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Spettacoli

Il Carlo Felice su Rai 5

Super User 04 Novembre 2020 642 Visite

Mercoledì 4 novembre, alle ore 21:15, Rai 5 trasmette l’allestimento di Roberto Devereux di Donizetti andato in scena al Teatro Carlo Felice di Genova nel marzo 2016. Uno spettacolo applauditissimo, con protagonista una magistrale Mariella Devia nel ruolo della Regina Elisabetta, affiancata da interpreti di spicco: Sonia Ganassi (Sara), Stefan Pop (Roberto Devereux), Mansoo Kim (Il Duca di Nottingham), Alessandro Fantoni (Lord Cecil), Claudio Ottino (Sir Gualtiero Raleigh). Sul podio, il direttore Francesco Lanzillotta. Regia di Alfonso Antoniozzi, scene di Monica Manganelli, costumi di Gianluca Falaschi, luci di Luciano Novelli. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. Maestro del Coro Pablo Assante.

Torna “Sabato a teatro”, lo spettacolo per la famiglia

Super User 24 Ottobre 2020 770 Visite

La nuova edizione di “Sabato a teatro”, la rassegna che il Teatro Nazionale di Genova dedica alle famiglie, si apre nel segno di Gianni Rodari, uno degli scrittori per l’infanzia più amati di sempre.

Sabato 24 ottobre alle ore 15:30 al Teatro Ivo Chiesa va in scena il best seller “Favole al telefono” rielaborato dall’arte grafica di Gek Tessaro, illustratore più volte Premio Andersen, che con il suo teatro disegnato crea e proietta istantaneamente le immagini di una storia, dando suggestioni che incantano platee di grandi e piccini. La voce narrante è di Matteo Corradini che cura anche la regia di dello spettacolo, una sorta di reading immaginifico-musicale che procede fra suoni, parole e immagini sull’onda del divertimento e della più sfrenata fantasia. Un omaggio all’universo letterario di Gianni Rodari.

Prima dell’inizio dello spettacolo verrà assegnato il Premio Maurizio Mastorchio al miglior spettacolo dell’edizione 2019/20 di “Sabato a teatro”.

Il secondo appuntamento è per il 21 novembre al Teatro Gustavo Modena (ore 16) con PIGIAMI di Nino D’Introna, Graziano Melano e Giacomo Ravicchio, uno spettacolo pluripremiato che dal 1983 è stato rappresentato in molti paesi d’Europa e negli Stati Uniti. La stanza da letto di un adulto che, nella quiete della sera, scopre il piacere di ridiventare bambino: un “evergreen” che invita a non perdere mai la voglia di giocare e sognare.

Pigiami vede in scena Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, protagonisti e coautori insieme a Giorgio Scaramuzzino di PETER PAN, spettacolo prodotto dal Teatro Nazionale di Genova insieme a Fondazione TRG di Torino che ha avuto grandissimo successo sui palcoscenici del Teatro Duse e della Sala Mercato nel 2019.

La Rassegna si chiude con il “Più furbo” di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per ragazzi, che la compagnia Teatro Gioco Vita di Piacenza porterà in scena alla Sala Mercato sabato 12 dicembre (ore 16). Protagonista Andrea Coppone diretto da Fabrizio Montecchi.

Teatro d’ombre e d’attore per narrare la storia di un lupo spavaldo e assai presuntuoso che, in attesa di Cappuccetto rosso e con già indosso le vesti della nonna, si chiude fuori casa per errore. E da lì in poi sarà tutto una risata. Dalle disavventure di questo lupo si esce con la gioiosa convinzione che la vita, nonostante tutto quello che ci può accadere, possa essere un’avventura meravigliosa.

Tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista dell’animazione teatrale e del teatro delle ombre, Teatro Gioco Vita ha creato spettacoli rappresentati, oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, Messico, Canada, Giappone, Cina.

I biglietti (bambini 6euro, adulti 8euro) e la Carta Libera Sabato a Teatro (8 ingressi da usare anche in più persone sullo stesso spettacolo 40euro) sono disponibili presso tutte le biglietterie del Teatro Nazionale di Genova o sul sito teatronazionalegenova.it

Gli spettacoli saranno accompagnati dalle schede di lettura a cura di Andersen. Durante gli spettacoli i bambini potranno votare per la seconda edizione del Premio Maurizio Mastorchio.

Tutte le info su teatronazionalegenova.it 

Paolo Fizzarotti

Torna il Paganini Genova Festival

Super User 17 Ottobre 2020 1139 Visite

Continua la collaborazione tra il Paganini Genova Festival, in città sino al 28 ottobre per una quarta edizione ricca e diversificata, il Teatro Nazionale di Genova, il Conservatorio Niccolò Paganini e gli Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Paganini. Domenica 18 ottobre infatti il Teatro Ivo Chiesa ospiterà a ingresso libero sino ad esaurimento posti il concerto dell’Orchestra Giovanile Regionale Niccolò Paganini diretta da Vittorio Marchese, con solisti Yesenia Vicentini al violino e Carola Puppo al violoncello. Il programma del concerto comprende composizioni di Niccolò Paganini, Luigi Boccherini e Edward Grieg. Un modo di sondare profondamente la tavolozza dei colori e degli stili dell’orchestra oltre ai virtuosismi degli strumenti spaziando dal brano forse più lirico ed intimo composto dal genio del violino genovese sino al garbo non privo di venature scure d’ascendenza gluckiana di Boccherini e ad alcune pagine tra le più brillanti e significative di Grieg, che proprio nella Suite trovò una fisionomia compiuta e una “risoluzione” del mondo nordico nel terreno fertile della tradizione centro-europea.

Il concerto è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

“Siamo felici di prendere parte al Paganini Genova Festival -commenta Davide Livermore direttore del Teatro Nazionale di Genova- l’importante appuntamento dove si celebrano l’arte, la vita e l’eredità di un grande artista che con la sua musica conquistò le platee dei maggiori teatri d’Europa. Vorrei che Genova si prendesse carico della responsabilità di avere nel proprio patrimonio culturale un artista come Niccolò Paganini.  Avere un grande figlio può essere un problema in un luogo che non ha cura della propria storia. E un luogo che non si cura della propria storia è un luogo destinato a perdere la propria identità. Celebrare l’arte dei propri figli preserva l’identità di un luogo e restituisce forza a tutta la comunità. Siamo felici perché il Festival valorizza dei giovani musicisti: la gioventù deve cibarsi di bellezza con la coscienza e lo studio. Accostarsi allo studio di Paganini vuol dire scegliere di elevare la propria anima e di metterla in relazione a qualcosa di molto vicino all’Assoluto. E’ partecipando ad eventi culturali di questo tipo che i giovani possono sentire ancor di più la coscienza di far parte di una grande storia”.

“L’Orchestra Giovanile Regionale Paganini – spiega il direttore del Conservatorio N.Paganini Roberto Tagliamacco – è proprio nata al Conservatorio di Genova  e ha collaborato più volte con il Paganini Genova Festival e con molte istituzioni. Lo spirito di travalicare i confini di questa orchestra, il desiderio di accumulare esperienze e nuovi programmi è frutto di un lungo lavoro e di un risultato di eccellenza sotto la guida del direttore Vittorio Marchese grazie a un costante impegno dei musicisti e a una forte coesione. I ragazzi sono cresciuti insieme e oggi, che sono più grandi e maturi, mostrano un livello artistico altissimo, un bel biglietto da visita per il Conservatorio stesso”.

“Il programma che abbiamo scelto - dice il direttore dell’Orchestra Giovanile Regionale Paganini Vittorio Marchese – prevede una prima parte dedicata a Paganini e a Boccherini, autori fra loro alquanto vicini. Sarà tra l’altro interessante ascoltare un violino cantabile e un violoncello virtuosistico. E poi nella seconda parte cambieremo atmosfere rendendo omaggio a Grieg.  L’Orchestra Giovanile Paganini è ormai una realtà importante, è diventata maggiorenne. I componenti sono quasi tutti al termine dei loro studi, la coesione e la qualità esecutiva sono proprie di un complesso professionale”. 

Domenica 18 ottobre, ore 20.30
Teatro Ivo Chiesa
Concerto dell’Orchestra Paganini
Vittorio Marchese, direttore
Yesenia Vicentini, violino
Carola Puppo, violoncello
Luigi Boccherini (1743 –1805) – Concerto per violoncello e archi in re maggiore G 479 (Allegro – Adagio – Allegro)
Edward Grieg (1843 –1907) – Due melodie elegiache op. 34
Niccolò Paganini (1782 – 1840) – Cantabile in re maggiore M.S. 109
Edward Grieg – Holberg Suite (Prelude – Sarabande – Gavotte – Air – Rigaudon)

Paolo Fizzarotti

 

I Due Gemelli di Goldoni e Balasso alla Corte

Super User 17 Ottobre 2020 1012 Visite

Al Teatro della Corte – Ivo Chiesa martedì 20 ottobre arriva I Due Gemelli, che Natalino Balasso ha tratto da una delle più celebri commedie di Carlo Goldoni.
“I due gemelli veneziani” è da sempre banco di prova per grandi attori: come l’edizione che nel 1963, proprio al Teatro Stabile di Genova, consacrò la grandezza di un attore del calibro di Alberto Lionello. Una commedia che è un meccanismo perfettamente oliato, giocato su una sequenza trascinante di equivoci, fughe, duelli, bugie, travestimenti, amori e disamori. In mezzo ad un turbine di situazioni irresistibilmente comiche, vengono messi in luce, nel tipico stile goldoniano, temi atemporali e universali come l’essere e l’apparire, la verità e la menzogna, l’ipocrisia della società.
Nel duplice ruolo di Zanetto e Tonino, identici d'aspetto ma opposti per indole e atteggiamento, c’è un attore di razza come Jurij Ferrini che, dopo il grande successo de “Le baruffe chiozzotte”, torna a frequentare Goldoni e ad affidarsi alla riscrittura di Natalino Balasso.
L’attore e autore veneto ha scelto di ambientare la vicenda  nel 1970: anni complessi e feroci, per riflettere, attraverso la ragionata leggerezza di Goldoni, su temi scottanti per la società contemporanea. «La vicenda straordinariamente comica dei due gemelli – spiega Ferrini - oltre ad esser motore di equivoci può diventare un’allegoria della fallacia dei nostri sensi. Prendiamo i meccanismi comici del 1747 per rileggerli in chiave contemporanea: la struttura rimane intatta, ma il tutto viene perfezionato e ripensato per una società libera, in emancipazione, come quella degli anni Settanta. I personaggi diventano più complessi, lontani dalla maschera stereotipata della commedia dell’arte. Proprio grazie a questo spostamento si può godere e comprendere a pieno l’ironia più profonda di Goldoni, nello stile sarcastico e pungente di Natalino Balasso».
I due gemelli è in scena al Teatro Ivo Chiesa da martedì 20 a domenica 25 ottobre, martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16.

I due gemelli di Natalino Balasso da Carlo Goldoni

regia Jurij Ferrini

interpreti Jurij Ferrini

Vittorio Camarota, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Andrea Peron, Marta Zito, Stefano Paradisi 

produzione Progetto U.R.T. in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi 

Paolo Fizzarotti

“La malattia del mondo”, Francesco Borgonovo parla nel Foyer della Corte

Super User 17 Ottobre 2020 1842 Visite

Il Teatro Nazionale di Genova e la Fondazione per la cultura Palazzo Ducale Genova, in collaborazione con Giglio Group, presentano Genova e il Giornalismo, ciclo di incontri con giornalisti e scrittori, ideato da Antonio Ivan Bellantoni, giornalista, avvocato e portavoce parlamentare. Tutti gli incontri sono presentati e condotti da Alessandro Giglio, presidente del Teatro Nazionale di Genova.

Dopo l’inaugurazione dello scorso venerdì a Palazzo Ducale, sabato 17 ottobre alle ore 17 nel Foyer del Teatro Ivo Chiesa è in programma il secondo appuntamento, ospite Francesco Borgonovo. Il vicedirettore de “La verità”, noto autore e commentatore politico di La7 e Rai, presenterà il libro edito da UTET “La malattia del mondo. In cerca della cura per il nostro tempo”. L’incontro è a ingresso è libero ma è necessario prenotarsi inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Info su teatronazionalegenova.it e palazzoducale.genova.it

La malattia del mondo. In cerca della cura per il nostro tempo (UTET)

Il coronavirus ha smascherato tutta la fragilità del modello di società, economia, politica che sembrava poter dominare, incontrastato, il nostro mondo. Al di là delle considerazioni strettamente mediche, tutti ci siamo chiesti: come è potuto accadere? Cosa abbiamo fatto per metterci nelle condizioni di terribili vulnerabilità in cui ci siamo trovati? E da quali basi si può ripartire? Francesco Borgonovo affronta questi temi epocali. In un percorso che si snoda attraverso la cultura classica e la grande letteratura, ma si confronta costantemente con l'attualità, Borgonovo propone una diagnosi della malattia che ha assalito il nostro mondo, al di là e oltre alla diffusione di un micro-organismo fatto di poche proteine e qualche filamento di RNA. Un dialogo serrato con i grandi intellettuali del presente e del passato, intervistati (come Giorgio Agamben) o interrogati nei loro scritti più attuali (come Jean Baudrillard, Michel Onfray, Carl Schmitt), che amplia e approfondisce la questione della pandemia che ha colpito il mondo fino a renderla il sintomo di una malattia più fondamentale. Solo riconoscendo la natura di questa "malattia del mondo" si può ragionare sulle strade che possono portare a un futuro diverso, migliore e più sicuro del passato recente, che sembra già, in qualche modo, lontanissimo. 

Sabato 17 ottobre, ore 17 Foyer Teatro Ivo Chiesa, Corte Lambruschini, Genova

La malattia del mondo. In cerca della cura per il nostro tempo

Incontro con Francesco Borgonovo, vicedirettore de “La Verità” presenta e conduce Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova.

Battistoni e Zhu, due stelle al Carlo Felice

Super User 15 Ottobre 2020 876 Visite

Due artisti giovani, ma già di livello internazionale. L’astro nascente del violino e l’astro nascente della direzione d’orchestra venerdì 16 ottobre si incontreranno al Carlo Felice per dare vita a un concerto straordinario, in collaborazione con il Paganini Genova Festival. Il direttore d’orchestra è Andrea Battistoni, trentatré anni; il violinista è Kevin Zhu, diciannove anni. Si tratta di due interpreti appartenenti alla nuova generazione di musicisti classici, che si sta contraddistinguendo per la precocità del talento, la tecnica formidabile e una preparazione culturale multiforme, non limitata alla musica.  Insieme interpreteranno un repertorio tratto da Elgar e Schumann. Inizio del concerto alle ore 20.

Andrea Battistoni, di Verona, violoncellista, compositore e scrittore, ha esordito come direttore nel 2008. Nel 2012 è diventato il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala, nel 2016 è stato nominato Direttore Principale della Tokyo Philharmonic e dal 2017 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Zhu, nato a Maryland (USA), ha iniziato lo studio del violino a tre anni, cominciando fin da subito a tenere concerti in pubblico e a vincere concorsi; un percorso culminato nel 2018 con il trionfo al Premio Paganini.

I due giovani musicisti, affiancati dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice, affronteranno due pagine di ampio respiro e di grande impegno tecnico-interpretativo. Il programma si aprirà con il Concerto in si minore per violino e orchestra op. 61 di Edward Elgar, una partitura di ispirazione tardo-romantica, nonostante sia stata composta tra il 1909 e il 1910, in cui l’orchestra non si limita ad accompagnare il solista, ma partecipa da co-protagonista al discorso musicale; un caposaldo della letteratura concertistica inglese di inizio Novecento, che merita di essere conosciuto non meno del suo omologo – e più celebre – Concerto per violoncello in mi minore op. 85.

La seconda parte della serata sarà interamente occupata dalla Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 61 di Robert Schumann, composta tra il 1845 e il 1846, uno dei vertici del sinfonismo romantico. «Poche opere del romanticismo tedesco – scrive Battistoni nelle note del programma di sala – hanno la sincerità della Seconda Sinfonia». L’opera, infatti, nacque come viatico per uscire da un periodo di profonda depressione del compositore, risultando, alla fine, «un vero diario intimo della faticosa lotta contro il male di vivere, una reazione di Schumann al tormento interiore attraverso il modello degli amati Bach e Beethoven.»       

Paolo Fizzarotti

Tintarella di Luna con Italo Calvino, al Modena

Super User 15 Ottobre 2020 1111 Visite

Con Tintarella di luna, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova che debutta al Teatro Gustavo Modena dal 14 al 25 ottobre, Giorgio Gallione torna a esplorare il mondo complesso e visionario, ironico e anticonvenzionale di un autore amatissimo, alla cui opera si è ispirato più volte sin dagli esordi registici.

“Giorgio Gallione porta all’interno del Teatro Nazionale di Genova una grande eredità artistica. La produzione di Tintarella di luna, che in origine avrebbe dovuto debuttare lo scorso aprile, era stata bloccata sul nascere dall’emergenza coronavirus: il lockdown è arrivato quando le prove erano appena iniziate” racconta Davide Livermore, Direttore del Teatro Nazionale di Genova. «Essere riusciti a produrre lo spettacolo adesso, nonostante tutte le difficoltà, ci rende particolarmente felici. È un segnale importante della vitalità e della capacità di reazione di questo teatro e di tutta la città». 

Interpretato dagli attori Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e dai danzatori del gruppo DEOS Luca Alberti, Diletta Brancatelli, Giuseppe Insalaco, Angelica Mattiazzi, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria, Tintarella di luna è un lavoro corale, con le coreografie di Giovanni Di Cicco e le musiche di Paolo Silvestri strettamente legate all’impianto drammaturgico.

Nello spettacolo il protagonista delle Cosmicomiche Qfwfq - creatura in perenne metamorfosi che attraversa svariate dimensioni spazio-temporali – affianca lo stesso Calvino, come una sorta di alter ego. Insieme i due evocano storie divertenti e sognanti, che prendono corpo tra danze, canzoni e una miriade di citazioni, dal cinema anni Quaranta a Borges, da Marilyn Monroe a Braccio di ferro. L’atmosfera surreale è ben evocata dalle scenografie di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella e le luci di Aldo Mantovani. Interpreti e spettatori vengono catapultati su pianeti bizzarri dove si cammina su fazzoletti di nuvole, ci si culla in primavere di quarzo, ci si tuffa in un musical scatenato, in un gioco continuo dove la fantasia e l’ironia sono le uniche regole certe.

«Italo Calvino è stato il mio nume tutelare per anni, ho sempre cercato di trasporre in teatro le sue riflessioni sulla letteratura, penso in particolar modo al suo elogio della leggerezza intesa come “reazione al peso di esistere», afferma Giorgio Gallione. «La sua prosa è una delle più limpide ed evocative della sua generazione, le sue pagine sono un terreno fertile per cercare, anche in palcoscenico, un linguaggio e uno stile che si interroghi profondamente sui meccanismi del narrare, sia etici che artistici, sia civili che poetici. Tintarella di luna spinge su un doppio pedale, mostrando sia la parte nobilmente comica che quella epica e cosmica di Italo Calvino».

PRIMA NAZIONALE

14 - 25 ottobre 2020 | Teatro Gustavo Modena | Genova 

Tintarella di luna, liberamente tratto da Italo Calvino

regia e drammaturgia Giorgio Gallione

con Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e i danzatori Luca Alberti, Diletta Brancatelli, Giuseppe Insalaco, Angelica Mattiazzi, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

musiche Paolo Silvestri

coreografia Giovanni Di Cicco

luci Aldo Mantovani

scene Marcello Chiarenza

costumi Francesca Marsella 

produzione Teatro Nazionale di Genova

in collaborazione con DEOS

Paolo Fizzarotti

Estate in dicembre, al Duse

Super User 15 Ottobre 2020 1007 Visite

E dopo il teatro Ivo Chiesa, alla Corte, riapre anche il Duse. Venerdì 16 ottobre va in scena "Estate in dicembre” dell'autrice spagnola Carolina África Martín Pajares. Qui le donne sono protagoniste, è una storia tutta al femminile.
Sul palco salgono cinque attrici: Fiammetta Bellone, Elsa Bossi, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti e Alice Giroldini. Queste cinque donne rappresentano generazioni diverse all’interno della stessa grande famiglia. Sono madri, figlie, nonne, alle prese con l’amore e la morte, le ribellioni e gli affetti, le speranze, il dolore e i sogni. Ad unirle è solo la ricerca della felicità, le cinque donne cercano di separarsi ma a legarle indissolubilmente è un groviglio di sentimenti.
Una storia apparentemente semplice, quotidiana, minimale: eppure nel fluire dei mille discorsi che si intrecciano c’è un ritratto lucido, a tratti crudele, ma impastato di tenerezza.
Estate in dicembre è una commovente e divertente saga matriarcale capace di parlare a tutti e a ciascuno, che piacerebbe a Pedro Almodovar per quel suo clima da Donne sull’orlo di una crisi di nervi e per quella inesausta ricerca di riscatto attraverso l’amore.
Una storia che ha un atteso sequel dal titolo Autunno in aprile che andrà in scena in prima nazionale sempre al Teatro Eleonora Duse da mercoledì 18 novembre con la regia di Jacopo Maria Bicocchi.

16 -25 ottobre 2020 | Teatro Eleonora Duse | Genova
Orari spettacoli: martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30 – giovedì e sabato (novità) ore 19.30 – domenica ore 16 – lunedì riposo (salvo il 12 ottobre)

Estate in dicembre di Carolina África Martín Pajares

versione italiana Antonella Caron

regia Andrea Collavino 

interpreti Fiammetta Bellone, Elsa Bossi, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Alice Giroldini

luci Aldo Mantovani

produzione Teatro Nazionale di Genova 

Paolo Fizzarotti

Alla Corte c’è il Festival dell’Eccellenza al femminile

Super User 07 Ottobre 2020 2064 Visite

Zehra Doğan inaugura venerdì 16 ottobre al Teatro della Corte di Genova la XIV edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile. L’artista e giornalista curda perseguitata e incarcerata in Turchia, simbolo nel mondo della resistenza e della battaglia per i diritti, riceverà in questa occasione il Premio Ipazia all’Eccellenza Femminile Internazionale. I molti ospiti della giornata – durante la quale saranno consegnati tutti i riconoscimenti all’eccellenza previsti nel 2020 - apriranno la strada ai temi affrontati nelle 7 giornate del programma che continua fino a sabato 14 ottobre a Genova e a Sestri Levante, con incontri, proiezioni, performance e spettacoli. Il titolo della manifestazione organizzata da Schegge di Mediterraneo e diretta da Consuelo Barilari sarà “Fattore D – Donne per un Nuovo Rinascimento”. Lavoro, arte e informazione saranno al centro di un dibattito che vuole aprire una finestra nuova sul valore della partecipazione femminile alla vita culturale, economica e politica.

“Consapevoli delle difficoltà che il Paese sta vivendo in seguito alla emergenza Coronavirus, in questa edizione abbiamo voluto affrontare i principali argomenti emersi in questi mesi.” – afferma Barilari – “Sono punti chiave destinati a cambiare la vita del pianeta, in un percorso che vede e vedrà le donne ricoprire un ruolo sempre più strategico nella ripartenza globale. La testimonianza delle ragazze di Kobane (con l'intervento di Ezel Alcu, la protagonista del "Kobane Callling" di Zerocalcare), Il dibattito internazionale sulla libertà e i diritti violati, in difesa dell’ambiente, per la tutela dei più deboli e la democrazia; la partecipazione alle nuove modalità del telelavoro (o smart working) e le ripercussioni nella vita familiare, l’ecofemminismo e la nuova politica green, le nuove forme dell’Arte, il teatro in streaming e in piazza, le riflessioni delle manager dello spettacolo.”

Tra gli altri ospiti previsti, Giusi Sansone (giornalista Rai), Alessandra Ballerini (avvocata per i diritti umani), Angiola Codacci Pisanelli (giornalista L’Espresso), Luisa Morgantini (Presidente di Assopace Palestina, già vice Presidente del Parlamento Europeo), Sonia Sandei (Head of Strategic Development Country Italia, Enel X), Chiara Saraceno (sociologa del Lavoro), Giovanna Badalassi (economista di genere), Cinzia Pennati (scrittrice e blogger). Uno spazio particolare sarà riservato anche quest’anno allo spettacolo, con Laura Palmieri (Radio Rai), l’americanista Massimo Bacigalupo, la critica teatrale Silvana Zanovello e le attrici Gaia Aprea, Sara Bertelà, Duska Bisconti e Viola Graziosi.  Con molte altre sorprese in via definizione.

Si chiude sabato 24 ottobre nella Sala Agave del Convento dell’Annunziata a Sestri Levante, con la proiezione del film “Mi sono innamorato di Pippa bacca” di Simone Mainetti: un omaggio all’artista italiana uccisa in Turchia nel 2008 a cui è dedicata la nuova sezione Premio Ipazia per le performing Arts. Parteciperanno, insieme al regista, la famiglia Bacca e il comitato d’indirizzo del premio, composto da Consuelo Barilari, Stefano Bigazzi (giornalista), Bettina Bush (giornalista La Repubblica), Alessandra Gagliano Candela (vice direttrice Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova), Gian Maria Cervo (direttore artistico del Festival Internazionale “Quartieri dell’Arte”), Linda Kaiser (critica d’arte Artribune), Virginia Monteverde (direttrice di Art Commission Events), Eugenio Pallestrini (presidente  Museo Biblioteca dell’Attore Genova),  Chico Schoen (gallerista) e Francesca Serrati (direttrice Museo GAM e Museo di Villa Croce).

Paolo Fizzarotti

Al Teatro Carlo Felice di Genova torna sul podio Donato Renzetti

Super User 07 Ottobre 2020 869 Visite

 

Applaudito il 18 settembre scorso in un concerto sinfonico che aveva in programma la Suite n. 8 “Genova” di Perosi e la Sinfonia n. 4 di Beethoven, Donato Renzetti, uno dei più apprezzati direttori italiani al mondo, torna venerdì 9 ottobre, alle ore 20:00, sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova ad interpretare altre due importanti opere degli stessi autori.

Il programma della serata si apre con la più esuberante delle sinfonie di Ludwig van Beethoven, l’omaggio giocoso di un musicista ormai maturo agli autori classici su cui si era formato (Haydn e Mozart): la Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93, composta nel 1812. Nella seconda parte, quello che viene considerato il capolavoro di Lorenzo Perosi: l’oratorio per mezzosoprano, coro e orchestra Transitus animae, ultimato nel 1907, quando il compositore aveva trentacinque anni.

Due brani distanti nel tempo e nel carattere: la joi de vivre di Beethoven e la profonda meditazione, esistenziale e spirituale, sul mistero della morte del compositore e sacerdote Perosi, che nel Transitus mette in scena un’Anima (la voce di mezzosoprano) in procinto di abbandonare la vita, confortata da un coro che intona canti di preghiera e invoca la protezione della Vergine e dei Santi. Un’opera di forte impatto emotivo, che a suo tempo destò l’ammirazione di Umberto Giordano e Gabriele D’Annunzio.

A cantare la parte dell’Anima, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri, voce di primo piano, collaboratrice abituale di direttori come Chailly e Mehta. Ruolo da protagonista anche per il Coro del Teatro Carlo Felice, diretto da Francesco Aliberti.

La sera del concerto, alle ore 19:00, il Maestro Renzetti incontrerà in Sala Paganini gli spettatori, un appuntamento in collaborazione con l’Associazione Teatro Carlo Felice.

La volontà della fondazione lirico-sinfonica genovese di valorizzare la figura e l’opera di Perosi è confermata dalla trasferta di domenica 11 ottobre, in cui l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta ancora da Donato Renzetti, riproporrà la Suite n. 8 “Genova” (insieme all’Ottava di Beethoven) al Teatro Dellepiane di Tortona, in un concerto (inizio ore 18:30) nell’ambito del Festival Perosi. 

Paolo Fizzarotti

Il Teatro della Tosse riparte

Super User 07 Ottobre 2020 1297 Visite

Il Teatro della Tosse, con le sue sale nel complesso di Sant’Agostino e di Voltri, è pronto per il nuovo anno di attività. E anche la Tosse, come gli altri teatri genovesi, ha deciso di presentare solo i primi tre mesi della stagione, fino al 31 dicembre.

“Un nuovo trimestre di attività con un cartellone unico, in dialogo con l’intera città – dice la direzione del teatro - dal Centro storico a Voltri, tra le sale di Sant’Agostino e il teatro del Ponente, che abbraccia gli spettacoli della programmazione serale cosi come il teatro per i ragazzi e le famiglie, con sempre grande attenzione alla contemporaneità”.

Emanuele Conte torna a dirigere la compagnia del Teatro della Tosse, con un mix di volti storici e nuovi artisti alternando il perfetto meccanismo teatrale di Yasmina Reza in ART - prima nazionale lo scorso 3 settembre ad Astiteatro Festival - con l’ironia di ADAGIO di Emanuelle delle Piane, che torna a chiudere il mese di dicembre.

Alle regie di Conte si aggiungono le collaborazioni con altri artisti: la produzione del nuovo lavoro del giovane Giovanni Ortoleva, che alla Tosse ha trovato un punto di riferimento ed una casa per i suoi progetti, e gli spettacoli della compagnia Berardi Casolari, che dal 2019 sono entrati a far parte di un ampio progetto di coproduzione che li vedrà ancora in tournée nel 2021.

Ortoleva ha appena firmato la regia de I rifiuti,la città e la morte di R-W. Fassbinder, debutto assoluto lo scorso 21 settembre a Biennale Teatro , in arrivo a Genova nel 2021.

La compagnia Berardi Casolari propone invece in questi primi mesi due spettacoli, uno, Io provo a volare, ai Teatri di S. Agostino, l’altro, Amleto Take Away, dopo il successo delle scorse stagioni nelle sale del centro storico, al Teatro del Ponente per far conoscere il lavoro di questo splendido interprete, Premio Ubu 2018 come miglior attore e performer.

Tra novembre e dicembre le sale di s. Agostino e il Teatro del Ponente torneranno ad ospitare anche   la sesta edizione della rassegna di danza Resistere e Creare curata da Michela Lucenti e Marina Petrillo.

Oltre agli spettacoli continuano inoltre le collaborazioni con Il Festival della Scienza e con Est Ovest Festival - Le Strade del Suono, rassegna di musica contemporanea tra Piemonte e Liguria, che porta quest’anno in S. Agostino due concerti tra i più significativi del nuovo programma.

Non ultima la ripartenza dal vivo, dopo mesi di didattica a distanza dei corsi di teatro, percorsi formativi per avvicinare gli allievi al teatro e al suo linguaggio che ormai da anni rappresentano per la Fondazione una delle attività più seguite e partecipate.

L’attività Ottobre / Dicembre è resa possibile grazie al Ministero per i beni e le attività culturali, al Comune di Genova e alla Regione Liguria ed è sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

  

FESTIVAL DELLA SCIENZA

Il Festival della Scienza è confermato e torna in una nuova doppia veste: digitale per le scuole e dal vivo per famiglie e appassionati. La diciottesima edizione si terrà a Genova dal 22 ottobre al 1° novembre 2020. 11 giorni di eventi, per tutte le età e i livelli di conoscenza, con al centro la parola chiave Onde.

Questi gli appuntamenti in programma ai Teatri di S. Agostino:

30 ottobre ORE 16.00 e  ore 21.00

La FORZA NASCOSTA

Scienziate nella Fisica e nella Storia

con  Avouglan Dzidzofe, Ruzza Elena

Molte donne hanno contribuito allo sviluppo e alla diffusione della Scienza. In particolare, nel XX secolo diverse Scienziate hanno avuto un grande impatto sullo sviluppo della Fisica Moderna. Tuttavia, i loro lavori di ricerca, insieme al loro talento e alla loro passione, non sono sempre stati riconosciuti adeguatamente: una Forza nascosta che chiede ancora oggi di essere scoperta, raccontata e festeggiata. In scena un'attrice ed una soprano raccontano le storie, le vite e le scoperte di alcune di loro.

  

31 ottobre, ore  16.00 e ore 21.00

VIAGGIO NELLO SPAZIO

Onde radio sott’acqua dallo spazio

Di e con Franco Malerba accompagnato dai solisti dall'Orchesta di Alessandria

Viaggio nello Spazio è un progetto musicale di parole, musica e immagini sulle grandi esplorazioni spaziali.

La narrazione si svolge attraverso nove quadri tematici in cui Franco Malerba, indossando la sua tuta da astronauta, racconta i diversi momenti della grande avventura nello spazio e della sua esperienza con lo Space Shuttle Atlantis. Le parole di Malerba si intrecciano con i brani musicali eseguiti dall’orchestra, diretta da Luciano Girardengo. Le immagini di scena sono di ESA e di NASA.

Un progetto affascinante e fortemente evocativo formalizzato con un’opera audio-video in cui attraverso la voce narrante di Malerba, la performance orchestrale e le proiezioni, viene portato per mano il pubblico in un excursus emozionale.

 

1 novembre ore 16.00 e ore 19.00

UN MARE SENZA PLASTICA

 L’ecomusical

a cura di IREN

Ogni anno milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare: bottiglie, contenitori, imballaggi, materiale usa e getta. Inoltre le microplastiche, dovute alla decomposizione di oggetti o ai residui di saponi e cosmetici, sono un pericolo per l’ecosistema e per la salute umana. Lo spettacolo intende sensibilizzare, divertendo, su questa problematica: Eco, un mago pasticcione, intraprende con la piccola Anna un viaggio alla ricerca del bioelisir, una magica pozione con cui sventare la minaccia degli eserciti di plastica, che vogliono soggiogare ogni forma di vita sulla Terra.

 

LA TOSSE IN FAMIGLIA

Rassegna di spettacoli per bambini e famiglie

Anche quest’anno il Teatro della Tosse prosegue la rassegna di spettacoli della domenica per le famiglie e i bambini a partire   da domenica 8 novembre alle ore 16.00 per sei appuntamenti, tutti nella sale dei Teatri di S. Agostino.

Una stagione particolare, in cui ci si muoverà in maniera diversa con nuove attenzioni nei confronti degli altri.

Finché le distanze resteranno fondamentali sono quindi sospesi i laboratori pre spettacolo e il pubblico delle famiglie verrà accolto  direttamente nelle nostre sale in un ambiente sanificato e nel rispetto delle regole di distanziamento.

 

CALENDARIO SPETTACOLI

TEATRI  S.  AGOSTINO

14 -25 ottobre 

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse -  Y. Reza/ E. Conte - ART 

30 ottobre -1 novembre

Festival della Scienza XVIII ED.  – ONDE

30 ottobre -  La FORZA NASCOSTA Scienziate nella Fisica e nella Storia

31 ottobre-  VIAGGIO NELLO SPAZIO - con Franco Malerba

1 novembre - UM MARE SENZA PLASTICA- L’ecomusical - a cura di IREN

10 -15 novembre

Berardi Casolari – G. Berardi   - IO PROVO A VOLARE 

20 novembre e 2 dicembre

Eutopia Ensemble - LE STRADE DEL SUONO

23 novembre – 6 dicembre

Resistere e creare – Rassegna di Danza  - VI EDIZIONE

12 -18 dicembre

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – E. Delle Piane/ E.Conte – ADAGIO

 

TEATRO DEL PONENTE

30 ottobre

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse  - Y. Reza/ E. Conte - ART 

6 novembre

A.Bergallo / A. Begnini – Alessandro Bergallo  – CE LE HO TUTTE!

20 e 21 novembre

Berardi Casolari  - G. Berardi  / G. Casolari  - AMLETO TAKE AWAY

11 dicembre

A.Viola –D. Ozdogan – INSTANBULBEAT

  

LA TOSSE IN FAMIGLIA ai Teatri di S. Agostino

8 novembre – ore 16

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - LA FAVOLA DEL FLAUTO MAGICO

15 novembre – ore 16

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - IDA, LA SIGNORA ALLA FERMATA DEL BUS

22 novembre - ore 16

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse -  PINOCCHIO ILLUSTRATO 

29 novembre – ore 16

 CIe Rasoterra in collaborazione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - BOA 

6 dicembre – ore 16 –

Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - ASTOLFO SULLA LUNA

13 dicembre– ore 16

DIPINTI in collaborazione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse - STORIA D’AMORE E ALBERI

 

Paolo Fizzarotti

Musica nuova dopo il Covid al Ducale

Super User 01 Ottobre 2020 698 Visite

La quinta edizione della stagione La Voce e il Tempo, in coproduzione con le Strade del Suono, martedì 6 ottobre alle 20.30 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale presenta i brani selezionati dalla Call for score “World 2020”, dedicata a temi legati al periodo di confinamento vissuto di recente nel mondo intero: un invito alla riflessione sulle dinamiche che stiamo vivendo a favore di una maggiore sensibilizzazione sul senso di comunità unica.

Le composizioni saranno eseguite dall’ensemble vocale femminile Cleantha (Elisa Franzetti, Vera Marenco, Paola Cialdella, Giulia Beatini) e precedute da una conversazione a cura di Elvira Bonfanti e Matteo Manzitti, e contributi degli autori delle partiture che permetteranno al pubblico di conoscere e approfondire testi e linguaggi compositivi utilizzati.

Molti i compositori e le compositrici che da ogni parte del mondo hanno inviato i loro lavori, tra cui alcuni giovanissimi: nella serata saranno eseguiti le composizioni di Juhi Bansal (Usa), Donato Falco (It), Jonathan Bell (Fr) e Marilena Zlatanou (No). Jonathan Bell (1982), compositore e ricercatore, nell’ambito di una residenza all’Ircam ha sviluppato una applicazione web per smartvox che viene utilizzata nel lavoro presentato. Donato Falco (1949) filosofo e compositore, ha scelto per la sua composizione un testo dai Carmina Burana. Le due compositrici premiate sono la cantante greca Marilena Zlatanou, trasferitasi in Norvegia dove svolge attività di direzione di coro, e la statunitense di origini indiane Juhi Bansal, con una composizione di carattere mistico-meditativo per voci e percussioni.

Martedì 6 ottobre ore 20.30 Genova – Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio (€10/€12)

WORLD 2020 CLEANTHA

Paola Cialdella, Vera Marenco, Elisa Franzetti, Giulia Beatini voci

Composizioni vincitrici della Call for Composers WORLD 2020

Nuova produzione, in collaborazione con Le Strade del Suono SMG 

 Paolo Fizzarotti

Palazzo Reale apre le porte al Teatro Interattivo

Super User 01 Ottobre 2020 899 Visite

Indovinate chi è il colpevole, durante lo spettacolo, e poi ditelo agli attori di “Horror Vacui, il Caso Peters". Sabato 3 ottobre, alle ore 17:45, il Teatro del Falcone (splendido spazio interno a Palazzo Reale di Genova) apre le porte al coinvolgente mondo del teatro interattivo. L'appuntamento sarà una vera e propria esperienza itinerante: visita alla Mostra "Mogano Ebano Oro" e prologo dello spettacolo nelle sale del Teatro del Falcone, secondo atto ed epilogo nel regale salone delle feste interno al Museo di Palazzo Reale.  Lo spettacolo va in scena per altri tre sabati, sempre alle 17.45.

Protagonista della vicenda gialla sarà il grande mobiliere Henry Thomas Peters "l'ebanista di sua maestà" interpretato dall'attore Tommaso Cosseta. In scena con lui ci sarà l'autrice e regista della pièce Viola Villa; produzione La Perla del Tigullio Teatro 2020.

Lo spettacolo si interromperà prima dell'epilogo per dare modo al pubblico di indovinare chi è l'assassino e una parte del pubblico sarà coprotagonista della commedia, guidato dagli attori professionisti. E’ prevista una apericena compresa nel prezzo. A cura di Mentelocale Srl

Il numero dei posti è limitato a 30 a causa delle misure anti Covid.

Mostra con Delitto "Horror Vacui, il Caso Peters" di Viola Villa a partire da sabato 3 ottobre ore 17:45  Genova Via Balbi 10 - 3/10/17/24 ottobre

Biglietto (spettacolo più cena) a 34,50 euro

Paolo Fizzarotti

Carlo Felice, ecco i voucher per gli spettacoli annullati

Super User 25 Settembre 2020 687 Visite

Il Carlo Felice riapre con metà dei posti (999 invece di 2000) a causa delle restrizioni imposte dal Covid, ma lancia diverse iniziative per venire incontro al pubblico.

Lunedì 28 settembre, in via del tutto eccezionale, la biglietteria del Teatro Carlo Felice sarà aperta con orario 14-18 per favorire la vendita dei biglietti e degli abbonamenti, che avranno come primo appuntamento Il Trespolo tutore di Alessandro Stradella, martedì 29 settembre (ore 20:00, anteprima fuori abbonamento), giovedì 1° ottobre (ore 20:00, turno A) e venerdì 2 ottobre (ore 20:00, turno B). Chi aveva stipulato abbonamenti per spettacoli mai andati in scena a causa del virus, ha diritto a dei voucher da utilizzare quest’anno.

“Si informa – dice una nota del Carlo Felice - che presso l’ingresso principale del Teatro è attivo, su prenotazione, un servizio di supporto tecnico dedicato alla procedura di richiesta dei voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 annullati a causa dell’emergenza sanitaria. Per prenotare chiamare i numeri: 010-5381.224/225/226”.

Paolo Fizzarotti

Riparte il Teatro Nazionale di Genova

Super User 25 Settembre 2020 1288 Visite

Dopo il successo del progetto TIR - Teatro In Rivoluzione, che ha riempito le piazze di Genova e della Liguria, il Teatro Nazionale di Genova è pronto a riaprire le quattro sale – il Teatro Ivo Chiesa, il Teatro Eleonora Duse, il Teatro Gustavo Modena e la Sala Mercato – con un fitto calendario e la ferma intenzione di non arrendersi. Così come per molte altre realtà su cui pesano le incognite legate alla pandemia, la parola d’ordine è resistere, un concetto sottolineato anche dalle parole del Presidente del Teatro Nazionale di Genova Alessandro Giglio: «Siamo teatranti tenaci. La nostra ambizione è continuare ad alzare i sipari, nonostante le difficoltà, perché in questo modo, ne siamo convinti, possiamo portare alla gente arte e felicità anche in questi mesi oscuri».

«Abbiamo un’occasione straordinaria per trasformare il veleno di questo tempo in medicina, e il teatro lo sa fare: cura le anime con la bellezza e la società con il senso di comunità» commenta Davide Livermore nel presentare la sua prima stagione in veste di Direttore del Teatro Nazionale di Genova. «Il valore di un teatro è nel suo essere bene comune. I nostri sforzi sono tesi a far sì che questo Teatro possa essere sempre più forte, libero, condiviso, popolare, divertente. Abbiamo una responsabilità verso il pubblico, la città e la regione. Anche per questo è necessario dialogare costantemente con le eccellenze del territorio: musei, università, scuole, teatri d’opera, accademie».

Divisa in tre parti per fronteggiare meglio le incognite legate all’emergenza Covid, la stagione 20_21 del Teatro Nazionale di Genova alterna produzioni e ospitalità, classici e drammaturgia contemporanea, fondendo prosa, danza, musica, nuove tecnologie. Due le regie di Davide Livermore in questa prima tranche che arriva sino a fine dicembre, altrettante quelle di Giorgio Gallione e tre le produzioni legate alla Rassegna di Drammaturgia Contemporanea. Tra i protagonisti Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Fausto Paravidino con Rocco Papaleo, Jurij Ferrini, Babilonia Teatri con Ugo Pagliai e Paola Gassman, gli Oblivion, solo per citarne alcuni, mentre prosegue la collaborazione con il Festival Circumnavigando, promosso da Sarabanda Teatro.

In memoria di Ivo Chiesa, uomo di teatro a tutto tondo, organizzatore, critico, drammaturgo, direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 2000, è stato istituito il Premio Internazionale Ivo Chiesa Una vita per il teatro, che sarà consegnato nel corso di una serata di gala il 22 dicembre 2020, giorno del centesimo anniversario della sua nascita. Un’autorevole giuria, presieduta dal regista Marco Sciaccaluga, che proprio con Ivo Chiesa ha iniziato la sua carriera teatrale, sceglierà di omaggiare personalità consolidate e talenti emergenti, attivi sulla scena europea e mondiale, senza per questo dimenticare gli artisti del territorio.

La stagione 2020/21 del Teatro Nazionale di Genova vede come partner istituzionali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Coop Liguria, Leonardo, Banco BPM, Elah Dufour Novi, Unipol, Assiteca, e Rhea Vendors.

Gli spettacoli

La stagione si apre al Teatro Ivo Chiesa il 29 settembre con Elena di Euripide, regia e scene di Davide Livermore, protagonisti Laura Marinoni, Sax Nicosia e Giancarlo Judica Cordiglia, affiancati da un folto cast. Record di incassi con 70.000 biglietti venduti la scorsa estate al Teatro Greco di Siracusa, lo spettacolo ci mette davanti a temi di inquietante verità, dall’inutilità delle guerre alla dolorosa condizione dei migranti. In scena sino al 12 ottobre.

È invece una nuova produzione la seconda regia di Davide Livermore, Grounded di George Brant, primo allestimento italiano di un testo che ha sconvolto il mondo. Con Linda Gennari nel ruolo della pilota militare che dopo la maternità passa dagli F16 ai droni, lo spettacolo - in prima nazionale dal 17 al 29 novembre al Teatro Ivo Chiesa – si avvarrà di un impianto scenico virtuale che coinvolgerà ogni singolo spettatore in un’esperienza immersiva.

Il coté delle produzioni di questa prima parte di stagione è particolarmente ricco. Giorgio Gallione debutta in prima nazionale al Teatro Gustavo Modena dal 14 al 25 ottobre con Tintarella di luna, un viaggio nell’universo di Italo Calvino, da Le Cosmicomiche a Le città invisibili, intrecciando danza, musica e letteratura. In scena gli attori Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e i danzatori del DEOS Ensemble guidato da Giovanni Di Cicco.

Dal 16 al 25 ottobre al Teatro Eleonora Duse torna in scena Estate in dicembre di Carolina Afrìca Martin Pajares, regia di Andrea Collavino, storia corale e vibrante tutta al femminile, che ha conquistato il pubblico nell’edizione 2019 della rassegna di Drammaturgia Contemporanea. La stessa irresistibile famiglia creata dall’autrice spagnola ritorna con Autunno in aprile, ideale secondo capitolo diretto da Jacopo Maria Bicocchi, in prima nazionale dal 18 al 28 novembre al Teatro Eleonora Duse. L’edizione 2020 della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea si completa con Il mercato della carne di Bruno Fornasari, commedia distopica affidata alla regia di Simone Toni, che dirige il gruppo di giovani attori della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” (Sala Mercato, 9-19 dicembre).

Tra le ospitalità troviamo il nuovo spettacolo diretto e interpretato da Jurij Ferrini, I due gemelli di Natalino Balasso, che trasporta Goldoni negli anni ’70 (dal 20 al 25 ottobre al Teatro Ivo Chiesa); Furore di John Steinbeck, one man show di struggente attualità realizzato da Massimo Popolizio (4-8 novembre, Teatro Gustavo Modena). Daniela Ardini presenta Creatura di sabbia, riflessione sulla condizione femminile nel Maghreb tratta dai romanzi di Tahar Ben Jelloun (11-15 novembre Teatro Gustavo Modena). È un Romeo e Giulietta dalla prospettiva ribaltata quello in cui i Babilonia Teatri incontrano Paola Gassman e Ugo Pagliai (al Teatro Gustavo Modena dal 27 al 29 novembre). Fausto Paravidino si ispira a quella che forse è l’opera più conosciuta di Bertolt Brecht per Peachum – Un’opera da tre soldi, con Rocco Papaleo nei panni del trafficante di mendicanti (2-6 dicembre Teatro Ivo Chiesa). Gli Oblivion festeggiano il decennale con Oblivion Rhapsody, regia di Giorgio Gallione, dissacrando classici della letteratura e hit pop a colpi di risate (10-13 dicembre Teatro Ivo Chiesa).

La prima tranche di stagione si chiude con i due appuntamenti di Circumnavigando Festival Arti Performative del Circo: il 27 dicembre al Teatro Ivo Chiesa la Compagnia Gandini Juggling presenta Smashed - nove giocolieri, ottanta mele rosse, quattro servizi di piatti per uno dei più applauditi spettacoli di teatro circo degli ultimi anni - e il 29 dicembre alla Sala Mercato gli acrobati della compagnia francese Iéto propongono una performance a tema ambientale, Pour Hêtre.

Da segnalare l’appuntamento con lo spettacolo A Woman Left Lonely il 3 ottobre a mezzanotte al Teatro Ivo Chiesa. L’omaggio di Maria Grazia Solano a Janis Joplin sarà al centro del primo appuntamento di Happy Theatre Hour, progetto di audience development rivolto al pubblico giovane realizzato dal Teatro Nazionale di Genova con l’Associazione Club Silencio. Risultato vincitore del bando Open2Change di Fondazione Compagnia di San Paolo, Happy Theatre Hour ha già riscosso riscontri molto positivi e si avvale anche della sponsorizzazione di Leonardo.

Oltre al giovedì, gli spettacoli inizieranno alle ore 19.30 anche il sabato, la domenica saranno alle ore 16 e negli altri giorni alle ore 20.30.

Paolo Fizzarotti

Ecco la nuova stagione del Carlo Felice, con una prima assoluta

Super User 25 Settembre 2020 1199 Visite

Presentata la nuova stagione di lirica e sinfonica del Carlo Felice, che inizierà martedì 29 settembre con un’anteprima assoluta: “Il Trespolo tutore” di Alessandro Stradella, un’opera che non viene più rappresentata in Italia dalla fine del ‘600. L’obiettivo è quello di mettersi alle spalle il periodo della pandemia da coronavirus, con tutte le sue paure e difficoltà, salvaguardando però la salute di spettatori, maestranze, artisti e musicisti.

“Il Teatro Carlo Felice ha pianificato una Stagione di Opera, di Balletto e Sinfonica fino a giugno 2021 – afferma il sovrintendente Claudio Orazi - Ma in linea con le decisioni raggiunte insieme alle altre Fondazioni liriche a causa dell’emergenza Covid la Fondazione ha deciso di dare corso ad una programmazione limitata al periodo ottobre-dicembre 2020, in vista di un auspicato ritorno alla normalità. La capienza massima consentita della sala rimane, al momento, di 999 posti, nel rispetto dell’ordinanza n. 45/2020 della Regione Liguria. Il prezziario della scorsa stagione è confermato, nonostante la riduzione dei posti disponibili, per non danneggiare ulteriormente il pubblico. Per tutti gli spettacoli di questa prima parte di Stagione è possibile utilizzare i voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 del Teatro Carlo Felice annullati a causa dell’emergenza sanitaria”.

La Parte Prima della Stagione d’Opera 2020/2021 si compone di tre titoli, tutti nuovi allestimenti della Fondazione Teatro Carlo Felice.  Si comincia con Il Trespolo tutore di Alessandro Stradella: 29 settembre (anteprima), 1° ottobre (ore 20.00) e 2 ottobre (ore 20.00)

Si tratta dell’appuntamento culmine per quanto riguarda l’omaggio alla civiltà musicale genovese che il Teatro Carlo Felice ha portato avanti nei mesi scorsi: Il Trespolo tutore, una delle prime opere comiche della storia del teatro lirico, fu infatti tenuta a battesimo al Teatro del Falcone di via Balbi nel 1679. L’autore, Alessandro Stradella, uno dei maestri del Seicento musicale italiano, a Genova fu protagonista della vita culturale e mondana della città. Rimettere in scena oggi, per la prima volta in epoca moderna in Italia, Il Trespolo tutore, significa rendere omaggio alla grande Genova barocca, la Genova dei Rolli, con i suoi splendori e i suoi misteri. Per questo titolo raro e prezioso, il Teatro Carlo Felice ha scelto un cast di specialisti del teatro musicale barocco, guidati dal direttore d’orchestra Andrea De Carlo, uno dei massimi interpreti di Stradella al mondo. La regia è di Paolo Gavazzeni e Pietro Maranghi, le scene di Leila Fteita, i costumi di Nicoletta Ceccolini e le luci di Luciano Novelli. È prevista la registrazione dello spettacolo da parte di Sky Classica, che poi la diffonderà poi a livello internazionale.

«Alessandro Stradella – spiega il direttore De Carlo – è uno dei compositori più originali e sorprendenti di sempre e un grande operista. Le sue opere, richiestissime, costavano tre volte quelle dei suoi contemporanei. Il Trespolo tutore, la sua unica opera buffa, è un vero capolavoro. Esempio mirabile di commedia dell’arte nell’opera, alterna momenti divertentissimi ad altri tragici e commoventi. Composta sul geniale libretto di G. C. Villifranchi, la musica ci trasporta con ritmo incalzante tra mille equivoci e colpi di scena attraverso moderni panorami sonori che fanno presagire il romanticismo e oltre».

Seguirà La vedova allegra di Franz Lehàr (27 novembre, ore 19; 28 novembre, ore 15; 29 novembre e 1° dicembre, ore 15; 4 dicembre, ore 20; 5 dicembre, ore 20, e 6 dicembre, ore 15).

È la più celebre e amata delle operette, un titolo ormai divenuto sintesi di un’epoca e, al contempo, un termometro dei tempi a venire. La regia dello spettacolo è affidata a Luca Micheletti, attore, regista, cantante (interpreterà anche il ruolo del Conte Danilo), un giovane artista di eccezionale completezza già avviato a diventare uno dei nomi di punta del teatro italiano musicale e di prosa. Lo spettacolo vedrà anche l’esordio a Genova del direttore d’orchestra Lorenzo Passerini, un talento del podio di appena ventinove anni. Protagonista femminile, nei panni di Hanna Glawari, Elisa Balbo. Scene e costumi di Leila Fteita.

La terza opera sarà Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, con debutto il 22 dicembre.  La realtà che irrompe sul palcoscenico e abbatte gli argini della finzione teatrale: questo è Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, il “più verista dei melodrammi veristi” (come lo ha definito Alberto Savinio). Oggi, grazie alla tecnologia, siamo tutti testimoni di un nuovo modo di riprodurre la realtà attraverso le immagini. Ecco perché il Teatro Carlo Felice ha pensato che Pagliacci, con il suo forte realismo, sia l’opera adatta per sperimentare una messa in scena basata sulla “realtà aumentata”; un progetto innovativo, in collaborazione con Rai Cultura e Rai 5, con la regia, le scene e le luci di Cristian Taraborrelli. Nel cast spiccano due nomi, amatissimi dal pubblico di tutto il mondo e in particolare da quello genovese: Serena Gamberoni, che interpreterà Nedda, e Francesco Meli, che debutterà nel ruolo di Canio. Sul podio, Andriy Yurkevych.  Costumi di Angela Buscemi.

A proposito di questo innovativo allestimento di Pagliacci, il regista Taraborrelli spiega: «L’opera I Pagliacci è come una tempesta nera che si abbatte sulle fragilità umane. È come un groviglio contorto di passioni che ferisce in pancia: amore, gelosia, odio, la ferocia del finale. Questo continuo movimento dell’anima esige un universo visivo senza confini, mutevole, plasmabile nel tempo e nello spazio, una “realtà aumentata”: frammenti sconfinati di natura, tremori che attraversano le forme, riflessi che interrogano, architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale-emozionale in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservate da camere live, sguardi digitali che racconteranno l’opera.»

Francesca Nesler, Responsabile dell’offerta di musica colta di Rai 5, afferma: «Rai Cultura è interessata a documentare lo spettacolo sia con la ripresa integrale di Pagliacci che con una puntata di Prima della Prima, oltre che, naturalmente, per il livello artistico espresso, per la sperimentazione della tecnologia della realtà aumentata sull'opera lirica. La messa in onda è prevista per giovedì 25 febbraio 2021 in prima serata.»

La Stagione Sinfonica, che ha già un avuto un significativo preludio a settembre con i tre concerti dell’Omaggio a Beethoven diretti da Leonardo Sini e Donato Renzetti, prevede un nuovo, grande appuntamento il 4 ottobre, alle ore 20:00: Fabio Lusi e il pianista Alessandro Taverna interpreteranno il Concerto per pianoforte e orchestra di Benjamin Britten, una partitura magistrale del 1938 in prima esecuzione assoluta al Teatro Carlo Felice. Nella seconda parte del concerto, Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, un brano del 1899 appartenente a un repertorio di cui il Maestro Luisi è considerato un interprete di riferimento: la musica della Mitteleuropa al tramonto.  

La prima parte di Stagione Sinfonica prevede altri cinque concerti, che riservano un’attenzione particolare a Beethoven nel 250° anniversario della nascita.

Venerdì 9 ottobre Donato Renzetti dirigerà il Transitus animae di Perosi, solista il mezzosoprano Clémentine Margaine; il capolavoro perosiano, in prima esecuzione al Teatro Carlo Felice, sarà preceduto dalla Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93, di Beethoven. L’11 ottobre il concerto verrà replica al Teatro Nuovo di Tortona, nell’ambito del Festival Perosi. Venerdì 16 ottobre il violinista Kevin Zhu, Premio Paganini 2018, sarà il solista nel Concerto per violino e orchestra in si minore op. 61, di Elgar; direttore, Andrea Battistoni, che nella seconda parte della serata guiderà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice nella Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 62 di Schumann. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival. Giovedì 22 ottobre l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta Pietro Borgonovo, andrà in trasferta al Teatro Civico di Vercelli, con un programma tutto beethoveniano: Concerto n. 5 mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “L’Imperatore”, solista Ziyu Lin, Premio Viotti 2019, e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92.

Martedì 27 ottobre uno dei maggiori violinisti italiani, Massimo Quarta, Premio Paganini 1991,  sarà solista nel Concerto n. 5 in la minore per violino e orchestra M.S. 78 di Paganini; direttore, Francesco Ivan Ciampa, che dirigerà, inoltre, l’Ouverture Coriolano e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92  di Beethoven. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival. 

Infine, venerdì 1° gennaio, alle ore 16:00, Andriy Yurkevyc dirigerà il tradizionale Concerto di Capodanno. 

Paolo Fizzarotti

Elena super tecnologica al Teatro della Corte

Super User 25 Settembre 2020 1115 Visite

La stagione 2020/21 del Teatro Nazionale di Genova si apre con Elena di Euripide diretto da Davide Livermore, protagonista Laura Marinoni insieme a Sax Nicosia e Giancarlo Judica Cordiglia, affiancati da un folto cast per un totale di 16 attori. Una messa in scena grandiosa, con la tecnologia al servizio del testo e di una regia di assoluto rigore filologico.

Elena è stato lo spettacolo evento del 2019, capace di stabilire il record di incassi in 105 anni di storia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa con oltre 70.000 biglietti venduti. Ora si accinge al debutto genovese, martedì 29 settembre alle ore 20:30 sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa, trasformato in un sorprendente specchio d’acqua di oltre 400 metri quadri, da cui emerge il relitto di una nave. A completare la scenografia i video di D-Wok su un ledwall di sedici metri, tecnologia utilizzata per la prima volta in questo teatro, così come l’effetto dolby surround che avvolge il pubblico.

E se la decennale Guerra di Troia fosse stata combattuta per niente? Se Elena, bella per antonomasia e adultera per eccellenza non fosse mai stata rapita da Paride? Se al suo posto il principe troiano, ingannato dagli dèi, avesse rapito un fantasma “fatto di cielo” e identico per fattezze alla regina di Sparta? È questo lo straordinario incipit da cui muove l’opera di Euripide. Non una pura tragedia né tanto meno una commedia, piuttosto un dramma a intreccio dove la celebre donna, tanto vituperata nelle pagine omeriche e non solo, viene riabilitata. La vera Elena, infatti, è stata confinata dagli dei in Egitto e lì attende il marito Menelao. Il tema del doppio e la momentanea perdita d’identità della protagonista è un asse portante della storia che, nella regia di Livermore, trova un efficace alleato nell’utilizzo dell’acqua, che svolge due funzioni. Quella di specchio contenente relitti e pezzi del mito, capace di riflettere, moltiplicare e distorcere l’immagine e le memorie di Elena, e quella di strumento musicale: muovendosi nell’acqua, gli attori in scena producono suoni che vengono rielaborati da sensori sommersi per diventare parte integrante della colonna sonora, armonia al servizio della poesia del testo.

«La tragedia classica greca è genitrice di tutto il teatro successivo, dalla prosa all’opera lirica - dice Livermore - . Contiene teatro, musica, danza ed evoca gli archetipi fondanti della nostra civiltà, a partire dalla sacralità dell’essere umano».

Elena contiene la potenza profetica dei classici, è un’opera articolata e dalle molteplici intonazioni, un testo straordinario che affronta temi di eterna verità come la dolorosa condizione del migrante evocata nella fuga su una zattera di Elena e Menelao, il quale afferma che “i profughi sono cosa sacra”. E denuncia la vanità d’ogni conflitto: la sanguinosa guerra di Troia è stata combattuta per un fantasma e i vincitori scoprono presto d’aver conquistato solamente uno spettro.

In collaborazione con la sezione Turismo e Cultura di Confindustria, lunedì 28 settembre ci sarà un’anteprima dedicata agli operatori del Turismo che al termine dello spettacolo dialogheranno con Davide Livermore sul tema Cultura e turismo, economia della bellezza. A questa serata sono stati invitati anche i tassisti e gli addetti alla vendita della grande distribuzione, in collaborazione con COOP Liguria e Gruppo Sogegross, in segno di ringraziamento per lo spirito di servizio con cui hanno operato durante i mesi del lockdown.

Dal 29 settembre al 12 ottobre 2020 | TEATRO IVO CHIESA – Genova

ELENA di Euripide regia e scene Davide Livermore

Inizio spettacoli martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16.

Paolo Fizzarotti

L’Accademia suona alla Scalinata Borghese

Super User 09 Settembre 2020 1074 Visite

La musica, il mare, e il musicista ligure Giorgio Borghese: cui è intitolata la scalinata che c’è in via Pozzo, sopra piazza Tommaseo. L’unione di questi tre elementi ha ispirato all’ensemble di archi  genovese L’Accademia del Chiostro l’idea di un concerto molto particolare: che si terrà sabato 12 settembre alle 21 proprio sulla scalinata.

Genovese di origine (anzi, rapallese per essere precisi), Giorgio Borghese si stabilì a Montevideo con la famiglia nel 1724, ricoprendovi a più riprese le cariche più importanti nella politica dell’epoca.

Mare. Quello che Giorgio Borghese ha solcato per un bel tratto, quello che unisce appunto Genova e Montevideo, due città apparentemente lontanissime, ma in realtà con molto in comune, specialmente dal punto di vista musicale.

Infine il trait d’union, il fil rouge che unisce tutti questi elementi: la Musica.

Tutti a tema i brani presentati in questo concerto: si va da Domenico Zipoli (celebrato autore italiano attivo in tutta l’America Latina ai tempi di Borghese) a Giuseppe Verdi (la cui opera Ernani inaugurò il Teatro Solis di Montevideo) a Ottorino Respighi (con un brano del periodo d’oro di Scalinata Borghese), per poi proporre tre tanghi e una milonga, generi musicali che più di ogni altro uniscono genovesi, uruguayani e vicini argentini (non per niente eseguiti da musicisti che si chiamano Barbieri, Campodonico…). Immancabili, infine, due brani specificamente dedicati al mare, uno dei quali in memoria del grandissimo Ennio Morricone recentemente scomparso.

Un concerto, insomma, che attraversa generi, epoche e continenti nel segno del genovese illustre Giorgio Borghese e della stupenda Scalinata a lui intitolata.

Paolo Fizzarotti

Spettacoli, dopo il Covid torna “La voce e il tempo”

Super User 09 Settembre 2020 832 Visite

Dopo il Covid torna “La voce e il tempo”, e si allarga: a Genova si aggiungono Sarzana, Savona e La Spezia.

Dopo l'anteprima estiva di Gezmataz e la coproduzione con il Festival del Mediterraneo (con i Merope in Soundscape, No Land) la direzione artistica di Paola Cialdella e Vera Marenco propone un'altra importante collaborazione con ilfestival Le Vie del Barocco: Voce e ritmo,  connubio irresistibile (venerdì 11 settembre, Palazzo Ducale, Sala Minor Consiglio ore 19.30 e 21.00), in scena Fabio Bonizzoni (clavicembalo) e Francesca Cassinari (soprano).

L'inaugurazione ufficiale della V edizione de LA VOCE E IL TEMPO si terrà lunedì 14 settembre nella Chiesa di Santa Maria di Castello (ore 20.30) con quattro ospiti d'eccezione. Per la prima volta sarà in concerto a Genova il pluripremiato ensemble MICROLOGUS, gruppo di riferimento per il repertorio medievale in Italia e all'estero, che ha al suo attivo prestigiose collaborazioni teatrali e cinematografiche, come la partecipazione alla colonna sonora del film Mediterraneo di Gabriele Salvatores (Premio Oscar 1992). Il quartetto composto da Patrizia Bovi (canto, arpa, tromba medievale) Goffredo Degli Esposti (flauto bicalamo, cennamella, cornamusa) Gabriele Russo (viola, ribeca, tromba medievale) Enea Sorini (canto, tamburelli, maccharoni, castagnette) presenta il programma Venite amanti alla festa leggiadra - Ballate, madrigali e musiche di danza all’epoca di Boccaccio e Petrarca.

Ideata e organizzata dall'Associazione Musicaround grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo (Maggior Sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2020 del bando Performing Arts, di Regione Liguria, Comune di Genova, e da quest'anno di Fondazione De Mari, UBI e Mibact, la stagione La Voce e il Tempo è un progetto originale ed unico non solo a Genova ma anche nel panorama nazionale. Musicaround e La Voce e il Tempo aderiscono al circuito Sistema Musica Genova.

LA VOCE E IL TEMPO - V EDIZIONE

Linguaggi

Direzione Artistica Paola Cialdella, Vera Marenco

Settembre 2020 - Maggio 2021

Genova, La Spezia, Sarzana, Savona 

Paolo Fizzarotti

Il Carlo Felice riapre con Beethoven

Super User 09 Settembre 2020 709 Visite

Il Teatro Carlo Felice riapre nel nome di Beethoven, uno dei più grandi compositori di tutti i tempi, di cui quest’anno si festeggia il 250° anniversario della nascita. Omaggio a Beethoven è il titolo del trittico di concerti che la fondazione lirico-sinfonica genovese dedica al Maestro di Bonn, dando spazio soprattutto al Beethoven delle ouvertures da concerto (comprese quelle meno note e raramente eseguite) e a quello delle sinfonie precedenti il grande spartiacque della “Quinta”.

Il primo appuntamento è giovedì 10 settembre, alle ore 20:00, con Leonardo Sini sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, giovane direttore che nel suo curriculum vanta la vittoria del Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale di direzione d’orchestra “Maestro Solti”. Sini è stato applaudito di recente, al Festival di Nervi, ne Le creature di Prometeo/Le creature di Capucci, un’altra serata interamente beethoveniana.

Il programma si apre con tre ouvertures che mostrano l’interesse di Beethoven per questa forma di “racconto” musicale intensa e concentrata, in un solo tempo: Le rovine di Atene, op. 113, Per l’onomastico, op. 115, Re Stefano, op. 117. Segue, e chiude, la Sinfonia n. 1 in Do maggiore, op. 21, primo incontro di Beethoven con il genere sinfonico, destinato a diventare quello beethoveniano per eccellenza. Il celebre attacco in medias res della sinfonia – che dà la sensazione che la musica sia già cominciata prima del suo inizio effettivo – è un gesto innovatore che testimonia quanto fosse già forte la personalità compositiva del giovane Beethoven, allora appena trentenne.

Per coloro che ne sono già in possesso, è possibile utilizzare, per questo concerto, i voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 del Teatro Carlo Felice annullati a causa dell’emergenza sanitaria.

Prezzi: intero 15 Euro; ridotto (abbonati e under 26) 12 Euro.

Paolo Fizzarotti

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