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Cultura

“Pescador de colores”: alla galleria La Madeleine la mostra dell’artista colombiano Kindi Llajtu

Super User 12 Novembre 2025 248 Visite

 

Alla galleria d’arte La Madeleine di Genova è in corso la prima personale in Italia dell’artista colombiano Kindi Llajtu, intitolata ‘Pescador de colores’. Dopo le recenti esposizioni a Bruxelles e Zurigo, Llajtu approda nel capoluogo ligure con un progetto che conferma l’impegno della galleria di via della Maddalena, diretta da Silvio Oliva e Paola Ghiglione, nel valorizzare l’arte contemporanea latinoamericana, in particolare quella colombiana. 

Kindi Llajtu, nato nel 1974 in Colombia e appartenente alla cultura indigena Inga, ha studiato Belle Arti presso l’Università Nazionale della Colombia e ha esposto in Francia, Messico, Svizzera, Brasile e nel suo Paese d’origine. La sua ricerca artistica nasce da un dialogo profondo tra memoria ancestrale e contemporaneità, dove la pittura diventa strumento di connessione tra mondi e tempi diversi.

La cifra stilistica di Llajtu è riconoscibile nella stratificazione densa e vibrante dei colori, che costruisce superfici quasi ipnotiche, evocative di una pittura d’azione. Su questi fondi, l’artista interviene con linee bianche continue, disegnando volti, animali, simboli e figure umane. Un gesto semplice e meditato che tenta di “pescare” ordine nel caos, visione nel movimento, luce nella materia.

Llajtu utilizza tecniche miste di olio e acrilico, dando vita a una pittura potente e poetica al tempo stesso. Ogni opera è un frammento di racconto e di spiritualità, in cui il segno diventa linguaggio universale capace di tradurre pensieri, ricordi e visioni.

La mostra “Pescador de colores” sarà visitabile fino al 29 novembre presso la Galleria La Madeleine, in via della Maddalena 105 rosso, Genova (dal martedì al sabato, ore 10:00–13:00 e 14:00–19:00). Ingresso libero.

La Berio ha un nuovo logo: un segno grafico racconta identità, apertura e innovazione

Super User 10 Novembre 2025 243 Visite

 

La Biblioteca Berio svela il suo nuovo logo, un segno grafico pensato per rappresentare un’istituzione in continua evoluzione, capace di parlare ai lettori di sempre e ai nuovi pubblici. L’immagine rinnovata sottolinea la vocazione della Berio come luogo aperto, inclusivo e radicato nella contemporaneità, dove tradizione e innovazione convivono in equilibrio.

La realizzazione del logo nasce dalla collaborazione tra Comune di Genova e Accademia Ligustica, partnership consolidata che negli anni ha saputo trasformarsi in un laboratorio permanente di creatività. «Con questo progetto – afferma l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari – la Biblioteca Berio rafforza il suo ruolo di spazio culturale dinamico, capace di unire studio, sperimentazione e dialogo con la città».

Il percorso progettuale è stato integrato nel programma didattico dell’Accademia: docenti e studenti di Graphic Design hanno lavorato a stretto contatto con l’amministrazione per interpretare esigenze e identità della biblioteca. «Per i nostri studenti – spiega il docente Edoardo Cavazzuti – è stata un’occasione preziosa per confrontarsi con un progetto reale e contribuire alla costruzione dell’immagine visiva di un’istituzione di rilievo».

La valutazione finale è stata affidata a una commissione dell’Art Directors Club Italiano – sezione Liguria –, che ha affiancato la giovane designer vincitrice, Cecilia Conti, nel processo di perfezionamento del logo. «Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a partecipare – sottolinea Laura Bonelli dell’ADCI – perché crediamo nella forza del dialogo tra formazione e professione. Il risultato riflette questa sinergia virtuosa».

FestivalTempo, grande partecipazione all’ultimo incontro della rassegna con Gabriella Airaldi

Super User 09 Novembre 2025 222 Visite

 

Gran pubblico ad Avegno per l’evento conclusivo di FestivalTempo 25, ospitato al Museo delle Campane. La conferenza della professoressa Gabriella Airaldi, medievista di fama internazionale, ha richiamato un numero straordinario di partecipanti, confermando l’interesse crescente verso la rassegna. «Siamo molto contenti dell’attenzione del pubblico. Quello con la professoressa Airaldi è stato un altro successo. Ringrazio il sindaco Franco Canevello, l’assessora Monica Capurro, gli amici di Salto e la Valle del Tempo» ha dichiarato il direttore artistico Riccardo Grozio.

Il Museo delle Campane si è confermato un luogo simbolo dell’artigianato e della cultura locale, aperto ogni sabato e visitabile su prenotazione. Al centro dell’incontro il tema “Tempo della Chiesa e tempo del mercante”: Airaldi ha illustrato il ruolo degli strumenti di misurazione nel Medioevo, dal ritmo comunitario delle campane alla precisione crescente degli orologi da torre, segni tangibili di una società in trasformazione. Una chiusura di festival che lascia il segno e rilancia la vitalità culturale della vallata.

“Per favore… non chiamatemi pr”, a Palazzo Ducale la presentazione del libro di Roberto Stasio

Super User 04 Novembre 2025 315 Visite

 

Con “Per favore… non chiamatemi PR” Roberto Stasio firma un esordio che è allo stesso tempo autobiografia professionale, album di ricordi e dichiarazione d’amore per un mestiere spesso frainteso. Giovedì 6 novembre a Genova, nel teatrino di Casa Luzzati a Palazzo Ducale, l’autore presenterà il volume edito da Sagep, accompagnato da alcune figure di riferimento della comunicazione e dell’informazione, con Sara Armella, Francesco Ferrari, Filippo Nani, Ilaria Schelotto e Marta Olla della Comunità di Sant’Egidio.

Il libro attraversa trentacinque anni di episodi, incontri e sfide che hanno segnato l’evoluzione della comunicazione italiana. Stasio lo fa con uno sguardo partecipe e mai autocelebrativo, insistendo su una verità semplice: senza sincerità, ascolto e fiducia reciproca nessuna strategia regge davvero. È un viaggio nel lato umano del lavoro, fatto di telefonate che non servono a fissare un brief ma a mantenere vivo un rapporto; di curiosità che diventa motore di idee; di errori che insegnano più dei successi. Come ricorda Ferrari nella prefazione, prima dell’era degli algoritmi la comunicazione era soprattutto fatta di nomi, di voci, di relazioni.

L’evento assume anche un valore solidale: l’intero ricavato delle vendite sarà devoluto alla “Scuola della Pace” della Comunità di Sant’Egidio, spazio dedicato ai bambini in situazioni di fragilità. Una scelta che rispecchia lo spirito del libro, dove le storie non servono a celebrare risultati, ma a ricordare che ogni messaggio efficace nasce da un incontro autentico. Dopo una lunga carriera nella comunicazione, Stasio sceglie ora di restituire ciò che ha imparato: che le parole contano davvero solo quando generano legami e bene comune.

Il cinese Aozhe Zhang vince la 58ª edizione del Premio Paganini

Super User 26 Ottobre 2025 405 Visite

Il Premio Paganini parla cinese. A trionfare nella 58ª edizione del concorso internazionale di violino è Aozhe Zhang, appena diciassettenne, che ha conquistato la giuria con un’interpretazione intensa e tecnicamente impeccabile del Concerto n. 1 in re maggiore op. 6 di Niccolò Paganini e del Concerto in re maggiore op. 35 di Čajkovskij. Un verdetto unanime, espresso da una giuria d’eccezione presieduta dal maestro Uto Ughi e composta da Pavel Berman, Pamela Frank, Mihaela Martin, Enzo Restagno, Sayaka Shoji e Ulf Wallin.

Sul podio anche Rino Yoshimoto, seconda classificata, e Kim Hyun Seo, terza. Per Zhang, oltre al prestigioso titolo, un premio da 30 mila euro e una tournée di concerti nelle più importanti sale del mondo. Riceverà inoltre la possibilità di registrare un album recital con l’etichetta internazionale Platoon.

Aozhe Zhang, che suona il violino dall’età di quattro anni, si è già imposto come talento precoce: a soli 14 aveva inciso un album dedicato ai 24 Capricci di Paganini. “Abbiamo ascoltato giovani di livello eccezionale - ha dichiarato Ughi - ma Zhang ha mostrato un talento particolare nella complessa articolazione delle diverse prove. Gli auguro un futuro luminoso: domani suonerà con il Cannone di Paganini, e immagino l’emozione”.

La sindaca Silvia Salis ha definito il Premio “una vera Olimpiade del violino”, sottolineando come “la vittoria di Zhang dimostri la forza universale della musica e la vitalità dell’eredità artistica di Paganini”. Ha ricordato inoltre la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “un segno di attenzione e di affetto verso Genova e la sua tradizione musicale”.

Anche l’assessore comunale alla Cultura, Giacomo Montanari, ha voluto rimarcare il valore simbolico dell’evento: “Il Premio Paganini è un ponte tra la città e il mondo, capace di scoprire nuovi interpreti e di mantenere viva la tradizione musicale genovese”.

Per Giovanni Panebianco, presidente del Premio, “il successo di Zhang è anche il successo di Genova, che continua a essere un punto di riferimento mondiale per il violinismo”. E il direttore artistico Nicola Bruzzo ha aggiunto: “Accompagnare questi giovani nel loro percorso è stato emozionante. Zhang e tutti i finalisti rappresentano il futuro della musica e autentici ambasciatori del Premio Paganini”.

Oggi, domenica 26 ottobre, il giovane vincitore si esibirà al Teatro Carlo Felice nel Concerto di Gala insieme all’Orchestra del Carlo Felice diretta da Philipp von Steinaecker, impugnando il celebre Cannone appartenuto a Paganini. In programma anche la Sinfonia n. 8 di Dvořák. Il ricavato sarà devoluto all’Ospedale Gaslini, in collaborazione con la Fondazione Gaslininsieme ETS.

Tra i riconoscimenti speciali: il Premio alla memoria di Mario Ruminelli a Kim Hyun Seo per il consenso del pubblico, il Premio Pallavicino per la miglior esecuzione di Paganini a Zhang, e il Premio Hotel Bristol Palace a Tianyou Ma per la miglior prova cameristica.

 

Al Castello D’Albertis una nuova area espositiva dedicata alle medicine dei popoli

Super User 24 Ottobre 2025 343 Visite

 

Sabato 25 ottobre, alle 16.30, il Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo inaugura la nuova area espositiva “Medicine Tradizionali dei Popoli”, con l’apertura della sezione inedita “La dimensione simbolica”, dedicata alla protezione del corpo e della salute attraverso riti, talismani e oggetti apotropaici.

Il progetto, ideato e realizzato dal CELSO Istituto di Studi Orientali, trasforma il museo in un luogo di incontro interculturale permanente, dove scienza, filosofia e arte si intrecciano nel racconto delle diverse concezioni del benessere. L’allestimento esplora il rapporto tra corpo e spirito, teoria e prassi, conoscenza e rappresentazione simbolica, offrendo un percorso che unisce ricerca scientifica e suggestione estetica. 

L’esposizione si articola in cinque sezioni: Zhongyi, dedicata alla medicina tradizionale cinese; Āyurveda, la medicina dell’India; gSoba Rigpa, la tradizione medica tibetana; La medicina nella tradizione arabo-islamica; e infine La dimensione simbolica, spazio di sintesi che riflette sulla spiritualità nella cura. 

Il progetto nasce grazie alla collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali – tra cui il Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, l’Indian Council for Cultural Relations, la Manipal University e la Kunphen Tibetan Medical Industry & Clinic – e al contributo creativo di Sōsho International per le elaborazioni grafiche e scenografiche.

FestivalTempo: al via la seconda edizione della rassegna culturale tra Uscio, Recco e Avegno

Super User 23 Ottobre 2025 401 Visite

Si terrà fra il 24 e il 26 ottobre la seconda edizione di “FestivalTempo”, la manifestazione culturale che coinvolge i comuni della Valle del Tempo, Uscio, Recco e Avegno, attraverso un palinsesto ricco di eventi e personalità illustri dello spettacolo, della letteratura e del mondo scientifico. L’iniziativa è stata presentata oggi nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria e rappresenta un invito a ripensare il tempo, riuscendo a coglierne le variegate sfaccettature tramite un approfondimento dal punto di vista scientifico, letterario, filosofico, storico, psicologico, artistico. Un appuntamento che mira inoltre a promuovere le bellezze paesaggistiche e le eccellenze artistiche ed enogastronomiche del territorio attraverso la storia e la tradizione, rappresentata dalla secolare produzione di orologi da torre e campane che caratterizza questi luoghi.

“Dopo il successo della prima edizione, il Festival torna con una nuova edizione che conferma la crescita del progetto e animerà per tre giorni la Valle del Tempo, un territorio celebre per la produzione di orologi da torre e campane, autentiche eccellenze liguri che custodiamo e promuoviamo con orgoglio - commenta l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo di Regione Liguria Simona Ferro. - Il tema portante, il tempo, viene esplorato attraverso un approccio multidisciplinare, offrendo una riflessione profonda e attuale in un’epoca segnata da ritmi sempre più frenetici. Con iniziative come questa, Regione Liguria rinnova il proprio impegno a valorizzare attraverso la cultura un territorio ricco di opportunità e di un patrimonio artistico, storico ed enogastronomico straordinario, tutto da scoprire”.

Il programma del festival è composto da 29 appuntamenti complessivi, fra conferenze, spettacoli, mostre, lectio magistralis, laboratori e attività a contatto con il pubblico: 23 eventi si svolgono fra venerdì e domenica, a questi si aggiungono 6 eventi “Off”, da oggi fino all’8 novembre 2025. Non mancano i grandi nomi e le personalità illustri a impreziosire una manifestazione che quest’anno conta 33 ospiti in totale. Fra i principali, lo scienziato Piergiorgio Odifreddi, il filosofo Sergio Givone, la storica dell'orologeria Marisa Addomine, il critico cinematografico Oreste De Fornari, l'attrice Miriam Candurro, lo storico Stefano Pivato, il poeta Roberto Mussapi e il comico Enrique Balbontin.

Il festival nasce a Uscio, località della Valle del Tempo famosa a livello internazionale per la sua storica produzione di orologi da torre e per ospitare la sede del Museo diffuso degli Orologi da Torre ‘Roberto Trebino’. Il luogo di riferimento della rassegna è la Sala Regina Margherita a Uscio, ma l’iniziativa interesserà a più riprese anche Avegno e Recco, comuni che condividono l’antica tradizione delle produzioni di orologi da torre e di campane.

"Questa innovativa proposta culturale nasce a Uscio da tre peculiarità: la storica produzione di orologi, che ha suggerito il tema del tempo, la presenza di illustri personaggi alla colonia Arnaldi come Cesare Pavese, Umberto Eco e Aldo Busi, che ha ispirato l'approccio culturale, e infine l'esistenza di un ambiente naturalistico unico, ricco di sentieri e di panorami mozzafiato, che ben si addice al tema del recupero di una dimensione autentica del tempo - dichiara Riccardo Grozio, ideatore di Festivaltempo e consigliere delegato alla Cultura del Comune di Uscio. - Questa seconda edizione si è estesa a tutta la cosiddetta "Valle del Tempo", coinvolgendo Avegno e Recco, in una prospettiva di crescita che, crediamo, possa trovare terreno fertile per proseguire anche nelle prossime annate. Ringraziamo le istituzioni e i partner per il sostegno, i numerosi volontari che si impegnati per realizzare il Festival e, in generale, tutti i cittadini usciesi per la simpatia e il calore con cui hanno accolto questa nuova iniziativa".

Riccardo Grozio

Premio Paganini, al Teatro Carlo Felice la finale tra giovani talenti orientali

Super User 23 Ottobre 2025 379 Visite

Rino Yoshimoto (Giappone), Aozhe Zhang (Cina), Hyun Seo Kim (Corea del Sud) sono i tre giovani violinisti che sabato 25 ottobre, a partire dalle 15:00, saliranno sul palco del Teatro Carlo Felice per disputarsi la vittoria nella finale del Premio Paganini. L’ingresso è gratuito.

Nella prova finale, i tre violinisti orientali eseguiranno un concerto di Niccolò Paganini e un Concerto del grande repertorio insieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta per l’occasione da Philipp von Steinaecker. La cerimonia di premiazione è prevista intorno alle 20.45.

Grande novità dell’edizione 2025 è il Concerto di Gala, in programma domenica 26 ottobre, alle 18:00, al Teatro Carlo Felice.

Il vincitore o la vincitrice del Concorso, insieme all’Orchestra del Carlo Felice diretta dal maestro Philipp von Steinaecker, si esibirà con il preziosissimo Cannone appartenuto a Niccolò Paganini e da lui donato alla città di Genova.

Il ricavato del concerto sarà devoluto all’Ospedale Gaslini, in collaborazione con la Fondazione Gaslininsieme ETS. 

Biglietti disponibili alla biglietteria del Teatro Carlo Felice, nei canali di vendita ufficiali e al link: www.vivaticket.com/it/ticket/concerto-di-gala-del-premio-paganini/280086

 

 

I Rolli Days chiudono con 59mila presenze, Salis: “Marchio dell’offerta culturale e turistica della città”

Super User 19 Ottobre 2025 260 Visite

L’edizione autunnale dei Rolli Days 2025 dedicata a Genova e l’Ottocento si è chiusa con circa 59mila presenze, a conferma della grande attrattività di questa manifestazione che continua ad essere l’evento clou dell’offerta culturale genovese.

«I Rolli Days continuano a essere un grande successo, che si rinnova di edizione in edizione - sottolinea la sindaca di Genova Silvia Salis - sono ormai diventati un marchio indelebile dell’offerta cultura e turistica della nostra città. Per questa edizione, ci siamo immersi nell’Ottocento, un secolo che per la storia di Genova è tutto da scoprire. E sono contenta di aver potuto inaugurare questo nuovo appuntamento con i Rolli con una visita ad alcuni palazzi assieme a tutta la Giunta, con la preziosa guida del nostro assessore Giacomo Montanari. La cultura e la valorizzazione del nostro patrimonio inestimabile sono al centro dei pensieri e dell’attività di questa amministrazione». 

«Il successo di questa edizione va letto sotto due indicatori: il primo è numerico (59mila presenze in due giorni e mezzo di apertura, contro le oltre 90mila su quattro giorni dell'autunno scorso) e il secondo è qualitativo – spiega l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari -. Per qualità non intendo solo quella, indubbia e ormai dimostrata dei divulgatori scientifici provenienti da tutta Italia, un'eccellenza genovese nelle professioni culturali, ma anche la ricaduta eccezionale sui cittadini di contenuti nuovi, molti dei quali inediti. Poter trasformare l'esperienza di visita in una "cassetta degli attrezzi" per aumentare la propria consapevolezza di abitanti della città o di visitatori significa fare formazione alla tutela, alla conoscenza e alla condivisione del patrimonio. I Rolli days sono quindi un eccezionale strumento di formazione, oltre che un evento di successo con importanti ricadute economiche. E questo, credo, può fare la differenza per la crescita della città e del paese».

Tra venerdì 17 e domenica 19 ottobre i Rolli Days Genova e l’Ottocento, l’arte attraverso il cambiamento, che per la prima volta hanno incluso anche edifici e luoghi fondamentali per la trasformazione di Genova nel XIX secolo, sono stati visitati da circa 59mila persone di cui il 29 per cento tra i 56 e i 65 anni, il 24 per cento tra i 46 e i 55, mentre la fascia under 45 è stata il 32 per cento del totale e il restante 13 per cento ha riguardato gli over 65. 

I visitatori – dei quali, il 66 per cento genovesi mentre il 25 per cento è arrivato dal Nord Italia e il 10 dal resto del Paese - accompagnati dai divulgatori scientifici hanno visitato i 42 siti aperti, che accanto ai magnifici palazzi cinquecenteschi, per la prima volta hanno compreso edifici e luoghi che hanno segnato la trasformazione ottocentesca della città.

Insieme ai divulgatori scientifici, i partecipanti hanno esplorato una Genova insolita, seguendo percorsi, storie, ambizioni e visioni che hanno dato vita a una nuova identità urbana. Dai nuovi tracciati urbani e dalle piazze simboliche, come via Roma e l’attuale largo Pertini, ai capolavori del gusto romantico e alle monumentali architetture funerarie del Cimitero di Staglieno, questa edizione dedicata all’Ottocento si è presentata come un vero e proprio viaggio nel tempo.

Premio Publio Virgilio Marone, la genovese Leyla Ziliotto vince con un libro in romanesco

Super User 19 Ottobre 2025 423 Visite

 

La scrittrice genovese Leyla Ziliotto ha vinto la sesta edizione del premio letterario nazionale “Publio Virgilio Marone” nella sezione poesia in lingua o dialetto con il suo ultimo libro ‘Romanna’.

Pubblicato nel 2023 da Tabula Fati, con la prefazione dell’ex presidente del Coni Giovanni Malagò, ‘Romanna’ è la seconda opera dell’autrice, già vincitrice di due premi internazionali nel 2018 con il romanzo d’esordio ‘Mia madre mi odia’.

Scritto in dialetto romanesco, il libro è un commosso omaggio alla nonna paterna, Anna Zampi, di origini romane, sfollata a Genova durante la Seconda guerra mondiale e scomparsa nel 2017.

Attraverso ricordi familiari, episodi ora toccanti ora ironici, Ziliotto riflette sul valore dei nonni come ancore affettive e morali nelle famiglie di oggi, soprattutto in quelle segnate da separazioni e fragilità.

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 8 novembre a Napoli, nella suggestiva Sala dei Baroni del Maschio Angioino.

‘Luzzati. I sentieri dell’Ottocento’: un viaggio tra arte, musica e letteratura nell’universo dell'artista genovese

Super User 17 Ottobre 2025 350 Visite

 

Un omaggio al genio di Emanuele Luzzati e al secolo che ne ha ispirato l’immaginario. Fino al 24 maggio 2026, Casa Luzzati a Palazzo Ducale ospita la grande mostra “Luzzati. I sentieri dell’Ottocento”, promossa dalla Lele Luzzati Foundation con il Comune di Genova, nell’ambito del progetto “Genova e l’Ottocento”.

Più che una semplice esposizione, l’iniziativa è un racconto per immagini che attraversa arte, letteratura, teatro e musica, mettendo in dialogo l’universo poetico di Luzzati con i miti e i personaggi del diciannovesimo secolo: da Pinocchio a Alice nel Paese delle Meraviglie, dai Promessi sposi a Rossini e Donizetti. Un viaggio nell’immaginazione del maestro, capace di rendere ogni illustrazione una scena teatrale, ogni figura un frammento di poesia visiva.

Il percorso si sviluppa in sezioni tematiche che accostano le opere di Luzzati ai grandi protagonisti dell’epoca. Nella sala dedicata ai Promessi Sposi, le illustrazioni del maestro dialogano con quelle ottocentesche di Francesco Gonin. Il mondo di Pinocchio prende vita attraverso bozzetti, maquettes e materiali del celebre spettacolo Pinocchio lirico del Teatro della Tosse, mentre Alice torna protagonista nelle tavole originali dell’edizione Nuages del 1998. Un’ampia sezione è dedicata anche alle melodie rossiniane - tra La gazza ladra e Pulcinella - e all’opera lirica di Donizetti, con scenografie, bozzetti e incisioni che raccontano il legame profondo di Luzzati con il teatro musicale.

Spazio anche alle fiabe dei fratelli Grimm, illustrate con la consueta leggerezza e ironia, e a un fitto calendario di eventi collaterali: conferenze, proiezioni, incontri e laboratori didattici. Il progetto “Il cantiere delle arti” offrirà attività per scuole e famiglie, mentre grazie alla collaborazione con la Fondazione Chiossone l’allestimento sarà accessibile anche a ipovedenti e non vedenti, con audiodescrizioni e percorsi tattili. 

La mostra segna inoltre un momento di passaggio importante per la Lele Luzzati Foundation: la presidenza passa al compositore Andrea Basevi Gambarana, che succede a Sergio Noberini, fondatore di Casa Luzzati e curatore dell’esposizione, scomparso di recente. “Questo progetto - ha ricordato Basevi - rappresenta la continuità di un lavoro straordinario, capace di rendere Luzzati un patrimonio vivo e condiviso”.

Dal 2017, la Fondazione custodisce e valorizza il lascito dell’artista, mentre Casa Luzzati, inaugurata nel 2021 a Palazzo Ducale, è oggi un punto di riferimento per la ricerca, la didattica e la produzione culturale.

“La collaborazione con la Lele Luzzati Foundation - ha dichiarato Sara Armella, presidente di Palazzo Ducale - è un modello di sinergia culturale. Genova si conferma una città capace di unire memoria, arte e innovazione”.

Come ha sottolineato anche l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, “questa mostra racconta non solo l’eredità artistica di Luzzati, ma anche la vitalità di una città che continua a dialogare con il proprio passato per costruire il futuro”.

“Luzzati. I sentieri dell’Ottocento” è un percorso di luce e colore, un invito a scoprire l’Ottocento attraverso lo sguardo visionario di uno degli artisti più amati del Novecento.

Ingresso libero.

Premio Paganini, Genova omaggia il genio del violino tra pace e solidarietà

Super User 14 Ottobre 2025 379 Visite

 

Si apre oggi la 58ᵃ edizione del Premio Paganini, il celebre concorso internazionale dedicato al violino, che fino al 26 ottobre riporterà a Genova l’eccellenza musicale mondiale. Dopo le tappe di avvicinamento a Londra, Parigi, Madrid e Muscat, Genova accoglie ventiquattro giovani talenti selezionati tra oltre duecento candidati provenienti da Europa, Asia e Nord America. 

«Il Concorso di violino non è solo un omaggio al genio di Paganini, ma anche un potente messaggio di pace che solo la musica, linguaggio universale per eccellenza, sa trasmettere» ha dichiarato la sindaca Silvia Salis, sottolineando come la manifestazione unisca cultura, dialogo e solidarietà.

L’edizione 2025 si distingue per l’ampliamento del programma musicale, che accosta il repertorio paganiniano alla musica da camera ottocentesca. La collaborazione con Le Dimore del Quartetto e la presenza di ensemble come il Quartetto Indaco e il Trio Kobalt introducono una nuova dimensione di ascolto reciproco e sensibilità collettiva, come evidenziato dal direttore artistico Nicola Bruzzo.

A presiedere la giuria è Uto Ughi, affiancato da maestri di fama internazionale come Pavel Berman, Pamela Frank e Mihaela Martin. La finale, prevista il 25 ottobre al Teatro Carlo Felice, vedrà i tre migliori concorrenti eseguire un concerto di Paganini e un grande classico del repertorio violinistico sotto la direzione di Philipp von Steinaecker.

Grande novità è il concerto di Gala del 26 ottobre, durante il quale il vincitore potrà suonare il celebre “Cannone”, violino appartenuto a Paganini, insieme all’Orchestra del Carlo Felice. Il ricavato sarà devoluto all’Ospedale Gaslini, rafforzando il legame tra arte e solidarietà.

«Il Premio è sempre più proiettato verso nuove sfide e collaborazioni internazionali», ha commentato il presidente Giovanni Panebianco, annunciando anche un accordo con la Fondazione Axel Munthe – Villa San Michele per promuovere il Concorso in Svezia e l’introduzione di una Menzione d’onore dedicata quest’anno alla Royal Opera House di Muscat.

Tra gli appuntamenti collaterali figurano la presentazione del volume sul Libro mastro di Paganini e la Giornata internazionale di studi sul Cannone, ospitate a Palazzo Tursi.

A 185 anni dalla scomparsa del genio genovese, il Premio Paganini continua a essere un faro per i giovani violinisti e un ambasciatore della musica italiana nel mondo, riaffermando il ruolo di Genova come capitale internazionale della cultura e del violino.

Santa in Giallo-Amaro Fabbrizii, Piergiorgio Pulixi vince la prima edizione del premio letterario

Super User 06 Ottobre 2025 630 Visite

 

Un uomo tallonato fino agli ultimi secondi da tre regine del giallo, dopo una maratona letteraria durata sei mesi. Alla fine l’ha spuntata Piergiorgio Pulixi con La donna nel pozzo (Feltrinelli), ma le due sorelle Martignoni e Maria Masella lo hanno incalzato fino all’ultimo voto, in una competizione serrata che ha reso emozionante la conclusione della prima edizione del Festival e Premio Letterario “Santa in Giallo-Amaro Fabbrizii”.

Dal 29 settembre al 5 ottobre, Santa Margherita Ligure si è trasformata nella capitale del romanzo poliziesco: una settimana di incontri, dialoghi e proiezioni culminata nella cerimonia di premiazione a Villa Durazzo, condotta da Matteo Cantile e Marisa Mulazzi, con la madrina Cecilia Scerbanenco, figlia del grande Giorgio. Il festival, ideato e diretto da Paolo Fizzarotti, ha saputo coinvolgere tutta la perla del Tigullio, trascinando librerie, bar, ristoranti e hotel in un vivace tributo al giallo.

I premi, realizzati con il supporto del main sponsor Amaro Fabbrizii, sono stati consegnati in eleganti cofanetti contenenti una bottiglia in edizione limitata, con l’etichetta d’autore firmata da Ivo Milazzo e una tavoletta d’ardesia incisa con il volto di Marvin, simbolo grafico del Festival.

Tra gli altri riconoscimenti, Michele Nosei ha vinto la sezione inediti con Il settimo violino, mentre nella categoria Junior si è imposta Giuliana Facchini con La mia vita imprevista (Camelozampa). Il Premio Psichiatria & Criminologia è andato a Paolo Lanzotti per L’alchimista della laguna (Tre60), e il Premio speciale “Santa in Giallo” a Livia Sambrotta per Cristallo (SEM). Il pubblico online ha invece incoronato Ida Ferrari con La scacchiera di ghiaccio (Golem Edizioni).

Riconoscimenti anche per Emanuela Parimbelli (racconti inediti) e Bruno Favaro (ricette e saggi in giallo). Un premio d’onore è stato assegnato a Cecilia Scerbanenco e a Marina Marchetti, direttrice della Biblioteca Comunale, per l’impegno nella promozione della lettura.

«È stata una scommessa vinta - ha dichiarato il direttore artistico Fizzarotti - grazie al lavoro di squadra e alla partecipazione entusiasta di autori, pubblico e città». Un debutto brillante per un festival che sicuramente è destinato a durare nel tempo.

Piergiorgio Pulixi, primo classificato

Le sorelle Martignoni, seconde classificate

Maria Masella, terza classificata

‘Lo spazio del silenzio’, le fotografie di Ciro Battiloro a Palazzo Grillo

Super User 30 Settembre 2025 535 Visite

Genova accoglie, dal 3 ottobre al 28 novembre, la personale di Ciro Battiloro ‘Lo spazio del silenzio’, allestita a Primo Piano di Palazzo Grillo e curata da Gianni Martini e Laura Garbarino. L’inaugurazione, in occasione di START 2025, è prevista per venerdì 3 ottobre alle 18.00 con apertura straordinaria fino a mezzanotte e la presenza dell’autore. 

La mostra raccoglie immagini tratte da tre dei progetti più significativi del fotografo napoletano: Sanità, Santa Lucia e Le Petit Souffle. Nel primo, Battiloro restituisce un ritratto intimo del Rione Sanità di Napoli, dove le vite quotidiane emergono tra appartenenza, marginalità e gentrificazione. In Santa Lucia lo sguardo si sposta a Cosenza, in un quartiere segnato dall’abbandono, ma ancora abitato da famiglie che resistono all’indifferenza delle istituzioni. Infine, con Le Petit Souffle, l’autore attraversa la Normandia, raccontando pescatori, solitudini e legami che il mare scolpisce nel tempo.

«Solo attraverso il tempo la fotografia può rivelare la dimensione esistenziale dei soggetti» afferma Battiloro, che sceglie l’analogico per un approccio lento e rispettoso. Nelle sue opere, come ricorda Garbarino, “il silenzio diventa materia visibile, non assenza ma tensione che avvolge corpi e memorie”.

La rassegna è visitabile gratuitamente dal giovedì alla domenica; aperture speciali il 3 e 4 ottobre.

20 anni di Start, torna a Genova l’inaugurazione collettiva delle gallerie d’arte

Super User 29 Settembre 2025 442 Visite

 

Genova festeggia vent’anni di Start, l’inaugurazione collettiva delle gallerie d’arte contemporanea che da due decenni anima il centro storico con un evento unico nel suo genere. L’appuntamento è fissato per venerdì 3 e sabato 4 ottobre, con una doppia notte bianca che segna la ventesima edizione della rassegna.

Saranno 27 le gallerie coinvolte, pronte ad accogliere il pubblico fino a mezzanotte nella serata di venerdì e, novità assoluta, fino alle 22:00 anche il sabato. Un’occasione per vivere l’arte non solo come spettatori, ma come parte di un flusso collettivo che attraversa i caruggi e trasforma la città in un palcoscenico diffuso di creatività, tra pittura, scultura, fotografia, video e installazioni.

Start non è soltanto l’inizio della stagione espositiva, ma un segno di apertura e condivisione. Le mostre inaugurate resteranno visitabili per un mese, permettendo ai visitatori di esplorare con calma linguaggi e visioni di artisti italiani e internazionali.

«Start ha accompagnato Genova per vent’anni con un’intuizione semplice ma potente: restituire alla città lo spazio pubblico dell’arte contemporanea - afferma l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari -. La doppia notte bianca valorizza le gallerie e invita tutti a vivere e raccontare l’arte insieme. Start resta motore di opportunità, inclusione e progresso creativo».

Un successo riconosciuto anche dai promotori. «Quando vent’anni fa abbiamo pensato a un’apertura comune non sapevamo che sarebbe diventata un appuntamento atteso - sottolineano Elisabetta Rossetti e Chico Schoen - Start oggi è un modo per riscoprire il centro storico, come accade con i Rolli Days, con le gallerie trasformate in vere finestre sul contemporaneo». 

Le 27 gallerie aderenti sono: ABC-ARTE, Archivio Caterina Gualco, Galleria Arte Studio - Il Basilisco, Artroom, Campo XS, Casana 11, C+N Gallery CANEPANERI, Daniele Comelli Art Gallery, Galleria d’arte Merighi, Galleria d’arte Il Vicolo, Galleria San Lorenzo al Ducale, GUIDI Arte Contemporanea, Guidi&Schoen, Archivio Leonardi V.idea, Magreen Gallery, MAIIIM Lab, Martini & Ronchetti, Massone Arte, Pinksummer Contemporary Art, Primo Piano di Palazzo Grillo, RARO by David Scott, Rossetti Arte Contemporanea, Sharevolution c.a., SpazioUnimedia, Stella Rouskova Gallery, VisionQuesT 4Rosso, Willy Montini Arte.

Promozione turistica, Genova e la Toscana a Parigi per celebrare arte e cultura italiane

Super User 23 Settembre 2025 478 Visite

 

Il Comune di Genova e la Regione Toscana hanno unito le forze per un prestigioso evento dedicato alla stampa francese, ospitato nella sede del Senato di Palais du Luxembourg a Parigi. L’occasione, che ha celebrato i 450 anni dalla nascita di Maria de’ Medici, ha trasformato la capitale francese in una vetrina delle eccellenze culturali e turistiche italiane.

Il progetto, promosso dal Comune di Genova e da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con ENIT Francia, ha voluto raccontare i legami storici e culturali che uniscono la corte medicea fiorentina e l’aristocrazia genovese, entrambe profondamente connesse alla Francia. La serata è stata introdotta dal senatore Pierre Alain Roiron e dalla direttrice ENIT Francia Federica Galbesi, con interventi delle istituzioni liguri e toscane.

«La cultura e l’arte sono strumenti fondamentali per rafforzare i legami internazionali» ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Genova, Giacomo Montanari, sottolineando l’importanza di iniziative che mettono in luce il ruolo della città come ponte tra Italia ed Europa. L’assessora al Turismo Tiziana Beghin ha evidenziato invece come Genova, tra storia millenaria e innovazione, si stia affermando come destinazione turistica sostenibile e all’avanguardia.

La presentazione genovese si è focalizzata su ottobre, mese dedicato a Niccolò Paganini e al progetto “Genova ‘800”, che valorizza il patrimonio artistico e sociale dell’Ottocento. È stato inoltre presentato il nuovo brand “Genova Outdoor” e la candidatura a Capitale Europea del Turismo Sostenibile 2026, che si affianca al riconoscimento “Best in Travel 2025” di Lonely Planet.

La Toscana, a sua volta insignita del titolo “Best in Travel 2024”, ha raccontato il ruolo delle figure femminili dei Medici, con particolare attenzione a Maria de’ Medici, protagonista proprio al Palais du Luxembourg. La regione ha presentato i suoi 17 siti Unesco e i nuovi itinerari legati all’arte contemporanea, al turismo industriale e all’eredità etrusca.

Un’iniziativa che ha confermato come Genova e Toscana siano due poli d’eccellenza capaci di raccontare, insieme, la grandezza culturale e turistica dell’Italia nel cuore dell’Europa.

Benedett’Ottocento: architettura e urbanistica nella Genova del XIX secolo

Super User 23 Settembre 2025 509 Visite

 

A Palazzo Ducale prosegue il ciclo di riflessione e divulgazione con Benedett’Ottocento. Architettura e urbanistica nella Genova del XIX secolo, ciclo di conferenze promosso dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova. Un percorso che mette in luce le trasformazioni urbane, architettoniche e paesaggistiche che hanno segnato l’Ottocento, secolo decisivo per la costruzione della città moderna. 

Giovedì 25 settembre (ore 20.30), nella Sala del Maggior Consiglio, Antonio Lavarello, architetto e studioso della Genova contemporanea, terrà l’incontro Un cubetto per domarli. Tipologia edilizia, orografia genovese e speculazione immobiliare. Al centro, la nascita del palazzo borghese, evoluzione del modello aristocratico definito nel Cinquecento da Galeazzo Alessi. Una tipologia capace di adattarsi all’orografia complessa della città e al tempo stesso funzionale alle logiche della speculazione edilizia. L’edificio d’abitazione collettivo contribuì a definire una nuova immagine urbana, divenendo matrice dei quartieri ottocenteschi e protagonista di una lunga stagione architettonica. 

Mercoledì 1° ottobre, sempre alle 20.30, sarà la volta di Sara Rulli con Il derby dei teatri. Carlo Felice VS Gustavo Modena: due idee di città. Il confronto tra i due edifici teatrali, nati nell’Ottocento e affidati rispettivamente all’architetto Carlo Barabino e all’architetto-ingegnere Nicolò Bruno, diventa chiave per leggere due differenti modelli urbani e culturali: la Genova centrale, con il Carlo Felice, e la Sampierdarena autonoma e intraprendente, con il Modena. Un “duello” architettonico che riflette tensioni e aspirazioni di un’epoca segnata da trasformazioni radicali, preludio alla nascita della Grande Genova.

Il programma proseguirà con altri tre appuntamenti: il 9 ottobre con Matteo Frulio e i giardini paesaggistici del “Genoashire”; il 16 ottobre con Caterina Tamagno sul verde urbano e le sue declinazioni tra coltivazione e contemplazione; il 6 novembre con Jacopo Baccani e gli influssi parigini che resero Genova un laboratorio di modernità.

L’ingresso a tutti gli incontri è libero.

I Rolli Days dedicati al Salone Nautico chiudono con oltre 10 mila visitatori

Super User 21 Settembre 2025 423 Visite

 

Oltre diecimila presenze tra visite guidate e accessi liberi hanno sancito il successo dei Rolli Days dedicati al tema “Genova e i Signori del mare”, organizzati in concomitanza con il Salone Nautico. Un evento che, ancora una volta, ha trasformato i palazzi cinquecenteschi di via Garibaldi e altri gioielli architettonici della città in protagonisti della scena culturale nazionale.

L’edizione appena conclusa ha registrato un’affluenza straordinaria, con circa il 28% dei visitatori provenienti da fuori Genova, confermando il format come attrattiva non solo per i residenti ma anche per i turisti. La sindaca Silvia Salis ha sottolineato come la manifestazione sia capace di unire tradizione e innovazione: «Oltre diecimila persone hanno scelto di vivere Genova attraverso i suoi palazzi, le sue storie e la sua bellezza senza tempo. L’AperiRolli e l’evento musicale in via Garibaldi hanno mostrato come luci, musica e convivialità possano valorizzare il patrimonio storico con linguaggi contemporanei».

Particolare attenzione è stata rivolta a Palazzo Doria Lamba, che ha ospitato eccezionalmente il Ritratto di Lamba Doria di Gioacchino Assereto, capolavoro barocco e simbolo della vittoria genovese nella battaglia di Curzola del 1298. È stato il sito più visitato, seguito da Palazzo della Meridiana, Palazzo Tursi e numerosi altri edifici storici, tra cui Palazzo Lauro, Palazzo Centurione Pitto, Palazzo Lercari Parodi e Villa del Principe.

L’assessore alla Cultura Giacomo Montanari ha definito i Rolli Days «un punto di riferimento per tutta Italia», capace di unire alta divulgazione scientifica e momenti di partecipazione popolare, dalle visite notturne agli aperitivi, fino alla musica contemporanea. «Il numero dei visitatori testimonia il crescente interesse per la storia e le eccellenze culturali della città – ha dichiarato – e segna l’avvio di un autunno ricco di proposte di alta qualità».

In chiusura, la straordinaria apertura serale di via Garibaldi ha visto oltre seimila partecipanti animare la strada tra DJ set, illuminazioni artistiche e cocktail tematici. Una festa che ha reso ancora più evidente come i Rolli Days siano diventati un appuntamento identitario e un modello di valorizzazione del patrimonio capace di parlare a tutte le generazioni.

Assemblea Anci, Rolli tour per i sindaci delle principali città italiane

Super User 19 Settembre 2025 425 Visite

Si è concluso con un viaggio nella bellezza il programma dell’evento promosso da Anci e Comune di Genova. Al termine dei lavori, la sindaca Silvia Salis ha accolto i sindaci delle principali città italiane con una visita guidata ai Palazzi dei Rolli, affidata all’assessore alla Cultura Giacomo Montanari.

Il percorso ha avuto come fulcro Palazzo Vincenzo Imperiale, sontuosa dimora che ospitò anche il grande pittore fiammingo Pietro Paolo Rubens, dove gli ospiti hanno potuto ammirare affreschi e opere d’arte simbolo della ricchezza e del prestigio della Genova seicentesca.

«È stato un piacere ospitare i colleghi e accompagnarli alla scoperta di un patrimonio che rappresenta la storia e la grandezza di Genova nel mondo - ha affermato la sindaca Salis -. Questa edizione speciale dei Rolli Days, legata al Salone Nautico, celebra i Signori del Mare e intende rafforzare l’identità culturale della nostra città. La cultura è strumento di crescita, inclusione e identità, un bene comune che vogliamo rendere sempre più accessibile». 

Sulla stessa linea l’assessore Montanari, che ha sottolineato il valore della visita come occasione di dialogo e collaborazione tra amministrazioni: «I Palazzi dei Rolli, patrimonio Unesco, sono un segno tangibile del ruolo internazionale di Genova. La loro valorizzazione, insieme alla formazione di nuove professionalità culturali, è una sfida che riguarda tutto il Paese. Vogliamo trasmettere il messaggio che la cultura è per tutti, capace di parlare a pubblici diversi senza perdere qualità». 

Il successo dell’iniziativa si riflette anche nelle prenotazioni quasi esaurite per le giornate del 20 e 21 settembre, quando i Rolli apriranno straordinariamente le porte in occasione del Salone Nautico. Sabato sera, via Garibaldi sarà animata dall’“AperiRolli”: luci artistiche, musica dal vivo e postazioni enogastronomiche con eccellenze “Genova Gourmet” offriranno ai visitatori un’esperienza che unisce storia, sapori e convivialità.

 

“Si parte”, Sara Armella prima donna alla guida della Fondazione Palazzo Ducale

Super User 09 Settembre 2025 641 Visite

Come previsto, il Consiglio direttivo di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ha eletto Sara Armella come nuova presidente. E' la prima donna a ricoprire questo ruolo, subentra a Beppe Costa che resta comunque nel consiglio con Mitchell Wolfson jr e Massimiliano Morettini. Francesco Berti Riboli è stato confermato vicepresidente. 

Avvocata cassazionista e docente, fondatrice dello studio Armella & Associati con studi a Genova e Milano, è riconosciuta a livello internazionale come autorevole esperta in diritto doganale. Il suo impegno culturale, tuttavia, da sempre si estende oltre la professione, spaziando dalla riflessione giuridica alla letteratura, dal teatro al dibattito pubblico. Dal 2011 al 2015 è stata presidente di Fiera di Genova.

“Si Parte! Assumere la presidenza di Palazzo Ducale - ha scritto Armella sui social - è per me un grande onore e lo è ancor di più essere la prima donna a ricoprire questo incarico. Dopo molti anni di lavoro fuori da Genova e anche fuori dall’Italia, sento oggi il desiderio - e la responsabilità - di restituire ciò che ho avuto il privilegio di ricevere. Palazzo Ducale non è solo uno spazio espositivo di eccellenza: è un simbolo vivo della nostra identità. Una casa comune della cultura”.

Queste parole sottolineano il profondo legame che Armella vuole rinsaldare tra il Ducale, la città e le energie culturali del territorio, avviando una nuova stagione all’insegna di inclusività e partecipazione. 

Fra i primi impegni annunciati, c’è la volontà di rendere Palazzo Ducale “aperto alla città”, capace di attrarre genovesi, liguri e turisti attraverso un’offerta ricca e trasversale: arte contemporanea e classica, letteratura, grandi cicli culturali e soprattutto spazio alla cultura giovane, con una significativa attenzione agli under 35. Collaborazioni con contesti come il Teatro Nazionale - come quella con Davide Livermore, già sperimentata nella stagione di Edipo io contagio - testimonierebbero, inoltre, la volontà di coniugare teatro e spazio espositivo con proposte innovative e condivise

L’orizzonte strategico di Armella include anche un rafforzamento della produzione culturale interna alla Fondazione: valorizzare competenze e progetti autoprodotti accanto a esposizioni nazionali e internazionali, raccontando i temi e i messaggi che il Ducale è in grado di esprimere come soggetto culturale attivo 

In sintesi, con Sara Armella alla guida, Palazzo Ducale guarda al futuro come a una “casa comune della cultura” - un luogo di dialogo, innovazione e identità condivisa. Il suo impegno, carico di passione, energia e profondità civica, potrà segnare una stagione di nuovo coinvolgimento, con Genova al centro.

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