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Cultura

Premio Paganini: i numeri record della 57^ edizione del concorso musicale

Super User 28 Ottobre 2023 852 Visite

Settantadue concerti-premio in Italia e all’estero, 117 iscritti provenienti da oltre 30 Paesi, 500 visitatori in due giorni nella nuova sede del Concorso (la prima nella storia del Premio) e oltre un milione di persone raggiunte sui canali social nell’ultimo anno.

Sono i principali numeri della 57^ edizione del Premio Paganini che si è conclusa ufficialmente oggi con la conferenza stampa di chiusura della manifestazione a cui hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova Claudio Orazi e, per il Premio Paganini, il presidente Giovanni Panebianco, il direttore artistico Nazzareno Carusi e il presidente della giuria Salvatore Accardo.

«Si è chiusa un’edizione del Premio Paganini da record che ha rafforzato ulteriormente la vocazione internazionale del Concorso con oltre 30 nazioni rappresentate – dichiara il sindaco Marco Bucci – La presenza di artisti arrivati da tutto il mondo conferma il ruolo da protagonista della nostra città nel panorama culturale nazionale e internazionale. La cultura crea ricchezza e non mi riferisco solo a un lato prettamente economico e turistico, ma in particolare a un tipo di ricchezza intellettuale che deve arrivare in modo diretto a tutti i cittadini. Siamo orgogliosi del successo crescente del Premio Paganini, un evento che si conferma un appuntamento imperdibile per la nostra Genova. Appuntamento nel 2024 per un’edizione ancora più ricca».

«Il Premio Paganini ha festeggiato 70 anni di storia con una straordinaria edizione dove ha trionfato violinista di assoluto livello come Simon Zhu e la partecipazione di molti altri talenti provenienti da tutto il mondo – spiega il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco – Una conferma del crescente respiro internazionale del Concorso che, grazie a un grandissimo lavoro di squadra, ha dato lustro a Genova e all’Italia. Quest’anno, più che mai, il Premio ha saputo creare una osmosi con la Città che si è concretizzata nell’organizzazione di numerosi eventi collaterali di grande successo che hanno rafforzato il legame tra il Premio e i genovesi».   

Cultura, Simon Zhu vince la 57ª edizione del Premio Paganini

Super User 28 Ottobre 2023 1230 Visite

Il Premio Paganini vola in Germania: è infatti il ventiduenne Simon Zhu il vincitore della 57ª edizione del prestigioso concorso di violino, che si è svolto con la direzione artistica di Nazzareno Carusi. 

A dichiarare la vittoria di Zhu, la giuria presieduta da Salvatore Accardo - primo violinista in assoluto ad aggiudicarsi il Premio Paganini nel 1958 – e composta da Ilya Grubert (vincitore del Concorso nel 1977), Michael Guttman, Régis Pasquier, Christopher Reuning, Maxim Vengerov e Reiko Watanabe.

«Vorrei fare le mie congratulazioni a tutti i finalisti del Premio Paganini: si tratta di un riconoscimento straordinario del vostro talento e del vostro impegno nella musica – ha commentato il sindaco Marco Bucci - Il Premio Paganini è uno dei concorsi per violinisti più importanti al mondo, e raggiungere questa fase è un grande traguardo. A nome di tutta la città i miei più sinceri complimenti a Simon Zhu per il grande successo ottenuto».

«Questa straordinaria edizione si è conclusa nel migliore dei modi. Abbiamo celebrato Niccolò Paganini con una finale davvero emozionante in un Teatro Carlo Felice affollato e un vincitore, Simon Zhu, di assoluto talento, cui va il mio più grande augurio di una fantastica carriera, così come, ne sono certo, sarà anche per gli altri finalisti, giovani violinisti di eccezionale valore. Al sindaco Bucci, al direttore artistico Carusi che ha compiuto un lavoro incredibile, alla giuria, a tutto il comitato Paganini e, in particolare, al sovrintendente del Carlo Felice, Claudio Orazi, rivolgo il più sentito ringraziamento. Un pensiero grato agli sponsor e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso memorabile questa edizione del Premio. Iniziano ora per Zhu 70 concerti, nei più prestigiosi teatri nazionali e internazionali, che porteranno il nome di Paganini e di Genova ovunque in Italia e nel mondo. Appuntamento al 2025» ha aggiunto il presidente del Premio Paganini Giovanni Panebianco.

Si è classificata al secondo posto Jingzhi Zhang, al terzo Qingzhu Weng mentre la quarta, la quinta e la sesta posizione vanno rispettivamente a Hawijch Elders, Koshiro Takeuchi e Haram Kim.

Novità della 57ª edizione, la nomina di nuovi Paganini Ambassador: Davide Livermore (direttore del Teatro Nazionale di Genova), Paolo Momigliano (presidente di Fondazione CARIGE), Carlo Perrone (presidente della Fondazione Friends of Genoa).

Altra sorpresa della serata, il conferimento al Premio Paganini dell’attestato di membro d’onore dell’Istituto Nastro Azzurro. A consegnare il prestigioso riconoscimento è stato Enrico De Barbieri, Paganini Ambassador e presidente della federazione provinciale di Genova dell'Istituto del Nastro. 

Come in ogni edizione, sono stati assegnati anche i seguenti premi speciali:

- Premio alla memoria del Maestro Ruminelli offerto dall’associazione culturale Mario Ruminelli di Domodossola a Jingzhi Zhang, che ha ottenuto nella finale il maggiore riconoscimento da parte del pubblico.

- Premio alla memoria del dott. Enrico Costa offerto dalla famiglia Costa a Koshiro Takeuchi, il concorrente più giovane ammesso alla Finale.

- Premio dell'associazione “Amici di Paganini” a Koshiro Takeuchi per la migliore esecuzione del brano contemporaneo della fase eliminatoria.

- Premio della Fondazione Pallavicino a Simon Zhu per la migliore esecuzione del concerto per Violino e Orchestra di Niccolò Paganini.

Tutti i sei finalisti hanno ricevuto una copia del Catalogo tematico Paganiniano, prezioso volume edito dal Comune di Genova che costituisce l’opera omnia musicale del celebre violinista.

 

LA STORIA DEL PREMIO PAGANINI

Fu il critico musicale Carlo Marcello Rietmann nel 1940 (nel primo centenario della morte di Paganini) a lanciare l’idea di un Premio a lui intitolato. Scoppiò la guerra e non se ne fece nulla. Ma nel 1952 il sindaco Vittorio Pertusio e l’assessore alla cultura Lazzaro Maria De’ Bernardis, nell’istituire in modo permanente le feste colombiane di ottobre, diedero vita a tre Premi, uno dei quali, appunto, fu il concorso dedicato a Paganini e affidato alla direzione artistica del più autorevole compositore genovese del Novecento, Luigi Cortese.

Nel 1954 la prima edizione fu a dir poco rapida. Si presentarono due soli violinisti e non venne assegnato alcun premio. A partire dall'anno successivo, però, i concorrenti aumentarono, nel '56 per la prima volta fu assegnato il massimo riconoscimento e da allora, gradualmente, il concorso acquisì un sempre maggior prestigio a livello internazionale. 

Proprio nel 1956 a Genova, in una serie di incontri preliminari furono gettate le basi per la costituzione, l'anno successivo, a Ginevra, della Federazione dei Concorsi Internazionali di Musica di cui il «Paganini» fu socio fondatore. La dimensione spettacolare del Premio fu affinata nel corso degli anni. In un primo tempo le eliminatorie si svolgevano a porte chiuse, successivamente tutte le esecuzioni furono pubbliche per dar modo agli appassionati di seguire ogni fase della competizione. 

La severità delle giurie e l’articolazione delle prove, tese ad approfondire tanto gli aspetti tecnici di un’esecuzione quanto il gusto interpretativo, hanno garantito nel tempo l’alto livello qualitativo della manifestazione. Non a caso il primo premio per ben sedici volte non è stato assegnato e i violinisti laureati hanno tutti percorso carriere di assoluto prestigio internazionale, ricordiamo: Salvatore Accardo (1958), Grigory Zhislin (1967), Ghidon Kremer (1969), Leonidas Kavakos (1988), Natalia Prichepenko (1990), Massimo Quarta (1991), Isabelle Faust (1993), Bin Huang (1994), Giovanni Angeleri (1997), Sayaka Shoji (1999), Mengla Huang (2002), In Mo Yang (2015), Kevin Zhu (2018), Giuseppe Gibboni (2021).

Cultura, nuova illuminazione delle opere di Palazzo Rosso

Super User 27 Ottobre 2023 549 Visite

Presentato ieri il nuovo impianto di illuminazione delle opere del Museo di Palazzo Rosso, sontuosa residenza barocca che nel secondo dopoguerra è stata oggetto di importanti interventi da parte dell’architetto Franco Albini.

L’intervento, che combina l'eccellenza del lighting con il fascino del patrimonio architettonico e artistico, rappresenta un capolavoro di innovazione tecnologica e sensibilità storica ed è il primo progetto completato della Fondazione Friends of Genoa, in collaborazione con il Comune di Genova.

Fondazione Friends of Genoa è nata nel 2022 con il sostegno di AON, azienda leader mondiale nei servizi professionali, con l’obiettivo di riaccendere i riflettori su Genova e il suo straordinario patrimonio artistico e monumentale attraverso attività di restauro, di organizzazione di grandi eventi culturali e di attività rivolte a giovani studenti.

«Palazzo Rosso rappresenta un tesoro di inestimabile bellezza della nostra città. Sono certo che la nuova illuminazione saprà valorizzare ancora di più lo splendore delle opere presenti all’interno dell’edificio - commenta il sindaco Marco Bucci -. Interventi come questo sono fondamentali per rendere ancora più fruibile e unico il percorso culturale all’interno dei nostri palazzi e musei. Grazie alla fondazione Friends of Genoa per aver reso possibile questo nuovo progetto di valorizzazione del nostro patrimonio artistico».

«Il progetto di ridare luce alla straordinaria collezione del museo - dice Carlo Perrone, presidente della Fondazione - permette di cogliere dettagli straordinari prima poco percepibili ed è stato scelto, fra altri, per il suo valore altamente simbolico di primo passo di una missione più ampia di ridare luce alla città».

Per l’esecuzione del progetto, la Fondazione in accordo con il museo, ha scelto l’azienda ERCO, pioniera nella creazione di soluzioni di illuminazione che esaltano il patrimonio culturale.

Il museo, con la sua struttura illuminotecnica preesistente progettata da Albini, ha rappresentato una sfida unica. La necessità di implementare l'illuminazione senza intaccare l'aspetto storico del palazzo ha infatti richiesto un'attenta pianificazione - coordinata dalla direzione del museo, d’intesa con la Soprintendenza - e la selezione delle migliori soluzioni di illuminazione LED disponibili per valorizzare al meglio le opere d'arte e l’architettura.

In particolare, il modello Pollux è stato scelto per la sua eccezionale resa cromatica e luminosa e per il suo design minimale che si integra perfettamente con la barra ellettrificata albiniana. Il sistema di controllo di illuminazione di ERCO permette anche una gestione flessibile delle sorgenti luminose, contribuendo a creare un'esperienza di visita dinamica.

Il risultato è una rivoluzione nell'illuminazione museale: un ambiente che non solo valorizza le opere d'arte, ma le rende anche più accessibili e apprezzabili al pubblico.

Una delle priorità di questo ambizioso progetto è stata quella dell’efficientamento energetico: utilizzando tecnologia LED di ultima generazione, la nuova illuminazione non solo migliora l'esperienza visiva, ma lo fa in modo ecologicamente sostenibile. Il consumo energetico è stato ridotto a soli 3KW complessivi per ben 23 sale.

Inoltre, la durata prolungata dei dispositivi di illuminazione riduce la necessità di manutenzione e sostituzione, contribuendo ulteriormente al basso impatto ambientale del progetto. Questo rende il rinnovamento non solo un trionfo estetico, ma anche un modello di sostenibilità.

Arte e solidarietà, a Bogliasco la mostra benefica dedicata al pittore Luigi Sirotti

Super User 24 Ottobre 2023 622 Visite

L’inaugurazione della mostra del pittore Luigi Sirotti si terrà venerdì 27 ottobre, presso la saletta d’arte della Pro Loco di Bogliasco, all'interno della stazione ferroviaria. Nell’occasione, il luogo verrà intitolato all’illustre artista Bogliaschino.

I quadri che saranno esposti sono stati donati dalla famiglia Sirotti alla Pro Loco di Bogliasco con scopo benefico, il ricavato delle eventuali vendite verrà quindi devoluto alla associazione Genitori Insieme ODV, che opera sul territorio a sostegno dei genitori di figli con problemi di dipendenza.

Su richiesta della famiglia Sirotti e in via del tutto esclusiva, chi sarà interessato, potrà acquistare le opere a un prezzo fortemente ribassato rispetto al valore corrente.

La mostra resterà aperta dal 27 ottobre al 10 novembre in orario 10.00-12.00 / 16.30-18.30, con chiusura i lunedì e il giorno mercoledì 1° novembre.

L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco Bogliasco con il patrocinio del Comune di Bogliasco, si ringrazia per la preziosa collaborazione la Galleria San Lorenzo al Ducale di Roberto Licata.

 

BIOGRAFIA

Luigi Sirotti (Bogliasco 1930-2017) ha compiuto gli studi artistici a Genova. Dal 1952 ha svolto attività pittorica ed ha partecipato a numerose collettive e premi. Ha al suo attivo varie mostre personali. Ha insegnato discipline pittoriche al “Liceo Artistico Santa Dorotea” e pittura ai corsi liberi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.

Mostre collettive

1952 Bogliasco (GE), primo premio ex aequo per la pittura "Mostra d'Arte Giovane"

1953 Bogliasco (GE), primo premio ex aequo per il Bianco e Nero "Mostra d'Arte Giovane"

1953 Genova Galleria Rotta, Mostra del Bianco e Nero de “L'Unità'”

1953 Genova, primo premio al concorso Arti Grafiche - Genova per un paesaggio da riprodurre 

1956 Genova, mostra Regionale d'Arte

1958 Genova, mostra Regionale d'Arte

1962 Sori (GE), primo premio per il paesaggio ligure (ex aequo)

1965 Sestri Levante (GE), premio Sestri 

1969 Imperia, premio Città d'Imperia

1971 Sabbioneta (MN), mostra a Palazzo Gonzaga 

1973 Bobbio (PC), premio Alberto Nobile

1978 Rapallo (GE), Castello medievale

1979 Genova, Galleria Il Gabbiano

1980 Genova, Galleria IL Punto

1980 Rapallo (GE). Castello medievale "Omaggio a Ezra Pound"

1981 Genova, Galleria Il Punto

1983 Genova, Galleria Il Punto 

1984 Genova-Certosa, "Omaggio ai decani della pittura genovese"

1984 Genova -Sestri Ponente, Galleria Le Prigioni

1984 Cortona (AR), mostra-mercato “omaggio a Gino Severini”

1984 Genova, mostra alla Fiera 

1984 Albissola Mare (SV), Centro d'arte Pozzo Garitta

1984 Genova, Galleria Il Punto

1984 Gattorna (GE), Centro Lineaarredo 

1985 Genova, Galleria Il Punto

1986 Genova, Galleria Il Fondaco 

1988 Genova, Galleria La Maddalena

1990 Genova, Galleria Il Punto 

1992 Campomorone (GE), Galleria Il Crocicchio

1993 Genova, Palazzo Lloyd Italico “Arte da Arte”

1994 Campomorone (GE), Galleria Il Crocicchio

  

Mostre personali

1972 Genova, Centro Ligustico d'Arte

1973 Bogliasco (GE), E.P.T. Pro Loco

1974Bogliasco (GE); E.P.T. Pro Loco

1976 Chiavari (GE), Galleria Rupinaro 

1978 Genova, Galleria Il Gabbiano 

1978 Recco (GE), Galleria L’Angolo

1979 Recco (GE), Galleria L'Angolo 

1981 Genova, Galleria Il Punto

1982 Genova, Galleria Il Punto

1984 Genova, Galleria Il Punto

1985 Campomorone (GE), Galleria Il Crocicchio

1987 Genova, Galleria Il Punto

1989 Genova, Galleria Il Punto

1991 Genova, Galleria San Lorenzo

1992 Parma, Galleria Borgobello

1993 Genova, Galleria San Lorenzo

1994 Campomorone (GE), mostra itinerante per la Galleria Il Crocicchio

1995 Genova, Galleria San Lorenzo

1996 Garessio (CN), mostra alle Terme

1997 Genova, Galleria San Lorenzo

2000 Genova, Galleria San Lorenzo al Ducale

2002 Genova, Galleria San Lorenzo al Ducale

2003 Busalla (GE), Palazzo Comunale

2006 Genova, Galleria San Lorenzo al Ducale 

2007 Genova, Sala Esposizioni di Palazzo Ducale

2008 Bogliasco (GE), Centro Civico Comunale Berto Ferrari

2010 Genova, Galleria San Lorenzo al Ducale

2013 Genova, Galleria San Lorenzo al Ducale per START

 

Luigi Sirotti ha inoltre eseguito:

1955 Genova, scenografia per l'atto unico “L'Orso” di Cechov 

1959 Genova, scenografia per l'atto unico “L'Anniversario” di Cechov 

1963 Bogliasco /GE), pannello murale presso l'Istituto S.M.E.A.

1967 Collaborazione pittorica e grafica al volume di Raimondo Sirotti “Arte e Natura”, vol. III di Educazione Artistica, Ed. Trevisini - Milano.

Il fantasma di piazza Scuole Pie nel libro di Alberto Pelori

Super User 02 Ottobre 2023 945 Visite

Un giallo storico ambientato nel centro storico di Genova, a pochi passi dalla cattedrale di San Lorenzo. Lo ha pubblicato la casa editrice genovese Galata, di Fabrizio Calzia.

“Abbiamo deciso di anticipare il book pride con la pubblicazione di questo libro che potremmo chiamare noir storico – spiega Calzia – L’appuntamento è mercoledì 4 ottobre alle ore 17.30 in piazza delle Scuole Pie. Il posto della presentazione non è casuale: la stupenda e misconosciuta (per quanto centralissima) piazza delle Scuole Pie è infatti il teatro in cui si svolgono le vicende narrate nel libro “Il Banco e la Peste - Una storia del ‘600 genovese fra Inquisizione e intrighi di Palazzo” scritto da Alberto Pelori.

Grazie alla collaborazione con la Curia arcivescovile e con Francesca Pescetto (Presidente CIV Centro Storico), la presentazione si svolgerà sul sagrato della chiesa: cioè sulla scenografica piazza, con eccezionale apertura al pubblico della chiesa (aperta altrimenti solo per le funzioni) per una esclusiva visita guidata. Oltre all’autore e all’editore ci saranno le autorità cittadine.

L’accesso è libero a tutti, gradito e gratuito. Sarà presente un protagonista della storia: l’inquisitore Mora (Marco Pepè) si aggirerà, inquietante come un fantasma fra il pubblico.

Paolo Fizzarotti

L’antenato della musica elettronica arriva a Genova

Super User 02 Ottobre 2023 1096 Visite

L’antenato della moderna musica elettronica arriva a Genova grazie all’orchestra L’Accademia del Chiostro. Mercoledì 4 ottobre alle 10.30 nella biblioteca universitaria di via Balbi 40 a Genova ci sarà infatti una lezione-concerto di “Ondes Martenot” tenuta dalla musicista francese Cécile Lartigau. Ingresso libero e gratuito. L’iniziativa rientra nella rassegna “Musica nei Musei e non solo”, giunta quest’anno alla sua 24ma edizione. A spiegare cos’è questo bizzarro strumento musicale è Donatella Ferraris, presidentessa e fondatrice dell’Accademia del Chiostro.

“L’Onde Martenot, chiamato anche ondes musicales – spiega Donatella Ferraris - è uno strumento elettronico brevettato nel 1928 dal suo inventore Maurice Martenot, violoncellista e tecnico radiotelegrafista. Durante la Prima Guerra Mondiale, Martenot rimase affascinato dai suoni che si creavano accidentalmente dalle sovrapposizioni delle onde prodotte dalle radio militari e iniziò a pensare alla possibilità di creare uno strumento che potesse replicare quei suoni. Nei primi modelli del dispositivo, la frequenza del suono era regolata muovendo un anello lungo un cavo metallico, sotto il quale c'era una finta tastiera, usata come scala di riferimento, per capire dove spostare l'anello per ottenere una certa nota; nei modelli più recenti, la tastiera era funzionante. E’ considerato a tutti gli effetti un antenato delle tastiere moderne.  È stato utilizzato in formazioni orchestrali da autori come Honneger, Milhaus, Jolivet, Varèse, Messiaen e Giacinto Scelsi”.

Lo strumento fu anche usato da altri musicisti di diversi generi musicali, tra cui la musica popolare, la musica da film e la musica sperimentale. Tra gli esempi più noti ci sono le colonne sonore di Laurence d’Arabia (1962) e Ghostbuster (1982), i brani dei Radiohead e le canzoni dei Daft Punk.

Cécile Lartigau è una delle rare suonatrici di ondes martenot di oggi, riconosciuta a livello internazionale per la sua poliedrica carriera come solista, improvvisatrice e performer coinvolta nelle arti performative. Interprete di spicco, il suo vasto repertorio comprende opere sia da solista in orchestra che in piccoli gruppi da camera.

Le sue numerose attività l'hanno portata ad esibirsi in tutto il mondo con i principali direttore d’orchestra. Si è esibita con i Vienna Philarmonic, BBC Scottish, Orchestra Sinfonica di Milano ed ha partecipato a numerodi festival quali quello di Salisburgo, Lucerna il Diaghilev Festival ed altri ancora. Nella stagione 2023-2024 debutterà alla Scala di Milano diretta dal Maestro Zubin Mehta.

A Genova per la prima volta, avrà il compito di presentare questo raro ed affascinante strumento musicale.

Paolo Fizzarotti

“Genova Start”, torna nel centro storico la notte bianca delle gallerie d’arte genovesi

Super User 02 Ottobre 2023 634 Visite

La nuova visione estetica come propulsore dell’arte moderna e contemporanea. Dopo il successo della passata edizione, e il record di presenze (quasi 6 mila visitatori nel 2022), “Genova Start”, la notte bianca dell’arte genovese, ritorna giovedì 5 ottobre dalle ore 18 fino alle 24 nel cuore pulsante e centro nevralgico della città vecchia con un opening comune straordinario. La rassegna, che anche quest’anno vede protagoniste le principali gallerie d’arte moderna e contemporanea della città, ritorna nella settimana che precede i Rolli Days dopo aver registrato nelle passate edizioni il pieno di presenze e conquistato dirette televisive per far scoprire nuove prospettive sul contemporaneo passeggiando tra i luoghi che animano la scena artistica locale. Con un’importante novità: per agevolare il percorso espositivo nelle giornate del 4 e 5 ottobre sarà allestito un punto informativo in piazza De Ferrari accanto ad “Operae”, la scultura presentata nei giorni dalla Galleria Studio Rossetti, in collaborazione con Confcommercio Genova, e realizzata dall'artista Gianni Lucchesi, dove saranno distribuite le piantine con l’indicazione dell’itinerario corretto da seguire per visitare le ventitré mostre in programma. Non solo: Start coinvolge ancor di più la città. Confcommercio Genova ha predisposto una comunicazione ai soci per tenere aperti i locali del Centro Storico durante lo svolgimento della manifestazione.

Ventitré saranno quest’anno le gallerie partecipanti (due in più rispetto al 2022) che apriranno le rispettive porte al pubblico per altrettante inaugurazioni, tra quadri, sculture, fotografie, performance ed eventi multimediali, con l’obiettivo di illuminare la bellezza dell’arte nel cuore della città e dare nuovo impulso alla nuova stagione espositiva. «Start è ormai un appuntamento che i genovesi aspettano da un anno all’altro – spiegano Chico Schoen e Elisabetta Rossetti coordinatori della manifestazione –. Anche per chi abitualmente non frequenta le gallerie perché offre all’osservatore un percorso attraverso il centro storico che ogni anno si rinnova negli spazi e nei contenuti, dando voce al bisogno di novità e alla passione per l’arte che è dentro ciascuno di noi».

Ecco le gallerie che, in un percorso snodato tra caruggi e palazzi storici, parteciperanno all’edizione 2022: ABC Arte, Art Room, Capoverso Arte Contemporanea, C+N Gallery Canepari, Casana 11, Archivio Caterina Gualco, Galleria Arte Studio-Galleria Il Basilisco, Galleria d’Arte Il Vicolo, Galleria Daltroquadro, Galleria San Lorenzo Al Ducale, Galleria Studio Rossetti, Guidi Galleria d’Arte Contemporanea, Guidi&Schoen Arte Contemporanea, Leonardi V-Idea, Pinksummer, Pinksummer c/o campo XS – ex macelleria, Prismastudio, Sharevolution Art Contemporary, Spazio Unimedia Contemporary Art, Stella Rouskova Gallery, VisionQuest 4rosso, VisionQuest 4rosso c/o lo spazio, Wilma Idee per l’arte di Willy Montini

“Genova Start” 2023 è un evento patrocinato da Regione Liguria, Comune di Genova, Confcommercio Genova.

«Anche quest’anno la notte bianca delle gallerie d’arte genovesi inaugura una nuova stagione espositiva, confermandosi uno degli appuntamenti culturali più attesi della città - dichiara Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria con delega alla Cultura -. L'organizzazione dà vita a uno spazio urbano artistico diffuso, un'occasione unica per scoprire il 'contemporaneo' nelle ventitré gallerie che propongono happening e inaugurazioni. 'Genova Start' sarà capace anche quest'anno di coinvolgere con numeri da record le attività del centro storico e i turisti, oltre agli esperti del settore e agli appassionati d'arte. Tutto questo a pochi giorni dall'inaugurazione di un altro appuntamento di spicco: i Rolly Days. La rete culturale ligure si consolida e offre sempre più prospettive di crescita»

«Ringraziamo come Comune tutte le Gallerie che nel tempo – dice l’assessore al Commercio, alle Tradizioni e alle Proloco del Comune di Genova Paola Bordilli – hanno sempre più lavorato a questa lodevole manifestazione. Negli ultimi anni sempre più gallerie d'arte hanno aperto nella nostra città, soprattutto nel nostro centro storico: è questo un bellissimo segnale di vitalità e di valore per i piani strada cittadini, rivitalizzati anche grazie al cd "bonus caruggi". Rendere fruibile l’arte in armonia con le gallerie della città è una formula vincente alla quale siamo grati di poter dare il nostro sostegno: un percorso attraverso il centro storico che ogni anno si rinnova negli spazi e nei contenuti che dà risposte al bisogno e alla passione per l’arte che è dentro ciascuno di noi».

«Crediamo che l’arte rappresenti un ulteriore attrattore per i turisti che vengono a Genova e per questo abbiamo sostenuto e supportato operativamente come Confcommercio Genova la realizzazione di questa iniziativa che crediamo positiva sia per le gallerie d’arte nostre associate, sia per nostre le attività commerciali e turistiche che abbiamo coinvolto affinché con la loro apertura rendano ancor più viva la nostra città durante la notte bianca delle gallerie d’arte genovesi. Voglio sottolineare in particolare il lavoro svolto per l’iniziativa simbolo di start con l’opera di Giovanni Lucchesi in piazza de Ferrari», dice Alessandro Cavo, presidente di Ascom Confcommercio Genova.

 

Di seguito l’elenco completo delle gallerie d’arte partecipanti con le rispettive esposizioni:

 

ABC-ARTE

Via XX Settembre 11/A

010 8683884

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www.abc-arte.com  

mar-sab 09:30-13:30/14:30-18:30

Herman Nitsch – Cathartic Aversion

Omaggio a un grande protagonista del panorama contemporaneo, attraverso un approfondito ed esaustivo percorso documentale. Questa mostra di Hermann Nitsch è piuttosto il tentativo di dar conto, attraverso l’uso di materie pittoriche dense e gesti spontanei, del mondo totale di esperienza praticata da Nitsch, fondatore nel 1975 del Das Orgien Mysterien Theater, che fa da filo conduttore di tutta la sua opera.

 

ARTROOM

Piazza Ferretto, 2r

16123 Genova

347 7177103

@artroom_piazzaferretto

mar-sab 11:00-18:30

Un incontro tra fiocchi di neve e luci artificiali

Dal Giappone al Centro Storico. Pergamene fluttuanti, raggi di luce, fluorescenti personaggi di fantasia e scorci riconoscibili si intersecano in un unico spazio dando origine a LIGHTROOM. Opere in esposizione di Mnlovesart, IlDagoArt, Guido Bartoli e Skart1312.

 

CAPOVERSO ARTE CONTEMPORANEA EVENTI

Piazza San Matteo 16/A

340 6711304

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www.galleriacapoverso.com  

mar-sab 16:30-19:30 e su appuntamento

Roberto Goffi - Tracce

I lavori indagano misteri racchiusi nella natura, utilizzando diverse tecniche: stampe analogiche su carte acquerello preparate con emulsioni fotografiche, stampe al carbone su marmo, stampe digitali giclée b/n e colore. Una sezione racconta la lunga collaborazione dell’artista con Carol Rama.

  

C+N GALLERY CANEPANERI

Via Caffaro, 20-22R

010 2466316

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www.canepaneri.com

mar-ven 10:00-13:30/15:00-18:00

While The Vertebrae Of time Continue To Spin

Mostra collettiva a cura di Alessandra Franetovich

Una ricognizione tra opere recenti di Gillian Brett, Taisia Korotkova e Arseny Zhilyaev, riunite attorno all’indagine sul rapporto sempre più stringente tra tecnologie attuali e futuro dell’umanità. La collettiva si struttura in un percorso scandito da narrazioni utopiche diverse ed eterogenee, le quali trovano nei paradossi e contrasti che regolano il rapporto con le tecnologie una chiave interpretativa adatta a postulare visioni di matrice critica, e ad elaborare estetiche interspecie e post-umane di tono retrofuturista.

 

CASANA11

Vico della Casana 11R

348 4888625 / 347 4222218

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www.casana11gallery.com

mar-sab 10:00-13:00/16:00-19:00

Enzo Igino Brunialti - L’armonia del vivere

C’è molta, moltissima musica nelle opere di Enzo Igino Brunialti. Non sono i titoli delle opere ad illustrarne il tema, ma linee, tonalità, colore e forme sono armonia. E l’armonia, in Brunialti diventa arte.

 

ARCHIVIO CATERINA GUALCO

Aarea archeologica di San Donato

Giardini Luzzati

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www.unimediamodern.it  

348 2834094

lun-dom 16:00-20:00

Convergenze (im)possibili

Mauro Ghiglione, Mauro Panichella, Michelangelo Penso a cura di Caterina Gualco e Leo Lecci. In collaborazione con AdAc (Archivio Arte Contemporanea Università di Genova) > Spazio Unimedia Contemporary Art, Genova > Area Archeologica di San Donato, Giardini Luzzati, > Coop > Il Ce.Sto, Sestriere del Molo, Genova.

Tre artisti di diverse generazioni, due genovesi e uno veneziano, il cui lavoro si organizza quasi sempre nello spazio, hanno accettato con entusiasmo di confrontarsi. Le loro installazioni, oltre a dialogare tra loro, «giocano» con uno spazio inconsueto a dimostrare che l’arte è sempre contemporanea.

 

GALLERIA ARTE STUDIO – GALLERIA IL BASILISCO

Piazzetta San Giovanni il Vecchio 2

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339 8169715

IS: galleria_arte_studio

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340 1687076

www.ilbasilisco.info  

mar-sab 10:00-12:30/15:30-19:00

lunedì 15:30-19:00

Carlotta Castelnovi – Le piccole cose

Giovanni Sesia – Il dissolversi della normalità

Le Gallerie danno il via alla stagione espositiva presentando le mostre personali di Carlotta Castelnovi e di Giovanni Sesia. Il nuovo ciclo di lavori di Sesia parte da una riflessione su come negli anni del consumismo l’arte abbia celebrato i prodotti di uso quotidiano e le immagini iconiche. Carlotta Castelnovi racconta invece un mondo di sensazioni, di delicate raffigurazioni, di avvolgenti linee che fissano volti e segrete emozioni: nulla è come appare, tutto è in movimento, ogni cosa in equilibrio.

 

GALLERIA D’ARTE IL VICOLO

Salita Pollaiuoli 23R-37R

010 2467717

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www.galleriailvicolo.it  

mar-sab 9:30-12:30/16:00-19:00

Mirko Baricchi - Ambaradan

In mostra nuove opere originali su tela che l’artista ha realizzato appositamente per la galleria

Una ventina di opere su tela saranno protagoniste di Ambaradan. Nei nuovi lavori dell’artista le diverse cifre stilistiche costituite da segni grafici iconici, campiture di colore e geometrie si incontrano e si uniscono alla parte più astratta e informale del suo lavoro.

 

GALLERIA DALTROQUADRO

Vico della Casana 22a

327 3254167

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www.daltroquadro.com  

mar-sab 10:30-19:30

O-pere

Qual è la “polpa dell’essere”? È una domanda a cui forse nessuno saprebbe rispondere. Certo le o-pere di Emiliano Yuri Paolini sono vive e libere, e nella loro molteplice unità permangono e persistono davanti ai nostri occhi. Con la sfrontatezza di essere al contempo pere e o-pere. Forse non sono la risposta, ma hanno dentro, in nuce, la stessa vita che tentiamo di spiegare.

 

GALLERIA SAN LORENZO AL DUCALE

Palazzo Ducale-Cortile Minore 60R

010 587980

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www.galleriasanlorenzo.com  

mar-dom 10:00-19:30

Gian Marco Crovetto - Antologica

In mostra una selezione di lavori dal 1985 al 2023

I suoi cieli e i suoi mari, pur nascendo dall’attenta osservazione della realtà, ricercano, nei principi vitalistici e energetici del colore e in antitesi al classicismo accademico, soluzioni paradossali: un giallo cromato di bario aggalla, per esempio, come mare, a lambire una costa rosso inglese sulla quale incombono alberi dalle frappe viola di cobalto.

 

GALLERIA STUDIO ROSSETTI

Via Chiabrera 33R

010 2367619

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www.galleriastudiorossetti.it

mar-ven 10:30-12:30/15:30-19:30

sab 11:00-19:00

Gianni Lucchesi - Houston, che sfortuna

A cura di Alessandra Redaelli

Traendo ispirazione dalla canzone “La lepre” di Lucio Corsi, l’artista Gianni Lucchesi mette in scena il balzo spontaneo di questo animale sulla luna e lo trasforma in una profonda riflessione sulla visione antropocentrica globale. Con ironia ed elegante essenzialità, Lucchesi pone a confronto l’indole umana e l’istinto animale, senza dare lezioni né risposte. Al massimo pone qualche domanda. Ma le domande sono di quelle che bruciano.

 

GUIDI GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA

Via David Chiossone 19R

010 2474307 - 346 0904291

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www.galleriaguidi.com  

mar-sab 10:00-12:30/16:00-19:00 o su appuntamento

DAL MANIFESTO DI BOETTI -Più UNO-

Un incontro tra gli artisti dell’arte povera che vissero insieme uno dei momenti più intensi della storia artistica degli anni ‘60 e ‘70, creando l’atmosfera magica di uno spaccato che racconta ciò che accadeva in Italia attraverso opere realizzate con materiali, supporti e linguaggi differenti. Più UNO le invenzioni scultoree di Peppe Perone.

 

GUIDI&SCHOEN ARTE CONTEMPORANEA

Piazza Dei Garibaldi 18R

010 2530557

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www.guidieschoen.com  

mar-sab 10:00-12:30/15:00-18:30

Ground Floor

I’m (not) a photographer - Group Show

Basement

Fulvio Magurno - Infinite Variazioni

La mostra nel ground floor presenta le opere di alcuni fra gli innovatori del linguaggio fotografico contemporaneo: Araki, Barbieri, Basilico, Bernd&Hilla Becker, Beecroft, Ghirri, Goldin, Kern, Kiarostami, Neshat, Ontani, Serrano, Tunick, Vitali.

Nel Basement un progetto di Fulvio Magurno.

 

LEONARDI V-IDEA

Vico San Giorgio 2

340 4732497

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mar-sab 16:30-19:00

Marco Casentini - Geometrie dell’anima

...ovvero la capacità dell’artista di portarci oltre la superficie delle sue astrazioni, chiamando la nostra immaginazione a leggerle in profondità. Lavori aperti, i suoi, che delineano un percorso espressivo che coinvolge e sorprende.

 

PINKSUMMER

Palazzo Ducale-Piazza Matteotti 28R

010 2543762

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www.pinksummer.com

mar-ven 15:00-19:30

sab 15:00-19:00

Bojan Šarčevič - Vieille Lâcheté

Vieille Lâcheté è il titolo della sesta personale di Bojan Šarčevič con Pinksummer, la quinta nello spazio genovese. Šarčevič presenta un nuovo corpus di opere, da cui prende il titolo la mostra, che affrontano il concetto di mostruosità. Una serie di sculture realizzate con giacche nere di pelle di seconda mano prenderanno vita nello spazio della galleria attraverso scrutanti occhi rossi. Presenze minacciose, mostruose, bestiali come rappresentazioni delle nostre angosce più profonde, delle nostre paure del mondo che ci circonda.

 

PRISMASTUDIO

Vico dei Ragazzi 14R

Eleonora 347 4740496

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www.prisma-studio.org  

su appuntamento 

Natalina Zainal - One Million Dollar Hotel

A cura di Prisma Studio e Francesca Busellato

“Come edifici abbandonati, là fuori ci sono milioni di esseri umani soli e dimenticati, persone che non trovano il loro posto nella società…”. Prima personale italiana dell’artista svizzera, One Million Dollar Hotel si presenta come un viaggio in un bizzarro “album di famiglia”, un atlante antropologico di immagini di luoghi e di volti, nato da una intensa attrazione per i luoghi abbandonati.

 

SHAREVOLUTION CONTEMPORARY ART

Piazza San Matteo 17/5

338 3027883

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www.sharevolution.it  

mer-sab 16:00-19:00 o su appuntamento

Simonetta Fadda - Rammendi

Frammenti dalla storia delle storie del mondo

Un progetto di arazzi in lana e cotone, in cui alcune iconografie e tecniche tessili della tradizione sarda, reminiscenze del retaggio familiare dell’artista, convivono con una narrazione che racconta sia gli aspetti irrisolti e nocivi del nostro mondo sia un’insospettata armonia tutta al femminile.

SPAZIOUNIMEDIA CONTEMPORARY ART

Piazza Invrea 5/B

349 4477898

www.spaziounimedia.com  

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mar-sab 16:00-19:00 e su appuntamento

mercoledì e domenica chiuso

Tutti gli artisti mentono - Mauro Panichella

a cura di Caterina Gualco

Il titolo di questa mostra evidenzia la fragilità del linguaggio logico di fronte a un’antinomia. Si pone al centro della riflessione la creazione artistica e la figura stessa dell’artista. Chi è l’artista, quale è l’opera, chi mente?

 

STELLA ROUSKOVA GALLERY

Vico di San Matteo 12R

339 7120 465

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mar-ven 10:00-12:00/14:30-18:30

sab 10:00-12:00

e su appuntamento lun-sab

“Sogni e Favole” di Perrine Boudy - personale 28/9-8/11

Stella Rouskova Gallery ospita la mostra personale dell’artista Perrine Boudy, (1995, Versailles, Francia). Laureata alla Villa Arson, Nizza, nel 2023. Perrine Boudy disegna da sempre ed ovunque – ogni supporto è un foglio bianco – la carta, il pavimento, il muro, la ceramica… Il sogno è una forma di pensiero inconsapevole, dunque concreto perché lavora solo sui simboli, in sequenza temporale. Il ragionamento del pensiero inconsapevole è quindi semplice, costituito da ipotesi: il sogno come la favola non dice come stanno le cose, ma come starebbero se…

 

VISIONQUEST 4ROSSO

Piazza Invrea 4R

010 2464203 - 335 6195394

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www.visionquest.it 

mar-sab 16:00-19:00 e su appuntamento

Andrea Garuti - Material Cities

Costruire e fotografare delle città in miniatura prodotte da scarti industriali e casalinghi per non voler demonizzare tout court come materiale, la plastica, la carta e i metalli di scarto, ma per trovare un modo di valorizzarli dopo il loro utilizzo per i quali sono stati concepiti.

 

VISIONQUEST 4ROSSO C/O LOSPAZIO

Via Dei Giustiniani 33-35R

C/O LOSPAZIO

010 2464203 - 335 6195394

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www.visionquest.it  

mar-sab 15:00-19:00 o su appuntamento

Carolina Cuneo e Diletta Nicosia

Sognare l’impossibile

La visione utopica tra natura e immaginazione attraverso linguaggi virtuali e lenticolari, nel tentativo di riordinare e riscrivere la visione delle nostre città e dei nostri paesaggi all’interno di un contesto che può sembrare familiare ma che facilmente può diventare dispotico.

 

WILMA IDEE PER L’ARTE DI WILLY MONTINI

Via Luccoli, 21/1

348 0114081 / 333 7088218

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www.nicolavilla.com 

su appuntamento

Citofonare Libreria Antiquaria…

Willy Montini e Nicola Villa a Palazzo Pastorino

Un progetto multimediale e multisensoriale a cura di Willy Montini, che partendo dagli spazi suggestivi dell’ingresso di Palazzo Pastorino, in via Luccoli 21, accompagna il visitatore con un allestimento site specific di opere fisiche e multimediali all’interno dello studio dell’artista Nicola Villa.

 

PINKSUMMER C/O CAMPO XS – EX MACELLERIA

Via del Campo 40R

010 2543762

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www.pinksummer.com

mar-ven 15:00-19:30

sab 15:00-19:00

Luca Trevisani – Fiabe del taglio

Luca Trevisani presenta una nuova produzione di opere, coltelli con la forma degli animali che mangiamo e che tagliamo, costruiti per stabilire una corrispondenza tra forma, materiali, usi e sensi. I coltelli sono oggetti ma anche soggetti che si fanno carico della gestione spirituale del rapporto di forza tra il nostro stomaco e il mondo, sublimandosi in talismani contradditori e provocatori. Opere che nascono per mettere in crisi il nostro rapporto passivo e automatico con l’idea di cibo, di dieta e spostarne il baricentro dagli occhi ad altre parti della mente.

 

 

 

 

 

 

“La forma del vento”, presentata la mostra dedicata all’arte degli aquiloni

Super User 28 Settembre 2023 665 Visite

"In collaborazione con il Festival del Vento 2023 di Spotorno a cui avevano partecipato circa 120 aquilonisti con un grande ritorno in chiave di promozione territoriale e di ospitalità debutta al Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo e al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova la mostra intitolata ‘La forma del vento (la presentazione). Il Volo a vela e l’arte degli aquiloni nella tradizione giapponese’. Un appuntamento capace di unire arte, cultura e curiosità in percorsi espositivi che rappresentano un unicum e un elemento di attrattività per appassionati e studiosi". Lo ha affermato il vice presidente della Regione Liguria con delega al Marketing territoriale Alessandro Piana nel corso della presentazione di questa mattina nella Sala Caduti di Nassiriya della Regione Liguria. L’esposizione dedicata alla tradizione del volo a vela e dell’arte giapponese degli aquiloni è in programma dal 30 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 a Genova.

“Dal linguaggio dei simboli alla dimensione rituale, dalla tradizione contadina al mondo dell’arte e degli artisti, dalle forme della cultura tradizionale alle evoluzioni tecniche ed estetiche - spiega il curatore del progetto e della mostra Alberto de Simone -, un affascinante viaggio alla scoperta della storia millenaria della tradizione del volo a vela e dell’arte giapponese degli aquiloni”.

“Vi si potranno ammirare aquiloni per i riti della semina e per la pesca d’altura, aquiloni di terra e di mare, usati in battaglia e nelle occasioni cerimoniali delle comunità di villaggio – aggiunge Emanuela Patella co-curatore del progetto e della mostra –, costruiti e dipinti per vivificare l’aria e gli spazi urbani, per accompagnare il canto e la danza, per l’apprezzamento estetico e per il gioco di adulti e bambini, decorati con simboli ed immagini che vengono dalla cultura delle arti tradizionali, dall’arte della calligrafia al teatro, dalla pittura all’arte delle stampe policrome”.

“Presente anche una sezione speciale dedicata alle stampe Ukiyo e della tradizione classica giapponese - sottolinea il direttore del Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone Aurora Canepari - con opere originali di alcuni dei più grandi artisti come Hokusai, Hiroshige, Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Kunisada”.

“Un ‘progetto di ricerca’ – dice il direttore del Museo delle Culture del Mondo Maria Camilla De Palma - realizzato a cura del CELSO Istituto di Studi Orientali - Dipartimento Studi Asiatici in cooperazione con Musei ed Istituzioni culturali giapponesi che presenta oggi materiali inediti ed una mostra costruita in sinergia con due importanti Musei genovesi, il Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone e il Museo delle Culture del Mondo Castello D'Albertis”.

“Un programma in profonda sintonia con il Festival del Vento - conclude Giancarlo Gisotti presidente di 30 Kite - giunto alla ventiduesima edizione con aquilonisti ed ospiti da tutti i paesi del mondo, che vedrà affiancati alle sezioni espositive seminari di approfondimento e stage dedicati all’arte e all’estetica giapponesi, alle tecniche costruttive degli aquiloni ed agli stili, ai simboli ed all’iconografia delle multiformi decorazioni che caratterizzano oltre trecento forme tradizionali codificate, realizzate e custodite nei secoli quale patrimonio della cultura e dell’arte classica, popolare e rituale del Giappone”.

Le due sezioni della mostra sono visitabili liberamente con il biglietto di ingresso ai Musei.

Il Progetto e la realizzazione dell’esposizione sono a cura del CELSO Istituto di Studi Orientali - Dipartimento Studi Asiatici (curatori Alberto de Simone ed Emanuela Patella) in collaborazione con Festival del Vento 2023 - 30 Kite Club.

Sono Enti promotori Regione Liguria, Comune di Genova, Musei di Genova, Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo, Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, CELSO Istituto di Studi Orientali - Dipartimento Studi Asiatici, Festival del Vento 2023, 30 Kite Club e Comune di Spotorno. 

La mostra gode del patrocinio del Consolato Generale del Giappone in Italia e del contributo scientifico e tecnico di Museo Tōkyō tako no hakubutsukan, Museo Nihon no tako no kai Tōkai shibu, Iqbal Husain Kite collection, Sawaki Hiroshi Kite collection, Takeda Akio Kite collection e Solidarietà e lavoro. L’ Elaborazione grafica è a cura di SŌSHO International.

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Operae, la scultura che fa riflettere sul rapporto tra uomo e armonia della natura

Super User 22 Settembre 2023 615 Visite

Un uomo che dall’alto scruta l’orizzonte seduto su una torre è abbandonato ad accogliere tutti gli stimoli offerti dall’ambiente circostante in sintonia con la natura. La Galleria Studio Rossetti di via Chiabrera 33 rosso ha presentato “Operae”, la scultura realizzata dall’artista Gianni Lucchesi, in collaborazione con l’azienda Giannoni & Santoni, che sarà presente in piazza De Ferrari fino al 5 novembre. All’inaugurazione erano presenti anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, l’assessore comunale al Commercio, Paola Bordilli, e il presidente di Confcommercio Genova, Alessandro Cavo.

L’opera, un’installazione alta 13 metri, rimarrà esposta fino al 5 novembre 2023. Dopo Genova, la sua presenza è prevista nelle principali città culturali italiane in un tour programmato per tutto il 2024.

La scultura è stata presentata la prima volta al FuoriSalone di Milano lo scorso aprile, nella cornice della mostra-evento Interni Design Re-Evolution nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano. L’installazione è costituita da 12 cubi in cemento che danno vita ad una torre, alla cui sommità è collocata la scultura a grandezza naturale di un uomo seduto con lo sguardo verso l’orizzonte. La scultura è fortemente caratterizzata da elementi geometrici e matematici. La sequenza aurea di Fibonacci scandisce la rotazione dei cubi che sorreggono l’uomo e subisce una lieve rotazione in prossimità della sequenza 1, 1, 2, 3, 5, la cui somma è 12, quanti sono anche i metri di altezza della torre.  «Tutto è iniziato dal desiderio di voler realizzare un importante progetto per presentare un’opera d’arte, mai vista in città, unica, grande e capace di stimolare, con elegante essenzialità, riflessioni su rilevanti ed attuali tematiche. Piazza De Ferrari accoglierà la scultura di Gianni Lucchesi a dimostrazione che Genova è una delle capitali della cultura italiana – spiega Elisabetta Rossetti, titolare della Galleria Studio Rossetti -. Collegata alla scultura, abbiamo organizzato, in galleria, la sua mostra dal titolo “Houston, che sfortuna”, che, a partire dal 5 ottobre, sarà occasione di incontro, scoperta, socialità, aperta alla città, agli appassionati e ai collezionisti. Ringrazio il Comune di Genova, il sindaco Marco Bucci e l’assessore Paola Bordilli per il supporto e la disponibilità dimostrati. Ringrazio gli sponsor, partner I.M.S. S.p.A..Ticketcrociere e Dpsonline, e in particolare ringrazio PSA Italy che ha sposato, attraverso il suo progetto di comunicazione interna Go Green, il significato di “Operae”, che analizza il comportamento dell’uomo nei confronti dell'ambiente e del costruire».

Metaforicamente, la costruzione non è ancorata al terreno dalla gravità: al contrario, è sostenuta dall'intelletto dell’uomo. Su tutta la lunghezza della colonna sono impressi in oro i sigilli ermetici di Giordano Bruno, in una intensità decrescente dall’alto verso il basso. Mediante uno sforzo immaginativo, esprimono le forme della natura per mezzo dell’intuito, capace di rendere in comunione la nostra vera essenza con l’universo infinito. La scultura nasce da un progetto elaborato in collaborazione con Carlo Albertò Arzelà, Julia Caracciolo, Sandra Bozzarelli e lo Studio Hangar.

L’artista ha sviluppato con l’azienda Giannoni & Santoni sia le soluzioni costruttive dell’opera che le finiture estetiche delle superfici dei cubi in cemento grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie dell’azienda mescolate ad un artigianato di alto valore artistico.

Gianni Lucchesi ha modellato a spatola e patinato la scultura in resina grazie alla collaborazione con l’azienda Poliart, leader nella moderazione 3D di polistirene espanso. Filotto Srl ha progettato e realizzato l’illuminazione interna ed esterna dell’opera. Lo studio Ingegneria e dintorni di Pisa ha progettato la statica dell’opera. L’installazione genovese ha visto la collaborazione di Comune di Genova, Camera di Commercio, Confcommerio Genova ed è stata sponsorizzata da PSA Italy, l’azienda portuale che in Italia gestisce tre terminal container tra Venezia e Genova, I.M.S. S.p.A..Ticketcrociere e Dpsonline.

Giovedì 5 ottobre alle ore 18, in occasione di Genova START, la notte bianca dell'arte moderna e contemporanea, verrà inaugurata la mostra personale dell’artista presso la Galleria Studio Rossetti in via Chiabrera 33 r. La mostra è curata dalla scrittrice e curatrice d'arte Alessandra Redaelli e sarà visitabile negli orari di apertura della galleria fino al 5 novembre 2023.

Cultura, 7.500 libri della Fondazione Carige in omaggio per i partecipanti alle iniziative del Ducale

Super User 15 Settembre 2023 544 Visite

I partecipanti alle iniziative organizzate da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura avranno l’opportunità di ricevere in omaggio i volumi del patrimonio di Fondazione Carige dedicati a Genova e alla Liguria.

Grazie alla donazione di Fondazione Carige e all’accordo con Palazzo Ducale, più di 7.500 preziose pubblicazioni saranno infatti a disposizione del pubblico e dei cittadini che potranno così approfondire la storia della propria città e della propria regione.

I libri sono già in distribuzione anche presso la biglietteria di Palazzo Ducale e nello spazio “Ducale 451”, l’angolo Book crossing allestito davanti all’ingresso della Sala del Munizioniere.

Si tratta della collana in cinque volumi Storia di Liguria, curata da Gabriella Airaldi, che ripercorre le tappe della storia ligure dalle origini – è di Esiodo la più antica menzione scritta del popolo ligure – fino al 1970, passando per il periodo in cui i Liguri divennero protagonisti di un’espansione che li vide ugualmente presenti dalla Cina fino alle isole atlantiche. E poi il Siglo de los genoveses in cui Genova divenne una potente centro finanziario e culturale, l’epoca di Mazzini e di Garibaldi, il ruolo nel nuovo Regno d’Italia, il dinamismo dell’attività portuale, il periodo della ricostruzione.

C’è poi Strade di Liguria, al quale hanno partecipato diversi studiosi coordinati dal curatore Tiziano Mannoni. Dall’organizzazione territoriale ai tempi della gens ligure all’innovativa concezione romana dell’impianto viario, l’opera presenta un articolato percorso, arricchito da un ricco apparato iconografico, alla scoperta delle antiche strade che si snodano orizzontalmente lungo la costa, seguendo la direttrice dell’Aurelia, e verticalmente attraverso gli assi di collegamento tra mare, campagne e rilievi. 

Ci sono inoltre Breve Storia della Resistenza Italiana (AA.VV) e il volume Il Duca della Finanza – I Galliera di Genova: mecenatismo e solidarietà, di Gabriella Airaldi e di Franco Manzitti. 

«Abbiamo accolto con estremo favore la proposta di Fondazione Carige di donare a Palazzo Ducale questi preziosi volumi – sottolinea il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa – e, di comune accordo, abbiamo deciso di metterli a disposizione del nostro pubblico. Si tratta, da una parte di un’iniziativa quasi naturale, nell’anno in cui Genova è stata designata quale Capitale italiana del Libro; dall’altra, è il riconoscimento del ruolo di Palazzo Ducale come casa della cultura di tutti i liguri. Approfondire la propria storia rappresenta un’occasione di crescita di consapevolezza e di senso di appartenenza della comunità. Ringrazio Fondazione Carige con la quale, come sempre, il rapporto di collaborazione diventa una condivisa visione di politica culturale». 

«Fondazione CARIGE – dichiara il presidente Paolo Momigliano – in occasione della proclamazione di Genova quale Capitale del Libro 2023 e a testimonianza dell’attenzione che la stessa da sempre rivolge a iniziative finalizzate alla crescita culturale della collettività, ha inteso donare un numero significativo di pubblicazioni relative alla Storia della nostra terra, con l’obiettivo di farne omaggio a favore della cittadinanza e del pubblico che interverrà in occasione di mostre ed eventi che si terranno presso la sede di Palazzo Ducale. Per il tramite di tale iniziativa, Fondazione CARIGE, se da un lato, rinnova il proprio costante impegno a favore della Cultura, dall’altro, conferma l’importanza di un agire sinergico con le altre Istituzione pubbliche e private del Territorio, nel comune obiettivo di “fare sistema”».

Camogli, Festival della Comunicazione da record: superate le 40mila presenze

Super User 11 Settembre 2023 1298 Visite

Più di 40mila presenze negli oltre 100 eventi animati da 150 grandi ospiti, 400mila i collegamenti online: cifre che rafforzano il successo di un appuntamento unico nel panorama culturale italiano che corona il traguardo dei dieci anni di storia. Il Festival della Comunicazione ritorna dal 12 al 15 settembre 2024 per l’undicesima edizione, che sarà dedicata al tema Speranze.

Il Festival della Comunicazione è arrivato a quota dieci edizioni e continua di anno in anno il suo percorso di crescita. Il borgo di Camogli si è animato come sempre nel secondo fine settimana di settembre, da giovedì 7 a domenica 10, con più di 100 eventi tra incontri, dibattiti, concerti, laboratori ed escursioni, coinvolgendo 150 ospiti protagonisti del panorama letterario, scientifico, artistico, economico, musicale e dello spettacolo.

Un Festival di indiscutibile successo sia dal vivo, saldamente sopra le 40mila presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 400mila visualizzazioni via streaming e arrivando a superare i 17.600 iscritti al canale YouTube. Sono oltre 820mila le views delle pagine del sito, e anche la partecipazione via social è in crescita con una copertura che segna il record di 300mila persone raggiunte. E al di là dei numeri, ci sono il calore e l’affetto di un pubblico puntualmente vicinissimo a una manifestazione sempre più apprezzata e riconosciuta.

Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame e dal Comune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria, Rai, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il Festival quest’anno è stato dedicato alla Memoria, intesa come quella straordinaria attitudine della mente, del corpo e dello spirito che è parte integrante del nostro essere, strumento indispensabile per costruire l’identità delle persone e dei popoli. Dall’apertura alla presenza del Presidente regionale Giovanni Toti e con le lectio di Andrea Riccardi “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”, di Enrico Mentana e di Aldo Grasso, passando per il confronto tra sindaci Beppe Sala - Marco Bucci fino ai partecipatissimi incontri con Rosario Fiorello, Claudio Bisio, Antonella Viola, Mario Tozzi, Silvia Ferrara, Aldo Cazzullo e Francesco Costa, scrittori, storici, giornalisti, divulgatori scientifici, artisti e musicisti hanno appassionato il pubblico con efficacia e creatività in tutti gli appuntamenti. Dando vita ancora una volta a una festa di convivialità e cultura, tra ricorrenze storiche – come gli ottant’anni dall’armistizio di Badoglio e i 75 anni di Costituzione – anteprime editoriali e cinematografiche.

A Neri Marcorè è andato il Premio Comunicazione 2023, ‘per il suo talento istrionico e poliedrico che attraversa e travalica tutte le arti sceniche: dal teatro al cinema, dalla radio al podcast, dal varietà ai programmi TV. Un comico posato e sornione, capace di una travolgente simpatia, che trova nella pacatezza dei suoi modi e nella calma dei suoi toni lo strumento più efficace per entrare in sintonia con la gente, per divertire e divertirsi coinvolgendo, cogliendo con bonaria ironia bisogni e fragilità, qualità e pregi di ognuno di noi’.

Un grazie speciale ai partner che hanno contribuito a rendere possibile il festival – tra cui citiamo Ferrovie dello Stato Italiane, Banca Passadore, Basko, BMW, Assicurazioni Generali, Lavazza, Enel, Eni, Msc Crociere, Iren, MyEdu, Weber Shandwick, IBM, RP Legal & Tax, Wind Tre, Fondazione Compagnia di San Paolo, Gruppo Boero, Federlogistica, Costa Edutainment e BonelliErede.

“Per il primo decennale del Festival della Comunicazione abbiamo voluto organizzare un’edizione che più di ogni altra mettesse insieme passato e futuro, storia e prospettiva. I quattro giorni di incontri uniti dal filo conduttore della Memoria sono stati un appassionante viaggio attraverso le nostre radici culturali e la nostra evoluzione come specie, esplorando i temi più rilevanti e quelli emergenti dell’economia, della scienza, della digitalizzazione, del dibattito pubblico e delle arti, tra musica, cinema, teatro e poesia”, ha detto in chiusura del Festival il direttore Danco Singer. “La comunicazione è ciò che permette il confronto tra discipline e la contaminazione tra mondi apparentemente distanti, dando forma alle innovazioni e ordinando il pensiero nella costruzione del futuro. Ospiti straordinari, vecchi e nuovi amici del Festival, ci hanno fatto riscoprire e approfondire in modo originale gli argomenti dell’attualità e anche quelle memorie fondamentali che rischiamo vengano cancellate dal tempo. La misura del successo di una manifestazione come la nostra non è data solo dai grandi risultati numerici in termini di pubblico e visibilità mediatica, ma anche dalla forte sinergia tra l'organizzazione, le amministrazioni, le forze dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff, i volontari, il pubblico e il contributo culturale e affettivo di assoluto valore che ciascuno dei nostri ospiti offre. Un mix che abbiamo costruito in dieci anni, grazie anche alla saggezza di Umberto Eco e al lavoro di una squadra sempre più ampia e affiatata”. 

La direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Le vie, le piazze e le terrazze di Camogli sempre gremite sono una piacevole costante per il Festival della Comunicazione, ma impagabile è soprattutto il calore che riceviamo da chi partecipa al Festival, dai numerosi volontari e anche attraverso i canali social. I grandi eventi andati sold out in una manciata di minuti dall’apertura delle prenotazioni, le platee sempre pienissime, un pubblico meraviglioso (e altrettanto ordinato), le code ai firmacopie e l’entusiasmo che si respira dal primo mattino fino agli eventi serali non smettono di confermarci la voglia che c’è di fare cultura, incontrandosi e stando insieme. Abbiamo vissuto quattro giornate piene ed emozionanti, dalle colazioni insieme agli autori fino agli eventi in musica, sul cinema, comici e a teatro, con un fitto palinsesto di incontri arricchito da laboratori ed escursioni. Molte cose sono cambiate in dieci anni – basta pensare alla comunicazione digitale, alle dinamiche dei social e allo streaming – ma non si sono modificati il calore umano, la vicinanza del nostro affezionato pubblico, la gioia della condivisione delle idee e quella parte più passionale, viva, emozionante e festosa che è da sempre l’anima del nostro Festival”.

Ma gli eventi targati Festival della Comunicazione non sono finiti. Nella cornice dell’Estate Romana, da venerdì 22 a domenica 24 settembre 2023 si svolgerà presso l’Auditorium dell’Ara Pacis un ciclo di incontri originali dedicati a Roma e alla poesia, ideati e prodotti dal Festival della Comunicazione per rincontrare – attraverso i racconti del classicista e scrittore Maurizio Bettini – tre dei poeti dell’Antica Roma che da secoli ispirano il mondo: Virgilio, Orazio e Ovidio.

Il Festival della Comunicazione guarda già anche alla sua undicesima edizione: l’appuntamento è da giovedì 12 a domenica 15 settembre 2024, quando il Festival tornerà a Camogli per affrontare il tema Speranze: slancio che abbraccia la dimensione personale e relazionale verso la costruzione del mondo che vogliamo per noi e per le prossime generazioni, tra fiducia verso il futuro e apertura verso il possibile, verso ciò che non è ancora e che siamo chiamati a realizzare, all’insegna delle sollecitazioni sempre attuali del padre nobile del Festival Umberto Eco.

Gli ospiti che hanno partecipato alla decima edizione del Festival della Comunicazione sono Eraldo Affinati, Fabienne Agliardi, Mattia Alessio, Valentina Alferj, Giovanni Anelli, Antonello Angiolillo, Stefania Auci, Annalisa Azzola, Lorenzo Baglioni, Guido Barbujani, Giorgio Bavestrello, Fabrizio Benente, Silvia Benzi, Nicola Bertellotti, Cesare Biondolillo, Claudio Bisio, Piero Boccardo, Caterina Boccato, Sandra Bonzi, Dario Bressanini, Enrico Brizzi, Ninni Bruschetta, Marco Bucci, Pietrangelo Buttafuoco, Aurora Cagnana, Mario Calabresi, Alessio Caminata, Carlo Carabba, Luca Cardone, Cinzia Carta, Gabriella Casali, Matteo Castellan, Cristiana Castellotti, Chiara Catalano, Guido Catalano, Aldo Cazzullo, Rita Cersosimo, Giorgio Chiarelli, Gherardo Colombo, Daniele Coluzzi, Giorgio Conte, Gianni Coscia, Francesco Costa, Roberto Cotroneo, Carlo Cottarelli, Paolo Crepet, Nello Cristianini, Giovanni D’Alessandro, Luca Dal Fabbro, Stefano Davini, Luca De Biase, Maurizio, De Giovanni, Maurizio Decollanz, Federico Delfino, Clario Di Fabio, Lea Di Noto, Silvia Di Pietro, Giulia Di Quilio, Edilge Di Stefano, Alberto Diaspro, Giuseppe Dipasquale, Giacomo “Entropy For Life “ Moro Mauretto , Francesco Faccini, Marco Faimali, Oscar Farinetti, Stefania Farinon, Silvia Ferrara, Federico Ferrazza, Rosario Fiorello, Marcello Flores,  Federico Fubini, Laura Fumagalli, Gabriele Galateri di Genola, Francesca Garaventa, Furio Garbagnati, Ilaria Gaspari, Fabio Genovesi, Davide Giglio, Marco Giovine, Alberto Girani, Miguel Gotor, Aldo Grasso, Viola Graziosi, Monica Guerritore, Mario Incudine, Cinzia Leone, Erika Mandraffino, Giorgio Manzi, Neri Marcorè, Domenico Mariorenzi, Luca Marsicano, Fabio Masi, Leonardo Massa, Stefano Massini, Raffaele Mellace, Enrico Mentana, Luigi Merlo, Giorgio Metta, Andrea Montanari, Fabio Negrino, Norma “Norma’s Teaching” Cerletti, Piergiorgio Odifreddi, Gianni Oliva, Roberto Olivi, Andrea Pagnin, Pierluigi Pardo, Vito Paolo Pastore, Giulia Pellegri, Luca Perri, Vittorio Pettinato, Benedetto Piaggio, Rocco Pinto, Francesco Profumo, Federico Rampini, Massimo Recalcati, Andrea Riccardi, Walter Riva, Carlotta Rivella, Enrico Robutti, Luca Roccia Baldini, Stefano Rossi, Riccardo Rossotto, Eliana Ruffoni, Giuseppe Sala, Leonardo Scavino, Stefano Schiaparelli, Omar Schillaci, Michele Serra, Mirella Serri, Beppe Severgnini, Michela Spagnuolo, Domenico Starnone, Stellare Factory, Federico Taddia, Mariel Tahiraj, Mauro Taiuti, Sahra Talamo, Emanuela Tarizzo, Eleonora Tassara, Giovanni Toti, Mario Tozzi, Marina Pina Usai, Giorgio Vallortigara, Mila Valsecchi, Antonio Vasta, Luigi Vergallo, Antonella Viola, Francesco Vissani.

Festival della comunicazione di Camogli, Toti: “Confronto su temi attuali e di grande interesse”

Super User 08 Settembre 2023 457 Visite

“Il Festival della Comunicazione, giunto nel 2023 alla decima edizione, in questi anni è cresciuto tantissimo, radunando personalità di primo piano che si sono sempre confrontate su temi attuali e di grande interesse. Una formula vincente, insomma, fatta di un programma di altissimo livello, un ampio seguito di pubblico e un profondo legame con il nostro territorio, tutti elementi in grado di portare sempre maggiori ricadute in termini di presenze e visitatori, a Camogli e non solo”.

Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti, intervenuto alla presentazione del Festival della Comunicazione di Camogli 2023.

“L’obiettivo di questa kermesse – continua il presidente - è da sempre quello di affrontare le sfide del futuro partendo dalla conoscenza di ciò che ci ha preceduto, di riconquistare un passato collettivo, come diceva il padre del Festival Umberto Eco. Un tema, quello della memoria, che proprio quest’anno farà da filo rosso al programma e che rappresenta un aspetto fondamentale nella vita di ogni comunità, perché nessuna società e nessun uomo può vivere senza”.

"Il Festival della Comunicazione è un evento importantissimo a livello nazionale che attira tantissime persone ogni anno: nel 2022 ha registrato ben 40 mila presenze - aggiunge Augusto Sartori, assessore regionale al Turismo e ai Grandi Eventi - Anche quest'anno il programma è ricchissimo di appuntamenti con ospiti prestigiosi che approfondiranno non solo ogni aspetto del mondo della comunicazione ma anche, e da assessore al Turismo ciò mi sta molto a cuore, ogni aspetto relativo alla valorizzazione delle specificità del territorio. Bellissime e affascinanti sono le tre escursioni culturali alla scoperta dell’Area Marina Protetta e del Monte di Portofino che faranno apprezzare questi luoghi meravigliosi a chi non li conosce”.

Capitale del libro, a Genova arriveranno premi Nobel e Pulitzer

Super User 07 Settembre 2023 800 Visite

22 mostre, 9 festival, 12 spettacoli e reading, ben 175 presentazioni e aperture straordinarie delle biblioteche. Il ricco programma di attività di Genova Capitale del Libro 2023 è stato illustrato questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi. 

Genova si appresta dunque a essere protagonista, da settembre 2023 ad aprile 2024, di una serie di iniziative – letture pubbliche, esposizioni, eventi di promozione della lettura, interventi alle biblioteche cittadine, progetti rivolti a scuole e famiglie e tanto altro – che coinvolgeranno l’intera città e il mondo della cultura genovese. L’elenco completo delle iniziative è sul sito www.visitgenoa.it

Tra gli obiettivi, la promozione la cultura del libro, il potenziamento del sistema bibliotecario urbano e dell'accessibilità del patrimonio librario, la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale genovese attraverso i libri.  

A pagine spiegate! è il tema progettuale che ha portato la giuria del Ministero della Cultura a scegliere Genova come Capitale Italiana del libro 2023, raccogliendo la staffetta da Ivrea e ancora in precedenza da Vibo Valentia e Chiari (BS). Il titolo scelto deriva dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima, spina dorsale dell’identità della città: così come le vele si spiegano per raccogliere il vento e spingere le imbarcazioni verso nuovi lidi, esplorazioni e avventure, così le pagine dei libri si spiegano per diventare accessibili, dare forma a storie e memoria ed essere strumenti di conoscenza, valorizzazione, cittadinanza attiva e partecipata. 

Non soltanto la vastità dell’offerta, ma anche la varietà degli eventi rispecchia l’essenza del libro come strumento versatile e poliedrico, in grado di diventare veicolo di inclusione sociale con un ruolo cruciale nella crescita civile di una comunità.  

Un filo rosso che ha funzionato – e sta tuttora funzionando – come sollecitatore di proposte da parte delle istituzioni culturali della città e non solo. Il dialogo avviato con molte case editrici – tra cui Einaudi, Il Saggiatore, Mondadori, Guanda – produrrà un ampliamento e un arricchimento del programma con ulteriori iniziative di qualità e dal respiro internazionale. Alcune di queste mireranno alla valorizzazione del ricco e variegato mondo dell’editoria locale, da sempre un prezioso indicatore della vitalità culturale della città.  

«Siamo orgogliosi di dare il via al programma di Genova Capitale del Libro, un progetto che abbiamo sostenuto e accolto con grande entusiasmo e convinzione. Dopo la nomina della nostra città abbiamo lavorato duramente per presentare un programma di grande livello per i genovesi e per i turisti – ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci – Il ricco calendario saprà esaltare Genova dal punto di vista culturale attirando un gran numero di appassionati. Uno dei grandi obiettivi che perseguiremo sarà quello dell’accessibilità, per consentire a tutti di scoprire il nostro patrimonio librario. I libri e la lettura saranno i grandi protagonisti dei prossimi mesi a Genova, coinvolgeremo l’intera città in questa grande iniziativa».

«​​​Genova Capitale Italiana del Libro conferma la vocazione culturale della Liguria, territorio dalle mille suggestioni letterarie in grado di attrarre eventi di respiro internazionale. Un risultato importante, raggiunto grazie alla collaborazione di più interlocutori. Tra questi, come ente sostenitore, anche Regione Liguria, che nel 2024 proseguirà il suo cammino di promozione turistico-culturale partecipando all'evento più significativo dell'editoria italiana, il Salone Internazionale del Libro - ha affermato il presidente di regione Liguria Giovanni Toti - Il titolo del programma presentato da Genova Capitale del Libro racchiude tutto il fascino che l'antica repubblica marinara continua a esercitare nell'immaginario collettivo e con il suo calendario, la città conferma peraltro un'altra qualifica ricevuta dal Centro per il libro e la lettura, quella di 'Città che legge' per merito del suo sistema di biblioteche. Regione Liguria non può che farsi portavoce dell'importanza della lettura e continuare a investire per celebrare gli autori che hanno raccontato e vissuto la nostra regione. Uno su tutti Italo Calvino, del quale festeggeremo il centenario con una mostra a Palazzo Ducale, dopo la tappa alle Scuderie del Quirinale. E ancora Montale, Sanguineti, Sbarbaro e Andersen, fino ad arrivare all'editoria dei giorni nostri. Si tratta inoltre, non dimentichiamolo, di un'opportunità di promozione senza precedenti: la cultura è settore trainante anche per l'economia, il commercio e il turismo».

Ambasciatrice d’eccezione dell’iniziativa è Jhumpa Lahiri, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa con L’interprete dei malanni nel 2000. Nata a Londra da genitori bengalesi e cresciuta negli Stati Uniti, ha insegnato a Princeton ed è attualmente direttrice del programma di scrittura creativa al Barnard College della Columbia University. Dal 2015, Lahiri ha scelto di adottare la lingua italiana per la realizzazione delle sue opere: una lingua che studia ama e pratica durante i frequenti soggiorni a Roma. L’ultimo libro scritto in italiano si intitola Racconti Romani ed è stato pubblicato nel 2022 da Guanda, editrice di tutte le opere dell’autrice.

«Un simile progetto, oltre a sottolineare la forza di un territorio, permette di tendere i ponti tra culture e diversi luoghi del mondo. Un ponte che contribuirò a costruire e percorrerò per portare la ricchezza di Genova Capitale del libro a New York – ha spiegato Jhumpa Lahiri - Credo che unendo gli enti sul territorio, i presidi sociali e culturali, soggetti pubblici e privati nel riconoscimento e nella promozione del valore del libro e della lettura, il progetto possa diventare un vero e proprio attivatore di futuro. Ciò che più mi ha colpita di Genova Capitale del Libro è proprio la sostanza, la sua attivazione dal basso, oltre qualsiasi apparenza. Sono certa marcherà un passo fondamentale nella cultura legata al libro grazie a questo suo essere motore di aggregazione di generazioni diverse, di fasce a volte distanti della comunità e di realtà differenti».

«Essere stati scelti come Capitale del Libro 2023 – sostiene il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa – ci rende orgogliosi. Per la nostra tradizione di città vitale dal punto di vista culturale, ma, soprattutto, perché riconosce la qualità del progetto che abbiamo presentato. Genova è una città ricca di stimoli ed è grazie a questo elemento distintivo che siamo stati in grado di coinvolgere decine di soggetti, da sempre attivi sul territorio con competenza e passione. Una passione anche civica, ci tengo a sottolinearlo. La cultura è, infatti, un formidabile agente di coesione, crescita, inclusione e integrazione. “A pagine spiegate” nasce con questo obiettivo ambizioso e, come presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, sono particolarmente fiero di essere il soggetto attuatore di un programma variegato e stimolante». 

«È un progetto che ho seguito nel momento della fase della sua ideazione e progettazione e che ora prende forma rispettando le aspettative - dichiara l'on. Ilaria Cavo, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera dei deputati - Dopo la proclamazione di Genova Capitale del libro, il ministero della Cultura ricordo che aveva auspicato un programma fatto di premi Nobel e Pulitzer. E ci saranno. Questo è un programma "alto" ma che nasce dal basso, in cui trovano una perfetta sintesi le aspirazioni internazionali della manifestazione con la valorizzazione degli eventi più tradizionali (dal festival della Scienza alla Storia in Piazza passando per i Rolli), qui declinati in chiave letteraria. Un programma che ha il valore aggiunto di rivolgersi ai giovani: proprio in questo momento caratterizzato da drammatiche vicende che ci interrogano sul mondo giovanile, è emerso ancora di più quanto la cultura sia fondamentale come presidio e per realizzare una vera inclusione. Non si potrebbe parlare di “pagine spiegate”, o vele spiegate, senza un progetto culturale capace di stimolare soprattutto i ragazzi».

 

Genova come destinazione culturale 

Come Capitale del Libro 2023, Genova ospiterà grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, come il Premio Nobel Orhan Pamuk, la scrittrice messicana Guadalupe Nettel e ancora altri scrittori, vincitori di Premi Pulitzer, come Jhumpa Lahiri. 

Si tratterà di occasioni di incontro con potenzialità attrattiva non soltanto per la cittadinanza, ma anche per un più ampio pubblico, trasformando Genova in meta di riferimento per la scena culturale e letteraria. Con lo stesso obiettivo, le biblioteche, Palazzo Ducale e altri luoghi chiave della città saranno lo scenario di mostre tematiche ed esposizione di libri rari. 

In particolare, Palazzo Ducale ospiterà dal 15 ottobre al 7 aprile la mostra Calvino cantafavole, in occasione del centenario della nascita dello scrittore. Il percorso scenografico è realizzato da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse. 

Per i 200 anni della Berio, la Biblioteca promuove un ricco programma di eventi culturali e ludico-ricreativi che permetteranno ai visitatori di riscoprire la biblioteca come luogo di aggregazione e partecipazione.  Sempre la Berio aprirà le porte anche a sera, in orari prolungati, per permettere di vivere la biblioteca come luogo di aggregazione e socializzazione per la comunità dei visitatori.  

Il programma vuole presentare il libro non soltanto nella sua fruizione di lettura, ma anche entro le dinamiche editoriali della sua realizzazione e promozione attraverso eventi, attività e fiere (prima tra tutte, la quinta edizione del Book Pride) che, oltre agli autori, coinvolgerà case editrici così come editor, publisher e altri professionisti dell’editoria.  

I partecipanti alle iniziative organizzate da Palazzo Ducale potranno ricevere in omaggio circa 7.500 volumi del patrimonio di Fondazione Carige dedicati a Genova e alla Liguria.

Da ricordare anche – tra gennaio e marzo 2024 – La pagina e il palcoscenico: quando il libro incontra il teatro, un progetto con il quale il Teatro Nazionale partecipa al programma di Genova Capitale del Libro e che prevede diverse tipologie di appuntamenti intorno ai libri: dalla maratona di lettura dedicata ad Italo Calvino (La Notte degli scrittori a Palazzo Ducale il 23 febbraio), alla poesia, passando per le fiabe e i racconti per bambini e ragazzi, agli incontri in collaborazione con Festival “Libri Come” di Roma.

Il ricco calendario avrà come ideale conclusione la XIII edizione di La Storia in Piazza dedicata significativamente al tema Libro e Libertà. La Storia in Piazza – a cura di Luciano Canfora, Franco Cardini e Anna Foa – è uno dei festival di riferimento nazionale per quanto riguarda la divulgazione delle tematiche storiche e, per il suo approccio alla portata del grande pubblico e non riservato ai soli addetti ai lavori, ogni anno richiama migliaia di partecipanti. 

Il Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) sta preparando un numero monografico della rivista Cittàchelegge, periodico di cultura editoriale e promozione della lettura, interamente dedicato a Genova e al programma di Genova Capitale del Libro 2023.

 

Il libro come strumento di inclusività sociale 

Molte delle iniziative di Genova Capitale del Libro 2023 puntano al coinvolgimento attivo della cittadinanza e alla promozione dell’inclusività sociale, attraverso la creazione di eventi che non si limitino a specifiche fasce d’età e gruppi sociali, ma che favoriscano l’incontro e lo scambio tra gli stessi. Le attività didattiche per giovani e scuole verranno quindi affiancate a laboratori e workshop per anziani e a incontri con mediatori culturali per le comunità migranti della città. Da sottolineare l’iniziativa Portiamo un libro in carcere, organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura insieme alla Comunità di Sant’Egidio di Genova. Alcuni autori parteciperanno ad incontri con i detenuti della Casa circondariale di Genova Pontedecimo parlando delle storie contenute nelle loro opere. Si comincia con Bruno Morchio, Barbara Fiorio ed Ester Armanini.

Oltre a orari prolungati e aperture straordinarie delle biblioteche del sistema bibliotecario urbano, che saranno luogo e casa per la cittadinanza, molte iniziative punteranno a portare il libro anche in quartieri e luoghi in cui la fruizione letteraria è poco accessibile e diffusa con la distribuzione gratuita di volumi, la consegna a domicilio e itinerari letterari che permettano di scoprire la città anche nei suoi angoli meno noti.

 

I progetti speciali del sistema bibliotecario urbano 

La mia biblioteca è senza confini da settembre 2023 a settembre 2024 - Biblioteca Internazionale per Ragazzi E. De Amicis.

La Biblioteca Internazionale per Ragazzi De Amicis, insieme al sistema bibliotecario urbano e alle associazioni attive sul territorio nell’ambito della disabilità, promuove un progetto per migliorare la qualità di vita di bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento. Una nuova esperienza di lettura che potrà essere proficuamente esportata in famiglia come a scuola, in modo da accompagnare i giovani fruitori in un percorso virtuoso casa-biblioteca-scuola-casa integrato nelle connessioni fisiche e spaziali così come le connessioni legate all’apprendimento e alla conoscenza.

 

Arcipelago della creatività 

da dicembre - Biblioteca Internazionale per Ragazzi De Amicis

La Biblioteca De Amicis si rinnova per essere più inclusiva, accessibile e coinvolgente: il progetto di rifunzionalizzazione di alcune sezioni, interamente finanziato da Fondazione Compagnia di San Paolo, prevede la realizzazione di un nuovo spazio multiforme e polifunzionale, mirato a stimolare la creatività e la comunicazione di bambini e ragazzi aggiornando connettività, comfort, tecnologie a disposizione della biblioteca. 

 

I feel good in biblioteca 

da dicembre - sistema bibliotecario urbano

Finanziato dal Ministero delle Politiche Giovanili, il progetto punta a una maggiore apertura delle biblioteche rivolgendosi a un ampio e variegato pubblico, includendo le fasce più deboli – in particolare, i ragazzi con disabilità tra i 14 e i 19 anni. Grazie a nuove sinergie con le associazioni per i giovani attive sul territorio, attività mirate e occasioni di socialità, le biblioteche Cervetto di Rivarolo, Benzi di Voltri e De Amicis al Porto Antico si costituiranno come spazi sicuri e stimolanti, dove i giovani potranno confrontarsi e accrescere le

Villa Serra parte in quarta con l'ambasciatore Osvaldo

Super User 18 Agosto 2023 1934 Visite

Villa Serra di Comago parte con la marcia giusta. Un piede sull’acceleratore ce lo ha messo Alberto Podestà, il designer è da poco entrato a far parte del consiglio d’amministrazione del consorzio.

Grazie all’intesa tra il gruppo di lavoro e la responsabile degli eventi, l’architetto Paola Gavoglio, sono nati tanti nuovi progetti che andranno a integrare quelli storici, quali il Salone del cioccolato e i mercatini di Natale.

L’ambasciatore degli appuntamenti che si terranno in villa è Osvaldo, il fortunato coniglietto viola nato dall’estro dell’artista albisolese Paolo Pastorino e dal restyling di Alberto Podestà che, con l’approvazione della curatrice Anna Orlando, lo ha brandizzato per la comunicazione del pre-evento di Genova Jeans in programma il prossimo 10 settembre.

Osvaldo in jeans

Carnaio 8844, Paolo Fizzarotti presenta il suo libro a Santa Margherita

Super User 11 Agosto 2023 563 Visite

Appuntamento con il giallo a Villa Durazzo, il salotto buono di Santa Margherita Ligure. Lunedì 14 agosto, ore 18:00, nella tensostruttura adiacente alla villa, verrà presentato il thriller psicologico “Carnaio 8844” scritto dal giornalista sammargheritese Paolo Fizzarotti per la casa editrice friulana “L’Orto della Cultura”. Oltre all’autore parteciperà lo psichiatra vogherese Maurizio Ramonda, che ha curato la revisione medico-scientifica del testo. L’attrice Viola Villa, direttrice di “La Perla del Tigullio Teatro”, leggerà alcuni brani estratti dal romanzo. L’incontro fa parte della rassegna di eventi culturali “Il salotto di Amalia”, organizzata da Marina Marchetti e dai Servizi Bibliotecari del Comune di Santa Margherita.  La stessa Marina Marchetti farà da moderatrice dell’incontro.

“E’ una storia che riguarda da vicino il territorio del Levante Ligure - afferma Fizzarotti – Infatti la vicenda si svolge tutta su un treno di pendolari, nel tragitto tra Sestri Levante e Genova Principe. Un treno affollato, dove tutti si conoscono e contemporaneamente sono perfetti sconosciuti. Storie che si intrecciano, o che procedono parallele senza incontrarsi mai: come i binari”.

Tutto avviene sul Regionale 8844. Il numero è di fantasia, ma fino a un certo punto: per scoprirlo basta consultare la Smorfia Moderna sul sito ufficiale del gioco del Lotto. Il treno diventa un mondo parallelo: un microcosmo autonomo, che attraversa la realtà esterna come se fosse impermeabile. Poi avvengono una serie di delitti, inspiegabili, che sembrano scollegati fra loro. Ci sono un poliziotto, la sua ragazza; un telepate che naviga nei pensieri dei suoi compagni di viaggio; due pendolari cinici e disincantati, che tengono la conta dei morti; uno stalker e la sua vittima; un controllore che traghetta ogni giorno il suo carico di umanità dolente.

“Su tutto – conclude Fizzarotti - una domanda: chi sarà il prossimo?”.

Il Festival della parola dice addio a Chiavari, la curatrice Molinari: “Non sussistono le condizioni per andare avanti”

Super User 04 Agosto 2023 540 Visite

A circa due mesi dall'ultima edizione del Festival della Parola - Chiavari di cui sono ideatrice e proprietaria del marchio, oggi sono qui a comunicarvi che non ci sono più le condizioni per poter portare avanti la manifestazione così come era stata ideata.

Prima che si scatenino facili polemiche dico che nulla ha a che vedere con chi governa la città, che non ho dubbi saprà creare occasioni altre di qualità e arricchenti per il suo pubblico, in specie vorrei sperare per i giovani.  Ha a che fare semplicemente con una mia non condivisione con scelte e modi che l'hanno portato ad essere distante in molte sue parti da ciò che si intendeva dovesse essere.

L'idea del festival è nata oltre dieci anni fa da un’urgenza personale, che da donna di scrittura e di radio non ho potuto mettere a tacere.

Quello era un momento storico in cui era evidente ci fosse nel mondo della comunicazione qualcosa che non andava.

La tuttologia imperante nell'editoria e in alcune emittenti, nei contenuti e nelle conduzioni, e la sfrontata omologazione musicale in molti dei loro palinsesti mi hanno fatto riflettere.

Ho deciso così di fare qualcosa nel mio piccolo, pensando, da madre soprattutto, ai nostri ragazzi e alla mia città.

L'ho fatto con immenso piacere e dedizione gratuita scegliendo chi avrebbe potuto bene comprenderlo e produrlo, e insieme, poi, migliorarlo con l'aiuto e il contributo di persone che dalla prima all'ultima ringrazio, allo stesso modo le istituzioni regionali, le amministrazioni che si sono susseguite, le maestranze e tutti quelli che vi hanno creduto sostenendolo.

Un festival che si distinguesse per l'occasione, la contemporaneità, ma soprattutto per l'atemporalità. Un festival che ci fermasse.

Un festival che non cavalcasse mode di temi e di parole, semmai tenesse la barra dritta in direzione delle urgenze delle nuove generazioni, in questi ultimi anni più che mai.

Un festival che salvaguardasse di ciascuno la propria identità artistica e di pensiero creando occasione di dialogo e di confronto, in contraddittori utili, mai volgari e rispettosi dell'altro.

Un festival che valorizzasse vite spese a difendere, innovare, restituire, e fare valere strenuamente la parola a prescindere dalla poca o tanta notorietà o appeal del suo divulgatore.

Oggi, ripeto, non sussistono le condizioni per portare avanti il festival così come era stato concepito inizialmente.

Stringo forte a me i ragazzi delle scuole che ho incontrato in questi anni, il progetto al quale ho più creduto, e dico loro a gran voce siate ostinati e vivi, perché la vita vale la pena ogni giorno. Prestate sempre fede alla parola data.

Grazie!

Helena Molinari

CLIP, Portofino si conferma capitale internazionale della musica

Super User 24 Luglio 2023 933 Visite

Portofino si conferma capitale della musica internazionale con la nona edizione di CLIP – Concorso Lirico Internazionale di Portofino, andato in scena ieri sera in una Piazzetta gremita. Ad aggiudicarsi il primo premio, oltre al premio come miglior voce femminile, è stata la mezzosoprano olandese Nina Van Essen, di 29 anni, che aveva già incantato il pubblico ad inizio concerto con l’aria “Una voce poco fa” da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Il secondo premio è andato a Flavia Striquer mentre il terzo premio se l’è aggiudicato Anton Beliaev. Menzione particolare anche per Maria Kokarevam vincitrice del premio come miglior Voce Femminile. Tra gli italiani trionfo per Lorenzo Martelli, che ha vinto il Premio Tenore Emergente. L’altra italiana in concorso, Alessia Panza, ha conquistato rispettivamente il Premio Miglior Cantante Italiano e iI Premio Rapallo Opera Festival.

La nona edizione record di CLIP, che ha visto ben 293 partecipanti, organizzata in collaborazione con Comune di Portofino, Teatro Carlo Felice e da quest’anno Premio Paganini, ha dunque emesso i suoi verdetti. L’annuncio del vincitore è stato comunicato al termine del concerto conclusivo “Francesco Brioschi Editore”, aperto sulle note dell’emozionante ouverture del Nabucco, magistralmente eseguita dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta dal Maestro Alessandro Bonato. La giuria, composta da direttori artistici e casting director di alcuni dei migliori teatri d’opera del mondo, era guidata da Dominique Meyer, Sovrintendente del Teatro La Scala di Milano.

I primi cinque finalisti si sono poi esibiti in un repertorio impegnativo e coinvolgente: il baritono Mihai Damian, 27 anni, vincitore del Premio Kleinitz, è stato il primo finalista a esibirsi cimentandosi nell’aria “Si può? Si può? Signore! Signori!” (Prologo) da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; seguito dalla vincitrice del primo premio “Loro Piana” Nina Van Essen che ha incantato il pubblico con l’aria “Una voce poco fa” da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. La soprano armena Marianna Hovhannisyan (27 anni), altra vincitrice del Premio Kleinitz e del premio del pubblico Faraone Gioielli, si è esibita nell’aria “Gualtier Maldè! ...Caro nome” da Rigoletto di Giuseppe Verdi, mentre il vincitore del Premio Tenore Emergente “AR92”, il venticinquenne abruzzese Lorenzo Martelli, ha infiammato il pubblico con “Questa o quella” sempre da Rigoletto. La prima parte del galà si è conclusa sulle note di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, di cui la soprano Maria Kokareva (24 anni), vincitrice del Premio Under 25 “Luca Targetti”, ha cantato la struggente aria “Regnava nel silenzio”.

La serata è proseguita con un intermezzo d’eccezione: grazie alla collaborazione tra Premio Paganini e il Concorso Bottesini, hanno calcato quest’anno il palcoscenico di CLIP i due vincitori in carica dei rispettivi concorsi: Giuseppe Gibboni, violinista salernitano vincitore del Premio Paganini 2022, e Julián Medina, contrabbassista argentino vincitore dell’ottava edizione del Concorso Bottesini, svoltosi a Crema nello scorso ottobre. I due solisti hanno sorpreso e colpito il pubblico in piazza con le note del Gran Duo Concertante di Giovanni Bottesini, meglio noto come “il Paganini del Contrabbasso”. Sull’entusiasmo del pubblico i due virtuosi hanno concesso un bis: il Primo e Secondo Capriccio di Paganini, eseguiti con straordinaria maestria da Giuseppe Gibboni, e Ibérique Péninsuliare di François Rabbath proposta magistralmente da Julián Medina.

La seconda parte della serata ha visto gli ultimi cinque finalisti prodursi in emozionanti performance: il vincitore del terzo premio “Belmond”, il baritono russo Anton Beliaev (25 anni), ha proposto l’aria “Come Paride vezzoso” da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, mentre la seconda classificata Flavia Striquer, soprano brasiliano di 28 anni, ha cantato “Sì, mi chiamano Mimì” da La Bohème di Giacomo Puccini, aggiudicandosi il secondo premio “Pirelli”. È stato poi il turno dell’italiana Alessia Panza, soprano venticinquenne di Desenzano del Garda, e della sua “Donde lieta uscì” sempre da La Bohème che le ha permesso di aggiudicarsi il premio per il miglio cantante italiano offerto dalla Banca Passadore.

Hanno concluso la serata gli ultimi due vincitori del Premio Kleinitz con due arie di Mozart: il basso venticinquenne Vladyslav Buialskyi, da Berdyansk in Ucraina, ha divertito il pubblico con la famosa “Madamina, il catalogo è questo” da Don Giovanni; e infine, il soprano austriaco Vanessa Waldhart (28 anni) con “O zittre nicht, mein lieber Sohn” da Die Zauberflöte.

A tutti i finalisti è stata infine assegnata una borsa di studio offerta dalla Fondazione Peter e Vivian Beckwith.

 

VINCITORI CLIP2023

1° premio: Nina Van Essen

2° premio: Flavia Striquer

3° premio: Anton Beliaev

Premio Under 25: Maria Kokareva

Premio Miglior Voce Femminile: Nina Van Essen

Premio Tenore Emergente: Lorenzo Martelli

Premio Miglior Cantante Italiano: Alessia Panza

Premio Rapallo Opera Festival: Alessia Panza

Premio Eva Kleinitz: Vanessa Waldhart, Marianna Hovhannisyan, Vladyslav Buialskyi, Mihai Damian

Premio del pubblico: Marianna Hovhannisyan

 
Anton Beliaev, Nina Van Essen e Flavia Striquer

Giuseppe Gibboni e Julian Medina

 

Simona Baldelli vince il Premio letterario nazionale per la donna scrittrice - Savona 2023

Super User 17 Luglio 2023 782 Visite

Simona Baldelli con il romanzo “Il pozzo delle bambole” (Sellerio, 2023) ha vinto la 38a edizione del “Premio letterario nazionale per la donna scrittrice - Savona 2023”, promosso dal Comune di Savona, con l’organizzazione del Teatro dell’Opera Giocosa Onlus - Teatro di Tradizione.

La scrittrice marchigiana, romana d’adozione, si è imposta sulle altre due autrici della “terna”: Michela Monferrini con “Dalla parte di Alba” (Ponte alle Grazie, 2023) e Valeria Parrella, con “La Fortuna” (Feltrinelli, 2022).

Nella votazione congiunta delle due giurie, tecnica e popolare, Simona Baldelli ha ottenuto 11 voti; 8 voti sono andati a Michela Monferrini; 6 a Valeria Parrella.

La “terna” era stata scelta, tra le 62 opere in concorso, dalla giuria tecnica presieduta da Elvio Guagnini e composta da Emanuela Ersilia Abbadessa, Maria Pia Ammirati, Mario Baudino, Francesco De Nicola, Luigi Mascheroni, Ermanno Paccagnini, Mirella Serri e Pier Antonio Zannoni.

La giuria popolare era composta da 20 lettori, la metà dei quali di età inferiore ai 30 anni.

Il premio opera prima è andato a Greta Pavan, per il romanzo “Quasi niente sbagliato” (Bollati Boringhieri,2023)); il premio speciale della giuria è stato attribuito a Rosella Postorino per il romanzo “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli, 2023).

La cerimonia di premiazione si è svolta a Savona, nella tarda serata di ieri, 16 luglio, nel piazzale del Maschio dell’antica fortezza del Priamàr. Il premio a Simona Baldelli è stato consegnato dal sindaco Marco Russo. Ha presentato Sabrina Calcagno.

Hanno letto alcuni brani dei libri premiati gli attori Livia Carli e Davide Mancini.

Il pianista Giuseppe Bruno ha proposto i ritratti musicali di due eroine wagneriane, nella rilettura di Franz Liszt: la “Ballata di Senta” da “L’Olandese volante” e “La morte di Isotta” da “Tristano e Isotta”.

Il Premio Bancarella sbarca a Portofino

Super User 24 Giugno 2023 1011 Visite

Portofino e la sua celebre Piazzetta hanno vissuto un pomeriggio di grande fascino: grazie al Panathlon Italia (di cui è presidente il funambolo Giorgio Costa, la sua è stata una vera giornata di gloria) che ha portato alla ribalta del borgo i finalisti del ‘Premio Bancarella Sport’ che si terrà a Pontremoli il 15 luglio prossimo.

Un abbraccio forte fra la Toscana e la Liguria e soprattutto un abbraccio culturale, ma anche legato ai grandi messaggi che lancia il Panathlon circa i valori dell’umanità, dell’amicizia, insomma il fair play dei nostri contatti quotidiani.

Eccoli i sei campioni autori di bellissime narrazioni che hanno affascinato la Piazzetta (mentre Dolce e Gabbana si affacciavano dal loro Fashion Caffè) e che sono state apprezzate dai giornalisti italiani.

Affascinante racconto quello di Marco Franzelli (Rai) che ha narrato con felice linguaggio la vita di Sara Simeoni, alla quale ha dovuto offrire per ben due volte un propiziatorio mazzo di fiori. Romantico Marco!

Mentre il collega Paolo Tommaselli (Corriere della Sera) ha portato alla ribalta la storia di Giuliano Giuliani, portiere purtroppo dimenticato ma personaggio straordinario per umanità e coraggio per aver affrontato una terribile malattia.

Naturalmente sui portieri italiani si è discusso, e il sampdorianissimo Costa voleva farsi suggerire un gran portiere per la sua Sampdoria. Tommaselli ha glissato…

Marco Belinazzo si è esposto, senza rete, al racconto di quello che sarà il calcio del futuro, anche nostro, per l’invadenza infinita dei vari sceicchi che stanno mettendo mani e assegni sul calcio europeo. Belinazzo è firma autorevole del ‘Sole 24 Ore’ e della finanza calcistica sa tutto.

Sembrava, ad un certo punto, che uno sceicco sbarcasse davvero dal panfilo vicino per contestare Marco sul nuovo corso arabo.

E grandi applausi ha avuto anche un altro finalista, giovane e pimpante, Giammarco Menga (firma di Mediaset) amorevolmente seguito dal papà, che mostrava tutte le foto di Giammarco da bimbo (davvero bello) quando in TV era diventato il conduttore del Tg dei bimbi. Già allora un successo.

Menga ha raccontato la vita di Bruno Conti, personaggio avvolto da una romanità che non ha mai tradito.

E non poteva mancare fra i candidati, Domenico Procacci che ha offerto un libro tutto dedicato ai quattro magnifici tennisti dell’epoca d’oro, con quel Panatta e quei suoi tre compagni campioni del mondo e delle notti peccaminose.

Infine, Emiliano Tozzi ha raccontato il favoloso mondo della Formula 1. Grandi protagonisti, grandi brividi.

Insomma, un gran bell’evento. A nobilitare la festa sportiva l’assessore allo Sport ligure Simona Ferro (ha sorriso, da quella bella donna che è, che ormai le sue passioni sentimentali sono finite, restano le passioni sportive…). E ancora il vice sindaco Giorgio D’Alia, in tipica mise portofinese, ha ringraziato tutti, soprattutto Giorgio Costa a cui ha dato appuntamento per la prossima edizione, in una notte di fiaba, sempre nel borgo.

La Piazzetta era piena di bella gente, finti manager in jeans, belle ragazze con cappelloni audaci, tutta l’Italia bene (ed anche meno bene), perché Portofino è Portofino.

Gli amici toscani (dal presidente del club di Lucca, Nobile, al presidente della Fondazione Premio Bancarella, Ignazio Landi) hanno dato appuntamento al 15 luglio a Pontremoli.

Il finale non poteva essere che a tavola (i giornalisti sono sensibili…) al Golf di Rapallo. Trofie al pesto e risotto agli scampi, si spera, saranno ispiratori del prossimo premio Bancarella.

 

Vittorio Sirianni

Chiossone, il museo d’arte orientale riapre al pubblico con la mostra 'La grande onda'

Super User 23 Giugno 2023 739 Visite

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, chiuso da settembre 2021 per lavori di adeguamento strutturale e impiantistico – realizzati con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo - viene restituito al pubblico che ora potrà anche accedere alla grande terrazza recuperata, con vista straordinaria sul centro città e sul porto.

Venerdì 23 giugno, con apertura serale straordinaria dalle 20 alle 23 e a ingresso gratuito, il Chiossone accoglierà i visitatori con l’inaugurazione di La Grande onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese, una mostra temporanea in occasione di The Grand Finale di Ocean Race.

La rassegna, che sarà visitabile fino al 24 settembre, è stata curata da Aurora Canepari e sponsorizzata da Iren. 

«Oggi è una giornata di festa: dopo quasi due anni il Museo Chiossone è pronto ad accogliere i visitatori con una migliore accessibilità degli spazi e con una bellissima mostra che ricalca i temi di Ocean Race – commenta l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso – Ringrazio Fondazione Compagnia di San Paolo, sempre presente sul nostro territorio e nei luoghi della cultura, e invito la cittadinanza a visitare questo museo e la sua preziosa collezione, che nel periodo di chiusura è entrata nelle case dei visitatori attraverso la fruizione digitale».

«La Compagnia di San Paolo, storicamente al fianco della città di Genova, continua a sostenerne la valorizzazione storica e lo sviluppo verso il futuro, promuovendo progetti innovativi e di grande valore culturale sociale ed economico - dichiara Nicoletta Viziano membro del comitato di gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Il sostegno all’intervento di recupero e restauro del museo Chiossone di inserisce proprio in questa linea di intervento e consentirà di garantire la completa fruizione del museo e di ampliarne l’offerta culturale attraverso l’organizzazione di eventi e mostre temporanee in spazi precedentemente inaccessibili».

Il Giappone, circondato dal mare su tutti i lati e con un clima umido e abbondanti precipitazioni, ha sviluppato un rapporto forte e ambivalente con l'acqua: presenza familiare e vivifica quando irriga le risaie e dona una pesca fruttuosa, ma anche terribile minaccia, quando si manifesta con la forza dell’Oceano o delle alluvioni. Nell’arte l’acqua è stata raffigurata in una varietà di soggetti fin dall'antichità, inclusi luoghi famosi, paesaggi e motivi decorativi nelle arti applicate. Soprattutto nella stampa xilografica di fine ‘800, l'acqua è stata la protagonista di un'ampia gamma di opere in cui poter utilizzare e trasmettere il vibrante blu del pigmento Blu di Prussia, di tendenza all’epoca. L’esempio più famoso è la Grande Onda di Hokusai, opera che ha superato qualsiasi altra immagine esistente per numero di riproduzioni e iconicità.

Proprio attorno a questa celebre stampa, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare, si articola il percorso dell’esposizione temporanea. Dai paesaggi con mari, laghi, fiumi e cascate ai significati simbolici nel buddhismo e nello Shinto, nella cultura giapponese il tema dell’acqua si ritrova in molteplici forme e con diversi esiti.

In mostra, oltre 60 stampe ukiyoe a tema acquatico della collezione Chiossone, tra cui i celebri paesaggi di Hokusai e Hiroshige, le scene di vita di città di Kunisada e Yoshitoshi e i soggetti fantastici di Kuniyoshi. In dialogo coi capolavori dei grandi maestri di periodo Edo (1603-1868), saranno esposte due opere di arte contemporanea dell’artista giapponese Oki Izumi che, confrontandosi con la collezione genovese, si è interrogata sui significati dell’acqua e vi ha donato forma nelle sue sculture in vetro.

Il Museo Chiossone, ubicato nel centro di Genova all’interno del parco storico di Villetta Di Negro, vanta la collezione di arte giapponese più grande e importante d’Italia, raccolta dall’artista e incisore genovese Edoardo Chiossone, durante il lungo periodo vissuto in Giappone alla fine del XIX secolo.

Quella di Chiossone fu la prima collezione di arte orientale italiana ad essere aperta al pubblico, nel 1905, nella originaria sede presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti, mentre dal 1971 è esposta nell’attuale edificio, appositamente progettato dall’architetto genovese Mario Labò negli anni ’50.

Il patrimonio civico del Museo conta più di 15mila opere ed è formato per la maggior parte da capolavori di arte giapponese, ma conserva anche opere d’arte della Cina e del sud est asiatico.

Il percorso permanente, ora rinnovato ma fedele all’ordinamento storico, propone una selezione delle categorie artistiche collezionate da Chiossone: nel salone a piano terra si trovano grandi sculture buddhiste in bronzo, mentre nelle gallerie sono esposte armi e armature da samurai, rari reperti archeologici, maschere teatrali, assieme a porcellane, smalti, lacche, sculture in legno e piccoli bronzi, tutti di elevato valore artistico e di grande interesse culturale.

Gli eccezionali dipinti e le famosissime stampe xilografiche ukiyoe sono visibili durante mostre temporanee, organizzate per consentire la rotazione di queste delicate opere, che per preservare al meglio la loro integrità vengono conservate nei depositi.

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