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Autostrade, assessore Giampedrone: “PD responsabile della programmazione degli interventi”

Super User 12 Gennaio 2021 619 Visite

“I cantieri sulle autostrade delle Liguria sono avviati su indicazione del Mit, e sono concordati con i concessionari e le prefetture competenti per territorio. Il Pd regionale non ha ancora compreso il funzionamento di questa procedura: il responsabile di questa programmazione e di questi interventi è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Paola De Micheli, guarda caso esponente proprio del Pd. Invece di tentare di passare per paladini dei cittadini, dovrebbero protestare coi loro rappresentanti a Roma”. L’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone risponde al Pd sul tema dei lavori previsti in partenza nei prossimi giorni sulla A7.

“La programmazione degli interventi infatti – ribadisce Giampedrone – è stilata a livello ministeriale: come già annunciato, sono previsti cantieri per i prossimi 10 anni sulle autostrade della Liguria, e la Regione non ha nessuna competenza su questo fronte. Da parte nostra, c’è il continuo tentativo di mitigare i disagi, come avvenuto nel Comitato operativo viabilità di questa mattina, in cui si è deciso di incrementare il più possibile le lavorazioni in orario notturno”.

“La Liguria – prosegue - dal 2018 vive situazione unica, costellata di enormi disagi, frutto di trascuratezza e mancata programmazione, di cui Regione Liguria è vittima: le code infinite della scorsa estate ne sono una testimonianza indelebile”.

“Da parte nostra, l’impegno è costante per cercare di ridurre l’impatto sui cittadini – conclude Giampedrone – Monitoriamo costantemente ogni situazione che possa influire sulla mobilità dovuta a cantieri, sia a livello autostradale che di viabilità ordinaria. A questo proposito, siamo ancora in attesa di una risposta sulla richiesta di esenzione totale del pedaggio sulla tratta della A26 tra Masone ed Ovada che la Liguria ha chiesto assieme al Piemonte la scorsa settimana, visti i problemi sulla rete piemontese, bloccata da una frana a Gnocchetto. Abbiamo sempre sostenuto che a cantieri che portano disagi prolungati debbano corrispondere adeguate riduzioni del pedaggio: ci auguriamo che anche nel caso della A7 il Mit voglia muoversi in questo senso”.

Toti: “Speriamo che governo trovi dosi per vaccinare al più presto over 75”

Super User 12 Gennaio 2021 577 Visite

“In questi giorni si stanno compiendo importati passi avanti nella campagna vaccinale: siamo in attesa delle linee guida per seconda fase, visto che nelle prossime due settimane la prima sarà almeno in fase di richiamo e quindi a buon punto. Auspichiamo che il Governo trovi dosi in quantità sufficiente per procedere alla vaccinazione dalla fascia più fragile della popolazione, gli over 75: se avvenisse già nelle prossime settimane di fatto renderebbe il Covid molto meno luttuoso, con un abbattimento del tasso mortalità probabilmente fino all’80%. I numeri di oggi parlano chiaro: se questa categoria fosse stata già vaccinata, oggi verosimilmente non avremmo neppure una persona deceduta. In più, in questo caso, la richiesta di posti letto potrebbe scendere del 50%, un fatto che avrebbe ovviamente un forte impatto sull’organizzazione del sistema sanitario e cambierebbe l’intera prospettiva sulle norme di contenimento e di distanziamento sociale”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini in Liguria in diretta da Imperia.

“Sostanzialmente – prosegue – i dati di oggi sono stabili: la pandemia non decresce ma aumenta meno rispetto ad altre aree del Paese. In alcuni casi, nel resto d’Italia, aumenta significativamente: questo significa che corrette abitudini della popolazione ligure ci stanno aiutando, insieme al lavoro degli uffici prevenzione e di tutto il sistema sanitario. È evidente che dati di oggi risentano del fine settimana, con numero minore tamponi rispetto al solito e un incremento degli ospedalizzati, come avviene ogni lunedì anche per una riduzione delle dimissioni nei weekend. Sono stabili le terapie intensive: si tratta di numeri che credo si equilibreranno nelle prossime ore”.

“Alla fine della settimana – conclude Toti - sapremo quali misure verranno varate dal Governo; l’Italia resterà divisa in zone, ma potrebbe essere introdotta quella bianca, in caso di indice di contagio molto basso. Non sembrano esserci al momento le condizioni per applicarla in nessuna regione, ma introdurla era una nostra richiesta che ritengo sia sempre valida: significa dare un orizzonte positivo a chi dovrà affrontare ancora un duro periodo di restrizioni”.

T-RED, al via l’installazione dei cartelli in prossimità dei semafori intelligenti

Super User 11 Gennaio 2021 998 Visite

È partito oggi il posizionamento, da parte di ASTer, della cartellonistica relativa ai T-RED, i semafori intelligenti che rilevano automaticamente le infrazioni al codice della strada.

La segnaletica è stata progettata e prodotta dal Settore Segnaletica di ASTer. 33 i cartelli che saranno collocati in prossimità dei 7 T-RED, lungo tutti i sensi di marcia.

I semafori T-RED in funzione in città sono così dislocati: Cantore/Fossato/Autostrada; Europa/Isonzo/Timavo; Torino/Tolemaide/Invrea; Hermada/Puccini/Albareto; Caprera/Cavallotti/Orsini; Gastaldi/Corridoni/Barrili; Aurelio Saffi/Questura.

«Lo scopo della nuova segnaletica – commentano l’assessore alla Polizia Locale Giorgio Viale e l’assessore alla mobilità Matteo Campora – è di avvisare gli utenti a prestare la massima attenzione ai T-RED, al fine di non essere multati. Lo strumento sanzionatorio è un’extrema ratio: proprio per questo, e per dare un’adeguata informazione ai cittadini, abbiamo deciso con ASTer di installare questa cartellonistica. I semafori intelligenti sono uno degli strumenti che l’amministrazione comunale ha messo in campo per aumentare la sicurezza stradale sul territorio urbano. La scelta dei punti in cui installare il sistema di controllo elettronico infatti è stata fatta sulla base del numero di incidenti registrati. Dunque, si è intervenuto dove è maggiore il rischio di sinistri gravi o gravissimi». 

Il posizionamento delle telecamere per il rilevamento dell’infrazione del passaggio con semaforo rosso è stato avviato nel 2020.

Il sistema di telecamere rileva il passaggio con semaforo rosso e l'arresto del veicolo oltre la striscia continua d'arresto, al fine di contrastare la fermata dei veicoli a ridosso o sopra gli attraversamenti pedonali.

Il T-RED è abilitato a registrare una serie di fotogrammi nel caso di passaggio con semaforo rosso. Tuttavia, se tale passaggio viene compiuto per consentire il transito di mezzi in emergenza visibili in tale registrazione, la sanzione non viene comminata. Invece, per quanto riguarda il superamento della linea d'arresto, la contravvenzione viene elevata soltanto se il mezzo la supera completamente, oppure con entrambi gli assi.

“Quella chitarra minimo te la infilava nel c...”, il commento al post di Toti per ricordare De André

Super User 11 Gennaio 2021 1571 Visite

Il presidente Giovanni Toti oggi ha pubblicato un post su Facebook per ricordare Fabrizio De André a ventidue anni dalla sua morte. Tanti i commenti positivi, ma anche alcuni negativi. A quest’ultimi il governatore ha risposto utilizzando una frase di Faber.

«“Quella chitarra minimo te la infilava nel c...”
“Lui ti avrebbe schifato”
“Non sei degno di parlare di De André”
Questi sono solo alcuni degli insulti che ho ricevuto stamattina quando con un post ho ricordato Fabrizio De André, un grande cantautore, poeta, italiano, genovese e ligure. Un atto sentito personalmente e dovuto da presidente di Regione Liguria. In questi anni abbiamo valorizzato molto i nostri cantautori, inserendo anche un corso specifico nelle scuole, in modo da tramandare anche ai più giovani la loro poesia e le nostre tradizioni. Siamo stati i primi in Italia a farlo e di questo sono orgoglioso. L'arte non è di destra o di sinistra. L'arte è un bene universale, di tutti e per tutti. Trovo quindi vergognose e fuori luogo le critiche di chi scrive che io non sia degno di nominare De André, né di ascoltarlo. Ma davvero la vostra idea di libertà e democrazia, che tanto difendete, è questa? Fino a che punto arriva la vostra superiorità morale se vi arrogate anche il diritto di decidere chi è degno o no di ascoltare certa musica? Ma quanto è fastidioso e miope credersi sempre superiori e dalla parte del giusto, perfino del bello?
Uso una frase di Faber per rispondervi, se mi è concesso: "Se i cosiddetti ‘migliori’ di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po' vivremmo in un mondo infinitamente migliore”. Viva De André!».

il primo post del presidente Toti

Il secondo post del presidente Toti

 

Toti: “Bene l’introduzione della zona bianca. Sono contrario al divieto di asporto take away dopo le 18”

Super User 11 Gennaio 2021 586 Visite

“Prima riunione con il Governo per definire le nuove norme e restrizioni per l’emergenza Covid che entreranno in vigore venerdì prossimo. Preoccupa la situazione in Europa, dove quasi tutti i Paesi stanno peggio dell’Italia. Ma preoccupa anche la situazione della nostra economia, e soprattutto di alcune categorie particolarmente colpite che hanno bisogno di ristori certi e immediati per sopravvivere. Lo abbiamo chiesto al Governo, insieme a criteri più semplici, comprensibili e rapidi per attribuire le zone di rischio.

Inoltre ho detto all’Esecutivo di essere contrario al divieto di asporto take away per ristoranti e bar dopo le 18: queste attività, pur potendo continuare con le consegne a domicilio, rischiano di essere penalizzate ancora di più, dopo aver già subito pesanti restrizioni.

Bene invece l’introduzione di una zona bianca, come avevamo proposto già oltre un mese fa, cioè una zona dove, virus permettendo, si possa cominciare un lento ritorno alla normalità.

Abbiamo anche ribadito al Governo la necessità di garantire consegne puntuali dei vaccini: noi siamo pronti ad accelerare la campagna appena le dosi aumenteranno e la distribuzione avrà tempi certi”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Toti: “Liguria in zona gialla ma non bisogna abbassare la guardia. Chiuse le scuole superiori”

Super User 11 Gennaio 2021 514 Visite

“La Liguria torna in zona gialla, bar e ristoranti resteranno aperti fino alle 18 e questa è una buona notizia per questa categoria che tanto sta pagando, insieme ad altre, le conseguenze economiche della pandemia. Serve però essere prudenti, ancora di più se possibile. Non abbassiamo la guardia proprio adesso, continuiamo a rispettare le regole anche in attesa di conoscere dal Governo le nuove norme del prossimo Dpcm”. Questo l’appello del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Nel segno della prudenza, il governatore ricorda che “precauzionalmente abbiamo deciso, come quasi tutte le regioni, di posticipare di una settimana l’apertura in presenza delle scuole superiori, proprio perché i nostri dati sono a cavallo tra la fascia gialla e quella arancione”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni anti Covid, “anche nel weekend sono andate avanti senza sosta: abbiamo somministrato quasi il 60% delle dosi che abbiamo, La Spezia e Savona hanno finito le loro (eccetto quelle tenute da parte per i “richiami”) e attendiamo altre 14 “pizza box” per ripartire anche qui. Andremo avanti a pieno ritmo - prosegue Toti - per terminare questa prima tranche, in attesa di iniziare la fase 2 con cui, dopo operatori sanitari e ospiti delle Rsa, vaccineremo anche il resto della popolazione, partendo proprio dalle persone più anziane e fragili, quelle più colpite dal virus”.

Municipi, Vince Genova: “Sì alla riforma sul decentramento amministrativo”

Super User 11 Gennaio 2021 1086 Visite

A palazzo Tursi il gruppo consiliare Vince Genova, la lista del sindaco, ribadisce il proprio supporto alla riforma sul decentramento amministrativo che interesserà i nove municipi genovesi.

“Verificate in questi tre anni - si legge in una nota di Vince Genova firmata dal coordinatore Carmelo Cassibba - le difficoltà gestionali dei municipi, il gruppo si è fatto promotore e sostenitore della riforma, in piena sintonia e di comune accordo con il sindaco Marco Bucci. La riforma nasce con il fine unico di ottimizzare e semplificare il rapporto tra le istituzioni a livello amministrativo, al fine di ottenere il miglior funzionamento dei servizi e della gestione degli stessi, per il bene esclusivo della collettività, nell'ottica di un continuo miglioramento dell'efficienza amministrativa, che ha fatto di Genova in questi tre anni e mezzo un modello richiamato e preso ad esempio in tutta Italia”.

“Abbiamo già incontrato in questi giorni - prosegue la nota - l'assessore Lorenza Rosso, incaricata di sviluppare al meglio la riforma, alla quale, in un confronto franco e collaborativo, abbiamo formulato le proposte del nostro gruppo e nei prossimi giorni, le stesse verranno portate all'attenzione del consiglio comunale e dei singoli consigli di municipio. Ci si augura, infine, che la riforma dei municipi, vista l'importanza che riveste, sia discussa in ottica trasversale e senza alcuna strumentalizzazione politica e/o personale come, purtroppo, abbiamo avuto modo di constatare in questi ultimi giorni, in quanto questo approccio è notoriamente lontano dalle nostre posizioni e non fa parte della nostra mentalità”.

Ristori in ritardo, assessori Benveduti e Bordilli: “Imprese a rischio sopravvivenza”

Super User 10 Gennaio 2021 690 Visite

"Senza lavoro e senza ristoro le imprese sono destinate a fallire. Da tempo assistiamo a incomprensibili balletti di un governo che, oltreché a dare colori, si conferma interessato alle proprie tasche, e non a quelle degli italiani. È scandaloso che la crisi di governo, orientata in questa fase a salvaguardare la poltrona di ciascheduno, blocchi l'erogazione dei ristori dovuti alle chiusure natalizie. Facciamo nostra la preoccupazione di Fipe-Commercio e, come più volte detto, chiediamo celerità per i ristori, di per sé insufficienti e frammentati, sui conti correnti delle attività economiche costrette a chiudere". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.

"Molte attività attendono addirittura i contributi di novembre - continua Benveduti - Noi amministratori locali riceviamo quotidianamente imprenditori, ristoratori e partite iva in lacrime. Ci stiamo assumendo le nostre responsabilità e stiamo raschiando il fondo dei nostri bilanci per tenere ancora vivo il nostro tessuto produttivo. Ci aspettiamo che da Roma arrivi lo stesso impegno e che non si voltino ancora una volta le spalle, distratti dai propri interessi, all’economia dei nostri territori".

"Quanto segnalatoci dai tanti imprenditori con cui quotidianamente ci confrontiamo è inaccettabile. Mi sento di dire che i Comuni come Genova stanno facendo la propria parte nel supporto del commercio locale, ma non vediamo per nulla lo stesso impegno da parte del governo centrale - dichiara l'assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli - Abbiamo messo in campo ogni strumento di nostra competenza, attingendo da risorse del solo bilancio comunale: 6 milioni di euro per abbattere le tariffe TARI a ristoranti, bar, palestre, alberghi con un Governo che non ci ha dato la possibilità di posticipare nemmeno le scadenze. Abbiamo aiutato ambulanti, fieristi e operatori dello spettacolo viaggiante che a oggi restano una tra le categorie maggiormente dimenticate da un Governo che si è sempre distinto per una totale mancanza di conoscenza dei territori e delle dinamiche delle imprese. Abbiamo introdotto la compensazione dei tributi con la PA per la prima volta, semplificando le procedure proprio per andare incontro a quell'esigenza di liquidità di cassa immediata delle imprese del commercio locale. Abbiamo dato l'opportunità, primo Comune anticipando qualsiasi decisione governativa, di ottimizzare i giorni di lavoro per le attività del commercio autorizzando 18mila metri quadri di dehors e abbiamo concesso la gratuità fino al 30 giugno 2021. Stiamo lavorando per garantire ulteriori aiuti ma purtroppo gli stop and go, con scarsissimo anticipo nell'emanazione dei Dpcm, stanno vanificando anche gli sforzi per consentire un minimo di ripartenza al nostro tessuto commerciale. Auspichiamo un ravvedimento operoso in tempi brevissimi di questo Governo perché finalmente ascolti i territori e proceda con celerità all'erogazione di quei ristori attesi ormai da mesi a Genova, in Liguria e in Italia. I ristori sono indispensabili per compensare i giorni di inattività forzata per i nostri commercianti che si sentono, in modo condivisibile, in una condizione di ostaggio e di totale incertezza non solo per il futuro ma addirittura per fare previsioni sul giorno dopo, visto che le decisioni sulla loro sorte vengono prese da Roma con un margine di anticipo di pochissime ore. A oltre 10 mesi dalle prime misure sulla pandemia questa totale assenza di programmazione è totalmente vergognosa".

Lupattelli e Cimaschi, attenti a quei due che nel 2024 faranno grande la Genova dello sport

Super User 10 Gennaio 2021 2081 Visite

Genova si sta preparando per il 2024, quando sarà capitale europea dello sport. Un appuntamento molto importante, non solo per i tanti fondi europei in arrivo che potranno essere utilizzati per ristrutturare gli impianti sportivi cittadini ma, soprattutto, per l’impulso che la kermesse darà all'economia turistica ligure.

Gli artefici principali di questa assegnazione sono senza dubbio gli amici inseparabili Gian Francesco Lupattelli ed Enrico Cimaschi, rispettivamente presidente e delegato per l’Italia del Nord di Aces Europe, la Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport che ogni anno assegna il titolo di capitale europea dello sport.

Gli arenzanesi Lupattelli e Cimaschi hanno girato tutta l’Europa per convincere i delegati a votare Genova, e ci sono riusciti, anche grazie alla diplomazia messa in campo da Comune e Regione.

A palazzo Tursi, Stefano Anzalone ha stilato il primo bando da presentare ad Aces, poi il sindaco Bucci gli ha affiancato l’assessore al Bilancio (ora vicesindaco) Pietro Piciocchi; successivamente la delega è andata al consigliere Vittorio Ottonello.

Dal palazzo di piazza De Ferrari l’impegno è arrivato dall’assessore Ilaria Cavo, ora la delega è passata all’assessore Simona Ferro, e dalla vicepresidente Sonia Viale.

Oltre all’amore per lo sport, inteso anche come stile di vita e mezzo per prevenire malesseri, Lupattelli e Cimaschi condividono anche la passione per il mare: è facile incontrali alla Marina Grande della Pineta di Arenzano.

Recco, riduzione delle tariffe dei parcheggi fino al prossimo 31 marzo

Super User 10 Gennaio 2021 622 Visite

Sono state prorogate le riduzioni delle tariffe per le aree di sosta a pagamento a Recco, per i veicoli dei residenti, dei non residenti e autocaravan, lasciando invariate le tariffe per autobus, per tutto il protrarsi dello “stato di emergenza”. La delibera, approvata dalla Giunta Gandolfo, mantiene la riduzione delle tariffe nei parcheggi a pagamento di Recco fino al prossimo 31 marzo:

Tariffa oraria

- € 0,50 per ogni ora di sosta per residenti o possessori di abbonamento ZSL, con possibilità di frazionamento del pagamento dopo i primi € 0,20;

- € 1,00 per ogni ora di sosta per i non residenti, con possibilità di frazionamento del pagamento dopo i primi € 0,50;

- € 0,75 per ogni ora per autocaravan intestati a residenti o possessori di abbonamento ZSL;

- € 1,50 per ogni ora per autocaravan intestati a non residenti.

Tariffa giornaliera

- € 2,50 per residenti o possessori di abbonamento ZSL;

- € 3,50 per non residenti;

- € 3,75 per autocaravan intestati a residenti o possessori di abbonamento ZSL;

- € 5,25 per autocaravan intestati a non residenti.

"Allungando la riduzione delle tariffe per i parcheggi a pagamento fino al 31 marzo prossimo, intendiamo dare un ulteriore segnale di vicinanza ai cittadini - dichiarano il sindaco Carlo Gandolfo e il consigliere delegato alla viabilità Franco Senarega - e di sostegno al tessuto economico della nostra città. Un piccolo risparmio che comunque contribuisce in questo difficile momento".

Morte clochard a Genova, il delegato ai servizi sociali risponde alla consigliera Lodi

Super User 10 Gennaio 2021 1760 Visite

Le precisazioni del consigliere delegato ai servizi sociali del Comune di Genova, Mario Baroni, sulla morte per freddo dell’uomo senza fissa dimora.

“Nell’ambito di un patto di sussidiarietà cittadino stipulato con il Comune di Genova, molte associazioni del terzo settore gestiscono ed erogano servizi a favore delle persone senza dimora.

Tra i diversi servizi, risulta di particolare importanza (soprattutto nel periodo invernale) l’ospitalità notturna presso strutture attrezzate. Nonostante il COVID abbia imposto un ridimensionamento degli ospiti a causa della necessità di rispettare un adeguato distanziamento, proprio in vista dell’arrivo dell’inverno sono state attivate due ulteriori strutture, una da parte della Diocesi, con il supporto operativo della Fondazione Auxilium, ed una da parte del Comune, nell’ambito del patto di sussidiarietà, presso l’Ostello, da pochi giorni trasferito al piano terra del Massoero.

Oltre alle associazioni del patto di sussidiarietà è estremamente attiva Sant’Egidio, che opera un monitoraggio giornaliero delle persone che ancora sono sulla strada e che per motivazioni differenti non risulta facile coinvolgere in progetti che contemplino l’ospitalità notturna in strutture.

Dal complesso e puntuale lavoro di monitoraggio, qualora risultassero persone disponibili ad inserimenti in struttura, previo tampone come previsto dalle procedure adottate per contenere la diffusione del COVID, si potrà procedere, in caso di bisogno, anche mediante inserimento in albergo, come già sta succedendo in alcuni casi.

Questo dovrebbe bastare per rispondere a stucchevoli e strumentali accuse da parte della consigliera del Pd Cristina Lodi che, nel goffo tentativo di accusare l’amministrazione comunale della morte di una persona, insinua carenze o assenze di servizi che - invece - il Comune eroga regolarmente e puntualmente grazie al prezioso contributo delle associazioni del terzo settore.

Il Comune di Genova segue quotidianamente, in relazione con le associazioni del terzo settore, le situazioni più critiche! Abbiamo strutture, risorse e professionalità sempre sul campo per non lasciare nessuno da solo nella drammaticità delle situazioni e nella solitudine!

Queste persone senza dimora e in situazioni di complessa fragilità sono la nostra priorità. Non è questo il momento delle sterili polemiche, ma della collaborazione e della solidarietà da parte di tutti! Oggi abbiamo risorse e strutture per far sì che nessuno rimanga solo e abbandonato”.

Matteo Rosso: “Tutti dobbiamo dire basta alla violenza sulle donne anche sui social, senza distinzione tra destra e sinistra”

Super User 09 Gennaio 2021 622 Visite

Dopo l'ennesimo insulto violento rivolto nei confronti delle donne il commissario ligure di Fratelli d'Italia prende una posizione netta nei confronti dei leoni da tastiera. “C’è chi confonde il confronto politico con la violenza verbale mettendo nero su bianco commenti ed affermazioni che sono molto pericolose – commenta Matteo Rosso – questa volta sulla pagina di una consigliera comunale, ma è solo l'ultimo caso di attacchi violenti nei confronti delle donne. Giorgia Meloni è costantemente attaccata come donna prima che come leader politico, anche la satira di sinistra spesso sfocia in un preoccupante sessismo che però non indigna le anime belle dei radical chic che spesso sembrano dimenticarsi di insorgere se la violenza verbale è rivolta nei confronti di una donna di destra”.

Il fatto è noto: sotto la pagina Facebook della consigliera sarzanese Fioretta Mazzanti un suo follower ha commentato nei confronti di Giorgia Meloni con una frase abbietta “alcune vanno prese per il collo e stringere. Lei è una di quelle” questo commento sulle donne e su Giorgia Meloni è stato rimosso, ma l’onta di sessismo e di violenza no.

“La Violenza, in particolare quella sulle donne, non è né di destra né di sinistra e deve essere condannata da tutti e mi auguro di leggere non solo a livello locale ma anche a livello nazionale critiche pesanti nei confronti di questo leone da tastiera e al tempo stesso mi auguro di leggere parole di solidarietà a Giorgia Meloni e a tutte le donne minacciate di violenza”. Così conclude Matteo Rosso.

Forza Italia, Mascia: “I municipi vanno riformati”

Super User 09 Gennaio 2021 686 Visite

"Se l'alternativa è lasciare tutto com'è o riformare i municipi, Forza Italia Genova si schiera convintamente dalla parte della riforma, al fine di renderli strumenti ancora più efficaci per la gestione del territorio", taglia corto Mario Mascia, capogruppo in Comune e commissario genovese del partito.

"Conosco bene la dedizione e la professionalità che i consiglieri municipali di Forza Italia profondono tutti i giorni per dare una risposta ai bisogni dei residenti - prosegue Mascia - e non finiremo mai di ringraziarli per quello che fanno nonostante i tanti limiti e le difficoltà che incontrano. È sotto gli occhi di tutti la situazione delle strade, del verde, della viabilità e dei rifiuti soprattutto in alcune zone della città ed è giusto pretendere che i problemi siano sollevati da chi ha il polso del territorio, certo, ma anche che trovino soluzione al più presto con risorse adeguate e con la massima efficienza ed efficacia".

"Proprio ieri - conclude Mascia - ho riunito i consiglieri municipali del partito, chi in presenza chi in teleconferenza, e gli ho indicato come linea di esprimere parere favorevole alla proposta di delibera di riforma dei Municipi. Se poi vorranno sottopormene delle modifiche sarò ben lieto di veicolarle sotto forma di emendamenti in Consiglio comunale, che è l'organo democraticamente deputato a decidere in via definitiva".

Toti: “Se il Recovery è indispensabile per far ripartire il Paese dovrebbe essere ampiamente condiviso”

Super User 09 Gennaio 2021 529 Visite

“Anche oggi nelle cronache da Palazzo Chigi tante liti, poche proposte utili. Se il Recovery è la misura indispensabile per far ripartire l’economia e l’occupazione, dovrebbe essere ampiamente condiviso: il Governo, il Parlamento, i partiti di maggioranza e di opposizione, le Regioni, i Comuni, le associazioni d’impresa, i sindacati. Qui non si trova non dico un Comune, una Regione, un parlamentare che lo abbia letto, non lo hanno letto neppure i ministri. O almeno così pare. Forse vogliono farcelo trovare come sorpresa nell’uovo di Pasqua. Dopo le grandi tragedie, come la Seconda Guerra Mondiale, i partiti facciano un Governo di unità nazionale per far ripartire l’Italia, per prendere insieme le grandi decisioni. Ora, il Covid non è la Seconda Guerra Mondiale, ma guardandomi intorno non vedo neppure un De Gasperi o un Togliatti! Tutto in proporzione...”, così scrive il Presidente Toti sulla sua pagina Facebook.

Panarello, Alessio Piana: “Proposta a variante Puc non contrasta con norme ambientali del Parco delle Mura”

Super User 09 Gennaio 2021 759 Visite

“Se un’azienda, peraltro storica e legata alle nostre tradizioni, si ritrova improvvisamente con la sede di produzione in area naturale protetta, non può essere penalizzata per sempre e vedere preclusa ogni ipotesi di ammodernamento e futuro sviluppo. Anche perché bisogna tutelare i posti di lavoro sul territorio”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente della III Commissione regionale Attività produttive Alessio Piana (Lega).

“E’ il caso - ha spiegato Piana - della ditta dolciaria Panarello, con sede dagli anni Sessanta in via Carso (Media Val Bisagno), che nel 2008 è stata inglobata all’interno dell’area naturale protetta di interesse locale del Comune di Genova denominata Parco delle Mura.

Faccio presente a chi oggi si oppone alla proposta di variante urbanistica per consentire un ampliamento volumetrico del 45% (anziché del 20%) finalizzato al mantenimento dello storico sito produttivo e dei posti di lavoro con una prospettiva di nuova occupazione, che la normativa di tutela dell’area protetta alla quale la delibera regionale di istituzione del Parco delle Mura rinviava, era quella prevista dal vecchio Piano urbanistico comunale (Puc) del 2000 che classificava l’area in questione come industriale.

In tal senso, basta leggere il punto 4 della delibera n. 1506, approvata dalla giunta regionale il 21 novembre 2008.

Pertanto, l’attuale proposta di variante al nuovo Puc, oggi in vigore, anche in riferimento alle norme ambientali non è assolutamente in contrasto con lo spirito della delibera istituiva del Parco delle Mura.

Chi si straccia le vesti, utilizzando in modo strumentale pseudo argomentazioni ambientaliste, dovrebbe conoscere i fatti prima di esprimersi a sproposito”.

M5S a Tursi: “Modifiche continue al PUC: manovre per un interesse di pochi a spese della collettività”

Super User 09 Gennaio 2021 711 Visite

“Le continue modifiche al PUC sembra stiano diventando lo strumento da utilizzare per un interesse singolo e non collettivo. La vergognosa azione di trasformazione della città in un salvadanaio di probabili speculazioni parte da Vesima con gli oltre 250 alloggi residenziali di proprietà dei Cattaneo, passa per il centro storico con l'abitabilità dei bassi, arriva nel cuore verde di Genova con la modifica pro Panarello da zona parco a zona industriale. E che dire dell’assurda cabinovia con piloni alti 70 metri sulle teste del Lagaccio, o della “vasca” sul supermercato a Campostano e, notizia fresca, dei campi da calcetto all'interno di un nuovo supermercato Sogegross in via Carrara con parcheggi interrati? In questi e altri casi (la lista è lunga!) è evidente la totale mancanza di visione e di rispetto per il territorio e per la sua protezione. Che fine hanno fatto la tutela ambientale e paesaggistica?”, denunciano i consiglieri comunali del M5S Genova.

“Oggi, sulla stampa locale, abbiamo letto che la Panarello “va sostenuta da tutti”. E ci mancherebbe, ma certamente non a spese del territorio già di per sé così fragile! La Panarello, azienda storica, ha richiesto legittimamente un ampliamento che doveva però essere analizzato nel suo insieme. Purtroppo, come di consueto, questo non è avvenuto per l’incapacità dell’amministrazione di redigere un serio piano industriale: il centrodestra ha preferito produrre accelerazioni verso una continua cementificazione”, aggiunge in merito il consigliere Stefano Giordano.

Che poi spiega: “L’amministrazione di Bucci ha mai redatto un report delle aree industriali dismesse nel nostro territorio? Ha mai redatto un piano industriale che porti alla riqualificazione delle suddette aree? L'assenza di report e piani è il motivo per cui la richiesta, sottoscritta dal M5S lo scorso 25 febbraio 2020, per la convocazione di una Commissione apposita non è mai stata calendarizzata?”.

“Per quale motivo - continuano i consiglieri pentastellati - oggi si porta un pacchetto preconfezionato esente da una possibilità di dialogo collettivo dell’Aula? Pensiamo a questo punto che interessi a noi sconosciuti, o semplicemente ipotizzabili, possano essere il movente di questa distruzione sistematica dell'assetto urbanistico di Genova. Riteniamo che sia prioritario, sia nell’interesse collettivo che in quello di un'azienda che ha necessità di espandersi, trovare soluzioni di dislocamento congrue con le esigenze del territorio. Serve un piano industriale degno tanto dell'azienda quanto della città”. 

“Portare invece avanti questo progetto pieno di errori insanabili in una semplice Commissione e che necessitano invece di un blocco immediato della delibera in quanto violano norme ampiamente descritte dal Comitato e da Italia Nostra, fa sorgere molti dubbi sulla legittimità e sulla trasparenza degli iter scelti. Enormi poi i dubbi sulla violazione di possibili norme che regolano gli aspetti penali dell'intera operazione. Genova ha già pagato un conto salatissimo negli anni sull'altare della cementificazione selvaggia. Un conto evidentemente dimenticato, visto che qui non si parla mai di protezione e investimenti per contrastare il dissesto idrogeologico quanto piuttosto di modifiche al PUC per dare il “la” a nuovi supermercati, parcheggi, centri commerciali”, aggiunge Giordano. 

“Ricordiamo bene le promesse dell'attuale sindaco in campagna elettorale sulla media-grande distribuzione. Promesse disattese. Bugie maldestramente camuffate: le concessioni ai soliti noti le chiamano “sostituzione”. In realtà, danno spazio sempre agli stessi soggetti (Basko, Sogegross, ora anche Esselunga) perché rifiutano una visione più complessiva della città che vada verso un coinvolgimento dei cittadini e verso una progettazione che preveda spazi per le piccole-medie imprese e per la reale socializzazione dei cittadini”, aggiunge la consigliera del M5S Maria Tini. 

“I genovesi, secondo loro, dovrebbe giocare a calcetto o a bocce in mezzo al caos del traffico generato da un grande supermercato. Bel modo si rilassarsi e godere degli spazi sempre più risicati! Spazi dove magari piantano sei alberi, pensando di fare così il proprio dovere: ma queste sono foglie di fico oltre che mastodontiche prese per i fondelli. Quello che in realtà vogliono è che tutti diventino asserviti al commercio e ai loro interessi”, concludono i pentastellati.

Palazzo Tursi, gruppo Italia Viva si oppone alla ratifica della delibera sulla riforma dei municipi

Super User 09 Gennaio 2021 711 Visite

“Era opera improba mettere tutti d’accordo, centrodestra e centrosinistra, ma con la riforma dei Municipi la Giunta Comunale pare esserci riuscita perfettamente”. E’ quanto si legge in un comunicato dei consiglieri di Italia Viva a palazzo Tursi, Mauro Avvenente, Mariajosé Bruccoleri e Pietro Salemi.

“L’ipotesi di riforma dello statuto del Comune di Genova - prosegue la nota - sulla funzionalità dei Municipi non ha convinto nessuno. Eppure la Giunta ha approvato una delibera che apre la strada a una modifica sostanziale delle funzioni dei nove Municipi genovesi il cui ruolo, se questa linea sarà confermata, sarebbe molto ridimensionato. A nulla è valsa l’incessante, meticolosa, puntuale opera di mediazione portata avanti dall’ex Consigliere delegato ai Municipi Stefano Costa il quale, con grande dedizione e professionalità, aveva elaborato, redatto e concordato una piattaforma ragionevole e soprattutto condivisa dai Presidenti di Municipio”.

“Stupisce che il Sindaco Marco Bucci - dicono i consiglieri renziani - non tenga fede agli impegni presi in campagna elettorale, quando indicava nel decentramento sui territori un valore da sostenere. La riforma ipotizzata appare in evidente contraddizione e in netta controtendenza, perché trasforma di fatto i Municipi in meri gestori di servizi rispetto ai quali il potere decisionale e di indirizzo viene accentrato nelle mani della Giunta Comunale e dei Dirigenti.

Così facendo andrebbe dispersa l’esperienza maturata dai Municipi in anni di lavoro a diretto contatto con i cittadini, di cui sono di fatto i primi interlocutori. Con fatica ed impegno quotidiani, i Municipi guidati dal centro sinistra come dal centro destra, si sono dedicati al complesso compito di affrontare i problemi che interessano vaste aree della città, ognuna con diverse e peculiari specificità. Sarebbe un peccato che i Municipi perdessero questo ruolo prezioso, che riteniamo irrinunciabile in una città policentrica come Genova. Per queste ragioni il Gruppo Consiliare di Italia Viva si opporrà alla ratifica della delibera, auspicando che si possano creare le condizioni per un ragionevole ripensamento e che si possa aprire una fase di confronto franco e costruttivo tra soggetti del decentramento e la Giunta”.

Coronavirus, Toti: “Liguria resta in zona gialla. Firmata ordinanza regionale per la dad dall’11 al 15 gennaio”

Super User 08 Gennaio 2021 602 Visite

E’ stata firmata questa sera dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti l’ordinanza regionale che prevede la didattica a distanza per le scuole superiori nella settimana dal 11 al 15 gennaio. Nonostante la Liguria resti in zona gialla, i dati di posizionamento della Regione, a cavallo tra giallo e arancione, hanno suggerito una certa prudenza. Domani e nel weekend restano in vigore le norme precedentemente assunte di zona arancione, in attesa del confronto che prenderà il via lunedì mattina sul nuovo dpcm che regolerà la vita nelle prossime settimane. Lo ha comunicato questa sera nel consueto punto Covid il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

“Abbiamo deciso - ha chiarito Toti - come altre regioni accanto a noi, visto che siamo vicini alla linea di demarcazione tra giallo e arancione, di procedere con un’ordinanza propria che ho firmato e che prevede, da lunedì prossimo e fino a venerdì 15 gennaio, la didattica a distanza per gli alunni delle scuole secondarie superiori, con l’obiettivo di mitigare l’impatto della pandemia sulla settimana prossima, in attesa di conoscere il quadro normativo definitivo stabilito dal dpcm prossimo. La decisione sulle scuole è scaturita da una linea uniforme di condotta a livello italiano”.

I numeri del Covid
“Per quanto riguarda i numeri - ha spiegato il presidente - sono 4563 molecolari eseguiti e 4541 gli antigenici, insieme superiamo la soglia dei 9000 tamponi eseguiti oggi da cui sono emersi 400 nuovi positivi. Stabile la situazione degli ospedali, con 11 pazienti in più, concentrati al Galliera di Genova, mentre altre strutture presentano numeri simili a ieri. Ancora importante il numero dei decessi, pari a 17, spalmati anche nei giorni precedenti da cui si evince che stiamo scontando ancora il periodo di lunghe festività che si sono susseguite”.

La Campagna vaccinazione
Il presidente Toti ha ricordato che sta proseguendo a pieno ritmo la campagna di vaccinazione, “con 2954 vaccini effettuati nella giornata odierna che ha portato la somma delle dosi già somministrate dall’inizio della campagna vaccinale a 16.249 su un totale di 30.545 vaccini consegnati che portano la percentuale di vaccini somministrati su quelli consegnati al 53%”. E nostante la campagna di vaccinazione in corso, sono ripresi gli interventi di trapianto al Policlinico San Martino. “Si riparte con un ramo medico importante - ha specificato Toti - che verrà sicuramente potenziato nei prossimi mesi: è nostra intenzione poter svolgere al San Martino, oltre ai trapianti di rene, anche i trapianti di fegato e arricchire la nostra filiera comprendendo anche i trapianti di cuore”.

Filippo Ansaldi – sub commissario di Alisa
Il responsabile prevenzione di Alisa ha illustrato il report n. 34 dell’Istituto Superiore di Sanità da cui risulta la buona capacità di accertamento diagnostico di Regione Liguria.
“Il nostro indice Rt è pari a 1,02 - ha spiegato Ansaldi - superiore rispetto a quello che si era registrato a ottobre, ma con una migliore capacità di controllo. La pressione sul nostro sistema sanitario è consistente, abbiamo il 31% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 42% di occupazione in area medica. Da alcune settimane la curva di incidenza è costante, con una tendenza all’aumento, con 2 casi positivi al giorno in regione su 10.000 abitanti. In pratica abbiamo assistito a un Rt aumentato dalla fine dell’estate, sceso a fine ottobre e rialzato dopo le feste”. Ansaldi ha sottolineato “l’importanza di prestare grande attenzione alle misure di distanziamento sociale per via dell’impatto elevato sulle strutture sanitarie”. Il responsabile di Alisa ha inoltre simulato l’effetto della vaccinazione sulla popolazione. “Quando riusciremo a vaccinare tutti i soggetti over 80 avremo una diminuzione del 30% delle ospedalizzazioni e del 60% dei decessi - ha detto Ansaldi - Quando arriveremo ai 65 enni avremo un numero di decessi molto limitato pari al 4% e una diminuzione del 60% degli accessi in ospedale”.

Barbara Rebesco responsabile della farmaceutica di Alisa e della logistica dei vaccini – ha sottolineato come “a nostra regione sia al pari delle altre regioni italiane per utilizzo di vaccini e ha comunicato che, a partire dall’11 gennaio, sia prevista la terza consegna di 17 pizza box, contenenti oltre 29.000 dosi di vaccino con i quali si arriverà a 56.000 dosi. Con la registrazione del vaccino di Moderna potremo avere anche un altro presidio vhe ci consentirà di tarare ulteriormente l’offerta vaccinale”.

Il coordinatore del dipartimento regionale di emergenza urgenza Angelo Gratarola ha comunicato che “si è conclusa un’altra settimana all’insegna della stabilità dei ricoveri. Non ci sono state pericolose impennate, sono arrivati malati tradizionali che sostituiranno il calo che ci aspettiamo nel tempo”. E ha invitato a prestare molta attenzione anche la prossima settimana, nonostante la zona gialla e il grado di libertà previsto, per evitare pericolosi rigurgiti.

Anche per il responsabile del dipartimento malattie infettive di Alisa Matteo Bassetti la settimana che si conclude è stata sostanzialmente tranquilla. “Questa sera - ha detto Bassetti - ampia è la disponibilità dei posti letto, grazie anche alle moltissime dimissioni dei pazienti”. “Continua la collaborazione - ha detto l’infettivologo - con i medici di medicina generale su oltre 80 casi di pazienti che stiamo seguendo insieme”.

Porto, Toti: “Costruzione nuova diga fondamentale per rendere competitivo il sistema portuale ligure”

Super User 08 Gennaio 2021 685 Visite

"La nuova diga di Genova è un'opera strategica fondamentale, un prerequisito perché tutto quello che stiamo costruendo a monte vada a sistema e possa essere sfruttato al cento per cento delle proprie possibilità: non farla renderebbe meno efficaci e produttive le grandi somme di denaro già investite per attrezzare una logistica a terra che nei prossimi anni sarà competitiva con le migliori logistiche d'Europa. Penso al Terzo valico, alla moltiplicazione dei binari in porto nel bacino di Sampierdarena e in altre aree portuali, al potenzialmento della Stazione marittima per le crociere. Mi auguro che la realizzazione cominci il più presto possibile, anche per dare sostanza al Recovery fund: da un lato è necessario stabilire con esattezza dove investire i soldi, dall'altro dobbiamo dare al paese la possibilità di realizzare le opere finanziate in un tempo ragionevole. Ce lo chiede l'Europa, ma ce lo chiedono soprattutto il buon senso e la situazione della nostra economia, che non consente di perdere ulteriore tempo soprattutto per opere strategiche come questa: il porto di Genova compete con i porti del mondo e il mondo non ci aspetta". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti intervenendo al dibattito pubblico sul dossier di progetto per la nuova diga foranea del porto di Genova.

"La corsa all'efficientamento del nostro sistema economico - ha proseguito - riguarderà non solo l'Italia e l'Europa ma tutto il mondo: stare sul pezzo nei tempi giusti ci consentirà di partire allo stesso livello degli gli altri paesi o anche, auspicabilmente, prima di altri e quindi giocarci la grande partita della ripresa. Si tratta di obiettivi ampiamente condivisi dalle forze politiche e sociali della città e dagli stakeholder del porto. Essere qui oggi ha un significato anche simbolico: è partita da pochi giorni la più grande campagna di vaccinazione che abbia mai interessato il nostro paese, che speriamo ci dia presto la possibilità di tornare a ragionare su orizzonti più a lungo termine. La guerra quotidiana di questi mesi contro il virus non ci ha distolto dal programmare anche quest'opera: è un segnale di maturità del sistema e di ottimismo per il futuro".

"Ringrazio - ha concluso - chi ha lavorato con grande passione per far partire quest'opera. Stiamo vivendo un momento storico per la nostra città e la nostra regione".

Demanio marittimo, assessore Scajola: “Governo convochi regioni come promesso”

Super User 08 Gennaio 2021 685 Visite

“Il governo deve al più presto convocare le regioni, come promesso dal ministro Boccia per affrontare il tema delle concessioni, il suo immobilismo in materia è un atto grave e irresponsabile”. Lo dice il coordinatore del tavolo interregionale sul demanio marittimo e assessore di Regione Liguria Marco Scajola, invitando il governo a fare presto.

Durante l’ultima Conferenza Unificata che si era tenuta lo scorso il 17 dicembre, il Governo, attraverso il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, si era impegnato con le Regioni per una convocazione, entro il 31 dicembre, di un tavolo per affrontare il delicato tema delle concessioni demaniali marittime.

“Quanto promesso non è stato rispettato – dice l’assessore regionale Marco Scajola – l’esecutivo fugge dai problemi, è un atto grave ed irresponsabile. Da mesi chiediamo risposte al Governo, il quale prende tempo e non mantiene gli impegni presi con i territori. In tutto questo, il Governo aumenta in maniera esponenziale i canoni minimi demaniali, mettendo così in grandissima difficoltà tante realtà, come ad esempio le associazioni sportive ed il mondo della pesca”.

“Si dimentica – continua Scajola - di oltre 35.000 aziende italiane, che tanto più in questo periodo di emergenza, hanno bisogno di certezze e di risposte. Come Regioni riteniamo fondamentale l’applicazione della Legge 145/2018, che prevede l’estensione di 15 anni delle attuali concessioni demaniali marittime. Su questo il governo deve esprimersi in maniera chiara e definitiva”.

L’assessore Scajola chiede che “il governo rompa immediatamente il silenzio e si esprima assumendosi le sue responsabilità per tutelare migliaia di aziende, tenendo conto che è indispensabile anche rispondere all’Unione Europea che, recentemente ha iniziato l’iter di infrazione nei confronti dell’Italia”.

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