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Notizie

Da Regione Liguria 2 milioni di euro per voucher taxi

Super User 01 Luglio 2020 991 Visite

“Stanzieremo 2 milioni di euro di fondi FSE per voucher taxi, destinati a categorie fragili, penso soprattutto agli anziani e ai disabili: in questo modo sosteniamo dei lavoratori in difficoltà, i taxisti colpiti dal lockdown, e sosteniamo la mobilità dei cittadini e delle fasce più deboli, che sarebbero più a rischio spostandosi sui mezzi pubblici. Sarà un sostegno che vale circa 1200 euro a macchina”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che ha incontrato, assieme agli assessori alla Formazione Ilaria Cavo e allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, i rappresentanti dei taxisti. “Siamo consapevoli delle difficoltà della categoria – dichiara il presidente Toti – per questo, allargheremo il bando regionale che finanzia il rinnovo del parco auto anche alla copertura di spese di riqualificazione per manutenzioni straordinarie delle vetture. Vogliamo rifinanziare il bando per quanto riusciremo: saremo più precisi tra qualche giorno, dopo aver l’assestamento di bilancio”.

“Oltre a questo – spiega il presidente – anche i taxisti avranno la possibilità di accedere alla nuova edizione del bando, finanziato con il Por Fesr, che copre con finanziamenti a fondo perduto del 60% l’acquisto delle attrezzature di sicurezza e prevenzione dal Covid. È necessario ricordare inoltre che esiste un bando aperto che consente prestiti fino a 30 mila euro per la pura liquidità di impresa, garantito dall’ente stesso fino all’80%, che può essere tra l’altro utilizzato per finanziare il restante 40% degli interventi di sicurezza anti – Covid”.

“Con l’incontro di oggi – conclude il presidente – abbiamo inoltre istituito un tavolo tecnico tra Regione Liguria e i rappresentanti dei taxisti per poter definire nel dettaglio queste misure a partire da lunedì prossimo”.

I capurro-fittiani in Fratelli d'Italia

Super User 01 Luglio 2020 1675 Visite

I capurro-fittiani eletti alle comunali genovesi del 2017 con la lista Enrico Musso-Direzione Italia (poi "Noi con l'Italia") sono passati in Fratelli d’Italia. Il gruppo, guidato in Liguria dall'ex sindaco di Rapallo Armando Ezio Capurro, è formato da Laura Gaggero, assessore al Turismo del Comune di Genova, Francesco De Benedictis, consigliere comunale, Lino Lo Giacco, consigliere delegato nel Municipio Centro Est, e Sandro Rossi, consigliere nel Municipio Levante (subentrato come primo dei non eletti a Laura Gaggero, passata in Comune).

"Anche a Genova prosegue il progetto di un partito sovranista e conservatore che ha origine nel 2018 quando Giorgia Meloni, ad “Atreju”, aprì Fratelli d’Italia a partiti e movimenti che avessero idee affini all’idea di patria e Stato per costruire una destra conservatrice moderna ed adatta a raccogliere le sfide di questi nuovi tempi. Invito che immediatamente l’on. Fitto raccolse", si legge in una nota di Fratelli d'Italia. 

“Come capogruppo in Comune – dice l’avvocato Alberto Campanella – do il benvenuto a tutti partendo da Laura, all’amico Franco a Sandro e a Lino, ma voglio anche approfittare per fare, da Genova, un grande in bocca al lupo all’on. Fitto che in Puglia porterà i valori che ci uniscono. A lui ed all’on. Acquaroli spetta il compito di liberare la Puglia e le Marche da chi non ha a cuore le esigenze dei Pugliesi e Marchigiani. Questo PD che gli Italiani mandarono a casa nel 2018, ma che oggi grazie a Conte ad ai 5Stelle sono tornati ad occupare poltrone e cariche”.

“Sono molto entusiasta – dichiara Franco De Benedictis – di questa ufficialità. Con oggi diventiamo la seconda forza politica di Palazzo Tursi e lavoreremo per una Genova migliore sempre più vicina alle esigenze dei genovesi. Insieme a noi a Palazzo Tursi e nei municipi di Genova portiamo l’entusiasmo e la serietà dei molti militanti e simpatizzanti che ci accompagnano da sempre. Siamo qui anche per dire che il modello Genova è il modello che vogliamo portare a Roma quando lasceranno che il popolo si esprima e che mandi a casa il Governo Conte con la sua innaturale ed inconcludente armata Brancaleone”.

“E’ Genova l’ultimo tassello di un grande progetto politico che ci vede da oltre un anno e mezzo a fianco di Giorgia Meloni. Sono fortemente convinto – conclude – che insieme contribuiremo a far crescere anche in Liguria il progetto di Giorgia, la cui visione ci porta oggi a essere protagonisti indiscussi della scena politica genovese, italiana ed europea”. Così l’on. Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d'Italia e candidato presidente della Regione Puglia per il centrodestra.

Covid, per il secondo giorno consecutivo nessun decesso in Liguria

Super User 30 Giugno 2020 743 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 30 giugno.


Casi totali da inizio emergenza = 9.977 (+3)

di cui 965 individuati da test di screening o contact tracing e 9.012 in pazienti sintomatici

Attualmente positivi = 1.347 (-11)

49 (-1) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

231 in isolamento domiciliare (+4)

Guariti non più positivi = 7.072 (+14)

Deceduti = 1.558 (+0)

Tamponi = 147.156 (+1.254)

Ospedalizzati:

Asl1 = 4 (1 UTI)

Asl2 = 8

Asl3 Villa Scassi = 18

San Martino = 7 (2 UTI)

Galliera = 4

Asl4 = 4

Asl5 = 4

Positivi per residenza:

IM = 83 (+0)

SV = 131 (-3)

GE = 949 (+4)

SP = 23 (+2)

Fuori regione = 54 (-1)

Altro o in fase di verifica = 107 (-13)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 423

Asl1 = 44

Asl2 = 65

Asl3 = 160

Asl4 = 69

Asl5 = 85

Caos autostrade, Brusoni: “Il sottosegretario genovese alle Infrastrutture è sparito”

Super User 30 Giugno 2020 1377 Visite

“Il personaggio nella foto è Roberto Traversi. Genovese, 50 anni è sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo Conte. Se qualcuno ne avesse notizia ci avvisi.

Perché dopo lunghe settimane con le Autostrade bloccate, code lunghe anche oltre i 20 chilometri, persone che perdono il lavoro e imprese che minacciano di abbandonare il territorio perché lavorare in queste condizioni è insostenibile, il nostro Traversi è sparito.

Perché i liguri, da un ligure al governo, si aspettano risposte, prese di posizione, soluzioni. Si aspettano impegno, presenza, chiarezza.

Da parte di Traversi solo silenzi imbarazzati e imbarazzanti.

Ecco cosa sforna il Movimento Cinque Stelle...”. E’ il post su Facebook di Marta Brusoni, capogruppo a Tursi di Vince Genova e candidata alle regionali con Liguria Popolare.

Al Dassori Center evento benefico per la ricerca sul covid

Super User 30 Giugno 2020 1218 Visite

Oggi, martedì 30 giugno, dalle ore 18.00, si terrà a Genova in via Francesco Dassori 171 (presso il Dassori Center) l’iniziativa Art For Life a sostegno della ricerca sul Covid 19.

Durante la serata verranno presentati i quadri dell’architetto Bruna Moresco che per l’occasione metterà in vendita alcune delle sue opere. I ricavati saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare A.R.M.R. la cui raccolta fondi in questo momento di pandemia è volta a sostenere la ricerca sul Covid-19 portata avanti dall'Istituto Mario Negri.

All’iniziativa partecipa anche l’attore e regista genovese Alberto Bergamini, che leggerà poesie e memorie dedicate all’architetto Karim Amirfeiz, mancato lo scorso 10 aprile a causa del covid.

Durante la presentazione suoneranno le giovani musiciste Mara e Lisa Amirfeiz musiche di Vivaldi, Bach, Beethoven per violoncello e pianoforte.

Scritte rosse sulle vetrate della Sala Trasparenza

Super User 30 Giugno 2020 770 Visite

“I soliti teppisti che invece del lavoro chiedono il reddito. I soliti ignoranti che non sapendo come attaccarci ci danno dei fascisti. I soliti democratici insomma. I vetri del palazzo della Regione Liguria stamattina sono ridotti così grazie a questi vandali. Se almeno dopo averli imbrattati vi degnaste di venire a pulirli fareste cosa utile ai liguri. Non è attaccando un palazzo delle istituzioni che si mostra il volto antifascista della città. Vergogna!”. Così il governatore Giovanni Toti ha commentato su Facebook le scritte “fuori i fasci da Genova” e “cassa e reddito per tutti” apparse sulle vetrate della Sala Trasparenza di Regione Liguria in piazza De Ferrari.

Porti, Rixi: “Record storico negativo per l’Autorità di sistema Genova-Savona”

Super User 30 Giugno 2020 741 Visite

“Il settore portuale è evidentemente stato abbandonato. Nonostante le sollecitazioni arrivate dal mondo dello shipping, ancora non si è mossa una foglia in termini di aiuti concreti e di visione a medio termine per la ripartenza di una delle principali industrie del Paese e che rappresenta una delle maggiori entrate per lo Stato. L’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Occidentale, che rappresenta la prima realtà italiana per movimentazione merci e un impatto in termini di valore aggiunto da 5 miliardi di euro, ha chiuso il mese di maggio con un record storico negativo del -26% di traffici merci, -100% di croceristi. Eppure eravamo nella Fase 3, quella delle riaperture. Il combinato disposto tra lockdown e infrastrutture in tilt ha prodotto risultati disastrosi. È ora che il governa intervenga per lo sblocco delle opere necessarie, a partire dalla Gronda, per non trovarci con il primo scalo del Paese isolato tra pochi anni, a tutto beneficio dei competitor del Nord Europa”. Lo dichiara il deputato della Lega e responsabile nazionale Infrastrutture Edoardo Rixi.

Caos autostrade, il sindaco di Rapallo chiede i danni per le chiusure

Super User 30 Giugno 2020 1094 Visite

“Questa mattina ho dato mandato all’avvocato Luigi Cocchi di procedere contro Autostrade per i danni che la città di Rapallo ha subito, sta subendo e subirà in seguito alle chiusure di questo periodo. Non potevo esimermi dal compiere questo passo: ho il dovere di tutelare i cittadini, gli imprenditori, le categorie produttive, i turisti e tutti coloro che desiderano raggiungere Rapallo e il Tigullio. I danni procurati dal piano di manutenzioni di Autostrade, come risulta anche dalle previsioni economiche pubblicate nei giorni scorsi, saranno pesantissimi. Basti pensare alla scelta a dir poco sconsiderata di chiudere il casello di Rapallo nei giorni delle feste patronali: questa decisione creerà il caos e, oltre a penalizzare la nostra economia, impedirà di fatto a tante persone di partecipare a un momento molto atteso e sentito. Non potevo dunque aspettare oltre per compiere un passo che, ripeto, è un atto dovuto per Rapallo e per il Tigullio, che pagano caro, sulla loro pelle, l’incapacità decisionale del governo e la guerra di posizione con il concessionario”. E’ quanto dichiara, in una nota, il sindaco di Rapallo e coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco. 

Alice Salvatore: “Renzi e Paita impongono Massardo e i 5 Stelle si inchinano”

Super User 30 Giugno 2020 1129 Visite

“Come tutti i liguri stanno leggendo sui giornali, il candidato del carrozzone tra il MoVimento 5 Stelle "poltronaro" e il PD Ligure "cementificatore", sarà Aristide Massardo. Ovviamente rispettiamo Massardo, come persona e professionista, ma lo riteniamo completamente inadatto al ruolo, e oltretutto indicato da Renzi e dalla Paita”. Così si legge in un comunicato di Alice Salvatore, leader di “ilBuonsenso”.

“Sono state raggiunte e superate - continua Salvatore - le più sfrenate immaginazioni fantascientifiche. Se anche solo quattro o cinque anni fa un attivista grillino avesse dovuto commentare un'alleanza con il PD, questa gli sarebbe sembrata strana come un compromesso tra Berlinguer e Almirante, Partito Comunista e Movimento Sociale.

Quello che era il MoVimento 5 Stelle combatteva le politiche cementificatrici di Burlando e di Paita, e ora non solo fa un accordo con questi personaggi, ma arriva ad asservirsi addirittura ai dictat del rignanese Matteo Renzi e di Raffaella Paita.

Quando alcuni esponenti del Movimento sostengono che l'alleanza serve per "fare le cose", gli ricordiamo l'abolizione dei vitalizi e la revoca delle concessioni ai Benetton, che rimangono entrambi fermamente intatti al loro posto, mentre stanno massacrando i liguri.

La Liguria ha bisogno di un vento nuovo e di idee diverse dal Partito Unico destra/sinistra. Da una parte abbiamo la controfigura di Berlusconi e dall'altra la rivincita della Paita.

Per questo in tanti ci siamo mossi per creare ilBuonsenso, per rendere giustizia a tutti gli anni di distruzione che la Liguria ha dovuto sopportare sotto il Partito Unico e far finalmente rialzare la testa ai liguri”.

In Liguria nessun decesso per covid nelle ultime 24 ore

Super User 29 Giugno 2020 803 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 29 giugno.

 

Casi totali da inizio emergenza = 9.974 (+7)

di cui 955 individuati da test di screening o contact tracing e 9.019 in pazienti sintomatici

Attualmente positivi = 1.358 (-5)

50 (-1) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

227 in isolamento domiciliare (+6)

Guariti non più positivi = 7.058 (+12)

Deceduti = 1.558 (+0)

Tamponi = 145.902 (+791)

Ospedalizzati:

Asl1 = 5 (1 UTI)

Asl2 = 8

Asl3 Villa Scassi = 16

San Martino = 8 (2 UTI)

Galliera = 5

Asl4 = 4

Asl5 = 4

Positivi per residenza:

IM = 83 (+0)

SV = 134 (+1)

GE = 945 (-7)

SP = 21 (+1)

Fuori regione = 55 (-4)

Altro o in fase di verifica = 120 (-1)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 401

Asl1 = 50

Asl2 = 71

Asl3 = 137

Asl4 = 69

Asl5 = 74

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Autostrade, Toti: “Ordinanza per chiedere nuovo piano manutenzione”

Super User 29 Giugno 2020 714 Visite

“Nei prossimi minuti firmerò un’ordinanza per chiedere a Società Autostrade e al ministero delle Infrastrutture di predisporre immediatamente e comunque non oltre tre giorni un nuovo piano di manutenzione della rete autostradale in concessione ad Aspi che contemperi le primarie esigenze di sicurezza ‘strutturale’ con quelle di sicurezza ‘funzionale’, garantendo quindi il diritto fondamentale alla mobilità, a sua volta strumentale all’esercizio di funzioni pubbliche nonché al godimento di altri diritti di rilievo costituzionale, come, tra l’altro, la libertà di iniziativa economica. Nelle prossime ore chiederemo inoltre a Mit e società concessionaria di sedersi ad un tavolo per quantificare il danno provocato da inottemperanze e inadempienze di questi mesi, e questo sarà propedeutico ad una richiesta danni complessiva, che varierà dal danno biologico per il singolo cittadino al danno d’impresa delle singole categorie”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alle azioni concordate, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti, con il sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci, una rappresentanza di sindaci liguri dell’ufficio di presidenza di Anci e i rappresentanti di Camera di Commercio e delle categorie economiche oltre ai presidenti delle due autorità di sistema portuale del mar ligure Occidentale e Orientale, Signorini e Roncallo.

“Chiediamo che la nostra rete autostradale sia messa in sicurezza – aggiunge Toti - e che qualcuno elabori un piano, avendone la competenza, in cui si stabilisca una gradualità degli interventi in funzione della gravità delle singole situazioni riscontrate, in modo da evitare che la Liguria finisca soffocata, imprigionata, danneggiata o resa ancora più insicura dai lavori in corso. A fronte di una reiterata assenza risposte alle nostre richieste e del persistere di disagi ormai insostenibili, non ci resta che procedere con questa azione formale a cui siamo pronti a farne seguire altre”.

Il governatore ligure ha ricordato di aver “cercato di mitigare i disagi sia potenziando la rete ferroviaria  - oggi siamo la regione che ha riattivato il maggior numero di treni dopo il lockdown, con tutto il servizio regionale di nuovo in campo e il 90% di quello interregionale che abbiamo chiesto di potenziare ulteriormente – sia proponendo ad Anas di accelerare i tempi di ripristino dei tratti di viabilità ordinaria interrotti da frane grazie ad un’ordinanza regionale di protezione civile a copertura degli interventi in danno ai privati. Siamo in attesa di una risposta”. “Se ci troviamo in questa situazione – spiega Toti – è perché lo screening effettuato da Aspi su 23 gallerie tra gennaio e aprile è stato valutato insufficiente dal commissario del ministero delle Infrastrutture che, in applicazione di una circolare del 1967, ha previsto a metà maggio di ripetere gli screening, intervenendo contemporaneamente su tutte le 250 gallerie liguri a cielo nudo, quindi smontando le onduline, a prescindere da ogni gradualità dell’intervento in funzione delle eventuali anomalie riscontrate. Questa è una responsabilità che evidentemente i soggetti competenti, ministero e concessionario, non vogliono assumersi, ma questo metodo di controllo, in assenza di una tempistica di intervento legata alla gravità delle anomalie riscontrate, comporta la paralisi in cui ci troviamo”. “Se qualcuno dovesse impugnare l’ordinanza – prosegue Toti – dovrà assumersi la responsabilità di dire che i cittadini della Liguria non hanno diritto alla mobilità, alla sicurezza, alla salute e alla libertà d’impresa. Se le concessioni autostradali sono gestite dal ministero delle Infrastrutture in modo slegato dalla Costituzione, ne prenderemo atto. E, in quel caso, presenteremo un disegno di legge con i medesimi contenuti dell’ordinanza”.

L’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti ha sottolineato che “è il momento di farsi sentire in modo forte e deciso, di fronte a questa situazione insostenibile. Iniziamo con questo provvedimento di buon senso, avviando subito tutti gli ulteriori interventi che si possono mettere in campo: non ci sono più alibi, non c’è spazio per temporeggiare. Oltre a questo, è indispensabile avviare le grandi opere che sono pronte a partire, in primis la Gronda autostradale. Fare sviluppo economico in questa situazione sta diventando impossibile, quasi una presa in giro”, conclude Benveduti.

Dichiarazione Bucci (sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria)
Domani i sindaci liguri ai confronteranno con il ministro delle Infrastrutture. Porteremo, come richiesta del territorio, che dal 10 luglio due corsie in tutta la rete autostradale si garantiscano due corsie libere per ogni careggiata nella fascia oraria 6-22 e eventuali restrizioni solo durante l’orario notturno. Per noi sarebbe una soluzione accettabile per gestire l’attuale situazione critica.

Dichiarazione Attanasio (presidente Camera di Commercio di Genova)
“Condividiamo in toto la posizione di Regione Liguria. Abbiamo partecipato al tentativo bonario di applicare buon senso per mettere in sicurezza le nostre autostrade. Se questo ulteriore tentativo fallirà, la nostra risposta sarà alta e forte”.

Dichiarazione Mondini (presidente Confindustria Genova)
“Fa rabbia vedere che abbiamo un blocco su tutta la rete autostradale ligure e intorno a Genova per una circolare del 1967, mentre prima si era intrapresa una strada diversa. Improvvisamente, da metà maggio, tutto si è fermato. Per un anno e mezzo tutta la città e le sue forze imprenditoriali e istituzionali si sono spese dopo il crollo di Ponte Morandi per evitare che le aziende lasciassero Genova e ce l’abbiamo fatta perché Genova e la Liguria hanno avuto una grande credibilità, dimostrando che il nuovo ponte sarebbe stato ricostruito nei tempi previsti. Oggi fatichiamo e non so più cosa raccontare per convincerli a rimanere. Non possiamo firmare questa ordinanza ma lo faremmo volentieri perché siamo completamente allineati e sono convinto che la firmerebbero anche tutte le Confindustrie del nord ovest e non solo”.

Una via o una piazza per Alfredo Biondi

Super User 29 Giugno 2020 1319 Visite

Il Consiglio comunale di Genova ha approvato col solo voto contrario di Ubaldo Santi un ordine del giorno concordato in Conferenza Capigruppo che incarica l'Ufficio Toponomastica di individuare una strada o una piazza idonea a ricordare la grande figura di Alfredo Biondi.

In apertura della seduta il Presidente del Consiglio ne ha ripercorso le tappe dell'impegno istituzionale e politico prima del classico minuto di silenzio.

Venerdì scorso si erano celebrati i funerali alla Chiesa di San Pietro di Quinto cui aveva partecipato tutto lo stato maggiore del vecchio Partito Liberale e di Forza Italia, dove Biondi aveva militato nel corso della sua lunga carriera politica.

Regionali, dopo Renzi anche M5S e Pd Imperia per Massardo

Super User 29 Giugno 2020 1084 Visite

La candidatura a presidente della Regione di Aristide Massardo, dopo che l'ex preside di Ingegneria ha abbandonato ai tavoli del PD Sansa e Dello Strologo, continua a raccogliere sostegni inaspettati.

Dopo l'ok di Renzi e Paita (quindi di Claudio Burlando) ecco un altro segnale che viene direttamente dall'imperiese dove PD e Claudio Scajola la fanno da padroni: la nota di sostegno a Massardo è firmata Laura Marvaldi, Domenico Abbo (presidente della provincia di Imperia) e Fabio Natta (ex presidente della Provincia di Imperia) del circolo PD della Valle Impero.

In più è arrivato pure il disco verde ufficiale del Movimento Cinque Stelle, che evidentemente non vuol essere messo all'angolo dal PD.

A questo punto il segretario regionale dei democratici Simone Farello è rimasto con il cerino in mano, anzi con due: ora chi glielo dice a Dello Strologo e a Sansa che è stato tutto uno scherzo?

Luca Pastorino: “Inaccettabile appello M5s, si fa dettare linea da Renzi”

Super User 29 Giugno 2020 1010 Visite

“L'appello del Movimento 5 Stelle per la candidatura di Massardo alle Regionali in Liguria è inaccettabile. Se Vito Crimi, reggente del M5S, ha deciso di farsi dettare la linea da Renzi e da Paita faccia pure. Ma per me non è accettabile. Io ho sempre lavorato insieme al consigliere regionale Gianni Pastorino e tutta l'area di campo progressista, per una soluzione larga. Le forzature non portano a nulla di buono. Auspico che il Pd, già domani mattina, convochi un tavolo di confronto”. Lo dichiara in una nota il deputato genovese Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.

Autostrade, Toti: “Non ci arrendiamo a questa follia”

Super User 28 Giugno 2020 877 Visite

“Dopo una notte in cui molti automobilisti hanno passato ore e ore in coda per le chiusure selvagge dell’autostrada e prima di un pomeriggio dove accadrà la stessa cosa credo sia diritto di chi subisce questo disagio sapere cosa succede esattamente”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

“Provo a riepilogare – elenca Toti -:

- nell’inverno di quest’anno e a inizio primavera, con disastroso ritardo, Autostrade avvia una serie di controlli su tutte le gallerie della nostra regione.

- quando quella serie di controlli, portati avanti con una certa modalità (non ne conosco l’efficacia perché agli uffici di Regione non è consentito intervenire in alcun modo) stava per finire, il Ministero delle Infrastrutture decide due cose. È il 20 maggio!

- la prima cosa: che i controlli, nelle oltre 250 gallerie della Liguria, non debbano essere fatti come stava facendo Autostrade, ma ricominciare da capo smontando tutte le “onduline” presenti.

- seconda cosa: che si applichi rigorosamente una circolare ministeriale del 1967 (quindi di 53 anni fa! E prima nessuno si era accorto che esistesse?). Tale circolare prevede che i controlli alle gallerie avvengano almeno ogni trimestre. Dunque in tutte le gallerie della Liguria devono essere smontante le “onduline”, controllate ed eventualmente eseguiti i lavori entro metà luglio!

- in pratica qualcuno al Ministero decide che si deve fare in meno di tre mesi, dopo il lockdown, all’apertura della stagione turistica, quando l’economia sta ripartendo, quel che non si è fatto in trent’anni.

- siccome è chiaro a tutti che ciò è semplicemente impossibile, oltre che pericoloso, visto il numero degli incidenti, i lavori selvaggi dureranno ben oltre luglio. Ma si fa finta di nulla. Perché?

- vi spiego perché: perché nessuno vuole prendersi la responsabilità, al Ministero e in Autostrade, di decidere quali lavori sono davvero urgenti e quali si potrebbero invece spalmare in un tempo più lungo, magari in stagioni meno problematiche di questa per il traffico.

- dunque, in questo scarico di responsabilità, la Liguria resta schiacciata e gli automobilisti intrappolati”.

“Noi non ci arrendiamo a questa incomprensibile follia – prosegue Toti -: dopo decine di lettere, telefonate, tentativi di riportare tutti alla ragione, domani vedrò sindaci della Liguria e le categorie economiche. Dopodiché firmerò un’ordinanza regionale che dispone appunto di rivedere quel piano di lavori incompatibile con la sicurezza, il diritto alla mobilità, il diritto alla libertà di impresa, un piano folle, anche contro la logica.

Mi auguro che di fronte a questo atto Ministero e Autostrade ci presentino un nuovo piano di lavori, serio e fattibile”.

“Certo, il Governo potrebbe impugnare la nostra ordinanza, dichiarando che non siamo competenti sulle concessioni autostradali. Spero non lo faccia e non si assuma questa responsabilità. In ogni caso chiederemo che la nostra regione venga risarcita dei danni enormi che sta subendo. Ecco tutta la verità su quando sta accadendo in questa estate di ordinaria follia sulle autostrade della Liguria”, conclude il governatore.

Bizzarri e Serafini: a Bucci i dispiaceri arrivano sempre dalla cultura

Super User 28 Giugno 2020 1970 Visite

I dispiaceri per il sindaco Marco Bucci arrivano ancora una volta dalla cultura. Due anni fa era stata l'assessora Elisa Serafini a sbattere la porta della giunta comunale. Adesso è il presidente Luca Bizzarri a chiudere i libri contabili della Fondazione Palazzo Ducale.
All’inaugurazione della Fondazione del principe Pallavicino, era presente anche Vittorio Sgarbi, Marco Bucci aveva candidamente confessato di essere “ignorante in storia dell’arte”. Sarà per questo che non vogliono fargli mettere il naso nella cultura?

Regionali, sondaggio Opimedia: Liguria Popolare vola al 4,1%

Super User 28 Giugno 2020 1014 Visite

Liguria Popolare vola nei sondaggi. Una ricerca demoscopica presentata da Opimedia al Circolo Canottieri di Sanremo, effettuata tra il 22 e il 26 giugno, assegna alla lista civica una scelta di voto del 4,1%. Se confermato alle urne, LP quadruplicherebbe in 5 anni l’esito del 2015. All’incontro erano presenti tra gli altri il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa, l’onorevole Maurizio Lupi e il vice presidente regionale Antonio Bissolotti. “Se si votasse domani?” Il centrodestra unito supererebbe con abbondanza il 50% delle preferenze.

“Per noi un risultato straordinario perché è stato costruito sul territorio giorno per giorno. Siamo l’unica componente civica della coalizione di centrodestra, l’unico simbolo senza il nome di un leader ma il nome di un territorio. Elementi che ci differenziano dagli altri, possiamo quindi essere portatori di sensibilità diverse. Ci si avvicina a Liguria Popolare non per aderenza a un partito né per ideologia, ma per condividere un progetto fortemente legato al territorio”, dichiara il presidente di Liguria Popolare.

“Siamo quasi pronti con le liste, d’altronde per i nostri candidati puntiamo su esperienza e meritocrazia, non certo sull’improvvisazione. Il 90% dei nostri candidati ha ricoperto o ricopre tuttora un qualsiasi incarico amministrativo. L’opposizione in consiglio regionale, invece di sfruttare i rapporti governativi per la Liguria continua a strumentalizzare il periodo storico che viviamo. La nostra missione è recuperare quei cittadini che, loro malgrado, hanno perso fiducia nelle istituzioni”, conclude Andrea Costa.

Claudio Muzio: “Salviamo l’ospedale di Sestri Levante dalle fake news del PD”

Super User 27 Giugno 2020 2519 Visite

“Invito i promotori e ispiratori politici della pagina Facebook ‘Salviamo l’ospedale della Val Petronio’ ad uscire allo scoperto e a metterci la faccia, in modo che i cittadini possano rendersi conto di che cosa si tratta e del grado di strumentalizzazione messo in campo dal Partito Democratico su questo tema. Sono cinque anni che questi profeti di sventura divulgano fake news sull’ospedale di Sestri Levante, preannunciando depotenziamenti, svuotamenti e chiusure che puntualmente non hanno luogo. Ora ci provano con una pagina Facebook dal titolo accattivante, un’esca per fare propaganda politica sfruttando un tema così sensibile e delicato per la vita delle persone, tanto più in un momento drammatico come l’attuale. Aggiungano per chiarezza e coerenza il simbolo del PD, così che tutti sappiano che la predica viene dal pulpito di coloro che l’ospedale di Sestri lo hanno svuotato per davvero, quando erano al governo della Regione nel quinquennio 2010-2015”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, presidente della Commissione Sanità e capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

“Per quanto mi concerne – prosegue Muzio - pubblicherò a breve nella mia pagina Facebook in una rubrica dedicata, documenti alla mano, quello che in questi anni l’attuale Amministrazione regionale ha fatto. In un quadro difficile, con un disavanzo ricevuto in eredità nel 2015 pari a 98 milioni di euro, abbiamo lavorato per invertire la rotta tracciata dal PD, a partire dall’apertura del reparto a conduzione infermieristica fino all'individuazione dell’ospedale di Sestri Levante quale nosocomio Covid in grado di dare una risposta sanitaria di altissimo livello ad un problema enorme che ha causato nella nostra ASL oltre cento decessi".

"Su questo tema, come di consueto, io ci metto e ci metterò la faccia, affinché venga portata avanti l'attuazione delle previsioni del Piano sociosanitario per l'ospedale di Sestri, a partire dal farne il centro oncologico medico di riferimento per l'intera ASL 4 Chiavarese, fino ad arrivare al potenziamento della riabilitazione, che già oggi rappresenta un'eccellenza assoluta. Alla fine di questo percorso ognuno potrà poi trarre le sue valutazioni", conclude il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

Cantieri autostrade, Toti: “Pronti a andare in tribunale”

Super User 27 Giugno 2020 633 Visite

‘‘Situazione assurda. È un disastro’’.

"In tantissimi mi scrivete sulla situazione delle autostrade liguri! È un disastro e avete ragione. Quello che sta accadendo è assurdo". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. "Dopo 30 anni di inerzia non è possibile che sia ancora la nostra regione a pagare.

Sono passati due anni dal tragico crollo del Ponte Morandi e in tutto questo tempo poco è stato fatto. Ora, di colpo, il Ministero delle Infrastrutture e Autostrade hanno deciso che tutto il tempo perduto vada recuperato proprio in queste settimane, quando arrivano i turisti, quando ricominciano a lavorare i nostri porti, quando la Liguria torna a vivere. A me sembra assurdo ma non ho modo di impedirlo", prosegue Toti.

"Abbiamo chiesto e richiesto un piano di lavori serio, che metta in sicurezza le nostre strade senza uccidere il nostro territorio: ieri tante persone hanno trascorso in auto ore e ore. Un piano serio che non trasformi le nostre autostrade in autoscontri per via dei cantieri infiniti. Per ora le nostre richieste non hanno avuto risposta. Ora si parla di un piano per chiudere addirittura pezzi della nostra rete. Lo dico chiaramente: questo è inaccettabile!", puntualizza il governatore.

"Se le autostrade dipendessero dalla Regione avvieremmo un piano di messa in sicurezza che parta dalle situazioni giudicate più a rischio e via via affronti quelle meno problematiche, organizzato in modo da non distruggere la possibilità di spostarsi e di raggiungere la nostra regione, in modo che a pagare non siano i nostri cittadini e i turisti intrappolati nel traffico e le nostre imprese che già faticano a ripartire. Non ci vuole un genio. Ci vuole qualcuno che si assuma la responsabilità di farlo. E per la legge al momento possono essere solo Ministero e Autostrade. Ogni altra ipotesi produce il caos di questi giorni e vuol dire che qualcuno non vuole o non sa assumersi le responsabilità che gli competono. Non voglio neppure pensare che lo si faccia apposta per esasperare il clima politico della nostra regione", aggiunge.

"Ho chiesto ai nostri uffici di preparare un’ordinanza che imponga al Ministero e ad Autostrade di presentare a Regione Liguria un piano di lavori che unisca la mobilità con la sicurezza nel nostro territorio. Mi auguro che vogliano farlo senza impugnare l’atto. La seconda cosa: siamo pronti ad andare in tribunale per chiedere il risarcimento del danno patito dai nostri cittadini e dalle nostre imprese. Un danno gigantesco.

Infine, chiedo che il Governo, come parziale indennizzo, finanzi immediatamente tutte le opere che le categorie economiche della Liguria stanno chiedendo e che giudicano indispensabili.

E tutto deve essere fatto in fretta perché la mancanza di risposte sta diventando intollerabile", conclude Toti.

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