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Notizie

Sentenza sulla gestione dei servizi sociali, il Comune farà ricorso

Super User 30 Maggio 2020 999 Visite

In merito alla sentenza con la quale il Tar della Liguria ha annullato la delibera della giunta Bucci del 19 settembre 2019 che svuotava i Municipi delle attribuzioni in materia di servizi sociali, il Comune di Genova ha deciso di ricorrere in appello al Consiglio di Stato.

“L’erogazione dei servizi sociali, che è ciò che più interessa ai cittadini, a livello territoriale è rimasta inalterata. L’utenza continua ad usufruire dei servizi negli stessi uffici e agli stessi sportelli ai quali si è sempre rivolta. La decisione dell’amministrazione comunale è stata solamente funzionale a garantire una ottimizzazione, una maggiore efficienza, efficacia ed omogeneità dei servizi stessi nell’intero territorio comunale”. Si legge in una nota del Comune di Genova.

Cassa integrazione, Berrino: “Il fondo di garanzia regionale funziona”

Super User 30 Maggio 2020 710 Visite

"A una settimana dalla firma della convenzione con Filse, l'operazione per venire incontro ai lavoratori che aspettano ormai da troppo tempo la cassa integrazione in deroga prevista dal decreto Cura Italia è entrata nel vivo: Carige ha già anticipato a oltre 400 lavoratori liguri quanto dovuto da Inps. Il fondo di garanzia attivato da Regione attraverso Filse, dunque, funziona: chi afferma che il fondo non è ancora stato usato non sa quello che dice. Abbiamo messo in campo uno strumento utile per accelerare gli accrediti senza far scontare ai lavoratori la lentezza di una trafila burocratica che, in un momento di emergenza come questo, con tanti lavoratori e tante famiglie in difficoltà, non è spiegabile né giustificabile. Ribadisco ancora una volta che Regione Liguria non ha lasciato indietro nessuna domanda, e che portiamo all'Inps pratiche già rendicontate". Lo ha detto l'assessore al lavoro di Regione Liguria Gianni Berrino.

"Il modello di convenzione che abbiamo messo a punto attraverso Filse e proposto alle banche del territorio - prosegue Berrino - non obbliga i lavoratori a dare garanzie: formalmente è un prestito a interessi zero, ma nei fatti è un semplice anticipo garantito da Regione e dallo stesso istituto bancario. Per questo i lavoratori hanno dimostrato di gradirlo, e per questo ritengo che sarebbe molto utile che anche altri istituti aderissero alla convenzione, firmata per il momento soltanto da Carige: il fondo complessivo garantito aumenterebbe e molti altri lavoratori potrebbero avere gli anticipi delle somme dovute in tempi ragionevoli".

Prosegue intanto l'attività di Regione Liguria sulle domande in arrivo dalle aziende. A oggi, 15.710 aziende hanno inviato domanda di cassa integrazione in deroga per 38.697 lavoratori; 14.862 aziende hanno inviato le rendicontazioni relative a 33.732 lavoratori. Regione ha inviato all'Inps 27.094 rendicontazioni mensili relative a 5.089.389 ore di cassa integrazione, per un totale di 41.224.050,90 euro.

Cassa integrazione, Mimmo Cianci: “Ritardi vergognosi”

Super User 29 Maggio 2020 6042 Visite

“I ritardi sull’erogazione della cassa integrazione in deroga sono vergognosi e inaccettabili”. È quanto dichiara Domenico Cianci, candidato consigliere regionale nella lista Toti Presidente.
“Se da un lato il Governo chiede sacrifici agli italiani - prosegue Cianci -, dall’altro non è in grado di erogare quanto dovuto ai lavoratori. Il risultato? Da quasi tre mesi intere famiglie sono rimaste senza introiti, attendendo i soldi spettanti e dall’Inps non ricevono alcuna risposta esaustiva: solo generiche promesse e improbabili giustificazioni. Il Premier Conte, che a più riprese ha assicurato che nessuno rimarrà indietro, acceleri il passo: fino ad oggi l’azione del suo Governo per aiutare imprese e lavoratori è stata da moviola”.

Covid in Liguria: 1.548 tamponi e 14 positivi nelle ultime 24 ore

Super User 29 Maggio 2020 1002 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, 29 maggio.

3.233 attualmente positivi (-129)

205 pazienti in ospedale (-6), di cui 13 in terapia intensiva / UTI (+0)

789 a domicilio (-145)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.239 (+22)

Guariti non più positivi = 4.934 (+136)

9.617 casi totali da inizio emergenza (+14)

Deceduti = 1.450 (+7)

Tamponi = 102.173 (+1.548)

Ospedalizzati:

Asl1 = 38 (4 UTI)

Asl2 = 43 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 31 (4 UTI)

San Martino = 23 (3 UTI)

Galliera = 39

Gaslini = 2

Asl4 = 11

Asl5 = 18

Positivi per provincia:

IM = 396 (+0)

SV = 526 (-12)

GE = 2.214 (116)

SP = 94 (-2)

non assegnati = 3 (+1)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.090

Asl1 = 129

Asl2 = 256

Asl3 = 439

Asl4 = 143

Asl5 = 123
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Aprono le spiagge libere genovesi: per trovare il posto libero c'è l'app

Super User 29 Maggio 2020 1337 Visite

Aprono domani, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio, tutte le spiagge libere di Genova, ad eccezione di quelle di Voltri tuttora oggetto di ripascimento. Le spiagge di Voltri apriranno a partire dal 6 giugno. Per garantire a tutti l’accesso, il Comune ha predisposto per 17 spiagge, considerate a maggiore afflusso, presidi fissi per il conteggio degli ingressi: raggiunto il limite di capienza, non si potrà accedere fino a quando i posti non saranno liberati.

Una App, in tempo reale, indicherà i posti disponibili in ogni spiaggia. A occuparsi della gestione degli accessi saranno volontari, operatori e associazioni locali, steward messi a disposizione dall’Autorità portuale e agenti della Polizia Locale. All’ingresso, sarà consegnato un talloncino di riconoscimento corrispondente al posto assegnato in spiaggia. I nuclei famigliari fino a un massimo di 4 persone potranno accedere agli stalli segnalati mediante sacchi di sabbia. Per nuclei di famiglie più numerose saranno concessi più stalli.

I sacchi sono posizionati al fine di garantire una distanza minima tra ombrelloni di tre metri e assicurare uno spazio di dieci metri quadrati a nucleo famigliare. Non ci saranno recinti, ma ogni famiglia avrà gli spazi necessari per poter garantire il rispetto del distanziamento minimo.

L’area delimitata dai segnaposto corrisponderà ai due terzi circa della spiaggia, un terzo invece sarà destinato a persone singole o coppie senza ombrellone, che dovranno osservare la regola della distanza di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro.

Altre sei spiagge, le più piccole, e le scogliere non saranno suddivise: resta la regola della distanza minima di 1,5 metri tra un asciugamano e l’altro. La Polizia Locale assicurerà controlli dinamici per far rispettare queste norme.

Ricordiamo che i volontari singoli e le associazioni che volessero aiutare il Comune nel presidio degli accessi alle spiagge libere devono iscriversi tramite il link riportato qui di seguito.

https://smart.comune.genova.it/presidio-accessi-spiagge-2020

«Ci siamo adoperati in tempi record per garantire che genovesi e turisti possano accedere a spiagge libere e sicure – dichiara il consigliere con delega alla Protezione Civile Sergio Gambino -. Le regole imposte dai dpcm e dalle linee guida del governo ci obbligano a un contingentamento, che garantiremo con i servizi che abbiamo messo in piedi. Calcoliamo che, sulle spiagge che apriranno da domani, potranno essere ospitate in media circa 8500 persone al giorno. Ringrazio i volontari e quanti collaboreranno, bagnanti compresi, alla buona riuscita di quest’estate così particolare».

«Grazie al lavoro di coordinamento con il Demanio e l’Autorità portuale e grazie al lavoro della Protezione civile, abbiamo raggiunto il grande risultato - dichiara Stefano Balleari, vicesindaco con delega alla Cura e promozione del Demanio Marittimo – di riuscire a restituire ai genovesi le spiagge libere nella più completa gratuità. È la prima volta che ci troviamo ad affrontare questa situazione e le operazioni saranno affinate in questi giorni».

 

L’App SpiaggiaTi

Si chiama SpiaggiaTi (che si può leggere con l’accento sulla prima o la seconda a) la nuova App che permette di conoscere in tempo reale lo stato di occupazione delle 17 spiagge genovesi libere a numero chiuso. Sarà compito degli operatori presenti agli accessi tenere aggiornata l’applicazione: gli utenti potranno vedere la capienza totale di ogni singola spiaggia e i posti ancora disponibili.

È già disponibile sul Play Store di Android e presto lo sarà anche sull’Apple Store, inoltre si può consultare sul web, da pc o smartphone, al link https://spiaggiati.ml/. Non occorre registrarsi: l’applicazione è stata pensata per essere veloce, di facile utilizzo e nel pieno rispetto della privacy. La grafica è essenziale fin dall’icona dell’App, con un ombrellone al posto della T e l’uso del giallo sabbia per i pulsanti. 

A ogni spiaggia è assegnato un segnaposto virtuale, contrassegnato da un bollino, che è blu quando ci sono ancora posti disponibili e diventa rosso quando si esauriscono. Così, già dalla schermata iniziale, è possibile avere una visione di insieme di quali sono le spiagge ancora disponibili, quelle in blu: poi cliccando sul segnaposto della spiaggia desiderata si apre una finestra con una foto della stessa e con i dati puntuali di occupazione con il numero preciso dei posti disponibili.

Inoltre è presente la funzione aggiuntiva e facoltativa “Come arrivare”: se l’utente dà l’autorizzazione, l’App permette di elaborare il percorso, disponibile solo avendo scaricato Google Maps. La posizione è l’unico dato personale richiesto. 

L’App è prodotta dalla società TNN, un team internazionale di giovani under 30: i fondatori sono due genovesi, Giacomo Porcile, commerciale, e Alberto Mazzuoli, studente di Economia Aziendale, mentre lo sviluppatore è lo spagnolo Rodrigo Luque e la designer è Vilma Turkki, finlandese che vive a Los Angeles.

 

Elenco spiagge libere con presidio fisso e conteggio accessi per turno 

Apriranno domani, 30 maggio

1) Dopolavoro ferroviario

2) Vesima

3) Villa azzurra

4) Pegli ponente

5) Pegli levante

6) Multedo

7) Punta Vagno

8) San Giuliano

9) Vernazzola

10) Sturla (via del Tritone)

11) Sturla 5 Maggio (Gaslini)

12) Priaruggia

13) Divisione Acqui

14) Bai

15) Quinto Scalo

16) Murcarolo

17) Caprafico

 

Apriranno il 6 giugno

Voltri ponente Cerusa (apertura parziale)

Voltri levante Cerusa (apertura totale)

 

Elenco spiagge libere con presidio dinamico e segnaletica, aperte da domani

1) Agugia

2) Boccadasse

3) Pegli Bagni Doria

4) Quinto Scalo Levante

5) Porticciolo Nervi

6) Capolungo

Regionali Liguria, Dello Strologo spariglia le carte giallorosse

Super User 29 Maggio 2020 1013 Visite

Sulla scena dell'alleanza giallorossa per la Liguria irrompe Ariel Dello Strologo, avvocato dello studio legale De André, già capo della comunità ebraica e presidente della Porto Antico s.p.a. e della Fiera di Genova.

Una figura saldamente radicata nel vecchio establishment della sinistra genovese e legata a doppio filo alle amministrazioni targate Vincenzi, Doria e Burlando ma con quel retrogusto civico che tanto va di moda.

Il lancio del nome di Dello Strologo è avvenuto in grande stile, addirittura dalle colonne della stampa nazionale, ed è indubbiamente un segnale forte rivolto dal PD ai Cinquestelle: noi abbiamo il candidato.

A sinistra però qualcuno storce il naso perché sospetta che questo sia un modo per fare piazza pulita del nome di Ferruccio Sansa, che ormai ha raggiunto le 1500 firme a sostegno ma che viene giudicato troppo antisistema e ostile allo status quo.

Mentre i grillini hanno già detto che Dello Strologo non è il candidato condiviso, si aspettano ora le reazioni di Buonsenso di Alice Salvatore e Italia Viva di Raffaella Paita. Che però per il momento sembrano lasciare le porte socchiuse.

Il Tar Liguria riporta i servizi sociali nella competenza dei municipi

Super User 29 Maggio 2020 1106 Visite

“Il Tar Liguria riconosce il ruolo amministrativo dei presidenti di Municipio e annulla la delibera della giunta Bucci del 19 settembre 2019 che svuotava i Municipi delle attribuzioni in materia di servizi sociali e concentrava queste competenze nelle mani dell’amministrazione comunale. Grazie alla sentenza (leggi) arrivata ieri, i servizi sociali del Comune tornano quindi ad essere di competenza dei Municipi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta PD e Lista Crivello.
“Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale - prosegue la nota - giunge in risposta al ricorso dei presidenti di Municipio Mario Bianchi (Medio Ponente), Claudio Chiarotti (Ponente), Federico Romeo (Valpolcevera) e Massimo Ferrante (Bassa Valbisagno) e dei consiglieri comunali di PD e Lista Crivello che sottolineava come la delibera della giunta Bucci si ponesse in aperto contrasto con il Regolamento comunale sul decentramento e con lo Statuto del Comune di Genova.

Osservazioni presentate nell’immediato al sindaco Marco Bucci in sede di Conferenza dei presidenti, ma da parte del primo cittadino e della giunta non era stato fatto nessun passo indietro.

Ecco allora, per la prima volta nella storia del decentramento comunale, la decisione di fare ricorso al Tar, che oggi annulla la delibera del Comune per violazione dello Statuto comunale, violazione della legge e vizio di incompetenza.

La sentenza del Tar enuncia in sostanza due principi:

- i presidenti di Municipio hanno diritto di impugnare dinanzi al Tribunale amministrativo gli atti del Comune che ritengono lesivi del loro ruolo amministrativo;

- lo Statuto del Comune stabilisce che i servizi di base devono essere erogati da parte dei Municipi.

Il pronunciamento del Tar obbliga perciò il sindaco Bucci a cambiare direzione sul piano del decentramento amministrativo e a riconoscere il ruolo dei Municipi. Un risultato fondamentale nella battaglia portata avanti da parte delle opposizioni per riconoscere l’importanza del decentramento amministrativo e dar modo ai Municipi di portare avanti una politica efficace e vicina alle esigenze dei cittadini.

Purtroppo, da parte dell’amministrazione di centrodestra in questi anni è arrivato un chiaro attacco al ruolo dei Municipi, mai coinvolti nelle decisioni della giunta e messi sistematicamente da parte, se non addirittura, come nel caso dei servizi sociali, privati delle loro competenze specifiche. Ripercorrendo questo processo di pericoloso accentramento, si ricorda che Bucci ha dimezzato da 800mila a 400mila Euro le risorse ai Municipi per le manutenzioni, ha accentrato le decisioni sui patrocini alle manifestazioni locali, fino all’ultima interpretazione della Giunta, per cui ai Municipi non è più necessario chiedere il parere per le modifiche del Piano urbanistico Comunale.

Una chiara strategia di annullamento di ogni politica di decentramento amministrativo. A cui oggi il Tar dice no, rimettendo sostanzialmente al centro i Municipi”.

Toti: “Assurdo che si possa giocare a calcio e non votare in un seggio”

Super User 29 Maggio 2020 940 Visite

“La scelta di riprendere il campionato va nell’ottica di far ripartire questo Paese. Rilevo, però, che se da un lato si può ricominciare a giocare, si continua a non poter parlare di elezioni in estate”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti interviene sulla questione del riavvio del campionato di calcio, ipotizzato per il 20 giugno.

“Quella legata al calcio – aggiunge – è senza dubbio una scelta complessa perché si riprenderà a giocare con una modalità che non tutti i tifosi apprezzeranno: il mondo del pallone non va però banalizzato, è necessario considerare il fatto che dia lavoro a molte decine di migliaia di persone. Non bisogna pensare solo ai calciatori miliardari, ma alle strutture delle squadre, al mondo dell’informazione che ci ruota attorno, agli sponsor, e alla pubblicità. D’altro canto – precisa Toti – mi sembra singolare che si possa giocare a Marassi e non si possa votare in un seggio: non c’è ancora nessun accordo tra Governo e Regioni sulla data del voto, il tempo passa e il parere delle Regioni resta univoco e concorde con il comitato tecnico scientifico del Governo, che appunto suggerisce di sfruttare i mesi caldi per una attività come quella elettorale”.

“Tengo a ribadire - conclude Toti - che nessun governatore delle Regioni si prenderà nel modo più assoluto la responsabilità di far votare una volta riaperto un anno scolastico che arriva dopo 4 mesi di sospensione delle lezioni, e il cui avvio sarà già di per sé tribolato”.

Volotea torna al suo hub di Genova da luglio

Super User 28 Maggio 2020 879 Visite

Volotea, la Compagnia low-cost che ha scelto il Cristoforo Colombo tra i suoi hub europei, riprende i voli su Genova dal prossimo 18 luglio, dopo lo stop imposto dall'emergenza sanitaria mondiale. Mentre sarò operativa dal 3 luglio la base genovese e ligure presso il nostro scalo.

Le mete saranno, dal 18 giugno si volerà Palermo, dal 19 e a seguire con scadenza di giorno in giorno, Catania, Olbia, Lamezia Terme e da luglio Alghero, Brindisi, Cagliari, Lampedusa e Pantelleria.

Un auspicato ritorno alla normalità, spiegano due comunicati del Colombo e di Volotea, che avverrà con un notevole rafforzamento delle misure di igiene e sicurezza per passeggeri e lavoratori.

Prima del viaggio si chiede check-in online, riduzione al minimo il bagaglio a mano e preparazione di eventuale bagaglio addizionale per il check-in, limitando il numero di bagagli da portare a bordo.

In aeroporto si sarà la misurazione della temperatura e l'attenzione a mantenere il più possibile il distanziamento fisico di 1 metro e mezzo. Indispensabile avere la mascherina, oltre a quella che dovrebbe essere una norma anche in assenza di virus di mantenere igiene personale al top. A bordo consigliabile il mantenimento del posto, mentre sarà sospeso al momento il servizio di catering.

Volotea assicura inoltre ogni notte pulizia approfondita di tutti gli aeromobili con potenti disinfettanti industriali e, di giorno, procedure di disinfezione su tutte le superfici della cabina.

E la flotta è equipaggiata con filtri ospedalieri dell’aria (HEPA: High Efficiency Particulate Air) che filtrano il 99,97% di particelle come virus e batteri o con un sistema che rinnova e pulisce completamente l’aria in cabina ogni tre minuti.

“Siamo davvero entusiasti di poter ricominciare a volare dal 18 giugno dall’aeroporto di Genova - ha detto Carlo Muñoz, presidente e fondatore di Volotea - dove, per i prossimi mesi estivi, abbiamo consolidato la nostra offerta con un focus maggiore sui collegamenti domestici. Al fine di assicurare la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti e dei nostri passeggeri, stiamo implementando misure che vanno oltre ciò che viene descritto dalle normative. Abbiamo dialogato costantemente con le istituzioni sanitarie e con gli aeroporti per preparare in modo sicuro la ripresa delle nostre attività. Siamo pronti a volare di nuovo e offriremo ai nostri passeggeri una migliore esperienza di viaggio, sicura e pulita. Le nostre misure saranno regolarmente valutate e aggiornate, in linea con l'evoluzione del contesto sanitario globale”..

Risponde Paolo Odone, presidente dell'Aeroporto: “Salutiamo con grande piacere la ripartenza di Volotea e la ripresa dei voli della compagnia. In queste settimane abbiamo lavorato su procedure e interventi in aerostazione con l’obiettivo di rendere il nostro scalo un aeroporto sicuro, garantendo nel contempo un’esperienza di viaggio piacevole per i nostri clienti. Il Cristoforo Colombo si è già dotato di scanner per la misurazione della temperatura corporea, di segnaletica per il mantenimento del distanziamento sociale, di pareti di separazione ai banchi check-in e della biglietteria e di erogatori di gel disinfettante, mentre tutte le aree accessibili ai passeggeri vengono sanificate con regolarità. Nei giorni scorsi abbiamo anche avviato con l’Istituto Italiano di Tecnologia per testare sul campo Social Distancing, un innovativo software di monitoraggio del distanziamento interpersonale. In questo momento carico di molte incertezze ripartiamo dalle cose certe: essere il City Airport della Liguria e tornare a volare con il nostro partner strategico Volotea, con cui abbiamo costruito le basi per il rilancio del Cristoforo Colombo”.

Dino Frambati

Regionali, Lollobrigida e Iacobucci: “Al voto dopo il 27 settembre”

Super User 28 Maggio 2020 1586 Visite

Francesco Lollobrigida e Massimiliano Iacobucci, rispettivamente capogruppo alla Camera e portavoce regionale di Fratelli d’Italia, chiariscono la posizione del partito rispetto al voto amministrativo e regionale.
“Abbandonata l’ipotesi del voto prima dell’estate - dice Iacobucci - riteniamo corretto nei confronti della nostra economia, con particolare riferimento al comparto del Turismo, convocare le elezioni al termine della stagione estiva, la Liguria infatti non può rinunciare a favorire il proprio principale comparto”.

 “Fratelli d’Italia ritiene - dice Lollobrigida - che il mondo del Turismo, in particolare, sarebbe devastato dal voto nei primi giorni di settembre. Abbiamo proposto che la finestra preveda di votare dal 27 di settembre dando in questo modo la possibilità ai cittadini italiani di esprimersi in piena coscienza e libertà per le elezioni regionali e amministrative, ma permettendo anche di salvaguardare una attività vitale per la nostra Nazione quale appunto è il Turismo. L’impegno di Fratelli d’Italia vale in Parlamento e in ogni regione italiana. Liguria compresa”.

Coronavirus, in Liguria rallenta il contagio: i nuovi casi sono 16

Super User 28 Maggio 2020 964 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, 28 maggio.

3.362 attualmente positivi (-105)

211 pazienti in ospedale (-8), di cui 13 in terapia intensiva / UTI (-1)

934 a domicilio (-116)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.217 (+19)

Guariti non più positivi = 4.798 (+114)

9.603 casi totali da inizio emergenza (+16)

Deceduti = 1.443 (+7)

Tamponi = 100.625 (+1.790)

Ospedalizzati:

Asl1 = 38 (4 UTI)

Asl2 = 48 (2 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 33 (4 UTI)

San Martino = 22 (3 UTI)

Galliera = 35

Gaslini = 3

Asl4 = 10

Asl5 = 22

Positivi per provincia:

IM = 396 (-7)

SV = 538 (-28)

GE = 2.330 (-62)

SP = 96 (-8)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.105

Asl1 = 137

Asl2 = 260

Asl3 = 421

Asl4 = 158

Asl5 = 129
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Coop Liguria sostiene le aziende vinicole locali

Super User 28 Maggio 2020 816 Visite

Il lockdown legato al corona virus ha messo in grave difficoltà le piccole aziende vinicole locali a conduzione familiare, che con il fermo della ristorazione hanno dovuto rinunciare per più di due mesi a una parte importante delle proprie vendite. Questo rischia di bloccare il ciclo naturale di raccolta delle uve, perché molte imprese potrebbero decidere di non effettuare la vendemmia 2020, se non riusciranno a svuotare almeno parzialmente le proprie cantine, ancora piene dell’annata precedente.

Coop Liguria, che da sempre è al fianco dei produttori del territorio, ha deciso di mettere in campo con loro un’azione promozionale straordinaria, per sensibilizzare Soci e clienti a preferire i vini del territorio ligure e del basso Piemonte, privilegiando le imprese a conduzione familiare.

A partire dal 28 maggio e fino al 19 agosto quindi, ogni due settimane saranno proposti i vini di uno o più produttori locali, con sconti fino al 40%.

Le imprese coinvolte sono dodici:

DONNE DELLA TORRE

dal 21 al 3 giugno negli ipermercati

dal 28 maggio al 10 giugno nei supermercati

L’azienda agrituristica, a conduzione femminile, produce Pigato, Vermentino e Rossese Doc nella Piana di Albenga e si caratterizza per le etichette disegnate dallo stilista Chino Bert.

 

I TURRI

dal 4 al 18 giugno negli ipermercati

dall’11 al 24 giugno nei supermercati

L’azienda, fondata dal Console Onorario di Ungheria Albert Frank e oggi gestita dai suoi eredi, ha sede a Cremolino, vicino a Ovada. Tra le altre produzioni, si contraddistingue per aver recuperato il vitigno autoctono del Timorasso.

 

CANTINA CINQUE TERRE

dal 4 al 18 giugno negli ipermercati

dall’11 al 24 giugno nei supermercati

La cooperativa ha sede a Groppo di Riomaggiore e riunisce 200 soci viticoltori, che producono le Doc Cinque Terre e Sciacchetrà. La sua presenza è un presidio importantissimo per la cura del territorio e per il sostegno all’associazionismo e alla solidarietà.

 

CANTINE BREGANTE

dal 18 giugno al 2 luglio negli ipermercati

dal 25 giugno all’8 luglio nei supermercati

Attiva fin dal 1876, l’azienda produce Vermentino, Bianchetta Genovese e Ciliegiolo e ha contribuito in maniera determinate alla nascita della Doc Golfo del Tigullio-Portofino. Raccoglie e vinifica anche le uve di molti piccolissimi produttori locali.

 

VITICOLTORI INGAUNI

dal 18 giugno al 2 luglio negli ipermercati

dal 25 giugno all’8 luglio nei supermercati

Raccogliendo le uve di 198 soci del Ponente Ligure, la Cooperativa, in attività dal 1976, produce Rossese, Vermentino, Ormeasco, Lumassina e vini da tavola.

 

BELLATI

dal 2 al 16 luglio negli ipermercati

dal 9 al 22 luglio nei supermercati

Tra le primissime imprese certificate biologiche, produce Dolcetto, Barbera, Moscato e Brachetto Doc a Monterosso di Acqui Terme. L’azienda è attiva dal 1919 e si caratterizza per il pentagramma in etichetta, che rappresenta la sinfonia di sapori contenuta nel vino.

 

I CASTELLI

dal 2 al 16 luglio negli ipermercati

dal 9 al 22 luglio nei supermercati

La cooperativa nasce a Bolano, in provincia della Spezia, nel 1998, su iniziativa di alcuni piccoli produttori locali decisi a recuperare appezzamenti agricoli abbandonati. Oltre a produrre vino, si impegna nella promozione della storia e delle tradizioni locali.

 

TEO COSTA

dal 16 al 30 luglio negli ipermercati

dal 23 luglio al 5 agosto nei supermercati

L’azienda, che ha sede a Castellinaldo, produce i vini tipici del Roero e ha brevettato un metodo per vinificare senza l’aggiunta di solfiti. Le bottiglie si caratterizzano per le etichette tratte dai quadri del pittore Antonio Ligabue.

 

SAN DALMAZIO

dal 16 al 30 luglio negli ipermercati

dal 23 luglio al 5 agosto nei supermercati

L’azienda, nell’entroterra di Albenga, prende il nome dall’omonima chiesa romanica del decimo secolo e vinifica esclusivamente uve di propria produzione.

 

COOPERATIVA RIVIERA DEI FIORI

dal 30 luglio al 13 agosto negli ipermercati

dal 6 al 19 agosto nei supermercati

Nata nel 1978 per riunire i produttori di Rossese di Dolceacqua sparsi sul territorio, oggi la Cooperativa ha ottenuto importanti riconoscimenti, pur restando ancorata alle proprie tradizioni.

 

ARRIGONI

dal 30 luglio al 13 agosto negli ipermercati

dal 6 al 19 agosto nei supermercati

Viticoltori da quattro generazioni, curano molti piccoli appezzamenti nella provincia della Spezia producendo Vermentino Colli di Luni e Cinque Terre.

 

AZIENDA AGRICOLA PUNTA CRENA

dal 30 luglio al 13 agosto negli ipermercati

dal 6 al 19 agosto nei supermercati

Situata a Varigotti, l’azienda vanta 12 ettari di terreni terrazzati di fronte al mare e appartiene alla famiglia Ruffino, che da sempre presta particolare attenzione a preservare i vitigni autoctoni.

 

Questo impegno a favore delle produzioni locali è parte integrante della missione di Coop Liguria, che anche in questo momento difficile non ha fatto mancare il proprio sostegno alle filiere più colpite, come quella del florovivaismo, per la quale sono stati previsti una promozione speciale, promossa ad aprile, e un contributo aggiuntivo del 25% versato da Coop ai fornitori sull’acquisto dei loro prodotti.

Aiutare la disabilità senza contatto fisico

Super User 28 Maggio 2020 951 Visite

In tempo di contatto fisico impossibile, chi aveva disabilità e quindi assoluta necessità di avere accanto qualcuno che lo aiutasse, si trova in situazione davvero drammatica.

Ha colto il problema la Rete Disabilità del Celivo, attiva dal 2011, ed ha organizzato un percorso formativo incentrato sulla resilienza, che permette di risolvere almeno in buona parte il problema a favore degli handicappati.

“Resilienze - modificarsi senza rompersi” è il titolo dell'iniziativa in base alla quale si riesce a far adattare alla situazione difficile chi ha necessità di supporto, senza “spezzarsi”, spiega un comunicato Celivo, “ognuno con le proprie risorse e le proprie competenze da mettere in campo per resistere e per dare sostegno agli altri”.

Se infatti la presenza dei volontari in aiuto ai disabili non è in nessun modo sostituibile, i volontari possono usare, a distanza, appunto la resilienza. Come viene spiegato a costoro attraverso dieci appuntamenti online dal 12 giugno al 24 luglio. Su quattro temi: famiglia e persone, comunicazione, aspetti emotivi e comportamentali, strumenti metodologici.

“Resilienze – spiega Diego Longinotti, responsabile delle Rete Tematica disabilità del Celivo – è frutto di una esigenza mai riscontrata prima, un’esigenza molto forte e condivisa da tutte le associazioni a cui è necessario cercare di dare delle risposte. Per questo abbiamo realizzato un’iniziativa che vuole essere non solo un aiuto immediato, ma anche il primo passo verso nuove forme di supporto per i volontari”.

“Questo percorso formativo – afferma Simona Tartarini, Direttrice del Celivo – nasce dalla volontà del volontariato di reagire ad una grave emergenza, trovando modalità nuove e condivise. Siamo soddisfatti di avere messo a punto questo strumento grazie alla co-progettazione delle associazioni e all’intervento di esperti, fruibile gratuitamente a tutti in modalità webinar”.

Per ulteriori dettagli si può usare il link (https://www.celivo.it/_RESILIENZE_Modificarsi_senza_rompersi_Percorso_formativo_online_rivolto_ai_volo_a156.php oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Dino Frambati

La mostra sull’Ilva, la goccia che fece traboccare il vaso di Elisa

Super User 28 Maggio 2020 3086 Visite

Era luglio del 2018, poche settimane prima del crollo del Morandi, quando Elisa Serafini rassegnò le dimissioni da assessore alla Cultura del Comune di Genova. Da subito si ipotizzò che dietro la decisione della giovane assessora ci potessero essere i ripetuti contrasti con il sindaco Marco Bucci, diverbi noti a molti ma mai usciti dalle stanze di palazzo Tursi.

Adesso, a distanza di quasi due anni, Serafini svela in un libro, “Fuori dal Comune”, come sono andate le cose e racconta la sua esperienza da assessore, rendendo pubbliche anche “le pressioni e le ritorsioni politiche”, oggi oggetto di un fascicolo della Procura, delle quali sarebbe stata vittima.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso di Elisa è stata una richiesta di finanziamento di un progetto culturale che riguardava l’Ilva.

“Una settimana dopo l’assunzione del mio incarico di assessore, venni contattata da alcuni rappresentanti dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Liguria, presieduto allora da Edoardo Rixi. I referenti volevano parlarmi di un progetto che riguardava cultura e acciaio”, racconta nel libro.

Serafini accetta di incontrare gli ideatori dell’iniziativa: Chiara Mastrolilli De Angelis, già candidata nella lista civica del sindaco (senza essere stata eletta), il sindacalista della Fiom Bruno Manganaro, e l’artista Graziano Cecchini, famoso per aver compiuto performance in alcune piazze d’Italia (come rovesciare una tinta rossa nella fontana di Trevi) e marito della stessa Mastrolilli De Angelis. Il progetto prevede la realizzazione di un catalogo sulla storia dell’Ilva, raccontata attraverso foto e immagini “costruite su una mostra realizzata qualche mese prima”. 50mila euro il contributo richiesto al Comune di Genova, così suddiviso: 15 mila di consulenza e 35 mila di costi vivi (grafica, impaginazione e stampa). “Il business plan prevedeva la realizzazione di sole 500 copie, con un costo di produzione per ogni copia di 70 euro”. Troppi, per l’assessora.

Allora, i promotori presentano un secondo progetto rivolto alle scuole. Preventivo: 4000 euro da corrispondere a fronte di ogni workshop. No, anche in questo caso.

Ma il team non si ferma e presenta una terza proposta: “una mostra di fotografie scattate nella sede dell’Ilva, stampate su lastre di acciaio”. Preventivo: 24.766 euro + iva, di cui 12mila per la consulenza della signora Mastrolilli De Angelis e 5mila per il fotografo, ma “le fotografie erano già state scattate e stampate sulle lastre d’acciaio per una mostra precedente (del 2017)”. Neppure questa proposta passa. Anzi, scattano le dimissioni.

“Il 17 luglio alle 17, riuniti in Giunta, il sindaco fece l’ennesima pressione di fronte ai miei colleghi per farmi procedere a firmare la delibera di spesa, mostrandomi il telefono con le chiamate perse del sindacalista della Fiom Manganaro, come a dire: mi stanno mettendo pressione anche loro”.

Nasce un aspro diverbio, prosegue Serafini: “Il sindaco che mi urla: «Ce l’hai un cervello?» e lei che risponde: «Forse non avrò un cervello, ma ho una coscienza»”.

Il giorno dopo le dimissioni, il sindaco prova a “ricucire con l’aiuto di un collega assessore con il quale avevo un rapporto di fiducia”. Interviene anche il governatore Toti con due pillole di saggezza via messaggio: “Per fare del bene, bisogna saper coltivare il male” e “Per fare le rivoluzioni, bisogna saper fare compromessi”.

Il dopo lo sappiamo: la mostra è stata fatta con il sostegno del Comune, grazie ad una delibera approvata poco dopo le dimissioni della Serafini.

Coronavirus, in Liguria valore Rt tra 0,41 e 0,58

Super User 28 Maggio 2020 774 Visite

“I dati del Ministero della Salute dimostrano quanto diciamo noi da giorni: c'è un trend positivo in Liguria per tutti gli indicatori, senza segnali di allarme - dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - È il risultato del monitoraggio della fase 2 previsto dal DPCM che analizza settimanalmente i dati forniti da Alisa. Sono ottimi gli indicatori che valutano la qualità del monitoraggio, la circolazione e la pressione sul sistema sanitario regionale. Il famoso R(t), l'indice di contagio, calcolato con diverse metodologie sia da Regione, sia da Istituto Superiore Sanità è compreso tra 0,41 e 0,58, ben sotto la soglia di allarme. Questi sono i fatti – prosegue il governatore - Agli altri lasciamo l'allarmismo, il terrorismo, le gufate e il tifo politico che acceca a tal punto da sperare che le cose vadano male. Ci dispiace per voi. Qui siamo ripartiti, in sicurezza e andremo avanti così, senza abbassare la guardia! Forza liguri che ce la facciamo!”.

Regionali, 5 governatori scrivono al Presidente Mattarella

Super User 28 Maggio 2020 2083 Visite

I governatori di Campania, Liguria, Marche, Puglia e Veneto hanno indirizzato una lettera formale al Presidente Mattarella, sul tema del decreto in materia di elezioni, in conversione in queste ore alla Camera dei Deputati.
Con questa lettera i governatori chiedono al Capo dello Stato di andare al voto il prima possibile, contestando in pratica la data del 20 settembre proposta dal governo.

 

Coronavirus, in Liguria 39 nuovi casi

Super User 27 Maggio 2020 1170 Visite

Bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, mercoledì 27 maggio.

3.467 attualmente positivi (-151)

219 pazienti in ospedale (-23), di cui 14 in terapia intensiva / UTI (-5)

1.050 a domicilio (-146)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.198 (+18)

Guariti non più positivi = 4.684 (+183)

9.587 casi totali da inizio emergenza (+39)

Deceduti = 1.436 (+7)

Tamponi = 98.835 (+2.157)

Ospedalizzati:

Asl1 = 37 (4 UTI)

Asl2 = 50 (3 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 33 (5 UTI)

San Martino = 22 (2 UTI)

Galliera = 37

Gaslini = 3

Asl4 = 11

Asl5 = 26

Positivi per provincia:

IM = 403 (-12)

SV = 566 (-42)

GE = 2.392 (-90)

SP = 104 (-7)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.151

Asl1 = 141

Asl2 = 277

Asl3 = 428

Asl4 = 162

Asl5 = 143

I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Toti chiede ad Autostrade un piano Marshall

Super User 27 Maggio 2020 718 Visite

Un piano Marshall per lavorare su tre turni, sette giorni su sette per garantire la sicurezza ai cittadini e evitare il più possibile code estenuanti. Lo ha chiesto il presidente di Regione Liguria a Società Autostrade oggi nel corso dell’incontro con l’ad Roberto Tomasi e i suoi collaboratori svoltosi in Regione, dopo la riunione effettuata in Prefettura alla presenza anche dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone.

Un incontro per fare il punto sui lavori necessari per la sicurezza nelle gallerie autostradali liguri.

“Sappiamo che è un momento complicato per via dei numerosi controlli sui nostri tratti autostradali e in particolare nelle gallerie – ha detto il presidente Toti – Abbiamo chiesto ad Autostrade delucidazioni sul motivo per cui non si sia approfittato di questi mesi di lockdown, nei quali le strade erano praticamente vuote, per portarsi avanti con i lavori. Abbiamo chiesto alla società di lavorare di più e più in fretta, perché non si può scegliere tra la sicurezza dei nostri cittadini e le code in autostrada. Autostrade si è impegnata a presentarci, entro lunedì prossimo, un piano massiccio di interventi e di riduzioni tariffarie per la nostra rete autostradale, finché tutti i lavori non saranno conclusi”.

“Sia io che il sindaco Bucci – ha concluso Toti – ci siamo raccomandati che il piano sia realmente intenso e metta finalmente in sicurezza il nostro territorio. Un piano che possa prevedere anche un risparmio per gli utenti in modo da compensare i disagi che dovranno subire. Speriamo di essere soddisfatti di quanto Autostrade presenterà all’inizio della prossima settimana”.

Covid in Liguria: 53 nuovi contagi e 6 morti nelle ultime 24 ore

Super User 26 Maggio 2020 1058 Visite

Il bollettino del coronavirus in Liguria di oggi, martedì 26 maggio.

3.618 attualmente positivi (-100)

242 pazienti in ospedale (-12), di cui 19 in terapia intensiva / UTI (+1)

1.196 a domicilio (-106)

Positivi clinicamente guariti a casa = 2.180 (+18)

Guariti non più positivi = 4.501 (+147)

9.548 casi totali da inizio emergenza (+53)

Deceduti = 1.429 (+6)

Tamponi = 96.678 (+2.206)

Ospedalizzati:

Asl1 = 42 (4 UTI)

Asl2 = 49 (3 UTI)

Asl3 Villa Scassi = 33 (5 UTI)

Asl3 Micone = 1

San Martino = 34 (4 UTI)

Galliera = 38

Gaslini = 3

Asl4 = 13

Asl5 = 29 (3 UTI)

Positivi per provincia:

IM = 415 (-7)

SV = 608 (-18)

GE = 2.482 (-74)

SP = 111 (-1)

non assegnati = 2 (+0)

Sorveglianze attive (contatti di positivi) = 1.166

Asl1 = 100

Asl2 = 322

Asl3 = 416

Asl4 = 179

Asl5 = 149
I numeri tra parentesi rappresentano l'aumento o la diminuzione del parametro rispetto al giorno precedente

Qual è la differenza fra "attualmente positivi" e "casi totali"?

Gli "attualmente positivi" rappresentano la prevalenza, lo standard internazionale dell'epidemiologia che indica quanti casi sono presenti *contemporaneamente* in una popolazione (i dati della giornata sono quelli delle ore 14.00), e indica quanti sono i positivi in Liguria, escludendo dunque chi è guarito (negativo al doppio test) e chi è purtroppo deceduto.

I "casi totali" indicano l'incidenza, un altro indicatore epidemiologico che prende in considerazione tutti i casi dall'inizio dell'epidemia, dunque somma agli attualmente positivi anche i guariti e i deceduti.

Nel futuro questi due indicatori tenderanno a divergere: il primo in discesa verso lo zero, il secondo in salita fino a fermarsi alla cifra totale dei contagiati finali.

Perché i dati della Protezione Civile sono diversi?

I dati sono gli stessi, quello che cambia è il modo di sommarli: la Protezione Civile indica i "Casi totali", ovvero come spiegato poco sopra la somma di ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti + deceduti, tutti dati che si trovano elencati nel post.

Nella tabella della Protezione Civile è diversa (minore) anche la cifra nella colonna "Totale attualmente positivi" rispetto alla cifra degli attuali positivi di Regione Liguria: questo perché il Dipartimento di Protezione Civile sottrae ai positivi anche i dimessi (colonna verde), ovvero pazienti clinicamente guariti che però sono ancora positivi (e che Alisa e Regione Liguria conteggiano fra gli attualmente positivi, almeno fino alla loro effettiva negativizzazione con doppio test).

Ricordiamo infine che la Protezione Civile non ha una raccolta dati propria: sono le Regioni a trasmettere i conteggi alla Protezione Civile, che poi li usa per pubblicare la tabella quotidiana

Regionali Liguria, Vinacci: “La vittoria del centrodestra non è così scontata”

Super User 26 Maggio 2020 2174 Visite

Reduce da un lungo tour nel Ponente ligure, dove in compagnia del coordinatore dei Seniores di Forza Italia Liguria, Beppe Costa, ha incontrato i sindaci delle principali città della zona, Giancarlo Vinacci ha maturato questa convinzione: “La vittoria del centrodestra alle regionali liguri non è così scontata”. Per poi aggiungere: “Se non cambiano le cose all’interno della coalizione, non mi candido. Preferisco seguire Giorgio Mulé nel progetto liberale, moderato ed europeista del presidente Berlusconi, per poi presentarmi alle prossime politiche”.
Contrariamente ai sondaggi che si leggono sui giornali, l’ex assessore della giunta Bucci sostiene quindi che le regionali in Liguria non saranno affatto facili per il centrodestra.
Resta però un forte interrogativo: Vinacci, per giungere a queste conclusioni, cosa ha saputo dai sindaci ponentini?
Forse la tanto annunciata tempesta all’interno del centrodestra sta per arrivare?

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