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Ponte, Benveduti: “Decreto Genova modello vincente”

Super User 29 Aprile 2020 666 Visite

"Oggi da Genova arriva un segnale di speranza per il Paese. Nel rispetto delle 43 vittime, che mai smetteremo di ricordare abbastanza, le istituzioni hanno dimostrato in meno di due anni qual è la politica del fare. Un lavoro di squadra vincente, che deve essere replicato in tutta Italia se vogliamo tornare a competere a determinati livelli, specie in un momento come questo". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti al termine del varo dell'ultima campata del ponte di Genova

"Ringrazio in particolar modo l'ex viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi - aggiunge Benveduti -, per aver ricoperto a Roma un ruolo indispensabile nella composizione di un decreto divenuto modello per l'intero Paese. E, che ne dica il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti De Micheli, contraria ai tempi dell'approvazione del decreto alla Camera, il modello dev'essere replicato. Da qui deve ripartire un grande piano Marshall per il Paese. Per troppi anni la politica si è dimenticata di manutenere e costruire opere infrastrutturali, che, come ci ha spiegato bene Pietro Salini, non stanno più in piedi. Da Genova deve partire la luce che illumina il cammino dell'Italia e oscura finalmente la burocrazia".

Conteggio deceduti per Covid in Liguria, “Dati sbagliati da Regione?”

Super User 29 Aprile 2020 826 Visite

"Approssimazione, pochi controlli sulla regolarità delle documentazioni arrivate ad Alisa. Questi ad essere buoni sono i giudizi che si possono dare sulla gestione del conteggio tetro e triste dei deceduti della Liguria di questi mesi. Un conteggio però che ha un’importanza enorme su tutte le decisioni e sulle previsioni di quanto il contagio del coronavirus possa avere influito sulla vita delle persone e di come si possa sviluppare in futuro questo grave virus." dichiara Alice Salvatore portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Liguria

"L’azienda sanitaria ligure ha iniziato a raccogliere e controllare tutti i certificati di morte delle varie Asl, ospedali ed RSA della Liguria. I dati ad un primo controllo parrebbero errati sotto vari aspetti. Ogni certificato che riportava come causa della morte del paziente una polmonite o una grave insufficienza respiratoria, veniva automaticamente ascritta al coronavirus." continua Alice Salvatore.

"Secondo Walter Locatelli direttore di Alisa questi morti sono invece sicuramente causa del Covid19: «Se un soggetto è deceduto per una polmonite interstiziale o per complicazioni polmonari — dice Walter Locatelli, commissario straordinario di Alisa — penso che non ci voglia molta fantasia a pensare che le patologie, in questo periodo, siano state provocate dal coronavirus».

Alcuni studiosi però ricordano che non si può indicare come causa di morte il coronavirus per tutte le patologie respiratorie. non fosse altro perché tutti gli anni passati purtroppo ci sono stati decessi riguardanti patologie respiratorie, se quest’anno le adducessimo completamente al coronavirus vorrebbe dire che senza la pandemia in Liguria non sarebbe morto nessuno per patologie respiratorie diverse, cosa purtroppo impossibile."

"Che ci sia bisogno di ricontrollare di tutti i dati finora snocciolati giorno per giorno attraverso i social media e le televisioni nelle conferenze stampa della regione lo ammette anche Sonia Viale, assessore alla sanità, la quale precisa che molte persone che vengono iscritte come decedute ad esempio nella città di Genova in realtà non sono affatto residenti genovesi e nemmeno a volte liguri, questo porta ad un conteggio assolutamente fuorviante di tutta la situazione. Al momento dunque abbiamo una sola certezza: la Regione e Alisa non hanno ancora chiaro cosa sia capitato durante tutti questi mesi e come possa evolversi la situazione, perché i dati sono assolutamente confusi e non sicuri. Questo non ci permette di guardare con serenità al futuro anche perché l’inizio della fase in Liguria due viene affrettato in maniera estremamente veloce rispetto al resto del paese, e dovrebbe basarsi anche su questi dati."

Infine conclude "Cercherò di fare tutto quanto in mio potere per aiutare a trovare una soluzione in questa ingarbugliata faccenda, visto che chi di competenza, a quanto pare, non sa assolutamente come venirne fuori."

Mimmo Cianci: “il Ponte sia sempre illuminato dal Tricolore”

Super User 28 Aprile 2020 1114 Visite

Mimmo Cianci, amministratore di condomini e candidato alle regionali con la lista Toti, propone di illuminare il nuovo ponte con il Tricolore per sempre. 
I raggi laser, già utilizzati in alcune ricorrenze per colorare il viadotto in costruzione, per Cianci devono essere accesi tutte le sere “per non dimenticare le 43 vittime del Morandi”.
Una bella idea che il sensibile Cianci suggerisce ai commissari Toti e Bucci.

Il bollettino del coronavirus in Liguria

Super User 28 Aprile 2020 952 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 28 aprile.

5.119 attualmente positivi (+35)

799 pazienti in ospedale (-38)

di cui 81 in terapia intensiva (UTI, -2)

2.772 a domicilio (+29)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.548 (+44)

Guariti non più positivi = 1.512 (+82)

7.770 casi totali da inizio emergenza (+130)

Deceduti = 1.139 (+13)

Tamponi = 45.719 (+1.680)

Ospedalizzati:

Asl1 = 142 (13 UTI)

Asl2 = 118 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 120 (15 UTI)

San Martino = 166 (28 UTI)

Galliera = 95 (2 UTI)

Evangelico = 29 (2 UTI)

Gaslini = 5

Asl4 = 57 (4 UTI)

Asl5 = 67 (8 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 894

SV = 840

GE = 3.024

SP = 356

non assegnati = 5

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.882

Asl1 = 151

Asl2 = 604

Asl3 = 457

Asl4 = 359

Asl5 = 311

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Presto un intervento nazionale per l’agricoltura

Super User 28 Aprile 2020 630 Visite

“A giorni aspettiamo un intervento del governo per l’agricoltura. Finalmente ci hanno ascoltati – annuncia l’assessore Mai -. Il ministro alle Politiche agricole sembra finalmente aver accettato le richieste delle Regioni italiane. Oggi ho ricevuto una lettera dal Ministero che annuncia un intervento nazionale a sostegno dell’agricoltura e finalmente del florovivaismo. Per settimane durante le riunioni della Commissione Politiche Agricole abbiamo richiesto più volte al ministro Bellanova di predisporre interventi urgenti. Per la floricoltura, più specificatamente, credo sia essenziale stanziare almeno 1 miliardo di euro per garantire finanziamenti a fondo perduto a tutte le imprese italiane”.

“Dall’inizio della crisi Coronavirus lotto insieme ai colleghi assessori delle altre regioni italiane per evitare che il comparto agricolo, e in particolare il florovivaismo, sia completamente falcidiato. Certamente ci aspettavamo una risposta più celere da parte del Governo e del ministro Bellanova. Ora speriamo di vedere arrivare aiuti concreti a giorni. Servono finanziamenti adeguati, con strumenti chiari, efficaci e semplificati. Lo dobbiamo ai nostri imprenditori. Non possiamo accettare di perdere nemmeno un’azienda o un posto di lavoro”.

“Con la lettera purtroppo il Ministero ha rifiutato la nostra richiesta di riconoscimento della calamità per il settore florovivaistico che come Regione Liguria abbiamo deliberato il 10 aprile. Era un atto necessario e richiestoci anche dalle associazioni di categoria e dai Comuni. Eppure il Ministero ha negato la nostra richiesta motivando il diniego con l’impossibilità di legge di riconoscere questa crisi all’interno delle calamità naturali”.

“Personalmente non mi do per vinto. Sapevamo di poter incorrere in questa risposta, anche se lo stato di calamità sarebbe stato uno strumento efficace per attivare fondi nazionali. Oggi stesso ho proposto un immediato intervento di modifica del decreto 102 del 2004, che norma proprio le calamità naturali, in modo da consentirne il riconoscimento anche in caso di emergenza epidemiologica. Credo che se ci sia la volontà, certe cose si possano fare facilmente e velocemente. Tanto più visto che lo stato di calamità naturale era stato richiesto anche da alcuni consiglieri regionali liguri che militano nei partiti di Governo”.

“La nota positiva è che ci è stato confermato l’avvio a breve di un provvedimento governativo. Aspettiamo di capire in cosa consista perché non ne siamo stati resi partecipi. Immagino però tragga spunto dalle indicazioni che come sistema delle Regioni abbiamo sottoposto al Governo per il bene di tutti i nostri agricoltori. Le richieste sono contenute in un documento ormai da tempo in possesso del ministro Bellanova e di tutto l’Esecutivo. Come Regioni abbiamo proposto norme e agevolazioni a favore delle imprese florovivaistiche, agrituristiche, zootecniche, vitivinicole, ortofrutticole, olivicole, apistiche, oltre che per la pesca e acquacoltura. Insomma, per tutti i vari settori dei comparti agricolo e ittico”.

Muzio: “Consentire la partecipazione alle funzioni religiose”

Super User 28 Aprile 2020 813 Visite

Con un ordine del giorno depositato quest’oggi, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, chiede al presidente Toti di sollecitare il Governo, nei modi e nelle sedi meglio ritenute, a procedere con celerità alla definizione di un provvedimento che consenta nel più breve tempo possibile la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose.

“Da persona che non pratica con assiduità le funzioni religiose – dichiara Muzio – credo che, nel rigoroso rispetto delle norme di protezione e distanziamento finalizzate al contenimento della diffusione del Covid-19, la partecipazione alle celebrazioni possa rappresentare per molti cittadini una fonte di sostegno spirituale, morale e psicologico, tanto più importante in un momento come l’attuale. Dopo questi mesi in cui i fedeli hanno potuto soltanto seguire in televisione o sui social le funzioni – prosegue – ritengo che sia giunto il momento di prevedere nuovamente la loro partecipazione attiva all’interno dei luoghi di culto, osservando le necessarie misure di cautela sanitaria. La libertà religiosa e l’esercizio della libertà di culto rappresentano diritti fondamentali della persona umana, riconosciuti anche dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo. Comprimerli, oltretutto per un tempo così lungo, rischia di trasformarsi in un arbitrio che contrasta con i principi fondanti di uno Stato democratico e liberale qual è il nostro”, conclude il capogruppo di Forza Italia in Regione. 

Ponte Genova, Toti: "simbolo dell'Italia che riparte"

Super User 28 Aprile 2020 748 Visite

"Tutti avete contribuito oggi a dare un segnale straordinario a questo paese. Il completamento di quest'opera arriva in un momento difficile, ma anche in un momento di svolta. Oggi ci sono tutte le istituzioni della Repubblica, dal primo ministro, al sindaco, al presidente di Regione: significa che in questo paese su obiettivi comuni può esserci una politica sola. Siamo tutti qui oggi, ma non dimentico che eravano qui anche quel giorno di agosto del 2018, quando tutto questo è cominciato con un'immane tragedia. In ogni saldatura di questo ponte, in ogni gettata di cemento fatta rispettando i tempi, c'è una piccola, minima consolazione per le famiglie di quelle 43 vittime, morti assurde che non dimenticheremo mai, ma spero che almeno in piccola parte possa rincuorare la loro mancanza sapere che una Repubblica c'è e sa mantenere le sue promesse. Senza nulla togliere alle esigenze della giustizia, che deve fare il suo corso. È anche il simbolo, oggi, dell'Italia che riesce a ripartire con i tempi e i modi nei quali si è impegnata a farlo. Per questo è qualcosa di più di un ponte, che pure è tanto utile alla nostra città, al nostro paese e a un intero sistema logistico di cui costituisce uno snodo fondamentale: è la dimostrazione che insieme possiamo fare tante cose, anche a dispetto di tutti gli ostacoli che la sorte ci ha messo davanti, l'autunno più piovoso di sempre, la pandemia. Il cantiere è andato avanti sempre, senza fermarsi mai, con diligenza assoluta: di questo l'Italia è grata a tutti i lavoratori". Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria, e Commissario delegato per l'emergenza Giovanni Toti in occasione del varo dell'ultima campata del ponte di Genova.

Toti: "ordinanza è primo piccolo passo, no liberi tutti"

Super User 28 Aprile 2020 948 Visite

 “La curva relativa ai contagi continua la sua lenta e progressiva discesa, anche se con differenze da territorio a territorio ma con un trend univoco. Questa è una buona notizia, così come il fatto che calano i posti letto occupati per l’emergenza sia nei reparti di media che di alta intensità. L’ordinanza che è entrata in vigore oggi prevede piccoli spazi di libertà per cittadini e imprese, è un primo timido passo: non significa ‘liberi tutti’ e non sarà così per molto tempo. Ma una ripresa graduale significa passare dai divieti assoluti alle regole precise e rigorose, che sono valide e indispensabili per tutti: dalla capacità di rispettarle dipenderà la possibilità di tornare lentamente alla normalità, tenendo sotto controllo la curva dei contagi e l’occupazione dei posti letto nei nostri ospedali”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus.

“Riteniamo che la nostra ordinanza sia pienamente legittima e quindi applicabile da tutti i Comuni. Se qualche sindaco ha ritenuto di emanare ordinanze più restrittive, pensiamo sia legittimo: la Liguria chiede maggiore autonomia al governo e garantisce autonomia ai nostri amici sindaci, che per la maggior parte hanno comunque applicato la nostra ordinanza. Per altro analoghe ordinanze sono state emanate anche in Veneto, Emilia, Toscana, Lazio quindi da Regioni di diverso colore politico. L’obiettivo è favorire una ripresa lenta secondo regole rigorose per la salvaguardia della salute dei cittadini”.

“Continueremo a chiedere al governo che nei prossimi passaggi lasci più autonomia alle Regioni: applicare regole uguali a situazioni diverse – sottolinea il governatore ligure - determina ingiustizie sia sotto il profilo giuridico che sociale. Per questo mi aspettavo che, terminata la fase del lockdown legato all’emergenza vera, acuta, in cui tutti molti diritti sono stati sospesi sia per i cittadini che per gli enti locali, nella fase 2 in cui l’emergenza c’è ancora ma è affievolita il governo tornasse a rispettare diritti costituzionalmente garantiti, compreso il titolo V della Costituzione, delegando a Regioni e Comuni l’applicazione delle linee guida e consentendo non solo ordinanze più restrittive ma anche di maggiore apertura, secondo le specificità del territorio. Lo dico da uomo delle Istituzioni: si tratta di responsabilità che vanno condivise in modo sostanziale. Il Governo – conclude - ha il diritto e dovere di fare la propria parte ma vorrei consentire alle Regioni di fare altrettanto”.

“Il sistema sanitario regionale – ha aggiunto la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale - deve mantenere l’assetto attuale, così come nel periodo di massimo picco epidemico, perché dobbiamo accompagnare questo momento importante della progressiva riapertura, con la giusta attenzione per un eventuale ripresa della diffusione del contagio, in modo da essere pronti, se necessario, a riattivare rapidamente i posti letto di media e alta intensità. Ovviamente speriamo non accada: questo dipende da noi e dai nostri comportamenti, dalla nostra capacità di gestire le nuove regole introdotte con l’ordinanza, molto attesa e con tantissimi aspetti positivi anche per la salute persone. La ripresa dell’attività motoria rappresenta infatti una componente fondamentale per la qualità della vita delle persone e per la loro salute. Al contempo, stiamo lavorando alla fase 2 anche in sanità per la progressiva riapertura dell’attività in elezione, che è stata sospesa durante la fase acuta dell’emergenza. I Diar hanno ricevuto un mandato specifico in questa direzione stanno lavorando per riprogrammare la ripresa dei percorsi legati alla prenotazione delle visite, attività chirurgica e a tutto ciò che riguarda i servizi. Su questo avremo un’interlocuzione con i sindaci che incontreremo dalla prossima settimana”.

Circa alcuni dati sulla percentuale di diffusione del contagio tra il personale sanitario, la vicepresidente Viale ha affermato: “In base agli studi epidemiologici redatti dagli esperti, confermo che ci manteniamo sulla percentuale del 2,7% circa dei positivi tra il personale. Ipotetiche percentuali del 20% non sono suffragate da elaborazioni epidemiologiche. Sono disponibile al confronto ma dobbiamo essere precisi: lo dobbiamo ai nostri operatori, senza diffondere dati non validati dagli esperti in materia”, ha concluso Viale.

Coronavirus: positivi in Liguria, superata quota 5.000

Super User 27 Aprile 2020 1546 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 27 aprile

5.084 attualmente positivi (+96)

837 pazienti in ospedale (+6), di cui 83 in terapia intensiva (UTI, +1)

2.743 a domicilio (+76)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.504 (+14)

Guariti non più positivi = 1.430 (+26)

7.640 casi totali da inizio emergenza (+136)

Deceduti = 1.126 (+14)

Tamponi = 44.039 (+1.432)

Ospedalizzati:

Asl1 = 163 (15 UTI)

Asl2 = 126 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 127 (15 UTI)

Asl3 Gallini = 1

San Martino = 1625 (28 UTI)

Galliera = 96 (2 UTI)

Evangelico = 32 (2 UTI)

Gaslini = 5

Asl4 = 53 (4 UTI)

Asl5 = 69 (8 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 913

SV = 813

GE = 2.995

SP = 358

non assegnati = 5

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.934

Asl1 = 171

Asl2 = 771

Asl3 = 410

Asl4 = 361

Asl5 = 221

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Toti: “L’ordinanza di Regione Liguria è legittima”

Super User 27 Aprile 2020 1395 Visite

“Prima il vicesegretario del Pd Orlando, ora il sottosegretario Traversi del Movimento 5 Stelle. Tutti furiosi perché la Liguria ha avuto il coraggio (minimo davvero) di consentire quattro passi con la famiglia, di andare a vedere se il proprio gozzo è ancora a galla, di fare una corsetta o una pedalata da soli, ma soprattutto furiosi perché consentiamo a qualche ristorante di consegnare in sicurezza un po’ di cibo. Si chiama lavorare, cari amici dei sussidi e dei redditi (che non arrivano, occupatevi di questo!). Si chiamano lavoro e libertà, fondamenti della nostra Costituzione, come il voto. Ah già, voi avete problemi anche con quello!

In Liguria abbiamo fatto quello che avrebbe dovuto fare il vostro Governo: abbiamo ascoltato i cittadini e le imprese e con prudenza avviato la Fase 2. Quella che voi avete annunciato. I territori hanno il diritto costituzionale di scegliere in molti campi il proprio destino. Nessuno strappo, solo quel principio di autonomia che voi evidentemente avete difficoltà a cogliere. L’ordinanza di Regione Liguria è perfettamente legittima, nella forma e nella sostanza. Certamente più di quanto non lo siano gli atti di un Governo che sospende per Decreto o addirittura con un atto amministrativo le libertà di impresa, di spostamento, di lavoro, fin anche di culto.

L’ordinanza che abbiamo adottato si applica in automatico, e se qualche sindaco, per ragioni che non comprendo, deciderà diversamente, certo non saremo noi a impedirlo, visto che chiediamo autonomia, non costringiamo nessuno. Ritengo però che privi ingiustamente i propri cittadini di molte opportunità e le imprese del proprio territorio di ricominciare a guadagnare.

Noi, con prudenza e con coraggio di scegliere, andiamo avanti. Come hanno fatto tante regioni d’Italia. Stufe di sentirsi dettare regole in tv. Stufe di tenere prigionieri cittadini e imprese per assenza di visione. E se Pd e Cinque Stelle liguri sono contrari al nostro cammino, allora la strada è certamente quella giusta. Avanti!”. E’ il post su Facebook del governatore Giovanni Toti.

Adriana Volpe testimonial del progetto benefico di Ghiglino

Super User 27 Aprile 2020 1678 Visite

Unire solidarietà alla moda in tempo di covid non è stato difficile per Ghiglino, lo storico negozio di abbigliamento di Genova, che dai primi di marzo ha deciso di non perder tempo per capire le nuove necessità dell’arte del vestire.
“Avremo un accessorio diverso che ci accompagnerà in ogni momento della nostra vita sociale. Molto di più di una borsetta, di una sciarpa o di un cappello, qualcosa che non esisteva. Quella mascherina è già diventata un simbolo del nuovo mondo, un dovere e una sicurezza, per noi e per gli altri, da interpretare bene, tra modelli, funzioni, e scadenze”, spiega l’azienda.
Ma Ghiglino è andato oltre alle chirurgiche e alle varie FFP, non essendo la parte scientifica di sua competenza, ha creato quello che si fa nei vestiti, e nella moda, qualcosa che ti deve piacere da indossare. In queste settimane sono state realizzate centinaia di innovative e chic coprimascherine in cotone made in Italy o Liberty of London, o anche in seta da cravatta.
Un progetto e non un’operazione commerciale, perché il ricavato dalle vendite viene destinato all’ospedale San Martino di Genova, in poche settimane sono già stati donati 4 mila euro.

Un modo anche per testimoniare come stiamo vivendo queste settimane di isolamento, per questo Ghiglino sta pensando di creare su Instagram una community, #GhiglinoStories, dove gli amici del negozio potranno raccontare la loro vita dietro al coprimascherina: emozioni, paure, speranze di questi giorni, che non dimenticheremo mai.

Sentimenti da condividere mentre si aspetta la riapertura: “Ci stiamo organizzando già adesso - spiega Alba Barabino, titolare del negozio - stiamo progettando nuovi spazi, per garantire le distanze di sicurezza -

Intanto i coprimascherine sono già stati notati da una piattaforma digitale che si occupa delle realtà delle mode italiane e straniere capaci di innovare, Shoppimgmap.it, che ha coinvolto Ghiglino in una diretta su Instagram seguita con entusiasmo da numerosi followers nei giorni scorsi: “Credo che siamo stati contattati - racconta Alba Barabino - perché volevano sapere come era nata questa idea che unisce solidarietà, necessità e bellezza in questo difficile momento”.

Hanno già aderito clienti vicini e lontani, da Genova e dall’ Italia, e poi dagli Usa e dalla Gran Bretagna, persone comuni ma anche personaggi pubblici come Adriana Volpe che ha acquistato coprimascherine per la famiglia, scegliendo per sé quella in seta beige e blu.   

Ripartenza, il sorpasso di Toti

Super User 27 Aprile 2020 2927 Visite

Con l’ordinanza in vigore da oggi in Liguria, il governatore Giovanni Toti spinge sul pedale della ripresa e anticipa di una settimana l’inizio della riapertura, sorpassando di fatto il governo che ha confermato l’inizio della fase 2 dal 4 maggio.
Oltre all’apertura di qualche esercizio commerciale, i liguri hanno apprezzato soprattutto la possibilità di fare attività motorie all’aria aperta e di poter raggiungere le seconde case, pur dovendo osservare qualche limitazione.
Il parziale via libera ha aumentato il feeling tra Toti e i cittadini, che ringrazieranno il governatore dimostrando buonsenso.

Ecco cosa è consentito fare da oggi, 27 aprile, in Liguria:

- E’ consentita la vendita del cibo da asporto da parte delle attività artigiane del settore dolciario e alimentare, previa ordinazione on line o telefonica e garantendo che gli ingressi per il ritiro avvengano per appuntamento e dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta;

- Resta sospesa per gli stessi esercizi la possibilità di consumare sul posto;

- Consentita la vendita solo in alcuni esercizi quali fiorerie e esercizi di prodotti florovivaistici; 

- Consentita anche la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso nei negozi specializzati;

- E’ consentita al vendita di calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini;

- E’ consentita l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto su appuntamento, senza contatto tra le persone;

- Dalle 6 alle 22, consentite attività motorie all’aria aperta, in forma individuale o con residenti nella stessa abitazione, come la corsa, la bicicletta o le passeggiate a piedi e a cavallo e la pesca sportiva lungo fiumi e foci di fiumi, nell’ambito del comune di residenza o abituale domicilio o del municipio di residenza per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova; 

- E’ possibile anche lo spostamento con motoveicolo da parte di due persone a patto che il passeggero sia convivente con il guidatore;

- E’ consentito ai residenti in Liguria la coltivazione di terreni a uso agricolo e attività diretta alla produzione per autoconsumo, a patto che il soggetto attesti con autodichiarazione completa e relativa verifica il possesso di una superficie agricola produttiva. Lo spostamento è consentito a una sola persona e con obbligo di rientro in giornata nella propria residenza. In ogni caso lo spostamento non può avere luogo fuori regione; 

- E’ consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale da parte dei proprietari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale;

- E’ anche consentito l’allenamento e addestramento dei cani in aree autorizzate senza il contatto diretto tra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale;

- E’ consentito ai residenti in Regione Liguria lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o dei comuni dove si trovano le imbarcazioni di proprietà per lo svolgimento delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale;

- Consentito anche ai residenti in Regione Liguria di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione ed è obbligatorio il rientro in giornata; sono consentiti gli spostamenti di autovetture con più di un passeggero a bordo solo se provenienti dalla stessa residenza;

- I sindaci potranno disciplinare con proprie ordinanze l’apertura dei cimiteri, nel rispetto del distanziamento sociale;

- Nelle giornate di domenica fino al 10 maggio l’orario di chiusura dei punti vendita degli esercizi commerciali per i quali è prevista l’apertura dai provvedimenti statali è fissato entro le ore 15;

- Il 1° maggio gli esercizi commerciali sopra indicati restano chiusi.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha comunicato che resteranno chiusi, per il momento, corso Italia, il Porto Antico e la passeggiata di Nervi; resterà anche il vincolo delle spiagge, ma si potrà correre anche su strada. Tutto questo in attesa di vedere cosa succede nei prossimi giorni.

 

Al via la fase 2 in Liguria: ecco cosa si potrà fare da domani

Super User 26 Aprile 2020 2107 Visite

E’ stata varata questo pomeriggio la nuova ordinanza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che entrerà in vigore domattina con cui in regione verranno consentite alcune attività prima della fine del lockdown del 4 maggio, nel rispetto della salute pubblica.

L’obiettivo dell’ordinanza è quello di consentire la ripresa di alcune attività propedeutiche all’avvio della Fase 2.

“Da domani si aprirà quella fase due di cui si è ampiamente parlato – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - e tra poco come governatori avremo modo di dire la nostra sulle misure che il governo vorrà adottare. Al governo abbiamo chiesto un piano di lungo periodo per consentire ai cittadini e alle categorie di attrezzarsi. Per il momento come Regione Liguria abbiamo firmato un’ordinanza d’intesa con gli assessori alla salute, all’ambiente, alla protezione civile, allo sviluppo economico, in coerenza con il decreto del presidente del consiglio vigente per poterci preparare alla fase 2”. “Con questa ordinanza vogliamo attivare una serie di misure che siano favorevoli all’avvio di una ripresa – continua il presidente  Toti - tenendo conto del nostro tessuto territoriale, del turismo e delle caratteristiche proprie della Liguria; dopo aver garantito i primi  permessi sulla nautica, con questo nuovo provvedimento allarghiamo anche ai proprietari di imbarcazioni che potranno così fare interventi manutentivi, così come è prevista la possibilità per i proprietari delle seconde case in Liguria di recarsi per effettuare interventi di riparazione e manutenzione. Ovviamente tutto terrà conto delle disposizioni governative che verranno assunte”.

Ecco tutte le misure assunte:

- E’ consentita la vendita del cibo da asporto da parte delle attività artigiane del settore dolciario e alimentare, previa ordinazione on line o telefonica e garantendo che gli ingressi per il ritiro avvengano per appuntamento e dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta;

- Resta sospesa per gli stessi esercizi la possibilità di consumare sul posto;

- Consentita la vendita solo in alcuni esercizi quali fiorerie e esercizi di prodotti florovivaistici;

- Consentita anche la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso nei negozi specializzati;

- E’ consentita al vendita di calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini;

- E’ consentita l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto su appuntamento, senza contatto tra le persone;

- Dalle 6 alle 22, consentite attività motorie all’aria aperta, in forma individuale o con residenti nella stessa abitazione, come la corsa, la bicicletta o le passeggiate a piedi e a cavallo e la pesca sportiva lungo fiumi e foci di fiumi, nell’ambito del comune di residenza o abituale domicilio o del municipio di residenza per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova;

- E’ possibile anche lo spostamento con motoveicolo da parte di due persone a patto che il passeggero sia convivente con il guidatore;

- E’ consentito ai residenti in Liguria la coltivazione di terreni a uso agricolo e attività diretta alla produzione per autoconsumo, a patto che il soggetto attesti con autodichiarazione completa e relativa verifica il possesso di una superficie agricola produttiva. Lo spostamento è consentito a una sola persona e con obbligo di rientro in giornata nella propria residenza. In ogni caso lo spostamento non può avere luogo fuori regione;

- E’ consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale da parte dei proprietari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale;

- E’ anche consentito l’allenamento e addestramento dei cani in aree autorizzate senza il contatto diretto tra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale;

- E’ consentito ai residenti in Regione Liguria lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o dei comuni dove si trovano le imbarcazioni di proprietà per lo svolgimento delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale;

- Consentito anche ai residenti in Regione Liguria di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione ed è obbligatorio il rientro in giornata; sono consentiti gli spostamenti di autovetture con più di un passeggero a bordo solo se provenienti dalla stessa residenza;

- I sindaci potranno disciplinare con proprie ordinanze l’apertura dei cimiteri, nel rispetto del distanziamento sociale;

- Nelle giornate di domenica fino al 10 maggio l’orario di chiusura dei punti vendita degli esercizi commerciali per i quali è prevista l’apertura dai provvedimenti statali è fissato entro le ore 15;

- Il 1° maggio gli esercizi commerciali sopra indicati restano chiusi.

 

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha comunicato che resteranno chiusi, per il momento, corso Italia, il Porto Antico e la passeggiata di Nervi; resterà anche il vincolo delle spiagge, ma si potrà correre anche su strada. Tutto questo in attesa di vedere cosa succede nei prossimi giorni.

Dal 16 al 23 maggio Genova apre i Rolli sul web

Super User 26 Aprile 2020 983 Visite

Genova conferma l’appuntamento primaverile con i Rolli Days e lo rilancia per un’intera settimana: dal 16 al 23 maggio le porte dei Palazzi genovesi Patrimonio UNESCO si apriranno sul web per portare l’arte e la storia nelle case di tutti gli appassionati.

«I Palazzi dei Rolli raccontano la storia di Genova e delle persone che l’hanno portata ad essere regina del Mediterraneo, sono pertanto un tassello fondamentale per conoscere l’identità della Superba. In un momento come questo, dove siamo costretti a stare lontani gli uni dagli altri, la cultura ha ancora di più l'obbligo di essere un elemento di unione che, di fatto, la rende l'anima delle nostre società. In attesa di portare le persone dalle opere, proviamo a bussare alla porta di ciascuno, portando l'incontro con il nostro territorio nelle case delle persone – commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - Questa edizione dei Rolli Days non vede nel digitale una necessità, ma intende sfruttarne le potenzialità per portare le persone laddove non si sarebbe potuti andare. È ferma la volontà di mantenere i punti forti dell'evento: qualità dei contenuti, che affondano sempre le radici nella ricerca scientifica; partecipazione dei giovani professionisti delle humanities come ambasciatori culturali della città; stretta collaborazione tra gli enti partecipanti. E stiamo preparando altre novità assolute, che verranno presto rivelate – conclude Grosso - Si tratterà di una settimana di Palazzi dei Rolli: non avremmo mai avuto le disponibilità per tenere aperti dieci (e più) palazzi per sette giorni. In questa occasione possiamo farlo e chiunque potrà visitarli accompagnato dai nostri divulgatori per sette giorni».

Spiega lo storico dell’arte Giacomo Montanari, curatore scientifico dei Rolli Days: «Non vogliamo che i genovesi, gli italiani e chi ama Genova e il patrimonio culturale si trovino orfani di questa esperienza. È nata quindi l’idea di trasportare le caratteristiche identitarie dell’evento legato al sito Unesco Genova: le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli in formato digitale: non un semplice riversamento, ma un nuovo ragionamento sulle potenzialità che questo medium poteva avere in riguardo a questi incredibili siti».

Nelle giornate del 16 e 17 maggio, una serie di video inediti porterà all’interno di alcune delle dimore più prestigiose, alcune delle quali verranno mostrate al pubblico per la prima volta: sarà quindi possibile vivere una esperienza simile a quella dell’evento in prima persona, attraversando le sale, scoprendo le architetture, ammirando le opere d’arte. Saranno presentati palazzi di assoluta eccellenza e qualità, in alcuni dei quali, per ragioni di spazi, non sarebbe comunque possibile far entrare il pubblico.

Per esempio, sarà possibile entrare in anteprima negli spazi di Palazzo Interiano Pallavicino in piazza Fontane Marose, di scoprirne la decorazione pittorica e ad affresco, l’eccezionale arredo scultoreo e i giardini; il palazzo sarà presto aperto e fruibile per il pubblico, la Rolli Days Digital Week sarà la prima occasione per scoprirne tutta la bellezza.

Palazzo Stefano Squarciafico in piazza Invrea, aprirà virtualmente le sue porte per mo-strare le tracce degli affreschi di Ottavio Semino, con la raffigurazione del celebre “Ratto delle Sabine”. Anche Palazzo Spinola Pessagno in salita Santa Caterina, oltre alla splendida facciata, rivelerà per la prima volta anche la decorazione interna, che attraver-so le opere dei più prestigiosi artisti genovesi del ‘500, racconta il legame fra Genova e l’imperatore Carlo V. 

Inoltre, nel primo weekend della Rolli Days Digital Week si potranno visitare:

Palazzo Tobia Pallavicino – via Garibaldi

Palazzo Balbi Senarega – via Balbi

Palazzo Ambrogio di Negro - via San Luca

Palazzo Spinola Gambaro – via Garibaldi

Palazzo Angelo Giovanni Spinola – via Garibaldi

Palazzo Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso) – via Garibaldi

Palazzo Brignole Durazzo – piazza Fontane Marose

Come nelle precedenti edizioni dell’evento, la competenza e le conoscenze dei giovani divulgatori scientifici accompagneranno la visita, raccontando le vicende dei protagonisti, le storie narrate nelle opere d’arte, la straordinaria qualità della civiltà dell’abitare della Genova rinascimentale e barocca

L’appuntamento con i Palazzi dei Rolli proseguirà per tutta la settimana successiva, fino a sabato 23 maggio, con video dedicati ad ulteriori siti e approfondimenti che permetteranno a tutti di godere della bellezza del patrimonio culturale genovese; e con qualche deviazione golosa, in collaborazione con Camera di Commercio e con il circuito “Genova Gourmet”, per scoprire anche le prelibatezze della cucina genovese tradizionale.

Sul sito visitgenoa.it sarà presto disponibile il programma di dettaglio, con gli orari di programmazione dei video nelle due giornate del 16 e 17 maggio e con il palinsesto della Rolli Days Digital Week. L’evento Rolli Days Digital Week sarà promosso anche sulle pagine Facebook Visit Genoa e Genovamorethanthis e sul canale Instagram @Genovamorethanthis. Hashtag ufficiali: #RolliDays e #Genovamorethanthis 

Rolli Days Digital Week Genova 2020 è un evento promosso e patrocinato da Comune di Genova, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Camera di Commercio di Genova, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese; in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova (Scuola di Scienze Umanistiche, Scuola Politecnica – Dipartimento di Scienze per l’Architettura).

 

Coronavirus, in Liguria 4.988 positivi, 84 più di ieri

Super User 26 Aprile 2020 988 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 26 aprile.

 

4.988 attualmente positivi (+84)

 831 pazienti in ospedale (-11), di cui 82 in terapia intensiva (UTI, -1)

2.667 a domicilio (+76)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.490 (+19)

Guariti non più positivi = 1.404 (+100)

7.504 casi totali da inizio emergenza (+205)

Deceduti = 1.112 (+21)

Tamponi = 42.607 (+1.482)

Ospedalizzati:

Asl1 = 149 (15 UTI)

Asl2 = 128 (9 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 124 (16 UTI)

San Martino = 162 (27 UTI)

Galliera = 102 (3 UTI)

Evangelico = 36 (2 UTI)

Gaslini = 6

Asl4 = 55 (4 UTI)

Asl5 = 69 (6 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 914

SV = 816

GE = 2.889

SP = 360

non assegnati = 9

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.847

Asl1 = 167

Asl2 = 651

Asl3 = 445

Asl4 = 356

Asl5 = 228

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana.

Toti: “In Liguria nessun record di mortalità”

Super User 26 Aprile 2020 942 Visite

“Pur essendo profondamente addolorati per tutte le vittime di coronavirus in Liguria, è bene che i liguri sappiano che non vi è alcun record di mortalità nella nostra regione. I dati dimostrano infatti che la percentuale è inferiore rispetto ad altre regioni d’Italia con un quadro epidemiologico simile: Lombardia + 212% rispetto alla Liguria, Emilia Romagna + 47% rispetto alla Liguria, le Marche + 19% e sovrapponibile al Piemonte, mentre il Veneto, che ha avuto inizialmente un unico cluster, presenta un rapporto di mortalità di -54% rispetto alla Liguria. Questo grazie anche al lavoro incessante della nostra sanità, che nel momento del bisogno ha saputo fare uno sforzo straordinario, fin dal primo giorno e ancora oggi”. E’ quanto affermato dal governatore Giovanni Toti.

Non è arrivata la mascherina? Mandate una mail alla Regione

Super User 26 Aprile 2020 2084 Visite

Regione Liguria ha attivato un indirizzo e-mail al quale inviare una segnalazione in caso di mancata consegna delle mascherine chirurgiche gratuite da parte di Poste Italiane.
L’indirizzo, in funzione a partire dal 27 aprile, è: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lockdown, Toti libera i liguri

Super User 26 Aprile 2020 2517 Visite

Take away, alcune attività sportive da praticare in spazi aperti e in solitudine, passeggiate per le famiglie: sono alcune delle voci che Regione Liguria sta esaminando insieme agli esperti della task force messa insieme per la fase 2, in vista di un'ordinanza che verrà emessa questa sera ed entrerà in vigore da domani, lunedì 27 aprile. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di una diretta su Facebook.

"Riteniamo di poter dare una mano con un filo di anticipo a tante categorie che stanno soffrendo - ha spiegato - in attesa che il Governo dal 4 maggio intervenga a sua volta in modo definitivo su alcune situazioni. Abbiamo una settimana per il rodaggio, intanto ci stiamo confrontando costantemente con il Governo e ci auguriamo che il 4 maggio possa cominciare una nuova fase. Le famiglie potranno uscire a fare una passeggiata in aree definite nel municipio o nel comune, stiamo valutando. Una bozza prevedeva alcune fasce orarie per la corsa e la bicicletta, ma penso che sia giusto che tutti vadano nelle ore in cui possono. Questo è un tema di salute, perché il Covid non è l'unico rischio: dopo tanta immobilità abbiamo bisogno di riprendere a muoverci".

La task force, la Giunta e i tecnici regionali lavorano in queste ore valutando le attività a basso rischio e confrontandosi con le categorie. Esclusa tra le altre, proprio per il parere negativo degli artigiani coinvolti, la possibilità per parrucchieri, estetisti e altri di operare a domicilio dei clienti. "La proposta di equiparare questa attività a una consegna merci - ha spiegato ancora Toti - ha scontentato molti e quindi non procederemo. È un settore che sta soffrendo molto e volevamo fare qualcosa, ma le regioni non possono decidere di riaprire i negozi". "Fare il punto della situazione non è facile, anche da un punto di vista giuridico - ha concluso - questa sera comunicheremo le decisioni prese. Cominciamo a riconquistare un po' delle libertà che ci eravamo tolti, ma dobbiamo usarle con responsabilità".

Coronavirus in Liguria, il bollettino del 25 aprile

Super User 25 Aprile 2020 1173 Visite

Il bollettino del coronavirus di oggi, sabato 25 aprile.

 

4.904 attualmente positivi (+32)

842 pazienti in ospedale (-5), di cui 83 in terapia intensiva (UTI, -4)

2.591 a domicilio (+1)

Positivi clinicamente guariti a casa = 1.471 (+36)

Guariti non più positivi = 1.304 (+79)

7.299 casi totali da inizio emergenza (+128)

Deceduti = 1.091 (+17)

Tamponi = 41.125 (+1.562)

Ospedalizzati:

Asl1 = 142 (15 UTI)

Asl2 = 138 (10 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 130 (16 UTI)

Asl3 Gallino = 1

San Martino = 161 (27 UTI)

Galliera = 102 (3 UTI)

Evangelico = 37 (2 UTI)

Gaslini = 6

Asl4 = 56 (4 UTI)

Asl5 = 69 (6 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 935

SV = 809

GE = 2.771

SP = 382

non assegnati = 7

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.860

Asl1 = 170

Asl2 = 658

Asl3 = 403

Asl4 = 377

Asl5 = 252

 

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Benveduti: “il 1° maggio chiusura totale dei supermercati”

Super User 25 Aprile 2020 695 Visite

“In accordo con le sigle sindacali e i rappresentanti territoriali della grande distribuzione organizzata, abbiamo predisposto la chiusura totale dei supermercati per il 1° maggio. Una decisione condivisa, che consentirà a tutti lavoratori, che fin dall’inizio dell’emergenza sono stati in prima linea per non interrompere la filiera alimentare, di godersi una piena giornata di riposo”. Lo annuncia l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
“In attesa di vedere come procederà la situazione legata all’emergenza sanitaria – aggiunge Benveduti – abbiamo prorogato al 10 maggio il Protocollo d’Intesa, siglato lo scorso 7 aprile, che prevede la chiusura entro le 15 degli esercizi commerciali alla domenica. Valuteremo strada facendo, in piena condivisione con i firmatari dell’accordo, eventuali necessità di ulteriore proroga della misura. Se non si ravvisasse alcun bisogno, dal 17 maggio gli esercizi commerciali della grande distribuzione seguiranno i propri orari”.

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