia (Forza Italia): “Salviamo il mandala della compassione”

Super User 16 Gennaio 2021 878 Visite

Porta la firma del capogruppo di Forza Italia a palazzo Tursi, Mario Mascia, la mozione che impegna sindaco e giunta ad attivarsi presso la soprintendenza archeologia Belle Arti e Paesaggio al fine di sottoporre a tutela il “mandala della compassione”, che rischia di essere distrutto con la vendita dell'immobile dove si trova attualmente, il palazzo Agostino Doria in piazza delle Vigne 6.

"È fuor di dubbio che in questo periodo di emergenza e di crisi la mente di tutti sia attanagliata da altre priorità e preoccupazioni ma ciò non può farci perdere di vista l'arte, la cultura e la religione che nobilitano l'animo umano. ll paradosso è che questa autentica opera d'arte per dispensa speciale del Dalai Lama è sopravvissuta alla pratica religiosa che la vuole smantellata e dispersa dopo il suo completamento con la sabbia colorata e ora rischia di andare irrimediabilmente perduta per il mero cambio di intestazione della sua location" sottolinea Mascia.

"Non si tratta solo di una sacra forma di espressione delle religioni induista e buddhista" prosegue il Commissario genovese di Forza Italia "ma anche di un'attrazione che nel 1993 è valsa al Centro Storico cittadino una folla di più di 20.000 visitatori. Ringrazio l'amico Antonio Bettanini, fine e attento conoscitore della cultura genovese e non, per avermi segnalato l'iniziativa dell'associazione per la Divulgazione delle Opere di Ingegno, presieduta da Giuseppe “Pino” Cavanna, che ha lanciato una petizione on line alla soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per “vincolare” questa “opera d’arte” che nasce dalle "sabbie del Tibet” salvandola dalla distruzione e così tener viva la speranza e la possibilità di poterla ammirare ancora per molto tempo in futuro".

"Il mandala è una perla preziosa che il Dalai Lama ha regalato a Genova e che può rappresentare la tappa di un percorso di turismo spirituale dentro il cuore della Genova dei Rolli. Speriamo di poterlo salvare anche promuovendo un associazionismo che trovi soluzioni e risorse per salvaguardarlo con l'equilibrata regìa del Comune e del nostro sindaco Marco Bucci" commenta Antonio Bettanini, che tra i tanti incarichi di prestigio ricoperti è stato anche capo ufficio stampa e comunicazione della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Telegram, il canale di Toti continua a crescere: in 3 mesi quasi 5 mila iscritti

Super User 16 Gennaio 2021 741 Visite

Quasi 5 mila iscritti, oltre 250 news in tempo reale, più del 60% delle notifiche attivate: il canale Telegram del Presidente Giovanni Toti compie 3 mesi e continua a crescere.

“Un servizio importante che ho deciso di aprire per primo tra i Presidenti di Regione - dichiara Toti - per permette ai cittadini di avere informazioni puntuali e chiare, soprattutto in questo periodo così complesso”.

Chiunque sia iscritto infatti riceve in tempo reale tramite messaggio su pc, tablet o smartphone, tutti gli avvisi legati all’emergenza Covid (bollettini giornalieri, provvedimenti presi, ordinanze, iniziative, numeri utili), messaggi di allerta meteo con tutti gli aggiornamenti e le news riguardanti l’attività di Toti come governatore della Liguria.

“Se non vi siete ancora iscritti - aggiunge il presidente - vi basta scaricare la app di Telegram, cercare ‘Giovanni Toti’ e unirvi al canale. Più vicini ai liguri, in totale trasparenza e con ogni mezzo possibile”. “Credo sia la prima crisi di Governo con Telegram protagonista - conclude Toti - mai registrati così tanti nuovi accessi come in queste ore...”.

Piano sviluppo rurale, assessore regionale Piana: “Oltre 4 milioni di euro alle imprese agricole colpite dalla crisi del Covid”

Super User 16 Gennaio 2021 521 Visite

Oltre 4 milioni di euro agli agricoltori liguri che sono stati colpiti dalla crisi del Covid. Le risorse stanziate dalla Regione Liguria su proposta del vicepresidente e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana in parte sono già state liquidate agli assegnatari e in parte lo saranno nelle prossime settimane. Le risorse, derivanti da un bando regionale che si era chiuso lo scorso 30 novembre, verranno assegnate alle 1.281 aziende che sono risultate idonee, in quanto danneggiate dalla pandemia, con una riduzione di fatturato, nel primo semestre 2020, pari ad almeno il 30% in rapporto al fatturato del primo semestre 2019. Ogni azienda riceverà un contributo forfettario massimo di 7.000 euro.

“Questo bando ha voluto dare una prima risposta alle esigenze delle numerose aziende agricole colpite pesantemente dal Covid – spiega il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana - Nel periodo di apertura del bando sono arrivate 1.338 domande, di cui 1.281 sono state ammesse a finanziamento pari a oltre il 95%. Sul totale delle aziende, 762 sono già state liquidate, le restanti lo saranno a breve, grazie al grande lavoro delle nostre strutture che hanno provveduto in breve tempo all’istruttoria”.

Tari, lista Crivello: “Quando si tratta di aumenti la giunta Bucci attribuisce sempre le responsabilità ad altri”

Super User 16 Gennaio 2021 703 Visite

Il comunicato della Lista Crivello a palazzo Tursi sull’aumento della Tari.

LA TRASPARENZA E L’AUMENTO DELLA TARI

Quando si tratta di tagliare nastri e prendersi meriti della giunta di centro sinistra a Genova, la giunta Bucci non si fa problemi, ad esempio “Patto per Genova", messa in sicurezza del territorio, "Bando delle Periferie", ecc., mentre se si tratta di aumenti come la tassa sui rifiuti al 20% allora le responsabilità sono sempre e solo altrove.

Lasciamo le polemiche sterili e strumentali a chi ama confondere le idee e facciamo un po’ di chiarezza.

Il 26 Luglio 2017 la Giunta Bucci deliberò una variazione di bilancio di 20 Milioni, di cui 12 per AMIU, facenti parte di accantonamenti, avanzi di bilancio, economie di spesa e maggiori entrate derivanti da una corretta e positiva gestione del bilancio Comunale, dell’amministrazione precedente, una cospicua dote che la Giunta Bucci, ovviamente utilizzò.

Il percorso con IREN non si concluse con la giunta Doria, ma come si vede, è in atto oggi, con uno dei tanti voltafaccia elettorali del Sindaco, che parla di chiusura del ciclo, ma non prevede un impianto per trattare l'umido. Il costo attuale per portarlo fuori Regione è di 4 milioni e aumenterà ancora, come è previsto nel Piano Industriale, e ribadiamo che AMIU non sarà proprietaria degli Impianti e non chiuderà il ciclo. Il forte rischio per i lavoratori è di rimanere con una società capitalizzata dai cassonetti e mezzi meccanici, idonei a lavorare nella "riserva" dello spazzamento e raccolta. Inoltre nel 2019 si è verificato un aumento del 134% dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti. 

Nel frattempo però il Comune di Genova, insieme alla Regione, resuscita l'inceneritore, chiedendo all'Europa con il Recovery Fund una cifra ben precisa, 103.347.920 euro. Proprio un brutto salto indietro nel tempo!

A oltre tre anni dall'insediamento della giunta di centro destra, la pulizia e la raccolta differenziata sono sempre al palo e pesano negativamente anche sulla Città Metropolitana. Nel 2015 era il 34,57% nel 2019 abbiamo raggiunto l'importante risultato del 35,52%.  Continuando a pagare le sanzioni alla Regione per il mancato raggiungimento degli obiettivi.

AMIU afferma che il 20% della raccolta differenziata, avviene tramite le isole ecologiche, ma in tre anni, anziché aumentare, sono scese a tre, a causa della tragedia del Morandi, ma di altre isole ecologiche non se ne parla. Non dimentichiamoci che da oltre un anno, manca l'Amministratore Delegato e ora è aperto un confronto con l'ANAC sulla legittimità della candidatura "di un super tecnico" con incarichi in ben quattro società, con AMIU, che per resistere sulla sua posizione, ha coinvolto ben due studi legali, con costi che ricadranno sulla comunità.

Rispetto alla Corte dei Conti e alla Tari, ricordiamo che già da due anni, il Comune si è fatto carico di non aumentare le tariffe, integrando con 30 milioni del bilancio, ma nel 2020, molti cittadini hanno avuto un rincaro "silenzioso" dai 6 ai 15 euro.

La verità è che, oggi più che mai, la Tari peserà sui bilanci, in particolar modo in questa fase prolungata di virus e di crisi economica. Tutte le attività commerciali, a parte alcune, sono in grande sofferenza e con esse le loro famiglie. Un aumento che peserà sui cittadini genovesi a cui serve aiuto.

Serve quindi conoscere la situazione attuale, quali i costi, quali i risultati industriali, quanto materiale viene riciclato, quanti nel 2020 non hanno pagato perché non erano nelle condizioni, come pesano realmente la parte mobile e quella fissa, quante sono le singole persone che vivono in alloggi accatastati con coefficienti non più attuali ed in ultimo ma non l'ultimo, l'asticella dell'ISEE a quale altezza deve essere posta. Ci aspettiamo un confronto vero, in tempi idonei, e documentato, non nelle segrete stanze, ma aperto, con associazioni di categoria, sindacati e commissioni consiliari. 

Fumo negli occhi a parte, e la certezza dell'aumento della tariffa, quello che emerge evidente a Genova oggi è la sporcizia, il degrado provocato da una raccolta di rifiuti inadeguata e una raccolta differenziata bloccata. 

Gruppo Lista Crivello

Commercio ambulante, Benveduti: “Settore fragile dimenticato dal governo. Pronti nuovi ristori da Regione Liguria”

Super User 16 Gennaio 2021 781 Visite

"Regione Liguria è sempre stata al fianco del commercio ambulante, e continuerà a esserlo con nuovi ristori dedicati che possano, seppur in piccola parte, supportare un comparto fragile, che conta più di 4 mila operatori nel nostro territorio, completamente abbandonato dai provvedimenti del governo". A dirlo è l'assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti. 

"Stiamo predisponendo un nuovo strumento che coinvolga, con contributi a fondo perduto, le attività del settore che non sono rientrate nei primi 7,7 milioni di ristori, previsti dall'art. 22 del Decreto Legge n.157/2020 - spiega Benveduti - Ricordo infatti che per gli operatori del commercio su aree pubbliche che fanno somministrazione di cibi e bevande (aventi codice Ateco I 56.1) è già prevista l'assegnazione di contributi 'una tantum' di mille euro. I beneficiari riceveranno via pec dalla Camera di Commercio di Genova, soggetto attuatore dell'intervento, le modalità di erogazione del contributo. Per gli altri interverremo con un nuovo provvedimento dedicato, che ci apprestiamo a redigere con gli uffici". 

"Abbiamo inoltre recentemente alleggerito l'accesso al bando da 700 mila euro (attualmente attivo), specificamente dedicato al commercio ambulante, eliminando l'obbligo di presentazione del Durc e la necessità di garanzie. Così come abbiamo coinvolto la categoria tra le imprese beneficiarie dei bandi della digitalizzazione e dell'adeguamento dei processi produttivi di maggio scorso (al 60% a fondo perduto), e lo stesso faremo con la terza edizione degli omologhi bandi che andremo a riaprire nei prossimi mesi, per chi si fosse perso l'opportunità. Non solo, Regione Liguria ha svolto un ruolo essenziale, tramite i propri uffici, nel rinnovo fino a fine 2032 delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, su cui il governo continuava a tergiversare. Grazie a questo importante contributo, gli ambulanti potranno finalmente stare tranquilli per altri 12 anni”.

"Chiaramente i danni economici che queste fragili attività hanno subito richiederebbero ben altri risarcimenti, che solamente un più alto intervento governativo potrebbe compensare. Per nostra parte, e con quanto a nostra disposizione, continueremo a tutelare il comparto. Nell’attesa che l’esecutivo si ricordi della loro esistenza", conclude Benveduti.

Coronavirus, Toti: “Liguria arancione fino al 31 gennaio, ma Rt negli ultimi giorni in calo”

Super User 16 Gennaio 2021 631 Visite

"In base al nuovo Dpcm, per i valori RT registrati la Liguria sarà zona arancione da domenica al 31 gennaio, come molte altre regioni italiane, un risultato prodotto dall'abbassamento delle soglie stabilito dal decreto approvato ieri. Ci auguriamo che sia l'ultima volta che accade, sia per il progredire della campagna vaccinale sia perché già oggi i numeri sono migliori: negli ultimi giorni l'inversione del trend è significativa, con RT in calo, incidenza dei contagi sotto i due casi per diecimila abitanti, numero ospedalizzati sotto le soglie di rischio. Fino alla verifica del 28 gennaio comunque sarà così, mi auguro che con i comportamenti corretti di tutti e l'aumento delle vaccinazioni (soprattutto per le fasce più a rischio) il 29 si possa tornare in fascia gialla e, perché no, nelle settimane a venire si arrivi in fascia bianca". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del punto stampa di ieri sul Coronavirus.

"Oggi ho firmato un'ordinanza che proroga la didattica a distanza per le scuole superiori - ha proseguito - esattamente come avevamo deciso la settimana scorsa. Riteniamo che sia incoerente aprire le scuole nel momento in cui chiudiamo una regione. Un'apertura al 50 o addirittura al 75 per cento inciderebbe su RT regionale e comporterebbe prolungamento della permanenza in zona arancione oltre fine gennaio. È stato prudente tenere le scuole chiuse nella settimana passata, non sarebbe logico riaprirle ora che il rischio è aumentato. Quindi proroghiamo la didattica a distanza di una settimana in attesa che i dati possano confortarci. Ci riserviamo di capire se cambia qualcosa la prossima, ma non lo ritengo probabile. L'obiettivo è riallineare la didattica in presenza alla nuova valutazione della cabina di regia tra 14 giorni. Bisogna ringraziare i ragazzi che stanno sopportando grandi disagi per una malattia che li colpisce poco".

"L'incidenza è in calo - ha detto ancora il Governatore - Calano gli ospedalizzati, sotto le 60 unità i ricoverati in terapia intensiva. Un bel risultato che consolida una lenta ma costante decrescita degli ospedalizzati Scendiamo sotto il 40 per cento per bassa intensità e sotto il 30 per la terapia intensiva. Oggi abbiamo somministrato 2200 vaccini, in totale abbiamo già somministrato il 66% dei vaccini ricevuti. Abbiamo finora tenuto una politica prudenziale di accantonamento del 30% per garantire l'avvio dei richiami: nel momento in cui cominceranno non ci sarà più l'esigenza di alimentare le scorte e quindi potremo aumentare il ritmo delle somministrazioni".

"È stato rilevato un cluster ospedaliero al San Bartolomeo di Sarzana - ha concluso - con 15 operatori sanitari positivi, 12 infermieri e 3 medici, abbiamo messo in campo tutte le misure di sicurezza e monitoraggio. Non ci sono criticità per la gestione dell'ospedale. Minicluster anche a Badalucco dovuto probabilmente a una festa tra Natale e Capodanno, una decina di giovani sono risultati positivi senza grandi conseguenze. Le quarantene coinvolgono una trentina di persone".

"Gli indicatori di qualità del nostro sistema di sorveglianza sono buoni ma la trasmissione del virus è stata in aumento durante la settimana scorsa, mentre nell'ultima settimana i dati di trasmissione sono stabili - ha detto Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione Alisa - L'indice RT è di poco superiore a 1,1, il tasso di occupazione di posti letto è del 30% per le terapie intensive e del 42% per la media intensità. Nella settimana in corso abbiamo osservato una diminuzione dei nuovi casi: l'indice RT dunque tenderà ad avvinarsi di nuovo a 1. La valutazione complessiva del rischio attualmente è di rischio moderato sia per circolazione del virus sia per impatto".

"A oggi abbiamo ricevuto 56mila dosi di vaccino Pfizer, nelle prossime due settimane ne arriveranno altre 41mila - ha detto Barbara Rebesco, direttore della struttura complessa Politiche del farmaco di Alisa e referente regionale per la logistica del vaccino - A partire dal 18 cominceremo con la somministrazione della seconda dose, in linea con la pianificazione fatta all'inizio della campagna vaccinale. Intorno al 25 è calendarizzata la consegna delle prime 1700 dosi del vaccino Moderna. Abbiamo saputo che in altre regioni si sono verificati problemi di furti e di utilizzo non appropriato delle quote di vaccini non utilizzate e destinate allo smaltimento. Abbiamo dunque lavorato per implementare ulteriormente le misure di sicurezza già in essere. Pfizer ha aggiornato la scheda tecnica del suo vaccino: nella prima versione non era prevista la somministrazione a donne in gravidanza, oggi non è esclusa, naturalmente dietro valutazione del medico".

"Questa settimana ha avuto un andamento simile a quella passata, con un ulteriore lieve miglioramento - ha detto Angelo Gratarola, responsabile del dipartimento interaziendale regionale emergenza urgenza - La pressione sui pronto soccorso è rimasta stabile così come la pressione sulle terapie intensive, un segnale incoraggiante. Il dato è omogeneo in tutta la regione".

"Come già la settimana scorsa, nel reparto di malattie infettive osserviamo una tipologia di paziente leggermente diversa rispetto all'inizio della seconda ondata - ha detto Matteo Bassetti, responsabile della clinica malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino - vediamo più grandi anziani, oltre gli 80 anni. L'occupazione dei posti letto è intorno al 40%, in linea con la media regionale. Continuiamo a seguire numerosi pazienti a domicilio in collaborazione con i medici di medicina generale. In Liguria negli ultimi giorni, soprattutto nel ponente, si è molto parlato della cura con plasma iperimmune: ma uno studio inglese appena uscito dimostra che tra pazienti trattati con plasma e pazienti trattati con placebo non c'è alcuna differenza nella mortalità nei pazienti con forme gravi. Evitiamo di dare messaggi illusori".

“Adesso basta!”, Cambiamo! chiede le pubbliche scuse del consigliere Sansa

Super User 15 Gennaio 2021 844 Visite

“Alcune settimane fa, in Consiglio Regionale, aveva paragonato la vittoria alle elezioni di Giovanni Toti a quelle ottenute da Mussolini e Hitler. Oggi, nel suo quotidiano sproloquio sul tema della comunicazione istituzionale, Ferruccio Sansa ci ricasca e scrive su Facebook che “i cittadini rischiano di diventare sudditi di un duce”. Non tragga in inganno la “d” minuscola, un artificio retorico per non prendersi nemmeno le responsabilità di ciò che scrive”, si legge in una nota del capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria, Angelo Vaccarezza.

“Eppure ormai Sansa - continua Vaccarezza - è grandicello ed è arrivata l’ora di rispondere delle sue azioni. Capiamo e comprendiamo la polemica politica, anche aspra: fa parte del gioco delle parti. Ma questa continua ‘Reductio ad Hitlerum’, tipica di chi non ha altri argomenti, deve finire. Per questo il gruppo consiliare Cambiamo! in Regione Liguria pretende ancora una volta pubbliche scuse da parte del consigliere e auspica che la sua posizione politica possa tornare al più presto nei canoni di una dialettica democratica”. 

“Abbiamo già provato a spiegare al candidato presidente meno votato della storia che l’attività di comunicazione di un ente come Regione Liguria non è un orpello o uno sfizio di questa giunta. Si tratta al contrario di un fattore determinante nella crescita di un territorio: i dati sul turismo, in continua crescita da quando Toti si è insediato a piazza De Ferrari, al netto della pandemia, ne sono la più plastica dimostrazione - prosegue Vaccarezza - tuttavia Sansa non è interessato al merito dei contenuti, ma solo alla strumentalizzazione di qualsiasi tema. Con una retorica stucchevole, a partire dal continuo storpiamento dei cognomi (Buccica, Risto-Toti, Assentotista) che è tipico dei bambini di una scuola elementare, per arrivare a fotomontaggi frettolosi, mal fatti e di estremo cattivo gusto”.

“Uno ‘stile’ che si qualifica da solo ma che non possiamo più tollerare. A Sansa consigliamo di riflettere su tutto questo, magari sotto quella quercia dove si reca ‘quando deve pensare’ e che, in tutta evidenza, non frequenta più da un bel pezzo. Siamo certi che se trovasse un pizzico di onestà intellettuale sarebbe il primo a vergognarsi di tale atteggiamento e a porgere le sue scuse. Noi attendiamo, fiduciosi. A volte i miracoli si avverano”, chiude il capogruppo di Cambiamo!.

Scuola, ecco le misure del nuovo Dpcm

Super User 15 Gennaio 2021 649 Visite

È stato firmato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con le nuove misure per il contenimento della diffusione del COVID-19.

Di seguito, la sintesi di quanto previsto per la scuola. Misure valide su tutto il territorio nazionale:

- Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

- Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

- È possibile lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali selettive, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova. Saranno quindi ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la secondaria di I e II grado interrotte a novembre e si darà avvio gradualmente allo svolgimento delle prove delle altre procedure concorsuali.

- Restano sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).

- Le riunioni degli organi collegiali potranno svolgersi a distanza.

Misure per i territori con scenari di maggiore gravità:

Nelle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, cosiddette zone rosse, restano in presenza i servizi educativi per l’infanzia, la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. 

Le attività didattiche in tutti gli altri casi si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. Resta comunque salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali.

Le disposizioni del Dpcm si applicano dalla data del 16 gennaio 2021, in sostituzione del Dpcm del 3 dicembre 2020, e sono efficaci fino al 5 marzo 2021.

Il Garante del diritto alla salute Lalla chiede a Bucci di valutare la rimozione dei manifesti contro la pillola abortiva

Super User 15 Gennaio 2021 1016 Visite

Questa mattina il Difensore civico della Regione Liguria, Francesco Lalla, in qualità di Garante del diritto alla salute, ha inviato una comunicazione al sindaco di Genova Marco Bucci in cui lo invita ad esaminare nuovamente la legittimità del manifesto dell’Associazione Pro Vita &Famiglia, che è stato affisso nel mese di dicembre in alcune vie del capoluogo.

Le associazioni Aied, Rete di donne per la politica-Odv e Udi hanno presentato ricorso formale al Garante, dopo che il primo cittadino aveva rigettato la richiesta di far rimuovere il manifesto invocando l’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di pensiero e di espressione.

“Il manifesto fornisce notizie non vere, circa la nocività della pillola Ru486, in quanto l’Agenzia del Farmaco, dopo le necessarie verifiche, - spiega il Garante - ne ha autorizzato la somministrazione che, attualmente, avviene anche nelle strutture ambulatoriali pubbliche e, dunque, quel messaggio può ingenerare immotivati timori nelle donne che assumono la pillola Ru486”.

Nella lettera (leggi sotto) inviata al sindaco di Genova Marco Bucci, il Difensore ricorda che lo stesso manifesto è stato già ritirato in altri comuni italiani.

Mit assente al tavolo economico della logistica, Benveduti: “Ministero irrispettoso dell'economia ligure”

Super User 15 Gennaio 2021 548 Visite

Coinvolgimento immediato delle categorie produttive al tavolo del Cov (Comitato operativo viabilità) in Prefettura e ristori adeguati a compensazione dei danni economici subiti dalle chiusure autostradali. È la voce unanime dell'economia ligure raccolta dall'assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, nell'incontro in videoconferenza convocato questa mattina da Regione Liguria. "Prendiamo atto che, in un tavolo così importante in cui operatori e istituzioni volevano avere informazioni e impegni precisi sul futuro, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non si sia ancora una volta presentato - ha detto l'assessore al termine dell'incontro - Evidentemente la preoccupazione del ministro De Micheli, in queste drammatiche giornate, è concentrata sul mantenimento del proprio posto di lavoro".

"Continuiamo ad assistere a una gestione autoreferenziale dei lavori autostradali, che non prevede la condivisone nella programmazione delle parti economiche direttamente coinvolte, nonostante gli impegni presi dal ministro la scorsa estate con il comitato 'Salviamo Genova e la Liguria'. Per questo motivo - aggiunge Benveduti -, assieme all'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova chiederemo ufficialmente alla Prefettura di aprire alle controparti economiche il tavolo del Cov. L'obiettivo dev'essere ottenere una programmazione che auspicabilmente copra un periodo di tempo molto lungo (almeno un anno, con regolare verifica periodica) e che sia frutto di una coerente e onesta mediazione tra oggettivi vincoli tecnici e indispensabili attenzioni al mondo dell'impresa e del lavoro. Non è più accettabile continuare a scaricare rischi e costi sulle nostre attività imprenditoriali".

"Autostrade nel corso della riunione ha oggettivamente illustrato la natura tecnica e la portata dei lavori, ma questo non è sufficiente per una corretta gestione di un tema che temiamo si possa prolungare per molto e molto tempo" conclude l'assessore.

Covid, Toti: “Da domenica la Liguria passa in zona arancione. Il nostro Rt è 1,15”

Super User 15 Gennaio 2021 581 Visite

“Da domenica la Liguria passerà in zona arancione come mi ha appena comunicato il Ministro Speranza. Il nostro Rt è pari a 1,15 quindi, in base alle regole del nuovo Dpcm, la nostra regione come molte altre in Italia, si colloca in questa fascia. È bene sottolineare però che i dati si riferiscono a due settimane fa e quelli attuali sono già in miglioramento. Abbiamo deciso, consultandoci con la nostra task force sanitaria, di andare avanti con la didattica a distanza per le scuole superiori ancora per una settimana, proprio per mantenere questi parametri in calo. Comprendiamo l’esigenza dei ragazzi che vogliono tornare in aula ma crediamo sia giusto che ciò avvenga agendo con prudenza e sicurezza. E lo decidiamo a prescindere dal Tar che sta sospendendo nelle altre regioni le ordinanze di chiusura, frutto di una interpretazione delle competenze che andrebbe chiarita al più presto dal Governo per evitare di aggiungere ulteriore confusione a una situazione già complicata.

Inoltre con l’entrata in zona arancione, bar e ristoranti dovranno chiudere anche a pranzo ma potranno andare avanti con il servizio d’asporto e le consegne a domicilio, anche se per i bar il take away sarà consentito solo fino alle 18. Una decisione che penalizzerà ulteriormente le nostre attività per cui, ci auguriamo, arrivino da parte del Governo risposte rapide sui ristori, che devono essere adeguati e immediati. Nei prossimi giorni serve ancora tenere alta l’attenzione, non solo per salvaguardare la salute di tutti noi ma anche per rispetto delle tante persone che stanno facendo maggiori sacrifici dal punto di vista lavorativo. Seguiamo le regole e impegniamoci tutti affinché i nostri dati possano migliorare ulteriormente per permetterci così di tornare al più presto alla normalità”, così scrive il presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Freddo nelle scuole, Lodi: “Ancora molte aule al gelo. Presenterò una nuova interrogazione”

Super User 15 Gennaio 2021 512 Visite

“Mentre gli studenti delle scuole superiori manifestano a Genova per interrompere la didattica a distanza e chiedono comprensibilmente di tornare in aula, molte scuole primarie di Genova sono al freddo.

Avendo avviato nei primi giorni del 2021 il controllo di calderine e infissi negli edifici scolastici, l'amministrazione comunale ha dimostrato una grave mancanza di tempismo, considerato che già da giugno era noto che si sarebbero presentate contemporaneamente l'emergenza Coronavirus e l'emergenza freddo nelle scuole. 

La necessità di areare sovente le aule per le disposizioni anti Covid non giustifica la situazione di molte scuole, dove i caloriferi vengono mantenuti a basse temperature o addirittura spenti. Anche l'anno scorso, prima del diffondersi del Coronavirus, avevo denunciato numerosi disagi per il freddo nelle aule.

Martedì ripresenterò in aula una interrogazione urgente, chiedendo se questa amministrazione abbia voglia di intervenire, seppur tardivamente, per risolvere questa problematica che anche i Municipi e la Conferenza Cittadina delle Autonomie Scolastiche hanno segnalato. Occorre dare una risposta ad alunni e insegnanti, già impegnati nell’adempiere alle normative anti Covid, che vengono messi in ulteriore difficoltà dal disagio del forte freddo nelle aule.

Una buona amministrazione dovrebbe sollevare e non gravare su chi prova ad adempiere al proprio dovere nel miglior modo possibile, sia i docenti che i giovani alunni”. E’ quanto si legge in un comunicato di Cristina Lodi, capogruppo PD a palazzo Tursi.

Il carcere come recupero, corsi per educare chi “educa” i carcerati

Super User 15 Gennaio 2021 1066 Visite

Educare chi educa in carcere perché la pena sia, in effetti, possibilità di recupero. E' questo lo scopo di un percorso online in 10 incontri aperto a tutta Italia, che costituisce un evento decisamente innovativo e un esempio che parte da Genova, dedicato alla formazione dei volontari attivi o aspiranti e alla cittadinanza.

Dieci, informa una nota del Celivo, i temi affrontati attraverso l’esperienza diretta delle Associazioni di Volontariato e degli enti del terzo settore attivi sul territorio ligure.

L'inizio è affidato a Ornella Favero, presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, relatrice nel primo modulo: “un giovane detenuto, dopo anni di carcere vissuti in istituti diversi con continui trasferimenti dovuti al fatto che non accettava la carcerazione passata ad “ammazzare il tempo”, arrivato a Padova, in un carcere dove per lo meno c’erano alcune attività “sensate”, aveva suddiviso la sua vita detentiva in due parti: la pena rabbiosa e la pena riflessiva. Io credo che sia una definizione perfetta: c’è un modo di scontare la pena che rovescia la situazione e fa sentire chi ha commesso un reato vittima di un sistema che, tra l’altro, non rispetta la Costituzione, e poi c’è un modo che ti fa riflettere, ti fa incontrare con chi ha subito un reato, ti fa confrontare con la società, ti fa rispondere alle domande severe di giovani studenti, coinvolti in importanti progetti di educazione alla legalità proprio con le carceri. È così che si comincia a cambiare, e che la pena comincia ad avere un po’ di senso”.

Il programma tocca una grande quantità di argomenti e di “categorie” di persone: uomini e donne, giovani, stranieri, affetti da malattie e/o da dipendenze, senza dimenticare la famiglia, i sentimenti e le affezioni. I dieci incontri sono previsti on line ogni martedì dalle 17:30 alle 19:00. Inizio il 26 gennaio. Esecuzione pena in carcere o fuori, giustizia riparativa, comunità e pena, progetti in carcere, gli stranieri, le detenute, i giovani ma anche affetti, famiglie di chi è in carcere, sono i molti, variegati argomenti dell'iniziativa per la quale gli appuntamenti avverranno su piattaforma Zoom Pro, saranno registrati e resi disponibili.

«Il volontariato in carcere svolge un'importante funzione di sostegno ai detenuti, affiancandoli sia nelle attività inframurarie, sia nei processi di collegamento col mondo esterno – afferma Diego Longinotti, coordinatore della Rete Tematica Carcere - Un ruolo complesso e delicato che necessita di adeguata preparazione e consapevolezza da parte delle persone che mettono a disposizione il proprio tempo. In questa fase di ulteriore complessità dettata dall'emergenza sanitaria, con gli ingressi in carcere ridotti al minimo dalle restrizioni anti-contagio, le associazioni hanno deciso di unire le forze e di investire in una formazione trasversale, con l'obiettivo di offrire un adeguato bagaglio di competenze a tutti i volontari attivi e agli aspiranti tali, a prescindere dal servizio che eserciteranno fra le mura”.

Dino Frambati

Gestione rifiuti, 5 Stelle Genova: “Politica fallimentare: costi altissimi e risultati imbarazzanti”

Super User 15 Gennaio 2021 523 Visite

“All’indomani della sentenza della Corte dei Conti, la Giunta Bucci se ne esce prima con le giustificazioni e poi con i proclami: “non è colpa nostra”, “abbiamo trovato una situazione disastrosa”, “ci sarà un netto cambio di passo”, “la città deve essere pulita”. Ma siamo nel 2021 o ancora nel 2017, quando l'attuale maggioranza si è installata a Palazzo Tursi dopo mille promesse? Tre anni per mantenere fede alla parola data non sono bastati? Evidentemente no. Intanto, i dati sono impietosi. Per Genova, “rifiuti” uguale a “bagno di sangue economico” per l'operazione sulla raccolta dell'umido senza nessun risultato: a fine 2020 la raccolta differenziata era ancora attorno al 35%, vale a dire sulle cifre della precedente Giunta Doria, dunque senza nessun miglioramento. E ora, ecco l'aumento della Tari”, dichiara il capogruppo comunale del M5S Genova Luca Pirondini.

“E che dire degli impianti come il Tmb costruiti più piccoli rispetto alla necessità reale per fare un piacere ad Iren, che aumenteranno il transito di camion pieni di rifiuti in autostrada tra Genova e La Spezia? E ancora, vogliamo parlare della multa che il Comune paga ogni anno per la mancata differenziata? L’ultima ammonta a quasi 500mila euro. Costi che si vanno a sommare al mutuo di 130 milioni di euro per comprare azioni Iren anziché per fare impianti di proprietà con capacità corretta”, aggiunge il consigliere comunale Stefano Giordano.

“Ora che i genovesi dovranno fare fronte a un aumento del 20% della Tari, la Giunta cosa fa? Promette niente aumenti per i commercianti e le famiglie a basso reddito. Ma nascondere la polvere sotto il tappeto non cancella il danno economico”, concludono i pentastellati.

Metro, Monorotaia Erzelli e Sky Tram Valbisagno, il Comune chiede 670 milioni di finanziamento al MIT

Super User 15 Gennaio 2021 640 Visite

La giunta del Comune di Genova, su proposta dell’assessore alla mobilità integrata e ai trasporti Matteo Campora, di concerto con il vicesindaco e assessore al bilancio Pietro Piciocchi, ha approvato la delibera che prevede di inoltrare, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la richiesta di accesso ai finanziamenti destinati al trasporto rapido di massa ad impianti fissi per i seguenti progetti: Metropolitana (prolungamento a Rivarolo e completamento della stazione di Martinez/Terralba); Monorotaia di Erzelli; Sky Tram della Val Bisagno.

670 milioni di euro l’ammontare complessivo del finanziamento richiesto al MIT, così ripartito: Metropolitana, 74.516.124,63 euro per il prolungamento a Rivarolo e completamento della stazione di Martinez/Terralba; 63.410.340,28 euro per il completamento della stazione di Corvetto; Monorotaia di Erzelli, 248.859.138,83 euro; Sky Tram della Val Bisagno, 284.011.550,97 euro, per un totale di 670.797.154,70 euro.

I contributi richiesti dall’Amministrazione si riferiscono al “Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni Centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese”, le cui risorse sono state stanziate dal MIT per l’orizzonte temporale 2019-2033.

«Le opere oggetto di richiesta di finanziamento – spiegano il vicesindaco e assessore al bilancio Pietro Piciocchi e l’assessore a mobilità e trasporti Matteo Campora – rispondono pienamente agli obiettivi e alle strategie individuate dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, nell’ottica di un rafforzamento del trasporto pubblico e del miglioramento della qualità del servizio. Inoltre, gli interventi oggetto di istanza favoriscono l’integrazione e l’interconnessione di diverse modalità di trasporto, migliorando l’interoperabilità dei servizi e garantendo una maggiore accessibilità alla città per soddisfare la domanda di mobilità delle persone e delle imprese».

Nasce Liguri Tutti, il nuovo format di approfondimento e informazione della lista Sansa

Super User 15 Gennaio 2021 585 Visite

Nasce "Liguri Tutti", un nuovo format di informazione e approfondimento della Lista Sansa. Al centro dello spazio informativo ci saranno i temi di attualità e dei lavori in Consiglio regionale, le inchieste, le voci dei sindaci della Liguria, il racconto delle storie positive della nostra regione che spesso non hanno voce e le storie dei liguri emigrati, intrecciate a quelle dei nuovi liguri immigrati.
L'appuntamento è ogni venerdì alle 18 sulla pagina Facebook di Ferruccio Sansa e sul canale Youtube.

Coronavirus, Toti: “Curve del contagio piatte nella nostra regione”

Super User 15 Gennaio 2021 651 Visite

“I numeri di oggi confermano una incidenza piuttosto bassa dell’epidemia in Liguria, questo ci conferma che le misure adottate ci stanno aiutando a contenere il virus. Calano gli ospedalizzati, stabili le terapie intensive. Le curve sono sostanzialmente piatte: abbiamo una cinquantina di nuovi pazienti al giorno e numeri analoghi o più alti di dimissioni, per questo l’occupazione dei posti letto è stabile con una tendenza alla riduzione, anche se occorre sempre e comunque grande prudenza”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini in Liguria.

“Sul fronte vaccini – aggiunge Toti - prosegue bene la campagna nella nostra Regione. Le somministrazioni totali effettuate rappresentano il 61 % delle dosi disponibili. È importante sottolineare che raggiunta quota 70% ci si fermerà, come previsto, per mantenere una scorta prudenziale del 30% in vista dei richiami, che cominceranno la settimana prossima. Si tratta della soglia minima di garanzia da mantenere negli stock regionali per evitare che manchino le dosi per effettuare i richiami in caso di slittamento delle consegne successive. Molto del futuro della campagna vaccinale dipenderà dalla decisione che l’Agenzia europea del farmaco prenderà sul vaccino di Astrazeneca il 29 gennaio: se arriverà l’approvazione avremo 8 milioni di dosi nel primo trimestre, 18 del secondo e 14 nel terzo a livello nazionale. Questo cambierebbe tutto, anche perché questo vaccino non prevede richiamo ma ha bisogno di una sola iniezione. Proprio in vista di un potenziamento della campagna di vaccinazione, è previsto nelle prossime settimane l’arrivo sul territorio del primo personale assunto dalla struttura commissariale”.

“Stamattina abbiamo avuto un incontro col Governo sulle nuove misure previste nel Dpcm che sarà adottato nelle prossime ore. Le nuove regole prevedono l’abbassamento delle soglie per entrare in zona arancione (con Rt a 1 o rischio alto) o in zona rossa (con Rt a 1,25) – aggiunge Toti – Per questo è possibile che anche la Liguria diventi prudenzialmente zona arancione nelle prossime giornate, avendo un con Rt a cavallo dell’1. Dovrebbe essere inoltre istituita la zona bianca come richiesto dalle regioni: al momento resta un auspicio perché non sarà possibile per nessuna regione rientrarvi, perché servono parametri molto bassi, ma è un obiettivo, ci dovremo impegnare tutti per arrivarci”.

Governo, Luca Pastorino: “Renzi sceglie politica piede in due scarpe”

Super User 14 Gennaio 2021 543 Visite

"Diventa sempre più difficile spiegare la situazione agli italiani, alle persone comuni che aspettano di avere delle risposte dalla politica, dalle Istituzioni e sono davvero poco interessate ai personalismi di Matteo Renzi. Dopo l'atto di irresponsabilità di Italia Viva, con le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti, il partito renziano applica la politica del piede in due scarpe: annuncia il voto con la maggioranza sullo scostamento di bilancio e sul nuovo decreto Ristori, ma continua ad attaccare come se fosse passato all'opposizione. La conferenza stampa di ieri è stata a tratti surreale: Renzi ha detto di tutto e di più a Conte, ma ha specificato di non avere pregiudiziali. Ha parlato di rinuncia alle poltrone, ma ha puntualizzato che potrebbe riprendersele in un nuovo esecutivo". Lo dichiara il deputato di Liberi e uguali, Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.

"Se c'è davvero l'intenzione di essere 'costruttori', come chiesto dal Presidente Mattarella - aggiunge Pastorino - è necessario cercare un confronto serio con gli interlocutori, smettendola con i pretesti, per individuare una soluzione che non faccia del male al Paese. Alzare sempre il livello delle richieste serve solo ad arrivare alla rottura. Il governo e la maggioranza sono chiamati ad affrontare delle sfide titaniche, che richiedono invece senso di responsabilità e una stabilità politica, al di là della fisiologica differenza tra partiti".

Con il nuovo piano industriale Amiu amplierà il proprio bacino di utenza

Super User 14 Gennaio 2021 636 Visite

Il punto di partenza di questo percorso è il Contratto di Servizio con la Città Metropolitana di Genova che permetterà ad AMIU GENOVA di ampliare il bacino di utenza al Genovesato e di investire in una dotazione impiantistica indispensabile per arrivare alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Sono oltre 90 i milioni di euro in investimenti che, nel quadriennio 2021-2024, AMIU GENOVA metterà in campo per evolvere in una struttura più moderna e flessibile adeguandola alle sfide future legate al nuovo contratto di servizio che comprende la gestione ambientale di 30 comuni oltre alla città di Genova, a cui si aggiungono gli oltre 44 milioni di euro del project financing legato all’impianto TMB (Trattamento Meccanico-Biologico).

Un concreto percorso di crescita che prevede obiettivi ambientali sfidanti, investimenti in nuovi mezzi, impianti e strutture in modo da declinare la propria operatività con le esigenze del territorio e del proprio personale a tutti i livelli. 

Gli obiettivi di raccolta differenziata previsti da Città Metropolitana parlano di percentuali oltre il 65% in tutti i comuni del bacino oggetto dell’affidamento. Questo vuol dire che, per quanto riguarda Genova, si dovrà passare dal 35,5% al 65% entro il 2024; in altre aree si passa da situazioni virtuose già vicine al target come l’area costiera (Cogoleto è già al 73%) oppure l’alta Val Polcevera dove entro il 2021 la differenziata dovrà arrivare al 70%, ma si parte da una media dei comuni dell’oltre al 65%. A questo si aggiungono risultati “a macchia di leopardo” come nella Valle Scrivia (dove Montoggio dall’attuale 20% dovrà raggiungere il 70% entro il 2022, mentre Busalla è già al 74%) oppure in Val Trebbia (dove Fascia è al 59%, ma Propata al 20% ed entrambe hanno come obiettivo il 70% entro 2 anni).

«La legge dice che entro il 2035 le discariche dovranno essere usate al massimo per il 10% dei rifiuti prodotti e il 65% dei rifiuti domestici e urbani dovrà essere riciclato. – dichiara Marco Bucci, Sindaco di Genova - La nostra amministrazione si è adoperata per mettere AMIU nelle condizioni di poter giocare un ruolo da protagonista dell’economia circolare del territorio, non solo per Genova, ma anche per la Città Metropolitana e, indirettamente, per la Regione Liguria.  Il nostro intento è di realizzare le condizioni della chiusura del ciclo dei rifiuti, ma per questo è necessario anche l’impegno di ogni cittadino nel fare una sempre più corretta e attenta raccolta differenziata: un impegno per l’ambiente, per le nuove generazioni e per il portafoglio di ciascuno di noi».

Lo scorso giugno la Città Metropolitana di Genova (con delibera n. 19/2020) ha dato parere favorevole al riconoscimento di AMIU Genova come gestore unico del servizio integrato dei rifiuti nei 31 comuni del bacino del Genovesato, a partire dal 1° gennaio 2021 per 15 anni.

Sono state individuate 6 aree territoriali in cui sono presenti 31 comuni; l’area Genova, che comprende il capoluogo e Davagna; l’area costiera con Arenzano e Cogoleto; le Valli Stura, Orba e Leira con Mele, Masone, Campo Ligure, Rossiglione e Tiglieto; l’Alta Val Polcevera con Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant'Olcese e Serra Riccò; la Valle Scrivia con Busalla, Casella, Crocefieschi, Isola del Cantone, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone, Valbrevenna e Vobbia; la Val Trebbia comprende Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno e Torriglia.

Sottolinea Matteo Campora, Assessore comunale genovese all’Ambiente: «Affronteremo nuovi obiettivi strategici che passano attraverso l’innovazione ambientale, migliori infrastrutture per maggiore efficienza, impianti innovativi per lo smaltimento e la valorizzazione dei rifiuti. Nuove opportunità per il personale e nuove modalità al servizio dei cittadini che permetterà di sviluppare un servizio di qualità nel rispetto dell’ambiente e dell’economia circolare».

AMIU Genova ha assunto i lavoratori dei diversi gestori che oggi operano sul territorio oggetto dell’affidamento grazie alla «clausola sociale», rispettando la normativa di riferimento e i fabbisogni della progettazione del servizio. A fine 2020 Amiu Genova contava su 1.550 dipendenti, che, nel corso del 2021, saliranno a oltre 1670 persone.

«Al centro del nostro lavoro quotidiano si conferma il cittadino con le sue necessità e le sue aspettative. A questo si affianca la crescente attenzione di tutti all’impatto ambientale, alla sostenibilità e all’economia circolare. – aggiunge Pietro Pongiglione Presidente AMIU GENOVA – L’azienda investirà in mezzi, infrastrutture e impianti ma i propri obiettivi passano attraverso la valorizzazione dell’esperienza e della professionalità delle nostre persone, la capillare presenza sul territorio e la collaborazione di tutti: lavoratori e cittadini. Questo Piano Industriale detta le modalità e i tempi con cui AMIU intende perseguire i suoi obiettivi, strategici sia per la società, sia per le comunità dei nostri territori».

Il nuovo perimetro gestionale è caratterizzato da un numero complessivo di 650.000 utenti serviti, cioè il 5% in più di quello attuale, perché la città di Genova rappresenta da sola oltre l’80% del bacino di utenze di tutto il bacino del genovesato. Più articolata l’estensione territoriale che di fatto è quasi doppia rispetto all’attuale (+81%).

Le attività previste dal Contratto di Servizio sono: spazzamento e lavaggio delle strade; raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; gestione tariffe e rapporti con gli utenti e trattamento e recupero dei rifiuti urbani.

Conclude Tiziana Merlino, Direttore Generale AMIU Genova: «Il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata del 65% previsti da Città Metropolitana ci obbligano a cambiare la prospettiva gestionale e industriale di medio-lungo termine. Ciascuna area ha caratteristiche urbanistiche, territoriali e socio-economiche diverse e richiedono una complessa e articolata pianificazione del servizio, che trova situazioni virtuose già vicine al target ad aree dove la raccolta differenziata deve più che raddoppiare in un biennio e abbiamo volontà, professionalità e capacità per riuscire in questi intenti». 

L’ottenimento dei risultati di raccolta differenziata porterà AMIU Genova a trattare frazioni di organico, plastica, carta e vetro con volumi più che raddoppiati. Conseguentemente la logistica e il trattamento di queste frazioni diventano cruciali: si rivela indispensabile rendere gli attuali siti di trasferenza nelle condizioni di gestire i materiali della raccolta differenziata, primo fra tutti l’umido, da preparare per l’invio agli impianti di trattamento e avvio a riciclo o recupero. 

Scarpino viene confermato nel suo ruolo strategico quale impianto di riferimento per lo smaltimento di rifiuti del Genovesato e dei territori limitrofi. Nella primavera del 2022 si prevede l’entrata in funzione dell’impianto Trattamento Meccanico Biologico, il cui inizio lavori è cominciato nelle scorse settimane, che permetterà di convogliare tutta l’attività di trattamento del rifiuto del bacino del genovesato presso un unico polo impiantistico.

 

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