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Notizie

Candidatura Sansa, le ore per il PD da 48 diventano 96

Super User 12 Giugno 2020 1697 Visite

Non saranno due ma quattro i giorni di respiro che si prenderà la direzione del PD ligure per riunirsi e finalmente sciogliere ogni riserva sulla candidatura di Ferruccio Sansa alla presidenza della Regione Liguria per tutta la compagine giallorossa.

Un ulteriore allungamento che viene ufficialmente giustificato con l'esigenza di organizzare la riunione in presenza e non in streaming ma che nei fatti potrebbe avere il secondo fine di dare un tocco di partecipazione in più alla candidatura di Ariel Dello Strologo, finora considerata dai Cinquestelle troppo di apparato.

Non è infatti sfuggito a qualche attento osservatore che proprio in queste ore ha fatto la sua comparsa su Facebook il gruppo "Io voglio Ariel Dello Strologo come candidato presidente della Liguria" creato dallo psichiatra Francesco Bollorino, che ha già raggiunto più di 500 membri.

Una chiara risposta alla raccolta delle 1500 e passa firme per Sansa che finora sono servite ad accreditare il giornalista del Fatto come il candidato più 'condiviso' con la base tra quelli sul tavolo.

Una cosa è certa: non sarà un fine settimana di relax per tutta la dirigenza ligure del PD.

Il gruppo per Dello Strologo su Facebook 

Coronavirus, in Liguria 10 nuovi casi e 1 decesso

Super User 11 Giugno 2020 930 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, giovedì 11 giugno.

2.167 attualmente positivi (-37) di cui:

110 (-3) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, +0)

2.057 (-34) asintomatici (di cui 140 in isolamento domiciliare, +8)

Guariti non più positivi = 6.183 (+46)

9.862 casi totali da inizio emergenza (+10)

Deceduti = 1.512 (+1)

Tamponi = 122.654 (+1.631)

Ospedalizzati:

Asl1 = 19 (1 UTI)

Asl2 = 31 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 27

San Martino = 11 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 5

Asl5 = 8

Positivi per provincia:

IM = 228 (+4)

SV = 322 (-11)

GE = 1.550 (-28)

SP = 65 (-2)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 447

Asl1 = 62

Asl2 = 112

Asl3 = 175

Asl4 = 40

Asl5 = 58
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Regione Liguria, Muzio è il nuovo presidente della Commissione Sanità

Super User 11 Giugno 2020 841 Visite

E’ il consigliere Claudio Muzio il nuovo presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Muzio, attualmente capogruppo di Forza Italia e segretario dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, è stato eletto quest’oggi con 18 voti. La presidenza della Commissione era vacante dal 7 aprile scorso, quando il predecessore di Muzio, Augusto Sartori di Fratelli d’Italia, aveva dovuto lasciare la carica di consigliere in esito al reintegro di Matteo Rosso tra i banchi dell’Assemblea legislativa. Nel periodo di vacatio la Commissione è stata retta dal consigliere Gianni Pastorino.

“E’ per me un grande onore, ma soprattutto una grande responsabilità – dichiara Muzio - ricoprire questo ruolo per il tempo che ci separa dalle prossime elezioni regionali. Ringrazio il presidente Toti per avermi indicato alla coalizione per questa carica e i colleghi di maggioranza e tutti i consiglieri che mi hanno votato per la fiducia accordatami. Mi metterò da subito al lavoro, perché in una fase delicata come quella che occorre una Commissione Sanità che lavori nel pieno della sua composizione e delle sue funzioni. Sono davvero tante, infatti, le sfide che attendono la sanità nell’epoca del Covid-19”. 

“In questi cinque anni – prosegue il nuovo presidente – i temi sociosanitari sono stati al centro della mia azione, anche in ragione degli ampi poteri che su questa materia sono in capo alla Regione. La sanità rappresenta la voce più cospicua del bilancio regionale ed incide in via diretta sulla vita dei cittadini. E’ un mondo complesso che va governato avendo sempre come stella polare l’eccellenza delle cure, in modo da poter garantire alle persone, soprattutto a quelle più deboli ed economicamente svantaggiate, la possibilità di usufruire di una buona sanità”.

“In questi mesi – sottolinea ancora Muzio – sarò sul territorio per incontrare gli operatori delle realtà sociosanitarie e cercherò così di avere un quadro il più possibile preciso della situazione. Uno dei temi su cui concentrerò la mia attenzione è quello, segnalato di recente anche dalla Corte dei Conti, della necessità di rafforzare la medicina territoriale, che rappresenta uno dei due pilastri su cui si regge il sistema. L’obiettivo è quello, previsto peraltro dal Piano sociosanitario di cui sono stato relatore di maggioranza in Consiglio a novembre 2017, di una sempre maggiore integrazione virtuosa con la rete ospedaliera”.

“In questo giorno – conclude il nuovo presidente della Commissione Sanità – voglio rivolgere un particolare pensiero a tutte le persone che a causa del Coronavirus hanno perso la vita e ai loro famigliari e a chi ancora oggi soffre negli ospedali e nei luoghi di cura. Assumo questo incarico, portando tutti loro nella mente e nel cuore, mettendomi al servizio della comunità”.

Fase 3, Mulé: “La voce dei frontalieri arriva in parlamento”

Super User 11 Giugno 2020 747 Visite

“Nel parlamento italiano, grazie a Forza Italia, finalmente arriva la voce dei lavoratori frontalieri. È stata infatti accolta, con l’unanimità degli altri gruppi politici, la mia proposta di avviare con la massima urgenza un ciclo di audizioni presso la commissione Trasporti della Camera dei Deputati in particolare ‘sullo stato della mobilità dei lavoratori frontalieri alla luce delle nuove condizioni prodotte dall’emergenza Covid-19’”. Lo annuncia il deputato Giorgio Mulé di Forza Italia. E aggiunge: “Durante l'emergenza sanitaria, i frontalieri hanno dovuto fare fronte ad innumerevoli difficoltà, costretti a subire ore di coda ancora prima di iniziare a lavorare. Ascoltare in parlamento dalla viva voce di chi rappresenta i frontalieri liguri le loro problematiche consentirà al Parlamento di occuparsi con atti concreti della situazione per porre i rimedi necessari”, commenta l’esponente azzurro eletto nel collegio di Sanremo. E conclude: “Nel frattempo inizia da lunedì la battaglia di Forza Italia per consentire ai frontalieri di avere gli aiuti e il sostegno economico che gli è stato finora negato dal governo”.

Giustizia, Cassinelli: “Forza Italia sostiene la protesta dei giovani avvocati”

Super User 11 Giugno 2020 900 Visite

"Forza Italia in sostegno dell'Associazione italiana giovani avvocati, insieme nella manifestazione nazionale per l'effettiva ripartenza della giustizia in piazza Montecitorio. Con la nostra capogruppo alla Camera Gelmini e i deputati Nevi e Baroni abbiamo affiancato il presidente Antonio De Angelis perché la giustizia deve ripartire. Il sistema è paralizzato, bisogna ritornare in Tribunale, compatibilmente con le misure di sicurezza. Viene svolto solo il 15% delle udienze e il restante viene rinviato d'ufficio con la quasi impossibilità di accesso alle attività di cancelleria. Tornare in udienza non è un capriccio, il Governo e il ministro Bonafede devono rendersene conto". Lo ha detto il deputato Roberto Cassinelli di Forza Italia.

Lodi: “Ateneo genovese dimenticato dall'amministrazione comunale”

Super User 11 Giugno 2020 944 Visite

Nella classifica pubblicata dal Center for World University Rankings l'8 giugno scorso, l'ateneo genovese passa dal 320esimo al 269esimo posto nel mondo e dall'undicesimo al nono in Italia. Un risultato molto incoraggiante che tuttavia non viene minimamente recepito dall'amministrazione comunale.  

Se l'Ateneo Genovese è un fiore all'occhiello del panorama universitario mondiale, italiano e regionale, che muove e ospita studenti e ricercatori di tutto il mondo, dovrebbe a mio avviso essere maggiormente sostenuto attraverso azioni volte a migliorare e valorizzare l'intero indotto. Penso a politiche abitative che si potrebbero tradurre in accordi e incentivi diretti ai proprietari di immobili.  A oggi le risorse regionali per i contributi affitto sono solo rivolte agli studenti fuori sede rientranti nelle categorie dei benefici universitari, ma sono davvero ridotti al minimo e manca totalmente un apporto dell'amministrazione comunale che sembra non essere minimamente interessata all'argomento. Penso al servizio di trasporto pubblico che, grazie a una mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico, dovrebbe finalmente riguardare anche gli studenti non residenti a Genova (cosa che non accade oggi).  

Genova ha tutte le carte in regola per poter diventare una città studentesca. Ma anche il luogo che le ragazze e i ragazzi, finiti gli studi, possano desiderare di scegliere come loro casa contribuendo loro stessi, se incentivati e stimolati, a cambiarla a misura di Futuro. E si andrebbe ad affrontare anche il ringiovanimento di una città la cui età media è molto alta. Non solo far studiare i giovani, ma farli innamorare della città affinché vogliano viverci. Ma perché ciò possa accadere occorre un'amministrazione vicina, con una visione aperta al dialogo con le parti e che ponga tra i suoi obiettivi la valorizzazione della vocazione universitaria di Genova. 

Proporrò l'apertura di tavoli di confronto e di promozione di idee e progetti volti a fare della nostra città un luogo accogliente dove gli studenti si sentano una risorsa e non un contorno di cui si può anche fare a meno. 

Cristina Lodi, Capogruppo PD Genova

La proposta di Pippo Rossetti per il turismo

Super User 11 Giugno 2020 1146 Visite

Pacchetti turistici annullati a seguito dell'emergenza covid-19 anche ai biglietti per spettacoli, cinema, teatri, musei e altri luoghi della cultura. Analogamente creati i voucher alberghi, ovvero i rimborsi con voucher che vengono estesi anche ai contratti di soggiorno e riguardano pertanto anche alberghi e altre strutture ricettive. Siamo in attesa del decreto rilancio, consapevoli che a oggi le misure non sono sempre adeguate.
Il 2 giugno, Festa della Repubblica, ha segnato il ritorno a una parziale normalità anche nel settore turistico. Starà alla responsabilità individuale riuscire ad attraversare questa fase senza ricadere in un nuovo lockdown. Ma sarà responsabilità della Giunta Toti garantire che il flusso turistico in Liguria, che ci auspichiamo che ci sia, riesca a contribuire al rilancio della nostra economia, nella massima sicurezza per tutti, liguri e non. Non basta dire “porte aperte”. Le porte devono essere ovviamente aperte a chi viene a creare ricchezza e lavoro, ma non per questo facendo passare la salute in secondo piano.
Il settore del turismo e quello della cultura, strettamente intrecciati, sono fondamentali per il nostro paese e non solo per ragioni economiche. È ancora presto per dire quali esiti avrà la trattativa in sede comunitaria per il cosiddetto “Recovery Fund”. Certamente non sarà una elargizione a “babbo morto”. Ebbene, penso che sarà una grandissima occasione da non perdere per investimenti materiali e immateriali, strutturali e digitali, per questi due settori perché accrescano la propria capacità di generale ricchezza e occupazione. I margini di crescita sono enormi, con gli investimenti giusti si possono realizzare.
Per le regioni proponiamo che il settore turistico diventi un settore specifico del fondo europeo strutturale dello sviluppo economico. Mettere in campo una strategia con risorse assicurate per creare un impatto che consenta di riqualificare l’offerta ricettiva, allungare la stagione turistica, sviluppare una strategia regionale di marketing con i tour operator mondiale, sviluppare le infrastrutture turistiche dell’entroterra, il loro accesso e la loro fruibilità.

Pippo Rossetti
Consigliere regionale PD

Covid, vacanza premio in Liguria per medici e infermieri volontari

Super User 11 Giugno 2020 692 Visite

Un weekend di vacanza in Liguria per i medici e gli infermieri che, durante l’emergenza coronavirus, hanno raggiunto volontariamente la nostra regione da ogni parte d'Italia, rispondendo alla chiamata della Protezione civile nazionale, per dare il loro contributo alla sanità regionale.

La Regione, in collaborazione con gli albergatori liguri, vuole ringraziare anche così il personale sanitario arrivato qui in piena pandemia per assicurare un contributo fondamentale agli ospedali che stavano affrontando il momento più duro. “Vi ospiteremo in vacanza in Liguria. Glielo avevo promesso personalmente appena scesi dall’aereo, quando la fine sembrava lontana e oggi finalmente possiamo mantenere la promessa e invitare ogni medico e infermiere a trascorrere qualche giorno nella nostra regione. Non dimenticheremo mai la generosità di queste persone che hanno lasciato la loro casa e le loro famiglie per venire ad aiutarci quando eravamo in difficoltà; dico grazie anche al grande cuore degli albergatori che permettono tutto questo. È l’abbraccio della nostra terra che come sempre si dimostra generosa, accogliente e riconoscente”.  “Ora che la fase dell’emergenza è passata – aggiunge Gianni Berrino, assessore al turismo - vogliamo ringraziarli uno a uno offrendo una meritata vacanza a loro, insieme ad un accompagnatore, nella nostra magnifica regione. Non dimenticheremo mai il loro impegno e la loro generosità. Ero certo che i nostri albergatori, nonostante le difficoltà di questi mesi, avrebbero fatto valere in questa situazione la loro grande tradizione di ospitalità. I liguri sono così: burberi ma generosi e pronti a dimostrare vicinanza e gratitudine a chi la merita”.

L'iniziativa è andata oltre ogni attesa: sono già più di 130 gli hotel aderenti a Federalberghi che hanno deciso di offrire due notti di vacanza premio a medici e infermieri. Ogni giorno le adesioni date ai rappresentanti territoriali di Federalberghi aumentano e arricchiscono un'offerta che coinvolge albergatori di tutto il territorio, da levante a ponente. "Sono orgoglioso di rappresentare i tanti albergatori che hanno subito dato disponibilità - dichiara Americo Pilati, presidente ligure di Federalberghi - La stagione che andiamo ad iniziare è per noi sicuramente ricca di difficoltà, ma nessuna paragonabile alle difficoltà affrontate con coraggio e abnegazione da medici e infermieri nei mesi scorsi: ecco perché, stimolato dal mio presidente del Tigullio Aldo Werdin, ho subito messo pieno impegno in questa iniziativa, che vuole essere un giusto riconoscimento che noi albergatori liguri diamo a chi più merita"

Nei prossimi giorni verrà formato l'elenco dei beneficiari in collaborazione con la Protezione Civile. Chi riceverà la lettera di invito potrà indicare una preferenza di date e zona: Regione Liguria provvederà ad assegnare la destinazione in base alla disponibilità offerta dagli alberghi.

Sansa: la palla passa alla direzione PD

Super User 11 Giugno 2020 722 Visite

Dalla Commissione ligure a quella romana, dal vertice nazionale di ieri sera alla segreteria regionale di stamattina fino alla direzione regionale delle prossime 48 ore.

Il nome di Ferruccio Sansa sta al PD come la biglia d'acciaio al flipper, in balia delle alette interne di destra e sinistra. E chissà che alla fine non ci scappi anche un bel tilt, quello che nel biliardino elettronico interrompe la partita in presenza di scossoni o inclinazioni troppo forti da una parte o dall'altra.

La novità è che la decisione ora potrà arrivare da una riunione in presenza, con le debite distanze anti covid, e non più in videocall.

Sarà questo il segreto del successo?

Coronavirus in Liguria: su 2132 tamponi 20 sono positivi. 4 i decessi

Super User 10 Giugno 2020 724 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, mercoledì 10 giugno.

2.204 attualmente positivi (-122) di cui:

113 (-11) in ospedale (di cui 3 in terapia intensiva / UTI, -2)

2.091 (-111) asintomatici (di cui 132 in isolamento domiciliare +7)

Guariti non più positivi = 6.137 (+138)

9.832 casi totali da inizio emergenza (+20)

Deceduti = 1.511 (+4)

Tamponi = 121.023 (+2.132)

Ospedalizzati:

Asl1 = 20 (1 UTI)

Asl2 = 33 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 25

San Martino = 12 (1 UTI)

Galliera = 9

Asl4 = 5

Asl5 = 9

Positivi per provincia:

IM = 224 (-42)

SV = 333 (-43)

GE = 1.578 (-36)

SP = 67 (-1)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 478

Asl1 = 67

Asl2 = 111

Asl3 = 189

Asl4 = 46

Asl5 = 65
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Esposto morti covid a Bergamo, Beverini nel pool di avvocati

Super User 10 Giugno 2020 2185 Visite

Tra i sette legali che a Bergamo, in rappresentanza del comitato “Noi denunceremo - Verità e giustizia per le vittime di covid”, gruppo nato su Facebook che conta quasi 60mila membri, questa mattina hanno presentato i primi cinquanta esposti in Procura c’è anche Giovanni Beverini, noto avvocato del Tigullio.
Beverini è molto conosciuto anche nel mondo politico: è stato a lungo coordinatore cittadino a Chiavari di Forza Italia, partito che ha lasciato lo scorso anno per avvicinarsi improvvisamente - la sua partecipazione al teatro Brancaccio al lancio di Cambiamo aveva destato sorpresa tra gli azzurri - al movimento di Giovanni Toti. Ma il mondo totiano era già troppo affollato e quindi l’avvocato decide subito di abbandonarlo per conoscere da vicino una formazione neonata, Italia Viva.
Nel partito di Renzi Beverini trova l’ex assessore della giunta Bucci Elisa Serafini, con la quale condivide “una fede profonda nei principi del liberalismo democratico e dell'europeismo”. Un punto di riferimento forte all'interno del partito per Beverini: malgrado la giovane età, in questi giorni si parla di una possibile candidatura di Elisa Serafini a presidente della Liguria per Italia Viva. 
Oggi la giornalista Serafini, sempre molto attenta ai fatti che riguardano la pubblica amministrazione tanto da raccogliere alcuni retroscena avvenuti a palazzo Tursi in un libro, “Fuori dal Comune”, pubblica su un giornale on-line l'intervista all'amico avvocato sulla questione Bergamo.
Dagli sviluppi delle indagini in Lombardia, e non solo, nascerà un nuovo libro-verità scritto a quattro mani? 

Candidatura Sansa: per Roma sì, per il PD ligure no

Super User 10 Giugno 2020 1275 Visite

Tutto da rifare sulla scelta del principale antagonista di Toti alle prossime regionali.

I giochi sembravano fatti dopo la riunione di ieri con Vito Crimi e Andrea Orlando: dopo 8 mesi di tira e molla, i nomi di Ariel Dello Strologo e Aristide Massardo sembravano ormai sacrificati sull'altare dell'alleanza giallorossa, con buona pace anche dei renziani-paitiani ormai dirottati sulla candidatura autonoma di Elisa Serafini.

E invece no. Ora pare che a mettersi di traverso sia proprio il Partito Democratico ligure, dove - non dimentichiamolo - ci sono ancora renziani in sonno come il consigliere regionale Pippo Rossetti e la capogruppo in Comune Cristina Lodi.

Improbabile che salti proprio la tavola apparecchiata per il giornalista del Fatto Quotidiano, ma è certo che ci si dovrà ancora aggiungere qualche posto per chi finora si è sentito escluso.

Il 22 giugno riaprono i Cup per le prenotazioni

Super User 10 Giugno 2020 680 Visite

Continua il trend positivo in Liguria: calano ancora gli ospedalizzati e aumentano i guariti certificati con doppio tampone. La sanità ligure si appresta a una riapertura generale di tutti i servizi.
"Oggi abbiamo fatto una lunga riunione con i direttori generali, i vertici di Alisa, Liguria Digitale che si occupa del sistema informatico per mettere a punto il piano previsto dal Decreto Legge 34 del Governo per far fronte all'eventuale ritorno del Covid in autunno - ha detto il presidente Toti nel corso del consueto punto serale di ieri - Presenteremo il piano nei prossimi giorni. Stiamo mettendo a punto anche il piano per la riapertura di tutta la sanità regionale, Cup compreso, che riaprirà il 22 giugno".

"In vista della riapertura del Cup - ha detto il vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale - abbiamo dato mandato alle aziende di fare monitoraggio sulle agende per capire a che punto è lo smaltimento delle visite già prenotate fino all'otto marzo. Alcune hanno già smaltito tutto l'arretrato e quindi sono capaci, per alcuni tipi di prestazioni e di visite, di aprire immediatamente l'agenda per inserire nuove prenotazioni. Altre sono in difficoltà o stanno finendo le visite prenotate e sospese. I cittadini verranno informati dettagliatamente, e in modo chiaro e trasparente, sulle opportunità di prenotazione, ma è chiaro che bisogna iniziare. Si comincerà naturalmente con la giusta gradualità, dato che per le regole di sicurezza i tempi di svolgimento delle visite sono cambiati. Chiederemo di aprire anche il sabato. Parallelamente agli ambulatori verrà riaperta anche la libera professione".

Nelle riunioni di oggi è stato affrontato anche il problema della pianificazione in vista dell'autunno. "In previsione di una ripresa del picco emergenziale - ha proseguito Viale - ci stiamo attrezzando anche in base a quanto chiedono i provvedimenti governativi: il Decreto Rilancio pone alcune scadenze e chiede la redazione del piano ospedaliero. Siamo a buon punto: abbiamo ricevuto i contributi da tutte le aziende e lo stiamo completando. Avremo la conferma dell'assetto della nostra rete ospedaliera e della capacità di riattivare in pochissimo tempo i posti letto dedicati al Covid. Altra importante conferma per il nostro sistema sanitario è la rilevanza che il Decreto rilancio dà all’area territoriale nella pianificazione della risposta all'emergenza: è stato il cuore della nostra riforma sanitaria, l'infermiere di famiglia è una figura nota al nostro sistema e siamo tra le poche regioni ad aver istituito il master universitario per infermiere di famiglia. Stiamo lavorando su solide basi".

Rapallo, Cianci: “Il porto pubblico è un’eccellenza: va rivalutato”

Super User 09 Giugno 2020 1551 Visite

“Il bilancio consuntivo di Rapallo chiude con un avanzo disponibile di due milioni e 165mila euro, un risultato importante frutto dell'ottimo lavoro svolto dalla maggioranza e dagli uffici. Soldi che mi auguro serviranno in gran parte per aiutare famiglie, attività commerciali ed esercizi pubblici a lenire le difficoltà patite durante l'emergenza Coronavirus. Difficoltà che, purtroppo, faranno sentire i loro effetti anche nei prossimi mesi”. Così Domenico Cianci, candidato alle regionali nella lista “Toti Presidente”.

“Ritengo però - prosegue Cinaci - necessario porre l'attenzione su come, tra i servizi a domanda individuale, la gestione del pontile comunale abbia generato nel saldo tra entrate (ricavi) e uscite (costi) una differenza positiva di 83mila euro. Ritengo che questa somma possa essere destinata proprio al porto pubblico, per migliorarne l'arredo urbano e sostenere lo sviluppo delle tante attività presenti al suo interno. In questo modo abbelliremo una zona cara a tutti i rapallesi, così duramente colpita dalla mareggiata del 2018, che costituisce una porta di accesso alla città e che, soprattutto, significa occupazione e turismo”.

“Con l'imminente avvio della stagione estiva - conclude Cianci -, Rapallo dia un ulteriore segnale di ripartenza e accoglienza a chi la raggiungerà per trascorrere le vacanze o un momento di relax. Guardiamo avanti, riprendiamoci la normalità”.

Coronavirus, in Liguria i positivi sono 2.326

Super User 09 Giugno 2020 737 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 9 giugno.
2.326 attualmente positivi (-6) di cui:

124 (-6) in ospedale (di cui 5 in terapia intensiva / UTI, +0)

2.202 (+0) asintomatici (di cui 125 in isolamento domiciliare +7)

Guariti non più positivi = 5.999 (+10)

9.824 casi totali da inizio emergenza (+8)

Deceduti = 1.507 (+4)

Tamponi = 118.891 (+1.481)

Ospedalizzati:

Asl1 = 20 (2 UTI)

Asl2 = 36 (1 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 26

San Martino = 15 (2 UTI)

Galliera = 10

Asl4 = 7

Asl5 = 10

Positivi per provincia:

IM = 266 (-6)

SV = 376 (+2)

GE = 1.614 (-2)

SP = 68 (+0)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 569

Asl1 = 110

Asl2 = 142

Asl3 = 197

Asl4 = 52

Asl5 = 68
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Come sono suddivisi gli attualmente positivi?

In due gruppi, i sintomatici e gli asintomatici. I primi sono i pazienti in ospedale, i secondi comprendono i positivi clinicamente guariti (dimessi dopo aver superato la fase acuta in una struttura sanitaria) e i pazienti in isolamento domiciliare, ovvero i positivi che hanno avuto la diagnosi ma non mostrano sintomi tali da rendere necessaria l'ospedalizzazione

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

I “predicatori” azzurri portano il verbo di Berlusconi in tutta la Liguria

Super User 09 Giugno 2020 1238 Visite

Dopo la missione nel Ponente di due settimane fa, i “predicatori” azzurri Giancarlo Vinacci e Beppe Costa oggi si sono avventurati nell’estremo Levante, fino alla Spezia, per diffondere il verbo del loro presidente Silvio Berlusconi, sempre più deciso nel confermare Forza Italia come partito moderato, europeista, d’ispirazione liberale e cristiana.  
Durante il loro percorso i due “ambasciatori” hanno incontrato  diversi amministratori e imprenditori locali, con i quali hanno toccato temi per il rilancio dei territori, come quello legato alle modifiche del nostro sistema abitativo, recentemente condizionato dallo smart working che impone alloggi più funzionali e uffici ridimensionati, argomento che sarà anche oggetto di future progettazioni per il Dipartimento Nazionale Innovazione e Sviluppo di Forza Italia che fa riferimento a Giorgio Mulé. E’ stata anche ribadita la necessità di ascoltare i territori, logica perseguita da Claudio Scajola che gli ha permesso, dopo la “traversata del deserto”, di essere eletto sindaco di Imperia.
Nel mare piatto dell’attuale politica regionale - il centrosinistra non ha ancora un candidato condiviso e non si sa neppure se si presenterà unito; il centrodestra non ha, almeno per il momento, alternative a Toti – ci pensa Giancarlo Vinacci ad agitare le acque, quelle nelle quali naviga. Ad un giornale locale l’ex assessore di Bucci ha fatto sapere che Toti non è ancora il candidato di tutta la coalizione perché "dipende da quali persone verranno messe in campo". 
Il pensiero di Vinacci è condiviso anche da Costa: "in Regione vogliamo un gruppo consiliare in linea con Berlusconi. Troppi coordinatori e consiglieri sono passati con altri partiti”.
Insomma, i due “predicatori” vogliono persone convinte e affidabili. Proprio come loro.

I Lions donano 1000 mascherine ai centri antiviolenza

Super User 09 Giugno 2020 975 Visite

Un sostegno concreto per la lotta contro la violenza sulle donne. I Lions club hanno donato 1050 mascherine e prodotti igienizzanti a 6 Centri antiviolenza tra Genova, Chiavari ed Alessandria. Ciascuno dei 3 Centri genovesi riceverà circa 150 dispositivi di protezione individuale. La cerimonia della consegna è avvenuta questa mattina presso l’ufficio del sindaco di Genova Marco Bucci.

L’iniziativa, promossa dal comitato New Voices del distretto 108 ia2, è nata dalla volontà di aiutare le donne vittime di maltrattamento e le loro famiglie, in particolare i figli minori.

Oltre alle mascherine, chirurgiche e lavabili, i Centri antiviolenza coinvolti nel progetto riceveranno anche disinfettanti e detergenti. Un insieme di strumenti con i quali i Centri potranno riprendere a lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitarie.

Il contrasto alla violenza di genere è un tema molto caro ai Lions club. Di recente, l’associazione ha diffuso una locandina che riporta le foto “ritoccate” di alcune opere d’arte che ritraggono personaggi femminili, come la Gioconda e la Dama con l’ermellino, con lividi ed ecchimosi. Un messaggio “artistico” per sensibilizzare le persone su questa problematica.

A Genova sono attivi tre Cav (Centri antiviolenza), luoghi dove le donne, con o senza figli, che vivono una situazione di violenza, attraverso l’ascolto e il sostegno, possono trovare uno spazio di accoglienza per analizzare i propri bisogni e per avviare un percorso di fuoriuscita dalle difficoltà. I Cav accolgono donne che hanno subito violenza di genere, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, religione, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e condizione economica.

Nel 2019, le persone seguite dai tre Cav genovesi sono state 1300, di cui 742 con figli. Nel periodo gennaio-giugno 2020, invece, sono state 300, di cui 186 con figli. 19 gli operatori a supporto delle vittime di violenza che si sono rivolte ai Cav.

Si tratta della terza iniziativa di beneficenza promossa in poche settimane dai Lions club per la città di Genova, dopo le donazioni di generi alimentari e farmaci a favore delle famiglie in difficoltà. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, a livello nazionale i Lions hanno devoluto complessivamente 5 milioni di euro, di cui 300 mila il solo distretto 108 ia2.

«I Centri antiviolenza sono uno strumento fondamentale per la difesa dei diritti delle donne maltrattate – spiega l'assessore alle politiche socio-sanitarie Francesca Fassio – La donazione di mascherine da parte dei Lions club consentirà a queste strutture, che hanno riaperto il 18 maggio, di riprendere a lavorare in totale sicurezza: sono felice di aver fatto da tramite per la consegna ai Cav di dispositivi di protezione individuale e prodotti igienizzanti».

«Dare un sostegno concreto a chi ha bisogno: è questa la nostra filosofia – commenta la coordinatrice del comitato New Voices Marzia Masu – Di recente il nostro impegno si è focalizzato sull’emergenza sanitaria e sulle persone che ne soffrono di più, a partire dalle donne vittime di violenza. Donne che abbiamo deciso di aiutare con le mascherine».

«Faccio parte dei Lions club da quando ho compiuto 18 anni – aggiunge il consigliere comunale Marta Brusoni – e mi fa piacere stare vicino ai cittadini genovesi in una doppia veste: da un lato con iniziative politiche, dall’altro con iniziative pratiche da vero Lions».

Foto di gruppo con il sindaco Marco Bucci

Code in autostrada: salta il Consiglio regionale

Super User 09 Giugno 2020 834 Visite

La seduta del Consiglio regionale, prevista per oggi 9 giugno dalle 10 alle 15, è stata revocata dal presidente dell’Assemblea legislativa Alessandro Piana, dopo avere constatato le difficoltà di molti consiglieri regionali a raggiungere l’aula in tempo utile, a causa delle lunghe code che hanno interessato la rete autostradale, soprattutto nel ponente ligure. La paralisi odierna del traffico è dovuta a una serie di cantieri lungo la A10: è la prima volta che una seduta del Consiglio regionale viene revocata per questo genere di motivi.

“E’ stata una scelta inevitabile. Ho assunto questa decisione con grande rammarico, ma non sarebbe stato rispettoso, sia nei confronti dei colleghi consiglieri che del personale del Consiglio, aprire i lavori dell’aula per un’ora o un’ora e mezzo al massimo”, spiega Piana.

“L’apertura di sempre nuovi cantieri da parte di ASPI, spesso non tempestivamente segnalati, ormai da tempo sta provocando forti disagi a tutti i cittadini, liguri e non, a lavoratori, pendolari, studenti - riprende Piana - Credo sia indispensabile, in maniera corale e unanime, al di là delle appartenenze partitiche, avviare una riflessione seria sulla necessità non più rinviabile di potenziare la rete autostradale del nodo genovese”.

Chiavari, aspettando la sfida Gozzi-Berlusconi

Super User 09 Giugno 2020 839 Visite

A Chiavari, sarà sicuramente la sfida sportiva della stagione calcistica 2020/21, quella tra Silvio Berlusconi, presidente del Monza, neo promosso in serie B, e Tonino Gozzi, presidente della Virtus Entella e Duferco.

Ma dopo le aperture a Milano e alla Lombardia di Gozzi, favorevole a una riscoperta della riviera e dei borghi dell'entroterra per una alternativa allo smart working e di vita lontano dai grandi centri urbani, il terreno del confronto fra i due potrebbe allargarsi.

#lamoleskinedimauroboccaccio

Scuola, Toti: “Inaccettabile mascherine e plexiglass nelle aule”

Super User 09 Giugno 2020 1290 Visite

Regione Liguria pronta ad attuare per le scuole linee guida alternative a quelle proposte dal Governo per garantire una ripartenza in sicurezza e nel benessere di alunni e insegnanti.
“Inaccettabile il modo cui il ministro Azzolina vuol far tornare i ragazzi e i bambini in classe - dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Gabbie in plexiglass o mascherine ai piccoli per 8 ore non credo siano le soluzioni adatte. Chi scrive certe proposte è lontano dalla realtà, come è stato ampiamente dimostrato in questi mesi. Dopo aver ascoltato in questi giorni migliaia di proteste da parte delle mamme, giustamente preoccupate, e confrontandomi con altri colleghi Presidenti di Regione, abbiamo pensato di fare la stessa cosa per le scuole come abbiamo già fatto per le attività economiche. E in Liguria faremo linee guida alternative, per garantire certamente sicurezza ma anche benessere ad alunni e insegnanti. La scuola non è solo un luogo di apprendimento ma è socialità e inclusione. È il luogo dove si costruisce il nostro futuro senza cui non possiamo ripartire. La scuola deve essere messa al centro dell'azione di governo con risposte concrete, come la messa in sicurezza degli edifici, l’assunzione di docenti e personale, il wifi, le biblioteche, l'acquisto di fogli, pennarelli, gessetti e carta igienica, tutte cose che mancano nelle scuole e le devono comprare i genitori.
Inoltre, vogliamo davvero mandare i nostri ragazzi a scuola a ottobre? Si va verso questa direzione mettendo le elezioni amministrative il 20 settembre – prosegue il governatore – I nostri alunni sono fermi da febbraio ed è assurdo posticipare ulteriormente il ritorno sui banchi. Davvero vogliamo creare altri disagi alle famiglie e sacrificare di nuovo questa categoria? E’ necessaria una soluzione alternativa che vada incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.

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