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Spettacoli

Sirianni e Manfredi, il concerto di Natale della Tosse è in streaming

Super User 18 Dicembre 2020 954 Visite

Il Teatro della Tosse e la canzone d’autore genovese: un binomio che dura da più di mezzo secolo quando, ancora alla storica Borsa di Arlecchino dove Trionfo, Luzzati e Conte posero le fondamenta di quello che sarebbe stato il Teatro della Tosse, si esibivano i primi cantautori della storia, fra cui un emozionatissimo Fabrizio De Andrè.

Nel tempo moltissimi cantautori genovesi hanno calcato il palcoscenico delle varie sale del teatro e, negli ultimi anni, la Claque è stata il set del tradizionale concerto di Natale di Federico Sirianni e Max Manfredi, i due cantautori genovesi attualmente in attività più riconosciuti a livello nazionale.

In un momento come quello attuale in cui la musica e il teatro sono tra le attività più sacrificate dall’emergenza sanitaria, Sirianni e Manfredi, in collaborazione con la Tosse, hanno deciso di tentare di riempire un teatro a Natale, una operazione per dimostrare, con l’aiuto di tutti gli appassionati, che si può riempire una grande sala anche a distanza.

Il concerto di Natale andrà in scena così anche quest’anno, sul palco della Sala Trionfo, la più grande sala del complesso di sant’Agostino che contiene 500 posti a sedere.

Anche a platea vuota sarà un vero e proprio concerto, con un allestimento di scene e luci appositamente studiato per la diretta streaming.

Il tentativo sarà di riempire la Sala Trionfo a distanza con un “sold-out” virtuale, attraverso la prevendita il biglietto, per lanciare un messaggio di affetto e vicinanza a tutto il settore dello spettacolo dal vivo.

Come nelle precedenti edizioni, Sirianni e Manfredi ospiteranno altri artisti, musicisti e cantautori; sul palco, tra gli altri, Giua, Armando Corsi, Aldo De Scalzi, Alice Nappi al violino.

Una grande festa in musica in omaggio alla tradizione della canzone d’autore genovese.

Per partecipare al concerto è prevista una offerta minima di 10 euro da effettuare su PayPal.me/federicosirianni, indicando il proprio nome cognome e indirizzo email.

CHRISTMAS CONCERT
Operazione “Riempiamo il teatro a Natale 
Federico Sirianni & Max Manfredi 
Teatro della Tosse
19 dicembre ore 20 Sala Aldo Trionfo del Teatro della Tosse - In diretta streaming

Tre giornate di teatro con Livermore per progettare il futuro

Super User 18 Dicembre 2020 1196 Visite

Tre giornate alla Sala Mercato - il 10, 11 e 12 dicembre - in cui singoli artisti o compagnie hanno incontrato la direzione del Teatro Nazionale di Genova per presentare il proprio percorso artistico e/o proporre nuovi progetti. Ha preso il via così Il Senso del sogno – conoscere, progettare, lavorare, iniziativa ideata e fortemente voluta dal direttore Davide Livermore. Attori, registi, drammaturghi, danzatori, musicisti hanno risposto a una call diffusa dal Teatro Nazionale di Genova attraverso il proprio sito e canali social. L’obiettivo dichiarato è favorire il confronto tra gli artisti professionisti e le realtà creative legate al territorio ligure e una delle principali istituzioni teatrali nazionali, senza dimenticare chi si è formato alla Scuola di Recitazione del Teatro stesso.

«Tre giorni intensissimi in cui le porte del Teatro Nazionale di Genova si sono aperte tanto alle eccellenze quanto alle giovani realtà artistiche liguri. Sono stati incontri magnifici, che ci hanno permesso di monitorare, ascoltare e creare un dialogo» commenta Davide Livermore. «Nella mia esperienza di artista ciò che mi ha fatto crescere di più è stato trovare sulla mia strada direzioni artistiche di alto livello, implacabili, che mi ricordassero qual è il modo di studiare e di sognare. Abbiamo cercato di entrare in relazione in questo modo con gli artisti che abbiamo incontrato, per offrire nuovi strumenti e riuscire a valorizzare la forte coscienza teatrale presente in questo territorio».

Trentasei gli incontri che hanno avuto luogo in questa prima fase, in gran parte dal vivo e in alcuni casi attraverso zoom. Ogni artista (o compagnia) ha avuto a disposizione la dotazione tecnica messa a disposizione dal Teatro (microfoni, schermi, proiettori etc.) e mezz’ora di tempo per presentarsi, attraverso una scena, una lettura, un video, l’esposizione di un progetto. Il tutto naturalmente è avvenuto a porte chiuse e nello scrupoloso rispetto delle disposizioni anti-covid.

A fronte delle oltre 150 richieste arrivate si sta già pensando a una nuova sessione per gennaio 2021. Intanto, in queste prime tre giornate si sono avvicendati alla Sala Mercato Maurizio Sguotti e Tommaso Bianco di Kronoteatro, Fausto Paravidino, Eva Cambiale, Andrea Nicolini, Matteo Cremon, Roberto Alinghieri, Iris Fusetti, Alessandra Schiavoni, Consuelo Barilari, Sergio Maifredi, Marco Taddei, Barbara Alesse, Paolo Li Volsi, Matteo Alfonso con Irene Lamponi e Carlo Sciaccaluga, Simone Cammarata, Andrea Cerri, Emanuela Rolla, Guido De Vecchi, Matteo Manzitti di Eutopia Ensemble, Sara Bertelà, Ivano La Rosa insieme a Roberto Serpi, Simonetta Guarino e Mauro Bozzini, Silvia Biancalana con Matteo Monforte, Elisabetta Mazzullo con Davide Lorino, Federica Bastoni con Erika Sambiase e Marcello Gori, Nicola Pannelli, Giulio Costa, Igor Chierici e Luca Cicolella, Carla Peirolero, Sarah Biacchi, Aleph Viola, Deniz Ozdogan con Manuela Cherubini, Rafael Spregelburd e Orietta Notari in collegamento, Elena Arvigo, Thaiz Bozano con Anna Varaldo e Federico Pitto, Mariagrazia Pompei e Francesco Lella, gli Gnu Quartet e Rodolfo Cervetto del Louisiana Jazz Club.

Paolo Fizzarotti

Teatro Nazionale in streaming all’ora dell’aperitivo

Super User 18 Dicembre 2020 983 Visite

Sabato 19 dicembre alle ore 19, appuntamento sulla pagina Facebook del Teatro Nazionale di Genova, con il live set della dj giapponese Hacci tra le futuristiche scenografie dello spettacolo Grounded.
“I teatri sono chiusi al pubblico, ma sono tutt’altro che fermi – dicono al Teatro Nazionale di Genova - La produzione degli spettacoli continua, così come i progetti e le collaborazioni in città. Come raccontare il grande lavoro dietro le quinte e trasformare questo momento difficile in opportunità per avvicinare il teatro a nuovi pubblici? Il format di eventi Happy Theatre Hour va online con tre appuntamenti di musica elettronica in live streaming, ambientati all'interno di diversi spazi del teatro, per mostrarlo da nuove prospettive: dalla produzione degli spettacoli alla bellezza architettonica degli spazi, dalle storie senza tempo alle scenografie più contemporanee”.

Si parte il 19 dicembre con l’artista giapponese Hacci sul palco del Teatro Ivo Chiesa, sospesa tra le futuristiche scenografie dello spettacolo Grounded di George Brant con regia di Davide Livermore e le scenografie ideate dallo stesso Livermore con Lorenzo Russo Rainaldi. A gennaio e febbraio 2021 gli altri due appuntamenti live da location particolari del Teatro Nazionale di Genova.

Durante le serate sarà persino possibile ordinare l’aperitivo a casa, grazie alla collaborazione con alcuni locali di Genova: Gradisca Cafè, Kowalski, Les Rouges, Negroneria Genovese, aperti per servizio take away dalle ore 12 alle ore 18 e per consegna a domicilio tra le 18 e le 20. Tutti i locali sono contattabili per info e consegne via telefono o su whatsapp. La proposta musicale dei tre eventi è curata da Club Silencio in collaborazione con Electropark. Gli eventi fanno parte di Happy Theatre Hour, il nuovo progetto di audience development per aprire il teatro ai giovani, realizzato dal Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con Club Silencio nell’ambito del bando Open2Change di Fondazione Compagnia di San Paolo e con la sponsorizzazione di Leonardo.

Tre milioni e mezzo di visualizzazioni per il Carlo Felice

Super User 18 Dicembre 2020 922 Visite

Come annunciato a novembre, il concerto in forma scenica Le creature di Prometeo/Le creature di Capucci, prodotto dal Teatro Carlo Felice-Festival Internazionale della Musica e del Balletto/Nervi 2020 e dal Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove ha trionfato il 28 agosto scorso, ha avuto l’onore di essere scelto tra le eccellenze artistiche italiane che hanno partecipato alla manifestazione on line per le celebrazioni del 50° Anniversario dell’Instaurazione delle Relazioni Diplomatiche tra l’Italia e la Cina.

Ora l’Ambasciata Cinese in Italia ha reso noti i dati di visualizzazione dello spettacolo, organizzato dal Ministero della Cultura e del Turismo Cinese e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo della Repubblica Italiana, in collaborazione con il Forum Culturale Italia-Cina: oltre 3,3 milioni di visualizzazioni, accompagnate da commenti entusiastici del pubblico.

Per vedere lo spettacolo, seguire questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=gZf4bMU_TYQ&feature=youtu.be 

Concerto di Natale, con Bocelli suona l’orchestra del Carlo Felice

Super User 18 Dicembre 2020 1278 Visite

L’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova si esibirà insieme ad Andrea Bocelli nel tradizionale Concerto di Natale da Assisi, che verrà trasmesso su Rai 1, il 25 dicembre, dopo il messaggio “Urbi et Orbi” del Papa. L’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta dal Maestro Steven Mercurio, si esibirà al fianco di Andrea Bocelli nel 35° Concerto di Natale di Assisi, che si terrà, come da tradizione, nella Basilica Superiore di San Francesco e sarà trasmesso il 25 dicembre in eurovisione su Rai1 dopo il messaggio “Urbi et Orbi” del Papa. Al concerto parteciperanno, tra gli altri, la violinista Anastasiya Petryshak e il soprano Clara Babier Serrano.
“È un grandissimo onore – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per Genova e per la Liguria che l’orchestra del Teatro Carlo Felice sia stata scelta per accompagnare Andrea Bocelli nel 35° Concerto di Natale di Assisi. Da parte di tutti noi i più sentiti complimenti per questo incarico, che ci inorgoglisce e conferma l’altissima qualità dell’orchestra del teatro dell’opera genovese. Un appuntamento imperdibile, senza dubbio un segnale di speranza in un momento tanto difficile per tutti. Il concerto avrà come protagonista uno dei simboli della cultura italiana nel mondo, Andrea Bocelli, che tornerà a lavorare con la Liguria, anche se in trasferta ad Assisi, dopo aver scelto proprio la nostra regione e in particolare la splendida Porto Venere per girare il videoclip della sua interpretazione di Hallelujah”.

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, dichiara: “Accolgo con gioia questa bellissima notizia. La nostra orchestra rappresenta una delle migliori espressioni artistiche del nostro territorio ed è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Voglio ringraziare tutti gli addetti ai lavori del Teatro Carlo Felice che con grande professionalità e passione riescono, anche in un momento così difficile, ad ottenere risultati straordinari. Genova è orgogliosa di voi”.
Grande soddisfazione anche da parte del Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi: “A nome di tutti i lavoratori del Teatro Carlo Felice esprimo grande soddisfazione per l’invito rivolto dal Maestro Andrea Bocelli, dalla Basilica di Assisi e dalla RAI a partecipare al grande Concerto di Natale. Si tratta di un appuntamento enormemente atteso a livello nazionale e internazionale che vale anche come riconoscimento per il grande lavoro che il nostro Teatro ha svolto negli ultimi mesi seppure in presenza di una grave emergenza sanitaria. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza lo straordinario sostegno che il Comune di Genova, la Regione Liguria ed i Soci privati stanno assicurando alla nostra istituzione; e pertanto desidero esprimere loro il più sentito ringraziamento. L’appuntamento nella Basilica di Assisi, massimo simbolo della spiritualità, si aggiunge al grandioso successo riscosso l’estate scorsa nell’altra impareggiabile cornice di Piazza Duomo in occasione della 63ª edizione del Festival di Spoleto con Le creature di Prometeo/Le creature di Capucci, i cui riflessi televisivi sono diffusi a livello mondiale così come lo sarà il concerto di Natale nella Basilica di Assisi”.

Il Sipario Strappato va in streaming

Super User 18 Dicembre 2020 670 Visite

Sabato 19 dicembre 2020 alle ore 18 sul canale YouTube "Sipario Strappato Communiacation" andrà in scena in diretta streaming "La Liguria dei Poeti", prodotto dal teatro arenzanese e dall'Antico Teatro Sacco di Savona.

Il Sipario Strappato lancia dunque ufficialmente lo streaming, con uno spettacolo gratuito solo per tutti coloro che si iscriveranno al canale YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCpI-EBNvyKGt3QbhLlhpSEg). Dopo la diretta delle ore 18, lo spettacolo rimarrà poi visibile in differita su YouTube fino alle 23.59 di domenica 20, dopodiché verrà tolto.

«Sarà un modo per farci gli auguri di Natale, per stringerci vicini e farci coccolare dalla bellezza della poesia in questo periodo faticoso e di attesa, nella speranza di riaprire le porte del nostro teatro il prima possibile» spiega Sara Damonte, direttore artistico del Sipario Strappato.

"La Liguria dei Poeti" è un viaggio teatrale che si immerge nella poesia dei poeti liguri del '900 (Montale, Caproni, Sbarbaro, Barile). Lo spettacolo è accompagnato dalle canzoni, eseguite dal vivo, dei più importanti cantautori della scuola genovese (Fossati, Tenco, Lauzi, Paoli, Manfredi, De André, Otto), che rapiscono l’ascoltatore in un flusso armonico di poesia e canzoni.

Uno spettacolo che evidenzia il carattere apparentemente aspro della gente di Liguria, ma dal cuore grande, in questa terra di infinita bellezza, chiusa tra mari e monti, luogo di profonda ispirazione per molti artisti.

Il percorso poetico, per la regia di e di Lazzaro Calcagno, è evocato dagli attori Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti e Manuela Salviati, che faranno vivere le atmosfere narrate nei testi delle poesie, e dai musicisti Matteo Troilo (chitarra e voce), Federica Calcagno (Violino) ed Enrico Bovone (percussioni).

Paolo Fizzarotti

Premio internazionale di teatro dedicato a Ivo Chiesa

Super User 18 Dicembre 2020 1485 Visite

Un nuovo premio che abbraccia prosa, opera, danza, destinato ad artisti, maestranze, organizzatori. Il Teatro Nazionale di Genova festeggia il centenario della nascita del suo fondatore, Ivo Chiesa, istituendo il Premio Internazionale Ivo Chiesa – Una vita per il teatro, e promuovendo una serata speciale nel teatro che porta il suo nome il 22 dicembre 2020, giorno esatto in cui Ivo Chiesa avrebbe compiuto 100 anni.

Uomo di teatro a tutto tondo, Ivo Chiesa (22 dicembre 1920 - 26 luglio 2003) è stato impresario, organizzatore, critico teatrale, drammaturgo. Fondatore della rivista Sipario nel 1946, direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 2000, considerato uno dei padri del teatro pubblico italiano insieme a Paolo Grassi, ha avuto meriti straordinari nel promuovere e diffondere la cultura teatrale, dedicando interamente la sua vita al palcoscenico. Proprio per questo il Premio a lui dedicato non è legato a singoli allestimenti ma piuttosto a interi percorsi artistici.

Interdisciplinare e trasversale, il Premio Internazionale Ivo Chiesa si articola in dieci categorie che danno riconoscimento a ogni forma di vissuto teatrale, dai registi agli organizzatori, dai costumisti agli scenografi, dai compositori ai tecnici, dagli studiosi ai pedagoghi, rimarcando la profonda adesione tra vita e teatro, tra identità privata e ruolo pubblico, tra scelte esistenziali e artistiche.

«È una grande emozione per questo teatro e per me a livello personale essere riusciti - nonostante le difficoltà che il nostro settore si è trovato ad affrontare in questi mesi - a realizzare un atto di restituzione della memoria, fondamentale per la città di Genova e per il Teatro italiano» afferma il direttore del Teatro Nazionale di Genova, Davide Livermore. «Con questo premio desideriamo restituire al pubblico, con enorme senso di gratitudine, la lezione di uno dei fondatori del teatro pubblico italiano. Il teatro, così come lo abbiamo conosciuto dal dopoguerra in avanti, non sarebbe stato lo stesso senza Ivo Chiesa, figura fondante del Teatro di questa città e del teatro italiano. Il Premio Internazionale Ivo Chiesa – Una vita per il teatro è un ringraziamento accoratissimo alla sua vita, alla sua totale dedizione al nostro mondo. Per questo la giuria è presieduta da un suo grande figlio, Marco Sciaccaluga, per questo sarà ricordato l’altro suo grande figlio, Carlo Repetti, con la dedica del Premio Città di Genova, per questo la giuria è eterogenea e rappresentativa di tutto il mondo del teatro, per questo i premiati sono di livello internazionale. Perché solo attraverso l’internazionalità possiamo ricordare gli insegnamenti e l’apertura verso il mondo che Ivo Chiesa ha lasciato». 

«Ricordare Ivo Chiesa nel centenario della sua nascita è come ripercorrere la storia del teatro italiano, del quale Chiesa fu uno dei pionieri» commenta Barbara Grosso, assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova. «Una vita dedicata al teatro, quella di Chiesa, che con le sue straordinarie capacità mise il Teatro Stabile sotto i riflettori e lo portò alla ribalta della scena, in Italia e all’estero. Genova e la sua vita culturale devono molto a questo nostro grande concittadino; saluto quindi con immenso piacere il Premio Internazionale che, anche in questo un momento non semplice, celebra un grande uomo e l’eredità che ci ha lasciato».

«L’istituzione di questo nuovo premio, dedicato opportunamente alla memoria di Ivo Chiesa, prosegue concretamente un percorso di valorizzazione del nostro teatro a livello nazionale e internazionale che ha già visto negli ultimi anni due tappe significative: la creazione del Teatro di Genova dall’unione di Archivolto e Stabile e il riconoscimento da parte del Mibact della qualifica di Teatro di interesse nazionale» afferma l’Assessore alla Cultura e Spettacolo della Regione Liguria. «Il premio prosegue nella stessa direzione e ha il merito di puntare su un’eccellenza della tradizione del teatro genovese, la formazione di attori e professionalità a servizio del palcoscenico, uno dei maggiori impegni e uno dei migliori risultati della direzione di Ivo Chiesa. Lo stesso impegno si riflette nell’articolazione del premio, così come nelle personalità chiamate a far parte della giuria: scelte di alto profilo che collocano da subito l’appuntamento tra i più importanti per il teatro italiano».

Un’autorevole giuria - presieduta dal regista Marco Sciaccaluga e composta dal regista Valerio Binasco, da Carla Cannone, a lungo collaboratrice dello stesso Chiesa, Livia Cavaglieri, storica del teatro dell’Università di Genova, Paola Donati, direttrice del Teatro Due di Parma, Umberto Fanni, direttore della Royal Opera House di Muscat, l’attrice e regista Elena Gigliotti, l’attrice Laura Marinoni, Alberto Mattioli, critico musicale de La Stampa, la coreografa Cristiana Morganti, Laura Olivi, dramaturg del Residenz Theater di Monaco, Claudio Orazi, sovrintendente del Carlo Felice, Angelo Pastore, precedente direttore del Teatro Nazionale di Genova, l’attrice Elisabetta Pozzi, Margherita Rubino, storica di letteratura greca dell’Università di Genova e Lyndon Terracini, direttore artistico della Sidney Opera House – ha proposto un’ampia rosa di candidati, tra personalità consolidate e talenti emergenti, attivi sulla scena europea e mondiale, senza per questo dimenticare la città di Genova e la Liguria. Le prime votazioni della giuria, coordinata dal segretario del Premio Andrea Porcheddu, critico teatrale e dramaturg del Teatro Nazionale di Genova, hanno portato all’individuazione di una terna di nomi per ciascuna categoria. I premi saranno assegnati il 22 dicembre, nel corso di una serata che sarà aperta dal saluto del Ministro Dario Franceschini e a cui sarà presente il Sindaco di Genova Marco Bucci. Sul palco del Teatro Ivo Chiesa o in collegamento si alterneranno i candidati ai premi. Conducono la serata Paolo Li Volsi e Barbara Moselli, ospite speciale la cantante Giua.

Il Premio Internazionale Ivo Chiesa fa parte della stagione 2020-21, che il Teatro Nazionale di Genova ha interamente dedicato a Ivo Chiesa e che vede come partner istituzionali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Coop Liguria, Leonardo, Banco BPM, Novi, Gruppo Unipol, Assiteca, e Rhea Vendors.

Nello specifico il Gruppo Unipol è partner del Teatro Nazionale di Genova per questa prima edizione del Premio. «La collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova testimonia la vocazione del Gruppo Unipol a partecipare alla vita culturale e artistica della comunità in cui opera, coerentemente con i suoi valori e nella convinzione che lo sviluppo economico dell’impresa debba progredire anche incentivando la crescita culturale e sociale della collettività, di cui il teatro è massima espressione», dichiara la responsabile sponsorship Simona Ruggieri.

I Premi Futuro del Teatro, Una vita per il teatro, I Mestieri del Teatro e Città di Genova sono offerti rispettivamente da Gruppo Unipol, Novi, Profumerie Sbraccia e Iren.

I premi riproducono un’opera creata apposta per il Premio Ivo Chiesa da Graziano Piazza.

L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook del Teatro Nazionale di Genova il 22 dicembre alle ore 20:30, su Telenord alle ore 23 (repliche il 27 ore 13.30 e 19) e su Classica HD (canale 136 della piattaforma Sky) il 31 dicembre alle ore 22.10. INFO teatronazionalegenova.it

Ecco i finalisti

PREMIO INTERNAZIONALE IVO CHIESA - una vita per il teatro - prima edizione

Le categorie e le terne di candidati 

Premio Ivo Chiesa – Il futuro del teatro - offerto da Gruppo Unipol
Annamaria Ajmone, Daniele, Roberta e Gabriele Russo (Teatro Bellini), Simone Toni

Premio Ivo Chiesa Una vita per il teatro - offerto da Novi
Carlo Cecchi, Filippo Fonsatti, Andrée Ruth Shammah

Premio Ivo Chiesa Regia di prosa
Barrie Kosky, Leo Muscato, Marius von Mayenburg

Premio Ivo Chiesa Coreografia
Dimitris Papaioannou, Peeping Tom, Virgilio Sieni 

Premio Ivo Chiesa Regia d’opera
Robert Carsen, Emma Dante, Damiano Michieletto 

Premio Ivo Chiesa Visioni della scena
Gianluca Falaschi, Paolo Fantin, Margherita Palli 

Premio Ivo Chiesa I mestieri del teatro - dedicato a Sandro Sussi | offerto da Profumerie Sbraccia
Arturo Annecchino, Maria Angela Cerruti, Tommaso Le Pera

Premio Ivo Chiesa Museo dell’Attore
Masolino d’Amico, Guido Paduano, Richard Schechner

Premio Ivo Chiesa Città di Genova - dedicato a Carlo Repetti | offerto da Iren
Fabio Luisi, Anna Laura Messeri, Fausto Paravidino

Premio Ivo Chiesa La scuola
Eugenio Barba, Ivo Chiesa cento anni 

Paolo Fizzarotti

Maurizio Lastrico in “Capodanno da voi”, live streaming dal Politeama Genovese

Super User 14 Dicembre 2020 1761 Visite

Una tradizione che non può mancare neanche in questi momenti. Un incontro col proprio pubblico dal teatro a casa loro. Uno spettacolo creato ad hoc che sarà senz’altro un evento storico. Più dal vivo che si può!

Non mancheranno le divine commedie in versione moderna per aprire l’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. 

Ci sarà anche la possibilità di interagire con Maurizio: uno spettacolo per abbracciarci tutti e congedare (per fortuna) questo 2020 nel modo che questa terra conosce meglio: l’umorismo.

Buone risate a tutti!

Il live show Capodanno da voi andrà in scena in diretta streaming dal Politeama giovedì 31 dicembre alle ore 21:00, acquistabile come "Evento Facebook Live" tramite il sito del teatro www.politeamagenovese.it  e le Pagine Facebook Politeama Genovese e Maurizio Lastrico, al link https://www.facebook.com/events/840256613198177  

Le prevendite online sono aperte al prezzo di € 21,99.

Si potrà assistere allo spettacolo con tutta la famiglia e su tutti i device: smartphone, tablet, PC, e per chi possiede una smart TV anche sul televisore di casa. 

Come fare:

Clicca il tasto "Acquista" sulla Pagina Evento “Capodanno con Maurizio Lastrico” dal sito politeamagenovese.it e dalle Pagine Facebook Politeama Genovese e Maurizio Lastrico.

Segui le istruzioni per effettuare l'acquisto tramite carta di credito, debito, prepagata o conto PayPal già agganciati o da agganciare al proprio account Facebook.

Una volta completato l'acquisto, risulterai partecipante all'Evento e riceverai notifiche da Facebook prima dell'appuntamento. Lo spettacolo live sarà accessibile dalla Pagina Evento giovedì 31 dicembre ore 21:00, da tutti i device (smartphone, tablet, PC, smart TV).

Come regalare il costo del biglietto ad amici e familiari tramite PayPal:

Vuoi regalare lo spettacolo live streaming? Dal tuo conto PayPal puoi accreditare il prezzo del biglietto a chi vuoi, il destinatario dovrà poi usare PayPal per l’acquisto sulla Pagina Evento, collegandolo al suo account Facebook.

I doni inviati ai titolari di un indirizzo e-mail o numero di cellulare già registrati su PayPal saranno accreditati sul loro saldo, se invece il destinatario non avesse un conto, può crearne subito uno, gratuitamente.

Una volta entrato nel tuo conto PayPal, vai alla sezione “Regali”.

Immetti l’indirizzo e-mail o il nome del destinatario e clicca “Avanti”.

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Il Carlo Felice si arrende: saltano i Pagliacci

Super User 13 Dicembre 2020 688 Visite

Hanno sperato fino all’ultimo, ma poi si sono dovuti arrendere: e ieri è arrivato il comunicato stampa ufficiale. “Il Teatro Carlo Felice di Genova rinvia a data da destinarsi la messa in scena dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, prevista in cartellone dal 22 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021, e annulla il Concerto sinfonico del 1° gennaio 2021”. Tra poco tempo sarà possibile richiedere individualmente l’emissione del voucher, pari all’intero valore nominale dei singoli biglietti o del rateo dell’abbonamento. Sarà necessario registrarsi sulla piattaforma Vivaforvoucher.

Paolo Fizzarotti

Davide Bressanin: dal Teatro della Tosse ai libri gialli

Super User 13 Dicembre 2020 1512 Visite

E’ uscito in tutta Italia “cRimini" il romanzo di Davide Bressanin edito da Damster, tra i vincitori del concorso Giallo Festival 2020. cRimini (340 pagine, 15 euro) fa parte della collana i Gialli Damster. Il lavoro di Davide Bressanin è entrato nella terzina dei vincitori in un’edizione con la partecipazione record di oltre 300 romanzi e più di 250 racconti provenienti da tutta Italia, a conferma di un crescente successo del festival, che quest'anno ha visto la presenza di molti ospiti illustri tra i quali Carlo Lucarelli, Ian Rankin, Maurizio De Giovanni, Arne Dahl e Loriano Macchiavelli.

cRimini è un romanzo noir atipico che gioca con ironia sulle situazione e i personaggi classici del genere. A una prima parte dai toni scanzonati da commedia fa da contraltare una seconda metà decisamente più avventurosa e cupa. La storia si svolge durante le vacanze estive e il protagonista è Alfredo ‘Fred’ Sonetto, che ama l’estate con feroce determinazione. Ma non è facile continuare ad adorare spiaggia, sole e mare quando si è stati appena lasciati dalla fidanzata, quando tua figlia è a migliaia di chilometri di distanza con la tua ex e quando sei costretto a passare le vacanze con Guglielmo, il tuo capoufficio gay, titolare dell’agenzia investigativa Sabato e Jody il suo amante olandese. Per sconfiggere la malinconia, che avanza sempre più decisa verso il suo ombrellone non resta che farsi avanti con Sissi, la bella animatrice della spiaggia, che saputo del suo lavoro da investigatore privato propone una scommessa: se Fred troverà il legittimo proprietario di un borsello smarrito accetterà di prendere un aperitivo con lui.Con la prospettiva di una serata bollente, in compagnia della bella animatrice, sarebbe stupido non accettare. E poi è solo un gioco estivo, per spazzare via la monotonia della vacanza. Cosa può succedere? L'autore Davide Bressanin è nato a Genova nel 1977 da molti anni si occupa di comunicazione. Per più di 10 anni è stato responsabile del settore Ufficio stampa e comunicazione presso la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse di Genova.

“Roma non perdona”: Carlo Verdelli è online al Teatro Nazionale

Super User 13 Dicembre 2020 987 Visite

Ultimo appuntamento online con il ciclo Genova e il Giornalismo, ideato da Antonio Ivan Bellantoni e promosso da Teatro Nazionale di Genova e Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova, in collaborazione con Giglio Group. Martedì 15 dicembre alle ore 17, collegandosi al canale YouTube o alla pagina Facebook del Teatro Nazionale di Genova sarà possibile seguire l’incontro con il giornalista Carlo Verdelli, editorialista del Corriere della Sera.Verdelli presenta il suo libro “Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai” (Feltrinelli). I cittadini italiani sono azionisti di maggioranza, a loro insaputa, della Rai, una delle più grandi televisioni pubbliche d'Europa: 13 canali televisivi, 10 canali radio, 11 sedi all'estero, per un totale di 13.000 dipendenti. Nel corso di circa 70 anni, questa proprietà è stata gestita senza cura, ha perso colpi sul mercato, non si è rinnovata come i tempi avrebbero richiesto e oggi ha i conti in rosso. Però gli italiani continuano a finanziarla. Dunque, il Servizio pubblico è pubblico nel senso che è nostro, ne siamo proprietari. Ma non solo. La Rai resiste anche come una delle principali fonti di informazione del Paese: in anni in cui sembra che ci siano solo internet, social e app, è bene ricordare che il Tg1 delle 20 ha oltre 5 milioni di spettatori.Verdelli ci guida nelle stanze e nei corridoi di viale Mazzini, e spiega perché riformare il Servizio pubblico e sottrarlo alle sabbie mobili del potere romano è impossibile: il problema dell'informazione si conferma essere più che mai cruciale per la nostra democrazia.A conversare con il giornalista sarà Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova, che presenta e conduce tutti gli incontri di Genova e il Giornalismo. “Roma non perdona” è acquistabile presso la Libreria del Teatro Ivo Chiesa.Carlo Verdelli, già Direttore “La Gazzetta dello Sport”, “La Repubblica”, “Sette”, “Vanity Fair”, già Direttore Editoriale Rai, è oggi editorialista del Corriere della Sera. Per seguire la video conferenza Facebook @TeatroNazionaleGenova | YouTube Teatro Nazionale Genova

Martedì 15 dicembre, ore 17 VIDEOCONFERENZA ONLINE
Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai.
INCONTRO CON CARLO VERDELLI
Presenta e conduce Alessandro Giglio

 

 

Enyo, il musicista di Recco pubblica “Deep in my mind”

Super User 13 Dicembre 2020 1142 Visite

Ritorna Enyo, al secolo Eugenio Cugnoli. Il musicista di Recco presenta un nuovo lavoro discografico: “Deep in my mind”, un singolo pubblicato da Sorridi Music. Contrariamente a quanto è avvenuto nel singolo pop-dance “Seventies”, nel quale Enyo si avvaleva di due valenti vocalist, questa volta a cantare è lo stesso Cugnoli. Discostandosi dalla produzione cui sono abituati i suoi fans, e cioè dischi costituiti prevalentemente da brani strumentali con atmosfere che vanno dal mood-lounge al chillout, questa volta siamo di fronte ad un brano in chiave pop elettronico: un genere quasi trip-hop, che ricorda in qualche modo artisti come Massive Attack e Tricky. Enyo resta comunque sempre aperto a collaborazioni con altri artisti. Ottima anche la versione remix dai toni deep-house prodotta da Dino SuperDee Gemmano. Il disco si può ascoltare su YouTube, Spotify ed è acquistabile in tutti i digital stores.

Eugenio Cugnoli ha cominciato a suonare il basso nel 1979 a Genova, imparando i primi rudimenti prima dal maestro Paolillo presso il Gaggero Music Center e poi dal contrabbassista Luciano Milanese. Poi è passato al Music Line con Massimo Palermo e Gianni Martini, sempre a Genova, perfezionandosi nello studio di vari stili quali funky, blues, jazz e latin e militando in vari gruppi underground fino ad arrivare alla composizione e all’arrangiamento pop.

Enyo ha suonato per alcuni anni nei The Narrow Pass, una formazione ligure che suona progressive-rock di stampo genesisiano, incidendo demo e facendo concerti fino all’esperienza con gli Avantgarde Boyz con cui ha inciso un Lp per la casa savonese indipendente Sanremo Hit.   Successivamente ha realizzato alcuni brani house, techno e acid-jazz tra cui il mix "Night Latin Rhythm" per la Discomagic, il singolo progressive house "The Lie" uscito in compilation su Beatport per i terremotati dell'Abruzzo e alcuni lavori di chillounge.

Paolo Fizzarotti

I Corpi elettrici di Resistere e Creare alla Tosse

Super User 04 Dicembre 2020 806 Visite

Prosegue fino al 6 dicembre la programmazione di Corpi Elettrici, sesta edizione di Resistere e creare, la rassegna di danza a cura di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse con Balletto Civile aperta lo scorso 28 novembre. 

Gli appuntamenti saranno disponibili per il pubblico gratuitamente e trasmessi, secondo il calendario, in diretta sulla pagina Facebook Teatro della Tosse.

Il 3 e 4 dicembre due progetti, entrambi finalisti al Premio Rete Critica 2020 che verrà assegnato il prossimo 5 dicembre: CORPI ELETTRICI - Collettivo M_I_N_E da un progetto speciale di Gender Bender Festival e della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio G.B. Martini di Bologna- e M.A.D., Museo Antropologico del Danzatore di Balletto CIvile.

IL 5 dicembre Cristiano Fabbri e Rocco Colonnetta - Koine’ Genova - presentano il loro nuovo lavoro PMHAB, perché mi hai abbandonato.

Il 6 dicembre giornata di chiusura della rassegna con una tavola rotonda sulla scena digitale coordinata da Laura Gemini, Università di Urbino, con l’obiettivo di condividere scenari possibili e sostenibili con programmatori culturali, accademici, formatori, comunicatori, sociologi, operatori teatrali e artisti, a confrontarsi sul presente e il futuro sulla scia di tre domande: Quale urgenza oltre l’esigenza? Quale formato e quali competenze? Quale responsabilità?

All’interno della giornata anche il Webinar di presentazione di ISADORA - The TikTok Dance Project; in allegato maggior dettaglio sui due appuntamenti di domenica 6 dicembre.

 

4 dicembre

19.00 / live streaming/ collegamenti tra il Foyer del teatro e le residenze degli ospiti)

 

STANZA 6 .POLIFORMATO

M.A.D. museo antropologico del danzatore

Balletto Civile

Progetto speciale

Ideazione Michela Lucenti

Collaborazione creativa Maurizio Camilli, Emanuela Serra, Alessandro Pallecchi

Danzato da Maurizio Camilli, Loris De Luna, Francesco Gabrielli, Maurizio Lucenti, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi, Matteo Principi, Emanuela Serra, Giulia Spattini

Disegno Sonoro Guido Affini, Tiziano Scali

Produzione Balletto Civile

In coproduzione con Festival Oriente Occidente – Festival Fisiko! - Associazione Ultimo Punto/Festival Artisti In Piazza Festival Pennabilli

Con il sostegno di Mibact

M.A.D. è uno spettacolo nato durante il lockdown in cui danzatori/attori sono protagonisti del proprio capitolo fisico.

I corpi stanno in uno spazio protetto, un luogo a metà tra una teca e una serra dove il pensiero creativo è esploso.

Ogni capitolo offre una detonazione. Ogni capitolo è un tentativo d’ esposizione, un pezzo unico.

Ogni performer è isolato nel proprio micromondo, con un velo plastico che fa da diaframma, protezione e lente d’ingrandimento del proprio immaginario esploso.

Li accomuna un disegno sonoro che come una preghiera laica fa da sottofondo, creando una partitura orchestrale da cui emergono le parole, i canti e i suoni di ogni teca.

Un museo fatto di storie di uomini e donne che hanno dedicato il loro corpo al lavoro sacro della Danza.

L’obiettivo di questa creazione era trovare una modalità di tornare a danzare dal vivo, di mostrare nuovamente i corpi di una comunità ad un’altra comunità.

L’invito era quello di osservare molto da vicino ogni casetta in cui l’immaginario dell’interprete letteralmente esplode 

Per questa edizione del festival, che non potrà svolgersi dal vivo, lo spettacolo viene qui proposto in versione speciale. A partire dallo spettacolo, per ogni teca/danzatore verrà realizzato un micro-film.

L’esperienza non sarà osservare dal vivo la trasformazione di ogni performer, ma entrare nel suo micro-mondo assistendo a ciò che il video rende possibile. 

Un’immersione da vedere in cuffia dei diversi personaggi, dei loro pensieri, delle loro detonazioni immaginifiche, per continuare a scavare, approfondendo ancora l’esperimento antropologico di questo studio di materiale umano d’artista.

Sociale e cultura, Celivo e Teatro Nazionale fanno l’accordo

Super User 04 Dicembre 2020 899 Visite

Nonostante le misure per contrastare la diffusione del Covid-19 abbiano portato a chiudere al pubblico gli spettacoli, molte istituzioni culturali sono al lavoro per sviluppare nuovi network e progetti. È così che Celivo (celivo.it) e Teatro Nazionale di Genova (teatronazionalegenova.it) annunciano la firma di un accordo di collaborazione per promuovere reciprocamente presso i cittadini i valori della cultura e della promozione della cittadinanza attiva.

Già dal 2019 Celivo e Teatro Nazionale di Genova realizzano iniziative congiunte, quali l’esposizione di materiale promozionale del volontariato in luoghi di particolare affluenza nel Teatro e la divulgazione presso le associazioni degli spettacoli in palinsesto, con possibilità di accesso agevolato.

La firma dell’accordo, quindi, ufficializza e consolida il rapporto tra i due enti, che si impegnano a valorizzare reciprocamente il lavoro svolto, nonché a dare continuità e nuovo impulso alle iniziative congiunte.

Il Teatro Nazionale di Genova riconosce il valore dell’opera degli Enti di terzo settore sul territorio, offrendo la partecipazione agli eventi culturali, anche attraverso una “social card” che prevede una riduzione del 30% del biglietto su tutti gli spettacoli della stagione teatrale. Inoltre, per alcuni spettacoli, il Teatro offrirà dei biglietti gratuiti per volontari e utenti degli ETS.

Il Centro di Servizio per il Volontariato si impegna a riconoscere e promuovere il valore delle iniziative culturali come accrescimento personale e come elemento fondamentale della comunità, nonché a fornire i supporti informativi e di sensibilizzazione sui temi della solidarietà da esporre e distribuire presso le sedi del Teatro. Lo staff del Celivo si occuperà anche della distribuzione della “social card” e dei biglietti omaggio ai volontari e agli utenti delle Organizzazioni di Volontariato e di Terzo Settore.

«Siamo particolarmente felici di portare avanti la collaborazione con il Celivo, che si è creata all’indomani del crollo del Ponte Morandi, uno dei momenti più dolorosi nella storia della città di Genova», commenta Davide Livermore, Direttore del Teatro Nazionale di Genova. «Non c’è solidarietà senza cultura e non c’è cultura senza solidarietà. Un assioma di cui siamo convinti da sempre e a maggior ragione a fronte della situazione che la nostra società si trova ad affrontare oggi».

«Proprio in un momento difficile come questo per i mondi che rappresentiamo, con la firma di questo accordo vogliamo ribadire e sottolineare con forza l’importanza dei valori della cultura e della solidarietà quali elementi essenziali per il nostro territorio e la nostra comunità - commenta la Direttrice del Celivo Simona Tartarini.

Il Teatro Carlo Felice è su Primocanale

Super User 04 Dicembre 2020 1171 Visite

Prosegue il ciclo di concerti del Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con Primocanale Production, un’iniziativa che si svolge senza pubblico dal vivo, esclusivamente in TV e in streaming, a causa dell’emergenza sanitaria.

Il prossimo appuntamento vede sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice il ventisettenne Michele Spotti. Violinista diplomato a pieni voti al Conservatorio di Milano e in seguito, come direttore, allievo di grandi Maestri come Daniele Agiman, Gianluigi Gelmetti, Gianandrea Noseda, Neeme Järvi e Gennady Rozhdestvensky, Spotti è stato premiato in importanti concorsi (secondo premio ex-eaquo, primo non assegnato, al Primo Concorso internazionale per direttori d’orchestra d’opera dell’Opéra Royale de Wallonie-Liège) e, nonostante la giovane età, ha già diretto in teatri e festival di prestigio, tra cui Opéra de Lyon, Staatsoper di Hannover, Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Petruzzelli di Bari.

In programma la “Polonaise” di Čajkovskij, la danza festosa che all’inizio dell’Atto III dell’Eugenio Onegin fa da contrasto all’amore mancato tra Eugenio e Tatjana, la Sinfonia dalla Semiramide di Rossini, uno dei “crescendo” rossiniani più irresistibili, e la più sperimentale e moderna delle sinfonie di Schumann: la n. 4 in re minore op. 120.

Il concerto verrà dapprima trasmesso dall’emittente televisiva Primocanale sabato 5 dicembre alle ore 21.00 e domenica 6 dicembre alle ore 13.00; quindi mercoledì 9 dicembre, alle ore 21.00, verrà riproposto in streaming su tutti i canali social del Teatro Carlo Felice. Il concerto rientra nell’ambito dell’iniziativa Aperti, nonostante tutto, promossa dall’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche) e sostenuta dall’ANSA.

Il Carlo Felice in onda mercoledì su Radio Tre con Kevin Zhu

Super User 02 Dicembre 2020 759 Visite

Il concerto sinfonico del 16 ottobre scorso al Teatro Carlo Felice di Genova, l’ultimo dal vivo prima della chiusura al pubblico in ottemperanza al DPCM del 24 ottobre 2020, verrà trasmesso mercoledì 2 dicembre, alle ore 20.30, all’interno del “cartellone” di Radio3 Suite, storica trasmissione di musica e cultura del terzo canale radiofonico della Rai.

I protagonisti del concerto, in collaborazione con il Paganini Genova Festival, sono il direttore d’orchestra Andrea Battistoni, trentatré anni, e il violinista Kevin Zhu, diciannove. Veronese, violoncellista, compositore (élan vital, 2016), scrittore (Non è musica per vecchi, 2012), Battistoni ha esordito come direttore nel 2008, nel 2012 è diventato il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala, nel 2016 è stato nominato Direttore Principale della Tokyo Philharmonic e dal 2017 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Zhu, nato a Maryland (USA), ha iniziato lo studio del violino a tre anni, cominciando fin da subito a tenere concerti in pubblico e a vincere concorsi; un percorso culminato nel 2018 con il trionfo al Premio Paganini.

I due giovani musicisti, insieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice, affrontano due pagine di ampio respiro e di grande impegno tecnico-interpretativo. Il programma si apre con il Concerto in si minore per violino e orchestra op. 61 di Edward Elgar, una partitura di ispirazione tardo-romantica, nonostante sia stata composta tra il 1909 e il 1910, in cui l’orchestra non si limita ad accompagnare il solista, ma partecipa da co-protagonista al discorso musicale; un caposaldo della letteratura concertistica inglese di inizio Novecento, che merita di essere conosciuto non meno del suo omologo – e più celebre – Concerto per violoncello in mi minore op. 85.

La seconda parte del concerto è interamente occupata dalla Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 61 di Robert Schumann, composta tra il 1845 e il 1846, uno dei vertici del sinfonismo romantico. «Poche opere del romanticismo tedesco – scrive Battistoni nelle note del programma di sala – hanno la sincerità della Seconda Sinfonia». L’opera, infatti, nacque come viatico per uscire da un periodo di profonda depressione del compositore, risultando, alla fine, «un vero diario intimo della faticosa lotta contro il male di vivere, una reazione di Schumann al tormento interiore attraverso il modello degli amati Bach e Beethoven.»        

Corpi Elettrici: è grande danza alla Tosse

Super User 24 Novembre 2020 1157 Visite

Si svolgerà dal 28 novembre al 6 dicembre 2020 “Corpi Elettrici”, VI edizione di Resistere e Creare, la rassegna internazionale di danza con la direzione artistica di Michela Lucenti e Marina Petrillo.

Nata dalla collaborazione tra il Teatro della Tosse e il collettivo Balletto Civile, Resistere e Creare si conferma un’indagine, estetica e politica, sulla collettività e sull’arte. Un osservatorio, un tavolo di confronto, un laboratorio di mondi possibili.

L’edizione 2020 già immaginata dall’inizio come una forma “ibrida” tra spettacoli in presenza e supporti digitali, pur avendo dovuto rinunciare ad alcuni degli appuntamenti programmati, mantiene il significato profondo di testimonianza dell’urgenza della creazione artistica in questo lungo periodo di confinamento e distanziamento.

Prendendo spunto da Canto il corpo elettrico di Walt Whitman, CORPI ELETTRICI, titolo anche di uno degli eventi in programma, sarà una grande finestra, in cui guardare e da cui guardare le cose che stanno accadendo, da cui osservare cosa sta succedendo ai corpi in questo tempo di distanza, come i corpi possono entrare in relazione tra loro usando nuove modalità e nuovi strumenti, quali sono queste nuove modalità e strumenti. 

I contenuti saranno definiti, approfonditi ed articolati in momenti di varia natura che potranno essere partecipati attraverso il digitale: incontri, prove, residenze, progetti, estratti, testimonianze, percorsi, studi, esperimenti, confronti.

Nove i giorni di lavoro in cui si incroceranno artisti, linguaggi, pubblici, saperi, contributi e domande dello scenario nazionale ed internazionale.

Tre le domande che faranno da filo conduttore a questa edizione:

Quale urgenza oltre l’esigenza? Quale formato e quali competenze? Quale responsabilità? 

Otto le stanze virtuali in cui poter entrare e da cui poter guardare, in cui essere in relazione e confrontarsi: Formazione, Cura, Arte 4.0, Artigianato, DanzadiStanza, Poliformato,Stato dell’arte, Schermati.

CALENDARIO APPUNTAMENTI

- 28 novembre/ h.19.00  / live streaming dalla sala Trionfo (artisti e relatori in presenza)

Stanza 1 -  LA FORMAZIONE

L’Azione Silenziosa  -  la percezione della sensazione

incontro con Giovanni Di Cicco / Deos e i danzatori partecipanti al corso di alta formazione

- 1 dicembre/ h. 19.00 / live streaming / dalla sala Campana (artisti e relatori in presenza)

Stanza 2 - LA  CURA

I Danziani durante il lockdown

DANZARE OLTRE nell’ambito de I CORSI DI TEATRO DE LA FALEGNAMERIA

diretti da Nicoletta Bernardini e Claudia Monti

Con :Flavia Nocera, Massimo Venturini, Marcella, Rossella e Francesca Sommariva, Claudia Campanella, Laura Cavallo, Lucia Angella, Betta Mantero, Valeria Ghiron, Fabia Peirè, Annalaura Burlando, Elena Battistini, Sonia Sciutto, Angelica Marioni.

 

- 2 dicembre/ 18.30 / incontro e streaming 

Stanza 3 - ARTE 4.0

(da vari luoghi, collegamenti tra il teatro e le residenze degli ospiti)

DIGITAL SPIRITUS - CrossLucid ( Germania)

Incontro su Digital Spiritus con Cross Lucid (DE) Jack Gianella (produzione, sound design), Martino Sarolli e Emanuela Quaranta (intelligenze artificiali), Vita Roberta Cantarini (coordinamento)

MUTED VR – CHRISTOPHE MONCHALIN ( Belgio)

Incontro con Christophe Monchalin  e presentazione progetto Muted VR A fall through silence 

- 2 dicembre / 20.30 / (esperienza) incontro e streaming

Stanza 4. ARTIGIANATO

NEW RANT A fish out of Water

Di e con Alessandro Pallecchi

 

- 3 dicembre/ h. 19.00 / live streaming (collegamenti tra il teatro e le residenze degli ospiti)

Stanza 5 DANZADISTANZA

L’esperienza di CORPI ELETTRICI, Collettivo M_I_N_E 

Da un progetto speciale di Gender Bender Festival e della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio G.B. Martini di Bologna anno 2020 durata: 45' ca.

coreografia e interpreti: Collettivo M_I_N_E 

 

- 4 dicembre/ h. 19.00 / live streaming / tra il Foyer del teatro e le residenze degli ospiti)

Stanza 6 - POLIFORMATO

M.A.D.  Museo Antropologico del danzatore/ Balletto Civile

Presentazione del lavoro RIPENSATO per il video (versione singola casetta e versione collettiva) e chiacchiera intorno alla sua gestazione

 

- 5 dicembre/ h.19.00/ live streaming dalla sala Trionfo (artisti e relatori in presenza)

Stanza 7 - LO STATO DELL’ARTE 

pmHAb – perché mi hai abbandonato

di Cristiano Fabbri con Cristiani Fabbri e Rocco Colonnetta – Koinè

presentazione di un estratto del lavoro in residenza (tra i vincitori della call REC2019 sostegno alla produzione) e condivisione con gli artisti del percorso.

 

- 6 dicembre

Stanza 8 - SCHERMATI

dalle ore 15.00 alle 16.30 e dalle 18.00 alle 19.30, in diretta sulla pagina Facebook "Teatro della Tosse

SCHERMATI  - Una riflessione sul presente e il futuro della scena digitale

Tavola rotonda a cura di Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse in collaborazione con il Bando Residenze Digitali, promosso da Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT, Anghiari Dance Hub, ATCL per Spazio Rossellini 

dalle 17 alle 18 in streaming

ISADORA The TikTok Dance Project 

di Giselda Ranieri e Simone Pacini

un progetto a cura di Isabella Brogi, Giselda Ranieri, Simone Pacini, Elisa Sirianni

con il sostegno di Resistere e Creare/Fondazione Luzzati Teatro della Tosse 

 in collaborazione con ALDES a cura di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt)

Cronache di un progetto fuori sync

 

INFORMAZIONI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Tutto il programma di Resistere e creare 2020 sarà disponibile per il pubblico gratuitamente, a eccezione di Isadora – The tik tok dance Project (webinar del 6 dicembre) 

Biglietti a € 3, disponibili qui https://bit.ly/33qKTYb

Acquistando il biglietto si riceverà una mail con il link per accedere alla performance. Posti limitati, si consiglia l'acquisto in prevendita, chiusura vendite 6 dicembre ore 12.00.

Si potrà partecipare a tutti gli appuntamenti in calendario prenotando la diretta zoom a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e indicando nell’oggetto il numero di “STANZA” che si desidera prenotare. 

Per ogni stanza sono previsti un massimo di 50 spettatori.

Le prenotazione della stanza chiudono il giorno precedente la diretta.

Gli appuntamenti saranno tutti trasmessi, secondo il calendario, anche in diretta sulla pagina Facebook Teatro della Tosse.

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse/ Balletto Civile

RESISTERE e CREARE – VI edizione

CORPI ELETTRICI

28 NOV – 6 DIC 2020 

28 novembre – 6 dicembre 2020

Teatro della Tosse, Genova

RESISTERE E CREARE -VI edizione

Corpi Elettrici

Direzione artistica Michela Lucenti, Marina Petrillo 

A cura di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Balletto Civile

Con il sostegno di MIBACT, Regione Liguria, Comune di Genova, Fondazione Compagnia di San Paolo

 

Paolo Fizzarotti

Rebecca a mezzanotte

Super User 22 Novembre 2020 867 Visite

Dopo il debutto di sabato 7 novembre, che ha riunito sul web oltre 200 persone tra spettatori e artisti, tornano gli appuntamenti di “P.Arte da Noi”, la rassegna autunnale di Officine Papage che quest’anno si propone nella sua nuova veste digitale, invitando i pubblici nella sala on line deI “Sofà Teatro”. Da mercoledì 25 novembre a venerdì 27 novembre è in programma un appuntamento insolito: lo spettacolo “Rebecca” infatti sarà realizzato e fruito completamente al buio. Si comincia in live mercoledì allo scoccare della mezzanotte, si continua, sempre in diretta, venerdì e sabato alle 21 e alle 22.30. Ogni volta per un pubblico selezionato di 25 spettatori online, invitati a spegnere le luci e a indossare l’auricolare. L’insolita ‘scena oscura’ sarà animata dai corpi e dalle voci di Marco Pasquinucci, che firma anche adattamento e regia, Dario Furini, Emanuele Niego e Matteo Budassi.

La performance nasce dalla riduzione drammaturgica del romanzo La vita accanto di Maria Pia Veladiano (testo d’esordio dell’autrice, Premio Calvino 2010, finalista al premio Strega 2011). Al centro dello spettacolo c’è la storia, narrata in prima persona, di Rebecca, in bilico tra un appassionante giallo e lucida poesia. La voce del racconto nell’allestimento proposto da Officine Papage sarà quella di un uomo e prenderà corpo in una stanza buia, all’interno della quale il pubblico è invitato a entrare. Un buio “buono” (come la protagonista stessa lo definisce) che permette a Rebecca di proteggersi dal giudizio degli altri e di raccontarsi in una confessione delicata, voluta e necessaria. Lo spettacolo avviene sulla piattaforma digitale Zoom, attraverso la condivisione di un link per l’accesso all’evento, che l’organizzazione invierà a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto.

Agli spettatori si raccomanda (se possibile) di connettersi tramite computer, tablet o smartphone utilizzando l'auricolare o le cuffie. Per un migliore coinvolgimento, si consiglia inoltre di ascoltare le parole di Rebecca in un luogo buio o significativo della propria casa, al riparo dai troppi rumori, in un luogo che permetta a ciascuno attenzione e confortevolezza. A luci spente, l’immaginazione sarà stimolata a creare volti e possibilità, mentre i microfoni degli spettatori resteranno accesi durante tutto l’evento, per unire ai suoni dello spettacolo – che non è registrato ma accade in diretta – quelli della quotidianità, e rappresentare in questo modo la compresenza tra le persone e il senso ultimo del teatro, che sta nel continuo mescolare la vita all’arte e l’arte alla vita.

La giornata del 25 novembre si aprirà alle 15.00 con l’iniziativa “Una stanza tutta per noi – donne in rete per eliminare la violenza di genere”, una maratona che Officine Papage organizza in collaborazione con l’associazione Le Amiche di Mafalda di Pomarance e il gruppo di donne riunite intorno all’Auser di Monterotondo Marittimo. La piattaforma digitale sarà aperta fino alle 19.00 e ospiterà numerosi contributi: letture, video, interventi in diretta. Le associazioni di due territori si uniscono per promuovere la sensibilizzazione nella prevenzione della violenza contro le donne. La cittadinanza è invitata a seguire gli aggiornamenti sulla pagina Facebook di Officine Papage e a partecipare, collegandosi in qualsiasi momento. Lo spirito che anima le organizzatrici e gli organizzatori è quello di creare un momento di riflessione e confronto su temi importanti, che riguardano tutti.

Rebecca (25/27 novembre) - Biglietto € 3€ - acquistabile su liveticket.it.

Una stanza tutta per noi (25 novembre) - Ingresso libero.

Edipo: Io contagio, mostra al Ducale

Super User 22 Novembre 2020 836 Visite

Una mostra straordinaria fatta di parole, imponenti elementi scenografici, frammenti di tragedia, performer dentro teche di cristallo. Il progetto Edipo: io contagio – scena e parola in mostra nella Tebe dei Re nasce da un’idea di Davide Livermore, Direttore del Teatro Nazionale di Genova, accolta con entusiasmo da Luca Bizzarri, Presidente della Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova, che ha prontamente offerto i propri spazi per la realizzazione. 

«Con i teatri costretti a una seconda chiusura, abbiamo sentito, profondissima, l’esigenza di riaffermare l’importanza della cultura teatrale in tempo di crisi» racconta Davide Livermore, che per farlo si è rivolto all’Edipo Re, tragedia paradigmatica in cui Sofocle racconta di una Tebe devastata dalla peste e di un uomo che cerca di capire come arrestare il contagio e salvare il suo popolo. «Il drammaturgo dell’Antica Grecia, che si era ispirato a una pestilenza che pochi anni prima aveva terrorizzato i suoi concittadini, ci offre uno specchio clamoroso della nostra società: i versi dell’Edipo Re ci restituiscono un momento tragico, riflettendo in maniera implacabile il periodo storico che stiamo vivendo».

Ma il progetto della mostra performativa – che ha preso il via con una call pubblica rivolta ad attori e danzatori all’indomani del DPCM del 25 ottobre 2020, che lasciava i Musei ancora aperti al pubblico – risponde anche a un’altra fondamentale esigenza: proteggere e tutelare l’occupazione di attori e maestranze, che da mesi si trovano in gravi difficoltà. «L’arte deve esistere e resistere. Come teatro pubblico è nostro preciso dovere creare posti di lavoro per la comunità artistica» commenta Livermore. «In quest’ottica abbiamo portato avanti le prove dei nostri due spettacoli di produzione, Grounded e Autunno in aprile, anche quando è stato chiaro che non avremmo potuto riaprire i teatri in tempi brevi. E così insieme a Palazzo Ducale abbiamo deciso di allestire la mostra, nonostante il successivo decreto avesse chiuso anche i Musei al pubblico».

Rafforza il concetto Luca Bizzarri, Presidente della Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova: «Quando l'azione è diventata impossibile abbiamo capito che si poteva, e si doveva, agire insieme. Agire ancora di più».

Curata dallo stesso Davide Livermore insieme a Margherita Rubino e Andrea Porcheddu, la mostra, ospitata nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, è un percorso suddiviso in diverse stanze, dove gli spettatori, avvolti dalla musiche inquietanti di Andrea Chenna, si imbattono in maestosi cavalli, tappeti di sangue, una jeep esplosa, bestie macellate, mentre sei performer, ciascuno chiuso in un box trasparente, restituiscono frammenti del primo atto dell’opera di Sofocle, evocando mogli e madri che piangono mariti e figli, una comunità che si interroga sulle responsabilità dell’uomo nel disastro, capi di stato che cercano salvezza per il proprio popolo, in un crudele gioco del destino in cui si è ora vittime, ora colpevoli. 

EDIPO: IO CONTAGIO

Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re

Elementi scenografici del Teatro alla Scala

Testi da Edipo Re di Sofocle, riduzione di Margherita Rubino

Traduzioni in inglese Kiara Pipino

Allestimento

Assistente scenografa Lorenza Gioberti

Musiche Andrea Chenna

Luci Gianni Grasso

Fonica Edoardo Ambrosio, Luca Nasciuti

Macchinista costruttore Diego Paoli

Elettricista Stefano Monni

Aiuto assistente scenografo Nicolò Tomasi

Progetto grafico Emanuela Dellepiane

Stampe digitali Pitto P.Zeta

Video a cura di Squeasy Film

Performance dal vivo

Coordinamento Carlo Sciaccaluga

Attori e performer

Agnese Ascioti

Sonia Convertini

Noemi Esposito

Nicolò Giacalone

Mirko Iurlaro

Davide Mancini

Matteo Palazzo 

Enrico Pittaluga

Valeria Chiara Puppo

Marco Taddei

Demian Troiano Hackman

Irene Villa

Doppio streaming per il Carlo Felice

Super User 20 Novembre 2020 778 Visite

Il Teatro Carlo Felice, chiuso al pubblico in ottemperanza al DPCM del 3 novembre 2020, realizzerà due concerti sinfonici in coproduzione con Primocanale Production, che verranno messi in onda dall’emittente televisiva Primocanale e trasmessi in streaming sui canali social del Teatro Carlo Felice e all’interno del palinsesto Aperti, nonostante tutto, promosso dall’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche) e sostenuto dall’ANSA.
Il primo appuntamento vede sul podio Francesco Ivan Ciampa, che dirigerà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice in un concerto interamente beethoveniano, in omaggio al 250° anniversario della nascita del grande compositore tedesco. In programma, due Ouverture di forte impatto drammatico, Egmont op. 84 e Coriolano op. 62, e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92, la più trascinante delle sinfonie di Beethoven, per la sua incontenibile energia ritmica, che ispirò a Wagner la celebre definizione di “apoteosi della danza”.

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