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Toti: “Liguria 5° regione per vaccinati su popolazione residente”

Super User 02 Aprile 2021 871 Visite

“Stiamo imprimendo una forte accelerazione alla campagna vaccinale: in Liguria siamo sopra gli 11 mila 500 vaccini al giorno, se non arriveranno le dosi nei tempi promessi saremo costretti a rallentare un po'. La campagna vaccinale non si fermerà durante le festività pasquali: le vaccinazioni proseguiranno su tutto il territorio ligure, i vari centri vaccinali si prenderanno un giorno di riposo a rotazione, tra sabato e lunedì. Sabato nell’imperiese aprirà il primo ‘drive through’ vaccinale della Liguria, presso la stazione di Taggia e la settimana prossima aumenteremo ancora la nostra capacità vaccinale con l’apertura del primo hub fino alle 2 di notte, quello della torre MSC”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti, che ha fatto il punto sull’emergenza covid e sulla campagna vaccinale.

“Oggi siamo all’84% dei vaccini somministrati su quelli consegnati, in poco più di una settimana abbiamo sostanzialmente colmato il gap di vaccinazioni rispetto alle regioni più virtuose. Dalla seconda massimo terza settimana di aprile in Liguria arriveremo al 95 per cento delle dosi consegnate o somministrate e, per gli amanti delle classifiche – prosegue Toti - siamo la quinta regione in Italia per popolazione vaccinata sulla popolazione residente. In particolare, siamo al 13,79% di liguri vaccinati con la prima dose sulla popolazione complessiva rispetto ad una media italiana dell’11,95%, mentre la percentuale di liguri vaccinati con il ciclo completo (doppia dose) è del 6,88% della popolazione contro una media italiana del 5,45%”.

In merito ai dati della settimana in corso, il presidente della Regione ha proseguito: “È stata una settimana complicata. Ieri ho firmato un’ordinanza che istituisce la zona rossa nel ponente fino all’11 aprile, aggiungendo restrizioni a quelle già previste dal governo su savonese e imperiese dove l’incidenza del Covid sta crescendo. Abbiamo ritenuto di agire nell’ottica della prevenzione, prima che potessero crearsi situazioni di allarme negli ospedali, per riportare rapidamente sotto controllo la curva dei contagi, che anche ieri era superiore ai parametri di allarme nazionali, anche in ragione del fatto che i territori limitrofi, in Italia e Oltralpe, continuano ad essere in una situazione peggiore della nostra. La Liguria nel suo complesso ha condizioni da zona gialla che tuttavia oggi e fino a fine aprile è stata sospesa a livello nazionale: siamo intervenuti nella convinzione che fosse più opportuno intervenire in questo momento di sacrifici, alla luce delle rigorose disposizioni del governo, per non trascinare lungamente una situazione che altrimenti rischierebbe di degenerare”. E a chi lo accusa di aver assunto le misure sul troppo tardi, Toti risponde: “Le abbiamo prese quando era il momento di prenderle, dopo aver valutato tutti i dati. Ma è evidente che per alcuni se arriviamo prima siamo frettolosi mentre se arriviamo dopo siamo ritardatari. È il ruolo delle opposizioni ma ritengo che, talvolta, non sarebbe controproducente collaborare, visto che il Covid riguarda tutti e che anche il governo si adopera in tal senso”.

Sul fronte dei dati quotidiani relativi ai contagi e alle ospedalizzazioni, il presidente Toti ha affermato che “continua ad esserci uno sbilanciamento sul ponente, con un numero di nuovi positivi maggiore rispetto al resto del territorio. È stabile la situazione degli ospedalizzati e questa è un’ottima notizia, a fronte dell’incidenza del virus sull’imperiese e sul savonese. Torna sotto le 10 persone il triste elenco dei deceduti. È evidente – afferma il governatore – che la campagna vaccinale, in Liguria concentrata sugli anziani e sui soggetti più fragili, stia determinando una minore pressione sugli ospedali e un calo sensibile della mortalità. Senza contare l’effetto positivo, seppur limitato, delle cure domiciliari innovative con gli anticorpi monoclonali”.

Il presidente Toti ha poi ricordato di aver “firmato oggi il decreto che consente l’impiego di medici specializzandi nella campagna vaccinale: le aziende del sistema sanitario ligure potranno assumere gli specializzandi e impiegarli nelle loro strutture vaccinali e in quelle della sanità privata autorizzata e convenzionata. Siamo la seconda regione in Italia a procedere in questa direzione, in applicazione che il governo ci ha messo opportunamente a disposizione. Inoltre da mercoledì prossimo ogni persona con disabilità (ai sensi della legge 104/92 art3 comma 3) che deve essere ancora vaccinata potranno prenotarsi tramite diversi canali: il portale dedicato, prenotovaccino.regione.liguria.it e il numero verde 800938818”.

In vista dell’arrivo in Liguria, a fine aprile, di un numero significativo di vaccini, il presidente Toti ha spiegato che si stanno valutando alcune modifiche nelle modalità di prenotazione dei vaccini somministrati dai medici di medicina generale. “Leggo purtroppo spesso notizie non veritiere diffuse dai medici di famiglia: nessuno ha intenzione di cancellare alcun appuntamento – sottolinea l’assessore alla Sanità - e, anzi, aumenteremo la loro capacità vaccinale anche se non credo che sia una gara, come qualcuno sembra interpretare, tra loro e la sanità privata convenzionata o le farmacie. Non appena avremo quantità maggiori di vaccini chiederemo ai medici di medicina generale di vaccinare nei nostri hub anche nei fine settimana e nelle ore serali o notturne e auspico che raccoglieremo la loro disponibilità. E stiamo valutando di garantire maggiore efficienza al loro lavoro, sgravandoli dall’onere della prenotazione che vorremmo concentrare sul portale dedicato, esattamente come avviene per le farmacie e la sanità privata convenzionata, grazie al sistema informatizzato di Liguria Digitale che si è rivelato il più efficace ed efficiente d’Italia. In questo modo i medici di famiglia potranno vaccinare nei nostri hub tutti i cittadini, a prescindere dai loro assistiti e il sistema sarebbe più razionale, utilizzando al meglio la forza dei medici di medicina generale come vaccinatori. Questo sarà indispensabile – ha proseguito Toti - quando arriveranno le nuove consegne e occorrerà garantire una maggiore efficienza alla campagna vaccinale: non è un problema di prenotazioni ma di pianificare dell’utilizzo dei vaccini”. 

Filippo Ansaldi, vicecommissario e responsabile Prevenzione Alisa
Il quadro epidemiologico mostra un aumento dell’incidenza, ovvero di nuovi casi nella nostra regione, da 10 giorni assistiamo. Dopo un periodo piuttosto stabile, assistiamo a un importante incremento che va su due binari piuttosto diversi: abbiamo le aree di ponente con le province di Imperia e di Savona che viaggiano su tassi di incidenza superiore, 250 casi ogni 100.000 abitanti a settimana, quasi a 300 per Imperia e 275 per Savona, mentre la la situazione di Genova e di Spezia rileva una circolazione meno evidente, siamo comunque sempre al di sopra dei valori che abbiamo osservato nelle settimane scorse.

Il report numero 46 fa emergere come il processo di tracciamento e la capacità di monitoraggio della nostra regione siano posizionati su ottimi livelli, mentre è in aumento la circolazione del virus. L’indice RT è pari a 1.02, con un aumento significativo negli ultimi 10 giorni dei nuovi casi. Per quanto riguarda la pressione sui nuovi ospedali, per le terapie intensive abbiamo superato la soglia di attenzione, siamo infatti al 31% dei posti letto dedicati, per quanto riguarda invece i posti di area medica siamo intorno al 35%, quindi al di sotto della soglia di attenzione.

Per quanto riguarda l’andamento delle vaccinazioni nella nostra regione, si vede come da febbraio abbiamo assistito a un progressivo aumento della copertura della campagna vaccinale, ormai viaggiamo intorno ai 12.000 vaccini al giorno. Un dato piuttosto importante mostra come stiamo andando rispetto alle altre regioni: la situazione al 30 di marzo vede la Liguria come sesta regione per vaccinati sull’intera popolazione. Nelle ultime settimane si può vedere che abbiamo la più importante curva di accelerazione rispetto ad altre regioni, attualmente noi vacciniamo ogni giorno circa lo 0,6% della nostra popolazione, la media nazionale è intorno allo 0,4-0,42%, per questo siamo la regione che sta accelerando maggiormente. Ancora una volta la disponibilità dei vaccini rappresenta il nostro collo di bottiglia perché la macchina organizzativa si è messa in moto con grande dispendio organizzativo di risorse, con una integrazione tra pubblico e privato che sta dando dei buoni risultati.

Barbara Rebesco, direttore Politiche del farmaco Alisa e referente regionale per la logistica dei vaccini anti Covid-19
I punti strategici sui quali ci siamo focalizzati riguardano sia il potenziamento dei punti di distribuzione sia la possibilità di trarre vantaggio dall’interscambiabilità dei vaccini, escluso naturalmente l'obbligo dell'utilizzo dei vaccini mRNA per gli over 80 e gli ultrafragili. In questo modo abbiamo potuto massimizzare l’uso delle scorte, seguendo le nuove indicazioni del commissario straordinario per l’emergenza. Per quanto riguarda gli aggiornamenti sulle consegne, oggi abbiamo ricevuto 17.000 dosi del vaccino Moderna, arriveranno invece 32.000 dosi del vaccino AstraZeneca. Nel mese di aprile ci hanno comunicato una piccola riduzione del programmato di AstraZeneca, che passa da 44 vassoi a 33, quindi 1.100 dosi in meno, mentre avremo un incremento delle consegne del vaccino Pfizer, erano previsti 75 pizza box e invece ne riceveremo 80 quindi 5.850 dosi in più. Per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali, ad oggi sono arrivati alla nostra regione ricevere 432 trattamenti.

Angelo Gratarola, responsabile Dipartimento interaziendale regionale Emergenza-Urgenza
Si chiude un’altra settimana che ha visto una circolazione virale importante, soprattutto nella zona del ponente, anche se la pressione sui Pronto Soccorso e sugli ospedali non è stata così importante come ci si aspettava. Gli ospedali hanno tenuto e, di fatto, non abbiamo mai superato il livello di guardia per la media intensità del 40%, come cut-off dell’ISS, e abbiamo appena superato di un punto percentuale quello delle terapie intensive. Anche i Pronto Soccorso non sono mai andati in affanno: il più grosso hub regionale, l’Ospedale Policlinico San Martino, non va mai oltre i 150 passaggi giornalieri, ormai da molti mesi, nonostante in questo periodo si stia assistendo ad un incremento importante di circolazione virale. Tra le tante ragioni, un miglior tracciamento e una capacità di gestione territoriale della malattia, vi è anche un elemento dirimente rispetto al passato, ovvero la campagna vaccinale: la vaccinazione è stata l’arma che ha permesso, in questa fase, di non mandare in affanno gli ospedali, perché ha tolto tutta la parte più fragile, destinata al ricovero ospedaliero in caso di malattia, ovvero gli ultraottantenni in particolare e gli ospiti delle RSA. In questo modo abbiamo potuto salvaguardare la funzione degli ospedali, importante non soltanto ai fini del trattamento del Covid, ma per lasciare risorse libere affinché tutte le altre malattie possano essere gestite.

Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino
È stata una settimana un pochino più impegnativa, ma comunque alla Clinica di Malattie Infettive chiudiamo con alcuni posti liberi. In questa terza ondata i posti letto hanno girato più rapidamente rispetto alle ondate precedenti: abbiamo una degenza media dei pazienti che è quasi il 50% più bassa di quella che avevamo durante la seconda e la prima ondata. Questo aiuta molto, poiché avendo una degenza media più breve, ci sono posti letto disponibili per altre persone. Anche noi abbiamo avuto un alleggerimento importante della mortalità, che già era ridotta nella seconda ondata. A oggi abbiamo, a Genova, 27 persone trattate con gli anticorpi monoclonali; sono 15 le persone trattate da parte della Asl1. Quindi abbiamo 42 cittadini liguri che hanno ricevuto gli anticorpi monoclonali. Il più giovane è stato un ragazzo di 30 anni, il più anziano un signore di 86 anni. Questa è un’opportunità importante, che mi auguro venga colta dagli Medici di Medicina Generale, con cui è in essere una collaborazione che dura, nella provincia di Genova, ormai da parecchi mesi. Ricordo che gli anticorpi monoclonali sono farmaci disponibili per tutti, sono gratuiti, e vengono offerti a tutti i cittadini purché rientrino nei criteri di inclusione (avere più di 65 anni o una seconda comorbidità, oppure avere altre comorbidità come l’obesità, la cardiopatia o malattie respiratorie). L’ultimo punto è quello relativo alle cure, in particolare all’appropriatezza dell’uso dei farmaci: mi risulta vi siano dei protocolli non autorizzati e non condivisi, in cui si continuano ad utilizzare farmaci che hanno dimostrato di non funzionare. L’idrossiclorochina non funziona nel trattamento del Covid, è contro l’evidenza scientifica, così come anche l’utilizzo del cortisone troppo precocemente. Lancio dunque un appello ad utilizzare il cortisone dopo almeno 7 giorni dall’esordio dei sintomi o comunque quando ci sia una grave desaturazione.

Turismo, appello dell’assessore Berrino al ministro Garavaglia: “Regole semplici per riaprire le attività ricettive”

Super User 02 Aprile 2021 558 Visite

"In occasione della Pasqua, da sempre inizio importante della stagione turistica primaverile, chiedo al nuovo ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che da subito è stato presente e disponibile, di applicare in tempi brevi le 'Green card digitali’, uno strumento che già la IATA sta sperimentando con diverse compagnie aeree attraverso un’applicazione in cui i passeggeri registrano i certificati di test e vaccini. Questo metodo fornirebbe maggior sicurezza ed efficienza e, potrebbe permettere una veloce riapertura delle strutture ricettive, dei musei, delle spa, delle terme. L’applicazione delle 'Green card digitali', inoltre, non porrebbe l’Italia, e i nostri operatori, in difficoltà verso nazioni come Grecia e Spagna che hanno già comunicato di volersi muovere in tal senso". Lo afferma l'assessore regionale al Turismo Gianni Berrino, in vista dell’auspicato inizio della stagione turistica.

"Serve un calendario chiaro – prosegue Berrino - che scandisca i passaggi necessari per permettere, nel più breve tempo possibile e con protocolli di sicurezza semplici e chiari, spostamenti e soggiorni nelle nostre località turistiche”. Per l’assessore regionale al Turismo “è fondamentale dare il via ad una forte campagna di promozione internazionale che annunci la ripartenza in sicurezza del turismo italiano. Alcune Nazioni a noi vicine – aggiunge – hanno iniziato ad aggredire i mercati internazionali e stanno riaprendo le loro principali località. Occorre fare presto. Oggi abbiamo finalmente nel ministro del Turismo un interlocutore presente ed attento alle esigenze del comparto: dopo oltre un anno in cui imprenditori e lavoratori del settore si sono ritrovati soli, auspico un repentino cambio di passo. Fino ad oggi gli aiuti sono stati pochi, insufficienti e tardivi: adesso bisogna essere veloci e permettere ai nostri imprenditori di iniziare a lavorare. Servono sostegni economici veri, riservati alle strutture ricettive, misure rapide ed immediatamente fruibili: è necessario abbattere i costi fissi, come canoni di locazione e bollette che le strutture, nonostante l’evidente calo di fatturato, sono costrette a pagare; prorogare i mutui almeno fino a fine anno; estendere il 110% per la riqualificazione energetica anche alle strutture ricettive. Tutte azioni che non hanno avuto risposte concrete dal precedente governo”. “Chiedo poi al ministro – prosegue Berrino - di supportare con forza presso la Commissione Europea la proposta, avanzata da me, e sostenuta da tutte le regioni italiane e da tante altre regioni europee, di un Fondo Strutturale Europeo per il Turismo (FEST), strutturato come il tradizionale Por Fesr, interamente dedicato al settore per consentire la ripartenza e supportare gli investimenti necessari e lo sviluppo del comparto".

"Spero infine che nella rimodulazione del Recovery Fund il turismo sia al centro del piano, perché è un settore fondamentale per l’economia nazionale”.

Berrino ricorda infine che “come Regione Liguria abbiamo attuato lo scorso anno una misura che ripeteremo anche nel 2021: il 'Patto del lavoro nel settore del Turismo' con interventi a favore delle imprese e dei lavoratori del settore per fronteggiare l’emergenza Covid attraverso due percorsi precisi. Il primo, a sostegno delle imprese che devono assumere personale e che, se stipulano contratti di lavoro della durata minima di quattro mesi, possono richiedere bonus assunzionali, abbassando così il costo del lavoro. Il secondo – conclude - dedicato a quei lavoratori stagionali che non siano rientrati nel mercato del lavoro e che possono quindi fruire di percorsi formativi individuali per accrescere le proprie competenze ed ottenere un bonus di partecipazione per ogni modulo mensile, fino ad un massimo di tre mesi e di 1.500 euro".

Toti firma decreto di attuazione per impiego medici specializzandi in campagna vaccinale

Super User 02 Aprile 2021 536 Visite

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato oggi un decreto (in attuazione dell'articolo 20, comma 2 del Decreto Legge 22 marzo 2021, numero 4) che consente l'assunzione di medici specializzandi per la campagna vaccinale. Si anticipano così, come già fatto dalla Regione Emilia Romagna, gli effetti del decreto governativo in attesa dei provvedimenti attuativi da parte della struttura commissariale diretta dal Generale Figliuolo. Le aziende sanitarie liguri potranno assumere gli specializzandi e impiegarli nelle loro strutture e in quelle autorizzate.

"Regione Liguria ha coinvolto tutte le categorie - ha detto il presidente Toti - Siamo stati i primi a fare la convenzione con i farmacisti, quella con la sanità privata accreditata l'abbiamo fatta la settimana scorsa e ora mettiamo in campo anche i medici specializzandi. Tutte le risorse umane di sistema a questo punto sono coinvolte in questo grande impegno".

Sanità, Muzio (Fi-Lp): “Visita del sottosegretario Costa momento importante per il Tigullio”

Super User 02 Aprile 2021 544 Visite

“La visita di ieri del sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa alle strutture ospedaliere della ASL4 Chiavarese ha rappresentato un momento molto importante per il nostro territorio. La vicinanza del Governo e l’attenzione del sottosegretario Costa sono elementi di grande valore in un momento difficile come l’attuale, in cui il nostro sistema sociosanitario è messo ogni giorno a dura prova dal perdurare della pandemia. Poter contare sull’amicizia e la disponibilità del sottosegretario alla Salute ha davvero una straordinaria rilevanza per il Tigullio”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia - Liguria Popolare e membro della Commissione Sanità.

“Nel nostro sistema - prosegue - ci sono tante cose buone e altrettante che possono e devono migliorare: i servizi essenziali da salvaguardare sono un problema molto serio con cui ci dobbiamo confrontare; la penuria di specialisti in pneumologia è un altro tema da affrontare, che in questo momento assume una particolare gravità; il processo vaccinale non è perfetto, ma organizzarlo è stato davvero un grande sforzo. Le cose miglioreranno, ne sono certo. L’approccio e la determinazione mostrati ieri dal sottosegretario Costa vanno nella giusta direzione”.

“Voglio inoltre ringraziare - sottolinea ancora Muzio - il direttore generale della ASL4, Paolo Petralia, i dirigenti dell’Azienda Sanitaria e gli amministratori locali del territorio che hanno preso parte alla visita. Ringrazio anche, per la loro presenza, l’ on. Roberto Bagnasco, il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, i consiglieri comunali del gruppo Forza Italia - Liguria Popolare di Rapallo, Giorgio Tasso ed Elisabetta Ricci, l’assessore al Bilancio del Comune di Rapallo Antonella Aonzo, il consigliere comunale di Rapallo con delega alla Sanità Salvatore Alongi, impegnato quale volontario nella vaccinazione, il consigliere comunale di Pieve Ligure Carlo Rivolta, la coordinatrice cittadina di Forza Italia e la presidente del Club Forza Silvio di Chiavari, Silvia Garibaldi e Mariagrazia Oliva, il responsabile regionale del Dipartimento Sanità di Forza Italia, Maurizio Barsotti, il coordinatore cittadino di Forza Italia a Sestri Levante Giuseppe Ianni e gli amici di Liguria Popolare Gabriele Pisani, Vittorio Mazza e Ubaldo Borchi”.

“Desidero di vero cuore esprimere la mia gratitudine nei confronti degli operatori sanitari in prima linea nella lotta al Covid incontrati ieri: vedere lo spirito di abnegazione di chi è sul fronte, vedere i volti di chi non si risparmia per curare e dare conforto a chi soffre è motivo di speranza. Queste persone sono un esempio e uno sprone per tutti”, conclude il capogruppo in Regione di Forza Italia - Liguria Popolare e membro della Commissione Sanità.

Firmata la convenzione Comune di Genova - Zena Trail Builders per la valorizzazione del territorio collinare

Super User 02 Aprile 2021 766 Visite

Comune di Genova e il consorzio Zena Trail Builders insieme per la valorizzazione del territorio collinare genovese e per il coinvolgimento consapevole dei cittadini nel riassetto, nell’allestimento, nella riqualificazione della rete sentieristica e delle strade bianche di collegamento con l’entroterra. Con la convenzione quadro, sottoscritta questa mattina, a Palazzo Tursi, dal sindaco di Genova e della città metropolitana Marco Bucci, dal presidente del Consorzio Paolo Persich e dell’assessore alla Tutela e sviluppo delle Vallate Paola Bordilli, nasce una collaborazione, a costo zero, tra il neonato Consorzio e il Comune di Genova con l’obiettivo di cartografare con georeferenziazione tutta la rete sentieristica che oggi presenta delle criticità e attuare interventi di recupero, manutenzione e allestimento di apposita segnaletica, nei crinali di collegamento con le vallate genovesi.

Il Consorzio si è costituito a gennaio con 9 associazioni sportive, attive da Arenzano a Torriglia. Tra le attività svolte dai volontari del Consorzio c’è l’organizzazione e la gestione di attività di mantenimento, pulizia e tracciatura dei sentieri, di antincendio boschivo, in supporto alle attività sportive outdoor, formazione e attività didattiche, valorizzazione di percorsi tematici e storici sugli antichi percorsi nell’entroterra genovese.

«In questi mesi di limitazioni negli spostamenti moltissimi genovesi hanno riscoperto percorsi e itinerari nel nostro entroterra – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – molti genovesi hanno anche deciso di fare la propria parte per passione e rimboccarsi le maniche facendo rete per dare l’opportunità a tantissimi appassionati, escursionisti e famiglie di percorrere i nostri crinali con vista su paesaggi unici. Oltre a sostenere e a incentivare l’impegno di queste associazioni, metteremo a disposizione mezzi di promozione dei sentieri di volta in volta riqualificati perché possano diventare una meta anche per appassionati di outdoor a livello internazionale e un patrimonio fruibile da tutti i genovesi, in ogni stagione, disponendo anche di un’interessante rete di rifugi».

Da una prima ricognizione effettuata dal Consorzio, sono circa 160 i sentieri, da Ponente a Levante, passando per le valli interne, su cui potranno concentrarsi interventi di manutenzione, ripristino ed eventuale installazione di cartellonistica. 

«Come amministrazione – spiega l’assessore Bordilli – abbiamo già stipulato un’importante convenzione con la Fie, Federazione italiana escursionismo, per il coordinamento di tutte le attività di gestione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, della rete sentieristica, razionalizzando dli interventi, con segnaletica standard e pianificazione di attività che comprenda anche la valorizzazione delle attività artigiane tipiche che si trovano nelle nostre straordinarie vallate. Per la prima volta si sta concretizzando una sinergia che porta a risultati tangibili di valorizzazione, con il territorio e per il territorio. Il Consorzio sta lavorando in modo molto efficace con i suoi volontari e crediamo molto che dall’unione di tutte le forze in campo si possano ottenere risultati straordinari in termini di promozione del territorio, riscoperta delle nostre bellezze paesaggistiche e ricadute economiche per le micro imprese dell’entroterra».

«Ringraziamo – commenta il presidente Persich - il Comune di Genova, il sindaco Bucci e l’assessore Bordilli per averci dato la possibilità di una concreta collaborazione che auspichiamo possa allargarsi anche ad altre associazioni per rendere sempre più accessibile il nostro entroterra e dare la possibilità a una platea sempre più ampia di appassionati di fruire della nostra rete sentieristica».

Associazione Axia raccoglie e dona 600 uova di Pasqua al reparto di Nefrologia del Gaslini

Super User 02 Aprile 2021 635 Visite

L'assessore regionale Ilaria Cavo ha presenziato oggi alla consegna di 600 uova di Pasqua all'esterno del reparto di Nefrologia e Dialisi dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini. Le uova sono state raccolte dall'associazione Axia eventi che ha invitato cittadini e aziende a donarle per le festività pasquali ai bambini ricoverati.
“È stata una grande risposta all'appello dell'associazione: le uova verranno distribuite anche ai bimbi di altri reparti. La visita è stata l'occasione per ringraziare i medici e gli infermieri per la cura che hanno ogni giorno e soprattutto in questi mesi difficili, per i più piccoli”, ha detto l'assessore Cavo.

L'assessore Cavo consegna un uovo di Pasqua a un bambino

Ponente in zona rossa, il centrodestra si spacca sull’ordinanza regionale

Super User 02 Aprile 2021 678 Visite

“L’ulteriore ordinanza restrittiva del governatore Toti per le province di Imperia e Savona per noi è una doccia fredda. Se da un lato riconosciamo il ruolo del governatore, dall’altra parte chiediamo che si metta fine alle scelte non condivise. Alla riunione citata da Toti in conferenza stampa non sono stati invitati i sindaci della Lega delle province coinvolte dall'ordinanza. Una decisione presa con appena sei ore di anticipo rispetto all’entrata in vigore delle restrizioni esaspera cittadini e operatori in difficoltà a cui bisogna dare certezze per pianificare la stagione. Ci è stato detto che la Liguria era tra le regioni che meglio stanno combattendo il Covid. Non servono solisti ma un lavoro di sintesi per un ritorno alla normalità in sicurezza pianificando riaperture e non ulteriori chiusure”. Così in un comunicato il sindaco di Pontinvrea e responsabile Enti Locali della Lega in Liguria, Matteo Camiciottoli.

Non si è fatta attendere la risposta del governatore Toti.
“Stupisce la presa di posizione - scrive il presidente della Liguria - del sindaco di Pontivrea Matteo Camiciottoli, in qualità di responsabile Enti Locali della Lega in Liguria. La decisione della zona rossa a ponente non solo è imposta dai criteri previsti dalla legislazione nazionale, ma è stata condivisa oggi in una riunione organizzata dalla segreteria di Anci Liguria, presente il vicepresidente della Giunta Alessandro Piana, dello stesso partito di Camiciottoli. Era, ovviamente, informato di tutto anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Brunello Brunetto, anch'egli eletto nelle liste della lega, che non solo da medico conosce bene la situazione della provincia dalla quale proviene ma ha anche partecipato, ieri, alla mia visita nella Asl savonese, durante la quale abbiamo raccolto le preoccupazioni dei massimi dirigenti sanitari di quel territorio. In una situazione così delicata, con persone che soffrono e muoiono e i sanitari che lottano ormai da un anno, di tutto c'è bisogno tranne che di prese di posizione scollegate dalla realtà”.

Da Genova intanto arriva il sostegno a Camiciottoli della capogruppo Lega a palazzo Tursi, Lorella Fontana, che su Facebook ha scritto: “Concordo con quanto affermato dal sindaco di Pontinvrea”. Mentre per il momento il segretario regionale Edoardo Rixi tace.

Genova, sospesa la Tari per le imprese colpite da limitazioni anti Covid

Super User 02 Aprile 2021 833 Visite

Approvate dalla giunta comunale di Genova, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi, le modalità e le scadenze di versamento dell’acconto della Tassa sui rifiuti-Tari per il 2021. Per le attività commerciali e le imprese che, a causa delle limitazioni anti Covid hanno vista limitata o chiusa la propria attività (attività culturali, cinema, teatri, attività di spettacolo itinerante, palestre, campeggi, società sportive, agenzie di viaggi, attività turistico ricettive, ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, discoteche, sale da ballo, settore wedding e catering), è sospeso il versamento della tariffa.

Per le utenze domestiche, la scadenza della prima rata dell’acconto Tari (pari all’83% del dovuto) è fissata al 15 maggio – seconda al 15 giugno e terza al 15 luglio -.

Per i negozi e imprese la scadenza della prima rata è il 15 giugno – seconda il 15 luglio, terza 15 agosto, quarta 15 settembre -, a esclusione delle attività che, per provvedimenti governativi o locali, siano soggette a sospensione del versamento della Tari a seguito dell’emergenza sanitaria. Per le queste attività, il termine per il versamento dell’acconto sarà presa successivamente, visto il perdurare della situazione di emergenza pandemica e delle conseguenti limitazioni.

“Abbiamo deciso di confermare l’acconto all’83% così come lo scorso anno – spiega il vicesindaco Piciocchi – con la delibera di oggi abbiamo spostato i termini delle rate nel solco dei provvedimenti presi in questi mesi per dare un supporto alle attività, duramente colpite dalle limitazioni dovute alle restrizioni dell’emergenza pandemica, in accordo con i rappresentanti delle categorie. Ricordo che a fine 2020, proprio per andare incontro alle attività penalizzate dalle restrizioni, abbiamo reperito le risorse per dare un contributo in particolare rivolto al settore della ristorazione, palestre e impianti sportivi e attività ricettive, commisurato alla Tari pari all’abbattimento della parte variabile della tariffa, con un contributo minimo di almeno 50 euro a impresa”.

“La sospensione della Tari è un segnale preciso di attenzione e un sostegno concreto da parte della nostra amministrazione a settori duramente colpiti dalle limitazioni anti Covid - dice l’assessore al Commercio Paola Bordilli - le misure adottate sono frutto di una continua concertazione con le associazioni di categoria. Nell'attesa di capire l'evoluzione della pandemia e delle zone, la sospensione del tributo servirà anche per continuare a lavorare per studiare ulteriori aiuti alle imprese. Ricordo che è ancora aperto fino al 15 aprile il bando per contributi sugli affitti fino a mille euro. Come amministrazione – continua l’assessore Bordilli – abbiamo messo in campo ogni strumento a nostra disposizione per alleggerire il più possibile l’impatto della Tari sulla liquidità delle imprese in difficoltà per le chiusure, prevedendo anche un’innovativa formula di compensazione dei tributi con contributi per abbattere la tariffa a chi oggi ha visto ridurre drasticamente la propria attività”.

Queste misure sono frutto di una continua concertazione con le associazioni di categoria e che, nell'attesa di capire l'evoluzione della pandemia e delle zone, la sospensione del tributo servirà anche per continuare a lavorare per studiare ulteriori aiuti alle imprese.

Per gli importi inferiori ai 50 euro, l’acconto Tari 2021 dovrà essere versato in un’unica soluzione entro il 15 maggio per le utenze domestiche il 30 maggio per le utenze non domestiche.

Trasporti, tre nuovi treni regionali entrati in servizio in Liguria

Super User 01 Aprile 2021 513 Visite

Sono entrati in servizio nell'ultima settimana sui binari della Liguria tre nuovi treni regionali, due "Pop" e un "Rock". Salgono così a 20, dei 48 previsti dal contratto di servizio, i nuovi treni consegnati da Trenitalia (Gruppo Fs) alla Regione Liguria. L’età media dei treni della flotta regionale scende a cinque anni.

"La Liguria prosegue nel suo piano di rinnovamento della flotta regionale, senza farsi fermare dalla pandemia - ha detto l'assessore ai trasporti Gianni Berrino - I tre nuovi treni sono entrati subito in servizio: uno di questi è a grande capacità, un ulteriore veloce avanzamento verso il totale rinnovamento della flotta. In pochi anni avremo convogli all'avanguardia e un servizio sempre più adeguato alle esigenze di turisti e pendolari. Saremo così preparati alla ripresa quando le persone ricominceranno a spostarsi, per lavoro o per turismo, con l'intensità e la frequenza a cui eravamo abituati fino a un anno fa".

I nuovi treni circoleranno tra Savona, Genova e Sestri Levante e sulle linee Genova-Busalla-Arquata Scrivia e Genova-Acqui Terme.

Una consegna che rientra nel contratto di servizio sottoscritto nel 2018 tra Regione Liguria e Trenitalia, che prevede investimenti per circa 550 milioni di euro e il rinnovo totale della flotta ligure.

Zona rossa imperiese e savonese, Toti: “Misura indispensabile”

Super User 01 Aprile 2021 493 Visite

“L’ordinanza che ho firmato, illustrata ai sindaci delle province di Imperia e Savona e concordata con il ministro della Salute Roberto Speranza, entrerà in vigore già da domani alla luce del quadro epidemiologico che vede entrambe le province superare la soglia dei 250 casi su 100mila persone a settimana. Si tratta di una misura che si rende purtroppo indispensabile e che si va ad aggiungere a quella relativa alle seconde case. Insieme a una campagna di vaccinazione che marcia spedita, compatibilmente con le consegne delle dosi, riteniamo che queste misure siano tali da poter frenare l’espandersi del Covid in una regione dove la terza ondata fortunatamente è stata tutto sommato mite, per poi, nella seconda parte del mese di aprile cominciare a pensare alle riaperture e non più alle chiusure”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus in Liguria.

“È chiaro a tutti - aggiunge Toti - perché il Ponente della Liguria sia purtroppo più esposto al virus: le regioni che lo circondano hanno raggiunto tassi di incidenza e penetrazione del Covid assai superiori alla nostra, in particolare la Costa azzurra che resta l’area più colpita in Francia, e la frontiera di Ventimiglia resta permeabile, ed è una delle regioni per cui abbiamo anticipato nelle settimane scorse la vaccinazione dei frontalieri. L’aumento dell’incidenza nel ponente non è legato a particolari cluster ma a una diffusione territoriale piuttosto estesa”.

“Riguardo gli ospedali, nonostante la pressione sia in aumento, non si registrano situazioni di particolare sofferenza – precisa Toti - Vorremmo che le condizioni restassero tali anche nelle prossime settimane, ma sappiamo bene che se non freniamo oggi incidenza del virus ci potremmo trovare con qualche difficoltà, soprattutto a Ponente. Le persone ricoverate crescono in modo tutto sommato limitato rispetto all’aumento importante dell’incidenza del virus”.

“Sul fronte vaccini, la campagna procede bene - conclude Toti - : siamo all’81% del somministrato sul consegnato, con 11.858 vaccini eseguiti oggi siamo vicini a quella soglia dei 12mila che ci siamo dati come obiettivo giornaliero per questa settimana. Sarà così ancora per i prossimi giorni, poi cresceremo ancora già nella prossima settimana. Per quanto riguarda gli ultravulnerabili, il 40,5 % di coloro che sono stati iscritti dai medici di medicina generale come tali (42.774 persone totali) è stata prenotata dai nostri uffici per il vaccino nelle prossime settimane, pari a 17.337 persone. Questa sera la Fondazione Gimbe segna la Liguria come 6° nella classifica delle regioni per quanto riguarda la conclusione del secondo ciclo vaccinale”.

TARI, presidente Confcommercio: “Deve essere applicata sulla base dei rifiuti prodotti”

Super User 01 Aprile 2021 793 Visite

Di seguito il comunicato di Confcommercio Genova sulla TARI:

La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare per le imprese del nostro territorio un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che lo caratterizzano.

Dai dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it si conferma il peso eccessivo della Tassa sui rifiuti pagata da cittadini e imprese nonostante l’emergenza da Covid-19 abbia obbligato molte attività a chiudere e nonostante si sia registrata nel 2020 una contrazione del Pil di quasi 9 punti percentuali, con conseguente riduzione di consumi e di rifiuti.

A livello nazionale è stato quantificato un calo di più di 5 milioni di tonnellate di rifiuti, pari al 15% in meno rispetto all’anno precedente, calo che, in ogni caso, assorbe anche la produzione di dispositivi anti Covid (sostanzialmente mascherine) trattati come rifiuti indifferenziati. Nonostante questo calo della produzione dei rifiuti, l’ammontare complessivo della TARI è rimasto elevato attestandosi, nel 2020, su valori analoghi a quelli del 2019 (circa 9,73 miliardi di euro).

“Questa tassa – dice il Presidente CONFCOMMERCIO Genova Paolo Odone – deve essere applicata e pagata sulla base della quantità di rifiuti prodotti secondo il principio comunitario “chi inquina paga” e non sono certo le imprese che producono la maggiore quantità di rifiuti sul nostro territorio e i maggiori costi di raccolta. Vi è quindi una evidente ingiustizia di fondo nella ripartizione di questi costi e ciò produce un grave danno alle nostre imprese”.

L’ARERA, l’autorità che ha assunto funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani, aveva stabilito che nel corso del 2020 sarebbe dovuta diventare operativa l’adozione del Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) incentrato sulla trasparenza e sull’efficienza dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, che avrebbe dovuto generare un abbattimento delle tariffe. Ma solo il 21% dei Comuni ha recepito l’indicazione dell’ARERA e in questo sottoinsieme, nel 58% dei casi il costo della TARI risulta addirittura in aumento per un valore medio del 3,8%. 

Nei Comuni che hanno impostato il nuovo metodo tariffario ARERA, in sostanza, non si sono registrate le contrazioni della spesa attese né un efficientamento dei costi.

Confermati anche i divari di costo tra medesime categorie economiche, sempre a parità di condizioni e nella stessa provincia.

Siamo a sottolineare come la città di Genova si posizioni, rispetto alle atre province, al primo posto e addirittura distaccata di parecchi euro/mq. soprattutto per quanto riguarda le categorie di ortofrutta, pescherie, piante e fiori, per non parlare di tutto il comparto ristorazione e somministrazione.

Per quanto riguarda il nostro territorio – continua Odone -  grazie al grande lavoro di sinergia svolto tra la nostra Associazione e il Comune di Genova, durante il periodo Covid-19, conveniamo che comunque la parte variabile della tariffa, che è pari a 46,79% è stata effettivamente abbattuta, e stiamo continuando l’interlocuzione per quanto riguarda le tariffe del 2021.

A tal proposito, siamo a ribadire con forza, anche a fronte della recente sentenza della Corte dei Conti che obbliga il Comune a dover rimettere mano alle tariffe, che nessuna categoria da noi rappresentata può sopportare il minimo rialzo della tariffazione, che posiziona la Liguria tra le Regioni con la più alta tassazione, purtroppo un triste primato! 

Poco è stato fatto rispetto a quelle attività che sono rimaste aperte ma che, a seguito degli orari di attività ristretti, dei contingentamenti e della minor propensione dei cittadini a uscire e consumare, hanno registrato cali di fatturato significativi.

Servono inoltre interventi strutturali affinché venga recepito il nuovo metodo tariffario determinato dall’ARERA, vincolando la TARI al rispetto del principio europeo “chi inquina paga”. 

Ma servono anche misure emergenziali, visto il perdurare della diffusione epidemiologica da Covid-19. Chiediamo allora che siano esentate dal pagamento della Tassa tutte quelle imprese che, anche nel 2021, saranno costrette a chiusure dell’attività o a riduzioni di orario. Analoghe misure dovranno essere riconosciute in favore di tutte quelle altre imprese che, pur rimanendo in esercizio, registreranno comunque un calo del fatturato – e, quindi, dei rifiuti prodotti - a causa della contrazione dei consumi.

Decreto sostegni, le risorse per l’emergenza già a disposizione delle scuole

Super User 01 Aprile 2021 498 Visite

Le risorse stanziate dal decreto ‘sostegni’ per la gestione dell’emergenza sanitaria sono già a disposizione delle scuole. Lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione, che oggi ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota operativa per il loro utilizzo. Si tratta dei primi 150 milioni stanziati dal decreto. Gli altri 150, quelli che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, saranno distribuiti successivamente, dopo il necessario decreto di riparto, e saranno oggetto di una nota operativa.

Con la comunicazione inviata alle scuole, il Ministero ricorda che le risorse potranno essere utilizzate per “tutte le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici, tramite la dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali”. I fondi potranno essere impiegati anche “per la prosecuzione del servizio di assistenza psicologica e/o pedagogica rivolto a studenti e personale scolastico” per il trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica, nonché per servizi medico-sanitari volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza stessa.

Con le risorse ricevute le scuole potranno acquistare:

- Dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché ogni altro materiale, anche di consumo, il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base delle effettive necessità della singola Istituzione scolastica (ad esempio: dispositivi di areazione e ventilazione, prodotti di igiene degli ambienti, termoscanner, etc…) 

- Specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e/o pedagogica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, oltre che al personale scolastico

- Servizi medico-sanitari (compreso il servizio di sorveglianza sanitaria) volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, nelle attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti nell’ambito della indagine epidemiologica, anche allo scopo di svolgere una funzione efficace e tempestiva di collaborazione e raccordo con i competenti Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali

- Dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Cambiamo!: “Da Rossetti ennesima fake news, Cup funzionante già da domattina”

Super User 31 Marzo 2021 553 Visite

“Il consigliere del PD Sergio ‘Pippo’ Rossetti ci fa sapere di aver depositato una mozione per chiedere, letteralmente, ‘l'immediata riattivazione del servizio CUP per le attività ordinarie di cui si è sempre occupato’, denunciando che il servizio è stato sospeso dal giorno dell’inaugurazione dell’hub in Fiera. Come al solito ci troviamo davanti all’ennesima fake news”, spiega il gruppo regionale Cambiamo! in risposta alla nota dell’esponente del Partito Democratico.

“Dice Rossetti – continuano dal Gruppo – che numerosi cittadini gli hanno segnalato il disservizio. Ecco, a noi preme invece ribadire che il buon Pippo arriva, come al solito, con il suo puntuale e disarmante ritardo sulle questioni, quasi divertendosi ad essere sempre il secondo, se non il terzo, ad arrivare sul pallone: quello che ha evidenziato, condendo il tutto con bieche considerazioni politiche che fanno a pugni con le dichiarazioni rilasciate non da due passanti, ma dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e dal Commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo, è un non problema, visto che il CUP riprenderà il suo regolare servizio di prenotazione telefonica già domani mattina, e che comunque tutti gli altri canali di prenotazione sono sempre stati attivi, senza alcun disagio. Gli ricordiamo inoltre che la nostra è l’unica regione che sta affrontando questa sfida con le proprie piattaforme informatiche, senza intoppi, grazie al lavoro della squadra di Liguria Digitale, operativa giorno e notte. Forse, prima di parlare, il buon Rossetti dovrebbe avere contezza dell’argomento, a meno che non si tratti di una triste polemica politica che squalifica solo chi la porta avanti”.

“Insomma, la mozione di ‘Pippo’ è diventata carta straccia ancora prima che finisse di scriverla – fanno sapere ancora i consiglieri regionali di Cambiamo! – Ultimamente vediamo Rossetti spesso confuso e agitato, e anche le urla dell’altro giorno in Consiglio Regionale ci restituiscono l’immagine di uomo politico ormai in preda alla più totale improvvisazione, dedito ormai esclusivamente alla diffusione di notizie false e alla denigrazione dell’avversario. In tutto questo c’è ben poco di ‘democratico’. Gli consigliamo qualche giorno di vacanza perché, in tutta evidenza, ne ha bisogno per riordinare le idee”.

Covid, sottosegretario Costa: “Piano vaccinale e pianificazione riaperture procedano parallelamente”

Super User 31 Marzo 2021 509 Visite

“Non è questo il tempo di alimentare contrapposizioni e tifoserie tra chi è pro e chi è contro le riaperture. Come dichiarato in più occasioni dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Governo, se le condizioni lo permettessero, riaprirebbe già domani. Il numero dei contagi, dei decessi e dei ricoveri ci riporta alla dura realtà: siamo tuttora in piena pandemia e sono ancora tanti i nostri concittadini che perdono la vita. Credo però sia questo il momento di assumersi la responsabilità di iniziare a pianificare nelle prossime settimane il futuro rilancio del Paese, quando i dati dell’emergenza saranno più confortanti, anche per effetto dell’avanzamento della campagna di immunizzazione. Se siamo convinti del buon esito del piano vaccinale nazionale e degli obiettivi che ci siamo posti, penso alle 500mila vaccinazioni giornaliere, dobbiamo allora mettere parallelamente in atto un Piano nazionale di ripresa, che preveda un’apertura graduale delle attività economiche del nostro Paese, con un progetto sostenibile e riferimenti temporali certi”. E’ quanto dichiara il Sottosegretario di Stato alla Salute ed esponente di Noi con l’Italia, Andrea Costa, a margine di un incontro con i vertici di Fiera Milano.

“La programmazione, con le indicazioni di un arco temporale definito, di un orizzonte per tutte le imprese, sarà fondamentale. Dobbiamo assumere una visione prospettica per garantire alle realtà del tessuto produttivo italiano di tornare a produrre, consci delle esigenze di ciascuno. Le attività non sono tutte uguali e, pertanto, richiedono tempistiche differenti per tornare completamente operative. Ad esempio, bar e ristoranti hanno bisogno di un preavviso relativamente più breve rispetto alle fiere e ai congressi. Il mondo fieristico e congressuale, che genera sul territorio un impatto totale di 23 miliardi di euro, infatti, necessita di un congruo anticipo per conoscere i tempi di riavvio delle attività. Senza tutto questo, nessuno si assume più il rischio di programmare gli investimenti necessari alla realizzazione di eventi che, prima dell’emergenza, generavano un impatto per le filiere industriali di 60 miliardi di euro. Auspico che nei prossimi provvedimenti sia fatto esplicito riferimento ad una strategia condivisa che preveda una ripartenza, seppur graduale, del Paese”.

Toti: “Stiamo riflettendo su ulteriori misure restrittive per il Ponente”

Super User 31 Marzo 2021 643 Visite

“Stiamo riflettendo su eventuali ulteriori misure restrittive dopo Pasqua per il Ponente. Domani decideremo. Oggi le province di Imperia e di Savona superano la soglia di rischio con rispettivamente 250 e 267 casi su 100mila abitanti su base settimanale, mentre Genova e la Spezia sono al di sotto dei 170 casi ogni 100mila abitanti. A livello ligure siamo a 192 casi, sempre su 100mila abitanti”. Il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus in Liguria in diretta dall’ospedale San Paolo di Savona.

“Alla luce di questi dati, e della normativa che il Consiglio dei ministri sta varando in queste ore - aggiunge Toti - che prevede anche la necessità di intervenire, su base provinciale o di distretto sanitario, se si superano le soglie di rischio, nelle prossime ore attenderemo l’approvazione del decreto e ci confronteremo con i direttori generali delle Asl e i sindaci per decidere come muoversi. Stiamo valutando alcune misure di contenimento, anche per dare fiato agli operatori sanitari che da più di un anno lavorano senza sosta in prima linea”.

“Sul fronte vaccini –prosegue Toti - possiamo ulteriormente crescere come numeri: stiamo progettando l’apertura di nuovi centri vaccinali anche in questo territorio soprattutto alla luce delle prenotazioni della fascia 70-79 anni e della necessità di accompagnare alla conclusione della vaccinazione gli ultraottantenni e gli ultra vulnerabili che in queste ore il nostro call center sta prenotando dopo la segnalazione dei medici di medicina generale”.

“La straordinaria capacità di cura aumentata in questi mesi, e un attento turnover delle degenze con una elevata appropriatezza di cura ci consente di tenere sotto controllo una pressione che, con questa incidenza, sarebbe cresciuta molto. Per quanto riguarda le terapie intensive, continuiamo a oscillare in modo stabilizzato, come numero, attorno al 10% rispetto ai ricoverati complessivi – conclude Toti - Purtroppo registriamo oggi 14 deceduti: l’aumento dell’incidenza si riverbera purtroppo anche sul numero dei decessi che speriamo tornino a calare al più presto anche grazie all’imponente campagna di vaccinazione che stiamo portando avanti”.

Asl2
L’incidenza del virus ha un andamento diffuso in tutta la provincia, non tanto con presenza di cluster. Nella Asl 2 savonese ci sono ancora ampi limiti di sicurezza sui posti letto ospedalieri sia di media intensità che di terapia intensiva. Sul fronte vaccinale oggi è stato superato il 70% degli ultraottantenni vaccinati in provincia di Savona.

L'ordine dei giornalisti liguri funziona, ma crisi editoriale e pandemia pesano

Super User 31 Marzo 2021 622 Visite

E' l'appuntamento dell'anno per la categoria dei giornalisti in Liguria l'assemblea di fine marzo, particolarmente importante in questo 2021 e che ha fatto il punto dell'annus horribilis 2020, passato sotto il segno della pandemia. E, per la prima volta nella storia dell'Odg Liguria, riunione da remoto, su canale informatico avallato dal ministero di Giustizia, da cui dipende l'Ordine dei giornalisti, visto il tempo di Covid e la necessità di distanziamento e di evitare assembramenti.

Impeccabile com'è nel suo stile, il presidente Filippo Paganini, ha posto l'accento sui problemi generali della categoria aggravati dalla situazione: disoccupazione, precarietà, difficile momento dell'Inpgi, Istituto previdenziale della categoria, concentrazione editoriale.

Ed ha sottolineato le grandi difficoltà che ha dovuto subire il mondo dell'informazione per lavorare in un momento come questo, quando la situazione ha reso assolutamente fondamentale che la popolazione avesse quanta più informazione possibile. Momento dunque difficile e pandemia che ha costretto a rinviare le elezioni, che si sarebbero dovute svolgere già ad ottobre dello scorso anno, per il rinnovo dei Consigli regionali e di quello nazionale, attualmente in regime di proroga.

Con auspicio si effettuino nel corso di quest'anno, usando probabilmente la novità del voto elettronico per accelerare i tempi del confronto elettorale e non fargli subire ulteriori e non auspicabili altri slittamenti.

Paganini ha dedicato poi un commosso ricordo a chi, proprio per svolgere il proprio lavoro, ha contratto il virus, pagandolo persino con la vita, come il giornalista-videomake Paolo Micai.

L'Ordine ligure, ha fatto sapere il presidente, ha vinto un bando europeo per cui una trentina di giornalisti liguri svolgerà attività formativa contro le fake news in Finlandia, nazione al vertice internazionale per libertà di stampa e iniziative vincenti contro le fake. Di ritorno dal Paese nordico i giornalisti organizzeranno corsi ed incontri per i colleghi, ma anche per università. scuole, organizzazioni culturali, enti e istituzioni.

Approvato all'unanimità il bilancio consultivo 2020, che è anche in leggero utile ed analogamente quello preventivo 2021.

Circa i numeri della categoria nella regione gli iscritti, in totale, sono 1853, una quarantina in meno dell'anno precedente. I professionisti sono 374 e 213 quelli pensionati; i pubblicisti restano in netta maggioranza, con 945 cui vanno aggiunti 165 pensionati. I praticanti sono 27; 129 gli iscritti degli elenchi speciali.

La doppia buona azione del Club Genova Meravigliosa

Super User 31 Marzo 2021 888 Visite

Il Club Genova Meravigliosa, presieduto dall’avvocato Massimo Molinari che proprio oggi ha ribadito la volontà del club di seguire i dettami di Forza Italia, ha compiuto un’altra buona azione.

Dopo “Io compro nel mio quartiere”, l’iniziativa che aveva sensibilizzato la cittadinanza a fare gli acquisti natalizi nel proprio quartiere, arriva per Pasqua una doppia beneficenza.

Il Club ha infatti acquistato molte uova pasquali da una associazione benefica di Genova, che utilizzerà il ricavato per le proprie attività di volontariato tra cui i pellegrinaggi a Lourdes con gli ammalati, e le ha donate ai bambini di alcune case famiglia della città. 

Naturalmente le uova sono state molto apprezzate dai piccini. Tanta è stata anche l’emozione per chi le ha donate: “Aiutare i bambini ti dà grande forza”.

L'ex assessore comunale Arianna Viscogliosi mostra il cartello di ringraziamento.

Pasqua, in Liguria rafforzamento dei servizi di controllo del territorio

Super User 31 Marzo 2021 675 Visite

Si è riunito nella mattinata odierna, presieduto dal prefetto di Genova Carmen Perrotta, il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, al fine di predisporre un mirato piano di servizi di controllo del territorio in vista delle imminenti festività pasquali.

In considerazione dell’andamento, ancora serio, del quadro epidemiologico, è stata prestata particolare attenzione alla necessità di assicurare la scrupolosa osservanza delle misure normative in atto vigenti, soprattutto in materia di mobilità e di limiti agli spostamenti sul territorio della provincia.

Tanto, anche alla luce della recente ordinanza adottata dal presidente della Regione Liguria che ha introdotto ulteriori misure di cautela a tutela della salute pubblica, afferenti al divieto di recarsi nelle seconde case ed imbarcazioni, camper, roulotte e bungalow in ambito regionale.

In particolare, è stato pianificato un significativo rafforzamento dei dispositivi di vigilanza che sarà garantito in sinergia tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, con un efficace coordinamento dei servizi preventivi e operativi che si varrà dell’ausilio delle Polizie Locali.

E’ stata ravvisata l’opportunità di orientare un grosso sforzo operativo per rendere incisivi i controlli in prossimità delle aree urbane più esposte a rischi di assembramento o interessate dalla presenza di consueti luoghi di ritrovo, nonché nelle località di villeggiatura, nelle aree verdi, nei parchi urbani, possibili mete di aggregazione.

Una specifica intensificazione dei presidi sarà messa in campo dalla Polizia Stradale in corrispondenza dei principali caselli autostradali e lungo le strade di scorrimento extra-urbano, potenzialmente interessate da flussi di traffico più intensi.

Analoga attenzione sarà rivolta anche alle stazioni aeroportuali e ferroviarie, a cura della Polizia di Frontiera e della Polizia Ferroviaria, nonché alla vigilanza sui tratti di costa da parte dei Reparti Operativi Aeronavali della Guardia di Finanza, anche con il supporto di un elicottero per individuare possibili zone di addensamento.

Covid, Lista Crivello: le farmacie comunali devono poter vaccinare

Super User 31 Marzo 2021 585 Visite

“Nelle ultime ore le istituzioni regionali hanno evidenziato l’importanza delle vaccinazioni nelle farmacie private, quale metodo utilissimo durante questa grave emergenza, per il ruolo capillare e assistenziale che ricoprono e che potranno assumere anche nel medio e lungo termine. Vogliamo ricordare, ancora una volta, a Marco Bucci e Giovanni Toti, che le 8 Farmacie Comunali genovesi “pubbliche” hanno rappresentato e rappresentano un presidio e un servizio di grande qualità. Nel corso degli anni, oltre ad una stabilità economica, le “nostre” Farmacie hanno garantito una serie di prestazioni importanti per la comunità, assicurando l’apertura con grande continuità, anche durante le festività, grazie ad un personale che opera con passione, competenza e professionalità. Il processo di riorganizzazione e flessibilità del lavoro ha dato ottimi risultati, nel recente passato, in termini di ricavi e margini operativi ed economici, una ragione in più per utilizzarle e coinvolgerle. Non è pensabile che tali strutture, e con esse il personale, in una fase così delicata, in cui tutte le forze sono chiamate a dare il massimo, restino escluse da questo straordinario sforzo teso a valorizzare e sostenere la sanità pubblica. Il coinvolgimento delle Farmacie Comunali ha quindi l’obiettivo di aumentare e consolidare l’assistenza ai cittadini, la comunicazione e il potenziamento della somministrazione dei vaccini”. E’ quanto si legge in una nota del gruppo consiliare Lista Crivello a palazzo Tursi.

Covid, le proposte del PD Genova per il piano vaccinale in Liguria

Super User 31 Marzo 2021 615 Visite

Una serie di proposte concrete per accelerare e rendere efficace e vincente la campagna vaccinale contro il Covid-19 anche in Liguria.

Punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro, maggiore trasparenza sulle liste di riserva in caso di disdetta nei centri vaccinali, somministrazione della prima dose del vaccino a tutti i soggetti ospedalizzati considerata la maggiore esposizione al virus e condivisione della norma di obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari a livello nazionale.

Ed ancora collaborazione con le pubbliche assistenze e il mondo dell’associazionismo per l’allestimento di ulteriori sedi di vaccinazione, anche nei quartieri periferici, per le persone anziane o fragili. Sono alcune delle proposte elaborate dal Tavolo Welfare e Salute del Cittadino, composto da iscritti ed esperti della società civile e istituito per dare un supporto all’iniziativa politica del Partito Democratico Genova.

Iniziative concrete, che potrebbero essere messe in atto con la collaborazione sul territorio di tutti i soggetti interessati e con un maggior coinvolgimento di medici e infermieri, anche quelli in pensione, garantendo alle figure professionali impegnate nella vaccinazione adeguata tutela di responsabilità penale. E soprattutto operando per il massimo apporto dalla medicina territoriale, facilitando quanto prima il coordinamento tra Distretti Sanitari e Medici di Medicina Generale. Infatti, da oltre dieci anni la legge Balduzzi ha previsto la creazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali di medici di famiglia, AFT, adatte ad operare in coordinamento e programmazione, dedicate alla salute di comunità. La Regione Liguria in questi anni ha colpevolmente ignorato l’applicazione di tale legge a scapito dell’attività di prevenzione. Proponiamo pertanto che venga applicato l’accordo integrativo regionale per la medicina generale per dare obbligo, responsabilità, motivazione e strumenti alla funzione delle AFT dedicata in generale alla prevenzione delle malattie. Riteniamo che sia il momento giusto per utilizzare le AFT dei medici di famiglia per ottenere la massima velocità e diffusione della vaccinazione.

Ad oggi, la campagna vaccinale in Liguria presenta una serie di criticità che rappresentano un rischio per il successo di un percorso di immunizzazione efficace, nonostante gli sforzi fatti dagli operatori sanitari della nostra regione riusciti a sopperire alle carenze organizzative con enorme sforzo ed impegno.

Al 31 marzo, in Liguria infatti sono state somministrate 285.288 dosi su 344.290 consegnate (82.9%): questo dato ci vede ancora al terzultimo posto delle regioni italiane. Riteniamo perciò sia necessario, a più di un anno di distanza dall’inizio della pandemia, un cambio di passo per garantire rapidamente l’immunizzazione dei liguri.

PD Genova
Tavolo Welfare e Salute del Cittadino

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