Skin ADV

Giunta Toti bis, Matteo Rosso: “Sotto i due assessori non andiamo”

Matteo Rosso

Mentre l’allerta meteo in queste ore sta agitando tutta la regione, sul cielo della politica ligure regna una calma piatta, quasi surreale. Eppure i fulmini sul centrodestra si erano già abbattuti, con i sorprendenti attacchi contro Forza Italia e Lega lanciati da Giovanni Toti all’indomani della sua riconferma alla guida della Liguria.
Anche se da giorni sentiamo parlare solo di maltempo e di barche (il nostro Nautico è la prima rassegna internazionale post covid), tutti però sanno che la formazione della nuova giunta regionale potrebbe scatenare una tempesta politica.
Il vortice atmosferico ruota sulle teste dei sette assessori che il governatore dovrà nominare, tenendo conto anche delle indicazioni dei partiti che lo hanno sostenuto.
La Lega è stata chiara fin da subito: “vogliamo tre assessori”, ha sempre ripetuto il segretario regionale, Edoardo Rixi, che non ha mai nascosto di aver difeso Toti contro tutti. E lunedì il concetto con molta probabilità sarà ripetuto da Matteo Salvini, in visita al Nautico.
Altri tre assessorati dovrebbero andare ai tre assessori uscenti della lista arancione che si sono riconfermati sul campo: Marco Scajola (7786 voti), Ilaria Cavo (7587) e Giacomo Raul Giampedrone (4211).
Il settimo, ed ultimo, è destinato a Fratelli d’Italia, precisamente all’uscente Gianni Berrino (3720 voti ad Imperia), che nelle settimane precedenti le regionali si è avvicinato all’ala più moderata del partito, la cosiddetta “Squadra”.
Ma “Noi sotto i due assessori in Regione non andiamo”, tuona il coordinatore regionale Matteo Rosso, pronto a far scoppiare la tempesta nell’idilliaco cielo arancione. Il secondo assessorato - preteso dai meloniani per aver raggiunto il 10,87%, nel 2015 erano intorno al 3% - potrebbe andare all’ex vicesindaco di Genova, Stefano Balleari (2899 voti), che a sua volta lascerebbe il posto in Consiglio regionale all’avvocato Simona Ferro (1514). Così il progetto sognato dalla coppia più bella della politica genovese diventerebbe realtà. Ma ci sarebbe anche un piano B che guarda a Levante, ma per ora tenuto nascosto.
A complicare ulteriormente le cose ci ha pensato Forza Italia, che recentemente ha convocato una conferenza stampa per dire a Toti che vuole un posto in giunta. Il coordinatore regionale degli azzurri, Carlo Bagnasco, che è sempre in contatto con Silvio Berlusconi, aspetta l’esito degli incontri dei big del centrodestra, ai quali sono legate anche le ambizioni politiche nazionali di Cambiamo!.
Per cercare di accontentare tutti, Toti allora ha pensato di affiancare agli assessori una nuova figura: il sottosegretario, come succede nel governo. Ma la scelta non convince tutti, perché potrebbe avere un percorso lungo e incerto ed essere soggetta a critiche per l’aumento dei costi regionali.
Il timore è che se ne vedranno delle belle. E anche se ha fatto un mezzo miracolo, contribuendo a costruire il ponte San Giorgio in meno di due anni, difficilmente Toti riuscirà a moltiplicare gli assessorati. E qualcuno, per forza di cose, dovrà rinunciare al posto in giunta.
Ma tra gli arancioni ci sono molti saggi pronti a fare un passo di lato per il bene di “Cambiamo!”, che ambisce ormai a un ruolo nazionale di primo piano. Perché in Liguria ha già ottenuto tutto.

Pin It

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024