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Vaccarezza dall’ospedale: “Riponete pure i coltelli, questo leone non se ne è ancora andato”

Super User 10 Aprile 2021 1590 Visite

“Poche righe alle quali tengo particolarmente, anche in relazione alle notizie che si stanno diffondendo nelle ultime ore circa la mia salute. È vero, sono attualmente ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell'Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Non sono ricoverato per Covid, se lo fossi non avrei nessun problema a dirlo, ma non è così.
Le problematiche che mi hanno costretto "ai box", sono legate a mie patologie pregresse, delle quali sinceramente non credo dover diffondere i particolari, che ritengo assolutamente privati.
Sto ricevendo tutte le cure del caso da un’eccezionale equipe sanitaria di eccellente livello che, con tutti i pazienti, dimostra ogni giorno, che chi sceglie di dedicarsi alla cura altrui ha un dono particolare: mi trovo dunque, nel luogo più sicuro per competenza e preparazione.
Ho ricevuto e sto ricevendo moltissimi messaggi di affetto che, ci tengo a dirlo, mi fanno un enorme piacere: amici, colleghi, ma anche avversari politici.
Ovviamente non manca chi dà già per morto il leone e cerca, come i cani, di "recuperare i resti": beh, ve lo dico: riponete pure i coltelli, questo leone non se ne è ancora andato, e sta combattendo più di voi che sgomitate, magari ci vorranno ancora dei giorni, ma una cosa è sicura: io c'ero, io ci sono, ma più di tutto io ci sarò!”.
E’ il post su Facebook del capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria, Angelo Vaccarezza.

Donne vittime di violenza, Muzio (Fi-Lp): “Soddisfatto per il sì del CAL al sostegno di libertà”

Super User 10 Aprile 2021 519 Visite

Il consigliere regionale capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare, Claudio Muzio, promotore della proposta di legge sull’istituzione del “sostegno di libertà” per le donne vittime di violenza domestica, esprime la propria soddisfazione per il parere favorevole espresso su tale proposta da parte del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

“E’ il primo, importante passaggio in vista della discussione del testo in Consiglio Regionale”, dichiara Muzio. “L’obiettivo della mia proposta di legge - prosegue - è contribuire a fare sì che le donne in condizione di povertà materiale che siano vittime di violenza domestica superino lo stato di dipendenza economica, di soprusi e ricatto e siano poste in condizione di accedere ai beni essenziali e partecipare dignitosamente alla vita sociale, oltre che esercitare pienamente la responsabilità genitoriale”.

Il “sostegno di libertà” proposto da Muzio può assumere diverse forme: l’erogazione di un sussidio economico corrisposto per un periodo che va dai dodici ai trentasei mesi, l’accesso alla formazione e alle politiche attive del lavoro, gli incentivi per l’apertura di un’attività in proprio, l’aiuto economico per favorire la mobilità geografica per far fronte alla violenza ed al pericolo, la garanzia della continuità scolastica per i figli minori e maggiorenni che debbano completare il ciclo di istruzione. “Il CAL – spiega il consigliere regionale – nelle sue osservazioni ha chiesto di valutare anche l’introduzione di un sostegno all’autonomia abitativa in attesa dell’emancipazione lavorativa, con l’attribuzione di un punteggio per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. E’ una giusta richiesta, che verrà recepita nell’iter di approvazione in Consiglio. Per quanto riguarda le altre osservazioni formulate dal CAL nel suo parere, esse saranno ovviamente oggetto di attenta analisi durante l’esame in Commissione”.

“Ricordo inoltre – sottolinea ancora Muzio - che la proposta di legge prevede il coinvolgimento dei Comuni, dei servizi sociali territoriali e dei distretti sociosanitari, oltre che la collaborazione attiva dei centri antiviolenza e delle associazioni, in modo da realizzare una vera rete sociale a supporto delle donne che subiscono violenza”.

“Colgo infine l’occasione per ringraziare Azzurro Donna Liguria e la sua coordinatrice regionale, Alice Dotta, per aver segnalato alla mia attenzione il tema del sostegno di libertà proponendomi un’iniziativa legislativa in tal senso”, conclude il capogruppo di Forza Italia – Liguria Popolare.

Assessore Ferro: “Lo sport deve ripartire anche a livello amatoriale”

Super User 10 Aprile 2021 1165 Visite

“Il mondo dello sport non può più attendere, c’è la necessità di far ripartire tutte le attività sportive al più presto abbiamo la possibilità ed il dovere di farlo. Oggi piscine, palestre, ASD e SSD sono allo stremo e ogni giorno che passa c’è il rischio concreto che molti impianti e strutture non riaprano più”. Con queste parole gli assessori allo sport della Regione Siciliana e Regione Liguria, Manlio Messina e Simona Ferro, motivano la richiesta di riaperture immediate per il settore sportivo che in un anno di pandemia ha fruito solo di pochi mesi di aperture e pochissimi ristori.

Gli assessori Messina e Ferro non condividono solo la medesima delega, ma sono entrambi esponenti di Fratelli d’Italia ed il partito di Giorgia Meloni è da tempo in prima linea sulla riapertura in sicurezza di impianti sportivi, piscine e palestre, permettendo la ripartenza di un settore fondamentale per la salute e l’economia nazionale, un settore che ha perso in quest’anno oltre due miliardi di euro di fatturato ed ha lasciato a casa 200 mila professionisti senza lavoro

“Bisogna assolutamente avviare la ripartenza dello sport - dichiara Manlio Messina – che è uno dei settori colpiti più duramente dalla pandemia. Ripartire in sicurezza è possibile e doveroso, per questo con la collega Simona Ferro abbiamo condiviso delle proposte concrete da sottoporre al Governo nazionale”.

Secondo gli assessori di Fratelli d’Italia si potrebbe ripartire subito, in sicurezza, adottando le prescrizioni del CTS già utilizzate l’anno scorso alle quali, è bene ricordarlo, tutti i gestori di strutture sportive si erano adeguati sostenendo notevoli spese prima della loro definitiva chiusura nell’ottobre scorso. A queste misure, per aumentare il livello di sicurezza, potrebbe essere aggiunta l’indicazione di indossare la mascherina chirurgica per attività statiche e/o a bassa intensità (ad esempio pilates e yoga così come la sala attrezzi o il personal training) dedicando gli spazi al chiuso solo per questi sport, lasciando le attività ad alta intensità negli spazi all’aperto che si possono sfruttare ora nella bella stagione in attesa che il piano vaccinale ci consenta una ripresa globale delle attività. A queste buone pratiche si aggiunga l’obbligo degli spogliatoi chiusi e un indice di affollamento da adottare negli spazi al chiuso di 10 mq a persona.

“Lo sport è vita e salute, avere le palestre chiuse e i bus sovraffollati è una contraddizione di come vogliamo affrontare la pandemia. Noi in Liguria stiamo sperimentando come regole e controlli rigidi aiutino per lo svolgimento dei grandi eventi sportivi; se applichiamo norme di buon senso credo che si possa permettere al mondo dello sport di riaprire garantendo sicurezza e salute agli italiani. La bontà delle proposte che facciamo non la affermiamo noi, ma il CTS che ha dato queste regole per la riapertura di palestre e piscine salvo poi, ad investimento fatto, dire che non si poteva riaprire”.

Le proposte dei due assessori regionali Messina e Ferro saranno portate al Governo attraverso la conferenza Stato Regioni, infatti è già stata inoltrata una nota al presidente Fedriga per chiedere la convocazione di una seduta specifica per definire i parametri per la ripartenza dello sport, alla presenza del sottosegretario competente in materia.

Turismo, Liguria protagonista alla Bit Digital con l'adesione di 53 operatori

Super User 10 Aprile 2021 541 Visite

La Liguria del turismo protagonista alla prossima Bit Digital 2021, la Borsa Italiana del Turismo che si svolgerà in formato virtuale dal 9 all’11 maggio per gli operatori e dal 12 al 14 maggio per il pubblico dei visitatori. Regione Liguria e Agenzia 'In Liguria', impegnati in una politica di rilancio del turismo e di preparazione all’avvio della prossima stagione post Covid, hanno scelto convintamente di partecipare all’evento digitale. Coinvolgendo, come sempre, gli operatori del turismo. I risultati in quest’ottica sono stati superiori alle attese, con ben 53 imprese del turismo che hanno dato la propria adesione. Segno di una vitalità del settore che nonostante la difficile situazione, ha capacità e voglia di ripartire. Dopo il boom dell’ultimo decennio, l’anno scorso le presenze turistiche in Italia sono crollate del 52% (-69% gli stranieri). La Bit Digital Edition parte dalla necessità di un ripensamento strategico del settore. Guardando a quei 17 milioni di connazionali che nel 2019 erano andati all’estero e che adesso rivolgeranno la loro attenzione alle località italiane. Secondo un sondaggio dell’Osservatorio sui Consumi di ShopFully, tech company italiana, per il 2021 il desiderio più diffuso è quello di tornare a viaggiare, prima scelta per oltre il 40% degli intervistati. Sono tutte opportunità che Regione Liguria e Agenzia 'In Liguria' intendono sfruttare anche partecipando a questa edizione digitale di Bit, combinando in modo efficace le proposte del percorso espositivo con gli approfondimenti di un ricco palinsesto di eventi, in costante rimodulazione, per rispondere alle esigenze in continuo cambiamento di questi mesi. Ovviamente la Liguria parteciperà con i propri asset che restano punti di forza riconosciuti a livello internazionale: mare, cultura, borghi da scoprire, patrimonio enogastronomico e turismo esperienziale.

"Dopo un 2019 ricchissimo di soddisfazioni e un 2020 pessimo per tutti i noti motivi dovuti alla pandemia, la Liguria torna alla BIT di Milano con l'adesione di oltre 50 operatori, segnale che conferma la grande voglia di ripartire da parte di tutto il settore, sicuramente il più colpito dall'emergenza sanitaria con tante attività in grande sofferenza da oltre un anno - afferma l'assessore regionale al Turismo Gianni Berrino - Serve però maggiore chiarezza da parte del nostro Governo soprattutto sul passaporto vaccinale, strumento che ritengo fondamentale adottare come hanno fatto e stanno facendo altri Paesi europei e che, a mio avviso, favorirà la rapida ripartenza del turismo consentendo la libera circolazione delle persone. La stagione balneare è a alle porte e non si deve più perdere tempo".

Coronavirus, Toti: “Flessione della curva su tutto il territorio regionale”

Super User 09 Aprile 2021 563 Visite

“Si chiude una settimana tutto sommato positiva, sia per l’accelerazione nella campagna vaccinale nonostante i fatti relativi alle raccomandazioni sull’utilizzo di AstraZeneca, che resta comunque un vaccino in uso per le categorie raccomandate da Ema e Aifa, sia per quanto riguarda i dati Covid, che senza voler essere eccessivamente ottimisti, mostrano comunque una flessione importante su tutto il territorio regionale. Bene anche i numeri sulle ospedalizzazioni, che mostrano una inversione di tendenza dopo due settimane di costante crescita. Oggi torniamo sensibilmente sotto quota 80 ricoverati in terapia intensiva”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus nella nostra regione.

“Per quanto riguarda le scuole - aggiunge Toti – se la settimana prossima si confermerà un dato in discesa potremmo arrivare al 75% di presenza in aula alle scuole superiori, che è il limite consentito al momento dalla legge”.

“Oggi registriamo 15 decessi – prosegue Toti – anche se nel numero di oggi rientrano alcuni casi risalenti a giorni e settimane precedenti a causa di un riallineamento dei sistemi informatici. Questo ovviamente non toglie nulla alla tragicità e al dolore di queste scomparse, ma i dati ci dicono che da questo punto di vista restiamo sotto una media giornaliera di 10 decessi, fatto che ci conferma la bontà delle politiche messe in atto e la capacità di cura dei nostri ospedali”.

“Sul fronte vaccini – aggiunge Toti – siamo al 78% del somministrato sul consegnato e oggi sono stati somministrati 12.446 dosi, e dal 19 aprile verranno somministrate le prime dosi di Johnson&Johnson. A oggi in Liguria ha ricevuto la prima dose il 17,16 % dei residenti, contro una media italiana del 13,8 %. Sulle seconde dosi, invece, la Liguria è al 7,58% contro un 6,1 % di media nazionale. Stiamo compiendo un grande sforzo per accelerare la campagna vaccinale come ci è stato chiesto, al punto che siamo preoccupati di non ricevere abbastanza dosi per sostenere questo ritmo, anche se una prudente politica di gestione delle scorte ci consente in questo momento di proseguire speditamente” .

“È entrato a pieno regime il nuovo centro vaccinale al primo piano del padiglione 3 dell’ospedale San Martino – conclude Toti – dedicato esclusivamente ai pazienti estremamente fragili in cura al policlinico. Il centro vaccinerà in 5 settimane i circa 5000 pazienti di questa categoria al momento in cura all’ospedale”.

Circolazione del virus
Il quadro epidemiologico nella nostra regione nelle scorse settimane è stato piuttosto eterogeneo e caratterizzato, per le province di Imperia e Savona, da un'intensa circolazione del virus. L’incidenza è stata particolarmente significativa per tre settimane consecutive in entrambe le province del ponente ma, grazie alle misure adottate, osserviamo una netta diminuzione con un tasso di incidenza inferiore a 250 casi su 100.000 abitanti ogni settimana. Il report numero 47 conferma indicatori di qualità buoni sia per quanto riguarda la qualità del dato di monitoraggio sia per la capacità di accertamento diagnostico e di gestione dei contatti. L’indice Rt, riferito a 17 giorni fa, è pari a 1.19 e, globalmente, considerata la pressione residuale nei nostri ospedali e l’incidenza sostanzialmente inferiore a 250 casi su 100.000 abitanti, abbiamo un rischio globale da area arancione come gran parte delle regioni italiane.

Ospedali
La diminuzione dell’incidenza si comincia a vedere anche negli ospedali, dopo che in settimana si è registrato ancora un sussulto, con aumento discreto dei ricoveri in terapia intensiva, comunque ben distanti dalle quote della prima e della seconda ondata. Negli ultimi giorni sono scesi i posti letto occupati sia in terapia intensiva che in media intensità.

Anticorpi monoclonali
Tutte le 5 Asl della Liguria hanno avviato l’uso degli anticorpi monoclonali, con un totale di 75 pazienti trattati.

Da lunedì tutta la Liguria sarà in zona arancione

Super User 09 Aprile 2021 566 Visite

Da lunedì 12 aprile compreso tutta la Liguria sarà in zona arancione. Non sarà emanata nessuna nuova ordinanza specifica riguardante le province di Imperia e di Savona, che abbandoneranno quindi la zona rossa alla mezzanotte di domenica 11 aprile.

La decisione è stata assunta oggi pomeriggio alla luce degli ultimi dati comunicati da Alisa sull’andamento della pandemia e d’intesa con i sindaci e Anci Liguria, al termine della riunione convocata in videoconferenza dal governatore.

Sarà invece firmata un’ordinanza riguardante la scuola, che dispone il ritorno in classe del 50% degli studenti delle scuole superiori (secondarie di secondo grado) statali e paritarie, oltre che per la formazione professionale (IeFP), gli istituti tecnici superiori (Its) e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) in tutta la Regione.

Alla mezzanotte di domenica 11 terminerà la sua validità anche l’ordinanza che riguarda il divieto di raggiungere le seconde case e le imbarcazioni.

“I dati degli ultimi 3 giorni – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - ci dicono che in entrambe le province si sia scesi sotto la soglia critica dei 250 contagi ogni 100mila abitanti. È giusto applicare le misure, anche le più stringenti, quando la situazione lo rende necessario, ma è anche altrettanto corretto alleggerire quando la curva del contagio lo consente. Tutta la Liguria torna in zona arancione, è una boccata di ossigeno, anche se purtroppo ancora relativa. Voglio ribadire quanto sia necessario tenere alta l’attenzione: intorno a noi la situazione è ancora complessa”.

Sottosegretario Mulè a Genova, Costa: “Forte segnale istituzionale volto all'avvio di una nuova stagione”

Super User 09 Aprile 2021 699 Visite

“La presenza di martedì prossimo a Genova del sottosegretario di Stato alla Difesa, l’onorevole Giorgio Mulè, è un forte segnale istituzionale volto all'avvio di una nuova stagione di sviluppo economico e sociale della Liguria e corrisponde all'azione politica di Forza Italia, che vuole rappresentare con rinnovato vigore i propri valori e i propri progetti, anche all’interno dell’alleanza di centrodestra, così come da tempo è sostenuto dal presidente Silvio Berlusconi e dal coordinatore nazionale Antonio Tajani. Ciò è particolarmente necessario in Liguria, dove Forza Italia è stata esclusa dall’esecutivo regionale e da quelli dei comuni di Genova e della Spezia. Pertanto plauso al nostro sottosegretario alla Difesa, che dà la sua disponibilità e al coordinatore regionale, Carlo Bagnasco, che ha programmato questa importante iniziativa”. Così Giuseppe Costa, responsabile regionale Seniores di Forza Italia, commenta la visita di Mulè a Genova in programma il 13 aprile.

“L’assessore del Comune prende consulenze dalla Regione”, botta e risposta tra Sansa e Piciocchi

Super User 09 Aprile 2021 1040 Visite

"Piciocchi svolge attività di “consulenza nonché rappresentanza in giudizio” per una lunga sfilza di soggetti pubblici. Tra gli altri spicca la Regione Liguria, ma ci sono anche comuni, aziende sanitarie e compagnia bella. Una circostanza che, a nostro parere, solleva quantomeno una questione di opportunità politica (al di là di eventuali incompatibilità su cui chiederemo lumi con un’interrogazione in Consiglio Regionale). C'è da chiedersi infatti se sia opportuno che un assessore comunale che spesso interloquisce con altri soggetti pubblici - come la Regione - riceva incarichi professionali dagli stessi enti. Ma non solo: Piciocchi è un avvocato noto e stimato, ma viene da chiedersi se sia opportuno che la maggioranza di centrodestra di cui Piciocchi fa parte come assessore dal 2017 conferisca a suoi rappresentanti incarichi professionali pagati con soldi pubblici", così il capogruppo Ferruccio Sansa su Facebook.

Pronta la replica dell’assessore Piciocchi.
“Gentile dott. Sansa, rispondo molto volentieri alla sua gratuita provocazione perché non ho davvero nulla da nascondere. Sono un avvocato specializzato nella difesa e nella consulenza delle pubbliche amministrazioni. Lo faccio da oltre quindici anni. L'attività politica, esattamente al contrario di quanto da lei paventato, ha solo ostacolato e resa più faticosa la mia attività professionale che nondimeno continua e questo non credo sia un male. Anche perché in Comune non posso contare su uno stipendio come il suo in Regione. E, tra le altre cose, ho sei figli da mantenere e colleghi avvocati che lavorano nel mio studio che tengono famiglia. La professione mi aiuta a tenermi aggiornato, a mantenere il contatto con la realtà, e tutto questo fa sì che mi possa dedicare con maggiore concretezza e competenza all'impegno politico. Mi sono iscritto all'elenco degli Avvocati amministrativisti di Alisa e, come molti altri colleghi, ricevo incarichi professionali a rotazione, nel rispetto assoluto di un principio di trasparenza e nel più totale ossequio delle leggi. La invito a dimostrare il contrario e ad assumersene le responsabilità.
Perché non dovrei farlo? C'è forse una discriminazione al contrario che dovrei subire per il solo fatto di essermi dedicato alla cosa pubblica? La rassicuro comunque che tutti le pubbliche amministrazioni che lei ha citato e che ho avuto l'onore di potere seguire erano già clienti del sottoscritto prima del 2017. Davvero non temo questo suo modo di contrastare sui social le persone che lavorano. Sono un uomo onesto e questo credo sia noto a tutti. Anche a molti suoi colleghi di partito nei confronti dei quali mi adopero per essere sempre disponibile. Potrei chiedere di essere tutelato dal mio ordine professionale per i sospetti vili che lei ha inteso generare con questo suo attacco gratuito al chiaro scopo di diffamarmi. Ma devo occuparmi di cose più importanti e la reputazione me la costruisco con i fatti. Lei evidentemente ha più tempo a disposizione di me”.

Il post del consigliere regionale Ferruccio Sansa e la risposa dell'assessore Pietro Piciocchi

Parco Ponte San Giorgio, la Lega blinda gli 88 milioni avanzati dal decreto Genova

Super User 09 Aprile 2021 710 Visite

"La Lega blinda gli 88 milioni avanzati dal decreto Genova affinché siano messi a disposizione per la realizzazione del parco del ponte San Giorgio. Un’opera che, secondo l’obiettivo dell’architetto Boeri che l’ha immaginata, punta a capovolgere l’immagine attuale della Valpolcevera. Un elemento simbolico e manifesto di una ricucitura urbana tra le due sponde della vallata". Lo scrivono sui rispettivi profili Facebook il vice ministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli e il deputato Edoardo Rixi, responsabile nazionale Infrastrutture della Lega.

La Lega ligure con il vice ministro alle Infrastrutture e il sindaco di Genova

 

Martedì a Genova il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè incontrerà Carlo Bagnasco

Super User 09 Aprile 2021 612 Visite

Martedì 13 aprile a partire dalle ore 10.30 l’on. Giorgio Mulè, sottosegretario di Stato alla Difesa, sarà a Genova per un incontro con il coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco. Nel corso della mattinata è prevista una visita privata al porto e, a seguire, alla sede dell’Ordine degli Avvocati. Alle ore 12.00 avrà luogo un punto stampa in Largo XII ottobre, all’esterno del locale Ten Moody. Ad accompagnare Mulè e Bagnasco saranno il coordinatore cittadino e capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, avv. Mario Mascia, e il responsabile regionale dei Seniores azzurri, dott. Giuseppe Costa. Porteranno telefonicamente il loro saluto, nel corso della visita all’Ordine degli Avvocati, i parlamentari liguri Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, a Roma per i lavori della Camera dei Deputati, e il capogruppo in Regione Claudio Muzio, impegnato nella seduta del Consiglio Regionale.

“Ringraziamo il sottosegretario on. Mulè per la sua disponibilità e la sua attenzione alla Liguria e alla città di Genova”, dichiarano Bagnasco, Mascia e Costa. “La sua visita sarà un momento molto importante di confronto sulle principali problematiche che il nostro territorio si trova ad affrontare e sui grandi temi, centrali per Forza Italia, riguardanti la sicurezza e lo sviluppo, a partire da quelli collegati al comparto della Difesa, che nella nostra regione riveste primaria importanza anche a motivo della presenza di industrie che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale”, proseguono. “Per questo la partecipazione attiva al Governo come sottosegretario alla Difesa di un nostro parlamentare eletto in Liguria è per noi un valore aggiunto, oltre che un elemento di forza per il territorio”, concludono gli esponenti di Forza Italia.   

Nuovi presidente e vice della Conferenza delle Regioni, Toti: “Non cambia lo spirito”

Super User 09 Aprile 2021 761 Visite

“Oggi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome eleggerà un nuovo presidente. Per quasi 6 anni ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo di vicepresidente, e in questa veste ho avuto l’opportunità di confrontarmi con i governatori di tutte le Regioni, trovando una collaborazione che ha saputo andare oltre i colori politici ed è stata spesso fondamentale per l’Italia nei momenti più critici. In particolare, fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la Conferenza delle Regioni ha lavorato senza sosta, sempre in prima linea, mettendo al centro il buonsenso e facendosi portatrice delle esigenze concrete dei territori e dei cittadini”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che chiude oggi la sua esperienza alla vicepresidenza della Conferenza.

“Voglio inoltre ringraziare Stefano Bonaccini, che in questi anni ha guidato la Conferenza – aggiunge Toti - per il prezioso lavoro svolto, con disponibilità e impegno. Un presidente su cui ho sempre potuto contare, in ogni contesto e situazione, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, un presidente con cui ho avuto un confronto sempre intelligente e mai di parte, con l’unico obiettivo comune di raggiungere risultati concreti e, negli ultimi mesi, di trovare soluzioni per la gestione della pandemia”.

“Tutto questo – conclude Toti - supportato da un team di altissimo profilo, guidato dall'instancabile Alessia Grillo, a cui va tutta la mia riconoscenza e stima. Un pensiero di gratitudine anche alla mia struttura regionale che non si è mai fermata in questo anno difficile. Oggi cambiano presidente e vice, ma non cambia lo spirito di questa Conferenza, che continuerà a lavorare con l’appoggio e il contributo di tutti, compreso il mio, per uscire al più presto da questa situazione. Solo uniti si vince”.

Boom acquisti on-line, Poste Italiane assume 10 addetti al recapito nella provincia di Genova

Super User 09 Aprile 2021 714 Visite

A partire da giovedì 1° aprile sono entrati in servizio in 4 centri di recapito della provincia di Genova, 10 portalettere. La selezione dei neo-assunti è avvenuta tra il personale che ha già lavorato in passato come portalettere o addetto allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi.

I nuovi ingressi sono stati inseriti nelle attività di consegna di corrispondenza e pacchi presso i Centri di Genova Recapito Mura Zingari, Genova Recapito Ponente, Genova Recapito Valpolcevera e Busalla, per poter supportare le attività legate agli ingenti volumi di pacchi in circolazione sul network postale a seguito dello sviluppo dell’e-commerce.

Prosegue dunque anche attraverso queste assunzioni, l’impegno di Poste Italiane nel creare nuove opportunità di lavoro nel nostro Paese anche in un anno segnato dall’emergenza sanitaria ed economica.

Dal 1862 Poste Italiane consegna lettere alle famiglie e alle imprese italiane, ma negli ultimi anni è il settore dei pacchi a trainare il business dell’Azienda, tanto che per la prima volta, nell'ultimo trimestre del 2020, la crescita dei ricavi da pacchi ha compensato il calo dei ricavi della corrispondenza tradizionale.

Anche in termini assoluti, i 210 milioni di pacchi consegnati in un anno a livello nazionale (+41% rispetto al 2019, e a dicembre una media record di 1,3 milioni al giorno) hanno segnato un risultato più che raddoppiato rispetto al 2016.

Nel 2020, infatti, in provincia di Genova si è registrato un incremento del 143 % dei pacchi e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le politiche attive concordate con le Organizzazioni Sindacali contribuiscono a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito, pensata per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini e per cogliere tutte le opportunità offerte dalla crescita dell’e-commerce grazie anche ad una maggiore flessibilità e ad un’estensione degli orari di consegna. È stato inoltre prevista la definizione di un nuovo modello di funzionamento della rete logistica basato su ingenti investimenti in automazione e sulla introduzione della “Lean Production”, una modalità di organizzazione del lavoro che garantisce il miglioramento continuo dei processi produttivi attraverso la partecipazione dei lavoratori.

Nel nuovo anno, la consegna e-commerce di Poste Italiane si arricchisce di nuovi servizi. Attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà infatti possibile consultare lo stato della spedizione direttamente via WhatsApp. Con il servizio di tracciatura online, già disponibile su web ed APP, è possibile tracciare lo stato della spedizione in modo semplice e veloce, per qualsiasi tipo di prodotto di Poste Italiane.

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3715003715, si entra in contatto con l’Assistente Digitale Poste, che restituisce un apposito link alle informazioni richieste per verificare lo stato della spedizione. Per eseguire la tracciatura è necessario indicare il codice di invio presente sotto il simbolo a barre del prodotto inviato o, in caso di acquisto online, il numero fornito dal venditore.

Inoltre è possibile spedire pacchi con Delivery Web, disponibile all’indirizzo www.postedeliveryweb.poste.it , che consente di inviare oggetti fino ad un massimo di 30 kg di peso e 220 cm come somma delle tre dimensioni, con una consegna prevista in Italia da 1 a 3 giorni lavorativi successivi a quello di spedizione con il servizio veloce ed entro 4 giorni lavorativi con la spedizione standard. Poste Delivery Web è ora disponibile anche in modalità “paperless”, con la lettera di vettura stampata e consegnata direttamente dal corriere di Poste Italiane incaricato del ritiro gratuito all’indirizzo indicato.

Toti: “Quasi 14mila i vaccini oggi in Liguria, quarta regione per somministrazioni in base alla popolazione”

Super User 08 Aprile 2021 663 Visite

"Oggi in Liguria abbiamo somministrato quasi 14 mila vaccini, superando la soglia richiesta dal Commissario per l’emergenza, generale Figliuolo: il 7,48% della popolazione ligure ha ricevuto entrambe le dosi, contro una media nazionale del 6%. Negli ultimi 7 giorni la nostra regione è stata la quarta nel Paese per percentuale di somministrazioni per abitantI. L’hub alla Fiera del Mare, gli accordi firmati per primi con sanità privata e farmacie e ora anche il primo centro vaccini italiano aperto di notte ci hanno permesso di essere la regione che più ha saputo accelerare la sua campagna vaccinale. La nostra programmazione continua seguendo ovviamente le nuove indicazioni date dal Ministero della Salute: come consigliato, somministreremo AstraZeneca principalmente agli over 60, ma chi ha già fatto la prima dose potrà in ogni caso ricevere anche la seconda dello stesso vaccino. Per le persone under 60 che rientrano nelle categorie prioritarie si dovrà considerare la disponibilità di vaccini Pfizer, Moderna o di altri che dovessero essere forniti, ma la nostra priorità resta completare il prima possibile le vaccinazioni di ultravulnerabili e over 80. Mettere al sicuro i più fragili è il nostro primo obiettivo: l’incidenza del virus anche oggi non è aumentata e la pressione nei nostri ospedali è stabile, a fronte di un numero importante di tamponi effettuato, quasi 10 mila tra molecolari e antigenici. Ma non dobbiamo fermarci: continuiamo le somministrazioni a pieno ritmo per provare a ripartire al più presto". Lo scrive sul suo profilo Facebook il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

Le raccomandazioni di Alisa per il proseguimento della campagna vaccinale

Super User 08 Aprile 2021 700 Visite

Regione Liguria recepisce le indicazioni della Circolare del Ministero della Salute uscita ieri che prevede l’uso preferenziale del vaccino AstraZeneca nei soggetti di età superiore ai 60 anni e ribadisce che chi ha già ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca può completare il ciclo vaccinale con il medesimo vaccino. L’obiettivo principale e più importante per Regione Liguria, come emerge dal documento di ALiSa, è la vaccinazione nel più breve tempo possibile degli over80, degli ultravulnerabili e delle persone con disabilità grave maggiormente esposti alle conseguenze del Covid-19, a cui viene somministrato un vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna). Inoltre, sono categoria prioritaria i conviventi/caregiver dei soggetti ultravulnerabili e persone con disabilità grave.

Si procederà, parallelamente, con la fascia di età tra i 70 e i 79 anni a cui sarà somministrato il vaccino Astrazeneca o un vaccino ‘freeze’. Alle persone tra i 60 e i 69 anni verrà offerta la possibilità di vaccinarsi con Astrazeneca e, successivamente, con gli altri vaccini non appena disponibili.

Infine si raccomanda l'utilizzo preferibile, in alternativa ad Astrazeneca, dei vaccini Pfizer o Moderna - oppure, quando disponibile, il vaccino Johnson & Johnson - per la vaccinazione delle persone under 60 che rientrino nelle ‘altre categorie prioritarie’ (personale scolastico, forze dell’ordine, protezione civile etc) in funzione sia dalla disponibilità di dosi sia della priorità alle fasce di popolazione maggiormente esposte al rischio.

PRENOTAZIONI VACCINI
Sono 284.256 in totale fino ad oggi i liguri che hanno prenotato il vaccino attraverso la piattaforma di Liguria Digitale nei Cup, negli studi dei medici di famiglia e nelle farmacie. I disabili gravi sono 539 (Asl1 34, Asl2 112, Asl3 312, Asl4 33, Asl5 48); le persone tra i 70 e i 74 anni sono 48.328 (Asl1 5.581, Asl2 8.966, Asl3 22.174, Asl4 4.209, Asl5 7.398); tra i 75 e i 79 anni sono 47.404 (Asl1 5.994, Asl2 9.040, Asl3 21.066, Asl4 3.939, Asl5 7.365); gli over 80 sono 96.398 (Asl1 12.902, Asl2 19.665, Asl3 51.576, Asl4 7.829, Asl5 4.426). Gli ultravulnerabili prenotati dal Cup ad oggi sono 31.403, su un totale di 48.075 indicato fino ad oggi dai medici di medicina generale (Asl1 4.133, Asl2 3.660, Asl3 18.605, Asl4 1.567, Asl5 3438). I medici di medicina generale hanno prenotato fino ad oggi 58.966 persone (Asl1 6.114, Asl2 8.530, Asl3 27.991, Asl4 6.640, Asl5 9.691), le farmacie 11.862 (Asl1 1.304, Asl2 878, Asl3 6.066, Asl4 636, Asl5 2.978).

Lodi (PD): “Genova fanalino di coda nelle aree sportive all’aperto per i giovani”

Super User 08 Aprile 2021 933 Visite

“Un altro primato negativo per la nostra città: lo riporta in questi giorni l’Osservatorio povertà educativa #Conibambini che, basandosi su indagini di Openpolis e Con i Bambini, sottolinea come a Genova sia disponibile meno di un metro quadro di area sportiva all'aperto per ciascun bambino e ragazzo, mentre altre sono le condizioni in città come Ferrara (64,6 mq), Pordenone (60 mq), Rovigo (46,9 mq), Piacenza (46,8 mq) e Ravenna (44 mq)”.  Così Cristina Lodi, consigliere comunale PD a Genova.

“Un dato per nulla lusinghiero, specchio di una mancata attenzione alle esigenze dei più giovani e al loro sano e corretto sviluppo, soprattutto in un periodo di isolamento e distanziamento forzato come quello che stiamo vivendo per affrontare la pandemia da Covid-19.

Credo che l’amministrazione comunale dovrebbe cogliere l’occasione data da questo periodo proprio per potenziare e riqualificare le aree a disposizione per lo sport all’aperto, impegnando risorse e progetti in questo ambito. Il mondo dello sport è pronto e sta facendo grandi sacrifici, lo stesso non si può dire della nostra giunta”, conclude la consigliera Lodi.

Appalto unico per i rifiuti, Cianci: “Comprendo i timori dei sindaci, serve soluzione condivisa”

Super User 08 Aprile 2021 479 Visite

“Sull'ipotesi di un appalto unico per i rifiuti ribadisco quanto ho già espresso pubblicamente tre mesi fa: comprendo i timori dei sindaci di Tigullio e val Fontanabuona che vogliono preservare modelli virtuosi in termini di servizio, percentuali di raccolta differenziata e costi per i cittadini, ma sono altrettanto convinto che il sindaco della Città Metropolitana, Marco Bucci, che è persona capace e di buonsenso, saprà confrontarsi con loro per individuare la soluzione più idonea. Il complesso momento storico che stiamo attraversando va affrontato con ancora maggiore unità e collaborazione. Domani mattina incontrerò il sindaco Bucci: sarà l'occasione per conoscere eventuali aggiornamenti su questa pratica e ribadire la mia posizione”. È il commento di Domenico Cianci, consigliere regionale di Cambiamo!.

Batteria di Granarolo, Pirondini (M5S): “Area di interesse culturale abbandonata”

Super User 08 Aprile 2021 1120 Visite

“Il Comune di Genova prenda posizione per la Batteria di Granarolo: realizzata nel 1889 e disarmata nel 1914, si trova nei pressi del capolinea del bus 38 e della funicolare di Granarolo, in via Bartolomeo Bianco 38. L'area, di proprietà dell’Agenzia del Demanio, presenta interesse culturale e per tale motivo è stata sottoposta a vincolo nel 2014”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Genova Luca Pirondini illustrando l’interrogazione discussa oggi in Consiglio comunale.

“Come appurato durante i sopralluoghi effettuati – spiega -, l'intero complesso - che è stato utilizzato nel tempo come sede di attività da parte di uno sfasciacarrozze - ha accumulato una serie di detriti come carcasse di automobili, motociclette, pneumatici ed ogni sorta di altro rifiuto ingombrante, rendendo, di fatto, questo spazio una discarica a cielo aperto. La vegetazione infestante e il totale abbandono dell'area hanno peggiorato ulteriormente la situazione già molto precaria. Inoltre, le strutture originarie e interrate sono state in parte nascoste da riempimenti arbitrari, ma alcuni elementi dell'epoca sono ancora ben visibili, come le targhe in marmo recanti i numeri di ogni singolo vano, le tracce semicircolari dei paioli e quelle degli elevatori”.

“Oggi, in Consiglio comunale, ho chiesto al Sindaco e alla Giunta quali siano le intenzioni dell’amministrazione in merito sia alla bonifica dell’area, sia alla valorizzazione di una così importante architettura militare. La risposta dell’assessore è stata evasiva e non ha chiarito se la Giunta intenda eventualmente attivarsi presso il Demanio perché la Batteria possa diventare uno spazio del Comune di Genova. Al netto del valore culturale, andrebbe affrontato anche un discorso di sicurezza dei muri che perimetrano questa zona, che devono essere comunque presi in carico dall'amministrazione al di là del fatto che siano o no comunali”, conclude Pirondini.

Parere favorevole del Cal a modifiche legge urbanistica, assessore Scajola: “Grande soddisfazione”

Super User 08 Aprile 2021 490 Visite

Questa mattina il Cal, il Consiglio autonomie locali, ha espresso parere favorevole sul Ddl 59 di modifica alla legge regionale urbanistica 36 del 1997.

“A questo punto – spiega l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola - la legge continuerà il suo iter in commissione consiliare in Regione, per approdare poi in Consiglio regionale il 26 aprile prossimo”.

“Sono molto soddisfatto di questo parere favorevole che arriva da sindaci e amministratori locali - prosegue Scajola - Abbiamo lavorato insieme con gli enti locali proprio per arrivare alla stesura di un testo di legge condiviso in tutti i suoi punti. Gli amministratori hanno compreso la nostra volontà di semplificare lo strumento legislativo urbanistico ed allo stesso tempo di dare maggiori opportunità di sviluppo e di crescita del territorio. Siamo andati incontro a tutte le richieste dei Comuni portando avanti un lavoro fatto di collaborazione e ascolto: il risultato di oggi – conclude - è frutto proprio di questa sinergia, che ancora una volta porta risultati concreti per la Liguria”.

Offerta per la lavanderia San Giorgio, Brignole e Arata: “Un sollievo per l’intera vallata”

Super User 08 Aprile 2021 1324 Visite

“Si sta avviando a felice conclusione la vicenda della lavanderia San Giorgio di San Colombano Certenoli. Il curatore fallimentare, quasi sicuramente, darà il suo parere favorevole alla proposta di acquisto formulata da giovane e capace imprenditore del Tigullio. Ciò, ci fa ben sperare nella ripresa e nella piena prosecuzione dell’attività industriale, allontanando l’ipotesi di smembramento di una impresa ormai storica, come purtroppo spesso accade; riteniamo che questa soluzione possa vedere nuovi investimenti da parte della nuova proprietà il che sembrerebbe garantire, quindi, il mantenimento dell’occupazione per i dipendenti”, afferma Orietta Misi Arata, referente per S. Colombano del Circolo Fdi Carasco - 3 Valli.
“Plaudiamo a questa soluzione che costituisce un sollievo per l’intera vallata”, gli fa eco il presidente del Circolo, Fabrizio Brignole.
“A questo punto, affinché la ripresa dell’economia della stessa sia favorita, servono urgentemente opere importanti, che consentano alla Val Fontanabuona migliore e più facile accessibilità stradale quali la rapida fattibilità del Tunnel che colleghi la vallata alla rete Autostradale e perché no, la prosecuzione di Viale Kasman, almeno sino a Carasco, opera anch’essa in discussione oramai da decenni. Una più facile raggiungibilità è certo il primo motivo che può rendere appetibile la Valle per nuovi insediamenti industriali e artigianali, senza dimenticarne la vocazione turistica. Noi membri del Circolo, ci mettiamo a disposizione di chiunque sia interessato allo sviluppo della nostra zona e voglia effettuarvi investimenti, anche interfacciandoci presso le Istituzioni locali, con spirito di servizio a favore del nostro Territorio”, conclude Brignole.

Nasce “Il cibo al centro”, progetto per il recupero delle eccedenze alimentari da redistribuire

Super User 08 Aprile 2021 645 Visite

Si chiama “Il Cibo al Centro” il progetto vincitore del bando della direzione Politiche sociali del Comune di Genova, nell’ambito del Piano integrato Caruggi, per rafforzare ed efficientare il sistema anti spreco degli alimenti nel Centro Storico, attraverso la promozione delle food policy. Ad aggiudicarsi il bando, con un budget di 70 mila euro, è una rete di sei associazioni, già attive nel centro storico, con capofila la Fondazione Auxilium, ente gestore della Caritas Diocesana di Genova, e come partners di progetto: l’associazione San Benedetto del Porto, Acli, Coop Emmaus, associazione Shalom Odv e associazione Banco alimentare della Liguria onlus.

L’idea del progetto, presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Tursi, nasce dall’esperienza della rete Ricibo, che negli ultimi 3 anni ha sviluppato un modello di prossimità basato sulla cooperazione, l’economia collaborativa e la condivisione di informazioni, mezzi e strumenti, riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

«L’emergenza pandemica – spiega l’assessore al Centro Storico Paola Bordilli – ha acutizzato situazioni di fragilità e la richiesta di generi alimentari. All’interno del Piano integrato Caruggi abbiamo voluto inserire azioni tangibili che potessero dare una risposta immediata ai bisogni dei più fragili, sostenendo e coordinando l’operato di una rete già esistente che ben conosce le complessità del territorio. È un progetto innovativo che utilizza una catena logistica che ben si adatta al contesto del centro storico, utilizzando mezzi green come le bici cargo e mezzi elettrici per il trasporto delle merci. Dall’unione di tutte le forze in campo potranno essere raggiunti risultati concreti con un beneficio immediato per chi oggi vive una situazione di forte difficoltà».

«Il progetto Cibo al Centro – commenta il consigliere delegato alle Politiche sociali del Comune di Genova Mario Baroni – si inserisce in modo armonico nella visione globale del Piano integrato Caruggi che ha come obiettivo il miglioramento della vita all’interno dell’area della città vecchia. Dare una risposta concreta ai bisogni delle persone più fragili è indispensabile per migliorare non solo la qualità della vita dei singoli ma dell’intera comunità e quindi del contesto sociale in generale. Tutti i progetti delle politiche sociali che stiamo mettendo in campo si inseriscono in una visione d’insieme finalizzata a rendere il Centro Storico un luogo dove vivere, lavorare e trascorrere il proprio tempo libero, in sicurezza, superando anche vecchi stereotipi e steccati ideologici, creando una rete di sinergie e di buone pratiche tra istituzioni, terzo settore, parrocchie e associazioni».

Nel Centro storico sono presenti punti vendita di piccola e media distribuzione e 11 istituti scolastici, possibili siti per il recupero delle eccedenze di cibo da redistribuire a 4 mila potenziali beneficiari, secondo la stima delle parrocchie comprese nella rete sociale raggiunta dalle associazioni e da San Benedetto al porto. Secondo Gian Andrea Bianchi, responsabile delle politiche del cibo della Fondazione Auxilium e Caritas Diocesana, “Cibo al Centro è un progetto innovativo perché grazie a una catena logistica specifica e integrata mette in rete il know how esistente e consente la creazione di un hub per il recupero degli alimenti freschi e freschissimi, importanti per un’alimentazione sana ed equilibrata. Nasce un modello che speriamo si possa replicare anche in altri quartieri”.

Con il progetto Cibo al centro è previsto il coinvolgimento di almeno il 30% dei punti vendita della piccola e media distribuzione, delle scuole e dei negozi contattati nell’area dei caruggi. Il progetto, della durata di 18 mesi, prevede 6 azioni di sviluppo: coordinamento, formazione per i volontari, sviluppo di servizi diffusi in rete di recupero e ridistribuzione, sviluppo di strumenti condivisi (app bringthefood, anti spreco alimentare e di mezzi green come bike cargo), comunicazione per la sensibilizzazione di cittadini e aziende, attività educativa nelle scuole e valutazione degli impatti del progetto con la collaborazione del dipartimento di Economia dell’Università di Genova. È prevista, inoltre, la creazione di una rete logistica ad hoc per il recupero e la distribuzione con app bringthefood, che metterà in tempo reale in connessione domanda e offerta, un trasporto green con bike cargo condiviso e un social market allestito con frigo, congelatori e lavaggi per verdure dedicati alle merci fresche. Un furgone elettrico sarà messo a disposizione da Coop Emmaus per il recupero e trasporto delle eccedenze e in uno spazio dell’associazione Shalom, nella parrocchia di San Siro, sarà allestito un social market condiviso del fresco. Il social market sarà aperto a tutte le associazioni del quartiere e gestito in condivisione.

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