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Spettacoli

A Rapallo Aka7even incanta i giovanissimi e i loro genitori

Super User 13 Settembre 2021 903 Visite

Grande successo, ieri sera, per l’incontro che ha visto protagonista Aka7even, giovane cantautore e polistrumentista, finalista del celebre talent Amici di Maria De Filippi.

Aka7even, al secolo Luca Marzano, si è raccontato davanti al numeroso pubblico di giovani, giovanissimi e famiglie riunito al Chiosco della Musica: una chiacchierata ad ampio raggio moderata da Paola Servente, speaker di Radio Babboleo. Negli intermezzi, il cantautore ha allietato i fan con i suoi principali successi, tra cui “Loca” (anche nella versione in spagnolo) e “Mi Manchi”.

«E’ stato un regalo ai nostri ragazzi, che in questi ultimi due anni hanno sofferto stoicamente per le restrizioni imposte dal Covid, a coronamento di un’estate eccezionale dal punto di vista turistico - commenta il sindaco Carlo Bagnasco - Ringrazio gli organizzatori, l’associazione Link e Daniele Trucco, consigliere a cui ho affidato l’incarico agli Eventi per i giovani, che ha già ottenuto ottimi riscontri».

Teatro Carlo Felice, l’emozione ricomincia con il concerto sinfonico diretto da Dmitry Matvienko

Super User 08 Settembre 2021 1087 Visite

Il concerto d’apertura del cartellone del Teatro Carlo Felice, sabato 11 settembre 2021, alle ore 20.00 segna il debutto sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice del direttore bielorusso Dmitry Matvienko, vincitore del Primo Premio e del Premio del pubblico della Malko Competition DNSO/2021, con la partecipazione del mezzosoprano Sonia Ganassi. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Malko Competition for Young Conductors, organizzato dalla Danish National Symphony Orchestra sotto la presidenza di Fabio Luisi, direttore principale della DNSO e altresì direttore onorario del Teatro Carlo Felice. Il concorso, dedicato alla memoria del grande direttore sovietico Nikolai Malko si tiene, dal 1965, triennalmente a Copenhagen e rappresenta una delle maggiori sfide dedicate alle nuove generazioni di direttori d’orchestra, a livello mondiale.

«Il programma della serata, che trova nella fascinazione per la notte e nei riferimenti alla luna nella letteratura musicale il suo fil rouge – spiega il Sovrintendente Claudio Orazi - presenta, incastonati tra la Sinfonia dall’opera Il mondo della luna di Franz Jospeh Haydn e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 2 in re minore op.36 di Ludwig van Beethoven, Il tramonto di Ottorino Respighi, poemetto lirico per mezzosoprano e orchestra d’archi su versi di Percy Bysshe Shelley e Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola. La scelta di tali composizioni di due dei più importanti esponenti, rispettivamente, della “generazione dell’Ottanta” e del primo Novecento italiano attesta di uno dei primari interessi della nuova programmazione del Teatro Carlo Felice: l’approfondimento e la diffusione del repertorio strumentale italiano del XX e del XXI secolo, partendo dunque da Alfredo Casella, Ildebrando Pizzetti, Gian Francesco Malipiero, Ottorino Respighi la cui opera, che s’iscrive nel segno del rinnovamento all’interno della tradizione, delinea un ambito musicale di grande rilevanza, tutt’oggi poco conosciuto, che si estende, attraversando la stagione dell’impegno e delle avanguardie, si trasforma, per arrivare a consegnare una concezione di musica assoluta squisitamente italiana ai nostri giorni. Siamo lieti che, ad affrontare tale programma, compiendo una scelta di repertorio audace da parte di un direttore della nuova generazione internazionale, assieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice, sia un giovane direttore di grandissimo talento e carisma, qual è Dmitri Matvienko, che si è rivelato appieno con la sua vittoria della Malko Competition quest’anno, con la partecipazione di un’interprete lirica del livello di Sonia Ganassi.»

Dmitri Matvienko è oggi direttore affiliato della National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus. Con l’affermazione alla Malko Competition nel giugno del 2021, che segue il Premio della Critica e Premio “Made in Italy” al concorso internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” nel 2020,  il direttore poco più che trentenne dischiude le porte delle più prestigiose sale da concerto internazionali, dopo aver già debuttato alla Sala Čaikovskij della Filarmonica e alla Zaryadye di Mosca, dirigendo nelle stagioni 2021-2022 e 2022-2023 l’Orchestre Philharmonique de Monté-Carlo, la Russian National Orchestra, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Bergen Philharmonic Orchestra, la Adelaide Symphony Orchestra, della Danish National Symphony Orchestra. In Italia, dopo il suo debutto al Teatro Carlo Felice di Genova, è nuovamente atteso nel 2021 per alcuni concerti sinfonici al Teatro Regio di Torino e al Comunale di Bologna e, nella stagione 2022-2023, alla Fenice di Venezia.

Cresciuto alla grande scuola direttoriale russa, perfezionandosi con Gennady Rozhdestvensky, Vladimir Jurowski, Teodor Currentzis e Vasily Petrenko, forgiato da anni di esperienza in ambito corale, nel MusicAeterna Choir, al Perm Opera and Ballet Theatre diretto da Teodor Currentzis, e attivo da anni quale assistente direttore di Vladimir Jurowski, direttore principale dell’Orchestra accademica di Stato “Evgeny Svetlanov”, Dmitry Matvienko porta nel suo DNA una curiosità per ogni genere musicale e un amore per la musica del nostro tempo condivisi con i suoi maestri. Il suo repertorio spazia dall’opera europea, con Rigoletto, Traviata, Faust ai capolavori della lirica russa, con Iolanta di Čaikovskij e Čsarskaja nevesta (Una sposa per lo Zar) di Rimskij-Korsakov, alle collaborazioni con le realtà più innovative della scena moscovita: lo Stanislavsky Electrotheatre, dove debutta nel 2017 nella prima mondiale di Octavia di Dmitri Kourliandski (1976), in veste di maestro di coro, con la messa in scena di Boris Yukhananov che, nel 2018, lo reinvita a dirigere l'ambizioso progetto Orphic Games. Punk-Macrame e nel 2019, quale assistente di Vladimir Jurowski, per l’anteprima mondiale de Il diavolo innamorato di Alexander Vustin (1943-2020), e l'ensemble "N'Caged", tra i gruppi di musica contemporanea più attivi della capitale russa. È attualmente impegnato alla National Academic Opera and Ballet Theatre di Minsk nella direzione di una nuova produzione di Samson et Dalila di Saint-Saëns, alla Novaya Opera di Mosca con la nuova produzione di Die tote Stadt di Korngold, alternandosi alla direzione con Valentin Uryupin e alla Staatsoper di Monaco di Baviera, dove fa parte del team artistico di Vladimir Jurowski come assistente musicale nella nuova produzione di The Nose di Shostakóvitch.

La Sinfonia da Il mondo della luna, Hob. XXVIII:7 è tratta dal dramma giocoso su testo di Carlo Goldoni di Franz Joseph Haydn, la prima opera del compositore a essere eseguita nella nuova stagione di Észterhàza, nel 1777, per le nozze del figlio minore del Principe Esterhàzy, il Conte Nikolaus; occasione che allieta con una atmosfera festosa a preludio di un intrigo di carattere farsesco. Sarà seguita dalla Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccola, “danza pantomima su di una poesia di Manuel Machado (Noche de Verano, preposta alla partitura, n.d.r)”, del 1954, evocativa composizione della maturità di Dallapiccola in cui il linguaggio dodecafonico, qui usato dal compositore con maggiore libertà, raggiunge vette espressive di grande intensità. Qui l’organico orchestrale di dimensioni cameristiche conferisce il carattere “misterioso”, prescritto dalla partitura, con i suoi “bisbigli” e “fruscii”, grazie alla presenza di un’arpa e di una celesta assieme a una nutrita sezione di percussioni. Di Ottorino Respighi, il poemetto lirico Il tramonto P. 101 per mezzosoprano e orchestra d’archi, del 1914, originariamente composto per una più intima formazione cameristica, avvolge e amplifica i versi di Percy Bysshe Shelley, tra i poeti preferiti dal compositore assieme a D’Annunzio, messi in musica nella traduzione in italiano di Roberto Ascoli. La seconda parte del concerto è dedicata alla Sinfonia n. 2 in re minore op.36 di Ludwig van Beethoven, la cui varietà tematica e la cui “vivacità settecentesca”, pervasa da uno spirito spiccatamente teatrale, non gettano ombra di sospetto sulla condizione di sordità, all’epoca della sua composizione - tra il 1800 e il 1803 - ormai conclamata del Genio di Bonn.

  

PROGRAMMA 

Sabato 11 settembre ore 20.00

Concerto sinfonico

In collaborazione con Malko Competition for Young Conductors DNSO/2021

Maestro concertatore e direttore Dmitry Matvienko

(vincitore 1° premio Malko Competition 2021)

Mezzosoprano Sonia Ganassi

Orchestra del Teatro Carlo Felice 

Franz Joseph Haydn

Il mondo della luna: Ouverture, Hob. XXVIII:7 

Luigi Dallapiccola

Piccola musica notturna, danza pantomima su di una poesia di Manuel Machado

Ottorino Respighi

Il tramonto, P. 101, per mezzosoprano e orchestra d’archi

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 2, in re minore, op. 36

   

BIOGRAFIE

Dmitry Matvienko è il vincitore del Primo Premio e del Premio del pubblico dell’edizione 2021 del prestigioso concorso “Malko” per giovani direttori d’orchestra. L’importante riconoscimento si aggiunge al Premio della Critica e Premio “Made in Italy” al concorso internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli” nel 2020.

Da aprile 2020 è direttore affiliato del National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus.

Nato a Minsk, Matvienko ha ricevuto le prime lezioni di musica all’età di sei anni prima di intraprendere una formazione da corista e maestro di coro. Ha studiato direzione di coro al Conservatorio di San Pietroburgo ed è stato membro del coro MusicAeterna all’Opera and Ballet Theatre di Perm sotto la direzione artistica di Teodor Currentzis dal 2012 al 2013. Negli anni successivi ha studiato direzione d’orchestra al conservatorio di Mosca ed ha seguito masterclass di Gennady Rozhdestvensky, Vladimir Jurowski, Teodor Currentzis e Vasily Petrenko.

Nel 2017 Dmitry ha partecipato al programma di stage della National Philharmonic Orchestra of Russia (direttore musicale Vladimir Spivakov). Con la Svetlanov Symphony Orchestra ha preparato come assistente diversi programmi per il direttore musicale Vladimir Jurowski, per Vasily Petrenko e per Michail Jurowski. Grazie a questo proficuo lavoro con queste due orchestre ha potuto dirigerle poi in alcuni concerti alla Tchaikovsky Hall della Philharmonie di Mosca e alla Zaryadye Hall sempre a Mosca. Durante il medesimo anno è stato invitato come direttore di coro all’ Holland Festival di Londra per la prima esecuzione assoluta di Octavia di Kouriandlovsky. La regia di quest’opera era affidata a Boris Yukhananov, che ha poi chiesto a Dmitry di dirigere l’ambizioso progetto Orphic Games. Punk-Makrame allo Stanislavsky Electrotheater a Mosca nel 2018. Si è alternato sul podio per due recite con Jurowski – di cui era assistente musicale - durante la preparazione della prima assoluta di The Devil in Love di Vustin allo Stanislavsky-Nemirovich-Danchencko Music Theatre di Mosca.

Parallelamente all’attività concertistica con Svetlanov Symphony, National Philharmonic Orchestra of Russia, New Russia State Symphony (direttore musicale Yuri Bashmet) e Moscow Chamber Orchestra “Musica Viva”, Dmitry ha collaborato anche con la Radio and Television Symphony Orchestra di Minsk e collabora quando possibile con l’ensemble di musica contemporanea “N’Caged” e con altre orchestre giovanili russe ed orchestre di Mosca. In ambito operistico ha diretto riprese di Prince Igor, Faust, Iolanta, La Traviata, The Tsar’s Bride, The Firebird, oltre alla Messa da Requiem di Verdi al National Academic Opera and Ballet Theatre of Belarus.

La stagione 2021-2022 di Dmitry include importanti debutti fra cui l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestre Philharmonique di Monte-Carlo, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, la National Orchestra of Russia, Bergen Philharmonic, Tatar State Symphony Orchestra, Adelaide Symphony, Sønderjyllands Symfoniorkester, Ulyanovsk State Symphony Orchestra. Alla National Academic Opera and Ballet Theatre di Minsk dirige una nuova produzione di Samson et Dalila di Saint-Saëns oltre a riprese di altri spettacoli. Alla Novaya Opera di Mosca è ancora impegnato con la nuova produzione di Die tote Stadt di Korngold, alternandosi alla direzione con Valentin Uryupin. Alla Staatsoper di Monaco di Baviera fa parte del team artistico di Vladimir Jurowski come assistente musicale nella nuova produzione di The Nose di Shostakóvitch.

 

Sonia Ganassi, tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione, è regolarmente invitata nei più prestigiosi teatri del mondo (Metropolitan di New York, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcellona, Bayerische Staatsoper etc.) dove collabora con direttori quali Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti,  Antonio Pappano, Daniel Barenboim.

A seguito dei suoi innumerevoli successi, nel 1999 i critici musicali italiani le assegnano il Premio Abbiati.

Tra i numerosi ruoli interpretati – molti dei quali incisi in CD o DVD - si ricordano: Rosina ne Il Barbiere di Siviglia, Angelina ne La Cenerentola, Ermione, Elisabetta regina d’Inghilterra, Romeo ne’ I Capuleti e i Montecchi, Adalgisa in Norma, Leonora ne’ La Favorita, Zaide in Dom Sébastien, Giovanna Seymour in Anna Bolena, Elisabetta in Maria Stuarda, Idamante in Idomeneo, Donna Elvira in Don Giovanni, Eboli in Don Carlo, Charlotte in Werther, Carmen, Marguerite in La Damnation de Faust, Fenena in Nabucco, Amneris in Aida, Isoletta ne La Straniera, Cuniza in Oberto Conte di San Bonifacio.

All’impegno operistico alterna un’intensa attività concertistica nelle più prestigiose sale da concerto: Stabat Mater di Rossini al Concertegebow di Amsterdam e all’Avery Fisher Hall di New York, al Teatro alla Scala di Milano, il Requiem di Verdi presso la Philharmonie di Berlino e il Teatro alla Scala diretta dal M° Barenboim, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal M° Pappano, al Teatro San carlo di Napoli diretta dal M° Muti e Parma diretta dal M° Temirkanov.

Tra i suoi recenti impegni Roberto Devereux a Madrid Monaco e Genova, Don Carlo a Monaco e Tokyo, Nabucco a Roma e Salisburgo, Oedipus Rex a Parigi, diretta da Daniele Gatti, e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Aida a Marsiglia, Napoli e Macerata, Anna Bolena a Vienna, Norma a Lione, Parigi, Siviglia, Berlino, Carmen a Genova, Maria Stuarda a Verona, Capuleti e Montecchi a Venezia, La Straniera a Berlino, Le Cid a Parigi, Carmen a Genova, Anna Bolena a Vienna, Norma a Parigi e Berlino, Cavalleria rusticana a Dresda, Palermo e Genova, una nuova produzione di Norma a Londra, Anna Bolena a Marsiglia e a Parma, il suo ritorno al Teatro alla Scala di Milano in Anna Bolena, Don Carlo a Marsiglia,  La Favorite a Liegi, Fra Diavolo a Roma e Palermo, Roberto Devereux a Parma, Enrico di Borgogna al Festival Donizetti di Bergamo Werther a Venezia, La Favorite a Palermo, Macbeth a Cagliari, il Mozart Requiem all’Arena di Verona Cavalleria rusticana a Bologna, Reggio Emilia, Stoccarda, Verona e Valencia, la Messa di Requiem di Verdi a Valencia; tra gli impegni futuri Cavalleria rusticana a Dresda, Anna Bolena a Genova, Aida a Madrid etc.

Teatro, il Politeama Genovese riparte con la VI edizione di “Non ci resta che ridere”

Super User 07 Settembre 2021 1092 Visite

Va in scena al Politeama Genovese la sesta edizione di “Non ci resta che ridere”, la rassegna di teatro comico che ormai da sette anni la TKC presenta nella sala di via Bacigalupo. Quattro spettacoli, di cui tre commedie inglesi e una sorpresa finale! 

PROGRAMMA:

1) QUALCHE PICCOLA BUGIA DI TANTO IN TANTO
di John Chapman e Dave Freeman, regia Massimo Chiesa 

- sabato 11 settembre 2021 ore 21,00

- martedì 14 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 15 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 16 settembre 2021 ore 2100

- venerdì 17 settembre 2021 ore 21,00

- sabato 18 settembre 2021 ore 21,00

- domenica 19 settembre 2021 ore 16,00

- martedì 21 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 22 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 23 settembre 2021 ore 21,00

- venerdì 24 settembre 2021 ore 21,00

- sabato 25 settembre 2021 ore 21,00

- domenica 26 settembre 2021 ore 16,00

  

2) SINCERAMENTE BUGIARDI
di Alan Ayckbourn, regia Massimo Chiesa 

- martedì 28 settembre 2021 ore 21,00

- mercoledì 29 settembre 2021 ore 21,00

- giovedì 30 settembre 2021 ore 21,00

- venerdì 1° ottobre 2021 ore 21,00

- sabato 2 ottobre 2021 ore 21,00

- domenica 3 ottobre 2021 ore 16,00

  

3) TAXI A DUE PIAZZE
di Ray Cooney, regia Massimo Chiesa

- mercoledì 6 ottobre 2021 ore 21,00

- giovedì 7 ottobre 2021 ore 21,00

- venerdì 8 ottobre 2021 ore 21,00

- sabato 9 ottobre 2021 ore 21,00

- domenica 10 ottobre 2021 ore 16,00

- martedì 12 ottobre 2021 ore 21,00

- mercoledì 13 ottobre 2021 ore 21,00

  

4) DISASTER TALK SHOW – questa pazza, pazza, pazza televisione
di The Kitchen Company, regia Massimo Chiesa

- martedì 19 ottobre 2021 ore 21,00

- mercoledì 20 ottobre 2021 ore 21,00

- giovedì 21 ottobre 2021 ore 21,00

  

Il primo appuntamento della rassegna, dall’11 al 26 settembre, sarà Qualche piccola bugia di tanto in tanto, una farsa a dir poco esilarante scritta da John Chapman e Dave Freeman, quest’ultimo uno degli storici autori di Benny Hill. Enrichetta da anni vive grazie ai suoi amanti che la mantengono. Per riuscire a districarsi tra le due relazioni ricorre ad una trovata: l’invenzione di una madre bigotta ed oppressiva che interviene al momento opportuno per cacciare l’uno o l’altro amante. Ma il sistema ingegnato da Enrichetta inizia a scricchiolare quando in casa arriva l’amica Anna, in crisi con il marito. Da questo momento la vicenda diventa un susseguirsi di intrighi, finzioni e colpi di scena, in cui ogni attimo potrebbe essere fatale e svelare tutto.

Il secondo appuntamento, dal 28 settembre al 3 ottobre, è con Sinceramente Bugiardi di Alan Ayckbourn, già presentato a fine luglio al Politeama con grande successo. Una commedia ambientata nella “swinging London” degli anni ’60, Sinceramente Bugiardi (titolo originale Meet my father, poi Relatively Speaking), è stata scritta nel 1967. Philip, maturo uomo d’affari, vuole passare un weekend con la sua giovane amante Ginny, che è prossima alle nozze con il giovane e squattrinato Greg. Quest’ultimo ha qualche dubbio sulla fedeltà della ragazza, come ne ha anche Sheila, moglie paziente ma non ingenua, sul marito Philip. La situazione precipita quando Greg si presenta nella casa dei due maturi coniugi credendo di parlare con i genitori della fidanzata e annunciando il matrimonio. Philip, a sua volta, è convinto che Greg sia l’amante della moglie…

Terzo spettacolo della rassegna, dal 6 al 13 ottobre, è Taxi a due piazze, un classico della commedia brillante creato dalla penna ironica del commediografo inglese Ray Cooney, già autore di Se devi dire una bugia dilla grossa, che ha debuttato a Londra 31 anni fa ed è rimasto in scena senza interruzioni fino al 1992. Taxi a due piazze (titolo originale Run for your wife) si è da subito imposto come il più grande successo di Cooney e in Italia fu portato in scena, con trionfo, da Johnny Dorelli per la regia di Pietro Garinei. Un taxista bigamo, un incidente che gli fa perdere momentaneamente la memoria. Tra giornalisti curiosi, vicini di casa invadenti e ispettori di polizia chiamati ad indagare, un susseguirsi di equivoci, coincidenze, bugie e scambi di persona nel tentativo di nascondere la verità.

Per chiudere la rassegna una sorpresa totalmente inedita: la The Kitchen Company toccherà un genere per ora inesplorato, il mondo della televisione. Una satira piena di risate, un esperimento teatrale, in scena dal 19 al 21 ottobre.

 

Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 21,00 – domenica ore 16,00

Prevendita: i biglietti sono acquistabili presso il botteghino del Politeama Genovese (via Bacigalupo 2, da lunedì a venerdì dalle 11 alle 13, nelle sere di spettacolo anche dalle 20 alle 21) e online su Happyticket.it.

 

Prezzi biglietti

- Intero: euro 23 + euro 2 prev.

- Ridotto Coop/Feltrinelli: euro 20 + euro 2 prev.

- Ridotto abbonati Politeama Genovese e tesserati TKC: euro 18 + euro 2 prev. (tessera TKC acquistabile al botteghino del teatro al prezzo di 15 euro)

- Ridotto under 30: euro 14 + euro 1 prev.

- Ridotto under 12: euro 9 + euro 1 prev.

- Gruppi (a partire da 15 persone): euro 12 (info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

La prevendita non si paga 1 ora prima dello spettacolo.

 

Prezzi abbonamenti TKC

- A TUTTI E 4 GLI SPETTACOLI: Intero euro 76 / Under 30 euro 52

- A TRE SPETTACOLI: Intero euro 57 / Under 30 euro 39

‘Ombre di jazz’, a Bogliasco tre giorni di musica e laboratori

Super User 20 Agosto 2021 1178 Visite

Ritorna a Bogliasco il festival musicale Ombre di Jazz 2021: si svolgerà dal 27 al 29 agosto in diversi luoghi del borgo marinaro del Golfo Paradiso con laboratori dedicati ai musicisti di qualsiasi livello, concerti – anche con aperitivo! - nella piazza principale, un tour musicale a staffetta nei locali del paese, negli stabilimenti balneari e direttamente… sulla sabbia della spiaggia principale. Voci e strumenti di alcuni artisti bogliaschini noti a livello internazionale e diverse presenze note tra gli amanti del jazz rendono la tre giorni un appuntamento unico e imperdibile. Tutti gli eventi sono gratuiti.

È la terza edizione del festival, iniziato nel 2019 e dedicato alla memoria di Federica Tassinari, la cantante jazz famosa in tutto il mondo di origini bogliaschine prematuramente scomparsa nel 2018. L’evento è organizzato da Proloco Bogliasco con il sostegno del Comune di Bogliasco e di JustPeruzzi sotto la direzione artistica di Luca Falomi e l’organizzazione di Maria Grazia Bisio. Si svolgerà in sicurezza seguendo le nuove normative covid esclusivamente all’aperto: i laboratori sono su prenotazione, così come il concerto in piazza di domenica sera, rivolgendosi alla Proloco.

I primi due giorni – venerdì 27 e sabato 28 agosto – si terranno i workshop di improvvisazione e musica di insieme per tutti gli strumenti mattina e pomeriggio. Venerdì 27 è il giorno della staffetta tra i locali del paese: si parte dal Bistrotto, per proseguire con il Mellow Yellow e ancora La Caletta e la terrazza dei Maa Beach. Ogni ora, a partire dalle 18, un nuovo concerto da accompagnare con un aperitivo, mentre la luce della sera scende sul mare. Sabato alle 18,30, a conclusione della due giorni di laboratori, saranno gli stessi studenti a improvvisare sul palco di piazza XXVI Aprile con la formula speciale dell’aperijazz. E domenica sera, 29 agosto, il gran finale con il concerto dei Musica Nuda, duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti che in 18 anni hanno collezionato oltre 1500 concerti nel mondo, suonando in location uniche come l’Hermitage di San Pietroburgo e l’Olympia a Parigi.

Il programma:

Venerdi 27 agosto:

9:30-12:30 /15:00-18:00 Workshop di improvvisazione e musica d’insieme, presso “Gazebo del Girotondo” p.zza Shrjabin Bogliasco (su prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

18-19 “In a mellow tone” con Eugenia Cuomo (voce) e Luca Terzolo (piano), presso Il Bistrotto

19-20 “Bebado jazz duo” con Enrica Capilli (voce) e Gioele Mazza (chitarra) presso Mellow Yellow

20-21 “One man duo” con Giovanni Pittaluga (chitarra) e Alessandro Mazza (voce, chitarra e tromba) presso La Caletta

21-22 “Choroagogo” con Catalina Gajardo (percussioni, charango e voce), Irene Mancini (chitarra), Paola Gocilli (mandolino), Rosy Fiorillo (flauto traverso) presso la terrazza del Maa Beach

 

Sabato 28 agosto:

9:30-12:30/15:00-18:00 Workshop presso “Gazebo del Girotondo” p.zza Shrjabin Bogliasco

18.30 Aperijazz in piazza XXVI aprile con concerto allievi del Workshop diretti da Tina Omerzo, Riccardo Barbera e Luca Falomi

Domenica 29 agosto:

21:30 Concerto “Musica Nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Piazza XXVI aprile (prenotazioni tutti i giorni dalle 10 alle 12 allo 0103470429, per un totale di 150 posti a sedere e 150 posti in piedi, obbligo di mascherina, accesso con green pass, evento gratu

Teatro Carlo Felice, al via la vendita dei biglietti per gli spettacoli da settembre a dicembre

Super User 03 Agosto 2021 1598 Visite

Sono in vendita a partire da oggi, martedì 3 agosto, fino al 7 agosto alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e lungo tutto il mese di agosto online su Vivaticket, i biglietti di opere, balletti e concerti in cartellone in programma nei mesi da settembre a dicembre.

La riapertura autunnale della biglietteria è prevista martedì 7 settembre, con i consueti orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 16.

I voucher emessi dalla Fondazione Teatro Carlo Felice possono essere utilizzati per acquistare i biglietti degli spettacoli organizzati dalla Fondazione in programma, consultabile al sito www.carlofelice.it.

La programmazione, dedicata alla ricorrenza del trentennale dell’apertura del nuovo Teatro (18 ottobre 1991 - 18 ottobre 2021), propone dall’11 settembre fino al 5 gennaio 30 appuntamenti musicali nella città di Genova e sul territorio nazionale, dalla Liguria, al Piemonte, fino a Milano.

Tre nuovi allestimenti operistici e un nuovo balletto sono presentati in prima assoluta.

Dall'8 ottobre, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, nella sua nuova versione in realtà aumentata, per la regia di Christian Taraborrelli e con la direzione musicale di Andriy Yurkevych realizzata dal Teatro Carlo Felice in collaborazione con Rai Cultura, con un cast d'eccezione che comprende Fabio Sartori/Sergio Escobar (Canio) e Serena Gamberoni/Angela Nisi (Nedda), Sebastian Catana/Federico Longhi (Tonio) è presentato  in dittico con il nuovo balletto Sull'essere angeli di Virgilio Sieni, interpretato dalla ballerina Claudia Catarzi e al flauto da Mario Caroli, su musica di Francesco Filidei, eseguita per la prima volta nella versione per il balletto. 

Dal 19 novembre, Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini è presentata in prima esecuzione moderna nella versione realizzata per l'inaugurazione del Teatro Carlo Felice di Genova nel 1828, per la regia di Hugo De Ana e con la direzione musicale di Donato Renzetti. Protagonisti in scena Salome Jicia/Francesca Tiburzi (Bianca), Ruzil Gatin/Giorgio Misseri (Fernando), Nicola Uliveri/Simon Lim (Filippo).

Dal 30 dicembre, La vedova allegra di Franz Lehár su libretto di Victor Léon e Leo Stein nella nuova traduzione in italiano e nella nuova versione ritmica di Luca Micheletti, regista e interprete vocale in scena, con la direzione musicale di Asher Fisch, con un cast effervescente che include Bruno Praticò, Elisa Balbo, Valentina Mastrangelo, Michele Patti.

Sono quattordici i concerti sinfonico corali che vedono l'Orchestra, il Coro e il Coro di Voci bianche del Teatro Carlo Felice impegnati in programmi strutturati per filoni tematici, dedicati a Mozart l'italiano, la riscoperta della La civiltà musicale genovese e ligure, la generazione di compositori "dell'Ottanta", la musica del Novecento e del nostro tempo italiana.

Tra i direttori ospiti Federico Maria Sardelli (16 settembre), Andrea De Carlo (7 dicembre), Alessandro Cadario (30 ottobre), Marco Angius (14 ottobre) e inoltre Dmitry Matvienko (11 settembre), vincitore del Malko Competition 2021, oltre a Sergey Krylov, Marcello Rota, in occasione delle finali, rispettivamente, del Premio Paganini e del Concorso G.B. Viotti, e Pietro Borgonovo, in occasione del concerto inaugurale della GOG.

  

PREZZI E BIGLIETTI - OPERE / BALLETTO

 

BIGLIETTO PRIMO SETTORE

PRIME € 95,00

RECITE 1° CAST € 85,00

RECITE 2° CAST € 75,00

  

BIGLIETTO SECONDO SETTORE

PRIME € 75,00

RECITE 1°CAST € 65,00

RECITE 2° CAST € 55,00

  

BIGLIETTO TERZO SETTORE

PRIME € 55,00

RECITE 1°CAST € 45,00

 

RECITE 2° CAST € 35,00

  

BIGLIETTO POSTI A RIDOTTA VISIBILITA*

PRIME € 35,00

RECITE 1°CAST € 25,00

RECITE 2° CAST € 20,00

 

BIGLIETTO UNDER 30 **

Per tutte le recite: € 20,00

 

BIGLIETTO UNDER 18 **

Per tutte le recite € 10,00

 

* prima e seconda fila di galleria / balconate - 32° fila e palchi 

** in secondo e terzo settore fino a esaurimento posti

 

BIGLIETTO OVER 60

 ogni ordine di posto riduzione del 10% per over 60

 

CONCERTI

Posto unico intero € 30,00

Ridotto under 30 € 15,00 

Ridotto under 18 € 10,00

  

BIGLIETTO OVER 60

ogni ordine di posto riduzione del 10% per over 60

Il concerto, la PFM canta De André a Recco

Super User 28 Luglio 2021 1329 Visite

Per il 50ennale dalla prima pubblicazione de “La Buona Novella” che vedeva PFM in studio di registrazione con Fabrizio De André, la band torna a suonare dal vivo la grande opera sui Vangeli Apocrifi. Cinque imperdibili date (prodotte da D&D concerti) con “La Buona Novella e successi PFM”. I brani sono stati riarrangiati da PFM, che ha aggiunto alla versione originale parti musicali inedite per esaltare la poesia di Faber in una vera Opera Rock.

La seconda parte del concerto sarà dedicata ai più grandi successi del vastissimo repertorio di PFM.

Domenica 1° agosto la band sarà in scena a Recco (Lungomare Bettolo). Inizio concerto ore 21.30.

Il concerto è gratuito, su prenotazione. Le prenotazioni sono aperte da oggi (mercoledì 28 luglio) e terminano ad esaurimento dei posti disponibili e comunque entro e non oltre le ore 12.00 del giorno dell’evento esclusivamente con le seguenti modalità:

- telefonando al numero 3667804083 dalle ore 8.00 alle ore 20.00

- tramite accesso al sito www.comune.recco.ge.it

- telefonando alla Pro Loco al numero 0185722440

Nella sede dello spettacolo sono applicate le norme anti Covid.

Il tour “LA BUONA NOVELLA E SUCCESSI PFM” vede sul palco questa formazione: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino e chitarra acustica), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Alberto Bravin (voce, tastiere, chitarra), Eugenio Mori (batteria e percussioni).

Orchestra Carlo Felice, concerto fuori programma al Nervi Music Ballet Festival

Super User 27 Luglio 2021 933 Visite

Si conclude con un concerto fuori programma al Nervi Music Ballet Festival 2021, mercoledì 28 luglio alle 21.15, il Luglio del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti, che assieme ai solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzosoprano, Manuel Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso eseguirà il Requiem di Mozart trascritto da Carl Czerny per pianoforte a quattro mani, con al pianoforte Patrizia Priarone e Sirio Restani. 

8 gli appuntamenti presentati lungo l’intero mese a Genova al Teatro Carlo Felice e in altre località disseminate sull’intero territorio ligure e piemontese - dalla riviera, con Sarzana, e il Sarzana Opera Festival, a Cogoleto, a Cogorno, con Liguria delle Arti fino ad Alessandria - in collaborazione con manifestazioni e amministrazioni comunali desiderose di iniziare a costruire assieme al Teatro Carlo Felice l'intelaiatura di uno hub di diffusione musicale sul territorio, destinato a diventare nel tempo sempre più esteso e partecipato.

La messa da requiem di Wolfgang Amadeus Mozart è stata lasciata incompiuta alla sua morte il 5 dicembre 1791, e com’è noto è stata completata in prima battuta, su richiesta della moglie Costanza, dall'allievo di Mozart Franz Xaver Süssmayr, che produsse una versione completa, scrivendo lui stesso diversi movimenti, basandosi su schizzi o istruzioni di Mozart. La cupa grandezza dell'opera, con la sua sobria colorazione strumentale e la sua nobile scrittura corale, fa intuire ciò che Mozart avrebbe potuto diventare se fosse vissuto abbastanza da assumere il Kapellmeistership di Santo Stefano.

Il mistero che avvolge le circostanze della sua composizione, accentuato da diverse ricostruzioni fittizie (la più celebre di tutte essendo quella teatrale, del 1980, di Peter Schaffer tradotta nel 1984 nel film di Miloš Forman Amadeus) e dalle implicazioni ancora poco chiare dei personaggi reali che si affacciarono sulla scena, è da sempre uno degli elementi di fascinazione dell’opera: secondo un contratto firmato da Mozart davanti a un avvocato, il Requiem fu commissionato dal conte Franz von Walsegg-Stuppach che millantava una certa capacità compositiva e amava spacciare il lavoro degli altri come proprio. Il nuovo requiem, inteso come omaggio alla moglie del conte, faceva parte di quel gioco. Pertanto, il committente insistette sul fatto che Mozart non dovesse né fare copie della partitura né rivelare il suo coinvolgimento in essa e che la prima esecuzione fosse riservata all'uomo che aveva commissionato il pezzo.

Al tempo della stesura del Requiem, Mozart era profondamente impegnato nella scrittura di due opere: Il flauto magico e La clemenza di Tito. Insieme, i tre incarichi erano troppo per un uomo che soffriva di febbri debilitanti. La maggior parte della sua debole forza è andata nelle opere, che sono state entrambe completate e messe in scena. Per quanto riguarda il requiem, vi lavorò forze permettendo, e diversi amici vennero nel suo appartamento il 4 dicembre 1791 per cantare la partitura in corso di realizzazione. Tuttavia le sue condizioni peggiorarono e, al momento della morte di Mozart la mattina presto, aveva finito solo l’Introito. Il Kyrie, la Sequenza e l’Offertorium erano stati abbozzati. Gli ultimi tre movimenti - Benedictus, Agnus Dei e Communio - rimasero non scritti e quasi tutta l'orchestrazione era incompleta.

Sul piano musicale, in questi autografi, l'orchestra si dispiega più spesso con gli archi,  sui quali i legni presenti conferiscono maggiore intensità, e ottoni e timpani sono in gran parte invocati per aggiungere potenza ai tutti. In particolare, nella scrittura vocale, gli intricati strati contrappuntistici di Mozart qui mostrano l'influenza dei maestri barocchi, come J.S. Bach e George Frideric Händel. Soprattutto, nella Sequenza, Mozart sottolinea la potenza del testo contrapponendo alle voci - il coro nel Dies Irae e solisti soprano, contralto, tenore e basso in Tuba Mirum - degli importanti passaggi di trombone: è il caso di utilizzo del trombone più significativo e importante dell'intero catalogo di Mozart.

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

 

 

  1. A. Mozart

 

Requiem, in re minore K626

 

(Trascrizione per pianoforte a quattro mani di Carl Czerny)

 

 

  1. Introitus

 

  1. Kyrie

III. Sequenz:

  1. Dies irae
  2. Tuba mirum
  3. Rex tremendae
  4. Recordare
  5. Confutatis
  6. Lacrimosa
  7. Offertorium:
  8. Domine Jesu
  9. Hostias
  10. Sanctus
  11. Benedictus

VII. Agnus Dei

 

 

 

Direttore Francesco Aliberti

 

 

 

Soprano Barbara Bargnesi

 

Mezzosoprano Carlotta Vichi

 

Tenore Manuel Pierattelli

 

Basso Davide Giangregorio

 

 

 

Pianoforte Patrizia Priarone/Sirio Restani

 

 

 

Coro del Teatro Carlo Felice

 

 

 

 

 

 

 

RidonDante, al Nervi Music Ballet Festival arriva Lastrico

Super User 24 Luglio 2021 1115 Visite

Ed è un nuovo tutto esaurito per il Nervi Music Ballet Festival 2021, che segue il tutto esaurito di Pas de deux for Toes and Fingers, per il nuovo spettacolo di Maurizio Lastrico, RidonDante, una nuova produzione del Teatro Carlo Felice di Genova, in collaborazione con Politeama Genovese per il Nervi Music Ballet Festival 2021.

Nell’anno celebrativo di Dante, Maurizio Lastrico presenta uno spettacolo che omaggia il Poeta reinventando la lingua e le terzine, per raccontare i “nostri” inferni quotidiani. Sul palco con lui, la straordinaria chitarra di Bebo Ferra, in un duetto di sensibilità e amore per il racconto. Non mancheranno i classici del cinema e del teatro rivisitato, le “grandi storie condensate” e il consueto tocco di genovesità. Una festa della letteratura, della musica, della comicità e dell’imprescindibile legame dal vivo tra pubblico e narratore.

Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2006, Maurizio Lastrico fa il suo esordio televisivo a Zelig nel 2009, portando in scena la sua Divina Commedia rivisitata, destinata a diventare uno dei suoi cavalli di battaglia più amati. Da allora la sua carriera si è divisa fra teatro, televisione e cinema. Ha partecipato ai programmi tv, Le Iene e Di Martedì, ha recitato nelle serie televisive Tutto può succedere, Don Matteo e Made in Italy, nei film Sole a catinelle e Io sono Mia e ha portato in teatro gli spettacoli Facciamo che io ero io, Quello che parla strano e Nel mezzo del casin di nostra vita. Sperimentazione linguistica, irresistibile gestualità, alternanza di toni, condensazione del racconto fra sintesi ed omissioni, interazione con il pubblico e osservazione della realtà in tutte le sue sfaccettature (il mondo dei bar, in cui si mescolano borbotti e luoghi comuni, le parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole dell’obbligo e di recitazione, la periferia dell’entroterra e la città, i mezzi pubblici e tanto altro ancora) rendono la cifra stilistica di Maurizio Lastrico inconfondibile e amatissima dal pubblico.

Bebo Ferra è un artista sardo d’origine e milanese di adozione. Da anni si è affermato come uno dei più importanti chitarristi di jazz italiano e la sua lunga militanza nei Devil Quartet di Paolo Fresu l’ha posto definitivamente anche all’attenzione del pubblico internazionale. Ha suonato, registrato e collaborato con tanti altri esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale come Alex Foster, John Clark, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Steve Grossmann, Jim Black, Billy Cobham, Peter Bernstein, Joe Lovano, Dedè Ceccarelli, Rita Marcotulli, Franco D’Andrea, Mark Nigthingale, George Robert, Carol Welsman, Paul Mc Candless, Jaribu Shaid, Pietro Tonolo, John Stowell etc.

La sua attività, oltre a quella concertistica nell’ambito Jazz, si sviluppa anche con la composizione di musiche da film (premio per la migliore colonna sonora al Sulmona Film Festival 2011 per il film “Tutto bene” di Daniele Maggioni. Premio per la miglior colonna sonora per il film “Il Mio Domani” di Marina Spada al Busto Arsizio Film Festival 2012).

Ha collaborato a progetti multimediali e discografici con molti esponenti di spicco del teatro italiano, quali Arnoldo Foà, Lella Costa, Angela Finocchiaro, Ivano Marescotti, Claudio Bisio, e alcuni esponenti della musica pop quali Ornella Vanoni, Sergio Cammariere e Antonella Ruggero. Ha inciso circa un centinaio dischi, di cui una ventina come leader e co-leader.

Teatro, “I mille del ponte”: lo straordinario racconto di Massimiliano Lussana

Super User 22 Luglio 2021 1194 Visite

Sono parole bellissime, emozionanti, coinvolgenti, struggenti, ma a volte anche divertenti. Messe in fila con una incredibile maestria da chi ha deciso di farti venire i brividi alla schiena. Perché ti portano lì, accanto a chi quel viadotto lo sta costruendo. Senti le voci, i rumori e gli odori del cantiere, ormai chiuso da quasi un anno.

Sono parole da ascoltare attentamente e da ripetere nella propria mente lentamente (e non è stato facile per la velocità del narratore), per gustarne ancora di più il loro sapore straordinario. Un po’ come si fa con il buon vino, che si tiene qualche minuto in bocca prima di mandarlo giù. Anche se queste parole hanno un gusto più aspro: quello del sudore. Ma non è la fatica l’elemento dominante nel meraviglioso racconto del giornalista e autore teatrale Massimiliano Lussana, portato in scena ieri ai parchi di Nervi dal Teatro Carlo Felice e perfettamente raccontato da Mario Incudine, ma la voglia di partecipare. Di esserci.

“Io faccio il ponte”, ha scritto sul caschetto uno degli operai che hanno lavorato alla ricostruzione del Genova San Giorgio, perché questo è lo spirito che ha unito i mille del ponte.

Ora ognuno di loro porta nel cuore il proprio pezzetto di ponte.

Così come chi ha assistito allo spettacolo porta nel cuore le parole di Lussana.

I protagonisti: Mario Incudine, cantante e attore, Manfredi Tumminello, mandolinista, Antonio Vasta, polistrumentista, e Antonio Ricosta, chitarrista.

Lo spettacolo è stato prodotto dalla Fondazione Ansaldo - Gruppo Leonardo, promosso dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival

 

 

“Noe Nae Noe”, video e libro con Casalino e Olivotti

Super User 22 Luglio 2021 1933 Visite

Noe Nae Noe: uno scioglilingua genovese – semplicemente impronunciabile per i foresti - trasformato in poesia pura dalla musica di Fabrizio Casalino, genovese di Pegli, e dai disegni di Sergio Olivotti, finalese Doc. Da una parte c’è un video, suonato e cantato dallo stesso Casalino, che sta avendo un grande successo su YouTube; dall’altra c’è un bel libro illustrato, con copertina rigida, pubblicato dalla casa editrice Black Dog, di Savona. E chi compra il libro, grazie a un codice QR inquadrato con lo smartphone, può accedere direttamente al video, e sentire la canzone mentre sfoglia le pagine con le illustrazioni magiche di Olivotti.

«Il più noto scioglilingua genovese è in realtà un mugugno – racconta Casalino – Significa che abbiamo un problema in partenza, che c’è qualcosa che non va. Non è come dire "trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando", un bel gioco di parole che suona bene. No, noi abbiamo una nave che non funziona! Belandi! La più nuova! Con quello che l'abbiam pagata! Ma perché non va? Si può fare qualcosa? Perché nessuno se ne occupa, di questa nave che non riesce a partire? Allora io ho deciso di fare qualcosa, un piccolo atto poetico. Volevo farla ripartire. Angela Cascio e Marcello Figoni, della Black Dog, hanno creduto in questa idea e mi hanno pubblicato il volume. Ma le illustrazioni di Sergio Olivotti sono state indispensabili per trasformare la mia storia in un’opera d’arte». Il libro è indicato per un’età dai 5 anni in su: perché per i bambini è solo una cosa divertente, mentre gli adulti ci possono agevolmente leggere dei significati nascosti.

“L’idea è venuta a Fabrizio Casalino – afferma Sergio Olivotti – Aveva questa canzone nel cassetto da 4 anni, voleva ricavarne un video. Ci ha presentato un’amica comune: io gli ho fatto lo storyboard e dopo un po’ il progetto ha preso forma. Anche se io sono un illustratore, non sono specializzato in animazioni. Nelle pagine potete vedere un po’ del mio bestiario di creature a metà strada tra l’immaginario, il fantastico, e la quotidianità. Tra il sogno e il reale”.

“Io di solito non parlo genovese – riprende Casalino – forse perché mio papà a casa non lo parlava. Mio padre usava il genovese solo sul lavoro: una cosa inevitabile, visto che faceva l’avvocato per la Culmv, la Compagnia unica lavoratori merci varie, quella di Paride Batini. Poi per fortuna Fabrizio De Andrè ha sdoganato definitivamente il genovese anche ben oltre i confini regionali: il suo lavoro ha ovviamente influenzato il lavoro di tutti noi artisti liguri, in un modo o nell’altro. La canzone è nata in modo semplice. Cinque anni fa, prima ancora del Morandi e del Covid, Genova mi sembrava una città paralizzata, che affogava nel nulla. Mi è venuto in mente questo scioglilingua. E se fosse vero? Mi sono domandato. E se davvero ci fosse una nave che non vuole andare? Per quale motivo dovrebbe non fare il suo lavoro, che è quello di navigare? E così è nata la storia di questa nave nuova, la più nuova delle nove navi nuove sul molo nuovo, che non vuole navigare: la metafora di tutta la città. Io sono un artista, un musicista, non ho mezzi materiali per fare qualcosa in grado di dare una scossa a Genova: potevo dare il mio contributo con l’arte, la poesia, la musica. La nave che non va mi è subito apparsa come una metafora della città bloccata. Con questo piccolo atto poetico volevo farla ripartire. Poi, è chiaro, ci sono state anche altre suggestioni: come negare che mi ha influenzato anche Sergio Endrigo, con la sua Arca di Noè?”

Paolo Fizzarotti

https://www.youtube.com/watch?v=znXU3Lon8-w

Cielo e mare raccontati da Petruzzelli e Calandri

Super User 21 Luglio 2021 1100 Visite

Petruzzelli-Calandri: la coppia di ferro, capace di scoprire camminando l’umanità dei luoghi e dei loro abitanti, torna stasera, mercoledì 21 luglio, in scena. Appuntamento a Castelvecchio di Rocca Barbena alle ore 21, in piazza Cavour, con l’ultima rappresentazione di “Tra cielo e mare”.

Lo spettacolo in questo suggestivo borgo di appena 141 abitanti in provincia di Savona, chiude un format di grande successo concepito e realizzato da Teatro Ipotesi con il fondamentale sostegno della Fondazione Agostino De Mari, per valorizzare tramite l’arte teatrale di Pino Petruzzelli e la narrazione di Massimo Calandri, la cultura, il paesaggio e le tante eccellenze di queste terre.

Dopo le applauditissime serate di Sassello, Balestrino e Vezzi Portio, lo spettacolo dell’entroterra per il gran finale giunge a Castelvecchio di Rocca Barbena. «Dopo il lungo periodo che ci ha visti rinchiusi nelle nostre case – afferma il sindaco Marino Milani - poter tornare ad organizzare eventi all’aperto è come riappropriarci della libertà. Siamo contenti di riconquistarla ospitando la rassegna “Tra cielo e mare” che dà l’opportunità di godersi la bellezza di Castelvecchio non solo nello scenario della sua piazza, ma anche nelle parole di Pino Petruzzelli e di Massimo Calandri».

Anche in questo caso la serata è così strutturata: in apertura va in scena lo spettacolo teatrale Storie di uomini e vini, scritto, diretto e interpretato da Pino Petruzzelli e prodotto da Teatro de gli Incamminati. L’attenzione per l’essere umano e il rispetto per la sacralità del territorio sono archetipi fondamentali nell’ampia teatrografia di Petruzzelli. L’autore, regista e attore ha raccolto per circa due anni testimonianze e confidenze di molti contadini liguri, poi confluite in un libro pubblicato da Pentagora Edizioni (Savona) e nello spettacolo suddetto che ha ottenuto grandissimo successo in molti teatri italiani.

Nella seconda parte lo scrittore e giornalista Massimo Calandri presenta al pubblico un identikit del borgo, raccontandone la storia, le curiosità, le peculiarità. Dal Sentiero di Ilaria del Carretto al Monte Settepiani, dalla Foresta della Borbottina alla fiera appartenenza al circuito dei borghi più belli d'Italia, certificato dal Touring Club Italiano.

L’ingresso alla serata è gratuito. 

Il progetto TRA CIELO E MARE - Lo spettacolo dell’entroterra è realizzato grazie alla collaborazione del Comune di Sassello insieme al portale turistico Feel Sassello, dei Comuni di Balestrino e di Vezzi Portio, del Comune e della Pro Loco di Castelvecchio di Rocca Barbena.

Paolo Fizzarotti

Rossini al Carlo Felice con la Piccola Messa Solenne

Super User 21 Luglio 2021 1554 Visite

Venerdì 23 luglio al Teatro Carlo Felice verrà eseguita la Petite Messe solennelle di Gioachino Rossini. Dirige il maestro Francesco Aliberti, con i solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzo soprano, Manuele Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso e accompagnati al pianoforte da Sirio Restani e Letizia Poltini, con Patrizia Priarone all’harmonium. Appuntamento al Teatro Carlo Felice, venerdi 23 luglio alle ore 20.00.

Il concerto si colloca nell’ambito degli otto appuntamenti in cartellone al Luglio musicale del Coro del Teatro Carlo Felice che vede il complesso esibirsi in diverse formazioni e con programmi che spaziano attraverso l’immenso repertorio corale europeo, dal medioevo delle laude e delle ballate ai nostri giorni, oltre che a Genova, al Teatro Carlo Felice e sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021, in piccole città e borghi costieri e meno noti dell’entroterra ligure e del basso Piemonte, che il Coro, in questo modo, invita a scoprire.«La natura musicale della Petite Messe solennelle -  racconta Francesco Aliberti, maestro del Coro del Teatro Carlo Felice - è composita. Si tratta di un’opera sacra, su cui Rossini innesta però la teatralità che gli è innata, e che sarà esaltata nella nostra interpretazione dalla natura del Coro del Teatro Carlo Felice e dalla lettura lirica delle parti soliste. La personalità poliedrica, geniale, forse non ancora del tutto compresa di Rossini qui rivela il suo lato più intimo, come emerge chiaramente in Crucifixus, o in O salutaris hostia, entrambi arricchiti da elementi contrappuntistici derivati dalla tradizione napoletana. Quello della Petite Messe solennelle è un Rossini che continua a giocare con la vocalità, lasciando che la sua natura profonda si palesi, che la sua debolezza si manifesti quale rivelazione di forza».

Unanimemente considerato il capolavoro dell’ultimo Rossini, che amava definirlo il suo “ultimo peccato mortale di vecchiaia”, l’opera ha continuato a impressionare le generazioni successive di compositori, e ad affascinare il pubblico, per le sue forme avveniristiche e per la sua capacità di rivelare l’uomo che si celava dietro la maschera ironica e distaccata, che in musica cade nel momento in cui Rossini scrive la sua più sentita lode a Dio, e raccomanda ai suoi primi interpreti di eseguirla con amore. 

Petite Messe solennelle

Il Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti, con i solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzo soprano, Manuele Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso interpretano “l’ultimo dei péchés de vieillesse” di Gioachino Rossini

Teatro Carlo Felice, venerdì 23 luglio, ore 20.00

Biglietti interi: 10 euro, ridotti under 26: 5 euro

Paolo Fizzarotti

Mattarella incontra i vertici del Teatro Nazionale di Genova a Siracusa

Super User 21 Luglio 2021 848 Visite

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato i vertici del Teatro Nazionale di Genova, che si trovano a Siracusa per la rappresentazione della tragedia Coefore/Eumenidi di Eschilo, al Teatro Greco. Mattarella ha assistito allo spettacolo nella serata di lunedì 19 luglio.

Lo spettacolo è coprodotto dalla Fondazione INDA e dal Teatro Nazionale di Genova con la regia di Davide Livermore. Lo stesso direttore Livermore ha fatto gli onori di casa con il Presidente Mattarella. L’inizio dello spettacolo è stato preceduto da un commosso ricordo del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, nel diciannovesimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita.

Paolo Fizzarotti

I Mille del Ponte, anteprima stasera a Nervi

Super User 21 Luglio 2021 1147 Visite

Mille persone che hanno ricostruito il ponte di Genova a tempo di record, un’impresa eroica e titanica celebrata da uno spettacolo teatrale: I Mille del Ponte è uno spettacolo che verrà presentato in anteprima mercoledì 21 luglio alle ore 21:15, durante il Nervi Music Ballet Festival 2021

Lo spettacolo teatrale e musicale è nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo, scritto da Massimiliano Lussana e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova, nella produzione della Fondazione Ansaldo. L’allestimento dello spettacolo, prodotto dalla Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo è promosso dal Comune di Genova dalla Regione Liguria, e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021.

I protagonisti delle storie portate in scena emergono dai ritratti presentati nel volume eponimo voluto da Fondazione Ansaldo per l’archivio storico del lavoro italiano, un racconto fotografico attraverso i volti, le mani e le immagini del lavoro - dalla demolizione all'esplosione fino alla ricostruzione - di coloro che hanno materialmente "fatto" il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali che sono eccellenze italiane, apprezzate in tutto il mondo.

In scena, Mario Incudine, cantante e attore, che cura anche la mise en espace dello spettacolo, il mandolinista Manfredi Tumminello, Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana e il chitarrista Antonio Ricosta, sullo sfondo di video e di una playlist di canzoni della tradizione e della cultura recente italiana.

Lo spettacolo si dispiega oggi sull’arco di tre atti: un primo atto dedicato agli “artefici” del ponte, le mani operose di oltre cinquanta tipologie di professionisti e artigiani diversi, confluite nell’opera monumentale di ricostruzione, presentate sulle note di o’ Guarracino e de La storia di Francesco De Gregori; in sintesi: una carrellata dei rappresentanti delle competenze tecniche e dei lavori manuali di imprescindibile importanza. Un secondo atto è dedicato al “record dei notai”, dedicato al contributo dei 56 notai che hanno battuto il record dei primati del notariato riuscendo a consegnare per tempo le pratiche di tutela dall’esproprio ai cittadini residenti ai piedi del ponte, un racconto che si snoda sullo sfondo di musiche estratte da quella che, nell’ambiente forense, è nota come la “playlist dei notai”: Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Lodo e Lo Stato sociale, i Pinguini tattici nucleari, Achille Togliani, poi Roberto Vecchioni e Giorgio Gaber e Ivano Fossati, ma anche Zorro e Messico e nuvole per raccontare le ricerche degli aventi diritto fino all'altro capo dell'Oceano. Un terzo atto è intitolato, “Ponte di luce”, dal nome dell’idea di Renzo Piano: dove i suoni industriali - dal robowash che pulisce i vetri, ai sensori più moderni esistenti in questo settore dell'ingegneria civile si intrecciano alle colonne sonore di cartoni animati – come la canzone Ufo Robot, storica sigla di Goldrake - sullo sfondo di scene da film “cult”, che tutti possiamo ricordare, come la famosa “dai  la cera, togli la cera" di Karate Kid, che contrappuntano con umorismo il ritmo del lavoro incessante immortalato in corso d’opera.

Un’opera “corale” che ritrae alla perfezione la grandezza di ciascun membro del grandioso coro di lavoratori coinvolti, fino all'omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere, ed è morto di Covid in un letto dell'ospedale San Martino di Genova. Lo spettacolo è un ulteriore omaggio della Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo alla città di Genova nell’ambito della tradizione culturale e del legame storico della Fondazione con la città e il suo territorio. 

Teatro ai Parchi, Villa Grimaldi Fassio

Mercoledì 21 luglio, ore 21:15

Ingresso libero fino a esaurimento posti 

Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Paolo Fizzarotti

Sea party: a Rapallo un mare di divertimento con il dj set galleggiante

Super User 16 Luglio 2021 1528 Visite

Domani, sabato 17 luglio, a Rapallo sbarca nella splendida cornice della piscina naturale della spiaggia del Castello dei sogni il “Sea Party”. 

Un’imbarcazione getterà l’ancora nel mare antistante il litorale e darà vita ad un dj set che animerà e farà divertire i presenti dalle 15 alle 19. Per partecipare sarà possibile raggiungere la zona con la propria imbarcazione, canoa o pedalò che si trasformeranno in una pista da ballo galleggiante o anche godersi lo spettacolo comodamente dalla spiaggia, mantenendo le necessarie distanze.

“Finalmente è possibile tornare a vivere momenti di serenità in sicurezza - dichiara il sindaco Carlo Bagnasco - la nostra amministrazione punta molto su eventi e iniziative all’aperto, ringrazio di cuore l’assessore al turismo Elisabetta Lai, gli uffici comunali e gli organizzatori di Maybe Tomorrow”.

San Salvatore dei Fieschi: Pino Petruzzelli racconta la storia, la poesia e la bellezza

Super User 15 Luglio 2021 985 Visite

Pino Petruzzelli, il Teatro Ipotesi e il Teatro Carlo Felice portano la Liguria delle Arti in piazza a San Salvatore dei Fieschi, a Cogorno, dopo i successi raccolti in mezza regione. Appuntamento domenica 18 luglio, alle ore 21, in piazza Innocenzo IV, vicino alla Basilica. Ospite speciale della serata sarà il Coro femminile del Teatro Carlo Felice diretto dal Maestro Francesco Aliberti e accompagnato dal pianoforte di Patrizia Priarone.

La Basilica vigila sul borgo da oltre 800 anni. Un imponente “libro” sacro di pietra calcarea e, probabilmente, uno degli edifici religiosi più belli della nostra regione, raccontato dettagliatamente dall’architetto Osvaldo Garbarino, grande esperto di storia dell’architettura e collaboratore dell’Università di Genova. Proprio dal Sagrato della Basilica, anch’esso assai caratteristico per via dei ciottoli marini coloratissimi che lo compongono, il Coro femminile del Teatro Carlo Felice alimenterà la magia.

«Il programma musicale presentato – dice Claudio Orazi Sovrintendente del Teatro - è rappresentativo dell'estrema varietà di contesti culturali in cui il repertorio corale europeo si è sviluppato, dal Trecento fiorentino al Cinquecento sacro ispanico, passando per il Rinascimento di Domenico Scarlatti e il Barocco europeo di Bach e arrivando al romanticismo di Brahms, Liszt, Rachmaninov, con un omaggio alla patria di Dante del compositore ottocentesco Luigi Guida, fino a lambire il Novecento, con due composizioni d'ispirazione sacra di Fauré e di Puccini e  con un song d'ispirazione popolare dell'inglese Bob Chilcott». 

Pino Petruzzelli aggiungerà la poesia distillata dai versi di Dante Alighieri, Eugenio Montale, Edoardo Sanguineti in un percorso tutto dedicato alla donna che culmina nei versi della poetessa Elena Bono. Non solo sublime poesia ma anche storia del luogo e delle sue donne, che trasportavano faticosamente l’ardesia dalle cave. Come narrano le pagine della docente Rosella Bruschi che insieme a Sandra Lebboroni ha scritto un volume sulle memorie storiche del feudo dei Fieschi.

A fianco della Basilica si trova il coevo Palazzo dei Fieschi, da cui la nobile famiglia genovese governava su buona parte dell’entroterra. Oggi il Palazzo è adibito a Museo ed è visitabile una mostra dedicata ai disegni, alle creazioni artistiche e alla vita di Emanuele Luzzati. 

Il progetto LIGURIA DELLE ARTI che coniuga arte, poesia, letteratura, musica e teatro, con la direzione artistica di Pino Petruzzelli, è realizzato in collaborazione con Regione Liguria, Fondazione Teatro Carlo Felice, G.O.G Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Paganini di Genova, Conservatorio Puccini della Spezia e grazie al sostegno di Coop Liguria. 

Paolo Fizzarotti

Bollani inventa su Jesus Christ Superstar

Super User 15 Luglio 2021 919 Visite

A 14 anni Stefano Bollani è stato folgorato dalla visione del film Jesus Christ Superstar. Ora sono passati 50 anni dalla pubblicazione del disco originale, e il pianista celebra la ricorrenza proponendo le sue variazioni sul tema: una vera rivisitazione al pianoforte del musical-rock, composta con il benestare del compositore Andrew LIoyd Webber, che insieme a Tim Rice firmò il capolavoro.

Il Nervi Music Ballet Festival 2021 domani, venerdì 16 luglio, ospita Stefano Bollani nelle sue nuove Piano Variations on Jesus Christ Superstar sul palcoscenico allestito ai Parchi di Nervi.

Piano Variations on Jesus Christ Superstar è una versione totalmente inedita e interamente strumentale per pianoforte solo, ma che custodisce come un tesoro l’originale: “Ho scelto la forma del pianoforte solo perché la storia d’amore è tra l’opera rock e me” – spiega Bollani – “E una storia d’amore cresce in bellezza se resta intima.”

Non bisogna però aspettarsi una trascrizione intera per pianoforte solista. Stefano Bollani, grato per l’eccezionale permesso ricevuto da Andrew LIoyd Webber di reinterpretare la sua opera cult, si è liberamente, ma rispettosamente, avvicinato al capolavoro improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni seguendo il suo guizzo giocoso e il suo spirito musicale, formato dalle tante tradizioni musicali, dai tanti generi e incontri che hanno influenzato, forgiato e consolidato quello che è considerato il suo linguaggio musicale.

A partire dall’album, Stefano Bollani si esibisce in concerto con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” seguendo la trama della storia. Differentemente da quanto accade solitamente ai concerti del musicista, che non sale mai sul palco con una scaletta stabilita a priori, in questo caso Stefano Bollani desidera rispettare la struttura narrativa come punto fisso da cui partire per improvvisare ed elaborare fantasticamente l’opera originale all’interno dei singoli brani.

Scrive John Higgs nelle sue note di presentazione dell’omonimo album uscito per l’etichetta Alobar nel 2020: “Jesus Christ Superstar era la storia della Settimana Santa in forma di elettricità piuttosto che in quella di rituale vuoto. È questa alchimia che Stefano Bollani ha incontrato quando aveva 14 anni, a tarda notte quando i suoi genitori dormivano, con il volto premuto vicino al teleschermo per sentire ogni nota della versione cinematografica senza svegliare la sua famiglia. Profondamente cattolico all’epoca, la più grande storia di tutti i tempi è fluita dentro di lui come un racconto, profondamente umano, di amicizia, amore e giustizia. È un racconto che riesce ancora a farlo piangere. Non ha visto le questioni che hanno turbato tanto alcune autorità cristiane perché certo che il racconto volesse essere espresso in questa forma? La musica vive dentro di lui da allora, e lui ne è il custode ideale. Come il musical, Bollani ha una qualità da prestigiatore, giocosa e vibrante e mai contenuta o prefissata. Sia la musica che il musicista fanno scelte contro-intuitive e usano la sorpresa come fonte di diletto”.

Paolo Fizzarotti

Con le luci il Teatro Nazionale ricorda il G8

Super User 15 Luglio 2021 979 Visite

Luci, parole, teatro e tecnologia per ricordare i tragici eventi del G8 a Genova. Un’innovativa installazione tecnologica, ideata da Davide Livermore, il 19 luglio aprirà ufficialmente il G8 Project, con cui il Teatro Nazionale di Genova riflette sul drammatico G8 svoltosi a Genova nel 2001; un percorso che dopo questa prima tappa proseguirà in autunno tra laboratori, spettacoli, incontri. 

Fare luce / Making light è il titolo dell’installazione di memoria che potrà essere visitata al Teatro Ivo Chiesa dal 19 al 22 luglio, in coincidenza con il ventennale del G8 di Genova. Di quei giorni abbiamo un’imponente bibliografia, una miriade di fotografie, servizi TV, film, documentari. Ma anche quando le testimonianze sono dirette, esiste sempre una voce intermediaria, una scelta, un montaggio che in qualche modo esprime un giudizio. L’obiettivo di Davide Livermore, che si è ispirato al modello della Casa della memoria di Santiago del Cile, è quello di offrire una sorta di “cronaca pura” degli eventi del G8 di Genova e dei giorni che lo precedettero. Il gruppo di lavoro del Teatro Nazionale di Genova, supervisionato dal giornalista del Secolo XIX Marco Menduni, Premio Saint Vincent del giornalismo proprio per i suoi servizi sul G8, ha quindi portato avanti la ricerca sulle fonti con la massima oggettività possibile, per arrivare a un’esposizione aderente ai nudi fatti.

Gli spettatori saranno invitati a entrare in un enorme cubo bianco, allestito sul palco del Teatro Ivo Chiesa, dove - avvolti dalle musiche di Stellare - Sartoria Sonora - potranno iniziare un percorso da vivere attraverso il mezzo più diffuso nella nostra quotidianità, il cellulare. Grazie a una app sviluppata appositamente per questo progetto da ETT - azienda genovese leader nel settore dell’innovazione multimediale - ognuno andrà a inquadrare con il proprio cellulare alcuni marker, che sbloccheranno elenchi, date, cifre, cronache, sentenze: una sintesi senza precedenti di ciò che accadde durante e attorno a quei giorni, un racconto suddiviso in dieci step che ciascun spettatore potrà comporre e portare via con sé sul proprio smartphone. Nella scheda finale, realizzata con la realtà aumentata, il confronto delle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, italiani e stranieri.

«In controtendenza al malcostume nazionale della rimozione dei fatti traumatici, vedi gli ultimi sessant'anni della storia italiana - afferma Davide Livermore - viene offerta a tutti la possibilità di ricostruire gli eventi di quei quattro giorni senza intermediazioni di nessun tipo, immagini e filmati compresi». Un invito a elaborare una memoria condivisa, comune e partecipata, rinsaldando il ruolo di agorà pubblica connaturato al teatro.

L’installazione può essere visitata dalle ore 14 alle ore 21 (ultimo ingresso ore 20.30). Gli spettatori saranno contingentati in conformità con la normativa anti-covid19. Ingresso gratuito su prenotazione (attiva da lunedì 12 luglio direttamente sul sito del Teatro).

 

19-22 luglio 2021 

Genova, Teatro Ivo Chiesa 

G8 PROJECT 

FARE LUCE / Making light installazione di memoria 

concept e ideazione Davide Livermore 

musiche Ale Bravo, Filo Q. e Raffaele Rebaudengo per Stellare - Sartoria Sonora 

sviluppo applicazione ETT S.p.A. 

supervisione contenuti testuali Marco Menduni 

con il contributo di Alessandra Balestra, Luciano Canfora, Ugo Galassi, Marco Menduni, Stefania Opisso, Andrea Porcheddu, Margherita Rubino, Giulia Sanguineti

produzione Teatro Nazionale di Genova

Tra Framura e Sestri Levante tornano teatro e musica

Super User 15 Luglio 2021 966 Visite

Parte l’edizione 2021 del Festival Nuove Terre. La rassegna inizierà sabato 17 luglio per continuare fino al 25 agosto coinvolgendo come ogni anno le piazze e le spiagge di Framura, Deiva Marina, Bonassola, Moneglia e Sestri Levante in una kermesse di teatro, musica e incontri.

La rassegna teatrale si aprirà ufficialmente con un piccolo capolavoro: Mattia e il Nonno, di Roberto Piumini (in piazza Bollo a Deiva Marina il 17 luglio). Proseguirà ospitando Marco Baliani con il suo Kohlhaas, una narrazione travolgente sul tema della giustizia (1 agosto); lo spettacolo musicale tutto africano di Piccoli Idilli, Kanu (6 agosto);  Andrea Cosentino che in Fake Folk farà rivivere con dissacrante e irresistibile umorismo l’immaginario delle festa di paese (14 agosto); Massimiliano Civica nella sua ultima produzione, L’angelo e la mosca, una conferenza-spettacolo che attraversa teatro e vita nelle parole dei grandi mistici (20 agosto); l’ironia surreale dei giovani di Pandomu Teatro in Meno male che c’è la luna (23 agosto). 

Ma con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e la direzione organizzativa di Annastella Giannelli, la compagnia attiva da 10 anni tra Liguria e Toscana quest’anno è riuscita a proporre davvero forme inedite di collaborazione tra pubblico e artisti, sia con il decollo – in pieno lockdown - di una prima edizione pilota di “Nuove Terre d’Inverno”, sia con il lancio del ciclo di incontri Speed date. Storie nostre tra memorie, presente e futuro, tuttora in corso e interamente dedicato all’identità del territorio. 

Questa esperienza emotiva e creativa è diventata il vero cuore pulsante della IX edizione del festival che, proprio con le proposte targate Officine Papage, trasformerà in palcoscenico spazi e paesaggi nuovi, prima con le escursioni artistiche dei Camminanti - due spettacoli itineranti tra Deiva Marina e Framura, immaginati all’insegna del turismo lento e ispirati alle suggestioni dei luoghi (8 e 13 agosto) - e poi per il gran finale, con L’imbarazzo dell’infinito. Esperienza per spettatore solo: uno spettacolo immersivo site specific in cui le emozioni e il racconto sono lo spazio stesso (21, 24 e 25 agosto): 30 repliche in totale face to face tra attore e spettatore: dal Sentiero della Sfinge di Deiva Marina, al Castello di Bonassola, alla Chiesa di Nostra Signora della Neve di Framura, il luogo diviene parte integrante della creazione. Anche la spiaggia libera di Riva Trigoso diventerà un luogo di meditazione e di ascolto, grazie a un’insonorizzazione live realizzata in collaborazione con Electropark Festival: una serata musicale sotto le stelle intitolata Concerto Notturno Contemplativo (11 agosto).

Il Festival Nuove Terre si realizza con il sostegno di Comune di Framura, Comune di Deiva Marina, Comune di Bonassola, Comune di Moneglia, Comune di Sestri Levante, Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando VIVA sostegno all’offerta culturale estiva nei territori (maggior sostenitore), Regione Liguria, Azienda Speciale della CCIAA Riviere di Liguria, Confcommercio Imprese per L’Italia-La Spezia, Confesercenti Provinciale La Spezia, Consorzio operatori turistici di Moneglia. Si ringraziano Associazione Pro Loco Deiva Marina, Associazione Nuova Pro Loco Bonassola, Associazione Framura Turismo, Associazione turistica Pro Loco Moneglia, i commercianti dei territori coinvolti.

Accademia del Chiostro, un concerto per gli anziani a Quarto

Super User 12 Luglio 2021 1338 Visite

L’Accademia del Chiostro non perde un colpo. Mercoledì 14 luglio alle ore 21 il prestigioso ensemble genovese di archi si esibirà nei locali dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto: sarà un concerto benefico, per gli anziani ospiti delle RSA genovesi. L’ensemble, diretto dal maestro Massimo Vivaldi, accompagnerà il soprano Stefania Pietropaolo.
La serata sarà un momento per la presentazione di un progetto più ampio che ha già visto i musicisti impegnati in una serie di registrazioni di spettacoli musicali dedicate agli ospiti di alcune RSA presenti sul territorio genovese e consegnate in occasione della Festa Europea della Musica lo scorso 21 giugno.
Lo spazio individuato, l’Ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, garantisce il distanziamento indicato nell’ultimo DPCM. Lo spettacolo, dedicato prevalentemente agli ospiti delle RSA, potrà essere fruito da tutte le persone che vorranno condividere questo particolare momento di aggregazione.
L’arrivo della pandemia, con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato. Soprattutto le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli Enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti.
Già in tempi “normali” gli anziani che vivono nelle RSA si trovano a dover adattare abitudini, routine, tempi, relazioni, ruoli a quelli di un’organizzazione per loro completamente estranea. Il processo di adattamento spesso richiede tempo ed energie e purtroppo a volte la nuova realtà non viene mai del tutto accettata.
A maggior ragione in queste circostanze straordinarie l’ambiente umano e sociale ha subito un enorme cambiamento, influenzando le persone e il loro benessere. L’interruzione improvvisa delle visite dei famigliari è stata sicuramente il primo grande cambiamento percepito, seguito dal progressivo isolamento e dalla mancanza degli abituali punti di riferimento.
Anche l’improvvisa interruzione dei gesti quotidiani più “rimotivanti” (divieto di abbracci e strette di mano, sorrisi occultati dalle mascherine…) ha contribuito a impoverire l’ambiente dal punto di vista emotivo-affettivo-relazionale, ridimensionando significativamente tutti gli aspetti della comunicazione e della vita relazionale.
Il concerto proposto dall’orchestra d’archi de “L’Accademia del Chiostro”, intitolato “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”, vuole offrire il suo contributo all’auspicabile ritorno delle persone, specialmente le più fragili, a una vita il più possibile “normale”. Caratteristica dell’orchestra è l’unione di artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali, forti di una collaborazione pluridecennale, e di giovani talenti emergenti, con i quali si è creato un affiatamento straordinario.
Il programma prevede una selezione delle più conosciute musiche del repertorio “classico” di facile fruizione, appositamente pensate per una auspicabile ripartenza. Con il Patrocinio e la collaborazione finanziaria del Municipio IX Levante. Con il Patrocinio e il contributo di Regione Liguria. In collaborazione con Il Centro Cultura Ordine Avvocati, Coordinamento per Quarto, Quarto Pianeta, I.M.F.I., Centro Basaglia, Associazione Centro Sociale Quarto

 

- G. GERSHWIN Summertime (da “Porgy and Bess”)

- G.B. PERGOLESI Stizzoso mio stizzoso (da “La serva padrona”)

- G. PUCCINI Salve Regina

- A. VIVALDI Domine Deus (da “Gloria”)

- CH. GOUNOD Marche funèbre d’une marionnette

- C. GARDEL Por una cabeza

- W.A. MOZART Sonata da chiesa in RE maggiore KV 144

- J.S. BACH Wachet auf (dalla Cantata BWV 140)

- “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”

- Stefania Pietropaolo, soprano

- ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

- direttore Massimo Vivaldi

 

Mercoledì 14 luglio ore 21,00 ex Ospedale Psichiatrico

 

Paolo Fizzarotti

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