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Vernazza e Borghetto, un anno dopo

25 ottobre 2011, un giorno di piogge torrenziali, il giorno del dramma per Vernazza, Monterosso e Borghetto Vara,

per tutto lo spezzino colpito da quella maledetta alluvione. A distanza di un anno, oggi, si ricorda: in borghi che sono ancora in parte cantieri, che portano evidenti le tracce del disastro, ma che cercano di rimettersi in piedi. "Lo faremo nel segno del cordoglio per le vittime, ma anche guardando al futuro. Che vogliamo sia nel segno della bellezza" ha sintetizzato il sindaco di Vernazza, Vincenzo Resasco.

Il futuro è la nuova pavimentazione del borgo progettata dall’archistar Richard Rogers, presentata questa mattina; è la nuova scuola di Rocchetta Vara che si deve alla solidarietà del Trentino – e ieri il presidente Lorenzo Dellai, ricevendo la cittadinanza onoraria, ha ricordato come per i paesi di montagna una scuola significhi presidiare il territorio, evitare che si spopoli, “significa in sostanza preservare la nostra identità”; è l’inaugurazione del metanodotto che servirà Vernazza e che non c’era prima dell’alluvione, costruito a tempo di record: “in meno di dieci mesi sono stati posati 12 chilometri di rete metano su un territorio profondamente colpito e fra mille difficoltà", ricorda il presidente ligure Claudio Burlando.

"È stato un anno molto difficile e devo constatare che anche se purtroppo viviamo in un paese che non si vuole bene, qui ci siamo voluti molto bene. Non abbiamo avuto moltissime risorse, nonostante i danni. Sarebbe giusto riconoscere qualcosa di più per queste comunità che ora si sono rimesse in piedi.  Come Regione non abbiamo fatto distinzione tra comuni famosi e comuni non famosi. Ho sempre chiesto ai nostri uffici di fare parti uguali. La questione vera è che sono pochi per tutti ma mi pare che siamo riusciti a tamponare”, conclude Burlando.

La Regione, dopo aver ottenuto gli aiuti UE, conta di riprogrammare circa 20 milioni di fondi FAS: domani è prevista a Roma la riunione del Cipe che dovrebbe autorizzare la nuova ripartizione: "Destiniamo alle zone colpite dall'alluvione parecchie risorse togliendole da altre opere in questo momento meno urgenti", ha spiegato il presidente, "per dare una mano a tutte le località colpite non solo sulla riviera ma anche in Val di Vara e Val di Magra".

Si punta soprattutto a sistemare la viabilità della provincia, ancora gravemente segnata dal disastro: ''comincia il lavoro pesante sulla viabilità: le strade che portano a Monterosso e Vernazza, a Calice, Sesta Godano, al ponte di Rocchetta e alla strada Brugnato-Borghetto. Oggi inauguriamo la galleria di Padivarma, ma il lavoro da fare è ancora molto".

"Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie colpite dovremo far ricorso alle risorse provenienti dall'aumento delle accise sui carburanti. Noi continuiamo a lavorare senza dimenticare di rimuovere le cause: non è da vecchi tenere puliti i boschi e i muretti a secco, impedire che si ripeta. Cerchiamo di imparare: dobbiamo tornare in campagna sennò non c'è futuro", ha concluso Burlando.

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