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Notizie

Da Vince Genova a Fratelli d’Italia al PSI: Ubaldo Santi torna al vecchio amore (politico)

Super User 29 Gennaio 2021 1627 Visite

Il consigliere comunale Ubaldo Santi, eletto nel 2017 nella lista Vince Genova del sindaco Bucci, poi passato in Fratelli d’Italia e in fine nel Gruppo Misto, ha fatto sapere che ha aderito al Partito Socialista del senatore Riccardo Nencini e che è pronto a sostenere con il suo nuovo marchio, "Noi ConTe Contiamo", l’ex premier Conte, quest’ultimo però non è ancora al corrente dell’importante aiuto che presto gli arriverà da Genova.

Figlio di un deputato socialista (l'indimenticabile Ermido), Santi in passato aveva già rappresentato il PSI nella Sala Rossa di palazzo Tursi, ma era stato espulso dal partito per aver votato contro il sindaco di allora, Claudio Burlando, che si era salvato per un solo voto.

Dalla vendita delle farmacie comunali, la vicenda è finita pure su Report di Rai3, alle presunte pressioni del sindaco sui consiglieri comunali, finite in Procura, e all’elezione del presidente del Consiglio comunale Federico Bertorello, finite al Tar, Santi è stato la vera spina nel fianco di Bucci, un oppositore ancora più pressante di Pd, Movimento 5 Stelle e lista Crivello.

Quindi a Tursi può essere eletto a capo dell’opposizione.

Dimissioni Criscuolo, PD: siamo al quarto segretario comunale in tre anni di Bucci

Super User 28 Gennaio 2021 1740 Visite

Il segretario e direttore generale del Comune di Genova Pasquale Criscuolo nei prossimi giorni lascerà l’incarico per prendere servizio come segretario comunale di Arezzo. Nell'aprile del 2020 Criscuolo aveva sostituito Antonino Minicuci che, pur essendo in pensione, era rimasto ancora un anno a palazzo Tursi come consulente a titolo gratuito. L'avvicendamento era stato necessario anche perché Minicuci aveva da affrontare la campagna elettorale, poi persa, per le comunali di Reggio Calabria del settembre scorso. 

“La continua fuga dal nostro Comune di segretari comunali, che peraltro optano per il trasferimento in sedi più piccole, è certamente un segnale di allarme per l’andamento della macchina comunale, e per il clima evidentemente non facile della civica amministrazione. Dall’elezione del sindaco Bucci siamo al triste record di quattro segretari generali in poco più di 3 anni e mezzo. Il continuo cambio al vertice non fa bene alla qualità e all’efficienza dei servizi comunali, rende più complessa l’organizzazione del personale, e in definitiva costituisce un danno per tutti i cittadini”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo consiliare PD a palazzo Tursi.

Giornata Memoria, Luca Pastorino: “Atto ignobile a Cogoleto, subito interrogazione in Parlamento”

Super User 28 Gennaio 2021 576 Visite

"Nel Giornata della Memoria abbiamo visto un atto ignobile al consiglio comunale di Cogoleto. La celebrazione di un momento così carico di significato, per non dimenticare l'orrore della Shoah, ha dato vita a una scena da condannare. I consiglieri devono rassegnare immediatamente le dimissioni. Il loro comportamento non è degno per chi ha un ruolo all'interno delle Istituzioni. E bene hanno fatto i consiglieri regionali dei gruppi Sansa Presidente, Linea Condivisa, M5S e Pd a presentare un esposto al Prefetto. Il caso verrà portato in Parlamento con un'interrogazione che depositerò a breve alla Camera". Lo dichiara il deputato ligure di Leu Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera.

"Ma - aggiunge Pastorino - quanto accaduto nel consiglio comunale di Cogoleto conferma la necessità di affrontare la questione anche in Parlamento dal punto di vista normativo. Bisogna mettere fuori legge le organizzazioni che si richiamano all'ideologia fascista e avviare progetti culturali, coinvolgendo il servizio pubblico, per contrastare il ritorno di partiti dichiaratamente fascisti. La proposta di legge, che ho presentato a inizio legislatura, deve essere calendarizzata al più presto per essere approvato. L'iter è fermo da troppo tempo, serve un sussulto dell'intero Parlamento".

Saluto romano in Consiglio comunale a Cogoleto, Toti: “Atto non tollerabile da condannare”

Super User 28 Gennaio 2021 840 Visite

“Quello che è accaduto a Cogoleto non è tollerabile e va condannato, senza se e senza ma. I consiglieri che durante il Consiglio comunale hanno fatto il saluto romano oltre a commettere un reato, hanno offeso nel giorno della Memoria tutte le vittime della follia criminale nazifascista. Da Presidente di Regione ritengo che nessuno debba permettersi comportamenti simili, a maggior ragione i rappresentanti delle istituzioni, in nessuna giornata, non solo in quella della Memoria. Bene ha fatto il sindaco Paolo Bruzzone a condannare prontamente e condivido le sue parole dalla prima all'ultima”. Lo ha scritto su Facebook il presidente Giovanni Toti.

Cavo: “Avviato oggi confronto per il nuovo piano sociale integrato regionale condiviso con il territorio”

Super User 28 Gennaio 2021 525 Visite

Ha preso il via oggi con la riunione convocata dall’assessore alle Politiche sociali di Regione Liguria Ilaria Cavo, la predisposizione del nuovo Piano sociale integrato regionale (Psir).

Alla riunione hanno partecipato i dirigenti del settore politiche sociali e, in collegamento, i 19 direttori sociali e i sindaci dei Comuni capofila dei distretti, oltre al direttore generale di Anci Liguria, Pierluigi Vinai, in quanto l’associazione collaborerà alla redazione del nuovo piano in rappresentanza del territorio, come previsto da una delibera regionale del 5 agosto 2020.

“La scelta di avviare la procedura per la revisione e il rinnovo del Piano nasce da due fattori. Il primo è legato al fatto che il piano vigente risale al 2013 e, seppur ancora in prorogato, necessita di un rinnovo. Il secondo è legato all’accelerazione verso questa riflessione innescata dai cambiamenti e dalle nuove esigenze che la pandemia da covid-19 ha messo in luce, soprattutto nel sociale. Come ho avuto modo di dire chiaramente oggi in riunione, il nuovo piano nascerà da una condivisione con il territorio”.

Proprio nell’ottica della condivisione, come primo atto Anci ha inviato un questionario elaborato con l’assessorato per chiedere ai referenti dei distretti sociali non solo di tracciare una fotografia dell’esistente nell’ambito della pianificazione, regolamentazione, formazione, dei servizi e dei rapporti attivati con il terzo settore ma anche di formulare proposte su nuovi servizi da attuare e sulle nuove esigenze riscontrate. In particolare, ai referenti dei distretti viene chiesta una valutazione sulle azioni tematiche del Piano vigente per valutare quali riproporre con le eventuali integrazioni. Il questionario tocca anche la parte finanziaria e i criteri di riparto “come strumento iniziale di confronto - spiega l’assessore Cavo - a cui seguiranno, anche in base alle risposte, tavoli tematici e ulteriori incontri di approfondimento che spero saranno proficui come quello di oggi. L’obiettivo è che sia un piano condiviso da predisporre nei tempi che saranno necessari. Oggi si è dato l’input per partire con questo lavoro ma - conclude - ho anche invitato gli interlocutori al tavolo a condividere eventuali progettualità più urgenti che rispondano alle esigenze attuali, soprattutto in relazione alle fragilità dei giovani e degli anziani, in modo da poter dare risposte tempestive ed efficaci, anche nelle more della predisposizione del nuovo Piano”.

Soddisfatto anche il direttore generale di Anci Liguria: “Siamo contenti di questo approccio di tipo bottom up, che parte dai bisogni dei territori - afferma Pierluigi Vinai -. Il Psir è di fatto il Piano ‘regolatore’ sociale, e noi come voce delle Autonomie locali liguri stiamo creando una task force formata da una rappresentanza di sindaci e dai direttori di distretti sociali, che prevede una prima fase, istruttoria, che servirà a svilupparne il divenire. Sarà l’occasione per ricalibrare non solo gli aspetti amministrativi ed organizzativi degli enti locali ma anche le tradizionali esigenze sociali su cui si innestano i nuovi e complessi bisogni delle comunità locali”.

A6, archiviata dalla Procura di Savona l’inchiesta a carico d’ignoti per il crollo del viadotto Madonna del Monte

Super User 28 Gennaio 2021 562 Visite

Autostrada dei Fiori rende noto che è stata archiviata in via definitiva dalla Procura di Savona l’inchiesta a carico di ignoti avviata a seguito del crollo del viadotto “Madonna del Monte” sull’A6 Torino-Savona, investito il 24 novembre 2019 da una violenta frana staccatasi dal versante della montagna sovrastante l’autostrada.

La Procura di Savona, sulla base delle relazioni tecniche dei periti, ha accertato che il viadotto era stato costruito con materiali idonei, ad opera d’arte e non presentava ammaloramenti della struttura. A provocarne il crollo sarebbe stato il cedimento del terreno, dovuto alle incessanti e violenti piogge di quei giorni, non classificato a rischio idrogeologico dalle carte dell’Autorità di bacino regionale e non di pertinenza della società concessionaria.

Autostrada dei Fiori ha da subito riposto la massima fiducia nell’operato della magistratura nella consapevolezza di aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative e dei contratti e di aver posto in essere sul Viadotto “Madonna del Monte”, così come su tutte le opere d’arte dell’autostrada, tutte le attività di manutenzione, di ispezione e di controllo previste.

L’archiviazione dell’inchiesta a carico di ignoti conferma il corretto operato della Società ed il fatto che la causa del crollo del Viadotto sia esclusivamente imputabile ad un fatto esterno alla società stessa, imprevisto ed imprevedibile, quale la violenta frana, del volume di circa 15mila metri cubi, staccatasi dal versante della montagna e abbattutasi a notevole velocità e con grande energia contro il manufatto autostradale tra i caselli di Savona ed Altare in direzione nord.

Autostrada dei Fiori, immediatamente dopo l’evento, si è impegnata tempestivamente nella ricostruzione del viadotto, restituito agli utenti e alla Regione Liguria nel tempo record di circa 70 giorni, in anticipo rispetto al cronoprogramma originariamente previsto.

Da quando è subentrata nella gestione del tronco A6 Torino-Savona, la Società Autostrada dei Fiori ha avviato, seguendo un approccio di tipo industriale, un ingente programma di ammodernamento della tratta autostradale, pianificando ed eseguendo molteplici interventi volti ad innalzare gli standard di qualità dell’infrastruttura, una delle arterie stradali più vecchie d’Italia.

Appalto servizi accoglienza, assessore Benveduti: “Stop a chi utilizza i centri per fare business”

Super User 28 Gennaio 2021 589 Visite

Parere contrario di Regione Liguria al nuovo schema di capitolato di appalto dei servizi di accoglienza discusso in Commissione Immigrazione. “L’immigrazione incontrollata in Liguria sta arrivando al limite della sopportazione. Abbiamo ribadito la necessità di scongiurare il rischio di un’accoglienza in casermoni, contraria a qualsiasi logica di integrazione, che finirebbe col creare nuova tensione sociale sui nostri territori”. Lo dice l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione ed Emigrazione di Regione Liguria Andrea Benveduti.

Il giudizio negativo ha trovato il consenso anche di altre regioni, quali Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sicilia, e Veneto.

“Integrazione vuol dire anche controllo – spiega l’assessore – per favorirlo sarebbe opportuno, nell’ottica di un’adeguata organizzazione del servizio, che i centri collettivi disponessero di una capienza massima di 60 posti complessivi, da suddividere in moduli al fine di evitare eccessive concentrazioni. Consentire la co-presenza all’interno delle strutture di oltre 300 persone rappresenta un chiaro passo indietro, che abbiamo il dovere di ostacolare. Non solo per gli effetti negativi in termini di salute, considerati gli assembramenti che si verrebbero a creare, ma anche per la scarsa attenzione che verrebbe riservata al percorso d’inclusione sociale dei singoli individui”.

“È a nostro avviso opportuno – conclude Benveduti – che il capitolato proposto sia coerente con la nostra normativa che prevede un’autorizzazione al funzionamento in linea con quanto previsto dal ‘Manuale dei Requisiti per l’Autorizzazione’ di Regione Liguria, documento che regolamenta gli standard igienico-sanitari delle strutture attraverso una commissione composta da rappresentanti delle aziende sanitarie e degli enti locali”.

Balneari, Cianci: “Trattamento differente da comune a comune: i sindaci restino in attesa”

Super User 28 Gennaio 2021 794 Visite

“La gestione del rinnovo delle concessioni demaniali, completamente diversa da Comuni anche limitrofi, certifica purtroppo l’incertezza e la disparità di trattamento a cui sono costrette le imprese del nostro territorio, molto spesso aziende a conduzione familiare - afferma Domenico Cianci, consigliere regionale di Cambiamo! -. Ieri sera ho incontrato i balneari e raccolto il loro smarrimento per una vicenda che mette in atto forti disuguaglianze tra imprenditori di località limitrofe: in questo momento sarebbe opportuno che ogni sindaco attenda la risposta che il Governo invierà alla Commissione europea e non produca ulteriori atti amministrativi che provocherebbero decine e decine di impugnazioni singole con costi ingenti per le casse comunali. Esiste una legge dello Stato, la 145 del 2018, che estende le attuali concessioni pre Bolkestein fino al 2033: recenti sentenze dei tribunali, come quella del Tar Puglia, ne hanno confermato la piena legittimità specificando che la norma nazionale risulta vincolante per la pubblica amministrazione. Questo è l’unico punto fermo, al netto dell’avvio di una procedura di infrazione europea dalla quale si attendono evoluzioni ed effetti. In Liguria, purtroppo, alcuni concessionari si sono visti promettere e talvolta perfino concedere dai Comuni questa estensione per poi ottenerne una decisamente più breve, fino al 2022: un provvedimento che genera preoccupazione tra gli operatori e rende di fatto impossibile la pianificazione di futuri investimenti. Regione Liguria sta coordinando il Tavolo interregionale che nei giorni scorsi ha ribadito la necessità di un confronto immediato con il Governo, fino ad oggi assente, per ragionare su una riforma organica del settore, come già hanno fatto altre nazioni europee, e ottenere certezze per le imprese”.

Prorogati al 15 marzo i termini della gara per la concessione del Galata Museo del Mare e promozione dei musei

Super User 28 Gennaio 2021 620 Visite

Per facilitare gli operatori interessati, che hanno evidenziato quanto l’emergenza sanitaria renda difficile l’organizzazione dei sopralluoghi, obbligatori per presentare le offerte relative alla concessione del Galata Museo del Mare e promozione del Mu.Ma, il Comune di Genova ha deciso di prorogare il termine di scadenza della gara alle ore 12 del 15 marzo prossimo. La prima seduta pubblica si terrà il giorno successivo alle 14:30.

La procedura aperta riguarda la gestione, per un periodo di sette anni, del Galata Museo del Mare (servizi museali, marketing, servizi educativi e pulizie), promozione e comunicazione del Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, l’ente strumentale del Comune di Genova che si occupa del Galata Museo del Mare, della Lanterna, della Commenda di Prè e del Museo Navale di Pegli, e della promozione dei principali musei civici genovesi.

Attraverso la nuova concessione, del valore a base d’asta di oltre 13 milioni di euro, il Mu.MA intende rilanciare le strutture ad esso affidate dal Comune di Genova, e in particolare il Galata Museo del Mare, attraverso una rinnovata offerta di servizi di alto standard qualitativo, diversificata e ampliata, in grado di creare esperienze di visita partecipative, originali, interattive e immersive, sia in loco che virtuali, per raggiungere una più ampia fascia di pubblico.

Nuova diga foranea, Alessio Piana: “Opera strategica per la città sia fruibile dai genovesi e anche un’attrazione turistica”.

Super User 28 Gennaio 2021 506 Visite

“Domani è in programma l’ultimo incontro del dibattito pubblico online sui progetti per la nuova diga foranea del Porto di Genova e in particolare sugli aspetti ambientali legati alla grande opera.

In tal senso, ritengo che alcune proposte già avanzate nei giorni scorsi, come quella dell’installazione di pale eoliche sull’infrastruttura, siano condivisibili.

Inoltre, l’opera, che è strategica per la nostra città, dovrà essere progettata in modo tale da rappresentare anche un’attrazione turistica del territorio e, soprattutto, essere fruibile dai genovesi, in particolare per coloro che vivono nelle delegazioni del Ponente maggiormente coinvolte nello sviluppo portuale.

Vedere Genova dal mare è senz’altro suggestivo e sarà sicuramente piacevole trascorrere qualche ora passeggiando, pescando o prendendo il sole sulla diga foranea opportunamente collegata al Porto Antico con un servizio di battelli.

Mi auguro che questa visione sia largamente condivisa e che quindi nello sviluppo progettuale si tenga conto di tali proposte.

A breve chiederò un incontro con il presidente dell’Autorità di sistema portuale e neo commissario per la costruzione della nuova diga foranea, Paolo Signorini, al fine di presentare, ancora più dettagliatamente, queste idee progettuali”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente della III commissione Attività produttive e consigliere regionale Alessio Piana (Lega).

Giustizia tributaria, Cassinelli e Bagnasco: “Nel Recovery neanche un rigo sulla riforma”

Super User 28 Gennaio 2021 844 Visite

"La giustizia tributaria continua a essere gestita e considerata come una giustizia di serie B. Nel Recovery Plan neanche un rigo dedicato agli investimenti necessari per una profonda riforma. Alla scarsità di risorse organiche si aggiunge anche un’evidente scarsità di risorse materiali, un ostacolo per il corretto svolgimento delle attività coi magistrati ausiliari onorari chiamati a gestire un notevole arretrato. Intanto la sezione tributaria della Cassazione è ingolfata proprio a causa della scarsa qualità delle sentenze tributarie di merito. Forza Italia chiede per questo una riforma radicale con la professionalizzazione dei giudici tributari, selezionati tramite un apposito concorso. Un passaggio necessario a vantaggio dei diritti dei contribuenti”. Lo scrivono in una nota i deputati Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco di Forza Italia.

Toti: “Cambiamo! per governo Ursula”

Super User 27 Gennaio 2021 642 Visite

Il governatore ligure Giovanni Toti è a Roma per dettare la linea ai parlamentari che hanno aderito al suo partito, Cambiamo!.

A sorpresa la formula indicata dal leader degli arancioni per il governo che verrà è quella che ha portato Usula Von der Leyen ad essere eletta presidente della Commissione Europea con i voti di PD, Cinque Stelle, Forza Italia, Leu, Italia Viva, +Europa e spezzoni di centro moderato.

"Il Conte-ter non ci interessa, ma se non si riesce a ricostruire l'ex maggioranza che non fa bene al Paese, bisogna ampliare il perimetro e noi ci siamo. Vediamo che fa Italia Viva. E aspettiamo il Cavaliere...", ha dichiarato il leader di Cambiamo!

Panarello, Giordano (M5S): “La maggioranza rasenta la prepotenza: respinti odg di tutela del patrimonio paesaggistico”.

Super User 27 Gennaio 2021 720 Visite

“La Giunta Bucci si ricorda di via Carso solo in funzione del promesso ampliamento dello stabilimento della Panarello Spa, che incide già notevolmente sulla qualità della vita dei residenti. Giova ricordare che la strada, unico accesso allo stabilimento, non vive esclusivamente in funzione della fabbrica. Lo sa Bucci che via Carso versa in condizioni di degrado, vista la mancanza di regimentazione delle acque, di pulizia del bordo strada e la potatura degli alberi che spesso, per la lunghezza dei rami, intralciano il transito dei mezzi AMT? Lo sa che l’area continua a essere interferita da frane e smottamenti anche nella zona dove è ubicata la Panarello, che si conferma così ad alto rischio idrogeologico? Prima di pensare a modificare il PUC secondo la propria convenienza, sarebbe auspicabile ascoltare i residenti di via Carso e risolvere le criticità in essere. Poi, eventualmente, procedere con un piano industriale. Che non andrebbe comunque concretizzato in via Carso per tutta una serie di considerazioni che abbiamo più volte esposto in Aula”. Così, il consigliere comunale Stefano Giordano, primo firmatario degli ordini del giorno che chiamano in causa le molteplici criticità dell’area.

 

“Per via Carso, come portavoce dei cittadini che ci hanno interpellato, non abbiamo chiesto la luna: abbiamo chiesto piuttosto di finanziare e avviare interventi di regimentazione delle acque, potatura degli alberi e di pulizia; di intervenire per la messa in sicurezza del territorio; di attivarsi presso la Regione Liguria al fine di avviare uno studio che aggiorni l’indice di franabilità della zona che interessa abitazioni e aziende adiacenti; di dare mandato alla Polizia Ambientale affinché́ esegua una perizia fonometrica atta a valutare l’attuale impatto acustico del sito produttivo”.

 

“Giova ricordare che l’insediamento della Panarello in zona di presidio ambientale e di vincoli paesaggistici è in palese contrasto con i criteri UNESCO di ammissibilità nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, tra cui quello che stabilisce che il bene culturale interessato (il sistema di Mura, Forti e Parco) deve essere di eccezionale valore universale, integro dal punto di vista storico, artistico, ambientale e tutelato. I criteri Unesco escludono, da questo punto di vista, l’ampliamento della Panarello nel Parco. Anche i Forti e le Mura verrebbero esclusi se non si provvederà alla loro messa in sicurezza, restauro conservativo e recupero. In merito, lo scorso 7 dicembre è stato anche approvato un Odg che impegnava il Sindaco e la Giunta ad attivarsi al fine di ottenere un finanziamento tramite il Recovery Fund per l’attuazione del piano di restauro conservativo dei Forti e delle Mura di Genova: da qui la nostra richiesta di interrogare il MIT per sapere se detta delibera risulta in contrasto con l’impegno assunto nel succitato ordine del giorno”.

 

“In Aula ieri la maggioranza ha respinto gli Odg per l’indice di franabilità, per il

rispetto dei parametri UNESCO e per le convocazioni di apposite Commissioni, con la collaborazione della Soprintendenza e dei Comitati interessati, per l'inserimento di una zona industriale all'interno del Parco dei Forti e delle Mura. A dimostrazione che a Genova o si fa come ordina Bucci… o si fa come detta Bucci”.

Autostrade, Alessio Piana (Lega): “via i pedaggi anche per tratta Ovada-Masone-Genova Prà”

Super User 27 Gennaio 2021 647 Visite

“Bene le esenzioni dei pedaggi autostradali da Prà e da Bolzaneto fino a Rapallo, ma manca ancora quella per l’intera percorrenza della tratta Ovada-Masone-Genova Prà.

In questa zona del nostro entroterra, infatti, continuano a essere presenti cantieri in autostrada e la viabilità è compromessa anche per via dell'interruzione della statale 456 del Turchino in seguito alla frana del Gnocchetto.

I residenti delle Valli Stura, Orba e Leira, che finora sono stati costretti a subire forti disagi, non possono continuare a essere penalizzati e quindi occorre che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e Autostrade per l’Italia (Aspi) prevedano di estendere la gratuità, al più presto, a partire dal casello di Ovada.

In tal senso ho già predisposto un’interrogazione da discutere in consiglio regionale.

Le valli del nostro entroterra devono avere l’attenzione che meritano da parte del Mit e di Aspi”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana (Lega).

Giorno della Memoria, Toti: “Non c’è futuro senza ricordo”

Super User 27 Gennaio 2021 478 Visite

“Non c’è futuro senza ricordo. Oggi tutti ricordiamo le vittime dell’Olocausto, ma è in ogni giorno delle nostre vite, e non solo in quello della Memoria, che dobbiamo tenere alta l’attenzione sui fenomeni di discriminazione e odio che ci circondano”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

“Mai come negli ultimi anni, complice la rete e l’utilizzo massivo dei social, si sono infatti riproposte teorie del complotto o negazioniste di uno dei periodi più bui della nostra storia, l’Olocausto, che rappresenta ancora una ferita profonda per la nostra società e una sofferenza sempre viva per un popolo sterminato da un’ideologia folle”.

“Ignoranza, odio, paura, pregiudizi e stereotipi restano ancora oggi i nemici più pericolosi, da combattere per non ripetere gli errori del passato. Che ogni giorno sia dunque il nostro giorno della Memoria, per tracciare un solco profondo tra chi siamo e chi non vogliamo mai più essere”.

Asef vara il funerale “sociale”: anche chi ha disagio economico onorerà degnamente il caro estinto

Super User 27 Gennaio 2021 843 Visite

Oltre al dolore, quando si perde un caro congiunto ci si deve confrontare con i costi per dargli un estremo, ultimo saluto in maniera dignitosa e consona all'amore che si aveva per lui.

Non facile, per molti, in tempo di crisi e per tanti addirittura quasi impossibile.

Ecco allora scattata l'idea di aiuto da parte di Asef, partecipata del Comune di Genova per le onoranze funebri, verso i meno abbienti con l'iniziativa del funerale “sociale”.

La cerimonia verrà fornita, tutto compreso, da 1100 euro. Cifra che Asef definisce “reale e trasparente e include tasse, diritti di trasporto, inumazione o eventuale cremazione.

Per usufruirne occorrerà produrre l'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) da parte di chi organizza il servizio funebre.

Quattro le fasce di Isee che permettono di accedere le agevolazioni decrescenti, comprese tra 0 e 13.000 euro. In una nota, Asef informa che “il funerale per inumazione, nella prima fascia (Isee da 0 – 5000 euro) costerà al cittadino 1100 euro; nella seconda fascia (Isee da 5000 – 7500 euro) avrà un costo di 1300 euro; nella terza fascia (Isee da 7500 a 9000 euro) 1400 euro; nella quarta fascia (Isee da 9000 a 13000 euro) un costo massimo di 2100 euro. In caso di cremazione, il costo dei servizi risulterà leggermente maggiorato”.

Importante rilevare come, in ogni caso, sarà possibile rateizzare ad interessi zero.

L'1 febbraio la data di partenza dell'iniziativa, per il cui funzionamento la direzione Asef srl ha raddoppiato il fondo sociale già esistente ed utilizzato negli scorsi anni scorsi per aiutare cittadini in difficoltà. Nel 2020 sono state 109 famiglie per oltre 40mila euro erogati da Asef per coprire gli sgravi.

“Nel 2020 – indica il dirigente amministrativo e gestionale dell'azienda - a Genova il numero dei servizi funebri è aumentato, rispetto al 2019, del 23 per cento. Questa crescita, in larga misura, è direttamente proporzionale al diffondersi della pandemia da Covid – 19. Che, come evidente, ha avuto e sta avendo anche una ricaduta molto negativa sul tessuto socioeconomico cittadino. Asef è una società partecipata del Comune di Genova con, tra i suoi obiettivi, quello principale è di essere al fianco dei cittadini nel momento della difficoltà. L’azienda ha una chiara valenza sociale ed oggi possono avere bisogno di aiuto famiglie che, prima della pandemia, erano economicamente tranquille, pensiamo ai lavoratori in cassa integrazione o agli operatori commerciali che in questi mesi hanno visto azzerate o fortemente ridotte le attività”.

“Le tariffe saranno esposte dal personale e applicate in piena trasparenza – spiega invece Maurizio Barabino, amministratore unico Asef – e sono comprensive di tutte le voci di spesa che compongono un servizio funebre, diritti e cremazione compresi. E danno diritto a funerali di qualità elevata, negli standard che contraddistinguono la nostra azienda”.

Asef da lavoro ad oltre cento addetti e genera un indotto a Genova e Nod Italia, di molti milioni di euro. Compie attività certamente mesta e tristi, ma peraltro indispensabile.

Dino Frambati

Toti: “Non si ferma la campagna vaccinale e la curva del contagio continua a calare”

Super User 27 Gennaio 2021 545 Visite

“Sono 271 i nuovi positivi oggi (ieri per chi legge, ndr) in Liguria su 7.356 tamponi, tra molecolari e antigenici, effettuati nelle ultime 24 ore, segno che la nostra attività di screening continua a pieno ritmo. Diminuiscono i pazienti ricoverati nei nostri ospedali ma il numero più doloroso, quello dei decessi, resta purtroppo ancora alto: oggi sono 17, quasi tutti pazienti sopra i 75 anni, la fascia di popolazione più colpita dal virus e che dobbiamo mettere al più presto al sicuro con i vaccini”. Lo scrive sui social il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, facendo il punto sulla pandemia.

“Oggi – continua Toti - sono arrivate altre 10 pizza box di Pfizer e nonostante la riduzione delle consegne, grazie alla programmazione prudente e attenta fatta dalla nostra sanità, la campagna vaccinale in Liguria non si è fermata. Adesso speriamo che Pfizer recuperi, come annunciato, i ritardi in modo da poter partire il prima possibile con la fase 2, quella destinata proprio ai nostri anziani”.

“I dati di oggi comunque confermano la tendenza di questi giorni – conclude il presidente di Regione Liguria - la curva del contagio continua a calare e ci auguriamo che alla fine della settimana la nostra regione possa tornare in zona gialla, ricompensando almeno in parte i grandi sacrifici che le nostre attività e tutti i liguri stanno facendo, con coraggio e determinazione, per poter tornare alla normalità”.

Carlo Bagnasco si candida alla presidenza di Aci Genova

Super User 26 Gennaio 2021 1779 Visite

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e vicesindaco della Città Metropolitana, si candidata alla presidenza dell’Automobile Club Genova.

Anche se sul volantino che promuove il quartetto composto da Carlo Bagnasco, Tommaso Mambretti, Mirko Passalacqua e Paolo Maria Capasso si legge “c’è aria di rinnovamento”, la nuova lista ha intenzione di dare continuità al lavoro svolto negli ultimi anni dall’attuale presidente Giovanni Battista Canevello, il cui mandato è in scadenza nel prossimo maggio.

In attesa delle elezioni del consiglio direttivo, che avrà poi il compito di esprimere il nuovo presidente, Bagnasco, grande appassionato di auto e moto e socio Aci di vecchia data, ha già acceso i motori.

La proposta di Mascia e Brusoni: a Tursi il garante dei diritti degli anziani

Super User 26 Gennaio 2021 780 Visite

Proprio all'indomani della notizia dell'ennesimo caso di violenze e maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti di una RSA di Varazze, in Comune a Genova arriva la proposta di istituire un Garante dei Diritti degli Anziani. A firmarla per primi i due capigruppo di Forza Italia Mario Mascia e della lista del sindaco Bucci Marta Brusoni.

"Gli anziani sono un autentico forziere sociale: custodiscono le tradizioni, la storia e le migliori risorse anche morali dell'Italia - dichiara Mario Mascia - per questo vanno a loro volta preservati e valorizzati anche con figure quali il Garante dei loro diritti".

"Da mamma di due figli in età scolare ai tempi del Covid - dice Marta Brusoni - posso dire che oggi più che mai le nonne e i nonni sono la colonna vertebrale delle famiglie, soprattutto a Genova: senza di loro molte di loro non saprebbero proprio come fare a tirare avanti".

“Desidero esprimere il mio plauso all’iniziativa del capogruppo di Forza Italia Mario Mascia e della capogruppo di Vince Genova Marta Brusoni. La proposta di istituire la figura del garante per gli anziani riveste una forte valenza sociale e va nella direzione di una sempre maggiore attenzione nei confronti di queste persone e di valorizzazione del contributo che esse portano alla vita delle nostre comunità. Un contributo che si esprime non soltanto in termini di esperienza e di conservazione e trasmissione della memoria storica, ma anche di sostegno attivo alle famiglie”, ha commentato il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare.

Delasem, Gian Luca Buccilli: “Genova luogo della memoria”

Super User 26 Gennaio 2021 1217 Visite

Dal consigliere comunale di Recco Gian Luca Buccilli (lista Civica) riceviamo e pubblichiamo.

La Germania nazista si dedicò con tutte le sue energie alla più criminale impresa della storia moderna: lo sterminio degli ebrei d'Europa.

La persecuzione eseguita dal Terzo Reich fu contrastata anche attraverso iniziative di soccorso che ne mitigarono i tragici effetti. Una di queste ebbe l'epicentro a Genova.

Delasem è l'acronimo di Delegazione per l'assistenza degli emigrati ebrei, costretti a lasciare la Germania ovvero a fuggire dai territori invasi dall'esercito nazista.

Fondata il primo dicembre del 1939, stabilì la propria sede a Genova, in Piazza della Vittoria.

La direzione della Delasem fu affidata all'avvocato civilista Lelio Vittorio Valobria, ebreo genovese e figura apicale dell'Unione delle comunità israelitiche in Italia.

Ai profughi ebrei la Delasem forniva cibo, medicinali, abiti, documenti, biglietti e visti per l'espatrio.

L'organizzazione, finanziata in buona parte con valuta estera proveniente da enti ebraici internazionali, poteva contare su ventisette referenti (uno per ogni città dove era presente una comunità ebraica) e su una solida rete di volontari.

Le leggi razziali promulgate nel 1938 privarono gli ebrei dei più elementari diritti civili ma fino al 1943 la loro vita non era in pericolo.

Chi dall'estero riusciva a trovare rifugio in Italia poteva poi raggiungere un paese sicuro.

La Delasem aiutò 5 mila profughi ebrei a espatriare.

Grazie al porto e alla vicinanza con il confine francese, Genova era la base logistica ideale per organizzare gli espatri e condurli a buon esito.

Con l'entrata in guerra dell'Italia, fu impartito l'ordine di internare gli ebrei stranieri.

La Delasem proseguì l'opera di assistenza, assegnando un proprio rappresentante a ognuno dei trenta campi allestiti in Italia.

L'aiuto fornito agli internati divenne principalmente economico: lo Stato erogava a ciascuno di loro un modesto sussidio (6 lire al giorno) che l'ente integrava con risorse proprie.

Nel frattempo i volontari della Delasem continuarono a seguire le pratiche di espatrio.

Le cronache di allora raccontano come nei primi mesi del 1942 l'organizzazione portò a termine una missione esemplare.

Lelio Vittorio Valobria fu informato che a Lubiana i nazisti tenevano in ostaggio 53 giovanissimi ebrei, ai quali le SS avevano assassinato i genitori.

L'avvocato genovese organizzò una spedizione che mise in salvo i ragazzi e li trasferì a Nonantola (vicino a Modena), dove trovarono ospitalità presso un grande edificio denominato Villa Emma.

A seguito dell'occupazione tedesca "i ragazzi di Villa Emma" furono prima nascosti e poi aiutati a fuggire in Svizzera grazie alla collaborazione degli abitanti di Nonantola.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e gli avvenimenti che ne seguirono, tutti gli ebrei italiani e stranieri vennero fatti oggetto di un'implacabile persecuzione.

La Delasem fu sciolta e costretta a operare in clandestinità.

Diversi delegati locali furono arrestati, mentre i nazisti deportavano gli ebrei dall'Italia verso i campi di sterminio oltre confine.

La Delasem continuò a distribuire aiuti materiali e documenti falsi utili per la fuga nonché a trovare luoghi di asilo.

I collegamenti e il flusso di denaro tra la Svizzera e la sede di Genova rimasero sempre attivi anche grazie al Nunzio apostolico a Berna, Monsignor Filippo Bernardini.

Lelio Vittorio Valobria, prima di riparare in Svizzera, chiese all'Arcivescovo di Genova, Cardinale Pietro Boetto, di prendere in consegna l'intero archivio della Delasem. 

Sua Eminenza non esitò un attimo: affidò a Monsignor Francesco Repetto, suo segretario particolare, l'eredità dell'intera missione dell'ente di soccorso ebraico.

La Curia genovese assicurò sostegno economico agli ebrei perseguitati e in fuga, li nascose nei locali dell'arcivescovato per sottrarli alla cattura e a una sicura deportazione, funzionò come centrale operativa per la distribuzione degli aiuti internazionali agli ebrei presenti nei territori della Repubblica di Salò.

Nel luglio del 1944 Monsignor Francesco Repetto, braccato dalla Gestapo, fu costretto a rifugiarsi in montagna.

Don Carlo Salvi ne continuò l'opera fino alla Liberazione. 

Il Cardinale Pietro Boetto e Monsignor Francesco Repetto sono stati inseriti nel novero dei Giusti tra le nazioni dallo Yad Vashem, l'istituzione ebraica per la memoria della Shoah.

Dopo la Liberazione e fino al 1947, il compito dei nuclei dei Delasem fu quello di favorire i ricongiungimenti familiari e il viaggio verso la terra di Israele (Eretz Yisrael), "promessa da Dio ai discendenti di Abramo attraverso suo figlio Isacco e agli israeliti, discendenti di Giacobbe, nipote di Abramo". 

Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica - Recco

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