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Politica

Europee, Lega Liguria punta sul deputato Bruzzone e sull’assessore Rosso

Super User 08 Marzo 2024 448 Visite

Francesco Bruzzone e Lorenza Rosso saranno i nomi della Liguria nelle liste elettorali della Lega alle elezioni europee del prossimo giugno. La direzionale regionale della Lega in Liguria ha scelto i suoi candidati del territorio che correranno nel collegio Nord Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta). Già senatore e presidente del consiglio regionale, Francesco Bruzzone è stato eletto alla Camera dei deputati nel 2022. È vicepresidente del gruppo Lega a Montecitorio e componente della Commissione Agricoltura.

L’avvocato Lorenza Rosso, candidata indipendente, è attualmente assessore del Comune di Genova a Servizi sociali, Famiglia e Disabilità.  

“E’ un grande piacere che la Lega abbia pensato alla mia candidatura, che accetto con entusiasmo. Una scelta all’insegna della territorialità per ribadire con forza il nostro modo di essere, le nostre esigenze, le nostre culture, che nessuno ci può toccare. Sono pronti anche a battere i pugni sul tavolo, se necessario. Liguria, Piemonte, Lombardia e Valle D’Aosta sono regioni magnifiche: porte aperte agli europei che ci vengono come turisti; porte chiuse all’Europa delle eurofollie che fa la guerra al nostro agroalimentare, che vuole la farina di insetti e la carne sintetica. A loro diciamo no!”, commenta Francesco Bruzzone.

“Con la mia candidatura non vedo l’ora di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie competenze di tutta la collettività. Sono impegnata nella vita della comunità locale da sempre e considero importante poter rappresentare le esigenze e le preoccupazioni del nostro territorio anche in Europa”, commenta Lorenza Rosso.

Borsino, chi sale e chi scende tra i politici di casa nostra

Super User 28 Febbraio 2024 992 Visite

Ecco chi sale e chi scende tra i politici di casa nostra

 

GIOVANNI TOTI
L’inattesa batosta presa dal centrodestra in Sardegna potrebbe far riflettere la premier Meloni sul terzo mandato dei governatori e farla tornare sui suoi passi: dopo la bocciatura dell’emendamento della Lega in commissione al Senato, la questione potrebbe essere discussa nuovamente in Parlamento. L’inquilino di Piazza de Ferrari, con un preavviso di sfratto fissato nel 2025, potrebbe così raggiungere il record dei 15 anni ininterrotti alla guida della Liguria.

FERRUCCIO SANSA
Il consigliere regionale è stato tra i primi a sperimentare il modello giallorosso. Anche se l’alleanza tra PD e M5S in Liguria nel 2020 non aveva dato lo stesso risultato di domenica scorsa in Sardegna, al figlio dell’ex sindaco di Genova resta il merito di essere riuscito a tenere compatto il cosiddetto campo largo. Cosa assolutamente non facile. Soprattutto quattro anni fa.

LUIGI (GIGI) GRILLO
È stato a lungo uno dei protagonisti della politica italiana, ricoprendo diverse cariche istituzionali importanti: consigliere regionale, deputato, senatore, sottosegretario di Stato. Negli ultimi anni si era ritirato a vita privata nel suo agriturismo di Monterosso, dove produce un ottimo Sciacchetrà. Adesso, a 81 anni, ha ripreso la tessera di Forza Italia e si è detto disponibile a scendere in campo per un posto a Bruxelles. Esperienza che ancora gli manca.

 

 

 

CARLO BAGNASCO
Il primo cittadino di Rapallo, che come coordinatore ligure di Forza Italia ha avuto dal centrodestra carta bianca sulla scelta del suo successore, ha deciso di lasciare la decisione al popolo: saranno rapallini e rapallesi a scegliere il candidato sindaco attraverso un sondaggio. L’esito delle interviste sta tenendo sulle spine i tanti potenziati candidati tirati in ballo e che ora rischiano inesorabilmente di essere politicamente bruciati.

MATTEO VIACAVA
Dopo la nota vicenda delle 91 borse contraffatte (Hermes, Fendi e Chanel) messe in vendita nel suo negozio, il sindaco di Portofino finisce nuovamente sulle pagine di cronaca. A tirarlo in ballo è Maurizio Raggio, ex compagno della contessa Francesca Vacca Agusta e tesoriere del PSI dei tempi d’oro di Craxi, che lo ha denunciato per conflitto di interesse. La vicenda riguarda un terreno sul quale l’imprenditore aveva chiesto al Comune di costruire un parcheggio, ma il progetto è stato stoppato dall’amministrazione del borgo che ha votato, anche con il voto del primo cittadino, una variazione del Puc che ha reso l’area non edificabile. Secondo Raggio, il sindaco non avrebbe dovuto votare, in quanto sul terreno vi è un capannone utilizzato da suo padre.

DARIO CAPURRO
Dopo i primi botti a salve (avvertimenti verbali), l’ex primo cittadino ha sparato le prime ‘cannonate’ contro il sindaco Carlo Gandolfo, con il quale ha condiviso l’ultima giunta di Recco. È di due settimane fa la costituzione di un nuovo gruppo in Consiglio comunale, al quale hanno aderito in quattro, tra questi anche i fedelissimi assessori Francesca Aprile, Caterina Peragallo e Enrico Zanini; mentre è di questi giorni la notizia di una sua possibile candidatura a sindaco alle elezioni di giugno. Secondo i bene informati, la spaccatura tra Gandolfo e Capurro sarebbe nata soprattutto sulla suddivisione degli assessorati, che nella prossima giunta, a seguito del calo demografico della città, potranno essere 4 invece di 5. Quindi, meno posti per tutti.

Elezioni europee, il possibile ritorno in politica dell’ex senatore Luigi Grillo

Super User 26 Febbraio 2024 865 Visite

Classe 1943, per anni è stato uno dei protagonisti della politica italiana, prima con la Democrazia Cristiana, poi con il Partito Popolare Italiano e successivamente con Forza Italia, Popolo della Libertà e Nuovo Centro Destra.

Dopo aver ricoperto diverse cariche istituzionali importanti - consigliere regionale, deputato, senatore, sottosegretario di Stato - negli ultimi anni si era ritirato a vita privata nel suo agriturismo Buranco di Monterosso, dove produce un ottimo schiacchetrà.

Ma, a volte, anche i politici ritornano. È il caso di Luigi (Gigi) Grillo, che si è fatto convincere dai suoi tanti amici della Roma che conta a gettarsi nuovamente nella mischia politica. A dicembre aveva voluto prendere la tessera di Forza Italia e presenziare al congresso genovese del partito per sostenere la candidatura dell’amico (dai tempi della DC) Mario Mascia, superassessore della giunta Bucci e primo coordinatore degli azzurri eletto a Genova.

Mentre negli ultimi anni Grillo si era limitato ad offrire a Forza Italia un supporto esterno, il nome dell’ex parlamentare oggi è tra quelli indicati dal partito come possibili candidati alle elezioni europee di giugno.

Luigi Grillo in prima fila al congresso di Forza Italia Genova

Luigi Grillo accanto a Roberto Cassinelli

Luigi Grillo e Marco Scajola

Rientri in Forza Italia, Bagnasco tira il freno a mano: “Il partito non è un taxi con le porte aperte”

Super User 25 Febbraio 2024 678 Visite

Proprio nel giorno in cui Antonio Tajani viene proclamato segretario nazionale di Forza Italia, da Roberto Bagnasco, unico parlamentare azzurro eletto in Liguria, arriva un inaspettato distinguo sul tema delle aperture del partito ai moderati. 

Durante il congresso, Tajani ha aperto le porte del partito con un grande appello a tutte le forze anche civiche che si riconoscono nel popolarismo europeo, “perché combattano con noi una grande battaglia per costruire la dimora punto di riferimento degli italiani che vogliono una forza seria, credibile, affidabile, responsabile, alla quale affidarsi anche nei momenti di difficoltà”.

L’onorevole Bagnasco, nel post sui social con cui ha condiviso il suo intervento congressuale, sembra però tirare il freno a mano: “apertura a tutti coloro che si riconoscono nei valori del PPE, ma non come un taxi con le porte aperte”. 

Già l'estate scorsa (leggi) il deputato rapallese aveva storto il naso a possibili ritorni di fiamma di ex forzisti: “Chi è andato via, come Carfagna, Gelmini, Scajola e Toti, lo ha fatto non per questioni personali o per qualche sgarbo subito, ma perché era in disaccordo con la linea politica. Ecco: questa non cambierà, quindi non vedo come possano rientrare in Forza Italia”.

Forza Italia, l’ex coordinatore Scajola in prima fila al congresso nazionale

Super User 24 Febbraio 2024 735 Visite

Al congresso nazionale di Forza Italia in corso a Roma, la sorpresa è l’ex ministro Claudio Scajola, che ha assistito da ospite d'onore in prima fila al discorso introduttivo di Antonio Tajani.

Il segretario nazionale di Forza Italia ha dedicato a "Claudio" parole di riconoscenza, perché “ha dato tanto” e “se Forza Italia ha una solida base organizzativa” lo deve anche a lui.

Antonio Tajani

Parole non scontate in un frangente in cui Forza Italia ambisce a ricompattare le forze, anche civiche, in vista delle prossime elezioni europee ma ci sono spinte che nei territori, per spirito di autoconservazione tendono ad allontanare nuovi ingressi passando il messaggio del “meno siamo meglio stiamo”.

A salutare la presenza dell’ex ministro è stato il neo eletto coordinatore genovese azzurro Mario Mascia, ex capogruppo in Consiglio comunale ed ora super assessore della giunta Bucci: “È stato un grande piacere incontrare in prima fila anche Claudio Scajola, sindaco e presidente della Provincia di Imperia. Tajani lo ha salutato dal palco con affetto e riconoscenza come uno degli uomini che ha dato tanto a Forza Italia”.

Giorgio Mulè, Licia Ronzulli e Ignazio La Russa

Claudio Scajola e Mario Mascia in occasione dell'assemblea Anci

 

Bocciato l’emendamento sul terzo mandato dei governatori, Toti: “C’è chi sta in Parlamento dagli anni Ottanta”

Super User 23 Febbraio 2024 640 Visite

Come previsto, la commissione Affari costituzionali del Senato, relatore il meloniano Alberto Balboni, ha bocciato l’emendamento presentato dalla Lega per alzare il limite dei due mandati ai governatori in carica. Hanno votato no Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd, M5s e Avs. Il sì è arrivato dalla Lega, ovviamente, e da Italia Viva.

La bocciatura del terzo mandato riguarda anche la Liguria, dove il governatore Giovanni Toti è in scadenza il prossimo anno.

“C’è un gigantesco cortocircuito politico in una Repubblica dove i parlamentari contrari ad ulteriori mandati per governatori e sindaci talvolta siedano in Parlamento dagli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, quindi una sorta di era geologica fa”, ha commentato Toti.

La Lega però non molla e promette battaglia: “Se ne parlerà in Parlamento, che è sovrano”, assicura il ministro Matteo Salvini.

Forza Italia, Angelo Vaccarezza torna azzurro

Super User 14 Febbraio 2024 1022 Visite

“A Capodanno stapperò due bottiglie”. Così nel dicembre del 2019, in occasione dell’inaugurazione del point di Cambiamo!, Angelo Vaccarezza aveva annunciato dagli scalini di salita Viale il suo passaggio da Forza Italia al gruppo del governatore Giovanni Toti. Oggi, invece, ha annunciato il percorso inverso.

Il ritorno in Forza Italia dell’ex capogruppo degli arancioni in Consiglio regionale è stato comunicato durante una conferenza stampa che si è svolta questa mattina in pompa magna a Roma, alla presenza del coordinatore nazionale, il ministro Antonio Tajani, e di quello ligure, Carlo Bagnasco.

“Forza Italia - ha commentato Bagnasco - è una realtà attrattiva che continua a crescere, grazie allo straordinario lavoro del ministro e coordinatore nazionale Antonio Tajani. Oggi siamo a Roma insieme al ministro Tajani e a moltissimi eletti e militanti del nostro partito per accogliere il rientro del consigliere regionale Angelo Vaccarezza, già sindaco di Loano”. 

“L’obiettivo del partito - prosegue il coordinatore ligure - è quello di costruire il “centro di gravità permanente” della politica italiana, attraverso l’apporto di persone che sappiano rappresentare i territori e che conoscano alla perfezione la macchina amministrava per cambiare veramente la vita dei cittadini”.

“L’ingesso e ritorno in Forza Italia di Vaccarezza e di altri, tra sindaci, assessori e consiglieri, che seguiranno, permette al partito di essere più forte competitivo e di aver maggiori punti di riferimento in Liguria, ma non solo questa operazione nata anche dalla collaborazione tra Liguria e Piemonte grazie all’intervento del presidente Alberto Cirio, è il forte segnale di un rinnovato entusiasmo e di una grande sinergia”, conclude Bagnasco.

Si dice che a Roma, per l’importante occasione, siano state stappate tre bottiglie di raffinato prosecco.

Alassio, lista civica per Melgrati appoggiata dal centrodestra

Super User 16 Aprile 2023 1308 Visite

A sostegno della ricandidatura di Marco Melgrati a sindaco di Alassio ci sarà una lista civica con l’appoggio dei partiti più importanti della maggioranza a livello di governo e di regione: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

Melgrati, commissario di Forza Italia a Savona, con gli slogan "Fatti non parole" e "Alassio per Alassio" fa la stessa scelta civica a impronta pragmatico-territoriale portata avanti da Claudio Scajola a Imperia e dal capogruppo di Forza Italia in Regione, Claudio Muzio, a Sestri Levante.

Ad Alassio 10 consiglieri comunali uscenti più 6 new entry andranno a formare la lista civica del sindaco che, dopo la conclusione del caso Imperia con il ritorno di Fratelli d'Italia senza simbolo all'ovile di Claudio Scajola, non ha motivo di temere sanzioni disciplinari di partito.

Politica, il borsino della settimana

Super User 19 Marzo 2023 1983 Visite

Il borsino della politica della settimana 

MARCO BUCCI
Per risolvere i gravi problemi causati dall’ormai cronica siccità, il primo cittadino ha riproposto il progetto che prevede la costruzione di un grande dissalatore: “l’oro blu” potrebbe bagnare anche la Pianura Padana e, in un futuro prossimo, diventare pure acqua potabile. Bucci vuole essere ricordato come il sindaco del ponte e dell’acqua. Ma ne deve passare di acqua sotto il ponte.

GIOVANNI TOTI
“Stiamo lavorando per dare continuità al centrodestra in Liguria”, ha detto il governatore; affermazione che qualcuno ha tradotto in “cerco di salvare il salvabile, mi ricandido per il terzo mandato”. Scelta comprensibile: visti gli scarsi risultati ottenuti alle ultime elezioni politiche, per gli arancioni pare inutile andare oltre Ameglia (qui a settembre Noi Moderati ha raccolto soli 93 voti alla Camera, il 4,25%, e 105 al Senato, il 4,82%). La palla adesso passa agli alleati che dovranno decidere sul suo futuro politico. Nel centrodestra c’è chi non ha dimenticato i tanti ‘colpi di testa’ dell’ex delfino di Berlusconi.

GIORGIO BORNACIN
A lungo parlamentare e punto di riferimento della destra ligure, nel 2018, qualche anno dopo il passaggio in Forza Italia, decide di lasciare la politica attiva per sostenere alcuni candidati da dietro le quinte. “Fin dall'adolescenza è stato un militante e politico coerente e coraggioso. Raccogliendo il testimone dal padre Sergio, ha rappresentato ideali e valori”, ha detto di lui il senatore azzurro Maurizio Gasparri. L’ex senatore se n’è andato a soli 73 anni.

MARCO CAMPOMENOSI
Il capodelegazione del Carroccio al Parlamento europeo ha gioito alla notizia che il governo ha approvato la realizzazione del ponte che unirà la Calabria alla Sicilia. “Con la Lega al governo, si vedono risultati importanti per l’Italia e per l’Europa. Da ultimo, dopo decenni di chiacchiere e politiche del no, torniamo centrali in Europa con il ponte sullo Stretto: un’opera strategica e all’avanguardia che porterà sviluppo e opportunità di crescita per il Sud e per tutto il Paese”. Ma non sappiamo da quando.

CLAUDIO MUZIO
Il capogruppo azzurro in Regione va dritto per la sua strada, che oggi non è la stessa percorsa da Forza Italia. Mentre alle amministrative di Sestri Levante tutto il centrodestra punta sul giornalista Diego Pistacchi, l’ex vigile urbano e sindaco di Casarza Ligure sostiene la candidatura di Francesco Solinas. E per dare maggior forza alla sua azione, Muzio ha deciso di candidarsi, sempre a sostegno di Solinas, come capolista di una civica supportata anche da altri forzisti e leghisti del territorio. Nella Bimare c’è anche il Bicentrodestra.

CLAUDIO MONTALDO
L’ex assessore regionale alla Sanità, ora sindaco di Ceranesi, potrebbe presto aderire al Partito Democratico, ma “come semplice militante”. Dopo tante battaglie interne, iniziate alle primarie del 2015, adesso, con l’elezione della nuova segretaria, nella sinistra è tornata la pace. E l’intero Articolo Uno a breve confluirà nel partito targato Elly Schlein.

MARCO SCAJOLA
L’assessore alla Formazione ha acquistato (gli spazi riportavano correttamente la dicitura ‘informazione pubblicitaria’) alcune pagine su diverse edizioni di un quotidiano locale per spiegare ai ragazzi i bandi regionali a favore dell’occupazione. Il nipote dell’ex ministro ha risposto alle ‘comode’ domande. Non è stata un’intervista alla Fagnani. Diciamolo!

CRISTINA LODI
Dopo i drammatici incidenti stradali avvenuti in città, uno di questi è costato la vita al promoter Vincenzo Spera, la consigliera comunale del Partito Democratico ha presentato un’interrogazione urgente affinché l’amministrazione intervenga per migliorare attraversamenti pedonali e illuminazione e controllare maggiormente i limiti di velocità. Un problema da risolvere, perché Genova è costantemente nei primi posti nella classifica delle città italiane con più incidenti stradali.

Lega, prima riunione del direttivo provinciale di Genova

Super User 03 Febbraio 2023 1207 Visite

Si è tenuta mercoledì scorso la prima riunione del Direttivo provinciale di Genova della Lega Salvini alla presenza del nuovo segretario provinciale Francesca Corso, di tutti i segretari di sezione e del consigliere regionale Alessio Piana. Durante la serata è stata ufficializzata la lista delle nomine fiduciarie del segretario: Guglielmo Menduni, responsabile amministrativo; Renato Falcidia, responsabile organizzativo; Paolo Cenedesi, responsabile enti locali; Daniel Guerrera, responsabile comunicazione e social. Proposta al federale di responsabile tesseramento Antonio Olivieri, vice segretario vicario Riccardo Ferrari, vice segretario per l’area metropolitana Cristiano Benvenuto, vice segretario Stefano Garassino.

Borsino della politica

Super User 23 Gennaio 2023 2902 Visite

Ecco cosa hanno combinato i politici di casa nostra durante l’ultima settimana.

 

MARCO BUCCI
Dopo una lunga trattativa, il sindaco è riuscito a convincere il re dei paninari genovesi a non buttarsi dal Monumentale. L’uomo, risalito sul ponte (lo aveva già fatto lo scorso anno) in preda alla disperazione per aver subito un nuovo sequestro del furgone-ristoro da parte della polizia locale, ha desistito solo dopo le rassicurazioni del primo cittadino, che gli ha promesso di occuparsi del suo caso. “Mi fido di Bucci”, avrebbe detto. In fatto di ponti, il sindaco si è fatto un’ottima reputazione. 

GIOVANNI TOTI
Il presidente della Liguria ha fatto nuovamente arrabbiare gli alleati. Prima, ha sostenuto la ricandidatura del presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, confermato con i voti dei totiani e del PD. Poi, ha lanciato un endorsement a Claudio Scajola che, dopo aver vinto nel 2018 le comunali di Imperia contro tutto il centrodestra, è già in campagna elettorale per il bis. Entrambe le scelte non sono state affatto apprezzate da Fratelli d’Italia e Lega. “In Regione, al terzo giro candideremo uno dei nostri”, ha detto un meloniano indignato.

MATTEO ROSSO
Malgrado gli innumerevoli impegni alla Camera dei Deputati, il commissario regionale di Fratelli d’Italia non perde d’occhio quanto succede nella sua amata Liguria. E, soprattutto, segue con attenzione tutto ciò che combina il presidente Toti, dalle ultime regionali ad oggi sempre più osservato speciale dagli alleati. Così, all’ex pacato democristiano non è scappata l’ultima volata del governatore verso Olivieri e Scajola ed è andato a bussare alla porta principale della Regione per chiedere spiegazioni al padrone di casa. E per togliergli le aliii.

CARLO BAGNASCO
Un’altra battaglia vinta dal sindaco di Rapallo. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune contro il pronunciamento del TAR Liguria sul Piano urbanistico comunale della città. “La sentenza conferma la tesi dell’amministrazione comunale che non ha mai avuto dubbi in tal senso”. Adesso tutte le opere posso essere compiute. E la città cambierà volto.

EDOARDO RIXI
Il segretario regionale della Lega a breve incontrerà il governatore Toti. Gli argomenti da trattare saranno quelli già anticipati dal meloniano Rosso: condivisione dei candidati a sindaco da presentare alle elezioni in programma in Liguria e compattezza del centrodestra. Problemi che una volta erano di facile soluzione ma che oggi sembrano irrisolvibili. Quasi come quelli che ci sono al Mit. 

CLAUDIO BURLANDO
L’ex ministro, sempre attivo dietro le quinte della politica, spunta sempre nei momenti importanti. Adesso che c’è da scrive la storia del nuovo Partito Democratico, l’ex governatore ligure si è schierato al fianco di Stefano Bonaccini, partecipando pure agli incontri che il presidente dell’Emilia Romagna ha organizzato in Liguria per promuovere la sua candidatura alla segreteria del partito. La decisone dell’ex sindaco di Genova non è piaciuta ad alcuni alleati, in primis al consigliere regionale Ferruccio Sansa. Ma il più noto fungaiolo di Torriglia va comunque avanti per il suo sentiero.

FRANCESCA CORSO
È il nuovo segretario del Carroccio per la Provincia di Genova. L’assessora comunale alle Pari opportunità è stata preferita al presidente del Municipio Centro Est, Andrea Carratù. Dopo l’elezione, i due contendenti si sono abbracciati per trasmettere il messaggio che tra loro non ci sono spaccature: si è trattato di “un bellissimo esercizio di democrazia”. La Lega è quindi una famiglia molto unita, con a capo il vice ministro e cognato (di Carratù) Edoardo Rixi.

SANDRO BIASOTTI
Da quando non è senatore e non si occupa di auto, il totiano ha ancora più tempo per i suoi hobby, la pesca e la cucina, puntualmente raccontati sui social. Particolarmente divertente, perché accelerato in stile comiche, è l’ultimo suo video su TikTok, dove lo si vede, con aria assai soddisfatta, preparare una pizza al ritmo di una storica canzone siciliana: “C'è la luna 'mmenzu 'o mari, mamma mia ma 'maritari”. In politica, passare dalle nozze al divorzio è un attimo: basta perdere le elezioni. Per poi, magari, rimaritarsi con un altro partito.

SUSY DE MARTINI
L’ex europarlamentare e medico di bordo è andata su tutte le furie, quando ha saputo che ‘A Compagna’ non aveva inserito nel ricco programma del centenario un ringraziamento a suo papà, che negli anni passati aiutò l’associazione fautrice del dialetto a risollevarsi da una grave crisi finanziaria. Così, al Teatro Carlo Felice nessuno ha parlato del benefattore Luigi De Martini. Né in italiano, né in genovese. 

DAVIDE FALTERI
Il consigliere delegato, eletto nella lista di Bucci ma di fede renziana, ha rappresentato il Comune di Genova in Togo, dove è stato addirittura ricevuto dal premier del Paese. “Un’occasione importante per parlare della strategicità storica di Genova come porto di accesso e snodo sul Mediterraneo per l’intero continente africano”. Il consigliere comunale, che nella vita reale si occupa di logistica, vuole portare un po’ di logica anche a Palazzo Tursi.

Lega, Francesca Corso è il nuovo segretario per la Provincia di Genova

Super User 22 Gennaio 2023 2101 Visite

“Buon lavoro a Francesca Corso, nuovo segretario della Lega - Salvini premier per la Provincia di Genova, e complimenti allo sfidante Andrea Carratù. Entrambi ricoprono già importanti ruoli istituzionali e hanno confermato la maturità della Lega per il clima di impegno e rispetto reciproco in cui si è svolto il congresso. Un bellissimo esercizio di democrazia. Si conclude così in Liguria il percorso per nominare i segretari provinciali, prossima tappa l’elezione del segretario regionale.” Così Edoardo Rixi, segretario regionale Lega in Liguria.

L'abbraccio tra Francesca Corso e Andrea Carratù

Elezioni, chi ha fatto lo sgambetto al senatore Sandro Biasotti?

Super User 27 Settembre 2022 3655 Visite

In questa campagna elettorale, ne abbiamo viste di tutti i colori.

Mi ha colpito particolarmente la sconfitta del senatore Sandro Biasotti, battuto per una manciata di voti dal sindaco di Bogliasco Luca Pastorino.

A Biasotti mi lega un’amicizia di lunghissima data, anche se costellata da alcune incomprensioni che mi avevano molto addolorata. Fu infatti a causa di un “fuoco amico” che non fui eletta subito al Parlamento Europeo nel 2009 nelle file del PDL, allora unito, ma vi subentrai, quale prima dei non eletti, quando cadde il governo Berlusconi e due eletti a Bruxelles scelsero la via di Roma, candidandosi con il premier Mario Monti (Mauro e Albertini). Non fui eletta, proprio come Sandro ora, per una manciata di voti, perché da Berlusconi giunse l’ordine di votare in Liguria le candidate Licia Ronzulli e Lara Comi. E tutta la dirigenza del PDL si adeguò, compresi alcuni amici che oggi ricoprono importanti incarichi in altre formazioni politiche.

Ottenni comunque quasi 20.000 voti dai liguri che ancora oggi ringrazio di cuore, perché mi hanno consentito una esperienza internazionale importantissima, proseguita a Bruxelles per altri due anni dopo il mandato come funzionario del Gruppo ECR, del quale divenni anche rappresentante in Italia. In quella veste presentai al presidente del gruppo Giorgia Meloni, che ne è ora la apprezzata leader.

In quel ruolo, continuo ad occuparmi di affari europei nell’attivissima associazione dei Former Members, sia nella sede di Bruxelles che negli uffici di Washington del Parlamento Europeo. Mia la disanima sugli effetti della pandemia Covid in Europa sulla rivista del PE e un capitolo sul libro “Overcoming the Pandemic”, da loro recentemente pubblicato.

Provo dunque simpatia oggi per l’amico Sandro Biasotti che ritengo abbia subito, seppur con modalità differenti, lo stesso “fuoco amico”. Ragionando infatti sui numeri della sua sconfitta, avvenuta per soli 1.272 voti, e sulle preferenze ottenute dagli altri candidati nel suo stesso collegio, ritengo che a causare la sua esclusione dal Parlamento siano stati i voti confluiti su un candidato della lista Vince Genova di Marco Bucci e, come tale, visto dagli elettori come un candidato di centrodestra: il peraltro ottimo amico e imprenditore Davide Falteri.

Come tutti sappiamo, infatti, Matteo Renzi decise di appoggiare Bucci alle recenti elezioni comunali, inserendo nella sua lista civica nomi di spicco quali quelli di Mauro Avvenente (ora assessore) e di Davide Falteri (consigliere delegato). Forte del suo impegno personale e sulla spinta della vincente campagna a consigliere comunale del sindaco Bucci, Falteri ha infatti conquistato 17.920 voti (8,79%), sicuramente in parte sottratti a Sandro Biasotti.

Che dire? La vita e la politica sono ruote che girano spesso in modo imprevisto e imprevedibile.

Susy De Martini

Liguria Fest, il borsino di Salvini al Porto Antico

Super User 12 Settembre 2022 2485 Visite

Il borsino di Salvini al Porto Antico, secondo Genova3000. 

MATTEO SALVINI
Il cruccio del leader della Lega non sono più solo gli sbarchi dei migranti provenienti con i barconi dall’Africa: a impensierirlo adesso c’è anche il caro bollette. Un problema che “deve essere risolto subito attraverso l’aiuto del governo a famiglie e imprese”. Ma la sinistra, sempre secondo il Capitano, non vuole collaborare, per rovesciare poi le responsabilità delle inevitabili difficoltà economiche che si verranno a creare in autunno sul centrodestra, una volta che questo, se saranno confermati i sondaggi, sarà al governo: “Vogliono il caos e lo scontro sociale”. Poi ha aperto un’ampia parentesi sulle infrastrutture: “Genova ha bisogno della Gronda, del Terzo valico e della diga”. E sul Morandi: “Voi genovesi siete stati d’esempio per tutta l’Italia, quando la città era in ginocchio a causa dell’isolamento. Ora i 43 morti meritano giustizia, non può finire tutto tra tarallucci e vino”. E su alcuni temi sociali: “La sinistra parla di diritti civili, vuole il diritto alla droga. Col cazzo che io voto il diritto a drogarsi!”. E ancora: “Una volta al governo, cancelleremo una delle leggi più ingiuste e infami, la Fornero, per restituire la pensione a chi ne ha diritto, al loro posto devono iniziare a lavorare i giovani”. Sulla scuola: “Deve avere i professori migliori”. E in chiusura: “Vi aspetto a Pontida, paga Rixi!”.

EDOARDO RIXI
Il segretario ligure della Lega dovrà sborsare per il viaggio dei leghisti (lo ha detto scherzando il suo leader) a Pontida ma ha incassato gli endorsement di Salvini e Bucci per essere stato, quando era sottosegretario alle Infrastrutture, uno dei firmatari (l’altro è Di Muro) del Modello Genova. Nel prossimo governo, se sarà di centrodestra, Rixi potrebbe assumere l’incarico di ministro, e non sono solo i leghisti a sperarlo: “Abbiamo 6 miliardi del Pnrr da spendere, a Roma ci vogliono le persone giuste”, ha detto Bucci battendogli la mano sulla spalla. L’intenso intervento del segretario regionale, che ha anticipato quello di Salvini, è stato molto applaudito. Soprattutto da sua moglie, Marzia.

MARCO BUCCI
Ha raccolto i complimenti da tutto l’establishment del Carroccio per aver gestito al meglio il cosiddetto Modello Genova, che per Salvini vuol dire “Fare veloce e senza corruzioni, tangenti e incidenti sul lavoro”. Il partito, che lo ha scoperto, ha dimostrato ancora una volta di voler restargli aggrappato e lui, Bucci, ha ricambiato alla solita maniera: “Quando sono con gli amici della Lega, mi sento come a casa”. Poi il primo cittadino, che alle scorse elezioni comunali aveva ripetuto come un mantra di essere il sindaco di tutti, si è calato nei panni del vero politico di parte con un duro attacco al segretario del PD che proprio a Genova aveva criticato il suo modello. “Ditelo a quelli di ieri, che confondono le banane con i cetrioli, la differenza tra piano e metodo. Ditelo a Letta che non è capace di capire queste cose. E se deve venire a dire queste cose, è meglio che non venga più”. Un sindaco irriconoscibile. Forse anche agli occhi della moglie, Laura, che gli era a pochi metri di distanza.

CANDIDATI LEGA
Sul palco sono saliti anche tutti i candidati della Lega in Liguria (assente Laura Ravetto, plurinominale Camera) che alle elezioni del 25 settembre corrono per il bis. Oltre al già citato Rixi, uninominale Camera 1, sono intervenuti la sottosegretaria alla Difesa Stefania Pucciarelli, uninominale Senato 2 e plurinominale Senato; poi Francesco Bruzzone, Flavio Di Muro e Sara Foscolo, tutti nel plurinominale Camera; Alessandro Piana e Paolo Ripamonti, plurinominale Senato. Presente anche Lorenzo Viviani, candidato alla Camera nel Veneto.

ALLEATI
Gli alleati del centrodestra hanno avuto l’onore del palco ma non il diritto di parola. In silenzio sono rimasti il governatore Giovanni Toti, i candidati di Noi Moderati Sandro Biasotti e Ilaria Cavo e Roberto Bagnasco di Forza Italia. Assenti quelli di Fratelli d’Italia, che mercoledì prossimo saranno al Porto Antico per accogliere Giorgia Meloni.

L’EURODEPUTATO
Sul palco è salito anche l’europarlamentare Marco Campomenosi, grande esperto di fondi europei, arrivato al Porto Antico con la sua portavoce, Sonia Sportiello. Il suo è stato l’intervento più ascoltato e ammirato dalle donne, soprattutto dopo che nel parterre si è sparsa la notizia che è tornato single. Il gossip è saltato di bocca in bocca delle leghiste non maritate presenti, che subito hanno iniziato a sognare un bel matrimonio sul Carroccio. 

IL DIRETTORE DI InLIGURIA E LA PRESIDENTE UNPLI LIGURIA
Sotto al tendone di Piazza delle Feste c’erano anche Matteo Garnero, direttore generale di InLiguria, l’agenzia regionale di promozione turistica, e Daniela Segale, presidente delle Pro Loco della Liguria. Due persone molto influenti all'interno della Lega.

L’EX SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE DI GENOVA
Si è visto anche l’ex segretario del Comune di Genova. Antonino Minicuci, che lo scorso anno aveva lasciato la città per candidarsi alle comunali (non fortunate per lui) di Reggio Calabria. "Anch'io avrei difeso Bucci come ha fatto Criscuolo (l'attuale segretario del Comune, ndr) in Consiglio comunale dagli attacchi dell'opposizione che contesta ancora la sua rielezione, essendo anche commissario del ponte San Giorgio", ha detto davanti al sindaco. Alla fine ha voluto fare un selfie con Matteo Salvini.

ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI, METROPOLITANI, COMUNALI E MUNICIPALI
Sotto il palco anche gli assessori Andrea Benveduti (Regione), Paola Bordilli e Francesca Corso, entrambe comunali; i consiglieri regionali Alessio Piana, Sandro Garibaldi, Stefano Mai e Brunello Brunetto; il consigliere della Città Metropolitana di Genova Claudio Garbarino; i consiglieri comunali Federico Bertorello (capogruppo), Alessio Bevilacqua e Fabio Ariotti; il presidente del Municipio Genova Est Andrea Carratù e i consiglieri municipali Sonia Paglialunga, Fabrizio Radi e Renato Falcidia. Abbiamo incontrato anche i leghisti che fino alle recenti elezioni comunali erano a Palazzo Tursi: l’ex assessore comunale Giorgio Viale e gli ex consiglieri Davide Rossi e Lorella Fontana.

ORGANIZZATORI E STAFF
E’ toccato al giornalista (ex Il Giornale) condurre la serata; bisogna dirlo: se l’è cavata molto bene! Alla buona riuscita di Liguria Fest hanno lavorato molti attivisti della Lega coordinati da Isabella Calomino.

L'arrivo di Salvini accolto dal sindaco Bucci

L'intervento del sindaco Bucci

Da sinistra: Andrea Carratù, Paola Bordilli, Antonino Minicucci, Alessio Piana e Sandro Garibaldi

Sondaggio Emg, centrodestra avanti in Liguria di quasi 10 punti

Super User 09 Settembre 2022 1758 Visite

Secondo il sondaggio dell'istituto Emg, realizzato dal 6 all’8 settembre intervistando 1.200 liguri e pubblicato oggi da ‘Il Secolo XIX’, il centrodestra è avanti rispetto al centrosinistra di 9,5 punti, 42,5% a 33%.

Primo partito della Liguria è la coalizione formata da PD, Articolo 1 e PSI, insieme valgono il 25%. Seconda piazza per Fratelli d’Italia, al 20%; terza per la Lega, 8,5%. Il redivivo Movimento 5 Stelle si attesta al 10%.

Testa a testa tra Forza Italia e Noi Moderati, entrambi al 7%, seguiti a ruota dal Terzo Polo, Azione più Italia Viva, fermo al 6,5%.

CENTRODESTRA - 42,5%
Fratelli d’Italia 20%
Lega 8,5%
Forza Italia 7%
Noi Moderati 7%

CENTROSINISTRA - 33%
Pd + Articolo 1 + Psi 25%
Sinistra Italiana + Verdi 5%
+Europa 2,5%
Impegno Civico 0,5% 

MOVIMENTO 5 STELLE 10% 

AZIONE + ITALIA VIVA 6,5%

ITALEXIT 2,5% 

ALTRA LISTA 5,5%

Il sondaggio Emg Different pubblicato da Il Secolo XIX

Politica, il borsino della settimana

Super User 31 Luglio 2022 3052 Visite

Politica, il borsino della settimana secondo Genova3000.

GIOVANNI TOTI
Durante una seguitissima conferenza stampa, che si è tenuta alla Camera dei Deputati, il presidente ha annunciato il programma elettorale di ‘Italia al Centro’. I dodici punti, che strizzano l’occhio al centrodestra, sono stati sintetizzati dal senatore Gaetano Quagliariello con parole sue, citazioni e analogismi non tutti azzeccati. La prossima settimana il leader degli arancioni deciderà la coalizione con la quale schierarsi alle politiche. Ma prima dovrà incontrare Berlusconi, Meloni e Salvini. Sarà una bella rimpatriata.

MARCO BUCCI
Al rientro dalla Sardegna, dove ha trascorso una settimana di vacanza in barca a vela, gli è capitata una disavventura di viaggio: il traghetto sul quale era imbarcato si è fermato in piena notte a causa di un guasto elettrico. “Lasciatemi fare: sono il sindaco che ha costruito il ponte San Giorgio”, sembra abbia detto al membro dell’equipaggio che è andato a svegliarlo. Ma, ancor prima del suo possibile intervento, gli elettricisti di bordo, forse preoccupati dalla presenza del sindaco 'cu cria', hanno riparato il quadro elettrico. E la nave ha ripreso la sua navigazione.

CARLO BAGNASCO
Il primo cittadino di Rapallo (scadenza 2024), e coordinatore regionale di Forza Italia, ha deciso di non candidarsi alle elezioni politiche. L’amore per i suoi concittadini e i tanti progetti in programma per innovare il waterfront cittadino lo hanno convinto a non lasciare il comune in mano a un altro sindaco. Anche se il suo naturale successore non può che essere suo papà, Roberto, ora deputato di Forza Italia ma per dieci anni alla guida della Perla del Tigullio.

EDOARDO RIXI
Questa settimana, il segretario ligure della Lega merita l’appellativo di “Buono”, perché in un solo comunicato stampa ha mandato due messaggi di pace, uno indirizzato al governatore Toti e l’altro alla deputata Paita. La rielezione alla Camera dell’ex sottosegretario passa anche attraverso il famoso modello Liguria, o centrodestra unito. Quindi, vogliamoci bene!

MATTEO ROSSO
Dopo aver compattato il partito, raggiunto risultati elettorali inaspettati e piazzato assessori in Regione e comuni, il popolo meloniano ora chiede al commissario ligure di Fratelli d’Italia un nuovo miracolo: portare in Parlamento almeno tre ‘fratelli’. Nel 2018, il partito non trascinò nessun ligure a Roma. Ma allora era al 3%.

MARTA BRUSONI
Il 4 agosto, a Palazzo Tursi, sarà l’assessora comunale a unire in matrimonio Sara e Silvia, le due ragazze genovesi già ‘sposate’ da Jovanotti sul palco del Jova Beach Party ad Albenga. Per questa unione civile, il sindaco Bucci, evidentemente, ha deciso di farsi sostituire dall’esponente più 'avanti' della giunta.

PAOLO DONADONI
Il sindaco di Santa Margherita Ligure ha modificato il regolamento cimiteriale: adesso è possibile tumulare le ceneri degli animali d’affezione nella tomba del padrone. La notizia è piaciuta molto a chi convive con un amico peloso: sono tanti che vorrebbero avere un loculo nel comune del Tigullio. Si potrà così risolvere il problema dello spopolamento.

NICHOLAS GANDOLFO
Il più eletto dei consiglieri comunali della lista ‘Liguria al centro’ si è meritato i complimenti dei colleghi per un intervento, “di responsabilità”, fatto in Sala Rossa a difesa dell’assessore Piciocchi e del governatore Toti: “I bilanci del Comune di Genova e della Regione Liguria sono stabili e non toccano il portafoglio delle famiglie più deboli, garantiamo noi”. “Chapeau!”, ha detto qualcuno. “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette”, ha aggiunto un altro.

Politica, borsino della settimana

Super User 03 Luglio 2022 3081 Visite

Il borsino della politica della settimana

MARCO BUCCI
“Ho appena fatto il tagliando agli assessori”. Ha esordito così, da meccanico, davanti alla stampa che lo attendeva per la presentazione della nuova giunta. Il rieletto sindaco ha anche precisato che le deleghe possono essere revocate in qualsiasi momento e che non teme, com’è successo a Ventimiglia, sgambetti dai partiti alleati: “Eventualmente, andiamo tutti a casa”. Una cosa però gli va chiesta: qualora non fosse più soddisfatto dei renziani con le deleghe (un assessore e un consigliere), con quali parole lo comunicherebbe all’onorevole Raffaella Paita?

GIOVANNI TOTI
Il governatore è pronto per il grande salto nazionale: sabato prossimo presenterà a Roma il simbolo del suo nuovo movimento, ‘Italia al centro’. All’Auditorium Antonianum, ad ascoltarlo ci sarà il gotha dei fautori del nuovo centro, da Carlo Calenda (Azione) a Ettore Rosato (Italia Viva). Il presidente porterà con sé il sindaco Marco Bucci, un folto gruppo di totiani liguri, che raggiungerà la Capitale con ogni mezzo, e un importante bagaglio di voti. Fattori che, se sommati, potrebbero valere un paio di parlamentari.

CARLO BAGNASCO
“Se non cambia il mondo”, il sindaco di Rapallo porterà a termine il suo mandato, in scadenza nel 2024. Smentite pertanto le voci che lo davano dimissionario per affrontare da ‘libero’ cittadino le politiche del prossimo anno. Nessun avvicendamento con il papà Roberto, che siede da quattro anni su uno degli scranni riservati a Forza Italia alla Camera dei Deputati, è al momento previsto. L’incertezza che domina l’attuale scenario politico evidentemente invita alla prudenza.

ANTONINO SERGIO GAMBINO
Nella lista di Fratelli d’Italia, è arrivato primo alle recenti amministrative genovesi. E, soprattutto, è riuscito a far piazzare al secondo posto una neofita della politica, l’avvocato Alessandra Bianchi, con cui ha fatto campagna elettorale. Un doppio successo che ha fruttato due assessorati e che ha lasciato il segno: a Valeriano Vacalebre, sostenuto dal coordinatore regionale Matteo Rosso, è andato soltanto il terzo posto. Nel partito da tempo non si parla più di correnti. Ma il vento non spira più solo da una parte.

ALESSANDRA BIANCHI
E’ stata la rivelazione di queste elezioni: da zero in politica ad assessore in soli due mesi. Un’impresa riuscita pure a un’altra meloniana, Simona Ferro, ma in quel caso, erano le regionali 2020, tutta la cosiddetta ‘Squadra’ di Matteo Rosso tifava per lei e per il candidato a lei abbinato, Stefano Balleari. Nella dura trattativa per la formazione della nuova giunta tra sindaco e Fratelli d’Italia, il partito aveva addirittura minacciato l’appoggio esterno, si è trovata con Gambino tra l’incudine e il martello. Alla fine i meloniani si sono accontentati dell’offerta di Bucci. D’altronde, chi avrebbe potuto imporre alla coppia politica del momento di rinunciare a due assessorati? Della serie: avete visto i fisici?

MARTA BRUSONI
Ha lasciato la lista Vince Genova, della quale era capogruppo a Palazzo Tursi, per candidarsi con quella del governatore, Liguria al centro - Toti per Bucci. Quella che poteva sembrare una mossa azzardata, soprattutto per la grande concorrenza presente tra i totiani e i pochi posti disponibili, si è rivelata una scelta azzeccata: eletta e nominata assessore. E non solo: adesso che è una delle donne più votate di un partito nazionale, Italia al centro, nessuno le può impedire di pensare a un futuro posto in Parlamento.

DANIELE PALLAVICINI
Il rampollo della nota famiglia di imprenditori che da anni opera nella sanità ha stupito tutti. Primo dei non eletti nella lista ‘Liguria al centro – Toti per Bucci’, ma ripescato dopo la nomina dei due assessori arancioni, Francesco Maresca e Marta Brusoni, ha deciso di non accettare lo scranno a Tursi. L’inaspettata rinuncia del totiano ha destato stupore nell’ambiente politico genovese. E ha fatto nascere una domanda: si aspettava forse un ruolo da assessore?

SIMONE D’ANGELO
Subentrato a campagna elettorale avviata a Alessandro Terrile, che ha preferito l’Ente Bacini a Palazzo Tursi, il segretario del Partito Democratico di Genova è stato individuato dagli eletti nella lista del Partito Democratico - Articolo Uno - PSI come il nuovo capogruppo dei dem in Consiglio comunale. Guiderà l’opposizione in Comune.

CRISTINA LODI
Non le è bastato il record di preferenze (2500) alle recenti comunali per riavere il ruolo di capogruppo del PD a Palazzo Tursi: gli eletti delle liste progressiste hanno deciso di puntare sul segretario genovese Simone D’Angelo. E la sua astensione al voto è servita solo a evidenziare la spaccatura che c’è tra i dem.

Borsino delle elezioni comunali di Genova

Super User 18 Giugno 2022 2660 Visite

Borsino delle elezioni comunali di Genova, secondo Genova3000. 

MARCO BUCCI
Anche se nelle sue due liste sono presenti candidati che fanno riferimento a partiti tradizionali - a proposito: sorprende vedere i renziani Mauro Avvenente (4°) e Davide Faltieri (5°) tra i primi cinque eletti nella lista principale di Bucci - il successo di Vince Genova (19,10%) e Genova Domani (4,68%) permette al sindaco di avere una certa autonomia nella scelta degli undici assessori. Adesso i genovesi si attendono una giunta fatta senza l’utilizzo del manuale Cencelli. 

ARIEL DELLO STROLOGO
La lista del candidato progressista ha raccolto 12.043 voti, pari al 6,32%. Un risultato inferiore rispetto a quello ottenuto nel 2017 dall’anti Bucci di allora, Gianni Crivello (oggi non eletto), che aveva raggiunto 20.601 voti personali, pari al 9,46%. A difesa del candidato giallorosso bisogna però dire che il Bucci di oggi è molto più forte di quello di cinque anni fa. Perché non aveva ancora ricostruito il ponte in tempi record.

MATTIA CRUCIOLI
Il candidato sindaco è riuscito a entrare in Consiglio comunale grazie al sorprendente risultato della sua lista, ‘Uniti per la Costituzione’, che ha ottenuto il 3,56% (ben 6.783 voti). Il senatore, eletto nel collegio di San Fruttuoso con il Movimento 5 Stelle e poi passato nel gruppo Misto, ha scelto i suoi candidati attraverso incontri casuali in piazza, i cosiddetti caucus. La sorte gli ha portato bene. E la piazza pure. Sarà il ‘nuovo’ Grillo?

GIOVANNI TOTI
Anche se su Genova ha perso qualche voto rispetto alle scorse regionali, ma in queste elezioni il protagonista era il sindaco uscente, la lista del governatore ha ben figurato: con il 9,15% porta a casa 4 consiglieri comunali e almeno 2 assessori. Ma soprattutto avrà un peso specifico importante a Palazzo Tursi, dove rappresenta, con le due liste del sindaco, il 33%. Toti e Bucci, due uomini (quasi) soli al comando. Pronti anche per avventure nazionali.

PAOLO GOZZI
L’ex enfant prodige della politica (alle comunali del 2012, a soli 27 anni e candidato con il PD, ha raccolto 1600 preferenze) si è confermato prodigioso anche adesso che è papà: con 819 voti si è piazzato al terzo posto nella lista Vince Genova (dietro solo ai superassessori Piciocchi e Campora). Ha impostato la sua campagna elettorale soprattutto sui social, postando storie con il figlio Livio grazie alle quali conosciamo molto del suo primo anno di vita. Una comunicazione alla Ferragni.

MAURO AVVENENTE
Insieme all’altro renziano in lista, Davide Falteri, il capogruppo uscente di Italia Viva a Palazzo Tursi ha tirato Vince Genova verso il traguardo: in due hanno raccolto oltre 1.100. Meglio di loro hanno fatto solo i superassessori Piciocchi e Campora e l’ex PD Paolo Gozzi. Per Avvenente sarebbe pronto un assessorato. Fratelli d’Italia permettendo. 

CLAUDIO MUZIO
Il capogruppo di Forza Italia in Regione è stato il primo ad accorgersi degli errori avvenuti nella trasmissione dei voti al Comune e al ministero dell’Interno. Battendosi come un leone, l’ex vigile urbano di Casarza Ligure ha ottenuto il riconteggio delle schede, che ha poi fruttato agli azzurri il secondo seggio. E ora, con i nuovi numeri, l’assessorato per il capogruppo Mascia è più vicino.

PAOLO AIME’
Il nuovo conteggio delle schede permette al secondo classificato di Forza Italia di entrare in extremis in Consiglio comunale, soffiando il seggio all’UDC. Essendosi piazzato nel 2017 alle spalle dei cinque consiglieri eletti (Anzalone, Baroni, Grillo, Lauro, Mascia), aveva a lungo sperato di poter varcare la soglia di Palazzo Tursi, ma lo scranno per lui si è liberato, perché non ci sono stati assessori azzurri. Berlusconiano della prima ora, per l’ex consigliere della Media Valbisagno è finito un incubo: non è più l’eterno primo dei non eletti.

SERGIO GAMBINO
Il delegato uscente alla Protezione civile è risultato il più votato della lista di Fratelli d’Italia. Non solo: è riuscito a trainare Alessandra Bianchi fino al secondo posto. Un successo che gli farà guadagnare quell’assessorato tanto atteso anche da Laura Gaggero, che così potrà entrare in Consiglio comunale come prima dei non eletti.

NICHOLAS GANDOLFO
Durante la campagna elettorale ha viaggiato in Ape, ma è andato veloce come su una Ferrari: è passato dal Municipio Levante a Palazzo Tursi con una rapidità sorprendente, ben 710 voti. A soli 30 anni, è risultato il più eletto nella lista di Toti per Bucci. E potrebbe essere tra i più giovani assessori della storia del Comune di Genova.

ARIANNA VISCOGLIOSI
E’ la donna più votata della lista Vince Genova. Grazie alle 504 preferenze raccolte, torna a Palazzo Tursi l’assessore al Personale dei primi due anni della giunta Bucci. Il suo è stato un successo annunciato, perché si sapeva che avrebbe potuto contare sul voto dei circa 5.000 dipendenti comunali che ricordano, evidentemente, con affetto quei Coffee time con il loro assessore e la lettera con la quale sono stati salutati al termine del mandato. 

PAOLA BORDILLI
E’ l’unico assessore della Lega che si è salvato: da Palazzo Tursi escono gli altri due, Stefano Garassino e Giorgio Viale. La sua riconferma in giunta (data ormai per certa) dovrebbe salvare l’ex presidente del Consiglio comunale, l’avvocato Federico Bertorello, primo dei non eletti.

ELENA MANARA
Candidata nella lista del sindaco Bucci, è riuscita a entrare in Consiglio comunale al primo tentativo. Il risultato non è però arrivato per caso, ma è frutto del suo lungo lavoro in Camera di commercio di Genova, dove da sempre si occupa di promozione e turismo a diretto contatto con la città. E, inoltre, si è promossa bene.

TIZIANA LAZZARI
Candidata nella lista Liguria al centro - Toti per Bucci, la nota dottoressa è arrivata sesta, quindi non eletta. Però non è detta l’ultima parola: se due dei quattro totiani eletti (Gandolfo, Maresca, Cavalleri e Brusoni) saranno nominati assessori, entrerà comunque in Sala Rossa come consigliere. Ma a Tursi si starebbe pensando a un ruolo importante per lei.

CRISTINA LODI
Con quasi 2.500 voti, è la regina delle preferenze. Non essendosi candidata la regina del 2017, Lilli Lauro, in questa tornata elettorale l’ex capogruppo PD a Tursi non ha avuto rivali, né tra gli uomini né tra le donne. Tornerà a guidare i dem in Comune? 

FILIPPO BRUZZONE
Candidato nella lista Europa Verde-Sansa-Linea Condivisa Entra, l’ex consigliere del Municipio Ponente entra a Palazzo Tursi grazie alle quasi 900 preferenze raccolte. Con la sua elezione, il mondo Lgbt+ avrà un suo rappresentante in Consiglio comunale.

LORENZA ROSSO
La performance elettorale dell’assessore uscente, 474 preferenze alla sua prima candidatura, ha sorpreso tutti. I genovesi evidentemente hanno apprezzato il suo lavoro e l’hanno voluta premiare con la riconferma. Sempre con il sorriso sulle labbra, il noto avvocato ha saputo evidentemente comunicare bene con il proprio elettorato. Anche grazie al suo staff, guidato da Valentina Militerno.

SIMONE D’ANGELO
Sceso in campo all’ultimo momento per sostituire Alessandro Terrile (che alle elezioni ha preferito l’incarico di amministratore delegato di Ente Bacini), il segretario genovese del PD ha ben figurato, raccogliendo oltre 2150 voti, pochi meno di quelli della regina Lodi.

MARIAJOSE' BRUCCOLERI
Con 814 preferenze, l’ex consigliera comunale di Italia Viva è la più votata della lista civica di Ariel Dello Strologo. La farmacista di Sestri Ponente aveva deciso di lasciare il partito dopo l’annuncio del sostegno a Marco Bucci. La coerenza ha premiato l’ex renziana.

LUCA PIRONDINI
Da quintetto a solista. Il consigliere comunale, e musicista (viola), è rimasto da solo a rappresentare il Movimento 5 Stelle a Palazzo Tursi. Il suo voto varrà di più al Carlo Felice, dove è membro del consiglio di indirizzo, nominato dall’allora ministro alla cultura Alberto Bonisoli. A teatro, sarà tutta un'altra musica.

KAABOUR SI MOHAMED
E’ il primo consigliere di origine straniera. Marocchino, nato a Casablanca 40 anni fa, cittadino italiano da quasi 20 anni, insegnante di arabo al liceo Deledda, si è piazzato al nono posto, l’ultimo utile per il PD, con 540, alle spalle della giornalista di Repubblica Donatella Alfonso. La sua vittoria vale doppio, perché ha battuto candidati del calibro di Vittoria Canessa Cerchi e di Gianni Crivello.

Consiglio comunale di Genova, chi entra e chi spera

Super User 16 Giugno 2022 2793 Visite

ARTICOLO AGGIORNATO IL 17 GIUGNO, DOPO IL RICONTEGGIO DELLE SCHEDE

Ecco come sarà composto il nuovo Consiglio comunale di Genova.

I nomi dei 40 che entrano direttamente a Palazzo Tursi e i primi dei non eletti che potrebbero subentrare ai consiglieri nominati assessori.

 

Al centrodestra, coalizione vincitrice, vanno 24 seggi:

Vince Genova-Bucci Sindaco 19,06% - 9 seggi

1 PICIOCCHI PIETRO 1156 voti

2 CAMPORA MATTEO 947

3 GOZZI PAOLO 828

4 AVVENENTE MAURO 621

5 FALTERI DAVIDE 510

6 VISCOGLIOSI ARIANNA 504

7 CASSIBBA CARMELO 485

8 ROSSO LORENZA 474

9 MANARA ELENA 379

Con la nomina (quasi certa) ad assessori di Piciocchi, Campora, Rosso e Avvenente, entrerebbero

10 VEROLI ANGIOLO 320

11 NOTARNICOLA TIZIANA 297

12 PILLONI VALTER 288

13 GROSSO BARBARA 282

 

Fratelli d’Italia 9,33% - 4 seggi

1 GAMBINO ANTONINO 802

2 BIANCHI ALESSANDRA 669

3 VACALEBRE VALERIANO 659

4 DE BENEDICTIS FRANCESCO 528

Con la nomina ad assessori di Gambino (quasi certa) e Bianchi o Vacalebre, entrerebbero:

5 GAGGERO LAURA 435

6 FALCONE VINCENZO 362

  

Liguria al centro - Toti per Bucci 9,17% - 4 seggi

1 GANDOLFO NICHOLAS 718

2 MARESCA FRANCESCO 677

3 CAVALLERI FEDERICA 550

4 BRUSONI MARTA 545

Con la nomina ad assessori di Maresca (quasi certa) e di uno degli altri, entrerebbero:

5 PALLAVICINI DANIELE 540

6 LAZZARI TIZIANA 521 (potrebbe essere nominata assessore)

 

Lega Salvini Liguria 6,76% - 3 seggi

1 BORDILLI PAOLA 770

2 CORSO FRANCESCA 547

3 BEVILACQUA ALESSIO 449

Con la nomina ad assessore di Bordilli (quasi certa) entrerebbe:

4 BERTORELLO FEDERICO 427

 

Genova Domani 4,7% - 2 seggi

1 PASI LORENZO 192

2 BARBIERI FEDERICO 1798

 

Forza Italia 3,85% - 2 seggi

1 MASCIA MARIO 601

2 AIME' PAOLO 455

Con la nomina ad assessore di Mascia entrerebbe:

3 COSTA STEFANO 417

  

 

All’opposizione vanno 16 seggi:

PD – ARTICOLO UNO - PSI 20,95% - 9 seggi

1 LODI CRISTINA 2499 (la più votata in assoluto)

2 D'ANGELO SIMONE 2147

3 BRUZZONE RITA 1183

4 VILLA CLAUDIO 1163

5 PANDOLFO ALBERTO 977

6 PATRONE DAVIDE 816

7 RUSSO MONICA 609

8 ALFONSO DONATELLA ANITA 599

9 KAABOUR SI MOHAMED 547

 

Genova Civica Ariel dello Strologo Sindaco 6,31% - 3 seggi

1 Ariel Dello Strologo (come candidato sindaco)

2 BRUCCOLERI MARIAJOSE' 812

3 AMORE STEFANO PIETRO 565

 

Europa Verde-Sansa-Linea Condivisa con il 5,18% - 2 seggi

1 BRUZZONE FILIPPO 893

2 GHIO FRANCESCA 540

 

M5S 4,40% - 1 seggio

1 PIRONDINI LUCA 383

 

Uniti per la Costituzione 3,55% - 1 seggio

Mattia Crucioli (come candidato sindaco)

Elezioni a Genova, Dello Strologo non fa meglio di Crivello

Super User 14 Giugno 2022 2008 Visite

Alle comunali genovesi di domenica scorsa, la lista del candidato progressista Ariel Dello Strologo ha raccolto 12.032 voti, pari al 6,31%. Un risultato inferiore a quello ottenuto nel 2017 dall’anti Bucci di allora, Gianni Crivello, che aveva ottenuto 20.601 voti personali, pari al 9,46%.

A difesa del candidato giallorosso bisogna però dire che il Bucci di oggi è molto più forte di quello di cinque anni fa, perché non aveva ancora ricostruito il ponte.

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