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Spettacoli

Il concerto, la PFM canta De André a Recco

Super User 28 Luglio 2021 1250 Visite

Per il 50ennale dalla prima pubblicazione de “La Buona Novella” che vedeva PFM in studio di registrazione con Fabrizio De André, la band torna a suonare dal vivo la grande opera sui Vangeli Apocrifi. Cinque imperdibili date (prodotte da D&D concerti) con “La Buona Novella e successi PFM”. I brani sono stati riarrangiati da PFM, che ha aggiunto alla versione originale parti musicali inedite per esaltare la poesia di Faber in una vera Opera Rock.

La seconda parte del concerto sarà dedicata ai più grandi successi del vastissimo repertorio di PFM.

Domenica 1° agosto la band sarà in scena a Recco (Lungomare Bettolo). Inizio concerto ore 21.30.

Il concerto è gratuito, su prenotazione. Le prenotazioni sono aperte da oggi (mercoledì 28 luglio) e terminano ad esaurimento dei posti disponibili e comunque entro e non oltre le ore 12.00 del giorno dell’evento esclusivamente con le seguenti modalità:

- telefonando al numero 3667804083 dalle ore 8.00 alle ore 20.00

- tramite accesso al sito www.comune.recco.ge.it

- telefonando alla Pro Loco al numero 0185722440

Nella sede dello spettacolo sono applicate le norme anti Covid.

Il tour “LA BUONA NOVELLA E SUCCESSI PFM” vede sul palco questa formazione: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino e chitarra acustica), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Alberto Bravin (voce, tastiere, chitarra), Eugenio Mori (batteria e percussioni).

Orchestra Carlo Felice, concerto fuori programma al Nervi Music Ballet Festival

Super User 27 Luglio 2021 853 Visite

Si conclude con un concerto fuori programma al Nervi Music Ballet Festival 2021, mercoledì 28 luglio alle 21.15, il Luglio del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti, che assieme ai solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzosoprano, Manuel Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso eseguirà il Requiem di Mozart trascritto da Carl Czerny per pianoforte a quattro mani, con al pianoforte Patrizia Priarone e Sirio Restani. 

8 gli appuntamenti presentati lungo l’intero mese a Genova al Teatro Carlo Felice e in altre località disseminate sull’intero territorio ligure e piemontese - dalla riviera, con Sarzana, e il Sarzana Opera Festival, a Cogoleto, a Cogorno, con Liguria delle Arti fino ad Alessandria - in collaborazione con manifestazioni e amministrazioni comunali desiderose di iniziare a costruire assieme al Teatro Carlo Felice l'intelaiatura di uno hub di diffusione musicale sul territorio, destinato a diventare nel tempo sempre più esteso e partecipato.

La messa da requiem di Wolfgang Amadeus Mozart è stata lasciata incompiuta alla sua morte il 5 dicembre 1791, e com’è noto è stata completata in prima battuta, su richiesta della moglie Costanza, dall'allievo di Mozart Franz Xaver Süssmayr, che produsse una versione completa, scrivendo lui stesso diversi movimenti, basandosi su schizzi o istruzioni di Mozart. La cupa grandezza dell'opera, con la sua sobria colorazione strumentale e la sua nobile scrittura corale, fa intuire ciò che Mozart avrebbe potuto diventare se fosse vissuto abbastanza da assumere il Kapellmeistership di Santo Stefano.

Il mistero che avvolge le circostanze della sua composizione, accentuato da diverse ricostruzioni fittizie (la più celebre di tutte essendo quella teatrale, del 1980, di Peter Schaffer tradotta nel 1984 nel film di Miloš Forman Amadeus) e dalle implicazioni ancora poco chiare dei personaggi reali che si affacciarono sulla scena, è da sempre uno degli elementi di fascinazione dell’opera: secondo un contratto firmato da Mozart davanti a un avvocato, il Requiem fu commissionato dal conte Franz von Walsegg-Stuppach che millantava una certa capacità compositiva e amava spacciare il lavoro degli altri come proprio. Il nuovo requiem, inteso come omaggio alla moglie del conte, faceva parte di quel gioco. Pertanto, il committente insistette sul fatto che Mozart non dovesse né fare copie della partitura né rivelare il suo coinvolgimento in essa e che la prima esecuzione fosse riservata all'uomo che aveva commissionato il pezzo.

Al tempo della stesura del Requiem, Mozart era profondamente impegnato nella scrittura di due opere: Il flauto magico e La clemenza di Tito. Insieme, i tre incarichi erano troppo per un uomo che soffriva di febbri debilitanti. La maggior parte della sua debole forza è andata nelle opere, che sono state entrambe completate e messe in scena. Per quanto riguarda il requiem, vi lavorò forze permettendo, e diversi amici vennero nel suo appartamento il 4 dicembre 1791 per cantare la partitura in corso di realizzazione. Tuttavia le sue condizioni peggiorarono e, al momento della morte di Mozart la mattina presto, aveva finito solo l’Introito. Il Kyrie, la Sequenza e l’Offertorium erano stati abbozzati. Gli ultimi tre movimenti - Benedictus, Agnus Dei e Communio - rimasero non scritti e quasi tutta l'orchestrazione era incompleta.

Sul piano musicale, in questi autografi, l'orchestra si dispiega più spesso con gli archi,  sui quali i legni presenti conferiscono maggiore intensità, e ottoni e timpani sono in gran parte invocati per aggiungere potenza ai tutti. In particolare, nella scrittura vocale, gli intricati strati contrappuntistici di Mozart qui mostrano l'influenza dei maestri barocchi, come J.S. Bach e George Frideric Händel. Soprattutto, nella Sequenza, Mozart sottolinea la potenza del testo contrapponendo alle voci - il coro nel Dies Irae e solisti soprano, contralto, tenore e basso in Tuba Mirum - degli importanti passaggi di trombone: è il caso di utilizzo del trombone più significativo e importante dell'intero catalogo di Mozart.

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

 

 

  1. A. Mozart

 

Requiem, in re minore K626

 

(Trascrizione per pianoforte a quattro mani di Carl Czerny)

 

 

  1. Introitus

 

  1. Kyrie

III. Sequenz:

  1. Dies irae
  2. Tuba mirum
  3. Rex tremendae
  4. Recordare
  5. Confutatis
  6. Lacrimosa
  7. Offertorium:
  8. Domine Jesu
  9. Hostias
  10. Sanctus
  11. Benedictus

VII. Agnus Dei

 

 

 

Direttore Francesco Aliberti

 

 

 

Soprano Barbara Bargnesi

 

Mezzosoprano Carlotta Vichi

 

Tenore Manuel Pierattelli

 

Basso Davide Giangregorio

 

 

 

Pianoforte Patrizia Priarone/Sirio Restani

 

 

 

Coro del Teatro Carlo Felice

 

 

 

 

 

 

 

RidonDante, al Nervi Music Ballet Festival arriva Lastrico

Super User 24 Luglio 2021 1038 Visite

Ed è un nuovo tutto esaurito per il Nervi Music Ballet Festival 2021, che segue il tutto esaurito di Pas de deux for Toes and Fingers, per il nuovo spettacolo di Maurizio Lastrico, RidonDante, una nuova produzione del Teatro Carlo Felice di Genova, in collaborazione con Politeama Genovese per il Nervi Music Ballet Festival 2021.

Nell’anno celebrativo di Dante, Maurizio Lastrico presenta uno spettacolo che omaggia il Poeta reinventando la lingua e le terzine, per raccontare i “nostri” inferni quotidiani. Sul palco con lui, la straordinaria chitarra di Bebo Ferra, in un duetto di sensibilità e amore per il racconto. Non mancheranno i classici del cinema e del teatro rivisitato, le “grandi storie condensate” e il consueto tocco di genovesità. Una festa della letteratura, della musica, della comicità e dell’imprescindibile legame dal vivo tra pubblico e narratore.

Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2006, Maurizio Lastrico fa il suo esordio televisivo a Zelig nel 2009, portando in scena la sua Divina Commedia rivisitata, destinata a diventare uno dei suoi cavalli di battaglia più amati. Da allora la sua carriera si è divisa fra teatro, televisione e cinema. Ha partecipato ai programmi tv, Le Iene e Di Martedì, ha recitato nelle serie televisive Tutto può succedere, Don Matteo e Made in Italy, nei film Sole a catinelle e Io sono Mia e ha portato in teatro gli spettacoli Facciamo che io ero io, Quello che parla strano e Nel mezzo del casin di nostra vita. Sperimentazione linguistica, irresistibile gestualità, alternanza di toni, condensazione del racconto fra sintesi ed omissioni, interazione con il pubblico e osservazione della realtà in tutte le sue sfaccettature (il mondo dei bar, in cui si mescolano borbotti e luoghi comuni, le parrocchie, i teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole dell’obbligo e di recitazione, la periferia dell’entroterra e la città, i mezzi pubblici e tanto altro ancora) rendono la cifra stilistica di Maurizio Lastrico inconfondibile e amatissima dal pubblico.

Bebo Ferra è un artista sardo d’origine e milanese di adozione. Da anni si è affermato come uno dei più importanti chitarristi di jazz italiano e la sua lunga militanza nei Devil Quartet di Paolo Fresu l’ha posto definitivamente anche all’attenzione del pubblico internazionale. Ha suonato, registrato e collaborato con tanti altri esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale come Alex Foster, John Clark, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Steve Grossmann, Jim Black, Billy Cobham, Peter Bernstein, Joe Lovano, Dedè Ceccarelli, Rita Marcotulli, Franco D’Andrea, Mark Nigthingale, George Robert, Carol Welsman, Paul Mc Candless, Jaribu Shaid, Pietro Tonolo, John Stowell etc.

La sua attività, oltre a quella concertistica nell’ambito Jazz, si sviluppa anche con la composizione di musiche da film (premio per la migliore colonna sonora al Sulmona Film Festival 2011 per il film “Tutto bene” di Daniele Maggioni. Premio per la miglior colonna sonora per il film “Il Mio Domani” di Marina Spada al Busto Arsizio Film Festival 2012).

Ha collaborato a progetti multimediali e discografici con molti esponenti di spicco del teatro italiano, quali Arnoldo Foà, Lella Costa, Angela Finocchiaro, Ivano Marescotti, Claudio Bisio, e alcuni esponenti della musica pop quali Ornella Vanoni, Sergio Cammariere e Antonella Ruggero. Ha inciso circa un centinaio dischi, di cui una ventina come leader e co-leader.

Teatro, “I mille del ponte”: lo straordinario racconto di Massimiliano Lussana

Super User 22 Luglio 2021 1116 Visite

Sono parole bellissime, emozionanti, coinvolgenti, struggenti, ma a volte anche divertenti. Messe in fila con una incredibile maestria da chi ha deciso di farti venire i brividi alla schiena. Perché ti portano lì, accanto a chi quel viadotto lo sta costruendo. Senti le voci, i rumori e gli odori del cantiere, ormai chiuso da quasi un anno.

Sono parole da ascoltare attentamente e da ripetere nella propria mente lentamente (e non è stato facile per la velocità del narratore), per gustarne ancora di più il loro sapore straordinario. Un po’ come si fa con il buon vino, che si tiene qualche minuto in bocca prima di mandarlo giù. Anche se queste parole hanno un gusto più aspro: quello del sudore. Ma non è la fatica l’elemento dominante nel meraviglioso racconto del giornalista e autore teatrale Massimiliano Lussana, portato in scena ieri ai parchi di Nervi dal Teatro Carlo Felice e perfettamente raccontato da Mario Incudine, ma la voglia di partecipare. Di esserci.

“Io faccio il ponte”, ha scritto sul caschetto uno degli operai che hanno lavorato alla ricostruzione del Genova San Giorgio, perché questo è lo spirito che ha unito i mille del ponte.

Ora ognuno di loro porta nel cuore il proprio pezzetto di ponte.

Così come chi ha assistito allo spettacolo porta nel cuore le parole di Lussana.

I protagonisti: Mario Incudine, cantante e attore, Manfredi Tumminello, mandolinista, Antonio Vasta, polistrumentista, e Antonio Ricosta, chitarrista.

Lo spettacolo è stato prodotto dalla Fondazione Ansaldo - Gruppo Leonardo, promosso dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival

 

 

“Noe Nae Noe”, video e libro con Casalino e Olivotti

Super User 22 Luglio 2021 1778 Visite

Noe Nae Noe: uno scioglilingua genovese – semplicemente impronunciabile per i foresti - trasformato in poesia pura dalla musica di Fabrizio Casalino, genovese di Pegli, e dai disegni di Sergio Olivotti, finalese Doc. Da una parte c’è un video, suonato e cantato dallo stesso Casalino, che sta avendo un grande successo su YouTube; dall’altra c’è un bel libro illustrato, con copertina rigida, pubblicato dalla casa editrice Black Dog, di Savona. E chi compra il libro, grazie a un codice QR inquadrato con lo smartphone, può accedere direttamente al video, e sentire la canzone mentre sfoglia le pagine con le illustrazioni magiche di Olivotti.

«Il più noto scioglilingua genovese è in realtà un mugugno – racconta Casalino – Significa che abbiamo un problema in partenza, che c’è qualcosa che non va. Non è come dire "trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando", un bel gioco di parole che suona bene. No, noi abbiamo una nave che non funziona! Belandi! La più nuova! Con quello che l'abbiam pagata! Ma perché non va? Si può fare qualcosa? Perché nessuno se ne occupa, di questa nave che non riesce a partire? Allora io ho deciso di fare qualcosa, un piccolo atto poetico. Volevo farla ripartire. Angela Cascio e Marcello Figoni, della Black Dog, hanno creduto in questa idea e mi hanno pubblicato il volume. Ma le illustrazioni di Sergio Olivotti sono state indispensabili per trasformare la mia storia in un’opera d’arte». Il libro è indicato per un’età dai 5 anni in su: perché per i bambini è solo una cosa divertente, mentre gli adulti ci possono agevolmente leggere dei significati nascosti.

“L’idea è venuta a Fabrizio Casalino – afferma Sergio Olivotti – Aveva questa canzone nel cassetto da 4 anni, voleva ricavarne un video. Ci ha presentato un’amica comune: io gli ho fatto lo storyboard e dopo un po’ il progetto ha preso forma. Anche se io sono un illustratore, non sono specializzato in animazioni. Nelle pagine potete vedere un po’ del mio bestiario di creature a metà strada tra l’immaginario, il fantastico, e la quotidianità. Tra il sogno e il reale”.

“Io di solito non parlo genovese – riprende Casalino – forse perché mio papà a casa non lo parlava. Mio padre usava il genovese solo sul lavoro: una cosa inevitabile, visto che faceva l’avvocato per la Culmv, la Compagnia unica lavoratori merci varie, quella di Paride Batini. Poi per fortuna Fabrizio De Andrè ha sdoganato definitivamente il genovese anche ben oltre i confini regionali: il suo lavoro ha ovviamente influenzato il lavoro di tutti noi artisti liguri, in un modo o nell’altro. La canzone è nata in modo semplice. Cinque anni fa, prima ancora del Morandi e del Covid, Genova mi sembrava una città paralizzata, che affogava nel nulla. Mi è venuto in mente questo scioglilingua. E se fosse vero? Mi sono domandato. E se davvero ci fosse una nave che non vuole andare? Per quale motivo dovrebbe non fare il suo lavoro, che è quello di navigare? E così è nata la storia di questa nave nuova, la più nuova delle nove navi nuove sul molo nuovo, che non vuole navigare: la metafora di tutta la città. Io sono un artista, un musicista, non ho mezzi materiali per fare qualcosa in grado di dare una scossa a Genova: potevo dare il mio contributo con l’arte, la poesia, la musica. La nave che non va mi è subito apparsa come una metafora della città bloccata. Con questo piccolo atto poetico volevo farla ripartire. Poi, è chiaro, ci sono state anche altre suggestioni: come negare che mi ha influenzato anche Sergio Endrigo, con la sua Arca di Noè?”

Paolo Fizzarotti

https://www.youtube.com/watch?v=znXU3Lon8-w

Cielo e mare raccontati da Petruzzelli e Calandri

Super User 21 Luglio 2021 1011 Visite

Petruzzelli-Calandri: la coppia di ferro, capace di scoprire camminando l’umanità dei luoghi e dei loro abitanti, torna stasera, mercoledì 21 luglio, in scena. Appuntamento a Castelvecchio di Rocca Barbena alle ore 21, in piazza Cavour, con l’ultima rappresentazione di “Tra cielo e mare”.

Lo spettacolo in questo suggestivo borgo di appena 141 abitanti in provincia di Savona, chiude un format di grande successo concepito e realizzato da Teatro Ipotesi con il fondamentale sostegno della Fondazione Agostino De Mari, per valorizzare tramite l’arte teatrale di Pino Petruzzelli e la narrazione di Massimo Calandri, la cultura, il paesaggio e le tante eccellenze di queste terre.

Dopo le applauditissime serate di Sassello, Balestrino e Vezzi Portio, lo spettacolo dell’entroterra per il gran finale giunge a Castelvecchio di Rocca Barbena. «Dopo il lungo periodo che ci ha visti rinchiusi nelle nostre case – afferma il sindaco Marino Milani - poter tornare ad organizzare eventi all’aperto è come riappropriarci della libertà. Siamo contenti di riconquistarla ospitando la rassegna “Tra cielo e mare” che dà l’opportunità di godersi la bellezza di Castelvecchio non solo nello scenario della sua piazza, ma anche nelle parole di Pino Petruzzelli e di Massimo Calandri».

Anche in questo caso la serata è così strutturata: in apertura va in scena lo spettacolo teatrale Storie di uomini e vini, scritto, diretto e interpretato da Pino Petruzzelli e prodotto da Teatro de gli Incamminati. L’attenzione per l’essere umano e il rispetto per la sacralità del territorio sono archetipi fondamentali nell’ampia teatrografia di Petruzzelli. L’autore, regista e attore ha raccolto per circa due anni testimonianze e confidenze di molti contadini liguri, poi confluite in un libro pubblicato da Pentagora Edizioni (Savona) e nello spettacolo suddetto che ha ottenuto grandissimo successo in molti teatri italiani.

Nella seconda parte lo scrittore e giornalista Massimo Calandri presenta al pubblico un identikit del borgo, raccontandone la storia, le curiosità, le peculiarità. Dal Sentiero di Ilaria del Carretto al Monte Settepiani, dalla Foresta della Borbottina alla fiera appartenenza al circuito dei borghi più belli d'Italia, certificato dal Touring Club Italiano.

L’ingresso alla serata è gratuito. 

Il progetto TRA CIELO E MARE - Lo spettacolo dell’entroterra è realizzato grazie alla collaborazione del Comune di Sassello insieme al portale turistico Feel Sassello, dei Comuni di Balestrino e di Vezzi Portio, del Comune e della Pro Loco di Castelvecchio di Rocca Barbena.

Paolo Fizzarotti

Rossini al Carlo Felice con la Piccola Messa Solenne

Super User 21 Luglio 2021 1469 Visite

Venerdì 23 luglio al Teatro Carlo Felice verrà eseguita la Petite Messe solennelle di Gioachino Rossini. Dirige il maestro Francesco Aliberti, con i solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzo soprano, Manuele Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso e accompagnati al pianoforte da Sirio Restani e Letizia Poltini, con Patrizia Priarone all’harmonium. Appuntamento al Teatro Carlo Felice, venerdi 23 luglio alle ore 20.00.

Il concerto si colloca nell’ambito degli otto appuntamenti in cartellone al Luglio musicale del Coro del Teatro Carlo Felice che vede il complesso esibirsi in diverse formazioni e con programmi che spaziano attraverso l’immenso repertorio corale europeo, dal medioevo delle laude e delle ballate ai nostri giorni, oltre che a Genova, al Teatro Carlo Felice e sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021, in piccole città e borghi costieri e meno noti dell’entroterra ligure e del basso Piemonte, che il Coro, in questo modo, invita a scoprire.«La natura musicale della Petite Messe solennelle -  racconta Francesco Aliberti, maestro del Coro del Teatro Carlo Felice - è composita. Si tratta di un’opera sacra, su cui Rossini innesta però la teatralità che gli è innata, e che sarà esaltata nella nostra interpretazione dalla natura del Coro del Teatro Carlo Felice e dalla lettura lirica delle parti soliste. La personalità poliedrica, geniale, forse non ancora del tutto compresa di Rossini qui rivela il suo lato più intimo, come emerge chiaramente in Crucifixus, o in O salutaris hostia, entrambi arricchiti da elementi contrappuntistici derivati dalla tradizione napoletana. Quello della Petite Messe solennelle è un Rossini che continua a giocare con la vocalità, lasciando che la sua natura profonda si palesi, che la sua debolezza si manifesti quale rivelazione di forza».

Unanimemente considerato il capolavoro dell’ultimo Rossini, che amava definirlo il suo “ultimo peccato mortale di vecchiaia”, l’opera ha continuato a impressionare le generazioni successive di compositori, e ad affascinare il pubblico, per le sue forme avveniristiche e per la sua capacità di rivelare l’uomo che si celava dietro la maschera ironica e distaccata, che in musica cade nel momento in cui Rossini scrive la sua più sentita lode a Dio, e raccomanda ai suoi primi interpreti di eseguirla con amore. 

Petite Messe solennelle

Il Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Francesco Aliberti, con i solisti Barbara Bargnesi, soprano, Carlotta Vichi, mezzo soprano, Manuele Pierattelli, tenore, Davide Giangregorio, basso interpretano “l’ultimo dei péchés de vieillesse” di Gioachino Rossini

Teatro Carlo Felice, venerdì 23 luglio, ore 20.00

Biglietti interi: 10 euro, ridotti under 26: 5 euro

Paolo Fizzarotti

Mattarella incontra i vertici del Teatro Nazionale di Genova a Siracusa

Super User 21 Luglio 2021 772 Visite

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato i vertici del Teatro Nazionale di Genova, che si trovano a Siracusa per la rappresentazione della tragedia Coefore/Eumenidi di Eschilo, al Teatro Greco. Mattarella ha assistito allo spettacolo nella serata di lunedì 19 luglio.

Lo spettacolo è coprodotto dalla Fondazione INDA e dal Teatro Nazionale di Genova con la regia di Davide Livermore. Lo stesso direttore Livermore ha fatto gli onori di casa con il Presidente Mattarella. L’inizio dello spettacolo è stato preceduto da un commosso ricordo del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, nel diciannovesimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita.

Paolo Fizzarotti

I Mille del Ponte, anteprima stasera a Nervi

Super User 21 Luglio 2021 1072 Visite

Mille persone che hanno ricostruito il ponte di Genova a tempo di record, un’impresa eroica e titanica celebrata da uno spettacolo teatrale: I Mille del Ponte è uno spettacolo che verrà presentato in anteprima mercoledì 21 luglio alle ore 21:15, durante il Nervi Music Ballet Festival 2021

Lo spettacolo teatrale e musicale è nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo, scritto da Massimiliano Lussana e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova, nella produzione della Fondazione Ansaldo. L’allestimento dello spettacolo, prodotto dalla Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo è promosso dal Comune di Genova dalla Regione Liguria, e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021.

I protagonisti delle storie portate in scena emergono dai ritratti presentati nel volume eponimo voluto da Fondazione Ansaldo per l’archivio storico del lavoro italiano, un racconto fotografico attraverso i volti, le mani e le immagini del lavoro - dalla demolizione all'esplosione fino alla ricostruzione - di coloro che hanno materialmente "fatto" il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali che sono eccellenze italiane, apprezzate in tutto il mondo.

In scena, Mario Incudine, cantante e attore, che cura anche la mise en espace dello spettacolo, il mandolinista Manfredi Tumminello, Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana e il chitarrista Antonio Ricosta, sullo sfondo di video e di una playlist di canzoni della tradizione e della cultura recente italiana.

Lo spettacolo si dispiega oggi sull’arco di tre atti: un primo atto dedicato agli “artefici” del ponte, le mani operose di oltre cinquanta tipologie di professionisti e artigiani diversi, confluite nell’opera monumentale di ricostruzione, presentate sulle note di o’ Guarracino e de La storia di Francesco De Gregori; in sintesi: una carrellata dei rappresentanti delle competenze tecniche e dei lavori manuali di imprescindibile importanza. Un secondo atto è dedicato al “record dei notai”, dedicato al contributo dei 56 notai che hanno battuto il record dei primati del notariato riuscendo a consegnare per tempo le pratiche di tutela dall’esproprio ai cittadini residenti ai piedi del ponte, un racconto che si snoda sullo sfondo di musiche estratte da quella che, nell’ambiente forense, è nota come la “playlist dei notai”: Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Lodo e Lo Stato sociale, i Pinguini tattici nucleari, Achille Togliani, poi Roberto Vecchioni e Giorgio Gaber e Ivano Fossati, ma anche Zorro e Messico e nuvole per raccontare le ricerche degli aventi diritto fino all'altro capo dell'Oceano. Un terzo atto è intitolato, “Ponte di luce”, dal nome dell’idea di Renzo Piano: dove i suoni industriali - dal robowash che pulisce i vetri, ai sensori più moderni esistenti in questo settore dell'ingegneria civile si intrecciano alle colonne sonore di cartoni animati – come la canzone Ufo Robot, storica sigla di Goldrake - sullo sfondo di scene da film “cult”, che tutti possiamo ricordare, come la famosa “dai  la cera, togli la cera" di Karate Kid, che contrappuntano con umorismo il ritmo del lavoro incessante immortalato in corso d’opera.

Un’opera “corale” che ritrae alla perfezione la grandezza di ciascun membro del grandioso coro di lavoratori coinvolti, fino all'omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere, ed è morto di Covid in un letto dell'ospedale San Martino di Genova. Lo spettacolo è un ulteriore omaggio della Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo alla città di Genova nell’ambito della tradizione culturale e del legame storico della Fondazione con la città e il suo territorio. 

Teatro ai Parchi, Villa Grimaldi Fassio

Mercoledì 21 luglio, ore 21:15

Ingresso libero fino a esaurimento posti 

Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Paolo Fizzarotti

Sea party: a Rapallo un mare di divertimento con il dj set galleggiante

Super User 16 Luglio 2021 1444 Visite

Domani, sabato 17 luglio, a Rapallo sbarca nella splendida cornice della piscina naturale della spiaggia del Castello dei sogni il “Sea Party”. 

Un’imbarcazione getterà l’ancora nel mare antistante il litorale e darà vita ad un dj set che animerà e farà divertire i presenti dalle 15 alle 19. Per partecipare sarà possibile raggiungere la zona con la propria imbarcazione, canoa o pedalò che si trasformeranno in una pista da ballo galleggiante o anche godersi lo spettacolo comodamente dalla spiaggia, mantenendo le necessarie distanze.

“Finalmente è possibile tornare a vivere momenti di serenità in sicurezza - dichiara il sindaco Carlo Bagnasco - la nostra amministrazione punta molto su eventi e iniziative all’aperto, ringrazio di cuore l’assessore al turismo Elisabetta Lai, gli uffici comunali e gli organizzatori di Maybe Tomorrow”.

San Salvatore dei Fieschi: Pino Petruzzelli racconta la storia, la poesia e la bellezza

Super User 15 Luglio 2021 897 Visite

Pino Petruzzelli, il Teatro Ipotesi e il Teatro Carlo Felice portano la Liguria delle Arti in piazza a San Salvatore dei Fieschi, a Cogorno, dopo i successi raccolti in mezza regione. Appuntamento domenica 18 luglio, alle ore 21, in piazza Innocenzo IV, vicino alla Basilica. Ospite speciale della serata sarà il Coro femminile del Teatro Carlo Felice diretto dal Maestro Francesco Aliberti e accompagnato dal pianoforte di Patrizia Priarone.

La Basilica vigila sul borgo da oltre 800 anni. Un imponente “libro” sacro di pietra calcarea e, probabilmente, uno degli edifici religiosi più belli della nostra regione, raccontato dettagliatamente dall’architetto Osvaldo Garbarino, grande esperto di storia dell’architettura e collaboratore dell’Università di Genova. Proprio dal Sagrato della Basilica, anch’esso assai caratteristico per via dei ciottoli marini coloratissimi che lo compongono, il Coro femminile del Teatro Carlo Felice alimenterà la magia.

«Il programma musicale presentato – dice Claudio Orazi Sovrintendente del Teatro - è rappresentativo dell'estrema varietà di contesti culturali in cui il repertorio corale europeo si è sviluppato, dal Trecento fiorentino al Cinquecento sacro ispanico, passando per il Rinascimento di Domenico Scarlatti e il Barocco europeo di Bach e arrivando al romanticismo di Brahms, Liszt, Rachmaninov, con un omaggio alla patria di Dante del compositore ottocentesco Luigi Guida, fino a lambire il Novecento, con due composizioni d'ispirazione sacra di Fauré e di Puccini e  con un song d'ispirazione popolare dell'inglese Bob Chilcott». 

Pino Petruzzelli aggiungerà la poesia distillata dai versi di Dante Alighieri, Eugenio Montale, Edoardo Sanguineti in un percorso tutto dedicato alla donna che culmina nei versi della poetessa Elena Bono. Non solo sublime poesia ma anche storia del luogo e delle sue donne, che trasportavano faticosamente l’ardesia dalle cave. Come narrano le pagine della docente Rosella Bruschi che insieme a Sandra Lebboroni ha scritto un volume sulle memorie storiche del feudo dei Fieschi.

A fianco della Basilica si trova il coevo Palazzo dei Fieschi, da cui la nobile famiglia genovese governava su buona parte dell’entroterra. Oggi il Palazzo è adibito a Museo ed è visitabile una mostra dedicata ai disegni, alle creazioni artistiche e alla vita di Emanuele Luzzati. 

Il progetto LIGURIA DELLE ARTI che coniuga arte, poesia, letteratura, musica e teatro, con la direzione artistica di Pino Petruzzelli, è realizzato in collaborazione con Regione Liguria, Fondazione Teatro Carlo Felice, G.O.G Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Paganini di Genova, Conservatorio Puccini della Spezia e grazie al sostegno di Coop Liguria. 

Paolo Fizzarotti

Bollani inventa su Jesus Christ Superstar

Super User 15 Luglio 2021 838 Visite

A 14 anni Stefano Bollani è stato folgorato dalla visione del film Jesus Christ Superstar. Ora sono passati 50 anni dalla pubblicazione del disco originale, e il pianista celebra la ricorrenza proponendo le sue variazioni sul tema: una vera rivisitazione al pianoforte del musical-rock, composta con il benestare del compositore Andrew LIoyd Webber, che insieme a Tim Rice firmò il capolavoro.

Il Nervi Music Ballet Festival 2021 domani, venerdì 16 luglio, ospita Stefano Bollani nelle sue nuove Piano Variations on Jesus Christ Superstar sul palcoscenico allestito ai Parchi di Nervi.

Piano Variations on Jesus Christ Superstar è una versione totalmente inedita e interamente strumentale per pianoforte solo, ma che custodisce come un tesoro l’originale: “Ho scelto la forma del pianoforte solo perché la storia d’amore è tra l’opera rock e me” – spiega Bollani – “E una storia d’amore cresce in bellezza se resta intima.”

Non bisogna però aspettarsi una trascrizione intera per pianoforte solista. Stefano Bollani, grato per l’eccezionale permesso ricevuto da Andrew LIoyd Webber di reinterpretare la sua opera cult, si è liberamente, ma rispettosamente, avvicinato al capolavoro improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni seguendo il suo guizzo giocoso e il suo spirito musicale, formato dalle tante tradizioni musicali, dai tanti generi e incontri che hanno influenzato, forgiato e consolidato quello che è considerato il suo linguaggio musicale.

A partire dall’album, Stefano Bollani si esibisce in concerto con “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” seguendo la trama della storia. Differentemente da quanto accade solitamente ai concerti del musicista, che non sale mai sul palco con una scaletta stabilita a priori, in questo caso Stefano Bollani desidera rispettare la struttura narrativa come punto fisso da cui partire per improvvisare ed elaborare fantasticamente l’opera originale all’interno dei singoli brani.

Scrive John Higgs nelle sue note di presentazione dell’omonimo album uscito per l’etichetta Alobar nel 2020: “Jesus Christ Superstar era la storia della Settimana Santa in forma di elettricità piuttosto che in quella di rituale vuoto. È questa alchimia che Stefano Bollani ha incontrato quando aveva 14 anni, a tarda notte quando i suoi genitori dormivano, con il volto premuto vicino al teleschermo per sentire ogni nota della versione cinematografica senza svegliare la sua famiglia. Profondamente cattolico all’epoca, la più grande storia di tutti i tempi è fluita dentro di lui come un racconto, profondamente umano, di amicizia, amore e giustizia. È un racconto che riesce ancora a farlo piangere. Non ha visto le questioni che hanno turbato tanto alcune autorità cristiane perché certo che il racconto volesse essere espresso in questa forma? La musica vive dentro di lui da allora, e lui ne è il custode ideale. Come il musical, Bollani ha una qualità da prestigiatore, giocosa e vibrante e mai contenuta o prefissata. Sia la musica che il musicista fanno scelte contro-intuitive e usano la sorpresa come fonte di diletto”.

Paolo Fizzarotti

Con le luci il Teatro Nazionale ricorda il G8

Super User 15 Luglio 2021 895 Visite

Luci, parole, teatro e tecnologia per ricordare i tragici eventi del G8 a Genova. Un’innovativa installazione tecnologica, ideata da Davide Livermore, il 19 luglio aprirà ufficialmente il G8 Project, con cui il Teatro Nazionale di Genova riflette sul drammatico G8 svoltosi a Genova nel 2001; un percorso che dopo questa prima tappa proseguirà in autunno tra laboratori, spettacoli, incontri. 

Fare luce / Making light è il titolo dell’installazione di memoria che potrà essere visitata al Teatro Ivo Chiesa dal 19 al 22 luglio, in coincidenza con il ventennale del G8 di Genova. Di quei giorni abbiamo un’imponente bibliografia, una miriade di fotografie, servizi TV, film, documentari. Ma anche quando le testimonianze sono dirette, esiste sempre una voce intermediaria, una scelta, un montaggio che in qualche modo esprime un giudizio. L’obiettivo di Davide Livermore, che si è ispirato al modello della Casa della memoria di Santiago del Cile, è quello di offrire una sorta di “cronaca pura” degli eventi del G8 di Genova e dei giorni che lo precedettero. Il gruppo di lavoro del Teatro Nazionale di Genova, supervisionato dal giornalista del Secolo XIX Marco Menduni, Premio Saint Vincent del giornalismo proprio per i suoi servizi sul G8, ha quindi portato avanti la ricerca sulle fonti con la massima oggettività possibile, per arrivare a un’esposizione aderente ai nudi fatti.

Gli spettatori saranno invitati a entrare in un enorme cubo bianco, allestito sul palco del Teatro Ivo Chiesa, dove - avvolti dalle musiche di Stellare - Sartoria Sonora - potranno iniziare un percorso da vivere attraverso il mezzo più diffuso nella nostra quotidianità, il cellulare. Grazie a una app sviluppata appositamente per questo progetto da ETT - azienda genovese leader nel settore dell’innovazione multimediale - ognuno andrà a inquadrare con il proprio cellulare alcuni marker, che sbloccheranno elenchi, date, cifre, cronache, sentenze: una sintesi senza precedenti di ciò che accadde durante e attorno a quei giorni, un racconto suddiviso in dieci step che ciascun spettatore potrà comporre e portare via con sé sul proprio smartphone. Nella scheda finale, realizzata con la realtà aumentata, il confronto delle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, italiani e stranieri.

«In controtendenza al malcostume nazionale della rimozione dei fatti traumatici, vedi gli ultimi sessant'anni della storia italiana - afferma Davide Livermore - viene offerta a tutti la possibilità di ricostruire gli eventi di quei quattro giorni senza intermediazioni di nessun tipo, immagini e filmati compresi». Un invito a elaborare una memoria condivisa, comune e partecipata, rinsaldando il ruolo di agorà pubblica connaturato al teatro.

L’installazione può essere visitata dalle ore 14 alle ore 21 (ultimo ingresso ore 20.30). Gli spettatori saranno contingentati in conformità con la normativa anti-covid19. Ingresso gratuito su prenotazione (attiva da lunedì 12 luglio direttamente sul sito del Teatro).

 

19-22 luglio 2021 

Genova, Teatro Ivo Chiesa 

G8 PROJECT 

FARE LUCE / Making light installazione di memoria 

concept e ideazione Davide Livermore 

musiche Ale Bravo, Filo Q. e Raffaele Rebaudengo per Stellare - Sartoria Sonora 

sviluppo applicazione ETT S.p.A. 

supervisione contenuti testuali Marco Menduni 

con il contributo di Alessandra Balestra, Luciano Canfora, Ugo Galassi, Marco Menduni, Stefania Opisso, Andrea Porcheddu, Margherita Rubino, Giulia Sanguineti

produzione Teatro Nazionale di Genova

Tra Framura e Sestri Levante tornano teatro e musica

Super User 15 Luglio 2021 889 Visite

Parte l’edizione 2021 del Festival Nuove Terre. La rassegna inizierà sabato 17 luglio per continuare fino al 25 agosto coinvolgendo come ogni anno le piazze e le spiagge di Framura, Deiva Marina, Bonassola, Moneglia e Sestri Levante in una kermesse di teatro, musica e incontri.

La rassegna teatrale si aprirà ufficialmente con un piccolo capolavoro: Mattia e il Nonno, di Roberto Piumini (in piazza Bollo a Deiva Marina il 17 luglio). Proseguirà ospitando Marco Baliani con il suo Kohlhaas, una narrazione travolgente sul tema della giustizia (1 agosto); lo spettacolo musicale tutto africano di Piccoli Idilli, Kanu (6 agosto);  Andrea Cosentino che in Fake Folk farà rivivere con dissacrante e irresistibile umorismo l’immaginario delle festa di paese (14 agosto); Massimiliano Civica nella sua ultima produzione, L’angelo e la mosca, una conferenza-spettacolo che attraversa teatro e vita nelle parole dei grandi mistici (20 agosto); l’ironia surreale dei giovani di Pandomu Teatro in Meno male che c’è la luna (23 agosto). 

Ma con la direzione artistica di Marco Pasquinucci e la direzione organizzativa di Annastella Giannelli, la compagnia attiva da 10 anni tra Liguria e Toscana quest’anno è riuscita a proporre davvero forme inedite di collaborazione tra pubblico e artisti, sia con il decollo – in pieno lockdown - di una prima edizione pilota di “Nuove Terre d’Inverno”, sia con il lancio del ciclo di incontri Speed date. Storie nostre tra memorie, presente e futuro, tuttora in corso e interamente dedicato all’identità del territorio. 

Questa esperienza emotiva e creativa è diventata il vero cuore pulsante della IX edizione del festival che, proprio con le proposte targate Officine Papage, trasformerà in palcoscenico spazi e paesaggi nuovi, prima con le escursioni artistiche dei Camminanti - due spettacoli itineranti tra Deiva Marina e Framura, immaginati all’insegna del turismo lento e ispirati alle suggestioni dei luoghi (8 e 13 agosto) - e poi per il gran finale, con L’imbarazzo dell’infinito. Esperienza per spettatore solo: uno spettacolo immersivo site specific in cui le emozioni e il racconto sono lo spazio stesso (21, 24 e 25 agosto): 30 repliche in totale face to face tra attore e spettatore: dal Sentiero della Sfinge di Deiva Marina, al Castello di Bonassola, alla Chiesa di Nostra Signora della Neve di Framura, il luogo diviene parte integrante della creazione. Anche la spiaggia libera di Riva Trigoso diventerà un luogo di meditazione e di ascolto, grazie a un’insonorizzazione live realizzata in collaborazione con Electropark Festival: una serata musicale sotto le stelle intitolata Concerto Notturno Contemplativo (11 agosto).

Il Festival Nuove Terre si realizza con il sostegno di Comune di Framura, Comune di Deiva Marina, Comune di Bonassola, Comune di Moneglia, Comune di Sestri Levante, Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando VIVA sostegno all’offerta culturale estiva nei territori (maggior sostenitore), Regione Liguria, Azienda Speciale della CCIAA Riviere di Liguria, Confcommercio Imprese per L’Italia-La Spezia, Confesercenti Provinciale La Spezia, Consorzio operatori turistici di Moneglia. Si ringraziano Associazione Pro Loco Deiva Marina, Associazione Nuova Pro Loco Bonassola, Associazione Framura Turismo, Associazione turistica Pro Loco Moneglia, i commercianti dei territori coinvolti.

Accademia del Chiostro, un concerto per gli anziani a Quarto

Super User 12 Luglio 2021 1253 Visite

L’Accademia del Chiostro non perde un colpo. Mercoledì 14 luglio alle ore 21 il prestigioso ensemble genovese di archi si esibirà nei locali dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto: sarà un concerto benefico, per gli anziani ospiti delle RSA genovesi. L’ensemble, diretto dal maestro Massimo Vivaldi, accompagnerà il soprano Stefania Pietropaolo.
La serata sarà un momento per la presentazione di un progetto più ampio che ha già visto i musicisti impegnati in una serie di registrazioni di spettacoli musicali dedicate agli ospiti di alcune RSA presenti sul territorio genovese e consegnate in occasione della Festa Europea della Musica lo scorso 21 giugno.
Lo spazio individuato, l’Ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, garantisce il distanziamento indicato nell’ultimo DPCM. Lo spettacolo, dedicato prevalentemente agli ospiti delle RSA, potrà essere fruito da tutte le persone che vorranno condividere questo particolare momento di aggregazione.
L’arrivo della pandemia, con l’arresto improvviso delle abitudini quotidiane, sociali, famigliari e professionali, ha trovato chiunque emotivamente ed organizzativamente impreparato. Soprattutto le persone che vivono in RSA hanno dovuto fronteggiare le conseguenze delle misure di sicurezza, che hanno costretto gli Enti gestori a rimodulare le attività che danno significato e ritmo agli ospiti.
Già in tempi “normali” gli anziani che vivono nelle RSA si trovano a dover adattare abitudini, routine, tempi, relazioni, ruoli a quelli di un’organizzazione per loro completamente estranea. Il processo di adattamento spesso richiede tempo ed energie e purtroppo a volte la nuova realtà non viene mai del tutto accettata.
A maggior ragione in queste circostanze straordinarie l’ambiente umano e sociale ha subito un enorme cambiamento, influenzando le persone e il loro benessere. L’interruzione improvvisa delle visite dei famigliari è stata sicuramente il primo grande cambiamento percepito, seguito dal progressivo isolamento e dalla mancanza degli abituali punti di riferimento.
Anche l’improvvisa interruzione dei gesti quotidiani più “rimotivanti” (divieto di abbracci e strette di mano, sorrisi occultati dalle mascherine…) ha contribuito a impoverire l’ambiente dal punto di vista emotivo-affettivo-relazionale, ridimensionando significativamente tutti gli aspetti della comunicazione e della vita relazionale.
Il concerto proposto dall’orchestra d’archi de “L’Accademia del Chiostro”, intitolato “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”, vuole offrire il suo contributo all’auspicabile ritorno delle persone, specialmente le più fragili, a una vita il più possibile “normale”. Caratteristica dell’orchestra è l’unione di artisti che vantano nel loro curriculum esperienze di altissimo livello in contesti nazionali e internazionali, forti di una collaborazione pluridecennale, e di giovani talenti emergenti, con i quali si è creato un affiatamento straordinario.
Il programma prevede una selezione delle più conosciute musiche del repertorio “classico” di facile fruizione, appositamente pensate per una auspicabile ripartenza. Con il Patrocinio e la collaborazione finanziaria del Municipio IX Levante. Con il Patrocinio e il contributo di Regione Liguria. In collaborazione con Il Centro Cultura Ordine Avvocati, Coordinamento per Quarto, Quarto Pianeta, I.M.F.I., Centro Basaglia, Associazione Centro Sociale Quarto

 

- G. GERSHWIN Summertime (da “Porgy and Bess”)

- G.B. PERGOLESI Stizzoso mio stizzoso (da “La serva padrona”)

- G. PUCCINI Salve Regina

- A. VIVALDI Domine Deus (da “Gloria”)

- CH. GOUNOD Marche funèbre d’une marionnette

- C. GARDEL Por una cabeza

- W.A. MOZART Sonata da chiesa in RE maggiore KV 144

- J.S. BACH Wachet auf (dalla Cantata BWV 140)

- “Viaggio nella musica al ritmo dei ricordi”

- Stefania Pietropaolo, soprano

- ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

- direttore Massimo Vivaldi

 

Mercoledì 14 luglio ore 21,00 ex Ospedale Psichiatrico

 

Paolo Fizzarotti

Youth America Grand Prix, a Nervi il più grande network del balletto internazionale

Super User 12 Luglio 2021 1160 Visite

Con una tre-giorni di master class selettive in corso al Teatro Carlo Felice seguita da due serate di gala dai programmi ricchi e articolati, dove grandi ballerini solisti e primi ballerini dei maggiori corpi di ballo internazionali si esibiscono a fianco alle giovani promesse del balletto, approda per la prima volta a Genova al Nervi Music Ballet Festival lo Youth America Gran Prix, il network mondiale dedicato al balletto, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e l’omonima organizzazione americana.

L’iniziativa è di particolare rilevanza per il mondo del balletto internazionale poiché è l’unico appuntamento dello YAGP collocato al di fuori degli Stati Uniti, in questa delicata fase post pandemica, appositamente organizzato al Teatro Carlo Felice e al Nervi Music Ballet Festival al fine di poter permettere ai giovani ballerini delle nazioni del continente europeo e del continente asiatico di partecipare dal vivo all’attesa competizione. 

Le master class di YAGP in corso al Teatro Carlo Felice dall’11 al 13 luglio 2021 permettono a 80 ballerini selezionati, di età compresa tra i 9 e i 19 anni, provenienti da tutto il mondo di beneficiare degli insegnamenti dei migliori docenti internazionali, grazie al sostegno fornito dall’associazione sotto forma di borse di studio, mentre sottostanno a un processo selettivo. Tutti gli 80 partecipanti si esibiranno nel grand défilé de ballet su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografia di Carlos dos Santos e Alexei Moskalenko che aprirà le due serate di gala, intitolate The Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, in programma al Nervi Music Ballet Festival 2021 mercoledì 14 e giovedì 15 luglio, alle 21.15, ma solo 15 di loro condivideranno il palco con i “big”. 

Tra i grandi ballerini ospiti delle due serate Lucia Lacarra e Matthew Golding, tra i più grandi danzatori degli ultimi decenni, Christine Shevchenko e Thomas Forster (entrambi primi ballerini dell’American Ballet Theatre), Ana Sophia Scheller (prima ballerina del National Ballet of Ukraine) e Gabe Stone Shayer (solista dell’American Ballet Theatre), Evelina Godunova (solista dello Staatsballett Berlin) e Semyon Chudin (prima ballerina del Bolshoi Ballet), Dinu Tamazlacaru, Alejandro Virelles (entrambi primi ballerini dello Staatsballet Berlin), Maria Kochetkova (English National Ballet) e Sebastian Kloborg (solista dello Royal Danish Ballet e coreografo), che presentano al Nervi Music Ballet Festival una prima mondiale la coreografia di Sebastian Kloborg Once I Had a Love, su musica di Philip Glass e di Blondie (Crabtree remix), Shale Wagman e Giovanni Tombacco (Bayerisches Staatsballett), oltre al danzatore svizzero Giuseppe Bausilio che interpreta in prima italiana alcune coreografie dal musical Hamilton di Andy Blankelbuehler su musica di Lin-Manuel Miranda.

«Le giovani promesse del balletto si esibiscono con star internazionali grazie a Youth America Grand Prix, per la prima volta al Nervi Musica Ballet Festival e, quest’anno, per l’unica volta al di fuori degli USA - commenta l’assessore alle Politiche culturali e alle Politiche per i giovani Barbara Grosso - una possibilità incredibile per questi giovani artisti, che vengono sostenuti nell’avvio di carriera, ma anche uno splendido regalo per il Nervi Music Ballet Festival, che arricchisce il suo cartellone con due pregiate serate di gala». 

«Lo scorso anno - dichiara l'assessore alla cultura e allo spettacolo di Regione Liguria Ilaria Cavo - insieme al Sovrintendente ci eravamo dati l'obiettivo di fare diventare il Festival di Nervi un momento internazionale di formazione per attrarre i giovani talenti della danza. Quest'anno la promessa viene mantenuta grazie al lavoro del Teatro Carlo Felice e ai rapporti che ha saputo intrecciare trasformando le limitazioni del covid in un'opportunità per Genova e la Liguria:  tre giorni di  masterclass e due serate di gala al Nervi Music Ballet Festival diventano per il nostro Teatro e per il Festival l'occasione per un grande appuntamento in cui crescono e si esibiscono le future étoile europee e mondiali. Con questa iniziativa il Teatro Carlo Felice, dopo l'Accademia di alto perfezionamento per cantanti lirici del maestro Meli, conferma la sua vocazione alla formazione e al sostegno dei giovani talenti».

«Il Teatro Carlo Felice ha uno storico e rilevante rapporto con il balletto, afferma il Sovrintendente Claudio Orazi, che desidera promuovere e valorizzare, al pari del repertorio lirico, sinfonico e contemporaneo, in particolare con il Nervi Music Ballet Festival, le cui radici si intrecciano con la grande storia del balletto internazionale. Su queste premesse sono state poste le basi della collaborazione con lo Youth America Grand Prix, ospitato al Teatro Carlo Felice per la parte di master class e con due serate gala, per la prima volta, al Nervi Music Ballet Festival 2021. Siamo davvero felici di essere riusciti in questo intento e di aver posto le basi per il ritorno a Genova, anche in futuro, di questa manifestazione e dei giovani e talentuosi ballerini che contribuiamo in questo modo a sostenere, assieme a YAGP, nella strategica fase dell’avvio di carriera. Una delle più delicate sfide organizzative affrontate dal Teatro Carlo Felice quest’anno, con riferimento in particolare agli spostamenti di numerosi ballerini di giovane età, oltre che di star, in arrivo a Genova da tutto il mondo».

 «Youth America Grand Prix è il più grande concorso di danza al mondo, spiega la Direttrice artistica e Fondatrice Larissa Saveliev. Lo realizziamo in collaborazione con le migliori scuole e compagnie, come L’Ėcole de danse de l’Opéra de Paris, il Mariinsky, la John Cranko School dello Stuttgart Ballet, American Ballet Theatre e San Francisco Ballet per citarne solo alcune. Ogni anno giriamo il mondo intero alla ricerca del talento, ricerca che coinvolge 6 continenti e più di 30 paesi tra i quali da tre anni figura anche l’Italia. A conclusione della ricerca invitiamo a New York i migliori tra i migliori, assieme ai direttori delle migliori scuole e compagnie per uno spettacolo finale, dove tutti ricevono borse di studio, e l’evento si conclude festeggiando con un grande galà presso il David H. Koch Theater al Lincoln Center. La nostra serata di gala, The Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow, mette in scena sia i vincitori delle finali - i più brillanti tra le giovani promesse, e grandi stelle della danza – che spesso sono anche nostri ex allievi.

Per esempio in edizioni passate si potevano vedere artisti come Sergei Polunin, Kimin Kim, Vadim Muntagirov o Hannah O’Neill da giovani vincitori dell’YAGP, accanto alle stelle dell’epoca Roberto Bolle, Polina Semionova, Diana Vishneva e altri grandi nomi. Questo galà è sempre stato il clou della stagione di balletto a New York e ha sempre registrato il tutto esaurito – abbiamo persino dovuto aumentare il numero di spettacoli negli ultimi tre anni per poter far fronte alla grande richiesta di biglietti.

Quest’anno, al fine di garantire la sicurezza e offrire un’esperienza più godibile abbiamo diviso l’evento in due segmenti, uno in America per i danzatori provenienti dal Nord America, dall’America Centrale e dal Sudamerica, e un altro in Europa per i danzatori europei, ma non solo, oltre a una formula di gala virtuale, che ha ottenuto buoni riscontri.  Ma di certo, lo spettacolo del balletto nasce e deve continuare a esiste dal vivo, e come dimostra il caso della collaborazione con il Teatro Carlo Felice possiamo sperare che, purché le frontiere restino aperte, si possa tornare a raggiungere molte altre nazioni del mondo in futuro».

Con 100'000 master class organizzate in tutto il mondo, oltre 4 miliardi di dollari in borse di studio assegnate negli ultimi 20 anni, circa 500 alumni coinvolti in 80 delle maggiori compagnie di balletto internazionali, compresi il New York City Ballet, il corpo di ballo dell’Opéra de Paris, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet tra altri, lo Youth America Grand Prix si prefigge di accompagnare e favorire lo sviluppo dei giovani danzatori dai 9 ai 19 anni di ogni estrazione sociale e di ogni provenienza etnica e geografica attraverso l’assegnazione di borse di studio, a sostegno della partecipazione ad audizioni e corsi di formazione e perfezionamento, master class, servizi dedicati agli alumni, attività educative e di promozione, performance e prodotti audiovisivi. L’organizzazione inoltre offre una piattaforma di comunicazione e di scambio tra studenti, insegnanti, scuole, compagnie di danza, danzatori, selezionatori e il pubblico.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura (MIC) il Nervi Music Ballet Festival 2021 è organizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, in collaborazione con un bouquet di istituzioni culturali comprensivo delle realtà di performing arts più rappresentative sul territorio cittadino: il Teatro Nazionale di Genova, la Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, il Politeama Genovese. La manifestazione è realizzata grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore. Technical sponsor AMT, Aster. Partner ambientale AMIU. Media Partner Rai Liguria e Rai Cultura.

Premio Bindi: otto musicisti in finale, riconoscimento alla carriera a Marco Masini

Super User 09 Luglio 2021 1165 Visite

Tre giorni di eventi tra musica dal vivo, premiazioni e presentazioni, con otto finalisti, selezionati tra oltre quattrocento candidature ricevute, a sfidarsi nella diciassettesima edizione di uno dei contest per cantautori emergenti più noto in Italia. Da venerdì 9 a domenica 11 luglio torna a Santa Margherita Ligure il Premio Bindi, il festival dedicato alla canzone d’autore intitolato all’indimenticato cantautore e compositore. A contendersi le targhe “Premio Bindi 2021”, “Giorgio Calabrese” e “Quirici” gli otto finalisti Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem. A Marco Masini il Premio Bindi alla Carriera, a Wrongonyou il Premio Bindi New Generation sabato 10 e ad Alberto Salerno il Premio Artigianato della Canzone. Diretto artisticamente da Zibba, il Premio Bindi è prodotto da Le Muse Novae ed è sostenuto dal Comune di Santa Margherita Ligure, Regione Liguria e Siae. L'ingresso a tutte le serate è gratuito fino a esaurimento posti. È inoltre possibile seguire la serata di sabato sui canali social del Premio Bindi.

IL PROGRAMMA
Si comincia venerdì 9 luglio alle 21.30 all’Anfiteatro Bindi, con la consegna del Premio Artigianato della Canzone ad Alberto Salerno. Seguono le presentazioni di “Anima”, disco inedito menzione speciale "Premio Bindi - Lasciatemi sognare" del cantautore Paolo Simoni, e “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” (Giunti Ed.), nuovo libro di Enrico Deregibus. Chiude la serata “Musica&Parole”, con la consegna del "Premio Bindi alla Carriera 2021" a Marco Masini. Conduce la serata lo speaker Massimo Cotto. La giornata di sabato 10 luglio comincia alle 18 all’Anfiteatro Bindi, con la prima parte della finale del concorso che vede esibirsi con due brani in acustico gli otto finalisti scelti da Zibba, direttore artistico della rassegna: Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem. La finale prosegue alle 21.30 con gli 8 concorrenti e con il cantautore Wrongonyou, al quale sarà assegnato il Premio Bindi New Generation. Conduce la serata lo speaker Massimo Cotto. La giornata conclusiva, domenica 11 luglio, si svolge dalle 20 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Premio Bindi e comincia con la presentazione condotta da Enrico Deregibus di “Magroll”, nuovo album del cantautore Federico Sirianni. In apertura lo showcase di Francamente, cantautrice vincitrice di "Duel 2020 – Cantautori a confronto”, con il cantautore Tiberio Ferracane a condurre l’evento. 

PREMI E GIURIA
Amandla, Asteria, Disarmo, I Segreti, Il Cairo, Yvan, rOMA e Sem si sfidano, sabato 10 luglio, in due esibizioni: una pomeridiana e un’altra serale. Il Premio Bindi valuta l’artista nel suo complesso e non in base a una singola canzone: infatti, nell’arco della giornata, ogni finalista ha modo di eseguire quattro canzoni, tre proprie e una cover. Il primo classificato vince la targa Premio Bindi 2021, una borsa di studio in denaro e potrà, di diritto, partecipare al Premio dei Premi nell’ambito del Mei di Faenza. Inoltre, durante la serata di premiazione di sabato 10 luglio, gli otto finalisti si contendono anche la targa Giorgio Calabrese al miglior autore in collaborazione con Inri e la targa Quirici al miglior arrangiamento. Ad assegnare le tre targhe una giuria composta tra gli addetti ai lavori più accreditati del settore, come l’autore e speaker radiofonico Massimo Cotto, la giornalista di Repubblica Lucia Marchiò, il giornalista e direttore di Spettakolo.it Massimo Poggini, la critica musicale Marinella Venegoni, l’autore Andrea Podestà, il musicista Armando Corsi, l'autore Marco Rettani, il direttore dell’Isola che non c’era Francesco Paracchini, del membro del direttivo di Audiocoop Marco Mori e del giornalista Emilio Targia. Introdotta inoltre la targa menzione speciale "Lasciatemi sognare", che va a Paolo Simoni, autore e pianista eclettico, capace di portare avanti la miglior tradizione cantautorale con un linguaggio attuale. Degno di nota il duetto “L’anima vuole” con il maestro Roberto Vecchioni. Simoni in passato aveva già duettato con un personaggio del calibro di Lucio Dalla, scritto canzoni per Gianni Morandi e Loredana Bertè, e aperto concerti di Ligabue e Francesco De Gregori. Inoltre, ha pubblicato un romanzo, “Un pesce rosso, due lesbiche e un camper”. Personaggio che ama sognare e andare contro corrente, ha inciso il suo ultimo album, “Anima”, utilizzando soltanto piano e voce. 

Le scorse edizioni del Premio sono state vinte da artisti che si sono spesso poi affermati nel mondo della musica: Lomè (2005), Federico Sirianni (2006), Chiara Morucci (2007), Paola Angeli (2008), Piji (2009), Roberto Amadè (2010), Zibba (2011), Fabrizio Casalino (2012), Equ (2013), Cristina Nico (2014), Gabriella Martinelli (2015), Mirkoeilcane (2016), Roberta Giallo (2017), Lisbona (2018), Micaela Tempesta (2019) e Luca Guidi (2020). Il Premio Bindi è prodotto da Le Muse Novae ed è sostenuto dal Comune di Santa Margherita Ligure, Regione Liguria e Siae. NuovoImaie è partner, mentre Rai e Spettakolo.it sono media partner. Il premio Bindi ha inoltre come sponsor Unipol Sai Annicchiarico, Centro Servizi Sef e Storti Strumenti Musicali. 

Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria: «Oltre 400 candidature sono segnale di una forte capacità attrattiva di questo premio, diventato importante riferimento oltre i confini liguri. Nell’estate della ripartenza questa manifestazione conferma la vitalità culturale della nostra regione che non dimentica i suoi grandi ed è in linea con la progettualità regionale, dai "cantautori nelle scuole" alla Casa dei Cantautori dell'Abbazia di san Giuliano. Mai come adesso è importante guardarsi indietro, ricordare con ogni occasione da dove veniamo, per andare avanti».

Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure: «stare insieme, confrontarsi, imparare, mettersi in gioco. Perseguire i propri sogni, impegnarsi per una passione con la certezza che ti rende felice e la speranza che diventi il tuo lavoro. In due parole, Premio Bindi. Un appuntamento che è cresciuto grazie a chi ha creduto e a chi ogni anno lo organizza e che oramai va oltre il semplice evento di piazza perché è diventato un cammino fatto di musica e di talento».

‘Ridere d’agosto ma anche prima’, lo show dei Bruciabaracche ‘Resurrection’ al porto antico

Super User 02 Luglio 2021 669 Visite

Giovedì 8 luglio, alle 21.30, la rassegna estiva “Ridere d’agosto ma anche prima” del Teatro Garage fa tappa all’Arena del Mare al Porto Antico con il nuovo spettacolo dei Bruciabaracche “Resurrection”.

Uno show irriverente e dal formato inedito, in cui il gruppo di comici liguri festeggia insieme al pubblico il ritorno sul palco in formazione completa dopo quasi due anni di assenza. Tra monologhi, canzoni e sketch inediti di personaggi nuovi e storici, il gruppo composto da Antonio Ornano, Andrea Di Marco, Enzo Paci, Andrea Possa, Andrea Carlini, Marco Rinaldi, Daniele Raco e Daniele Ronchetti (Gabri Gabra), porta in scena una vera e propria “resurrezione” artistica, per abbracciare di nuovo il pubblico genovese dopo il lungo periodo di stop imposto dalla situazione di emergenza degli ultimi mesi. Capaci di divertire e divertirsi assieme ogni volta con energia diversa e sempre con un immutato affiatamento, i Bruciabaracche tornano sul prestigioso palco dell’Arena del Mare, location che li ha visti in passato protagonisti indiscussi del cabaret estivo. 

I biglietti dello spettacolo (da 23 euro) si possono acquistare online su www.happyticket.it, all’ufficio del Teatro Garage da martedì a giovedì ore 14.00-18.00 venerdì ore 10.00-14.00 (via A. Repetto 18 r. canc.- 16143 Genova, telefono 010 511447, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); all’ufficio IAT Garibaldi (via Garibaldi, 12r - 16124 Genova, telefono 010 5572903, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) da lunedì a domenica h. 9.00 - 18.20; all’ufficio IAT Porto Antico Ponte Spinola (accanto biglietteria Acquario, telefono 010 5572903, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) da lunedì a domenica h. 9.00 - 18.20.   

La sera dello spettacolo la biglietteria apre dalle 20. Le ricevute delle prevendite si cambiano la sera dello spettacolo presso la biglietteria allo sportello “cambio prevendite”.

Carlo Felice, un luglio pieno di musica in giro per la Liguria

Super User 02 Luglio 2021 875 Visite

Otto concerti, otto programmi diversi dai titoli evocativi - Mater, Viaggio in Europa, Emozioni e tradizioni sotto le stelle, Petite messe solennelle, Requiem - dedicati al vasto repertorio corale, dal medioevo ai nostri giorni europeo e americano.A partire dal 1 luglio 2021, il Coro del Teatro Carlo Felice, diretto da Francesco Aliberti, con Patrizia Priarone al pianoforte parte da Genova e dal suo Teatro alla volta della provincia genovese e spezzina, in Liguria e del basso Piemonte, ad Alessandria accompagnando al contempo il pubblico alla scoperta di alcune città e borghi: da Genova, con il suo Teatro Carlo Felice, a Sarzana, con la Chiesa di San Francesco, di origini duecentesche e con Piazza Matteotti, in terra d’esilio dantesco, tra i luoghi elettivi dello Sarzana Opera Festival, a piazza Giovanni XXIII, sul panoramico molo Francesco Speca nel programma estivo del Comune di Cogoleto, al comune di Cogorno con la Basilica Salvatore dei Fieschi, nel contesto della quarta edizione di Liguria delle Arti e fino a piazza Giovanni XXIII ad Alessandria.Si parte il 1° luglio dalla Chiesa di San Francesco a Sarzana, nel contesto dello Sarzana Festival, con un excursus che parte dalle ballate di Landini, le laude di Soto, i corali di Bach e i mottetti di Scarlatti, arriva ai cori operistici più celebri di Donizetti e Puccini, e passando per il Classicismo sacro di Haydn e il Romanticismo da Brahms a Rachmaninov, giungendo a composizioni liriche, meno note, di ispirazione popolare come lo Stornello dall’opera Re Enzo (1905) di Ottorino Respighi.Il primo appuntamento al Teatro Carlo Felice di Genova è venerdì 2 luglio alle ore 20.00 con il Magnificat in sib maggiore di Francesco Durante, tra i brani del repertorio sacro italiano del XVIII secolo più conosciuti, curiosamente, attribuito per lungo tempo erroneamente al suo celebre allievo, Giovanni Battista Pergolesi, che viene accostato alle sonorità limpide e soavi del Requiem op. 48 (1887-1890) di Gabriel Fauré, illuminato, scriverà lo stesso autore, da un sentimento molto umano di fiducia nel riposo eterno. Il programma termina il 28 luglio nel Teatro ai Parchi di Nervi, con il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart.

 

Giovedì 1 luglio 2021, ore 21.00, Sarzana Festival, Chiesa San Francesco: Mater

Venerdì 2 luglio – Teatro Carlo Felice, ore 20.00

Martedì 13 luglio, Sarzana, Piazza Matteotti, ore 21.15 Emozioni e tradizioni sotto le stelle

Giovedì 15 luglio 2021, ore 21.30, Alessandria, Piazza Giovanni XXIII, Viaggio in Europa

Domenica 18 luglio 2021, ore 21.00, S. Salvatore dei Fieschi, Cogorno

Venerdì 23 luglio 2021, ore 20.00, Teatro Carlo Felice, Petite Messe Solennelle

Domenica 25 luglio 2021, ore 21.30, Cogoleto, Piazza Giovanni XXIII: Viaggio in Europa

Mercoledì 28 luglio 2021, ore 21.15, Teatro ai Parchi, Nervi, Requiem

 

Paolo Fizzarotti

Il Teatro Nazionale di Genova va a Siracusa con Eschilo e incontra Mattarella

Super User 02 Luglio 2021 1571 Visite

Teatro Nazionale di Genova da esportazione, visto che va in scena al Teatro Greco di Siracusa con due classici di Eschilo: Coefore e Le Eumenidi. Le due tragedie che andranno in scena abbinate a Siracusa, insieme alla tragedia Agamennone (e al dramma satiresco Proteo, che non è giunto fino a noi), costituivano l’Orestea, con cui Eschilo vinse le Grandi Dionisie quattro secoli e mezzo prima di Cristo. Lo spettacolo, che è in prima Nazionale, debutta sabato 3 luglio, con la regia di Davide Livermore, che è anche il direttore del Teatro Nazionale di Genova. Coefore/Eumenidi è prodotto dalla Fondazione INDA (Istituto Nazionale per il Dramma Antico) e dal Teatro Nazionale di Genova: sarà lo spettacolo di apertura della 56° Stagione di Spettacoli Classici in programma nello storico anfiteatro. Nella stagione 2022/2023 verrà riproposto anche a Genova.  La trama: Oreste su ordine del dio Apollo uccide la propria madre, Clitemnestra e il suo amante Egisto per vendicare l’assassinio del padre Agamennone. Il duplice delitto scatena le Erinni, che perseguitano il vendicatore. Il dio Apollo difende Oreste e lo fa fuggire verso Atene, dove la dea Atena affida il giudizio sul matricida a un tribunale. Grazie al voto di Atena, che vale doppio, Oreste viene assolto e le Erinni vengono placate, tramutandosi nelle Eumenidi e cioè le benevole.

«Il mondo di Coefore è un sistema di potere distrutto dove il fantasma di Agamennone impregna un impianto scenico di manifesta devastazione - scrive Davide Livermore nelle sue note di regia -  La narrazione di questa vicenda sarà il più vicino possibile ai nostri tempi. Non siamo “modernisti”, ma artisti e abbiamo la responsabilità di dare vita alle parole della tragedia, materia viva e pulsante che racconta le umane fragilità, a volte terribili. Oggi, in un nuovo mondo, quello post-pandemico, abbiamo la responsabilità di denunciare i limiti e la dolorosa imperfezione di un sistema democratico; in Eumenidi ne comprendiamo tutta la natura, poiché quell’atto che viene considerato fondativo per la democrazia occidentale è l’assoluzione di un assassino da parte di un giudice, Atena, e di un avvocato, Apollo, che per la loro stessa natura divina determinano una disparità del giudizio al limite dell’iniquo».Alla prima di Coefore/Eumenidi sabato 3 luglio saranno presenti Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni, e Marta Cartabia, Ministro della Giustizia, mentre il 19 luglio sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad assistere allo spettacolo a Siracusa. Nel 1921 la ripartenza delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’epidemia di influenza spagnola avvenne proprio con le Coefore di Eschilo, una produzione storica, realizzata sotto la direzione artistica di Ettore Romagnoli.

Esprime soddisfazione per il debutto di questa importante co-produzione il Presidente del Teatro Nazionale di Genova, Alessandro Giglio: «Siamo felici di avere portato avanti la collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Dramma Antico, già avviata a Genova nello scorso autunno con il riallestimento di Elena di Euripide per la regia di Davide Livermore, e di partecipare a una manifestazione che ha segnato la storia del teatro italiano. La presenza del Presidente Mattarella il 19 luglio è per noi tutti un grandissimo onore e ulteriore motivo di gioia».«Una straordinaria occasione per Genova, che porta al Teatro Greco di Siracusa una coproduzione del nostro Teatro Nazionale - commenta Barbara Grosso, Assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova - Un’altra ripartenza per la nostra città, che torna sotto i riflettori nazionali con una tra le più belle tragedie di Eschilo».

«La presenza del Teatro Nazionale di Genova in una coproduzione che inaugura la stagione dell'Inda di Siracusa è un segnale importantissimo di come il nostro Teatro sia davvero un teatro nazionale, motore e promotore della cultura nel nostro paese» sottolinea l'Assessore regionale alla Cultura e allo Spettacolo Ilaria Cavo, che sarà presente alla prima del 3 luglio. Coefore / Eumenidi andrà in scena al Teatro Greco di Siracusa dal 3 al 31 luglio. 

 

COEFORE/EUMENIDI di Eschilo 

regia Davide Livermore traduzione Walter Lapini 

musiche Andrea Chenna 

scene Davide Livermore, Lorenzo Russo Rainaldi

costumi Gianluca Falaschi | disegno luci Antonio Castro 

assistente alla regia Sax Nicosia | video design D-Wok

con Laura Marinoni, Giuseppe Sartori, Anna Della Rosa, Stefano Santospago, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Maria Grazia Solano, Gaia Aprea, Alice Giroldini, Valentina Virando, Chiara Osella, Graziana Palazzo, Silvia Piccollo, Maria Laila Fernandez, Marcello Gravina e Turi Moricca, Diego Mingolla, Stefania Visalli, Spyros Chamilos, Irasema Carpinteri, Gabriele Crisafulli, Manfredi Gimigliano, Lorenzo Iacuzio, Roberto Marra, Francesca Piccolo, Federica Cinque.

 Paolo Fizzarotti

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