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Coronavirus, in Liguria riscende il contagio: 15 nuovi casi e un decesso

Super User 02 Giugno 2020 1015 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, domenica 2 giugno.

2.819 attualmente positivi (-56)

182 pazienti in ospedale (-16), di cui 7 in terapia intensiva / UTI (+0)

364 a domicilio (-39)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.273 (+9)

Guariti non più positivi = 5.447 (+70)

9.730 casi totali da inizio emergenza (+15)

Deceduti = 1.466 (+1)

Tamponi = 109.060 (+1.273)

Ospedalizzati:

Asl1 = 31 (3 UTI)

Asl2 = 40 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 34 (1 UTI)

San Martino = 19 (1 UTI)

Galliera = 35

Asl4 = 10

Asl5 = 13

Positivi per provincia:

IM = 320 (-11)

SV = 459 (-19)

GE = 1.961 (-21)

SP = 75 (-6)

non assegnati = 4 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 889

Asl1 = 127

Asl2 = 193

Asl3 = 387

Asl4 = 92

Asl5 = 90
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente
Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Forza Italia in piazza per il 2 giugno

Super User 02 Giugno 2020 972 Visite

Chi si aspettava di vedere solo leghisti e fratelli d'Italia oggi alla Festa della Repubblica, organizzata a Genova come in tutti i capoluoghi dello Stivale dal centrodestra unito, si è dovuto ricredere.

Stamattina in Largo Pertini c'era tutto lo stato maggiore di Forza Italia al gran completo, distanze di sicurezza permettendo, si è raccolto intorno al coordinatore regionale azzurro Carlo Bagnasco.

Presenti con mascherine il capogruppo in Comune Mario Mascia col vice presidente del Consiglio comunale Guido Grillo, il capogruppo in Regione Claudio Muzio, i parlamentari Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, il responsabile dei Giovani Luca Marcato, la nuova coordinatrice regionale di Azzurro Donna Alice Dotta, il segretario ligure dei Seniores Beppe Costa.

Con la nuova sede genovese pronta all'inaugurazione e il partito in grande spolvero, il coordinatore Carlo Bagnasco stamattina è apparso in forma e molto gettonato dai media.

Foto di gruppo per i forzisti

Mario Mascia e Roberto Cassinelli

Carlo Bagnasco intervistato dal Tg3

Un'altra intervista per il coordinatore regionale

Arianna Viscogliosi e Carlo Bagnasco

2 giugno, Toti: “Oggi come allora ripartiremo uniti, orgogliosi e forti”

Super User 02 Giugno 2020 779 Visite

“Il 2 giugno 1946 25 milioni di italiani entrano in una cabina elettorale per scegliere tra Repubblica e Monarchia. Quanta strada per arrivare a quel momento. Quanto sangue innocente versato per la nostra libertà. Quante battaglie per fare entrare lì dentro le donne, al voto per la prima volta. Eravamo provati, emozionati ma decisi a ripartire con orgoglio per rinascere dopo tanto dolore. La nostra Repubblica è nata così e la nostra Costituzione la racconta perfettamente in ogni suo articolo, carico di questa storia. Oggi, 2 giugno 2020, abbiamo vissuto mesi dolorosi, abbiamo perso migliaia di persone care, abbiamo rinunciato alle nostre libertà, abbiamo lottato come dei leoni per vincere un nemico invisibile non ancora del tutto sconfitto. Ma oggi siamo qui e finalmente ne stiamo uscendo. Uniti, orgogliosi, forti. Come la nostra Repubblica, come la nostra Costituzione, come la nostra storia che ci ha insegnato a non mollare mai. Ripartiremo, proprio come abbiamo fatto quel giorno. Lo faremo insieme. Nessuno escluso, nessuno lasciato indietro. Ricordiamoci di chi ha perso la vita per noi, ieri come oggi. Ricordiamoci di chi ha lottato, ieri come oggi. Ricordiamoci delle donne e non cancelliamo anni di battaglie per i diritti, ieri come oggi. Ricordiamoci che il nostro nemico è il virus e non sono le persone. Ma soprattutto ricordiamoci che la nostra forza è essere italiani, ieri come oggi. Viva l'Italia, viva la Repubblica!”. Questo il messaggio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi, Festa della Repubblica, ha partecipato alla cerimonia dell'alzabandiera nel piazzale antistante la Prefettura di Genova.

Crisi editoria, ha chiuso Antenna Blu

Super User 02 Giugno 2020 2108 Visite

Antenna Blu, storica emittente genovese nata negli anni Ottanta a Sestri Ponente come radio e trasformata in televisione nel 2000, dallo scorso 31 maggio non esiste più.
Dopo la prematura scomparsa dell’editore Paolo Cavanna, avvenuta nel dicembre scorso, la moglie Cristina, che in questi mesi ha guidato la Tv, ha inoltrato presso il MISE la richiesta per lo spegnimento anticipato delle frequenze televisive, perché i costi di gestione non erano più sostenibili.
La notizia è stata diffusa dal direttore responsabile dell’emittente, Beppe Nuti.

Toti: “Ecco perché 56 contagi oggi in Liguria”

Super User 01 Giugno 2020 1086 Visite

"Dai dati aggregati dalla Protezione civile nazionale risultano 56 nuovi casi oggi in Liguria. È un'anomalia che dipende dal cluster individuato nella Rsa Santa Marta di Genova: 29 casi rilevati, 20 tra gli ospiti e 9 tra il personale. Un dato che non desta preoccupazione perché dimostra che le Rsa sono sotto stretto controllo e i cluster vengono individuati con rapidità e isolati. Non sono casi che rientrano nella circolazione del virus in comunità. Prova ne è che tutti gli altri indicatori sull'andamento del virus sono più che buoni e per la prima volta da inizio emergenza non abbiamo segnalazioni di decessi dalle strutture sanitarie della Liguria". Lo ha detto il Presidente Toti nel corso del consueto punto stampa serale.

"Una paziente della Rsa Santa Marta - ha proseguito - è stata ricoverata al San Martino per una doppia frattura. Dopo il doppio tampone negativo ha potuto rientrare nella Rsa ma il giorno dopo ha manifestato sintomi di Covid. Ricoverata nuovamente al San Martino, nei giorni successivi si sono verificati altri 5 casi nella Rsa. Tutti i pazienti e tutto il personale della struttura sono stati sottoposti a tampone".

"Oltre a questi, altri due dei nuovi contagi del giorno sono stati rilevati in un'altra Rsa. Gli altri dati sono in linea con la circolazione del virus rilevata dalle squadre Gsat e sono 52 in meno secondo il nostro calcolo che esclude guariti e morti. Tutte le province sono in calo; tornano a calare gli ospedalizzati dopo la piccola crescita di ieri. Solo 7 sono in terapia intensiva.

I numeri quindi dimostrano che siamo ormai capaci di gestire, intercettare ed evitare che il contagio si propaghi e che abbiamo imparato a gestire il contagio, circoscriverlo, curarlo. È per questo che andiamo avanti sulla nostra strada. Prudenti, ma convinti che il peggio non tornerà grazie al lavoro di tutti".

Il pastorale passa dal cardinale Bagnasco a frate Tasca

Super User 01 Giugno 2020 2022 Visite

E' una svolta epocale quella della Chiesa genovese, passando dalla guida del cardinale Bagnasco a quella di frate Marco Tasca, francescano di Padova, persino impensabile fino a qualche tempo fa, ricordando la Chiesa che fu retta dal cardinale Siri.

Certamente il cardinale Angelo Bagnasco in 14 anni ha fatto molto per Genova; è stato sempre molto presente alla città e lascia un ricordo tanto dolce quanto importante. E ha dato lustro al capoluogo ligure, essendo stato a lungo anche a capo della Cei, istituzione di grande valenza morale dei vescovi italiani e la sua opera resterà storica negli annali della Chiesa all'ombra della Lanterna della quale, in questo momento di passaggio, è Amministratore Apostolico.

Il porporato ha deciso di salutare la città, dove tuttavia ha scelto di dimorare in futuro anche da vescovo emerito, nella giornata del suo santo patrono, mercoledì 24 giugno, solennità di San Giovanni Battista. Una giornata di festa per Genova, dove la cerimonia si svolgerà nel pomeriggio.

La guida pastorale del frate che arriva dal Nord Est ed è definito da chi lo conosce figura di religioso sensibile, umano e di grande dolcezza, inizierà sabato 11 luglio.

Ne informa una nota di don Silvio Grilli, sacerdote e giornalista a capo dell'Ufficio Comunicazioni Sociali dell'Arcidiocesi di Genova e direttore de “Il Cittadino”, giornale della Diocesi. 

Padre Marco Tasca, in quella data, riceverà per le mani del cardinale Bagnasco, la Consacrazione Episcopale e farà il suo ingresso come Arcivescovo Metropolita della Chiesa Genovese.

Sarò decisamente un momento storico che è preceduto da grande attesa, carica di positività tuttavia. Sarà mutazione profonda?

Probabile che cambino molte cose ma, è parere consolidato, che la Chiesa genovese ha in sé grande tradizione e continuità nell'innovazione. E nella città le figure dei frati sono, da sempre, molto amate.

Premesse dunque che danno fiducia al popolo dei fedeli genovesi, ma anche alla parte della città meno vicino alle cose di Chiesa ed alla Fede, perché piazza Matteotti, nel tempo, è sempre stata un punto di riferimento di grande importanza e, soprattutto, non ha mai deluso i genovesi. Anzi è sempre stata un faro ed un punto di incontri per posizioni, spesso, anche molto diverse e persino divergenti che non raramente è riuscita a ravvicinare.

Nei giorni scorsi, intanto, presso la Curia c'è stato un lungo e cordiale incontro tra l'ormai ex arcivescovo ed il suo successore. Padre Tasca è arrivato con il suo segretario in taxi; Bagnasco lo ha accolto all'ingresso della sede arcivescovile. Poi i due si sono ritirati ed hanno parlato a lungo, con serenità, affermano voci attendibili. Bagnasco ha probabilmente “raccontato” al frate la città, i suoi abitanti, i problemi ma anche potenzialità e grandezza storica e morale.

Al termine dell'incontro Padre Tasca è ripartito per Padova. Ha salutato i giornalisti in attesa ma non ha detto nulla. Aveva peraltro già anticipato molti suoi sentimenti verso Genova in una lettera, letta da Bagnasco, annunciando la nomina.

Ora l'attesa è grande per l'11 luglio, quando il nuovo pastore dei genovesi indicherà, probabilmente, le linee guida della sua missione. Certamente carità e fraternità saranno tra i temi dominanti.

Dino Frambati

Dino Frambati saluta il cardinale Angelo Bagnasco

Ecco come sarà il porticciolo di Nervi - video

Super User 01 Giugno 2020 1164 Visite

Sono partiti a febbraio e si concluderanno a maggio del prossimo anno gli interventi di riqualificazione del Porticciolo di Nervi.

Questa mattina il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi e il presidente del Municipio Levante Francescantonio Carleo hanno effettuato un sopralluogo al cantiere che, dopo un breve stop dovuto all'emergenza Covid, ha ripreso in sicurezza la propria attività.

Gli interventi consegneranno ai cittadini e ai turisti uno degli angoli più caratteristici di Nervi, che – insieme ai Parchi e alla Passeggiata Anita Garibaldi – costituiscono un unicum di pregio del levante genovese.

Al posto dell’attuale piscina verrà realizzata una nuova darsena con una sistemazione a gradoni e dalle forme morbide che consentirà di raccordare la piazza del porticciolo con il mare. Nell’area verranno ospitate attività sportive e per la piccola nautica.

I lavori – importo contrattuale di circa 2 milioni di euro – sono finanziati dal “Patto per la Città di Genova” sottoscritto nel 2016. Ad eseguirli il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese composto da C.S.I. Consorzio Stabile per le Infrastrutture con sede a Genova (Capogruppo), TRE COLLI Spa e I.C.A.M. srl. Il progetto esecutivo è di STUDIOELB INGEGNERI ASSOCIATI.

“Si tratta di un intervento che è molto più di un maquillage e contribuirà a cambiare in meglio il volto dell’intera delegazione – sottolinea l’assessore Pietro Piciocchi – La riqualificazione della baia vuole coniugare le richieste delle associazioni e dei comitati di cittadini, le necessità di tutela e valorizzazione paesaggistica di una porzione di territorio di particolare pregio e la rivitalizzazione dell'area per una fruizione sia da parte dei cittadini sia dei tanti turisti che visitano Genova. A questi lavori stiamo affiancando la riqualificazione dei parchi storici, l’adeguamento funzionale del molo di protezione e delle banchine del porticciolo e gli interventi strutturali per mettere in sicurezza il torrente Nervi. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è salvaguardare un patrimonio storico-paesaggistico che è una straordinaria risorsa della nostra città, dando continuità al rapporto tra mare, borgo e parchi”.

Nel porticciolo è prevista inoltre la realizzazione del nuovo molo e della nuova diga.

Si tratta di un adeguamento funzionale del molo di protezione e delle banchine. La nuova diga concorrerà ad evitare fenomeni di interramento a mare. Alla fine dei lavori verrà alla luce un nuovo molo da 34 metri per l'accosto dei traghetti.

"Siamo di fronte a un cantiere importante – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – finanziato anche da Regione Liguria, che ha stanziato 2,5 milioni di euro dal Fondo strategico per i lavori che a partire da luglio interesseranno il molo. Si tratta di un intervento che riqualifica un angolo stupendo della nostra città e dell'intera regione. È la dimostrazione plastica e concreta di come stanno cambiando in meglio Genova e la Liguria".

IL VIDEO

Coronavirus, in Liguria 56 nuovi casi e 2 deceduti

Super User 01 Giugno 2020 979 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, lunedì 1° giugno.

2.875 attualmente positivi (-52)

198 pazienti in ospedale (-5), di cui 7 in terapia intensiva / UTI (-1)

413 a domicilio (-53)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.264 (+6)

Guariti non più positivi = 5.377 (+106)

9.715 casi totali da inizio emergenza (+56)

Deceduti = 1.465 (+2)

Tamponi = 107.787 (+1.423)

Ospedalizzati:

Asl1 = 34 (3 UTI)

Asl2 = 44 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 40 (1 UTI)

San Martino = 19 (1 UTI)

Galliera = 35

Asl4 = 10

Asl5 = 16

Positivi per provincia:

IM = 331 (+0)

SV = 478 (-1)

GE = 1.982 (-50)

SP = 81 (-1)

non assegnati = 3 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 947

Asl1 = 137

Asl2 = 191

Asl3 = 414

Asl4 = 105

Asl5 = 100
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Regionali: attesa e speranza per Dello Strologo, Massardo e Sansa

Super User 01 Giugno 2020 928 Visite

La mossa del cavallo del PD che ha messo sul tavolo il nome di Ariel Dello Strologo ha spiazzato i contendenti in lizza, Aristide Massardo e Ferruccio Sansa, che ora pendono dalle labbra dei vertici giallorossi romani.
Se Sansa si fa forte di essere il nuovo che avanza al cospetto degli altri due papabili, già ben noti agli uffici del PD locale, e Massardo riscuote il non veto dei Cinque Stelle, Dello Strologo si è chiuso nel più assoluto mutismo.
Se il silenzio è l'arma dei forti ha già vinto lui.

2 giugno, le manifestazioni del centrodestra in Liguria

Super User 01 Giugno 2020 937 Visite

Martedì 2 giugno il centrodestra manifesterà anche a Genova, in concomitanza con l’iniziativa unitaria a Roma, dove saranno presenti il leader della Lega Matteo Salvini, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.
Alle 10:00, in largo Pertini (Piazza De Ferrari), nel capoluogo ligure si terrà il flash mob “L’Italia non si arrende, per l’orgoglio italiano”, in sicurezza, a cui è prevista la partecipazione dei vertici regionali e provinciali della Lega, FdI, Fi e Cambiamo!.

La Lega, in Liguria, in contemporanea, organizzerà analoghe iniziative anche a Chiavari in piazza Mazzini, a Savona in piazza Sisto IV, a Imperia in piazza San Giovanni e alla Spezia in piazza Mentana.

Zangrillo: “Il coronavirus non esiste più”

Super User 01 Giugno 2020 1552 Visite

“Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più”. Questo è quanto dichiarato dal famoso medico di Berlusconi, Alberto Zangrillo, direttore terapia intensiva del San Raffaele di Milano, a '1/2 ora in più'.
“Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere a fine mese-inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l'università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio del direttore dell'Istituto di virologia Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta”. 

Le affermazioni di Zangrillo sono state confermate dal direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti: “Il nuovo coronavirus potrebbe ora essere diverso: la potenza di fuoco che aveva tale virus due mesi fa non è la stessa potenza di fuoco che ha oggi. la presentazione clinica e il decorso sono infatti molto più lievi”.

Chissà cosa ne pensa l'ex assessore di Bucci e amico di vecchia data di Zangrillo, Giancarlo Vinacci, che solo l'altro ieri su Facebook aveva pubblicato i dati per cui la Liguria sarebbe seconda solo alla Lombardia nella lista nera dei tamponi diagnostici positivi: “Secondo la Fondazione Gimbe questa è la percentuale vera di positivi se si considerano solo, correttamente, i tamponi diagnostici”.

Coronavirus, in Liguria 12 nuovi contagi e 6 deceduti

Super User 31 Maggio 2020 927 Visite

Il bollettino del coronavirus di oggi, domenica 31 maggio.

2.027 attualmente positivi (-108)

203 pazienti in ospedale (+8), di cui 8 in terapia intensiva / UTI (-1)

466 a domicilio (-120)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.258 (+4)

Guariti non più positivi = 5.271 (+114)

9.661 casi totali da inizio emergenza (+12)

Deceduti = 1.463 (+6)

Tamponi = 106.364 (+1.472)

Ospedalizzati:

Asl1 = 33 (3 UTI)

Asl2 = 44 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 40 (1 UTI)

San Martino = 22 (2 UTI)

Galliera = 39

Asl4 = 10

Asl5 = 15

Positivi per provincia:

IM = 331 (-37)

SV = 479 (-4)

GE = 2.032 (-61)

SP = 82 (-6)

non assegnati = 3 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 996

Asl1 = 129

Asl2 = 197

Asl3 = 442

Asl4 = 117

Asl5 = 111
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Autostrade, Toti: “Riaprono i confini, la Liguria deve spiccare il volo”

Super User 31 Maggio 2020 905 Visite

“Ora che i confini tra le Regioni e l’Europa stanno per riaprirsi, la Liguria deve essere pronta a spiccare il volo. Abbiamo bisogno di far ripartire l’economia, per salvare tanti posti di lavoro. Ben vengano i cantieri per la sicurezza delle nostre autostrade, anzi, forse qualcuno a Roma e nella concessionaria doveva pensarci prima, come avevamo chiesto noi, quando il Paese era fermo”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Domani incontrerò di nuovo Società Autostrade a cui ho chiesto un piano di lavori 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana, senza domeniche e senza feste, per finire il prima possibile e ridurre i disagi”, aggiunge Toti.

“Basta ritardi dovuti alle liti politiche del Governo: il Ministero delle Infrastrutture deve autorizzare subito sconti importanti sui pedaggi finché i lavori non saranno finiti, deve dire cosa vuole fare delle concessioni, in modo da sbloccare tutti i lavori che potrebbero essere finanziati e sono fermi. Ne cito almeno due: il nuovo casello di Savona-Vado e il tunnel della Fontanabuona. E deve dare il via alla Gronda senza altri indugi: 4 miliardi di euro e 2000 posti di lavoro per la Liguria. Basta restare immobili per le lotte politiche inconcludenti dentro il Governo e per gli accordicchi elettorali. Questa politica fa più male del Covid!”, conclude Toti.

Ponte Genova, InArch: scelta dissennata sul piano tecnico e culturale

Super User 31 Maggio 2020 2360 Visite

L’Istituto Nazionale di Architettura con un comunicato stampa ha fatto sapere il suo parere sul nuovo Ponte di Genova.
A proposito del nuovo viadotto sul Polcevera, l’InArch parla di progetto “tecnologicamente, culturalmente e urbanisticamente non condivisibile” e di “una scelta dissennata sul piano tecnico e culturale”.
Alla costruzione del ponte di Renzo Piano, l’InArch avrebbe preferito il restauro del vecchio Morandi, che considera “un capolavoro dell’architettura e dell’ingegneria del Novecento”.

Ecco il comunicato:

Forza Italia, Bagnasco rinforza la squadra

Super User 31 Maggio 2020 1441 Visite

L’opera di rinnovamento del coordinatore regionale Carlo Bagnasco sta creando molto entusiasmo intorno a Forza Italia in Liguria. Dopo aver nominato i responsabili delle principali città liguri (altri incarichi sono in arrivo) e inaugurato le sedi di Rapallo e Chiavari (presto aprirà anche la sontuosa sede di Genova), Bagnasco sta lavorando alle liste per le future regionali.
L’idea è quella di creare un gruppo forte per ben figurare, sfruttando anche il momento positivo: alcuni sondaggi danno al partito di Berlusconi il 7,4% a livello nazionale.
A quanto si dice ci sarebbero molti big della politica e dell’imprenditoria disposti a far parte della squadra azzurra. Tra questi si parla di un noto professionista della Spezia, personaggio molto conosciuto anche nel mondo del calcio, che Bagnasco ha incontrato nei giorni scorsi.
E non è la prima volta che i due si ritrovano a Rapallo.

Il sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera

Non conviventi, da oggi è possibile andare in due in scooter

Super User 31 Maggio 2020 1087 Visite

Da oggi, domenica 31 maggio, in Liguria è possibile andare in due in moto e in scooter anche se non conviventi, a patto di indossare o il casco integrale o una mascherina almeno chirurgica in presenza di un casco diverso. In più, due persone anche non conviventi possono, sotto loro responsabilità, dormire nella stessa stanza d’albergo.

Il raduno Anpas Tigullio al Santuario di Nostra Signora di Montallegro

Super User 30 Maggio 2020 1026 Visite

Il coordinamento ANPAS Tigullio insieme alle consorelle di Croce Rossa e CIPAS che svolgono servizio di soccorso e trasporto malati nell'ambito del territorio dell’ASL 4 Chiavarese, organizza per domenica 31 maggio alle ore 17:00 un raduno presso il Santuario di Nostra Signora di Montallegro - Rapallo ove sarà celebrata una Santa Messa all'aperto nel rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento.

Le nostre associazioni intendono così incontrarsi dopo uno straordinario periodo di impegno a seguito dell'emergenza Covid-19 e insieme con alcuni pazienti guariti dal virus.

E’ l'occasione per far conoscere quanto è stato fatto dal Volontariato in questi mesi nello spirito di una concreta sussidiarietà nel realizzare il miglior servizio di interesse pubblico possibile.

Ringraziamo il Rettore Don Gianluca Trovato per la sua disponibilità, il coro polifonico di Zoagli che accompagnerà con i canti la celebrazione, e i tanti sacerdoti che hanno accolto con entusiasmo l’invito.

Sarà possibile accedere al Santuario anche attraverso la funivia Rapallo – Montallegro  0185 52341.

Covid, in Liguria 32 nuovi casi e 7 deceduti nelle ultime 24 ore

Super User 30 Maggio 2020 1235 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, sabato 30 maggio.

3.035 attualmente positivi (-198)

195 pazienti in ospedale (-10), di cui 9 in terapia intensiva / UTI (-4)

586 a domicilio (-203)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.253 (+15)

Guariti non più positivi = 5.157 (+223)

9.649 casi totali da inizio emergenza (+32)

Deceduti = 1.457 (+7)

Tamponi = 104.892 (+2.719)

Ospedalizzati:

Asl1 = 35 (4 UTI)

Asl2 = 43 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 35 (1 UTI)

San Martino = 21 (2 UTI)

Galliera = 35

Asl4 = 10

Asl5 = 16

Positivi per provincia:

IM = 368 (-28)

SV = 483 (-43)

GE = 2.093 (-121)

SP = 88 (-6)

non assegnati = 3 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 981

Asl1 = 121

Asl2 = 195

Asl3 = 425

Asl4 = 118

Asl5 = 122
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Scolmatore del Bisagno, presentati questa mattina i lavori

Super User 30 Maggio 2020 1062 Visite

Dopo la stipula del contratto d’appalto di ieri pomeriggio, presentati questa mattina, alla presenza del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, i lavori per la realizzazione della galleria scolmatrice del torrente Bisagno.

La prima fase prevede la preparazione e l’allestimento dell’area di cantiere in corrispondenza dell’ex canile, per consentire l’avvio delle operazioni di scavo vere e proprie, previste entro la fine di quest’anno.

La conclusione di questo intervento, che rappresenta l’opera di maggior rilevanza sia in termini economici che di risultati attesi per la messa in sicurezza idraulica di Genova, è prevista per il 2024. Il finanziamento disponibile per l’opera è di oltre 204 milioni mentre l’importo netto dei lavori è di quasi 161 milioni di euro: ad aggiudicarseli il raggruppamento temporaneo di imprese Costruire per Genova, composto da Research consorzio stabile, Manelli impresa, Amec, Aicom e D’agostino costruzioni generali. La direzione dei lavori sarà seguita dal raggruppamento temporaneo di impresa capitanato da Rocksoil, che ha già elaborato la progettazione esecutiva.

Il progetto prevede una galleria di 9,8 metri di diametro lunga 6 chilometri e mezzo, che verrà raccordata allo sbocco con lo scolmatore del Fereggiano, opera già realizzata e che è già entrata in funzione durante le ultime ondate di maltempo alleggerendo la pressione su questo affluente del Bisagno che, nel 2011, esondando provocò la morte di 7 persone.

La nuova galleria scolmatrice permetterà di smaltire direttamente in mare 450 metri cubi al secondo d’acqua, mentre la nuova copertura del Bisagno assicurerà il deflusso di altri 850 metri cubi d’acqua al secondo, per un totale di 1300 totali, una quantità d’acqua che, secondo i modelli statistici, può cadere su Genova una volta ogni 200 anni: si parla di eventi con una bassissima probabilità di verificarsi.

“Siamo di fronte a una ulteriore promessa mantenuta sul fronte forse più importante, quello della riduzione del rischio idrogeologico - commenta il presidente di Regione Liguria e Commissario delegato per l’opera Giovanni Toti – Anche durante la fase più dura dell’emergenza Covid abbiamo chiesto che i cantieri strategici procedessero, ovviamente garantendo a tutti le necessarie misure di sicurezza per la tutela della salute: e infatti quello di copertura del Bisagno, complementare allo Scolmatore, è sempre andato avanti. Era in gioco il futuro di questa città: adesso possono quindi concretamente partire i lavori di un’opera che la città attende dalla tragica alluvione di Genova del 1970, che la Liguria richiede da cinquant’anni esatti e che avrà un impatto enorme sulla sicurezza dei cittadini. Lo Scolmatore rappresenta l’ultimo tassello del pacchetto di interventi strutturali previsti per raggiungere un adeguato livello di mitigazione del rischio idraulico nelle aree limitrofe al torrente. Fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati per ridurre la fragilità idrogeologica della Liguria, senza tralasciare i rivi minori, la difesa della costa, come anche abbiamo lavorato perché opere di ampio respiro come questa potessero finalmente concretizzarsi”.

“Quest’opera rappresenta una degli interventi più importanti di difesa del suolo a livello europeo. Ci eravamo dati un calendario preciso, e lo stiamo rispettando: la realizzazione di questo intervento coronerà tutto il lavoro fatto in questi anni, sia dal punto di vista pratico che culturale in termini di approccio del cittadino al rischio idraulico, per mettere in sicurezza la Liguria – precisa l’assessore alla Difesa del suolo Giacomo Giampedrone – Il progetto prevede, oltre alla monumentale galleria da 6 chilometri e mezzo, la realizzazione di una briglia di trattenuta dei corpi galleggianti e di una nuova passerella pedonale, entrambe a monte dell’imbocco della galleria, di un sistema di sbarramento regolabile all’interno dell’alveo e di un’opera laterale di raccolta dell’acqua che verrà convogliata dal torrente nella galleria sotterranea”.

“Oltre a questo – aggiunge Giampedrone - è in programma la realizzazione di un collegamento sotterraneo tra l’area di cantiere situata in corrispondenza dell’ex canile e la galleria principale, che verrà utilizzato come via di accesso per le manutenzioni. Il materiale di recupero dello smarino della galleria, opportunamente vagliato e selezionato, sarà utilizzato quasi completamente per interventi di ripascimento delle spiagge del Genovesato e del Comune di Arenzano”.

“Da sottolineare inoltre – conclude l’assessore – le ricadute occupazionali di quest’opera sul territorio: il cantiere, a pieno regime, occuperà circa 250 persone, e l’associazione temporanea d’impresa che si è aggiudicata i lavori, in sede di gara, ha inserito nell’offerta l’assicurazione di assumere fino a un terzo di questi tra i lavoratori svantaggiati liguri: ieri abbiamo consegnato ai costruttori 100 nominativi, forniti a Regione Liguria da Cgil, Cisl e Uil”.

"Lo scolmatore del Bisagno – precisa il sindaco di Genova Marco Bucci - ci permetterà di avere la città in definitiva sicurezza idraulica per poter scongiurare eventi climatici che si sono trasformati in vere e proprie catastrofi per Genova. Non vogliamo più vivere e subire certe situazioni e con questa opera contiamo di far passare alla storia le alluvioni causate dallo straripamento del Bisagno. Si tratta di un altro lavoro di eccellenza che interessa il nostro territorio".

Claudio Muzio a favore del tunnel della Fontanabuona

Super User 30 Maggio 2020 822 Visite

Il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, ha depositato quest’oggi una interrogazione a risposta immediata per chiedere al presidente Toti e alla Giunta di assumere con urgenza iniziative affinché il tunnel della Fontanabuona venga inserito nell’elenco delle opere risarcitorie nell’ambito della trattativa in corso tra Governo e concessionario autostradale e si possa così giungere quanto prima alla definizione di un percorso certo, che porti all’avvio della realizzazione dell’opera.   

Nel documento Muzio richiama il suo appello rivolto ai parlamentari liguri a maggio del 2018, le Interrogazioni presentate alla Camera dai deputati Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, l’impegno compatto dei sindaci e del territorio, la riunione in Regione del 15 febbraio 2019 di cui fu tra i promotori e al termine della quale il presidente Toti ribadì che il tunnel “è e rimane nell’elenco delle priorità a livello infrastrutturale per la Liguria”.

Dichiara Muzio: “Considerato che è in via di definizione, proprio in questi giorni, l’accordo relativo al nodo delle concessioni autostradali, con in campo l’ipotesi di un risarcimento in opere da parte dell’attuale concessionario, e visto che i sindaci del territorio hanno reiterato la richiesta che tra le infrastrutture previste quale risarcimento venga inserito anche il tunnel, credo sia giunto il momento opportuno per tornare a premere sull’acceleratore”.

“Ricordo – prosegue il capogruppo di Forza Italia – che la delibera di Giunta Regionale n. 997 del 18 settembre 2015 ha confermato il tunnel tra le opere infrastrutturali prioritarie e strategiche per la Regione Liguria, inserendolo nel gruppo 2 tra gli interventi con progettazione disponibile di livello definitivo. E’ un’infrastruttura di fondamentale importanza per il nostro entroterra, per il Tigullio e, più in generale, per tutta la Regione. Vi è una forte e compatta unità di intenti da parte dei Comuni, delle categorie, degli imprenditori, dei cittadini e non vi sono Comitati contrari. Tutti motivi che depongono a favore di un rapido sblocco della situazione di stallo in cui ci troviamo”, conclude Muzio.

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